piena di vita

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Capitolo 12 -- in Italia e nel mondo
1987/1994 --
Il villaggio di Porto Ainu era molto vasto, i
bungalow abbastanza confortevoli e il ristorante, spesso
sovraffollato, serviva pasti semplici e appetitosi quanto
bastava. La spiaggia, che si raggiungeva percorrendo
qualche centinaio di metri di stradine di terra battuta, era
una larga e lunga striscia di sabbia che lambiva un mare
pulito e sempre calmo. L’unico inconveniente era che, in
certi giorni, le correnti spingevano a terra quantità
industriali di alghe. I gestori del villaggio si prodigavano
con tutti i mezzi per ripulire la spiaggia, senza però
ottenere grandi risultati, in quanto, capitava
frequentemente che, ripulita una parte, dovessero
ricominciare dall’altra. Il risultato era che i villeggianti si
spostavano in massa nelle zone ripulite, cosicché,
l’affollamento dei locali comuni, si ritrovava spesso anche
sulla battigia. Per nostra fortuna avevamo sempre la
risorsa del motoscafo, per cui, frequentemente, si andava
per mare alla ricerca di belle spiaggette appartate e
solitarie. L’animazione diurna e serale era coordinata da
un personaggio che si sarebbe imposto con discreto
successo in tutto il Paese. Si trattava di Giobbe Covatta,
coadiuvato da Enzo Iacchetti e da un giovane chitarrista
soprannominato “Chitarrella”, a mio giudizio molto bravo,
che però non ha avuto la stessa sorte dei colleghi.
Probabilmente non è riuscito a ottenere l’appoggio, di
vitale importanza nel mondo dello spettacolo, di Maurizio
Costanzo, che hanno avuto Giobbe e Iacchetti. Con Giobbe