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Ricordo che un pomeriggio, mentre giravamo in auto sotto<br />
l’ennesimo <strong>di</strong>luvio, vedemmo, in <strong>di</strong>rezione dell’altra parte<br />
dell’isola, uno squarcio <strong>di</strong> chiarore in cielo che poteva<br />
assomigliare a un po’ <strong>di</strong> sole. Gli chiedemmo se era<br />
possibile andare in quella <strong>di</strong>rezione ed egli acconsentì<br />
premurosamente. Raggiungemmo la costa opposta, dove<br />
uno spicchio <strong>di</strong> sole faceva capolino fra le nuvole<br />
minacciose. Ne approfittammo per fare un breve bagno in<br />
un mare abbastanza calmo, anche se dai colori non ben<br />
definiti; è stato l’unico che siamo riusciti a fare a<br />
Mauritius! Nella hall dell’albergo troneggiava una grande<br />
lavagna che c’informava, in tempo reale, sui movimenti <strong>di</strong><br />
“Clotilde” e sulle previsioni del tempo per le ore a seguire.<br />
Il venerdì 17, che, per chi ci crede, era un inequivocabile<br />
segno del destino, dopo cena, mentre stavamo giocando a<br />
carte con una coppia <strong>di</strong> Gattinara in viaggio <strong>di</strong> nozze,<br />
fummo avvisati dal <strong>di</strong>rettore dell’hotel che il ciclone stava<br />
puntando verso <strong>di</strong> noi e che l’allarme era salito al terzo<br />
livello. Questo stava a significare che avremmo dovuto,<br />
quanto prima, ritirarci nelle nostre stanze, dove avremmo<br />
trovato “viveri <strong>di</strong> conforto” e acqua potabile, e sbarrare<br />
porte e finestre. Fummo informati che Clotilde, durante il<br />
suo passaggio, aveva seminato <strong>di</strong>struzione e morte in<br />
Madagascar e alla Réunion e che la struttura che ci<br />
ospitava era in grado <strong>di</strong> resistere all’arrivo dello sgra<strong>di</strong>to<br />
ospite. Verso le 23, ci fu un “botto” d’un fragore tale che<br />
mai m’era capitato d’u<strong>di</strong>re. Poteva assomigliare a una<br />
bomba che ti scoppia sotto la se<strong>di</strong>a. Ci precipitammo nelle<br />
stanze e seguimmo scrupolosamente le istruzioni ricevute,<br />
finché riuscimmo a prendere sonno. La mattina successiva<br />
sbirciammo fuori della finestra e ci si presentò uno<br />
spettacolo desolante. I cortili e la spiaggia erano