piena di vita

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tempo gravemente malato, mancò il giorno 8 di agosto.
Fummo avvertiti telefonicamente in mattinata del possibile
imminente decesso e ci precipitammo all’aeroporto di
Cagliari, dove riuscimmo a imbarcarci, con il primo volo
disponibile destinato a Milano-Linate. Malauguratamente,
arrivammo a casa solo nel tardo pomeriggio, quando papà
Antonio era già morto da qualche ora. Data la stagione
calda e la disponibilità del prevosto della parrocchia di
Piazza Greco, si riuscì a far svolgere la funzione funebre
l’indomani. Il giorno appresso, dopo esser stati inseriti
nelle liste d’attesa, riuscimmo a imbarcarci “per il rotto
della cuffia”, su un volo per il capoluogo sardo. Il secondo
evento dell’85 fu di grandissima importanza per quello che
sarebbe stato, successivamente, lo svolgersi della mia vita e
della mia situazione familiare. Nell’ottobre di quell’anno
infatti, ottenni la sentenza di divorzio da Adriana, con il
conseguente scioglimento dei vincoli matrimoniali e la
futura possibilità, essendo diventato “libero di stato”, di
stipulare un nuovo contratto matrimoniale, anche se solo
civilmente.
Nel mese di settembre, dopo essere rientrati in città,
con alcuni maschietti del gruppo, si combinò di andare a
fare una “girata” in quel di Monaco di Baviera, in
occasione della famosa festa della birra. La combriccola si
arricchì di alcuni trevigiani, amici di Goffredo, ma,
nonostante alcune loro intemperanze, la “gita” fu piacevole
e concludemmo così, festosamente, il periodo “vacanziero”
estivo. Con buona parte del solito gruppo, decidemmo di
ripetere l’ esperienza del Free Beach, anche l’ anno
successivo. Tutto si svolse nel migliore dei modi, senza
inconvenienti e in buon’armonia. Dopo l’ennesimo rientro