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POF 2010-2011 - Braucci - Caivano

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Liceo Statale “Niccolò <strong>Braucci</strong>”<br />

Indirizzi: Scientifico - Scienze umane - Linguistico<br />

Sede Centrale: Piazza Plebiscito n.1 - 80023 <strong>Caivano</strong> – Napoli - Tel: 081/8307054 – fax: 081/19365345<br />

Succursale: Via Lanna n.2 – 80023 <strong>Caivano</strong> – Napoli - Tel: 081/19819615 – fax: 081/19971945<br />

Distretto n. 27 Codice Meccanografico: NAPS55000X - Codice fiscale: 93042570635<br />

Sito web: www.liceocaivano.it e-mail: naps55000x@istruzione.it<br />

Liceo Scientifico “Niccolò <strong>Braucci</strong>” sede centrale<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

ANNO SCOLASTICO <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong><br />

1


Indice<br />

1. IL TERRITORIO … pag. 3<br />

2. … E LE OPPORTUNITÀ FORMATIVE<br />

Pag. 4<br />

3. BREVE STORIA DEL LICEO Pag. 5<br />

4. IL LICEO “NICCOLÒ BRAUCCI” E LA RISPOSTA AI BISOGNI FORMATIVI Pag.<br />

5. LE RISORSE PROFESSIONALI DEL LICEO Pag. 6<br />

6. IL PERCORSO<br />

FORMATIVO<br />

la missione del liceo<br />

finalità educative degli indirizzi di studio<br />

il profilo formativo in uscita<br />

le attività didattiche curriculari<br />

la metodologia<br />

gli strumenti di verifica<br />

accoglienza, orientamento, riorientamento<br />

recupero, sostegno, approfondimento<br />

integrazione alunni diversamente abili<br />

rapporto scuola - famiglia<br />

7. LA VALUTAZIONE<br />

criteri generali di valutazione<br />

griglia di valutazione del profitto<br />

criteri attribuzione voto di condotta<br />

griglia di valutazione della condotta<br />

criteri per lo scrutinio finale<br />

criteri attribuzione credito scolastico<br />

8. I DIPARTIMENTI<br />

dipartimento area letteraria<br />

dipartimento area scientifica/1<br />

dipartimento area scientifica/2<br />

dipartimento area linguistico-artistica<br />

dipartimento area storico-filosofico-giuridica<br />

9. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

progettualità e curricolo aggiuntivo<br />

progetti PON 2007/2013<br />

Pag. 10<br />

Pag. 18<br />

Pag. 26<br />

Pag. 60<br />

10. LA FORMAZIONE PERMANENTE DEI DOCENTI Pag. 63<br />

11. LA QUALITA’ NELLA SCUOLA Pag. 64<br />

12. MODALITÀ DI INFORMAZIONE DELL’UTENZA SUL <strong>POF</strong> Pag. 65<br />

2


1. IL TERRITORIO …<br />

<strong>Caivano</strong> 1 è un comune a Nord-Est di Napoli e si<br />

estende su un territorio di circa 27,11 Km 2 . E’ situato<br />

nella zona interna dell’Agro Campano a 27 mt sul<br />

livello del mare e dista 14 Km dal capoluogo regionale<br />

al quale è collegato da un servizio di autolinee. Escluso<br />

fino a pochi anni fa dalla grande viabilità ad eccezione<br />

della strada sannitica SS 87bis che collega Napoli con<br />

Caserta, <strong>Caivano</strong>, grazie alla costruzione dell’Asse<br />

Mediano e dell’Asse di Supporto e il conseguente<br />

collegamento con l’autostrada Napoli - Roma, risulta<br />

essere diventato l’area con i migliori collegamenti<br />

interessanti il trasporto su gomma.<br />

Municipio di <strong>Caivano</strong><br />

La densità abitativa (con numero di circa 37.000<br />

abitanti) specialmente in questi anni ulteriormente<br />

levitata, denota una strutturazione disomogenea della<br />

popolazione anche in senso economico e culturale, se<br />

si considera che, a zone residenziali, fanno da contrasto aree degradate. Recentemente nella<br />

periferia di <strong>Caivano</strong> è stato realizzato, nell’ambito della legge 219, un quartiere privo di<br />

infrastrutture che ospita un gran numero di «forestieri», che, non essendosi integrati nel contesto<br />

sociale, hanno ingrossato il numero dei disadattati ed emarginati, caratterizzando in modo negativo<br />

la fisionomia sociale del paese. Fin dall’inizio, la risorsa primaria della popolazione caivanese era<br />

costituita dall’agricoltura, abbastanza sviluppato sii presentava anche l’artigianato, mentre scarsa<br />

era l’imprenditoria e poco numerosa la classe dei professionisti. Solo negli<br />

ultimi 30 anni sono avvenuti dei cambiamenti che hanno contribuito a<br />

rendere la società del paese stratificata e complessa. L’insediamento di<br />

nuove industrie in aree apposite (ASI), la conseguente sottrazione di<br />

terreno fertile all’agricoltura, la scomparsa dell’artigianato e l’incremento<br />

del settore terziario sono palesi segni di questi cambiamenti. La fine del<br />

preesistente modello agrario, la caotica conurbazione con l’area<br />

metropolitana di Napoli, il ribaltamento di antichi modelli culturali, la<br />

mancanza di validi servizi atti a promuovere una reale partecipazione<br />

democratica, nonché la penetrazione e il consolidamento nella società delle<br />

forme delinquenziali, costituiscono i tratti fondamentali connotativi della<br />

realtà nella quale si forma la personalità degli allievi e su cui la Scuola deve esercitare il proprio<br />

intervento.<br />

1 Il nome <strong>Caivano</strong> deriva da praedium cal(a)vianum, ossia proprietà della gens Cal(a)via ed è presumibile che tale stirpe<br />

abbia avuto in Pacuvio Calavico il suo rappresentante più illustre, di origine osca; alla gens Calavia fu concesso dai<br />

Romani il possedimento agricolo, ove insiste l’abitato di <strong>Caivano</strong>. Nel suo territorio, nella prima metà del XX° secolo,<br />

furono rinvenuti grossi dolia per derrate alimentari; nel 1923 fu scoperta una rara tomba dipinta di epoca osca. Con<br />

l’invasione dei Longobardi il locum qui vocatur Calbanum ricadde nel principato di Benevento. Con la fondazione di<br />

Aversa da parte dei Normanni <strong>Caivano</strong> divenne casale della potente contea. Con diploma di Re Carlo II del 1302 vi è<br />

l’infeudazione di <strong>Caivano</strong> al nobile Bartolomeo Siginolfo con hominum & vassalorum dicti casalis Caivani; il casale fu<br />

fortificato e divenne feudo indipendente. Il castello di <strong>Caivano</strong> è menzionato in documenti di epoche diverse. Nel 1500<br />

<strong>Caivano</strong> era composto da tre nuclei: il borgo <strong>Caivano</strong>, il borgo Lunario e il borgo San Giovanni.<br />

3


2. … E LE OPPORTUNITÀ FORMATIVE<br />

Il territorio di <strong>Caivano</strong> fa riscontrare una scarsa presenza di istituzioni e di agenzie che a tempo<br />

pieno offrono opportunità formative,culturali nel senso ampio del termine. Sono comunque<br />

disponibili per favorire lo sviluppo culturale e civile della comunità la Biblioteca comunale sita<br />

all’interno dello storico palazzo Municipale ed un servizio Informagiovani<br />

Numerose sono le associazioni culturali iscritte all’albo comunale. Tuttavia a fronte di questa<br />

offerta formativa, purtroppo ancora insufficiente per incidere in modo determinato sul processo di<br />

crescita culturale e sociale, si segnala il forte disagio giovanile derivante dall’assenza di adeguate<br />

infrastrutture capaci di innalzare la qualità del tempo libero e di offrire utili modelli di riferimento<br />

comportamentale.<br />

4


3. BREVE STORIA DEL LICEO<br />

Il Liceo Scientifico di <strong>Caivano</strong> è stato istituito nell’anno scolastico<br />

1999-2000 come sede associata del Liceo Scientifico “Brunelleschi”<br />

di Afragola.<br />

La presenza di questo nuovo Istituto a <strong>Caivano</strong> è stata fortemente<br />

voluta e sostenuta dalle autorità locali, in quanto rispondeva alle<br />

esigenze e ai bisogni di un paese caratterizzato da un forte<br />

incremento demografico e da un ampio sviluppo nell’ambito<br />

territoriale a cui purtroppo non faceva riscontro un’adeguata offerta<br />

sede di Via Lanna di opportunità di istruzione e formazione<br />

Nell’anno 2004-2005 il Liceo Scientifico di <strong>Caivano</strong>, staccatosi dalla sede di Afragola, è stato<br />

aggregato al Liceo Artistico di Cardito costituendo l’Istituto di Istruzione Superiore di Cardito e,<br />

sempre in tale anno, è stata istituito e annesso al Liceo Scientifico il Liceo Socio-Psico-Pedagogico.<br />

Nell’anno 2008, con il piano di dimensionamento regionale degli Istituti Scolastici è avvenuta la<br />

separazione dal Liceo Artistico di Cardito, per cui dall’anno scolastico 2008-2009, il Liceo<br />

Scientifico e Socio-psico-pedagogico di <strong>Caivano</strong> è diventato autonomo, e nel maggio 2009 è stato<br />

intitolato a “Niccolò <strong>Braucci</strong>”, medico e naturalista caivanese.<br />

A partire da quest’anno scolastico <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>, oltre al Liceo scientifico, il Liceo delle Scienze<br />

umane (che sostituisce il Liceo Socio-psico-pedagogico) sarà attivato anche l’indirizzo del Liceo<br />

Linguistico.<br />

Negli anni che vanno dal 1999 a tutt’oggi, difficoltà strutturali e logistiche non sono mancate e, solo<br />

nell’anno scolastico 2003-2004, dopo vari spostamenti di sede, il Liceo ha trovato la sua definitiva<br />

sistemazione in un edificio di origini molto antiche.<br />

Ubicato nello storico complesso monumentale del Convento dei Cappuccini in Piazza Plebiscito al<br />

centro di <strong>Caivano</strong>, la sede è stata completamente ristrutturata mantenendo intatte però le<br />

caratteristiche architettoniche dell’epoca della costruzione.<br />

L’Istituto dispone di un’aula polifunzionale, di una sala informatica, di un laboratorio linguistico e<br />

di un laboratorio scientifico. L’adiacente struttura sportiva consente lo svolgimento di alcune<br />

attività ginniche.<br />

4. IL LICEO “NICCOLÒ BRAUCCI” E LA RISPOSTA AI BISOGNI FORMATIVI<br />

Il Liceo Scientifico attualmente si compone di 28 classi: sei prime, sei seconde, cinque terze, cinque<br />

quarte e sei quinte.<br />

Il Liceo delle Scienze Umane si compone di 16 classi: quattro prime, quattro seconde, quattro terze,<br />

due quarte e due quinte.<br />

Il Liceo Linguistico partirà con una classe prima.<br />

Il bacino di utenza del Liceo “<strong>Braucci</strong>” di <strong>Caivano</strong> non coincide solo con il comune di <strong>Caivano</strong>, ma<br />

si registrano significative presenze di alunni provenienti dai paesi limitrofi Cardito e Crispano.<br />

Il sostrato socio-culturale delle famiglie può ritenersi pressoché omogeneo, pur nelle sue diverse<br />

articolazioni. Esso si presenta per lo più caratterizzato da una modesta crescita culturale e sociale;<br />

infatti nel territorio di <strong>Caivano</strong>, come in quello dei paesi limitrofi sono venuti quasi del tutto meno i<br />

ruoli di formazione e di guida dei partiti, dei sindacati, e delle associazioni culturali e produttive,<br />

per cui appare chiaro il ruolo che la scuola, in generale, deve svolgere ai fini di un’opera di<br />

ricostruzione civile.<br />

Le tante famiglie che iscrivono i loro figli presso il nostro Liceo mostrano di guardare con fiducia<br />

all’opera formativa ed educativa della scuola vista, non solo come luogo di arricchimento personale,<br />

ma anche come occasione e strumento di riscatto.<br />

5


Questo complesso contesto richiede, dunque, un ruolo più centrale e più nuovo per la scuola, un<br />

ruolo che la porti ad assumere la funzione di creatrice di cultura, di momento unificante della<br />

comunità.<br />

Una scuola così concepita è senza dubbio in grado di mobilitare dal di dentro il rapporto del<br />

giovane con se stesso ed il mondo reale che lo circonda e di fargli apprezzare il significato dello<br />

studio, la soddisfazione dell’impegno e i valori di una società libera e giusta.<br />

Allo scopo di attuare questi propositi, il Liceo di <strong>Caivano</strong> con la propria offerta formativa si rende<br />

disponibile al territorio in un’osmosi continua, tale da creare un sistema di realizzazioni sempre più<br />

avanzate e complesse e sempre più rispondenti alle esigenze e alle richieste dell’utenza.<br />

L’istituto, dunque, rappresenta un solido e valido riferimento culturale perché si pone l’obiettivo di<br />

dare risposte efficaci ai peculiari bisogni del territorio, offrendo competenze nei saperi, capacità<br />

progettuali e ricerca, un moderno curriculo improntato all’umanesimo scientifico ed una gestione<br />

efficiente e democratica.<br />

Per rispondere in modo sempre più efficace alla domanda formativa emergente il Liceo:<br />

ha introdotto e potenziato nell’indirizzo scientifico la sperimentazione del Piano nazionale di<br />

informatica rispondente alle esigenze di una più approfondita cultura scientifica e di una<br />

moderna informatizzazione;<br />

ha sviluppato e arricchito l’offerta formativa con l’istituzione del Liceo Socio-psicopedagogico<br />

prima e del Liceo Linguistico poi, che costituiscono una moderna proposta di<br />

formazione rispondente alle esigenze della società attuale.<br />

5. LE RISORSE PROFESSIONALI DEL LICEO<br />

Liceo - cortile interno<br />

Le nostre risorse<br />

Il Dirigente scolastico, il personale docente, il<br />

direttore dei servizi generali e amministrativi,<br />

il personale ATA e ausiliario, collaborano per<br />

il raggiungimento degli obiettivi del nostro<br />

liceo.<br />

Il Dirigente scolastico si avvale di due<br />

collaboratori da lui direttamente nominati, uno<br />

dei quali lo sostituisce in caso di assenza, e di<br />

docenti referenti di particolari aspetti<br />

dell’organizzazione didattica.<br />

Dirigente Scolastico<br />

Assicura la gestione unitaria dell’Istituto e ne ha la rappresentanza legale<br />

Esercita autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse<br />

umane; in particolare organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia<br />

formative<br />

Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle<br />

risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della<br />

libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e<br />

didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del<br />

diritto all'apprendimento da parte degli alunni<br />

Convoca e presiede la Giunta esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di classe, il<br />

Comitato di valutazione<br />

Assolve tutte le funzioni previste dalla legge e dai Contratti collettivi.<br />

6


Staff di Presidenza<br />

E’composto dai due collaboratori del Dirigente scolastico, dai docenti con incarico di<br />

Funzione strumentale, dai docenti con incarichi specifici e dal Direttore dei Servizi Generali<br />

e Amministrativi. E’ presieduto dal Dirigente scolastico ed ha compiti di coordinamento.<br />

Consiglio d’Istituto<br />

Realizza la gestione amministrativa ed organizzativa dell’Istituto in coerenza con il Piano<br />

dell’Offerta Formativa.<br />

Collegio dei Docenti<br />

Cura la programmazione formativa<br />

Definisce e convalida il <strong>POF</strong><br />

Definisce e convalida il Piano annuale delle attività<br />

Articola ed organizza il proprio lavoro in gruppi di<br />

studio, commissioni e dipartimenti.<br />

Dipartimenti disciplinari<br />

Favoriscono la sperimentazione didattica e la ricerca di percorsi educativi innovativi<br />

Implementano la qualità del processo di insegnamento – apprendimento<br />

Definiscono i nuclei fondanti dei saperi disciplinari<br />

Definiscono gli strumenti di valutazione, la tipologia ed il numero delle prove, le modalità<br />

ed i tempi di correzione.<br />

Promuovono la ricerca e la sperimentazione di nuove metodologie didattiche anche con il<br />

supporto delle TIC<br />

Definiscono gli standard formativi in uscita<br />

Elaborano i progetti extracurricolari per l’ampliamento dell’offerta formativa<br />

Coordinatore di Dipartimento<br />

Cura la documentazione del dipartimento (programmazione – progetti di ampliamento<br />

dell’offerta formativa)<br />

Organizza gli incontri assembleari e i gruppi di lavoro<br />

Cura l’osservanza delle regole definite dal <strong>POF</strong> in merito alla coerenza ed ai tempi di<br />

esecuzione dei Progetti approvati ed attivati, in sintonia con il docente Funzione Strumentale<br />

Area 1.<br />

Consiglio di Classe<br />

E’ composto da tutti i docenti della classe, da due studenti e due genitori rappresentanti di<br />

classe.<br />

Elabora la programmazione di classe<br />

Accertamento del livello di apprendimento degli alunni. Per le classi prime il Consiglio<br />

elabora prove di ingresso per l’accertamento delle competenze e delle conoscenze degli<br />

studenti<br />

Individua gli obiettivi delle singole discipline e gli obiettivi comuni trasversali, sui quali<br />

progettare interventi didattici ed educativi.<br />

Definisce metodologie e strumenti da utilizzare.<br />

Definisce attività di recupero ed integrative.<br />

Formula proposte per la scelta dei libri di testo.<br />

Cura i rapporti scuola-famiglia.<br />

Coordinatore di Classe<br />

Il Dirigente Scolastico nomina per ogni singola classe un docente coordinatore che:<br />

7


• raccoglie la documentazione della classe (programmazioni, schede informative alle famiglie,<br />

piani di lavoro individuali, relazioni finali e quanto prodotto dal Consiglio)<br />

• è responsabile dei verbali degli incontri del Consiglio<br />

• comunica alla Presidenza casi di inadempienza e frequenza saltuaria<br />

• provvede a dare comunicazione immediata alle famiglie nel caso di assenze di massa<br />

• consegna le pagelle quadrimestrali e le schede informative bimestrali alle famiglie<br />

• cura tutti gli atti relativi alla classe<br />

• illustra il <strong>POF</strong> e il Regolamento agli alunni, con particolare attenzione, nel triennio, ai criteri<br />

di attribuzione del credito scolastico e formativo<br />

• per le classi terminali cura la somministrazione di prove simulate d’esame e la stesura del<br />

documento del 15 maggio<br />

• favorisce i rapporti scuola-famiglia.<br />

Funzioni strumentali<br />

Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta<br />

Formativa sono designate dal Collegio dei Docenti,<br />

nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni.<br />

Il medesimo Collegio definisce, contestualmente, le<br />

competenze ed i requisiti professionali necessari per<br />

l’accesso a ciascuna delle funzioni medesime che si<br />

suddividono nelle seguenti quattro aree:<br />

Area 1 Gestione del <strong>POF</strong><br />

• Cura l’autovalutazione e la valutazione<br />

d’Istituto per lo sviluppo del <strong>POF</strong><br />

• Coordina l’aggiornamento del <strong>POF</strong><br />

• Verifica l’andamento e l’efficacia delle attività del <strong>POF</strong> Aula di informatica<br />

• Attua il monitoraggio dei progetti <strong>POF</strong> realizzati<br />

• Coordina il lavoro delle Funzioni strumentali<br />

Area 2 Sostegno al lavoro docente<br />

• Analizza i bisogni formativi ed elabora il Piano di formazione ed aggiornamento<br />

• Cura la documentazione didattico-educativa interna<br />

• Cura la preparazione di materiali di supporto al lavoro collegiale<br />

Area 3 Interventi e servizi per gli studenti<br />

• Coordina la commissione orientamento e obbligo scolastico<br />

• Coordina la commissione visite guidate e viaggi di istruzione<br />

• Coordina l’organizzazione generale degli IDEI<br />

• Cura lo sportello C.I.C e le iniziative di educazione alla salute<br />

• Coordina le attività promosse dagli studenti e dal Comitato studentesco<br />

Area 4 Promozione della Scuola nel territorio<br />

• Promuove la visibilità della scuola sul territorio<br />

• Promuove progetti a finanziamento comunitario e iniziative di stage<br />

• Promuove attività di orientamento verso il mondo del lavoro<br />

• Promuove le TIC<br />

Commissioni<br />

Il Collegio dei docenti, al fine di procedere nell’azione di ricerca pedagogica e didattica, ha inteso<br />

articolare i propri lavori con gruppi di studio nel modo che segue:<br />

8


Comitato di Valutazione del servizio dei docenti<br />

Commissione integrazione<br />

Commissione per l’orientamento e l’obbligo scolastico<br />

Commissione viaggi di istruzione e visite guidate<br />

Docenti Referenti<br />

Referente Sito web<br />

Referente Laboratorio multimediale<br />

Referente Laboratorio scientifico<br />

Referente Laboratorio linguistico<br />

Referenti Elezioni organi collegiali<br />

Referenti Orario di servizio docenti<br />

Referenti Servizio biblioteca<br />

Personale di Segreteria<br />

L’Ufficio di Segreteria è formata da 7 Assistenti amministrativi, 2 Assistenti tecnici e dal<br />

Direttore dei Servizi generali ed amministrativi che coordina le attività dell’Ufficio per<br />

quanto riguarda:<br />

• La gestione degli alunni<br />

• L’amministrazione del personale<br />

• L’archivio e il protocollo<br />

• La gestione dei beni patrimoniali<br />

L’orario di servizio copre l’intero tempo scuola degli alunni, articolato in turnazione, anche<br />

pomeridiana, dando così all’utenza la massima disponibilità.<br />

Per il pubblico è vigente un orario di apertura così articolato:<br />

martedì, giovedì e sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.00<br />

Personale Ausiliario<br />

Il Liceo è dotato di 10 collaboratori scolastici dislocati nei due plessi. Il personale svolge:<br />

• Mansioni di sorveglianza degli alunni in collaborazione con i docenti<br />

• Sorveglianza dei locali<br />

• Pulizia di carattere materiale<br />

• Piccola manutenzione dei beni<br />

Con l’orario flessibile, soggetto anche a turnazioni, il personale ausiliario copre tutto il tempo<br />

scuola degli alunni ed è a disposizione anche durante le varie attività che i docenti svolgono<br />

oltre il normale orario di lezione.<br />

9


6. IL PERCORSO FORMATIVO<br />

6.1 La mission del Liceo<br />

Il compito che intende assumere il nostro Liceo è quello di prendere pienamente in carico l’allievo<br />

fin dalla sua scelta per uno degli indirizzi di studio: Scientifico, Scienze umane, Linguistico e<br />

assicurare un percorso formativo valido in ordine:<br />

• alle conoscenze che deve acquisire<br />

• alle abilità che deve sviluppare<br />

• alle competenze che deve conseguire<br />

• ai suoi interessi, alle sue attitudini ed ai suoi bisogni formativi<br />

• ai suoi ritmi di apprendimento e di crescita<br />

• alle scelte che deve operare<br />

• alla sua collocazione nel contesto scolastico, territoriale e sociale<br />

Pertanto gli obiettivi principali del Liceo sono:<br />

1. Aumentare la qualità dell’offerta formativa articolando una pluralità di iniziative coerenti<br />

con l’indirizzo specifico scelto, con le istanze espresse dalle famiglie e dagli studenti, con le<br />

scelte Universitarie, con la vocazione socioeconomica e culturale del territorio interessato.<br />

2. Aumentare il successo scolastico; ridurre il fenomeno della dispersione.<br />

3. Valorizzare, attraverso la ricerca e la sperimentazione, l’innovazione delle metodologie e<br />

della didattica anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche.<br />

4. Aumentare la visibilità della scuola nel territorio attraverso contatti e collaborazioni con Enti<br />

locali e realtà economiche e sociali del territorio interessato.<br />

5. Rilanciare la scuola come agenzia informativa e come centro per l’educazione degli adulti.<br />

6. Promuovere l’interscambio tra scuola e mondo del lavoro attraverso la realizzazione di<br />

progetti e/o stage che consentano agli studenti di acquisire valide competenze professionali.<br />

7. Individuare modalità e criteri di valutazione del processo di apprendimento comuni a tutti<br />

gli studenti, visibili attraverso la formulazione e la somministrazione di prove standard a<br />

tutte le classi a pari livello.<br />

6.2 Finalità educative degli indirizzi di studio<br />

In quest’ottica, gli studenti costituiscono la ragione d’essere del Liceo, la cui ambizione, per quanto<br />

è possibile, è quella di formarli all’eccellenza, cioè a dare sempre il meglio di se stessi.<br />

Nell’intento, dunque, di porsi quale luogo di preparazione e di formazione etica e sociale, il Liceo<br />

centra le proprie scelte educative sul rapporto profondo tra scienza e tradizione umanistica del<br />

sapere: il metodo e le procedure scientifiche vengono assunti in continuità con la funzione di<br />

mediazione culturale svolta dalle discipline umanistiche per l’orientamento nella complessità del<br />

presente. Un’attenzione particolare va riservata al potenziamento delle capacità linguisticoespressive<br />

in ogni ambito disciplinare, posto che la lingua rappresenti lo strumento fondamentale<br />

per leggere e interpretare la realtà e per comunicare con il mondo.<br />

10


Sulla base di tale premessa si individuano come prioritarie le seguenti finalità generali:<br />

1. educare ai valori della democrazia, della legalità e della tolleranza<br />

2. orientare l’azione formativa verso i nuovi orizzonti europei e multietnici sia culturali che<br />

occupazionali<br />

3. educare al rispetto di sé in relazione agli altri, al senso di responsabilità e partecipazione<br />

4. stimolare la formazione di personalità capaci di iniziativa imprenditoriale e di cittadinanza<br />

attiva<br />

5. fare acquisire la consapevolezza delle proprie possibilità e dei propri interessi sia mediante<br />

la partecipazione alle diverse attività proposte dall’Istituto, sia mediante l’azione di<br />

orientamento dei docenti<br />

6. sviluppare la consuetudine ad un metodo di studio scientifico atto a sviluppare le capacità<br />

logiche, di riflessione e di rielaborazione<br />

Per conseguire tali finalità i docenti opereranno per il raggiungimento dei seguenti:<br />

obiettivi formativi trasversali:<br />

1. acquisire la capacità di sostenere il proprio punto di vista nel rispetto degli altri<br />

2. saper collaborare con gli altri per la realizzazione di uno scopo comune<br />

3. consolidare un metodo di studio corretto<br />

4. essere consapevole dei percorsi seguiti nell’organizzazione del proprio lavoro<br />

5. essere consapevole delle proprie possibilità e attitudini anche in funzione di scelte più<br />

autonome e responsabili<br />

obiettivi cognitivi trasversali:<br />

1. possedere un’informazione precisa e adeguata sui contenuti delle varie discipline<br />

2. acquisire strutture cognitive per apprendere in nuovi contesti<br />

3. sviluppare le capacità di analisi, di sintesi e di elaborazione<br />

4. sviluppare le capacità comunicative ed argomentative attraverso l’uso dei linguaggi specifici<br />

verbali, simbolici e grafici<br />

5. saper esprimere valutazioni critiche sulle tematiche affrontate nei vari ambiti disciplinari<br />

motivandole in modo adeguato<br />

6. acquisire la consapevolezza della trasversalità di ogni sapere in ogni campo disciplinare<br />

7. saper ricercare ed utilizzare autonomamente diverse fonti di informazione, siti e strumenti<br />

6.3 Il profilo formativo in uscita<br />

Al termine del corso di studi, lo studente, oltre a possedere un diploma che gli dà accesso a tutte le<br />

facoltà universitarie, dovrà aver maturato competenze adeguate per il superamento di eventuali test<br />

di ingresso. Lo studente dovrà essere:<br />

• competente nell’uso della lingua intesa come padronanza delle risorse fondamentali<br />

presenti nel linguaggio e adeguata alle esigenze di una società complessa e multietnica<br />

• competente nelle problematiche scientifiche e relativo linguaggio<br />

• consapevole della contemporaneità e delle problematiche etico/ambientali/epistemologiche<br />

• competente nell’uso degli strumenti multimediali atti alla comunicazione e alla ricerca<br />

scientifica<br />

• competente nell’uso di una o più lingue comunitarie<br />

• consapevole interprete della realtà utilizzando la ricerca azione per<br />

prospettare ipotesi e soluzioni di intervento<br />

6.4 Le attività didattiche curriculari<br />

11


Programmare le attività didattiche significa mettere in atto una serie di strategie volte a favorire<br />

nell’alunno l’apprendimento, cioè ad innescare quell’insieme di processi attraverso i quali l’allievo,<br />

interagendo con il contesto educativo, raggiunge un determinato livello di competenza negli<br />

specifici campi del sapere e nelle abilità intellettuali richieste dai percorsi curriculari.<br />

In questa prospettiva le attività didattiche:<br />

1. Si svolgono secondo i piani di studio, i programmi, quadri orario previsti dagli ordinamenti<br />

e sperimentazioni vigenti per ogni specifico corso di studio.<br />

2. Devono utilizzare almeno 80% del monte ore annuo delle singole discipline, calcolato sulla<br />

base di 33 settimane, mentre il restante 20% è destinato ad attività integrative,<br />

extracurriculari e/o di progetto.<br />

3. Sono finalizzate al conseguimento degli obiettivi curriculari definiti su scala nazionale per<br />

ogni indirizzo di studio.<br />

6.5 La metodologia<br />

Finalità dell’intervento educativo è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni: cognitiva,<br />

operativa, relazionale. Ciò comporta porre lo studente al centro dell’attività didattica ponendo<br />

attenzione agli aspetti emotivi e non solo cognitivi della soggettività. L’attività didattica terrà conto<br />

del suo modo di comprendere e rappresentarsi le discipline e lo metterà in grado non solo di<br />

imparare nozioni ma di costruire un collegamento tra i concetti.<br />

Poiché l’apprendimento determina la riorganizzazione tra ciò che è nuovo e ciò che era già<br />

conosciuto, il docente collabora con lo studente nell’organizzare gli stimoli e nel riflettere sul<br />

processo personale della loro elaborazione, in modo che il discente giunga alla costruzione<br />

consapevole del proprio sapere. Il docente inoltre non favorisce solo l’acquisizione di singole<br />

competenze ma anche di un atteggiamento cognitivo che produca una ulteriore spinta ad<br />

apprendere.<br />

Gli studenti, attraverso percorsi disciplinari e trasversali specifici e anche di testing sulle capacità ed<br />

attitudini, sono stimolati a riflettere sul proprio orientamento.<br />

Per realizzare nel concreto gli obiettivi individuati, i docenti si avvalgono di metodologie e tecniche<br />

che si rifanno essenzialmente a tre stili di insegnamento, ciascuno scelto a seconda della particolare<br />

situazione formativa al fine di ottenere i migliori risultati:<br />

stile comportamentista, corrispondente alla cosiddetta lezione frontale; prevede la<br />

trasmissione unidirezionale delle informazioni in una strategia realizzata con la metodologia<br />

dello stimolo-risposta e la tecnica della spiegazione; consente di trasferire - in tempi<br />

relativamente brevi - un consistente bagaglio di informazioni al gruppo classe e costituisce<br />

la base necessaria per la riflessione personale e/o di gruppo per il consolidamento delle<br />

acquisizioni e la comprensione dei procedimenti applicativi;<br />

stile cognitivista, in una lezione di questo tipo l’informazione viene trasmessa parzialmente,<br />

lasciando all’allievo – tramite la metodologia del problem solving - il compito di pervenire<br />

alla conoscenza;<br />

<br />

stile costruttivista, si avvale della ricerca pura in cui l’informazione non viene data<br />

dall’insegnante (che assume il ruolo di tutor) mentre l’allievo costruisce mediante<br />

procedimenti euristici di tentativi ed errori la conoscenza.<br />

Sarà favorito anche il lavoro in gruppi eterogenei per potenzialità in modo da incoraggiare attività<br />

di tutoring, scambio di informazioni e favorire la collaborazione tra gli studenti.<br />

12


6.6 Gli strumenti di verifica<br />

Prove scritte strutturate<br />

Domande e risposte del tipo vero – falso, chiuse, multiple, che servono ad accertare le conoscenze.<br />

Prove scritte non strutturate<br />

Temi, relazioni, soluzioni a problemi, saggi brevi, questionari che servono ad accertare obiettivi più<br />

elevati quali: l’analisi, la sintesi, l’elaborazione critica ed il controllo delle capacità espressive.<br />

Prove orali<br />

Abituano lo studente all’interazione ed al confronto, stimolano l’uso di un linguaggio specifico e<br />

rigoroso.<br />

Prove pratiche<br />

Composizioni plastiche, composizioni grafico-pittoriche.<br />

6.7 Accoglienza, orientamento e riorientamento<br />

Accoglienza<br />

Nelle prime classi, l’iniziale fase dell’anno scolastico è dedicata all’accoglienza, intesa come<br />

momento di conoscenza degli allievi e di socializzazione all’interno della classe, ma anche come<br />

mezzo di consolidamento delle abilità di base e del metodo di studio.<br />

L’accoglienza ha come scopo precipuo l’inserimento e l’integrazione degli alunni nell’ambiente<br />

scolastico. Il liceo intende caratterizzare l’accoglienza privilegiando la fase d’ingresso alle classi<br />

iniziali del biennio e del triennio. Essa è finalizzata anche al monitoraggio della situazione di<br />

partenza degli allievi per una programmazione più efficace, per instaurare relazioni significative e<br />

per stabilire una maggiore omogeneità dei prerequisiti all’interno della classe. Per rispondere<br />

adeguatamente agli obiettivi sono attivate le seguenti iniziative:<br />

1. Somministrazione agli allievi di test d’ingresso e griglie di osservazione<br />

2. Incontri allargati ai genitori per fornire informazioni sugli Organi Collegiali e sugli<br />

strumenti della democrazia studentesca e sul Regolamento di Istituto.<br />

Orientamento<br />

Sebbene il primo orientamento sia effettuato dalla scuola media, l’Istituto Superiore sempre, ma in<br />

particolar modo nel corso del primo anno, coerentemente con reversibilità della scelta dell’indirizzo<br />

di studi prevista dalla nuova normativa, continuerà a svolgere un’azione orientativa intesa come<br />

processo di conoscenza di sé e di consapevolezza delle scelte compiute, delle proprie attitudini ed<br />

aspettative per il futuro.<br />

L’azione orientativa va intesa come educazione alla scelta. Lo scopo dell’orientamento è quello di<br />

sviluppare nello studente le capacità di organizzare o riorganizzare le proprie decisioni in una<br />

situazione nuova e quindi critica. Per essere efficace l’orientamento non può limitarsi a qualche<br />

informazione, ma deve attivare un piano informativo, finalizzato alla crescita e alla maturazione<br />

dello studente e deve essere articolato in varie fasi lungo tutti gli anni del corso.<br />

Per le classi del biennio l’attività di orientamento si articola essenzialmente in interventi specifici<br />

per far acquisire agli studenti un metodo di studio via via più efficace e personalizzato. Per le classi<br />

del triennio si organizzano incontri con il mondo universitario al fine di indirizzare gli allievi nella<br />

scelta universitaria, si attua un’attività di sostegno formativo attraverso la somministrazione di<br />

questionari per la valutazione degli interessi culturali e professionali degli studenti. Il Liceo svolge<br />

un’intensa attività di orientamento con lo scopo di creare i necessari collegamenti con le medie<br />

inferiori e con l’Università. Tale obiettivo è perseguito con interventi di orientamento in entrata e in<br />

uscita.<br />

13


Orientamento in ingresso<br />

Gli obiettivi che il progetto di orientamento in ingresso si propone sono:<br />

1. Mantenere costante la centralità dell’allievo nel processo formativo<br />

2. Facilitare il passaggio dalla scuola media al biennio superiore<br />

3. Rendere incisivi, mirati, finalizzati i collegamenti disciplinari che legano i due livelli di<br />

istruzione<br />

4. Conoscere le potenzialità e le risorse dei discenti per meglio valorizzarle nella fase<br />

dell’istruzione media superiore<br />

Orientamento in uscita<br />

Gli obiettivi che il progetto di orientamento in uscita si propone sono:<br />

1. Promuovere lo sviluppo della persona<br />

2. Saper definire un progetto di vita centrato sulla propria identità personale<br />

3. Individuare le aspettative dell’allievo, desideri, interessi, prospettive di lavoro o di studio<br />

4. Fornire occasioni di avvicinamento con l’Università con la presentazione dei differenti<br />

Atenei e corsi di laurea<br />

6.8 Recupero, sostegno, approfondimento<br />

La scuola si è particolarmente impegnata in questi ultimi anni per aiutare alunni che manifestino<br />

difficoltà di tipo scolastico. Sono utilizzate diverse tipologie d’intervento (IDEI, temporanea<br />

interruzione del programma per un ripasso della materia, corsi di recupero a piccoli gruppi o<br />

individualizzati, sportello Help) con modalità via via individuate dal Collegio dei docenti.<br />

E’ importante sottolineare che le finalità comuni alle diverse attività di recupero non devono<br />

limitarsi al mero superamento delle difficoltà di apprendimento, ma mirare al recupero<br />

motivazionale nei confronti dello studio e del sapere: questo è da considerare il vero punto di forza<br />

attraverso il quale poter contrastare la dispersione scolastica o l’insuccesso curriculare dell’allievo.<br />

Particolare rilevanza è data dal <strong>POF</strong> all’attività di approfondimento rivolta agli studenti dell’ultimo<br />

anno del corso di studi: attraverso un articolato e differenziato programma proposto dai docenti di<br />

classe, vengono approfondite tematiche inerenti alle diverse materie per accompagnare gli studenti<br />

verso una seria e responsabile preparazione all’Esame di Stato.<br />

Organizzazione attività di recupero<br />

In seguito al DM n. 80 e all'O.M. n. 92, vengono fissate le linee per l'organizzazione delle attività<br />

finalizzate al recupero delle insufficienze e concentrate sulle discipline o sulle aree disciplinari, per<br />

le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti.<br />

Per un potenziamento degli IDEI e per una più organica ed efficace loro articolazione che vada a<br />

coprire l'intero arco dell'anno, si propone l'attivazione dello “Sportello HELP". Allo sportello può<br />

rivolgersi ogni alunno in difficoltà per un intervento di recupero individualizzato finalizzato al<br />

raggiungimento delle competenze dell'anno scolastico in corso, durante i mesi che vanno da Ottobre<br />

a Maggio.<br />

Lo sportello avrà compito di consulenza e assistenza e i docenti che daranno la disponibilità,<br />

saranno impegnati in orario pomeridiano per due ore settimanali, secondo un calendario<br />

preventivamente redatto e pubblicato all'albo della scuola. Ovviamente si eviteranno<br />

sovrapposizioni di uguali discipline negli stessi giorni per dare la possibilità all'alunno di accedere<br />

ad interventi diversi in giorni diversi.<br />

Il numero di alunni non può superare le quattro unità per lezione. Ogni insegnante potrà dare la sua<br />

disponibilità o per gli alunni del biennio o per quelli del triennio e per una sola disciplina.<br />

La registrazione degli interventi dovrà contenere la data, la tipologia dell'intervento didattico<br />

realizzato, il nome dell'alunno che apporrà la propria firma e la classe di appartenenza.<br />

Parallelamente allo sportello didattico, per gli studenti che in sede di scrutinio presentano<br />

insufficienze in una o più discipline saranno attivati interventi di recupero per sopperire alle<br />

carenze riscontrate.<br />

14


I corsi saranno attivati subito dopo la fine del primo quadrimestre, per un numero di ore per<br />

disciplina non inferiore a quindici.<br />

Viene demandato ai Consigli di classe la scelta delle discipline per le quali attivare gli interventi<br />

didattici di recupero.<br />

I corsi saranno destinati a gruppi di alunni in numero non inferiore a sei e non superiore a quindici,<br />

appartenenti a classi parallele o alla stessa classe.<br />

Laddove non c'è il numero di alunni sufficienti per l'attivazione di un modulo o non c'è disponibilità<br />

di docenti, sarà l'insegnante della classe a provvedere in orario curriculare al recupero delle carenze<br />

e alla verifica finale.<br />

Sarà sempre il docente della classe a provvedere al recupero in itinere, quando il numero degli<br />

alunni con insufficienze in una disciplina è pari o maggiore al cinquanta per cento degli allievi della<br />

stessa classe.<br />

I giudizi espressi dai docenti al termine delle verifiche di fine corso, oltre che accertare il grado di<br />

competenza acquisito dallo studente, costituiscono occasione per definire ulteriori forme di<br />

supporto volte sia al completamento del percorso di recupero, che al raggiungimento di obiettivi<br />

formativi di più alto livello.<br />

Per i ragazzi che contraggono insufficienze alla fine del primo quadrimestre, il docente che tiene il<br />

corso insisterà sulle metodologie specifiche della materia in cui l'alunno non è riuscito a<br />

raggiungere risultati sufficienti. Affinché lo studente possa essere inserito in tale iniziativa di<br />

recupero, è necessario che l'insegnante della disciplina, durante lo scrutinio del primo quadrimestre,<br />

compili un apposito modulo in cui siano specificate le carenze nelle competenze sulle quali si deve<br />

insistere durante l'intervento di recupero. Tali carenze saranno comunicate anche alle famiglie.<br />

Durante lo scrutinio di giugno, per gli alunni con rinvio di giudizio di ammissione all'anno<br />

successivo, verrà compilata una scheda in cui verranno evidenziate le specifiche competenze che<br />

l'alunno non è riuscito a raggiungere e un modello in cui si chiede l'autorizzazione da parte delle<br />

famiglie alla frequenza o meno dei corsi di recupero.<br />

I corsi di avviamento al recupero delle carenze evidenziate nelle discipline con voto insufficiente<br />

inizieranno orientativamente subito dopo gli scrutini finali.<br />

Le prove di verifica delle insufficienze dovranno essere effettuate nell'ultima settimana di agosto o,<br />

eccezionalmente, nella prima settimana di settembre.<br />

6.9 Integrazione alunni diversamente abili<br />

La presenza di alunni diversamente abili costituisce un'opportunità formativa per gli alunni<br />

medesimi, quelli normodotati e i docenti stessi. Infatti, la necessità di integrarli nelle classi permette<br />

ai normodotati di affinare la propria personalità attraverso il confronto con il diverso; ai docenti<br />

offre l'occasione per individualizzare e personalizzare al massimo l'intervento formativo; agli alunni<br />

diversamente abili occasioni di apprendimento, relazione, socializzazione che ne arricchiscono<br />

l'esperienza umana e cognitiva.<br />

Il modello operativo del progetto di integrazione che il Liceo si propone di realizzare prevede:<br />

√ rapporto con i genitori;<br />

√ rapporto con l'AS L;<br />

√ rapporto con i Servizi sociali;<br />

√ coinvolgimento dei Consigli di classe;<br />

√ accordi di programma;<br />

√ progetti curriculari ed extra-curriculari.<br />

Il gruppo H di Istituto, così come previsto dalla L.104/92 art.15, par.2, si propone come gruppo di<br />

lavoro e di studio, con il compito di promuovere collaborare ad iniziative di educazione ed<br />

integrazione.<br />

Il progetto di integrazione individua:<br />

criteri di programmazione, verifica e valutazione delle attività degli alunni diversamente abili;<br />

modalità e distribuzione delle attività di sostegno sulla base delle risorse assegnate dal USP;<br />

15


modalità di insegnamento che i docenti curriculari potrebbero usare per favorire l'integrazione<br />

degli alunni diversamente abili;<br />

momenti di accoglienza e di orientamento nei primi giorni di scuola;<br />

attività di istituto aperte a tutti gli alunni e finalizzate all'integrazione scolastica degli alunni<br />

diversamente abili.<br />

Il Progetto di integrazione avrà il compito fondamentale di stabilire, verificare la validità e, se<br />

necessario, modificare nel corso dell'anno, le linee di programmazione didattico-educativa per ogni<br />

disciplina, sulla base della tipologia dei programmi:<br />

a) Programma curriculare, eventualmente adattato nei tempi e nelle modalità di verifica alla<br />

tipologia di handicap, ma identico a quello della classe per obiettivi e contenuti.<br />

b) Programma per obiettivi minimi, comuni alla classe, stabiliti collegialmente dai docenti<br />

curriculari e di sostegno, valutando il tipo di handicap e di difficoltà specifiche degli alunni, in base<br />

ai quali alcuni contenuti del programma della classe vengono semplificati e/o ridotti.<br />

c) Programma differenziato, diverso per obiettivi e contenuti rispetto ai programma della classe, ma<br />

tendente al recupero di lacune e ritardi di apprendimento allo scopo di permettere, se possibile,<br />

l'avvicinamento al programma per obiettivi minimi.<br />

I tre tipi di programmi devono essere articolati in modo tale da permettere passaggi dall'uno all'altro<br />

tipo, possibilmente in senso progressivo, ma se necessario, anche in senso contrario, per adattarsi ai<br />

cambiamenti intervenuti nel corso dell'anno nei risultati conseguiti dagli alunni.<br />

La verifica e la valutazione sarà basata su questi tre tipi di programmazione e porterà o<br />

all'acquisizione del titolo legale a tutti gli effetti (diploma di maturità) per tutte le discipline in cui la<br />

programmazione sarà di tipo curriculare e per obiettivi minimi alla classe, o all'acquisizione di un<br />

attestato di frequenza nei casi in cui la programmazione sarà differenziata, come stabilito dalla<br />

legge l04/1992 e dalle Ordinanze Ministeriali sugli Esami di stato.<br />

Tutte le decisioni relative alla programmazione, alle modalità di insegnamento (frontale, per gruppi,<br />

individualizzata) e ai criteri di valutazione e verifica degli alunni disabili dovranno essere collegiali.<br />

Gli insegnanti di sostegno svolgeranno l'orario di insegnamento in base alle proprie aree di<br />

competenza, secondo un criterio generale di ripartizione di più insegnanti per ogni alunno<br />

diversamente abile. Le attività di sostegno, in generale si svolgeranno in classe e nei laboratori<br />

presenti nell'Istituto.<br />

I docenti curriculari, in collaborazione con i docenti di sostegno, dovranno provvedere ad<br />

individuare obiettivi minimi, svolti dagli alunni diversamente abili, durante le ore non coperte dai<br />

docenti di sostegno.<br />

I docenti predisporranno momenti di accoglienza con attività di orientamento e di conoscenza<br />

dell'ambiente scolastico e delle regole scolastiche, quali la puntualità dell'ingresso a scuola, l'orario<br />

per poter usare il distributore, etc. Si sottolinea, inoltre, che tutte le richieste di orario ridotto<br />

dovranno essere debitamente documentate e autorizzate dalla dirigenza scolastica.<br />

Le innovazioni funzionali al progetto di integrazione prevedono curricula integrati, laboratori,<br />

momenti individualizzati, attività pomeridiane integrative. In tal senso, si propone un percorso<br />

rivolto soprattutto agli alunni che seguono una programmazione differenziata e che hanno difficoltà<br />

a rimanere nella stessa aula per diverse ore. Parallelamente alle attività curriculari, pertanto, si<br />

privilegerà la strutturazione di spazi dotati di adeguati sussidi, attraverso un'azione educativa<br />

centrata su attività di tipo laboratoriale, che possano potenziare l'apprendimento e migliorare la vita<br />

di relazione.<br />

16


6.10 Rapporto scuola - famiglia<br />

Il nostro Liceo invita le famiglie a partecipare fattivamente al processo di crescita culturale, sociale<br />

e civile dei loro figli, coinvolgendole nella vita scolastica e rendendole coscienti del ruolo che<br />

possono svolgere affiancando l’attività dei docenti.<br />

Gli organi collegiali promuovono la partecipazione delle famiglie all’interno della scuola attraverso<br />

la presenza dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe e nel Consiglio d’Istituto.<br />

L’informazione ai genitori circa i livelli di apprendimento ed il grado di maturazione raggiunto<br />

dagli studenti, sarà garantita mediante tre incontri:<br />

• il primo verso la metà del mese di dicembre,<br />

• il secondo a conclusione del I° quadrimestre,<br />

• il terzo nella seconda o terza decade di Aprile.<br />

Ulteriori colloqui individuali su richiesta dei docenti o dei genitori potranno svolgersi nel corso<br />

dell’ora settimanale di ricevimento come da calendario stabilito con la presidenza.<br />

I colloqui individuai con le famiglie in orario anche meridiano saranno sospesi a partire dalla metà<br />

del mese di Maggio.<br />

17


7. LA VALUTAZIONE<br />

7.1 Criteri generali di valutazione<br />

La valutazione è una delle fasi centrali del processo di insegnamento – apprendimento e prevede<br />

momenti di tipo diagnostico, formativo e sommativo.<br />

La funzione diagnostica permette di conoscere la situazione di partenza e di impostare la<br />

programmazione in modo flessibile e personalizzato.<br />

La funzione formativa consente di individuare le difficoltà di apprendimento, per intraprendere<br />

iniziative di recupero in itinere.<br />

La funzione sommativa esprime un giudizio complessivo relativo al raggiungimento da parte dello<br />

studente degli obiettivi fissati per un segmento definito del curricolo.<br />

La “funzione formativa” della valutazione fa riferimento a:<br />

- impegno (capacità di assumere responsabilità e di adempiere agli obblighi scolastici)<br />

- metodo di studio (capacità di organizzare il lavoro, elaborare i contenuti, acquisire strumenti<br />

operativi)<br />

- partecipazione ed interesse (disponibilità a relazionare con gli altri)<br />

- frequenza scolastica (presenza attiva a scuola e rispetto delle regole di civile convivenza)<br />

La “funzione sommativa” ha diretta attinenza con:<br />

- l’apprendimento inteso come padronanza di conoscenze e la loro utilizzazione in contesti diversi<br />

- il profitto che si esprime nei risultati conseguiti nelle prove scritte e nelle verifiche<br />

orali/scritte/pratiche.<br />

La valutazione si traduce in giudizio espresso attraverso una scala di voti da 1 a 10. Tale voto non<br />

emerge dalla semplice media dei voti ottenuti, ma tiene conto della progressione nell’intero anno<br />

scolastico.<br />

Il Collegio dei docenti per l’a.s. <strong>2010</strong>/11 ha deliberato la suddivisione dell'anno scolastico in<br />

“quadrimestri” (da settembre a gennaio e da febbraio a giugno), al termine dei quali procedere, in<br />

sede di scrutinio collegiale, alla valutazione dei risultati di apprendimento degli alunni nelle diverse<br />

discipline di studio, nonché nella condotta relativa al comportamento scolastico.<br />

Il Collegio dei docenti ha, inoltre, deliberato modalità omogenee di valutazione finale attraverso<br />

opportuni indicatori, descrittori e misuratori, per garantire una valutazione uniforme e quanto più<br />

obiettiva da parte dei docenti nei confronti degli alunni, nonché nel pieno rispetto degli<br />

adempimenti previsti dalla normativa vigente di riferimento.<br />

Negli ultimi tempi, la scuola, in generale, è stata chiamata a rapidi cambiamenti e ad una<br />

partecipazione più attiva nella costruzione del “sociale” non solo assolvendo il tradizionale compito<br />

di ampliare le competenze, ma contribuendo al rinforzo dei valori.<br />

Per assumere a pieno titolo la propria responsabilità sociale, diventa per la scuola indispensabile<br />

riconoscere i propri compiti, sapere come realizzarli e soprattutto renderne conto con sicurezza ai<br />

propri “portatori d’interesse” dimostrando il proprio valore aggiunto, ma tutt’alto che secondario.<br />

Da molti anni il mondo della scuola di ogni ordine e grado sta meditando con attenzione sul difficile<br />

compito della valutazione. In particolare i docenti, in diverse occasioni, si sono confrontati su che<br />

cosa significhi valutare, sui processi che mette in moto tale attività, ma soprattutto su quale<br />

atteggiamento di rendicontazione attuare per comunicare efficacemente i risultati agli utenti. Si è<br />

giunti alle seguenti conclusioni.<br />

La valutazione è un’attività che coinvolge più soggetti:<br />

• i docenti perché possono regolare e riorientare l’azione didattica,<br />

• le famiglie perché possono ricevere informazioni sui processi di formazione dei figli,<br />

18


• gli alunni perché possano conoscere i progressi compiuti e gli obiettivi da perseguire.<br />

La valutazione è un processo che permette di confrontare i risultati raggiunti dagli alunni con gli<br />

obiettivi prescelti dai docenti. Essa può riferirsi al rendimento del gruppo classe a cui l’allievo<br />

appartiene, comparando la situazione del singolo con quella media degli altri, oppure riferendola<br />

alla potenzialità del soggetto e alla sua condizione di partenza. In ogni caso i due criteri, quello<br />

della valutazione comparativa e quello della valutazione individuale, non vanno confusi, ma anzi,<br />

vanno integrati.<br />

Sono da intendere quali strumenti ufficiali di valutazione: il registro dell’insegnante, le prove di<br />

verifica e il verbale della riunione dei Consigli di classe.<br />

Siccome “valutare” significa “dare valore” a ciò che l’alunno conosce e sa fare, si sottolinea che le<br />

singole valutazioni sono volte sempre a stimolare o ad incoraggiare l’alunno nell’attività di<br />

apprendimento. Per questo motivo, devono essere costruttive e mai demotivanti.<br />

Per l’opportuno coinvolgimento delle famiglie, al termine di ogni quadrimestre sono distribuite le<br />

apposite schede di valutazione e nei periodi intermedi (bimestri) le schede informative.<br />

I giudizi esposti rappresentano una mediazione di tutto il lavoro svolto da ogni singolo docente<br />

anche per quanto riguarda le osservazioni sistematiche relative all’impegno e alla maturazione<br />

dell’alunno.<br />

19


7.2 Griglia di valutazione del profitto<br />

Indicatore<br />

Livello<br />

Conoscenza Comprensione Applicazione Analisi Sintesi Valutazione<br />

10<br />

esimi<br />

15<br />

esimi<br />

30<br />

esimi<br />

Apprendimento di<br />

concetti,<br />

fenomeni,meccanismi,<br />

fatti,avvenimenti,<br />

termini essenziali tipici<br />

della disciplina<br />

Apprendimento di<br />

significati e delle<br />

relazioni<br />

che spiegano<br />

concetti, eventi,<br />

meccanismi,ecc.,<br />

fondamentali e la loro<br />

interazione<br />

Capacità di<br />

utilizzare gli<br />

elementi basilari in<br />

situazioni non<br />

molto diversificate<br />

da quelle note<br />

Capacità di scomporre un<br />

contenuto,un concetto, un<br />

fenomeno,ecc.,nei suoi<br />

costituenti capacità di<br />

individuare le relazioni tra i<br />

singoli elementi<br />

Capacità di<br />

ricondurre ad<br />

un’unità organica<br />

gli elementi<br />

fondamentali di un<br />

contenuto,evento,fe<br />

nomeno,ecc<br />

Capacità di<br />

autonomia di<br />

giudizio,pensiero<br />

divergente,capacità<br />

di analisi e sintesi<br />

adeguatamente<br />

affinate<br />

1-3 1/6 1/12<br />

Lacunosa,spesso<br />

errata con esposizione<br />

caotica e lessico<br />

inadeguato<br />

Non comprende né<br />

relaziona tra<br />

loro,concetti,fatti,<br />

eventi,ecc<br />

Non sa applicare<br />

le conoscenze.<br />

non sa eseguire<br />

consegne su<br />

compiti semplici<br />

Non sa riconoscere gli<br />

aspetti significativi di un<br />

concetto,evento,<br />

fenomeno,ecc,<br />

Non sa riconoscere<br />

e ricomporre i<br />

concetti chiave<br />

anche se guidato<br />

Non esprime giudizi e<br />

valutazioni personali<br />

4 7 14<br />

Frammentaria,<br />

imprecisa con<br />

esposizione<br />

disordinata e lessico<br />

impreciso<br />

Comprende e relaziona<br />

in maniera scorretta e<br />

frammentaria<br />

Commette gravi<br />

errori,nell’eseguire<br />

le consegne,<br />

applica in maniera<br />

scorretta<br />

procedure e<br />

regole<br />

Sa scomporre i contenuti<br />

in alcune unità senza<br />

individuarne gli aspetti<br />

significativi e in maniera<br />

scorretta<br />

Ricompone e<br />

riconosce solo<br />

alcuni concetti<br />

chiave anche se<br />

guidato<br />

Esprime giudizi<br />

non pertinenti in<br />

forma definitoria e<br />

senza<br />

argomentazione<br />

5 8/9 16/18<br />

Non sempre<br />

corretta,incompleta<br />

con esposizione non<br />

sempre ordinata con<br />

lessico non sempre<br />

preciso<br />

Comprende e relaziona<br />

solo alcuni fatti,<br />

concetti, fenomeni,ecc.,<br />

anche in situazione<br />

sperimentale<br />

Applica le<br />

conoscenze<br />

minime con errori<br />

non gravi e con<br />

imprecisione<br />

Sa scomporre alcuni<br />

aspetti significati di un<br />

concetto,evento,<br />

fenomeno,evento<br />

individuando solo alcune<br />

relazioni fra le parti<br />

Sa individuare e<br />

ricomporre in unità<br />

gli elementi fondanti<br />

un contenuto, un<br />

evento, un<br />

fenomeno ecc.,in<br />

maniera semplice<br />

ma non sempre<br />

corretta<br />

Esprime giudizi e<br />

valutazioni<br />

utilizzando<br />

motivazioni<br />

semplici e non<br />

sempre corrette<br />

e pertinenti<br />

*<br />

6<br />

*<br />

10<br />

*<br />

20<br />

Completa ma non<br />

approfondita con<br />

esposizione coerente<br />

e lineare con un<br />

lessico semplice ma<br />

preciso<br />

Comprende e relaziona<br />

in maniera semplice ed<br />

essenziale anche in<br />

situazione sperimentale<br />

Esegue compiti e<br />

consegne semplici<br />

correttamente<br />

Sa scomporre un<br />

fenomeno ,concetto,<br />

evento in elementi<br />

significativi individuando<br />

relazioni semplici e<br />

corrette<br />

Ricompone ad unità<br />

gli elementi fondanti<br />

e caratterizzanti un<br />

contenuto,evento,<br />

fenomeno,ecc.,e<br />

stabilisce relazioni<br />

semplici<br />

Esprime giudizi e<br />

valutazioni<br />

pertinenti ma<br />

non sa<br />

argomentarli<br />

opportunamente<br />

7/8 11/13 22/26<br />

Completa e<br />

approfondita<br />

Esposizione chiara e<br />

efficace articolata e<br />

appropriata con<br />

lessico preciso<br />

Comprende e relaziona<br />

concetti,eventi,<br />

fenomeni noti più<br />

complessi anche in<br />

situazione sperimentale<br />

Esegue compiti<br />

complessi in<br />

situazioni note<br />

applicando<br />

correttamente<br />

regole e<br />

procedure anche<br />

in ambito<br />

pluridisciplinare<br />

Sa scomporre un<br />

fenomeno ,concetto,<br />

evento in elementi<br />

significativi individuando<br />

relazioni complesse<br />

Ricompone ad unità<br />

gli elementi fondanti<br />

e caratterizzanti un<br />

contenuto,evento,<br />

fenomeno,ecc.,e<br />

stabilisce relazioni<br />

complesse<br />

Esprime giudizi e<br />

valutazioni<br />

adeguati ed<br />

argomentando in<br />

maniere semplice<br />

ma efficace<br />

9/10 14/15 28/30<br />

Completa,<br />

approfondita con<br />

ricerche autonome.<br />

esposizione sicura e<br />

argomentata con un<br />

lessico specifico,<br />

adeguato ai diversi<br />

campi epistemologici<br />

Sa organizzare<br />

autonomamente la<br />

trama<br />

concettuale,procedural<br />

e e operativa di<br />

fatti,fenomeni,eventi<br />

complessi noti e non<br />

noti anche in situazione<br />

sperimentale<br />

Esegue compiti e<br />

consegne<br />

complessi in<br />

situazioni nuove<br />

applicando<br />

correttamente<br />

regole e<br />

procedure anche<br />

in ambito<br />

pluridisciplinare<br />

Sa scomporre un<br />

fenomeno, concetto,<br />

evento, in elementi<br />

significativi individuando<br />

relazioni complesse e<br />

creative con rigore<br />

argomentativi ed<br />

espositivo<br />

Ricompone ad unità<br />

gli elementi fondanti<br />

e caratterizzanti un<br />

contenuto,evento,<br />

fenomeno,ecc.,e<br />

stabilisce relazioni<br />

complesse e<br />

creative con rigore<br />

argomentativi ed<br />

espositivo<br />

Esprime giudizi e<br />

valutazioni<br />

adeguate, citando<br />

fonti, esempi,<br />

prove pragmatiche<br />

ed autorità<br />

20


7.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta<br />

Il Collegio dei docenti definisce le seguenti indicazioni per l’attribuzione del voto di condotta, sulla<br />

base di quanto contenuto:<br />

- nel Patto Educativo di Corresponsabilità<br />

- nel Regolamento di Istituto<br />

- nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.<br />

Il voto di condotta attribuito ad ogni allievo in occasione delle valutazioni quadrimestrali viene<br />

definito secondo tre ambiti di rilevazione che abbracciano:<br />

1. Comportamento, inteso come rispetto verso se stessi, verso gli altri e verso l’ambiente scolastico<br />

2. Frequenza e puntualità<br />

3. Impegno, partecipazione nel lavoro scolastico e profitto generale<br />

La scala di valutazione del comportamento di ogni allievo è la scala decimale. Sono considerate<br />

valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. La votazione sul comportamento degli<br />

studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva<br />

dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso<br />

o all’esame conclusivo del ciclo.<br />

Il voto sei indica una presenza in classe poco costruttiva o per passività o per eccessiva esuberanza<br />

o per scarso rispetto delle norme e dei regolamenti scolastici e segnala una situazione “a rischio”.<br />

Il voto finale è accompagnato da un giudizio in cui compare, per ciascun indicatore, il descrittore<br />

che meglio risponde al profilo dell’alunno stesso e che risulterà parte integrante del verbale di<br />

scrutinio.<br />

7.4 Griglia di valutazione della condotta<br />

Sarà attribuito il VOTO 10 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:<br />

a) scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo;<br />

b) comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;<br />

c) frequenza alle lezioni assidua e puntuale (non deve superare il limite di venticinque assenze e<br />

cinque ritardi o uscite anticipate);<br />

d) vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni e alle iniziative scolastiche;<br />

e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;<br />

f) ruolo propositivo all’interno della classe;<br />

g) media dei voti di profitto non inferiore ad otto.<br />

Sarà attribuito il VOTO 9 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:<br />

a) scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo;<br />

b) comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione;<br />

c) frequenza alle lezioni assidua e puntuale (non deve superare il limite di venticinque assenze e<br />

cinque ritardi o uscite anticipate);<br />

d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni;<br />

e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;<br />

f) ruolo propositivo all’interno della classe;<br />

g) media dei voti di profitto superiore a sette.<br />

Sarà attribuito il VOTO 8 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:<br />

a) diligente rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo;<br />

b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione;<br />

c) frequenza alle lezioni regolare e puntuale (non deve superare il limite di venticinque assenze e<br />

cinque ritardi o uscite anticipate);<br />

d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni;<br />

e) proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche;<br />

21


f) media dei voti di profitto superiore a sei oppure anche inferiore a sei, purché priva di<br />

insufficienze gravi e purché la decisione, in quest’ultimo caso, sia assunta all’unanimità da parte del<br />

Consiglio di classe, considerato il positivo giudizio relativo alle condizioni previste dalle lettere a,<br />

b, c, d, e.<br />

Sarà attribuito il VOTO 7 allo studente che soddisferà tutte le seguenti condizioni:<br />

a) adeguato rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo;<br />

b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione;<br />

c) frequenza alle lezioni non sempre regolare;<br />

d) interesse e partecipazione sufficienti alle lezioni;<br />

e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche;<br />

f) assenza di carenze gravi nei voti di profitto (le carenze lievi non impediscono la valutazione di 7<br />

in condotta).<br />

Sarà attribuito il VOTO 6 allo studente che soddisferà anche solo tre delle seguenti condizioni:<br />

a) comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle famiglie;<br />

b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta sul registro di<br />

classe, in un numero inferiore a tre;<br />

c) frequenza alle lezioni irregolare con ritardi frequenti;<br />

d) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni;<br />

e) discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche.<br />

Sarà attribuito il VOTO 5 allo studente che rientra nelle seguenti condizioni:<br />

a) comportamenti di particolare gravità per i quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti,<br />

nonché il Regolamento di istituto, prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che<br />

comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi<br />

superiori a quindici giorni.<br />

L’attribuzione di una votazione insufficiente, in sede di scrutinio finale, fermo restando l’autonomia<br />

della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il<br />

Consiglio di classe abbia accertato che lo studente:<br />

a) nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari previste al<br />

comma precedente<br />

b) successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal<br />

sistema disciplinare, l’alunno non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti del<br />

comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di<br />

crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’art. 1 del DM n. 5 del 16.01.09.<br />

7.5 Criteri per lo scrutinio finale<br />

La Valutazione finale dei risultati di apprendimento nelle diverse discipline di studio, nonché nella<br />

condotta relativa al comportamento scolastico viene effettuata ai sensi del DPR 22 giugno 2009 n.<br />

122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e<br />

ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre<br />

2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre”<br />

7.5.1. Promozione alla classe successiva<br />

L’alunno è promosso alla classe successiva se ha raggiunto gli obiettivi formativi e didattici<br />

generali e specifici delle singole discipline, conseguendo il possesso delle abilità e dei contenuti. In<br />

tal caso il voto di profitto deve essere non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina.<br />

22


7.5.2. Sospensione del giudizio<br />

Se l’alunno in una o più discipline non ha raggiunto gli obiettivi didattici e formativi riporta la<br />

sospensione del giudizio. Fermo restando che:<br />

1) per insufficienza grave si intende il voto 4 e voti inferiori;<br />

2) per insufficienza non grave (mediocrità) si intende il voto 5.<br />

• CLASSI PRIME<br />

A partire da quest’anno scolastico <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong> con l’attuazione della Riforma di riordino del secondo<br />

ciclo di studi, tutte le classi prime degli indirizzi di Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze umane e<br />

Liceo Linguistico avranno un piano di studi composto da 27 ore settimanali, pertanto saranno<br />

applicati i medesimi criteri di valutazione per tutti e tre gli indirizzi di studio.<br />

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, dopo aver valutato la possibilità da parte<br />

dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate<br />

entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, procederà con motivazione scritta al rinvio del<br />

giudizio finale qualora l’alunno presenti fino ad un massimo di due insufficienze gravi (voto ≤4)<br />

ed una insufficienza non grave (voto 5).<br />

• CLASSI SUCCESSIVE ALLE PRIME<br />

Per il Liceo scientifico<br />

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, dopo aver valutato la possibilità da parte<br />

dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate<br />

entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, procederà con motivazione scritta al rinvio del<br />

giudizio finale qualora l’alunno presenti fino ad un massimo di due insufficienze gravi (voto ≤4)<br />

ed una insufficienza non grave (voto 5).<br />

Per il Liceo socio-psico-pedagogico<br />

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, dopo aver valutato la possibilità da parte<br />

dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate<br />

entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, procederà con motivazione scritta al rinvio del<br />

giudizio finale qualora l’alunno presenti fino ad un massimo di tre insufficienze gravi (voto ≤4)<br />

ed una insufficienza non grave (voto 5).<br />

Per tali alunni saranno predisposti interventi didattici finalizzati al recupero del debito formativo<br />

consistenti in corsi da svolgersi nel periodo estivo. Al termine dei predetti corsi, prima dell’inizio<br />

del nuovo anno scolastico, il Consiglio di classe, sulla base di risultati delle verifiche finali e<br />

dell’intero percorso dell’attività di recupero, procederà all’integrazione dello scrutinio finale di<br />

giugno con il giudizio definitivo.<br />

7.5.3. Non ammessi alla classe successiva<br />

Per il Liceo scientifico<br />

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, dopo aver valutato il percorso formativo, dichiara<br />

non promosso l’alunno che presenta tre insufficienze gravi (voto ≤4) o due insufficienze gravi<br />

(voto ≤4) ed due insufficienze non grave (voto 5).<br />

Per il Liceo socio-psico-pedagogico<br />

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, dopo aver valutato il percorso formativo, dichiara<br />

non promosso l’alunno che presenta quattro insufficienze gravi (voto ≤4) o tre insufficienze<br />

gravi (voto ≤4) e due insufficienze non gravi (voto 5).<br />

23


7.6 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico<br />

Ogni Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, al momento dello<br />

scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della Scuola Secondaria Superiore, un apposito<br />

punteggio per l’andamento degli studi effettuati, denominato Credito Scolastico.<br />

All’alunno che, in sede di scrutinio finale, presenta una o più insufficienze, viene sospeso il giudizio<br />

e, quindi, non viene assegnato il punteggio del credito scolastico, così come stabilito dalla<br />

normativa vigente.<br />

In sede di integrazione dello scrutinio finale, nei confronti degli studenti per i quali sia stata<br />

espressa una valutazione positiva, al termine del terz’ultimo e penultimo anno in corso, il Consiglio<br />

di classe procede all’attribuzione del credito scolastico assegnando il punteggio minimo della fascia<br />

di appartenenza prevista dalla seguente tabella A allegata al DM n. 99 del 16.12.2009:<br />

MEDIA DEI VOTI<br />

CREDITO SCOLASTICO PUNTI<br />

I ANNO II ANNO III ANNO<br />

M = 6 3-4 3-4 4-5<br />

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6<br />

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7<br />

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8<br />

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9<br />

M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione<br />

alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere<br />

inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo<br />

l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo<br />

del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di<br />

comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con<br />

l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in<br />

sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di<br />

oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la<br />

media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo<br />

educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali<br />

crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla<br />

media M dei voti.<br />

Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in<br />

decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).<br />

Agli alunni che in sede di scrutinio finale presentano una media maggiore od uguale alla metà<br />

dell’intervallo di appartenenza (ad esempio 6,5; 6,7; 7,7; …) e contestualmente un numero di<br />

assenze minore od uguale a 25 (dal computo vanno scorporate quelle certificate da strutture<br />

sanitarie pubbliche) viene attribuito il punteggio massimo della fascia di appartenenza.<br />

All’alunno che invece presenta una media inferiore alla metà della fascia di appartenenza (ad<br />

esempio 6,1; 6,2; 7,3; 7,4; …) viene attribuito il punteggio massimo della fascia di appartenenza se:<br />

a. il numero delle sue assenze è minore o uguale a 25 (dal computo vanno scorporate quelle<br />

certificate da strutture sanitarie pubbliche),<br />

b. se ha evidenziato impegno e partecipazione al dialogo educativo<br />

c. se ha preso parte ad un progetto extracurricolare interno all’istituto, o esterno purché coerente con<br />

l’indirizzo di studi.<br />

N.B. Il punteggio massimo viene attribuito in presenza di tutti e tre gli indicatori.<br />

24


Per impegno si intende: esplicazione dei doveri scolastici verso tutte le discipline oggetto di studio;<br />

Per partecipazione si intende: partecipazione attiva alla vita della classe attraverso interventi<br />

appropriati e propositivi e capacità di interagire con i compagni e i docenti.<br />

Per gli alunni dell’ultimo anno di corso, il Consiglio di classe procede all’attribuzione del punteggio<br />

di credito scolastico nella misura prevista dalla seguente tabella A allegata al DM 42 del 22.5.2007:<br />

Media dei voti<br />

Credito scolastico (punti)<br />

V anno<br />

M = 6 4 – 5<br />

6 < M ≤ 7 5 – 6<br />

7 < M ≤ 8 6 - 7<br />

8< M ≤ 10 7 - 9<br />

Agli alunni che presentano una media compresa tra 8 e 10, il punteggio viene attribuito secondo la<br />

seguente tabella:<br />

Media dei voti<br />

V anno<br />

8 7<br />

8,1 – 8,5 8<br />

8,6 – 10 9<br />

Agli alunni con una media compresa tra 8,1 e 8,5 viene assegnato il punteggio massimo previsto<br />

dalla fascia di appartenenza (punti 9):<br />

a. se l’alunno presenta un numero di assenze ≤25 (dal computo vanno scorporate quelle certificate<br />

da strutture sanitarie pubbliche)<br />

b. se ha partecipato attivamente alla vita della classe<br />

c. se ha preso parte ad un progetto extracurricolare interno all’istituto, o esterno purché coerente con<br />

l’indirizzo di studi.<br />

N.B. Il punteggio massimo viene attribuito in presenza di tutti e tre gli indicatori.<br />

I Crediti formativi consistono in esperienze formative che l’alunno può avere maturato al di fuori<br />

della normale attività scolastica. Tali esperienze devono essere coerenti con il corso di studio,<br />

debitamente documentate, e valutate dal Consiglio di classe.<br />

Le esperienze dovranno essere adeguatamente accompagnate da una relazione esplicativa degli<br />

obiettivi e delle finalità, del numero di ore di frequenza e del livello di competenze e conoscenze<br />

raggiunto e presentate all’Ufficio di Segreteria tassativamente entro il 15 maggio dell’anno<br />

scolastico in corso.<br />

25


8. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI<br />

La scelta di organizzare il Collegio dei docenti in dipartimenti testimonia l’esigenza del Liceo di far<br />

fronte alle problematiche connesse all’autonomia: ridefinizione dei curricoli, flessibilità e<br />

modularità.<br />

Il dipartimento rappresenta lo spazio fisico, ma sopratutto di studio dove avviene l’elaborazione<br />

comune e collegiale delle scelte didattiche e dei sistemi di valutazione, attraverso il continuo<br />

confronto e la ricerca personale e collettiva al fine di arrivare ad arricchire la didattica di ciascun<br />

con il contributo di tutti.<br />

I docenti, per singole discipline o discipline affini, hanno costituito dei Dipartimenti per rendere il<br />

lavoro più efficace, cioè più mirato alla formazione integrale dell’alunno, sia culturale che umano e<br />

ciò allo scopo di individuare percorsi nuovi e sempre più rispondenti alle esigenze degli studenti. I<br />

compiti dei Dipartimenti sono diversi, ma in primo luogo essi sono volti ad individuare i saperi<br />

essenziali (nuclei fondanti) di ogni disciplina in modo che il lavoro di ognuno, pur nella libertà di<br />

scelta di testi, di percorsi e tematiche, possa basarsi su elementi comuni.<br />

I Dipartimenti vengono così individuati:<br />

1. DIPARTIMENTO AREA LETTERARIA<br />

• Italiano<br />

• Latino<br />

• Storia (biennio)<br />

• Educazione civica<br />

• Geografia<br />

2. DIPARTIMENTO AREA SCIENTIFICA/1<br />

• Matematica<br />

• Fisica<br />

3. DIPARTIMENTO AREA SCIENTIFICA/2<br />

• Scienze naturali<br />

• Chimica<br />

• Educazione fisica<br />

4. DIPARTIMENTO AREA LINGUISTICO-ARTISTICA<br />

• Lingua e letteratura straniera<br />

• Disegno e Storia dell’arte<br />

5. DIPARTIMENTO AREA STORICO-FILOSOFICO-GIURIDICA<br />

• Storia (triennio)<br />

• Filosofia<br />

• Pedagogia<br />

• Psicologia<br />

• Sociologia<br />

• Diritto ed economia<br />

• Religione<br />

26


ITALIANO BIENNIO<br />

DIPARTIMENTO AREA LETTERARIA<br />

Italiano – Latino – Storia (biennio) – Geografia – Ed. Civica<br />

ASSE DEI LINGUAGGI<br />

Finalità<br />

Consolidare e sviluppare le quattro abilità linguistiche di base al fine di poter gestire<br />

correttamente le proprie esigenze comunicative e le proprie esigenze di studio.<br />

Acquisire consapevolezza delle varietà linguistiche e utilizzarle correttamente in rapporto a<br />

diverse situazioni.<br />

Porre le basi per la progettazione di testi e consolidare le abitudini di lettura, considerata sia<br />

come piacere autonomo sia come possesso di strumenti di accesso al codice letterario.<br />

Porre le basi per un rapporto consapevole con la sfera dell’informazione e con i suoi codici<br />

comunicativi.<br />

Competenze<br />

Alla fine del biennio l’allievo deve:<br />

Comprendere nelle varie comunicazioni orali il significato, lo scopo di un messaggio, il<br />

punto di vista dell’emittente ed i diversi codici<br />

Leggere confluenza e comprendere analiticamente un messaggio<br />

Saper riconoscere le caratteristiche specifiche dei vari testi e confrontarli tra loro<br />

individuandone analogie e differenze<br />

Saper strutturare organicamente le conoscenze acquisite e rielaborarle in maniera personale<br />

Saper utilizzare le strutture morfo–sintattiche della lingua<br />

Saper comunicare in modo chiaro ed organico le conoscenze disciplinari, il proprio vissuto,<br />

la propria opinione personale<br />

Saper produrre testi di vario genere, corretti, completi e coerenti.<br />

ITALIANO TRIENNIO<br />

Finalità<br />

Stimolare l’interesse degli studenti per la lettura di un testo letterario, dando loro gli<br />

strumenti per contattarlo con autonomia e competenza.<br />

Far acquisire agli allievi una conoscenza critica della cultura e della letteratura del passato,<br />

considerate sia nel loro intrinseco valore che come strumenti per comprendere la letteratura<br />

contemporanea e per collocarla in una corretta prospettiva storica.<br />

Preparare al contatto e alla comprensione di altri linguaggi, di altre realtà e di altri campi del<br />

sapere.<br />

Permettere infine di sviluppare in modo adeguato e preciso la padronanza del mezzo<br />

linguistico nella ricezione e nella produzione sia orali che scritte.<br />

Competenze<br />

Alla fine del triennio l’allievo deve:<br />

Possedere piena padronanza nell’uso del lessico specifico, nella produzione sia orale che<br />

scritta, relativamente ai campi disciplinari /semantici e alle funzioni della comunicazione<br />

27


Saper organizzare il proprio discorso in modo corretto, chiaro ed efficace<br />

Saper utilizzare in modo appropriato le metodologie e i linguaggi atti a consentire<br />

l’espressione più valida e compiuta del proprio pensiero e delle proprie conoscenze<br />

Saper riconoscere la tipologia di testi in prosa (d’uso e/o letterari) e in poesia nelle parti che<br />

li compongono e li caratterizzano e saperli commentare<br />

Saper analizzare questioni e testi letterari adoperando adeguati percorsi logico/deduttivi ed<br />

argomentativi<br />

Saper cogliere ed esprimere in sintesi unitaria questioni anche fra loro diverse<br />

Sapersi orientare tra problematiche interdisciplinari: linguistiche, estetiche, storico/sociale<br />

Sapersi avvicinare con acume critico ai testi e alle problematiche apprese.<br />

28


LATINO<br />

BIENNIO<br />

Finalità<br />

Fornire gli strumenti per la comprensione della cultura antica nella sua dimensione storica e,<br />

pertanto, anche attuale.<br />

Prendere coscienza del profondo nesso dì continuità tra la cultura latina e quella italiana<br />

Creare le basi indispensabili per una conoscenza approfondita e consapevole della lingua<br />

italiana.<br />

Favorire l’acquisizione di un pensiero logico.<br />

Competenze<br />

Al termine del biennio l’allievo deve<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Saper riconoscere le strutture morfologiche della lingua latina.<br />

Saper trasporre in italiano un testo latino, in forma corretta e con un lessico adeguato.<br />

Cogliere somiglianze e differenze tra strutture linguistiche italiane e latine.<br />

Saper cogliere le informazioni significative di un semplice brano.<br />

Individuare nei testi alcuni elementi della civiltà e della cultura latina.<br />

Sviluppare il senso storico, nel recupero del rapporto di continuità e alterità col passato.<br />

TRIENNIO<br />

Finalità<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Ampliare l'orizzonte storico, riportando la civiltà europea ai suoi fondamenti linguistici e<br />

culturali e sviluppando la coscienza della sostanziale unità della cultura europea pur nelle<br />

diversità nazionali.<br />

Far acquisire l'abitudine a operare confronti fra modelli linguistici e culturali diversi.<br />

Far acquisire la consapevolezza del rapporto storico fra le strutture linguistiche e culturali<br />

del latino e dell'italiano.<br />

Accostarsi alla lingua dall'interno della civiltà di cui è espressione.<br />

Competenze<br />

Al termine del triennio l’allievo deve<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Saper tradurre in modo pertinente, in forma corretta e nel rispetto della morfosintassi<br />

italiana, un brano latino, utilizzando un lessico adeguato<br />

Saper individuare, dopo attenta lettura, i contenuti essenziali di un brano<br />

Conoscere espressioni usuali proprie della lingua latina entrate nell’uso della lingua italiana<br />

Saper ripercorrere la storia di un significante riconoscendone l’etimologia<br />

Saper cogliere i nessi di continuità tra l’eredità classica e il patrimonio linguistico - culturale<br />

del presente.<br />

Saper analizzare un testo latino, inserendolo nel contesto biografico dell’autore ed in<br />

determinata opera.<br />

Essere in grado di commentare un testo in modo personale ed in un contesto di<br />

attualizzazione<br />

29


LICEO LINGUISTICO<br />

BIENNIO<br />

In un liceo linguistico lo studio della lingua latina è funzionale soprattutto all’apprendimento e ad<br />

una migliore comprensione delle lingue romanze.<br />

Competenze<br />

Al termine del biennio lo studente dovrà dimostrare di<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Avere acquisito semplici nozioni di grammatica e di morfologia.<br />

Avere acquisire semplici nozioni di sintassi.<br />

Essere in grado di compiere letture elementari e di riconoscere le strutture linguistiche<br />

fondanti.<br />

Avere acquisire la consapevolezza del rapporto esistente tra il latino e le altre lingue<br />

straniere studiate a scuola.<br />

Essere in grado di compiere elementari analisi comparative.<br />

30


ASSE STORICO - SOCIALE<br />

Finalità<br />

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica<br />

attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra<br />

aree geografiche e culturali.<br />

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco<br />

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività<br />

e dell’ambiente.<br />

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel<br />

tessuto produttivo del proprio territorio.<br />

Competenze<br />

Al termine del biennio l’allievo deve:<br />

Conoscere l’evoluzione dei fatti storici individuando il concorso di vari ordini di fattori.<br />

Essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra i diversi avvenimenti.<br />

Riconoscere e saper utilizzare una fonte storica.<br />

Conoscere almeno alcuni dei concetti di base inerenti allo sviluppo dei popoli.<br />

Saper effettuare agganci con altre discipline e confrontare il passato con il presente.<br />

Saper comprendere la relazione uomo ambiente, principalmente a livello sincronico.<br />

Saper utilizzare carte geografiche e tematiche.<br />

Collaborare costruttivamente con gli altri;<br />

Partecipare responsabilmente e correttamente alle attività scolastiche anche durante consigli<br />

ed assemblee.<br />

Utilizzare le conoscenze geografiche e antropiche ai fini di una maggiore comprensione di<br />

fenomeni complessi di carattere attuale.<br />

31


DIPARTIMENTO AREA SCIENTIFICA/1<br />

Matematica - Fisica<br />

FINALITA'<br />

L'insegnamento delle materie afferenti al dipartimento concorre, attraverso l'acquisizione delle<br />

metodologie e delle conoscenze specifiche di ogni singola disciplina, alla formazione della<br />

personalità dell'allievo favorendo lo sviluppo di una cultura armonica e di una professionalità<br />

polivalente e flessibile.<br />

In particolare esso si propone di favorire o sviluppare:<br />

la comprensione dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica e la capacità di utilizzarli;<br />

l'acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad un'adeguata interpretazione<br />

della natura;<br />

la comprensione delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze scientifiche;<br />

l'acquisizione di un linguaggio corretto e consapevole;<br />

la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti anche al<br />

di fuori dello stretto ambito disciplinare;<br />

l'abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie ipotesi<br />

interpretative;<br />

l'acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo;<br />

la capacità di “leggere” la realtà tecnologica;<br />

la comprensione del rapporto esistente tra lo sviluppo della matematica, della fisica e delle scienze e<br />

quello delle idee, della tecnologia e del sociale;<br />

la capacità di “vedere” la matematica come parte integrante e fondamentale in “certi” casi nello<br />

sviluppo delle altre discipline scientifiche e non solo.<br />

OBIETTIVI TRASVERSALI PER IL BIENNIO<br />

Sviluppo della capacità di lettura e comprensione di un testo scritto;<br />

Acquisizione di un linguaggio specifico inerente alle varie discipline del dipartimento;<br />

Sviluppo e consolidamento delle capacità comunicative e relazionali attraverso l’uso dei<br />

linguaggi specifici (verbale, simbolico, grafico, scientifico);<br />

Sviluppo delle capacità logico intuitive;<br />

Sviluppo delle capacità cognitive.<br />

OBIETTIVI TRASVERSALI PER IL TRIENNIO<br />

Perfezionare le abilità linguistico-espressive con particolare riferimento ai linguaggi<br />

specifici;<br />

Sviluppare e perfezionare il senso critico;<br />

Capacità di effettuare comparazioni;<br />

Saper costruire e interpretare grafici in qualsiasi contesto;<br />

Essere capaci di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in contesti e situazioni<br />

diversi;<br />

Sviluppare e consolidare capacità cognitive.<br />

32


MATEMATICA - BIENNIO<br />

FINALITA'<br />

Favorire l'evoluzione del ragionamento deduttivo e in parte di quello induttivo;<br />

Educare all'uso consapevole del linguaggio matematico al fine di favorire la chiarezza nella<br />

comunicazione sia orale che scritta;<br />

Acquisire le prime conoscenze delle nuove tecnologie informatiche.<br />

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI<br />

Conoscenza degli elementi base della logica matematica, del calcolo binario, della teoria<br />

degli insiemi e delle funzioni;<br />

Conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano;<br />

Conoscenza delle principali trasformazioni geometriche e loro proprietà invarianti;<br />

Saper utilizzare con padronanza e consapevolezza le procedure di calcolo algebrico;<br />

Risolvere equazioni di 2° grado o di grado superiore e le disequazioni;<br />

Risolvere problemi di geometria euclidea di 1 ° e di 2° grado.<br />

COMPETENZE<br />

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole<br />

anche sotto forma grafica;<br />

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;<br />

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;<br />

Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con<br />

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le<br />

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.<br />

MATEMATICA – TRIENNIO<br />

Ordinamento tradizionale<br />

FINALITA'<br />

Acquisire le capacità di analisi, di valutazione e di rielaborazione del sapere;<br />

Promuovere la capacità critica necessaria per orientarsi nella realtà;<br />

Acquisire la capacità di esprimersi con linguaggio specifico appropriato;<br />

Acquisire le capacità di matematizzare situazioni in vari ambiti disciplinari;<br />

Acquisire la capacità di scegliere in modo flessibile, personalizzando le strategie di<br />

approccio;<br />

Acquisire la capacità di interpretare, descrivere e rappresentare sia sotto forma di legge che<br />

di grafico ogni fenomeno osservato;<br />

Consolidare la capacità di affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia<br />

natura.<br />

33


OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI<br />

Risolvere sistemi di disequazioni;<br />

Riconoscere tipi di rette e coniche;<br />

Risolvere questioni analitiche;<br />

Discutere sistemi misti per via grafica;<br />

Risolvere equazioni e disequazioni goniometriche;<br />

Discutere graficamente sistemi misti (goniometrici) contenenti un parametro;<br />

Applicare la trigonometria alla geometria euclidea, alla geometria analitica, all'astronomia,<br />

alla fisica e alla topografia;<br />

Risolvere disequazioni logaritmiche ed esponenziali;<br />

Studiare tutti i tipi di funzioni e rappresentarle graficamente;<br />

Risolvere problemi di geometria piana e solida anche attraverso l'applicazione della<br />

trigonometria;<br />

Calcolare aree di figure mistilinee;<br />

Risolvere questioni di carattere fisico con il calcolo differenziale.<br />

COMPETENZE<br />

Acquisire i procedimenti caratteristici del pensiero matematico: definizioni, dimostrazioni,<br />

generalizzazioni, formalizzazioni;<br />

Conoscere le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un<br />

insieme di fenomeni;<br />

Saper applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti di<br />

rappresentazione geometrica e di calcolo.<br />

34


MATEMATICA – TRIENNIO<br />

Socio-psico-pedagogico<br />

FINALITA'<br />

Favorire l'evoluzione del ragionamento deduttivo e in parte di quello induttivo;<br />

Acquisire la capacità di esprimersi con linguaggio specifico appropriato;<br />

Acquisire l'attitudine a studiare ogni questione attraverso l'esame dei suoi fattori;<br />

Acquisire conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione;<br />

Acquisire capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazione diverse;<br />

Sviluppare attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via<br />

via acquisite.<br />

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI<br />

Essere abili nel calcolo numerico e letterale;<br />

Risolvere equazioni di 2° grado o di grado superiore e le disequazioni;<br />

Risolvere problemi di geometria euclidea di 1° e di 2° grado;<br />

Saper risolvere semplici problemi di geometria analitica<br />

Saper applicare i primi elementi di trigonometria alla geometria elementare<br />

Saper studiare e rappresentare graficamente una funzione razionale.<br />

COMPETENZE<br />

Acquisire i procedimenti caratteristici del pensiero matematico: definizioni, dimostrazioni,<br />

generalizzazioni, formalizzazioni;<br />

Saper operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di<br />

trasformazione di formule.<br />

Saper affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici<br />

atti alla loro rappresentazione.<br />

Saper costruire procedure di risoluzione di un problema.<br />

<br />

MATEMATICA – TRIENNIO<br />

P. N. I.<br />

FINALITA'<br />

Acquisire conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione;<br />

Essere capaci di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in contesti e situazioni<br />

diversi;<br />

Acquisire attitudini a riesaminare criticamente le conoscenze via via apprese;<br />

Saper cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali);<br />

Sviluppare la capacità di esprimersi con linguaggio specifico appropriato;<br />

Sviluppare interesse sempre più vivo a cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero<br />

matematico.<br />

35


OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI<br />

Saper operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di<br />

trasformazione di formule;<br />

Saper risolvere e discutere problemi geometrici per via sintetica o analitica;<br />

Saper risolvere problemi geometrici per via trigonometrica;<br />

Saper operare con matrici e determinanti;<br />

Saper risolvere problemi di geometria solida;<br />

Saper rappresentare graficamente una funzione numerica;<br />

Saper calcolare aree di figure mistilinee e volumi di solidi di rotazione;<br />

Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali.<br />

COMPETENZE<br />

Acquisire i procedimenti caratteristici del pensiero matematico: definizioni, dimostrazioni,<br />

generalizzazioni, formalizzazioni;<br />

Conoscere le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un<br />

insieme di fenomeni;<br />

Saper applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti<br />

informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo;<br />

Saper utilizzare metodi e strumenti di natura probabilistica e inferenziale.<br />

FINALITA'<br />

FISICA - 1°BIENNIO<br />

Conoscere i concetti fondamentali della fisica;<br />

Essere in grado di formulare ipotesi, interpretare le leggi fisiche, proporre ed utilizzare<br />

modelli, riconoscere ed utilizzare analogie;<br />

Essere in grado di formalizzare un problema e di applicare gli strumenti matematici<br />

necessari.<br />

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI<br />

Essere in grado di:<br />

Risolvere problemi;<br />

Proporre modelli di situazioni reali;<br />

Interpretare e descrivere i fenomeni studiati;<br />

Usare un linguaggio appropriato avvalendosi di grafici e simboli adeguati.<br />

<br />

COMPETENZE<br />

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e<br />

riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.<br />

36


FISICA - TRIENNIO<br />

FINALITA'<br />

Comprendere le relazioni fra fenomeni naturali e leggi fisiche;<br />

Comprendere e utilizzare modelli di interpretazione della realtà;<br />

Saper progettare soluzioni nuove utilizzando le conoscenze acquisite;<br />

Saper prospettare ipotesi e trovare soluzioni per via sperimentale.<br />

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI<br />

Saper riconoscere e classificare correttamente le relazioni esistenti tra grandezze fisiche<br />

assegnate;<br />

Saper costruire e interpretare grafici relativi alle grandezze fisiche in oggetto;<br />

Saper definire i diversi tipi di moto;<br />

Conoscere i principi della dinamica;<br />

Saper ricollegare ad ogni tipo di moto la giusta causa;<br />

Saper determinare le condizioni di equilibrio per un corpo soggetto ad un sistema di forze;<br />

Conoscere i concetti di lavoro, energia, impulso e quantità di moto.<br />

Conoscere le leggi del moto dei pianeti.<br />

Conoscere l'equivalenza calore-lavoro e i principi che regolano gli scambi energetici.<br />

Conoscere la natura e le caratteristiche dei vari fenomeni ondulatori.<br />

Cogliere analogie e differenze fra forze gravitazionali e forze elettriche.<br />

Conoscere i fenomeni riguardanti l' elettrizzazione.<br />

Saper rappresentare il campo elettrico mediante le linee di forza.<br />

Conoscere le leggi di Ohm e saper risolvere semplici circuiti elettrici.<br />

Conoscere gli effetti prodotti da un campo magnetico su di una corrente.<br />

COMPETENZE<br />

Osservare e identificare fenomeni;<br />

Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi;<br />

Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari<br />

rilevanti per la sua risoluzione;<br />

Fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo<br />

sperimentale,dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni<br />

naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell’affidabilità<br />

di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;<br />

Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui<br />

si vive.<br />

37


DIPARTIMENTO AREA SCIENTIFICA/2<br />

SCIENZE NATURALI – SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE<br />

FINALITA’ DEL DIPARTIMENTO<br />

L'insegnamento delle materie afferenti al dipartimento contribuisce a fare acquisire/sviluppare :<br />

1. l’educazione scientifica, motoria e sportiva per promuovere l’integrazione dei linguaggi<br />

della mente e i linguaggi del corpo e sviluppare la persona come sistema integrato alla cui<br />

formazione e al cui equilibrio dinamico concorrono le componenti : percettivo-motoria,<br />

logica-razionale, socio-affettiva-relazionale, logico-linguistica;<br />

2. la consapevolezza che la pratica motoria e sportiva realizzata in ambiente naturale, è un<br />

occasione fondamentale per il corretto rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale,<br />

l’alimentazione equilibrata e il proprio corpo;<br />

3. sviluppare gradualmente e al meglio possibile, il potenziale di capacità : logiche, critiche,<br />

motivazionali, espressive, creative, relazionali e tradurlo in conoscenze, abilità e<br />

competenze;<br />

FINALITA’ DEL CURRICOLO<br />

SCIENZE NATURALI<br />

L’insegnamento di scienze naturali si propone di fare acquisire/sviluppare:<br />

a. la consapevolezza del valore delle scienze quale componente culturale per la corretta lettura<br />

della realtà;<br />

b. la consapevolezza delle dimensioni dei problemi culturali, metodologici e etici derivanti<br />

dalle caratteristiche peculiari del fenomeno VITA;<br />

c. sviluppare lo spirito critico e le capacità umane e intellettuali dei “soggetti epistemici”;<br />

d. la consapevolezza del carattere sistemico della realtà ai diversi livelli di scala (macromicro);<br />

e. le competenze per individuare le interrelazioni e interazioni negli ecosistemi e nel<br />

geosistema per far nascere l’esigenza di mantenere integri gli equilibri naturali;<br />

f. favorire la costruzione di saperi essenziali aggiornati, metodi e competenze per impostare su<br />

basi razionali i termini di un problema e risolverlo con un autonomia sempre maggiore.<br />

BIENNIO DEI LICEI : SCIENTIFICO – PEDAGOGICO - LINGUISTICO<br />

QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA-strumenti per l’esecuzione dei diritti di cittadinanza-<br />

OTTENUTI DECLINANDO LE COMPETENZE DELL’ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO-TECNOLOGICO<br />

DERIVATE DALLA DECLINAZIONE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI CHE SONO IL MINIMO<br />

COMUNE DENOMINATORE CHE PERMETTE DI INTEGRARE I VARI AMBITI DISCIPLINARI TRA LORO<br />

IN COERENZA CON LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA CONSEGUIRE AL TERMINE<br />

DELL’OBBLIGO SCOLASTICO IN TUTTI I PAESI DELLA COMUNITA’ EUROPEA.<br />

38


Competenze disciplinari<br />

del Biennio<br />

Obiettivi generali di<br />

competenza della<br />

disciplina SCIENZE<br />

DELLA TERRA<br />

correlate ad elementi di<br />

chimica, fisica e<br />

biologia…<br />

1. Utilizzare in modo appropriato un lessico scientifico fondamentale.<br />

2. Individuare in modo corretto, nell’esame dei fenomeni naturali complessi, le<br />

variabili essenziali, il relativo ruolo e le reciproche relazioni.<br />

3. Comprendere sia la funzione esplicativa, sia i limiti dei modelli interpretativi<br />

dei fenomeni complessi.<br />

4. Saper interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e<br />

comprendere le ricadute future.<br />

5. Descrivere in termini di trasformazioni fisiche e chimiche molti eventi<br />

osservabili nella realtà quotidiana.<br />

6. Comprendere la natura termodinamica e la peculiarità dei fenomeni naturali.<br />

7. Utilizzare la cultura scientifica acquisita per comprendere e valutare le scelte<br />

scientifiche e tecnologiche che interessano la società.<br />

8. Utilizzare le tecnologie come strumento per migliorare le prestazioni e<br />

velocizzare il lavoro.<br />

9. Acquisire saperi, metodi e competenze per una corretta osservazione,<br />

descrizione e interpretazione della realtà.<br />

10. Favorire la conoscenza del proprio territorio e promuovere iniziative atte a<br />

migliorarlo.<br />

Competenze disciplinari<br />

del Biennio<br />

Obiettivi generali di<br />

competenza della<br />

disciplina BIOLOGIA<br />

(prima parte ) correlate ad<br />

elementi di chimica, fisica<br />

e scienze della Terra…<br />

11. Acquisire conoscenze essenziali ed aggiornate della biologia per impostare su<br />

basi razionali i termini di un problema e risolverlo;<br />

12. Imparare ad usare ed elaborare linguaggi specifici delle scienze sperimentali;<br />

13. Individuare in modo corretto, nell’esame dei fenomeni naturali, le variabili<br />

essenziali, il relativo ruolo e le reciproche relazioni;<br />

14. Conoscere le funzioni fondamentali della vita, dell’ambiente in cui la vita è<br />

comparsa, si è affermata e diffusa;<br />

15. Acquisire la capacità di reperire ed utilizzare in modo autonomo e finalizzato<br />

libri, materiali e strumenti di informazione e di analizzare criticamente<br />

affermazioni ed informazioni.<br />

39


BIOLOGIA III ANNO LICEO SCIENTIFICO<br />

V ANNO LICEO PEDAGOGICO<br />

FINALITA’<br />

1. la comprensione graduale, secondo il punto di vista scientifico, dei problemi di fondo,<br />

metodologici e culturali, posti dalle caratteristiche peculiari del fenomeno vita;<br />

2. l'acquisizione di alcune conoscenze essenziali ed aggiornate in vari campi della biologia, che<br />

vanno dalla biochimica e dalla genetica alla fisiologia, alla patologia e alla ecologia;<br />

3. l'acquisizione di determinate conoscenze sulla specie umana, in salute e in malattia;<br />

4. la strutturazione, in un quadro di rigorosa scientificità, delle informazioni di tipo biologico<br />

possedute dagli studenti;<br />

5. l'introduzione all'uso delle espressioni scientifiche proprie della biologia, chiarendo il<br />

significato dei singoli termini e stimolando l'arricchimento linguistico.<br />

OBIETTIVI GENERALI<br />

In accordo con le linee generali del <strong>POF</strong> si riportano gli obiettivi generali comuni al biennio di<br />

biologia. Lo studente alla fine del corso deve dimostrare di:<br />

• aver acquisito conoscenze essenziali ed aggiornate della biologia per impostare su basi<br />

razionali i termini di un problema e risolverlo;<br />

• Imparare ad usare ed elaborare linguaggi specifici delle scienze sperimentali;<br />

• Individuare in modo corretto, nell’esame dei fenomeni naturali, le variabili essenziali, il<br />

relativo ruolo e le reciproche relazioni;<br />

• Conoscere le funzioni fondamentali della vita, dell’ambiente in cui la vita è comparsa, si<br />

è affermata e diffusa;<br />

• Acquisire la capacità di reperire ed utilizzare in modo autonomo e finalizzato libri,<br />

materiali e strumenti di informazione e di analizzare criticamente affermazioni ed<br />

informazioni.<br />

FINALITÀ’<br />

CHIMICA IV ANNO SCIENTIFICO III ANNO PEDAGOGICO<br />

Le finalità del corso di chimica sono le seguenti:<br />

• acquisire una chiara coscienza del valore culturale della chimica, anche in relazione all’aiuto<br />

che essa fornisce alle altre scienze ad essa strettamente correlate.<br />

• acquisire un linguaggio chimico di base come parte del più vasto linguaggio matematicoscientifico.<br />

• acquisire metodi scientifici di indagine, intesi come capacità di individuazione dei problemi<br />

chimici e di selezione dei dati necessari da essi emergenti al fine di formulare una possibile<br />

ipotesi di soluzione.<br />

• favorire lo sviluppo della capacità d'astrazione e di formalizzazione<br />

• far capire le potenzialità, lo sviluppo e i limiti delle conoscenze scientifiche<br />

40


OBIETTIVI GENERALI<br />

In accordo con le linee generali del <strong>POF</strong> si riportano gli obiettivi generali, rimandando per un<br />

maggior dettaglio all’articolazione in moduli ed unità didattiche dei contenuti.<br />

Lo studente alla fine del corso deve dimostrare di:<br />

1. aver acquisito conoscenze essenziali ed aggiornate della chimica per impostare su basi<br />

razionali i termini di un problema e risolverlo;<br />

2. imparare ad usare ed elaborare linguaggi specifici delle scienze sperimentali;<br />

3. individuare in modo corretto, nell’esame dei fenomeni naturali, le variabili essenziali, il<br />

relativo ruolo e le reciproche relazioni;<br />

4. saper formulare ipotesi e verificarne l’attendibilità attraverso la progettazione di attività<br />

sperimentali e la strutturazione di percorsi cognitivi e/o logici<br />

5. acquisire la capacità di reperire ed utilizzare in modo autonomo e finalizzato libri, materiali<br />

e strumenti di informazione e di analizzare criticamente affermazioni ed informazioni.<br />

SCIENZE DELLA TERRA V ANNO LICEO SCIENTIFICO<br />

OBIETTIVI GENERALI<br />

In accordo con le linee generali del <strong>POF</strong> si riportano gli obiettivi generali, rimandando per un<br />

maggior dettaglio all’articolazione in moduli ed unità didattiche dei contenuti.<br />

Lo studente alla fine del corso deve dimostrare di:<br />

1. aver acquisito conoscenze essenziali ed aggiornate per impostare su basi razionali i termini<br />

di un problema e risolverlo;<br />

2. Imparare ad usare ed elaborare linguaggi specifici delle scienze sperimentali;<br />

3. Individuare in modo corretto, nell’esame dei fenomeni naturali, le variabili essenziali, il<br />

relativo ruolo e le reciproche relazioni;<br />

4. saper formulare ipotesi e verificarne l’attendibilità attraverso la strutturazione di percorsi<br />

cognitivi e/o logici<br />

5. Acquisire la capacità di reperire ed utilizzare in modo autonomo e finalizzato libri, materiali<br />

e strumenti di informazione e di analizzare criticamente affermazioni ed informazioni.<br />

FINALITÀ<br />

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE<br />

Finalità della disciplina è di far comprendere agli allievi l'importanza dell'attività motoria e sportiva<br />

per il mantenimento di un ottimo stato di efficienza fisica, affinché questa divenga un'abitudine<br />

permanente di vita. Le diverse attività fisiche e sportive proposte,oltre che all'arricchimento del<br />

bagaglio di esperienze motorie degli allievi, mirano al potenziamento fisiologico, allo sviluppo del<br />

41


livello delle abilità motorie ed al raggiungimento degli obbiettivi socio-affettivi-relazionali<br />

programmati.<br />

Le proposte operative, pertanto, tenderanno a stimolare l'osservazione e l'analisi, qualitativa e<br />

quantitativa, delle modificazioni fisiologiche, indotte sull'organismo umano delle diverse<br />

esercitazioni pratiche sperimentate.<br />

Lo studio del movimento umano,in quanto sistema complesso, fornirà inoltre l'occasione per focalizzare l'attenzione<br />

degli studenti sui fenomeni legati all'applicazione pratica di alcune leggi della fisica, come quelli della leve, del<br />

baricentro, dei moti ,ecc<br />

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO<br />

Gli obiettivi della disciplina saranno:<br />

a) obiettivi operativi<br />

1) incremento funzionale degli apparati cardiocircolatorio, respiratorio, articolare e<br />

muscolare;<br />

2) miglioramento delle abilità coordinative generali;<br />

b) obiettivi cognitivi<br />

1) sviluppo delle abilità logico-deduttive;<br />

c) obiettivi formativi ed educativi<br />

1) sviluppo della socialità e del senso civico;<br />

2) riconoscimento ed affermazione dell'identità personale;<br />

3)abitudine al rispetto delle regole.<br />

COMPETENZE E CONOSCENZE<br />

Si mirerà a far acquisire agli studenti le seguenti competenze e conoscenze:<br />

-COMPETENZE COMPORTAMENTALI<br />

Si dovrà :<br />

a) partecipare con frequenza regolare alle lezioni di pratica;<br />

b) indossare abbigliamento sportivo adeguato alle diverse esigenze operative ed<br />

ambientali;<br />

c) assumere e mantenere norme igieniche adeguate per la propria pulizia personale;<br />

d) rispettare le persone e gli ambienti (spogliatoi);<br />

e) rispettare i regolamenti;<br />

f) collaborare ed interagire con i compagni;<br />

-COMPETENZA MOTORIA<br />

Lo studente dovrà dimostrare di saper utilizzare le proprie capacità motorie per sviluppare le abilità<br />

di movimento, e sviluppare così la destrezza coordinativa complessiva.<br />

a) abilità di gestione e controllo degli strumenti che si utilizzano;<br />

b) abilità di compiere azioni motorie complesse (accoppiamento e combinazione dei<br />

movimenti effettuati contemporaneamente dagli arti inferiori e superiori;<br />

c) abilità di gestione dinamica dell'equilibrio corporeo;<br />

d) abilità di rispettare sequenze e cadenze ritmiche.<br />

-COMPETENZE COGNITIVA<br />

a) comprendere l'importanza del movimento per il mantenimento del proprio stato di<br />

efficienza fisica e di benessere generale;<br />

42


) applicare le dinamiche di gioco, le tattiche ed i regolamenti degli sport praticati.<br />

LIVELLI MINIMI DA RAGGIUNGERE<br />

Al termine dell'anno scolastico gli alunni dovranno:<br />

FINALITÀ<br />

1 essere in grado di conoscere e comprendere la terminologia specifica della disciplina;<br />

2 saper applicare le metodiche di lavoro utilizzate durante l'anno;<br />

3 dimostrare di possedere un sufficiente livello di abilità motorie;<br />

4 saper applicare concetti logico-deduttivi per la soluzione di semplici situazioni gioco<br />

(degli sports sperimentali);<br />

5 conoscere, almeno negli aspetti principali, i regolamenti di gioco degli sports praticati;<br />

6 conoscere gli aspetti teorici essenziali della disciplina.<br />

Secondo biennio e quinto anno<br />

La finalità della disciplina sarà quella di consolidare negli allievi una cultura che consideri l'attività<br />

motoria e sportiva funzionale al mantenimento del proprio stato di salute dinamica e sviluppi la<br />

capacità di analisi critica dei diversi significati che lo sport assume nell'attuale società. Il piano di<br />

lavoro,pertanto, mirerà all'approfondimento ed all'arricchimento delle esperienze motorie e sportive<br />

intraprese negli anni precedenti, allo scopo di rendere gli allievi consapevoli dell'importanza che<br />

riveste l'attività fisica e sportiva per il mantenimento di un ottimo stato di efficienza fisica, in<br />

prospettiva dell'acquisizione di un'abitudine permanente di vita. La pratica delle varie specialità<br />

sportive, in particolare, sarà finalizzata sia al potenziamento fisiologico che al consolidamento delle<br />

abilità di movimento, oltre che al raggiungimento degli obiettivi socio-affettivi-relazionali.<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Si mirerà a far acquisire agli studenti, oltre alle abilità motorie, anche precise modalità procedurali<br />

di tipo cognitivo - comportamentale ed autoregolatorio.<br />

Gli obiettivi specifici della disciplina saranno:<br />

- obiettivi operativi:<br />

1 incremento funzionale degli apparati cardio-circolatorio, respiratorio, articolare e<br />

muscolare;<br />

2 consolidamento delle abilità motorie complesse (movimenti finalizzati)<br />

- obiettivi educativi:<br />

1) potenziamento della capacità di integrazione e di socializzazione;<br />

2) potenziamento della capacità di autocontrollo;<br />

3) rafforzamento della propria identità personale;<br />

4) consolidamento della conoscenza dei valori insiti nella pratica sportiva;<br />

- obiettivi cognitivi<br />

1) sviluppo della capacità di applicazione pratica degli aspetti scientifici della materia<br />

attinenti all'anatomia, alla fisiologia, alla chinesiologia, alla metodologia<br />

dell'allenamento;<br />

43


2) consolidamento della capacità di soluzione dei problemi tattici attinenti agli sport<br />

praticati.<br />

COMPETENZE E CONOSCENZE<br />

La presente programmazione mira a far acquisire agli studenti le seguenti competenze e<br />

conoscenze:<br />

-COMPETENZE COMPORTAMENTALI<br />

Lo studente deve:<br />

a) partecipare attivamente e con frequenza regolare alle lezioni di pratica;<br />

b) indossare abbigliamento sportivo adeguato alle diverse esigenze operative ed<br />

ambientali;<br />

c) assumere e mantenere norme igieniche adeguate per l propria pulizia personale;<br />

d) rispettare le persone e gli ambienti (spogliatoi);<br />

e) rispettare i regolamenti;<br />

f) collaborare con i compagni.<br />

-COMPETENZA METODOLOGICA-OPERATIVA<br />

Lo studente deve acquisire un metodo operativo funzionale al raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. In<br />

particolare deve:<br />

a) seguire le informazioni fornite dal docente ( modalità esecutiva egli esercizi, durata, numero<br />

delle ripetizioni prescritte, ecc.);<br />

b) applicare le prescrizioni operative ( metodo di lavoro) nelle esercitazioni pratiche;<br />

c) analizzare e monitorare le proprie prestazioni motorie;<br />

d) utilizzare in modo appropriato gli attrezzi;<br />

e) collaborare fattivamente nella predisposizione del materiale occorrente;<br />

COMPETENZA MOTORIA<br />

Lo studente deve dimostrare di saper utilizzare le proprie capacità motorie per sviluppare le abilità<br />

di movimento, e sviluppare così la destrezza coordinativa complessiva.<br />

COMPETENZA COGNITIVA<br />

Lo studente dovrà:<br />

a) saper riconoscere le modificazioni fisiologiche indotte dall'esercizio fisico;<br />

b) comprendere gli effetti benefici dell'attività motoria per il mantenimento del prorpio<br />

stato di efficienza fisica e di benessere generale;<br />

c) saper agire, in modo logico e razionale, coerentemente con l'applicazione delle<br />

dinamiche di gioco, delle tattiche e dei regolamenti degli sport praticati;<br />

d) saper stimare e valutare i risultati ottenuti.<br />

CONOSCENZE<br />

Lo studente deve apprendere:<br />

a) le corrette abilità operative-esecutive degli esercizi ( chinesiologia del movimento);<br />

44


) gli effetti fisiologici indotti dall'esercizio fisico dalle diverse attività praticate;<br />

c) l'anatomia e la fisiologia del corpo umano;<br />

d) le dinamiche di gioco e le strategie tattiche applicate nella pratica sportiva<br />

La programmazione è stata elaborata in coerenza con le competenze di base, abilità/capacità e<br />

conoscenze degli assi culturali, in particolare quello scientifico- tecnologico, da acquisire a<br />

conclusione del primo biennio e al profilo generale, alle competenze e agli obiettivi specifici di<br />

apprendimento da raggiungere al termine del primo biennio, del secondo e del quinto anno,<br />

stabiliti a livello nazionale.<br />

Si rinvia alla copia completa per una visione d’insieme della programmazione che sarà aggiornata<br />

e/o migliorata alla luce delle valutazioni di microsistema e macrosistema che saranno effettuate<br />

rispettivamente a livello d’Istituto e nazionale.<br />

45


DIPARTIMENTO AREA LINGUISTICO-ARTISTICA<br />

Lingue straniere – Disegno e storia dell’arte<br />

LINGUA STRANIERA<br />

PROGRAMMAZIONE BIENNIO<br />

Finalità:<br />

L'insegnamento della lingua straniera è finalizzato a promuovere e sviluppare:<br />

• l'acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo<br />

adeguato al contesto;<br />

• l'abitudine al confronto con altre culture, così da armonizzare i diversi contesti su un piano<br />

paritario di uguaglianza e opportunità;<br />

• il senso critico e lo spirito di tolleranza in una visione multipolare delle diverse<br />

• tradizioni storiche e dei diversi assetti socio-istituzionali;<br />

• L'educazione al cambiamento nella considerazione che ogni lingua riflette le<br />

• modificazioni culturali della comunità che la usa.<br />

Obiettivi:<br />

Gli obiettivi di apprendimento sono calibrati avendo presente l'esigenza di assicurare una semplice<br />

ma autosufficiente informazione sulla dimensione di una nuova lingua come mezzo di<br />

comunicazione. Essi sono così esemplificabili:<br />

• comprendere ed usare frasi ed espressioni di uso quotidiano;<br />

• comunicare in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni<br />

su argomenti familiari e comuni;<br />

• saper presentare se stesso e gli altri;<br />

• fare domande e rispondere su particolari personali (dove abita, le persone che conosce e le cose<br />

che possiede);<br />

• comprendere testi brevi e semplici che contengono un lessico di uso frequente;<br />

• produrre semplici testi scritti di carattere personale e immaginativi.<br />

46


Contenuti:<br />

I testi orali per potenziare la comprensione riguarderanno situazioni comunicative di vita<br />

quotidiana.<br />

La produzione orale verterà sempre su situazioni quotidiane, si riferirà alle esperienze e agli<br />

interessi degli studenti e sarà finalizzata inizialmente alla comunicazione di informazioni e<br />

successivamente all'espressione delle proprie opinioni.<br />

I testi scritti affronteranno situazioni comunicative di vita quotidiana o aspetti socioculturali dei<br />

paesi di-cui si studia la lingua.<br />

I testi prodotti dai ragazzi saranno orientati alla comunicazione e all'espressione ed inerenti<br />

argomenti di vita quotidiana. Verranno introdotte, le seguenti strutture grammaticali: il presente<br />

indicativo degli ausiliari nella forma aff., interr., e negativa; il presente indicativo ed il passato<br />

remoto dei verbi regolari ed irregolari nella forma aff., interr., e negativa; gli aggettivi e pronomi<br />

possessivi; il plurale dei nomi; gli aggettivi dimostrativi; gli articoli partitivi; i pronomi personali<br />

soggetto e complemento e altre semplici peculiarità linguistico - grammaticali della lingua straniera<br />

studiata.<br />

Alla fine del biennio l’allievo deve avere un livello base A2 secondo il quadro comune europeo,<br />

per i livelli superiori si rimanda al quadro della certificazione delle competenze in uscita dal primo<br />

biennio per le lingue straniere.<br />

PROGRAMMAZIONE TRIENNIO<br />

Finalità generali<br />

L'insegnamento della lingua straniera si propone di far acquisire:<br />

- la competenza comunicativa per consentire un'adeguata interazione in contesti<br />

diversificati ed una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un più ricco<br />

patrimonio linguistico;<br />

- la comprensione interculturale, non solo nelle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa ad<br />

espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura;<br />

- la consapevolezza della matrice comune che lingue e culture appartenenti allo stesso ceppo<br />

conservano attraverso il tempo pur nelle diversità della loro evoluzione; la consapevolezza dei<br />

propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di autonomia nella<br />

scelta e nell'organizzazione delle proprie attività di studio.<br />

Obiettivi didattici:<br />

Gli obiettivi di apprendimento mirano ad ampliare e rafforzare negli alunni la capacità comunicativa<br />

e a promuovere la conoscenza complessiva di una civiltà nei suoi aspetti istituzionali, e storicoculturali.<br />

Alla fine dell'a.s. gli alunni dovranno essere in grado di:<br />

- comprendere una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari<br />

canali;<br />

- stabilire rapporti interpersonali, sostenendo una conversazione funzionale al contesto e alla<br />

situazione di comunicazione;<br />

- produrre testi orali di tipo descrittivo, espositivo e argomentativo con chiarezza logica e precisione<br />

lessicale;<br />

- comprendere in maniera globale testi scritti relativi a tematiche culturali o storico letterarie;<br />

- comprendere in modo analitico testi scritti specifici dell'indirizzo;<br />

- produrre testi scritti diversificati per temi, finalità e ambiti culturali;<br />

- riconoscere i generi testuali e, al loro interno, le costanti che li caratterizzano;<br />

47


- riflettere sulla comunicazione quotidiana a diversi livelli, identificando l'apporto degli elementi<br />

paralinguistici ed extralinguistici;<br />

- confrontare i sistemi linguistici e culturali diversi cogliendone sia gli elementi comuni sia le<br />

identità specifiche;<br />

- comprendere e interpretare testi letterali, analizzandoli e collocandoli nel contesto culturale, in<br />

un'ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre letterature<br />

moderne e classiche;<br />

- individuare i generi testuali funzionali alla comunicazione nei principali ambiti culturali, con<br />

particolare attenzione all'ambito scientifico e al linguaggio letterario; individuare le linee generali di<br />

evoluzione del sistema letterario straniero fino all'epoca contemporanea;<br />

- trasporre in italiano una varietà di testi di lingua straniera, con attenzione al contenuto<br />

comunicativo e agli aspetti linguistici.<br />

Alla fine del biennio l’allievo deve avere un livello base B2 secondo il quadro comune europeo, per<br />

i livello di eccellenza il livello dovrà essere C1.<br />

48


DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

Finalità generali<br />

L’insegnamento del Disegno della Storia dell’Arte, si propone di definire il ruolo storico-culturale,<br />

nonché il rapporto tra ambiente e vita nelle varie epoche del passato, analizzando i monumenti e le<br />

opere che sono i punti di riferimento principali di questo cammino storico e che acquistano il loro<br />

pieno significato, se inquadrati nell’ambito complessivo di cui fanno parte e di cui sono<br />

l’espressione.<br />

Tale analisi avrà inizio con lo studio di un programma che cercherà, nel proprio divenire, di<br />

focalizzare le espressioni artistiche che possono essere considerate punto di riferimento delle varie<br />

civiltà.<br />

Col procedere del corso degli studi, si mirerà a sviluppare le capacità critico sistematiche degli<br />

allievi, educandoli all’interpretazione del linguaggio artistico attraverso la lettura di esempio<br />

significativi di opere d’arte, di reperti e/o manufatti all’arte europea.<br />

Per quanto concerne la grafica, si propone di predisporre gli allievi alla presa di coscienza delle<br />

infinite potenzialità espressive della rappresentazione grafica.<br />

E’ chiaro che la geometria descrittiva sarà la base scientifica per la corretta rappresentazione di<br />

forme attraverso i processi visivi, aiutandone la comprensione sia a livello strutturale sia di<br />

proporzioni e d’immagine.<br />

Successivamente si approfondiranno le regole sulle varie tipologie di rappresentazione grafica,<br />

anche perché il passaggio dall’ideazione astratta alla rappresentazione visiva deve avvenire per<br />

mezzo di elaborazioni grafiche precise e rigorose, basate su imprescindibili postulati scientifici.<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

L’attività didattica della materia Disegno e Storia dell’Arte sarà guidata dal perseguimento degli<br />

obiettivi di seguito elencati fatte salve le scelte individuali e in base alle esigenze delle singole<br />

classi delineeranno il proprio percorso specifico nella loro programmazione individuale.<br />

OBIETTIVI DISEGNO<br />

Biennio<br />

Acquisire padronanza nell’uso degli strumenti dell’attività grafica;<br />

Acquisire metodo e organizzazione nell’esecuzione di problemi grafici nel disegno geometrico e/o a<br />

mano libera;<br />

Saper eseguire le principali costruzioni geometriche e di figure piane o elementi architettonici;<br />

Saper leggere ed eseguire le proiezioni ortogonali;<br />

Acquisire dimestichezza con l’uso dei termini specifici della disciplina.<br />

Triennio<br />

Consolidare le abilità metodologico-operative nella corretta impostazione degli elaborati grafici.<br />

Acquisire conoscenze teoriche e competenze nell’uso dei metodi di rappresentazione della<br />

geometria descrittiva.<br />

Saper eseguire elaborati in proiezioni ortogonali, assonometria e prospettiva di figure piane e solide<br />

e/o di elementi o spazi architettonici.<br />

Utilizzare i metodi e le tecniche di rappresentazione in modo ideativo-progettuale.<br />

OBIETTVI STORIA DELL’ARTE<br />

Conoscere il patrimonio artistico, nazionale, europeo, e/o internazionale, attraverso lo studio di<br />

periodi, artisti e opere più rappresentativi.<br />

Conoscere le civiltà o periodi artistici in programma, i loro tratti distintivi gli artisti e/o le opere più<br />

significative.<br />

Acquisire un lessico specifico volto all’acquisizione di una serie di parametri o terminologie relativi<br />

alle espressioni artistiche, trainanti della Storia dell’Arte e del Disegno.<br />

Acquisir nozioni e strumenti finalizzati alla lettura sistematica e alla valutazione di un’opera d’arte.<br />

Saper analizzare e commentare un’opera d’arte individuando in essa i dati materiali e tecnici che la<br />

caratterizzano, i soggetti e temi della figurazione, gli aspetti più significativi del linguaggio visuale<br />

per cogliere, considerati eventuali significati simbolici, il messaggio e lo scopo per cui fu realizzata.<br />

49


Acquisizione di strumenti che portino l’allevo a fornire una valutazione critica del prodotto artistico<br />

in se e delle soluzioni tecniche utilizzate.<br />

CERTFICAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA - DISEGNO E STORIA<br />

DELL’ARTE<br />

Biennio<br />

DISEGNO<br />

a) Sa ascoltare, intervenire nel dialogo, rispettare le consegne per il lavoro da svolgere e<br />

prendere appunti<br />

b) Sa usare con correttezza gli strumenti del disegno, impostare ordinatamente l’impaginazione<br />

e differenziare adeguatamente il segno grafico. Il lavoro è presentato con sufficiente pulizia<br />

e precisione.<br />

c) Sa svolgere gli esercizi assegnati, eseguendo correttamente i passaggi procedurali previsti,<br />

dimostrando di aver appreso abbastanza bene il metodo generale insegnato, sa rappresentare<br />

graficamente costruzioni geometriche piane semplici.<br />

d) Sa rappresentare in proiezione ortogonale (anche con l’uso del piano ausiliario) figure e<br />

volumi semplici.<br />

e) Sa confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando le principali invarianti e<br />

relazioni e sa cogliere semplici analogie strutturali tra i lavori grafici affrontati ed elementi<br />

del patrimonio artistico-figurativo.<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

a) E’ in grado di programmare sufficientemente il proprio studio, sa prendere appunti.<br />

b) Sa estrapolare per sommi capi i caratteri generali dai vari periodi e fenomeni artistici<br />

studiati, cogliendone alcuni riflessi storico-stilistici nei singoli artisti; sa effettuare alcuni<br />

collegamenti e confronti rilevando differenze ed analogie.<br />

c) Sa contestualizzare sufficientemente le opere d’arte studiate.<br />

d) Sa riconoscere e usare con una certa correttezza la terminologia essenziale specifica della<br />

materia.<br />

50


FILOSOFIA<br />

DIPARTIMENTO AREA STORICO-FILOSOFICO-GIURIDICA<br />

Filosofia – Storia (triennio) – Scienze umane – Diritto - Religione<br />

Obiettivi generali<br />

Favorire la coerenza personale e la responsabilità verso se stesso, la natura, la società<br />

Sviluppare i processi di comunicazione e le capacità relazionali<br />

Comprendere ed usare la terminologia specifica<br />

Conoscere e definire concetti<br />

Sviluppare l’argomentazione di tipo induttivo e deduttivo<br />

Ricostruire organicamente il pensiero dei filosofi<br />

Analizzare i mutamenti avvenuti nei saperi filosofi e comprenderne le ragioni<br />

Competenze specifiche<br />

Alla fine del triennio l’allievo deve:<br />

evidenziare la conoscenza dei contenuti relativi ad autori, argomenti e sistemi di pensiero<br />

essere in grado di comprendere e spiegare i costituenti logici di un testo o di una<br />

argomentazione<br />

saper argomentare con precisione e necessità logica<br />

essere in grado di collegare i contenuti attraverso forme di ragionamento e/o di<br />

organizzazione<br />

possedere competenze nell’uso contestualmente corretto del linguaggio disciplinare<br />

essere in grado di esprimere valutazioni critiche su idee, fatti, argomentazioni.<br />

STORIA triennio<br />

Obiettivi generali<br />

Educare alla coscienza della storicità come ineliminabile componente della comprensione<br />

della vicenda umana<br />

Educare alla consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di<br />

natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina secondo modelli e riferimenti<br />

ideologici<br />

Sollecitare all’attività di ricerca e di scoperta dei problemi che investono la vita individuale e<br />

collettiva<br />

Affermare la sensibilità alle differenze<br />

Competenze specifiche<br />

Adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contenuti storico – culturali<br />

Padroneggiare gli strumenti concettuali approntati dalla storiografia per individuare e<br />

descrivere persistenze e mutamenti<br />

Servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico<br />

Saper integrare le conoscenze acquisite rapportandole alla realtà storica e culturale locale.<br />

51


PSICOLOGIA<br />

FINALITA’<br />

Nell’ambito del progetto di formazione, lo studio introduttivo alle discipline di indirizzo è<br />

Finalizzato a fornire le competenze fondamentali per l’approccio critico alle diverse discipline, in<br />

particolare, con l’obiettivo di avviare alla comprensione del linguaggio specifico delle<br />

problematiche e del dibattito scientifico contemporaneo.<br />

OBIETTIVI GENERALI<br />

Favorire la maturazione dell’identità culturale e sociale dei soggetti.<br />

Favorire l’ acquisizione di una identità psicologica e sociale, che consenta ai soggetti<br />

protagonisti attivi dell’apprendimento di interagire con l’ambiente circostante.<br />

Conoscere i principali ambiti di ricerca delle diverse aree tematiche;<br />

Crescere nella capacità di dialogo a più livelli a partire dalle conoscenze specifiche della<br />

disciplina.<br />

COMPETENZE SPECIFICHE<br />

Alla fine del biennio l’allievo deve :<br />

conoscere l’attività cognitiva di base : percezione, apprendimento, memoria;<br />

conoscere l’interdipendenza e l’interrelazione sistemica dei fattori biologici e culturali;<br />

descrivere alcuni caratteri elementari della vita sociale e di gruppo;<br />

conoscere alcuni metodi della ricerca psicologica;<br />

conoscere l’interrelazione tra atteggiamenti e comportamenti affettivi;<br />

Alla fine delle classi terze e quarte l’allievo deve :<br />

Comprendere e usare la terminologia specifica ;<br />

Conoscere i principali temi di ricerca, nuclei problematici, metodologia di ricerca<br />

sperimentale ed empirica riguardo :allo studio della mente;alla vita sociale;alla persona.<br />

Saper citare e distinguere le principali scuole psicologiche operanti nelle aree della<br />

psicologia sociale, evolutiva, educativa .<br />

52


PEDAGOGIA<br />

FINALITA’<br />

Lo studio della pedagogia in conformità con le discipline di indirizzo mira a promuovere la<br />

riflessione sull’educazione e la competenza pedagogica.<br />

Pensare l’educazione e praticarla è un binomio inscindibile , per cui lo studio della Pedagogia va<br />

inteso come storia della riflessione sull’educazione e storia delle strutture e delle pratiche educative.<br />

Fondamentale sarà la lettura diretta delle monografie e dei testi pedagogici, al fine di dare agli<br />

studenti la possibilità di appropriarsi dei linguaggi specifici delle scienze umane.<br />

OBIETTIVI GENERALI :<br />

Acquisire una conoscenza riflessa, sicura ed articolata dei sistemi educativi;<br />

Riconoscere l’educazione come radicale condizione modificativa dell’esperienza -umana;<br />

Acquisire metodi critici nell’analisi delle fonti storiche dell’educazione e della -formazione.<br />

Cogliere l’educazione come processo di crescita umana nell’integrazione individuo-società;<br />

Contestualizzare teorie e sistemi formativi in rapporto alle situazioni storiche ed ai relativi<br />

modelli culturali.<br />

COMPETENZE SPECIFICHE:<br />

Alla fine del triennio l’allievo deve dimostrare di essere capace di:<br />

Utilizzare un lessico appropriato per designare situazioni, comportamenti e<br />

giudizi relativi al campo educativo;<br />

Distinguere gli aspetti istituzionali e non dei processi educativi ed ipotizzare soluzioni<br />

adeguate;<br />

Cogliere e classificare le variabili storico-sociali che influenzano i fenomeni educativi e i<br />

processi formativi.<br />

53


SOCIOLOGIA<br />

(terzo e quarto anno)<br />

FINALITA’<br />

Lo studio della sociologia è finalizzato all’assunzione di conoscenze, capacità e competenze<br />

relative alla propria e all’ altrui esperienza sociale. Mira a far conoscere ai discenti la rilevanza<br />

attuale dell’approccio alla realtà sociale nonché ai collegamenti fra la sociologia e le altre scienze<br />

sociali.<br />

OBIETTIVI GENERALI<br />

Comprendere i problemi del territorio, della società civile, del mondo del lavoro, delle<br />

agenzie formative e dei mezzi di comunicazione di massa;<br />

Sviluppare la capacità di ricostruire aree omogenee di fenomeni, cogliendo sistematicamente<br />

le interazioni fra individui, gruppi e sistemi sociali;<br />

Avviare una consapevole partecipazione alla comunità nazionale, europea e mondiale<br />

attraverso la comprensione dei relativi problemi.<br />

COMPETENZE<br />

Alla fine del corso di studio lo studente deve dimostrare di essere in grado di:<br />

1. saper utilizzare in modo appropriato e significativo il linguaggio sociologico;<br />

2. conoscere i concetti fondamentali della sociologia e le metodologie che la caratterizzano;<br />

3. conoscere le tecniche fondamentali della ricerca sociologica e saperle applicare in attività di<br />

ricerca diretta;<br />

4. utilizzare i concetti e le tecniche apprese nello studio di casi semplici;.<br />

essere in grado di cooperare allo svolgimento di attività di ricerca interdisciplinare in area<br />

psico-sociale e socio-psico-pedagogica rispettando una corretta impostazione metodologica.<br />

54


METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIOPSICOPEDAGOGICA<br />

(5° anno)<br />

FINALITA’<br />

Lo studio della metodologia della ricerca in una classe quinta può considerarsi centrale nella<br />

formazione degli studenti di un liceo socio psicopedagogico, in quanto:<br />

Fornisce la conoscenza degli strumenti necessari alle indagini<br />

Fa rielaborare multi disciplinarmente i contenuti appresi durante gli anni precedenti,<br />

permettendo l’integrazione delle conoscenze<br />

Favorisce lo sviluppo del senso critico e la pro positività progettuale<br />

Favorisce la capacità dell’operare in team<br />

OBIETTIVI:<br />

Conoscere il linguaggio disciplinare<br />

Conoscere i principali strumenti e i metodi della ricerca socio psicopedagogica<br />

Conoscere i temi /problemi verso i quali la ricerca si rivolge.<br />

COMPETENZE:<br />

Individuare temi e problemi che possono rientrare nel campo d’indagine.<br />

Costruire dei brevi questionari e/o strutturare interviste<br />

Costruire, analizzare e comprendere tabelle statistiche.<br />

55


PEDAGOGIA<br />

PRIMO BIENNIO<br />

Lo studio della pedagogia nel primo biennio delle Scienze Umane è strettamente correlato allo<br />

studio della storia,allo stretto rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche delle civiltà e i modelli<br />

educativi, familiari, scolastici e sociali, messi in atto tra l’età antica e il Medioevo.<br />

Scopo dell’insegnamento è soprattutto quello di rappresentare i luoghi e le relazioni attraverso le<br />

quali nelle età antiche si è compiuto l’evento educativo.<br />

COMPETENZE<br />

Lo studente dovrà essere in grado di :<br />

Padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura<br />

occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;<br />

Acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà<br />

sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi e non, ai<br />

servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della<br />

convivenza e della costruzione della cittadinanza,<br />

Sviluppare una adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche degli effetti.<br />

56


PSICOLOGIA<br />

PRIMO BIENNIO<br />

Lo studio della Psicologia , in quanto linguaggio delle scienze umane, è fondamentale nelle<br />

molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di<br />

relazioni.<br />

COMPETENZE:<br />

Lo studente dovrà acquisire consapevolezza della specificità della psicologia come disciplina<br />

scientifica e conoscere gli aspetti principali del funzionamento mentale, sia nelle sue caratteristiche<br />

di base, sia nelle sue dimensioni evolutive e sociali.<br />

Lo studente , inoltre, coglie la differenza tra la psicologia scientifica e quella del senso comune,<br />

sottolineando le esigenze di verificabilità e di sistematicità teorica.<br />

57


DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE<br />

Obiettivi formativi generali<br />

Saper riconoscere, spiegare ed utilizzare i termini fondamentali del lessico giuridico ed<br />

economico<br />

Acquisire la capacità di concettualizzare e di astrarre<br />

Acquisire la capacità di relativizzare principi e regole in rapporto ai diversi momenti e al<br />

mutamento dell’assetto dei rapporti sociali<br />

Avere la percezione della complessità e della problematica del sociale<br />

Saper identificare le istituzioni che fondano l’ordinamento giuridico ed economico<br />

Saper confrontare soluzioni giuridiche e modelli economici semplici con soluzioni reali<br />

Avere coscienza della funzione fondamentale dello Stato rispetto agli equilibri economici e<br />

sociali<br />

Evidenziare la dimensione storica dei fenomeni giuridici ed economici<br />

Riconoscere i settori economici e le istituzioni giuridiche presenti sul territorio.<br />

Obiettivi essenziali<br />

• Acquisire la capacità di concettualizzare e di astrarre<br />

• Saper riconoscere, spiegare ed utilizzare i termini fondamentali del lessico giuridico ed<br />

economico<br />

• Saper identificare le istituzioni che fondano l’ordinamento giuridico ed economico<br />

• Saper confrontare soluzioni giuridiche e modelli economici semplici con soluzioni reali.<br />

RELIGIONE<br />

I docenti di religione sostengono di voler puntare su di un’impostazione che guardi all’individualità<br />

e alla caratteristiche dei singoli alunni, realizzando così una didattica personalizzata secondo le<br />

diverse classi e condizioni.<br />

Si stabiliscono obiettivi comuni, per classi, ma si cerca di attivare un intervento che guardi la<br />

persona e la sua modalità di vivere, apprendere e pensare all’interno del gruppo classe.<br />

Si ritiene utile individuare letture e percorsi formativi che siano da stimolo per riflettere sui valori<br />

che sono alla base della convivenza civile e democratica di ogni società. Sottolineando l’aspetto<br />

umanistico e personalistico che scaturisce da una visione evangelica della vita.<br />

I diversi contenuti saranno organizzati in riferimento al monte ore e alle frequenza degli alunni.<br />

Per tutti gli alunni che si avvalgono della religione cattolica si propone, al fine di valorizzare la<br />

dimensione culturale e religiosa della nostra fede, alcuni incontri di convivenza spirituale come il<br />

precetto pasquale e incontri tematici su questioni che riguardano la convivenza civile tra le varie<br />

religioni e culture.<br />

Obiettivi didattici Classe I<br />

• Riconoscere la rilevanza culturale del cristianesimo nel patrimonio storico italiano<br />

• Abilitare l’alunno ad esplorare il fatto religioso<br />

• Consentire all’adolescente di valutare l’ipotesi religiosa nel proprio progetto di vita<br />

• Riconoscere la domanda di assoluto presente in ogni uomo<br />

• Conoscere l’identità della Bibbia e il suo linguaggio<br />

Obiettivi didattici Classe II<br />

• Abilitare l’alunno ad affrontare con serietà e criticità il problema del Gesù storico<br />

• Acquisire gli elementi centrali per la conoscenza del Gesù storico e del Cristo della fede<br />

• Approfondire la conoscenza di Gesù per riflettere sulle sue opere e parole<br />

• Riconoscere la rilevanza del cristianesimo nell’ambito della letteratura italiana<br />

58


Obiettivi didattici Classe III<br />

• Conoscere e valutare criticamente fondamenti, metodi e risultati dei principali sistemi di<br />

accostamento al problema Dio e la loro implicazione per l’immagine dell’uomo e del mondo<br />

• Conoscere l’origine della chiesa e scoprire i dati essenziali della sua missione nel mondo<br />

• Analizzare il fenomeno dell’inculturazione della fede cristiana e capire il significato che<br />

produsse nella società dell’epoca<br />

• Maturare capacità di confronto tra il cattolicesimo e l’islam rispetto al periodo delle crociate<br />

• Analizzare l’aspetto storico della riforma e della controriforma<br />

Obiettivi didattici Classe IV<br />

• Abilitare l’alunno ad un primo approccio di tipo etico in ambito di ricerca e sperimentazione<br />

medico-biologica sull’uomo<br />

• Conoscere l’insegnamento della chiesa, i documenti del Concilio vaticano secondo<br />

• Riflettere sul metodo con il quale decidere e scegliere in maniera autenticamente umana<br />

• Approfondire il concetto della sessualità all’interno di una visione unitaria della persona<br />

Obiettivi didattici Classe V<br />

• Delineare le coordinate del progetto famiglia nell’ottica della comunità cristiana<br />

• Approfondire alcune questione di bio-etica in riferimento ai temi della vita<br />

• Bioetica e sperimentazione sull’uomo<br />

59


9. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Le attività del Liceo sono inerenti a scelte culturali, a linee pedagogiche e ad obiettivi educativi e<br />

formativi che si sono venuti costruendo attorno ad alcune idee portanti quali la ricerca scientifica, la<br />

legalità la responsabilità, la tolleranza, la conoscenza del territorio, la tutela dell’ambiente, la salute<br />

e l’inserimento nel mondo del lavoro.<br />

Il Liceo, inoltre, nell’ambito della revisione dei profili delle competenze in uscita degli allievi,<br />

promuove progetti che garantiscono percorsi finalizzati all’acquisizione di specifiche competenze<br />

professionali immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e che nello stesso tempo siano<br />

accreditate per l’accesso all’Università.<br />

Il Liceo partecipa ai seguenti progetti PON finanziati con i fondi FESR ed FSE:<br />

TITOLO DEL<br />

CORSO<br />

Che problema …..la<br />

matematica!<br />

DISCIPLINA ORE DIDATTICA DESTINATARI<br />

Matematica 30<br />

Il mondo dei numeri Matematica 30<br />

Una funzione tira<br />

l’altra<br />

Matematica 30<br />

Beyond the frontiers Inglese 50<br />

Open your mind Inglese 50<br />

In English, Please! Inglese 30<br />

Incontriamoci in<br />

laboratorio<br />

Osservare e<br />

Sperimentare<br />

Computer…che<br />

passione!<br />

Chimica 30<br />

Biologia 30<br />

Informatica 50<br />

Tra mouse e tastiera Informatica 50<br />

Percorso formativo di recupero delle<br />

competenze per gli allievi delle classi terze<br />

Percorso formativo di recupero delle<br />

competenze per gli allievi delle classi quarte<br />

Percorso formativo di potenziamento in<br />

funzione della seconda prova dell’esame di<br />

stato per gli allievi delle quinte<br />

Percorso formativo competenza nelle<br />

lingue straniere Livello B1 CLIL per gli<br />

allievi del triennio e del biennio<br />

Percorso formativo competenza nelle<br />

lingue straniere Livello B2 CLIL per gli<br />

allievi del Triennio<br />

Percorso formativo di recupero delle<br />

competenza nelle lingue straniere per gli<br />

allievi del biennio<br />

Percorso formativo di acquisizione<br />

competenze di base in scienze per gli<br />

allievi delle classi quarte<br />

Percorso formativo di acquisizione<br />

competenze di base in scienze per gli<br />

allievi delle classi seconde<br />

Percorso formativo di acquisizione<br />

competenze digitali di base (ECDL Core)<br />

per gli allievi del triennio e del Biennio<br />

Percorso Formativo di acquisizione<br />

competenze digitali di base (ECDL Core)<br />

per gli allievi del triennio<br />

Il Liceo si configura come sede di esame per il rilascio della certificazione Trinity valida a<br />

livello europeo ed è test center AIKA per il rilascio della certificazione ECDL.<br />

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I progetti di seguito elencati si svolgono in orario curriculare ed extracurriculare:<br />

Progetto aree a rischio<br />

Il progetto intende rispondere alla necessità di operare perché tutti gli alunni pervengano a<br />

soddisfacenti livelli di preparazione scolastica e conquistino sempre più adeguate capacità di<br />

relazione e di collaborazione; condizioni indispensabili per l’esercizio di una cittadinanza attiva e<br />

consapevole da parte di tutti gli allievi della Scuola.<br />

Il Progetto inoltre intende promuovere lo sviluppo dell’identità, il rafforzamento dell’autonomia e<br />

delle competenze pro-sociali, del pensiero critico, della partecipazione democratica, delle<br />

responsabilità sociali e civili, della tolleranza e della solidarietà al fine di prevenire fenomenologie<br />

legate al disagio e alla dispersione scolastica e di favorire il successo formativo.<br />

Vuole, in ultimo, rispondere alle esigenze di istruzione e formazione del territorio al fine di offrire a<br />

tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li preparino<br />

alla vita adulta e costituiscano la base per ulteriori occasioni di apprendimento. Le azioni previste<br />

si concretizzano in cinque moduli operativi:<br />

formazione per il personale coinvolto<br />

orientamento formativo ed imprenditoriale<br />

educazione relazionale e problematiche giovanili<br />

interdisciplinarità, recupero e potenziamento delle competenze di base<br />

Le attività si svolgeranno nel periodo settembre – dicembre <strong>2010</strong>.<br />

Il giornale in classe: è una iniziativa dell’Osservatorio permanente “Giovani editori” che si svolge<br />

con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto a cui aderiscono varie classi<br />

del liceo è nato dalla disponibilità di alcuni gruppi editoriali (Il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore) a<br />

fornire di un numero di copie dei loro quotidiani la Scuola con l’obiettivo di proporre un percorso<br />

di educazione civica, basato sull’interpretazione dei fatti riportati dal quotidiano. Gli studenti<br />

guidati dai professori leggono le notizie, le discutono, le approfondiscono, con questo metodo è<br />

possibile ottenere una chiave di lettura della realtà che è indispensabile nelle varie fasi di<br />

maturazione della persona, per sviluppare una coscienza critica<br />

Il Liceo aderisce inoltre al Progetto Repubblica@scuola.<br />

Attività sportive: al fine di favorire la socializzazione ed il senso civico tra gli studenti verranno<br />

attuate attività sportive extracurriculari finalizzate alla partecipazione ai campionati studenteschi e<br />

ai giochi della gioventù a livello di organizzazione territoriale e regionale.<br />

Olimpiadi di matematica<br />

Il progetto intende offrire agli allievi di tutte le classi del liceo scientifico la possibilità di<br />

partecipare alle olimpiadi di matematica. L’iniziativa ha come scopo principale quello di diffondere<br />

tra i giovani la passione per la disciplina ed offrire loro l’opportunità di affrontare problemi un pò<br />

diversi nella forma, da quelli incontrati a scuola, ma in grado di suscitare maggior interesse per ciò<br />

che solitamente si studia.<br />

Le gare, organizzate dall’U.M.I. (Unione matematica italiana), sono articolate in cinque fasi e<br />

prevedono una selezione a diversi livelli: d’istituto, provinciale, nazionale ed internazionale.<br />

“Sportello ascolto” CIC<br />

L’attività di ascolto mira a prevenire i disagi affettivi e relazionali, a favorire l’integrazione di<br />

studenti con difficoltà di inserimento nel contesto scolastico ed a sostenere ed ad orientare gli<br />

studenti. Il progetto prevede la consulenza di alcuni docenti della scuola ai quali lo studente può<br />

richiedere un colloquio per approfondire la conoscenza di sé e tentare di affrontare i propri<br />

problemi.<br />

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Osservare ed agire in una scuola dell’infanzia e/o in una scuola primaria<br />

Il progetto, gestito dal docente di Psicologia e/o Pedagogia, viene sviluppato con una Scuola<br />

dell’infanzia e/o Scuola Primaria. Le attività svolte sono finalizzate alla conoscenza ed alla<br />

comprensione della caratteristiche fondamentali della Scuola del primo ciclo dell’istruzione.<br />

I giovani e l’autostima<br />

Il progetto mira a rendere l’alunno capace di interrogare e di interrogarsi, a far crescere la capacità<br />

di scegliere, cooperare e risolvere i problemi.<br />

Sportello HELP<br />

Lo sportello offre allo studente in difficoltà la possibilità di richiedere ed ottenere dai docenti della<br />

scuola, nel momento da lui scelto, quei chiarimenti che gli consentano un pronto allineamento con<br />

la classe. Fornisce inoltre interventi di guida, tutoraggio ed assistenza agli alunni che vogliono<br />

approfondire, avere risposte a curiosità intellettuali, consigli per risolvere problemi e dubbi.<br />

62


10. LA FORMAZIONE PERMANENTE DEI DOCENTI<br />

I docenti sanno che la professionalità richiede una “cura” e una “manutenzione” continua, perché<br />

gli studenti cambiano e occorre affinare gli strumenti per osservarli, conoscerli, capirli, per partire<br />

dai loro “stili” di apprendimento e dalle loro motivazioni, che spesso vanno ri-costruite; cambiano<br />

anche i saperi da proporre agli studenti, perché c’è una evoluzione incessante della ricerca e<br />

aumentano le attese della società nei confronti della scuola; cambiano, infine, le tecniche della<br />

comunicazione e della mediazione didattica: non basta spiegare ed interrogare, occorre attivare<br />

funzioni di sostegno personalizzato, di tutoring, di orientamento, non solo per gli studenti in<br />

difficoltà, ma per trasformare la scuola in un “ambiente” di produzione culturale, per dare a tutti il<br />

gusto della ricerca, delle domande intelligenti, delle risposte coinvolgenti, in fondo, per alimentare<br />

l’emozione del conoscere.<br />

In sintesi, la formazione permanente dei docenti è una condizione per affermare una professionalità<br />

docente sempre più qualificata, una formazione che parte dalla riflessione sulla pratica come una<br />

delle dimensioni ineliminabile di ogni azione formativa nel campo delle professioni dell’insegnare.<br />

In tale prospettiva il collegio dei docenti predispone annualmente un piano di formazione e<br />

aggiornamento.<br />

Il Piano di formazione per l’anno scolastico in corso prevede le seguenti azioni:<br />

• Corso di formazione per l’utilizzo delle tecniche multimediali;<br />

• Corso di formazione sulla sicurezza e salute negli ambienti di lavoro;<br />

• Corso di formazione sulla Riforma di riordino dei cicli e della scuola secondaria di secondo<br />

grado.<br />

63


11. LA QUALITA’ NELLA SCUOLA<br />

Nell’ottica dell’autonomia scolastica, il “Sistema Qualità” assurge a vero e proprio laboratorio per<br />

lo studio di fattibilità della possibilità di creare reti tra sistema scolastico e sistema sociale.<br />

“Fare Qualità” impone alla scuola di guardare ai processi operativi con occhi nuovi e innovativi,<br />

attivare e aggiornare le competenze, utilizzare e valorizzare la risorse umane, strumentali e<br />

finanziarie, finalizzandole al miglioramento continuo, avere una visione dinamica e dialettica del<br />

ruolo ricoperto, ricercare la collaborazione e l’interazione con le realtà esterne, anche alla luce delle<br />

norme UNI EN ISO 9000, 9001 e 9004, che privilegiano proprio i campi dell’offerta, della<br />

progettazione, del controllo.<br />

Il Collegio dei docenti è responsabile della pianificazione, della realizzazione e del controllo di una<br />

progettualità formativa che, per rispettare gli standard di qualità, di efficacia e di efficienza non può<br />

prescindere dal considerare le leve motivazionali sottese al coinvolgimento. Esse sono legate al<br />

raggiungimento degli obiettivi dell’ordinamento scolastico e quindi esigono una strutturazione della<br />

progettualità che parte dall’analisi attenta del contesto e dei vissuti, e leghi il passato con il presente,<br />

ipotizzando un orizzonte possibile e procedendo concretamente e dinamicamente per raggiungerlo,<br />

con la consapevolezza delle proprie responsabilità e della direzione intrapresa.<br />

Il Collegio dei docenti, allora, diventa garante della cultura della qualità, quando nella realizzazione<br />

dell’autonomia organizzativa, conduce un’opera di coordinamento incardinata su una struttura<br />

modulare ben precisa, fatta di previsioni, di progettazione, di organizzazione, di motivazione e di<br />

verifica. Fattori questi atti a promuovere la produttività del sistema scolastico, che si ravvisa in<br />

un’offerta calibrata di chances formative, la cui efficacia è data dalla massimizzazione del rapporto<br />

tra risorse e risultati, mentre la sua efficienza si legge nella minimizzazione del rapporto tra risultati<br />

attesi (obiettivi) e risultati raggiunti (prodotto).<br />

Ciò implica adeguati spazi di gestione delle responsabilità: l’autonomia organizzativa, infatti,<br />

prevede un decentramento di ruoli e di funzioni che si realizza in un sistema di interlocuzione<br />

strutturato secondo la valorizzazione delle risorse umane disponibili, l’informazione e la<br />

comunicazione tra le componenti scolastiche, l’innovazione operativa e gestionale orientata al<br />

cliente, l’individuazione di obiettivi che diano alla scuola caratteri di originalità e innovatività.<br />

Tutto ciò si realizza attraverso l’empowerment che consiste nell’implementazione di una struttura di<br />

conoscenze, competenze, modalità relazionali, strategie e risorse umane e materiali, finalizzata a<br />

garantire i paradigmi della qualità che sono: efficacia, efficienza, economicità, eticità.<br />

Questi fattori, benché insidiati da globalizzazione, competizione, complessità, cambiamento,<br />

innovazione, sostenibilità, possono essere garantiti attraverso una cultura della progettualità,<br />

secondo cui la scuola, come sistema autonomo, complesso ma integrato ed “allargato”, si connota<br />

come “impresa educativa” per la formazione dell’uomo e del cittadino. Pertanto, essa si adopera per<br />

recepire i bisogni formativi, li traduce in istanze educative e li restituisce al territorio come offerta<br />

di opportunità formative, chiaramente delineate in un Piano di Offerta Formativa.<br />

Inoltre tutta l’attività del nostro Liceo, come ogni organizzazione, deve essere sottoposta ad un<br />

processo di autovalutazione e di autoanalisi al fine di rileggere atti e comportamenti assunti per<br />

produrre da un lato, un dispositivo di controllo, regolazione ed alimentazione della propria<br />

progettualità formativa, finalizzato a migliorare gli esiti raggiunti nei processi di apprendimento, e,<br />

dall’altro, accertare continuamente la tenuta complessiva del servizio facendo emergere la qualità<br />

del servizio scuola.<br />

64


12. LA MODALITÀ DI INFORMAZIONE DELL’UTENZA SUL <strong>POF</strong><br />

Per il nostro Liceo la famiglia, e più in generale la nostra utenza scolastica, sono soggetti<br />

protagonisti ed attori di scelte fondamentali e quindi partners con i quali stringere alleanze,<br />

interlocutori principali diretti. La nostra scuola intende riservare loro uno spazio operativo adeguato<br />

per essere all'altezza delle attese sociali e per intercettarne i bisogni.<br />

Questa scelta della scuola si traduce concretamente nella sottoscrizione del “Patto educativo di<br />

corresponsabilità”, allegato al Regolamento di Istituto, all’inizio di ogni anno scolastico.<br />

La collaborazione/cooperazione dei genitori nella scuola, con una relazione di lavoro caratterizzata<br />

da comuni obiettivi, rispetto reciproco e volontà di negoziare, implica la massima circolazione<br />

reciproca delle informazioni, delle responsabilità, delle competenze e dei doveri di rendere conto. In<br />

ogni caso la cooperazione richiede innanzitutto che ogni parte riconosca le specifiche attitudini<br />

dell'altra.<br />

Cosa fa il nostro Liceo per valorizzare la reciprocità scuola/famiglia?<br />

Rende efficaci le procedure elettorali e conferisce importanza alle deleghe di rappresentanza<br />

degli Organi collegiali<br />

Avvia collaborazioni con le associazioni dei genitori: in fase di elaborazione del <strong>POF</strong>, in<br />

fase di accoglienza degli alunni, elaborando strumenti di comunicazione agili ed efficaci<br />

Rende più efficaci i colloqui scuola-famiglia, sia in termini didattici che umani,<br />

coinvolgendo quelli che non seguono i figli con iniziative particolari<br />

apre la scuola per attività socio-culturali e coinvolgerli nel coordinamento.<br />

La scelta del coinvolgimento delle famiglie si fonda sul riconoscimento del loro ruolo nell’ambito<br />

dell’educazione dei figli, va anche però ottimizzato il ruolo di delega che molte famiglie<br />

attribuiscono alla scuola, che così diventa talvolta investita di piena fiducia per assolvere alla<br />

funzione educativa.<br />

Bisogna tener presente che non vi è né equità, né sussidiarietà, né solidarietà senza l’assunzione di<br />

responsabilità.<br />

I quattro pilastri (sussidiarietà verticale e orizzontale, equità, solidarietà e responsabilità) messi in<br />

gioco dalla riforma del Titolo V della Costituzione (Legge n. 3/2001), rimandano al concetto di<br />

educazione posta al centro della comunità, per cui se è vero che il principio di sussidiarietà<br />

verticale impone all’ente più prossimo al cittadino di dare risposta ai suoi bisogni, è pur vero che la<br />

famiglia insieme alle altre istituzioni presenti sul territorio e deputate all’educazione è chiamata a<br />

cooperare, condividendo il percorso educativo dei propri figli, garantendo così equità (giustizia in<br />

educazione), solidarietà (supporto fra i vari soggetti preposti all’educazione) e sussidiarietà<br />

orizzontale, concetto nato dalla dottrina sociale della Chiesa, ma ormai acquisito dalla cultura<br />

giuridica europea.<br />

Al fine di assicurare la più ampia partecipazione alla nostra azione di istruzione e formazione, sarà<br />

affissa all’albo delle nostre sedi una copia del <strong>POF</strong> e sarà inviata una sintesi a tutte le famiglie<br />

tramite gli alunni.<br />

I membri del Consiglio di Istituto avranno a disposizione una copia personale del documento.<br />

Inoltre il <strong>POF</strong> sarà pubblicato sul sito dell’Istituto:<br />

www.liceocaivano.it<br />

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