Presidenza del Consiglio dei Ministri - Governo Italiano
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<strong>del</strong>la raccolta <strong>dei</strong> campioni, nell'ottica di una libera disposizione educata alla civica<br />
solidarietà.<br />
La gestione internazionale <strong>del</strong> campione e <strong>del</strong> dato: concessione di utilizzo e<br />
donazione<br />
Per antica consuetudine internazionale, la disciplina complessiva in materia porta la<br />
denominazione di "donazione di tessuto" (e cellule in taluni documenti) in analogia<br />
alla donazione di organi a fini di trapianto.<br />
Nei rapporti che si stabiliscono tra la persona desiderosa di compiere un gestovolontario<br />
e "supererogatorio" - ai sensi morali, di beneficialità a fini sociali, e le<br />
biobanche possono individuarsi almeno in teoria due opzioni: donazione reale,<br />
definitiva e irreversibile; una forma di concessione di utilizzo a condizioni stabilite.<br />
L7informazione/consenso vengono a regolare le opzioni.<br />
I1 Gruppo di lavoro ritiene importante che - sia in sede dottrinale che politica - questi<br />
aspetti vengano approfonditi e disciplinati.<br />
Mantenendo al momento la denominazione generale (in uso internazionale e<br />
nazionale attualmente vigente) di donazione, i Comitati sottolineano che la donazione<br />
di materiale biologico ha molteplici valenze morali: essa è un atto che può beneficiare<br />
altre persone nel17immediato o nel futuro; è un atto di prudenza nel caso di proprie<br />
necessità future (per particolari condizioni cliniche) ed è un contributo alla ricerca<br />
biomedica in vista sia di nuove conoscenze sia di migliori trattamenti medici. Per tale<br />
ordine di motivi, la donazione è sempre da intendersi come un atto libero, informato,<br />
gratuito e dal quale si può recedere, in vista <strong>del</strong>la prevalente interpretazione attuale<br />
internazionale di concessione concordata di utilizzo.<br />
La donazione può avvenire i vita ma - con particolari accorgimenti e indicazioni <strong>del</strong>la<br />
misura di utilizzo prevista dal donante - anche dopo il decesso. Per tal caso è<br />
importante che vengano previamente fissate - norme - criteri nazionali che lo<br />
consentano sia nelle "dichiarazioni anticipate di volontà" che nelle decisioni che<br />
eventualmente spettassero a legali rappresentanti, o a quel familiare che agisse come<br />
assistente di sostegno o venisse indicato quale rappresentante <strong>del</strong>la famiglia.<br />
In definitiva, la donazione esprime un atteggiamento di solidarietà verso altre persone<br />
attuali e verso le generazioni future, come sottolinea un documento <strong>del</strong> Comitato<br />
Nazionale per la Bioetica: "Oltre ai diritti individuali e nel rispetto <strong>del</strong>la vita privata<br />
le biobanche potrebbero farsi strumento di una nuova forma di solidarietà tra gruppi<br />
e tra generazioni basata sulla condivisione volontaria di campioni e di informazioni,<br />
per una risorsa comune che deve essere disponibile in base a regole di partecipazione<br />
democratica" [l O].<br />
Questa visione è affermata anche nella Convenzione di Oviedo, che sottolinea<br />
l'importanza <strong>del</strong>l'utilizzo <strong>dei</strong> progressi <strong>del</strong>la medicina per il beneficio <strong>del</strong>le