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Regolamento Edilizio Comunale - Comune di Mondolfo

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5. Tutti i fabbricati in cui verranno installati impianti <strong>di</strong> riscaldamento o impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> acqua calda e comunque tutti<br />

quelli in<strong>di</strong>cati nell’art. 1 della L. 30/04/1976, n°373, debbono adeguarsi alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla stessa legge.<br />

6. Nei casi prescritti dalle norme vigenti, i progetti dei fabbricati debbono essere sottoposti all’approvazione del comando<br />

provinciale dei vigili del fuoco e comunque in particolare:<br />

a) i progetti degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> altezza superiore a ml. 20,00<br />

b) i progetti degli e<strong>di</strong>fici aventi particolare destinazione (alberghi, case albergo, scuole, collegi, ospedali, cliniche, caserme,<br />

gran<strong>di</strong> magazzini <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, musei, biblioteche, archivi, ecc.);<br />

c) i progetti degli e<strong>di</strong>fici prevalentemente desinati ad abitazione, ma comprendenti locali a<strong>di</strong>biti a gran<strong>di</strong> magazzini <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta, autorimesse ed a laboratori o depositi, nei quali vengano manipolate o conservate sostanze che presentino<br />

pericolo <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o;<br />

d) i progetti degli e<strong>di</strong>fici che, pur essendo destinati unicamente ad abitazione , non presentano prospetti su piazze o vie<br />

pubbliche o comprendano appartamenti prospettanti soltanto su cortili interni.<br />

7. Qualora negli e<strong>di</strong>fici, i cui progetti non devono essere sottoposti all’esame del comando provinciale dei vigili del fuoco, sia<br />

prevista l’installazione <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> riscaldamento centralizzato con caldaie funzionanti con combustibili liqui<strong>di</strong> o gassosi,<br />

deve essere sottoposto all’esame del comando dei vigili del fuoco il solo progetto dell’impianto, per parte relativa al locale<br />

caldaia ed a quello <strong>di</strong> deposito del combustibile.<br />

Tale progetto, pur limitato ai locali innanzi specificati, deve comunque contenere tutte le in<strong>di</strong>cazioni necessarie a definire<br />

l’esatta ubicazione nei confronti <strong>di</strong> altri locali a<strong>di</strong>acenti o sovrastanti, nonché delle vie <strong>di</strong> comunicazione in verticale (gabbie <strong>di</strong><br />

scale, <strong>di</strong> ascensori, <strong>di</strong> montacarichi), con i piani dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

8. Gli impianti <strong>di</strong> combustione e <strong>di</strong> riscaldamento devono essere conformi, in ogni loro parte, alle norme vigenti.<br />

9. Nelle zone del territorio regionale <strong>di</strong>chiarate sismiche ai sensi dell’art. 3 della L. 02.02.1974, n°64, chiunque intende<br />

procedere a costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni e riparazioni riguardanti le strutture, è tenuto a presentare, prima<br />

dell’inizio dei lavori, la denuncia <strong>di</strong> cui all’art. 17 della L. 02/02/1974, n°64, osservando le <strong>di</strong>sposizioni della legge stessa e<br />

della L.R. 03/11/1984, n°33, come mo<strong>di</strong>ficata dalla L.R. 27/03/1987, n°18.<br />

10. Per i terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici, l’autorizzazione <strong>di</strong> cui all’art. 7 del R.D.L. 30/12/1923, n°3267, è<br />

necessaria anche ai fini dell’e<strong>di</strong>ficazione.<br />

ART. 24<br />

AUTORIZZAZIONI IN MATERIA DI BELLEZZE NATURALI<br />

1. Ferma restando la <strong>di</strong>sciplina per il rilascio delLE autorizzazioni ai sensi dell’art. 82, comma 9, del D.P.R. 24/07/1977,<br />

n°616, così come integrato dall’art. 1 del D.L. 27/06/1985, n°312, convertito (con mo<strong>di</strong>ficazioni) nella L. 08/08/1985, n°431,<br />

non è richiesta l’autorizzazione <strong>di</strong> cui all’art. 7 della L. 29/06/1939, n°1497, per gli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria,<br />

straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> consolidamento statico e <strong>di</strong> restauro conservativo che non alterino lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore<br />

degli e<strong>di</strong>fici, nonché per l’esercizio dell’attività agro-silvo-pastorale che non comporti alterazione permanente dello stato dei<br />

luoghi per costruzioni e<strong>di</strong>lizie od altre opere civili, e sempre che si tratti <strong>di</strong> attività ed opere che non alterino l’assetto<br />

idrogeologico e naturalistico del territorio.<br />

2. La concessione e<strong>di</strong>lizia, contenente il parere della Commissione E<strong>di</strong>lizia integrata costituisce anche autorizzazione ai sensi<br />

dell’art. 7 della L. n°1497/39.<br />

ART. 25<br />

ISTRUTTORIA PRELIMINARE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE<br />

1. All’atto della presentazione della domanda, l’Amministrazione comunale rilascia al richiedente apposita ricevuta con<br />

l’in<strong>di</strong>cazione dei seguenti elementi:<br />

a) numero della pratica, a mezzo del quale deve essere possibile in qualunque momento reperire la medesima;<br />

b) data e ricevimento della domanda stessa;<br />

c) nome e cognome <strong>di</strong> chi, per conto del comune, l’ ha ricevuta;<br />

2. Entro 20 giorni dall’accettazione della domanda, gli uffici comunali competenti compiono l’istruttoria preliminare degli<br />

atti ed elaborati presentati.<br />

3. Qualora la documentazione presentata a un primo esame risultasse incompleta, il Sindaco, entro il termine suddetto,<br />

comunica al richiedente gli eventuali rilievi e la richiesta <strong>di</strong> perfezionamento <strong>di</strong> quelli incompleti per il successivo esame della<br />

Commissione E<strong>di</strong>lizia.<br />

4. In tal caso il richiedente ha tempo novanta giorni, a partire dal ricevimento della comunicazione, per regolarizzare la<br />

pratica.<br />

Decorso inutilmente detto termine, la domanda <strong>di</strong> concessione si intende decaduta.<br />

Per data <strong>di</strong> consegna della domanda <strong>di</strong> concessione, agli effetti della decorrenza del termine che ha il <strong>Comune</strong> per<br />

pronunciarsi definitivamente, si intende quella in cui è avventura la suddetta regolarizzazione della pratica.<br />

<strong>Regolamento</strong> <strong>E<strong>di</strong>lizio</strong> <strong>Comunale</strong> 16

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