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regolamento comunale di polizia rurale - Comune di Mondolfo

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Cavolo<br />

Lavorazioni<br />

Il cavolo è una coltura praticata nei fondovalle, in terreni <strong>di</strong> norma <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o impasto o sciolti.<br />

Le lavorazioni vengono fatte con cura, con il terreno in tempera, evitando un’eccessiva<br />

compattazione o il suo elevato affinamento.<br />

La lavorazione principale, fatta normalmente in estate è l’aratura, non eccessivamente<br />

profonda, per evitare <strong>di</strong> riportare in superficie strati <strong>di</strong> terreno meno fertili. Essa può essere<br />

garantita con un’aratura non più profonda <strong>di</strong> 30 cm e/o con altri interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scissura che<br />

possono assicurare un maggior approfon<strong>di</strong>mento.<br />

Ideale è l’utilizzo dell’aratro ripuntatore che garantisce un adeguato approfon<strong>di</strong>mento, senza<br />

rivoltare eccessivamente il terreno e senza creare eccessiva zollosità.<br />

L’eccessiva profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> lavorazione è comunque sconsigliata nei terreni acclivi <strong>di</strong> collina,<br />

soprattutto quelli argillosi argillosi, poiché li pre<strong>di</strong>spongono con più facilità a fenomeni <strong>di</strong><br />

smottamento, grave problema <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idro-geologico non trascurabile nella regione<br />

Marche.<br />

Seguono una o più operazioni <strong>di</strong> preparazione del letto <strong>di</strong> trapianto.<br />

Ai fini della normale buona pratica agricola, la profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> aratura non può superare i<br />

30 cm.<br />

Regimazione delle acque superficiali<br />

Il cavolfiore è un’orticola a ciclo autunno-vernino, soggetta ad una piovosità frequente anche<br />

se non a carattere temporalesco <strong>di</strong> alta intensità.<br />

Le sistemazioni idraulico agrarie e la regimazione delle acque superficiali vengono<br />

regolarmente fatte per evitare ristagni idrici, per favorire l'accumulo <strong>di</strong> acqua nel terreno, per<br />

evitare erosioni, ecc. La quantificazione <strong>di</strong> un’adeguata rete scolante <strong>di</strong>pende essenzialmente<br />

da tre fattori:<br />

1. la pendenza me<strong>di</strong>a dell’appezzamento coltivato,<br />

2. dalla coltura praticata,<br />

3. dalla tessitura del terreno.<br />

I solchi e le scoline vengono normalmente effettuati valutando più o meno empiricamente, ma<br />

con elevata atten<strong>di</strong>bilità, i suddetti parametri.<br />

Colture arboree<br />

Pesco<br />

Lavorazioni<br />

Il pesco è una coltura arborea coltivata solo in alcune aree vocate a tale coltivazione. In caso <strong>di</strong><br />

nuovi impianti ,è importante evitare terreni poco adatti, con profon<strong>di</strong>tà utile minore <strong>di</strong> 50 cm,<br />

drenaggio imperfetto, tessitura troppo fine, pH>8,8, calcare attivo superiore al 13%.<br />

La scelta varietale è legata alle caratteristiche del terreno oltre che alle esigenze <strong>di</strong> mercato.<br />

All'impianto si esegue uno scasso profondo eseguito con aratura ed uso <strong>di</strong> altri attrezzi<br />

<strong>di</strong>scissori a taglio verticale (ripper) per garantire una buona profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> lavorazione.<br />

Si cerca <strong>di</strong> evitare un eccessivo rivoltamento degli strati <strong>di</strong> terreno per evitare <strong>di</strong> riportare in<br />

superficie strati poco fertili.<br />

Durante l'allevamento in molti casi si eseguono lavorazioni superficiali <strong>di</strong> rinettamento.<br />

In alcuni casi viene effettuato un inerbimento permanente controllato con perio<strong>di</strong>ci sfalci per<br />

ridurre la competizione idrica; negli altri casi spesso, durante la stagione primaverile – estiva<br />

si effettuano operazioni meccaniche o interventi chimici con <strong>di</strong>sseccanti, volti alla<br />

eliminazione delle erbe infestanti che competono con la pianta per l’acqua ed i nutrienti.<br />

Nella stagione autunnale – invernale, quando non c’è un vero e proprio inerbimento<br />

permanente, si lasciano accrescere liberamente le erbe spontanee.<br />

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