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Controllo motorio a circuito chiuso

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Il sistema nervoso centrale organizza e<br />

controlla il movimento secondo due modelli:<br />

•Il modello a<br />

<strong>circuito</strong> <strong>chiuso</strong><br />

•Il modello a<br />

<strong>circuito</strong> aperto


Come viene esercitato il controllo?<br />

Due ipotesi:<br />

1.<strong>Controllo</strong> periferico→ le<br />

informazioni sensoriali vengono<br />

inviate dalla periferia al sistema<br />

centrale<br />

2.<strong>Controllo</strong> centrale→ il<br />

sistema è in grado di eseguire e<br />

controllare il movimento senza i<br />

feedback periferici


Il controllo <strong>motorio</strong> a <strong>circuito</strong> <strong>chiuso</strong><br />

• In base alla teoria<br />

dei feedback<br />

inviati al sistema<br />

centrale,<br />

l’organismo è in<br />

grado di rilevare e<br />

correggere errori.<br />

Si crea così un<br />

<strong>circuito</strong> <strong>chiuso</strong>.


RECETTORI<br />

I principali recettori deputati all’invio di<br />

informazioni sensoriali per il controllo <strong>motorio</strong><br />

sono:<br />

• PROPRIOCETTORI:<br />

inviano al sistema<br />

informazioni<br />

relative alla posizione nello<br />

spazio<br />

• ESTEROCETTORI:<br />

forniscono informazioni<br />

relative agli oggetti che si<br />

muovono o si trovano<br />

attorno al corpo.


La funzione del feedback è quella di correggere il movimento<br />

durante la sua esecuzione<br />

È utile durante le attività<br />

motorie che richiedono un<br />

tempo di esecuzione<br />

relativamente lungo:<br />

Guidare<br />

• Stare al centro della<br />

carreggiata<br />

• Tenere il volante<br />

• Eseguire una curva<br />

Feedback esterocettivi: VISTA e UDITO


Il modello a <strong>circuito</strong> <strong>chiuso</strong>: mantenimento della postura,<br />

dell’equilibrio e i cambiamenti di stato<br />

Secondo questa ipotesi, il sistema di<br />

controllo usa diversi recettori per<br />

mantenere l’equilibrio:<br />

• Strutture dell’orecchio interno<br />

(apparato vestibolare)<br />

• Propriocettori dei muscoli e delle<br />

articolazioni<br />

• Vista (svolge il doppio compito di<br />

rilevare la posizione degli oggetti e<br />

del corpo nello spazio)<br />

Non è noto ancora quale sia il recettore dominante e come<br />

avviene la correzione tramite feedback (volontaria o<br />

automatica?)


La teoria di Adams<br />

• La teoria si basa sul rilevamento e la correzione<br />

dell’errore da parte del soggetto (attivo)<br />

La teoria prevede l’esistenza di<br />

1. Un meccanismo che fornisce informazioni riguardo la<br />

correttezza del movimento: traccia percettiva<br />

2. Un’ informazione relativa ai risultati del movimento


La traccia percettiva<br />

È l’immagine del movimento che viene messa a<br />

confronto con i vari feedback<br />

• Se la traccia e il feedback<br />

coincidono l’errore nel<br />

movimento è uguale a zero.<br />

• Se non c’è coincidenza il<br />

sistema corregge l’errore.


La traccia mnesica<br />

Contiene la traccia del movimento che si vuole eseguire<br />

• Il suo livello di dettaglio migliora con la<br />

pratica<br />

• Grazie alle ripetizioni la traccia si<br />

arricchisce di particolari<br />

• Il consolidamento della traccia percettiva<br />

si riflette in una traccia mnesica<br />

dettagliata<br />

• Il movimento rappresentato dalla traccia<br />

mnesica sarà di volta in volta più simile al<br />

movimento desiderato


Critiche alla teoria di Adams<br />

• Wrisberg e Schmidt (1975): hanno dimostrato che si può<br />

avere un apprendimento <strong>motorio</strong> anche senza informazioni<br />

relative al risultato e ad un eventuale errore.<br />

• Schmidt(1975): l’esistenza della traccia mnesica per ogni<br />

movimento richiederebbe un immagazzinamento<br />

improbabile di tutti i movimenti e un conseguente problema<br />

di recupero della memoria di ogni singolo atto <strong>motorio</strong>.<br />

• Il controllo <strong>motorio</strong> a <strong>circuito</strong> <strong>chiuso</strong> non rende conto dell’<br />

equivalenza motoria (gruppi di muscoli diversi danno<br />

luoghi a movimenti diversi che raggiungono però scopi<br />

analoghi)

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