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02/10/2006 Campionato 3a giornata: Girone I - serie d news

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36.<br />

LA SICILIA<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

Calcio ~ Serie D<br />

Siracusa e Adrano, pareggi inattesi<br />

SIRACUSA 0<br />

COSENZA 0<br />

SIRACUSA: Casadei, Tomacelli, Longobardi, De Pascale, Perrelli, Iodice, Nuvoli (56’ Pellegrino),<br />

Dima (87’ Alletto), Ferrara, Bonarrigo ( 76’ Mandarano), Romano. IN PANCHINA:<br />

Aprile, Falanca, Grimaldi, Siciliano. ALL. Domenico Giacomarro.<br />

COSENZA: D’Auria, Scarlato, De Pasquale, Vanzetto, Scorrano, Maglione, Sanso, Di Maio,<br />

De Rose (74’ Trascina), Lio (83’ Ferrentino), Prete. IN PANCHINA: Spingola, Guido, Cucinotta,<br />

Castiglia. ALL. Giacomo Zunico.<br />

ARBITRO. Alessandro Di Paolo di Avezzano. Assistenti di linea: Mandis e Cinquemani di<br />

Palermo.<br />

NOTE: Spettatori 3500. Ammoniti: 30’ Romano, 34’ Tomacelli, 46’ Vanzetto. Espulso al<br />

77’ Tomacelli. Calci d’angolo 5-3 per il Siracusa. Recupero: 0’, 5’.<br />

Annullato un gol a Romano per un dubbio<br />

fuorigioco. Azzurri però poco brillanti<br />

ADRANO 1<br />

ROSSANESE 1<br />

ADRANO: Saia, Cutrufello, Taverniti, Giuffrida (78’ Zumbo), Daidone, Vassallo (83’ Oliva),<br />

Tandurella, Aiello, Elamraoui. Guastella, Aricò (46’ Raffa). IN PANCHINA: Atanasio, D’Angelo,<br />

Truglio, Carbonaro. ALLENATORE: Gaetano Di Maria.<br />

ROSSANESE: Vitale, Murrone, Palopoli, Gaccione, De Luca, Catalano, Apa, Leone (67’ Cerri),<br />

Lombisani (56’ Scalise), De Simone (67’ Manzillo). Fiorino. IN PANCHINA: Simari, Magliarella,<br />

Morano, Parise. ALLENATORE: Giuseppe Galluzzo.<br />

ARBITRO: Ostinelli di Como. Collaboratori, Martorina di Ragusa e Tiranno di Agrigento<br />

RETI: 37’ Aricò, 75’ Fiorino.<br />

NOTE: splendido pomeriggio autunnale, spettatori 700 circa con 11 tifosi ospiti. In tribuna<br />

presente l’on. Fabio Mancuso sindaco di Adrano. Ammoniti: Leone (R), Cutrufello (A), Aiello<br />

(A), Elamraoui (A). Angoli: 8-6 (peino tempo 2-5) per l’Adrano. Minuti di recupero 2’, 3’.<br />

Gli etnei bloccati dall’ultima della classe. I<br />

calabresi recuperano il gol di svantaggio<br />

SIRACUSA. Un pareggio che lascia scontento solo il Siracusa<br />

che il suo bravo gol l’aveva anche segnato ma che il direttore<br />

di gara ha inspiegabilmente deciso d’annullare, dando<br />

una mano al Cosenza di Zunico che si difendeva seppure ordinatamente<br />

in nove uomini. Sin dall’inizio l’arbitro ha<br />

consentito ai difensori cosentini interventi fallosi su Romano,<br />

Bonarrigo e Ferrara senza intervenire efficacemente, lasciando<br />

tra l’altro che i difensori ospiti interrompessero con<br />

manfrine gratuite gli assalti vibranti, anche se poco lucidi,<br />

degli avanti azzurri. Soprattutto nel secondo tempo, quando<br />

all’esperta squadra cosentina, impegnata a portare a casa<br />

un pareggio d’oro, pericolosa in attacco soltanto con Lio,<br />

è stato consentito di fare il lecito e l’illecito.<br />

Avevano iniziato bene gli azzurri con Ferrara (3’), protagonista<br />

poi di un gesto irriguardoso e sconsiderato, forse<br />

dettato dallo stress della gara, dopo il fischio finale. L’attaccante<br />

non trovava la deviazione di testa vincente su un preciso<br />

spiovente di Perrelli, che con Dima ha ricucito instancabilmente<br />

la manovra azzurra anche se poi s’imbottigliava<br />

negli stretti spazi lasciati<br />

Contestato<br />

l’operato del<br />

direttore di gara,<br />

ma gli aretusei<br />

non hanno mai<br />

sfondato il<br />

bunker difensivo<br />

dei calabresi.<br />

Espulso Tomacelli<br />

a 13’ dalla fine<br />

dal Cosenza. Gli ospiti controbattevano<br />

ma senza costrutto.<br />

Sanso in fuorigioco<br />

(5’) segnava dopo il fischio<br />

dell’arbitro. Nuvoli (8’) in veloce<br />

ripiegamento difensivo<br />

recuperava su Lio, che stava<br />

per essere smarcato da Sanso<br />

e subito dopo (9’) un tiro<br />

da lontano di Vanzetto sfiorava<br />

il palo alla sinistra di Casadei.<br />

Dopo la sfuriata azzurra,<br />

la squadra di Zunico rifiatava<br />

e Dima (14’) sradicava il pallone<br />

a Di Maio in uno dei<br />

tanti duelli a centrocampo e<br />

lanciava di precisione Ferrara<br />

anticipato da Maglione. Il<br />

Cosenza punzecchiava con<br />

una rovesciata soltanto spettacolare (16’) di Sanso, su cross<br />

di De Rose e un minuto dopo gli aretusei cominciavano a<br />

stringere d’assedio la porta cosentina. D’Auria sfoderava<br />

grandi riflessi su un forte tiro da lontano scagliato da Longobardi<br />

(17’); Perrelli (18’) dalla tre quarti, in ripartenza,<br />

provava a innescare Ferrara, ancora anticipato da Maglione.<br />

Poi il gol annullato a Romano al 24’: l’arbitro fischiava un<br />

dubbio fuorigioco dopo che l’attaccante aveva concluso tutta<br />

di prima, imbastita da Ferrara con l’inserimento da dietro<br />

Tomacelli. Il Cosenza metteva fuori la testa solo con l’insidioso<br />

cross di Maglione (27’) che attraversava tutto lo<br />

specchio della porta azzurra. Ancora Romano (28’) dopo<br />

una brillante serpentina, smistava su Ferrara la cui conclusione<br />

rasoterra sfiorava il palo. Davvero efficace l’innesto del<br />

centrale De Pascale, appena arrivato, che ha mostrato buona<br />

intesa e sincronismi con la pattuglia dei quattro under.<br />

Nel secondo tempo soltanto conclusioni personali dall’una<br />

e dall’altra parte mentre gli aretusei si affidavano a palle<br />

inattive per cercare di scardinare la retroguardia ospite.<br />

Neppure quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Tomacelli<br />

(77’), caduto ingenuamente nella trappola tesa<br />

dall’astuto Lio, il Siracusa ha rinunciato ad attaccare ma il<br />

caldo e la fatica a quel punto hanno annebbiato del tutto le<br />

idee agli azzurri.<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

Qui accanto,<br />

Romano in azione<br />

(foto di Barbara<br />

Bacci); a destra,<br />

l’adranita<br />

Guastella<br />

contrastato da<br />

Morano (foto<br />

Santi Zappalà)<br />

Giacomarro: «Giocare<br />

in queste condizioni...»<br />

SIRACUSA. L’allenatore aretuseo Giacomarro nel dopopartita<br />

dissenta dall’operato arbitrale. «Non siamo evidentemente<br />

ben visti in Lega, una volta che ho potuto ascoltare le<br />

motivazioni addotte dall’arbitro sul gol annullato a Romano.<br />

E’ pur vero che siamo stati in difficoltà in avanti, con dieci<br />

giocatori cosentini che hanno presidiato in pianta stabile la<br />

loro area. Diventa comunque difficile giocare in queste<br />

condizioni e d’altronde, com’è noto, per giocare bene<br />

bisogna essere in due».<br />

«La squadra - replica il diesse cosentino Fabrizio Maglia,<br />

delegato a parlare - doveva dimostrare di possedere<br />

carattere. L’ha fatto. Rimpiangiamo di non avere potuto<br />

disporre di attaccanti di ruolo come quelli dei nostri<br />

avversari. Il pareggio ottenuto al De Simone è un segnale<br />

forte rivolto alla nostra tifoseria che giustamente ci ha<br />

contestato ma che indica come i giocatori siano compatti<br />

assieme all’allenatore».<br />

GI. BE.<br />

Guastella: «Sbagliato<br />

l’approccio alla gara»<br />

ADRANO. Atmosfera serena nel dopo partita: i tifosi biancoazzurri<br />

dopo gli applausi alla propria squadra lasciano<br />

tranquillamente il Comunale e gli undici tifosi ospiti<br />

condividono la gioia del pareggio con i loro giocatori. Il giudizio<br />

della gara lo affidiamo al centrocampista Guastella, ex<br />

giocatore della Rossanese. «Uno deve dare il massimo in ogni<br />

gara, ma contro la mia ex squadra avrei voluto sfoggiare<br />

senz’altro una prestazione migliore. Debbo onestamente e<br />

sportivamente ammettere che il pareggio ci sta tutto. Abbiamo<br />

sbagliato l’approccio alla gara, forse dopo la partita di Siracusa<br />

non siamo riusciti a ricaricarci sotto il profilo psicologico. Lo so,<br />

abbiamo sprecato, ma ormai è andata».<br />

Il tecnico della Rossanese Galluzo esprime lo stato d’animo<br />

della squadra e della società:« Un punto per cominciare dopo<br />

quattro sconfitte consecutive ottenuto contro una squadra ben<br />

messa in campo e contro quell’Adrano che è stato sempre la<br />

nostra bestia nera. Chissà, adesso il futuro, potrebbe cambiare».<br />

P. L.<br />

LA RETE DELL’ETNEO ARICÒ CHE HA PERMESSO ALL’ ADRANO DI PASSARE IN VANTAGGIO SULL’ OSTICA ROSSANESE<br />

[FOTO S. ZAPPALÀ]<br />

ADRANO. Un pareggio che ha accontentato tutti quello maturato<br />

tra l’Adrano e la Rossanese, con la squadra di casa<br />

che rimane ben salda al secondo posto in classifica e con<br />

gli ospiti felici per aver rotto, finalmente, l’incantesimo di<br />

quattro sconfitte consecutive (tra Coppa e campionato), racimolando<br />

un punto che considerano tutto oro colato. Per<br />

la statistica, fra l’altro, va annoverata la sfiga nera avuta nel<br />

passato dalla Rossanese contro l’Adrano che al termine della<br />

scorsa stagione aveva ricacciato la squadra calabrese in<br />

Eccellenza, dopo i play-out, e successivamente ugualmente<br />

in <strong>serie</strong> D.<br />

Da registrare la maturità dei tifosi dell’Adrano che, a fine<br />

gara, nonostante il pareggio interno contro l’ultima<br />

della classe, hanno ugualmente applaudito i propri giocatori<br />

consci che hanno dato il massimo nelle ultime tre gare<br />

giocate durante la settimana (vittoria esterna a Cosenza<br />

e sconfitta a Siracusa in Coppa) e consapevoli soprattutto<br />

di quelli che potrebbero essere i limiti dell’Adrano in<br />

questo campionato, anche<br />

I biancazzurri non<br />

sono riusciti a<br />

finalizzare nella<br />

ripresa nessuna<br />

delle numerose<br />

palle-gol create.<br />

Così alla fine è<br />

stato il portiere<br />

Saia a salvare il<br />

risultato<br />

se, sino a questo momento,<br />

la squadra di Gaetano Di Maria,<br />

nonostante la media<br />

dell’età dei giocatori (meno<br />

di 20 anni), non ha mai sfigurato.<br />

LA GARA. L’Adrano scende<br />

in campo privo di Amico, il<br />

suo giocatore più rappresentativo,<br />

uscito malconcio dal<br />

campo di Siracusa, mentre<br />

gli ospiti sono in formazione<br />

tipo con Gaccione, De Luca e<br />

Apa (<strong>10</strong>3 anni in tre), a far la<br />

differenza (Apa ha disputato<br />

ben sette campionati in <strong>serie</strong><br />

B).<br />

E’ l’Adrano con Guastella a<br />

creare la prima occasione da<br />

rete, ma ottiene solo l’angolo.<br />

La Rossanese presenta le sue credenziali con un calcio<br />

di punizione di Gaccione, spazzato fuori area da Aiello. Poi<br />

iniziano le danze con Guastella, Tandurella, Elamraoui,<br />

ma nessuno riesce a confezionare una vera azione ficcante,<br />

tranne un gran bolide di Guastella (servito da un tocco<br />

morbido di Elamraoui) che sibila sopra la traversa ed un tiro<br />

di sinistro di Tandurella su servizio di Guastella, fuori<br />

bersaglio. La Rossanese risponde con Fiorino e Apa, su<br />

rifornimenti di Gaccione, e son brividi per la difesa locale.<br />

Al 37’ sugli sviluppi di un’ennesima punizione di Guastella<br />

(unico ex della partita), torre di Elamraoui per Aricò che<br />

insacca di piede, senza pensarci due volte.<br />

La ripresa vede in campo Raffa al posto di Aricò e, come<br />

unica punta, Tandurella: l’Adrano gioca meglio, confeziona<br />

una <strong>serie</strong> impressionante di azioni da gol, ottiene sei<br />

corner, ma per un motivo o per un altro spreca sempre il tiro<br />

decisivo.<br />

A salvare il raddoppio (che sembra quasi fatto), ci si<br />

mette pure l’ottimo difensore estremo ospite Vitale che al<br />

68’, per ben due volte consecutive, salva la propria porta respingendo<br />

“un proiettile” di Aiello e un pallonetto di testa<br />

di Guastella. Così, sette minuti dopo Fiorino, ben imbeccato<br />

da Murrone, depone in rete il pallone del pareggio. Addirittura<br />

sarà Paolo Saia a dover intervenire alla grande<br />

(85’) per bloccare un tiro di Manzillo su invito di Faccione<br />

e salvare così un giusto e meritato pareggio.<br />

PAOLO LICCIARDELLO<br />

L’UNDICI DI CAPODICASA RECUPERA PER DUE VOLTE LO SVANTAGGIO E FALLISCE NEL FINALE LA VITTORIA<br />

Il Licata sfiora il colpaccio contro il Savoia<br />

DI SOMMA HA SEGNATO IL GOL DEL PARI<br />

SAVOIA 2<br />

LICATA 2<br />

SAVOIA: Romagnini, Abate, Caldore, Costantino,<br />

Serino, Scognamiglio, Ruggiero<br />

(1’ st Buffa; 6’ Manzi), Pinto, Porzio, Caliano<br />

(5’ st Malgieri), De Rosa. A DISP. Ingenito,<br />

Carlino, Nappi, De Biase. ALL. Anastasio.<br />

LICATA: Lo Galbo, Accetta, Rolla (34’ st Nave<br />

S.), Manfrini (1’ st Cavallaro), Gallo, Milanesio<br />

(1’ st Nave N.), Concialdi, Pecorella,<br />

Cordaro, Di Somma, Mancino. A DISP. Carandente,<br />

Semprevivo, Gnoffo, Brunetto.<br />

ALL. Capodicasa<br />

ARBITRO: Faggiano di Civitavecchia<br />

RETI: pt, 1’ De Rosa, 8’ Cordaro, 45’ Caliano:<br />

st 28’ Di Somma<br />

NOTE: Ammoniti: Pinto e Manzi per il Savoia;<br />

Mancino e Pecorella per il Licata. Espulso<br />

Pinto per doppia ammonizione Angoli:<br />

3-3. Recuperi: 3’ e 5’. Spettatori: 400 circa<br />

ROSSANO. Sul neutro di Rossano, il Licata<br />

conquista il primo punto esterno di<br />

questa stagione. Contro un avversaria<br />

blasonata e favorita per la vittoria finale<br />

come il Savoia, la giovane squadra<br />

gialloblù mostra un buon calcio e ai<br />

punti meriterebbe l’intera posta in palio.<br />

Gli uomini di mister Capodicasa<br />

vengono colpiti a freddo dopo soltanto<br />

43 secondi dal fischio d’inizio. De<br />

Rosa prende palla sulla tre quarti avversaria<br />

leggermente defilato sulla sinistra,<br />

si accentra e lascia partire un<br />

gran tiro che sorprende nettamente il<br />

portiere nell’angolino destra. Il Licata<br />

non si perde d’animo e dopo soltanto 7<br />

minuti raggiunge il pari. Lancio di capitan<br />

Di Somma per il compagno di reparto<br />

Cordaro. Nel cuore dell’area l’attaccante<br />

del Licata viene contrastato<br />

da Serino, ma sulla ribattuta il numero<br />

9 anticipa il difensore e di sinistro<br />

calcia imparabilmente.<br />

La partita ora sembra in equilibrio<br />

ma gli ospiti sono più intraprendenti e<br />

più vogliosi di ottenere i tre punti, grazie<br />

al 4-4-2 offensivo dettato dal mister<br />

Capodicasa. L’allenatore rossoblù<br />

accorcia molto le distanze tra i reparti,<br />

ordina una difesa altissima e lascia a Di<br />

Somma il compito di aiutare in attacco<br />

Concialdi e Cordaro. Inevitabilmente,<br />

però, si espone al contropiede del Savoia<br />

che al 23’ per poco non colpisce.<br />

Lancio di De Rosa per Caliano che sul<br />

filo del fuorigioco si invola verso la<br />

porta avversaria. A tu per tu con l’estremo<br />

difensore l’attaccante perde<br />

troppo tempo e colpisce in pieno il<br />

portiere che si salva in angolo. Cinque<br />

minuti dopo è il turno di Cordaro a<br />

mancare la rete del possibile vantaggio.<br />

Perfetto l’invito filtrante di Pecorella<br />

che pesca in area il compagno d’attacco.<br />

Per anticipare il portiere tocca di<br />

punta ma Romagnini ha un ottimo riflesso<br />

e sventa la minaccia. Il primo<br />

tempo sembra finire in parità ma al 45’<br />

i padroni di casa si riportano in vantaggio.<br />

Sugli sviluppi di una punizione<br />

dal limite, il sinistro liftato di Caliano<br />

sorprende nettamente il portiere sul<br />

palo non coperto dalla barriera. Il contraccolpo<br />

dello svantaggio pesa come<br />

un macigno sulle gambe e sulla testa<br />

del Licata che per poco non capitola<br />

nel secondo minuto di recupero. De<br />

Rosa, infatti, sfrutta un’indecisione della<br />

difesa, ruba palla, si invola verso la<br />

porta, ma è bravo Lo Galbo a chiudergli<br />

lo specchio della porta.<br />

L’inizio ripresa è denso di emozioni.<br />

Al 2’ i padroni di casa restano in dieci.<br />

Pinto entra in area e affrontato da un<br />

difensore cade a terra. Per l’arbitro è simulazione,<br />

scatta il secondo cartellino<br />

giallo e, dunque, bianconeri costretti a<br />

giocare in dieci. Al 19’ il Licata sfiora il<br />

pareggio: Cordaro, servito da Di Somma<br />

con una punizione battuta velocemente,<br />

calcia quasi a botta sicura. Perfetto<br />

il colpo di reni di Romagnini che<br />

sventa la minaccia. Quattro minuti più<br />

tardi è Mancino a seminare il panico<br />

con dribbling ubriacanti. Il suo invito<br />

proveniente dalla corsia sinistra non<br />

viene raccolto dai compagni. Il bunker<br />

del Savoia sembra reggere nonostante<br />

il predominante possesso palla del Savoia,<br />

ma al 28’ deve capitolare. Capitan<br />

Di Somma batte una punizione: la sfera<br />

viene leggermente deviata dalla<br />

barriera e si insacca. I<br />

FABIO LEPERA

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