02/10/2006 Campionato 3a giornata: Girone I - serie d news
02/10/2006 Campionato 3a giornata: Girone I - serie d news
02/10/2006 Campionato 3a giornata: Girone I - serie d news
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SPORT<br />
Giuseppe Di Silvestro<br />
SIRACUSA - Tirando<br />
fuori tutto il suo orgoglio,<br />
e giocando una partita tatticamente<br />
ineccepibile, il<br />
Cosenza conquista un risultato<br />
positivo sul campo<br />
del Siracusa e il primo<br />
punto di una stagione iniziata<br />
male. Ma sul risultato<br />
pesa come un macigno<br />
l’ombra di un gol segnato<br />
da Romano al 24’ del primo<br />
tempo, prima convalidato<br />
dall’arbitro, poi annullato<br />
su segnalazione<br />
dell’assistente. Le riprese<br />
televisive hanno evidenziato<br />
la piena regolarità<br />
del gol che avrebbe potuto<br />
decidere la partita. Le polemiche<br />
e le proteste degli<br />
azzurri sono continuate<br />
anche dopo il triplice fischio<br />
finale. L’arbitro nel<br />
corso della gara ha detto<br />
no due volte anche ai silani<br />
andati a rete con Prete e<br />
De Rose.<br />
Va detto subito che, a<br />
parte l’episodio del gol di<br />
Romano, il Cosenza non<br />
ha rubato nulla. Zunico<br />
(da ieri in silenzio stampa<br />
insieme ai suoi uomini) ha<br />
schierato una squadra abbottonata,<br />
con Cristian<br />
Scarlato e Scorrano difensori<br />
centrali, Maglione dirottato<br />
sulla fascia destra<br />
a tenere d’occhio Bonarrigo,<br />
sul quale erano pronti<br />
a raddoppiare due o tre<br />
sossoblu, e Vanzetto a protezione<br />
della difesa. Poi,<br />
centrocampo infoltito, e<br />
davanti il solo Prete, peraltro<br />
in condizioni fisiche<br />
precarie. Era un Cosenza<br />
abbottonato ma non<br />
rinunciatario, perchè i<br />
rossoblu non hanno tralasciato<br />
le occasioni per attaccare<br />
e portare pericoli<br />
alla rete siciliana.<br />
Per contro, nel Siracusa<br />
Giacomarro ha subito gettato<br />
nella mischia l’ultimo<br />
arrivato, il difensore De<br />
Pascale, che alla fine è risultato<br />
il migliore fra gli<br />
28<br />
Gazzetta del Sud<br />
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
Prova di grande carattere dei silani, padroni di casa con più di un problema nel reparto avanzato<br />
Tra Siracusa e Cosenza bel gioco senza gol<br />
Annullate tre reti: una all’aretuseo Romano, due ai rossoblù (De Rose e Prete)<br />
SIRACUSA-COSENZA 0-0<br />
CASADEI 6,5 D’AURIA 6,5<br />
TOMACELLI 6 SCARLATO 6,5<br />
LONGOBARDI 6 DE PASQUALE 6<br />
DE PASCALE 7,5 VANZETTO 7<br />
PERRELLI 6,5 SCORRANO 6,5<br />
IODICE 7 MAGLIONE 7<br />
NUVOLI 7 SANSO 6,5<br />
(9’ st PELLEGRINO) 5,5 DI MAIO 7<br />
DIMA 6,5 DE ROSE 6<br />
(42’ st ALLETTO) s.v. (29’ st FISCINA) s.v.<br />
FERRARA 5,5 LIO 7<br />
BONARRIGO 5,5 (38’stFERRENTINO) s.v.<br />
(31’stMANDARANO) s.v. PRETE 6<br />
ROMANO 6<br />
All. GIACOMARRO All. ZUNICO<br />
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 4,5.<br />
NOTE: Più di tremila spettatori, con un gruppetto di<br />
tifosi ospiti. Espulso (32’ st) Tomacelli per doppia<br />
ammonizione. Ammoniti Romano, Vanzetto e Scorrano.<br />
Angoli 5 a 3. Recupero 1’ e 5’.<br />
Il portiere rossoblu D’Auria para protetto da Scarlato<br />
Romano insacca ma il gol viene annullato per fuorigioco (sullo sfondo il guardalinee segnala l’“offside”)<br />
IL TECNICO DEI SICILIANI<br />
Giacomarro recrimina: «Risultato condizionato dall’arbitro»<br />
Il tecnico del Siracusa Giacomarro<br />
azzurri, insieme all’altro<br />
centrale Iodice, ed ai due<br />
“polmoni” di centrocampo<br />
Dima e Perrelli.<br />
Contro un Cosenza bravo<br />
a chiudere tutti i varchi,<br />
la partita il Siracusa<br />
avrebbe potuto sbloccarla<br />
con qualche prodezza individuale,<br />
che non c’è stata,<br />
anche perchè i tre d’attacco<br />
Bonarrigo, Romano e<br />
Ferrara, peraltro non in<br />
<strong>giornata</strong> di gran vena,<br />
hanno dovuto vedersela<br />
con una difesa che non faceva<br />
tanti complimenti.<br />
Qualche occasione il Siracusa<br />
l’ha costruita, ma<br />
non è riuscito a sfruttarla.<br />
Ha prodotto meno il Cosenza,<br />
in fatto di azioni da<br />
gol, ma non ci si poteva<br />
aspettare di più, data l’incompletezza<br />
dei ranghi<br />
SIRACUSA - In casa azzurra le recriminazioni<br />
sono davvero tante, soprattutto<br />
in ordine all’operato del direttore<br />
di gara. Di questo stato d’animo<br />
si fa interprete Mimmo Giacomarro:<br />
«E’ evidente - esordisce il tecnico<br />
- che a livello arbitrale non siamo<br />
ben visti. Ad ogni fallo i nostri<br />
vengono ammoniti, mentre gli avversari<br />
viene consentito di fare ciò<br />
che vogliono. Certi fallacci di Scorrano<br />
e Vanzetto, spesso da dietro, meritavano<br />
più di un “giallo”. Il direttore<br />
di gara, in ogni caso, ha condizionato<br />
pesantemente il risultato».<br />
- Il gol annullato era regolare?<br />
«Altro che! Direttore di gara ed assistente<br />
hanno sostenuto due tesi diverse,<br />
il primo dicendo che era Romano<br />
a trovarsi in fuori gioco, l’altro<br />
sostenendo che invece era Tomacelli,<br />
che giungeva a tutta velocità da<br />
dietro. E quando si sentono queste affermazioni<br />
non c’è più dove andare».<br />
- Arbitraggio a parte, qualcosa<br />
nel Siracusa non ha funzionato a<br />
dovere...<br />
«Contro una squadra schierata in<br />
maniera abbottonata, e con Vanzetto<br />
a protezione della difesa, dovevamo<br />
inventare qualcosa per aggirare il dispositivo<br />
avversario. Purtroppo, alcuni<br />
dei nostri non erano nella condizione<br />
migliore, stentando a superare<br />
i rispettivi avversari; e questo, in<br />
aggiunta alle sviste arbitrali, ha fatto<br />
il resto».<br />
- Ha avuto un bel coraggio a gettare<br />
nella mischia l’ultimo arrivato,<br />
De Pascale...<br />
«Ed il ragazzo ha risposto alla<br />
grande. Ha diretto la difesa con autorità,<br />
pur essendo in mezzo ad un<br />
gruppo di “under”. E di conseguenza<br />
non abbiamo corso rischi eccessivi.<br />
Per contro, siamo riusciti a creare<br />
quattro o cinque occasioni da gol che<br />
avremmo dovuto sfruttare meglio».<br />
Maurizio De Pascale è stato protagonista<br />
di un esordio in azzurro davvero<br />
sontuoso.<br />
«Mi aspettavo di giocare - dice - nel<br />
corso della settimana, da certi comportamenti<br />
del nostro tecnico, avevo<br />
intuito che forse avrei giocato, anche<br />
se non è facile per uno appena arrivato».<br />
- E si aspettava di giocare così<br />
bene?<br />
«Questo lo dite voi. Io credo di avere<br />
fatto del mio meglio. Per il resto, è<br />
vero che ero l’unico “anziano” in una<br />
difesa fatta soltanto da “under”, ma i<br />
ragazzi in campo non hanno fatto accorgere<br />
nessuno di essere juniores,<br />
ed hanno giocato alla grande».<br />
(g.d.s.)<br />
IL DIRETTORE SPORTIVO DEI CALABRESI<br />
Maglia: «La squadra ha saputo rispondere alla grande»<br />
SIRACUSA - La squadra c’è, la società no.<br />
E’ questo, in sintesi, il pensiero di quella<br />
trentina di tifosi calabri che hanno seguito<br />
la squadra rossoblu a Siracusa, sciorinando<br />
nello spazio a loro riservato un paio di<br />
striscioni con le scritte:”Intrieri da metà..?<br />
Più rispetto per la città. Presenti peer la città,<br />
in silenzio per dignità. Più rispetto per<br />
gli ultrà, baluardo di questa città”. Ma alla<br />
fine, dopo aver seguito la partita in silenzio,<br />
i tifosi rossoblu hanno applaudito a<br />
lungo la loro squadra. Ma a fine gara nessuno<br />
dei rossoblu apre bocca. Tocca al direttore<br />
sportivo Fabrizio Maglia parlare a nome<br />
di tutti.<br />
- Per il Cosenza era una partita da ultima<br />
spiaggia?<br />
«Non direi da ultima spiaggia; era invece<br />
una partita nella quale dovevamo dimostrare<br />
di essere uomini veri. E la risposta<br />
della squadra è stata grande. E credo che<br />
questo risultato, e soprattutto questa prestazione<br />
offerta dai ragazzi, possano costituire<br />
un segnale che giungerà a destinazione».<br />
- Quello conquistato a Siracusa è il<br />
primo punto per il Cosenza...<br />
«Di punti, per la verità, meriteremmo di<br />
averne cinque. Siamo partiti con altro organico,<br />
poi strada facendo abbiamo perso<br />
dei pezzi. Oggi la nostra panchina era composta<br />
esclusivamente da ragazzi che fino<br />
all’anno scorso giocavano nelle nostre giovanili».<br />
- Questo punto può dare tranquillità<br />
alla squadra ed a tutto l’ambiente?<br />
«Probabilmente sì. Abbiamo bisogno<br />
soltanto di tranquillità e di chiarezza a livello<br />
societario. E questo risultato penso<br />
possa darci la tranquillità di cui abbiamo<br />
bisogno».<br />
- Di cosa ha bisogno questo Cosenza?<br />
«Certamente di almeno un altro attaccante<br />
da affiancare a Prete, e poi di qualche<br />
“under” di qualità. Mi preme, comunque,<br />
rimarcare la grande prestazione offerta<br />
dalla squadra, e la perfetta disposizione tattica<br />
attuata da mister Zunico. E la squadra,<br />
con questa prestazione, ha dimostrato di<br />
essere molto legata al suo tecnico».<br />
- Un’ultima domanda: il Siracusa si lamenta<br />
per il gol annullato e per l’arbi -<br />
traggio in generale. Come ha diretto Di<br />
Paolo, a suo parere?<br />
«E’ un arbitro di prima fascia, quello che<br />
avevamo chiesto per questa partita. Se ha<br />
commesso degli errori, li ha distribuiti in<br />
maniera equa».<br />
Infine, Donatello Marcosano, passato<br />
dal Cosenza al Siracusa e non ancora utilizzato<br />
perchè reduce da infortunio: «La prestazione<br />
del Cosenza - dice il difensore - è<br />
stata proprio quella che mi aspettavo, conoscendo<br />
Lio e compagni. Hanno tirato fuori<br />
l’orgoglio, hanno giocato un’ottima partita,<br />
si sono dimostrati uomini veri». (g.d.s.)<br />
Pari giusto al termine di una gara caratterizzata dalle parate strepitose di Saia e Vitale<br />
Rossanese indenne ad Adrano<br />
L’attaccante azzurro Ferrara anticipato da Scorrano<br />
rossoblu.<br />
La partita è stata bella<br />
ed aperta, merito di due<br />
squadre che volevano a<br />
tutti i costi il risultato positivo,<br />
il Siracusa per riscattare<br />
la sconfitta di Licata,<br />
il Cosenza per dare<br />
un segnale a tutto l’ambiente,<br />
alla tifoseria ed alla<br />
città.<br />
La partita ha rischiato<br />
di rovinarla un arbitraggio<br />
decisamente mediocre,<br />
che ha condizionato la<br />
gara, danneggiando più i<br />
locali che gli ospiti, in alcuni<br />
episodi sui quali si<br />
continuerà a discutere ancora<br />
per un bel pezzo.<br />
Ricca la cronaca, che si<br />
apre al 3’ su un lancio di<br />
Dima sul quale Ferrara<br />
non arriva alla deviazione<br />
di testa. Occasione per il<br />
Cosenza all’8’, con Lio che<br />
si trova libero in area, ma<br />
è fermato da un miracoloso<br />
recupero in velocità di<br />
Nuvoli. Vanzetto ci prova<br />
al <strong>10</strong>’ con un tiro dalla distanza<br />
che un difensore<br />
azzurro devia in angolo.<br />
D’Auria è bravo al 17’ a deviare<br />
in angolo una fucilata<br />
di Longobardi. Al 24’<br />
l’episodio già descritto del<br />
gol annullato a Romano. Il<br />
finale del tempo è tutto per<br />
il Siracusa, vicino al gol al<br />
27’ con un bel diagonale di<br />
Romano di poco a lato, e<br />
con due punizioni senza<br />
esito dello stesso Romano<br />
(37’ e 40’).<br />
Nella ripresa all’8’ Romano,<br />
servito da Nuvoli,<br />
impegna D’Auria a terra.<br />
Al 12’ una bella girata di<br />
Sanso finisce di poco alta,<br />
mentre al 17’ il Siracusa<br />
ha con Pellegrino la palla<br />
buona per passare, ma<br />
D’Auria ribatte d’istinto.<br />
Occasionissima per il<br />
Siracusa al 20’ quando Romano<br />
serve una palla<br />
d’oro a Pellegrino, ma la<br />
conclusione è da dimenticare.<br />
Poi il Siracusa resta<br />
in dieci per l’espulsione<br />
(certo affrettata) di Tomacelli<br />
per doppia ammonizione,<br />
ma non rinunzia ad<br />
attaccare. L’ultimo brivodo<br />
al 47’, quando su angolo<br />
di Pellegrino una bella girata<br />
al volo di Ferrara<br />
lambisce il palo alla sinistra<br />
di D’Auria. E subito<br />
dopo il triplice fischio finale<br />
del medioccre di Paolo.<br />
Salvatore Santangelo<br />
ADRANO – Si erano lasciati<br />
il 4 giugno scorso,<br />
nella memorabile finale<br />
dei playout di Rossano,<br />
valevole per la permanenza<br />
in <strong>serie</strong> D e finita<br />
poi 3 a 3 e con l’Adrano<br />
salvo. Reduci da quella<br />
partita solo Guastella,<br />
che ritroviamo tra le fila<br />
etnee. Dall’altra parte ci<br />
sono i padroni di casa,<br />
vogliosi di mettersi in<br />
mostra di fronte ai propri<br />
tifosi, anche per lasciarsi<br />
alle spalle la sconfitta infrasettimanale<br />
di Coppa<br />
Italia a Siracusa.<br />
La gara è intensa e avvincente,<br />
con il primo<br />
tempo appannaggio della<br />
Rossanese e la ripresa di<br />
marca adranita. I portieri<br />
alla fine risulteranno i<br />
migliori in campo, salvando<br />
il risultato, con<br />
magnifici interventi. Inizio<br />
con l’Adrano che prova<br />
a conquistare il campo<br />
e prendere il sopravvento<br />
sui rossoblu. Già al<br />
primo minuto è Guastella<br />
(l’ex di turno le ha provate<br />
tutte ad andare in<br />
gol, ma Vitale gli ha negato<br />
la gioia della rete)<br />
che dal vertice dell’area<br />
calcia una punizione, deviata<br />
in calcio d’angolo<br />
dalla difesa ospite. È il<br />
preludio di una gara vibrante.<br />
Al <strong>10</strong>’, è De Simone<br />
che si libera dalla<br />
morsa di due avversari,<br />
ADRANO-ROSSANESE 1-1<br />
MARCATORI: 37’ pt Aricò, 30’ st Fiorino<br />
SAIA 7,5 VITALE 7,5<br />
CUTRUFELLO 6,5 MURRONE 6<br />
TAVERNITI 6,5 PALOPOLI 6<br />
GIUFFRIDA 6 GACCIONE 7<br />
(35’ st ZUMBO) 6 DE LUCA 6<br />
DAIDONE 6,5 CATALANO 6<br />
VASSALLO 6 APA 6,5<br />
(37’ st OLIVA) 6,5 LEONE 5,5<br />
TANDURELLA 6 (22’ st CERRI) 6,5<br />
AIELLO 6,5 LOMBISANI 6<br />
ELAMROUI 6,5 (11’ st SCALISE) 6,5<br />
GUASTELLA 7 DE SIMONE 6<br />
ARICÒ 7 (22’ st MANZILLO) 6,5<br />
(1’ st RAFFA) 6 FIORINO 7<br />
All. DI MARIA<br />
All. GALLUZZO<br />
ARBITRO: OSTINELLI di Como 6.<br />
NOTE: spettatori 700 circa con circa una decina di<br />
ospiti. Ammoniti: Cutrufello, Aiello, Elamroui per<br />
l’Adrano; Leone per la Rossanese. Angoli: 9-6 per<br />
l’Adrano. Recupero: 2’ e 3’.<br />
ma la sua conclusione<br />
trova pronto Saia. Risponde<br />
Guastella, che lascia<br />
partire uno spiovente<br />
dalla distanza che sfiora<br />
la traversa.<br />
La Rossanese mostra<br />
un’ottima intelaiatura ed<br />
è ben messa in campo,<br />
mentre gli etnei provano<br />
a premere il piede sull’a c-<br />
celeratore e al 17’ di nuovo<br />
Guastella s’incarica di<br />
battere una punizione,<br />
facile preda di Vitale. Al<br />
26’ l’instancabile Apa fa<br />
venire i brividi a Saia<br />
con un tiro che sfiora il<br />
palo alla sua destra. Sono<br />
continui i capovolgimenti<br />
di fronte. Stavolta ci<br />
pensa Gaccione (da lui<br />
sono partiti una miriade<br />
di palle per tutto il reparto<br />
avanzato) che al 29’ l a-<br />
scia partire un passaggio<br />
che sorvola tutto il centrocampo,<br />
trovando Apa.<br />
Il suo aggancio è infelice<br />
e l’azione sfuma. Rossanese<br />
in crescendo. Al 33’<br />
si ripresenta Gaccione<br />
crossando in area, ma Taverniti<br />
spazza via senza<br />
mezze misure. Passano<br />
tre minuti e questa volta<br />
tocca a De Simone lasciar<br />
partire un bolide che<br />
scalda le mani di Saia.<br />
L’attaccante Mimmo Fiorino<br />
L’Adrano avverte il pericolo<br />
e un minuto dopo<br />
perviene al vantaggio:<br />
punizione del solito Guastella,<br />
palla che sorvola<br />
tutta l’area e giunge ad<br />
Elamroui, il quale poggia<br />
su un piatto d’argento la<br />
palla ad Aricò che fa fuori<br />
l’incolpevole Vitale.<br />
Gli uomini di Galluzzo<br />
non ci stanno e reagiscono<br />
con un’azione targata<br />
Apa-Fiorino-Gaccione.<br />
Tuttavia, il tiro di quest’ultimo<br />
s’infrange sulla<br />
difesa ospite.<br />
Nella ripresa l’Adrano<br />
prova a cambiare il ritmo<br />
di gioco. Al 3’, slalom di<br />
Elamroui che si libera di<br />
tre avversari, entra in<br />
area, ma perde l’attimo<br />
giusto per eccesso di<br />
egoismo. Rispondono i<br />
calabresi con Fiorino,<br />
ma la manovra è meno<br />
incisiva. Al <strong>10</strong>’ e al 14’<br />
due ghiotte occasioni da<br />
gol per Tandurella e Guastella.<br />
Passano alcuni minuti<br />
e si registra la più<br />
chiara opportunità da gol<br />
per i biancazzurri ad opera<br />
di Aiello, con un bolide<br />
respinto da Vitale e<br />
Guastella che sulla ribattuta,<br />
schiaccia di testa,<br />
ma l’ottimo portiere salva<br />
per la seconda volta.<br />
Galluzzo, a questo punto,<br />
effettua una doppia sostituzione<br />
con Cerri e<br />
Manzillo al posto di Leone<br />
e De Simone. La mossa<br />
si rivela azzeccata e la<br />
Rossanese alla mezz’ora<br />
segna il gol del pari,<br />
quando l’Adrano cercava<br />
il colpo del k.o.: Fiorino<br />
riceve in area un passaggio<br />
di Murrone e mette<br />
dentro da due passi la<br />
palla del pari. Al 38’ è<br />
Manzillo a tastare i riflessi<br />
di Saia con un tiro<br />
velenoso. Un minuto dopo<br />
è Gaccione che dalla<br />
lunga distanza cerca di<br />
sorprendere l’ottimo<br />
Saia.<br />
Ma il risultato non si<br />
smuove dall’uno a uno e<br />
finisce ancora una volta<br />
in parità tra Adrano e<br />
Rossanese. La storia torna<br />
a ripetersi.<br />
Risultati Classifica Cannonieri<br />
Adrano-Rossanese 1-1<br />
Campobello-Sangiuseppese1-4<br />
Castrovillari-Angri 2-1<br />
Comiso-Pomigliano 2-2<br />
Paolana-Giarre 0-1<br />
Ragusa-Paternò 1-0<br />
Sapri-Acicatena 1-1<br />
Savoia-Licata 2-2<br />
Siracusa-Cosenza 0-0<br />
Prossimo turno<br />
(08/<strong>10</strong>/06)<br />
Acicatena-Ragusa<br />
Angri-Comiso<br />
Cosenza-Savoia<br />
Giarre-Campobello<br />
Licata-Castrovillari<br />
Paternò-Paolana<br />
Pomigliano-Sapri<br />
Rossanese-Siracusa<br />
Sangiuseppese-Adrano<br />
SOCIETA’<br />
P<br />
U<br />
N<br />
TI<br />
PARTITE<br />
RETI<br />
G V N P V N P A P<br />
In casa Fuori casa<br />
MED.<br />
INGL<br />
Sangiuseppese 9 3 1 0 0 2 0 0 7 2 + 4<br />
Giarre 9 3 1 0 0 2 0 0 4 0 + 4<br />
Comiso 7 3 1 1 0 1 0 0 7 4 0<br />
Castrovillari 7 3 2 0 0 0 1 0 5 3 0<br />
Adrano 7 3 1 1 0 1 0 0 3 1 0<br />
Ragusa 6 3 2 0 0 0 0 1 3 2 -1<br />
Siracusa 4 3 1 1 0 0 0 1 4 3 -3<br />
Licata 4 3 1 0 0 0 1 1 3 3 -1<br />
Savoia 4 3 1 1 0 0 0 1 3 3 -3<br />
Paternò 3 3 1 0 0 0 0 2 3 3 -2<br />
Campobello 3 3 1 0 1 0 0 1 5 7 -4<br />
Angri 3 3 1 0 0 0 0 2 4 6 -2<br />
Paolana 3 3 1 0 1 0 0 1 1 3 -4<br />
Pomigliano 2 3 0 1 0 0 1 1 2 3 -3<br />
Acicatena 1 3 0 0 1 0 1 1 5 7 -4<br />
Cosenza 1 3 0 0 1 0 1 1 0 2 -4<br />
Rossanese 1 3 0 0 1 0 1 1 4 7 -4<br />
Sapri 1 3 0 1 1 0 0 1 1 5 -6<br />
3 RETI: Crisantemo (Angri), Chietti<br />
(Comiso), Rosa (Ragusa), Apa<br />
(Rossanese)<br />
2 RETI: Celso (Acicatena), Panetteri<br />
(Campobello), Andreoli<br />
(Castrovillari), Contino (Comiso),<br />
Costanzo (Giarre), Varrica<br />
(Paternò), Romano (Siracusa)<br />
1 RETE: Ambrosio, Assensio e Costa<br />
(Acicatena), Amico, Aricò e<br />
Guastella (Adrano), Ferraioli<br />
(Angri), Italia e Mossa (Campobello),<br />
Favasuli, Micieli e Saffioti<br />
(Castrovillari), Dama e Silvano<br />
(Comiso), Domicoli e Oliveri<br />
(Giarre), Nave S. (Licata),<br />
Iervasi (Paolana), Savanarola<br />
(Paternò), Baratto e Castaldi<br />
(Pomigliano), Fiorino (Rossanese),<br />
Corsale, De Cesare e<br />
Moxedano (Sangiuseppese),<br />
Schioppa (Sapri), Porzio (Savoia),<br />
Bonarrigo e Ferrara (Siracusa)<br />
Nero Ciano Magenta Giallo - NB:<br />
NB: Zona CZ-VV-KR
Gazzetta del Sud<br />
29<br />
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
SPORT<br />
I rossoneri del Pollino non s’arrendono e colpiscono l’Angri in pieno recupero con un eurogol di Micieli<br />
Castrovillari, tre punti sul filo di lana<br />
I campani avevano rimediato con Crisantemo all’iniziale vantaggio di Andreoli<br />
Angelo Biscardi<br />
CASTROVILLARI - E’ ba -<br />
stato un profondo graffio di<br />
“micio” Micieli per dare al<br />
Castrovillari la seconda vittoria<br />
stagionale. Si è trattato<br />
di un gol magistrale. Una<br />
perla nei minuti di recupero<br />
che ha illuminato gli sguardi<br />
bui di una tifoseria che,<br />
adesso crede nel gruppo di<br />
Viola. Capitan Andreoli e<br />
compagni si trovano vicinissimi<br />
alle alte sfere della gra-<br />
CASTROVILLARI-ANGRI 2-1<br />
MARCATORI: 42’ pt Andreoli, 22’ st Crisantemo, 48’ st<br />
Micieli<br />
DE VONA 6 VALICANTE 6<br />
COSTANZO 6 CACACE 6<br />
PAPASIDERO 6 D’AURIA 5,5<br />
(30’ st CRUCITTI) 6 (9’ st IOVANO) 6<br />
ROMEO 6,5 COPPOLA 5,5<br />
ANDREOLI 6,5 (21’ st BAIO) 6<br />
SCAFARO 6 AMARANTE 6,5<br />
FASANO 6 MANZO 6<br />
FAVASULI 6 DI RUOCCO 6<br />
CAMBRIA 7 PIEMONTE 6<br />
MICIELI 7 CRISANTEMO 6,5<br />
TUOTO 6 CIRILLO 6<br />
MAJELLA 5,5<br />
(27’ st FALCONE) s.v.<br />
All. VIOLA<br />
All. DI NOLA<br />
ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6<br />
NOTE: terreno in perfette condizioni. Spettatori <strong>10</strong>00<br />
circa, tra cui un centinaio di tifosi ospiti. Ammoniti:<br />
Amarante, Cacace, Crisantemo, Di Ruocco e Costanzo.<br />
Recupero: 1’ e 5’.<br />
duatoria. Davvero niente<br />
male per una neopromossa.<br />
Tuttavia, almeno sino alla<br />
dodicesima <strong>giornata</strong>, i lupi<br />
del Pollino cominciano un<br />
vero tour de force. Dietro<br />
l’angolo ci sono Licata (domenica<br />
prossima), e poi due<br />
derby tosti tosti con Cosenza<br />
e Rossanese. Tre gare vietate<br />
ai deboli di cuore. Sarà meglio<br />
non cullarsi sugli allori.<br />
Poiché adesso bisognerà<br />
mettere in campo tutto quello<br />
che si ha in corpo. L’Angri,<br />
sceso all’ombra del Pollino<br />
con il chiaro intento di non<br />
prenderle, per buona parte<br />
dell’incontro ha fatto poco o<br />
niente per impensierire la<br />
truppa rossonera. Nel secondo<br />
tempo, però, ha trovato il<br />
gol nell’unica sbavatura della<br />
difesa rossonera. E poi, come<br />
il calcio insegna, ha tentato<br />
di affondare gli straniti<br />
rossoneri con un 4-4-2 molto<br />
equilibrato. Mister Di Nola<br />
ha, infatti, mandato in campo<br />
Valicante tra i pali; difesa<br />
a quattro con Cacace, D’au -<br />
ria, capitan Amarante e<br />
Manzo. A centrocampo, a<br />
dettare i temi della manovra<br />
campana, ci hanno pensato<br />
il furetto Di Ruocco, Coppola<br />
e Piemontese (centrali) e Cirillo.<br />
In avanti hanno chiuso<br />
il 4-4-2 l’evanescente Majella<br />
e la sorpresa Crisantemo.<br />
Viola, dal canto suo, ha dovuto<br />
fare a meno dell’attac -<br />
cante Saffioti (squalificato<br />
Angelo Andreoli ha sbloccato il risultato L’esultanza di Eugenio Micieli dopo il gol del 2 a 1<br />
per quattro giornate), e si è<br />
affidato a De Vona (tra i pali);<br />
Costanzo, Scafaro, Romeo<br />
e Papasidero (difesa);<br />
Fasano (out destro), Andreoli<br />
e Favasuli (centrali), Cambria<br />
(il migliore in campo);<br />
in avanti spazio al tandem<br />
Tuoto-Micieli. Cronaca. Il<br />
Castro inizia subito forte.<br />
Dopo pochi secondi, infatti,<br />
Cambria presenta il suo personalissimo<br />
biglietto da visita<br />
con una bella conclusione<br />
I tirrenici protestano per un gol invalidato a Iervasi. La capolista passa grazie a un capolavoro di Oliveri<br />
La Paolana si lamenta, il Giarre vince<br />
LE INTERVISTE<br />
Cipparrone polemico<br />
COSENZA – Cipparrone non ci sta. E al termine<br />
dell’incontro perso col Giarre, il tecnico della Paolana<br />
lo manifesta ampiamente. Il suo volto è un misto<br />
tra l’incredulità e la rassegnazione. «Con oggi (ieri:<br />
ndc) siamo a tre su tre», dice Cipparrone riferendosi<br />
agli errori arbitrali nelle prime gare di campionato.<br />
«A detta di tutti, il gol di Iervasi era regolare. Il guardalinee<br />
è stato ingannato dal movimento di Scudieri.<br />
La palla però non è arrivata a lui». Dopo l’amarezza<br />
senza confini, spazio all’analisi razionale della partita.<br />
«Sono soddisfatto della squadra. Questa è la Paolana,<br />
non cambieremo nulla nel nostro organico». Il<br />
Giarre, comunque, in qualche frangente è apparso<br />
più pimpante. «Fisicamente gli avversari stavano<br />
meglio. Noi abbiamo iniziato più tardi la preparazione,<br />
sapevamo di partire così». Nella ripresa la Paolana<br />
ha dominato, grazie anche all’ingresso di Trocini.<br />
«Spero che domenica possa essere disponibile<br />
dall’inizio. L’ho inserito quando mi sono reso conto<br />
che la loro difesa centrale era in difficoltà. Purtroppo<br />
è andata così».<br />
In casa Giarre l’entusiasmo per il primato è sottolineato<br />
dalle parole dell’allenatore Pino Zingherino.<br />
«Adesso non possiamo più nasconderci. Questa squadra<br />
sta lavorando bene. Non è stato semplice contro<br />
una Paolana pericolosa». Sul gol annullato a Iervasi<br />
il tecnico siculo dà un’altra versione. «Per quello che<br />
ho potuto vedere, mi è sembrato in fuorigioco. Anche<br />
se negli spogliatoi ho sentito affermazioni di altro tipo.<br />
Dal mio punto di vista l’arbitro non ha sbagliato».<br />
Rapace, deciso, ambizioso. Il Giarre comincia a crederci.<br />
La Paolana aspetta tempi migliori. (v.s.)<br />
Vittorio Scarpelli<br />
PAOLANA-GIARRE 0-1<br />
MARCATORE: 20’ pt Oliveri.<br />
DE GAETANO 6 SILVESTRI 5,5<br />
PANDO 5,5 CONTICELLI 6<br />
(17’ st RAPPAZZO) 5,5 OLIVERI 7<br />
CHIAPPETTA 5,5 VEZZOSI 5<br />
LONGO 6 (13’ st NOBILE) 5,5<br />
DANIELE 6 FILISTAD 5<br />
MERCURI 6 CACCIOLA 6<br />
AZZARELLI 5 COSTANZO 6,5<br />
(38' st MANTUANO) s.v. BRUNO 5,5<br />
GRANATA 6,5 DOMICOLI 5<br />
SCUDIERI 6 (33’ st INDELICATO) s.v.<br />
IERVASI 6,5 PUGLISI 7<br />
LORENZINI 6 INTAGLIATA 6,5<br />
(6’ st TROCINI) 6,5 (38’ st MARZÀ) s.v.<br />
All. CIPPARRONE All. ZINGHERINO<br />
ARBITRO: D’Albore di Caserta 5<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone condizioni. Circa 300<br />
i tifosi presenti (25 provenienti da Giarre). Al 25’ st<br />
espulso per proteste l’allenatore in seconda della<br />
Paolana, Martora. Ammoniti: Azzarelli, Conticelli e<br />
Trocini. Angoli 3 a 3 (2 a 2 pt). Recupero: 3’ e 5’.<br />
COSENZA – Il Giarre<br />
espugna il ”San Vito”, la<br />
Paolana recrimina contro<br />
l’arbitro. In attesa di tornare<br />
a giocare al “Tarsitano” i<br />
biancazzurri di Cipparone<br />
subiscono la seconda sconfitta<br />
in campionato contro i<br />
siciliani guidati da Zingherino.<br />
Sull’uno a zero finale, pesa<br />
la decisione del direttore di<br />
gara che nella ripresa ha annullato<br />
un gol a Iervasi, per<br />
una presunta posizione di<br />
fuorigioco. Ma andiamo con<br />
ordine, partendo dal primo<br />
tempo. La Paolana ci prova<br />
al <strong>10</strong>’ con Scudieri, che non<br />
trova il guizzo giusto, dopo<br />
un pasticcio del portiere Silvestri.<br />
Sull’altro fronte ci<br />
pensano Domicoli (prima di<br />
piombare nell’anonimato) e<br />
Puglisi (migliore in campo) a<br />
tenere in apprensione Longo<br />
e compagni. Ottimo anche<br />
Costanzo, vero e proprio<br />
martello sulla corsia di destra<br />
del Giarre. Proprio da<br />
un suo corner (20’), gli ospiti<br />
passano in vantaggio: sulla<br />
parabola a rientrare, la difesa<br />
biancazzurra spazza<br />
l’area con poca convinzione<br />
e il giovane Oliveri ne approfitta<br />
per stoppare la palla di<br />
destro e concludere di sinistro<br />
ad incrociare. Palla sotto<br />
l’incrocio e nulla da fare<br />
per De Gaetano. Il terzino destro<br />
dei siciliani ha questo<br />
colpo nelle sue corde. Lo<br />
scorso anno realizzò una rete<br />
simile al Pro Favara, con<br />
la maglia del Virtus Catania.<br />
Da quel momento gli uomini<br />
di Cipparrone provano a raddrizzare<br />
la gara, prima al 33’<br />
con una punizione calciata a<br />
fil di palo da Lorenzini, quindi<br />
sul finire di tempo con<br />
Scudieri, bravo a liberarsi in<br />
un sol colpo dei due marcatori<br />
centrali, ma non altrettanto<br />
a battere Silvestri, in odore<br />
di riscatto dopo qualche<br />
precedente indecisione.<br />
Ripresa prevalentemente<br />
appannaggio della Paolana,<br />
forte anche dell’ingresso di<br />
Brunello Trocini. L’ex bomber<br />
del Rende non è partito<br />
dall’inizio a causa di una fastidiosa<br />
congiuntivite. Al 5’,<br />
Silvestri blocca agilmente<br />
un colpo di testa di Scudieri.<br />
Poi (11'), break del Giarre<br />
con Intagliata, fermato in<br />
corner da De Gaetano. Dopo<br />
venti minuti, giallo al “San<br />
Vito”. Trocini sbuccia una<br />
palla a limite dell’area, ma<br />
riesce ugualmente a servire<br />
Iervasi, che batte Silvestri.<br />
Ma per l’arbitro, influenzato<br />
dal guardalinee, l’attaccante<br />
paolano è in fuorigioco: tutto<br />
da rifare per la Paolana. E<br />
per poco il Giarre non trova<br />
il raddoppio, su contropiede<br />
innestato da Costanzo. Ma<br />
Domicoli, servito da Puglisi,<br />
alza un campanile invece di<br />
chiudere i conti. Alla<br />
mezz’ora, Trocini sfrutta un<br />
traversone di Granata sulla<br />
destra e incoccia la traversa<br />
a portiere battuto. Altrettanto<br />
sfortunati i tentativi, sempre<br />
aerei, di Iervasi (36’) e<br />
Longo (42’). Per la Paolana<br />
non è <strong>giornata</strong>. Lo è per il<br />
Giarre di Zingherino, primo<br />
in classifica e a punteggio<br />
pieno.<br />
neutralizzata dal portiere<br />
Valicante; mentre al 13'’Ro -<br />
meo raccoglie un corner di<br />
Andreoli. Il suo colpo di testa,<br />
però, finisce fuori d’un<br />
soffio. Al 28’ l’arbitro annulla<br />
un gol di Micieli per sospetto<br />
fuori gioco. Il Castro<br />
c'è e passa al 42’ con una staffilata<br />
di capitan Andreoli.<br />
Bello, nell’occasione, il servizio<br />
del giovane Fasano.<br />
Nel secondo tempo, dopo solo<br />
otto minuti di gioco, l’arbi -<br />
tro non assegna un rigore<br />
nettissimo a Micieli. Quest’ultimo<br />
si era incuneato in<br />
area di rigore con due bei<br />
dribbling. Al 65’, un cross di<br />
Fasano, ben servito da Favasuli,<br />
stava per portare i padroni<br />
di casa sul 2 a 0. Ma due<br />
minuti dopo, grazie ad una<br />
dormita generale della retroguardia<br />
rossonera, Crisantemo<br />
s’invola sull'out sinistro<br />
e, con una gran tiro di<br />
sinistro, beffa il portiere De<br />
Vona. Il pari pesa come un<br />
macigno sulle gambe dei padroni<br />
di casa che, tuttavia,<br />
abbozzano una reazione con<br />
Romeno, lesto ad approfittare<br />
di una corta respinta della<br />
retroguardia campana con<br />
un gran tiro di destro che il<br />
portiere Valicante smanaccia<br />
in angolo. Da qual momento<br />
in poi iniziano venti<br />
minuti di blackout per il Castrovillari.<br />
Infatti, l’Angri<br />
sfiora in raddoppio con Falcone<br />
(32’) e con un gran colpo<br />
di testa di Crisantemo sul<br />
quale il giovane De Vona è<br />
costretto a deviare in angolo.<br />
E quando la gara scende<br />
ancor più di tono, il Castrovillari<br />
trova la zampata vincente<br />
con una fantastica semi<br />
rovesciata di destro di<br />
Micieli. Un gol da applausi<br />
che porta tutti in paradiso.<br />
LE INTERVISTE<br />
Viola: questo è carattere<br />
CASTROVILLARI - Il vecchio lupo ride sotto i baffi.<br />
Sette punti in tre giornate sono un buon bottino. Ed<br />
il presidente Ioele, soddisfatto per come i ragazzi<br />
stanno affrontando questo primo scorcio di campionato,<br />
ha davvero ben poco da dire a se stesso ad ai tifosi<br />
rossoneri, anche ieri giunti in buon numero per<br />
sostenere i ragazzi di Viola. «Sono contento - ha detto<br />
il presidente - perché abbiamo iniziato la stagione<br />
con il piede giusto. Ringrazio squadra e tifosi per le<br />
belle soddisfazioni che mi stanno dando». Compiaciuto,<br />
e non poteva essere diversamente, anche mister<br />
Franco Viola. «Questa vittoria - ha spiegato il<br />
sanguigno allenatore rossonero - l’abbiamo fortemente<br />
voluta e cercata. Ed i ragazzi, grazie a quel<br />
grande cuore che hanno, l’hanno trovata nei minuti<br />
conclusivi. Questo è carattere. Sono davvero molto<br />
contento, anche perché avevamo le gambe pesanti a<br />
causa della gara di coppa Italia con la Rossanese. E,<br />
per questo, non potevamo pretendere una gara attenta<br />
e senza sbavature. Alla fine, però, i ragazzi hanno<br />
fatto il loro dovere e siamo qui a festeggiare un’altra<br />
bella vittoria. E il fantastico gol di Micieli? «Beh -<br />
spiega Viola - Micieli può fare tutto, perchè ha tecnica<br />
ed è imprevedibile. Oggi (ieri, ndc) ha dimostrato<br />
d’essere uno degli uomini più importanti di questo<br />
Castrovillari. Sono convinto che farà ancora tanti gol<br />
pesanti». Il Licata. «È una squadra difficile - conclude<br />
il tecnico rossonero - ma adesso ci godiamo questa<br />
vittoria. Da martedì penseremo ai siciliani». Di Nola,<br />
dall’altra parte, non sa darsi pace per una sconfitta<br />
che reputa «immeritata». «Noi - ha rilevato - abbiamo<br />
regalato il primo tempo al Castrovillari. Ma poi, nella<br />
ripresa, abbiamo pareggiato e potevamo certamente<br />
segnare il secondo gol. Poi, purtroppo, è arrivato il<br />
bel gol di Micieli. Una rete molto bella. Pazienza: onestamente<br />
meritavamo quantomeno il pari». (a.b.)<br />
A Schioppa l’Acicatena replica con Ambrosio<br />
Botta e risposta a Sapri<br />
Gaetano Rizzo<br />
SAPRI - Quasi un botta e<br />
risposta tra Sapri e Acicatena,<br />
protagonisti di una<br />
gara equilibrata che non<br />
poteva non risolversi in parità.<br />
Entrambe nella ripresa<br />
le due marcature e non è<br />
un caso, considerato che<br />
nel primo tempo la gara ha<br />
riservato davvero poche<br />
emozioni. Tanto il Sapri<br />
che l’Acicatena avevano<br />
l’esigenza di fare punti per<br />
cancellare l’odioso zero<br />
dalla casella dei punti. Anche<br />
per questa ragione le<br />
due squadre sono apparse<br />
assai motivate e pronte a<br />
dare battaglia sin dai primi<br />
istanti di gara. È stato nel<br />
secondo tempo, però, che le<br />
loro offensive si sono tradotte<br />
in gol. Prima di passare<br />
in vantaggio i padroni<br />
di casa falliscono un calcio<br />
di rigore; corre il 6’ quando<br />
la punizione calciata da<br />
Scarpa va a finire contro<br />
una mano di Cataldi e l’arbitro<br />
assegna la massima<br />
punizione. Dal dischetto tira<br />
lo stesso Scarpa e Caruso<br />
respinge. Un paio di minuti<br />
più avanti, però,<br />
l’estremo difensore ospite<br />
deve arrendersi dinnanzi<br />
alla conclusione da distanza<br />
ravvicinata di Schioppa,<br />
SAPRI-ACICATENA 1-1<br />
MARCATORI: 8’ st Schioppa; 16’ st Ambrosio<br />
ALBANO 6 CARUSO 6<br />
D’ANDÒ 5,5 VENTURA 6<br />
GRANA 6 CELSO 6<br />
(30’ st MARCIANO) s.v. NAPOLI 6<br />
CASISA 6,5 COCUZZA 6<br />
SCHIOPPA 5,5 CATALDI 5,5<br />
VENTRE 6 ASSENSIO 5,5<br />
SABATINO 6 (43’ st CASTORINA) s.v.<br />
BONTEMPO 6 BENEDETTINO 6<br />
SCARPA 6 AMBROSIO 6<br />
(12’ st ARMONIA) 5,5 (30’ st LEOTTA) s.v.<br />
NUNNARI 5,5 ARDIZZONE 5,5<br />
ORIENTE 5,5 COSTA 6<br />
(39’ st GENOVA) s.v. (36’ st RANNO) s.v.<br />
All. BELLINVIA<br />
All. TOSTO<br />
ARBITRO: LIVADOTI di Crotone 6<br />
NOTE: <strong>giornata</strong> primaverile, spettatori circa 500. Ammoniti:<br />
Grana, Scarpa, Ventura, Cocuzza, Casisa,<br />
Benedettino e Napoli. Espulso al 25’ st Casisa per<br />
somma di ammonizioni. Angoli: 6-3. Recup.: 2’ e 5’.<br />
pronto a raccogliere una<br />
corta respinta sulla punizione<br />
ben calibrata dal solito<br />
Casisa. Immediata e generosa<br />
la reazione dell’Acicatena<br />
che si traduce in gol<br />
poco dopo il quarto d’ora,<br />
quando D’Ambrosio fa centro<br />
direttamente su punizione<br />
concessa per il fallo<br />
subito da Costa. Nella parte<br />
finale della gara l’Acicatena<br />
dà vita ad un autentico<br />
assalto alla porta avversaria,<br />
rendendosi pericoloso<br />
in almeno un paio di circostanze<br />
con Leotta e Cocuzza.<br />
Dopo il rigore sbagliato da Pirrone, l’attaccante nel finale di gara condanna il Paternò alla sconfitta. Ospiti sfortunati: Catania colpisce la traversa<br />
Partita noiosa a Ragusa sbloccata dal bomber Rosa<br />
RAGUSA-PATERNÒ 1-0<br />
Boccata d’ossigeno per i campani. Chietti salva i padroni di casa<br />
MARCATORE: 31’ st Rosa.<br />
Il Pomigliano ferma la corsa del Comiso<br />
Antonio Ingallina<br />
RAGUSA – Nel bene o nel<br />
male è Peppe Rosa l’emble -<br />
ma del Ragusa. E’ ancora suo<br />
il gol che consente agli azzurri<br />
di scalare quota sei in classifica,<br />
ma è stato lo stesso<br />
bomber a sbagliare un tap-in<br />
elementare, al <strong>10</strong>’ del primo<br />
tempo, dopo che Cicutti era<br />
riuscito a ribattere il rigore<br />
calciato malamente da Pirrone<br />
(atterramento di Rosa da<br />
parte di Fascetto). Nel mezzo,<br />
tra i due episodi, la noia<br />
più assoluta e una traversa<br />
alta colpita da Catania al 4’<br />
della ripresa.<br />
Sono stati questi due episodi<br />
a fungere da spartiacque.<br />
Prima del rigore sbagliato<br />
e della ribattuta difettosa<br />
di Rosa, il Ragusa aveva<br />
mostrato giocate di fino e padronanza<br />
assoluta del campo;<br />
dopo, gli azzurri sono andati<br />
nel pallone senza il Paternò<br />
riuscisse ad approfittarne.<br />
Anzi, gli etnei, proprio<br />
nell’ora e un quarto che separa<br />
i due episodi chiave, hanno<br />
mostrato tutti i limiti con<br />
l’ultimo arrivato, l’ex ragusano<br />
Saro Cervillera, apparso<br />
completamente spaesato e<br />
un peso per il centrocampo.<br />
Il Ragusa è tornato brillante,<br />
dopo che Rosa ha schiodato il<br />
risultato con un colpo di testa<br />
sotto misura e con Cicutti<br />
colpevolmente fermo tra i pali<br />
(ma anche Fascetto ha tonnellate<br />
di responsabilità).<br />
Il Paternò era arrivato a<br />
Ragusa con l’obiettivo di<br />
strappare un punto. E l’asset -<br />
to tattico ne ha rappresentato<br />
la conferma: 4-4-1-1 assai<br />
prudente. Altrettanto chiaro<br />
l’obiettivo di Galfano: vincere<br />
la partita. E per questo,<br />
MERLETTI 6.5 CICUTTI 6<br />
ZAGAMI 6 PETTINATO 5.5<br />
BOEMIA 6 (34’ st LICCIARDELLO) s.v.<br />
VITETTA 6 ZAPPALÀ 5<br />
RUGGERO 6 LUNETTO 6<br />
CONTI 7 FASCETTO 4.5<br />
MELILLO 7.5 SCALIA 5<br />
BUFALINO 4 SAVANAROLA 5<br />
(18’ st VASILE) 5 (25’ st LICANDRI) s.v.<br />
ROSA 6.5 CERVILLERA 4.5<br />
(41’ st PETER) s.v. VARRICA 4<br />
PIRRONE 6 CATANIA 6<br />
GULINO 6 TORRISI 5.5<br />
(39’ st ‘NGUINI) s.v.<br />
All. GALFANO<br />
All. PANNITTERI<br />
ARBITRO: MERCANTE di Agrigento 5<br />
NOTE: Spettatori un migliaio circa. Ammoniti: Catania,<br />
Pirrone, Lunetto, Zappalà e Vitetta. Angoli: 4-3 per il<br />
Ragusa. Recupero: 1’ e 4’.<br />
per la prima volta, ha messo<br />
in campo quella che ha tutta<br />
l’aria di essere la formazione-base,<br />
con in avanti una<br />
coppia da far paura: Gulino-Rosa.<br />
Solo che il supporto<br />
ideale, il giovanissimo Bufalino<br />
ha imbroccato un’altra<br />
<strong>giornata</strong> da cancellare, risultando<br />
alla fine anche indisponente.<br />
Meno male che<br />
Melillo ha saputo surrogare<br />
anche l’assenza del compagno.<br />
E così, per nove minuti,<br />
il Ragusa ha messo in mostra<br />
trame piacevoli, fatte di sovrapposizioni<br />
e giocate di<br />
prima. Oltre al rigore sbagliato,<br />
in questo fazzoletto di<br />
partita era riuscito a confezionare<br />
un’altra palla-gol,<br />
Peppe Rosa<br />
con Gulino anticipato da Scalia<br />
al momento del tiro a porta<br />
vuota.<br />
Dal <strong>10</strong>’ del primo tempo al<br />
31’ della ripresa la noia è stata<br />
padrona assoluta del campo.<br />
Il Ragusa è andato nel pallone<br />
ed il Paternò si è subito<br />
adeguato. Oltre alla traversa<br />
di Catania, è riuscito a produrre<br />
in 75’ una splendida girata<br />
di Lunetto (39’ pt) su cui<br />
Merletti si è superato. Al 22’<br />
st il Ragusa ha avuto un sussulto,<br />
ancora per merito di<br />
Rosa: lanciato dalle retrovie,<br />
ha bruciato Scalia sullo scatto<br />
ma Fascetto lo ha fermato<br />
(in modo assai dubbio) ad un<br />
metro dalla linea bianca. Poi<br />
il nulla, fino al gol che ha riconsegnato<br />
alla tifoseria il<br />
bel Ragusa iniziale.<br />
Se il Paternò non può che<br />
migliorare (Cervillera è un<br />
elemento assai duttile e prezioso<br />
ma gli manca la condizione),<br />
c’è da capire se il Ragusa<br />
è quello di inizio partita<br />
o il suo opposto. Considerando<br />
il tutto, propenderemmo<br />
per la prima ipotesi, anche<br />
perché le qualità tecniche le<br />
ha tutte per giocare in modo<br />
arioso e piacevole. Galfano,<br />
però, deve recuperare di corsa<br />
Bufalino, perché le giocate<br />
del baby sulla fascia sono di<br />
fondamentale importanza e<br />
non si può sperare che Melillo<br />
giochi sempre su livelli<br />
stratosferici come ieri.<br />
LE INTERVISTE<br />
Galfano<br />
soddisfatto<br />
Gianni Papa<br />
RAGUSA – «Vittoria<br />
importante – afferma<br />
Angelo Galfano –e meritata<br />
per la mia squadra<br />
che, oltre al rigore fallito,<br />
ha creato molte occasioni<br />
da rete. Certo non<br />
è stato facile, ma faceva<br />
tanto caldo e ho dovuto<br />
tenere in campo alcuni<br />
giocatori ancora non al<br />
meglio. Un buon Ragusa<br />
a tratti, anche se ha sbagliato<br />
troppi ultimi passaggi<br />
e dopo il rigore<br />
sbagliato ha avuto una<br />
sorta di blocco psicologico.<br />
Però ha spinto fino<br />
all’ultimo, a dispetto di<br />
qualche fuorigioco inesistente,<br />
cercando sempre<br />
la vittoria. I segni di<br />
miglioramento sono<br />
stati evidenti: quindi –<br />
conclude – son contento.<br />
Non solo per i tre<br />
punti, ma anche per il<br />
buon calcio espresso».<br />
Per il tecnico ospite<br />
Ciccio Pannitteri il pari<br />
sarebbe stato più giusto.<br />
«Avevamo tenuto<br />
bene, pur in formazione<br />
obbligata per le assenze<br />
di peso, colpendo anche<br />
la traversa. Ma quando<br />
sembrava fatta, due errori<br />
e abbiamo preso il<br />
gol: e chi segna ha sempre<br />
ragione».<br />
Antonio Brancato<br />
COMISO - Equo pareggio<br />
fra Comiso e Pomigliano al<br />
termine di 90’ all’insegna<br />
dell’agonismo e del bel gioco.<br />
Il Comiso puntava al terzo<br />
successo consecutivo, ma<br />
visto come si erano messe le<br />
cose a metà ripresa, può anche<br />
accontentarsi della divisone<br />
della posta. Soddisfatto<br />
Carannante per il punto<br />
conquistato in trasferta, assai<br />
utile alla classifica della<br />
sua squadra. Il Pomigliano<br />
si è schierato con un quattro-tre-quattro<br />
che ha creato<br />
non pochi problemi al Comiso<br />
che si aspettava di dovere<br />
fare i conti con un avversario<br />
abbottonato. Monaco,<br />
Castaldi e Logoluso sono<br />
stati rapidi nel ripiegare<br />
ogni qualvolta la squadra di<br />
casa conquistava palla e il<br />
reparto mediano ospite ha<br />
retto così molto bene il confronto.<br />
Davanti a Chietti e<br />
compagni spazi quindi molto<br />
ridotti. Per i centrocampisti<br />
di casa, pressati in continuazione,<br />
non è stato agevole<br />
costruire gioco. Sulla fascia<br />
destra il duo Silvano-Privitera<br />
ha tenuto costantemente<br />
sul chi vive la<br />
difesa campana. Meno bene<br />
le cose sono andate a sinistra<br />
perché Garufi non era<br />
in <strong>giornata</strong>. Nella ripresa è<br />
stato sostituito dal rientrante<br />
Corbino che ha sicuramente<br />
fornito un contributo<br />
COMISO-POMIGLIANO 2-2<br />
MARCATORI: 20’ pt Castaldi, 22’ Contino, <strong>10</strong>’ st<br />
Baratto, 33’ Chietti.<br />
FAGONE 5 ROCCO 6,5<br />
PRIVITERA 6,5 CECI 6<br />
SANTONOCITO 5,5 INCITTI 6,5<br />
CARROZZA 6 PINI 6,5<br />
(30’ st DAMA) 6 (20’ st SANUBBO) 6<br />
ALDERUCCIO 6 BARBATO 6<br />
FAVATA 6 AGOSTO 6<br />
GARUFI 5 LOGOLUSO 6<br />
(12’ st CORBINO) 6 CUSANO 6,5<br />
CANGIANO 6,5 (1’ st RICCIARDI) 6<br />
CONTINO 6,5 MONACO 6,5<br />
CHIETTI 7 BARATTO 7<br />
SILVANO 5,5 (37’ st CARDONE) s.v.<br />
(21’ st FERRARA) 6 CASTALDI 6,5<br />
All. ROMANO<br />
All. CARANNANATE<br />
ARBITRO: ASSISI di Roma 6,5.<br />
NOTE: terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori<br />
350 circa. Ammoniti: Cangiano e Favata per il<br />
Comiso; Sanubbo e Monaco per il Pomigliano. Angoli:<br />
7-4 per il Comiso. Recupero: 1’ e 4’.<br />
più sostanzioso alla manovra<br />
d’attacco.<br />
Il Comiso parte bene e al 6’<br />
Chietti gira di testa un cross<br />
di Privitera:la palla supera<br />
Rocco ma viene respinta sulla<br />
linea da un difensore. Al<br />
20’ passa a sorpresa il Pomigliano.<br />
Castaldi recupera la<br />
sfera sul vertice sinistro<br />
dell’area, indisturbato fa un<br />
paio di passi e fulmina con<br />
un tiro centrale ma violento<br />
Fagone. Nell’occasione la difesa<br />
del Comiso non è esente<br />
da colpe.<br />
La squadra di casa reagisce<br />
benissimo e dopo solo<br />
due minuti pareggia. L’azio -<br />
ne si sviluppa ancora una<br />
volta lungo l’out di destra,<br />
cross di Privitera e Contino<br />
di testa non lascia scampo a<br />
Rocco. Il finale del primo<br />
tempo non riserva altre<br />
emozioni, a parte un tentativo<br />
di Privitera neutralizzato<br />
a terra dal portiere ospite.<br />
Il secondo tempo si apre<br />
con un’azione di Chietti che<br />
dopo avere saltato avversari<br />
come birilli conclude malissimo.<br />
Al <strong>10</strong>’ il Pomigliano<br />
mette di nuovo la testa avanti.<br />
Santonocito atterra al limite<br />
Monaco: Fagone si fa<br />
trovare impreparato sulla<br />
conseguente punizione di<br />
Baratto che centra l’angoli -<br />
no basso alla sua destra. A<br />
questo punto Romano tenta<br />
il tutto per tutto; richiama in<br />
panchina Garufi e inserisce<br />
Corbino reduce da un lungo<br />
infortunio. Poi butta dentro<br />
un’altra punta, Dama, in sostituzione<br />
del centrocampista<br />
Carrozza. Il Comiso preme<br />
con veemenza. Cangiano<br />
impegna per due volte Rocco<br />
con calci franchi che però<br />
non impensieriscono più di<br />
tanto l’estremo campano. Al<br />
33’ finalmente la squadra di<br />
Romano raccoglie i frutti del<br />
suo lavoro. Il gol è di Chietti<br />
che con un pallone calibrato<br />
finalizza uno scambio con<br />
Contino al limite dell’area di<br />
rigore. Prima della fine da<br />
registrare ancora un’occa -<br />
sione per Santonocito che<br />
arriva a tu per tu con Rocco<br />
indugia consentendo a Barbato<br />
di liberare. Durante il<br />
recupero gli ospiti protestano<br />
per un presunto mani in<br />
area di Alderuccio.<br />
Nero Ciano Magenta Giallo - NB:<br />
NB: Zona CZ-VV-KR
34.<br />
LA SICILIA<br />
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
Calcio ~ Serie D<br />
Comiso-stop, Giarre inarrestabile<br />
COMISO 2<br />
POMIGLIANO 2<br />
COMISO: Fagone, Privitera, Santonocito, Carrozza (76’ Dama), Alderuccio, Favata, Garufi<br />
(57’ Corbino), Cangiano, Contino, Chietti, Silvano (65’ Ferrara). A DISP.: Ilardi, Parisi,<br />
Elefante, Esposito. ALL.: Romano.<br />
POMIGLIANO: Rocco, Ceci, Incitti, Pini (65’ Sanubbo), Barbato, Agosto, Logoluso, Cusano<br />
(46’ Ricciardi), Monaco, Baratto (82’ Cardone), Castaldi. A DISP.: Vitello, De Vito, Schiavone,<br />
Del Giudice. ALL.: Carannante.<br />
ARBITRO: Assisi di Roma. Assistenti Macrì (Taurianova) e Arena (Perugia).<br />
RETI: 20’ Castaldi, 22’ Contino, 55’ Baratto, 77’ Chietti.<br />
NOTE: pomeriggio soleggiato, spettatori 350 circa. Ammoniti: Cangiano e Favata del Comiso,<br />
Monaco e Sanubbo del Pomigliano. Angoli 7-4 per il Comiso. Recupero: p.t. 1’; s.t.<br />
4’.<br />
Il Pomigliano va in vantaggio due volte.<br />
Generoso e ingenuo l’undici di Romano<br />
PAOLANA 0<br />
GIARRE 1<br />
PAOLANA (4-4-2): De Gaetano 6; Pando 6 (18’ st Rappazzo 6), Daniele 6,5, Longo 6,<br />
Chiappetta 6; Azzarelli 6 (39’ st Mantuano sv), Mercuri 5,5, Granata 5,5, Lorenzini 6 (7’ st<br />
Trocini 6,5); Scudieri 6,5, Iervasi 6,5. A DISP: Ramunno, Mancuso, Colombo, Petrungaro.<br />
ALL.: Cipparrone.<br />
GIARRE (4-4-2): Silvestri 6,5; Conticelli 6, Vezzo 5,5 (13’ st Nobile 6), Filistad 6, Oliveri<br />
7; Costanzo 6, Bruno 6,5, Cacciola 6, Costanzo 7; Domicoli 6 (33’ st Indelicato sv), Intagliata<br />
6,5 (39’ st Marzà sv). A DISP.: Monastra, Coppa, Napoli, Curcoruto. ALL.: Zingherino.<br />
ARBITRO: Dalbore di Caserta.<br />
RETE: 22’ pt Oliveri.<br />
NOTE: spettatori 700 circa. Ammoniti: Conticelli, Longo, Azzarelli, Trocini. Angoli: 3-3. Recupero<br />
3’ pt; 6’<br />
Con la Paolana il secondo colpaccio<br />
esterno consecutivo. Partita «sapiente»<br />
Tatticamente<br />
duttili, i cremisi<br />
sono passati dal<br />
classico 4-2-3-1 a<br />
un attacco a<br />
quattro punte,<br />
quando si sono<br />
trovati per la<br />
seconda volta<br />
in svantaggio<br />
COMISO. Il Pomigliano impone il pari a un Comiso generoso, che<br />
pure ha giocato bene, ma costretto a rincorrere gli avversari per<br />
ben due volte. Campani che al 90’ recriminano per un presunto<br />
fallo di mano di Alderuccio, a due passi dalla porta, su un colpo<br />
di testa di Castaldi. Romano schiera il Comiso col consueto<br />
modulo, il 4-2-3-1, salvo poi a mutarlo nella ripresa, quando ha<br />
inserito Dama al posto di Carrozza, un centrocampista, spostando<br />
Chietti sull’out destro e avanzando Privitera a centrocampo<br />
a fianco di un ottimo Cangiano, e schierando un attacco<br />
a quattro punte con lo stesso Chietti, Dama, Contino e Corbino<br />
che in precedenza ha rilevato un Garufi. Coraggiosamente,<br />
mister Carannante ha proposto un 4-3-3 con le punte<br />
Monaco e Castaldi ai lati e Baratto al centro, mentre in difesa<br />
Barbato e Agosto centrali hanno cercato di arginare in qualche<br />
modo Contino e compagni, con l’ottimo Incitti sull’out sinistro.<br />
L’avvio di gara del Comiso è stato spumeggiante. I primi dieci<br />
minuti sono tutti di marca verdearancio con Chietti, Contino,<br />
Cangiano, Privitera e Carrozza che imbastiscono azioni davvero<br />
pregevoli e veloci e trovando spesso la profondità con Privitera.<br />
Al 5’ prima Contino impegna<br />
Rocco in corner dopo<br />
una bellissima azione corale<br />
avviata da Favata e proseguita<br />
da Garufi e Chietti, poi, quest’ultimo,<br />
sugli sviluppi del<br />
calcio d’angolo, tenta la via<br />
della rete di testa su un perfetto<br />
cross di Privitera ma la difesa<br />
ospite respinge proprio sulla<br />
linea bianca.<br />
Il Comiso continua a macinare<br />
gioco trovando in Cangiano<br />
il suo play maker e in<br />
Carrozza l’ideale interditore.<br />
Inaspettatamente, passa in<br />
vantaggio il Pomigliano con<br />
Castaldi che al 20’, su un’azione<br />
di rimessa, viene servito al<br />
limite dell’area verdearancio.<br />
L’attaccante campano ha tutto il tempo di aggiustarsi il pallone,<br />
avanzare di un paio di passi e tirare un metro dentro l’area.<br />
Il pallone tocca la traversa e s’insacca. La replica è immediata.<br />
Al 22’ Contino, con un magistrale colpo di testa sull’ennesimo<br />
cross di Privitera, ristabilisce la parità. Il Pomigliano si fa più accorto<br />
anche se non disdegna di tentare di sorprendere il Comiso<br />
con Baratto, Monaco e Castaldi. Alderuccio, Favata e Santonocito<br />
però fanno buona guardia. Al 42’ Chietti fa fuori da solo<br />
sei avversari e si accentra; tutto molto ma poi non inquadra<br />
lo specchio della porta.<br />
La ripresa si apre col Comiso in avanti e gli ospiti che segnano.<br />
Al 55’ Baratto su punizione, fallo di Santonocito su Monaco,<br />
dal limite supera Fagone. Il Comiso risponde con Cangiano<br />
al 59’, sempre su punizione dai venti metri, para in tuffo Rocco,<br />
Contino al 66’ è fermato in qualche modo da Agosto, mente<br />
al 75’ Cangiano chiama a ancora in causa Rocco. Al 77’ il gol<br />
del pareggio di Chietti che finalizza una bella giocata in velocità<br />
tra Dama e Contino. Il tiro del fantasista fa girare la palla<br />
che si insacca nell’angolo dove Rocco non può arrivare. Ultimi<br />
fuochi sul finire. All’89 Santonocito tira a botta sicura da distanza<br />
ravvicinata ma ci pensa Barbato a mettere una pezza e a salvare<br />
Rocco, mentre al 90’ il Pomigliano si distende in avanti e<br />
Monaco trova il tempo giusto per un cross insidioso che trova<br />
pronta all’impatto la testa di Castaldi. Il pallone è intercettato<br />
da Alderuccio, per lo stesso Castaldi con la mano, e reclama il<br />
calcio di rigore. L’arbitro però fa segno di proseguire.<br />
ANTONELLO LAURETTA<br />
Uno dei tanti<br />
attacchi del<br />
Comiso, che ha<br />
giocato una<br />
buona partita<br />
anche in avanti.<br />
Nella foto piccola<br />
un’altra azione<br />
sottoporta<br />
Carannante recrimina<br />
Romano accetta il pari<br />
COMISO. C’è delusione negli spogliatoi per il 2-2 finale. «C’era<br />
un rigore a nostro favore - sbotta mister Carannante -, un fallo<br />
di mani di un difensore del Comiso sul colpo di testa di<br />
Castaldi. Come si fa a non fischiare il penalty?». Però ammette:<br />
«In qualche occasione abbiamo sofferto ma era logico che il<br />
Comiso attaccasse dopo essere passato in svantaggio».<br />
Romano non nasconde il suo rammarico: «Per come si era<br />
messa la partita, il pari può starci; ma il Comiso ha attaccato<br />
costantemente e il Pomigliano ha badato solo a difendersi,<br />
nonostante le tre punte. Hanno giocato costantemente in<br />
sette dietro. Per quanto ci riguarda, abbiamo espresso<br />
un’ottima qualità di gioco. Sotto per due volte abbiamo avuto<br />
la forza di reagire, di lottare, l’orgoglio non ci ha difettato di<br />
certo. Personalmente non ho mai pensato di perdere, anzi<br />
credevo di poter vincere. Il rigore: l’arbitro era in posizione<br />
ideale per giudicare, spesso siamo stati fermati sul filo del<br />
fuorigioco. Perdere sarebbe stata una beffa troppo atroce».<br />
A. L.<br />
Zingherino soddisfatto<br />
«Una squadra degna»<br />
IL PUNTO<br />
Il giorno della rivolta delle ultime<br />
FRANCO SICLARI<br />
E’ stata la rivolta delle ultime in classifica<br />
- questa terza del girone I della Serie<br />
D - con soltanto due formazioni a<br />
mantenere la testa, una delle quali è il<br />
sorprendente Giarre di mister Zingherino,<br />
insieme con la Sangiuseppese ex<br />
Neapolis. I gialloblù hanno, infatti, incantato<br />
il San Vito di Cosenza, ammaliando<br />
la Paolana (in campo neutro<br />
per l’indisponibilità del proprio terreno<br />
di gioco, in fase rinnovamento), andando<br />
in vantaggio e comandando il<br />
gioco, pur senza affondare i colpi, badando<br />
soltanto a tutelare una sacrosanta<br />
vittoria. In pratica, è stato il Giarre<br />
a far sì che l’undici di Cipparrone sia<br />
l’unico a non aver alzato la testa, così<br />
come realizzato - anche se in misura<br />
relativa - dal Pomigliano, dall’Acicatena,<br />
dalla Rossanese, dal Cosenza.<br />
L’aspetto più importante di questa<br />
specie di rivolta delle cosiddette «ultime<br />
in classifica» è quello di aver ridimensionato<br />
velleità di antagoniste che<br />
passavano per protagoniste, più che<br />
per generiche, della scena calcistica di<br />
questo girone meridionale della D. Al<br />
Comunale, il Comiso è stato bloccato<br />
dal Pomigliano e ha dovuto rincorrere;<br />
anche l’Adrano ha ceduto il pari fra le<br />
mura amiche - nella parte finale della<br />
contesa con la Rossanese - e, infine,<br />
pure il Cosenza si è svegliato ed è stato<br />
capace di bloccare addirittura un<br />
Siracusa, che avrebbe dovuto emergere<br />
e dirigere l’orchestra del girone, invece<br />
di ritrovarsi intruppato fra Licata<br />
e Savoia, che non sono da scartare, ma<br />
costretti a chinarsi ad angolo retto, a<br />
mo’ giapponese, per doveroso, reciproco,<br />
rispetto, l’uno difronte all’altro.<br />
Una <strong>giornata</strong> che ha rimescolato le<br />
COSENZA. Zingherino ha ancora un fil di voce per esaltare il<br />
Giarre capolista del girone I. «Sono emozionato e non mi<br />
vergogno a dirlo. Abbiamo conquistato un’altra stupenda<br />
vittoria e ci godiamo il meritato primato in classifica».<br />
Snocciola cifre e commenta la vittoria contro la Paolana,<br />
maturata nel primo tempo e piegata da un gol di Oliveri:<br />
«Siamo imbattuti e non abbiamo subito una rete. Credo che<br />
meglio di così non potevamo fare e voglio pubblicamente<br />
elogiare la squadra. Abbiamo giocato bene su un campo<br />
diffiicile, pesante e molto largo. Siamo stati bravi ad adattarci<br />
e restare compatti, con i reparti ben corti. Avevo chiesto una<br />
partenza bruciante e abbiamo creato tre palle-gol nel primo<br />
quarto d’ora. Il gol era nell’aria ed è arrivato al 20’.<br />
Dopodiché, nel secondo tempo, siamo calati fisicamente e ci<br />
siamo allungati. Sono contento anche dei miglioramenti della<br />
manovra. Siamo più ordinati, abili a sveltire il gioco e cercare il<br />
gol con azioni corali. C’è entusiasmo nel gruppo che ha<br />
confermato che le prime due vittorie non sono state un caso».<br />
carte, quindi. Ma in maniera e misura<br />
da mettere in chiaro le difficoltà, le<br />
asperità, le contraddizioni, di questa<br />
edizione della Serie D, ancor più ostica<br />
delle precedenti edizioni. Non esistono<br />
team-monstre; non c’è spazio per i<br />
miracoli. Nel senso che nessuna formazione<br />
può vivere le domeniche in<br />
serenità, ma sarà sempre, costantemente,<br />
costretta a giocare con viva attenzione,<br />
senza fidarsi delle indicazioni<br />
fornite dall’avvio di campionato o,<br />
peggio, dalla fase di preparazione. Tutte<br />
le società stanno correndo ai ripari.<br />
E, mentre il Sapri ricorre a Santino Bellinvia,<br />
il Cosenza si rafforza e il Siracusa<br />
si rende conto di dover lottare con<br />
ogni mezzo, l’unica realtà sembrerebbe<br />
quella Sangiuseppese, la cui società<br />
sta facendo le umane e le divine cose<br />
per riappropriarsi della vecchia denominazione<br />
di Neapolis.<br />
COSENZA. Giarre inarrestabile. Tre partite e tre vittorie,<br />
quattro gol fatti e difesa inviolata, in testa alla classifica in<br />
coabitazione con il Neapolis. Qualche sofferenza, nella ripresa,<br />
per i siciliani che hanno abilmente capitalizzato la<br />
rete di Oliveri.<br />
Viaggia a punteggio pieno il Giarre che, dopo Sapri e<br />
Campobello, mette al tappetto anche la Paolana. Sul neutro<br />
di Cosenza il secondo colpo esterno della formazione<br />
gialloblù che sembra non conoscere ostacoli. Ancora una<br />
vittoria sapientemente costruita e poi difesa dagli insistenti<br />
ma sterili assalti offensivi dei calabresi, vanificati dalla<br />
concentrata e solida retroguardia giarrese.<br />
La terza vittoria di fila della Zingherino Band è frutto di<br />
una partita interpretata perfettamente dall’undici gialloblù<br />
che sta assimilando la filosofia tattica del suo allenatore.<br />
Una gara non facile per le pessime condizioni del campo<br />
(sconnesso e vasto nelle sue dimensioni, un ulteriore incognita)<br />
e la determinazione di un’ostica Paolana che invece<br />
è incappata in un tonfo, condannata<br />
da una rete di Oliveri,<br />
che ha spianato la strada<br />
al Giarre per una sofferta ma<br />
importantissima vittoria.<br />
Sbarazzina nel primo tempo,<br />
in affanno nella ripresa,<br />
quando il Giarre ha impostato<br />
la gara sul contenimento<br />
di una Paolana che ha preso<br />
coraggio e si è "mangiata"<br />
un paio di buone opportunità<br />
che avrebbero potuto<br />
regalare perlomeno il pareggio.<br />
Ma il Giarre è stato più organizzato,<br />
lucido e cinico nel<br />
colpire al momento giusto<br />
alla prima opportunità, ma<br />
soprattutto attento a gestire<br />
Tre partite<br />
e tre vittorie,<br />
quattro reti fatte<br />
e nessuna subita:<br />
una marcia<br />
da leader. La<br />
squadra gialloblù<br />
s’è mostrata<br />
organizzata,<br />
lucida e cinica<br />
la partita. La Paolana ha avuto qualche sussulto al 12’ con<br />
Scudieri che sbaglia la mira sulla deviazione di Silvestri sul<br />
conseguente tiro di Iervasi. Un lampo in una prima frazione<br />
giocata meglio dalla squadra siciliana che passa al 22’.<br />
Il gol partita porta la firma di Oliveri che raccoglie una deviazione<br />
della difesa calabrese e gonfia la rete con una<br />
grande conclusione infilando il pallone sotto l’incrocio. Prima<br />
della fine del tempo protagonista ancora Scudieri che<br />
esalta le doti di Silvestri.<br />
Nella ripresa la Paolana è più determinata nel proiettarsi<br />
in zona offensiva. Al 20’ viene annullato un gol di Iervasi<br />
per una dubbia posizione di fuorigioco. Un brivido per la<br />
retroguardia giarrese al 31’, quando un colpo di testa di Trocini,<br />
su cross di Granata, fa vibrare la traversa. Il Giarre non<br />
sbanda e difende vittorie e leadership del girone.<br />
IL GOL DELLA VITTORIA GIARRESE SEGNATO DA OLIVERI<br />
A TEMPO SCADUTO L’UNDICI DI TOSTO HA ANCHE AVUTO L’OCCASIONE DI FARE IL COLPACCIO<br />
Acicatena, un punto d’oro sul campo del Sapri<br />
SAPRI. Punto d’oro per l’Acicatena ma<br />
c’è rammarico perché sarebbero potuti<br />
essere tre. Insomma, per la formazione<br />
diretta da Tosto c’è da fare un autentico<br />
"mea culpa" per non aver centrato<br />
la vittoria piena al "Campo Italia".<br />
L’occasione c’è stata, anche se nell’extra<br />
time della partita. E sarebbe stato<br />
un colpo mortifero se Cocuzza non<br />
avesse sprecato la più facile delle occasioni,<br />
al solitario cospetto con Albano.<br />
Eppure, il numero cinque siciliano era<br />
stato bravo a sfruttare l’ennesimo errore<br />
difensivo dei padroni di casa, trovandosi<br />
a tu per tu con Albano. Insomma,<br />
Tosto e la sua truppa avevano l’occasione<br />
di chiudere in bellezza una<br />
trasferta nella quale, di certo, un pareggio<br />
sarebbe stato ampiamente sottoscritto.<br />
In precedenza, sempre i padroni di<br />
casa si erano fatti pericolosi al 4’ con il<br />
solito Scarpa, con la sua conclusione a<br />
perdersi a lato, e al 6’, con Sabatino che<br />
non capitalizza un assist di Scarpa. Resta<br />
ancorato sul doppio zero il risultato,<br />
con il pericolo che, si spera, abbia<br />
scosso la formazione siciliana. Invece,<br />
sono sempre i padroni di casa a dettare<br />
le danze. Ma lo fanno con una manovra<br />
lenta e prevedibile che non crea<br />
davvero grossi grattacapi a Caruso.<br />
La prima conclusione dell’Acicatena<br />
arriva solo al 26’: la conclusione su<br />
calcio piazzato di Cataldi è alta sulla<br />
traversa. Un minuto dopo c’è la risposta<br />
dei padroni di casa: al 27’ Grana<br />
lancia lungo per Oriente, che però è<br />
anticipato da Caruso in uscita. Nella ripresa,<br />
sei minuti e i padroni di casa<br />
hanno l’occasione per sbloccare il risultato.<br />
Punizione di Scarpa dal limite,<br />
dalla barriera si alza una mano che<br />
devia la sfera. Per l’arbitro è rigore, sul<br />
dischetto si presenta lo stesso Scarpa,<br />
che «divora» l’occasione per portare in<br />
vantaggio i padroni di casa, facendo fare<br />
un figurone al portiere siciliano, che<br />
para senza troppa difficoltà. Il vantaggio<br />
biancazzurro, però, è nell’aria e arriva<br />
un minuto dopo con Schioppa, lesto<br />
a respingere in rete una deviazione<br />
corta di Caruso su punizione di Bontempo.<br />
Il Sapri sembra allentare la presa,<br />
anche se non l’aveva mai avuta durante<br />
tutto l’arco della gara. L’azione del<br />
pari parte da un errore in disimpegno<br />
del portiere Albano, che al 16’, regala il<br />
pallone a Costa, il quale però viene<br />
steso dall’argentino Grana. Punizione<br />
dal limite e ammonizione per Grana.<br />
Sul pallone arriva il giovane Ambrosio<br />
che disegna una precisa esecuzione<br />
all’incrocio dei pali. Un vero e proprio<br />
calcio piazzato, che rimette in discussione<br />
un risultato che avrebbe punito<br />
oltre misura i siciliani.<br />
Il Sapri cerca di reagire, ma resta in<br />
dieci per l’espulsione di Casisa, e tutto<br />
si complica. Al 43’ Marciano di testa<br />
sfiora la rete strappa-applausi ma il<br />
brivido è nell’angolo. In pieno recupero<br />
Cocuzza si ricorda di essere un vero<br />
e proprio difensore, sprecando una favorevole<br />
occasione per sbancare il<br />
"Campo Italia" di Sapri.<br />
Alla fine, toccherà proprio all’Acicatena<br />
recriminare sul risultato finale. Il<br />
tutto mentre dagli spalti piovono bordate<br />
d’assordanti fischi dagli spettatori.<br />
Al termine della gara mister Tosto,<br />
allenatore dell’Acicatena è soddisfatto<br />
della prestazione della sua squadra,<br />
anche se ha qualche recriminazione<br />
per le troppe occasioni sciupate dai<br />
suoi uomini.: «Anche se devo ammettere<br />
che, a livello di possesso palla, il<br />
Sapri ha avuto qualcosa in più, noi abbiamo<br />
costruito le più importanti occasioni<br />
da rete. Tre gol quasi fatti che,<br />
in questa categoria, hanno un peso<br />
non indifferente. Infatti, se non metti<br />
nel sacco palle così semplici, rischi di<br />
tornare a casa con l’amaro in bocca».<br />
Per quanto riguarda il gioco espresso<br />
in campo, Tosto ha parole di elogio<br />
verso i suoi uomini, i quali hanno giocato<br />
senza timore reverenziale di fronte<br />
a una squadra che lotta per gli stessi<br />
obiettivi: «Ho visto una grande squadra<br />
con ragazzi che in campo hanno<br />
dato l’anima ed hanno sudato dal primo<br />
all’ultimo minuto».<br />
ANTONIO ROMA<br />
SAPRI 1<br />
ACICATENA 1<br />
SAPRI (4-4-2): Aldano 6,5; D’Andò 6, Grana<br />
6 (30’ st Masciano ng), Casisa 5, Schioppa<br />
6; Ventre 6, Sabatino 6, Bontempo 6,<br />
Scarpa 6,5 (13’ st Armonia 6); Nunnari 6,<br />
Oriente 6 (39’ st Genova ng). A DISP.: Pica,<br />
Righetti, Piccirillo, Sorrentino. ALL.: Bellinvia.<br />
ACICATENA (3-4-3): Caruso 6,5; Ventura<br />
6, Celso 6,5, Napoli 6; Cocuzza 6, Cataldi<br />
6,5, Assenzio 7 (44’ st Castorina ng), Benedettino<br />
6,5; Ambrosio 7,5 (30’ st Leotta 6),<br />
Ardizzone 6,5, Costa 6,5 (37’ st Ranno ng).<br />
A DISP.: Liotta, Catania, Privitera, Ricca.<br />
ALL.: Tosto.<br />
ARBITRO: Livadoti di Crotone 6.<br />
RETI: st 7’ Schioppa (S), 16’ Ambrosio (A).<br />
NOTE: <strong>giornata</strong> di sole, terreno di gioco in<br />
buone condizioni. Ammoniti Benedettino,<br />
Napoli, Grana, Cocuzza, Costa, Ventura e<br />
Scarpa. Espulso Casisa al 37’ st. Spettatori<br />
700 circa. Calci d’angolo 6-3 per il Sapri. Recupero<br />
tempo: pt 2’; st 5’.
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
LA SICILIA<br />
Calcio ~ Serie D<br />
.35<br />
Al Ragusa il derby con il Paternò<br />
RAGUSA 1<br />
PATERNÒ 0<br />
RAGUSA (4-4-2): Merletti; Zagami, Ruggero, Conti, Boemia; Melillo, Vitetta, Pirrone F.,<br />
Bufalino (dal 18’ st Vasile); Rosa (dal 41’ st Peter), Gulino (dal 39’ st Nguini). A DISPSIZIO-<br />
NE: Presti, Cosenza, Prrone G., Perricone. ALL. Galfano.<br />
PATERNÒ (4-4-2): Cicutti; Pettinato (dal 34’ st Licciardello), Scalia C.lo, Fascetto, Zappalà;<br />
Torrisi, Lunetto, Cervillera, Savanarola (dal 25’ st Licandri); Catania, Varrica. A DISPOSIZIO-<br />
NE: Scalia C., Seminara, Bongiorno, Coppola, Ranieri. ALL. Pannitteri.<br />
ARBITRO: Mercante di Agrigento<br />
RETE: al 31’ del secondo tempo Rosa<br />
NOTE: Spettatori un migliaio con nutrita rappresentanza ospite; calci d’angolo 4-3 per il<br />
Ragusa; ammoniti: Pirrone e Vitetta del Ragusa; Catania, Lunetto e Zappalà del Paternò;<br />
recuperi: 2’ e 4’.<br />
Gli azzurri hanno fallito un rigore con<br />
Pirrone. Un traversa colpita da Catania<br />
GIOVANNI PLUCHINO<br />
RAGUSA. Il Ragusa, grazie a un gol di testa,<br />
a un quarto d’ora dalla fine, di Beppe<br />
Rosa, si è aggiudicato un derby dai<br />
tanti risvolti, in positivo ma anche in<br />
negativo. Un derby che se Pirrone<br />
avesse realizzato un rigore concesso al<br />
<strong>10</strong>’ di gioco per un sandiwich in piena<br />
area su Rosa dalla coppia di centrali<br />
rossazzurri, avrebbe potuto prendere<br />
ben altra piega in favore dei padroni di<br />
casa. Ma un derby che avrebbe potuto<br />
sorridere all’undici di Pannitteri se il tiraccio<br />
da una ventina di metri di Catania,<br />
all’inizio della ripresa (che ha<br />
scheggiato la traversa con Merletti fuori<br />
causa) fosse finito qualche centimetro<br />
più in basso.<br />
A sottolineare la validità del successo<br />
dalla parte del Ragusa sta il primo<br />
quarto d’ora di gioco, davvero eccellente,<br />
e il finale alla grande che avrebbe<br />
potuto procurare anche il raddoppio.<br />
Ma il generoso Paternò visto ieri al<br />
Selvaggio (peraltro ancora alla ricerca<br />
di un paio di validi rinforzi) non avrebbe<br />
meritato di certo un passivo più severo.<br />
A fare da contorno all’atteso derby<br />
(che ritornava dopo parecchie stagioni)<br />
un caldo sole estivo e un pubblico<br />
(locale ed ospite) quanto mai corretto;<br />
così come corretti sono stati gli atleti in<br />
campo.<br />
Iniziava il Ragusa a spron battuto: al<br />
3’ sfiorava il gol con Bufalino (pallone<br />
respinto sulla linea da Fascetto) e al <strong>10</strong>’<br />
otteneva un calcio di rigore. Si incaricava<br />
di batterlo lo specialista Pirrone:<br />
palla lenta sulla destra e gran balzo<br />
del giovane Cicutti che riusciva a respingere;<br />
arrivava Rosa come un falco<br />
e, incredibilmente, da due passi, falliva<br />
il bersaglio mandando il pallone sul<br />
fondo.<br />
Il doppio errore non poteva non<br />
avere conseguenze sugli azzurri. E ovviamente<br />
ne approfittavano gli ospiti<br />
per riorganizzare le fila, per creare una<br />
barriera a metà campo in grado di inaridire<br />
sul nascere le sempre meno limpide<br />
azioni offensive dei padroni di<br />
casa. Senza trascurare, naturalmente<br />
qualche azione di alleggerimento: come<br />
al 27’, conclusione di Varrica deviata<br />
da un difensore azzurro in calcio<br />
d’angolo, o come al 39’ con girata al volo<br />
(su assist di Catania) di Lunetto, che<br />
trovava pronto Merletti alla superdeviazione<br />
oltre la traversa.<br />
Nella ripresa, eccezion fatta per la<br />
traversa pizzicata, al 4’, da Catania, l’iniziativa,<br />
sia pure senza continuità, ritornava<br />
al Ragusa. Al 22’ Rosa si «beve»<br />
il diretto avversario, entra in area e<br />
viene atterrato. Tutto normale per l’arbitro.<br />
Poi la rete-partita al 31’: cross alto<br />
dalla sinistra di Boemia, testa vincente<br />
di Rosa, in un grappolo di avversari.<br />
E quindi tornava a dettar legge il<br />
Ragusa su un Paternò scarico e demoralizzato.<br />
Il raddoppio viene ripetutamente<br />
sfiorato, specie al 36’ con assist<br />
di Rosa per Gulino e fiondata di poco<br />
sul fondo. Poi la fine con le due squadre<br />
che vengono accomunate in un<br />
unico applauso.<br />
ROSA SEGNA IL GOL DELLA VITTORIA DEL RAGUSA SULL’ADRANO<br />
BUFALINO CONTRASTATO DA UN DIFENSORE ROSSAZZURRO CADE A TERRA<br />
[FOTO MOLTISANTI]<br />
[FOTO MOLTISANTI]<br />
Galfano: «Un successo davvero pesante»<br />
Pannitteri: «Il pari sarebbe stato più giusto»<br />
RAGUSA. «Sono davvero soddisfatto della<br />
prestazione dei miei ragazzi; hanno<br />
cercato continuamente il successo e alla<br />
fine la loro perseveranza è stata premiata»,<br />
dice a fine gara Angelo Galfano.<br />
Che aggiunge: «Sono stati tre punti<br />
pesanti quelli ottenuti contro un Paternò<br />
che dopo il nostro errore dagli<br />
undici metri si è chiuso in difesa, con<br />
otto e persino nove uomini. Dobbiamo<br />
ancora lavorare per ovviare a certi errori.<br />
Non dimentichiamo che questo<br />
Ragusa è una squadra giovane e rinnovatissima<br />
rispetto a quella della passata<br />
stagione».<br />
Molto sereno Ciccio Pannitteri, al<br />
quale qualcuno suggerisce di ritornare<br />
in campo: «Se avessimo conquistato lo<br />
0-0 - dice - non avremmo rubato nulla.<br />
Ho dovuto mettere in campo una<br />
squadra di fortuna, priva dell’infortunato<br />
Anselmi e con Cervillera a corto di<br />
preparazione; malgrado ciò le nostre<br />
buone occasioni le abbiamo avute; ora<br />
speriamo in un paio di rinforzi».<br />
G. P.<br />
Campobello travolto<br />
dalla Sangiuseppese<br />
CAMPOBELLO 1<br />
SANGIUSEPPESE 4<br />
CAMPOBELLO: Piraneo, Ferdico, Mossa (78’ Ulma), Trovato, Fedele, Colletto, Italia,<br />
Taormina, Panatteri, Nasello (65’ Licata), Lucido (43’ Puglisi). ALLENATORE: Bucaro.<br />
SANGIUSEPPESE: Iaccarino, Vitagliano, Mannone, Corsale, Scognamiglio, Parisi<br />
(73’ Misiti), De Luca, Ausoni, Vitaglione (60’ De Cesare), Moxedano (60’ Casapulla),<br />
Varriale. ALLENATORE: Mandragora.<br />
ARBITRO: Ricciardella di Formia.<br />
RETI: 26’ Vitaglione, 30’ Moxedano, 59’ Panatteri (rigore), 63’ e 70’ Varriale.<br />
NOTE: spettatori 600 circa. Ammoniti Fedele, Trovato, Corsale, Parisi e Mannone.<br />
Espulso al 35’ Colletto. Angoli 5 a 3 per la Sangiuseppese. Recupero: 3’ pt, 3’ st.<br />
IGNAZIO PANATTERI<br />
CASTELVETRANO. Crolla in casa il Campobello<br />
al cospetto di una quadrata Sangiuseppese,<br />
che, sorniona, approfitta<br />
delle leggerezze e delle amnesie difensive<br />
dei gialloblù. Mandragora gioca<br />
con due esterni che stanno molto<br />
larghi a centrocampo (costringendo la<br />
linea mediana a tre del Campobello a<br />
finire puntualmente in inferiorità nella<br />
zona nevralgica del terreno di gioco)<br />
e s’affida alla buona lena di Ausoni<br />
(che detta i tempi della squadra in modo<br />
esemplare) e al potenziale offensivo<br />
della coppia Vitaglione-Varriale.<br />
Il Campobello, che fa fatica a costruire<br />
gioco e soffre in mezzo al campo,<br />
va sotto per la prima volta al 26’:<br />
retroguardia canarina in tilt con Ferdico<br />
che rinvia corto e De Luca che può<br />
innescare Vitaglione, il quale, con un<br />
preciso diagonale, mette in rete.<br />
Il raddoppio ospite, al 30’, è opera di<br />
Moxedano, che, con un sinistro a rientrare,<br />
beffa un immobile Piraneo direttamente<br />
dalla bandierina del calcio<br />
d’angolo. Al 35’ il Campobello compromette<br />
definitivamente la sua gara<br />
rimanendo in dieci per via dell’espulsione<br />
di Colletto, fin troppo polemico<br />
nei confronti dell’arbitro. L’unica occasione<br />
gialloblù della prima frazione è<br />
sui piedi di Fedele, il cui destro dal limite,<br />
al 42’, sibila non distante dall’incrocio<br />
dei pali. ,Nella ripresa, al 59’, i<br />
padroni di casa hanno un sussulto. Il<br />
portiere ospite Iaccarino esce male su<br />
un traversone di Nasello e si fa sfuggire<br />
la palla dalle mani; sulla sfera s’avventa<br />
Panatteri che viene spinto da<br />
Mannone prima di poter calciare a rete:<br />
rigore che lo stesso Panatteri trasforma,<br />
piazzando la palla nell’angolo<br />
basso alla sinistra di Iaccarino.<br />
Chi s’aspetta, però, una rimonta canarina<br />
resta deluso, giacché, tra il 63’ e<br />
il 70’, la Sangiuseppese chiude la pratica.<br />
In entrambe le circostanze con la<br />
sua punta di diamante, Varriale. L’attaccante<br />
biancoceleste dapprima raccoglie<br />
di testa un cross dalla sinistra di<br />
Ausoni, spedendolo alle spalle di Piraneo;<br />
dopo piega le mani al portiere<br />
gialloblù con un violento destro dal limite<br />
a conclusione di una pregevole<br />
azione personale.<br />
VINCENZO DI STEFANO
36.<br />
LA SICILIA<br />
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
Calcio ~ Serie D<br />
Siracusa e Adrano, pareggi inattesi<br />
SIRACUSA 0<br />
COSENZA 0<br />
SIRACUSA: Casadei, Tomacelli, Longobardi, De Pascale, Perrelli, Iodice, Nuvoli (56’ Pellegrino),<br />
Dima (87’ Alletto), Ferrara, Bonarrigo ( 76’ Mandarano), Romano. IN PANCHINA:<br />
Aprile, Falanca, Grimaldi, Siciliano. ALL. Domenico Giacomarro.<br />
COSENZA: D’Auria, Scarlato, De Pasquale, Vanzetto, Scorrano, Maglione, Sanso, Di Maio,<br />
De Rose (74’ Trascina), Lio (83’ Ferrentino), Prete. IN PANCHINA: Spingola, Guido, Cucinotta,<br />
Castiglia. ALL. Giacomo Zunico.<br />
ARBITRO. Alessandro Di Paolo di Avezzano. Assistenti di linea: Mandis e Cinquemani di<br />
Palermo.<br />
NOTE: Spettatori 3500. Ammoniti: 30’ Romano, 34’ Tomacelli, 46’ Vanzetto. Espulso al<br />
77’ Tomacelli. Calci d’angolo 5-3 per il Siracusa. Recupero: 0’, 5’.<br />
Annullato un gol a Romano per un dubbio<br />
fuorigioco. Azzurri però poco brillanti<br />
ADRANO 1<br />
ROSSANESE 1<br />
ADRANO: Saia, Cutrufello, Taverniti, Giuffrida (78’ Zumbo), Daidone, Vassallo (83’ Oliva),<br />
Tandurella, Aiello, Elamraoui. Guastella, Aricò (46’ Raffa). IN PANCHINA: Atanasio, D’Angelo,<br />
Truglio, Carbonaro. ALLENATORE: Gaetano Di Maria.<br />
ROSSANESE: Vitale, Murrone, Palopoli, Gaccione, De Luca, Catalano, Apa, Leone (67’ Cerri),<br />
Lombisani (56’ Scalise), De Simone (67’ Manzillo). Fiorino. IN PANCHINA: Simari, Magliarella,<br />
Morano, Parise. ALLENATORE: Giuseppe Galluzzo.<br />
ARBITRO: Ostinelli di Como. Collaboratori, Martorina di Ragusa e Tiranno di Agrigento<br />
RETI: 37’ Aricò, 75’ Fiorino.<br />
NOTE: splendido pomeriggio autunnale, spettatori 700 circa con 11 tifosi ospiti. In tribuna<br />
presente l’on. Fabio Mancuso sindaco di Adrano. Ammoniti: Leone (R), Cutrufello (A), Aiello<br />
(A), Elamraoui (A). Angoli: 8-6 (peino tempo 2-5) per l’Adrano. Minuti di recupero 2’, 3’.<br />
Gli etnei bloccati dall’ultima della classe. I<br />
calabresi recuperano il gol di svantaggio<br />
SIRACUSA. Un pareggio che lascia scontento solo il Siracusa<br />
che il suo bravo gol l’aveva anche segnato ma che il direttore<br />
di gara ha inspiegabilmente deciso d’annullare, dando<br />
una mano al Cosenza di Zunico che si difendeva seppure ordinatamente<br />
in nove uomini. Sin dall’inizio l’arbitro ha<br />
consentito ai difensori cosentini interventi fallosi su Romano,<br />
Bonarrigo e Ferrara senza intervenire efficacemente, lasciando<br />
tra l’altro che i difensori ospiti interrompessero con<br />
manfrine gratuite gli assalti vibranti, anche se poco lucidi,<br />
degli avanti azzurri. Soprattutto nel secondo tempo, quando<br />
all’esperta squadra cosentina, impegnata a portare a casa<br />
un pareggio d’oro, pericolosa in attacco soltanto con Lio,<br />
è stato consentito di fare il lecito e l’illecito.<br />
Avevano iniziato bene gli azzurri con Ferrara (3’), protagonista<br />
poi di un gesto irriguardoso e sconsiderato, forse<br />
dettato dallo stress della gara, dopo il fischio finale. L’attaccante<br />
non trovava la deviazione di testa vincente su un preciso<br />
spiovente di Perrelli, che con Dima ha ricucito instancabilmente<br />
la manovra azzurra anche se poi s’imbottigliava<br />
negli stretti spazi lasciati<br />
Contestato<br />
l’operato del<br />
direttore di gara,<br />
ma gli aretusei<br />
non hanno mai<br />
sfondato il<br />
bunker difensivo<br />
dei calabresi.<br />
Espulso Tomacelli<br />
a 13’ dalla fine<br />
dal Cosenza. Gli ospiti controbattevano<br />
ma senza costrutto.<br />
Sanso in fuorigioco<br />
(5’) segnava dopo il fischio<br />
dell’arbitro. Nuvoli (8’) in veloce<br />
ripiegamento difensivo<br />
recuperava su Lio, che stava<br />
per essere smarcato da Sanso<br />
e subito dopo (9’) un tiro<br />
da lontano di Vanzetto sfiorava<br />
il palo alla sinistra di Casadei.<br />
Dopo la sfuriata azzurra,<br />
la squadra di Zunico rifiatava<br />
e Dima (14’) sradicava il pallone<br />
a Di Maio in uno dei<br />
tanti duelli a centrocampo e<br />
lanciava di precisione Ferrara<br />
anticipato da Maglione. Il<br />
Cosenza punzecchiava con<br />
una rovesciata soltanto spettacolare (16’) di Sanso, su cross<br />
di De Rose e un minuto dopo gli aretusei cominciavano a<br />
stringere d’assedio la porta cosentina. D’Auria sfoderava<br />
grandi riflessi su un forte tiro da lontano scagliato da Longobardi<br />
(17’); Perrelli (18’) dalla tre quarti, in ripartenza,<br />
provava a innescare Ferrara, ancora anticipato da Maglione.<br />
Poi il gol annullato a Romano al 24’: l’arbitro fischiava un<br />
dubbio fuorigioco dopo che l’attaccante aveva concluso tutta<br />
di prima, imbastita da Ferrara con l’inserimento da dietro<br />
Tomacelli. Il Cosenza metteva fuori la testa solo con l’insidioso<br />
cross di Maglione (27’) che attraversava tutto lo<br />
specchio della porta azzurra. Ancora Romano (28’) dopo<br />
una brillante serpentina, smistava su Ferrara la cui conclusione<br />
rasoterra sfiorava il palo. Davvero efficace l’innesto del<br />
centrale De Pascale, appena arrivato, che ha mostrato buona<br />
intesa e sincronismi con la pattuglia dei quattro under.<br />
Nel secondo tempo soltanto conclusioni personali dall’una<br />
e dall’altra parte mentre gli aretusei si affidavano a palle<br />
inattive per cercare di scardinare la retroguardia ospite.<br />
Neppure quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Tomacelli<br />
(77’), caduto ingenuamente nella trappola tesa<br />
dall’astuto Lio, il Siracusa ha rinunciato ad attaccare ma il<br />
caldo e la fatica a quel punto hanno annebbiato del tutto le<br />
idee agli azzurri.<br />
GIUSEPPE BENANTI<br />
Qui accanto,<br />
Romano in azione<br />
(foto di Barbara<br />
Bacci); a destra,<br />
l’adranita<br />
Guastella<br />
contrastato da<br />
Morano (foto<br />
Santi Zappalà)<br />
Giacomarro: «Giocare<br />
in queste condizioni...»<br />
SIRACUSA. L’allenatore aretuseo Giacomarro nel dopopartita<br />
dissenta dall’operato arbitrale. «Non siamo evidentemente<br />
ben visti in Lega, una volta che ho potuto ascoltare le<br />
motivazioni addotte dall’arbitro sul gol annullato a Romano.<br />
E’ pur vero che siamo stati in difficoltà in avanti, con dieci<br />
giocatori cosentini che hanno presidiato in pianta stabile la<br />
loro area. Diventa comunque difficile giocare in queste<br />
condizioni e d’altronde, com’è noto, per giocare bene<br />
bisogna essere in due».<br />
«La squadra - replica il diesse cosentino Fabrizio Maglia,<br />
delegato a parlare - doveva dimostrare di possedere<br />
carattere. L’ha fatto. Rimpiangiamo di non avere potuto<br />
disporre di attaccanti di ruolo come quelli dei nostri<br />
avversari. Il pareggio ottenuto al De Simone è un segnale<br />
forte rivolto alla nostra tifoseria che giustamente ci ha<br />
contestato ma che indica come i giocatori siano compatti<br />
assieme all’allenatore».<br />
GI. BE.<br />
Guastella: «Sbagliato<br />
l’approccio alla gara»<br />
ADRANO. Atmosfera serena nel dopo partita: i tifosi biancoazzurri<br />
dopo gli applausi alla propria squadra lasciano<br />
tranquillamente il Comunale e gli undici tifosi ospiti<br />
condividono la gioia del pareggio con i loro giocatori. Il giudizio<br />
della gara lo affidiamo al centrocampista Guastella, ex<br />
giocatore della Rossanese. «Uno deve dare il massimo in ogni<br />
gara, ma contro la mia ex squadra avrei voluto sfoggiare<br />
senz’altro una prestazione migliore. Debbo onestamente e<br />
sportivamente ammettere che il pareggio ci sta tutto. Abbiamo<br />
sbagliato l’approccio alla gara, forse dopo la partita di Siracusa<br />
non siamo riusciti a ricaricarci sotto il profilo psicologico. Lo so,<br />
abbiamo sprecato, ma ormai è andata».<br />
Il tecnico della Rossanese Galluzo esprime lo stato d’animo<br />
della squadra e della società:« Un punto per cominciare dopo<br />
quattro sconfitte consecutive ottenuto contro una squadra ben<br />
messa in campo e contro quell’Adrano che è stato sempre la<br />
nostra bestia nera. Chissà, adesso il futuro, potrebbe cambiare».<br />
P. L.<br />
LA RETE DELL’ETNEO ARICÒ CHE HA PERMESSO ALL’ ADRANO DI PASSARE IN VANTAGGIO SULL’ OSTICA ROSSANESE<br />
[FOTO S. ZAPPALÀ]<br />
ADRANO. Un pareggio che ha accontentato tutti quello maturato<br />
tra l’Adrano e la Rossanese, con la squadra di casa<br />
che rimane ben salda al secondo posto in classifica e con<br />
gli ospiti felici per aver rotto, finalmente, l’incantesimo di<br />
quattro sconfitte consecutive (tra Coppa e campionato), racimolando<br />
un punto che considerano tutto oro colato. Per<br />
la statistica, fra l’altro, va annoverata la sfiga nera avuta nel<br />
passato dalla Rossanese contro l’Adrano che al termine della<br />
scorsa stagione aveva ricacciato la squadra calabrese in<br />
Eccellenza, dopo i play-out, e successivamente ugualmente<br />
in <strong>serie</strong> D.<br />
Da registrare la maturità dei tifosi dell’Adrano che, a fine<br />
gara, nonostante il pareggio interno contro l’ultima<br />
della classe, hanno ugualmente applaudito i propri giocatori<br />
consci che hanno dato il massimo nelle ultime tre gare<br />
giocate durante la settimana (vittoria esterna a Cosenza<br />
e sconfitta a Siracusa in Coppa) e consapevoli soprattutto<br />
di quelli che potrebbero essere i limiti dell’Adrano in<br />
questo campionato, anche<br />
I biancazzurri non<br />
sono riusciti a<br />
finalizzare nella<br />
ripresa nessuna<br />
delle numerose<br />
palle-gol create.<br />
Così alla fine è<br />
stato il portiere<br />
Saia a salvare il<br />
risultato<br />
se, sino a questo momento,<br />
la squadra di Gaetano Di Maria,<br />
nonostante la media<br />
dell’età dei giocatori (meno<br />
di 20 anni), non ha mai sfigurato.<br />
LA GARA. L’Adrano scende<br />
in campo privo di Amico, il<br />
suo giocatore più rappresentativo,<br />
uscito malconcio dal<br />
campo di Siracusa, mentre<br />
gli ospiti sono in formazione<br />
tipo con Gaccione, De Luca e<br />
Apa (<strong>10</strong>3 anni in tre), a far la<br />
differenza (Apa ha disputato<br />
ben sette campionati in <strong>serie</strong><br />
B).<br />
E’ l’Adrano con Guastella a<br />
creare la prima occasione da<br />
rete, ma ottiene solo l’angolo.<br />
La Rossanese presenta le sue credenziali con un calcio<br />
di punizione di Gaccione, spazzato fuori area da Aiello. Poi<br />
iniziano le danze con Guastella, Tandurella, Elamraoui,<br />
ma nessuno riesce a confezionare una vera azione ficcante,<br />
tranne un gran bolide di Guastella (servito da un tocco<br />
morbido di Elamraoui) che sibila sopra la traversa ed un tiro<br />
di sinistro di Tandurella su servizio di Guastella, fuori<br />
bersaglio. La Rossanese risponde con Fiorino e Apa, su<br />
rifornimenti di Gaccione, e son brividi per la difesa locale.<br />
Al 37’ sugli sviluppi di un’ennesima punizione di Guastella<br />
(unico ex della partita), torre di Elamraoui per Aricò che<br />
insacca di piede, senza pensarci due volte.<br />
La ripresa vede in campo Raffa al posto di Aricò e, come<br />
unica punta, Tandurella: l’Adrano gioca meglio, confeziona<br />
una <strong>serie</strong> impressionante di azioni da gol, ottiene sei<br />
corner, ma per un motivo o per un altro spreca sempre il tiro<br />
decisivo.<br />
A salvare il raddoppio (che sembra quasi fatto), ci si<br />
mette pure l’ottimo difensore estremo ospite Vitale che al<br />
68’, per ben due volte consecutive, salva la propria porta respingendo<br />
“un proiettile” di Aiello e un pallonetto di testa<br />
di Guastella. Così, sette minuti dopo Fiorino, ben imbeccato<br />
da Murrone, depone in rete il pallone del pareggio. Addirittura<br />
sarà Paolo Saia a dover intervenire alla grande<br />
(85’) per bloccare un tiro di Manzillo su invito di Faccione<br />
e salvare così un giusto e meritato pareggio.<br />
PAOLO LICCIARDELLO<br />
L’UNDICI DI CAPODICASA RECUPERA PER DUE VOLTE LO SVANTAGGIO E FALLISCE NEL FINALE LA VITTORIA<br />
Il Licata sfiora il colpaccio contro il Savoia<br />
DI SOMMA HA SEGNATO IL GOL DEL PARI<br />
SAVOIA 2<br />
LICATA 2<br />
SAVOIA: Romagnini, Abate, Caldore, Costantino,<br />
Serino, Scognamiglio, Ruggiero<br />
(1’ st Buffa; 6’ Manzi), Pinto, Porzio, Caliano<br />
(5’ st Malgieri), De Rosa. A DISP. Ingenito,<br />
Carlino, Nappi, De Biase. ALL. Anastasio.<br />
LICATA: Lo Galbo, Accetta, Rolla (34’ st Nave<br />
S.), Manfrini (1’ st Cavallaro), Gallo, Milanesio<br />
(1’ st Nave N.), Concialdi, Pecorella,<br />
Cordaro, Di Somma, Mancino. A DISP. Carandente,<br />
Semprevivo, Gnoffo, Brunetto.<br />
ALL. Capodicasa<br />
ARBITRO: Faggiano di Civitavecchia<br />
RETI: pt, 1’ De Rosa, 8’ Cordaro, 45’ Caliano:<br />
st 28’ Di Somma<br />
NOTE: Ammoniti: Pinto e Manzi per il Savoia;<br />
Mancino e Pecorella per il Licata. Espulso<br />
Pinto per doppia ammonizione Angoli:<br />
3-3. Recuperi: 3’ e 5’. Spettatori: 400 circa<br />
ROSSANO. Sul neutro di Rossano, il Licata<br />
conquista il primo punto esterno di<br />
questa stagione. Contro un avversaria<br />
blasonata e favorita per la vittoria finale<br />
come il Savoia, la giovane squadra<br />
gialloblù mostra un buon calcio e ai<br />
punti meriterebbe l’intera posta in palio.<br />
Gli uomini di mister Capodicasa<br />
vengono colpiti a freddo dopo soltanto<br />
43 secondi dal fischio d’inizio. De<br />
Rosa prende palla sulla tre quarti avversaria<br />
leggermente defilato sulla sinistra,<br />
si accentra e lascia partire un<br />
gran tiro che sorprende nettamente il<br />
portiere nell’angolino destra. Il Licata<br />
non si perde d’animo e dopo soltanto 7<br />
minuti raggiunge il pari. Lancio di capitan<br />
Di Somma per il compagno di reparto<br />
Cordaro. Nel cuore dell’area l’attaccante<br />
del Licata viene contrastato<br />
da Serino, ma sulla ribattuta il numero<br />
9 anticipa il difensore e di sinistro<br />
calcia imparabilmente.<br />
La partita ora sembra in equilibrio<br />
ma gli ospiti sono più intraprendenti e<br />
più vogliosi di ottenere i tre punti, grazie<br />
al 4-4-2 offensivo dettato dal mister<br />
Capodicasa. L’allenatore rossoblù<br />
accorcia molto le distanze tra i reparti,<br />
ordina una difesa altissima e lascia a Di<br />
Somma il compito di aiutare in attacco<br />
Concialdi e Cordaro. Inevitabilmente,<br />
però, si espone al contropiede del Savoia<br />
che al 23’ per poco non colpisce.<br />
Lancio di De Rosa per Caliano che sul<br />
filo del fuorigioco si invola verso la<br />
porta avversaria. A tu per tu con l’estremo<br />
difensore l’attaccante perde<br />
troppo tempo e colpisce in pieno il<br />
portiere che si salva in angolo. Cinque<br />
minuti dopo è il turno di Cordaro a<br />
mancare la rete del possibile vantaggio.<br />
Perfetto l’invito filtrante di Pecorella<br />
che pesca in area il compagno d’attacco.<br />
Per anticipare il portiere tocca di<br />
punta ma Romagnini ha un ottimo riflesso<br />
e sventa la minaccia. Il primo<br />
tempo sembra finire in parità ma al 45’<br />
i padroni di casa si riportano in vantaggio.<br />
Sugli sviluppi di una punizione<br />
dal limite, il sinistro liftato di Caliano<br />
sorprende nettamente il portiere sul<br />
palo non coperto dalla barriera. Il contraccolpo<br />
dello svantaggio pesa come<br />
un macigno sulle gambe e sulla testa<br />
del Licata che per poco non capitola<br />
nel secondo minuto di recupero. De<br />
Rosa, infatti, sfrutta un’indecisione della<br />
difesa, ruba palla, si invola verso la<br />
porta, ma è bravo Lo Galbo a chiudergli<br />
lo specchio della porta.<br />
L’inizio ripresa è denso di emozioni.<br />
Al 2’ i padroni di casa restano in dieci.<br />
Pinto entra in area e affrontato da un<br />
difensore cade a terra. Per l’arbitro è simulazione,<br />
scatta il secondo cartellino<br />
giallo e, dunque, bianconeri costretti a<br />
giocare in dieci. Al 19’ il Licata sfiora il<br />
pareggio: Cordaro, servito da Di Somma<br />
con una punizione battuta velocemente,<br />
calcia quasi a botta sicura. Perfetto<br />
il colpo di reni di Romagnini che<br />
sventa la minaccia. Quattro minuti più<br />
tardi è Mancino a seminare il panico<br />
con dribbling ubriacanti. Il suo invito<br />
proveniente dalla corsia sinistra non<br />
viene raccolto dai compagni. Il bunker<br />
del Savoia sembra reggere nonostante<br />
il predominante possesso palla del Savoia,<br />
ma al 28’ deve capitolare. Capitan<br />
Di Somma batte una punizione: la sfera<br />
viene leggermente deviata dalla<br />
barriera e si insacca. I<br />
FABIO LEPERA
LA SICILIA<br />
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
54. Siracusa sport<br />
Corsa: «Bethania» a Mortillaro Torna la Val d’Anapo-Sortino<br />
IL NETINO CORRADO MORTILLARO<br />
È ancora il netino Corrado Mortillaro<br />
ad aggiudicarsi una delle classiche più<br />
importanti della nostra provincia. Già<br />
vincitore due settimane fa nel trofeo<br />
regionale “De Filippis” organizzato dal<br />
34° gruppo Radar dell’Aeronautica Militare<br />
di Siracusa, l’atleta della Sonwesa<br />
Cagliari allenato dal netino Salvatore<br />
Rizza, si è imposto al 4° trofeo<br />
Bethania (corsa su strada di 9 km e<br />
valido quale 9° Gran Prix provinciale)<br />
svoltosi in contrada Isola, dopo poco<br />
più di 27 minuti sul palazzolese, ma<br />
gareggiante con la Calvesi Aosta, Carlo<br />
Rovella. Terzo assoluto Giuseppe Mazziotta<br />
dell’Atletica Lentini. Fra gli assoluti<br />
donne primo posto della ennese<br />
Maria Sella (che si è aggiudicata il terzo<br />
memorial “Lucia Arsì”) davanti alle<br />
atlete della Selene Siracusa, Annalisa<br />
Romano e Lucia Moltisanti. Sono stati<br />
oltre 170 i partecipanti alla manifestazione<br />
organizzata dal comitato di<br />
Bethania con la benedizione di padre<br />
Sortino, e con il supporto tecnico della<br />
Podistica Amatori dei presidenti Patrizia<br />
Marino e Salvo Spicuglia.<br />
Partner dell’evento sono stati anche<br />
l’assessorato allo Sport del Comune, il<br />
Coni e l’Aics di Siracusa (il via alla gara<br />
è stato dato dall’ assessore allo Sport<br />
Riccardo Lo Monaco, i presidenti Elio<br />
Gervasi e Jano Battaglia), ma anche<br />
l’Avis di Siracusa, l’Erg, l’Avcs, la Fidal,<br />
l’Ecoem, il Sebach, il Sina Service, lo<br />
Smai, il Cipis, il Gibbons, l’Ms Isolamenti,<br />
il Pantatours e il Monterosso.<br />
In dettaglio i vari vincitori di categoria:<br />
maschile senior: Carlo Rovella; TM,<br />
Riccardo Alvano, M35 Giuseppe Passanisi,<br />
M40: Giuseppe Mazziotta, M45<br />
Giovanni Bell’ Arte, M50 Bruno Ferraro,<br />
M55 Giuseppe Turco, M60 Natale<br />
Caracciolo, M65 Cirino Caracciolo,<br />
M70 Giovanni Armilli, M75 Giovanni<br />
Fatale, M80 Sebastiano Romano Sebastiano.<br />
Femminile, F35 Roberta Ricupero,<br />
F40 Annalisa Romano, F45 Michelangela<br />
Maccarrone, F50 Eleonora<br />
Vinci, F55 Rosa Lanza.<br />
MANUEL BISCEGLIE<br />
ENZO CAPPITTA<br />
UNA FOTO D’EPOCA DELLA GARA<br />
SORTINO. La cronoscalata «Val D’Anapo-<br />
Sortino», è giunta dopo dieci lunghi anni<br />
di forzata sosta, finalmente alla 26ª<br />
edizione. Organizzata dall’Aci di Siracusa<br />
in collaborazione col Comune di Sortino,<br />
che si è fatto parte diligente insieme<br />
alla Provincia Regionale di Siracusa,<br />
per il rilancio di questa manifestazione<br />
che ha sempre dato lustro alla nostra<br />
provincia. Una cronoscalata che scorrendo<br />
l’albo d’oro, include i migliori piloti<br />
siciliani. Vi fanno riferimento difatti<br />
non solo Domenico Scola (l’ha vinta 5<br />
volte), Enrico Grimaldi (3 volte) e più di<br />
recente Giovanni Cassibba che oltre ad<br />
aver vinto l’ultima edizione, quella del<br />
1990, ha saputo iscrivere, due volte, il<br />
suo nome da vincitore. Sempre per rimanere<br />
nell’ambito delle "crude cifre"<br />
di una competizione che ha sempre<br />
avuto il fascino di richiamare frotte di<br />
spettatori non solo della provincia aretusea<br />
ma anche di altre province, il record<br />
della fascinosa cronoscalata viene<br />
detenuto nel tempo di 3’22"5, da Benny<br />
Rosolia su Osella PA/8. Il percorso com’è<br />
noto oltre ad essere molto tecnico si<br />
presenta vario e mantiene la primitiva<br />
lunghezza di km 6.<strong>10</strong>0. Viene definito,<br />
di sicuro non per facile piaggeria ma<br />
proprio dagli addetti ai lavori, tra i più<br />
belli d’Italia e, per queste ragioni continua<br />
immutabilmente ad attrarre parecchio.<br />
Ne è prova e testimonianza al riguardo<br />
come si muovono in massa i piloti<br />
siciliani. La scuderia «Puntese Corse»<br />
ha già fatto pervenire la prescrizione di<br />
quasi una settantina di concorrenti tra i<br />
quali spiccano i nomi di Scaramozzino<br />
su Breda-Bmw, di Freeway su Osella<br />
PA/20) e Claudio Gullotta di Gisa Bmw<br />
che sono i primi per la categoria prototipo.<br />
Folta si preannuncia presenza dei<br />
driver che partecipano al trofeo «Minicar»<br />
i quali faranno da splendido contrappunto,<br />
in questa tappa del relativo<br />
campionato regionale, con le nuove<br />
500. Ma vi saranno le auto-storiche e<br />
quelle fuori omologazione per prove<br />
che si preannunciano tutte molto adrenaliniche.<br />
GI. BE.<br />
Pareggio al sapor di veleno<br />
Ferrara contestato dai tifosi<br />
Serie D. Scialbo 0-0 col Cosenza. Giacomarro: «Regolare il gol di Romano»<br />
FERRARA, IERI CONTESTATO DAI TIFOSI<br />
BASKET<br />
Acer Priolo, domani<br />
la presentazione<br />
Dopo il ko di Ragusa<br />
strigliata di Coppa<br />
PRIOLO. Dopo la sconfitta di<br />
misura ma già abbondantemente<br />
messa in preventivo (il Ribera<br />
prepara da tempo la Supercoppa<br />
italiana) che l’Acer Priolo ha<br />
riportato nell’amichevole giocata<br />
al Palaminardi di Ragusa contro la<br />
squadra allenata da Gianni<br />
Lambruschi, Coppa ha deciso di<br />
rinserrare le file decidendo di<br />
continuare la preparazione al<br />
PalaAcer. Le biancoverdi, alla loro<br />
prima uscita stagionale, sono<br />
state superate sul punteggio di<br />
65-61. Ma Coppa nella<br />
circostanza non poteva disporre<br />
nemmeno di Susanna Bonfiglio e<br />
Vanesa Avaro, oltre naturalmente<br />
alle due forti straniere Florina<br />
Pascalau e Tari Phillips. Sugli scudi<br />
invece la transalpina Sabrine<br />
Palie, appena rientrata e ancora<br />
"gasata" a motivo del successo<br />
ottenuto nella Wnba con Detroit,<br />
che contro le riberesi stata la «top<br />
scorer», totalizzando 17 punti.<br />
Buone prove dell’esordiente play<br />
Elena Fabbri e opportunità di<br />
mettersi in evidenza per la "baby"<br />
Milazzo. Saltata in extremis la<br />
seconda amichevole sempre con<br />
Ribera a Ragusa, le biancoverdi<br />
hanno ripreso in sede la<br />
preparazione. Susy Bonfiglio e<br />
Vanesa Avaro, che non avevano<br />
partecipato alla gara contro la<br />
squadra di Lambruschi per<br />
problemi muscolari, sono tornate<br />
ad essere nuovamente a<br />
disposizione del coach Coppa.<br />
Reduce dalla fatiche con la<br />
nazionale rumena, che era<br />
impegnata nelle qualificazioni per<br />
gli europei in programma a<br />
Chieti, Florina Pascalau è tornata<br />
a lavorare con il gruppo. Domani<br />
a Priolo, alla Biblioteca Comunale,<br />
verrà presentata la squadra<br />
dell’Acer edizione <strong>2006</strong>-2007.<br />
GI. BE.<br />
Variegate le impressioni raccolte nel<br />
dopopartita col Cosenza, i cui giocatori<br />
hanno festeggiato come se avessero<br />
toccato il cielo con un dito, mentre c’è<br />
stato un antipatico strascico per il modo<br />
col quale Gianluca Ferrara ha reagito<br />
al dissenso manifestato nei suoi confronti.<br />
Pepato il commento formulato dal<br />
tifoso Emanuele Visicale, tra i sempre<br />
presenti a seguire, giorno per giorno, le<br />
vicende del calcio aretuseo: «Ho visto<br />
in azione una squadra francamente<br />
piuttosto a terra sotto il profilo squisitamente<br />
fisico. Non hanno funzionato<br />
le ripartenze e mi pare che questa<br />
squadra abbia subito una chiara involuzione<br />
del gioco. Un Ferrara che gioca in<br />
questo modo, a mio avviso deve essere<br />
prontamente sostituito. E inoltre non<br />
deve sfidare il pubblico. Con questa<br />
squadra ,sono convinto che non si possono<br />
coltivare ambizioni di primato,soprattutto<br />
per la qualità degli under dei<br />
quali si può disporre».<br />
Dissente dalla qualità del gioco proposto<br />
dagli azzurri anche il presidente<br />
della Provincia, Bruno Marziano. «Ho<br />
avuto la netta sensazione che non tutti<br />
abbiamo messo in campo l’impegno<br />
che si rendeva necessario. Anche se,<br />
va riconosciuto che la squadra ha tentato<br />
di segnare ed è stata sfortunata in<br />
un paio d’occasioni. Non sempre gli attaccanti<br />
sono stati in grado di sfruttare<br />
al meglio tutti i palloni che potevano<br />
assicurarci la vittoria».<br />
Assolve parzialmente la squadra il<br />
vicepresidente Marco Mauceri che indirizza<br />
valutazioni forti sull’operato<br />
dell’ arbitro avezzanese Di Paolo: «La<br />
partita si è svolta con l’esito che si poteva<br />
già prevedere.Il Cosenza ha orchestrato<br />
una partita solo di rimessa e<br />
con pieno merito è riuscito a portarsi a<br />
casa un pareggio. È anche vero che il Siracusa<br />
è stato pericoloso in attacco in<br />
diverse occasioni ma senza arrivare al<br />
gol. Non sono soddisfatto della prestazione<br />
ma queste sono partite che nell’arco<br />
di un campionato con una squadra<br />
di questo livello ci possono anche<br />
stare. E a riguardare bene anche le altre<br />
squadre si sono fermate. Sicuramente<br />
abbiamo pagato la presenza in campo<br />
di un arbitro che non si è dimostrato<br />
quasi mai all’altezza della situazione».<br />
«Questo poteva essere l’esito prevedibile<br />
per l’ardore che ha prodotto in<br />
campo un Cosenza assolutamente determinato<br />
e motivato - aggiunge l’ex<br />
socio azzurro Seby Mangiafico- a pareggiare,<br />
per un risultato che va ascritto<br />
a demerito della nostra squadra, la<br />
quale non è riuscita a scardinare il catenaccio<br />
che i nostri avversari avevano<br />
predisposto.Il Siracusa mai pericoloso<br />
in attacco, mentre i nostri avversari<br />
hanno creato diversi pericoli alla nostra<br />
difesa. Tutto sommato il pareggio mi<br />
sembra un risultato giusto Anche se<br />
poteva essere la partita che avrebbe<br />
potuto mettere, definitivamente, in<br />
soffitta le ambizioni dei nostri avversari».<br />
Significativo anche il commento del<br />
tecnico Giacomarro sulla prestazione<br />
della squadra: «Non mi sento di potere<br />
affermare di essere soddisfatto. Era del<br />
tutto evidente che Bonarrigo era in difficoltà<br />
nel riuscire a saltare il diretto avversario.<br />
Eppure nonostante tutto, le<br />
nostre brave quattro-cinque occasioni<br />
per andare in gol le abbiamo create.<br />
Abbiamo avuto un gol annullato, quello<br />
di Romano, che mi sembrava perfettamente<br />
regolare anche se certe disavventura<br />
possono capitare.Per quella<br />
che è la struttura di questa squadra abbiamo<br />
sempre bisogno di qualcuno che<br />
al momento opportuno sia in grado<br />
inventare qualcosa. Contro un Cosenza<br />
disposto in tal modo si dovevano, per<br />
forza, cercare di sfruttare al meglio tutte<br />
le pale inattive che abbiamo avuto».<br />
GIUSEPPE BENANTI<br />
Falso allarme<br />
Accanto, nella<br />
foto di Barbara<br />
Bacci, il gol<br />
annullato per un<br />
presunto<br />
fuorigioco al<br />
Siracusa. Segna<br />
Romano ma per<br />
l’arbitro ed il suo<br />
assistente che<br />
opera sotto la<br />
gradinata è tutto<br />
da rifare<br />
Calcio a 7: a Priolo memorial «Calipari»<br />
Sei squadre in campo, lunedì la finale<br />
PRIOLO. Sport e sudate in campo per ricordare un<br />
significativo evento della nostra storia contemporanea.<br />
Sono state le note del “Silenzio” ad aprire il secondo<br />
memorial “Caduti di Nassiriyia - Nicola Calipari” di<br />
calcio a 7. La manifestazione calcistica si disputa per il<br />
secondo anno consecutivo sul sintetico del centro<br />
sportivo Tapsos San Focà di Priolo Gargallo,<br />
organizzatore della manifestazione, insieme al Comune<br />
di Priolo e l’Aics di Siracusa che ha fornito gli arbitri per<br />
il torneo. Sei le squadre che da venerdì si affrontano in<br />
un girone unico all’italiana, per raggiungere le<br />
semifinali di sabato e la finale di lunedì prossimo. Al via<br />
la Polizia Municipale di Priolo, i Carabinieri, la Guardia di<br />
Finanza, la Polizia di Stato, la Marina Militare ed il<br />
Comune di Priolo (nella foto accanto). A queste si<br />
sarebbe dovuta aggiungere la settima squadra, il<br />
comando provinciale dei Vigili del Fuoco che, però, non<br />
è riuscito ad iscriversi. In testa attualmente ci sono il<br />
Comune di Priolo (4-3 sui Carabinieri), i Carabinieri (7-4<br />
sulla Finanza) e la Marina Militare (9-0 sulla Polizia),<br />
mentre Polizia e Finanza chiudono ad un punto avendo<br />
pareggiato 0-0 l’incontro di venerdì. Domani sera la<br />
terza <strong>giornata</strong> in programma con le gare Guardia di<br />
CALCIO A 5: CAMPIONATO DI SERIE A<br />
Augusta a punteggio pieno: colpo grosso a Roma<br />
LA FORMAZIONE DELL’AUGUSTA DI CALCIO A 5<br />
ROMA 2<br />
AUGUSTA 3<br />
Finanza – Polizia Municipale (alle 19) e Marina Militare<br />
– Carabinieri (alle 20). Arbitri del torneo i fischietti Enzo<br />
Nassetta, Antonio Maltese, Pietro Bennardo ed<br />
Emanuele Battaglia. Particolarmente sentita la <strong>giornata</strong><br />
inaugurale visto che il calcio d’inizio del torneo è stato<br />
dato dall’assessore allo Sport Pippo Fiducia e ad<br />
ascoltare le note del “Silenzio” c’era anche il<br />
comandante della Polizia Municipale di Priolo Paolo<br />
Cultrera ed il presidente dell’Aics Jano Battaglia.<br />
L. S.<br />
ROMA CALCIO A 5: Barigelli, Everton, Listorti,<br />
Salomao, Sanchez, Planas, Scano, Furlam,<br />
Scandolara, Duarte, Cipolla, Ramos. All. Richiello.<br />
AUGUSTA: Maresca, Braga, Zanchetta, Caputo,<br />
Luft, Tosta, Cavinato, Da Silva, Menini, Ottoni,<br />
Grande. All. Ranno/Milton.<br />
RETI: 3’ Duarte, 25’ Da Silva 27’ Menini, 39’<br />
Furlam, 39’30” Luft<br />
AMMONITI: Furlam, Braga, Luft, Da Silva, Ottoni<br />
ARBITRI: Maestroni e Giacomin<br />
GENZANO. Augusta corsara, espugna con<br />
merito il campo della blasonata Roma e<br />
resta, seppur in condominio con la Luparense,<br />
in testa alla classifica del massimo<br />
campionato nazionale di calcio a 5.<br />
Partita tatticamente perfetta dei neroverdi<br />
di Nuccio Ranno e Milton Vaz che<br />
hanno dimostrato anche contro un avversario<br />
di blasone e ricco di fuoriclasse<br />
di avere le carte in regola per poter<br />
mirare in alto in questa stagione.<br />
I tecnici augustani rispetto alle ultime<br />
apparizioni potevano contare finalmente<br />
sull’organico quasi al completo, avendo<br />
recuperato gli squalificati Menini e<br />
Da Silva. Con a disposizione i due terminali<br />
offensivi, la squadra ha avuto maggiore<br />
peso in avanti e tutta la manovra<br />
ne ha beneficiato. E’ rimasto a secco il<br />
capocannoniere del campionato Daniel<br />
Ottoni (ha giocato con una vistosa fasciatura<br />
al capo per un infortunio rimediato<br />
in settimana in allenamento,<br />
ma prenderà parte oggi comunque allo<br />
stage della nazionale unitamente al<br />
compagno di squadra Caputo) ma sono<br />
andati a bersaglio Da Silva, Menini ed il<br />
sorprendente Luft che ha messo a segno<br />
a 30’’ dalla fine la rete del successo.<br />
L’Augusta ha giocato una buona gara<br />
soprattutto dal punto di vista della concentrazione<br />
lasciando poco spazio ai<br />
quotati padroni di casa ed agendo prevalentemente<br />
di rimessa colpendo con<br />
ripartenze veloci ed efficaci.<br />
Chiuso il primo tempo in svantaggio<br />
ed avendo però creato numerose occasioni<br />
per pareggiare il conto, gli augustani<br />
hanno impattato con Da Silva al<br />
25’ e operato il sorpasso 2’ dopo con<br />
Menini. I padroni di casa hanno tentato<br />
il tutto per tutto schierando il portiere di<br />
movimento e quando mancava poco<br />
più di 1’ al termine sono riusciti a pareggiare<br />
dopo che i neroverdi avevano fallito<br />
più volte la rete che avrebbe chiuso<br />
l’incontro. A questo punto invece di accontentarsi<br />
i capitolini hanno avuto la<br />
presunzione di cercare il sorpasso in<br />
extremis continuando a schierare il portiere<br />
d’attacco ma Luft è stato bravo ad<br />
intercettare un pallone a centrocampo e<br />
beffare i giallorossi.<br />
SEBASTIANO SALEMI
56.<br />
LA SICILIA<br />
Ragusa<br />
LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />
sport<br />
«Tutto bene quel che finisce bene»<br />
SERIE D<br />
Il presidente del Ragusa ammette che la partita vinta con il Paternò si era messa male<br />
RAGUSA. Peppe Rosa nel bene e nel male.<br />
Era stata la punta azzurra a fallire in<br />
maniera incredibile il gol sulla respinta<br />
corta del portiere del Paternò, al <strong>10</strong>’,<br />
in occasione del rigore fallito da Francesco<br />
Pirrone, ma è stato l’attaccante di<br />
Pozzallo, a metà ripresa, a sbloccare la<br />
gara con uno splendido colpo di testa e<br />
a fare svanire lo spettro di uno 0-0 che<br />
avrebbe mortificato oltremisura la formazione<br />
iblea.<br />
«Tutto bene quel che finisce bene -<br />
dichiarava a fine gara il presidente del<br />
Ragusa Giuseppe Antoci -; non ci sono<br />
dubbi che il rigore non realizzato ha<br />
fatto perdere la lucidità necessaria ai<br />
nostri ragazzi che, dopo un inizio brillantissimo,<br />
hanno perduto il filo conduttore<br />
del gioco fluido e ficcante. Meno<br />
male che alla fine siamo riusciti a<br />
far nostro il confronto. La nostra è una<br />
squadra giovane e quindi ha bisogno di<br />
giocare per assorbire gli schemi dell’allenatore».<br />
E Angelo Galfano, da parte sua, ribadisce<br />
il pensiero del presidente: «Squadra<br />
con tanti giovani e del tutto rinnovata<br />
rispetto alla passata stagione; il<br />
tempo lavorerà a favore dei ragazzi<br />
che hanno di bisogno di iniezioni di fiducia<br />
che possono arrivare solo attraverso<br />
i risultati. Contro il Paternò abbiamo<br />
giocato splendidamente il primo<br />
quarto d’oro, sfiorando il gol già al<br />
3’ (salvataggio sulla linea di un difensore<br />
ospite) e fallendo il rigore (e la<br />
«Non c’è dubbio – dice Giuseppe Antoci – che<br />
il rigore fallito dopo pochi minuti ha fatto<br />
perdere la lucidità necessaria ai nostri ragazzi»<br />
successiva ribattuta) al <strong>10</strong>’. Se fossimo<br />
riusciti a sfruttare tali azioni<br />
avremmo giocato sul velluto. Poi ci<br />
siamo disuniti e, pur attaccando, abbiamo<br />
avuto grandi difficoltà a superare<br />
la barriera difensiva del Paternò che<br />
si difendeva con otto e anche nove uomini.<br />
Ed è ovvio che abbiamo concesso<br />
qualcosa ai nostri avversari...».<br />
Il Paternò infatti ha impegnato seriamente<br />
Merletti al 39’ di gioco (bravissimo<br />
il portiere a salvare in angolo) e<br />
nella ripresa, al 4’ a scheggiato la traversa,<br />
con Merletti ormai fuori causa.<br />
Ma una volta passato in svantaggio<br />
l’undici allenato da Ciccio Pannitteri, si<br />
è disunito, sciogliendosi come neve al<br />
sole. E il Ragusa è ritornato alla brillantezza<br />
del primo quarto d’ora, suggellando<br />
un successo tutto sommato meritato.<br />
In quel quarto d’ora finale Melillo<br />
e soci, con un tantino di calma in più,<br />
avrebbero potuto andare a segno almeno<br />
altre due volte; in particolare<br />
avrebbero meritato il gol al 36’ a conclusione<br />
di una bellissima azione Rosa-<br />
Gulino.<br />
«Ma il punteggio conta fino ad un<br />
certo punto - diceva a fine gara il direttore<br />
sportivo Emanuele Giampiccolo -<br />
; contro il Paternò contava il successo<br />
e i nostri ragazzi lo hanno meritatamente<br />
conquistato. La continuità<br />
verrà, non appena sarà raggiunta l’autonomia<br />
per tutti i 90’di gioco e non<br />
appena qualche elemento avrà conquistato<br />
la forma migliore».<br />
«Dice bene il nostro ds - concludeva<br />
Angelo Galfano -; qualche elemento è<br />
ancora in ritardo nella preparazione e<br />
qualche altro sta tardando ad entrare<br />
in carburazione. ma i miglioramenti<br />
non mancano. Io personalmente sono<br />
abbastanza soddisfatto. Bisognerà continuare<br />
a lavorare, è ovvio; e nessuno<br />
dei nostri ragazzi, statene certi, si tirerà<br />
indietro».<br />
Ecco, una caratteristica messa i mostra<br />
dal Ragusa è stata proprio la perseveranza.<br />
Anche quando le idee sembravano<br />
annebbiate; anche quando la<br />
stanchezza non li sorreggeva, gli azzurri<br />
hanno continuato a battersi su<br />
ogni pallone, a constrastare gli avversari,<br />
a rincorrere tutte le palle. E tale loro<br />
perseveranza alla fine è stata premiata,<br />
con quell’assist al bacio, dalla sinistra,<br />
da parte di Boemia e quel colpo<br />
di testa vincente di Beppe Rosa che ieri<br />
sera ha raggiunto quota tre nella<br />
classifica dei marcatori.<br />
GIOVANNI PLUCHINO<br />
IL RIGORE FALLITO DA PIRRONE DOPO APPENA <strong>10</strong>’ DI GIOCO<br />
[FOTO MOLTISANTI]<br />
Per il Modica è svanita<br />
anche l’ultima speranza<br />
MODICA. Il Modica non passa nemmeno con il<br />
Consiglio di Stato. L’ultimo ricorso della società<br />
rossoblu presentato alla magistratura ordinaria,<br />
che impugnava sostanzialmente la decisione del<br />
Tar del Lazio di conferma dell’esclusione dal campionato<br />
di <strong>serie</strong> D, è stato rigettato nell’udienza di<br />
venerdì scorso. A Roma erano presenti anche una<br />
cinquantina di tifosi modicani giunti nella capitale<br />
con un pullman per sostenere dall’esterno la<br />
causa della squadra del cuore. S’era anche creato,<br />
dopo una pacifica manifestazione di protesta svoltasi<br />
in città, una sorta di slogan facendo riferimento<br />
ad un’udienza che veniva considerata "la "partita<br />
più impegnativa e importante dopo 74 anni,<br />
che bisogna assolutamente vincere". S’è persa<br />
anche quest’ultima possibilità di capovolgere una<br />
situazione assurda che s’è venuta a determinare<br />
per il ritardato pagamento di emolumenti ad un<br />
giocatore nel decorso campionato di C2.<br />
Delusione massima e tanta rabbia quindi, dal<br />
presidente Antonio Aurnia ai dirigenti rossoblù<br />
che lo collaborano, dai tifosi all’intera città che ha<br />
vissuto un’estate "calda" e tribolata, fatta di attese<br />
e speranze, delusioni e amarezze. Si è definita<br />
intanto , a quanto pare, proprio nelle ultime ore la<br />
trattativa che faceva parte di un’ipotesi di poter disputare<br />
il campionato di Eccellenza. E’ stata infatti<br />
formalizzata la fusione del Modica con la Libertas<br />
Acate che milita, come si sa, nel girone B del<br />
massimo torneo regionale siciliano e che già in<br />
precedenza era in predicato per tale operazione.<br />
Sono queste le ultime novità in questo momento,<br />
mentre s’inizia una settimana che dovrebbe essere<br />
oramai a tutti gli effettivi decisiva ai fini della ripresa<br />
dell’attività agonistica ufficiale. Le gare di<br />
campionato si giocheranno a Modica mentre fino<br />
alla fine del campionato la squadra porterà ancora<br />
il nome di Libertas Acate, dovendosi poi definire<br />
il nome legato all’operazione di fusione delle<br />
due società nella fase successiva. Per il resto si parla<br />
dell’impiego di tutti i giocatori rimasti e dello<br />
stesso allenatore Felice Malchionna, che nelle<br />
more ha svolto un buono lavoro di preparazione<br />
con il materiale uomo che ha avuto a disposizione.<br />
L’organico insomma è ancora da definire del<br />
tutto, il che avverrà nei prossimi giorni. Sull’evolversi<br />
della situazione e sul succedersi degli eventi<br />
in queste ultime ore c’è in città un’atmosfera<br />
d’attesa, ma anche di speranza che intanto si possa<br />
ricominciare con il calcio al Polisportivo Caitina,<br />
visto quanto s’è verificato da alcuni mesi a questa<br />
parte. Non mano gli scettici, coloro i quali si sono<br />
dichiarati contrari a quest’operazione che in<br />
extremis sta comunque evitando al Modica di<br />
dover cominciare dalla terza categoria. Non s’è ancora<br />
spenta nemmeno l’eco della recentissima<br />
decisione del Consiglio di Stato, che, come s’è<br />
detto, ha avallato quanto deciso due settimane<br />
prima dal Tar del Lazio. Si sa anche che ci si sta impelagando<br />
in un situazione difficile, dove non<br />
sarà facile riuscire a tentare sin da quest’anno il<br />
gran salto in <strong>serie</strong> superiore, visto che ci sono diverse<br />
formazioni agguerrite, già predisposte a<br />
questo e con un’acquisizione di punti tale che fa<br />
loro ben sperare, visto e considerato che il campionato<br />
è già iniziato da alcune domeniche. Purtuttavia<br />
il presidente Antonio Aurnia e i suoi collaboratori<br />
sono decisi a tentare questa ennesima<br />
carta. E’ anche per certi aspetti la logica reazione<br />
a quanto è accaduto, tartassando una società punendola<br />
in maniera sproporzionata rispetto all’entità<br />
dell’irregolarità.<br />
GIORGIO BUSCEMA<br />
L’atteggiamento<br />
di patron Antonio<br />
Aurnia è<br />
emblematica dei<br />
sentimenti che si<br />
nutrono in seno<br />
alla Modica Calcio<br />
La Fortitudo Rg giocherà<br />
il 15 ottobre la prima gara<br />
BASKET C2/M<br />
RAGUSA. Prima gara di campionato il 15 ottobre<br />
per la Fortitudo Ragusa che, dopo il ripescaggio<br />
in <strong>serie</strong> C2 e dopo l’inserimento nel progetto denominato<br />
Nova Virtus, dà il via alla nuova stagione<br />
con la consapevolezza di dover raggiungere<br />
almeno un paio di obiettivi. Quali?<br />
Il primo concretizzare in tempi rapidi la salvezza,<br />
per evitare quanto accaduto nella scorsa<br />
stagione, ma allora le premesse erano diverse,<br />
quando la squadra, seppur composta in larga<br />
parte da giovani, si vide costretta a doversi raffrontare<br />
con una retrocessione assolutamente<br />
immeritata. Il secondo raccogliere, il più possibile,<br />
i frutti dell’investimento sul vivaio che<br />
sembra essere una delle principali preoccupazioni<br />
della società anche dopo l’inserimento<br />
della stessa nell’orbita del progetto di cui tutto il<br />
mondo del basket ragusano, da qualche settimana<br />
a questa parte, parla. Nocchiero di questa<br />
nuova avventura sarà Salvatore Scrofani, tecnico<br />
collaudato, soprattutto con i giovani, che avrà<br />
il duro compito di tagliare i due traguardi in questione.<br />
Non sarà facile ma Scrofani non è il tipo che si<br />
lascia abbattere alle prime difficoltà. Piuttosto, ci<br />
sarà bisogno dell’aiuto di tutto un gruppo che,<br />
stando accanto allo staff tecnico, dovrà saper<br />
consigliare lo stesso nella maniera giusta. Si<br />
parte in trasferta contro il Gravina di Catania, in<br />
una partita che potrà già rivelare quale sarà,<br />
per la prossima stagione, il reale valore della Fortitudo.<br />
Il gruppo ibleo è uno tra i più giovani dell’intero<br />
torneo e per questo il suo rendimento potrà<br />
avere due velocità.<br />
Un rendimento che dovrà tenere conto, giocoforza,<br />
del progetto avviato in collaborazione<br />
con la Nova Virtus per fare in modo che tutti i talenti<br />
della squadra di <strong>serie</strong> C2 possano gradatamente<br />
approdare nella <strong>serie</strong> superiore ma, perchè<br />
no, essere richiesti da società di un certo blasone<br />
anche di fuori Sicilia. D’altronde, Ragusa è<br />
dai tempi di Peppe Cassì che non riesce a fregiarsi<br />
di un giocatore di alti livelli, un giocatore della<br />
massima <strong>serie</strong> in grado di esprimere basket in<br />
ogni azione compiuta.<br />
E non è un caso che anche Peppe Cassì abbia<br />
stabilito di vestire i panni di pigmalione dei vari<br />
giocatori che, come ad esempio potrà accadere<br />
nella Fortitudo, saranno in possesso delle<br />
adeguate credenziali per poter puntare in alto.<br />
Ecco perchè l’esperienza di questa stagione del<br />
quintetto ibleo si rivela più esaltante del solito.<br />
Ecco perchè chi parteciperà a questo progetto lo<br />
farà con la consapevolezza di contribuire alla rinascita<br />
della pallacanestro, quella che conta,<br />
nella città di Ragusa dopo tutto quello che è accaduto,<br />
di recente, in danno alla Virtus srl, scomparsa<br />
dal palcoscenico del basket siciliano in<br />
modo tristissimo dopo decenni di storia.<br />
Ma il mondo cestistico ibleo guarda avanti. E<br />
guarda anche a realtà come quella della Fortitudo<br />
che, nel loro piccolo, possono dare una mano<br />
a risollevare le sorti di una disciplina sportiva<br />
che, sebbene nutra dell’affetto di parecchi aficionados,<br />
deve confrontarsi con una penuria di<br />
mezzi senza precedenti. La Fortitudo avvia il<br />
nuovo programma con grande entusiasmo.<br />
G. L.<br />
Il quintetto<br />
della Fortitudo<br />
Ragusa<br />
militerà<br />
nel prossimo<br />
campionato<br />
di Serie C2<br />
di pallacanestro<br />
maschile<br />
Per la Cestistica esordio molto vicino Gli sponsor puntano sul calcio a cinque<br />
BASKET B/F<br />
RAGUSA. Tutto come da copione per la<br />
Cestistica che, nel campionato di <strong>serie</strong><br />
B d’Eccellenza, attende di esordire, sabato<br />
prossimo, in trasferta, contro la<br />
Rainbow Catania. Già dalla prima gara<br />
si saprà se le ragazze allenate da Vincenzo<br />
Tumino e dalla figlia Arianna<br />
potranno nutrire qualche chance al fine<br />
di recitare un ruolo da protagonista<br />
nel prossimo campionato cadetto. Le<br />
speranze ci sono tutte, e sono le speranze<br />
di un gruppo ben collaudato,<br />
con qualche innesto giovane di qualità,<br />
che vuole a tutti i costi stupire gli addetti<br />
ai lavori. Soprattutto, la Cestistica<br />
intende cancellare i nefasti ricordi della<br />
passata stagione quando, in <strong>serie</strong><br />
A2, collezionò un numero impressionante<br />
di sconfitte. Un’annata da dimenticare<br />
e della cui esperienza, però,<br />
si dovrà far tesoro per evitare di ripetere<br />
gli stessi errori.<br />
Intanto, la Cestistica sta valutando<br />
con attenzione se e quali pedine far<br />
rientrare nel proprio mercato in ingresso.<br />
Si parla con sempre maggiore<br />
insistenza del’arrivo di una giocatrice<br />
che potrebbe fare la differenza in un<br />
campionato particolarmente selettivo<br />
come la <strong>serie</strong> B. Cosa si attende la Cestistica<br />
dalla gara di sabato? Contro la<br />
Rainbow, le ragusane vogliono fare<br />
bella figura, ancorchè si giocherà fuori<br />
casa. Le biancorosse, manco a dirlo,<br />
cercano la rifondazione al fine di poter<br />
ripetere la travolgente stagione di due<br />
anni fa, quando riuscirono a vincere i<br />
play off e garantirsi il pass per la promozione<br />
nella <strong>serie</strong> superiore. Il presidente<br />
Bennardo Macinato sostiene come<br />
sempre la squadra con la sua costanza<br />
e la sua notevole professionalità<br />
dirigenziale.<br />
G. L.<br />
CALCIO A CINQUE<br />
SCICLI. Un matrimonio di qualità in nome<br />
del futsal, il calcio a cinque così come<br />
lo chiamano in Brasile. Come ormai<br />
da qualche tempo, anche per la<br />
stagione agonistica appena cominciata,<br />
viene affiancato il nome di alcuni<br />
sponsor tecnici al meglio del calcio a<br />
cinque nazionale. In <strong>serie</strong> A, la stessa<br />
azienda che ha deciso di sostenere il<br />
Caffè Moak Pro Scicli, ha deciso di effettuare<br />
lo sponsor tecnico ai campioni<br />
d’Italia in carica dell’Arzignano<br />
Grifo, protagonisti ad ottobre della Uefa<br />
Futsal Cup, agli scudettati del 2005,<br />
il Perugia, ed al ThyssenKrupp Terni,<br />
attualmente la società con il miglior<br />
settore giovanile d’Italia. In massima<br />
divisione, giocheranno con i palloni<br />
Agla, ormai i più usati dai principali<br />
club nazionali, anche Marcianise,<br />
Montesilvano, Napoli, Luparense e Bisceglie,<br />
per un totale di otto club su sedici.<br />
Ma non basta, perchè l’azienda si<br />
è voluta legare ad un poker di ambiziose<br />
formazioni che prendono parte alla<br />
<strong>serie</strong> A2. Si tratta del glorioso Torrino<br />
Roma, dello Iula Matera, del Pro Scicli<br />
e del San Giorgio, club marchigiano<br />
che per la prima volta si affaccia nel<br />
futsal di <strong>serie</strong> A. E’ stato deciso di puntare<br />
sul Domus Play Tv Milano, squadra<br />
di <strong>serie</strong> B che vuole ben figurare<br />
nel raggruppamento A.<br />
"Siamo in buona compagnia - afferma<br />
il presidente del Pro Scicli, Giorgio<br />
Vindigni - e questo ci conforta sul fatto<br />
che potremo trovarci a dire la nostra<br />
nell’ambito di un lotto di squadre unite<br />
tutte da un unico comune denominatore,<br />
quello della crescita del futsal<br />
nella nostra regione e nel resto d’Italia.<br />
Siamo soddisfatti per l’abbinamento<br />
scelto".<br />
G. L.
CASTROVILLARI 2<br />
ANGRI 1<br />
CASTROVILLARI: De Vona,<br />
Costanzo, Romeo, Scafaro,<br />
Papasidero (32’ st Crucitti), Fasano,<br />
Andreoli, Favasuli, Cambria,<br />
Miceli, Tuoto. A disp. Maritato,<br />
Morrone, De Luca, Ferrari,<br />
De Rose, Cuzzolillo. All.<br />
Viola.<br />
ANGRI: Valiante, Cacace,<br />
D’Auria (<strong>10</strong>’ st Iovane), Amarante,<br />
Manzo, Di Rocco, Coppola,<br />
Piemonte, Cirillo, Crisantemo,<br />
Majella (28’ st Falcone).<br />
A disp. Fontanella, Baio, Pagano,<br />
Ferraioli, Pascale. All. Di<br />
Nola.<br />
ARBITRO: Gallo di Barcellona<br />
Pozzo di Gotto.<br />
RETI: 43’ pt Andreoli, 24’ st Crisantemo,<br />
49’ st Miceli.<br />
NOTE: Ammoniti: Costanzo<br />
(C), Amarante, Cacace, Crisantemo<br />
(A).<br />
Angri, ennesimo tracollo fuori casa<br />
Grigiorossi sconfitti a Castrovillari con un gol all’ultimo minuto<br />
CASTROVILLARI. I grigiorossi<br />
incassano la seconda<br />
sconfitta consecutiva lontano<br />
dalle mura amiche dello stadio<br />
“Novi” e confermano di soffrire<br />
il mal di trasferta. La gara del<br />
“Rende” termina 2-1 per il Castrovillari,<br />
avversario non irresistibile<br />
ma più organizzato e<br />
meglio disposto in campo. Inutile<br />
il gol della bandiera messo a<br />
segno dal solito Crisantemo,<br />
uno dei pochi a salvarsi dalla<br />
debacle, che al 24’ del secondo<br />
tempo era riuscito a rimontare<br />
il risultato e ad illudere i numerosi<br />
supporters angresi giunti<br />
fino a Castrovillari. La rete di<br />
Miceli giunta quando ormai la<br />
gara sembrava finita, ha infatti<br />
vanificato gli sforzi dell’undici<br />
grigiorosso che fino all’ultimo<br />
minuto aveva cercato di portare<br />
via almeno un punto. Splendido<br />
il pallonetto in semirovesciata<br />
di Miceli. Un apprezzabile gesto<br />
tecnico, quello del calciatore calabrese,<br />
che ha freddato il portiere<br />
avversario Valiante che<br />
nella circostanza si è fatto trovare<br />
impreparato. Al 43’pt, dopo<br />
un lungo predominio territoriale,<br />
arriva il meritato vantaggio<br />
dei lupi del Pollino. Fasano<br />
sulla fascia destra, supera un<br />
paio di avversari e serve la palla<br />
al centro dell’area, il portiere<br />
ospite Valiante smanaccia e<br />
non riesce a trattenere la palla<br />
che finisce sui piedi di Andreoli<br />
che di potenza mette in rete per<br />
l’1-0. Nella ripresa un Angri fino<br />
ad allora mai pericoloso è costretto<br />
ad offendere con più incisività.<br />
Anzi, è il Castrovillari<br />
a tentare di chiudere la gara,<br />
ma senza successo. Al 24’st a<br />
sorpresa arriva però il pareggio<br />
dell’Angri. Crisantemo è lanciato<br />
a rete da un compagno di<br />
squadra, entra in area superando<br />
in velocità Scafaro e con un<br />
potentissimo tiro sotto la traversa<br />
segna l’1-1. L’ex primavera<br />
del Benevento va poi a festeggiare<br />
sotto la curva con i propri<br />
tifosi. Al 33’st ed al 40’st ad andare<br />
vicino alla rete è l’Angri con<br />
Falcone e Crisantemo. Al quarto<br />
dei cinque minuti di recupero<br />
arriva la perla di Micieli.<br />
Cambria dalla fascia destra lascia<br />
partire un cross sulla linea<br />
che delimita l’area dove l’attaccante<br />
rossonero in semirovesciata<br />
al volo effettua un pallonetto<br />
che si insacca sotto la traversa<br />
con Valiante leggermente<br />
fuori dai pali ad osservare la<br />
beffarda traiettoria. Tutto da<br />
rifare, quindi, per i ragazzi di<br />
Di Nola, che martedì, alla ripresa,<br />
analizzeranno gli errori<br />
commessi allo stadio “Rende”<br />
di Castrovillari. (ro. sir.)<br />
Angri con il mal di trasferta
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SPORT<br />
PAGINA 31<br />
LUNEDÌ<br />
2 ottobre <strong>2006</strong><br />
SAPRI 1<br />
ACICATENA 1<br />
SAPRI: Albano; D'Andò, Grana (30' st<br />
Marciano), Schioppa, Ventre; Sabatino,<br />
Casisa, Bontempo, Nunnari; Scarpa<br />
(13' st Armonia), Oriente (39' st Genova).<br />
ACICATENA: Caruso; Ventura, Cocuzza,<br />
Cataldi, Celso; Assenzio (44' st<br />
Castorina), Benedettino, Napoli, Ardizzone;<br />
Costa (37' st Ranno), Ambrosio<br />
(30' st Leotta).<br />
ARBITRO: Livadoti di Crotone<br />
RETI: 7' st Schioppa, 16' st Ambrosio<br />
NOTE: Ammoniti Grana e Scarpa per<br />
il Sapri, Ventura, Napoli, Cocuzza e<br />
Benedettino per l'Acicatena. Espulso<br />
Casisa per il Sapri (doppia ammonizione).<br />
SAPRI. Neanche l’avvento di<br />
Santino Bellinvia sulla panchina<br />
biancazzurra è servito al Sapri<br />
a centrare la prima vittoria<br />
stagionale. Gli spigolatori impattano<br />
in casa con il non irresistibile<br />
Acicatena, ed è un<br />
punto d’oro visto soprattutto<br />
l’errore che Cocuzza commette<br />
all’ultimo secondo di recupero:<br />
a tu per tu con Albano il numero<br />
5 siciliano, lasciato in gioco<br />
dal solito errore difensivo saprese,<br />
conclude malamente a<br />
lato, permettendo al Sapri se<br />
non altro di muovere una classifica<br />
e cancellare l’umiliante<br />
“zero”. L’errore clamoroso di<br />
Cocuzza, però, non evita ai<br />
SERIE D/GIRONI H - I<br />
Il Sapri non sa più vincere: pareggio in casa contestato dai tifosi<br />
biancazzurri di prendersi i fischi<br />
sonori degli ultras: l’unico<br />
ad essere applaudito è stato il<br />
nuovo tecnico Bellinvia. Un pareggio<br />
che, in sostanza, cambia<br />
poco per la classifica saprese.<br />
Inoltre persiste il digiuno cronico<br />
degli attaccanti, con Scarpa<br />
che al 6’ della ripresa prima<br />
conquista e poi fallisce clamorosamente<br />
il penalty del possibile<br />
vantaggio. Ma, errore a<br />
parte, l’attacco è davvero poca<br />
cosa: basti pensare che il gol<br />
del momentaneo vantaggio saprese<br />
è stato messo a segno da<br />
un difensore, Schioppa. «Abbiamo<br />
tutta la voglia di uscire<br />
da questa situazione - ha dichiarato<br />
il presidente onorario<br />
Sergio Fortunato - ma ora fino<br />
a novembre dovremo cercare<br />
solo di limitare i danni».<br />
Ma procediamo con ordine.<br />
Bellinvia deve fare a meno dello<br />
squalificato Radunanza: tra i<br />
pali c’è il giovane Albano. In difesa,<br />
a destra, fuori Piccirillo e<br />
dentro D’Andò. Altre novità sono<br />
l’inserimento di Nunnari al<br />
posto di Righetti fin dal primo<br />
minuto e la promozione a titolare<br />
di Oriente al fianco di<br />
Scarpa in avanti, con Genova<br />
conseguentemente relegato in<br />
panchina. Dall’altra parte è<br />
speculare la formazione siciliana<br />
di Tosto, con un 4-4-2 dove<br />
Ambrosio e Costa sono i vertici<br />
dell’attacco. Il Sapri parte benino,<br />
e l’unico vero miglioramento<br />
che si può vedere dal passaggio<br />
da un tecnico all'altro è<br />
quello della mentalità della<br />
squadra. Nella ripresa il Sapri<br />
cerca di dare profondità alla<br />
sua azione, e al 6' ha la clamorosa<br />
occasione per passare in<br />
vantaggio. Punizione di Scarpa<br />
dal limite, dalla barriera si alza<br />
una mano che devia la sfera.<br />
Per l'arbitro è rigore, sul dischetto<br />
si presenta lo stesso<br />
Scarpa che però fa fare un figurone<br />
al portiere siciliano. Il<br />
vantaggio biancazzurro arriva<br />
un minuto dopo con Schioppa,<br />
lesto a respingere in rete una<br />
deviazione corta di Caruso su<br />
punizione di Bontempo. Al 16'<br />
Albano commette un grave errore<br />
in fase di disimpegno, regalando<br />
il pallone a Costa che,<br />
però, viene steso dall'argentino<br />
Grana. Punizione dal limite del<br />
giovane Ambrosio che telecomanda<br />
all'incrocio dei pali la<br />
punizione, portando i siciliani<br />
in parità. Il Sapri cerca di reagire,<br />
facendo esordire anche<br />
Armonia, ma rimane in dieci<br />
per l'espulsione di Casisa. Al 43'<br />
Marciano di testa sfiora il gran<br />
gol, ma, alla fine, il Sapri rischia<br />
anche di capitolare.<br />
Francesco Lombardi<br />
L’Ippogrifo ferma la presuntuosa Viribus<br />
Finisce in parità il derby con i vesuviani<br />
E i sarnesi in dieci sfiorano il colpaccio<br />
IPPOGRIFO 0<br />
VIRIBUS UNITIS 0<br />
IPPOGRIFO: Peluso; Pallonetto,<br />
D’Amico, Balestrino (15’ st<br />
Zurolo), Laudano; Caccavale,<br />
Buono, Inserra; Sorrentino, Izzillo<br />
(30’ st Stellato), Vitale (1’<br />
st Belmonte). A disp.: Di Maro,<br />
Villacaro, Trapani, Martone. All.:<br />
Squillante.<br />
VIRIBUS UNITIS: Indolfi; Marino,<br />
Curcio, Speranza, Martino<br />
(<strong>10</strong>’ st Coppola); Galliano (34’<br />
st Sgambati), Guarino, Grillo; F.<br />
Allocca; Branicki, Ciniglio. A disp.:<br />
L. Allocca, Panico, Summa,<br />
Gaveglia, Marino. All.: Cimmino.<br />
ARBITRO: Soricano di Barletta.<br />
NOTE: Spettatori circa 500 con<br />
rappresentanza ospite. Espulso<br />
al <strong>10</strong>’ pt Buono per proteste.<br />
Ammoniti Laudano, Pallonetto.<br />
Angoli 3 a 2 per la Viribus Unitis.<br />
SARNO. Il pari strappato alla Viribus Unitis, nel primo derby<br />
della nuova stagione, vale per l’Ippogrifo molto più di una normale<br />
vittoria. Perché conquistato in condizioni di inferiorità numerica,<br />
senza soffrire particolarmente l’urto offensivo dell’avversario<br />
vesuviano, agevolmente incassato con tanto di rimpianti<br />
per le poche, ma nitidissime occasioni da rete confezionate e<br />
non concretizzate. Il pari porta i granata a quota 7 in classifica, a<br />
ridosso delle battistrada del girone.<br />
Mister Squillante mentre impartisce ordini alla squadra<br />
E suona come un inno alla solidità<br />
del reparto arretrato sarnese<br />
(un solo gol subito all’esordio<br />
a Termoli contro il Petacciato)<br />
ed alla compattezza di un<br />
gruppo che mai si arrende e si<br />
scompone neanche nella più<br />
critica delle situazioni. Il punto<br />
conquistato, o meglio i due punti<br />
sottratti alla presuntuosa Viribus<br />
Unitis, premia, e non è di<br />
certo la prima volta, le scelte<br />
sempre opportune ed i ricambi<br />
sempre efficaci apportati dal<br />
tecnico Luigi Squillante: stratega<br />
nel gestire l’inferiorità numerica<br />
(rosso diretto a Buono<br />
dopo soli dieci minuti) e nel<br />
condurre agevolmente la sfida<br />
sino al triplice fischio.<br />
L’allenatore sarnese non<br />
cambia rispetto alla sfida di setdispone<br />
l’Ippogrifo secondo un<br />
ormai classico 4-3-3: unica novità<br />
il rientro da squalifica del<br />
leader di difesa Balestrino che<br />
va a far coppia con D’Amico.<br />
Pallonetto e Laudano completano<br />
la cerniera arretrata che<br />
protegge l’estremo difensore<br />
Peluso (mai impegnato seriamente<br />
nel corso del match e soltanto<br />
in una occasione impensierito<br />
da un bolide di Guarino),<br />
Inserra viene confermato<br />
nel ruolo di interno sinistro di<br />
centrocampo, Izzillo, Vitale e<br />
Sorrentino costituiscono il tridente<br />
d’attacco. Subito ridimensionato,<br />
dopo soli dieci minuti,<br />
quando Buono, probabilmente<br />
per eccessive proteste, rimedia<br />
ingenuamente il rosso e<br />
costringe Squillante a ridimengiovane<br />
Sorrentino scalano sugli<br />
esterni di centrocampo, Inserra<br />
agisce da play-maker al<br />
fianco di Caccavale, l’Ippogrifo<br />
non accusa il colpo e, con organizzazione,<br />
chiude ogni varco<br />
senza però rinunciare alla fase<br />
offensiva. E, poco prima della<br />
mezz’ora, sfiora addirittura il<br />
clamoroso vantaggio: Caccavale,<br />
decentrato a destra, rifornisce<br />
al limite dell’area Izzillo<br />
che, di prima intenzione, silura<br />
verso la porta difesa da Indolfi e<br />
plausi dei circa 500 sostenitori<br />
granata presenti sugli spalti. La<br />
Viribus Unitis è poca roba, si<br />
perde nell’esercizio di uno sterile<br />
predominio territoriale, va<br />
a scontrarsi contro un Ippogrifo<br />
tatticamente perfetto (grazie<br />
agli accorgimenti di Squillante)<br />
e soltanto al 25’ della ripresa<br />
si rende pericoloso con<br />
un tiro di Guarino che colpisce<br />
il palo, pareggia il computo dei<br />
legni e legittima il risultato finale.<br />
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IL CASO<br />
Tanto agonismo<br />
spesso non paga<br />
SARNO. Un difetto l’Ippogrifo<br />
ce l’ha: quello dell’eccessiva<br />
foga agonistica che<br />
spesso si traduce in sanzioni<br />
disciplinari pesanti. L’espulsione<br />
dell’esperto Buono<br />
conferma la pericolosa<br />
tendenza dei granata. In<br />
due circostanze, sulle tre<br />
gare complessive, il tecnico<br />
Luigi Squillante non ha potuto<br />
chiudere in 11 la contesa<br />
ed è stato costretto a rivoluzionare<br />
l’assetto tattico.<br />
All’esordio di Termoli contro<br />
il Petacciato un ricorso<br />
continuo al fallo costò all’esperto<br />
Eugenio Balestrino<br />
l’uscita anticipata dal rettangolo<br />
di gioco. Nel primo<br />
derby della stagione con la<br />
Viribus lo ha emulato Buono,<br />
lasciando l’Ippogrifo in<br />
dieci dopo appena dieci minuti<br />
(a Termoli Balestrino<br />
fu espulso quando anche il<br />
Petacciato era in <strong>10</strong>). Nella<br />
sfida con il Lavello, al rosso<br />
diretto si sono sostituiti<br />
moltissimi “gialli”.<br />
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Gli azzurri cedono ai siciliani nel secondo match consecutivo in casa<br />
Alla Paolana non riesce il bis<br />
Il Giarre passa di misura sul neutro di Cosenza<br />
Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />
Paolana (4-4-2): De Gaetano 6, Pando 6 (17' st Rappazzo sv), Chiappetta 6, Longo 6,5, Daniele 6, Mercuri<br />
5,5, Azzarelli 5 (37' st Mantuano sv), Granata 6, Scudieri 5,5, Iervasi 6, Lorenzini 6,5 (7' st Trocini 6). In<br />
panchina: Ramunno, Mancuso, Colombo, Petrungaro. Allenatore: Cipparrone<br />
Giarre (4-4-2): Silvestri 6,5, Conticelli 6,5, Oliveri 6,5, Vezzosi 5,5 (12' st Nobile 6), Filistao 6, Cacciola 6,<br />
Costanzo 6, Bruno 6, Domicoli 6,5 (32' st Indelicato sv), Puglisi 6,5, Intagliata 5,5 (37' st Marzà sv). In<br />
panchina: Momastra, Coppa, Napoli, Curcumasio. Allenatore: Zingherino<br />
Arbitro: D'Albore di Caserta 6<br />
Marcatori: 21' pt Oliveri<br />
Note: spettatori circa 400. Ammoniti: Longo, Azzarelli, Conticelli, Filistao. Recupero: 2' e 6' Angoli: 3-3<br />
COSENZA Il Giarre passa anche a Cosenza contro la Paolana di mister Sandro Cipparrone. Con il minimo<br />
sforzo, senza strafare e anche, diciamolo subito, con molta fortuna i siciliani fanno bottino pieno e guidano<br />
ora la classifica del campionato di Serie D a punteggio pieno con nove punti.<br />
Gli azzurri hanno però da che recriminare: un gol annullato, una traversa e tante occasioni da gol sfumate<br />
per un soffio. Ma alla Paolana è mancato soprattutto il suo stadio e il pubblico amico, nonostante le tante<br />
presenze anche a Cosenza.<br />
Non era una partita facile ed alla vigilia si sapeva. Il Giarre capolista era venuto in Calabria alla ricerca di<br />
punti preziosi. Ma la dea bendata è stata benevola con la squadra di Zingherino che ha fatto addirittura<br />
bottino pieno. I siciliani hanno comunque dimostrato di essere una squadra compatta che fa della tecnica e<br />
dell'agonismo la sua arma migliore. La Paolana ancora in ritardo di preparazione sospinta dai suo calorosi<br />
tifosi ha provato a giocare le sue carte. Ci hanno messo il cuore i ragazzi di mister Sandro Cipparrone ma<br />
nonostante ciò è mancato quel pizzico di cinismo necessario nelle fasi topiche del match. Tornano a casa a<br />
mani vuote gli azzurri ma con la consapevolezza di essersi battuti con grinta e carattere.<br />
Cipparrone rispetto al match con il Campobello cambia solo il portiere, tra i pali va De Gaetano. Il primo<br />
affondo è del Giarre che già al 2' crea un grattacapo alla difesa azzurra spiazzata da un perfetto inserimento<br />
di Puglisi, su suggerimento di Intagliata, che da buona posizione tira a lato. La Paolana ci prova all'8' con<br />
Scudieri che si mangia un gol fatto: Pando crossa in area, Conticelli liscia e l'attaccante a portiere battuto tira<br />
debole consentendo a Filistao di salvare e di deviare in angolo. Dopo una punizione di Puglisi di una spanna<br />
sulla traversa, il Giarre passa in vantaggio. Angolo di Costanzo la palla finisce a Oliveri che da fuori area con<br />
un bolide insacca all'incrocio dei pali. La Paolana non ci sta e per due volte ci prova con Lorenzini ma senza<br />
fortuna. Gli azzurri insistono e per poco allo scadere della prima frazione di gioco non trovano il pareggio con<br />
Scudieri, che servito da Lorenzini, si libera del suo difensore e tira, ma Silvestri è attento e devia di piede.<br />
Formazioni invariate al ritorno in campo. Al 5' è ancora Scudieri, servito da Lorenzini, a tentare l'affondo,<br />
Silvestri blocca. Altri cinque minuti ed è il Giarre a rifarsi vivo con Intagliata che entra in area e dalla sinistra<br />
impegna De Gaetano in una plastica parata. E' l'ultimo tiro dei siciliani che calano vistosamente e pensano a<br />
difendersi soltanto. La Paolana ci prova e al 18' pareggia con Iervasi, per il guardalinee è fuori gioco. Rabbia<br />
e delusione, ma gli azzurri non demordono.<br />
Al 30' Trocini su assist al bacio di Granata salta più in alto di tutti, colpisce benissimo di testa, ma la palla<br />
prende in pieno la traversa. Ci prova anche Iervasi, sei minuti più tardi, sempre di testa ed anche questa<br />
volta senza fortuna, la sfera finisce di poco sul montante.<br />
L'ultimo sussulto è al 42' con Daniele che mette fuori da buona posizione su pennellata di Granata
Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />
Il tecnico è rammaricato. Zingherino: «Vittoria preziosa»<br />
Cipparrone: «Poca fortuna<br />
e un altro gol annullato»<br />
COSENZA Il tecnico della Paolana, Cipparrone, è amareggiato per la sconfitta, ma non per quello che<br />
hanno dato in campo i suoi ragazzi. Nel commentare l'incontro elogia subito Longo e compagni ma anche gli<br />
avversari: «Eravamo consapevoli di affrontare una buona squadra, ma loro sono stati aiutati dalla fortuna,<br />
non tanto si può dire per noi».<br />
Ma Cipparrone ha anche da ridire sull'arbitraggio: «Un altro gol regolare, ed è il terzo in questo campionato,<br />
ci è stato annullato».<br />
Il presidente della Paolana, avvocato Giuseppe Bruno, dal canto suo, dopo aver ringraziato il Cosenza e<br />
l'amministrazione comunale bruzia per la concessione della struttura sportiva, ha evidenziato la necessità<br />
che la Paolana disponga al più presto del suo stadio per porre fine a questo lunga "migrazione".<br />
Visi sorridenti e felici negli spogliatoi ospiti. Mister Zingherino parla di vittoria sofferta: «La Paolana - ha<br />
sottolineato - ci ha messo in difficoltà. Dopo il gol abbiamo arretrato il baricentro e i locali ci hanno messo<br />
alle corde».<br />
Zingherino nel congedarsi ci dice: «Sono punti davvero preziosi su un campo difficile».<br />
f. s.
Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />
«Meglio il Siracusa nella prima frazione, alla distanza siamo venuti fuori noi»<br />
Zunico: «Una partita dai due volti»<br />
Leo Vanzetto: «Ai tifosi chiedo di avere pazienza»<br />
SIRACUSA ‹ «Un pareggio meritato, al cospetto di una squadra che ha tentato per l'intero incontro di<br />
metterci in difficoltà». Esordisce così il tecnico del Cosenza, Giacomo Zunico, al termine della gara che i<br />
rossoblù hanno disputato al "Nicola de Simone" contro il Siracusa, cogliendo il primo punto stagionale, dopo<br />
due sconfitte consecutive.<br />
«E' stata una partita dai due volti - ha spiegato Zunico - meglio il Siracusa nella prima frazione, poi siamo<br />
venuti fuori alla distanza con alcune giocate anche di pregevole fattura ed una rete per noi annullata<br />
dall'arbitro». Un pareggio che, secondo Zunico, farà morale in vista dei prossimi incontri di campionato.<br />
Iniziando proprio da domenica quando al "San Vito" arriverà il Savoia, altra corazzata del torneo, prima del<br />
derby col Castrovillari.<br />
«Oggi ho visto progressi importanti nella mia formazione - ha detto - in particolar modo dal punto di vista<br />
caratteriale abbiamo tenuto al cospetto di una buona formazione. Possiamo risalire, ne abbiamo la<br />
consapevolezza e ci metteremo i mezzi già dai prossimi turni».<br />
Sulla stessa lunghezza d'onda è anche Tony Lio, fantasista rossoblù, che ha analizzato la gara. «Venivamo<br />
da un periodo sfavorevole e non molto fortunato - ha sottolineato - oggi eravamo giunti a Siracusa per<br />
disputare una buona gara, e ritengo ci siamo ampiamente riusciti, mettendo anche in difficoltà una squadra<br />
accreditata da tanti all'inizio della stagione per il salto diretto in C2». Secondo Leo Vanzetto, c'è ancora<br />
molto da lavorare, anche se già dalla difesa si sono visti alcuni progressi importanti. «Abbiamo colto un<br />
punto su un campo difficilissimo reggendo bene il confronto - ha evidenziato Vanzetto - . In questa fase della<br />
stagione era anche possibile un inizio in difficoltà. Sarà un campionato duro ed equilibrato che si deciderà<br />
alla fine. Alla nostra tifoseria che anche oggi ci ha sostenuto, chiedo di avere pazienza e di sostenerci, i<br />
risultati arriveranno».<br />
Per De Rosa, che in avanti si è ben disimpegnato con Prete e Lio, c'è adesso da riconfermarsi, già da<br />
domenica. «Dobbiamo dimenticare le prime giornate - ha detto De Rosa - dobbiamo essere pronti a nuove<br />
battaglie. Siamo una squadra che può dire molto in questo campionato e il risultato colto oggi lo sta a<br />
dimostrare».<br />
C'è nervosismo e tanta tensione negli spogliatoi del Siracusa. Visi tirati e qualche accenno di contestazione<br />
a fine gara rivolto a Ferrara e Longobardi, "accusati" di poco impegni sul rettangolo di gioco.<br />
A parlare è l'allenatore, Mimmo Giacomarro. Per lui, in tre gare una vittoria, una sconfitta ed un pari.<br />
«L'arbitro oggi ha fatto diversi errori influendo negativamente sul risultato che ci sta stretto - ha dichiarato<br />
Giacomarro - purtroppo è una realtà con cui dovremo misurarci ogni domenica e che finora ci sta<br />
penalizzando a livello di risultati. Sotto il profilo del gioco, c'è ancora da migliorare qualche automatismo in<br />
fase difensiva e di costruzione».<br />
v.c.
Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />
La soddisfazione del tecnico: «Tre punti che ci permettono di stare tranquilli»<br />
Viola: «La vittoria è meritata»<br />
«Micieli è un grande giocatore. Uno che fa la differenza»<br />
CASTROVILLARI Volti distesi davanti gli spogliatoi del "Mimmo Rende" tra le fila del Castrovillari.<br />
La rete nel recupero di Micieli ha regalato tre fondamentali punti per la classifica dei rossoneri che ora sono<br />
assestati al terzo posto dietro Giarre e Neapolis che sono a punteggio pieno. «Vittoria sicuramente meritata -<br />
ha commentato il tecnico del Castrovillari, Franco Viola - Nel prepartita avevo detto ai miei ragazzi che<br />
questa probabilmente era la partita più importante del nostro campionato. E' andata bene. Tre punti che ci<br />
permettono di stare al momento tranquilli. Ci godiamo questa vittoria e dalla ripresa degli allenamenti<br />
inizieremo a pensare alla trasferta contro il Licata».<br />
Sul magnifico gol di Micieli l'allenatore rossonero non ha dubbi. «Qualcuno in tempi non sospetti mi disse<br />
che ero di parte su Micieli.<br />
Questo è un grande giocatore. E' uno che ti fa la differenza, che riesce a creare superiorità numerica, dotato<br />
di una grande tecnica e tanta imprevedibilità. Ha fatto in questo caso un gran gol. Questo è il Micieli che io<br />
conosco. E' un giocatore che anche in <strong>serie</strong> D può fare la differenza».<br />
Comprensibilmente non soddisfatto del risultato è apparso l'allenatore dell'Angri, Di Nola. «Noi non ci<br />
possiamo permettere di regalare agli avversari un tempo - ha affermato il tecnico - Siamo così passati in<br />
svantaggio. Nella ripresa abbiamo invece iniziato a fare gioco meritando ampiamente il pareggio. Il calcio è<br />
però così, ed alla fine Micieli si è inventato un gol».<br />
v. c.
Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />
Il tecnico esalta la prova di Vitale e del gruppo<br />
Galluzzzo: «Meritavamo di più»<br />
ADRANO Negli spogliatoi gli allenatori si fanno i complimenti a vicenda. Il tecnico della Rossanese,<br />
Galluzzo, è soddisfatto della prestazione della sua squadra, soprattutto visto il ritardo nella preparazione<br />
atletica. «Abbiamo iniziato il 5 settembre ad allenarci - spiega Galluzzo - e non eravamo neanche al<br />
completo. Solo a metà settembre abbiamo potuto contare sull'organico completo. Che dire! Veniamo da una<br />
<strong>serie</strong> di partite ben giocate, ripeto, nonostante il ritardo nella preparazione atletica. Abbiamo ben figurato<br />
contro il Neapolis, dove praticamente i gol ce li siamo fatti noi da soli regalando loro la vittoria, e contro il<br />
Campobello. Purtroppo però non siamo riusciti, in quelle occasioni, a raggranellare punti. Oggi (ieri per chi<br />
legge, ndr) siamo riusciti ad agguantare un pari che, non voglio esagerare, ma forse ci sta pure stretto.<br />
Abbiamo giocato una buona gara mettendo in difficoltà gli adraniti che sono una squadra caparbia e ben<br />
messa in campo, reduce da due vittorie consecutive. Non ci siamo barricati e abbiamo lottato a viso aperto<br />
sin dal primo minuto. Alla fine è un pareggio che credo possa accontentare tutti visto che comunque anche<br />
l'Adrano ha disputato una buona gara».<br />
Avete sofferto un poco in difesa, ma il vostro portiere è stato super, ha salvato il risultato. «Bravo Vitale,<br />
certamente - ancora Galluzzo - ma bravi un po' tutti. Il nostro portiere ha fatto due grandi parate che hanno<br />
praticamente salvato il risultato in un momento in cui eravamo ancora sotto di un gol. Anche in attacco<br />
abbiamo giocato bene e anche il portiere adranita ha fatto i suoi "miracoli", se così possiamo definirli. Per<br />
quel che ci riguarda dopo il gol subito ci siamo rimboccati le maniche e alla fine siamo riusciti a pareggiare».<br />
Alla fine stavate per mettere a segno il colpaccio. «Noi eravamo venuti ad Adrano per fare la nostra gara. E'<br />
stata una partita aperta, senza tatticismi. Entrambe le squadre hanno giocato per la vittoria. Noi ci abbiamo<br />
creduto fino alla fine, anche se poi c'è stato solo un pari».<br />
Nel secondo tempo i cambi di Leone e De Simone, che però avevano disputato un'ottima gara. «Entrambi<br />
hanno giocato molto bene. De Simone, però, mi era sembrato un po' affaticato, visto che anche lui sta<br />
completando la preparazione atletica, mentre Leone era forse un po' nervoso e si era già beccato un<br />
cartellino giallo. Allora li ho sostituiti. Ripeto, si tratta di una squadra messa assieme da pochissime<br />
settimane, che deve ancora amalgamarsi».<br />
Felice della sua prestazione anche Domenico Fiorino che dedica il gol ai tifosi che hanno seguito la squadra<br />
sino ad Adrano. Per Giuseppe Guastella, invece, niente gol dell'ex. «Alla fine si è trattato di un risultato equo<br />
- spiega l'ex attaccante della Rossanese, ora in maglia biancazzurra - E' stata una gara ben giocata da tutte<br />
e due le formazioni».<br />
o. l.