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02/10/2006 Campionato 3a giornata: Girone I - serie d news

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02/10/2006 Campionato 3a giornata: Girone I - serie d news

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SPORT<br />

Giuseppe Di Silvestro<br />

SIRACUSA - Tirando<br />

fuori tutto il suo orgoglio,<br />

e giocando una partita tatticamente<br />

ineccepibile, il<br />

Cosenza conquista un risultato<br />

positivo sul campo<br />

del Siracusa e il primo<br />

punto di una stagione iniziata<br />

male. Ma sul risultato<br />

pesa come un macigno<br />

l’ombra di un gol segnato<br />

da Romano al 24’ del primo<br />

tempo, prima convalidato<br />

dall’arbitro, poi annullato<br />

su segnalazione<br />

dell’assistente. Le riprese<br />

televisive hanno evidenziato<br />

la piena regolarità<br />

del gol che avrebbe potuto<br />

decidere la partita. Le polemiche<br />

e le proteste degli<br />

azzurri sono continuate<br />

anche dopo il triplice fischio<br />

finale. L’arbitro nel<br />

corso della gara ha detto<br />

no due volte anche ai silani<br />

andati a rete con Prete e<br />

De Rose.<br />

Va detto subito che, a<br />

parte l’episodio del gol di<br />

Romano, il Cosenza non<br />

ha rubato nulla. Zunico<br />

(da ieri in silenzio stampa<br />

insieme ai suoi uomini) ha<br />

schierato una squadra abbottonata,<br />

con Cristian<br />

Scarlato e Scorrano difensori<br />

centrali, Maglione dirottato<br />

sulla fascia destra<br />

a tenere d’occhio Bonarrigo,<br />

sul quale erano pronti<br />

a raddoppiare due o tre<br />

sossoblu, e Vanzetto a protezione<br />

della difesa. Poi,<br />

centrocampo infoltito, e<br />

davanti il solo Prete, peraltro<br />

in condizioni fisiche<br />

precarie. Era un Cosenza<br />

abbottonato ma non<br />

rinunciatario, perchè i<br />

rossoblu non hanno tralasciato<br />

le occasioni per attaccare<br />

e portare pericoli<br />

alla rete siciliana.<br />

Per contro, nel Siracusa<br />

Giacomarro ha subito gettato<br />

nella mischia l’ultimo<br />

arrivato, il difensore De<br />

Pascale, che alla fine è risultato<br />

il migliore fra gli<br />

28<br />

Gazzetta del Sud<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

Prova di grande carattere dei silani, padroni di casa con più di un problema nel reparto avanzato<br />

Tra Siracusa e Cosenza bel gioco senza gol<br />

Annullate tre reti: una all’aretuseo Romano, due ai rossoblù (De Rose e Prete)<br />

SIRACUSA-COSENZA 0-0<br />

CASADEI 6,5 D’AURIA 6,5<br />

TOMACELLI 6 SCARLATO 6,5<br />

LONGOBARDI 6 DE PASQUALE 6<br />

DE PASCALE 7,5 VANZETTO 7<br />

PERRELLI 6,5 SCORRANO 6,5<br />

IODICE 7 MAGLIONE 7<br />

NUVOLI 7 SANSO 6,5<br />

(9’ st PELLEGRINO) 5,5 DI MAIO 7<br />

DIMA 6,5 DE ROSE 6<br />

(42’ st ALLETTO) s.v. (29’ st FISCINA) s.v.<br />

FERRARA 5,5 LIO 7<br />

BONARRIGO 5,5 (38’stFERRENTINO) s.v.<br />

(31’stMANDARANO) s.v. PRETE 6<br />

ROMANO 6<br />

All. GIACOMARRO All. ZUNICO<br />

ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 4,5.<br />

NOTE: Più di tremila spettatori, con un gruppetto di<br />

tifosi ospiti. Espulso (32’ st) Tomacelli per doppia<br />

ammonizione. Ammoniti Romano, Vanzetto e Scorrano.<br />

Angoli 5 a 3. Recupero 1’ e 5’.<br />

Il portiere rossoblu D’Auria para protetto da Scarlato<br />

Romano insacca ma il gol viene annullato per fuorigioco (sullo sfondo il guardalinee segnala l’“offside”)<br />

IL TECNICO DEI SICILIANI<br />

Giacomarro recrimina: «Risultato condizionato dall’arbitro»<br />

Il tecnico del Siracusa Giacomarro<br />

azzurri, insieme all’altro<br />

centrale Iodice, ed ai due<br />

“polmoni” di centrocampo<br />

Dima e Perrelli.<br />

Contro un Cosenza bravo<br />

a chiudere tutti i varchi,<br />

la partita il Siracusa<br />

avrebbe potuto sbloccarla<br />

con qualche prodezza individuale,<br />

che non c’è stata,<br />

anche perchè i tre d’attacco<br />

Bonarrigo, Romano e<br />

Ferrara, peraltro non in<br />

<strong>giornata</strong> di gran vena,<br />

hanno dovuto vedersela<br />

con una difesa che non faceva<br />

tanti complimenti.<br />

Qualche occasione il Siracusa<br />

l’ha costruita, ma<br />

non è riuscito a sfruttarla.<br />

Ha prodotto meno il Cosenza,<br />

in fatto di azioni da<br />

gol, ma non ci si poteva<br />

aspettare di più, data l’incompletezza<br />

dei ranghi<br />

SIRACUSA - In casa azzurra le recriminazioni<br />

sono davvero tante, soprattutto<br />

in ordine all’operato del direttore<br />

di gara. Di questo stato d’animo<br />

si fa interprete Mimmo Giacomarro:<br />

«E’ evidente - esordisce il tecnico<br />

- che a livello arbitrale non siamo<br />

ben visti. Ad ogni fallo i nostri<br />

vengono ammoniti, mentre gli avversari<br />

viene consentito di fare ciò<br />

che vogliono. Certi fallacci di Scorrano<br />

e Vanzetto, spesso da dietro, meritavano<br />

più di un “giallo”. Il direttore<br />

di gara, in ogni caso, ha condizionato<br />

pesantemente il risultato».<br />

- Il gol annullato era regolare?<br />

«Altro che! Direttore di gara ed assistente<br />

hanno sostenuto due tesi diverse,<br />

il primo dicendo che era Romano<br />

a trovarsi in fuori gioco, l’altro<br />

sostenendo che invece era Tomacelli,<br />

che giungeva a tutta velocità da<br />

dietro. E quando si sentono queste affermazioni<br />

non c’è più dove andare».<br />

- Arbitraggio a parte, qualcosa<br />

nel Siracusa non ha funzionato a<br />

dovere...<br />

«Contro una squadra schierata in<br />

maniera abbottonata, e con Vanzetto<br />

a protezione della difesa, dovevamo<br />

inventare qualcosa per aggirare il dispositivo<br />

avversario. Purtroppo, alcuni<br />

dei nostri non erano nella condizione<br />

migliore, stentando a superare<br />

i rispettivi avversari; e questo, in<br />

aggiunta alle sviste arbitrali, ha fatto<br />

il resto».<br />

- Ha avuto un bel coraggio a gettare<br />

nella mischia l’ultimo arrivato,<br />

De Pascale...<br />

«Ed il ragazzo ha risposto alla<br />

grande. Ha diretto la difesa con autorità,<br />

pur essendo in mezzo ad un<br />

gruppo di “under”. E di conseguenza<br />

non abbiamo corso rischi eccessivi.<br />

Per contro, siamo riusciti a creare<br />

quattro o cinque occasioni da gol che<br />

avremmo dovuto sfruttare meglio».<br />

Maurizio De Pascale è stato protagonista<br />

di un esordio in azzurro davvero<br />

sontuoso.<br />

«Mi aspettavo di giocare - dice - nel<br />

corso della settimana, da certi comportamenti<br />

del nostro tecnico, avevo<br />

intuito che forse avrei giocato, anche<br />

se non è facile per uno appena arrivato».<br />

- E si aspettava di giocare così<br />

bene?<br />

«Questo lo dite voi. Io credo di avere<br />

fatto del mio meglio. Per il resto, è<br />

vero che ero l’unico “anziano” in una<br />

difesa fatta soltanto da “under”, ma i<br />

ragazzi in campo non hanno fatto accorgere<br />

nessuno di essere juniores,<br />

ed hanno giocato alla grande».<br />

(g.d.s.)<br />

IL DIRETTORE SPORTIVO DEI CALABRESI<br />

Maglia: «La squadra ha saputo rispondere alla grande»<br />

SIRACUSA - La squadra c’è, la società no.<br />

E’ questo, in sintesi, il pensiero di quella<br />

trentina di tifosi calabri che hanno seguito<br />

la squadra rossoblu a Siracusa, sciorinando<br />

nello spazio a loro riservato un paio di<br />

striscioni con le scritte:”Intrieri da metà..?<br />

Più rispetto per la città. Presenti peer la città,<br />

in silenzio per dignità. Più rispetto per<br />

gli ultrà, baluardo di questa città”. Ma alla<br />

fine, dopo aver seguito la partita in silenzio,<br />

i tifosi rossoblu hanno applaudito a<br />

lungo la loro squadra. Ma a fine gara nessuno<br />

dei rossoblu apre bocca. Tocca al direttore<br />

sportivo Fabrizio Maglia parlare a nome<br />

di tutti.<br />

- Per il Cosenza era una partita da ultima<br />

spiaggia?<br />

«Non direi da ultima spiaggia; era invece<br />

una partita nella quale dovevamo dimostrare<br />

di essere uomini veri. E la risposta<br />

della squadra è stata grande. E credo che<br />

questo risultato, e soprattutto questa prestazione<br />

offerta dai ragazzi, possano costituire<br />

un segnale che giungerà a destinazione».<br />

- Quello conquistato a Siracusa è il<br />

primo punto per il Cosenza...<br />

«Di punti, per la verità, meriteremmo di<br />

averne cinque. Siamo partiti con altro organico,<br />

poi strada facendo abbiamo perso<br />

dei pezzi. Oggi la nostra panchina era composta<br />

esclusivamente da ragazzi che fino<br />

all’anno scorso giocavano nelle nostre giovanili».<br />

- Questo punto può dare tranquillità<br />

alla squadra ed a tutto l’ambiente?<br />

«Probabilmente sì. Abbiamo bisogno<br />

soltanto di tranquillità e di chiarezza a livello<br />

societario. E questo risultato penso<br />

possa darci la tranquillità di cui abbiamo<br />

bisogno».<br />

- Di cosa ha bisogno questo Cosenza?<br />

«Certamente di almeno un altro attaccante<br />

da affiancare a Prete, e poi di qualche<br />

“under” di qualità. Mi preme, comunque,<br />

rimarcare la grande prestazione offerta<br />

dalla squadra, e la perfetta disposizione tattica<br />

attuata da mister Zunico. E la squadra,<br />

con questa prestazione, ha dimostrato di<br />

essere molto legata al suo tecnico».<br />

- Un’ultima domanda: il Siracusa si lamenta<br />

per il gol annullato e per l’arbi -<br />

traggio in generale. Come ha diretto Di<br />

Paolo, a suo parere?<br />

«E’ un arbitro di prima fascia, quello che<br />

avevamo chiesto per questa partita. Se ha<br />

commesso degli errori, li ha distribuiti in<br />

maniera equa».<br />

Infine, Donatello Marcosano, passato<br />

dal Cosenza al Siracusa e non ancora utilizzato<br />

perchè reduce da infortunio: «La prestazione<br />

del Cosenza - dice il difensore - è<br />

stata proprio quella che mi aspettavo, conoscendo<br />

Lio e compagni. Hanno tirato fuori<br />

l’orgoglio, hanno giocato un’ottima partita,<br />

si sono dimostrati uomini veri». (g.d.s.)<br />

Pari giusto al termine di una gara caratterizzata dalle parate strepitose di Saia e Vitale<br />

Rossanese indenne ad Adrano<br />

L’attaccante azzurro Ferrara anticipato da Scorrano<br />

rossoblu.<br />

La partita è stata bella<br />

ed aperta, merito di due<br />

squadre che volevano a<br />

tutti i costi il risultato positivo,<br />

il Siracusa per riscattare<br />

la sconfitta di Licata,<br />

il Cosenza per dare<br />

un segnale a tutto l’ambiente,<br />

alla tifoseria ed alla<br />

città.<br />

La partita ha rischiato<br />

di rovinarla un arbitraggio<br />

decisamente mediocre,<br />

che ha condizionato la<br />

gara, danneggiando più i<br />

locali che gli ospiti, in alcuni<br />

episodi sui quali si<br />

continuerà a discutere ancora<br />

per un bel pezzo.<br />

Ricca la cronaca, che si<br />

apre al 3’ su un lancio di<br />

Dima sul quale Ferrara<br />

non arriva alla deviazione<br />

di testa. Occasione per il<br />

Cosenza all’8’, con Lio che<br />

si trova libero in area, ma<br />

è fermato da un miracoloso<br />

recupero in velocità di<br />

Nuvoli. Vanzetto ci prova<br />

al <strong>10</strong>’ con un tiro dalla distanza<br />

che un difensore<br />

azzurro devia in angolo.<br />

D’Auria è bravo al 17’ a deviare<br />

in angolo una fucilata<br />

di Longobardi. Al 24’<br />

l’episodio già descritto del<br />

gol annullato a Romano. Il<br />

finale del tempo è tutto per<br />

il Siracusa, vicino al gol al<br />

27’ con un bel diagonale di<br />

Romano di poco a lato, e<br />

con due punizioni senza<br />

esito dello stesso Romano<br />

(37’ e 40’).<br />

Nella ripresa all’8’ Romano,<br />

servito da Nuvoli,<br />

impegna D’Auria a terra.<br />

Al 12’ una bella girata di<br />

Sanso finisce di poco alta,<br />

mentre al 17’ il Siracusa<br />

ha con Pellegrino la palla<br />

buona per passare, ma<br />

D’Auria ribatte d’istinto.<br />

Occasionissima per il<br />

Siracusa al 20’ quando Romano<br />

serve una palla<br />

d’oro a Pellegrino, ma la<br />

conclusione è da dimenticare.<br />

Poi il Siracusa resta<br />

in dieci per l’espulsione<br />

(certo affrettata) di Tomacelli<br />

per doppia ammonizione,<br />

ma non rinunzia ad<br />

attaccare. L’ultimo brivodo<br />

al 47’, quando su angolo<br />

di Pellegrino una bella girata<br />

al volo di Ferrara<br />

lambisce il palo alla sinistra<br />

di D’Auria. E subito<br />

dopo il triplice fischio finale<br />

del medioccre di Paolo.<br />

Salvatore Santangelo<br />

ADRANO – Si erano lasciati<br />

il 4 giugno scorso,<br />

nella memorabile finale<br />

dei playout di Rossano,<br />

valevole per la permanenza<br />

in <strong>serie</strong> D e finita<br />

poi 3 a 3 e con l’Adrano<br />

salvo. Reduci da quella<br />

partita solo Guastella,<br />

che ritroviamo tra le fila<br />

etnee. Dall’altra parte ci<br />

sono i padroni di casa,<br />

vogliosi di mettersi in<br />

mostra di fronte ai propri<br />

tifosi, anche per lasciarsi<br />

alle spalle la sconfitta infrasettimanale<br />

di Coppa<br />

Italia a Siracusa.<br />

La gara è intensa e avvincente,<br />

con il primo<br />

tempo appannaggio della<br />

Rossanese e la ripresa di<br />

marca adranita. I portieri<br />

alla fine risulteranno i<br />

migliori in campo, salvando<br />

il risultato, con<br />

magnifici interventi. Inizio<br />

con l’Adrano che prova<br />

a conquistare il campo<br />

e prendere il sopravvento<br />

sui rossoblu. Già al<br />

primo minuto è Guastella<br />

(l’ex di turno le ha provate<br />

tutte ad andare in<br />

gol, ma Vitale gli ha negato<br />

la gioia della rete)<br />

che dal vertice dell’area<br />

calcia una punizione, deviata<br />

in calcio d’angolo<br />

dalla difesa ospite. È il<br />

preludio di una gara vibrante.<br />

Al <strong>10</strong>’, è De Simone<br />

che si libera dalla<br />

morsa di due avversari,<br />

ADRANO-ROSSANESE 1-1<br />

MARCATORI: 37’ pt Aricò, 30’ st Fiorino<br />

SAIA 7,5 VITALE 7,5<br />

CUTRUFELLO 6,5 MURRONE 6<br />

TAVERNITI 6,5 PALOPOLI 6<br />

GIUFFRIDA 6 GACCIONE 7<br />

(35’ st ZUMBO) 6 DE LUCA 6<br />

DAIDONE 6,5 CATALANO 6<br />

VASSALLO 6 APA 6,5<br />

(37’ st OLIVA) 6,5 LEONE 5,5<br />

TANDURELLA 6 (22’ st CERRI) 6,5<br />

AIELLO 6,5 LOMBISANI 6<br />

ELAMROUI 6,5 (11’ st SCALISE) 6,5<br />

GUASTELLA 7 DE SIMONE 6<br />

ARICÒ 7 (22’ st MANZILLO) 6,5<br />

(1’ st RAFFA) 6 FIORINO 7<br />

All. DI MARIA<br />

All. GALLUZZO<br />

ARBITRO: OSTINELLI di Como 6.<br />

NOTE: spettatori 700 circa con circa una decina di<br />

ospiti. Ammoniti: Cutrufello, Aiello, Elamroui per<br />

l’Adrano; Leone per la Rossanese. Angoli: 9-6 per<br />

l’Adrano. Recupero: 2’ e 3’.<br />

ma la sua conclusione<br />

trova pronto Saia. Risponde<br />

Guastella, che lascia<br />

partire uno spiovente<br />

dalla distanza che sfiora<br />

la traversa.<br />

La Rossanese mostra<br />

un’ottima intelaiatura ed<br />

è ben messa in campo,<br />

mentre gli etnei provano<br />

a premere il piede sull’a c-<br />

celeratore e al 17’ di nuovo<br />

Guastella s’incarica di<br />

battere una punizione,<br />

facile preda di Vitale. Al<br />

26’ l’instancabile Apa fa<br />

venire i brividi a Saia<br />

con un tiro che sfiora il<br />

palo alla sua destra. Sono<br />

continui i capovolgimenti<br />

di fronte. Stavolta ci<br />

pensa Gaccione (da lui<br />

sono partiti una miriade<br />

di palle per tutto il reparto<br />

avanzato) che al 29’ l a-<br />

scia partire un passaggio<br />

che sorvola tutto il centrocampo,<br />

trovando Apa.<br />

Il suo aggancio è infelice<br />

e l’azione sfuma. Rossanese<br />

in crescendo. Al 33’<br />

si ripresenta Gaccione<br />

crossando in area, ma Taverniti<br />

spazza via senza<br />

mezze misure. Passano<br />

tre minuti e questa volta<br />

tocca a De Simone lasciar<br />

partire un bolide che<br />

scalda le mani di Saia.<br />

L’attaccante Mimmo Fiorino<br />

L’Adrano avverte il pericolo<br />

e un minuto dopo<br />

perviene al vantaggio:<br />

punizione del solito Guastella,<br />

palla che sorvola<br />

tutta l’area e giunge ad<br />

Elamroui, il quale poggia<br />

su un piatto d’argento la<br />

palla ad Aricò che fa fuori<br />

l’incolpevole Vitale.<br />

Gli uomini di Galluzzo<br />

non ci stanno e reagiscono<br />

con un’azione targata<br />

Apa-Fiorino-Gaccione.<br />

Tuttavia, il tiro di quest’ultimo<br />

s’infrange sulla<br />

difesa ospite.<br />

Nella ripresa l’Adrano<br />

prova a cambiare il ritmo<br />

di gioco. Al 3’, slalom di<br />

Elamroui che si libera di<br />

tre avversari, entra in<br />

area, ma perde l’attimo<br />

giusto per eccesso di<br />

egoismo. Rispondono i<br />

calabresi con Fiorino,<br />

ma la manovra è meno<br />

incisiva. Al <strong>10</strong>’ e al 14’<br />

due ghiotte occasioni da<br />

gol per Tandurella e Guastella.<br />

Passano alcuni minuti<br />

e si registra la più<br />

chiara opportunità da gol<br />

per i biancazzurri ad opera<br />

di Aiello, con un bolide<br />

respinto da Vitale e<br />

Guastella che sulla ribattuta,<br />

schiaccia di testa,<br />

ma l’ottimo portiere salva<br />

per la seconda volta.<br />

Galluzzo, a questo punto,<br />

effettua una doppia sostituzione<br />

con Cerri e<br />

Manzillo al posto di Leone<br />

e De Simone. La mossa<br />

si rivela azzeccata e la<br />

Rossanese alla mezz’ora<br />

segna il gol del pari,<br />

quando l’Adrano cercava<br />

il colpo del k.o.: Fiorino<br />

riceve in area un passaggio<br />

di Murrone e mette<br />

dentro da due passi la<br />

palla del pari. Al 38’ è<br />

Manzillo a tastare i riflessi<br />

di Saia con un tiro<br />

velenoso. Un minuto dopo<br />

è Gaccione che dalla<br />

lunga distanza cerca di<br />

sorprendere l’ottimo<br />

Saia.<br />

Ma il risultato non si<br />

smuove dall’uno a uno e<br />

finisce ancora una volta<br />

in parità tra Adrano e<br />

Rossanese. La storia torna<br />

a ripetersi.<br />

Risultati Classifica Cannonieri<br />

Adrano-Rossanese 1-1<br />

Campobello-Sangiuseppese1-4<br />

Castrovillari-Angri 2-1<br />

Comiso-Pomigliano 2-2<br />

Paolana-Giarre 0-1<br />

Ragusa-Paternò 1-0<br />

Sapri-Acicatena 1-1<br />

Savoia-Licata 2-2<br />

Siracusa-Cosenza 0-0<br />

Prossimo turno<br />

(08/<strong>10</strong>/06)<br />

Acicatena-Ragusa<br />

Angri-Comiso<br />

Cosenza-Savoia<br />

Giarre-Campobello<br />

Licata-Castrovillari<br />

Paternò-Paolana<br />

Pomigliano-Sapri<br />

Rossanese-Siracusa<br />

Sangiuseppese-Adrano<br />

SOCIETA’<br />

P<br />

U<br />

N<br />

TI<br />

PARTITE<br />

RETI<br />

G V N P V N P A P<br />

In casa Fuori casa<br />

MED.<br />

INGL<br />

Sangiuseppese 9 3 1 0 0 2 0 0 7 2 + 4<br />

Giarre 9 3 1 0 0 2 0 0 4 0 + 4<br />

Comiso 7 3 1 1 0 1 0 0 7 4 0<br />

Castrovillari 7 3 2 0 0 0 1 0 5 3 0<br />

Adrano 7 3 1 1 0 1 0 0 3 1 0<br />

Ragusa 6 3 2 0 0 0 0 1 3 2 -1<br />

Siracusa 4 3 1 1 0 0 0 1 4 3 -3<br />

Licata 4 3 1 0 0 0 1 1 3 3 -1<br />

Savoia 4 3 1 1 0 0 0 1 3 3 -3<br />

Paternò 3 3 1 0 0 0 0 2 3 3 -2<br />

Campobello 3 3 1 0 1 0 0 1 5 7 -4<br />

Angri 3 3 1 0 0 0 0 2 4 6 -2<br />

Paolana 3 3 1 0 1 0 0 1 1 3 -4<br />

Pomigliano 2 3 0 1 0 0 1 1 2 3 -3<br />

Acicatena 1 3 0 0 1 0 1 1 5 7 -4<br />

Cosenza 1 3 0 0 1 0 1 1 0 2 -4<br />

Rossanese 1 3 0 0 1 0 1 1 4 7 -4<br />

Sapri 1 3 0 1 1 0 0 1 1 5 -6<br />

3 RETI: Crisantemo (Angri), Chietti<br />

(Comiso), Rosa (Ragusa), Apa<br />

(Rossanese)<br />

2 RETI: Celso (Acicatena), Panetteri<br />

(Campobello), Andreoli<br />

(Castrovillari), Contino (Comiso),<br />

Costanzo (Giarre), Varrica<br />

(Paternò), Romano (Siracusa)<br />

1 RETE: Ambrosio, Assensio e Costa<br />

(Acicatena), Amico, Aricò e<br />

Guastella (Adrano), Ferraioli<br />

(Angri), Italia e Mossa (Campobello),<br />

Favasuli, Micieli e Saffioti<br />

(Castrovillari), Dama e Silvano<br />

(Comiso), Domicoli e Oliveri<br />

(Giarre), Nave S. (Licata),<br />

Iervasi (Paolana), Savanarola<br />

(Paternò), Baratto e Castaldi<br />

(Pomigliano), Fiorino (Rossanese),<br />

Corsale, De Cesare e<br />

Moxedano (Sangiuseppese),<br />

Schioppa (Sapri), Porzio (Savoia),<br />

Bonarrigo e Ferrara (Siracusa)<br />

Nero Ciano Magenta Giallo - NB:<br />

NB: Zona CZ-VV-KR


Gazzetta del Sud<br />

29<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

SPORT<br />

I rossoneri del Pollino non s’arrendono e colpiscono l’Angri in pieno recupero con un eurogol di Micieli<br />

Castrovillari, tre punti sul filo di lana<br />

I campani avevano rimediato con Crisantemo all’iniziale vantaggio di Andreoli<br />

Angelo Biscardi<br />

CASTROVILLARI - E’ ba -<br />

stato un profondo graffio di<br />

“micio” Micieli per dare al<br />

Castrovillari la seconda vittoria<br />

stagionale. Si è trattato<br />

di un gol magistrale. Una<br />

perla nei minuti di recupero<br />

che ha illuminato gli sguardi<br />

bui di una tifoseria che,<br />

adesso crede nel gruppo di<br />

Viola. Capitan Andreoli e<br />

compagni si trovano vicinissimi<br />

alle alte sfere della gra-<br />

CASTROVILLARI-ANGRI 2-1<br />

MARCATORI: 42’ pt Andreoli, 22’ st Crisantemo, 48’ st<br />

Micieli<br />

DE VONA 6 VALICANTE 6<br />

COSTANZO 6 CACACE 6<br />

PAPASIDERO 6 D’AURIA 5,5<br />

(30’ st CRUCITTI) 6 (9’ st IOVANO) 6<br />

ROMEO 6,5 COPPOLA 5,5<br />

ANDREOLI 6,5 (21’ st BAIO) 6<br />

SCAFARO 6 AMARANTE 6,5<br />

FASANO 6 MANZO 6<br />

FAVASULI 6 DI RUOCCO 6<br />

CAMBRIA 7 PIEMONTE 6<br />

MICIELI 7 CRISANTEMO 6,5<br />

TUOTO 6 CIRILLO 6<br />

MAJELLA 5,5<br />

(27’ st FALCONE) s.v.<br />

All. VIOLA<br />

All. DI NOLA<br />

ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6<br />

NOTE: terreno in perfette condizioni. Spettatori <strong>10</strong>00<br />

circa, tra cui un centinaio di tifosi ospiti. Ammoniti:<br />

Amarante, Cacace, Crisantemo, Di Ruocco e Costanzo.<br />

Recupero: 1’ e 5’.<br />

duatoria. Davvero niente<br />

male per una neopromossa.<br />

Tuttavia, almeno sino alla<br />

dodicesima <strong>giornata</strong>, i lupi<br />

del Pollino cominciano un<br />

vero tour de force. Dietro<br />

l’angolo ci sono Licata (domenica<br />

prossima), e poi due<br />

derby tosti tosti con Cosenza<br />

e Rossanese. Tre gare vietate<br />

ai deboli di cuore. Sarà meglio<br />

non cullarsi sugli allori.<br />

Poiché adesso bisognerà<br />

mettere in campo tutto quello<br />

che si ha in corpo. L’Angri,<br />

sceso all’ombra del Pollino<br />

con il chiaro intento di non<br />

prenderle, per buona parte<br />

dell’incontro ha fatto poco o<br />

niente per impensierire la<br />

truppa rossonera. Nel secondo<br />

tempo, però, ha trovato il<br />

gol nell’unica sbavatura della<br />

difesa rossonera. E poi, come<br />

il calcio insegna, ha tentato<br />

di affondare gli straniti<br />

rossoneri con un 4-4-2 molto<br />

equilibrato. Mister Di Nola<br />

ha, infatti, mandato in campo<br />

Valicante tra i pali; difesa<br />

a quattro con Cacace, D’au -<br />

ria, capitan Amarante e<br />

Manzo. A centrocampo, a<br />

dettare i temi della manovra<br />

campana, ci hanno pensato<br />

il furetto Di Ruocco, Coppola<br />

e Piemontese (centrali) e Cirillo.<br />

In avanti hanno chiuso<br />

il 4-4-2 l’evanescente Majella<br />

e la sorpresa Crisantemo.<br />

Viola, dal canto suo, ha dovuto<br />

fare a meno dell’attac -<br />

cante Saffioti (squalificato<br />

Angelo Andreoli ha sbloccato il risultato L’esultanza di Eugenio Micieli dopo il gol del 2 a 1<br />

per quattro giornate), e si è<br />

affidato a De Vona (tra i pali);<br />

Costanzo, Scafaro, Romeo<br />

e Papasidero (difesa);<br />

Fasano (out destro), Andreoli<br />

e Favasuli (centrali), Cambria<br />

(il migliore in campo);<br />

in avanti spazio al tandem<br />

Tuoto-Micieli. Cronaca. Il<br />

Castro inizia subito forte.<br />

Dopo pochi secondi, infatti,<br />

Cambria presenta il suo personalissimo<br />

biglietto da visita<br />

con una bella conclusione<br />

I tirrenici protestano per un gol invalidato a Iervasi. La capolista passa grazie a un capolavoro di Oliveri<br />

La Paolana si lamenta, il Giarre vince<br />

LE INTERVISTE<br />

Cipparrone polemico<br />

COSENZA – Cipparrone non ci sta. E al termine<br />

dell’incontro perso col Giarre, il tecnico della Paolana<br />

lo manifesta ampiamente. Il suo volto è un misto<br />

tra l’incredulità e la rassegnazione. «Con oggi (ieri:<br />

ndc) siamo a tre su tre», dice Cipparrone riferendosi<br />

agli errori arbitrali nelle prime gare di campionato.<br />

«A detta di tutti, il gol di Iervasi era regolare. Il guardalinee<br />

è stato ingannato dal movimento di Scudieri.<br />

La palla però non è arrivata a lui». Dopo l’amarezza<br />

senza confini, spazio all’analisi razionale della partita.<br />

«Sono soddisfatto della squadra. Questa è la Paolana,<br />

non cambieremo nulla nel nostro organico». Il<br />

Giarre, comunque, in qualche frangente è apparso<br />

più pimpante. «Fisicamente gli avversari stavano<br />

meglio. Noi abbiamo iniziato più tardi la preparazione,<br />

sapevamo di partire così». Nella ripresa la Paolana<br />

ha dominato, grazie anche all’ingresso di Trocini.<br />

«Spero che domenica possa essere disponibile<br />

dall’inizio. L’ho inserito quando mi sono reso conto<br />

che la loro difesa centrale era in difficoltà. Purtroppo<br />

è andata così».<br />

In casa Giarre l’entusiasmo per il primato è sottolineato<br />

dalle parole dell’allenatore Pino Zingherino.<br />

«Adesso non possiamo più nasconderci. Questa squadra<br />

sta lavorando bene. Non è stato semplice contro<br />

una Paolana pericolosa». Sul gol annullato a Iervasi<br />

il tecnico siculo dà un’altra versione. «Per quello che<br />

ho potuto vedere, mi è sembrato in fuorigioco. Anche<br />

se negli spogliatoi ho sentito affermazioni di altro tipo.<br />

Dal mio punto di vista l’arbitro non ha sbagliato».<br />

Rapace, deciso, ambizioso. Il Giarre comincia a crederci.<br />

La Paolana aspetta tempi migliori. (v.s.)<br />

Vittorio Scarpelli<br />

PAOLANA-GIARRE 0-1<br />

MARCATORE: 20’ pt Oliveri.<br />

DE GAETANO 6 SILVESTRI 5,5<br />

PANDO 5,5 CONTICELLI 6<br />

(17’ st RAPPAZZO) 5,5 OLIVERI 7<br />

CHIAPPETTA 5,5 VEZZOSI 5<br />

LONGO 6 (13’ st NOBILE) 5,5<br />

DANIELE 6 FILISTAD 5<br />

MERCURI 6 CACCIOLA 6<br />

AZZARELLI 5 COSTANZO 6,5<br />

(38' st MANTUANO) s.v. BRUNO 5,5<br />

GRANATA 6,5 DOMICOLI 5<br />

SCUDIERI 6 (33’ st INDELICATO) s.v.<br />

IERVASI 6,5 PUGLISI 7<br />

LORENZINI 6 INTAGLIATA 6,5<br />

(6’ st TROCINI) 6,5 (38’ st MARZÀ) s.v.<br />

All. CIPPARRONE All. ZINGHERINO<br />

ARBITRO: D’Albore di Caserta 5<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone condizioni. Circa 300<br />

i tifosi presenti (25 provenienti da Giarre). Al 25’ st<br />

espulso per proteste l’allenatore in seconda della<br />

Paolana, Martora. Ammoniti: Azzarelli, Conticelli e<br />

Trocini. Angoli 3 a 3 (2 a 2 pt). Recupero: 3’ e 5’.<br />

COSENZA – Il Giarre<br />

espugna il ”San Vito”, la<br />

Paolana recrimina contro<br />

l’arbitro. In attesa di tornare<br />

a giocare al “Tarsitano” i<br />

biancazzurri di Cipparone<br />

subiscono la seconda sconfitta<br />

in campionato contro i<br />

siciliani guidati da Zingherino.<br />

Sull’uno a zero finale, pesa<br />

la decisione del direttore di<br />

gara che nella ripresa ha annullato<br />

un gol a Iervasi, per<br />

una presunta posizione di<br />

fuorigioco. Ma andiamo con<br />

ordine, partendo dal primo<br />

tempo. La Paolana ci prova<br />

al <strong>10</strong>’ con Scudieri, che non<br />

trova il guizzo giusto, dopo<br />

un pasticcio del portiere Silvestri.<br />

Sull’altro fronte ci<br />

pensano Domicoli (prima di<br />

piombare nell’anonimato) e<br />

Puglisi (migliore in campo) a<br />

tenere in apprensione Longo<br />

e compagni. Ottimo anche<br />

Costanzo, vero e proprio<br />

martello sulla corsia di destra<br />

del Giarre. Proprio da<br />

un suo corner (20’), gli ospiti<br />

passano in vantaggio: sulla<br />

parabola a rientrare, la difesa<br />

biancazzurra spazza<br />

l’area con poca convinzione<br />

e il giovane Oliveri ne approfitta<br />

per stoppare la palla di<br />

destro e concludere di sinistro<br />

ad incrociare. Palla sotto<br />

l’incrocio e nulla da fare<br />

per De Gaetano. Il terzino destro<br />

dei siciliani ha questo<br />

colpo nelle sue corde. Lo<br />

scorso anno realizzò una rete<br />

simile al Pro Favara, con<br />

la maglia del Virtus Catania.<br />

Da quel momento gli uomini<br />

di Cipparrone provano a raddrizzare<br />

la gara, prima al 33’<br />

con una punizione calciata a<br />

fil di palo da Lorenzini, quindi<br />

sul finire di tempo con<br />

Scudieri, bravo a liberarsi in<br />

un sol colpo dei due marcatori<br />

centrali, ma non altrettanto<br />

a battere Silvestri, in odore<br />

di riscatto dopo qualche<br />

precedente indecisione.<br />

Ripresa prevalentemente<br />

appannaggio della Paolana,<br />

forte anche dell’ingresso di<br />

Brunello Trocini. L’ex bomber<br />

del Rende non è partito<br />

dall’inizio a causa di una fastidiosa<br />

congiuntivite. Al 5’,<br />

Silvestri blocca agilmente<br />

un colpo di testa di Scudieri.<br />

Poi (11'), break del Giarre<br />

con Intagliata, fermato in<br />

corner da De Gaetano. Dopo<br />

venti minuti, giallo al “San<br />

Vito”. Trocini sbuccia una<br />

palla a limite dell’area, ma<br />

riesce ugualmente a servire<br />

Iervasi, che batte Silvestri.<br />

Ma per l’arbitro, influenzato<br />

dal guardalinee, l’attaccante<br />

paolano è in fuorigioco: tutto<br />

da rifare per la Paolana. E<br />

per poco il Giarre non trova<br />

il raddoppio, su contropiede<br />

innestato da Costanzo. Ma<br />

Domicoli, servito da Puglisi,<br />

alza un campanile invece di<br />

chiudere i conti. Alla<br />

mezz’ora, Trocini sfrutta un<br />

traversone di Granata sulla<br />

destra e incoccia la traversa<br />

a portiere battuto. Altrettanto<br />

sfortunati i tentativi, sempre<br />

aerei, di Iervasi (36’) e<br />

Longo (42’). Per la Paolana<br />

non è <strong>giornata</strong>. Lo è per il<br />

Giarre di Zingherino, primo<br />

in classifica e a punteggio<br />

pieno.<br />

neutralizzata dal portiere<br />

Valicante; mentre al 13'’Ro -<br />

meo raccoglie un corner di<br />

Andreoli. Il suo colpo di testa,<br />

però, finisce fuori d’un<br />

soffio. Al 28’ l’arbitro annulla<br />

un gol di Micieli per sospetto<br />

fuori gioco. Il Castro<br />

c'è e passa al 42’ con una staffilata<br />

di capitan Andreoli.<br />

Bello, nell’occasione, il servizio<br />

del giovane Fasano.<br />

Nel secondo tempo, dopo solo<br />

otto minuti di gioco, l’arbi -<br />

tro non assegna un rigore<br />

nettissimo a Micieli. Quest’ultimo<br />

si era incuneato in<br />

area di rigore con due bei<br />

dribbling. Al 65’, un cross di<br />

Fasano, ben servito da Favasuli,<br />

stava per portare i padroni<br />

di casa sul 2 a 0. Ma due<br />

minuti dopo, grazie ad una<br />

dormita generale della retroguardia<br />

rossonera, Crisantemo<br />

s’invola sull'out sinistro<br />

e, con una gran tiro di<br />

sinistro, beffa il portiere De<br />

Vona. Il pari pesa come un<br />

macigno sulle gambe dei padroni<br />

di casa che, tuttavia,<br />

abbozzano una reazione con<br />

Romeno, lesto ad approfittare<br />

di una corta respinta della<br />

retroguardia campana con<br />

un gran tiro di destro che il<br />

portiere Valicante smanaccia<br />

in angolo. Da qual momento<br />

in poi iniziano venti<br />

minuti di blackout per il Castrovillari.<br />

Infatti, l’Angri<br />

sfiora in raddoppio con Falcone<br />

(32’) e con un gran colpo<br />

di testa di Crisantemo sul<br />

quale il giovane De Vona è<br />

costretto a deviare in angolo.<br />

E quando la gara scende<br />

ancor più di tono, il Castrovillari<br />

trova la zampata vincente<br />

con una fantastica semi<br />

rovesciata di destro di<br />

Micieli. Un gol da applausi<br />

che porta tutti in paradiso.<br />

LE INTERVISTE<br />

Viola: questo è carattere<br />

CASTROVILLARI - Il vecchio lupo ride sotto i baffi.<br />

Sette punti in tre giornate sono un buon bottino. Ed<br />

il presidente Ioele, soddisfatto per come i ragazzi<br />

stanno affrontando questo primo scorcio di campionato,<br />

ha davvero ben poco da dire a se stesso ad ai tifosi<br />

rossoneri, anche ieri giunti in buon numero per<br />

sostenere i ragazzi di Viola. «Sono contento - ha detto<br />

il presidente - perché abbiamo iniziato la stagione<br />

con il piede giusto. Ringrazio squadra e tifosi per le<br />

belle soddisfazioni che mi stanno dando». Compiaciuto,<br />

e non poteva essere diversamente, anche mister<br />

Franco Viola. «Questa vittoria - ha spiegato il<br />

sanguigno allenatore rossonero - l’abbiamo fortemente<br />

voluta e cercata. Ed i ragazzi, grazie a quel<br />

grande cuore che hanno, l’hanno trovata nei minuti<br />

conclusivi. Questo è carattere. Sono davvero molto<br />

contento, anche perché avevamo le gambe pesanti a<br />

causa della gara di coppa Italia con la Rossanese. E,<br />

per questo, non potevamo pretendere una gara attenta<br />

e senza sbavature. Alla fine, però, i ragazzi hanno<br />

fatto il loro dovere e siamo qui a festeggiare un’altra<br />

bella vittoria. E il fantastico gol di Micieli? «Beh -<br />

spiega Viola - Micieli può fare tutto, perchè ha tecnica<br />

ed è imprevedibile. Oggi (ieri, ndc) ha dimostrato<br />

d’essere uno degli uomini più importanti di questo<br />

Castrovillari. Sono convinto che farà ancora tanti gol<br />

pesanti». Il Licata. «È una squadra difficile - conclude<br />

il tecnico rossonero - ma adesso ci godiamo questa<br />

vittoria. Da martedì penseremo ai siciliani». Di Nola,<br />

dall’altra parte, non sa darsi pace per una sconfitta<br />

che reputa «immeritata». «Noi - ha rilevato - abbiamo<br />

regalato il primo tempo al Castrovillari. Ma poi, nella<br />

ripresa, abbiamo pareggiato e potevamo certamente<br />

segnare il secondo gol. Poi, purtroppo, è arrivato il<br />

bel gol di Micieli. Una rete molto bella. Pazienza: onestamente<br />

meritavamo quantomeno il pari». (a.b.)<br />

A Schioppa l’Acicatena replica con Ambrosio<br />

Botta e risposta a Sapri<br />

Gaetano Rizzo<br />

SAPRI - Quasi un botta e<br />

risposta tra Sapri e Acicatena,<br />

protagonisti di una<br />

gara equilibrata che non<br />

poteva non risolversi in parità.<br />

Entrambe nella ripresa<br />

le due marcature e non è<br />

un caso, considerato che<br />

nel primo tempo la gara ha<br />

riservato davvero poche<br />

emozioni. Tanto il Sapri<br />

che l’Acicatena avevano<br />

l’esigenza di fare punti per<br />

cancellare l’odioso zero<br />

dalla casella dei punti. Anche<br />

per questa ragione le<br />

due squadre sono apparse<br />

assai motivate e pronte a<br />

dare battaglia sin dai primi<br />

istanti di gara. È stato nel<br />

secondo tempo, però, che le<br />

loro offensive si sono tradotte<br />

in gol. Prima di passare<br />

in vantaggio i padroni<br />

di casa falliscono un calcio<br />

di rigore; corre il 6’ quando<br />

la punizione calciata da<br />

Scarpa va a finire contro<br />

una mano di Cataldi e l’arbitro<br />

assegna la massima<br />

punizione. Dal dischetto tira<br />

lo stesso Scarpa e Caruso<br />

respinge. Un paio di minuti<br />

più avanti, però,<br />

l’estremo difensore ospite<br />

deve arrendersi dinnanzi<br />

alla conclusione da distanza<br />

ravvicinata di Schioppa,<br />

SAPRI-ACICATENA 1-1<br />

MARCATORI: 8’ st Schioppa; 16’ st Ambrosio<br />

ALBANO 6 CARUSO 6<br />

D’ANDÒ 5,5 VENTURA 6<br />

GRANA 6 CELSO 6<br />

(30’ st MARCIANO) s.v. NAPOLI 6<br />

CASISA 6,5 COCUZZA 6<br />

SCHIOPPA 5,5 CATALDI 5,5<br />

VENTRE 6 ASSENSIO 5,5<br />

SABATINO 6 (43’ st CASTORINA) s.v.<br />

BONTEMPO 6 BENEDETTINO 6<br />

SCARPA 6 AMBROSIO 6<br />

(12’ st ARMONIA) 5,5 (30’ st LEOTTA) s.v.<br />

NUNNARI 5,5 ARDIZZONE 5,5<br />

ORIENTE 5,5 COSTA 6<br />

(39’ st GENOVA) s.v. (36’ st RANNO) s.v.<br />

All. BELLINVIA<br />

All. TOSTO<br />

ARBITRO: LIVADOTI di Crotone 6<br />

NOTE: <strong>giornata</strong> primaverile, spettatori circa 500. Ammoniti:<br />

Grana, Scarpa, Ventura, Cocuzza, Casisa,<br />

Benedettino e Napoli. Espulso al 25’ st Casisa per<br />

somma di ammonizioni. Angoli: 6-3. Recup.: 2’ e 5’.<br />

pronto a raccogliere una<br />

corta respinta sulla punizione<br />

ben calibrata dal solito<br />

Casisa. Immediata e generosa<br />

la reazione dell’Acicatena<br />

che si traduce in gol<br />

poco dopo il quarto d’ora,<br />

quando D’Ambrosio fa centro<br />

direttamente su punizione<br />

concessa per il fallo<br />

subito da Costa. Nella parte<br />

finale della gara l’Acicatena<br />

dà vita ad un autentico<br />

assalto alla porta avversaria,<br />

rendendosi pericoloso<br />

in almeno un paio di circostanze<br />

con Leotta e Cocuzza.<br />

Dopo il rigore sbagliato da Pirrone, l’attaccante nel finale di gara condanna il Paternò alla sconfitta. Ospiti sfortunati: Catania colpisce la traversa<br />

Partita noiosa a Ragusa sbloccata dal bomber Rosa<br />

RAGUSA-PATERNÒ 1-0<br />

Boccata d’ossigeno per i campani. Chietti salva i padroni di casa<br />

MARCATORE: 31’ st Rosa.<br />

Il Pomigliano ferma la corsa del Comiso<br />

Antonio Ingallina<br />

RAGUSA – Nel bene o nel<br />

male è Peppe Rosa l’emble -<br />

ma del Ragusa. E’ ancora suo<br />

il gol che consente agli azzurri<br />

di scalare quota sei in classifica,<br />

ma è stato lo stesso<br />

bomber a sbagliare un tap-in<br />

elementare, al <strong>10</strong>’ del primo<br />

tempo, dopo che Cicutti era<br />

riuscito a ribattere il rigore<br />

calciato malamente da Pirrone<br />

(atterramento di Rosa da<br />

parte di Fascetto). Nel mezzo,<br />

tra i due episodi, la noia<br />

più assoluta e una traversa<br />

alta colpita da Catania al 4’<br />

della ripresa.<br />

Sono stati questi due episodi<br />

a fungere da spartiacque.<br />

Prima del rigore sbagliato<br />

e della ribattuta difettosa<br />

di Rosa, il Ragusa aveva<br />

mostrato giocate di fino e padronanza<br />

assoluta del campo;<br />

dopo, gli azzurri sono andati<br />

nel pallone senza il Paternò<br />

riuscisse ad approfittarne.<br />

Anzi, gli etnei, proprio<br />

nell’ora e un quarto che separa<br />

i due episodi chiave, hanno<br />

mostrato tutti i limiti con<br />

l’ultimo arrivato, l’ex ragusano<br />

Saro Cervillera, apparso<br />

completamente spaesato e<br />

un peso per il centrocampo.<br />

Il Ragusa è tornato brillante,<br />

dopo che Rosa ha schiodato il<br />

risultato con un colpo di testa<br />

sotto misura e con Cicutti<br />

colpevolmente fermo tra i pali<br />

(ma anche Fascetto ha tonnellate<br />

di responsabilità).<br />

Il Paternò era arrivato a<br />

Ragusa con l’obiettivo di<br />

strappare un punto. E l’asset -<br />

to tattico ne ha rappresentato<br />

la conferma: 4-4-1-1 assai<br />

prudente. Altrettanto chiaro<br />

l’obiettivo di Galfano: vincere<br />

la partita. E per questo,<br />

MERLETTI 6.5 CICUTTI 6<br />

ZAGAMI 6 PETTINATO 5.5<br />

BOEMIA 6 (34’ st LICCIARDELLO) s.v.<br />

VITETTA 6 ZAPPALÀ 5<br />

RUGGERO 6 LUNETTO 6<br />

CONTI 7 FASCETTO 4.5<br />

MELILLO 7.5 SCALIA 5<br />

BUFALINO 4 SAVANAROLA 5<br />

(18’ st VASILE) 5 (25’ st LICANDRI) s.v.<br />

ROSA 6.5 CERVILLERA 4.5<br />

(41’ st PETER) s.v. VARRICA 4<br />

PIRRONE 6 CATANIA 6<br />

GULINO 6 TORRISI 5.5<br />

(39’ st ‘NGUINI) s.v.<br />

All. GALFANO<br />

All. PANNITTERI<br />

ARBITRO: MERCANTE di Agrigento 5<br />

NOTE: Spettatori un migliaio circa. Ammoniti: Catania,<br />

Pirrone, Lunetto, Zappalà e Vitetta. Angoli: 4-3 per il<br />

Ragusa. Recupero: 1’ e 4’.<br />

per la prima volta, ha messo<br />

in campo quella che ha tutta<br />

l’aria di essere la formazione-base,<br />

con in avanti una<br />

coppia da far paura: Gulino-Rosa.<br />

Solo che il supporto<br />

ideale, il giovanissimo Bufalino<br />

ha imbroccato un’altra<br />

<strong>giornata</strong> da cancellare, risultando<br />

alla fine anche indisponente.<br />

Meno male che<br />

Melillo ha saputo surrogare<br />

anche l’assenza del compagno.<br />

E così, per nove minuti,<br />

il Ragusa ha messo in mostra<br />

trame piacevoli, fatte di sovrapposizioni<br />

e giocate di<br />

prima. Oltre al rigore sbagliato,<br />

in questo fazzoletto di<br />

partita era riuscito a confezionare<br />

un’altra palla-gol,<br />

Peppe Rosa<br />

con Gulino anticipato da Scalia<br />

al momento del tiro a porta<br />

vuota.<br />

Dal <strong>10</strong>’ del primo tempo al<br />

31’ della ripresa la noia è stata<br />

padrona assoluta del campo.<br />

Il Ragusa è andato nel pallone<br />

ed il Paternò si è subito<br />

adeguato. Oltre alla traversa<br />

di Catania, è riuscito a produrre<br />

in 75’ una splendida girata<br />

di Lunetto (39’ pt) su cui<br />

Merletti si è superato. Al 22’<br />

st il Ragusa ha avuto un sussulto,<br />

ancora per merito di<br />

Rosa: lanciato dalle retrovie,<br />

ha bruciato Scalia sullo scatto<br />

ma Fascetto lo ha fermato<br />

(in modo assai dubbio) ad un<br />

metro dalla linea bianca. Poi<br />

il nulla, fino al gol che ha riconsegnato<br />

alla tifoseria il<br />

bel Ragusa iniziale.<br />

Se il Paternò non può che<br />

migliorare (Cervillera è un<br />

elemento assai duttile e prezioso<br />

ma gli manca la condizione),<br />

c’è da capire se il Ragusa<br />

è quello di inizio partita<br />

o il suo opposto. Considerando<br />

il tutto, propenderemmo<br />

per la prima ipotesi, anche<br />

perché le qualità tecniche le<br />

ha tutte per giocare in modo<br />

arioso e piacevole. Galfano,<br />

però, deve recuperare di corsa<br />

Bufalino, perché le giocate<br />

del baby sulla fascia sono di<br />

fondamentale importanza e<br />

non si può sperare che Melillo<br />

giochi sempre su livelli<br />

stratosferici come ieri.<br />

LE INTERVISTE<br />

Galfano<br />

soddisfatto<br />

Gianni Papa<br />

RAGUSA – «Vittoria<br />

importante – afferma<br />

Angelo Galfano –e meritata<br />

per la mia squadra<br />

che, oltre al rigore fallito,<br />

ha creato molte occasioni<br />

da rete. Certo non<br />

è stato facile, ma faceva<br />

tanto caldo e ho dovuto<br />

tenere in campo alcuni<br />

giocatori ancora non al<br />

meglio. Un buon Ragusa<br />

a tratti, anche se ha sbagliato<br />

troppi ultimi passaggi<br />

e dopo il rigore<br />

sbagliato ha avuto una<br />

sorta di blocco psicologico.<br />

Però ha spinto fino<br />

all’ultimo, a dispetto di<br />

qualche fuorigioco inesistente,<br />

cercando sempre<br />

la vittoria. I segni di<br />

miglioramento sono<br />

stati evidenti: quindi –<br />

conclude – son contento.<br />

Non solo per i tre<br />

punti, ma anche per il<br />

buon calcio espresso».<br />

Per il tecnico ospite<br />

Ciccio Pannitteri il pari<br />

sarebbe stato più giusto.<br />

«Avevamo tenuto<br />

bene, pur in formazione<br />

obbligata per le assenze<br />

di peso, colpendo anche<br />

la traversa. Ma quando<br />

sembrava fatta, due errori<br />

e abbiamo preso il<br />

gol: e chi segna ha sempre<br />

ragione».<br />

Antonio Brancato<br />

COMISO - Equo pareggio<br />

fra Comiso e Pomigliano al<br />

termine di 90’ all’insegna<br />

dell’agonismo e del bel gioco.<br />

Il Comiso puntava al terzo<br />

successo consecutivo, ma<br />

visto come si erano messe le<br />

cose a metà ripresa, può anche<br />

accontentarsi della divisone<br />

della posta. Soddisfatto<br />

Carannante per il punto<br />

conquistato in trasferta, assai<br />

utile alla classifica della<br />

sua squadra. Il Pomigliano<br />

si è schierato con un quattro-tre-quattro<br />

che ha creato<br />

non pochi problemi al Comiso<br />

che si aspettava di dovere<br />

fare i conti con un avversario<br />

abbottonato. Monaco,<br />

Castaldi e Logoluso sono<br />

stati rapidi nel ripiegare<br />

ogni qualvolta la squadra di<br />

casa conquistava palla e il<br />

reparto mediano ospite ha<br />

retto così molto bene il confronto.<br />

Davanti a Chietti e<br />

compagni spazi quindi molto<br />

ridotti. Per i centrocampisti<br />

di casa, pressati in continuazione,<br />

non è stato agevole<br />

costruire gioco. Sulla fascia<br />

destra il duo Silvano-Privitera<br />

ha tenuto costantemente<br />

sul chi vive la<br />

difesa campana. Meno bene<br />

le cose sono andate a sinistra<br />

perché Garufi non era<br />

in <strong>giornata</strong>. Nella ripresa è<br />

stato sostituito dal rientrante<br />

Corbino che ha sicuramente<br />

fornito un contributo<br />

COMISO-POMIGLIANO 2-2<br />

MARCATORI: 20’ pt Castaldi, 22’ Contino, <strong>10</strong>’ st<br />

Baratto, 33’ Chietti.<br />

FAGONE 5 ROCCO 6,5<br />

PRIVITERA 6,5 CECI 6<br />

SANTONOCITO 5,5 INCITTI 6,5<br />

CARROZZA 6 PINI 6,5<br />

(30’ st DAMA) 6 (20’ st SANUBBO) 6<br />

ALDERUCCIO 6 BARBATO 6<br />

FAVATA 6 AGOSTO 6<br />

GARUFI 5 LOGOLUSO 6<br />

(12’ st CORBINO) 6 CUSANO 6,5<br />

CANGIANO 6,5 (1’ st RICCIARDI) 6<br />

CONTINO 6,5 MONACO 6,5<br />

CHIETTI 7 BARATTO 7<br />

SILVANO 5,5 (37’ st CARDONE) s.v.<br />

(21’ st FERRARA) 6 CASTALDI 6,5<br />

All. ROMANO<br />

All. CARANNANATE<br />

ARBITRO: ASSISI di Roma 6,5.<br />

NOTE: terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori<br />

350 circa. Ammoniti: Cangiano e Favata per il<br />

Comiso; Sanubbo e Monaco per il Pomigliano. Angoli:<br />

7-4 per il Comiso. Recupero: 1’ e 4’.<br />

più sostanzioso alla manovra<br />

d’attacco.<br />

Il Comiso parte bene e al 6’<br />

Chietti gira di testa un cross<br />

di Privitera:la palla supera<br />

Rocco ma viene respinta sulla<br />

linea da un difensore. Al<br />

20’ passa a sorpresa il Pomigliano.<br />

Castaldi recupera la<br />

sfera sul vertice sinistro<br />

dell’area, indisturbato fa un<br />

paio di passi e fulmina con<br />

un tiro centrale ma violento<br />

Fagone. Nell’occasione la difesa<br />

del Comiso non è esente<br />

da colpe.<br />

La squadra di casa reagisce<br />

benissimo e dopo solo<br />

due minuti pareggia. L’azio -<br />

ne si sviluppa ancora una<br />

volta lungo l’out di destra,<br />

cross di Privitera e Contino<br />

di testa non lascia scampo a<br />

Rocco. Il finale del primo<br />

tempo non riserva altre<br />

emozioni, a parte un tentativo<br />

di Privitera neutralizzato<br />

a terra dal portiere ospite.<br />

Il secondo tempo si apre<br />

con un’azione di Chietti che<br />

dopo avere saltato avversari<br />

come birilli conclude malissimo.<br />

Al <strong>10</strong>’ il Pomigliano<br />

mette di nuovo la testa avanti.<br />

Santonocito atterra al limite<br />

Monaco: Fagone si fa<br />

trovare impreparato sulla<br />

conseguente punizione di<br />

Baratto che centra l’angoli -<br />

no basso alla sua destra. A<br />

questo punto Romano tenta<br />

il tutto per tutto; richiama in<br />

panchina Garufi e inserisce<br />

Corbino reduce da un lungo<br />

infortunio. Poi butta dentro<br />

un’altra punta, Dama, in sostituzione<br />

del centrocampista<br />

Carrozza. Il Comiso preme<br />

con veemenza. Cangiano<br />

impegna per due volte Rocco<br />

con calci franchi che però<br />

non impensieriscono più di<br />

tanto l’estremo campano. Al<br />

33’ finalmente la squadra di<br />

Romano raccoglie i frutti del<br />

suo lavoro. Il gol è di Chietti<br />

che con un pallone calibrato<br />

finalizza uno scambio con<br />

Contino al limite dell’area di<br />

rigore. Prima della fine da<br />

registrare ancora un’occa -<br />

sione per Santonocito che<br />

arriva a tu per tu con Rocco<br />

indugia consentendo a Barbato<br />

di liberare. Durante il<br />

recupero gli ospiti protestano<br />

per un presunto mani in<br />

area di Alderuccio.<br />

Nero Ciano Magenta Giallo - NB:<br />

NB: Zona CZ-VV-KR


34.<br />

LA SICILIA<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

Calcio ~ Serie D<br />

Comiso-stop, Giarre inarrestabile<br />

COMISO 2<br />

POMIGLIANO 2<br />

COMISO: Fagone, Privitera, Santonocito, Carrozza (76’ Dama), Alderuccio, Favata, Garufi<br />

(57’ Corbino), Cangiano, Contino, Chietti, Silvano (65’ Ferrara). A DISP.: Ilardi, Parisi,<br />

Elefante, Esposito. ALL.: Romano.<br />

POMIGLIANO: Rocco, Ceci, Incitti, Pini (65’ Sanubbo), Barbato, Agosto, Logoluso, Cusano<br />

(46’ Ricciardi), Monaco, Baratto (82’ Cardone), Castaldi. A DISP.: Vitello, De Vito, Schiavone,<br />

Del Giudice. ALL.: Carannante.<br />

ARBITRO: Assisi di Roma. Assistenti Macrì (Taurianova) e Arena (Perugia).<br />

RETI: 20’ Castaldi, 22’ Contino, 55’ Baratto, 77’ Chietti.<br />

NOTE: pomeriggio soleggiato, spettatori 350 circa. Ammoniti: Cangiano e Favata del Comiso,<br />

Monaco e Sanubbo del Pomigliano. Angoli 7-4 per il Comiso. Recupero: p.t. 1’; s.t.<br />

4’.<br />

Il Pomigliano va in vantaggio due volte.<br />

Generoso e ingenuo l’undici di Romano<br />

PAOLANA 0<br />

GIARRE 1<br />

PAOLANA (4-4-2): De Gaetano 6; Pando 6 (18’ st Rappazzo 6), Daniele 6,5, Longo 6,<br />

Chiappetta 6; Azzarelli 6 (39’ st Mantuano sv), Mercuri 5,5, Granata 5,5, Lorenzini 6 (7’ st<br />

Trocini 6,5); Scudieri 6,5, Iervasi 6,5. A DISP: Ramunno, Mancuso, Colombo, Petrungaro.<br />

ALL.: Cipparrone.<br />

GIARRE (4-4-2): Silvestri 6,5; Conticelli 6, Vezzo 5,5 (13’ st Nobile 6), Filistad 6, Oliveri<br />

7; Costanzo 6, Bruno 6,5, Cacciola 6, Costanzo 7; Domicoli 6 (33’ st Indelicato sv), Intagliata<br />

6,5 (39’ st Marzà sv). A DISP.: Monastra, Coppa, Napoli, Curcoruto. ALL.: Zingherino.<br />

ARBITRO: Dalbore di Caserta.<br />

RETE: 22’ pt Oliveri.<br />

NOTE: spettatori 700 circa. Ammoniti: Conticelli, Longo, Azzarelli, Trocini. Angoli: 3-3. Recupero<br />

3’ pt; 6’<br />

Con la Paolana il secondo colpaccio<br />

esterno consecutivo. Partita «sapiente»<br />

Tatticamente<br />

duttili, i cremisi<br />

sono passati dal<br />

classico 4-2-3-1 a<br />

un attacco a<br />

quattro punte,<br />

quando si sono<br />

trovati per la<br />

seconda volta<br />

in svantaggio<br />

COMISO. Il Pomigliano impone il pari a un Comiso generoso, che<br />

pure ha giocato bene, ma costretto a rincorrere gli avversari per<br />

ben due volte. Campani che al 90’ recriminano per un presunto<br />

fallo di mano di Alderuccio, a due passi dalla porta, su un colpo<br />

di testa di Castaldi. Romano schiera il Comiso col consueto<br />

modulo, il 4-2-3-1, salvo poi a mutarlo nella ripresa, quando ha<br />

inserito Dama al posto di Carrozza, un centrocampista, spostando<br />

Chietti sull’out destro e avanzando Privitera a centrocampo<br />

a fianco di un ottimo Cangiano, e schierando un attacco<br />

a quattro punte con lo stesso Chietti, Dama, Contino e Corbino<br />

che in precedenza ha rilevato un Garufi. Coraggiosamente,<br />

mister Carannante ha proposto un 4-3-3 con le punte<br />

Monaco e Castaldi ai lati e Baratto al centro, mentre in difesa<br />

Barbato e Agosto centrali hanno cercato di arginare in qualche<br />

modo Contino e compagni, con l’ottimo Incitti sull’out sinistro.<br />

L’avvio di gara del Comiso è stato spumeggiante. I primi dieci<br />

minuti sono tutti di marca verdearancio con Chietti, Contino,<br />

Cangiano, Privitera e Carrozza che imbastiscono azioni davvero<br />

pregevoli e veloci e trovando spesso la profondità con Privitera.<br />

Al 5’ prima Contino impegna<br />

Rocco in corner dopo<br />

una bellissima azione corale<br />

avviata da Favata e proseguita<br />

da Garufi e Chietti, poi, quest’ultimo,<br />

sugli sviluppi del<br />

calcio d’angolo, tenta la via<br />

della rete di testa su un perfetto<br />

cross di Privitera ma la difesa<br />

ospite respinge proprio sulla<br />

linea bianca.<br />

Il Comiso continua a macinare<br />

gioco trovando in Cangiano<br />

il suo play maker e in<br />

Carrozza l’ideale interditore.<br />

Inaspettatamente, passa in<br />

vantaggio il Pomigliano con<br />

Castaldi che al 20’, su un’azione<br />

di rimessa, viene servito al<br />

limite dell’area verdearancio.<br />

L’attaccante campano ha tutto il tempo di aggiustarsi il pallone,<br />

avanzare di un paio di passi e tirare un metro dentro l’area.<br />

Il pallone tocca la traversa e s’insacca. La replica è immediata.<br />

Al 22’ Contino, con un magistrale colpo di testa sull’ennesimo<br />

cross di Privitera, ristabilisce la parità. Il Pomigliano si fa più accorto<br />

anche se non disdegna di tentare di sorprendere il Comiso<br />

con Baratto, Monaco e Castaldi. Alderuccio, Favata e Santonocito<br />

però fanno buona guardia. Al 42’ Chietti fa fuori da solo<br />

sei avversari e si accentra; tutto molto ma poi non inquadra<br />

lo specchio della porta.<br />

La ripresa si apre col Comiso in avanti e gli ospiti che segnano.<br />

Al 55’ Baratto su punizione, fallo di Santonocito su Monaco,<br />

dal limite supera Fagone. Il Comiso risponde con Cangiano<br />

al 59’, sempre su punizione dai venti metri, para in tuffo Rocco,<br />

Contino al 66’ è fermato in qualche modo da Agosto, mente<br />

al 75’ Cangiano chiama a ancora in causa Rocco. Al 77’ il gol<br />

del pareggio di Chietti che finalizza una bella giocata in velocità<br />

tra Dama e Contino. Il tiro del fantasista fa girare la palla<br />

che si insacca nell’angolo dove Rocco non può arrivare. Ultimi<br />

fuochi sul finire. All’89 Santonocito tira a botta sicura da distanza<br />

ravvicinata ma ci pensa Barbato a mettere una pezza e a salvare<br />

Rocco, mentre al 90’ il Pomigliano si distende in avanti e<br />

Monaco trova il tempo giusto per un cross insidioso che trova<br />

pronta all’impatto la testa di Castaldi. Il pallone è intercettato<br />

da Alderuccio, per lo stesso Castaldi con la mano, e reclama il<br />

calcio di rigore. L’arbitro però fa segno di proseguire.<br />

ANTONELLO LAURETTA<br />

Uno dei tanti<br />

attacchi del<br />

Comiso, che ha<br />

giocato una<br />

buona partita<br />

anche in avanti.<br />

Nella foto piccola<br />

un’altra azione<br />

sottoporta<br />

Carannante recrimina<br />

Romano accetta il pari<br />

COMISO. C’è delusione negli spogliatoi per il 2-2 finale. «C’era<br />

un rigore a nostro favore - sbotta mister Carannante -, un fallo<br />

di mani di un difensore del Comiso sul colpo di testa di<br />

Castaldi. Come si fa a non fischiare il penalty?». Però ammette:<br />

«In qualche occasione abbiamo sofferto ma era logico che il<br />

Comiso attaccasse dopo essere passato in svantaggio».<br />

Romano non nasconde il suo rammarico: «Per come si era<br />

messa la partita, il pari può starci; ma il Comiso ha attaccato<br />

costantemente e il Pomigliano ha badato solo a difendersi,<br />

nonostante le tre punte. Hanno giocato costantemente in<br />

sette dietro. Per quanto ci riguarda, abbiamo espresso<br />

un’ottima qualità di gioco. Sotto per due volte abbiamo avuto<br />

la forza di reagire, di lottare, l’orgoglio non ci ha difettato di<br />

certo. Personalmente non ho mai pensato di perdere, anzi<br />

credevo di poter vincere. Il rigore: l’arbitro era in posizione<br />

ideale per giudicare, spesso siamo stati fermati sul filo del<br />

fuorigioco. Perdere sarebbe stata una beffa troppo atroce».<br />

A. L.<br />

Zingherino soddisfatto<br />

«Una squadra degna»<br />

IL PUNTO<br />

Il giorno della rivolta delle ultime<br />

FRANCO SICLARI<br />

E’ stata la rivolta delle ultime in classifica<br />

- questa terza del girone I della Serie<br />

D - con soltanto due formazioni a<br />

mantenere la testa, una delle quali è il<br />

sorprendente Giarre di mister Zingherino,<br />

insieme con la Sangiuseppese ex<br />

Neapolis. I gialloblù hanno, infatti, incantato<br />

il San Vito di Cosenza, ammaliando<br />

la Paolana (in campo neutro<br />

per l’indisponibilità del proprio terreno<br />

di gioco, in fase rinnovamento), andando<br />

in vantaggio e comandando il<br />

gioco, pur senza affondare i colpi, badando<br />

soltanto a tutelare una sacrosanta<br />

vittoria. In pratica, è stato il Giarre<br />

a far sì che l’undici di Cipparrone sia<br />

l’unico a non aver alzato la testa, così<br />

come realizzato - anche se in misura<br />

relativa - dal Pomigliano, dall’Acicatena,<br />

dalla Rossanese, dal Cosenza.<br />

L’aspetto più importante di questa<br />

specie di rivolta delle cosiddette «ultime<br />

in classifica» è quello di aver ridimensionato<br />

velleità di antagoniste che<br />

passavano per protagoniste, più che<br />

per generiche, della scena calcistica di<br />

questo girone meridionale della D. Al<br />

Comunale, il Comiso è stato bloccato<br />

dal Pomigliano e ha dovuto rincorrere;<br />

anche l’Adrano ha ceduto il pari fra le<br />

mura amiche - nella parte finale della<br />

contesa con la Rossanese - e, infine,<br />

pure il Cosenza si è svegliato ed è stato<br />

capace di bloccare addirittura un<br />

Siracusa, che avrebbe dovuto emergere<br />

e dirigere l’orchestra del girone, invece<br />

di ritrovarsi intruppato fra Licata<br />

e Savoia, che non sono da scartare, ma<br />

costretti a chinarsi ad angolo retto, a<br />

mo’ giapponese, per doveroso, reciproco,<br />

rispetto, l’uno difronte all’altro.<br />

Una <strong>giornata</strong> che ha rimescolato le<br />

COSENZA. Zingherino ha ancora un fil di voce per esaltare il<br />

Giarre capolista del girone I. «Sono emozionato e non mi<br />

vergogno a dirlo. Abbiamo conquistato un’altra stupenda<br />

vittoria e ci godiamo il meritato primato in classifica».<br />

Snocciola cifre e commenta la vittoria contro la Paolana,<br />

maturata nel primo tempo e piegata da un gol di Oliveri:<br />

«Siamo imbattuti e non abbiamo subito una rete. Credo che<br />

meglio di così non potevamo fare e voglio pubblicamente<br />

elogiare la squadra. Abbiamo giocato bene su un campo<br />

diffiicile, pesante e molto largo. Siamo stati bravi ad adattarci<br />

e restare compatti, con i reparti ben corti. Avevo chiesto una<br />

partenza bruciante e abbiamo creato tre palle-gol nel primo<br />

quarto d’ora. Il gol era nell’aria ed è arrivato al 20’.<br />

Dopodiché, nel secondo tempo, siamo calati fisicamente e ci<br />

siamo allungati. Sono contento anche dei miglioramenti della<br />

manovra. Siamo più ordinati, abili a sveltire il gioco e cercare il<br />

gol con azioni corali. C’è entusiasmo nel gruppo che ha<br />

confermato che le prime due vittorie non sono state un caso».<br />

carte, quindi. Ma in maniera e misura<br />

da mettere in chiaro le difficoltà, le<br />

asperità, le contraddizioni, di questa<br />

edizione della Serie D, ancor più ostica<br />

delle precedenti edizioni. Non esistono<br />

team-monstre; non c’è spazio per i<br />

miracoli. Nel senso che nessuna formazione<br />

può vivere le domeniche in<br />

serenità, ma sarà sempre, costantemente,<br />

costretta a giocare con viva attenzione,<br />

senza fidarsi delle indicazioni<br />

fornite dall’avvio di campionato o,<br />

peggio, dalla fase di preparazione. Tutte<br />

le società stanno correndo ai ripari.<br />

E, mentre il Sapri ricorre a Santino Bellinvia,<br />

il Cosenza si rafforza e il Siracusa<br />

si rende conto di dover lottare con<br />

ogni mezzo, l’unica realtà sembrerebbe<br />

quella Sangiuseppese, la cui società<br />

sta facendo le umane e le divine cose<br />

per riappropriarsi della vecchia denominazione<br />

di Neapolis.<br />

COSENZA. Giarre inarrestabile. Tre partite e tre vittorie,<br />

quattro gol fatti e difesa inviolata, in testa alla classifica in<br />

coabitazione con il Neapolis. Qualche sofferenza, nella ripresa,<br />

per i siciliani che hanno abilmente capitalizzato la<br />

rete di Oliveri.<br />

Viaggia a punteggio pieno il Giarre che, dopo Sapri e<br />

Campobello, mette al tappetto anche la Paolana. Sul neutro<br />

di Cosenza il secondo colpo esterno della formazione<br />

gialloblù che sembra non conoscere ostacoli. Ancora una<br />

vittoria sapientemente costruita e poi difesa dagli insistenti<br />

ma sterili assalti offensivi dei calabresi, vanificati dalla<br />

concentrata e solida retroguardia giarrese.<br />

La terza vittoria di fila della Zingherino Band è frutto di<br />

una partita interpretata perfettamente dall’undici gialloblù<br />

che sta assimilando la filosofia tattica del suo allenatore.<br />

Una gara non facile per le pessime condizioni del campo<br />

(sconnesso e vasto nelle sue dimensioni, un ulteriore incognita)<br />

e la determinazione di un’ostica Paolana che invece<br />

è incappata in un tonfo, condannata<br />

da una rete di Oliveri,<br />

che ha spianato la strada<br />

al Giarre per una sofferta ma<br />

importantissima vittoria.<br />

Sbarazzina nel primo tempo,<br />

in affanno nella ripresa,<br />

quando il Giarre ha impostato<br />

la gara sul contenimento<br />

di una Paolana che ha preso<br />

coraggio e si è "mangiata"<br />

un paio di buone opportunità<br />

che avrebbero potuto<br />

regalare perlomeno il pareggio.<br />

Ma il Giarre è stato più organizzato,<br />

lucido e cinico nel<br />

colpire al momento giusto<br />

alla prima opportunità, ma<br />

soprattutto attento a gestire<br />

Tre partite<br />

e tre vittorie,<br />

quattro reti fatte<br />

e nessuna subita:<br />

una marcia<br />

da leader. La<br />

squadra gialloblù<br />

s’è mostrata<br />

organizzata,<br />

lucida e cinica<br />

la partita. La Paolana ha avuto qualche sussulto al 12’ con<br />

Scudieri che sbaglia la mira sulla deviazione di Silvestri sul<br />

conseguente tiro di Iervasi. Un lampo in una prima frazione<br />

giocata meglio dalla squadra siciliana che passa al 22’.<br />

Il gol partita porta la firma di Oliveri che raccoglie una deviazione<br />

della difesa calabrese e gonfia la rete con una<br />

grande conclusione infilando il pallone sotto l’incrocio. Prima<br />

della fine del tempo protagonista ancora Scudieri che<br />

esalta le doti di Silvestri.<br />

Nella ripresa la Paolana è più determinata nel proiettarsi<br />

in zona offensiva. Al 20’ viene annullato un gol di Iervasi<br />

per una dubbia posizione di fuorigioco. Un brivido per la<br />

retroguardia giarrese al 31’, quando un colpo di testa di Trocini,<br />

su cross di Granata, fa vibrare la traversa. Il Giarre non<br />

sbanda e difende vittorie e leadership del girone.<br />

IL GOL DELLA VITTORIA GIARRESE SEGNATO DA OLIVERI<br />

A TEMPO SCADUTO L’UNDICI DI TOSTO HA ANCHE AVUTO L’OCCASIONE DI FARE IL COLPACCIO<br />

Acicatena, un punto d’oro sul campo del Sapri<br />

SAPRI. Punto d’oro per l’Acicatena ma<br />

c’è rammarico perché sarebbero potuti<br />

essere tre. Insomma, per la formazione<br />

diretta da Tosto c’è da fare un autentico<br />

"mea culpa" per non aver centrato<br />

la vittoria piena al "Campo Italia".<br />

L’occasione c’è stata, anche se nell’extra<br />

time della partita. E sarebbe stato<br />

un colpo mortifero se Cocuzza non<br />

avesse sprecato la più facile delle occasioni,<br />

al solitario cospetto con Albano.<br />

Eppure, il numero cinque siciliano era<br />

stato bravo a sfruttare l’ennesimo errore<br />

difensivo dei padroni di casa, trovandosi<br />

a tu per tu con Albano. Insomma,<br />

Tosto e la sua truppa avevano l’occasione<br />

di chiudere in bellezza una<br />

trasferta nella quale, di certo, un pareggio<br />

sarebbe stato ampiamente sottoscritto.<br />

In precedenza, sempre i padroni di<br />

casa si erano fatti pericolosi al 4’ con il<br />

solito Scarpa, con la sua conclusione a<br />

perdersi a lato, e al 6’, con Sabatino che<br />

non capitalizza un assist di Scarpa. Resta<br />

ancorato sul doppio zero il risultato,<br />

con il pericolo che, si spera, abbia<br />

scosso la formazione siciliana. Invece,<br />

sono sempre i padroni di casa a dettare<br />

le danze. Ma lo fanno con una manovra<br />

lenta e prevedibile che non crea<br />

davvero grossi grattacapi a Caruso.<br />

La prima conclusione dell’Acicatena<br />

arriva solo al 26’: la conclusione su<br />

calcio piazzato di Cataldi è alta sulla<br />

traversa. Un minuto dopo c’è la risposta<br />

dei padroni di casa: al 27’ Grana<br />

lancia lungo per Oriente, che però è<br />

anticipato da Caruso in uscita. Nella ripresa,<br />

sei minuti e i padroni di casa<br />

hanno l’occasione per sbloccare il risultato.<br />

Punizione di Scarpa dal limite,<br />

dalla barriera si alza una mano che<br />

devia la sfera. Per l’arbitro è rigore, sul<br />

dischetto si presenta lo stesso Scarpa,<br />

che «divora» l’occasione per portare in<br />

vantaggio i padroni di casa, facendo fare<br />

un figurone al portiere siciliano, che<br />

para senza troppa difficoltà. Il vantaggio<br />

biancazzurro, però, è nell’aria e arriva<br />

un minuto dopo con Schioppa, lesto<br />

a respingere in rete una deviazione<br />

corta di Caruso su punizione di Bontempo.<br />

Il Sapri sembra allentare la presa,<br />

anche se non l’aveva mai avuta durante<br />

tutto l’arco della gara. L’azione del<br />

pari parte da un errore in disimpegno<br />

del portiere Albano, che al 16’, regala il<br />

pallone a Costa, il quale però viene<br />

steso dall’argentino Grana. Punizione<br />

dal limite e ammonizione per Grana.<br />

Sul pallone arriva il giovane Ambrosio<br />

che disegna una precisa esecuzione<br />

all’incrocio dei pali. Un vero e proprio<br />

calcio piazzato, che rimette in discussione<br />

un risultato che avrebbe punito<br />

oltre misura i siciliani.<br />

Il Sapri cerca di reagire, ma resta in<br />

dieci per l’espulsione di Casisa, e tutto<br />

si complica. Al 43’ Marciano di testa<br />

sfiora la rete strappa-applausi ma il<br />

brivido è nell’angolo. In pieno recupero<br />

Cocuzza si ricorda di essere un vero<br />

e proprio difensore, sprecando una favorevole<br />

occasione per sbancare il<br />

"Campo Italia" di Sapri.<br />

Alla fine, toccherà proprio all’Acicatena<br />

recriminare sul risultato finale. Il<br />

tutto mentre dagli spalti piovono bordate<br />

d’assordanti fischi dagli spettatori.<br />

Al termine della gara mister Tosto,<br />

allenatore dell’Acicatena è soddisfatto<br />

della prestazione della sua squadra,<br />

anche se ha qualche recriminazione<br />

per le troppe occasioni sciupate dai<br />

suoi uomini.: «Anche se devo ammettere<br />

che, a livello di possesso palla, il<br />

Sapri ha avuto qualcosa in più, noi abbiamo<br />

costruito le più importanti occasioni<br />

da rete. Tre gol quasi fatti che,<br />

in questa categoria, hanno un peso<br />

non indifferente. Infatti, se non metti<br />

nel sacco palle così semplici, rischi di<br />

tornare a casa con l’amaro in bocca».<br />

Per quanto riguarda il gioco espresso<br />

in campo, Tosto ha parole di elogio<br />

verso i suoi uomini, i quali hanno giocato<br />

senza timore reverenziale di fronte<br />

a una squadra che lotta per gli stessi<br />

obiettivi: «Ho visto una grande squadra<br />

con ragazzi che in campo hanno<br />

dato l’anima ed hanno sudato dal primo<br />

all’ultimo minuto».<br />

ANTONIO ROMA<br />

SAPRI 1<br />

ACICATENA 1<br />

SAPRI (4-4-2): Aldano 6,5; D’Andò 6, Grana<br />

6 (30’ st Masciano ng), Casisa 5, Schioppa<br />

6; Ventre 6, Sabatino 6, Bontempo 6,<br />

Scarpa 6,5 (13’ st Armonia 6); Nunnari 6,<br />

Oriente 6 (39’ st Genova ng). A DISP.: Pica,<br />

Righetti, Piccirillo, Sorrentino. ALL.: Bellinvia.<br />

ACICATENA (3-4-3): Caruso 6,5; Ventura<br />

6, Celso 6,5, Napoli 6; Cocuzza 6, Cataldi<br />

6,5, Assenzio 7 (44’ st Castorina ng), Benedettino<br />

6,5; Ambrosio 7,5 (30’ st Leotta 6),<br />

Ardizzone 6,5, Costa 6,5 (37’ st Ranno ng).<br />

A DISP.: Liotta, Catania, Privitera, Ricca.<br />

ALL.: Tosto.<br />

ARBITRO: Livadoti di Crotone 6.<br />

RETI: st 7’ Schioppa (S), 16’ Ambrosio (A).<br />

NOTE: <strong>giornata</strong> di sole, terreno di gioco in<br />

buone condizioni. Ammoniti Benedettino,<br />

Napoli, Grana, Cocuzza, Costa, Ventura e<br />

Scarpa. Espulso Casisa al 37’ st. Spettatori<br />

700 circa. Calci d’angolo 6-3 per il Sapri. Recupero<br />

tempo: pt 2’; st 5’.


LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

LA SICILIA<br />

Calcio ~ Serie D<br />

.35<br />

Al Ragusa il derby con il Paternò<br />

RAGUSA 1<br />

PATERNÒ 0<br />

RAGUSA (4-4-2): Merletti; Zagami, Ruggero, Conti, Boemia; Melillo, Vitetta, Pirrone F.,<br />

Bufalino (dal 18’ st Vasile); Rosa (dal 41’ st Peter), Gulino (dal 39’ st Nguini). A DISPSIZIO-<br />

NE: Presti, Cosenza, Prrone G., Perricone. ALL. Galfano.<br />

PATERNÒ (4-4-2): Cicutti; Pettinato (dal 34’ st Licciardello), Scalia C.lo, Fascetto, Zappalà;<br />

Torrisi, Lunetto, Cervillera, Savanarola (dal 25’ st Licandri); Catania, Varrica. A DISPOSIZIO-<br />

NE: Scalia C., Seminara, Bongiorno, Coppola, Ranieri. ALL. Pannitteri.<br />

ARBITRO: Mercante di Agrigento<br />

RETE: al 31’ del secondo tempo Rosa<br />

NOTE: Spettatori un migliaio con nutrita rappresentanza ospite; calci d’angolo 4-3 per il<br />

Ragusa; ammoniti: Pirrone e Vitetta del Ragusa; Catania, Lunetto e Zappalà del Paternò;<br />

recuperi: 2’ e 4’.<br />

Gli azzurri hanno fallito un rigore con<br />

Pirrone. Un traversa colpita da Catania<br />

GIOVANNI PLUCHINO<br />

RAGUSA. Il Ragusa, grazie a un gol di testa,<br />

a un quarto d’ora dalla fine, di Beppe<br />

Rosa, si è aggiudicato un derby dai<br />

tanti risvolti, in positivo ma anche in<br />

negativo. Un derby che se Pirrone<br />

avesse realizzato un rigore concesso al<br />

<strong>10</strong>’ di gioco per un sandiwich in piena<br />

area su Rosa dalla coppia di centrali<br />

rossazzurri, avrebbe potuto prendere<br />

ben altra piega in favore dei padroni di<br />

casa. Ma un derby che avrebbe potuto<br />

sorridere all’undici di Pannitteri se il tiraccio<br />

da una ventina di metri di Catania,<br />

all’inizio della ripresa (che ha<br />

scheggiato la traversa con Merletti fuori<br />

causa) fosse finito qualche centimetro<br />

più in basso.<br />

A sottolineare la validità del successo<br />

dalla parte del Ragusa sta il primo<br />

quarto d’ora di gioco, davvero eccellente,<br />

e il finale alla grande che avrebbe<br />

potuto procurare anche il raddoppio.<br />

Ma il generoso Paternò visto ieri al<br />

Selvaggio (peraltro ancora alla ricerca<br />

di un paio di validi rinforzi) non avrebbe<br />

meritato di certo un passivo più severo.<br />

A fare da contorno all’atteso derby<br />

(che ritornava dopo parecchie stagioni)<br />

un caldo sole estivo e un pubblico<br />

(locale ed ospite) quanto mai corretto;<br />

così come corretti sono stati gli atleti in<br />

campo.<br />

Iniziava il Ragusa a spron battuto: al<br />

3’ sfiorava il gol con Bufalino (pallone<br />

respinto sulla linea da Fascetto) e al <strong>10</strong>’<br />

otteneva un calcio di rigore. Si incaricava<br />

di batterlo lo specialista Pirrone:<br />

palla lenta sulla destra e gran balzo<br />

del giovane Cicutti che riusciva a respingere;<br />

arrivava Rosa come un falco<br />

e, incredibilmente, da due passi, falliva<br />

il bersaglio mandando il pallone sul<br />

fondo.<br />

Il doppio errore non poteva non<br />

avere conseguenze sugli azzurri. E ovviamente<br />

ne approfittavano gli ospiti<br />

per riorganizzare le fila, per creare una<br />

barriera a metà campo in grado di inaridire<br />

sul nascere le sempre meno limpide<br />

azioni offensive dei padroni di<br />

casa. Senza trascurare, naturalmente<br />

qualche azione di alleggerimento: come<br />

al 27’, conclusione di Varrica deviata<br />

da un difensore azzurro in calcio<br />

d’angolo, o come al 39’ con girata al volo<br />

(su assist di Catania) di Lunetto, che<br />

trovava pronto Merletti alla superdeviazione<br />

oltre la traversa.<br />

Nella ripresa, eccezion fatta per la<br />

traversa pizzicata, al 4’, da Catania, l’iniziativa,<br />

sia pure senza continuità, ritornava<br />

al Ragusa. Al 22’ Rosa si «beve»<br />

il diretto avversario, entra in area e<br />

viene atterrato. Tutto normale per l’arbitro.<br />

Poi la rete-partita al 31’: cross alto<br />

dalla sinistra di Boemia, testa vincente<br />

di Rosa, in un grappolo di avversari.<br />

E quindi tornava a dettar legge il<br />

Ragusa su un Paternò scarico e demoralizzato.<br />

Il raddoppio viene ripetutamente<br />

sfiorato, specie al 36’ con assist<br />

di Rosa per Gulino e fiondata di poco<br />

sul fondo. Poi la fine con le due squadre<br />

che vengono accomunate in un<br />

unico applauso.<br />

ROSA SEGNA IL GOL DELLA VITTORIA DEL RAGUSA SULL’ADRANO<br />

BUFALINO CONTRASTATO DA UN DIFENSORE ROSSAZZURRO CADE A TERRA<br />

[FOTO MOLTISANTI]<br />

[FOTO MOLTISANTI]<br />

Galfano: «Un successo davvero pesante»<br />

Pannitteri: «Il pari sarebbe stato più giusto»<br />

RAGUSA. «Sono davvero soddisfatto della<br />

prestazione dei miei ragazzi; hanno<br />

cercato continuamente il successo e alla<br />

fine la loro perseveranza è stata premiata»,<br />

dice a fine gara Angelo Galfano.<br />

Che aggiunge: «Sono stati tre punti<br />

pesanti quelli ottenuti contro un Paternò<br />

che dopo il nostro errore dagli<br />

undici metri si è chiuso in difesa, con<br />

otto e persino nove uomini. Dobbiamo<br />

ancora lavorare per ovviare a certi errori.<br />

Non dimentichiamo che questo<br />

Ragusa è una squadra giovane e rinnovatissima<br />

rispetto a quella della passata<br />

stagione».<br />

Molto sereno Ciccio Pannitteri, al<br />

quale qualcuno suggerisce di ritornare<br />

in campo: «Se avessimo conquistato lo<br />

0-0 - dice - non avremmo rubato nulla.<br />

Ho dovuto mettere in campo una<br />

squadra di fortuna, priva dell’infortunato<br />

Anselmi e con Cervillera a corto di<br />

preparazione; malgrado ciò le nostre<br />

buone occasioni le abbiamo avute; ora<br />

speriamo in un paio di rinforzi».<br />

G. P.<br />

Campobello travolto<br />

dalla Sangiuseppese<br />

CAMPOBELLO 1<br />

SANGIUSEPPESE 4<br />

CAMPOBELLO: Piraneo, Ferdico, Mossa (78’ Ulma), Trovato, Fedele, Colletto, Italia,<br />

Taormina, Panatteri, Nasello (65’ Licata), Lucido (43’ Puglisi). ALLENATORE: Bucaro.<br />

SANGIUSEPPESE: Iaccarino, Vitagliano, Mannone, Corsale, Scognamiglio, Parisi<br />

(73’ Misiti), De Luca, Ausoni, Vitaglione (60’ De Cesare), Moxedano (60’ Casapulla),<br />

Varriale. ALLENATORE: Mandragora.<br />

ARBITRO: Ricciardella di Formia.<br />

RETI: 26’ Vitaglione, 30’ Moxedano, 59’ Panatteri (rigore), 63’ e 70’ Varriale.<br />

NOTE: spettatori 600 circa. Ammoniti Fedele, Trovato, Corsale, Parisi e Mannone.<br />

Espulso al 35’ Colletto. Angoli 5 a 3 per la Sangiuseppese. Recupero: 3’ pt, 3’ st.<br />

IGNAZIO PANATTERI<br />

CASTELVETRANO. Crolla in casa il Campobello<br />

al cospetto di una quadrata Sangiuseppese,<br />

che, sorniona, approfitta<br />

delle leggerezze e delle amnesie difensive<br />

dei gialloblù. Mandragora gioca<br />

con due esterni che stanno molto<br />

larghi a centrocampo (costringendo la<br />

linea mediana a tre del Campobello a<br />

finire puntualmente in inferiorità nella<br />

zona nevralgica del terreno di gioco)<br />

e s’affida alla buona lena di Ausoni<br />

(che detta i tempi della squadra in modo<br />

esemplare) e al potenziale offensivo<br />

della coppia Vitaglione-Varriale.<br />

Il Campobello, che fa fatica a costruire<br />

gioco e soffre in mezzo al campo,<br />

va sotto per la prima volta al 26’:<br />

retroguardia canarina in tilt con Ferdico<br />

che rinvia corto e De Luca che può<br />

innescare Vitaglione, il quale, con un<br />

preciso diagonale, mette in rete.<br />

Il raddoppio ospite, al 30’, è opera di<br />

Moxedano, che, con un sinistro a rientrare,<br />

beffa un immobile Piraneo direttamente<br />

dalla bandierina del calcio<br />

d’angolo. Al 35’ il Campobello compromette<br />

definitivamente la sua gara<br />

rimanendo in dieci per via dell’espulsione<br />

di Colletto, fin troppo polemico<br />

nei confronti dell’arbitro. L’unica occasione<br />

gialloblù della prima frazione è<br />

sui piedi di Fedele, il cui destro dal limite,<br />

al 42’, sibila non distante dall’incrocio<br />

dei pali. ,Nella ripresa, al 59’, i<br />

padroni di casa hanno un sussulto. Il<br />

portiere ospite Iaccarino esce male su<br />

un traversone di Nasello e si fa sfuggire<br />

la palla dalle mani; sulla sfera s’avventa<br />

Panatteri che viene spinto da<br />

Mannone prima di poter calciare a rete:<br />

rigore che lo stesso Panatteri trasforma,<br />

piazzando la palla nell’angolo<br />

basso alla sinistra di Iaccarino.<br />

Chi s’aspetta, però, una rimonta canarina<br />

resta deluso, giacché, tra il 63’ e<br />

il 70’, la Sangiuseppese chiude la pratica.<br />

In entrambe le circostanze con la<br />

sua punta di diamante, Varriale. L’attaccante<br />

biancoceleste dapprima raccoglie<br />

di testa un cross dalla sinistra di<br />

Ausoni, spedendolo alle spalle di Piraneo;<br />

dopo piega le mani al portiere<br />

gialloblù con un violento destro dal limite<br />

a conclusione di una pregevole<br />

azione personale.<br />

VINCENZO DI STEFANO


36.<br />

LA SICILIA<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

Calcio ~ Serie D<br />

Siracusa e Adrano, pareggi inattesi<br />

SIRACUSA 0<br />

COSENZA 0<br />

SIRACUSA: Casadei, Tomacelli, Longobardi, De Pascale, Perrelli, Iodice, Nuvoli (56’ Pellegrino),<br />

Dima (87’ Alletto), Ferrara, Bonarrigo ( 76’ Mandarano), Romano. IN PANCHINA:<br />

Aprile, Falanca, Grimaldi, Siciliano. ALL. Domenico Giacomarro.<br />

COSENZA: D’Auria, Scarlato, De Pasquale, Vanzetto, Scorrano, Maglione, Sanso, Di Maio,<br />

De Rose (74’ Trascina), Lio (83’ Ferrentino), Prete. IN PANCHINA: Spingola, Guido, Cucinotta,<br />

Castiglia. ALL. Giacomo Zunico.<br />

ARBITRO. Alessandro Di Paolo di Avezzano. Assistenti di linea: Mandis e Cinquemani di<br />

Palermo.<br />

NOTE: Spettatori 3500. Ammoniti: 30’ Romano, 34’ Tomacelli, 46’ Vanzetto. Espulso al<br />

77’ Tomacelli. Calci d’angolo 5-3 per il Siracusa. Recupero: 0’, 5’.<br />

Annullato un gol a Romano per un dubbio<br />

fuorigioco. Azzurri però poco brillanti<br />

ADRANO 1<br />

ROSSANESE 1<br />

ADRANO: Saia, Cutrufello, Taverniti, Giuffrida (78’ Zumbo), Daidone, Vassallo (83’ Oliva),<br />

Tandurella, Aiello, Elamraoui. Guastella, Aricò (46’ Raffa). IN PANCHINA: Atanasio, D’Angelo,<br />

Truglio, Carbonaro. ALLENATORE: Gaetano Di Maria.<br />

ROSSANESE: Vitale, Murrone, Palopoli, Gaccione, De Luca, Catalano, Apa, Leone (67’ Cerri),<br />

Lombisani (56’ Scalise), De Simone (67’ Manzillo). Fiorino. IN PANCHINA: Simari, Magliarella,<br />

Morano, Parise. ALLENATORE: Giuseppe Galluzzo.<br />

ARBITRO: Ostinelli di Como. Collaboratori, Martorina di Ragusa e Tiranno di Agrigento<br />

RETI: 37’ Aricò, 75’ Fiorino.<br />

NOTE: splendido pomeriggio autunnale, spettatori 700 circa con 11 tifosi ospiti. In tribuna<br />

presente l’on. Fabio Mancuso sindaco di Adrano. Ammoniti: Leone (R), Cutrufello (A), Aiello<br />

(A), Elamraoui (A). Angoli: 8-6 (peino tempo 2-5) per l’Adrano. Minuti di recupero 2’, 3’.<br />

Gli etnei bloccati dall’ultima della classe. I<br />

calabresi recuperano il gol di svantaggio<br />

SIRACUSA. Un pareggio che lascia scontento solo il Siracusa<br />

che il suo bravo gol l’aveva anche segnato ma che il direttore<br />

di gara ha inspiegabilmente deciso d’annullare, dando<br />

una mano al Cosenza di Zunico che si difendeva seppure ordinatamente<br />

in nove uomini. Sin dall’inizio l’arbitro ha<br />

consentito ai difensori cosentini interventi fallosi su Romano,<br />

Bonarrigo e Ferrara senza intervenire efficacemente, lasciando<br />

tra l’altro che i difensori ospiti interrompessero con<br />

manfrine gratuite gli assalti vibranti, anche se poco lucidi,<br />

degli avanti azzurri. Soprattutto nel secondo tempo, quando<br />

all’esperta squadra cosentina, impegnata a portare a casa<br />

un pareggio d’oro, pericolosa in attacco soltanto con Lio,<br />

è stato consentito di fare il lecito e l’illecito.<br />

Avevano iniziato bene gli azzurri con Ferrara (3’), protagonista<br />

poi di un gesto irriguardoso e sconsiderato, forse<br />

dettato dallo stress della gara, dopo il fischio finale. L’attaccante<br />

non trovava la deviazione di testa vincente su un preciso<br />

spiovente di Perrelli, che con Dima ha ricucito instancabilmente<br />

la manovra azzurra anche se poi s’imbottigliava<br />

negli stretti spazi lasciati<br />

Contestato<br />

l’operato del<br />

direttore di gara,<br />

ma gli aretusei<br />

non hanno mai<br />

sfondato il<br />

bunker difensivo<br />

dei calabresi.<br />

Espulso Tomacelli<br />

a 13’ dalla fine<br />

dal Cosenza. Gli ospiti controbattevano<br />

ma senza costrutto.<br />

Sanso in fuorigioco<br />

(5’) segnava dopo il fischio<br />

dell’arbitro. Nuvoli (8’) in veloce<br />

ripiegamento difensivo<br />

recuperava su Lio, che stava<br />

per essere smarcato da Sanso<br />

e subito dopo (9’) un tiro<br />

da lontano di Vanzetto sfiorava<br />

il palo alla sinistra di Casadei.<br />

Dopo la sfuriata azzurra,<br />

la squadra di Zunico rifiatava<br />

e Dima (14’) sradicava il pallone<br />

a Di Maio in uno dei<br />

tanti duelli a centrocampo e<br />

lanciava di precisione Ferrara<br />

anticipato da Maglione. Il<br />

Cosenza punzecchiava con<br />

una rovesciata soltanto spettacolare (16’) di Sanso, su cross<br />

di De Rose e un minuto dopo gli aretusei cominciavano a<br />

stringere d’assedio la porta cosentina. D’Auria sfoderava<br />

grandi riflessi su un forte tiro da lontano scagliato da Longobardi<br />

(17’); Perrelli (18’) dalla tre quarti, in ripartenza,<br />

provava a innescare Ferrara, ancora anticipato da Maglione.<br />

Poi il gol annullato a Romano al 24’: l’arbitro fischiava un<br />

dubbio fuorigioco dopo che l’attaccante aveva concluso tutta<br />

di prima, imbastita da Ferrara con l’inserimento da dietro<br />

Tomacelli. Il Cosenza metteva fuori la testa solo con l’insidioso<br />

cross di Maglione (27’) che attraversava tutto lo<br />

specchio della porta azzurra. Ancora Romano (28’) dopo<br />

una brillante serpentina, smistava su Ferrara la cui conclusione<br />

rasoterra sfiorava il palo. Davvero efficace l’innesto del<br />

centrale De Pascale, appena arrivato, che ha mostrato buona<br />

intesa e sincronismi con la pattuglia dei quattro under.<br />

Nel secondo tempo soltanto conclusioni personali dall’una<br />

e dall’altra parte mentre gli aretusei si affidavano a palle<br />

inattive per cercare di scardinare la retroguardia ospite.<br />

Neppure quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Tomacelli<br />

(77’), caduto ingenuamente nella trappola tesa<br />

dall’astuto Lio, il Siracusa ha rinunciato ad attaccare ma il<br />

caldo e la fatica a quel punto hanno annebbiato del tutto le<br />

idee agli azzurri.<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

Qui accanto,<br />

Romano in azione<br />

(foto di Barbara<br />

Bacci); a destra,<br />

l’adranita<br />

Guastella<br />

contrastato da<br />

Morano (foto<br />

Santi Zappalà)<br />

Giacomarro: «Giocare<br />

in queste condizioni...»<br />

SIRACUSA. L’allenatore aretuseo Giacomarro nel dopopartita<br />

dissenta dall’operato arbitrale. «Non siamo evidentemente<br />

ben visti in Lega, una volta che ho potuto ascoltare le<br />

motivazioni addotte dall’arbitro sul gol annullato a Romano.<br />

E’ pur vero che siamo stati in difficoltà in avanti, con dieci<br />

giocatori cosentini che hanno presidiato in pianta stabile la<br />

loro area. Diventa comunque difficile giocare in queste<br />

condizioni e d’altronde, com’è noto, per giocare bene<br />

bisogna essere in due».<br />

«La squadra - replica il diesse cosentino Fabrizio Maglia,<br />

delegato a parlare - doveva dimostrare di possedere<br />

carattere. L’ha fatto. Rimpiangiamo di non avere potuto<br />

disporre di attaccanti di ruolo come quelli dei nostri<br />

avversari. Il pareggio ottenuto al De Simone è un segnale<br />

forte rivolto alla nostra tifoseria che giustamente ci ha<br />

contestato ma che indica come i giocatori siano compatti<br />

assieme all’allenatore».<br />

GI. BE.<br />

Guastella: «Sbagliato<br />

l’approccio alla gara»<br />

ADRANO. Atmosfera serena nel dopo partita: i tifosi biancoazzurri<br />

dopo gli applausi alla propria squadra lasciano<br />

tranquillamente il Comunale e gli undici tifosi ospiti<br />

condividono la gioia del pareggio con i loro giocatori. Il giudizio<br />

della gara lo affidiamo al centrocampista Guastella, ex<br />

giocatore della Rossanese. «Uno deve dare il massimo in ogni<br />

gara, ma contro la mia ex squadra avrei voluto sfoggiare<br />

senz’altro una prestazione migliore. Debbo onestamente e<br />

sportivamente ammettere che il pareggio ci sta tutto. Abbiamo<br />

sbagliato l’approccio alla gara, forse dopo la partita di Siracusa<br />

non siamo riusciti a ricaricarci sotto il profilo psicologico. Lo so,<br />

abbiamo sprecato, ma ormai è andata».<br />

Il tecnico della Rossanese Galluzo esprime lo stato d’animo<br />

della squadra e della società:« Un punto per cominciare dopo<br />

quattro sconfitte consecutive ottenuto contro una squadra ben<br />

messa in campo e contro quell’Adrano che è stato sempre la<br />

nostra bestia nera. Chissà, adesso il futuro, potrebbe cambiare».<br />

P. L.<br />

LA RETE DELL’ETNEO ARICÒ CHE HA PERMESSO ALL’ ADRANO DI PASSARE IN VANTAGGIO SULL’ OSTICA ROSSANESE<br />

[FOTO S. ZAPPALÀ]<br />

ADRANO. Un pareggio che ha accontentato tutti quello maturato<br />

tra l’Adrano e la Rossanese, con la squadra di casa<br />

che rimane ben salda al secondo posto in classifica e con<br />

gli ospiti felici per aver rotto, finalmente, l’incantesimo di<br />

quattro sconfitte consecutive (tra Coppa e campionato), racimolando<br />

un punto che considerano tutto oro colato. Per<br />

la statistica, fra l’altro, va annoverata la sfiga nera avuta nel<br />

passato dalla Rossanese contro l’Adrano che al termine della<br />

scorsa stagione aveva ricacciato la squadra calabrese in<br />

Eccellenza, dopo i play-out, e successivamente ugualmente<br />

in <strong>serie</strong> D.<br />

Da registrare la maturità dei tifosi dell’Adrano che, a fine<br />

gara, nonostante il pareggio interno contro l’ultima<br />

della classe, hanno ugualmente applaudito i propri giocatori<br />

consci che hanno dato il massimo nelle ultime tre gare<br />

giocate durante la settimana (vittoria esterna a Cosenza<br />

e sconfitta a Siracusa in Coppa) e consapevoli soprattutto<br />

di quelli che potrebbero essere i limiti dell’Adrano in<br />

questo campionato, anche<br />

I biancazzurri non<br />

sono riusciti a<br />

finalizzare nella<br />

ripresa nessuna<br />

delle numerose<br />

palle-gol create.<br />

Così alla fine è<br />

stato il portiere<br />

Saia a salvare il<br />

risultato<br />

se, sino a questo momento,<br />

la squadra di Gaetano Di Maria,<br />

nonostante la media<br />

dell’età dei giocatori (meno<br />

di 20 anni), non ha mai sfigurato.<br />

LA GARA. L’Adrano scende<br />

in campo privo di Amico, il<br />

suo giocatore più rappresentativo,<br />

uscito malconcio dal<br />

campo di Siracusa, mentre<br />

gli ospiti sono in formazione<br />

tipo con Gaccione, De Luca e<br />

Apa (<strong>10</strong>3 anni in tre), a far la<br />

differenza (Apa ha disputato<br />

ben sette campionati in <strong>serie</strong><br />

B).<br />

E’ l’Adrano con Guastella a<br />

creare la prima occasione da<br />

rete, ma ottiene solo l’angolo.<br />

La Rossanese presenta le sue credenziali con un calcio<br />

di punizione di Gaccione, spazzato fuori area da Aiello. Poi<br />

iniziano le danze con Guastella, Tandurella, Elamraoui,<br />

ma nessuno riesce a confezionare una vera azione ficcante,<br />

tranne un gran bolide di Guastella (servito da un tocco<br />

morbido di Elamraoui) che sibila sopra la traversa ed un tiro<br />

di sinistro di Tandurella su servizio di Guastella, fuori<br />

bersaglio. La Rossanese risponde con Fiorino e Apa, su<br />

rifornimenti di Gaccione, e son brividi per la difesa locale.<br />

Al 37’ sugli sviluppi di un’ennesima punizione di Guastella<br />

(unico ex della partita), torre di Elamraoui per Aricò che<br />

insacca di piede, senza pensarci due volte.<br />

La ripresa vede in campo Raffa al posto di Aricò e, come<br />

unica punta, Tandurella: l’Adrano gioca meglio, confeziona<br />

una <strong>serie</strong> impressionante di azioni da gol, ottiene sei<br />

corner, ma per un motivo o per un altro spreca sempre il tiro<br />

decisivo.<br />

A salvare il raddoppio (che sembra quasi fatto), ci si<br />

mette pure l’ottimo difensore estremo ospite Vitale che al<br />

68’, per ben due volte consecutive, salva la propria porta respingendo<br />

“un proiettile” di Aiello e un pallonetto di testa<br />

di Guastella. Così, sette minuti dopo Fiorino, ben imbeccato<br />

da Murrone, depone in rete il pallone del pareggio. Addirittura<br />

sarà Paolo Saia a dover intervenire alla grande<br />

(85’) per bloccare un tiro di Manzillo su invito di Faccione<br />

e salvare così un giusto e meritato pareggio.<br />

PAOLO LICCIARDELLO<br />

L’UNDICI DI CAPODICASA RECUPERA PER DUE VOLTE LO SVANTAGGIO E FALLISCE NEL FINALE LA VITTORIA<br />

Il Licata sfiora il colpaccio contro il Savoia<br />

DI SOMMA HA SEGNATO IL GOL DEL PARI<br />

SAVOIA 2<br />

LICATA 2<br />

SAVOIA: Romagnini, Abate, Caldore, Costantino,<br />

Serino, Scognamiglio, Ruggiero<br />

(1’ st Buffa; 6’ Manzi), Pinto, Porzio, Caliano<br />

(5’ st Malgieri), De Rosa. A DISP. Ingenito,<br />

Carlino, Nappi, De Biase. ALL. Anastasio.<br />

LICATA: Lo Galbo, Accetta, Rolla (34’ st Nave<br />

S.), Manfrini (1’ st Cavallaro), Gallo, Milanesio<br />

(1’ st Nave N.), Concialdi, Pecorella,<br />

Cordaro, Di Somma, Mancino. A DISP. Carandente,<br />

Semprevivo, Gnoffo, Brunetto.<br />

ALL. Capodicasa<br />

ARBITRO: Faggiano di Civitavecchia<br />

RETI: pt, 1’ De Rosa, 8’ Cordaro, 45’ Caliano:<br />

st 28’ Di Somma<br />

NOTE: Ammoniti: Pinto e Manzi per il Savoia;<br />

Mancino e Pecorella per il Licata. Espulso<br />

Pinto per doppia ammonizione Angoli:<br />

3-3. Recuperi: 3’ e 5’. Spettatori: 400 circa<br />

ROSSANO. Sul neutro di Rossano, il Licata<br />

conquista il primo punto esterno di<br />

questa stagione. Contro un avversaria<br />

blasonata e favorita per la vittoria finale<br />

come il Savoia, la giovane squadra<br />

gialloblù mostra un buon calcio e ai<br />

punti meriterebbe l’intera posta in palio.<br />

Gli uomini di mister Capodicasa<br />

vengono colpiti a freddo dopo soltanto<br />

43 secondi dal fischio d’inizio. De<br />

Rosa prende palla sulla tre quarti avversaria<br />

leggermente defilato sulla sinistra,<br />

si accentra e lascia partire un<br />

gran tiro che sorprende nettamente il<br />

portiere nell’angolino destra. Il Licata<br />

non si perde d’animo e dopo soltanto 7<br />

minuti raggiunge il pari. Lancio di capitan<br />

Di Somma per il compagno di reparto<br />

Cordaro. Nel cuore dell’area l’attaccante<br />

del Licata viene contrastato<br />

da Serino, ma sulla ribattuta il numero<br />

9 anticipa il difensore e di sinistro<br />

calcia imparabilmente.<br />

La partita ora sembra in equilibrio<br />

ma gli ospiti sono più intraprendenti e<br />

più vogliosi di ottenere i tre punti, grazie<br />

al 4-4-2 offensivo dettato dal mister<br />

Capodicasa. L’allenatore rossoblù<br />

accorcia molto le distanze tra i reparti,<br />

ordina una difesa altissima e lascia a Di<br />

Somma il compito di aiutare in attacco<br />

Concialdi e Cordaro. Inevitabilmente,<br />

però, si espone al contropiede del Savoia<br />

che al 23’ per poco non colpisce.<br />

Lancio di De Rosa per Caliano che sul<br />

filo del fuorigioco si invola verso la<br />

porta avversaria. A tu per tu con l’estremo<br />

difensore l’attaccante perde<br />

troppo tempo e colpisce in pieno il<br />

portiere che si salva in angolo. Cinque<br />

minuti dopo è il turno di Cordaro a<br />

mancare la rete del possibile vantaggio.<br />

Perfetto l’invito filtrante di Pecorella<br />

che pesca in area il compagno d’attacco.<br />

Per anticipare il portiere tocca di<br />

punta ma Romagnini ha un ottimo riflesso<br />

e sventa la minaccia. Il primo<br />

tempo sembra finire in parità ma al 45’<br />

i padroni di casa si riportano in vantaggio.<br />

Sugli sviluppi di una punizione<br />

dal limite, il sinistro liftato di Caliano<br />

sorprende nettamente il portiere sul<br />

palo non coperto dalla barriera. Il contraccolpo<br />

dello svantaggio pesa come<br />

un macigno sulle gambe e sulla testa<br />

del Licata che per poco non capitola<br />

nel secondo minuto di recupero. De<br />

Rosa, infatti, sfrutta un’indecisione della<br />

difesa, ruba palla, si invola verso la<br />

porta, ma è bravo Lo Galbo a chiudergli<br />

lo specchio della porta.<br />

L’inizio ripresa è denso di emozioni.<br />

Al 2’ i padroni di casa restano in dieci.<br />

Pinto entra in area e affrontato da un<br />

difensore cade a terra. Per l’arbitro è simulazione,<br />

scatta il secondo cartellino<br />

giallo e, dunque, bianconeri costretti a<br />

giocare in dieci. Al 19’ il Licata sfiora il<br />

pareggio: Cordaro, servito da Di Somma<br />

con una punizione battuta velocemente,<br />

calcia quasi a botta sicura. Perfetto<br />

il colpo di reni di Romagnini che<br />

sventa la minaccia. Quattro minuti più<br />

tardi è Mancino a seminare il panico<br />

con dribbling ubriacanti. Il suo invito<br />

proveniente dalla corsia sinistra non<br />

viene raccolto dai compagni. Il bunker<br />

del Savoia sembra reggere nonostante<br />

il predominante possesso palla del Savoia,<br />

ma al 28’ deve capitolare. Capitan<br />

Di Somma batte una punizione: la sfera<br />

viene leggermente deviata dalla<br />

barriera e si insacca. I<br />

FABIO LEPERA


LA SICILIA<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

54. Siracusa sport<br />

Corsa: «Bethania» a Mortillaro Torna la Val d’Anapo-Sortino<br />

IL NETINO CORRADO MORTILLARO<br />

È ancora il netino Corrado Mortillaro<br />

ad aggiudicarsi una delle classiche più<br />

importanti della nostra provincia. Già<br />

vincitore due settimane fa nel trofeo<br />

regionale “De Filippis” organizzato dal<br />

34° gruppo Radar dell’Aeronautica Militare<br />

di Siracusa, l’atleta della Sonwesa<br />

Cagliari allenato dal netino Salvatore<br />

Rizza, si è imposto al 4° trofeo<br />

Bethania (corsa su strada di 9 km e<br />

valido quale 9° Gran Prix provinciale)<br />

svoltosi in contrada Isola, dopo poco<br />

più di 27 minuti sul palazzolese, ma<br />

gareggiante con la Calvesi Aosta, Carlo<br />

Rovella. Terzo assoluto Giuseppe Mazziotta<br />

dell’Atletica Lentini. Fra gli assoluti<br />

donne primo posto della ennese<br />

Maria Sella (che si è aggiudicata il terzo<br />

memorial “Lucia Arsì”) davanti alle<br />

atlete della Selene Siracusa, Annalisa<br />

Romano e Lucia Moltisanti. Sono stati<br />

oltre 170 i partecipanti alla manifestazione<br />

organizzata dal comitato di<br />

Bethania con la benedizione di padre<br />

Sortino, e con il supporto tecnico della<br />

Podistica Amatori dei presidenti Patrizia<br />

Marino e Salvo Spicuglia.<br />

Partner dell’evento sono stati anche<br />

l’assessorato allo Sport del Comune, il<br />

Coni e l’Aics di Siracusa (il via alla gara<br />

è stato dato dall’ assessore allo Sport<br />

Riccardo Lo Monaco, i presidenti Elio<br />

Gervasi e Jano Battaglia), ma anche<br />

l’Avis di Siracusa, l’Erg, l’Avcs, la Fidal,<br />

l’Ecoem, il Sebach, il Sina Service, lo<br />

Smai, il Cipis, il Gibbons, l’Ms Isolamenti,<br />

il Pantatours e il Monterosso.<br />

In dettaglio i vari vincitori di categoria:<br />

maschile senior: Carlo Rovella; TM,<br />

Riccardo Alvano, M35 Giuseppe Passanisi,<br />

M40: Giuseppe Mazziotta, M45<br />

Giovanni Bell’ Arte, M50 Bruno Ferraro,<br />

M55 Giuseppe Turco, M60 Natale<br />

Caracciolo, M65 Cirino Caracciolo,<br />

M70 Giovanni Armilli, M75 Giovanni<br />

Fatale, M80 Sebastiano Romano Sebastiano.<br />

Femminile, F35 Roberta Ricupero,<br />

F40 Annalisa Romano, F45 Michelangela<br />

Maccarrone, F50 Eleonora<br />

Vinci, F55 Rosa Lanza.<br />

MANUEL BISCEGLIE<br />

ENZO CAPPITTA<br />

UNA FOTO D’EPOCA DELLA GARA<br />

SORTINO. La cronoscalata «Val D’Anapo-<br />

Sortino», è giunta dopo dieci lunghi anni<br />

di forzata sosta, finalmente alla 26ª<br />

edizione. Organizzata dall’Aci di Siracusa<br />

in collaborazione col Comune di Sortino,<br />

che si è fatto parte diligente insieme<br />

alla Provincia Regionale di Siracusa,<br />

per il rilancio di questa manifestazione<br />

che ha sempre dato lustro alla nostra<br />

provincia. Una cronoscalata che scorrendo<br />

l’albo d’oro, include i migliori piloti<br />

siciliani. Vi fanno riferimento difatti<br />

non solo Domenico Scola (l’ha vinta 5<br />

volte), Enrico Grimaldi (3 volte) e più di<br />

recente Giovanni Cassibba che oltre ad<br />

aver vinto l’ultima edizione, quella del<br />

1990, ha saputo iscrivere, due volte, il<br />

suo nome da vincitore. Sempre per rimanere<br />

nell’ambito delle "crude cifre"<br />

di una competizione che ha sempre<br />

avuto il fascino di richiamare frotte di<br />

spettatori non solo della provincia aretusea<br />

ma anche di altre province, il record<br />

della fascinosa cronoscalata viene<br />

detenuto nel tempo di 3’22"5, da Benny<br />

Rosolia su Osella PA/8. Il percorso com’è<br />

noto oltre ad essere molto tecnico si<br />

presenta vario e mantiene la primitiva<br />

lunghezza di km 6.<strong>10</strong>0. Viene definito,<br />

di sicuro non per facile piaggeria ma<br />

proprio dagli addetti ai lavori, tra i più<br />

belli d’Italia e, per queste ragioni continua<br />

immutabilmente ad attrarre parecchio.<br />

Ne è prova e testimonianza al riguardo<br />

come si muovono in massa i piloti<br />

siciliani. La scuderia «Puntese Corse»<br />

ha già fatto pervenire la prescrizione di<br />

quasi una settantina di concorrenti tra i<br />

quali spiccano i nomi di Scaramozzino<br />

su Breda-Bmw, di Freeway su Osella<br />

PA/20) e Claudio Gullotta di Gisa Bmw<br />

che sono i primi per la categoria prototipo.<br />

Folta si preannuncia presenza dei<br />

driver che partecipano al trofeo «Minicar»<br />

i quali faranno da splendido contrappunto,<br />

in questa tappa del relativo<br />

campionato regionale, con le nuove<br />

500. Ma vi saranno le auto-storiche e<br />

quelle fuori omologazione per prove<br />

che si preannunciano tutte molto adrenaliniche.<br />

GI. BE.<br />

Pareggio al sapor di veleno<br />

Ferrara contestato dai tifosi<br />

Serie D. Scialbo 0-0 col Cosenza. Giacomarro: «Regolare il gol di Romano»<br />

FERRARA, IERI CONTESTATO DAI TIFOSI<br />

BASKET<br />

Acer Priolo, domani<br />

la presentazione<br />

Dopo il ko di Ragusa<br />

strigliata di Coppa<br />

PRIOLO. Dopo la sconfitta di<br />

misura ma già abbondantemente<br />

messa in preventivo (il Ribera<br />

prepara da tempo la Supercoppa<br />

italiana) che l’Acer Priolo ha<br />

riportato nell’amichevole giocata<br />

al Palaminardi di Ragusa contro la<br />

squadra allenata da Gianni<br />

Lambruschi, Coppa ha deciso di<br />

rinserrare le file decidendo di<br />

continuare la preparazione al<br />

PalaAcer. Le biancoverdi, alla loro<br />

prima uscita stagionale, sono<br />

state superate sul punteggio di<br />

65-61. Ma Coppa nella<br />

circostanza non poteva disporre<br />

nemmeno di Susanna Bonfiglio e<br />

Vanesa Avaro, oltre naturalmente<br />

alle due forti straniere Florina<br />

Pascalau e Tari Phillips. Sugli scudi<br />

invece la transalpina Sabrine<br />

Palie, appena rientrata e ancora<br />

"gasata" a motivo del successo<br />

ottenuto nella Wnba con Detroit,<br />

che contro le riberesi stata la «top<br />

scorer», totalizzando 17 punti.<br />

Buone prove dell’esordiente play<br />

Elena Fabbri e opportunità di<br />

mettersi in evidenza per la "baby"<br />

Milazzo. Saltata in extremis la<br />

seconda amichevole sempre con<br />

Ribera a Ragusa, le biancoverdi<br />

hanno ripreso in sede la<br />

preparazione. Susy Bonfiglio e<br />

Vanesa Avaro, che non avevano<br />

partecipato alla gara contro la<br />

squadra di Lambruschi per<br />

problemi muscolari, sono tornate<br />

ad essere nuovamente a<br />

disposizione del coach Coppa.<br />

Reduce dalla fatiche con la<br />

nazionale rumena, che era<br />

impegnata nelle qualificazioni per<br />

gli europei in programma a<br />

Chieti, Florina Pascalau è tornata<br />

a lavorare con il gruppo. Domani<br />

a Priolo, alla Biblioteca Comunale,<br />

verrà presentata la squadra<br />

dell’Acer edizione <strong>2006</strong>-2007.<br />

GI. BE.<br />

Variegate le impressioni raccolte nel<br />

dopopartita col Cosenza, i cui giocatori<br />

hanno festeggiato come se avessero<br />

toccato il cielo con un dito, mentre c’è<br />

stato un antipatico strascico per il modo<br />

col quale Gianluca Ferrara ha reagito<br />

al dissenso manifestato nei suoi confronti.<br />

Pepato il commento formulato dal<br />

tifoso Emanuele Visicale, tra i sempre<br />

presenti a seguire, giorno per giorno, le<br />

vicende del calcio aretuseo: «Ho visto<br />

in azione una squadra francamente<br />

piuttosto a terra sotto il profilo squisitamente<br />

fisico. Non hanno funzionato<br />

le ripartenze e mi pare che questa<br />

squadra abbia subito una chiara involuzione<br />

del gioco. Un Ferrara che gioca in<br />

questo modo, a mio avviso deve essere<br />

prontamente sostituito. E inoltre non<br />

deve sfidare il pubblico. Con questa<br />

squadra ,sono convinto che non si possono<br />

coltivare ambizioni di primato,soprattutto<br />

per la qualità degli under dei<br />

quali si può disporre».<br />

Dissente dalla qualità del gioco proposto<br />

dagli azzurri anche il presidente<br />

della Provincia, Bruno Marziano. «Ho<br />

avuto la netta sensazione che non tutti<br />

abbiamo messo in campo l’impegno<br />

che si rendeva necessario. Anche se,<br />

va riconosciuto che la squadra ha tentato<br />

di segnare ed è stata sfortunata in<br />

un paio d’occasioni. Non sempre gli attaccanti<br />

sono stati in grado di sfruttare<br />

al meglio tutti i palloni che potevano<br />

assicurarci la vittoria».<br />

Assolve parzialmente la squadra il<br />

vicepresidente Marco Mauceri che indirizza<br />

valutazioni forti sull’operato<br />

dell’ arbitro avezzanese Di Paolo: «La<br />

partita si è svolta con l’esito che si poteva<br />

già prevedere.Il Cosenza ha orchestrato<br />

una partita solo di rimessa e<br />

con pieno merito è riuscito a portarsi a<br />

casa un pareggio. È anche vero che il Siracusa<br />

è stato pericoloso in attacco in<br />

diverse occasioni ma senza arrivare al<br />

gol. Non sono soddisfatto della prestazione<br />

ma queste sono partite che nell’arco<br />

di un campionato con una squadra<br />

di questo livello ci possono anche<br />

stare. E a riguardare bene anche le altre<br />

squadre si sono fermate. Sicuramente<br />

abbiamo pagato la presenza in campo<br />

di un arbitro che non si è dimostrato<br />

quasi mai all’altezza della situazione».<br />

«Questo poteva essere l’esito prevedibile<br />

per l’ardore che ha prodotto in<br />

campo un Cosenza assolutamente determinato<br />

e motivato - aggiunge l’ex<br />

socio azzurro Seby Mangiafico- a pareggiare,<br />

per un risultato che va ascritto<br />

a demerito della nostra squadra, la<br />

quale non è riuscita a scardinare il catenaccio<br />

che i nostri avversari avevano<br />

predisposto.Il Siracusa mai pericoloso<br />

in attacco, mentre i nostri avversari<br />

hanno creato diversi pericoli alla nostra<br />

difesa. Tutto sommato il pareggio mi<br />

sembra un risultato giusto Anche se<br />

poteva essere la partita che avrebbe<br />

potuto mettere, definitivamente, in<br />

soffitta le ambizioni dei nostri avversari».<br />

Significativo anche il commento del<br />

tecnico Giacomarro sulla prestazione<br />

della squadra: «Non mi sento di potere<br />

affermare di essere soddisfatto. Era del<br />

tutto evidente che Bonarrigo era in difficoltà<br />

nel riuscire a saltare il diretto avversario.<br />

Eppure nonostante tutto, le<br />

nostre brave quattro-cinque occasioni<br />

per andare in gol le abbiamo create.<br />

Abbiamo avuto un gol annullato, quello<br />

di Romano, che mi sembrava perfettamente<br />

regolare anche se certe disavventura<br />

possono capitare.Per quella<br />

che è la struttura di questa squadra abbiamo<br />

sempre bisogno di qualcuno che<br />

al momento opportuno sia in grado<br />

inventare qualcosa. Contro un Cosenza<br />

disposto in tal modo si dovevano, per<br />

forza, cercare di sfruttare al meglio tutte<br />

le pale inattive che abbiamo avuto».<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

Falso allarme<br />

Accanto, nella<br />

foto di Barbara<br />

Bacci, il gol<br />

annullato per un<br />

presunto<br />

fuorigioco al<br />

Siracusa. Segna<br />

Romano ma per<br />

l’arbitro ed il suo<br />

assistente che<br />

opera sotto la<br />

gradinata è tutto<br />

da rifare<br />

Calcio a 7: a Priolo memorial «Calipari»<br />

Sei squadre in campo, lunedì la finale<br />

PRIOLO. Sport e sudate in campo per ricordare un<br />

significativo evento della nostra storia contemporanea.<br />

Sono state le note del “Silenzio” ad aprire il secondo<br />

memorial “Caduti di Nassiriyia - Nicola Calipari” di<br />

calcio a 7. La manifestazione calcistica si disputa per il<br />

secondo anno consecutivo sul sintetico del centro<br />

sportivo Tapsos San Focà di Priolo Gargallo,<br />

organizzatore della manifestazione, insieme al Comune<br />

di Priolo e l’Aics di Siracusa che ha fornito gli arbitri per<br />

il torneo. Sei le squadre che da venerdì si affrontano in<br />

un girone unico all’italiana, per raggiungere le<br />

semifinali di sabato e la finale di lunedì prossimo. Al via<br />

la Polizia Municipale di Priolo, i Carabinieri, la Guardia di<br />

Finanza, la Polizia di Stato, la Marina Militare ed il<br />

Comune di Priolo (nella foto accanto). A queste si<br />

sarebbe dovuta aggiungere la settima squadra, il<br />

comando provinciale dei Vigili del Fuoco che, però, non<br />

è riuscito ad iscriversi. In testa attualmente ci sono il<br />

Comune di Priolo (4-3 sui Carabinieri), i Carabinieri (7-4<br />

sulla Finanza) e la Marina Militare (9-0 sulla Polizia),<br />

mentre Polizia e Finanza chiudono ad un punto avendo<br />

pareggiato 0-0 l’incontro di venerdì. Domani sera la<br />

terza <strong>giornata</strong> in programma con le gare Guardia di<br />

CALCIO A 5: CAMPIONATO DI SERIE A<br />

Augusta a punteggio pieno: colpo grosso a Roma<br />

LA FORMAZIONE DELL’AUGUSTA DI CALCIO A 5<br />

ROMA 2<br />

AUGUSTA 3<br />

Finanza – Polizia Municipale (alle 19) e Marina Militare<br />

– Carabinieri (alle 20). Arbitri del torneo i fischietti Enzo<br />

Nassetta, Antonio Maltese, Pietro Bennardo ed<br />

Emanuele Battaglia. Particolarmente sentita la <strong>giornata</strong><br />

inaugurale visto che il calcio d’inizio del torneo è stato<br />

dato dall’assessore allo Sport Pippo Fiducia e ad<br />

ascoltare le note del “Silenzio” c’era anche il<br />

comandante della Polizia Municipale di Priolo Paolo<br />

Cultrera ed il presidente dell’Aics Jano Battaglia.<br />

L. S.<br />

ROMA CALCIO A 5: Barigelli, Everton, Listorti,<br />

Salomao, Sanchez, Planas, Scano, Furlam,<br />

Scandolara, Duarte, Cipolla, Ramos. All. Richiello.<br />

AUGUSTA: Maresca, Braga, Zanchetta, Caputo,<br />

Luft, Tosta, Cavinato, Da Silva, Menini, Ottoni,<br />

Grande. All. Ranno/Milton.<br />

RETI: 3’ Duarte, 25’ Da Silva 27’ Menini, 39’<br />

Furlam, 39’30” Luft<br />

AMMONITI: Furlam, Braga, Luft, Da Silva, Ottoni<br />

ARBITRI: Maestroni e Giacomin<br />

GENZANO. Augusta corsara, espugna con<br />

merito il campo della blasonata Roma e<br />

resta, seppur in condominio con la Luparense,<br />

in testa alla classifica del massimo<br />

campionato nazionale di calcio a 5.<br />

Partita tatticamente perfetta dei neroverdi<br />

di Nuccio Ranno e Milton Vaz che<br />

hanno dimostrato anche contro un avversario<br />

di blasone e ricco di fuoriclasse<br />

di avere le carte in regola per poter<br />

mirare in alto in questa stagione.<br />

I tecnici augustani rispetto alle ultime<br />

apparizioni potevano contare finalmente<br />

sull’organico quasi al completo, avendo<br />

recuperato gli squalificati Menini e<br />

Da Silva. Con a disposizione i due terminali<br />

offensivi, la squadra ha avuto maggiore<br />

peso in avanti e tutta la manovra<br />

ne ha beneficiato. E’ rimasto a secco il<br />

capocannoniere del campionato Daniel<br />

Ottoni (ha giocato con una vistosa fasciatura<br />

al capo per un infortunio rimediato<br />

in settimana in allenamento,<br />

ma prenderà parte oggi comunque allo<br />

stage della nazionale unitamente al<br />

compagno di squadra Caputo) ma sono<br />

andati a bersaglio Da Silva, Menini ed il<br />

sorprendente Luft che ha messo a segno<br />

a 30’’ dalla fine la rete del successo.<br />

L’Augusta ha giocato una buona gara<br />

soprattutto dal punto di vista della concentrazione<br />

lasciando poco spazio ai<br />

quotati padroni di casa ed agendo prevalentemente<br />

di rimessa colpendo con<br />

ripartenze veloci ed efficaci.<br />

Chiuso il primo tempo in svantaggio<br />

ed avendo però creato numerose occasioni<br />

per pareggiare il conto, gli augustani<br />

hanno impattato con Da Silva al<br />

25’ e operato il sorpasso 2’ dopo con<br />

Menini. I padroni di casa hanno tentato<br />

il tutto per tutto schierando il portiere di<br />

movimento e quando mancava poco<br />

più di 1’ al termine sono riusciti a pareggiare<br />

dopo che i neroverdi avevano fallito<br />

più volte la rete che avrebbe chiuso<br />

l’incontro. A questo punto invece di accontentarsi<br />

i capitolini hanno avuto la<br />

presunzione di cercare il sorpasso in<br />

extremis continuando a schierare il portiere<br />

d’attacco ma Luft è stato bravo ad<br />

intercettare un pallone a centrocampo e<br />

beffare i giallorossi.<br />

SEBASTIANO SALEMI


56.<br />

LA SICILIA<br />

Ragusa<br />

LUNEDÌ 2 OTTOBRE <strong>2006</strong><br />

sport<br />

«Tutto bene quel che finisce bene»<br />

SERIE D<br />

Il presidente del Ragusa ammette che la partita vinta con il Paternò si era messa male<br />

RAGUSA. Peppe Rosa nel bene e nel male.<br />

Era stata la punta azzurra a fallire in<br />

maniera incredibile il gol sulla respinta<br />

corta del portiere del Paternò, al <strong>10</strong>’,<br />

in occasione del rigore fallito da Francesco<br />

Pirrone, ma è stato l’attaccante di<br />

Pozzallo, a metà ripresa, a sbloccare la<br />

gara con uno splendido colpo di testa e<br />

a fare svanire lo spettro di uno 0-0 che<br />

avrebbe mortificato oltremisura la formazione<br />

iblea.<br />

«Tutto bene quel che finisce bene -<br />

dichiarava a fine gara il presidente del<br />

Ragusa Giuseppe Antoci -; non ci sono<br />

dubbi che il rigore non realizzato ha<br />

fatto perdere la lucidità necessaria ai<br />

nostri ragazzi che, dopo un inizio brillantissimo,<br />

hanno perduto il filo conduttore<br />

del gioco fluido e ficcante. Meno<br />

male che alla fine siamo riusciti a<br />

far nostro il confronto. La nostra è una<br />

squadra giovane e quindi ha bisogno di<br />

giocare per assorbire gli schemi dell’allenatore».<br />

E Angelo Galfano, da parte sua, ribadisce<br />

il pensiero del presidente: «Squadra<br />

con tanti giovani e del tutto rinnovata<br />

rispetto alla passata stagione; il<br />

tempo lavorerà a favore dei ragazzi<br />

che hanno di bisogno di iniezioni di fiducia<br />

che possono arrivare solo attraverso<br />

i risultati. Contro il Paternò abbiamo<br />

giocato splendidamente il primo<br />

quarto d’oro, sfiorando il gol già al<br />

3’ (salvataggio sulla linea di un difensore<br />

ospite) e fallendo il rigore (e la<br />

«Non c’è dubbio – dice Giuseppe Antoci – che<br />

il rigore fallito dopo pochi minuti ha fatto<br />

perdere la lucidità necessaria ai nostri ragazzi»<br />

successiva ribattuta) al <strong>10</strong>’. Se fossimo<br />

riusciti a sfruttare tali azioni<br />

avremmo giocato sul velluto. Poi ci<br />

siamo disuniti e, pur attaccando, abbiamo<br />

avuto grandi difficoltà a superare<br />

la barriera difensiva del Paternò che<br />

si difendeva con otto e anche nove uomini.<br />

Ed è ovvio che abbiamo concesso<br />

qualcosa ai nostri avversari...».<br />

Il Paternò infatti ha impegnato seriamente<br />

Merletti al 39’ di gioco (bravissimo<br />

il portiere a salvare in angolo) e<br />

nella ripresa, al 4’ a scheggiato la traversa,<br />

con Merletti ormai fuori causa.<br />

Ma una volta passato in svantaggio<br />

l’undici allenato da Ciccio Pannitteri, si<br />

è disunito, sciogliendosi come neve al<br />

sole. E il Ragusa è ritornato alla brillantezza<br />

del primo quarto d’ora, suggellando<br />

un successo tutto sommato meritato.<br />

In quel quarto d’ora finale Melillo<br />

e soci, con un tantino di calma in più,<br />

avrebbero potuto andare a segno almeno<br />

altre due volte; in particolare<br />

avrebbero meritato il gol al 36’ a conclusione<br />

di una bellissima azione Rosa-<br />

Gulino.<br />

«Ma il punteggio conta fino ad un<br />

certo punto - diceva a fine gara il direttore<br />

sportivo Emanuele Giampiccolo -<br />

; contro il Paternò contava il successo<br />

e i nostri ragazzi lo hanno meritatamente<br />

conquistato. La continuità<br />

verrà, non appena sarà raggiunta l’autonomia<br />

per tutti i 90’di gioco e non<br />

appena qualche elemento avrà conquistato<br />

la forma migliore».<br />

«Dice bene il nostro ds - concludeva<br />

Angelo Galfano -; qualche elemento è<br />

ancora in ritardo nella preparazione e<br />

qualche altro sta tardando ad entrare<br />

in carburazione. ma i miglioramenti<br />

non mancano. Io personalmente sono<br />

abbastanza soddisfatto. Bisognerà continuare<br />

a lavorare, è ovvio; e nessuno<br />

dei nostri ragazzi, statene certi, si tirerà<br />

indietro».<br />

Ecco, una caratteristica messa i mostra<br />

dal Ragusa è stata proprio la perseveranza.<br />

Anche quando le idee sembravano<br />

annebbiate; anche quando la<br />

stanchezza non li sorreggeva, gli azzurri<br />

hanno continuato a battersi su<br />

ogni pallone, a constrastare gli avversari,<br />

a rincorrere tutte le palle. E tale loro<br />

perseveranza alla fine è stata premiata,<br />

con quell’assist al bacio, dalla sinistra,<br />

da parte di Boemia e quel colpo<br />

di testa vincente di Beppe Rosa che ieri<br />

sera ha raggiunto quota tre nella<br />

classifica dei marcatori.<br />

GIOVANNI PLUCHINO<br />

IL RIGORE FALLITO DA PIRRONE DOPO APPENA <strong>10</strong>’ DI GIOCO<br />

[FOTO MOLTISANTI]<br />

Per il Modica è svanita<br />

anche l’ultima speranza<br />

MODICA. Il Modica non passa nemmeno con il<br />

Consiglio di Stato. L’ultimo ricorso della società<br />

rossoblu presentato alla magistratura ordinaria,<br />

che impugnava sostanzialmente la decisione del<br />

Tar del Lazio di conferma dell’esclusione dal campionato<br />

di <strong>serie</strong> D, è stato rigettato nell’udienza di<br />

venerdì scorso. A Roma erano presenti anche una<br />

cinquantina di tifosi modicani giunti nella capitale<br />

con un pullman per sostenere dall’esterno la<br />

causa della squadra del cuore. S’era anche creato,<br />

dopo una pacifica manifestazione di protesta svoltasi<br />

in città, una sorta di slogan facendo riferimento<br />

ad un’udienza che veniva considerata "la "partita<br />

più impegnativa e importante dopo 74 anni,<br />

che bisogna assolutamente vincere". S’è persa<br />

anche quest’ultima possibilità di capovolgere una<br />

situazione assurda che s’è venuta a determinare<br />

per il ritardato pagamento di emolumenti ad un<br />

giocatore nel decorso campionato di C2.<br />

Delusione massima e tanta rabbia quindi, dal<br />

presidente Antonio Aurnia ai dirigenti rossoblù<br />

che lo collaborano, dai tifosi all’intera città che ha<br />

vissuto un’estate "calda" e tribolata, fatta di attese<br />

e speranze, delusioni e amarezze. Si è definita<br />

intanto , a quanto pare, proprio nelle ultime ore la<br />

trattativa che faceva parte di un’ipotesi di poter disputare<br />

il campionato di Eccellenza. E’ stata infatti<br />

formalizzata la fusione del Modica con la Libertas<br />

Acate che milita, come si sa, nel girone B del<br />

massimo torneo regionale siciliano e che già in<br />

precedenza era in predicato per tale operazione.<br />

Sono queste le ultime novità in questo momento,<br />

mentre s’inizia una settimana che dovrebbe essere<br />

oramai a tutti gli effettivi decisiva ai fini della ripresa<br />

dell’attività agonistica ufficiale. Le gare di<br />

campionato si giocheranno a Modica mentre fino<br />

alla fine del campionato la squadra porterà ancora<br />

il nome di Libertas Acate, dovendosi poi definire<br />

il nome legato all’operazione di fusione delle<br />

due società nella fase successiva. Per il resto si parla<br />

dell’impiego di tutti i giocatori rimasti e dello<br />

stesso allenatore Felice Malchionna, che nelle<br />

more ha svolto un buono lavoro di preparazione<br />

con il materiale uomo che ha avuto a disposizione.<br />

L’organico insomma è ancora da definire del<br />

tutto, il che avverrà nei prossimi giorni. Sull’evolversi<br />

della situazione e sul succedersi degli eventi<br />

in queste ultime ore c’è in città un’atmosfera<br />

d’attesa, ma anche di speranza che intanto si possa<br />

ricominciare con il calcio al Polisportivo Caitina,<br />

visto quanto s’è verificato da alcuni mesi a questa<br />

parte. Non mano gli scettici, coloro i quali si sono<br />

dichiarati contrari a quest’operazione che in<br />

extremis sta comunque evitando al Modica di<br />

dover cominciare dalla terza categoria. Non s’è ancora<br />

spenta nemmeno l’eco della recentissima<br />

decisione del Consiglio di Stato, che, come s’è<br />

detto, ha avallato quanto deciso due settimane<br />

prima dal Tar del Lazio. Si sa anche che ci si sta impelagando<br />

in un situazione difficile, dove non<br />

sarà facile riuscire a tentare sin da quest’anno il<br />

gran salto in <strong>serie</strong> superiore, visto che ci sono diverse<br />

formazioni agguerrite, già predisposte a<br />

questo e con un’acquisizione di punti tale che fa<br />

loro ben sperare, visto e considerato che il campionato<br />

è già iniziato da alcune domeniche. Purtuttavia<br />

il presidente Antonio Aurnia e i suoi collaboratori<br />

sono decisi a tentare questa ennesima<br />

carta. E’ anche per certi aspetti la logica reazione<br />

a quanto è accaduto, tartassando una società punendola<br />

in maniera sproporzionata rispetto all’entità<br />

dell’irregolarità.<br />

GIORGIO BUSCEMA<br />

L’atteggiamento<br />

di patron Antonio<br />

Aurnia è<br />

emblematica dei<br />

sentimenti che si<br />

nutrono in seno<br />

alla Modica Calcio<br />

La Fortitudo Rg giocherà<br />

il 15 ottobre la prima gara<br />

BASKET C2/M<br />

RAGUSA. Prima gara di campionato il 15 ottobre<br />

per la Fortitudo Ragusa che, dopo il ripescaggio<br />

in <strong>serie</strong> C2 e dopo l’inserimento nel progetto denominato<br />

Nova Virtus, dà il via alla nuova stagione<br />

con la consapevolezza di dover raggiungere<br />

almeno un paio di obiettivi. Quali?<br />

Il primo concretizzare in tempi rapidi la salvezza,<br />

per evitare quanto accaduto nella scorsa<br />

stagione, ma allora le premesse erano diverse,<br />

quando la squadra, seppur composta in larga<br />

parte da giovani, si vide costretta a doversi raffrontare<br />

con una retrocessione assolutamente<br />

immeritata. Il secondo raccogliere, il più possibile,<br />

i frutti dell’investimento sul vivaio che<br />

sembra essere una delle principali preoccupazioni<br />

della società anche dopo l’inserimento<br />

della stessa nell’orbita del progetto di cui tutto il<br />

mondo del basket ragusano, da qualche settimana<br />

a questa parte, parla. Nocchiero di questa<br />

nuova avventura sarà Salvatore Scrofani, tecnico<br />

collaudato, soprattutto con i giovani, che avrà<br />

il duro compito di tagliare i due traguardi in questione.<br />

Non sarà facile ma Scrofani non è il tipo che si<br />

lascia abbattere alle prime difficoltà. Piuttosto, ci<br />

sarà bisogno dell’aiuto di tutto un gruppo che,<br />

stando accanto allo staff tecnico, dovrà saper<br />

consigliare lo stesso nella maniera giusta. Si<br />

parte in trasferta contro il Gravina di Catania, in<br />

una partita che potrà già rivelare quale sarà,<br />

per la prossima stagione, il reale valore della Fortitudo.<br />

Il gruppo ibleo è uno tra i più giovani dell’intero<br />

torneo e per questo il suo rendimento potrà<br />

avere due velocità.<br />

Un rendimento che dovrà tenere conto, giocoforza,<br />

del progetto avviato in collaborazione<br />

con la Nova Virtus per fare in modo che tutti i talenti<br />

della squadra di <strong>serie</strong> C2 possano gradatamente<br />

approdare nella <strong>serie</strong> superiore ma, perchè<br />

no, essere richiesti da società di un certo blasone<br />

anche di fuori Sicilia. D’altronde, Ragusa è<br />

dai tempi di Peppe Cassì che non riesce a fregiarsi<br />

di un giocatore di alti livelli, un giocatore della<br />

massima <strong>serie</strong> in grado di esprimere basket in<br />

ogni azione compiuta.<br />

E non è un caso che anche Peppe Cassì abbia<br />

stabilito di vestire i panni di pigmalione dei vari<br />

giocatori che, come ad esempio potrà accadere<br />

nella Fortitudo, saranno in possesso delle<br />

adeguate credenziali per poter puntare in alto.<br />

Ecco perchè l’esperienza di questa stagione del<br />

quintetto ibleo si rivela più esaltante del solito.<br />

Ecco perchè chi parteciperà a questo progetto lo<br />

farà con la consapevolezza di contribuire alla rinascita<br />

della pallacanestro, quella che conta,<br />

nella città di Ragusa dopo tutto quello che è accaduto,<br />

di recente, in danno alla Virtus srl, scomparsa<br />

dal palcoscenico del basket siciliano in<br />

modo tristissimo dopo decenni di storia.<br />

Ma il mondo cestistico ibleo guarda avanti. E<br />

guarda anche a realtà come quella della Fortitudo<br />

che, nel loro piccolo, possono dare una mano<br />

a risollevare le sorti di una disciplina sportiva<br />

che, sebbene nutra dell’affetto di parecchi aficionados,<br />

deve confrontarsi con una penuria di<br />

mezzi senza precedenti. La Fortitudo avvia il<br />

nuovo programma con grande entusiasmo.<br />

G. L.<br />

Il quintetto<br />

della Fortitudo<br />

Ragusa<br />

militerà<br />

nel prossimo<br />

campionato<br />

di Serie C2<br />

di pallacanestro<br />

maschile<br />

Per la Cestistica esordio molto vicino Gli sponsor puntano sul calcio a cinque<br />

BASKET B/F<br />

RAGUSA. Tutto come da copione per la<br />

Cestistica che, nel campionato di <strong>serie</strong><br />

B d’Eccellenza, attende di esordire, sabato<br />

prossimo, in trasferta, contro la<br />

Rainbow Catania. Già dalla prima gara<br />

si saprà se le ragazze allenate da Vincenzo<br />

Tumino e dalla figlia Arianna<br />

potranno nutrire qualche chance al fine<br />

di recitare un ruolo da protagonista<br />

nel prossimo campionato cadetto. Le<br />

speranze ci sono tutte, e sono le speranze<br />

di un gruppo ben collaudato,<br />

con qualche innesto giovane di qualità,<br />

che vuole a tutti i costi stupire gli addetti<br />

ai lavori. Soprattutto, la Cestistica<br />

intende cancellare i nefasti ricordi della<br />

passata stagione quando, in <strong>serie</strong><br />

A2, collezionò un numero impressionante<br />

di sconfitte. Un’annata da dimenticare<br />

e della cui esperienza, però,<br />

si dovrà far tesoro per evitare di ripetere<br />

gli stessi errori.<br />

Intanto, la Cestistica sta valutando<br />

con attenzione se e quali pedine far<br />

rientrare nel proprio mercato in ingresso.<br />

Si parla con sempre maggiore<br />

insistenza del’arrivo di una giocatrice<br />

che potrebbe fare la differenza in un<br />

campionato particolarmente selettivo<br />

come la <strong>serie</strong> B. Cosa si attende la Cestistica<br />

dalla gara di sabato? Contro la<br />

Rainbow, le ragusane vogliono fare<br />

bella figura, ancorchè si giocherà fuori<br />

casa. Le biancorosse, manco a dirlo,<br />

cercano la rifondazione al fine di poter<br />

ripetere la travolgente stagione di due<br />

anni fa, quando riuscirono a vincere i<br />

play off e garantirsi il pass per la promozione<br />

nella <strong>serie</strong> superiore. Il presidente<br />

Bennardo Macinato sostiene come<br />

sempre la squadra con la sua costanza<br />

e la sua notevole professionalità<br />

dirigenziale.<br />

G. L.<br />

CALCIO A CINQUE<br />

SCICLI. Un matrimonio di qualità in nome<br />

del futsal, il calcio a cinque così come<br />

lo chiamano in Brasile. Come ormai<br />

da qualche tempo, anche per la<br />

stagione agonistica appena cominciata,<br />

viene affiancato il nome di alcuni<br />

sponsor tecnici al meglio del calcio a<br />

cinque nazionale. In <strong>serie</strong> A, la stessa<br />

azienda che ha deciso di sostenere il<br />

Caffè Moak Pro Scicli, ha deciso di effettuare<br />

lo sponsor tecnico ai campioni<br />

d’Italia in carica dell’Arzignano<br />

Grifo, protagonisti ad ottobre della Uefa<br />

Futsal Cup, agli scudettati del 2005,<br />

il Perugia, ed al ThyssenKrupp Terni,<br />

attualmente la società con il miglior<br />

settore giovanile d’Italia. In massima<br />

divisione, giocheranno con i palloni<br />

Agla, ormai i più usati dai principali<br />

club nazionali, anche Marcianise,<br />

Montesilvano, Napoli, Luparense e Bisceglie,<br />

per un totale di otto club su sedici.<br />

Ma non basta, perchè l’azienda si<br />

è voluta legare ad un poker di ambiziose<br />

formazioni che prendono parte alla<br />

<strong>serie</strong> A2. Si tratta del glorioso Torrino<br />

Roma, dello Iula Matera, del Pro Scicli<br />

e del San Giorgio, club marchigiano<br />

che per la prima volta si affaccia nel<br />

futsal di <strong>serie</strong> A. E’ stato deciso di puntare<br />

sul Domus Play Tv Milano, squadra<br />

di <strong>serie</strong> B che vuole ben figurare<br />

nel raggruppamento A.<br />

"Siamo in buona compagnia - afferma<br />

il presidente del Pro Scicli, Giorgio<br />

Vindigni - e questo ci conforta sul fatto<br />

che potremo trovarci a dire la nostra<br />

nell’ambito di un lotto di squadre unite<br />

tutte da un unico comune denominatore,<br />

quello della crescita del futsal<br />

nella nostra regione e nel resto d’Italia.<br />

Siamo soddisfatti per l’abbinamento<br />

scelto".<br />

G. L.


CASTROVILLARI 2<br />

ANGRI 1<br />

CASTROVILLARI: De Vona,<br />

Costanzo, Romeo, Scafaro,<br />

Papasidero (32’ st Crucitti), Fasano,<br />

Andreoli, Favasuli, Cambria,<br />

Miceli, Tuoto. A disp. Maritato,<br />

Morrone, De Luca, Ferrari,<br />

De Rose, Cuzzolillo. All.<br />

Viola.<br />

ANGRI: Valiante, Cacace,<br />

D’Auria (<strong>10</strong>’ st Iovane), Amarante,<br />

Manzo, Di Rocco, Coppola,<br />

Piemonte, Cirillo, Crisantemo,<br />

Majella (28’ st Falcone).<br />

A disp. Fontanella, Baio, Pagano,<br />

Ferraioli, Pascale. All. Di<br />

Nola.<br />

ARBITRO: Gallo di Barcellona<br />

Pozzo di Gotto.<br />

RETI: 43’ pt Andreoli, 24’ st Crisantemo,<br />

49’ st Miceli.<br />

NOTE: Ammoniti: Costanzo<br />

(C), Amarante, Cacace, Crisantemo<br />

(A).<br />

Angri, ennesimo tracollo fuori casa<br />

Grigiorossi sconfitti a Castrovillari con un gol all’ultimo minuto<br />

CASTROVILLARI. I grigiorossi<br />

incassano la seconda<br />

sconfitta consecutiva lontano<br />

dalle mura amiche dello stadio<br />

“Novi” e confermano di soffrire<br />

il mal di trasferta. La gara del<br />

“Rende” termina 2-1 per il Castrovillari,<br />

avversario non irresistibile<br />

ma più organizzato e<br />

meglio disposto in campo. Inutile<br />

il gol della bandiera messo a<br />

segno dal solito Crisantemo,<br />

uno dei pochi a salvarsi dalla<br />

debacle, che al 24’ del secondo<br />

tempo era riuscito a rimontare<br />

il risultato e ad illudere i numerosi<br />

supporters angresi giunti<br />

fino a Castrovillari. La rete di<br />

Miceli giunta quando ormai la<br />

gara sembrava finita, ha infatti<br />

vanificato gli sforzi dell’undici<br />

grigiorosso che fino all’ultimo<br />

minuto aveva cercato di portare<br />

via almeno un punto. Splendido<br />

il pallonetto in semirovesciata<br />

di Miceli. Un apprezzabile gesto<br />

tecnico, quello del calciatore calabrese,<br />

che ha freddato il portiere<br />

avversario Valiante che<br />

nella circostanza si è fatto trovare<br />

impreparato. Al 43’pt, dopo<br />

un lungo predominio territoriale,<br />

arriva il meritato vantaggio<br />

dei lupi del Pollino. Fasano<br />

sulla fascia destra, supera un<br />

paio di avversari e serve la palla<br />

al centro dell’area, il portiere<br />

ospite Valiante smanaccia e<br />

non riesce a trattenere la palla<br />

che finisce sui piedi di Andreoli<br />

che di potenza mette in rete per<br />

l’1-0. Nella ripresa un Angri fino<br />

ad allora mai pericoloso è costretto<br />

ad offendere con più incisività.<br />

Anzi, è il Castrovillari<br />

a tentare di chiudere la gara,<br />

ma senza successo. Al 24’st a<br />

sorpresa arriva però il pareggio<br />

dell’Angri. Crisantemo è lanciato<br />

a rete da un compagno di<br />

squadra, entra in area superando<br />

in velocità Scafaro e con un<br />

potentissimo tiro sotto la traversa<br />

segna l’1-1. L’ex primavera<br />

del Benevento va poi a festeggiare<br />

sotto la curva con i propri<br />

tifosi. Al 33’st ed al 40’st ad andare<br />

vicino alla rete è l’Angri con<br />

Falcone e Crisantemo. Al quarto<br />

dei cinque minuti di recupero<br />

arriva la perla di Micieli.<br />

Cambria dalla fascia destra lascia<br />

partire un cross sulla linea<br />

che delimita l’area dove l’attaccante<br />

rossonero in semirovesciata<br />

al volo effettua un pallonetto<br />

che si insacca sotto la traversa<br />

con Valiante leggermente<br />

fuori dai pali ad osservare la<br />

beffarda traiettoria. Tutto da<br />

rifare, quindi, per i ragazzi di<br />

Di Nola, che martedì, alla ripresa,<br />

analizzeranno gli errori<br />

commessi allo stadio “Rende”<br />

di Castrovillari. (ro. sir.)<br />

Angri con il mal di trasferta


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SPORT<br />

PAGINA 31<br />

LUNEDÌ<br />

2 ottobre <strong>2006</strong><br />

SAPRI 1<br />

ACICATENA 1<br />

SAPRI: Albano; D'Andò, Grana (30' st<br />

Marciano), Schioppa, Ventre; Sabatino,<br />

Casisa, Bontempo, Nunnari; Scarpa<br />

(13' st Armonia), Oriente (39' st Genova).<br />

ACICATENA: Caruso; Ventura, Cocuzza,<br />

Cataldi, Celso; Assenzio (44' st<br />

Castorina), Benedettino, Napoli, Ardizzone;<br />

Costa (37' st Ranno), Ambrosio<br />

(30' st Leotta).<br />

ARBITRO: Livadoti di Crotone<br />

RETI: 7' st Schioppa, 16' st Ambrosio<br />

NOTE: Ammoniti Grana e Scarpa per<br />

il Sapri, Ventura, Napoli, Cocuzza e<br />

Benedettino per l'Acicatena. Espulso<br />

Casisa per il Sapri (doppia ammonizione).<br />

SAPRI. Neanche l’avvento di<br />

Santino Bellinvia sulla panchina<br />

biancazzurra è servito al Sapri<br />

a centrare la prima vittoria<br />

stagionale. Gli spigolatori impattano<br />

in casa con il non irresistibile<br />

Acicatena, ed è un<br />

punto d’oro visto soprattutto<br />

l’errore che Cocuzza commette<br />

all’ultimo secondo di recupero:<br />

a tu per tu con Albano il numero<br />

5 siciliano, lasciato in gioco<br />

dal solito errore difensivo saprese,<br />

conclude malamente a<br />

lato, permettendo al Sapri se<br />

non altro di muovere una classifica<br />

e cancellare l’umiliante<br />

“zero”. L’errore clamoroso di<br />

Cocuzza, però, non evita ai<br />

SERIE D/GIRONI H - I<br />

Il Sapri non sa più vincere: pareggio in casa contestato dai tifosi<br />

biancazzurri di prendersi i fischi<br />

sonori degli ultras: l’unico<br />

ad essere applaudito è stato il<br />

nuovo tecnico Bellinvia. Un pareggio<br />

che, in sostanza, cambia<br />

poco per la classifica saprese.<br />

Inoltre persiste il digiuno cronico<br />

degli attaccanti, con Scarpa<br />

che al 6’ della ripresa prima<br />

conquista e poi fallisce clamorosamente<br />

il penalty del possibile<br />

vantaggio. Ma, errore a<br />

parte, l’attacco è davvero poca<br />

cosa: basti pensare che il gol<br />

del momentaneo vantaggio saprese<br />

è stato messo a segno da<br />

un difensore, Schioppa. «Abbiamo<br />

tutta la voglia di uscire<br />

da questa situazione - ha dichiarato<br />

il presidente onorario<br />

Sergio Fortunato - ma ora fino<br />

a novembre dovremo cercare<br />

solo di limitare i danni».<br />

Ma procediamo con ordine.<br />

Bellinvia deve fare a meno dello<br />

squalificato Radunanza: tra i<br />

pali c’è il giovane Albano. In difesa,<br />

a destra, fuori Piccirillo e<br />

dentro D’Andò. Altre novità sono<br />

l’inserimento di Nunnari al<br />

posto di Righetti fin dal primo<br />

minuto e la promozione a titolare<br />

di Oriente al fianco di<br />

Scarpa in avanti, con Genova<br />

conseguentemente relegato in<br />

panchina. Dall’altra parte è<br />

speculare la formazione siciliana<br />

di Tosto, con un 4-4-2 dove<br />

Ambrosio e Costa sono i vertici<br />

dell’attacco. Il Sapri parte benino,<br />

e l’unico vero miglioramento<br />

che si può vedere dal passaggio<br />

da un tecnico all'altro è<br />

quello della mentalità della<br />

squadra. Nella ripresa il Sapri<br />

cerca di dare profondità alla<br />

sua azione, e al 6' ha la clamorosa<br />

occasione per passare in<br />

vantaggio. Punizione di Scarpa<br />

dal limite, dalla barriera si alza<br />

una mano che devia la sfera.<br />

Per l'arbitro è rigore, sul dischetto<br />

si presenta lo stesso<br />

Scarpa che però fa fare un figurone<br />

al portiere siciliano. Il<br />

vantaggio biancazzurro arriva<br />

un minuto dopo con Schioppa,<br />

lesto a respingere in rete una<br />

deviazione corta di Caruso su<br />

punizione di Bontempo. Al 16'<br />

Albano commette un grave errore<br />

in fase di disimpegno, regalando<br />

il pallone a Costa che,<br />

però, viene steso dall'argentino<br />

Grana. Punizione dal limite del<br />

giovane Ambrosio che telecomanda<br />

all'incrocio dei pali la<br />

punizione, portando i siciliani<br />

in parità. Il Sapri cerca di reagire,<br />

facendo esordire anche<br />

Armonia, ma rimane in dieci<br />

per l'espulsione di Casisa. Al 43'<br />

Marciano di testa sfiora il gran<br />

gol, ma, alla fine, il Sapri rischia<br />

anche di capitolare.<br />

Francesco Lombardi<br />

L’Ippogrifo ferma la presuntuosa Viribus<br />

Finisce in parità il derby con i vesuviani<br />

E i sarnesi in dieci sfiorano il colpaccio<br />

IPPOGRIFO 0<br />

VIRIBUS UNITIS 0<br />

IPPOGRIFO: Peluso; Pallonetto,<br />

D’Amico, Balestrino (15’ st<br />

Zurolo), Laudano; Caccavale,<br />

Buono, Inserra; Sorrentino, Izzillo<br />

(30’ st Stellato), Vitale (1’<br />

st Belmonte). A disp.: Di Maro,<br />

Villacaro, Trapani, Martone. All.:<br />

Squillante.<br />

VIRIBUS UNITIS: Indolfi; Marino,<br />

Curcio, Speranza, Martino<br />

(<strong>10</strong>’ st Coppola); Galliano (34’<br />

st Sgambati), Guarino, Grillo; F.<br />

Allocca; Branicki, Ciniglio. A disp.:<br />

L. Allocca, Panico, Summa,<br />

Gaveglia, Marino. All.: Cimmino.<br />

ARBITRO: Soricano di Barletta.<br />

NOTE: Spettatori circa 500 con<br />

rappresentanza ospite. Espulso<br />

al <strong>10</strong>’ pt Buono per proteste.<br />

Ammoniti Laudano, Pallonetto.<br />

Angoli 3 a 2 per la Viribus Unitis.<br />

SARNO. Il pari strappato alla Viribus Unitis, nel primo derby<br />

della nuova stagione, vale per l’Ippogrifo molto più di una normale<br />

vittoria. Perché conquistato in condizioni di inferiorità numerica,<br />

senza soffrire particolarmente l’urto offensivo dell’avversario<br />

vesuviano, agevolmente incassato con tanto di rimpianti<br />

per le poche, ma nitidissime occasioni da rete confezionate e<br />

non concretizzate. Il pari porta i granata a quota 7 in classifica, a<br />

ridosso delle battistrada del girone.<br />

Mister Squillante mentre impartisce ordini alla squadra<br />

E suona come un inno alla solidità<br />

del reparto arretrato sarnese<br />

(un solo gol subito all’esordio<br />

a Termoli contro il Petacciato)<br />

ed alla compattezza di un<br />

gruppo che mai si arrende e si<br />

scompone neanche nella più<br />

critica delle situazioni. Il punto<br />

conquistato, o meglio i due punti<br />

sottratti alla presuntuosa Viribus<br />

Unitis, premia, e non è di<br />

certo la prima volta, le scelte<br />

sempre opportune ed i ricambi<br />

sempre efficaci apportati dal<br />

tecnico Luigi Squillante: stratega<br />

nel gestire l’inferiorità numerica<br />

(rosso diretto a Buono<br />

dopo soli dieci minuti) e nel<br />

condurre agevolmente la sfida<br />

sino al triplice fischio.<br />

L’allenatore sarnese non<br />

cambia rispetto alla sfida di setdispone<br />

l’Ippogrifo secondo un<br />

ormai classico 4-3-3: unica novità<br />

il rientro da squalifica del<br />

leader di difesa Balestrino che<br />

va a far coppia con D’Amico.<br />

Pallonetto e Laudano completano<br />

la cerniera arretrata che<br />

protegge l’estremo difensore<br />

Peluso (mai impegnato seriamente<br />

nel corso del match e soltanto<br />

in una occasione impensierito<br />

da un bolide di Guarino),<br />

Inserra viene confermato<br />

nel ruolo di interno sinistro di<br />

centrocampo, Izzillo, Vitale e<br />

Sorrentino costituiscono il tridente<br />

d’attacco. Subito ridimensionato,<br />

dopo soli dieci minuti,<br />

quando Buono, probabilmente<br />

per eccessive proteste, rimedia<br />

ingenuamente il rosso e<br />

costringe Squillante a ridimengiovane<br />

Sorrentino scalano sugli<br />

esterni di centrocampo, Inserra<br />

agisce da play-maker al<br />

fianco di Caccavale, l’Ippogrifo<br />

non accusa il colpo e, con organizzazione,<br />

chiude ogni varco<br />

senza però rinunciare alla fase<br />

offensiva. E, poco prima della<br />

mezz’ora, sfiora addirittura il<br />

clamoroso vantaggio: Caccavale,<br />

decentrato a destra, rifornisce<br />

al limite dell’area Izzillo<br />

che, di prima intenzione, silura<br />

verso la porta difesa da Indolfi e<br />

plausi dei circa 500 sostenitori<br />

granata presenti sugli spalti. La<br />

Viribus Unitis è poca roba, si<br />

perde nell’esercizio di uno sterile<br />

predominio territoriale, va<br />

a scontrarsi contro un Ippogrifo<br />

tatticamente perfetto (grazie<br />

agli accorgimenti di Squillante)<br />

e soltanto al 25’ della ripresa<br />

si rende pericoloso con<br />

un tiro di Guarino che colpisce<br />

il palo, pareggia il computo dei<br />

legni e legittima il risultato finale.<br />

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IL CASO<br />

Tanto agonismo<br />

spesso non paga<br />

SARNO. Un difetto l’Ippogrifo<br />

ce l’ha: quello dell’eccessiva<br />

foga agonistica che<br />

spesso si traduce in sanzioni<br />

disciplinari pesanti. L’espulsione<br />

dell’esperto Buono<br />

conferma la pericolosa<br />

tendenza dei granata. In<br />

due circostanze, sulle tre<br />

gare complessive, il tecnico<br />

Luigi Squillante non ha potuto<br />

chiudere in 11 la contesa<br />

ed è stato costretto a rivoluzionare<br />

l’assetto tattico.<br />

All’esordio di Termoli contro<br />

il Petacciato un ricorso<br />

continuo al fallo costò all’esperto<br />

Eugenio Balestrino<br />

l’uscita anticipata dal rettangolo<br />

di gioco. Nel primo<br />

derby della stagione con la<br />

Viribus lo ha emulato Buono,<br />

lasciando l’Ippogrifo in<br />

dieci dopo appena dieci minuti<br />

(a Termoli Balestrino<br />

fu espulso quando anche il<br />

Petacciato era in <strong>10</strong>). Nella<br />

sfida con il Lavello, al rosso<br />

diretto si sono sostituiti<br />

moltissimi “gialli”.<br />

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Gli azzurri cedono ai siciliani nel secondo match consecutivo in casa<br />

Alla Paolana non riesce il bis<br />

Il Giarre passa di misura sul neutro di Cosenza<br />

Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />

Paolana (4-4-2): De Gaetano 6, Pando 6 (17' st Rappazzo sv), Chiappetta 6, Longo 6,5, Daniele 6, Mercuri<br />

5,5, Azzarelli 5 (37' st Mantuano sv), Granata 6, Scudieri 5,5, Iervasi 6, Lorenzini 6,5 (7' st Trocini 6). In<br />

panchina: Ramunno, Mancuso, Colombo, Petrungaro. Allenatore: Cipparrone<br />

Giarre (4-4-2): Silvestri 6,5, Conticelli 6,5, Oliveri 6,5, Vezzosi 5,5 (12' st Nobile 6), Filistao 6, Cacciola 6,<br />

Costanzo 6, Bruno 6, Domicoli 6,5 (32' st Indelicato sv), Puglisi 6,5, Intagliata 5,5 (37' st Marzà sv). In<br />

panchina: Momastra, Coppa, Napoli, Curcumasio. Allenatore: Zingherino<br />

Arbitro: D'Albore di Caserta 6<br />

Marcatori: 21' pt Oliveri<br />

Note: spettatori circa 400. Ammoniti: Longo, Azzarelli, Conticelli, Filistao. Recupero: 2' e 6' Angoli: 3-3<br />

COSENZA Il Giarre passa anche a Cosenza contro la Paolana di mister Sandro Cipparrone. Con il minimo<br />

sforzo, senza strafare e anche, diciamolo subito, con molta fortuna i siciliani fanno bottino pieno e guidano<br />

ora la classifica del campionato di Serie D a punteggio pieno con nove punti.<br />

Gli azzurri hanno però da che recriminare: un gol annullato, una traversa e tante occasioni da gol sfumate<br />

per un soffio. Ma alla Paolana è mancato soprattutto il suo stadio e il pubblico amico, nonostante le tante<br />

presenze anche a Cosenza.<br />

Non era una partita facile ed alla vigilia si sapeva. Il Giarre capolista era venuto in Calabria alla ricerca di<br />

punti preziosi. Ma la dea bendata è stata benevola con la squadra di Zingherino che ha fatto addirittura<br />

bottino pieno. I siciliani hanno comunque dimostrato di essere una squadra compatta che fa della tecnica e<br />

dell'agonismo la sua arma migliore. La Paolana ancora in ritardo di preparazione sospinta dai suo calorosi<br />

tifosi ha provato a giocare le sue carte. Ci hanno messo il cuore i ragazzi di mister Sandro Cipparrone ma<br />

nonostante ciò è mancato quel pizzico di cinismo necessario nelle fasi topiche del match. Tornano a casa a<br />

mani vuote gli azzurri ma con la consapevolezza di essersi battuti con grinta e carattere.<br />

Cipparrone rispetto al match con il Campobello cambia solo il portiere, tra i pali va De Gaetano. Il primo<br />

affondo è del Giarre che già al 2' crea un grattacapo alla difesa azzurra spiazzata da un perfetto inserimento<br />

di Puglisi, su suggerimento di Intagliata, che da buona posizione tira a lato. La Paolana ci prova all'8' con<br />

Scudieri che si mangia un gol fatto: Pando crossa in area, Conticelli liscia e l'attaccante a portiere battuto tira<br />

debole consentendo a Filistao di salvare e di deviare in angolo. Dopo una punizione di Puglisi di una spanna<br />

sulla traversa, il Giarre passa in vantaggio. Angolo di Costanzo la palla finisce a Oliveri che da fuori area con<br />

un bolide insacca all'incrocio dei pali. La Paolana non ci sta e per due volte ci prova con Lorenzini ma senza<br />

fortuna. Gli azzurri insistono e per poco allo scadere della prima frazione di gioco non trovano il pareggio con<br />

Scudieri, che servito da Lorenzini, si libera del suo difensore e tira, ma Silvestri è attento e devia di piede.<br />

Formazioni invariate al ritorno in campo. Al 5' è ancora Scudieri, servito da Lorenzini, a tentare l'affondo,<br />

Silvestri blocca. Altri cinque minuti ed è il Giarre a rifarsi vivo con Intagliata che entra in area e dalla sinistra<br />

impegna De Gaetano in una plastica parata. E' l'ultimo tiro dei siciliani che calano vistosamente e pensano a<br />

difendersi soltanto. La Paolana ci prova e al 18' pareggia con Iervasi, per il guardalinee è fuori gioco. Rabbia<br />

e delusione, ma gli azzurri non demordono.<br />

Al 30' Trocini su assist al bacio di Granata salta più in alto di tutti, colpisce benissimo di testa, ma la palla<br />

prende in pieno la traversa. Ci prova anche Iervasi, sei minuti più tardi, sempre di testa ed anche questa<br />

volta senza fortuna, la sfera finisce di poco sul montante.<br />

L'ultimo sussulto è al 42' con Daniele che mette fuori da buona posizione su pennellata di Granata


Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />

Il tecnico è rammaricato. Zingherino: «Vittoria preziosa»<br />

Cipparrone: «Poca fortuna<br />

e un altro gol annullato»<br />

COSENZA Il tecnico della Paolana, Cipparrone, è amareggiato per la sconfitta, ma non per quello che<br />

hanno dato in campo i suoi ragazzi. Nel commentare l'incontro elogia subito Longo e compagni ma anche gli<br />

avversari: «Eravamo consapevoli di affrontare una buona squadra, ma loro sono stati aiutati dalla fortuna,<br />

non tanto si può dire per noi».<br />

Ma Cipparrone ha anche da ridire sull'arbitraggio: «Un altro gol regolare, ed è il terzo in questo campionato,<br />

ci è stato annullato».<br />

Il presidente della Paolana, avvocato Giuseppe Bruno, dal canto suo, dopo aver ringraziato il Cosenza e<br />

l'amministrazione comunale bruzia per la concessione della struttura sportiva, ha evidenziato la necessità<br />

che la Paolana disponga al più presto del suo stadio per porre fine a questo lunga "migrazione".<br />

Visi sorridenti e felici negli spogliatoi ospiti. Mister Zingherino parla di vittoria sofferta: «La Paolana - ha<br />

sottolineato - ci ha messo in difficoltà. Dopo il gol abbiamo arretrato il baricentro e i locali ci hanno messo<br />

alle corde».<br />

Zingherino nel congedarsi ci dice: «Sono punti davvero preziosi su un campo difficile».<br />

f. s.


Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />

«Meglio il Siracusa nella prima frazione, alla distanza siamo venuti fuori noi»<br />

Zunico: «Una partita dai due volti»<br />

Leo Vanzetto: «Ai tifosi chiedo di avere pazienza»<br />

SIRACUSA ‹ «Un pareggio meritato, al cospetto di una squadra che ha tentato per l'intero incontro di<br />

metterci in difficoltà». Esordisce così il tecnico del Cosenza, Giacomo Zunico, al termine della gara che i<br />

rossoblù hanno disputato al "Nicola de Simone" contro il Siracusa, cogliendo il primo punto stagionale, dopo<br />

due sconfitte consecutive.<br />

«E' stata una partita dai due volti - ha spiegato Zunico - meglio il Siracusa nella prima frazione, poi siamo<br />

venuti fuori alla distanza con alcune giocate anche di pregevole fattura ed una rete per noi annullata<br />

dall'arbitro». Un pareggio che, secondo Zunico, farà morale in vista dei prossimi incontri di campionato.<br />

Iniziando proprio da domenica quando al "San Vito" arriverà il Savoia, altra corazzata del torneo, prima del<br />

derby col Castrovillari.<br />

«Oggi ho visto progressi importanti nella mia formazione - ha detto - in particolar modo dal punto di vista<br />

caratteriale abbiamo tenuto al cospetto di una buona formazione. Possiamo risalire, ne abbiamo la<br />

consapevolezza e ci metteremo i mezzi già dai prossimi turni».<br />

Sulla stessa lunghezza d'onda è anche Tony Lio, fantasista rossoblù, che ha analizzato la gara. «Venivamo<br />

da un periodo sfavorevole e non molto fortunato - ha sottolineato - oggi eravamo giunti a Siracusa per<br />

disputare una buona gara, e ritengo ci siamo ampiamente riusciti, mettendo anche in difficoltà una squadra<br />

accreditata da tanti all'inizio della stagione per il salto diretto in C2». Secondo Leo Vanzetto, c'è ancora<br />

molto da lavorare, anche se già dalla difesa si sono visti alcuni progressi importanti. «Abbiamo colto un<br />

punto su un campo difficilissimo reggendo bene il confronto - ha evidenziato Vanzetto - . In questa fase della<br />

stagione era anche possibile un inizio in difficoltà. Sarà un campionato duro ed equilibrato che si deciderà<br />

alla fine. Alla nostra tifoseria che anche oggi ci ha sostenuto, chiedo di avere pazienza e di sostenerci, i<br />

risultati arriveranno».<br />

Per De Rosa, che in avanti si è ben disimpegnato con Prete e Lio, c'è adesso da riconfermarsi, già da<br />

domenica. «Dobbiamo dimenticare le prime giornate - ha detto De Rosa - dobbiamo essere pronti a nuove<br />

battaglie. Siamo una squadra che può dire molto in questo campionato e il risultato colto oggi lo sta a<br />

dimostrare».<br />

C'è nervosismo e tanta tensione negli spogliatoi del Siracusa. Visi tirati e qualche accenno di contestazione<br />

a fine gara rivolto a Ferrara e Longobardi, "accusati" di poco impegni sul rettangolo di gioco.<br />

A parlare è l'allenatore, Mimmo Giacomarro. Per lui, in tre gare una vittoria, una sconfitta ed un pari.<br />

«L'arbitro oggi ha fatto diversi errori influendo negativamente sul risultato che ci sta stretto - ha dichiarato<br />

Giacomarro - purtroppo è una realtà con cui dovremo misurarci ogni domenica e che finora ci sta<br />

penalizzando a livello di risultati. Sotto il profilo del gioco, c'è ancora da migliorare qualche automatismo in<br />

fase difensiva e di costruzione».<br />

v.c.


Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />

La soddisfazione del tecnico: «Tre punti che ci permettono di stare tranquilli»<br />

Viola: «La vittoria è meritata»<br />

«Micieli è un grande giocatore. Uno che fa la differenza»<br />

CASTROVILLARI Volti distesi davanti gli spogliatoi del "Mimmo Rende" tra le fila del Castrovillari.<br />

La rete nel recupero di Micieli ha regalato tre fondamentali punti per la classifica dei rossoneri che ora sono<br />

assestati al terzo posto dietro Giarre e Neapolis che sono a punteggio pieno. «Vittoria sicuramente meritata -<br />

ha commentato il tecnico del Castrovillari, Franco Viola - Nel prepartita avevo detto ai miei ragazzi che<br />

questa probabilmente era la partita più importante del nostro campionato. E' andata bene. Tre punti che ci<br />

permettono di stare al momento tranquilli. Ci godiamo questa vittoria e dalla ripresa degli allenamenti<br />

inizieremo a pensare alla trasferta contro il Licata».<br />

Sul magnifico gol di Micieli l'allenatore rossonero non ha dubbi. «Qualcuno in tempi non sospetti mi disse<br />

che ero di parte su Micieli.<br />

Questo è un grande giocatore. E' uno che ti fa la differenza, che riesce a creare superiorità numerica, dotato<br />

di una grande tecnica e tanta imprevedibilità. Ha fatto in questo caso un gran gol. Questo è il Micieli che io<br />

conosco. E' un giocatore che anche in <strong>serie</strong> D può fare la differenza».<br />

Comprensibilmente non soddisfatto del risultato è apparso l'allenatore dell'Angri, Di Nola. «Noi non ci<br />

possiamo permettere di regalare agli avversari un tempo - ha affermato il tecnico - Siamo così passati in<br />

svantaggio. Nella ripresa abbiamo invece iniziato a fare gioco meritando ampiamente il pareggio. Il calcio è<br />

però così, ed alla fine Micieli si è inventato un gol».<br />

v. c.


Lunedì 2 Ottobre <strong>2006</strong><br />

Il tecnico esalta la prova di Vitale e del gruppo<br />

Galluzzzo: «Meritavamo di più»<br />

ADRANO Negli spogliatoi gli allenatori si fanno i complimenti a vicenda. Il tecnico della Rossanese,<br />

Galluzzo, è soddisfatto della prestazione della sua squadra, soprattutto visto il ritardo nella preparazione<br />

atletica. «Abbiamo iniziato il 5 settembre ad allenarci - spiega Galluzzo - e non eravamo neanche al<br />

completo. Solo a metà settembre abbiamo potuto contare sull'organico completo. Che dire! Veniamo da una<br />

<strong>serie</strong> di partite ben giocate, ripeto, nonostante il ritardo nella preparazione atletica. Abbiamo ben figurato<br />

contro il Neapolis, dove praticamente i gol ce li siamo fatti noi da soli regalando loro la vittoria, e contro il<br />

Campobello. Purtroppo però non siamo riusciti, in quelle occasioni, a raggranellare punti. Oggi (ieri per chi<br />

legge, ndr) siamo riusciti ad agguantare un pari che, non voglio esagerare, ma forse ci sta pure stretto.<br />

Abbiamo giocato una buona gara mettendo in difficoltà gli adraniti che sono una squadra caparbia e ben<br />

messa in campo, reduce da due vittorie consecutive. Non ci siamo barricati e abbiamo lottato a viso aperto<br />

sin dal primo minuto. Alla fine è un pareggio che credo possa accontentare tutti visto che comunque anche<br />

l'Adrano ha disputato una buona gara».<br />

Avete sofferto un poco in difesa, ma il vostro portiere è stato super, ha salvato il risultato. «Bravo Vitale,<br />

certamente - ancora Galluzzo - ma bravi un po' tutti. Il nostro portiere ha fatto due grandi parate che hanno<br />

praticamente salvato il risultato in un momento in cui eravamo ancora sotto di un gol. Anche in attacco<br />

abbiamo giocato bene e anche il portiere adranita ha fatto i suoi "miracoli", se così possiamo definirli. Per<br />

quel che ci riguarda dopo il gol subito ci siamo rimboccati le maniche e alla fine siamo riusciti a pareggiare».<br />

Alla fine stavate per mettere a segno il colpaccio. «Noi eravamo venuti ad Adrano per fare la nostra gara. E'<br />

stata una partita aperta, senza tatticismi. Entrambe le squadre hanno giocato per la vittoria. Noi ci abbiamo<br />

creduto fino alla fine, anche se poi c'è stato solo un pari».<br />

Nel secondo tempo i cambi di Leone e De Simone, che però avevano disputato un'ottima gara. «Entrambi<br />

hanno giocato molto bene. De Simone, però, mi era sembrato un po' affaticato, visto che anche lui sta<br />

completando la preparazione atletica, mentre Leone era forse un po' nervoso e si era già beccato un<br />

cartellino giallo. Allora li ho sostituiti. Ripeto, si tratta di una squadra messa assieme da pochissime<br />

settimane, che deve ancora amalgamarsi».<br />

Felice della sua prestazione anche Domenico Fiorino che dedica il gol ai tifosi che hanno seguito la squadra<br />

sino ad Adrano. Per Giuseppe Guastella, invece, niente gol dell'ex. «Alla fine si è trattato di un risultato equo<br />

- spiega l'ex attaccante della Rossanese, ora in maglia biancazzurra - E' stata una gara ben giocata da tutte<br />

e due le formazioni».<br />

o. l.

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