15/10/2007 Campionato 7a Giornata: Girone H - serie d news

@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
@@
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
@@
SPORT
PAGINA 23
LUNEDÌ
15 ottobre 2007
SERIE D - GIRONI H/I
A sinistra
una fase
della sfida
del “Morra”
A destra
il gol
di Cicino
per il pari
della
Gelbison
(Foto Sgpress)
La sfida del “Morra” decisa dalle reti di Zerillo e Cicino. In pieno recupero gli ospiti sfiorano il colpo con Scarpa
Gelbison, prova di maturità contro la Nocerina
Vantaggio lampo dei rossoneri ma i rossoblù nella ripresa pareggiano e dominano
VALLO DELLA LUCANIA. Nel giorno in cui
perde la testa della classifica, la Gelbison di
Emilio Longo passa però l’esame di maturità
e conferma che lassù non c’è assolutamente
per caso. I padroni di casa hanno tenuto testa
alla corazzata Nocerina, sbarcata a Vallo con
i favori del pronostico, ma con i “ragazzi terribili”
non è andata oltre il pari.
Una partita non bellissima ma molto combattuta:
nella prima frazione i molossi hanno
giocato meglio favoriti anche dal gol messo
a segno dopo soli tre minuti da Zerillo.
Tutt’altra storia nella ripresa, invece, quando
dopo il pari la Gelbison a tratti ha chiuso
nella metà campo la Nocerina, anche se, paradossalmente,
l’azione più ghiotta per conquistare
i tre punti è capitata all’attaccante
molosso Massimo Scarpa, che al 92’ a tu per
tu con Mazza si è fatto ipnotizzare dal portierino
di casa che ha conservato alla Gelbison
l’imbattibilità interna che dura dal 23 gennaio
2005 (0-1 con il Baronissi, Eccellenza).
Classico 4-4-2 per Longo con Cicino e Olcese
perni offensivi; 4-4-2 anche per la Nocerina
di Paolucci, che però all’occorrenza diventa
un 4-2-4 con le ali Mangiapane e Tiscione abili
ad inserirsi sugli esterni. Prova incolore,
però, quella di Mangiapane, che ha giustificato
la sua presenza solo per tre calci piazzati.
Forse l’ex Lamezia ha sofferto anche della
posizione troppo defilata a cui l’ha relegato
Paolucci, che non a caso dopo 25 minuti di ripresa
lo ha chiamato in panchina.
Pronti, via e la Nocerina passa al primo
affondo. E’ il terzo minuto quando Tiscione
fa partire un cross dalla fascia destra che trova
incredibilmente solo Zerillo al centro dell’area:
di testa con una torsione perfetta batte
l’incolpevole Mazza. La Gelbison cerca di
riorganizzarsi ma senza pungere. Al 21’ ci
prova Mangiapane su punizione, ma Mazza
fa buona guardia. La Nocerina ha il predominio
territoriale, e soprattutto a centrocampo
l’esperienza di Piemonte si fa vedere. Al 40’ i
molossi potrebbero raddoppiare con Picariello,
che a tu per tu con Mazza spara altissimo.
Passano 4 minuti e la Gelbison pareggia
con Olcese, ma l’arbitro annulla per presunto
fuorigioco dell’attaccante argentino.
Nella ripresa la storia cambia subito. Al 4’
rossoblù in gol, stavolta tutto regolare: Cicino
raccoglie un colpo di testa di Ruocco, aggira
Landolfi e batte a botta sicura Spicuzza. Il
pari galvanizza la Gelbison. Paolucci richiama
l’evanescente Mangiapane e lo stanco Zerillo
per Dima Ruggiano e Scarpa, la mossa
di Longo si chiama Francesco Sica. I padroni
di casa attaccano in continuazione, la Nocerina
agisce di rimessa e cerca di controllare.
Al 46, poi, l’occasionissima di Scarpa. Ma sarebbe
stata una punizione eccessiva per i
“ragazzi terribili” di Longo.
Francesco Lombardi
Un contrasto Rea-Tiscione
GELBISON 1
NOCERINA 1
GELBISON: Mazza; Santonicola (37’ s.t.
Conte), Ruocco, Rea, Noviello; Nunziata (41’
s.t. Ventura), Pecora, D’Angelo, Granozi; Olcese
(25’ s.t. Sica), Cicino. A disposizione:
Valiante, Panciulo, De Cesare, Montano. Allenatore:
Longo.
NOCERINA: Spicuzza; Landolfi, Colletto, Cirilli,
Mannone; Tiscione, Ganje, Piemonte,
Mangiapane (26’ s.t. Dima Ruggiano); Zerillo
(33’ s.t. Scarpa), Picariello. A disposizione:
Cardamone, Giordano, Cavallaio, Del Zigaro,
Ferrara. Allenatore: Paolucci.
ARBITRO: La Penna di Roma
RETI: 3’ Zerillo 4’ s.t. Cicino
NOTE: spettatori 1500 circa, quattrocento i
tifosi rossoneri. Ammoniti Ganje per la Nocerina
e Olcese per la Gelbison. Angoli 5-3 per
la Gelbison. Recupero: 2’ p.t., 5’ s.t.
QUI GELBISON
«Non siamo più primi?
Ci interessa poco»
Longo elogia la squadra
VALLO DELLA LUCANIA. La Gelbison si
ferma a diciotto: tante erano le vittorie interne
consecutive della squadra vallese, che tra
Eccellenza e serie D aveva messo insieme la
straordinaria striscia di vittorie di seguito,
stabilendo un vero e proprio record. «Ma le
statistiche in un campionato come questo
contano molto poco – dice subito Longo – perché
credo che quella di oggi sia stata “la” partita
per eccellenza. Ecco, non esagero assolutamente
se dico che non mi era mai capitato
di preparare una partita così importante da
quando faccio l’allenatore: giocare contro
questa Nocerina, dal blasone e dai giocatori
che per la categoria sono un super lusso, è
già un grande risultato».
In campo, però, non si è vista tutta questa
differenza tra le due squadre. «I miei ragazzi
hanno interpretato al meglio il match, e sono
soddisfatto per come è andata – continua
Longo – certo, avremmo potuto vincere nel
secondo tempo quando a tratti abbiamo
chiuso nella propria metà campo la Nocerina
esercitando una supremazia territoriale
che mi è piaciuta molto, ma alla fine avremmo
potuto anche perdere sull’occasione capitata
a Scarpa, dove è stato davvero bravissimo
il nostro Mazza».
Una Gelbison bella a metà, con un primo
tempo in parte “regalato” all’avversario, gol
compreso arrivato per una distrazione del
reparto difensivo. «Non sono d’accordo sul
gol, voglio rivederlo in televisione prima di
dare colpe ai miei difensori – dice il tecnico
rossoblù – per il resto voglio ricordare a tutti
che avevamo di fronte una grande squadra, e
imporre sempre e comunque il nostro gioco
non è semplice. Le partite si giocano anche
con gli avversari, mica da soli».
I padroni di casa hanno dunque ottenuto
la consapevolezza di essere diventata “grande”
paradossalmente proprio nel giorno nel
quale ha perso la testa della classifica. «Ma a
noi della classifica non importa proprio nulla
ora – dice schiettamente Longo – l’importante
è infatti mettere il più presto possibile
insieme i punti necessari per la salvezza, più
per il resto si vedrà. Per ora essere lassù è per
noi soltanto motivo di orgoglio, perché i nostri
obiettivi sono altri ed è meglio non dimenticarlo».
(f.l.)
QUI NOCERINA
Il rimpianto di Ferrante
«A noi le occasioni migliori»
Il diesse: «Ci crediamo sempre»
VALLO DELLA LUCANIA. Un pizzico di rimpianto
c’è in casa Nocerina. Comincia ad esprimerlo
il direttore sportivo Nicola Ferrante: «Una
vittoria avrebbe dato un senso diverso alla prestazione
positiva contro la Gelbison. Abbiamo
giocato contro una squadra di tutto rispetto, che
viaggiava sulle ali dell’entusiasmo per questo
primato a sorpresa. Ma le occasioni migliori le
abbiamo avute noi. Mi riferisco a quella capitata
a Picariello ma soprattutto a quella in extremis a
Scarpa. Ancora non ho capito come ha fatto il
portiere a non fare entrare quel pallone in porta.
La Gelbison? Siamo andati un po’ in sofferenza
quando loro hanno cercato il secondo gol, ringalluzziti
dal pareggio».
Poi la constatazione di fondo: «Purtroppo in
testa alla classifica ci sono avversari che viaggiano
con passo più spedito rispetto al nostro.
Ma il campionato è ancora lungo. Continuiamo
a crederci, mi sembra ovvio».
La Nocerina sempre costretta ad inseguire
qualcuno. Prima il Siracusa di Auteri. Poi la Gelbison
di Longo. Adesso il favoritissimo Cosenza
di Toscano, che ha conquistato il primato in classifica
vincendo nell’anticipo a Caserta e che ha
attualmente sei punti di vantaggio sui rossoneri,
che non riescono ad accelerare il passo mettendo
assieme un paio di vittorie consecutive. In più
c’è il calendario che in fase di compilazione ha
riservato uno scherzo ai molossi. L’avversario
che incontrano Piemonte e compagni la domenica
successiva dovrà vedersela proprio con il Cosenza.
Ma sono constatazioni che lasciano il
tempo che trovano. Da segnalare il primo gol in
campionato per l’attaccante Diego Zerillo, che
ha quasi respirato aria di casa, visto che l’anno
scorso a Sapri fu protagonista di un bel girone di
ritorno. Preferito a Scarpa e Ferrara per la sostituzione
dell’acciaccato Di Domenico, il buon
Diego ha immediatamente ripagato Silvio Paolucci
realizzando in avvio il gol che aveva portato
in vantaggio i rossoneri mettendo la partita in
discesa per gli ospiti.
Da sottolineare comunque che anche il pareggio
della Gelbison in qualche modo ha… radici
nocerine. Nel senso che l’attaccante argentino
Olcese, come il centrocampista paganese Granozi,
è gestito da una società di procuratori, la Fia,
nata qualche mese fa proprio a Nocera e che nel
giro di pochi mesi è riuscita a trovare già uno
spazio nell’affollato universo calcistico, campano
e non.
LAVELLO 2
SAPRI 1
A LAVELLO
Il Sapri perde un’occasione
A VENOSA
San’Antonio a picco
La Turris dilaga
SANT’ANTONIO 1
TURRIS 3
LAVELLO: De Mare, Tarantino
, Zaccardo (43’ st Carretta), Nucera,
Petrachi, Liguori, Caccavale,
Ancora, Esposito (44’ st
Merola), Rega , Volturno (7’ st
Botrugno). A disp. Di Noia, Vicidomini,
Laus, Di Senso. All.
Maggio.
SAPRI: Maltese, Tomacelli, David
(11’ pt Colo, 9’ st Zuppardo),
Digno, Scoppetta, Della Bianchina,
Silvano (19’ st Magliarella),
Pirrone, Umbro, Visciglia,
Gallinaro . A disp. Borrelli, Calandriello,
Mancuso, Perri. All.
De Feo.
ARBITRO: Mariani di Aprilia.
RETI: 1’ st Volturno, 17’ st Pirrone,
22’ st Ancora.
NOTE: Ammoniti: Tarantino,
Caccavale per il Lavello e Gallinaro,
Della Bianchina, Visciglia
per il Sapri.
LAVELLO. Un Sapri troppo
brutto per essere vero lascia tre
punti fondamentali sul campo
del non irresistibile Lavello dimostrando
che le difficoltà di
questa squadra sono davvero
notevoli e che alla riapertura
del mercato sicuramente la società
dovrà provvedere a sistemare
una rosa forse troppo sopravvalutata
in estate. Rispetto
alla gara con la corazzata Barletta
i biancazzurri di De Feo
fanno non uno, ma almeno trequattro
passi indietro non riuscendo
quasi mai a mettere in
difficoltà un avversario modestissimo
che ha fatto il minimo
indispensabile per i tre punti.
De Feo, ancora alla ricerca della
prima vittoria, rivoluziona la
squadra rispetto alla domenica
precedente, anche per le assenze
forzate di Avolio e Toscano.
Per scelta tecnica, invece, viene
tenuto fuori Zuppardo, ancora
alla ricerca della condizione ottimale.
Si rivedono in campo
dal primo minuto, invece, David,
Digno e Umbro, con il primo
costretto a lasciare il terreno
di gioco dopo poco più di dieci
minuti per infortunio.
Primo tempo scialbo,condizionato
anche dal vento, ripresa
più vivace anche se la partita
ha lasciato a desiderare in
quanto a spettacolo. Dopo un
minuto della ripresa locali in
vantaggio con Volturno. Passano
sedici minuti e il Sapri pareggia
con il primo gol stagionale
di Ciccio Pirrone, magistralmente
imbeccato da Visciglia.
Il nuovo pari, però, dura
solo cinque minuti, fin quando
cioè Ancora beffa nuovamente
Maltese. Il risultato non cambia
più fino alla fine, e per il Sapri è
notte fonda.
VENOSA. Seconda sconfitta
consecutiva per il Sant’Antonio
Abate, affossato sul neutro
di Venosa dalla blasonata Turris.
La formazione di La Scala
ipoteca i tre punti già nel primo
tempo. Al 17’ è già vantaggio corallino
con Cangini, che raccoglie
un cross proveniente dalla
destra e mette alle spalle di Marini.
Dopo 7’ arriva il raddoppio
con D’Arienzo che mette in rete
dopo una corta respinta del
portiere, impegnato nell’occasione
da un tiro di Macari. Al
32’ in contropiede il S.Antonio
Abate accorcia con l’attaccante
Martone, che supera di forza
Zangla e batte Sorrentino. Al
38’ Artiaco viene atterrato in
area di rigore, per il signor Moretti
si tratta di rigore, che Guido
Gatti trasforma infilando alla
sinistra di Marini per la palla
del 3-1.
SANT’ANTONIO ABATE (4-4-
2): Marini; Silva (28’ st D’Aniello),
De Girolamo, Del Prete, Itri;
Del Sorbo, Vitagliano (36’ st
Langella), Cannatiello, Gilfone;
Martone, Carrato. A disp.: D’Auria,
Infante, Ferraioli, Esposito.
All.: Nastri.
TURRIS (4-4-2): Sorrentino;
Lagnena, Zangla (24’ st Zavarone),
D’Arienzo, Gaglione; Macari,
Cangini 6,5, Somma, Gatti;
Artiaco (31’ Visciano), Balzano
(43’ st Perna). A disp.: Esposito,
Orlando, Angri, Pirro. All.:
La Scala.
ARBITRO: Moretti di Bari.
RETI: 10’ pt Cangini, 25’ pt
D’Arienzo, 32’ pt Martone, 40’
pt Gatti (rig.).
NOTE: Espulso al 31’ st Del
Sorbo. Ammoniti: Gaglione,
Gatti, Zavarone, Silva.
PER LA PUBBLICITA’ SU
QUOTIDIANO DI SALERNO E PROVINCIA
A. MANZONI & C. S.p.A.
VIA IRNO 221, SALERNO
089 4838911

POTENZA | S P O RT
Lunedì 15 Ottobre 2007
23
BASKET B1| Esordio amaro per i potentini superati in casa dalla Virtus Siena per 72 a 62
La Mach 20 stecca la prima
Padroni di casa in difficoltà dopo una settimana tra infortuni e assenze
Chiarastella a canestro [foto Bianchi]
Gran pubblico al PalaPergola
BASKET C1| I gialloverdi vendicano la sconfitta di Martina Franca
Gaudianello Melfi, una vittoria meritata
La squadra del coach Russo mette in riga la matricola Libertas Taranto
AFRA FANIZZI
ANGELO LA CAPRA
l P OT E N Z A . Poteva finire meglio la prima
di campionato per la Mach 20 Potenza.
Nell’attesissimo esordio ufficiale in B d’ec -
cellenza di pallacanestro la squadra guidata
dal coach Giampaolo Di Lorenzo ha perso
col Siena di 10 punti (62-72). Molta delusione
a fine partita, ma anche altrettanta tranquillità
perchè gli esordi non sono mai facili,
soprattutto quando arrivano alla fine di
una settimana molto difficile. «Negli ultimi
giorni abbiamo avuto un sacco di contrattempi
- commenta Di Lorenzo - e per noi è
stato quasi impossibile allenarci. Ci siamo
allenati con soli sei giocatori e queste cose si
pagano, soprattutto quando l’avversaria si
chiama Siena ed è un’ottima squadra con
giocatori che sono tra i migliori in circolazione
in tutta la B1 ed alcuni hanno anche
esperienza di serie A. Loro hanno giocato in
nove mentre noi eravamo in sei».
A lungo, per quasi 35’, la Mach 20 ha illuso
i propri tifosi, ma quando la vittoria sembrava
a portata di mano la squadra ha finito
la benzina sul più bello. Con Potenza a +5 sul
57-52 il Siena ha piazzato un parziale micidiale
di 12-0 e sul punteggio di 57-64 a 3’
dalla sirena in casa potentina si è+ spenta la
luce. «Abbiamo gestito male l’ultimo quarto
- replica il coach - con molte scelte sbagliate
e molte palle perse. Alla lunga questi errori
si pagano e noi dobbiamo correre sempre a
l P OT E N Z A . Una vittoria che ha un
sapore tutto particolare. E’ quella ottenuta
in casa dal Melfi di Antonio
Russo contro le pugliesi del Libertas
Taranto. Una vittoria che rinfranca
dalla sconfitta della passata settimana.
I lucani hanno, sin dalla prima frazione
di gioco, messo in difficoltà gli avversari
pugliesi che in realtà in campo
sono stati molto reattivi e oltre ogni
aspettativa come ha confermato lo stesso
Rocco Palazzo, vero e proprio mattatore
di questa giornata di campionato,
alla fine della gara.
«Abbiamo da subito marcato stretto
Latorre che sapevamo essere il giocatore
più forte, e questo ci ha fatto
guadagnare da subito molti punti, poi
però ci siamo resi conto di aver sottovalutato
un pò troppo gli avversari»,
spiega il giocatore che attribuisce proprio
a questo atteggiamento una maggiore
rilassatezza durante la terza frazione
di gioco.
«Abbiamo comunque giocato molto
bene - continua Palazzo - dimostrando
che la squadra c’è e vuole farsi sentire
sempre. Nel rettangolo di gioco è sceso
ieri sera anche Danilo Crovace, nonostante
l’infortunio alla spalla.
La partita di questa sera, la terza
prevista dal campionato di C1, ha mostrato
in pieno la presenza della squadra
che ora vuole proseguire la propria
stagione al meglio e recitare un ruolo
di primo piano. La prossima settimana,
per la quarta giornata di campionato, il
Melfi farà visita al Lucera, dove cercherà
di cogliere la prima vittoria
esterna della stagione.
Il play Stefano Borgna in azione [foto Bianchi]
cento all’ora, ma se andiamo a 50 non vinciamo
più. Se Soro tira da tre punti con 2 su
14 vuol dire che non va bene ma in definitiva
tutto questo è il risultato di una brutta
settimana di lavoro. La difesa invece ha
tenuto abbastanza bene, almeno fino all’ul -
timo quarto, ma più di tanto, nelle condizioni
in cui eravamo, non si poteva proprio
fare. La nostra suqdra per vincere ha
bisogno di essere al top - prosegue Di Lorenzo
- altrimenti va a finire come questa
sera. E poi non dobbiamo dimenticarci che
Siena è una delle migliori squadre del girone
» .
Nessun dramma in casa potentina per
questa falsa partenza. La Mach 20 ha solo
bisogno di tornare a lavorare al completo
rispettando i programmi del coach Di Lorenzo
e del preparatore atletico Di Tolla. Già
domenica prossima a Ferentino si spera di
rivedere in campo la super Mach ammirata
in Summer Cup.
BASKET C2| Primi due punti stagionali per la formazione sinnica
Il Ctr La Cascina Senise sbanca Giugliano
Il lungo argentino Manzotti trascina i suoi mettendo a segno 29 punti
GIUGLIANO - CTR LA CASCINA SENISE 77-92
GIUGLIANO: D’Alterio 14, D’Agostino 5, Zonda 17, Giuliotti 2, Perfetto 2, Domenicone
2, Renzi 5, Ciullo 3, Di Febbraio 22, Cimmino 4. All. Ciccone.
CTR LA CASCINA SENISE: Russelli 20, Sassano n.e., Di Monte, Visceglia 15,
Genovese 3, Sesma 11, Marranchiello n.e., Venuto 14, Manzotti 29, Appella n.e..
All. De Angelis.
ARBITRI: Amato e Maglio di Avellino.
PARZIALI: 18-27/ 35-40/ 58-53.
NOTE: Uscito per cinque falli D’Agostino.
l SENISE . I ragazzi del Ctr La Cascina Senise, guidati in panchina dal coach Tiziano De
Angelis, in formazione largamente rimaneggiata,(assenti Durante, Ravioli e Armentano)
hanno espugnato il difficile parquet del Giugliano con una prova a dir poco devastante. I
sinnici hanno condotto la gara sino al ventisettesimo minuto, quando c'è stata la reazione
del Giugliano che con una prova d’orgoglio si è portato sul +9. Da quel momento in poi Sesma
e compagni hanno cambiato marcia in modo spettacolare, basti pensare che nell’ultima
frazione di gioco il quintetto del presidente Totaro, ha messo a canestro la bellezza di 39
punti. Da incorniciare la prova del pivot argentino Martin Manzotti che ha fatto segnare nel
proprio tabellino ben 29 punti, seguito a ruota dagli ottimi Russelli (20), Visceglia (15),
Venuto (14) e Sesma (11).
[rocco sole]
BASKET B1 DONNE| Basilia ok
Codra Mediterranea
esordio vincente
sul parquet di Pozzuoli
POZZUOLI 52
CODRA POTENZA 67
POZZUOLI: Mazzella n.e., Margio C.
10, Gerundo, Margio R. 3, Campi
11, Veca, Della Selva 11, D’Errico
2, Linguaglossa 7, Esposito 8. All.
Maresca.
POTENZA: Milo 13, Gagliardino 8,
Valisena 4, De Rosa 4, Gambardella
12, De Luca 2, Aurigemma
4, Maimone 16, Crovatto, Sanza
4. All. Primaverili.
ARBITRI: Rizzi e De benedetti di
Barletta.
PARZIALI: 10-13, 26-35, 39-44,
52-67.
l P OT E N Z A . Ottima partenza della
Codra Mediterranea Basilia Potenza
nella prima giornata del campionato di
serie B d’eccellenza femminile. Nella
temuta trasferta di Pozzuoli le ragazze
allenate dal coach Lillo Primaverili
hanno sfatato le paure del debutto conquistando
due punti fondamentali. La
Codra Basilia ha giocato una bella partita
dove è uscita fuori la grande intesa
e la compattezza delle giocatrici potentine.
Certo si poteva evitare qualche
errore di troppo, ma era inevitabile in
una prima di campionato dove pesa
sempre la tensione dell’esordio. Il coach
Primaverili, da allenatore esperto e
navigato, ha già dimostrato di poter
condurre questa squadra verso grandi
obiettivi e non si fa mistero di puntare
dritto alla serie A2.
A Pozzuoli la Codra Basilia ha giocato
la partita «giusta» contro una
squadra molto ostica che sul proprio
campo non regalerà facilmente altri
punti. Infatti le padrone di casa, tutte
giovanissime, hanno corso molto mettendo
spesso in difficoltà le potentine
che però hanno avuto punti importanti
un po’ da tutte le giocatrici, a partire
dalle nuove arrivate Maimone e Gambardella,
entrambe in doppia cifra così
come la Milo. La partita è filata poi
liscia con lle lucane che hanno tirato
con buone percentuali a testimonianza
di una condizione già invidiabile.
[a.l.c.]
SERIE D| Malumore tra i padroni di casa che si sentono danneggiati dalla direzione ar b i t ra l e
L’H. Venosa festeggia il successo, il Francavilla contesta l’arbitro
I gialloverdi oraziani vincono per 2 a 1 il derby e scavalcano in classifica la formazione sinnica
ROCCO SOLE
l F R A N C AV I L L A . Al Fittipaldi
è arrivata la prima sconfitta stagionale
dei ragazzi di Lazic nel
derby contro i cugini del Venosa.
Al termine della gara, allenatore
e squadra, hanno deciso di entrare
in silenzio stampa.
La partita è stata condizionata
da un arbitraggio che ha sollevato
parecchi dubbi, sull'andamento
dell’incontro. Le reti: al 24'
su rigore Branicki dal dischetto,
non ha fallito. Al 19' il meritato
pareggio del Francavilla con Colluto,
che lanciato da Chisena ha
lasciato partire un gran tiro che
ha trafitto Curci. Al 34' il vantaggio
ospite il fantasista Malagnino
autore di un gran tiro dai
trenta metri. Così a fine gara, il
patron del Francavilla Franco
Cupparo: «E' arrivata la prima
sconfitta in malo modo, con un
arbitraggio a dir poco scandaloso.
Spero -dice- che sia stato un
incidente di percorso per il Francavilla,
ed anche per il direttore
di gara. Ha danneggiato una
squadra che ha giocato bene, vedendosi
assegnare contro, un rigore
inesistente. In settimana
-conclude- ci incontreremo per riflettere
e capire che siamo una
piccola squadra di periferia, con
qualche giocatore che si è montato
la testa».
Soddisfatto il tecnico del Venosa
Di Pasquale: «Stiamo facendo
bene dall’inizio del campionato,
in Coppa Italia era una
squadra in preparazione, con alcuni
giocatori importanti assenti.
Qualcuno -dice- forse pensava
di incontrare quella squadra. Alla
vigilia, non mi aspettavo il risultato
pieno però, eravamo con
la ferma convinzione di superare
quel trend negativo che ci vedeva
sconfitti in trasferta, nonostante
delle buone prestazioni. Andare
via -conclude- con i tre punti è
motivo di grande orgoglio».
Immagini del derby Francavilla- Venosa
SERIE D| Di Volturno ed Ancora le reti che valgono tre punti importanti per la classifica
Lavello, al «Pisicchio» non si passa più
Gialloverdi letali tra le mura amiche, dopo il Bitonto battono anche un buon Sapri
FRANCESCO RUSSO
l L AV E L LO. Torna a vincere il Lavello, che
nonostante gli infortuni si sbarazza del Sapri
con il risultato di 2-1. I
gialloverdi, in attesa
della decisione del
giudice sportivo sul
ricorso presentato dal
Bitonto, agganciano
momentaneamente a
quota 5 il Savoia e lo
stesso Sapri e abbandonano
la coda della
classifica. Domenica
prossima, nella trasferta
di Barletta peserà
l’assenza di Caccavale,
che salterà
l’ottava di campionato
per squalifica,
avendo rimediato un cartellino giallo da diffidato.
Da segnalare, l’ottima prestazione della
coppia di centrali formata da Nucera e Liguori,
l’esordio con gol di Luciano Volturno (che si è
infortunato al momento della conclusione a
rete) e la convincente prestazione del giovane
Ancora mette a segno la rete decisiva [foto Massari]
portiere De Mare, promosso titolare dopo la
partenza di Potenza. «I ragazzi sono stati una
squadra esemplare, faticando in ogni zona del
campo con abnegazione e spirito di sacrificio»,
commenta il preparatore
dei portieri Gianfranco
Maggio, ieri in
panchina al posto dello
squalificato Principio
Caprioli. «Potevamo
anche segnare
qualche gol in più -
aggiunge - ma un pizzico
di sfortuna ce lo
ha impedito». «E’ sta -
ta una grande vittoria
- dice il ds gialloverde,
Michele Calice - per
l’impegno messo in
campo e per il fatto
che la squadra ci ha
creduto fino all’ultimo». Da mettere in evidenza,
il gran gol di Ancora, alla terza realizzazione
con la maglia gialloverde. «Quel giocatore -
sottolinea Calice - è una scommessa che pian
piano vinceremo. Ancora è un giocatore su cui
la società punta molto».
Potentini fermati dal Val Di Sangro
Primo pareggio
per gli allievi rossoblù
l P OT E N Z A . Primo pareggio stagionale
per il Potenza Allievi nella
quarta giornata di andata del campionato.
Dopo due vittorie ed una
sconfitta, arriva il primo pari per i
ragazzi rossoblu guidati in panchina
da Giovanni Angelucci che a Rifreddo,
in un pomeriggio dal clima quasi invernale,
pareggiano 3 a 3 contro la Val
Di Sangro. Primo tempo di marca
abruzzese, con il Potenza più distratto
e meno aggressivo del solito dal punto
di vista agonistico. Gli ospiti si portano
addirittura in vantaggio sul 3 a 1,
ma il finale è tutto lucano con un crescendo
continuo fino al triplice fischio.
A fine gara il pari è apparso
sostanzialmente giusto. I gol degli Allievi
rossoblu portano la firma di Giulli
subentrato nella ripresa (per lui una
doppietta) e di Palladino. Domenica
prossima per Ruotolo e compagni trasferta
a Pescina. L’undici di partenza
schierato è stato il seguente: Faia, Sarubbo,
Maimone, Ruotolo, De Nicola,
Palladino, Giuzio, Lopiano, Giglio,
Orefice, Vaccaro.
[ma.lat.]

Lunedì 15 Ottobre 2007
800-479-479
Invia per fax
i tuoi annunci
gratuiti
Sport
800-479-479
Invia per fax
i tuoi annunci
gratuiti
NORD BARESE
CALCIO SERIE C2 Il nuovo allenatore: «Con questa squadra si può solo migliorare»
Andria, boccata d’ossigeno
Esordio vincente per il tecnico Francesco Dellisanti
Con la Vibonese gli azzurri centrano la seconda vittoria stagionale
CALCIO SERIE D|Biancorossi bloccati sullo 0-0 a Matera
Il Barletta pareggia
e perde il primato
ALDO LOSITO
l ANDRIA. Tre punti che
fanno morale e che arrivano in
un momento critico della stagione.
Contro la Vibonese,
l’Andria gioisce per la seconda
vittoria stagionale ma deve
rimboccarsi le maniche per il
futuro. C’è tanto da lavorare
perché la squadra deve raggiungere
quell’org anizzazione
necessaria che ieri è mancata
per quasi tutta la partita.
« L’obiettività mi porta a dire
che di questa partita c’è da
salvare il gol e i primi 20’ di
gioco - commenta il tecnico
Francesco Dellisanti - la squadra
ha avuto un buon approccio
mettendo in pratica tutti i
meccanismi giusti preparati in
settimana. Poi dopo il gol e per
tutto il secondo tempo non abbiamo
fatto correttamente la
fase di possesso palla e non
abbiamo inciso nelle ripartenze.
Nella seconda parte del match
è subentrata l’ansia da vittoria
che ha fatto perdere la
lucidità ai ragazzi. Comunque,
promossi a pieni voti tutti i
calciatori per l’impegno profuso
e per lo spirito di sacrificio
mostrato durante tutta la contesa».
L’Andria ha sofferto soprattutto
le giocate del veloce Corapi.
«È stato bravo a giocare
tra le nostre linee - spiega Dellisanti
- mentre noi non siamo
riusciti a frenarlo, nè con i
difensori e nè con i centrocampisti.
Negli ultimi 20’ sono stato
costretto a cambiare qualcosa
in mezzo al campo, togliendo
un attaccante e irrobustendo la
linea mediana. Una decisione
dettata solo dalla necessità perché
il difensivismo non risponde
al mio credo tattico».
L’Andria ha ancora grandi
margini di miglioramento. «Si
può solo fare meglio - dice Dellisanti
- lavoreremo per trovare
i giusti equilibri in campo, con
la speranza di ritrovare al più
presto pedine importanti come
Vadacca, Pisciotta e Sportillo.
Non sono abituato a commentare
l’operato dei miei predecessori,
ma molto dovremo fare
anche in fase atletica per
aumentare la reattività dei singoli,
indispensabile per il mio
modo di impostare le squadre
» .
Protagonista della giornata è
stato Salvatore Rizzi, autore
del gol vittoria realizzato grazie
ad una prodezza. «Sono più
belle le vittorie sofferte - commenta
l’attaccante di origini
barlettane - sono contento di
aver fatto un gol che ad Andria
mi mancava da tre anni. Sapevamo
di incontrare delle difficoltà,
ma l’importante era
vincere e alla fine abbiamo centrato
il nostro obiettivo. Giocando
come seconda punta mi
sono trovato bene anche perché
riesco a concludere più volte
in porta».
Il centrocampista Davide Faieta, uno dei migliori dell’Andria [foto Calvaresi]
Una delle conclusioni dell’attaccante Roberto Pasca [foto Calvaresi]
L’allenatore
Chiricallo smorza
le polemiche:
«Questa squadra
deve essere
lasciata tranquilla.
Bisogna avere
pazienza. Sono
sicuro che
centrerà
l’obiettivo»
MICHELE PIAZZOLLA
l B A R L E T TA . Ancora un pari esterno per il
Barletta. È il terzo nelle quattro gare sinora
disputate in campo avverso. Uno 0-0 quello di
Matera che fa storcere il muso. E crea qualche
malumore. Soprattutto perchè i biancorossi si
vedono sorpassare in testa dal Bitonto (2-0 in
casa del Savoia). Tuttavia non è il caso di «fasciarsi
la testa, prima di rompersela».
«Questa squadra - afferma l’allenatore del
Barletta, Marcello Chiricallo - deve essere lasciata
tranquilla di lavorare perchè sono sicuro
che arriverà sino in fondo. Siamo appena agli
inizi, il campionato dura 34 partite. Bisogna
avere solo pazienza».
Sulla gara coi lucani, l’analisi di Chiricallo è
abbastanza chiara e sintetica. «Abbiamo giocato
L’attaccante Nicolas Laviano contrastato dal difensore lucano Cocca [Foto Genovese]
tutta la partita nella loro metà campo e loro
hanno avuto solo qualche opportunità. Purtroppo
non siamo riusciti a realizzare nonostante le
sei, sette occasioni avute. È mancato un pizzico
di convinzione in più, questo si. Sono comunque
soddisfatto perchè mi sarei preoccupato del contrario.
Cioè di una squadra che non crea occasioni
e non fa gioco. Che non è il caso nostro.
Ribadisco: questa squadra arriverà in fondo».
Due trasferte consecutive, due punti con Sapri
e Matera, due squadre in fondo alla classifica: un
bilancio non certo positivo per una squadra che
lotta per il primato. «Intanto - conclude il tecnico
biancorosso - abbiamo giocato contro due squadre
non certo allo sbando, come può far credere
la loro posizione in classifica. Peraltro il Matera
oggi era più motivato del solito a bloccarci grazie
al nuovo allenatore e a degli innesti».
CALCIO ECCELLENZA Sorprendente e rocambolesca sconfitta interna per la compagine di mister Lot i t o
Il Corato perde in casa con il Mesagne
ma resta in testa alla classifica
SALVATORE VERNICE
l C O R ATO. Una partita iniziata male e terminata
peggio per il Corato che subisce la sua seconda
sconfitta stagionale, la prima in casa. Possiamo dire
che il risultato finale di 3 a 2 per il Mesagne è il frutto
di tre errori dei padroni di casa che, di contro, dopo
il pareggio non hanno saputo affondare il colpo in
un Mesagne sembrato alle corde. «Sicuramente non
rientrava nei nostri obiettivi iniziali la testa della
classifica – spiega il presidente Luciano Rutigliano
– ma oggi avremmo avuto la possibilità di allungare
per rimanere in testa da soli. Oggi non è più così, ma
non facciamo nessun dramma, mi auguro solo che
questa sconfitta possa servire a trovare soluzioni
migliori per le prossime gare. Vincere fa sempre
bene, ma perdere e rimanere in testa alla classifica,
attutisce sicuramente l’amarezza di una sconfitta
che non meritavamo».
Il Corato dopo una buona partenza ha subìto due
gol nell’arco di cinque minuti, più o meno in fotocopia.
«Siamo stati puniti negli unici errori commessi
in difesa – aggiunge il tecnico Michele Lotito
– e dopo il secondo gol non c’è stata la reazione
immediata che mi aspettavo. Solo nel finale di tempo
ho visto una buona squadra in campo, meritando
il gol che ci ha permesso di andare al riposo con lo
scarto dimezzato».
Nel secondo tempo si è rivisto il solito Corato,
buono sulle fasce e veloce al centro. «Avremmo
meritato il vantaggio dopo il pareggio di Leonetti,
non mi piace mai commentare l’operato degli arbitri,
ma passare da un gol annullato a Tritta ad un
rigore molto dubbio per il Mesagne, ci è costato
molto caro. Quando si perde, così come quando si
vince, le colpe e i meriti sono di tutti, ma voglio
ricordare a tutti noi che la nostra è una formazione
che in queste prime giornate non è mai uscita dal
campo senza dimostrare il suo valore. E’ successo
anche oggi (ieri n.d.r.) ma con un risultato che ha
premiato i nostri avversari, ci dispiace per i tifosi
ma anche per noi stessi, perchè sappiamo che
avremmo potuto fare di più. Ora dobbiamo solo
pensare al derby di domenica a Molfetta e a recuperare
tutti gli uomini per mantenere un passo
che, con una classifica molto corta, ci deve far
guardare alle spalle dove ci sono molte squadre
pronte a recuperare terreno».
Vicentin salva il Bisceglie
il pareggio vale la vetta
Il centravanti argentino si sblocca e regala un punto col Real Altamura
MINO DELL’ORCO
l BISCEGLIE . Il pareggio interno
acciuffato in extremis a
spese di un coriaceo Real Altamura
consente al Bisceglie di arpionare
la vetta della graduatoria,
sia pure in coabitazione con
Corato e Copertino. La pattuglia
di Mimmo Di Corato incappa in
una prestazione per lunghi tratti
confusionaria, trovando il bandolo
della matassa soltanto
nell’ultimo quarto di gara.
«Visto l’andamento, si è trattato
di un punto guadagnato -
taglia corto il diesse Roberto Storelli
- l’Altamura ha confermato
di essere un gruppo quadrato
che non merita affatto l’at t u a l e
posizione ma noi, se intendiamo
continuare a lottare nei quartieri
alti, non possiamo permetterci
di perdere terreno nelle sfide casalinghe.
I murgiani hanno sciorinato
un’ottima prova per
u n’ora, ma dopo il loro raddoppio
è emerso il carattere dei nostri
ragazzi, premiati proprio al
fotofinish dal gol di Vicentin. Sono
doppiamente contento perché,
oltre all’importanza della
rete, il centravanti argentino si è
finalmente sbloccato con la maglia
nerazzurra. Peccato che
qualche istante dopo il 2-2 lo stesso
Vicentin abbia fallito da buona
posizione la terza segnatura,
ma forse sarebbe stato troppo».
I risultati della giornata hanno
avvalorato la tesi dell’e s t re m o
equilibrio di valori nelle posizioni
di vertice: «Ci sono addirittura
otto formazioni racchiuse
in tre punti - conclude Storelli
- resto del parere che occorrerà
attendere il giro di boa per avere
un quadro più definito».
CALCIO A 5 SERIE A Lastrucci (doppietta) e Diego regalano la terza vittoria stagionale
Bisceglie, tris al Pescara
I nerazzurri impongono la legge del PalaDolmen anche agli abruzzesi
CALCIO A 5 SERIE B |Finisce 0-0 con l’Isernia
Barletta, terzo pari
consecutivo
Continua la crisi di risultati del team biscegliese
Stop a Campobasso
per l’Olimpiadi
l BISCEGLIE . Al PalaDolmen
non si passa. Dopo il pari dell’esor -
dio con l’Arzignano ed il successo
sul Napoli, i nerazzurri impongono
lo stop al Pescara grazie alla doppietta
di Lastrucci intervallata
dall’acuto di Diego. Tuttavia non
tragga in inganno il nitido punteggio
finale (3-0), poiché il quintetto
allenato da Leopoldo Capurso
ha dovuto misurarsi con un avversario
nient'affatto docile rimasto in
scia per oltre tre quarti di gara.
Emozioni inaugurate dal montante
scheggiato da Diego al 2'30”.
Al successivo affondo i locali ottengono
il vantaggio con Lastrucci,
lesto ad insaccare sottomisura dopo
un doppio tentativo di capitan
Campagnaro. Il match rimane sempre
vivo con occasioni da ambo le
parti: Zaramello è superlativo su
Ayala, il bolide di Parize incoccia il
palo. Finale di frazione thrilling,
con l’estremo nerazzurro daccapo
provvidenziale nel neutralizzare il
tiro libero di Muoio, mentre il sinistro
deflagrante di Fornari scuote
la traversa e torna il campo. Nella
ripresa Bisceglie a caccia del
raddoppio, che arriva al 32'30” a
seguito di un letale contropiede avviato
da Campagnaro e finalizzato
da Diego a porta sguarnita.
L’insegna “game over” per le residue
ambizioni abruzzesi compare
a 2'30” dallo scadere: Lastrucci
arpiona l’imbeccata di Zaramello e
firma il tris non prima di aver scartato
Redivo.
[m.d.o.]
BISCEGLIE-PESCARA 3-0
BISCEGLIE C5: Zaramello, Campagnaro,
Pedone N., Eremita,
Parize, Pedotti, Lunardi, De
Feudis, Lastrucci, Fornari,
Diego, Ingravalle. All. Capurso
PESCARA: Redivo, Pereira,
Puzzi, Ayala G., Muoio, Del
Ferraro, Velazquez, Mastropierro,
Manzali, Rosinha, Ramos
Claro, Chiavaroli. All.
Marzuoli
ARBITRI: Toscano di Ercolano e
Mauro di Battipaglia.
RETI: 3'30” e 37'30” Lastrucci,
32'30” Diego
l B A R L E T TA . Terzo pari per il Barletta che rimanda
l’appuntamento con la prima vittoria. È finita 0-0 al «Frà
Dionisio» con l’Isernia. Nel complesso, il Barletta non è
dispiaciuto. È mancata un pò di cattiveria e precisione
nella finalizzazione. Nella prima frazione, i biancorossi di
Antonio Dazzaro hanno comandano le azioni. Al 2' Stea
fallisce il bersaglio di un soffio, stessa sorte tocca a capitan
Riefolo al 4'. L’Isernia prova a colpire di rimessa ma Stella
è bravo ad opporsi ai tentativi di Moral e Miniello.
Stea, in seguito, si coordina bene ma ha poca fortuna,
Calamita arriva con un attimo di ritardo sull'assist di
Riefolo. L’ultimo sussulto del primo tempo arriva con
Giovanni Bizzoca ma il risultato non cambia. Nella ripresa
cala l’intensità della gara. Da segnalare occasioni su
entrambi i fronti con Calamita e Soares. [Mario Borraccino]
BARLETTA-ISERNIA 0-0
BARLETTA: Stella, Di Bari, Antonucci, Dicuonzo,
Ronzulli, Musti, Bizzoca G., Stea, Calamita, Riefolo,
Di Pinto, Papeo. All. Dazzaro-Corcella
ISERNIA: Tomeo, D’Alberto, Bianco, Ninì, Oddo, Miniello,
Soares, Bagnoli, Laurelli, Martella, Moral,
Visco. All. Amodio
ARBITRI: Greco (Cosenza) e Costanzo (Crotone)
l BISCEGLIE . Terza sconfitta in quattro turni. A Campobasso,
l’Olimpiadi certifica l’inattesa crisi d’inizio torneo
sprofondando al penultimo posto. L’incipit della trasferta
molisana è da incubo: Marro sigla il vantaggio
locale dopo appena 90 secondi, Nico Polzella raddoppia
pochi istanti più tardi. Olimpiadi abbozza la reazione
accorciando il gap al 15': Acquaviva si procura un rigore,
lo specialista Di Bitonto trasforma con freddezza. Al 4'
della ripresa gli arbitri assegnano un penalty al quintetto
di casa per un improbabile tocco col braccio in area di
Rosa e Fabrizio Polzella realizza il 3-1. Il fulmineo rasoterra
di Mietto al 35' restituisce qualche speranza ai
biscegliesi, che nel finale sfiorano il pari.
[m.d.o.]
CAMPOBASSO-OLIMPIADI BISCEGLIE 3-2
CAMPOBASSO: Madonna, Chiazzo, Polzella N., Gabriele,
Passarelli, Eliseo, Marro, Bongusto, Polzella
F., D’Esimio, Di Stefano, Camarda. All. De Vivo
OLIMPIADI: Spina, Di Benedetto, Rosa, Sasso, Perovic,
Acquaviva, Mietto, Leandro, Cassanelli, Napoletano,
Di Bitonto, Gangai. All. Ventura
ARBITRI: Scutti (AQ) e Albertini (AP)
RETI: 1'30” Marro, 3' Polzella N., 15' Di Bitonto (rig),
24' Polzella F. (rig.), 35' Mietto

Lunedì 15 Ottobre 2007
Sport
BRINDISI E PROVINCIA
CALCIO | Il Brindisi straccia letteralmente l’Aversa di Boccolini e per ben due volte passa in vantaggio
Bella prestazione, ma ancora un pari
L’allenatore Giugno: «Anche in questo caso avremmo meritato di vincere l’i n c o n t ro »
PIERO ARGENTIERO
l «Non ho nulla da rimproverare
alla squadra. Tutti
hanno giocato bene; abbiamo
disputato una grande partita.
Meritavamo di vincere e invece
dobbiamo accontentarci
di un pareggio».
L’allenatore del Brindisi
Franco Giugno per la terza
settimana consecutiva non
può celebrare la buona e convincente
prova della sua squadra
con la vittoria. Questa
volta non c’entra l’arbitrag -
gio. «È stato ineccepibile -
commenta il vice presidente
Giuseppe Barretta -. Finalmente
a dirigere una nostra
gara è
stato
manda -
to un
arbitro
valido.
La vittoria
ci
è sfuggita
di
mano
perché
l’Aver -
sa è sta-
for-
to
tuna -
to».
Due a
due il
risulta -
to finale
di
questa
par tita
di cart
e l l o.
Una sfida
diretta
tra due
preten -
denti
alla vittoria
fin
a l e.
Nei
gior ni
scorsi
lo stesso
vice
presi -
dente
Bar retta
aveva
detto
che
avrebbe
messo la firma
per i pareggi negli
scontri diretti,
a patto che
poi si vincano
tutte le altre gare.
Dopo la prestazione
del
Brindisi contro
l’Aversa è chiaro
che il pareggio
va molto stretto. «Abbiamo
dominato - aggiunge il
vice presidente -. I nostri avversari
sono stati fortunati.
Due tiri, due gol. Nel primo
tempo i nostri avversari non
hanno mai tirato in porta
tranne sul calcio di punizione
di Buonocore».
Giugno apporta delle modifiche
alla formazione. In
porta Ferla; terzini: Barca a
sinistra e Colella a destra;
centrali Pesce Rojas e Corazzini.
Centrocampo affidato a
Menga e De Leonardis, con
eterni Sifonetti e Caputo. In
attacco Greco e De Palma.
Boccolini gli risponde con
Marino in porta, Cozzolino,
De Santo, Serino, Di Girolamo,
Zolfo, Coquin, Di Pietro,
Palumbo, Buonocore e Longo.
Non c’è Verolino che, pare,
non stia in buoni rapporti con
la società.
Il Brindisi è determinato.
Preme sul pedale dell’acce -
leratore spinto dagli oltre
quattromila spettatori. De
Palma sta bene nonostante
rientrasse dopo essere stato
assente per due gare. Anche
Sifonetti è in vena. Un po’
lento nello smistare il pallone
De Leonardis. Ottimo l’esor -
dio di Pesce Rojas: un difensore
centrale che sa colpire
di testa, sa uscire dalla diagonale
e pennella i palloni per
le ali. Rojas e Corazzini sono
una coppia eccellente.
Dice il presidente France -
sco Barretta di Rojas: «È
bravo e questo dimostra la
validità dell’acquisto che abbiamo
fatto».
Il Brindisi passa in vantaggio
al 32’. Azione confusa
dinanzi alla porta del Brindisi.
Prendono palla i padroni
di casa. S i fo n e t t i serve Ca -
puto che regge al rientro di
due avversari e batte il portiere
dell’Ave r s a .
Il boato dei tifosi scuote lo
s t a d i o.
Ma dopo
due
minuti
ar riva
alla
doccia
fredda .
Buono -
core si
procu -
ra una
puni -
z i o n e.
Bar rie-
L’allenatore Franco Giugno; sotto Giuseppe Sifonetti
L’allenatore
Franco Giugno
impreca alla
sfortuna:
«Abbiamo
dominato»
ra con
cinque
uomini.
Il tiro
non è
for te.
Scaval -
ca la
bar riera
e si
insacca
alla sinistra
di Fer -
la che
interve -
nendo
in ritardo
non
riesce a
blocca -
re il
p a l l o n e.
Si deve
ricomincia
-
re tutto
d’acca -
po. Il
Brindi -
si si ributta
a
capofitto nel
match e al 42’
ritorna in vantaggio
proprio
con De Palma
che lo scorso
campionato giocava
nell’Aver -
sa. Servito da
Sifonetti, De
Leonardis entra
in area e viene messo giù. Ma
l’arbitro non fa in tempo a
fischiare il rigore, perché De
Palma riprende e mette il pallone
in rete.
Nella ripresa Boccolini mette
Romaniello al posto di Zolfo,
Ingenito al posto di Coquin
e Arini al posto di Longo.
L’Aversa preme. Il Brindisi
arretra. Al 9’ Meng a si fa
male ed esce in barella. Al suo
posto entra il difensore centrale
Rug giero. Il Brindisi
ora gioca con cinque difensori.
Subisce troppo la pressione
degli avversari che al
26’, con Pa l u m b o , pareggiano.
Esce Rojas ed entra Picci.
L’Aversa nel frattempo è rimasto
in dieci. Il Brindisi
riconquista terreno ma non
riesce a riportarsi in vantaggio.
E così l’Aversa, per il
secondo anno consecutivo,
riesce a uscire indenne dal
«Fanuzzi», recuperando due
gol.
«Abbiamo disputato una
buonissima gara - conclude
Giugno -. Meritavamo di vincere.
L’Aversa è stato molto
fortunato ed a questo bisogna
aggiungere che l’assenza di
Menga ci ha penalizzato molto».
Roberto De Palma, suo il secondo gol del Brindisi [foto Mario Gioia]
Il giocatore brasiliano accolto dall’applauso di quattromila tifosi
Hamilton Dos Santos in tribuna
a tifare per i biancazzurri
Arriva in tribuna assieme ai presidenti
Giuseppe e Francesco Barretta.
Lo accolgono un lungo applauso
e una decina tra fotografi e
teleoperatori. Hamilton Dos Santos
Junior Bahia verifica subito cos’è il
calcio per Brindisi. Oltre quattromila
persone per una gara di calcio
non si vedono nemmeno in C1.
Il giocatore è arrivato dal Brasile.
Da domani comincerà a provare con
la squadra biancazzurra. Se non ci
saranno intoppi Junior Bahia vestirà
la maglia biancazzurra.
Un bel fisico. È alto 182 centimetri,
robusto e asciutto. Non è
sembrato un atleta appesantito da
inattività. Ovviamente bisognerà
vederlo all’opera. Parte con un curriculum
notevole. Giocatore della
nazionale under 20 partecipò, ancora
ragazzino, ad una edizione dei
mondiali e realizzò tre gol.
Successivamente ha giocato in
Portogallo, in serie A, con la squadra
del Maritimo. In Brasile e Portogallo
il calcio non è in via di sviluppo.
Lì, o sei bravo e non giochi.
Nel Maritimo ha giocato dal 2002
sino al 2004. Quindi, sempre in Portogallo,
nel campionato 2005-06 p
passato al Pacos Ferreira. Poi il giocatore
è tornato in brasile. Ora vuole
giocare in Italia. E per gli extracomunitari
la legge parla chiaro. O
giocano nella massima serie (ovvero
in A) oppure in serie D.
«Sono contento di essere qui e di
poter giocare in una squadra come
il Brindisi - dice Hamilton Dos Santos
-. Sto bene fisicamente e spero
di poter scendere in campo quanto
prima. In questa città c’è un pubblico
meraviglioso che ti dà una carica
incredibile».
[Piero Argentiero]
Un difensore centrale molto bravo
Pesce Rojas conquista
subito i tifosi biancazzurri
Il cileno ha esordito con una
prova perfetta nello stadio
«Fanuzzi». I tifosi lo hanno
applaudito quando Giugno
lo ha richiamato in panchina
per fare spazio a Picci
Suo il gol che ha aperto le marcature
Caputo, un ragazzino
con il piglio del grande
Giuseppe Caputo porta in vantaggio il Brindisi [foto Mario Gioia]
Hamilton Dos Santos Junior Bahia con i presidenti Barretta [foto Mario Gioia]

BRINDISI | S P O RT
Lunedì 15 Ottobre 2007
23
SERIE D I biancazzurri sconfitti (2 a 1) a Pomigliano negli ultimi minuti di gara
Fasano non bastano le buone
prestazioni occorre più cinismo
Il dg Cisternino: «Siamo stati colpiti nel nostro miglior momento»
Sotto la spinta di
Torrens, il Fasano
ha provato a più
riprese la via del
vantaggio, ma è
mancato qualcosa
nel finale
Quasi in chiusura
dell’incontro,
l’argentino
Daniel Soto ha
avuto la
possibilità di
pareggiare
TOMMASO VETRUGNO
Davide Radicchio e, a sinistra, in basso, Danilo Rufini [foto Mario Gioia]
l FA S A N O. Gli ultimi minuti
di gara non portano bene ai
biancazzurri del tecnico Giaco -
mo Pettinicchio, rilegato in
tribuna per squalifica, che incassano
la rete decisiva dei campani.
Sul rettangolo di gara del
Pomigliano, il Fasano esce sconfitto
per 2-1, dopo aver sfoderato
una buona prestazione, penalizzata
solo nel risultato finale. Ancora
una volta la dea bendata
volta le spalle a Ru -
fini e compagni che
incassano la seconda
sconfitta stagionale,
assestandosi
in pancia alla classifica,
equidistante
dalle zone play off e
play out. Senza dubbio,
il Fasano dimostra
ancora una volta
di essere poco cinico,
non riuscendo
a concretizzare
quanto di buono ha
fatto nel corso dei
novanta minuti. Allo
svantaggio, incassato
su rigore, il Fasano
ha risposto con
veemenza, riuscendo
a macinare gioco,
mettendo in più di
una circostanza in
difficoltà i padroni
di casa. A più riprese
le due formazioni sono sembrata
giocare alla pari, azzerando
quel divario di classifica che
assesta i campani in piena zona
di vertice. Nella ripresa il pareggio
è arrivato ancora una
volta su di un tiro dagli undici
metri, con Davide Radicchio,
al suo rientro dopo l’infor tunio,
che ha battuto imparabilmente.
Quando tutti si aspettavano un
Fasano rinunciatario e pronto a
blindare il proprio reparto difensivo
per cercare il pari è venuta
fuori la prestazione offensiva
dei biancazzurri. Sotto la
spinta del centrocampista argentino
Mariano Torrens, il
Fasano ha provato a più riprese
la via della rete per centrare il
vantaggio, ma è mancato qualcosa
negli ultimi metri. La doccia
fredda è arrivata sullo scadere
con il campano Pa s t o r e
che ha approfittato di una mischia
in area per siglare il definitivo
vantaggio.
«Siamo stati colpiti - afferma
il diggì Gianluca Cisternino -
nel momento migliore della gara.
Dopo il pari la squadra non si
è fermata, ha voluto cercare il
vantaggio, giocando a viso aperto
contro una compagine che
non è sembrata così differente, a
livello di potenziale. Peccato per
la rete subita sullo scadere in
maniera rocambolesca. Siamo
amareggiati per l’accaduto, ma
allo stesso tempo non si può accusare
la squadra di non aver
svolto a pieno il proprio compito».
Sullo scadere dell’incontro è
stato l’argentino Daniel Soto a
mancare il pari che avrebbe,
quanto meno premiato l’auda -
cia e la forza di volontà di questa
squadra, seguita in trasferta da
un centinaio di tifosi biancazzurri
che hanno, comunque, applaudito
a fine gara per premiare
l’impegno sfoderato in campo
dai ragazzi.
«A noi servono i punti - conclude
Cisternino - non si vive di
complimenti. Per la salvezza
conterà molto cercare di fare
bottino pieno nelle gare casalinghe,
a partire già dalla prossima
con il Quarto».
Il Fasano sceso in campo a
Pomigliano era orfano del centrale
difensivo Marco Pisano,
assente per problemi personali,
e dell’attaccante Daniele Medico,
acciaccatosi in allenament
o.
ECCELLENZA Il Francavilla batte (1-0) il Cerignola con un gol di Lio
Francioso, il suo esordio
in panchina è con il botto
Il nuovo tecnico non poteva sperare di meglio
CLAUDIO ARGENTIERI
l FRANCAVILLA FONTANA. Ottimo esordio
di Mino Francioso nella veste di allenatore
del Francavilla calcio. I biancazzurri
si sono imposti per 1-0 sul Cerignola, nella
gara disputata ieri in notturna (si giocava nel
posticipo per fare spazio alla squadra femminile,
la Vis Francavilla che ha vinto per 4-0
sul Lecce).
È stato capitan Tony Lio l’uomo partita. Il
fantasista napoletano ha infatti gestito l’in -
tera gara, sbagliando in alcune occasioni (e
attirandosi i fischi dei s u p p o r t e rs di casa) e
poi realizzando con
maestria la punizione
decisiva, che vale
i tre punti.
La partita è stata
tendenzialmente
equilibrata, soprattutto
nella prima frazione
di gioco. Nella
ripresa, invece, è salito
in cattedra il
Francavilla calcio,
gestendo perfettamente
la palla e
creando occasioni
che però si infrangevano
puntualmente
sull'ottimo portiere
avversario. Il Cerignola
allenato da
Ro n z u l l i (in odore di
esonero) non demerita
ma i padroni di
casa erano troppo determinati
e il valore
Toni Lio, autore del gol [foto Mario Gioia]
dei singoli alla fine
ha fatto la differenza. La gara, che ha visto in
tribuna la presenza di Vito Tisci, presidente
Figc, ha avuto le seguenti azioni salienti: in
apertura occasione all’8' per Foder aro, che al
termine di un’azione solitaria ha tirato, ma il
portiere è intervenuto puntuale bloccando.
Ancora Cerignola, al 18' la punizione di Pi -
scitelli, con l’inserimento puntuale di Lu -
ceri che di testa colpisce il palo. Al 28' si vede
il Francavilla con Micieli, il quale tira al
termine di una serie di rimpalli in area, ma il
portiere c'è e devia in angolo. Al 32' un tiraccio
maligno in diagonale di Pe d a l i n o ter mina
poco alto sulla traversa. Si va al riposo sullo
Mino Francioso all’esordio sulla panchina francavillese
0-0. La ripresa è di marca biancazzurra. Al 1'
ci prova Maiorino da fuori area. Al 4' punizione
di Luceri, Meo blocca. Al 9' Lio serve
Micieli, questi ci prova in rovesciata, ma la
sfera termina a lato dopo aver tagliato tutta
l’area. Al 24' ci prova Di Bari su punizione, di
poco alto sulla traversa. Al 27' bellissima azione
in contropiede degli ospiti, con Pedalino
che calcia di poco a lato. Al 44' la svolta del
match, con l’ottimo Maiorino (forse il migliore
in campo per i suoi) che si incunea tra
due difensori, viene toccato fallosamente e
cade al limite dell’area. L’arbitro assegna una
legittima punizione: se ne incarica Tony Lio
(fino a poco prima fischiato dai tifosi francavillesi)
il quale tira fuori carattere e tanto
orgoglio imprimendo allla palla una traiettoria
perfetta, da manuale, che aggira la barriera
e si insacca beffando l’incolpevole Marinacci.
È un gol che rilancia il Francavilla in campionato,
ma soprattutto fa morale per tutto
l’ambiente. Il commento di mister Francioso:
«Esordio positivo, almeno per il risultato finale.
Abbiamo sofferto il Cerignola, una squadra
che ripartiva molto in contropiede. Sono
tre punti fondamentali, ripartiamo da qui».
ECCELLENZA |Importante vittoria (3-2) a Corato
Mesagne rinnovato
brinda al successo
DARIO MESSE
Daniel Escobar autore di due gol[foto Mario Gioia]
l MESAGNE . Il Mesagne che non ti
aspetti. Manda a casa quattro giocatori,
si presenta in casa della capolista
Corato e la batte (2-3) al termine
di una partita ricca di colpi di scena.
I gialloblù nel primo tempo sono
passati in vantaggio (0-2) con un
uno-due micidiale tra il 20’ ed il 25’.
Prima Escobar, perfetto colpo di testa
su cross dell’infaticabile Long o,
poi con il debuttante Minelli che ha
spinto alle spalle del giovane portiere
Mancini una palla deviata da Escobar
proveniente sempre dalla destra.
Il Corato, spinto dall’incessante sostegno
del suo pubblico che ha gremito
gli spalti dello stadio bardato a
festa, ha avuto la forza di pareggiare
con il cannoniere Leonetti. Sul 2 a 2 il
Mesagne si è prima difeso e poi ha
trafitto ancora, a 15’ dal termine, dal
dischetto con Escobar per un ineccepibile
rigore fischiato per fallo di
mano del terzino S ch i r o n e su tiro di
C a rl u c c i , tra i migliori in campo. Sarebbe
ingiusto, però, fare una graduatoria
di merito tra i giocatori messi
in campo da mister G i o a c ch i n o
Mar angio. Tutti meritano un otto in
pagella per il coraggio, la determinazione
e la rabbia che hanno messo
in campo contro una squadra, il Corato,
che da quando ha fatto vedere
oggi non sarà una meteora nelle zone
alte della classifica.
Il Mesagne, ben messo in campo da
Marangio, ha raschiato il fondo del
barile; ha approfittato del clima di
festa che c’era ieri a Corato attorno
alla squadra dopo il successo di Ostuni:
bandiere, fiori al pubblico, comunicati
della tifoseria organizzata per
andare in massa domenica a Molfetta.
Del Mesagne nessuno si aspettava
una reazione così forte dopo le ultime
vicende. I gialloblù, invece, hanno subito
dichiarato le loro intenzioni e
solo sullo 0 a 2 i padroni di casa hanno
capito che la partita non sarebbe stata
una pratica da archiviare facilmente.
Lo sforzo prodotto per recuperare i
coratini lo hanno pagato negli ultimi
20’ quando gli ospiti, non accontentandosi
del pareggio, hanno cercato la
rete del definitivo vantaggio. Impresa
che è perfettamente riuscita. Il Mesagne,
dopo il bliz di Corato, veste i
panni di squadra da trasferta dove
sinora ha conquistato i sette punti
che ha classifica. Marangio, però, già
da domenica prossima, nel derby contro
l’Ostuni, vuole sfatare il tabù fattore
campo approfittando che si dovrebbe
giocare a Mesagne sul campo
in terra battuta del Comunale di via
S a s s o.
La Brunda
batte (8-4)
il Castellana
l Brunda Viaggi–Effe. Gi. Castellana 8-4
Brunda Viaggi: Grande, Rizziello, Fontò, Mitrugno,
Perseo, Zaccaria (K), Bellomusto, Discanno,
Tregua, Pinto, Di Noi. All. Vallo. Dir. Romeo.
Castellana: Sansonetti, Giampaolo, Darconza,
Morricella, Paiano, Rizzi, Rotolo (K), Boracci, Ventrella,
Casamassima, Scatigna, L’Abbate. All. Campa
gna.
Reti: 10’ Casamassima; 16’ Ventrella; 30’ Di Noi;
35’ e 59’ Morricella; 42’ e 58’ Perseo; 43’ Discanno;
47’ Zaccaria; 59’, 61’ e 63’ Rizziello.
Spettatori: 200 circa
Arbitri: Catalano e Russo (TA)
La Brunda Viaggi rialza la testa dopo la rotta di
Fasano e brinda alla sua prima casalinga in C1.
Nulla da fare invece per i ragazzi di Daniel Campagna
che colano a picco nella ripresa sotto i colpi a
raffica della Brunda. Perseo e compagni partono
con il freno tirato, complice forse il turno infrasettimanale
di Coppa spartito col Fasano, così che
gli ospiti capitalizzano due errori grossolani per il
doppio vantaggio del primo quarto d’ora. Il Castellana
chiude bene gli spazi in retrovia. In ogni
caso è Di Noi che spezza l’incantesimo e grazie a un
rigore sbagliato in prima battuta taglia di netto a
metà le distanze. La ripresa si apre con l’allungo del
Castellana che trova il terzo sigillo grazie a una
punizione indovinata di Morricella. La gara ricomincia
da qui, dallo spettro di una resa inopinata
sul rettangolo più familiare. Da Grande in su, la
squadra trova nell’orgoglio e nella forza d’animo i
giri lasciati dalle gambe in Coppa Puglia e raddrizza
una gara rischiava di scivolare sopra un crinale
sf avorevole.
Ci pensa allora Perseo che prima rimette in patta
i conti con Discanno, poi tira la volata con Alessio
Zaccaria, insolitamente ispirato al campionario
predatorio di Inzaghi, lasciando il Castellana in
maniche di camicia e incapace di abbozzare qualsiasi
tentativo di rimonta. Sul 5-4 il portiere brindisino
si traveste ancora da argine umano vanificando
una dopo l’altra le disperate scorrerie degli
ospiti, compresa la beneficiata di tiri liberi concessa
dagli arbitri per superati limiti di falli.
Domani la Brunda restituirà la visita al Biancoazzurro
Fasano; sabato ancora in casa contro la
Virtus Mola.
Serie C1
Adelfia-Ruvo 1-1; Brunda-Castellana 8-3; Noci
C5-Sava 11-5; Altamura-V. Mola 5-2; R. Mola-B. Fasano
3-3; R. Molfetta-A. Cassano 4-1; V.Monopoli-Metropolitani
5-3
Classifica: R. Molfetta 6; N. A. Altamura, V. Monopoli,
Biancoazzurri Fasano 4; A. Cassano, Brunda,
Noci, Metropolitani 3; C. Ruvo 2; Castellana,
Adelfia, Real M. Puglia, V. Mola 1; Olimpic Sava 0
ECCELLENZA |L’Ostuni ha fermato i neretini sul 2 a 2
Carbonella: «Abbiamo
giocato alla pari col Nardò»
ALDO GUAGLIANI
l OSTUNI. Un pari (2 a 2) per
l’Ostuni che ha creduto sino alla
fine. Alla rete di Tommaso Abbrescia
(del vantaggio alla fine
del primo tempo), hanno risposto
i neretini con De Vita e Nanè
mentre, ad evitare la seconda
sconfitta consecutiva, in questa
seconda gara interna consecutiva,
al 92° ci ha pensato capitan
Vito Di Giorgio ha insaccato alle
spalle dell’ex Bassi riuscendo
almeno a salvare un punto.
Un Ostuni che non ha demeritato
al cospetto di un’altra quotata
squadra costruita per vincere
il campionato e, anzi, ha
messo in evidenza tutte le sue
qualità anche dopo aver perso
Fabio Zammillo, uscito dopo
una brutta caduta (sub lussazione
alla spalla destra che lo terrà
fuori per qualche settimana).
«Abbiamo commesso due ingenuità
- è stato il commento di
mister Enzo Carbonella - perchè
i due gol del Nardò sono scaturiti
su due nostre ingenuità,
una difensiva e l’altra sul cross di
Sisalli che il vento a spostato
dentro la rete. Il rammarico è
che, ancora una volta come contro
il Corato, dopo il primo tempo
stavamo perdendo la gara pur
giocando alla pari. E’ chiaro che
prendere due reti in quella maniera
ti butta giù. La fortuna ha
voluto che, alla fine il risultato di
pareggio sia stato quello giusto».
I giallo-blu, davanti al pubblico
amico, pur giocando senza
una pedina importante come
Zammillo oltre allo squalificato
Monaco e all’infortunato Di Rocco,
hanno messo in campo tutta
la grinta e determinazione per
acciuffare almeno il pareggio anche
se il Nardò ha avuto l’oc -
casione (al 33’ dels econdo tempo)
di chiudere la gara sul 3 a 1.
Ma una prodezza in uscita del
portiere Minno, ha bloccato il
tiro di Sisalli scattato in solitaria
in contropiede.
«E’ chiaro che non si aveva più
nulla da perdere - ha chiarito il
tecnico ostunese - e su quell’oc -
casione del Nardò, è stato bravo
il nostro portiere. Ma devo dire
che non meritavano assolutamente
di perdere questa gara così
come non lo meritavamo domenica
scorsa contro il Corato.
La squadra è giovane ed ogni
tanto commette errori pesanti.
Anche ai fini della classifica però
mi auguro che da qui a qualche
domenica, si migliori anche sotto
quell’aspetto. Abbiamo delle
assenze che a noi pesano perchè
abbiamo una rosa striminzita».
Rientravano sia Nicola Ciaramitaro
(scontata la squalifica)
che Vito Di Giorgio dopo l’in -
fortunio muscolare.
Tommaso Abbrescia [foto Gioia]
Vito Di Giorgio, centrocampista dell’Ostuni [foto Mario Gioia]

Lunedì 15 Ottobre 2007
800-479-479
Invia per fax
i tuoi annunci
gratuiti
Sport
800-479-479
Invia per fax
i tuoi annunci
gratuiti
MATERA E PROVINCIA
SERIE D| Soddisfa tifosi e club la prova che i biancazzurri hanno sostenuto affrontando il blasonato Barletta
Matera dà segnali di crescita
L’allenatore Ruisi: «Abbiamo colto un risultato positivo contro una corazzata»
ENZO FONTANAROSA
l A furia di “scossoni”, il Matera ha dato
prova di essere cresciuto. Da ultimo, quello
del cambio di guida sulla panchina biancazzurra
che, dopo l’esonero di Aldo Raimondi,
a due giorni dal match “testa-coda”
con il Barletta ha visto il ritorno del tecnico
Pietro Ruisi. Un bella gatta da pelare, per il
trainer siciliano, ma la truppa ha reagito per
il meglio riuscendo a contenere il tignoso
avversario pugliese che, si temeva, sul campo
del “XXI Settembre”
avrebbe dettato legge.
Ma se Davide non
ha battuto Golia,
quanto meno gli ha
dato un grosso dispiacere:
dividere la
posta ha significato
cedere in classifica il
posto in vetta al Bitonto.
Soddisfazione
è stata espressa degli
sportivi, tra i quali c’era anche il sindaco
Emilio Nicola Buccico. «La partita mi è
piaciuta - ha commentato il primo cittadino -.
Noi non siamo da ultimo posto in classifica e
il Barletta non lo era da primo. Il migliore in
campo, per me, è stato Della Corte, tempestivo
ed energico. Penso che la squadra abbia
bisogno di una maggiore impostazione in
attacco me, tutto sommato, sono fiducioso.
“Sono contento di essere venuto
al campo - ha detto il sindaco
Buccico -. Del resto, sono
stato un frequentatore assiduo
nel passato. L’Amministrazione
ha a cuore le sorte
della istituzione sportiva di
calcio più importante della città”
Sono contento di essere venuto al campo, del
resto, sono stato un frequentatore assiduo nel
passato. E poi, l’Amministrazione comunale
ha a cuore le sorte della istituzione sportiva
di calcio più importante della città». Dal canto
suo, l’allenatore Ruisi spiega che, dato
l’avversario di turno «la squadra mi premeva
metterla in campo tatticamente bene. Forse,
a livello di gioco, non abbiamo fatto grandi
cose, però i ragazzi ci hanno messo cuore e
determinazione. Sicuramente, dobbiamo
prendere qualche pedina importante, perchè
dobbiamo andare
avanti e scalare la
classifica. Del resto,
in questa giornata è
venuto fuori anche
qualche altro risultato
a nostro sfavore.
Penso alle vittorie
del Lavello, e a quella
del Venosa. Per recuperare
spazio e risalire
la china dobbiamo
cercare di correre non di camminare.
Contro il Barletta, però, i nostri ragazzi sono
stati bravissimi, applicando con cuore quello
che ho detto loro di fare. Abbiamo colto un
risultato positivo contro una corazzata. Devo,
poi, ringraziare i tifosi e tutti i collaboratori
del club per come ci hanno accolti mettendoci
a nostro agio e incoraggiandoci. Spesso
sarebbe importante anche solo un sorriso».
Il sindaco Emilio Nicola Buccico in tribuna col presidente Antonio
Padula. Sopra, il difensore Roberto Cocca [foto Genovese]
TENNIS SERIE A1 FEMMINILE| Le racchette pisticcesi, che cercavano almeno un punto, si arrendono a Prato. Le toscane vincono 3-1
Ancora uno scivolone per la Vis Elettrica
Gloria Pizzichini e Monica Scartone [foto Coniglio]
GIUSEPPE CONIGLIO
l PISTICCI. Seconda consecutiva
battuta d’arresto per la Vis
Elettrica Pisticci nel campionato
di serie A1 femminile di tennis e
questa volta senza attenuanti,
con la classifica che comincia ora
a farsi preoccupante. La squadra
lucana non è stata in grado di
opporre una valida resistenza alle
forti tenniste del Tc Prato che si
sono imposte per 3-1, sui campi di
via Firenze, riuscendo a rimontare
l’iniziale vantaggio delle
atlete pisticcesi. È stata infatti
Giulia Meruzzi ad aprire le danze
superando al termine di tre
combattuti set Astrid Besser. La
veronese dopo aver perso la prima
partita per 3-6 è salita poi in
cattedra, aggiudicandosi gli altri
due incontri con un netto 6-2,
frutto di una evidente supremazia
tecnica e tattica. Proprio la
vittoria della Meruzzi è stata
l’unica nota positiva della giornata,
perché nei match seguenti
le fiorentine hanno fatto prevalere
la loro maggiore classe e determinazione,
mentre la Vis non
è riuscita a capitalizzare da un
punto di vista psicologico il vantaggio
iniziale. Alessandra Di
Batte ha subito ristabilito le distanze
avendo la meglio su una
spenta Gloria Pizzichini, uscita
dal campo sconfitta in due set con
il risultato di 0-6 2-6, senza mai
entrare in partita. E subito dopo
Corinna Dentoni ha portato il Tc
Prato in vantaggio battendo per
6-3 6-2 la spagnola Laura Pous
Tio, che non sembra ancora al
meglio della forma per un campionato
così impegnativo. La Vis
Elettrica contava molto nella gara
di doppio per agguantare almeno
un punto ma la coppia toscana
formata da Dentoni-Basser
è riuscita, seppure con molta fatica,
a superare di misura il duo
lucano Meruzzi-Pizzichini in due
set con il punteggio di 6-4 6-4.
PALLACANESTRO SERIE B1| Il giudizio di capitan Longobardi
«La Bawer non è entrata
in gara nei primi due quarti»
«Purtroppo le percentuali
bassissime da tre
hanno condizionato
il nostro gioco. Abbiamo
insistito ed è andata male»
NANNI VEGLIA
l È’ stato negativo l’e s o rd i o
della Bawer, sconfitta al Pala-
Sassi 64-63 dal Ferentino. Un
solo punto di divario tra le due
squadre, ma al termine di una
partita rocambolesca e che ha
presentato in campo un Matera
dai due volti. Timorosa e
contratta nelle prime due frazioni,
in cui è stata sotto anche
di diciotto punti, più spavalda
e grintosa al rientro dall’in -
tervallo, la squadra allenata da
Roberto Miriello ha sciupato
il vantaggio di quattro lunghezze
nel finale ed è stata
condannata da alcune ingenuità.
«La verità è che nel primi
due quarti non siamo entrati
proprio in partita, l’avvio è
stato completamente negativo -
è l’analisi a caldo del capitano
Francesco Longobardi -. Di
positivo c'è stata la bella reazione
avuta nella seconda parte
di gara, anche se poi vengono
a mente solo gli ultimi
episodi sfortunati. Il problema
è che abbiamo spinto tanto per
recuperare lo svantaggio e per
questo siamo arrivati al finale
di gara con poca lucidità. Siamo
stati da un lato bravi a
riaprire una partita cominciata
male e dall’altro capaci di
gettarla via nel finale. È stata
una lezione, e come sempre mi
assumo le mie responsabilità,
ma al tempo stesso cerchiamo
anche di analizzare gli aspetti
positivi». La Bawer, in sostanza,
è venuta meno in una delle
sua armi vincenti, ovvero il
tiro dalla lunga distanza, cosa
che invece è riuscita alla perfezione
ai laziali. «Purtroppo
le percentuali bassissime da
tre hanno condizionato il nostro
gioco. Noi abbiamo insistito
ma è andata male. Giornate
storte in tal senso capitano.
Peccato - riprende Longobardi
-, perché ci tenevamo a
partire bene davanti al nostro
pubblico, ed invece è andata
come non speravamo. In questo
momento occorre mantenere
la calma, non farsi prendere
dal nervosismo. Siamo solo
all’inizio della stagione e sarebbe
davvero difficile se perdessimo
ora la pazienza. Bisogna,
invece, rimboccarsi le
maniche e lavorare per favorire
l’inserimento dei tanti giocatori
arrivati quest’anno nella
nuova mentalità. Ed il tal
senso sono fiducioso». Ripartendo,
magari, da quanto di
buono la Bawer ha fatto vedere
nella seconda metà dell’incon -
tro.
A TUTTO CAMPO
CALCIO JUNIOREDS
l Incamera ancora una sconfitta
il Matera, che cede per 3-1
sul campo di La Martella al forte
Grottaglie. I ragazzi di mister
Sandro Calculli, decimati dalle
assenze, fanno quel che possono
ma sono costretti a cedere alla
superiorità ospite. Gol della bandiera
dei biancazzurri siglato da
Francesco Cifarelli. [n.veg. ]
VOLLEY FEMMINILE B
l B E R N A L DA . Sonora sconfitta
interna per la Pink Riva
dei Greci Bernalda, superata,a
domicilio, nel PalaCampagna,
per 23-72, dalla corazzata Trani.
In evidenza, fra le joniche,
la cecchina Nicoletta Melchior
re, che ha messo a segno
15 punti. [an.mor.]
CALCIO A 5 UNDER 21
l Il Real Matera di Damiano
Andrisani espugna il campo
di Brindisi per 5-0. A segno
Pasquale Tataranni, Miche -
le Caione, Giuseppe Aruann
o, Nico Gammariello e Giu -
seppe Di Cuia. Parati tre tiri
liberi dal portiere Valerio App
i o.
[]n.veg.
l Pareggio per 5-5 per il Deportivo
nell’esordio del torneo
under 21. I ragazzi di M i ch e l e
Pavo n e, in vantaggio 5-1, non
riescono a sfruttare una gran
quantità di palle gol e nel finale
si fanno raggiungere, con i locali
che non restituiscono un pallone
buttato fuori dai materani. A
segno Saverio D’Aria (2), Piero
Di Mita, Lorenzo Di Simine e
Francesco Pisciotta. [n.veg.]
l Gli under 21 del Futura
3000 partono col piede giusto. È
travolgente l’esordio stagionale
in campionato. I ragazzi allenati
da Anderson Gasparetto
hanno battuto tra le mura
amiche per 10-0 il Csg Putignano.
Oscar Valiente cala un
poker di reti, tripletta di Giu -
seppe Mele, doppietta di An -
tonio Moliterno e rete di Ro -
dolfo Ximenes. [d.mas.]
CALCIO A 5 SERIE C1
l Il Deportivo batte 6-4 l’Ug -
giano. Sul 5-1 gli ospiti accorciano,
ma Tonio Festa chiude il
conto. Gli altri gol sono di Luca
Sergio (2), Cesare Rispoli,
Francesco Dubla e Ciro Masella.
Per l’Uggiano: G i ova n n i
Casella (2), Giampiero Recchia
e Giuseppe Cernusco. [n.veg.]
l SCANZANO JONICO. Pe -
sante sconfitta, 5-1, per la Libertas
in quel di Potenza contro
la Meco. In rete per gli jonici
Erasmo Sergio. Ed ora, per il
rilancio, attesi il difensore Lu -
ciano Corsano e l’attaccante
Domenico Dipinto, di ritorno
nel calcio a 5 dopo l’esperienza,
positiva, in quello ad 11 con
l’Atletico Scanzano. [fi. me.]
l MONTALBANO JONICO. Il
Maschito mette a tacere la Libertas
Montalbano che in trasferta
rimedia una sonora batosta,
più che una sconfitta. Silenzio
stampa in casa Libertas, nessuno
del team, calciatori compresi,
risulta telefonicamente raggiungibile.
Persino patron Lerose.
Venti a uno il risultato finale,
forse questo il motivo dell’ir reperibilità
di massa. [fra.ro.]
l P O L I C O R O. Non conosce
ostacoli il cammino della Pleiade,
vittoriosa con il Santa Maria
Verderuolo per 5-3. Marcatori
Francesco Corbino, Pa s q u a l e
M e l i d o r o, Giovani De Lorenz
o e Gianni Stigliano con un
doppietta. Fulminante la partenza
dei policoresi con un 2-0,
che sarà recuperato dagli avversari
all’inizio della ripresa.
Poi si scatena Stigliano. [n. buc.]
l M I G L I O N I C O. Prima vittoria
casalinga per il Raloca Miglionico
che ha battuto per 8-3 la Dinamo
Marconia. I gol del quintetto
di mister Giuseppe Musillo
sono di Nicola Di Pede (2),
Francesco Campea (2), Giovan -
ni Laperchia(2), Emanuele Piccinni
ePiero Lamacchia. Per gli
ospiti, reti di Gianni Roger (2) e
Mariano Quinto. [gia. ama]
l PISTICCI. Non sono bastate
le reti realizzate da Domenico
Fa l i e r o e Vito Panio (2), per evitare
la quarta sconfitta consecutiva
alla Fecip. A Rapolla gialloblù
sconfitti per 4-3. Gara combattuta
che ha visto i padroni di
casa portarsi sul 3-1 e costringere
la Fecip ad inseguire. Inseguimento
che, purtroppo per i
pisticcesi, è rimasto tale. [p.miol.]
CALCIO FEMMINILE SERIE B
l L’Asd Cavaliere si arrende
nella trasferta con il Montaquila
con il punteggio di 4-2. Gara coraggiosa
delle ragazze di Dome -
nico Montemurro, che tengono
testa alle più quotate avversarie,
sbagliando anche un rigore che
poteva riaprire la partita. Le due
reti biancazzurre sono della centrocampista
Santoro. [n.veg.]
MOTOCICLISMO| Nonostante sia partito in pole position il pilota si è dovuto accontentare
Vizziello solo terzo al Mugello
NICOLA BUCCOLO
l P O L I C O R O. Non gli è riuscito
il colpo al pilota Gia -
nluca Vizziello, con la sua
Yamaha R6, di chiudere sulla
pista del Mugello con un’altra
vittoria (sarebbe stata la seconda
della stagione) l’ultima
gara del campionato italiano
di velocità, come aveva fatto
nella penultima gara il 16
settembre scorso sulla pista
romagnola di Misano Adriatico.
Come allora, anche al
Mugello ieri pomeriggio, il
campione policorese era partito
in pole ma in questa occasione
non ha avuto fortuna.
Ha girato per quasi tutto il
percorso nelle prime posizioni,
ma qualche piccolo problema
meccanico non gli ha
permesso di sfoderare tutta la
sua potenza nel finale per
piazzare la sua ruota davanti
a tutti e si è dovuto accontentare
del terzo posto, salendo
sul gradino più basso
del podio. Anche nella classifica
generale (il titolo di
campione italiano se l’era assicurato
già con una gara di
anticipo Massimo Roccoli),
Vizziello, che puntava alla
piazza d’onore, si è dovuto
accontentare del terzo posto,
non essendo stati sufficienti i
sedici punti guadagnati a
scalzare dal secondo posto
Stefano Cruciani.
Vizziello, portacolori nella
stagione che si è appena conclusa
del team spezzino Yamaha
Rg, chiude con questo
terzo posto nel campionato
italiano di velocità ed è entrato
tra i primi dieci al mondo
nel campionato del mondo
Supersport. Ora si appresta a
cambiare team. Il titolare Robert
Gianfardoni ha infatti
reso noto telefonicamente che
quest’anno passerà con la Ducati
al Superbike. «A Gianluca
- ci ha detto - che so in
procinto di passare alla Honda,
lo seguiremo sempre un
occhio di riguardo per le stagioni
future nella categoria
Superbike. Nella Supersport
ha dimostrato di essere tra i
primi piloti al mondo».
Insomma, la stagione ormai è
alle spalle e naturalmente, si
pensa al futuro. Un futuro che
potrebbe tingersi ancora più
di soddisfazioni. I presupposti
non mancano.
Il pilota Gianluca Vizziello
ATLETICA | Sorride dopo la maratona il podista di Tursi. In campo femminile la spunta Colucci
Matera-Picciano, vince Francolino
l Giuse ppe
organizzata dalla
Francolino della
Athlos Mara-
Atleti Amatori
toneti Matera
Tursi per la
ed intitolata altoneti
gara maschile
la memoria di
ed Anna Colucci
Valeria Grippo,
del gruppo
figlia di un dirigente
sportivo Athlos
della so-
Maratoneti Matera
cietà sportiva,
per la gara
femminile sono
i vincitori della
diciassettesima
che lo scorso anno
perse tragicamente
la vita,
insieme al suo
edizione della La partenza della mezzamaratona Matera-Picciano [foto Genovese] fidanzato, cadendo
mezza maratona
Matera-Picciano, classica di podismo della
città dei Sassi. I due atleti che gareggiavano
rispettivamente nella categoria Master
35 e Master 45 hanno condotto la prova
sin dalle prime battute. Francolino e Colucci
sin dalla partenza in via XX Settembre, nei
pressi del palazzo della Prefettura, hanno
preso in mano le redini della competizione
da un mu-
retto negli antichi rioni Sassi. I due podisti
hanno staccato con un ampio margine gli
inseguitori giungendo indisturbati sul traguardo
nella piazzola antistante il santuario
di Picciano. Francolino ha percoso i 21 chilometri
in 1h20'31” mentre Colucci in 1h42'.
Nella PM 24/35 il successo è andato ad Eustachio
Scarano dell’Athlos Matera. [d.mas.]

ilQuotidiano
7ª GIORNATA
•Lunedì 15 ottobre 2007
Sport 37
SERIE D Girone H 7ª giornata
Brindisi - S.Felice 2 - 2
p.t.: 32’ Caputo (B), 34’ Buonocore (S),
43’ De Palma (B); s.t.: 26’ st Palombo (S)
Francavilla - Venosa 1 - 2
p.t.: 18’ Branicki (V); s.t.: 10’ Collutto
(F), 35’ Malagnino (V)
Grottaglie - Gragnano 1 - 0
p.t.: 44’ Marchi
Lavello - Sapri 2 - 1
s.t.: 1’ Esposito (L), 17’ Pirrone (S), 22’
Ancora (L)
Matera - Barletta 0 - 0
Pomigliano - Fasano 2 - 1
p.t.: 24’ (r) Monaco (P); s.t.: 17’ (r) Radicchio
(F), 40’ Pastore (P)
Quarto - Ischia 1 - 1
s.t.: 8’ Saurino (I), 9’ (r) Esposito C.
(Q)
Savoia - Bitonto 0 - 2
p.t.: 34’ e 39’Pignatta
Viribus U. - Giugliano 2 - 1
s.t.: 30’ Albadoro (G), 33’ e 43’ Marzullo
(V)
Squadre
Punti Gioc.
Casa
V N P
Fuori
V N P
Totale
V N P
Reti Casa
F
S
Reti Fuori
F
S
Reti Totale
Bitonto 16 7 2 1 0 3 0 1 5 1 1 4 0 7 4 11 4
Barletta 15 7 3 0 0 1 3 0 4 3 0 10 0 4 1 14 1
Pomigliano 14 7 3 1 0 1 1 1 4 2 1 8 2 3 3 11 5
S.Felice 13 7 2 0 1 2 1 1 4 1 2 8 4 9 5 17 9
Grottaglie 13 7 2 2 0 1 2 0 3 4 0 5 3 7 5 12 8
Brindisi 12 7 2 2 0 1 1 1 3 3 1 7 4 5 6 12 10
H.Venosa 10 7 2 1 0 1 0 3 3 1 3 4 1 5 8 9 9
Fasano 9 7 2 1 0 0 2 2 2 3 2 5 2 3 6 8 8
Viribus U. 9 7 2 1 1 0 2 1 2 3 2 6 8 3 5 9 13
Giugliano 9 7 2 0 1 1 0 3 3 0 4 4 3 3 10 7 13
Francavilla 8 7 1 2 1 0 3 0 1 5 1 7 6 4 4 11 10
Gragnano 8 7 0 2 1 2 0 2 2 2 3 4 7 5 6 9 13
Ischia 7 7 0 1 2 1 3 0 1 4 2 2 4 6 5 8 9
Quarto 6 7 1 2 1 0 1 2 1 3 3 6 7 0 3 6 10
Sapri 5 7 0 1 2 1 1 2 1 2 4 4 6 6 6 10 12
Lavello * (-1) 5 7 2 0 2 0 0 3 2 0 5 6 6 1 7 7 13
Savoia 5 7 1 2 1 0 0 3 1 2 4 6 6 0 7 6 13
Matera 3 7 0 2 2 0 1 2 0 3 4 1 4 2 6 3 10
F
S
prossimo turno 21/10 ore 15
Barletta - LAVELLO
Bitonto - Brindisi
Fasano - Quarto
Giugliano - Savoia
Gragnano - Pomigliano
H.VENOSA - MATERA
Ischia - FRANCAVILLA
Sapri - Viribus U.
S.Felice - Grottaglie
5 Reti: Visciglia (Sapri, 1); Ingenito (S.Felice)
4 Reti: Pignatta (Bitonto); Chiesa, Marchi
(Grottaglie); Palombo (S.Felice)
3 Reti: Laviano, Romano (Barletta); Corazzini
(Brindisi); Giacco (Fasano, 1); Del Prete, Di
Senso (Francavilla); Albadoro (Giugliano);
Orefice (Ischia); Ancora (Lavello, 1); Incoronato
(Savoia); Buonocore, Di Girolamo
(S.Felice); Aliberta (Viribus U.)
2 Reti: Pinto; Piperissa (Barletta); Modesto
(Bitonto); De Palma (Brindisi); Radicchio (Fasano,
1); Chisena (1), Collutto (Francavilla);
MARCATORI
Scarpato (Giugliano); Del Gaudio (Gragnano,
1); Simonetti (Grottaglie); Branicki, Conte
(H.Venosa); Impagliazzo, Saurino (Ischia);
Esposito (Lavello); Alfieri, Genco, Monaco
(1), Pastore (Pomigliano); Esposito C. (Quarto);
Pirrone, Umbro (Sapri); Marzullo (Viribus
U.)
1 Rete: D'Angelo, Rizzo, Tangorra (Barletta);
Buttazzoni, Gallicchio, Sanso (Bitonto); Caputo,
Fiore, Greco, Menga, Pagano, Picci,
Pinto (Brindisi); De Pascalis, Rufini, Torrens
(Fasano); Romeo (Francavilla); D'Avanzo, Di
Gioacchino (Giugliano); Bottone, Cervone,
Del Sorbo, Di Bonito, Lucarelli, Porzio, Ruggiero
(Gragnano); De Angelis, Lots (Grottaglie);
Carlino, Ciocia, Livieri, Malagnino
(H.Venosa); Mattera (Ischia); Di Senso, Petrachi
(Lavello); Marsico, Risi, Scudiero (Matera);
Ausiello, Castaldi, D'Avanzo (Pomigliano);
Di Rocco, Disani, Maradona, Pisani
(Quarto); Toscano (Sapri); De Biase, Solvimene,
Venditto (Savoia); Verolino, Zolfo
(S.Felice); Cipiglio, Maiella, Manco, Sansone
(Viribus U.)
Livieri contrastato
DERBY Espulsi Mels e il polacco. Esordio in maglia gialloverde per il neo acquisto Chiaiese
Malagnino firma l’exploit sul Sinni
Colluto nella ripresa aveva rimediato al calcio di rigore di Branicki
FRANCAVILLA 1
H. VENOSA 2
FRANCAVILLA (4-4-2): Mancino
5; Colluto 7, Gioia 6, Diallo 6, Nicolao
6 (dal 24' s.t. Autiero 6); Farinola
5,5 (dal 4's.t Pioggia 6,5),
Mels 6,5, Folino 7,5, Di Senso 6
(dal 35' s.t. De Freitas s.v); Chisena
6, Del Prete 5. A disp. Bruno,
Marziale, Cordisco, Lo Prete All.:
Lazic 6
VENOSA (4-4-2): Curci 6,5; Giunta
6, Tranchino 6, Musco 6,5 , Carlino
7; Papagni 6 (dal s.t. Chiaiese
6), Conte 6,5 , D'Andrea 6, Malagnino
7 (dal 41's.t. Mirabile s.v);
Livieri 6,5, Branicki 7. A disp.: Castelgrande,
Vitale, Persichino,
Grasso, Piscopo All.: Di Pasquale
6,5
ARBITRO: Di Vuolo di Castellamare
di Stabia 5
MARCATORI: Branicki (R) al 24'
p.t., Colluto al 21' s.t., Malagnino
al 35' s.t.
NOTE: Spettatori 600 circa di cui
una cinquantina ospiti, tempo sereno,
terreno in buone condizioni
Ammoniti: Gioia, Papagni, Malagnino,
Livieri, Curci Espulsioni:
Mels al 5' st per una manata ad un
avversario Angoli 10-4 per il
Francavilla, 37’ st Branicki del Venosa.
Recupero: 0’ pt, 3' minuti
nel secondo tempo
FRANCAVILLA- Alla fine l'imbattibilità
del Francavilla termina
nel secondo derby della stagione
davanti ad un ordinato e cinico Venosa.
I derby continuano a rivelarsi
la bestia nera della squadra sinnica
che contro le compagini corregionali
non riesce ad esprimersi
al meglio e soprattutto perdendo
punti preziosi così come accadde
nella passata stagione.
Anche in questa occasione gli
spettatori hanno assistito ad una
gara non di certo
spettacolare,molto combattuta e
segnata da alcune scelte arbitrali
più che discutibili.
Al triplice fischio di gara è stato
il Venosa di mister Di Pasquale a
risultare la squadra vincitrice con
il risultato di 2-1 cogliendo un importante
successo in trasferta che
tra l'altro permette il sorpasso in
Il rigore di Branicki (foto www. fcfrancavilla.it)
classifica ai danni del Francavilla.
Prima parte di gara principalmente
di marca rossoblu che però
non riescono a portare pericoli
dalle parti di Curci. Il Venosa si affida
alle ripartenze e alle palle lunghe
per la torre Branicki.
Al 24' la formazione oraziana
passa in vantaggio su calcio di rigore
e riesce a controllare un
Francavilla abbastanza timido che
si affida alle giocate di Folino e di
Mels.
Nella ripresa scende in campo
un Francavilla più convinto che
anche in dieci riesce a riaprire la
gara, ma nel momento migliore
arriva la rete di Malagnino, propiziata
da un errore del portiere rossoblu,
che consente al Venosa di
condurre in porto in tre punti.
Passiamo alla cronaca: al 4' il Venosa
tenta di sorprendere il Francavilla
con una punizione spiovente
di Malagnino che trova in area
Conte che si coordina e il tiro che
sembra indirizzato verso la porta
viene ribattuto da Di Senso.
Il Francavilla cerca di sfondare
sulla sinistra con Chisena, ma i
tentativi dell'attaccante rossoblu
costantemente raddoppiato vengono
fermati sul nascere.
Al 10' è ancora Chisena a farsi
vedere lanciando in profondità Farinola
che crossa in mezzo senza
trovare nessun compagno pronto
a battere a rete. Sette minuti dopo
Di Senso serve in profondità Del
Prete che viene fermato prontamente
da Musco che si rifugia in
angolo.
Al minuto 24 il primo episodio a
sfavore del Francavilla: Malagnino
mette in mezzo da corner in
area si vede Branicki franare a terra
e l'arbitro assegna un calcio di
rigore al Venosa tra lo stupore generale
dei giocatori di entrambe le
formazioni. La punta batte e realizza
il penalty da lui conquistato.
Il Francavilla passa al 4-2-3-1
con Mels libero di svariare con la
speranza di sorprendere gli avversari,
ma la squadra di mister Lazic
non riesce ad imbastire delle serie
azioni di attacco.
Al 31' Mels trova uno spiraglio
per lanciare centralmente Chisena
che in posizione vantaggiosa viene
anticipato da Musco prima di
poter concludere.
Cinque minuti dopo il cambio di
gioco di Folino trova Del Prete solo
sulla destra, la conclusione da
posizione centrale finisce sull'
esterno della rete. Pochi minuti
dopo azione fotocopia sull'asse Folino-Del
Prete, questa volta l'attaccante
tenta di servire in mezzo
Chisena, ma sbaglia il tempo del
passaggio.
Ad inizio ripresa mister Lazic
mette in campo Pioggia per Farinola
con l'intento di passare al 3-4-
3, ma l'assurda espulsione di Mels
crea non pochi problemi alla formazione
rossoblu.
Il Francavilla guadagna un angolo
dopo il cross di Pioggia. Mentre
Di Senso sta per batterlo Papagni
rimane a terra per un'involontaria
manata di Mels che stava per
venire incontro alla palla. Sembra
che arbitro e assistente abbiano
considerato il gesto come scontro
di gioco, ma dopo le proteste del
numero sette gialloverde, rialzatosi
prontamente, Di Vuolo espelle
Mels.
La squadra rossoblu non si perde
d'animo e seppur con l'uomo in
meno costringe il Venosa a difendersi.
Al 10' Nicolao ha la palla
buona per pareggiare , ma Curci
si oppone alla conclusione del giovane
terzino. Tre minuti dopo il
Venosa spreca clamorosamente la
palla del raddoppio con Branicki
che spara alto da buonissima posizione.
Al 20' il Francavilla trova la rete
del pareggio con Colluto brucia in
velocità gli avversari convergendo
dalla destra e batte Curci. Il Venosa
seppur numericamente superiore
sembra in balia degli avversari
che al 26' sfiorano la rete della
rimonta nuovamente con Colluto,
che questa volta non inquadra.
Al 35' arriva la doccia fredda per
i padroni di casa. Branicki fa da
sponda per Malagnino che solo
tra le linee controlla e tira dai 25
metri. La conclusione è angolata,
ma debole motivo per cui Mancino
non è sembrato esente da colpe.
Due minuti più tardi anche il Venosa
resta in dieci per l'espulsione
di Branicki che colpisce con una
gomitata al volto Di Senso.
Il Francavilla prova gli ultimi disperati
assalti e il Venosa sbaglia
la rete del 1-3 con Livieri.
Sarebbe stata una punizione eccessiva,
ma nel calcio tutto può accadere.
Lorenzo Delle Lucche
sport@luedi.it

Sport
38 Lunedì 15 ottobre 2007•
ilQuotidiano
5ª GIORNATA DERBY Di Pasquale: «Continuando su questa strada potremo conquistare la salvezza»
«Male arbitro e squadra»
Il patron rossoblù Cupparo annuncia il silenzio stampa
A FINA a gara umori diametralmente
opposti per le due
compagini. Se il Venosa può
festeggiare la vittoria su un
campo ostico come il “Nunzio
Fittipaldi”, l'ultima squadra
corsara in una gara di campionato
è stata la Turris nel
dicembre scorso, il Francavilla
mastica amaro e annuncia
il silenzio stampa. Unico a
spiegarne i motivi e a rilasciare
alcune dichiarazioni a
fine gara è stato il presidente
Francesco Cupparo. «La
squadra e il tecnico preferiscono
non rilasciare alcuna
dichiarazione perché in disaccordo
con la direzione di
gara odierna» . Quando gli
si chiede di commentare la
gara di oggi il presidente
spiega: «La nostra sconfitta?
Oggi c'è stato un incidente di
percorso, ma non riguarda
noi bensì l'arbitro. Mi auguro
che sia l'ultimo perché non
può danneggiare una squadra
che ha giocato bene come
ha fatto oggi il Francavilla.
Diciamo purtroppo che è stata
una giornata storta per il
Francavilla e per l'arbitro».
Il patron rossoblu si è fatto
un'idea anche sul brutto periodo,
dal punto di vista dei
risultati che la squadra sta
attraversando: «Forse è colpa
dei troppi complimenti ricevuti
dopo la gara con il Brindisi.
Siamo una piccola realtà
e dobbiamo tenere i piedi per
terra ogni qualvolta si scende
in campo, evidentemente
questo non è successo nelle
ultime partite». Molto soddisfatto
mister Di Pasquale per
la prestazione del suo Venosa:
«I miei ragazzi hanno fatto
un ottima prestazione, così
come abbiamo sempre fatto
in questa stagione fuori casa.
Mancava solo un risultato positivo.
Raccogliere poi i tre
punti qui, ci riempie di grande
orgoglio soprattutto. Abbiamo
disputato una grande
gara, per batterci ci voleva
una prestazione super». Sull'arbitraggio
il tecnico gialloverde
non è entrato nel merito
delle decisioni: «Non è mia
abitudine commentare la direzione
di gara. Dico solo che
l'arbitro è una delle ventitre
persone che scendono in
campo, come può sbagliare
un calciatore può sbagliare
lui». Sui prossimi impegni
del Venosa: «Dobbiamo giocare
bene come abbiamo fatto
oggi, il nostro progetto non
cambia. Dobbiamo salvarci,
ovvio che se si continua su
questa falsariga ci riusciremo».
Lorenzo Delle Lucche
sport@luedi.it
DAGLI ALTRI CAMPI
BRINDISI 2
AVERSA NORMANNA 2
BRINDISI (4-4-2): Ferla 6; Colella
6, Corazzini 6, Pesce Rojas 6 (30' st
Picci sv), Barca 6; Caputo 6.5, Deleonardis
6, Menga 6 (9' st Ruggiero
5.5), Sifonetti 6.5; De Palma 6.5,
Greco 6 (39' st Blasi sv). A disp.: Iofrida,
Di Giorgio, Frascaro, Pagano.
All.: Giugno.
AVERSA NORMANNA (4-2-3-1):
Marino 5.5; Cozzolino 6, Serino 6,
Di Girolamo 6, De Santo 6; Di Pietro
6, Zolfo 6 (1' st Romaniello 6);
Longo 6 (3' st Arini 6), Buonocore
6, Coquin 5.5 (3' st Ingenito 6.5);
Palumbo 6.5. A disp.: Robustelli,
Avolio, Posillipo, Andreozzi. All.:
Boccolini.
ARBITRO: Bindoni di Venezia.
MARCATORI: 32' pt Caputo (B),
34' pt Buonocore (AN), 42' pt De
Palma (B); 26' st Palumbo (AN).
NOTE: spetttatori tremila circa.
Ammoniti Deleonardis, De Palma,
Di Pietro, Arini, Corazzini, Marino,
Greco. Espulso al 29' st Cozzolino.
Angoli 5-2 per il Brindisi.
Il presidente Franco Cupparo con il fratello e il vice Nicolino
Nicolao (le foto sono di www.fcfrancavilla.it)
Malagnino in azione e sotto i tifosi del Venosa
GROTTAGLIE 1
GRAGNANO 0
GROTTAGLIE (4-3-1-2): Laghezza
6; Fortugno 6, Di Donna 6, Camassa
7, Pirone 7; Marini 6.5, Marchi
6.5, D’Amario 7; D’Amblè 6 (30' st
Piroscia sv); Chiesa 6, Lops sv (21'
pt Lacarra, 44' st Solidoro sv). A disp.:
Giannone, Petrelli, Favret, Cormio.
All.: Del Rosso.
GRAGNANO (4-1-4-1): Castaldo
5.5; Moccia 6 (20' st Salomone 6),
Imparato 6, Coccorullo 6.5, Porzio
Catello 6; Del Gaudio 6.5; Porzio Ciro
6.5, Temponi 6.5 (35' st Polverino
sv), Bencardino 6, Di Bonito 6
(40' st Cerbone sv); Del Sorbo 6. A
disp.: Manzella, Pagano, Gargiulo,
Cappiello. All.: Foglia Manzillo.
ARBITRO: Assisi di Roma.
MARCATORE: 44' pt Marchi.
NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti
Di Donna per il Grottaglie,
Coccorullo e Salomone per il Gragnano.
Angoli 3-5. Rec.: 1' pt.; 5'
st.
POMIGLIANO 2
FASANO 1
POMIGLIANO (4-4-2): Gatti 6.5; Viscido
7, Ferullo 7, Liberti 7.5, Carrieri
6.5; Nicoletti 6.5, Genco 7, Ausiello
6.5, Pirozzi 6.5 N. (26' st Pignalosa
6); Monaco 6.5 (33' st Castaldi
6), D’Avanzo 6 (18' st Pastore
7). A disp.: Manno, Biancardi, Giacinto,
Cerilli. All.: Pirozzi E.
FASANO (4-3-3): La Guardia 5; Costernino
6, Grazioso 6, Soto 6, Cota
6; Rufini 6.5, Milanese 6 (13' st Mazzone
5.5), Torrens 6; Candita 7,
Giacco 5 (14' st De Pascalis 5.5), Radicchio
6.5. A disp.: Fortunato, Medico,
Selvarolo, Belforte, Pistoia.
All.: Calamo (Pettinicchio squal.).
ARBITRO: De Salvo di Messina.
MARCATORI: 24' pt Monaco (P,
rig.), 17' st Radicchio (F, rig.), 40' st
Pastore (P).
NOTE: Spettatori 1500 circa, con
60 tifosi ospiti. Ammoniti: Milanese
(F), Ferullo (P), Ausiello (P), D’Avanzo
(P), Candita (F), Genco (P),
Cota (F), Pastore (P), Nicoletti (P).
Angoli 2-2. Rec.: 1' pt; 3' st.
LE PAGELLE FRANCAVILLA
MANCINO 5: viene chiamato in causa in un
paio di uscite e in occasione delle due reti del
Venosa. Ovviamente non gli si chiede di parare
i rigori, ma di parare il parabile. Sulla conclusione
di Malignino sembra esserci e invece
si fa sfuggire la palla in rete.
COLLUTO 7: schierato in difesa, svolge con
disinvoltura il lavoro difensivo. In avanti si vede
poco nel primo tempo, ma nel secondo diventa
il padrone della fascia destra fiondandosi
negli spazi che lascia la retroguardia avversaria.
Segno un gol di pregevole fattura che
vale il parima sbaglia il 2-1
GIOIA 6: buona prova del sempreverde difensore
centrale che si fa trovare pronto ogni
qualvolta viene chiamato in causa.
DIALLO 6: l'intesa con Gioia sembra ottima e
sembra trarne vantaggio. Bravo in marcatura,
si prende però dei rischi che non dovrebbe
in fase di disimpegno.
NICOLAO 6: chiude con puntualità si fa saltare
difficilmente, è bravo a inseguire e a fermare
Livieri lanciato tutto solo verso la porta.
Viene sostituito per crampi (dal 24' s.t. Autiero
6: si impegna e dà copertura quando
Colluto viene spostato a centrocampo)
FARINOLA 5,5: solo un tempo per il giovane
esterno destro che mostra intelligenza e buona
padronanza del pallone. (dal 4's.t Pioggia
6,5 ) bella prestazione del centrale soprattutto
quando la squadra in dieci deve recuperare il
risultato.
MELS 6,5 gioca discretamente nella posizione
che ormai mister Lazic ha deciso per lui.
Dopo lo svantaggio viene spostato a ridosso
delle punte dove riesce a mostrare il suo talento.
FOLINO 7,5: Vera anima della squadra. Ha
lottato dal primo al novantesimo minuto. Bravissimo
a trasformare l'azione da difensiva a
offensiva.
DI SENSO 6: (dal 35' s.t. De Freitas s.v): dopo
la gara con il Matera vorremmo vederlo sempre
saltare gli avversari come birilli. .
CHISENA 6: non una delle sue migliori prestazioni,
ma riesce sempre a creare qualcosa
come l'assist a Colluto.
Del Prete 5: corre e si dimena su tutto il fronte
d'attacco, ma è irriconoscibile in ciò che sa
fare meglio, ossia il concludere a rete. (l.d.l)
SAVOIA 0
BITONTO 2
SAVOIA (4-4-2): Pica 6.5 (33' pt Ingenito 4);
Antuoni 4 (19' st De Biase 5), Scognamiglio
5, Riccio 5, Pariggiano 4; Solimene 4.5, Siciliano
5 (33' pt Rufino 4), Costantino 5, De
Rosa 4.5; Incoronato 6, Caso 5.5. A disp.:
Immobile, Esposito A., Stanzione, Venditto.
All.: Capuano.
BITONTO (4-4-2): Galeano 6; Di Donato 6,
Maglione 6, Marcosano 6.5, De Pasquale 6;
QUARTO 1
ISCHIA 1
QUARTO (4-4-1-1): Fernandez 7;
Tizzano 7, Monaco 7, Esposito C. 7,
Esposito M. 7; Flauto 6.5, Buonocore
sv (24' pt Di Pietro 5.5), Rocco
5.5, Ursumanno 7; Maradona 6.5;
Lepre 5.5 (34' st Greco sv). A disp.:
Navarra, Vorzillo, Esposito S.,
Esposito B., De Rosa. All.: Amorosetti.
ISCHIA (4-4-2): Celli 6; Di Meglio 6
(44' st Monti sv), Castaldo 6, Mattera
6.5, Caldore 6.5; Orefice 6, Manzo
6, Formidabile 6.5, Saurino 6.5;
Ferraro 6, Alterio 6.5 (40' st La Rosa
sv). A disp.: Vergara, Esposito,
Accurso, Trofa, Dispigno. All.: Impagliazzo.
ARBITRO: Abbattista di Molfetta.
MARCATORI: 8'st Ferraro (I), 9'st
Esposito C. (Q, rig).
NOTE: Spettatori 1000 circa. Ammoniti:
Rocco (Q), Monaco (Q), Maradona
(Q), Mattera (I), Di Meglio
(I), Manzo (I). Rec.: 2' pt; 3' st.
LE PAGELLE VENOSA
CURCI 6,5: Lavoro d’ordinaria amministrazione
e non poteva nulla sulla rete di
Colluto, bravo nella parata su Nicolao
quando ci ha messo un piede provvidenziale.
GIUNTA 6: Dalle sue parti Di Senso non
ha avuto vita facile.
Tranchino 6: Ha contenuto bene, solo
nell’occasione del pareggio su Colluto ha
perso il duello.
MUSCO 6,5: Prestazione di grande
spessore nonostante avesse di fronte
gente di grosse qualità tecniche, un
chiaro esempio di dove possono arriovare
motivazioni e applicazione.
CARLINO 7: Tra i migliori in campo del
Venosa. Ottimo in fase d’impostazione e
di rottura.
PAPAGNI 6: Un innesto d’esperienza e il
suo peso si fa sentire. Esce perchè non è
ancora al top della condizione (dal s.t.
Chiaiese 6: Esordio in maglia gialloverde
per l’ischitano dai piedi buoni, ma
stavolta il suo ingresso non incide sul
match).
CONTE 6,5: Prezioso il suo lavoro, uno
che fa degli schemi di Di Pasquale una
lezione recitata a memoria.
D'ANDREA 6: Dalle sue parti si ritrova
con Folino chje è certamente uno dei più
positivi dei sinnici, ma portare a casa
una siufficienza non è roba da poco in
un derby.
MALAGNINO 7: Il suo tiraccio poteva
sembrare esageratop, perchè da quella
distanza difficvilmente si fa gol. Invece
Mancino gli ha regalato la papera dell’anno
e per il Francavilla è calatra la
notte fonda. Invece Malagnino si sta
confermando elemento clou dello schiaramento
gialloverde e capitano degno di
questo nome (dal 41's.t. Mirabile s.v).
LIVIERI 6,5: Molta quantità, ma anche
qualità. Elemento importante.
BRANICKI 7: freddo il polacco sul rigore
calciato alla sinistra di Mancino, da
censura lla manata all’avversario che gli
costerà la presenza nel derby con il Matera
di domenica.
l.d.l.
Il Savoia incassa la prima sconfitta di mister Aita
Bitonto passa anche a Torre
Sanso 7 (39' st Modesto sv), Iannini 6 (32' pt
Cimadomo 6), Manzo 6, Buttazzoni 6.5; Pignatta
7 (19' st Cantatore 6), Gallicchio 6. A
disp.: Montagna, Scarlato, De Palma, Fusco.
All.: Zunico.
ARBITRO: Marinelli di Jesi.
MARCATORI: 35' pt e 39' pt Pignatta.
NOTE: Spettatori 1500 circa.
Espulso dalla panchina al 42' st Venditto
(S) per proteste.
Ammoniti: Caso (S), Manzo (B), Antuoni
(S), Solimene (S), Buttazzoni (B), Incoronato
(S). Angoli 6-6. Recuperi: 6' pt, 4' st.
VIRIBUS UNITIS 2
GIUGLIANO 1
VIRIBUS UNITIS (4-4-2): Indolfi
6.5; Panico 6, Galliano 6, Speranza
6, Martino 6; Sansone 6.5, Barone
6.5 (25' st Manco 6.5), Aliperta 5.5
(29' st Ronca sv), Marzullo 7.5 (47'
st Pierno sv); Falcone 6.5, Majella 6.
A disp.: Avino, Di Pietro, Iovane, Carotenuto.
All.: Cimmino.
GIUGLIANO (4-4-1-1): Musella 6.5;
Varchetta 6, Barbato 6, Trovato 6,
Ciccarelli 6; Scarpato 6.5 (41' st D’Avanzo
sv), Boemio 6, Di Gioacchino
4, Liberti 6.5 (33' st Poziello sv); Albadoro
7 (37' st Bosco sv); Flaminio
6. A disp.: Di Meglio, Simonetti, Pini,
Avolio. All.: De Simone.
ARBITRO: Ternullo di Acireale.
MARCATORI: 28' st Albadoro (G),
34' st e 43' st Marzullo (V).
NOTE: Spettatori 250 circa, con
sparuta di tifosi ospiti. Ammoniti:
Galliano (V), Majella, Albadoro, Boemio.
Espulso: al 46' st Di Gioacchino
(G) per gioco falloso. Angoli 7-6
per il Giugliano. Rec.: 2'pt; 4' st.

ilQuotidiano
7ª GIORNATA
Sport •Lunedì 15 ottobre 2007 39
Esordi positivi per Cocca, Passiatore e Ruisi. Fischi a fine gara per Chiricallo e compagni
Matera, un punto prezioso
Barletta pericoloso solo su palla inattiva: giusto il pari
MATERA 0
BARLETTA 0
MATERA (4-4-2) Buono
6,5; D. Grassani 6, Raimondi
6,5 Cocca 6,5 (17’ st F.
Grassani 6), Della Corte 7;
Risi 6, Naglieri 6, Gambino
6, Schettino 5,5 (1’ st Selvaggi
6); Novembrino 6,
Passiatore 6 (1’ st Ferrentino
6). adisp.: Petruzzelli,
Valdez, Lottino, Marsico.
All. Ruisi 6,5
BARLETTA (4-4-2): Liccardi
6; Mascia 6, Tangorra 6,
D’Angelo 6, Iervolino 6;
Russo 6,5, Daleno 6 (17’ st
Tenzone 5,5), Salvagno 6,
De Cecco 6; Laviano 5,5 (28’
st Piperissa sv), Romano
6,5. A disp.: Quintagliano,
Lanciano, Rizzi, Coppola,
Merafina. All. Chiricallo 6
ARBITRO: Albertini di
Ascoli 7
NOTE: Terreno in ottime
condizioni. Spettatori circa
2500 di cui più di 800 provenienti
da Barletta. Ammoniti:
Naglieri e Buono
per il Matera e Daleno del
Barletta. Angoli 7-1 per il
Barletta. Recupero 1’ pt, 4’
st.
MATERA- Un punto che fa
morale. La classifica resta
inguardabile, ma tirarsi via
dalla zona calda non è facile
e in particolare quando ci
sono i lavori in corso come
nel Matera attuale.
Terza domenica senza
sconfitte, ma è chiaro che si
tratta di un bicchiere mezzo
pieno e non il contrario in
un bilancio complessivo di
questi tre pareggi.
Sull’altra sponda i tifosi
del Barletta non hanno gradito
la mancata vittoria ed a
fine gara ci sono stati fischi
IL MATERA regge alla corazzata
Barletta. E' stato
positivo l'esordio del neo
tecnico del Matera, Pietro
Ruisi, che ha portato a casa
un pareggio, il terzo di fila
per i biancazzurri, contro
un Barletta certamente di
spesore tecnico superiore.
Primo esame, come l'ha
chiamato il tecnico di origini
siciliane, superato a pieni
voti. “Ho visto un buon
Matera, certo a livello di
gioco non abbiamo fatto vedere
grandi cose ma i ragazzi
hanno messo tanto
cuore e tanta grinta. D'ora
in avanti dobbiamo correre
e non commettere errori se
vogliamo scalare la classifica
e tirarci fuori da questa
situazione scomoda”.
Ruisi, poi, ha confermato
l'intenzione della società di
restare sul mercato e di
puntare all'acquisto di gente
di categoria. “Tessereremo
giocatori importanti,
almeno un attaccante, un
difensore e due centrocampisti.
Sono contento di essere
ritornato ad allenare il
Matera, mi ha fatto molto
piacere l'accoglienza che
tutti mi hanno riservato”.
La gara contro il Barletta
ha visto esordire anche i
nuovi, Cocca e Passiatore,
entrambi usciti anzitempo
dopo aver giocato una gara
di buon livello. “Cocca mi
aveva chiesto di essere sostituito
già alla fine della
prima frazione - ha continuato
il tecnico - perché
non ce la faceva, stesso discorso
per Passiatore”. A
confermare le intenzioni di
Una parata di Buono, sotto Passiatore con D’Angelo
per i calciatori che sono andati
a salutare gli oltre 800
supporters biancorossi.
Matera presentava il neo
tecnico Ruisi in panchina
ed in campo erano Passiatore
e Cocca a vestire per la
mercato è stato anche il direttore
sportivo, Saverio
Zaza in sala stampa. “Stiamo
cercando un buon centrocampista
anche se non
dobbiamo avere ecessiva
fretta, potremmo incappare
in errore. Vorrei tranquillizzare
i tifosi perché la
società ha a cuore questa
squadra e stiamo operando
con la massima attenzione.
Per quanto riguarda la gara,
credo che il pareggio sia
il risultato più giusto.
Quello guadagnato contro
il Barletta è un punto che
fa morale, considerando
anche che i pugliesi sono
un'ottima formazione. Siamo
sulla strada giusta,
quella che ci porterà lontano
da questa posizione scomoda”.
Un po' meno soddisfatte
sono state le dichiarazioni
del tecnico barlettano,
Chiricallo. “Abbiamo
giocato contro un Matera
determinato, anche se sono
rammaricato per le tante
azioni da gol create dai
miei ragazzi e non messe a
segno. La mia squadra, infatti,
si è fatta pericolosa almeno
sei volte davanti a
Buono, senza pungere in
maniera determinante.
Forse la troppa voglia di fare
gol ha influito negativamente
dal punto di vista
psicologico. E' stata comunque
una gara bella e
combattuta”. In effetti, il divario
di punti tra i due
team non si è fatto notare
in maniera abissale come
prima volta la maglia biancazzurra.
Marsico in panchina con
Naglieri a centrocampo e fasce
assegnate a Risi e Schettino.
Selvaggi inizialmente
in panchina ed a centrocampo
il Matera soffre l’organizzazione
e la prestanza fisica
del Barletta con Daleno a
dettare legge.
Bel colpo d’occhio per il record
stagionale di presenze
al “XXI Settembre-Franco
Ruisi: «I ragazzi ci hanno messo il cuore. Mi ha fatto piacere
l’accoglienza ricevuta. Tessereremo altri rinforzi a breve»
Pietro Ruisi e a destra Alberto Marsico con il diesse Saverio Zaza
La squadra scesa in campo ieri e sotto Cocca in azione
alla vigilia si poteva pronosticare
o immaginare. “Ho
visto un grande Matera -
ha affermato il direttore
generale Cinnella. Nei ragazzi,
è apparsa grande la
voglia di far bene, forse ancora
di più di quella dimostrata
quando c'era Raimondi.
Inoltre, non ho notato
assolutamente il divario
in classifica tra le due
formazioni”. Concorde con
l'analisi di Cinnella anche il
primo cittadino, Emilio Nicola
Buccico presente ieri
al XXI Settembre. “Non ho
notato un grande divario
tra le due compagini, mi è
piaciuto molto il modo di
giocare di Della Corte”.
Lorenzo Tortorelli
sport@luedi.it
Salerno”. Gara importante
per entrambe con grandi
motivazioni tra i biancazzurri
in un momento in cui
c’è da guadagnarsi la fuiducia
del nuovo tecnico sul
campo.
LE PAGELLE
Pallino del gioco sempre
in mano al Barletta ma gli
unici pericoli per Buono arrivano
da angolo o palla
inattiva.
E’ Romano il catalizzatore
del gioco barlettano, ma l’occasione
più ghiotta arriva a
Tangorra su di un angolo
calciato abilmente da Salvagno,
infatti Buono viene tradito
dal vento e il pallone
arriva sulla testa del difensore
che sbaglia l’appoggio
a porta vuota. Matera reagisce
e controbatte con ma il
pallino della gara resta in
mano biancorossa.
Nella ripresa Ruisi inserisce
più nerbo a centrocampo
e Chiricallo perde Daleno
per infortunio. Le squadre
si allungano ed arriva l’occasione
per la zampata vincente
a Novembrino.
Il traversone di Della Corte,
migliore in campo, viene
toccato dall’attaccante del
Matera solo debolmente. Risponde
il Barletta che nei
minuti finali con Russo ha
l’opportunità di piazzare il
colpo vincente, ma il diagonale
dell’esterno di Chiricallo
attraversa tutto lo specchio
della porta ed esce di
poco.
Giusto il pari. Ingiusti i fischi
nei confronti del Barletta,
perchè di fronte aveva
un Matera in netta risalita
anche se i pareggi (il terzo
di fila) servono solo al morale
e molto poco alla classifica
che resta inguardabile
per i biancazzurri, anche se
non mancano i segnali positivi
per uscire al più presto
dalle sabbie mobili della graduatoria
se arriveranno
rinforzi a centrocampo.
Renato Carpentieri
r.carpentieri@luedi.it
BUONO 6,5: Una bella parata, plastica e importante,
su punizione di Romano. Il malinteso con Della Corte
c’è e pure il calcio di punizione, mentre le proteste dopo
essere stato già ammonito sono da evitare.
D. GRASSANI 6,5: Porta a casa un bel po’ di pacche
sula spalla. Ha giocato bene ed ha scalato quando era
giusto farlo. Ha spinto pèure quando ne ha avuto la
possibilità nel finale, ma in precedenza non poteva risachiare
di più.
RAIMONDI 6,5:a parte la punizione su Romano alla
fine non ha sbagliato quasi nulla. Di certo è tra quelli
che la cosiddetta cura Ruisi ha funzionato di più.
COCCA 6,5: Che fosse un buon giocatore lo si era intuito
in allenamento, ma in poartita c’è sempre il collaudo
definitivo e qui ha mostrato di essere un giocatopre
che può far fare al reparto arretrato un salto di
qualità notevole. Esce perchè era previsto non avendo
ancora i 90’ minuti nella gambe. (17’ st F. Grassani
6: Entra concentrato e in partita ci va da subito. Un
ragazzo sul quale si può contare).
DELLA CORTE 7: Uscendo dallo stadio il sindaco di
Matera Nicola Buccico ha lodato questo ragazzo che
si sta riconfermando un grande dopo un inizio noin
eccezionale. Il salvataggio su Russo è da encomio, si è
buttato con il corpo a contrare l’esterno del Barletta
che poteva metere il marchioo alla gara. Sua la migliore
azione del Matera con una splendida palla al
centro per Novembrino che è giunto solo con un attimo
di ritardo sfiorando il pallone.
RISI 6: Comincia bene poi si spegne e nella ripresa va
in debito d’ossigeno ma Ruisi non può effettuare altri
cambi e quindi si limita a tenere la posizione e non a
proporsi come sarebbe servito per il forcing finale
Manca di quella brillantezza che un diciottenne dovrebbe
avere come dote naturale.
NAGLIERI 6: Ci mette anima e impegno ma non è un
centrocampista. Difatti quando torna nel suo ruolo di
esterno il Matera ne giova ed arrivano dalla sua fascia
le migliori azioni della gara.
GAMBINO 6: E’ solo e fa quello che può.Bravo.
SCHETTINO 5,5: Della Corte deve lavorare per due
perchè copre poco e non spinge, quando ha l’occasione
per far male si intestardisce nel driblig e tutto sfuma.
(1’ st Selvaggi 6: Può fare meglio, ma deve sentirsio
la fiducia addosso).
NOVEMBRINO 6: Meglio prima punta che esterno,
ma i crampi alla fine devono far riflettere.
PASSIATORE 6: Due o tre spunti di gran classe. Deve
migliorare atleticamente, ma è un signor giocatore
e solo il suo nome incute timore agli avversari (1’
st Ferrentino 6: ottima prestazione).
re.ca.

40 Lunedì 15 ottobre 2007•
ilQuotidiano
Sport
7ª GIORNATA
Esordio per il neo acquisto Merola, entrato in campo a sostituire Esposito al 44’ st
Volturno-Ancora: Lavello va
Di Pirrone il pareggio momentaneo del Sapri
LE PAGELLE
LAVELLO 2
SAPRI 1
DE MARE 6,5 - Esordio positivo per l'under
che ha preso il posto di Potenza. Alcuni
interventi sono stati tempestivi e precisi
che hanno sondato l'affidabilità tra i pali
e in uscita. Il gol non lo poteva evitare.
TARANTINO 7 - Sempre più sicuro ed
autoritario sulla fascia di competenza. In
fase di contenimento ha fatto il suo dovere,
in fase propositiva non ha osato.
ZACCARDO 6,5 - Sempre affidabile sulla
fascia di competenza e con il diretto avversario
ha pure ingaggiato un duello accanito
dal punto di vista agonistico.
Dal 43' st. Carretta s. v. - Pochi minuti
anche se intensi non possono rendere
chiara una prestazione calcistica.
NUCERA 7 - La vicinanza di Nucera gli
giova, sempre più deciso e risoluto negli
interventi decisivi e contro il Sapri non è
andato per le spicce.
PETRACHI 6,5 - Presente a centrocampo
con il suo apporto importante e significativo,
ha costruito insieme ai suoi compagni
questa importante vittoria.
LIGUORI 7,5 - Quando manca si vede e si
sente, quando c'è si fa notare per il carisma
e l'indispensabilità del suo contributo.
Innumerevoli sono stati i suoi interventi
difensivi a riprova che il reparto si sta
sempre più consolidando grazie alla sua
presenza.
CACCAVALE 7 - Un motorino ovunque e
comunque in mezzo al campo e in fase di
interdizione non teme chicchessia. Poi
spesso si faceva promotore palla al piede
di alcune sgroppate per infilarsi negli
spazi creati dagli avversari.
ANCORA 7 - Il gol lo premia e lo fa diventare
sempre più sicuro e padrone dei suoi
mezzi. L'intesa con eventuali compagni di
reparto deve a questo punto consolidarsi.
ESPOSITO 6,5 - E' lui che ha consentito
il primo gol e soprattutto per i dribbling
che gli avversari lo hanno temuto e patito
tutte le volte che entrava in possesso del
pallone.
DAL 44' ST. MEROLA S. V. - il neoacquisto
(classe 1988) ha esordito ma per vedere
le qualità del centrocampista, ex Bisceglie
occorre aspettare qualche altra gara.
REGA 7 - La sua maestria palla al piede è
manifesta e negli spazi piccoli si vede anche
la sua rapidità ed intelligenza di gioco.
VOLTURNO 6,5 - La sua esperienza è
fondamentale per un Lavello che vuole
salvarsi e la sua scaltrezza in avanti servirà
moltissimo alla causa gialloverde. Il
gol è un'indiscutibile traccia.
DAL 7' ST. BOTRUGNO 6,5 - E' entrato
in seguito all'infortunio di Volturno e subito
è entrato in partite.Alla fine su angolo
poteva ottenere anche la gioia del gol.
Mister Maggio 6,5 - Ha sistemato i suoi
con concentrazione e determinazioni giuste
e i giocatori lo hanno ripagato a dovere.
giu.cat.
Elogiati i ragazzi per l’impegno e l’abnegazione nel cercare la vittoria
Maggio: «Un gran secondo tempo»
LAVELLO - Essere a cinque
punti in classica e comunque
non essere ultimi è
importante e fondamentale
per le sorti del lavello calcio.
E la gara contro il Sapri ha
fatto intravedere più di
qualcosa di positivo che inizia
a venire fuori dall'ambiente
gialloverde. Una vittoria
meritata per i gialloverdi
che evidenzia il ruolino
di marcia giusto almeno
in casa.
“I ragazzi sono stati davvero
esemplari - ha sostenuto
l'allenatore in seconda
Gianfranco Maggio - e si sono
impegnati su ogni zona
del campo con abnegazione
sicuramente e con spirito di
sacrificio.
Questo è stato il risultato
e potevamo fare anche altre
reti e quindi con delle partenze
giuste e solo la sfortuna
ci ha negato il rimpinguare
del nostro risultato
in modo ulteriore”.
Naturalmente la partita è
stata contrassegnata da
due tempi completamente
diversi.
Il primo più stentato e un
secondo più avvincente.
“Nel primo tempo - ha detto
ancora mister Maggio - i ragazzi
chiaramente erano
contratti e soprattutto per
le vicissitudini che c'erano
state la domenica prima a
Giugliano, dove i ragazzi
non meritavano la sconfitta
che li ha innervositi. E
quindi quello che contava
di più contro il Sapri era il
risultato.
E' stato evidente comunque
che tutti i ragazzi si sono
impegnati al massimo e
i risultati si sono visti”.
Da parte campana invece
recriminazioni non ce ne
sono state e il massimo dirigente
si è espresso in termini
oggettivamente sportivi.
Il rito scaramantico del Lavello a inizio gara, sotto i due capitani ed a sinistra l’ingresso in campo
La panchina del Lavello ieri al Pisicchio
“Noi non ci possiamo lamentare
- ha affermato il
presidente del Sapri calcio,
Giovanni Ferro - dal momento
che abbiamo pure
quattro titolari che sono
infortunati. I ragazzi del
Sapri comunque hanno dato
tutto e tra l'altro non ci
spettavamo questa intensità
agonistica in questa
gara.
Un plauso va fatto ai ragazzi
del Lavello che hanno
fatto una bella prestazione e
non capisco come mai questa
formazione si trova nei
bassifondi della classifica.
E pertanto faccio un in bocca
al lupo al Lavello perché
sono davvero bravi giocatori”.
“La nostra prestazione è
stata maiuscola - ha sottolineato
il direttore sportivo
dei gialloverdi Michele Calice
- e durante il primo tempo
c'è stata una fase di studio
e poi nel secondo tempo
c'è stata la svolta della partita
con la prima rete di Volturno
e poi con il grande
gol che ha fatto Ancora. Un
ragazzo che sta iniziando a
F. C. LAVELLO (4-3-3) - De Mare
6,5, Tarantino 7, Zaccardo
6,5 (43'st. Carretta s. v.), Nucera
7, Petrachi 6,5, Liguori 7,5,
Caccavale 7, Ancora 7, Esposito
6,5 (44' st. Merola s. v.), Rega
7, Volturno 6,5 (7' st. Botrugno
6,5). A disp. Di Noia, Vicidomini,
Laus, Di Senso. All.
Maggio 6,5.
S. S. D. SAPRI (4-4-2) - Maltese
6, Tomacelli 7, David s. v.
(11' pt. Colo 6, dal 9' st. Zuppardo
6), Digno 6,5, Scoppetta 7,
Della Bianchina 6,5, Silvano 6
(19' st. Magliarella 5,5), Pirrone
7, Umbro 6,5, Visciglia 7,
Gallinaro 6,5. A disp. Borrelli,
Calandriello, Mancuso, Perri.
All. De Feo 6.
ARBITRO - Mariani di Aprilia
6,5. Assistenti Alessandrini e
Servilio di Roma 6,5.
RETI - 1' st. Volturno (L), 17'
st. Pirrone (S), 22' st. Ancora
(L).
NOTE - Spettatori 600 circa,
con una 50 da Sapri. Ammoniti
- Tarantino, Caccavale per il
Lavello e Gallinaro, Della Bianchina,
Visciglia per il Sapri.
Angoli 6 a 2 per il Lavello. Recuperi
- 1' pt. e 4' st.
LAVELLO - La gara tra i locali
e gli ospiti è da considerarsi
dai due volti: un primo tempo
scialbo e spezzettato nelle azioni
e nel gioco ristagnante a
centrocampo e un secondo
tempo vibrante e spettacolare
per le varie occasioni di gioco
create. L'agonismo delle due
contendenti poi ha fatto il resto.
Un fastidioso vento ha comunque
condizionato le fasi di
gioco dei primi quarantacinque
minuti ed il ping pong
continuo ha messo a dura prova
la capacità tecnica dei vari
protagonisti in campo. Anche
perché di tattico c'è da annoverare
ben poco se non i due tiri
in porta, al 33' Umbro per i
campani serve Visciglia che tira
fuori alla sinistra del portiere
De Mare; mentre al 36' Petrachi
per i lucani da fuori area
calcia teso e Maltese blocca.
Il Lavello d'altronde costretto
ad attaccare lo fa in maniera
contratta nella prima parte della
gara ed ovviamente il Sapri
guardingamente non osa più
di tanto controllando il match.
La ripresa vede i padroni di casa
più convinti e decisi e in effetti
al primo affondo i gialloverdi
passano al 1' Esposito da
sinistra crossa e Volturno di testa
nell'area piccola segna in
tuffo. Poi sul cordolo di bordo
campo si infortuna e viene sostituito
da Botrugno.
Il Sapri chiaramente non ci
sta e non demorde e capitalizza
i suoi sforzi al 17' con Visciglia
che dalla sinistra pesca al limite
dell'area Pirrone che sigla il
pareggio alla destra di De Mare.
Nessuna sbavatura da parte
dei gialloverdi che si riportano
in vantaggio prontamente al
22'.
Rinvio lungo dalla difesa Della
Bianchina manca l'intervento
risolutore la palla va ad Ancora
che di collo pieno gonfia
la rete alla sinistra dell'incolpevole
Maltese. E quindi il Lavello
si riporta in vantaggio. I
gialloverdi riacquistano fiducia
ed iniziativa e al 24' Petrachi
su punizione
trova Botrugno pronto alla
deviazione di testa in diagonale,
ma termina al lato. Gli ospiti
non ci stanno e provano con il
bomber Visciglia in veste di rifinitore
a trovare qualche soluzione
offensiva.
Infatti, al 25' il numero 10 dei
campani dalla sinistra consente
a Digno al volo di tirare seccamente
ma De Mare non si fa
sorprendere e blocca sul primo
palo.
I ragazzi di mister Maggio si
riportano avanti e sugli sviluppi
di un angolo battuto da Rega
Petrachi dalla distanza spara
alto. Due minuti dopo Ancora
dalla tre quarti di campo su
punizione costringe sul primo
palo ad una difficile deviazione
il portiere in angolo. Sempre
da un corner per i locali nasce
un'altra occasione da gol: batte
Rega e Botrugno manda fuori
vicino al primo palo.
Nei minuti di recupero al 46
Botrugno dalla sinistra trova
reattivo Maltese sul primo palo.Un
minuto dopo gli risponde
Pirrone in girata e De Mare
controlla. Al 48' un'occasionissima
per il Lavello con Botrugno
che direttamente da calcio
d'angolo impensierisce l'estremo
difensore sulla linea che
devia e poi definitivamente
spazza il pericolo dall'area il
rinvio di Tomacelli.
A questo punto la voglia di
crederci di più nel risultato pieno
del Lavello ha portato i gialloverdi
ad inanellare la seconda
vittoria stagionale e di fila
tra le mura amiche.
Giuseppe Catarinella
sport@luedi.it
dimostrare quanto vale e ci
sta ripagando del fatto che
noi avevamo visto bene nelle
sue potenzialità”.
Ed Ancora provenendo da
altra categoria sta dimostrando
il suo vero valore
rafforzando una scommessa
della società che ha fatto
credendo in questo attaccante.
giu.cat.

10
+441-4-
,- /14
5FHJ
Taranto - Lunedì, 15 ottobre 2007
/HJJ=CEA?=H?DE
L’italo-argentino è la bestia nera delle campane: dopo il Pomigliano, affonda
anche il Gragnano e sempre su punizione. Al 90’ Camassa salva sulla linea
/466)/1-
/4)/)
M A R C ATO R I : p.t. 43’ Marchi (G)
G ROT TAG L I E : Laghezza, Fortugno, Pirone, Marini, Camassa,
Di Donna; D’Amario, Marchi, D’Amblè (30’ s.t.
Piroscia), Chiesa, Lops (20’ p.t. Lacarra, 44’ s.t. Solidoro).
A disp: Giannone, Petrelli, Favret, Cormìo. All.: Del
Rosso.
G R AG NA N O : Castaldo, Moccia (20’ s.t. Salomone),
Porzio Catello, Tamponi (35’s.t. Polverino), Coccorullo,
Imparato; Bencardino, Del Gaudio, Porzio Ciro, Di Bonito
(40’ s.t. Cerbone), Del Sorbo. A disp: Manzella, Pagano,
Gargiulo, Cappiello. All.: Foglia Manzillo
A R B I T RO : Assisi di Roma
6-
Spettatori circa 1000. Ammoniti Di Donna (Grottaglie),
Salomone, Coccorullo (Gragnano). Angoli 3-
6 per il Gragnano. Recupero p.t. 1’ , s.t. 5’
GROTTAGLIE - Ruben
Marchi concede il bis e
con un’altra bordata su
punizione, dopo la vittoria
sul Pomigliano alla prima
giornata, firma per 1-0
anche il ritorno al successo
dei biancazzurri,
dopo quattro turni.
Così il Grottaglie aggancia
in zona playoff l’Aversa
Normanna, suo
prossimo avversario in
Campania. Sarà il primo
di due impegni di massimo
interesse, perché domenica
28 al "D’Amuri" il
team di Del Rosso riceverà
la fresca capolista
Bitonto. Se risultato e
classifica regalano un largo
sorriso, nel primo tempo
il Grottaglie non fa
scintille come nel derby di
Fasano. Il vantaggio firmato
da Marchi prima dell’intervallo,
l’impegno
(pur non appagato) per
centrare il raddoppio e la
notevole attenzione difensiva,
con la prodezza finale
di capitan Camassa,
rendono però senza dubbio
meritato l’intero bottino.
Il primo affondo biancazzurro
arriva al 9’ con l’invito
centrale di Chiesa per
D’Amblè, che è in vantaggio
sui centrali avversari
ma trova la tempestiva
uscita di Castaldo. Il Gragnano
replica al 13’ con la
punizione di Del Gaudio,
girata al lato dall’ariete
Del Sorbo. Quindi al 17’
un’azione prolungata dei
locali si chiude con la
conclusione di Marchi al
lato. Tre minuti dopo,
Lops deve abbandonare la
gara per la forte contusione
nella zona inguinale
già accusata nei primi minuti.
Una perdita importante
per il progetto di
scardinare in velocità il
pacchetto arretrato avversario.
Del Rosso si affida
alla potenza di Lacarra,
che risulterà tra i più att
iv i .
Intanto, come a Fasano,
D’Amblè svaria su tutto il
fronte e talvolta arretra per
ripartire in velocità. E’
quanto accade al 30’, col
lungo traversone per Marini,
che non è fortunato
nell’impattare la sfera.
Forti dubbi invece al 36’
per lo sbandieramento del
collaboratore sotto la tribuna:
sul rilancio di Laghezza
era stato Lacarra a
pescare di testa proprio
D’Amblè, giudicato in offside
sul vertice sinistro.
Vana la conclusione vincente
del centrattacco sul
secondo palo. Nell’azione
immediatamente successiva,
il Gragnano sorvola la
traversa con il pericoloso
destro di Di Bonito da
dentro l’area.
Al 43’ invece il Grottaglie
piazza la stoccata decisiva:
fallo da tergo su
D’Amblè ai 22 metri, che
per Marchi è la zona ideale.
L’italo-argentino arma
il destro e con l’apporto
del vento scocca una sventola
terrificante insaccatasi
sotto la traversa. L’esultanza
esplode sotto la
tribuna e per Marchi salgono
a quattro le reti già
firmate in campionato.
Si attende una ripresa vivace
ed in effetti, il Grottaglie,
insegue il raddoppio,
mentre il Gragnano
alza gli esterni, passando
dal 4-5-1 iniziale al 4-3-3.
Il gioco si fa vibrante: al 4’
il tiro cross di Lacarra è
toccato da Castaldo con
un gran balzo alla sua
sinistra che evita l’intervento
a botta sicura di
D’Amblè. Poi, su scarico
dell’attaccante leccese, è
Chiesa a sollecitare il portiere.
Tra 24’ e 26’ due minacce
del Gragnano firmate Ciro
Porzio: nella prima la difesa
di casa pur esitando
mette in angolo; nella seconda,
la sfera esce non di
molto. Dall’altra parte, sul
generoso D’Amblè c’è la
nuova uscita di Castaldo,
mentre al 30’ in triangolo
con il pimpante D’Amario,
Chiesa alza di poco il
sinistro. Poi cambi ed
energie fresche sui due
fronti e si arriva al brivido
biancazzurro del 90’,
quando su deviazione di
Porzio, a Laghezza battuto,
è Camassa a spazzare
la sfera sulla linea in modo
p r ov v i d e n z i a l e .
Si accendono gli animi dei
campani che reputano il
salvataggio dentro la porta.
Nei 5’ di recupero non
accade più nulla e il Grottaglie
si assicura l’accelerata
auspicata alla vigilia
del match.
Giovanni Resta ■
La punizione di Marchi si insacca Foto: Vito Miale
,A4IIACE=EFEA@A@E4K>A
0=GK=EJFAHIAC=HAC?I
Il capitano guarda già avanti: «Con l’Aversa ci giocheremo le nostre carte»
L’abbraccio
tra
Camassa
e
Laghezza
foto di
Vito Miale
GROTTAGLIE – Voleva accelerare nella continuità
ed il Grottaglie ha centrato l’obiettivo contro il
Gragnano, piazzandosi in una posizione di classifica
molto interessante. A decidere la stoccata di
Marchi, determinante come era già successo con il
Pomigliano: «Sono gol importantissimi – rimarca
Vincenzo Del Rosso -. Ruben è in grado di realizzare
questo tipo di segnature, ma è stato anche
positivo per tutto l’arco della gara. Semmai lo
abbiamo fatto giocare poco nei primi minuti, spesso
lo saltavamo e questo ci ha condizionato, perché
Marchi ha capacità, esperienza e doti tecniche per
far spiccare le qualità di ognuno degli altri comp
ag n i » .
Più in generale, Del Rosso analizza il successo del
Grottaglie evidenziando anche gli aspetti meno
positivi: «In tutta onestà, non sono contento della
qualità del gioco espresso nel primo tempo. Eravamo
un po’ troppo titubanti e le difficoltà si sono
accentuate con l’infortunio di Lops. Nel progetto di
gara, avrebbe dovuto darci la profondità necessaria
ad attaccare il Gragnano, che nelle gare precedenti
aveva evidenziato delle maglie difensive un po’
larghe. In più nel primo tempo, non andavamo sulle
fasce e commettevamo errori individuali. Nella
r i p re s a - evidenzia il tecnico del Grottaglie -, ci
siamo espressi molto meglio: abbiamo dimostrato
di non volerci accontentare, spingendo sin dai primi
minuti. Qualche errore lo abbiamo commesso, perché
paradossalmente controvento finivamo per allungarci
e le situazioni di maggior pericolo per noi
sono derivate proprio dal fatto di andare con sei
giocatori in attacco, ma era anche il desiderio di
effettuare un secondo tempo migliore del primo».
Sugli importanti riflessi di classifica, in vista di una
partita sicuramente stimolante e difficile come
quella di Aversa, parla invece capitan Camassa,
grand protagonista con il salvataggio di fine gara ed
una prova di costante attenzione: «Grazie al successo
sul Gragnano ci collochiamo in una posizione
che crediamo di meritare. Certo siamo ancora alla
prime battute e cercheremo di confermarci domenica
dopo domenica. In particolare, sappiamo di
incontrare ad Aversa una delle migliori compagini
del torneo, ma – sottolinea il capitano – siamo
convinti di poterci giocare le nostre carte, come con
ogni avversario».
Infine, da segnalare l’iniziativa intrapresa dal presidente
Ciracì in veste di sponsor: un orologio al
giocatore del Grottaglie distintosi in gara, a giudizio
dei giornalisti accreditati. Ieri il premio è andato a
maggioranza allo juniores Matteo D’Amario.
G. Res. ■
5-41-,/14-0
41576)61
%CEH=J=
24551674
%
Brindisi - San Felice 2-2 Barletta - Lavello
Francavilla - Venosa 1-2 Bitonto - Brindisi
Grottaglie - Gragnano 1-0 Fasano - Quarto
Lavello - Sapri 2-1 Giugliano - Savoia
Matera - Barletta 0-0 Gragnano - Pomigliano
Pomigliano - Fasano 2-1 Ischia - Francavilla
Quarto - Ischia 1-1 San Felice - Grottaglie
Savoia - Bitonto 0-2 Sapri - Viribus Unitis
Viribus Unitis - Giugliano 2-1 Venosa - Matera
+)5511+)
66)- +)5) 741
P / 8 2 / /5 8 2 / /5 8 2 / /5
Bitonto 16 7 5 1 1 11 4 2 1 0 4 0 3 0 1 7 4
Barletta 15 7 4 3 0 14 1 3 0 0 10 0 1 3 0 4 1
Pomigliano 14 7 4 2 1 11 5 3 1 0 8 2 1 1 1 3 3
San Felice 13 7 4 1 2 17 9 2 0 1 8 4 2 1 1 9 5
Grottaglie 13 7 3 4 0 12 8 2 2 0 5 3 1 2 0 7 5
Brindisi 12 7 3 3 1 12 10 2 2 0 7 4 1 1 1 5 6
Ve n o s a 10 7 3 1 3 9 9 2 1 0 4 1 1 0 3 5 8
Fasano 9 7 2 3 2 8 8 2 1 0 5 2 0 2 2 3 6
Viribus U. 9 7 2 3 2 9 13 2 1 1 6 8 0 2 1 3 5
Giugliano 9 7 3 0 4 7 13 2 0 1 4 3 1 0 3 3 10
Francavilla 8 7 1 5 1 11 10 1 2 1 7 6 0 3 0 4 4
Gragnano 8 7 2 2 3 9 13 0 2 1 4 7 2 0 2 5 6
Ischia 7 7 1 4 2 8 9 0 1 2 2 4 1 3 0 6 5
Quarto 6 7 1 3 3 6 10 1 2 1 6 7 0 1 2 0 3
Sapri 5 7 1 2 4 10 12 0 1 2 4 6 1 1 2 6 6
Lavello 5 7 2 0 5 7 13 2 0 2 6 6 0 0 3 1 7
Savoia 5 7 1 2 4 6 13 1 2 1 6 6 0 0 3 0 7
Matera 3 7 0 3 4 3 10 0 2 2 1 4 0 1 2 2 6
5A?@=+=J
15==H=L=LA?AE=>EJ=2==CE=A
)@HEI=EA1I?DE=J=H=JF=HECAIFAJJ=?
L’Anspi Talsano va vicino alla vittoria sul campo della Mec Lecce. Alla fine arriva solo un 1-1
5==H=+=FE!
SAN MARZANO: Dianna, Lapenna (25’ st Grimaldi), Sportelli,
Leonardelli, Vinci, Salamina, Tocci (30’ st Scarnera), Erente, Pignatale,
Maldarizzi (25’ st Amendola), Oliva. A disp.: Spagnulo,
D’Ignazio, De Padova, Vizzarro. All. Pappalardo.
CAMPI: Brillantina, Arnò, Costa, Rampino (15’ st Vinella), Spada,
Frisenna, Cappello (25’ st De Luca), Calabrese, Trevisi (42’ pt Grasso
S.), Grasso C., Sforza. A disp.: Macì, De Carlo, Margelletti, Coppola.
A R B I T RO : Cascella di Bari.
RETI: 30’ pt Maldarizzi, 41’ pt Pignatale, 15’ Tocci.
Secco 3-0 del San Marzano che continua la serie positiva e si colloca
in seconda posizione. I ragazzi di Pappalardo, contro il Campi,
amministrano tranquillamente la gara andando vicino al gol con Tocci
al 5’. Dopo cinque minuti un bolide in diagonale di Oliva finisce di
pochissimo fuori. Continua il bel gioco ed al 30’ la squadra di casa
passa in vantaggio con Maldarizzi, che conclude una brillante azione
tra Pignatale e Oliva. Al 41’ eurogol di Pignatale che concludeva con un
tiro ad incrociare un’azione corale della squadra. Il portiere non vedeva
partire il pallone.
Nel secondo tempo il Campi non può organizzare una reazione, mentre
i ragazzi di casa continuavano a giocare e a divertire il pubblico sugli
spalti. Al 15’ dopo diverse occasioni fallite per un niente, finalmente
segna Tocci con un gran diagonale rasoterra chiudendo così la partita
che finiva senza storie.
2==CE=AE=!
PA L AG I A N E L L O : Bongermino (22’ st Mancini), Basile, Pedullà,
Perelli, Massaro, Tamburrano, Carrieri (27’ st Perrini), Lippolis,
Galatone (21’ st Caragnano), Rotolo, Vasco. A disp.: Caffè, Laiola,
Chielli. All.: Rotolo
LIZZANO: Fanelli, Friuli, Casarano, Calabrese, Cagnazzo (43’ st
Zaccaria), Piepoli (43’ st Basile), Papotto, Pagano, Cappuccio (40’ st
Ventrella), Cervino, La Grotta. A disp.: Scalone, Ancora. All.:
Pa l m i e r i
A R B I T RO : Dentico di Bari
RETI: 40’ pt Lippolis, 41’ pt Papotto, 20’ st Cappuccio, 37’ st
Cappuccio
N OT E : 15’ st Perelli, 30’ st Rotolo espulsi per somma di ammonizioni
Bella vittoria del Lizzano che si aggiudica il derby di Palagianello. I
padroni di casa partono meglio andando in vantaggio al 40’ con
Lippolis. Su distrazione totale del Palagianello il Lizzano pareggia
subito dopo un minuto con Papotto. Nella ripresa i biancorossi
prendono in mano la gara: Perelli perdeva palla nell’area di rigore, lesto
Cappuccio a mettere in rete al 20’. Lo stesso Perelli commetteva un o
fallo da ultimo uomo e veniva espulso. Il Palagianello spreca alcune
occasioni con Vasco e Rotolo. Al 30’ veniva espulso anche Rotolo per
somma di ammonizioni. Su capovolgimento di fronte Cappuccio mette
alle spalle dell’incolpevole Mancini per il 3-1 finale.
)@HEI=E1I?DE=J=H=J
ANDRISANI : Mercurio; Albano; Stefanelli; Maggi; Beltrame; Di
Paola; Palomba (26’ st. Patronelli); Gentile; Catapano (5’ st. Russo)
(29’ st. Carnevale); Vitale; De Giorgio. A disposizione Consiglio;
Albano; Micieli; Picci. All. Paradisi.
I S C H I ATA R A N TO : Santamaria; Albanese; Lupoli; Basile; Palmigiano;
Carenza; Aurora; Cordola (26’ st. Ricciardi); Bianchi (33’ st.
Costa); Bardoscia; Presicci. A disposizione: Gallotta; Palma; Taglio;
Attollino. All. Valente.
A R B I T RO : De Palma di Bari.
RETI: 40’ pt Palomba, 10’ st Albanese; 25’ st Palomba. 38’ st
Pa l m i g i a n o
Bel pareggio tra Andrisani e Ischiataranto. La partita, corretta per
l’intera durata dell’incontro, è stata combattuta ed incerta fino al
triplice fischio
Nella prima parte di gara due le azioni degne di nota, una per parte; il
colpo di testa di De Giorgio salvato sulla linea di porta da Lupoli, con
Santamaria battuto ed il palo colpito da Presicci a tu per tu con il
portiere Mercurio.
Al 40’ la rete del vantaggio; il lungo rinvio del portiere di casa coglie
impreparata la difesa ospite con De Giorgio autore dell’assist per
Palomba che, tutto solo all’interno dell’area di rigore, non ha difficoltà
a battere il portiere.
La ripresa inizia con l’Ischiataranto alla ricerca del pareggio, che
giunge puntuale dopo appena 10’ con Albanese, bravissimo a girare di
prima il calcio d’angolo battuto da Aurora.
Dopo pochi minuti, nuovamente gli ospiti pericolosi, con Aurora che,
dopo un favorevole rimpallo in area di rigore, solo ed appostato sul
secondo palo, colpisce male la sfera mandandola clamorosamente al
lato.
A questo punto, con la partita giocata maggiormente a centrocampo, è
servita l’invenzione di Palomba, che prima spreca una favorevolissima
occasione a due passi dalla linea di porta e poi, precisamente al 25’ st.,
realizza la sua personale doppietta con un rasoterra preciso dopo una
velocissima azione di contropiede.
A rimettere la gara in equilibrio, ci ha pensato Palmigiano, al 38’ st.;
l’azione è la fotocopia della prima realizzazione ospite; calcio d’angolo,
decisivo velo di Albanese e girata precisa del difensore ospite
che, complice la disattenzione della retroguardia dell’Andrisani,
realizza la rete del definitivo 2-2.
Negli ultimi minuti di gioco, con le compagini maggiormente guardinghe,
non si sono registrate azioni degne di nota e la divisione della
posta, per quello visto, sembrerebbe il risultato più giusto.
A?A??A)IFE
MEC LECCE: Peluso, Marzo, Felicone, Lettere (30’ st D’Amelio),
Caputo, Alessano, Manno, Cudazzo (28’ st Ruggio), D’Ettorre, De
Vitis (12’ st Porciello), Negro. A disp.: Rastelluccio, Cafiero, Conte,
Carrozzo. All.:
ANSPI TALSANO: Buzzacchino, Russo (42’ st Guacci), Murgolo,
Longo, Fazzi, D’Alfonso, Martella, La Gioia L. (33’ st La Gioia V.),
Panico (25’ st Schirone), De Quarto, Mancrasso. A disp.: Scarcia,
Rialto, De Lapis, Guitto. All.: Alfarano
A R B I T RO : Scazzi di Brindisi
RETI: 10’ st De Quarto, 37’ st Aut. Fazzi
L’Anspi accarezza la vittoria esterna sul campo del Mec Lecce. Alla
fine i talsanesi devono accontentarsi di un pareggio che, però, è utile
per la classifica. La squadra di Alfarano segna con il suo attaccante De
Quarto al quarto d’ora della ripresa. Ma una sfortunata autorete di
Fazzi riporta il punteggio in parità.
■
5-+,)+)6-/41)
41576)61
#CEH=J=
24551674
%
Andrisani - Ischiataranto 2-2 Anspi - San Marzano
Appia Br - Struda` 3-2 Campi - Ponzetta
Mec Lecce - Anspi 1-1 Cavallino - Palagianello
Melendugno - Cavallino 2-0 Ischiataranto - Melendugno
Palagianello - Lizzano 1-3 Lizzano - Appia Br
Ponzetta - Merine 2-1 Merine - Andrisani Ta
San Marzano - Campi 3-0 S. Pietro in Lama - Mec Lecce
Sc G. Park - S. Pietro in Lama 5-3 Struda` - Sc Green Park
+)5511+)
66)- +)5) 741
P / 8 2 / /5 8 2 / /5 8 2 / /5
Appia Br 15 5 5 0 0 12 3 3 0 0 9 2 2 0 0 3 1
S. Marzano 12 5 4 0 1 9 2 3 0 0 6 1 1 0 1 3 1
Andrisani 11 5 3 2 0 10 5 2 1 0 8 4 1 1 0 2 1
Anspi 10 5 3 1 1 11 5 2 0 0 7 2 1 1 1 4 3
Lizzano 10 5 3 1 1 13 9 2 0 0 8 3 1 1 1 5 6
Ischiataranto 10 5 3 1 1 8 4 2 0 0 4 0 1 1 1 4 4
Sc Green Park 7 5 2 1 2 14 11 1 1 1 7 6 1 0 1 7 5
Ponzetta 7 5 2 1 2 5 6 2 1 0 5 3 0 0 2 0 3
Palagianello 6 5 2 0 3 8 9 2 0 1 5 4 0 0 2 3 5
Struda` 6 5 2 0 3 11 13 2 0 0 7 1 0 0 3 4 12
Cavallino 5 5 1 2 2 4 7 1 1 0 2 1 0 1 2 2 6
Melendugno 4 5 1 1 3 6 8 1 1 1 4 3 0 0 2 2 5
Mec Lecce 4 5 1 1 3 7 10 1 1 1 7 6 0 0 2 0 4
Campi 4 5 1 1 3 3 8 1 0 1 2 1 0 1 2 1 7
Merine 3 5 1 0 4 6 17 0 0 2 1 8 1 0 2 5 9
S. Pietro in Lama 0 5 0 0 5 6 16 0 0 2 1 5 0 0 3 5 11

LUNEDI’ 15 OTTOBRE 2007
SERIE D – L’atteso
gialloblu non arriva:
1-1 a
riscattoSport
Quarto
ISCHIA, UN PAREGGIO INUTILE
Nel primo tempo annullato ingiustamente un gol di Saurino. Nella ripresa
il botta e risposta: gran gol dell’under ischitano, 1’ dopo Mattera stende
Nasti e Carmine Esposito pareggia su rigore
DALL’INVIATO
GIOVANNI SASSO
QUARTO
E
’ finita come due
anni fa: 1-1. Ma
mentre quella
Ischia era destinata a
vincere il campionato
di Eccellenza e affrontava
un Quarto che
aveva un organico
sicuramente superiore
a quello di Amorosetti,
questa Ischia annaspa
pericolosamente nei
bassifondi della classifica.
Sette giornate: una vittoria,
quattro pareggi
e due sconfitte. Alzi la
mano chi, alla vigilia
del campionato,
SERIE D GIR. H
RISULTATI 7A GIORNATA
BRINDISI-AVERSA NORM. 2-2
FRANCAVILLA-H.VENOSA 1-2
GROTTAGLIE-GRAGNANO 1-0
LAVELLO-SAPRI 2-1
MATERA-BARLETTA 0-0
POMIGLIANO-FASANO 2-1
QUARTO-ISCHIA I.V. 1-1
SAVOIA-BITONTO 0-2
VIRIBUS UN.-GIUGLIANO 2-1
CLASSIFICA
BITONTO 16
BARLETTA 15
POMIGLIANO 14
GROTTAGLIE 13
AVERSA NORM. 13
BRINDISI 12
H.VENOSA 10
FASANO 9
VIRIBUS UN. 9
GIUGLIANO 9
GRAGNANO 8
FRANCAVILLA 8
ISCHIA ISOLAV. 7
QUARTO 6
SAVOIA 5
SAPRI 5
LAVELLO 5
MATERA 3
PROSSIMO TURNO
AVERSA N.-GROTTAGLIE
BARLETTA-LAVELLO
BITONTO-BRINDISI
FASANO-QUARTO
GIUGLIANO-SAVOIA
GRAGNANO-POMIGLIANO
HOR. VENOSA-MATERA
ISCHIA I.V.-FRANCAVILLA
SAPRI-VIRIBUS UNITIS
Saurino - foto stone
soprattutto dopo le
due incoraggianti
prove nel “prologo”
che risponde al nome
di coppa Italia, avrebbe
scommesso un
euro su un ruolino di
marcia così nefasto.
I gialloblu conquistano
sì il quarto risultato
utile consecutivo
esterno ma è magra
consolazione l’aver
conservato l’imbattibilità
lontano da Fondobosso.
L’atteso riscatto
gialloblu non c’è
stato. Non si offendano
i sostenitori di fede
biancazzurra, ma questo
“Quartino” - reso
quasi inoffensivo per
l’assenza della punta
di diamante Pisani e
per qualche ruolo
totalmente scoperto -
andava messo sotto.
Palese la differenza di
valori, che è emersa
chiaramente anche
sull’assolato sintetico
del “Comunale”. Un
golletto, dopo qualche
episodio sfortunato e
la solita dabbenaggine
arbitrale, l’Ischia lo
aveva fatto. Ma l’Ischia
di questo scorcio di
stagione va in vantaggio
praticamente
per… essere ripresa.
E’ stato così a Lavello,
a Torre Annunziata e a
Grottaglie. Ieri i gialloblu
non potevano non
continuare sulla strada
intrapresa il mese
scorso. La solita,
immancabile, “topica”
difensiva rovina la
grande festa, con l’abbraccio
dell’intera
squadra al tecnico
dopo lo stupendo gol
di Saurino. L’immagine
più bella della giornata
in pochi attimi
diventa uno scatto
sbiadito, sfocato, scolorito.
Un minuto separa
il gol di Saurino dall’atterramento
in area
ai danni di Lepre. Che
l’ex Lacco fosse scattato
in posizione dubbia,
beh, è materiale
per le moviole. Fatto
sta che l’ingenuità di
Mattera c’è stata. Il
Quarto, per i limiti
mostrati, solo attraverso
un calcio di rigore
o un regalo dell’Ischia
avrebbe potuto evitare
la sconfitta interna.
La contestazione della
tifoseria e la manifestata
insoddisfazione
da parte della società,
ha avuto i suoi effetti
ma solo parzialmente.
Soprattutto nel primo
tempo si sono viste
buone trame di gioco.
Ripetere il non-gioco
dell’altra domenica
sarebbe stato mortificante.
Le scelte fatte
da Impagliazzo conferivano
maggiore equilibrio
ma anche
sostanza. Di Meglio
sarebbe sceso in
campo anche con le
stampelle ed è uscito
da rettangolo verde
solo quando non ce la
faceva proprio più
Castaldo è stato tra i
più positivi, così come
Caldore a sinistra va
bene quando c’è da
appoggiare maggiormente
il centrocampo.
LIMITI IN AVANTI –
La squadra ha dei problemi
evidentissimi in
fase realizzativa. Si
attende il miglior Ferraro
ma a questo
punto è chiaro che
bisogna intervenire sul
mercato, magari
facendo un sacrificio
per acquistare un centrale
vero e non “virtuale”
per consentirgli
di rendere al meglio e
di effettuare quei
movimenti e quel
gioco che possano
consentire ai centrocampisti
di sfruttare
meglio gli spazi che
eventualmente si creano.
Con il Quarto che
si è sistematicamente
messo in dieci uomini
dietro la linea del pallone,
che ha coperto
tutti gli spazi ricorrendo
a tutti gli espedienti
conosciuti per coprire
tutte le zone della propria
metà campo, era
difficile presentarsi
davanti a Fernandez.
Nonostante tutto, se si
dà uno sguardo alla
cronaca “minuto per
minuto”, ci si rende
conto che almeno tre
palle-gol sono state
piuttosto ghiotte; che
l’arbitro, su segnalazione
del disastroso
assistente, ha annullato
ingiustamente un
gol a Saurino e che
prima della concessione
del penalty ai flegrei,
la posizione di
Ilario Lepre è più che
dubbia.
Poche le emozioni nel
primo tempo (si contano
appena cinque
azioni degne di nota),
più movimentata la
ripresa. Ma dopo il
botta e risposta, l’Ischia
si è portata pericolosamente
dalle
parti di Fernandez
solo due volte. Per
una buona mezzora,
pur facendo possesso
palla, i gialloblu si
sono fatti irretire dai
flegrei. L’inserimento
di Larrosa nel finale di
partita è servito solo
per avere la conferma
che l’attaccante
argentino sta a questo
campionato come la
nutella sulla pasta e
fagioli. Il forcing dell’Ischia
a tratti è stato
anche convinto, ma
quando una, due, tre
volte si appoggia male
verso il compagno, si
perde banalmente
palla, significa che
non c’è la giusta serenità,
non c’è tranquillità.
E i cori inscenati
dai tifosi organizzati
(ripetuto l’invito alla
squadra a trovarsi un
impiego), potrebbero
accentuare questo
problema.
La società nelle prossime
ore si riunirà per
fare un ulteriore punto
della situazione. Il presidente
Bazzoli ieri era
in panchina ed ha
“tastato” il polso alla
squadra rendendosi
conto dei limiti di questa
Ischia, degli errori
che sistematicamente
commette, dei regali a
cui non sa rinunciare.
La posizione di Franco
Impagliazzo non è saldissima.
In giro circolano
i primi nomi. La
società confermerà
ulteriormente la propria
fiducia al tecnico
o comincerà a guardarsi
intorno nel tentativo
di dare il classico
“scossone” all’ambiente?
Domenica
prossima al “Mazzella”
è in programma lo
scontro fra deluse. Il
Francavilla di Lazic ha
perso ancora, esattamente
in casa contro il
Venosa. Il meccanismo
sinnico si è
inceppato e dunque
tra sei giorni si assisterà
al confronto tra
le due deluse di questa
prima parte del
campionato. Un’occasione
irripetibile per
ritornare alla vittoria
IL TABELLINO
QUARTO 1
ISCHIA I.V. 1
QUARTO: Fernandez 7, Tizzano 6, Esposito
M. 5,5, Rocco 6, Monaco 5, Esposito C.
6,5, Flauto 6, Buonocore s.v. (24’ p.t. Di
Pietro 6), Lepre 6 (34’ s.t. Grieco s.v.),
Maradona 6, Ursumanno 5,5.(In panchina
Navarra, Vorzillo, Esposito S., Esposito B.,
De Rosa). All. Amorosetti 6.
ISCHIA ISOLAVERDE: Celli 6, Di Meglio 6
(44’ s.t. Monti s.v.), Caldore 6, Manzo 6,
Mattera G. 5,5, Castaldo 6,5, Alterio 6 (40’
s.t. Larrosa), Orefice 6, Formidabile 6,5,
Saurino 7, Ferraro 5,5 (In panchina Vegara,
Esposito V., Accurso, Trofa, Di Spigna). All.
Impagliazzo 6.
ARBITRO: Abbattista di Molfetta (ass. Caivano
e Verrastro di Potenza).
RETI: nel s.t. 8’ Saurino, 10’ Esposito C.
(rig.)
NOTE: angoli 6-6. Ammoniti Rocco,
Manzo, Monaco, Di Meglio e Maradona.
Durata p.t. 47’, durata s.t. 49’. Spettatori
600 circa di cui 100 ischitani.
che manca ormai dal
lontano 2 settembre.
Possibile che si sta
ancora pagando lo
scotto di quella immeritata
affermazione a
Lavello?
LA GIORNATA – In
conclusione, analizziamo
la giornata che ha
visto il sorpasso del
Bitonto sul barletta. I
baresi sbancano il
“Giraud” con un doppio
Pignatta (valore
aggiunto dei neroverdi)
e potrebbero addirittura
portarsi a +4
sul Barletta (0-0 a
Matera) se il giudice
sportivo in settimana
accoglierà il reclamo
dopo la sconfitta rimediata
a Lavello. Davvero
complimenti a Lello
Di Pasquale che, con
pochi mezzi e tanta
oculatezza, sta tenendo
la matricola Venosa
lontana dalla zona
“calda” della classifica.
Il tanto vituperato
Lavello corre sempre
a cento all’ora e batte
il Sapri. Se non avesse
patito il punto di
penalizzazione iniziale,
a quest’ora avrebbe
un punto in meno
rispetto all’Ischia che
alla prima giornata
violò il campo dauno.
Meditate gente, meditate…

LUNEDI’ 15 OTTOBRE 2007
CalcioSerie D 26
DOPO GARA – Impagliazzo accusa apertamente l’arbitro ma non risparmia i suoi
«Ancora torti, ma non possiamo
subire un gol così…»
Gennaro Monaco:
«l’Ischia meritava
qualcosa in più ma
noi dobbiamo
conquistare puntisalvezza
e non
andiamo per il
sottile. Il
campionato è
lungo e i conti si
faranno a maggio»
DALL’INVIATO
QUARTO
Ha appena finito di
fumare l’ultima
sigaretta. Franco
Impagliazzo scarica la
tensione accumulata in
panchina, dopo novanta
minuti in cui a tenere
il pallino del gioco è
stata costantemente l’Ischia
Isolaverde. Non è
la prima volta in questo
disgraziato inizio di stagione
che l’Ischia passa
in vantaggio ma viene
puntualmente ripresa.
Per il gioco mostrato e
per le occasioni costruite,
si può parlare di altri
due punti che i gialloblu
lasciano per strada.
«Anche se abbiamo
giocato in trasferta -
attacca Impagliazzo -
abbiamo tenuto un possesso
palla di circa settanta
minuti. Purtroppo
siamo stati capaci di
divorare cinque-sei
palle-gol. Ci è capitata
ancora la sventura di
avere un arbitro totalmente
incapace. Ci è
stato annullato un gol
assolutamente valido.
In più, in occasione del
rigore concesso al
Quarto, Lepre si era trovato
in posizione irregolare
e soltanto dopo si è
verificato l’intervento
che ha causato il
penalty. Sono rammaricato
perché non dovevamo
concederci quella
disattenzione. Ci siamo
imbambolati nel
momento in cui il Quarto
ha messo la palla al
centro… e pensare che
eravamo appena passati
in vantaggio. Certe
negligenze alla fine si
pagano».
Comunque c’era tutto il
tempo per rimediare.
«Infatti, sull’uno a uno –
osserva Impagliazzo –
abbiamo costruito altre
due-tre nitide palle gol
con Di Meglio (che da
pochi passi ha messo
alto sulla traversa) e
soprattutto con Ciro
Manzo che ha calciato
forte la palla è passata
tra una selva di gambe
ma Fernandez ci è arrivato
lo stesso. Ricordo
anche un bel diagonale
di Ferraro terminato
addosso al portiere. A
questo punto dico: una
squadra che in trasferta
si presenta almeno
sette volte davanti al
portiere e non concretizza,
alla fine deve
accontentarsi di questo
risultato di parità. Più di
dare loro delle indicazioni
in allenamento
non posso fare. Ma non
voglio fare una colpa a
nessuno, il tutto mi
sembra la conseguenza
di questo periodo poco
favorevole che sta attanagliando
l’Ischia».
Soddisfatto della prova
dal punto di vista temperamentale?
Ingiusti i
cori a fine partita dei
tifosi ischitani? «Non mi
è piaciuto questo tipo di
atteggiamento da parte
della tifoseria. Oggi la
squadra ha praticato un
buonissimo calcio. Non
Amorosetti (ph. Stone)
si può imputare a chi
guida questa squadra e
a chi va in campo determinate
colpe anche
quando si gioca bene.
Siamo venuti a Quarto
con la chiara intenzione
di fare bottino pieno.
Non ci siamo riusciti per
nostre negligenze ma
anche per alcune avversità
che sono capitate
nel corso della partita».
Dopo il gol di Saurino,
tutta la squadra è venuta
ad abbracciarti sotto
la panchina: una testimonianza
che parla da
sola circa il legame tra
squadra e tecnico.
«Questi ragazzi li ho
voluti fortemente. Li ho
cercati io – sottolinea
Impagliazzo – figuriamoci
se posso credere
alla favola che qualcuno
dall’interno remi
contro. Anch’io sono
stato un calciatore,;
momenti come questi
ne ho vissuto tanti.
Sono sicuro della mia
squadra perchè ha un
carattere forte e nel
corso della stagione si
farà valere».
MONACO – In attesa
che Amorosetti esca
dallo stanzone incontriamo
Gennaro Mona-
Monaco (ph. Stone)
co che si sta recando a
salutare gli amici gialloblu
di vecchia
data.«Nonostante questo
risultato possa essere
negativo per l’Ischia -
dice Monaco - sono
dell’avviso che la squadra
di Impagliazzo alla
lunga verrà fuori. L’ho
detto prima della gara e
lo ribadisco adesso
dopo averla vista dal
vivo: l’Ischia farà un bel
campionato. Mi dispiace
per gli amici isolani
ma oggi dovevamo
assolutamente prendere
almeno un punto.
Dobbiamo conquistare i
punti salvezza sul
nostro campo. Qui possiamo
concedere
poco».
LEPRE – Ilario Lepre,
ex Lacco Ameno, classe
‘89, è sulla stressa
lunghezza d’onda di
Monaco. «È vero, l’Ischia
ci ha messo in difficoltà,
ma noi siamo
stati bravi a giocare in
maniera compatta e
contenere il forcing dei
gialloblu. Mi sono procurato
il rigore? Un
attaccante cerca sempre
di fare gol; l’impegno
c’è stato, l’importante
è aver rimediato
subito alla rete di Saurino
altrimenti si sarebbe
fatta dura».
AMOROSETTI: «ALLA
PARI CON L’ISCHIA»
Mister Amorosetti è
come al solito telegrafico.
Così analizza la
gara: «Nonostante le
tante defezioni che ci
hanno ulteriormente
ridotto la rosa, ce la
siamo giocata alla pari
contro l’Ischia. Sono
fiducioso che questo
gruppo possa proseguire
sulla strada giusta
verso la salvezza con la
coscienza che arriveranno
altri rinforzi per
completare numericamente
la rosa. Mi
dispiace per l’infortunio
di Buonocore per il
quale non avevo un
sostituto adatto perché
lui è un palleggiatore.
Fin sì stavamo giocando
meglio noi».
G.S.
QUARTO-ISCHIA I.V. MINUTO x MINUTO
FERNANDEZ SALVA PIU’ VOLTE IL QUARTO
PRIMO TEMPO
SCHIERAMENTO – Impagliazzo
schiera Celli tra i pali, il recuperato
Di Meglio a destra e la
novità Caldore a sinistra; a centrocampo
Saurino e Orefice
giocano ai lati di Manzo e Formidabile.
In avanti Ferraro e
Alterio. Mister Amorosetti, in
mancanza della punta di diamante
Pisani, è costretto a
schierare il solo Lepre con
Maradona in appoggio. Per il
resto formazione annunciata
con l’ex Monaco che fa coppia
in difesa con Carmine Esposito.
Buonocore e Rocco fanno da
cerniera di centrocampo. In
porta l’altro ex dell’incontro Fernandez.
3’) Traversone di Orefice dalla
destra, Fernandez para con una
certa difficoltà.
14’) Calcio di punizione di
Manzo dalla trequarti di destra:
Castaldo, spintosi in avanti, colpisce
di testa indirizzando il
pallone non verso la porta
bensì cercando un compagno
che è però in fuorigioco.
15’) Saurino viene lanciato sul
filo del fuorigioco, l’under ischitano
trafigge Fernandez con un
preciso tiro nell’angolo alla
destra del portiere, ma l’arbitro
- tra lo stupore generale -
annulla su Pirozzi. segnalazione (ph. F.Trani) errata
del guardalinee.
17’) Ferraro serve Alterio, dribbling
e tiro di quest’ultimo, ma
Fernandez para a terra.
22’) Flauto dal limite impegna
Celli che para però con sicurezza.
35’) Ferraro da posizione defilata
esplode il destro ma ottima è
la risposta di Fernandez.
SECONDO TEMPO
6’) Cross di Flauto dalla
destra, Lepre va giù dopo un
contatto con Castaldo: i
padroni di casa reclamano il
rigore ma l’arbitro fa proseguire.
8’) Ischia in gol: perfetto lancio
di Formidabile a favore di
Saurino che con un destro al
volo dalla media distanza fulmina
Fernandez; i giocatori
vanno a festeggiare presso la
panchina, abbracciando
mister Impagliazzo.
9’) Rocco serve in profondità
Lepre che, in sospetta posizione
irregolare si porta nell’area
ischitana e viene affrontato
fallosamente da Peppe
Mattera. Il direttore di gara
indica subito il dischetto; Carmine
Esposito insacca a
mezza altezza pareggiando i
conti.
12’) Diagonale dalla destra di
Alterio parato da Fernandez.
22’) Ischia di nuovo vicinissima
al gol. Schema da calcio
piazzato, pallone che viene
servito a Ferraro che mette
subito in mezzo dove Di
Meglio, ben appostato, calcia
di prima intenzione mandando
la palla a lambire la traversa.
25’) Punizione di Maradona
da oltre venticinque metri,
Celli manda in angolo con
qualche difficoltà.
29’) Lancio a favore di Ferraro
che dalla destra calcia in
porta ma Fernandez vigila.
30’) Sugli sviluppi di un angolo
calciato da Ferraro, la difesa
flegrea non riesce a spazzare
l’area, Manzo si fionda
sul pallone e con una potente
conclusione costringe Fernandez
alla parata più difficile
dell’incontro.
32’) Punizione dal limite conquistata
da Ferraro. Siamo
all’altezza dei venti metri, la
palla giunge a Ciro Manzo
che indirizzo la palla all’incrocio
dei pali ma Fernandez si
esalta ancora una volta.
40’) Celli para un pericoloso
tiro di Di Pietro rimpallato da
un compagno.
41’) Staffilata di Formidabile
da oltre venti metri sfiorata da
Fernandez, ma l’arbitro non
concede l’angolo.
42’) Su punizione di Carmine
Esposito colpo di testa di