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14/04/2008 Campionato 31a Giornata: Girone C - serie d news

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20 LUNEDI’<br />

<strong>14</strong> aprile <strong>2008</strong><br />

SPORT<br />

la tribuna<br />

CALCIO SERIE D<br />

Dopo un primo tempo in equilibrio<br />

Schiavon trova la rete con un contropiede<br />

Annullato per fuorigioco il 2-0 di Bez<br />

Colman Castro, nettamente il migliore dei suoi ieri contro la Virtus<br />

Contro la Virtus Vecomp ottenuto il bottino pieno che serviva per proseguire l’operazione salvezza<br />

Monte, tre punti buonissimi<br />

Grande faticata con i veronesi, ma la vittoria arriva<br />

MONTEBELLUNA. Il Montebelluna batte per 1 a 0 la Virtus<br />

Vecomp, conquistando 3 punti fondamentali per il<br />

raggiungimento della salvezza diretta. Gli ospiti si sono<br />

mostrati un degno avversario: ben messi in campo e a<br />

tratti pungenti in avanti, hanno però avuto la pecca di<br />

non essere stati in grado di abbozzare una reazione degna<br />

di tal nome, una volta passati in svantaggio. Aspetto che<br />

legittima il successo di un Monte magari meno «bello» rispetto<br />

ad altre occasioni, ma abile a controllare la gara<br />

nel secondo tempo, nel quale tra l’altro non gli sono mancate<br />

le occasioni per raddoppiare.<br />

SAN DONA’<br />

EUROTEZZE<br />

MONTEBELLUNA<br />

VIRTUS VECOMP<br />

MONTEBELLUNA: Cavarzan, Moroni, Severgnini<br />

(12’ st Furlanetto), Ballardin, Colman, Masiero,<br />

Tessaro (31’ st Fabrin), Bellio, Bez, Nardi,<br />

Schiavon.<br />

Allenatore: Pasa.<br />

VIRTUS VECOMP VERONA: Sonato, Bettoia,<br />

Pia, Pizzini, Barilaro (24’ st D. Dal Corso), Lechthaler,<br />

Pavan, Bortignon, Angelico (34’ st E.<br />

Dal Corso), Pace (21’ st Galliazzo), Brighenti.<br />

Allenatore: Fresco.<br />

ARBITRO: Pignone di Firenze.<br />

RETE: 15’ st Schiavon.<br />

NOTE: giornata di timido sole, terreno in non<br />

ottime condizioni, spettatori 200 circa con scarsa<br />

rappresentanza ospite. Angoli: 3 a 0 per la<br />

Virtus Vecomp. Ammoniti: 9’ pt Severgnini<br />

(M), 16’ st Ballardin (M), 23’ st Lechthaler (V),<br />

31’ st Pia (V).<br />

SAN DONA’: Cionini, Melani, Periscinotto (42’<br />

st Fanelli), Bravo, Falanca, Bagarollo, Zuccon,<br />

Biondo (35’ st Mangano), Pavani, Maccagnan,<br />

Marzocchella. All.: Bellucci.<br />

EUROTEZZE: Malosso, Tronchin, Rossato, De<br />

Pretto, Peruzzo, Ciscato, Pozzi, Camarà, Pettinà<br />

(32’ st Campagnolo), Simonato, Zane (38’<br />

st Zanatta). All.: Bracciale.<br />

ARBITRO: Piazza di Trapani.<br />

RETI: 1’ pt Pettinà, 10’ pt Periscinotto, 23’ pt<br />

Pettinà, 35’ pt Camarà, 34’ st Pozzi.<br />

NOTE: <strong>Giornata</strong> di sole, campo pensante. Spettatori<br />

350 circa. Ammoniti: Rossato, Pozzi, Simonato,<br />

Ciscato; Bravo, Biondo. Angoli: 5-4<br />

per il San Donà. Recupero: 3’ pt; 3’ st.<br />

La cronaca. L’avvio di gara<br />

è vivace, caratterizzato da ritmi<br />

alti e da frequenti capovolgimenti<br />

di fronte.<br />

Al 4’ il Monte va vicino al<br />

gol: il colpo di testa di Schiavon,<br />

su cross dalla sinistra di<br />

Severgnini è di poco alto. La<br />

prima frazione prosegue nell’equilibrio<br />

tra le due parti,<br />

ma gli ospiti appaiono leggermente<br />

più in palla: con un<br />

pressing alto ed una disposizione<br />

molto compatta, mettono<br />

in difficoltà la manovra<br />

dei padroni di casa, spesso costretti<br />

a velleitari lanci lunghi<br />

per Bez.<br />

Al 12’ la Virtus Vecomp si<br />

rende pericolosa con un colpo<br />

di testa di Barilaro, bloccato<br />

a terra da Cavarzan. Al 24’<br />

la difesa del Monte si fa sorprendere<br />

e Brighenti si trova<br />

a tu per tu con Cavarzan: il<br />

portiere del Monte compie il<br />

miracolo, respingendo il rasoterra<br />

dell’avanti ospite, comunque<br />

non perfettamente<br />

calibrato.<br />

I padroni di casa spingono,<br />

vogliono i tre punti con tutte<br />

le loro forze, ma faticano a<br />

farsi pericolosi in area. Nardi<br />

ci prova senza fortuna un<br />

paio di volte (al 29’ e al 34’)<br />

dalla lunga distanza.<br />

Al 30’ Colman è costretto<br />

ad un recupero prodigioso su<br />

Pace, lanciato a rete in contropiede.<br />

Gli ospiti si rendono<br />

ancora pericolosi al 39’ con<br />

un cross basso di Brighenti<br />

che attraversa tutto lo specchio<br />

della porta.<br />

In avvio di ripresa le squadre<br />

non tolgono il piede dall’acceleratore.<br />

L’equilibrio<br />

della battaglia si rompe al 15’:<br />

Schiavon, lanciato in contropiede,<br />

ha un brutto controllo,<br />

ma, favorito da un rimpallo,<br />

può scaricare un destro dal limite<br />

potente e preciso, sul<br />

quale Sonato non può nulla.<br />

La reazione reazionedella Virtus<br />

Vencomp, che fin qui ha<br />

tutt’altro che demeritato, è<br />

sterile. Il Monte controlla bene<br />

la gara e non si espone ad<br />

alcun rischio particolare, collezionando<br />

oltretutto interessanti<br />

palle gol. Al 25’ ci prova<br />

Colman (anche quest’oggi superlativo)<br />

da fuori, ma il suo<br />

tiro è centrale. Al 32’ Moroni,<br />

dopo una bella combinazione<br />

con Ballardin, salta un avversario<br />

in area, ma Sonato è<br />

pronto a respingere la sua<br />

conclusione. Al 38’ è ancora<br />

Moroni a scattare sul filo del<br />

fuorigioco e, a tu per tu col<br />

portiere, serve Bez che insacca;<br />

il guardalinee segnala però<br />

un dubbio fuorigioco e il<br />

raddoppio non c’è.<br />

Al 47’ Sonato si oppone bene<br />

al diagonale del neo entrato<br />

Fabrin. Vittoria legittima,<br />

come detto, per un Monte che<br />

a questo punto è a un passo<br />

dal centrare il suo obiettivo.<br />

Altra nota positiva sono i<br />

90’ pieni giocati da Gianfranco<br />

Nardi: pur pagando qualcosa<br />

fisicamente (da qui qualche<br />

imprecisione), è stato per<br />

tutti un piacere rivedere la<br />

sua qualità a servizio della<br />

squadra.<br />

(Paolo Brugnara)<br />

1<br />

4<br />

1<br />

0<br />

BELLUNO<br />

ITALA S. MARCO<br />

Schiavon, autore del gol della vittoria<br />

MONTEBELLUNA<br />

Cavarzan 7: chiamato ad un solo difficile<br />

intervento, si è fatto trovare pronto; Moroni<br />

7,5: impeccabile in copertura, è stato<br />

protagonista anche davanti; Severgnini<br />

5,5: qualche imprecisione di troppo; Ballardin<br />

6: gara senza particolari acuti; Colman<br />

7,5: di un’altra categoria; Masiero 7:<br />

un altro che non tradisce mai; Tessaro 6:<br />

ha fatto il suo; Bellio 5,5: meglio in altre<br />

occasioni, Bez 5,5: il solito impegno, ma poco<br />

ispirato; Nardi 6: alterna belle giocate<br />

ed errori; in ogni modo, ben tornato; Schiavon<br />

6,5: firma il gol più importante della<br />

stagione; Furlanetto 6: senza acuti, ma diligente.<br />

Fabrin 6,5: aggiunge vivacità nei<br />

minuti finali. (p.b.)<br />

BELLUNO: Batazza, Brustolon, Nogarè (27’ st<br />

Radrezza), Severi, Cremasco, Ferronato, Aliotta<br />

(36’ st Trinchieri), De Mattina (27’ st Ganassin),<br />

Corbanese, Mazzetto, Roman del Prete.<br />

All.: Andreucci.<br />

ITALA SAN MARCO: Tusini, Conchione, Gallinelli,<br />

Tardivo, Visentin, Arcaba, Blasina (27’ st<br />

Acampora), Carli, Rossi (46’ st Roveretto), Pereira<br />

(38’ st Cipracca), Moras. All.: Zoratti.<br />

ARBITRO: Lanza di Nichelino.<br />

RETI: 9’ st Ferronato rig., 11’ st Visentin, 35’ st<br />

Pereira, 49’ st Cremasco.<br />

NOTE: <strong>Giornata</strong> nuvolosa, terreno nuvoloso.<br />

Spett. 450 circa. Amm.: Moras, Arcaba; Ferronato.<br />

Angoli: 9-6 per il Belluno. Rec.: 1’ e 3’.<br />

2<br />

2<br />

AFC<br />

CHIOGGIA<br />

SARONE<br />

SPOGLIATOI<br />

Tesser: «Gara<br />

giocata<br />

con maturità»<br />

MONTEBELLUNA. Sconsolato<br />

e di poche parole l’allenatore<br />

ospite, Fresco. «Complimenti<br />

al Monte, bravo a sfruttare<br />

al meglio quanto creato -<br />

dice il mister della Virtus Vecomp<br />

- Noi invece, in un primo<br />

tempo ben giocato, abbiamo<br />

sciupato diverse occasioni.<br />

Il calcio è questo: puoi giocare<br />

bene, ma le partite si decidono<br />

sugli episodi. Per fortuna<br />

i risultati dagli altri campi<br />

ci sono favorevoli: non ci<br />

resta che provare a vincere la<br />

prossima partita contro il Belluno».<br />

Questa, invece, l’analisi della<br />

partita da perte del team<br />

manager montebellunese.<br />

Massimo Tesser: «Sono contento.<br />

Questi 3 punti sono fondamentali<br />

per la salvezza. Oggi<br />

siamo stati concreti, sfruttando<br />

con cinismo le poche<br />

occasioni avute. E’ stata una<br />

gara in cui abbiamo esibito<br />

una grande maturità tattica.<br />

Nel primo tempo abbiamo sofferto<br />

un pò, ma nella ripresa<br />

abbiamo avuto un ottimo possesso<br />

palla che ci ha evitato<br />

ogni rischio. Ora siamo più<br />

tranquilli, ma la prossima trasferta<br />

a Rivignano nasconde<br />

parecchie insidie: abbiamo<br />

tutto da perdere».<br />

«Sono contento - aggiunge<br />

Tesser - di aver rivisto Nardi.<br />

In questa stagione ha sofferto<br />

molto a causa dell’infortunio,<br />

rivelandosi comunque un importante<br />

elemento in spogliatoio<br />

dal punto di vista umano.<br />

Oggi è stato utile alla<br />

squadra». (p.b.)<br />

CHIOGGIA: Di Leo, Carlassara, Bittante, Romero<br />

(30’ st Riccardo), Ballarin Alberto, Parise,<br />

Boscolo Mattia (30’ st Boscolo A. I), Vioanello,<br />

Ferretti, Ballarin Alessandro (24’ st Boscolo A.<br />

II), Rizzi. All.: Dal Bianco.<br />

SARONE: Cristin, Folin, Pozzobon, Pizzol (30’<br />

pt Pedol), Brescaccin, Rigo, Giacometti (20’ st<br />

Astolfi), Pagnucco, Marino, Del Degan (1’ st<br />

Vendruscolo), Tonasso. All.: De Pieri.<br />

ARBITRO: Casalucci di Lecce.<br />

RETI: 2’ pt e 29’ pt Rizzi, 24’ pt Pagnucco, 26’ st<br />

Marino 34’ st Ferretti.<br />

NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori<br />

550 circa. Ammoniti: Bittante; Rigo. Angoli: 2-1<br />

per il Sarone. Recupero: 1’ pt; 4’ st (+1).<br />

3<br />

2<br />

LIGHTIMAGE<br />

Este in vantaggio, ma s’accontenta<br />

Quinto, finale rovente<br />

Pareggia e poi<br />

sfiora il colpo gobbo<br />

ESTE<br />

UNION QUINTO<br />

ESTE: Ongarato, Boanchi, Salvato, Bedin, Borriero,<br />

Missaglia, Battaglia (40’ st Toniolo), Dasoul,<br />

Vianello, Agostini, Negri Stefano.<br />

All.: Feltrin.<br />

UNION QUINTO: Marcato, Pagliarin, Bittante,<br />

Martignon, Cervellin (1’ st Cominotto), Micheletto,<br />

Donato (30’ st Conte), Zanardo (12’ st<br />

Brustolin), Visentin, De Silvestro, Niero.<br />

All.: Pulin.<br />

ARBITRO: Fiori di Novi Ligure.<br />

RETI: 40’ pt Vianello rig., 35’ st Brustolin.<br />

NOTE: <strong>Giornata</strong> di timido sole, temperatura<br />

fredda, terreno in ottime condizioni. Spettatori<br />

350 circa con discreta presenza di tifosi ospiti.<br />

Ammoniti: Negri Stefano; Zanardo, Bittante.<br />

Espulso Da Soul al 37’ st per doppia ammonizione.<br />

Angoli: 9-6 per l’Union Quinto. Recupero:<br />

1’ pt; 4’ st.<br />

ESTE. Contro l’Union Quinto, terzo 1-1<br />

di fila per l’Este, avanti fino a un quarto<br />

d’ora dalla fine grazie ad un rigore realizzato<br />

da Vianello. L’eurogol di Brustolin ha<br />

spezzato il sogno. Un sogno che nel finale<br />

ha rischiato di tramutarsi in incubo (espulsione<br />

di Da Soul e clamoroso palo di Cominotto<br />

al 90’). Per i giallorossi la salvezza<br />

senza playout rimane lontana appena un<br />

punto. Nei primi 45’, il Quinto di Pulin si<br />

è affidato soprattutto al piedino di De Silvestro,<br />

trentottenne fantasista nativo di Montagnana.<br />

L’ex Salernitana ci ha provato su<br />

punizione (8’) e direttamente da calcio d’angolo<br />

(23’), trovando però Ongarato attento.<br />

Este invece preciso dalla cintola in giù ma<br />

incapace di innescare Vianello. Solo un episodio<br />

poteva rompere i tatticismi e il grimaldello<br />

giusto si è rivelato «Sant’Agostini»,<br />

il più talentuoso dei 22 in campo. Al 41’<br />

Ago inganna con una finta Pagliarin, che<br />

abbocca all’amo e lo atterra in piena area.<br />

Rigore solare, che Vianello trasforma<br />

spiazzando Marcato. Nella ripresa, Pulin<br />

cambia pelle alla sua squadra togliendo un<br />

difensore (Cervellin) per un attaccante (Cominotto),<br />

che si fa notare già al 3’, servendo<br />

il collega di reparto Visentin (tiro di poco<br />

alto). A parte un incornata fuori bersaglio<br />

di Cominotto (13’), non corre pericoli<br />

un Este ordinato, che ha in Borriero un degno<br />

leader difensivo e nel baby Bedin un<br />

inesauribile motorino di centrocampo. I<br />

giallorossi tengono alta la soglia di attenzione,<br />

rischiando addirittura il bis al 28’<br />

con un’incornata di Vianello su corner di<br />

Negri. Ottimo Marcato nell’alzare sopra la<br />

barriera.<br />

Sulla schiena dei padroni di casa al 33’<br />

arriva però una secchiata d’acqua gelida.<br />

Autore del giochetto degno di «Scherzi a<br />

parte» è Brustolin, altra mossa azzeccata<br />

di Pulin. Da cineteca la saetta da fuori area<br />

del neoentrato, che inquadra il sette alla sinistra<br />

di Ongarato. L’1-1 infiamma la gara,<br />

che vive un finale al cardiopalma. A complicare<br />

i piani dell’Este, l’espulsione per<br />

doppio giallo di Dasoul al 37’. I trevigiani si<br />

affacciano in avanti al 41’ ma sul cross dalla<br />

sinistra di De Silvestro è decisivo l’intervento<br />

aereo di Salvato ad anticipare Cominotto.<br />

Un minuto dopo ci riprova ancora<br />

Brustolin dalla distanza ma stavolta la sua<br />

sassata è respinta da uno strepitoso intervento<br />

di Ongarato. Prima del fischio finale,<br />

un occasione per parte.<br />

Feltrin deve ammettere<br />

«Sì, abbiamo rischiato»<br />

ESTE. Metà deluso, metà soddisfatto<br />

Francesco Feltrin al termine di Este-Union<br />

Quinto. Aveva sognato per oltre un’ora di<br />

vincere il suo derby, il tecnico trevigiano<br />

(e dall’altra parte, ironia della sorte, a guidare<br />

i trevigiani c’era il monselicense Pulin),<br />

che alla fine deve accontentarsi di un<br />

pareggio.<br />

«E’ un punto che muove la classifica —<br />

sottolinea Feltrin — ed è comunque prezioso,<br />

guardando anche cosa è successo sugli<br />

altri campi. Dispiace per l’occasione persa,<br />

visto che conducevamo 1-0 fino a un quarto<br />

d’ora dalla fine. Poi, una volta subito il<br />

gol, abbiamo rischiato grosso vista l’espulsione<br />

di Dasoul e le due grosse occasioni<br />

per i nostri avversari sul finale. Alla fine,<br />

non posiamo lamentarci del risultato, ottenuto<br />

contro una squadra esperta come il<br />

Quinto».<br />

«Abbiamo interpretato bene la gara, magari<br />

- ammette - nella ripresa si poteva accompagnare<br />

meglio l’azione ma in avanti<br />

siamo stati poco lucidi. Agostini? E’ un<br />

grande giocatore, il nostro trascinatore. E’<br />

un esempio per come si impegna, anche se<br />

tutta la squadra mi è piaciuta per carattere<br />

e grinta gettata in campo. Con questo spirito,<br />

nelle ultime 3 giornate da qui alla fine<br />

del campionato possiamo strappare i punti<br />

decisivi per salvarci».<br />

1<br />

1


VIII<br />

SERIE D<br />

Messaggerodellunedi<br />

<strong>14</strong> APRILE 200<br />

QUATTORDICESIMA DI RITORNO<br />

LA SITUAZIONE<br />

Itala San Marco<br />

71<br />

UnionQuinto<br />

38<br />

FESTA<br />

RINVIATA<br />

Chioggia<br />

Sambonifacese<br />

Sacilese<br />

Jesolo<br />

Domegliara<br />

Tamai<br />

Montebelluna<br />

62<br />

56<br />

50<br />

49<br />

48<br />

45<br />

40<br />

Belluno<br />

San Donà<br />

Este<br />

Sanvitese<br />

Vecomp<br />

Montecchio<br />

Rivignano<br />

36<br />

36<br />

35<br />

35<br />

35<br />

30<br />

25<br />

Eurotezze<br />

39<br />

Sarone<br />

21<br />

Finisce 2-2 il match che poteva sancire la matematica promozione in C2 degli isontini, illusi dal gol di Neto. Poi arriva la notizia del successo del Chioggia<br />

Il Belluno agguanta l’Itala al 50’ della ripresa<br />

Gradiscani furiosi: l’arbitro prima ferma il gioco<br />

e poi, nel marasma, convalida la rete dei cadorini<br />

BELLUNO. Festa rinviata e violento travaso di bile per l’Itala<br />

San Marco, costretta a non conquistare ancora matematicamente<br />

la C2 a causa di una cervellotica e sballata decisione arbitrale.<br />

Impossibile non partire da quanto è successo nel quinto minuto<br />

di recupero (dei tre in realtà assegnati). Isontini in vantaggio e<br />

promossi,padronidi casaall’assaltoeaprodurremischiedavantiaTusini.Nelcorsodell’ultima,Cremasco,martellononsanzionato<br />

disciplinarmente sulle gambe di Neto, trova la zampata del<br />

pareggio chiaramente dopo il fischio dell’arbitro. I giocatori del<br />

BellunocircondanoLanza,mentrequellibiancoblùsiaspettano<br />

di riprendere il gioco con una punizione in proprio favore. Invece,tra<br />

stuporeerabbia,devonoingoiarel’incredibiledietrofront<br />

del direttore di gara che convalida la rete. Il primo sussulto<br />

arriva appena al quarto d’ora ed è isontino: punizione di Moras,<br />

la palla giunge sul palo lungo a Rossi, che la rimette prontamente<br />

al centro per Neto, anticipato di un niente.<br />

I biancoblù<br />

si aspettavano<br />

di riprendere il gioco<br />

con una punizione<br />

in proprio favore<br />

ma l’arbitro fa dietrofront<br />

La risposta quasi immediata del Belluno<br />

èaffidataaRomanDelPrete,ilquale,entratoinareadasinistra,impegnaTusini.Ilvantaggio<br />

per l’Itala sembra cosa fatta al 22’,<br />

quandoRossi,riprendendounadifettosarespintadiBattezza,insemirovesciataindirizza<br />

la sfera nel sette, trovando però la spalla<br />

diunavversariochedeviasopralatraversa.<br />

Pur senza forzare, la capolista mantiene il<br />

controllo della partita e al 32’, sugli sviluppi<br />

diunpiazzatocalciatodaMoras,Arcabaserve<br />

Neto, il tentativo del quale viene neutralizzato<br />

di piede dall’estremo cadorino. Il<br />

Bellunocercailbersaglioinunpaiodicircostanze<br />

dalla media distanza (attento Tusini)<br />

e così la frazione si chiude con l’incursione<br />

e il cross teso dalla destra di Blasina che<br />

Rossi, ben appostato, non riesce a sfruttare<br />

per il tocco decisivo di Brustolon.<br />

Ma la sfida ha preservato il grosso delle<br />

emozioni(allafinepuretroppe)perlaripresa.<br />

Lo si intuisce già al 2’: angolo da sinistra<br />

di Moras, nel mucchio svetta Neto che centra<br />

la traversa. Passano cinque minuti e da<br />

un rinvio errato di Arcaba nasce l’azione<br />

del vantaggio veneto, con lo stesso centrale<br />

biancoblù costretto a stendere Roman Del<br />

Prete. Sul dischetto<br />

si presenta<br />

Ferronato, con<br />

Tusinichepuòsolo<br />

intuire.<br />

La reazione<br />

dell’undici di Zoratti<br />

è da vera capolista.<br />

Blasina<br />

trova Rossi che<br />

appoggiaadArcaba<br />

pronto alla<br />

spaccata deviata<br />

in corner. Dalla<br />

bandierina Moras disegna una traiettoria a<br />

scendere raccolta da Neto che manda sul<br />

palo: il più lesto a intervenire di testa è Visintin<br />

e a nulla serve il disperato intervento<br />

del portiere. L’Itala insiste. Neto al 12’ lancia<br />

sulla destra Blasina, pronto a cercare<br />

neipressi del dischetto Rossi: difensore anticipato,mamiralarga.Perfettal’azioneimbastita<br />

da Gallinelli, Rossi, Carli e Neto che<br />

al29’metteAcamporaatupertuconBattezza,<br />

strepitoso nella respinta. Al 32’, però,<br />

l’estremo cadorino viene graziato dall’arbitro<br />

per il clamoroso atterramento ai danni<br />

diNetochedovevacostarglirigoreedespulsione.Mailsorpassoitalinoèsolamenterinviato:<br />

spizzata di Carli per Neto, la prima<br />

conclusione è ribattuta da Battezza, la secondaèvincente.Èil36’<br />

el’Itala èinC2. Ora<br />

è il Belluno a reagire. Il neoentrato Trinchieri<br />

fa il diavolo a quattro, la sua forza<br />

d’urto provoca una <strong>serie</strong> di pericoli davanti<br />

a un Tusini iper-reattivo. Roveretto con un<br />

paio di fulminanti accelerazioni si guadagnerebbe<br />

almeno un fallo da ultimo uomo<br />

non sanzionato da Lanza che poi, nel recupero<br />

del recupero, diventa il protagonista<br />

negativo.<br />

Piero Aita<br />

SAMBONIFACESE<br />

TAMAI<br />

0<br />

2<br />

SAMBONIFACESE Valentini<br />

6 Pangrazio 6 5 Beghin 6<br />

(dal 5’ della ripresa Correzzo<br />

la) Claudio Sarzi 6 Pimazzo<br />

ni 6 Fattori 6 5 Bellomi 6 5<br />

Masiero 6 (dal 34’ Confetti)<br />

Dimas 6 Porcino 6 (dal 5’ del<br />

la ripresa Parrella) Arma 6 5<br />

Allenatore Ottoni<br />

TAMAI Zaghetto 6 5 Nocerino<br />

6 Pivetta 6 Zanette Perisi<br />

notto 6 Nonis 6 5 Paolini 6<br />

Petris 6 5 (dal 35’ della ripre<br />

sa Calzavara) Tormen 6 5<br />

(dal 41’ della ripresa Talazzo<br />

sv) Da Ros 6 5 (dal 1 ’ della<br />

ripresa Pezzutto 6) Quell’Er<br />

ba 6 Allenatore Tomei<br />

ARBITRO Cornero di Genova<br />

6 5<br />

MARCATORE Al 3’ e al 23’ No<br />

nis su rigore<br />

Pereira da 8 nonostante le “cure”<br />

della coriacea difesa veneta<br />

TUSINI 7 Pronto nel primo tempo a<br />

respingere su Roman Del Prete.<br />

Nel finale si esalta in almeno tre<br />

situazioniperarrendersiquando<br />

in realtà il gioco sarebbe stato già<br />

fermo.<br />

CONCHIONE 6,5 Partenza da brividi,<br />

poi prende via via le misurea Roman<br />

Del Prete che infatti cerca<br />

fortuna arretrando il raggio<br />

d'azione.<br />

GALLINELLI 6,5 Tienebenelaposizione<br />

e dalla sua parte non si passa.<br />

Spinge poco ma quando lo fa è invasivo.<br />

TARDIVO 5,5 Stenta a trovare le giuste<br />

misure come non gli capitava<br />

da parecchi mesi.<br />

VISINTIN 7 L'inzuccatadelrepentino<br />

pareggiosembrauscitadaunafavola<br />

per lui rientrato da un grave<br />

infortunio. Lotta e sgomita con il<br />

pugnace ariete Corbanese.<br />

ARCABA 5,5 Stranamente impreciso<br />

nei rilanci, da uno errato di essi<br />

nasce il rigore bellunese. Ha il<br />

merito di non abbattersi.<br />

BLASINA 5,5 Mette la freccia un paio<br />

di volte e per il suo controllore<br />

sono dolori. Perché non essere<br />

più incisivo?<br />

CARLI 6,5 Un diesel che nella ripresaha<br />

presopermanola mediana.<br />

ROSSI 6 Poco coinvolto e poco coinvolgente,vero,peròsfioraduevolte<br />

il gol ed entra nell'azione del<br />

pari.<br />

NETO PEREIRA 8 Una traversa, un palo,<br />

un gol e innumerevoli iniziative<br />

nonostante il trattamento duro“ad<br />

personam”dei difensoridi<br />

casa.<br />

MORAS 6 Bravo nella fase di rottura,<br />

menodelsolitoinquellapropositiva.<br />

ACAMPORA 6,5Peccatoperl'occasionenon<br />

sfruttatadavantialportiere.<br />

Ma che impatto sulla destra<br />

nelmomentotopicodellapartita.<br />

CIPRACCA E ROVERETTO sv<br />

Moras e compagni esultano con i tifosi gradiscani saliti a Belluno<br />

Disimpegno di Tardivo mentre capitan Carli<br />

sorveglia da vicino. In alto, da sinistra, il gol<br />

su rigore del bellunese Ferronato che ha<br />

aperto le marcature della giornata e una<br />

mischia in area gradiscana<br />

BELLUNO<br />

ITALA S. MARCO<br />

2<br />

2<br />

BELLUNO Battezza Bru<br />

stolon Nogar (dal 26’ del<br />

la ripresa Radrezza) Seve<br />

ri Cremasco Ferronato<br />

Aliotta (dal 3 ’ della ripresa<br />

Trincheri) De Mattia (dal<br />

26’ della ripresa Ganas<br />

sin) Corbanese Mazzet<br />

to Roman Del Prete All.<br />

Andreucci<br />

ITALA SAN MARCO Tusini<br />

Conchion Gallinelli Tardi<br />

vo Visintin Arcaba Blasi<br />

na (dal 26’ della ripresa<br />

Acampora) Carli Rossi<br />

(dal 45’ della ripresa Rove<br />

retto) Neto Pereira (dal 40’<br />

della ripresaCipracca) Mo<br />

ras All. Zoratti<br />

ARBITRO Lanza di Nicheli<br />

no 3<br />

MARCATORI Nella ripresa<br />

al ’ Ferronato su rigore al<br />

’ Visintin al 36’ Neto al<br />

50’ Cremasco<br />

Ha firmato dal dischetto entrambe le reti che hanno dato il successo alle furie rosse. Per i veneti la testa della classifica si allontana<br />

Un doppio Nonis castiga la Sambonifacese<br />

Nonis due volte in gol dal dischetto<br />

SAN BONIFACIO. La SanbonifaceseperdemalamenteincasaconilTamaiesiallontanadalla<br />

testa della classifica. Una<br />

Sambonifacese costretta a uscire<br />

dal rettangolo di gioco a testa<br />

bassa, conscia di aver gettato all’aria<br />

con le proprie mani una<br />

gara importante per rimanere<br />

in scia del Chioggia. Il 2-0 pesa e<br />

brucia.<br />

IlTamai,dalcantosuo,havinto<br />

senza fare grandi sforzi: i due<br />

rigori nel primo tempo (il secondoabbastanzageneroso)glihanno<br />

spianato la strada. Poi non ha<br />

dovutofarealtrochegestire,controllare<br />

e chiudere lo spazio.<br />

Due minuti e la Sambonifacese<br />

va già in svantaggio. Quell’Erba<br />

entrain areadi rigore, Beghin lo<br />

stende. Per il direttore di gara è<br />

calciodirigore:daldischettoNonisnonsbaglia.Cisiaspettal’im-<br />

mediata reazione dei rossoblù e<br />

invece è sempre il Tamai a spadroneggiare.<br />

Al 23’ Tormen vola<br />

in area, Fattori lo contrasta in<br />

modo abbastanza regolare. La<br />

punta friulana cade a terra e per<br />

il direttore di gara è ancora calcio<br />

di rigore. Dagli 11 metri va<br />

ancora Nonis che non perdona.<br />

A questo punto la Sambo si dà<br />

una svegliata e al 28’ si vede annullare<br />

un gol. Dimas tocca per<br />

Arma, che insacca, ma per il<br />

guardalinee la punta marocchina<br />

si trovava in posizione di fuorigioco.<br />

Al 36’ la Sambonifacese<br />

ciprovaconuncalciodipunizione<br />

del brasiliano Dimas:la palla<br />

però si alza abbondantemente<br />

sopra la traversa della porta di<br />

Zaghetto.<br />

Nella ripresala musica non<br />

cambia. La Sambonifacese è ancora<br />

lenta e abbastanza macchinosa.<br />

Al 2’ è il Tamai a farsi subito<br />

pericoloso. Tormen conclude<br />

da posizione ravvicinata, mentre<br />

la difesa rossoblù è ancora<br />

costretta a salvarsi in angolo. All’8’<br />

si fa vedere ancora il Tamai.<br />

Quell’Erba ruba palla alla difesa<br />

rossoblù, Valentini all’ultimo<br />

deve mettere ancora un calcio<br />

d’angolo.LaSambonifaceseprova<br />

a risollevarsi e al 18’ va vicina<br />

algol.Dimasmettealcentro,l’incornata<br />

è di Arma ma la palla<br />

esce di un soffio.<br />

Lasquadradicasainsiste.Calcio<br />

di punizione a due in area<br />

del Tamai e Dimas calcia con la<br />

difesaospitecheancoraunavolta<br />

salva in angolo. Al 30’ ci prova<br />

Correzzola senza fortuna. È l’ultimaoccasione<br />

dei rossoblù,che<br />

con Dimas vanno vicini al gol,<br />

ma la palla si alza alla fine sopra<br />

la traversa.<br />

BELLUNO. «Allucinante. Quello<br />

che ha deciso l’arbitro è<br />

qualcosa di allucinante e<br />

incredibile». Non riesce a<br />

trattenersi il presidente<br />

dell’Itala San Marco Franco<br />

Bonanno. che sentiva ormai in<br />

tasca la promozione in C2: «Non<br />

è tanto la questione di dover<br />

rinviare l’appuntamento di una<br />

settimana. È il<br />

modo in cui<br />

l’arbitro ci ha<br />

letteralmente<br />

sfilato via la<br />

vittoria, e con<br />

essa la<br />

matematica<br />

certezza del<br />

primo posto. Il<br />

Belluno nel<br />

finale ha<br />

attaccato a testa<br />

bassa, nessuno di<br />

noi nega che il<br />

pareggio non è un<br />

risultato<br />

scandaloso. Di<br />

scandaloso c’è<br />

sicuramente<br />

quanto ha<br />

combinato il<br />

direttore di gara.<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

L’ira di Bonanno: «Allucinante<br />

la decisione del signor Lanza»<br />

La mia rabbia<br />

nasce dall’aver<br />

rivisto l’azione<br />

alla televisione.<br />

Ti inventi un<br />

prolungamento<br />

del recupero<br />

senza motivo, ti<br />

inventi un angolo<br />

e poi sanzioni un<br />

fallo a nostro<br />

favore salvo poi<br />

convalidare il gol<br />

del Belluno?<br />

Perché, sia chiaro, il fischio è<br />

arrivato ben prima del tiro<br />

decisivo e l’arbitro ha segnalato<br />

con un indice il punto del fallo e<br />

con l’altro il centrocampo. Solo<br />

dopo le veementi proteste<br />

bellunesi è tornato sui suoi passi.<br />

In vita mia non ho mai visto una<br />

cosa del genere su un campo di<br />

calcio a qualsiasi livello».<br />

Il tecnico gadiscano Zoratti<br />

Zoratti: «Alleno<br />

da trent’anni<br />

ma non ho mai visto<br />

cose come questa<br />

Andiamo avanti:<br />

ora ci basta un punto»<br />

L’episodio incriminato ha fatto<br />

sbottare anche una persona<br />

solitamente pacata e mai al di<br />

sopra delle righe qual è il<br />

tecnico biancoblù Giuliano<br />

Zoratti, scattato come una molla<br />

a centrocampo al triplice fischio:<br />

«Non si può, non si può<br />

assumere una decisione e poi<br />

cambiarla solo perché vieni<br />

accerchiato da<br />

alcuni giocatori.<br />

Il gioco di fatto<br />

era stato<br />

interrotto e, per<br />

ammissione di un<br />

dirigente del<br />

Belluno, la palla<br />

poi non era forse<br />

del tutto entrata.<br />

Di fronte a una<br />

gestione simile<br />

da parte<br />

dell’arbitro, che<br />

ha permesso ai<br />

difensori veneti<br />

di massacrare<br />

scientificamente<br />

Neto Pereira fino<br />

a quando è<br />

rimasto in campo,<br />

tutto il resto<br />

passa in secondo<br />

piano. La partita<br />

era già finita, era<br />

vinta e adesso<br />

potevamo<br />

tranquillamente<br />

festeggiare la C2.<br />

Alleno da oltre 30<br />

anni e l’ho fatto<br />

anche in piazze<br />

molto calde. Mai,<br />

però, avevo<br />

dovuto assistere a<br />

qualcosa di così<br />

spiacevole.<br />

Perché, da uomo di calcio,<br />

considero quanto è stato<br />

perpetrato ai nostri danni uno<br />

spiacevole torto. Comunque,<br />

nulla è cambiato e deve<br />

cambiare. Abbiamo tre partite<br />

per ottenere l’ultimo punto che<br />

ci manca per la matematica<br />

certezza di aver vinto il<br />

campionato». (pi.ai.)


Messaggerodellunedi<br />

SERIE D<br />

<strong>14</strong> APRILE 200 IX<br />

ESTE<br />

UNION QUINTO<br />

1<br />

1<br />

ESTE Ongarato Bianchi Salvato Bedin<br />

Borriero Missaglia Battaglia (dal 40’ del<br />

la ripresa Toniolo) Da Soul Vianello Ago<br />

stini Stefano Negri Allenatore Feltrin<br />

UNION QUINTO Marcato Pagliarin Bit<br />

tante Martignon Cervellin (dal 1’ della<br />

ripresa Cominotto) Micheletto Donato<br />

(dal 30’ della ripresa Conte) Zanardo (dal<br />

12’ della ripresa Brtusolin) Visentin De<br />

Silvestro Niero Allenatore Pulin<br />

ARBITRO Fiori di Novi Ligori<br />

MARCATORI Al 40’ Vianello; nella ripresa<br />

al 35’ Brustolin<br />

MONTEBELLUNA<br />

VIRTUS VECOMP<br />

1<br />

0<br />

MONTEBELLUNA Cavarzan Moroni Se<br />

vergnini (dal 13’ della ripresa Furlanetto)<br />

Ballardin Colman Castro Masiero Tes<br />

saro (dal 23’ della ripresa Fabbrin) Bellio<br />

Bez Nardi Schiavon Allenatore Pasa<br />

VIRTUS VECOMP Sonato Bettoia Pia<br />

Pizzini Barilaro (dal 25’ della ripresa Da<br />

niele Dal Corso) Lechthaler Pavan Borti<br />

gnon Angelico (dal 34’ della ripresa Eli<br />

seo Dal Corso) Pace (dal 15’ della ripresa<br />

Galiazzo) Brighenti Allenatore Fresco<br />

ARBITRO Pignone di Empoli<br />

MARCATORE Nella ripresa al 24’ Schia<br />

von<br />

MONTECCHIO<br />

JESOLO<br />

0<br />

2<br />

MONTECCHIO Posocco Vallarsa (dal 21’ della<br />

ripresa Gandolfi) Vanzo Ferrari Aliberti Rove<br />

rato Montagan (dal 13’ della ripresa Napoli)<br />

Tresso Guerra Gallo Tommasoni (dal 21’ del<br />

la ripresa Cor ) Allenatore Vittadello<br />

JESOLO Visentin Sapone Bertoncini Segato<br />

Giacomazzi Perenzin Palumbo (dal 10’ della<br />

ripresa Bardellotto) Brick Gambino Lavagno<br />

li (dal 44’ della ripresa Porcaro) Tandurella (dal<br />

25’ della ripresa Trevisiol) Allenatore Zanin<br />

ARBITRO Menicatti di Lecco<br />

MARCATORI Nella ripresa al ’ Lavagnoli al<br />

1 ’ Gambino<br />

NOTE Ammoniti: Sapone Trezzo<br />

SAN DONÀ<br />

EUROTEZZE<br />

1<br />

4<br />

SAN DONÀ Cionini Melani Periscinotto<br />

(dal 42’ della ripresa Fanelli) Bravo Falan<br />

ca Bagarollo Zuccon Biondo (dal 35’<br />

della ripresa Mangano) Pavani Macca<br />

gnan Marzocchella Allenatore Bellucci<br />

EUROTEZZE Malosso Tronchin Rossa<br />

to De Pretto Peruzzo Ciscato Pozzi Ca<br />

mar Pettin (dal 32’ della ripresa Cam<br />

pagnolo) Simonato Zane (dal 3 ’ della<br />

ripresa Zanatta) Allenatore Bracciale<br />

ARBITRO Piazza di Trapani<br />

MARCATORI Al 1’ Pettin al 10’ Perisci<br />

notto al 23’ Pettin al 35’ Camar ; nella<br />

ripresa al 34’ Pozzi<br />

Beacco e soci non hanno fatto una bella figura<br />

L’Eurotezze<br />

rifila un poker<br />

a domicilio<br />

al San Donà<br />

Il Montebelluna<br />

regola al Vecomp<br />

e si allontana<br />

dalla zona pericolo<br />

I ragazzi di Borgato vincono il derby con merito e, complice anche il ko casalingo del Montecchio, adesso hanno l’obbligo di credere nella battaglia per la salvezza<br />

Un Rivignano mai domo espugna San Vito<br />

I nerazzurri mettono nei guai i biancorossi<br />

e ora sperano di agganciare la zona play-out<br />

SAN VITO. Dedicata a chi dava per finito il Rivignano.<br />

La vittoria, meritata, sul campo di una Sanvitese in crisi<br />

nera, è la più bella risposta a chi già intonava il “De Profundis”<br />

alla truppa guidata da Gianfranco Borgato. I nerazzurri,<br />

complice anche il ko casalingo del Montecchio, sono infatti<br />

ora a cinque punti dall’ultimo posto disponibile per i<br />

play-out.A tre giornatedalla fine, laformazione nerazzurra<br />

ha l’obbligo di crederci. Come ha fatto ieri a San Vito, dove<br />

ha disputato una partita accorta, lasciando ai padroni di<br />

casa il pallino del gioco: la miglior ricetta per colpire in<br />

contropiede, arma preferita da Lenarduzzi e soci. E proprio<br />

da una ripartenza è nato il gol dell’ottimo Monti, glaciale<br />

quando si è trovato a tu per tu con Zanier. Per i biancorossi,<br />

invece, è notte fonda. Le numerose assenze hanno pesato,<br />

certo, ma ciò non basta a salvare una squadra parsa involuta,<br />

incapace soprattutto di vincere da fine gennaio.<br />

SANVITESE - RIVIGNANO 0-1<br />

SANVITESE Zanier Pavan (dal 34’ della ripresa Kaculi) Berto<br />

ia Formentin Garbini Visalli Cester Beacco (dal 36’ della<br />

ripresa Mattiuzzo) Fantin Wekouri Maiero Allenatore Fon<br />

ti<br />

RIVIGNANO Boscarol Rocca Maggi Gonano Boldarin Ce<br />

cotti Monti Lenarduzzi Fabbro (dal 45’ della ripresa Sacco<br />

mano) Filippo Piccoli (dal 1’ della ripresa Verona) Allenatore<br />

Borgato<br />

ARBITRO Villa di Rimini<br />

MARCATORE Nella ripresa al 21’ Monti<br />

NOTE Ammoniti: Formentin Filippo e Monti Calci d’angolo:<br />

12 a 3 per la Sanvitese<br />

Se la Sanvitese non riesce più a<br />

conquistare un successo è perché<br />

non riesce a segnare. Nelle ultime<br />

cinque partite, Fantin e compagni<br />

hanno realizzato solamente una rete.<br />

Davverotroppopoco:èdeltuttoinutile<br />

mettere alle corde l’avversario se<br />

poinonriesciaesserecinicoespietato<br />

in zona gol.<br />

La partita comincia proprio con<br />

questo tema: biancorossi in avanti,<br />

ma incapaci di inquadrare lo specchio<br />

della porta. Si rende pericoloso<br />

quindiperprimoilRivignanoconLenarduzzi:<br />

il suo tiro dal limite terminaalato.Unminutodopo,primovero<br />

pericolo per i padroni di casa. Bertoia<br />

scivola e lascia spazio a Monti, che<br />

mette al centro un invitante cross sul<br />

quale Zanier si fa trovare pronto. Al<br />

25’ i nerazzurri hanno l’occasione<br />

per segnare: il solito Monti serve in<br />

area Fabbro, che, dopo aver controllato<br />

il pallone al volo, conclude con<br />

un sinistropreciso, ma il numero uno<br />

biancorosso è attento e blocca. Si fa<br />

vedere finalmente la Sanvitese con<br />

Fantin, il cui colpo di testa finisce di<br />

pochissimoalato.Èunmomentobuonoperipadronidicasa:Visalliciprova<br />

da fuori, ma la palla finisce alta<br />

sopralatraversa.Sulfiniredelprimo<br />

tempo,un’occasioneatesta:al40’bellissima<br />

conclusione a giro di Fabbro,<br />

al 46’ tiro potente di Wekouri deviato<br />

da Boscarol.<br />

Nella ripresa la mossa che cambia<br />

la partita. Borgato richiama in panchina<br />

Piccoli e inserisce il giovane<br />

Verona,chevacosìaricoprirelaposizione<br />

di esterno sinistro. Monti, dunque,<br />

abbandona la posizione di ala<br />

peraffiancareFabbroinprimalinea.<br />

Il Rivignano ci crede e al 20’ è ancora<br />

l’attaccanteexPordenoneprotagonista.<br />

Riceve la sfera spalle alla porta,<br />

si gira e scaglia un sinistro che trova<br />

attento Zanier. È il preludio al gol:<br />

Montiprendepalla–forseaiutandosi<br />

con il braccio – a metà campo e, arrivato<br />

di fronte all’estremo biancorosso,<br />

lo supera implacabilmente.<br />

Un minuto dopo i nerazzurri vanno<br />

vicini al raddoppio. Monti scende<br />

sull’out di destra e serve al centro<br />

Fabbro:l’attaccante viene anticipato<br />

da Formentin, che mette in angolo.<br />

La Sanvitese non ci sta e prova a riorganizzarsi.<br />

La manovra, però, è lenta<br />

e prevedibile: manca il consueto gioco<br />

sugli esterni, dove Cester da una<br />

parte e Maiero non riescono proprio<br />

a creare superiorità numerica. Di<br />

conclusioni,dunque,benpoche. Solo<br />

una da annotare: quella di Kaculi,<br />

giunta al 43’. Boscarol, però, blocca.<br />

Alberto Bertolotto<br />

Fonti: «Non hanno rubato nulla<br />

e noi non riusciamo a segnare»<br />

CHIOGGIA<br />

SARONE<br />

3<br />

2<br />

CHIOGGIA Di Leo 6 Carlas<br />

sara 5 Bittante 5 5 Rome<br />

ro 6 (dal 31’ della ripresa<br />

Riccardo sv) Alberto Balla<br />

rin 6 Parise 6 M Boscolo<br />

5 5 (dal 30’ della ripresa Bo<br />

scolo Papo sv) Vianello 6<br />

Ferretti 6 Alessandro Balla<br />

rin 6 (dal 24’ della ripresa A<br />

Boscolo I 6) Rizzi Allenatore<br />

Dal Bianco<br />

SARONE Cristin 6 5 Folin 6<br />

Pozzobon 6 Pizzol 5 5 (dal<br />

30’ Pedol 6) Brescacin 5 5<br />

Rigo 5 5 Giacometti 6 (dal<br />

40’ della ripresa Astolfi) Pa<br />

gnucco 6 Marino 6 5 Del<br />

Degan 6 (dal 1’ della ripresa<br />

Vendruscolo 6) Tonasso<br />

6 5 Allenatore De Pieri<br />

ARBITRO Casalucci di Lec<br />

ce 5 5<br />

MARCATORI Al 2’ Rizzi al<br />

24’ Pagnucco al 2 ’ Rizzi;<br />

nella ripresa al 26’ Marino<br />

al 34’ Ferretti<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

SANVITO.«Yes,wecan».Gianfranco<br />

Borgato crede ancora nella<br />

salvezza: ne ha ben donde, perché<br />

il suo Rivignano è vivo. «Se il primotempo<br />

è stato discreto, laripresaèstataditutt’altrafattura–affermailtrainernerazzurro–.L’ingresso<br />

di Verona ha permesso a Monti<br />

di fare la seconda punta: in questo<br />

modo siamo cresciuti e abbiamo<br />

creato diverse occasioni da rete.<br />

Sono davvero soddisfatto: la squadrahadimostratodi<br />

credereancora<br />

nei play-out e se scendiamo in<br />

campo sempre questo spirito ce la<br />

possiamo fare».<br />

Una mano, poi, è giunta anche<br />

dallo Jesolo, che battendo il Montecchio<br />

ha fatto scendere a cinque<br />

i punti di distanza dai vicentini.<br />

«Lotteremo sino alla fine – spiega<br />

Borgato – noi non ci rassegnamo».<br />

Tutt’altrospiritoincasaSanvitese:<br />

«Questa sconfitta non ci voleva<br />

– dice il tecnico Gianfranco Fonti<br />

–. Il Rivignano è stato più determinato<br />

e non ha rubato nulla. Non<br />

abbiamosentitol’obbligodifarerisultato,<br />

anzi. Il nostro problema è<br />

chenonriusciamoasegnare:inzona<br />

gol siamo vivi ma facciamo fatica<br />

a concretizzare la mole di occasioni<br />

prodotta».<br />

C’è la convinzione, però, che<br />

con una Sanvitese al completo la<br />

partita sarebbe finita diversamente.<br />

«Penso proprio di sì – afferma<br />

Fonti –. La situazione, però, è questa<br />

e noi dobbiamo essere bravi a<br />

non abbatterci. In settimana dobbiamo<br />

ritrovare le energie e convincerci<br />

che nulla è perduto. Mancano<br />

ancora tre giornate alla fine,<br />

ci sono nove punti a disposizione:<br />

possiamo uscire dalla zona playout<br />

e salvarci». (a.ber.)<br />

La formazione pedemontana, ormai condannata, fa soffrire la vicecapolista Chioggia, che vince 3-2<br />

Sarone, un esempio di dignità<br />

Il solito infaticabile Monti ha regalato i tre punti al Rivignano<br />

(Foto Missinato)<br />

CHIOGGIA. Gara dignitosa del quasi<br />

condannato Sarone, che mette in difficoltà<br />

la vicecapolista Chioggia in una<br />

partita giocata al piccolo trotto da entrambele<br />

formazioni. Alla fine vincono i<br />

granata lagunari, che possono disporre<br />

di un potenziale offensivo di primo piano,<br />

ma se la gara fosse terminata in pareggiononcisarebbe<br />

statonulla discandaloso.<br />

Il Sarone a questo campionato ormai<br />

non chiede più nulla se non di chiudere<br />

la stagione in maniera dignitosa, a testa<br />

alta,com’è accaduto a Chioggia. Eppure<br />

per i friulani la partita era iniziata nel<br />

peggioredeimodivistochesolodopo2’i<br />

padroni di casa erano già in vantaggio<br />

con un gran tiro dal limite di Rizzi insaccatosi<br />

all’incrocio dei pali. Sotto al primo<br />

tiro in porta il Sarone però non si è<br />

sfilacciato,anzihapresoinmanoleredini<br />

del gioco anche se i tentativi in attacco<br />

sono parsi più telefonate verso il portiere<br />

Di Leo che non conclusioni vere e<br />

proprio, come nel caso del tiro centrale<br />

di Marino (15’) e della punizione di Del<br />

Degan (17’). Pur giocando sotto ritmo, il<br />

Chioggia sfiorava il raddoppio al 22’,<br />

quandoCristinsisuperavaperrespingereilcolpoditestasottomisuradiFerretti.<br />

Ma al 24’ ecco il pareggio friulano:<br />

cross di Tonasso e piattone vincente di<br />

Pagnucco lasciato libero nel cuore della<br />

difesa chioggiotta. Il vantaggio del Sarone<br />

dura però solo 5’, fino a quando cioè<br />

FerrettiliberavainareaRizzi,chebeffava<br />

Cristin con un pallonetto di precisione<br />

chirurgica. Chioggia che reclamava<br />

anche il rigore al 34’ per un fallo subito<br />

da Ferretti dal portiere Cristin. Dopo<br />

l’intervallo il Chioggia dà la sensazione<br />

divolerchiudereigiochiegiàal3’sfiora<br />

ancoralareteconRomerochevedeneutralizzare<br />

il suo colpo di testa ancora da<br />

un prodigio di Cristin. Improvvisamente<br />

il ritmo cala ulteriormente tanto da<br />

sembrare quasiuna sgambata. Così, sornione,<br />

il Sarone giunge nuovamente al<br />

pareggio al 26’: Giacometti lavora un<br />

buonpallonesulladestraeserveinmezzo<br />

per l’accorrente Marino che anticipa<br />

Carlassara e deposita in rete. Il Chioggia<br />

però non ci sta, c’è un secondo posto<br />

da difendere e allora Dal Bianco gioca<br />

lacartadeltridenteinserendoRiccardo<br />

al posto di Romero. Al 34’ il gol della<br />

vittoria: Rizzi dalla trequarti pesca<br />

smarcato Ferretti che stoppa di petto e<br />

poi fulmina Cristin.<br />

IlSaroneperdeunapartitacheavrebbe<br />

potuto pareggiare e in pratica saluta<br />

lacategoria che iltecnico DePieri reputa<br />

troppo impegnativa per una piccola<br />

realtà come quella friulana. Insomma<br />

una retrocessione senza drammi.<br />

Monti ancora decisivo<br />

L’ex Visalli un gladiatore<br />

SANVITESE<br />

ZANIER 6 Un’uscita a vuoto nel<br />

primo tempo. Si riscatta<br />

con un bell’intervento su<br />

Fabbro e sul gol non ha colpe.<br />

PAVAN 6 Affianca Formentin<br />

al centro della difesa e si fa<br />

apprezzare con alcuni anticipi<br />

pregevoli.<br />

BERTOIA 5 Confusionario. Male<br />

sia al cross che in appoggio.<br />

FORMENTIN 6 Fa valere i centimetri<br />

sui palloni alti e limita<br />

Fabbro.<br />

GARBINI 6,5 Spostato a sorpresa<br />

in mezzo al campo, organizza<br />

e gestisce la manovra<br />

conintelligenza. I suoi cambidigiocoelesueverticalizzazioni,<br />

però, non bastano.<br />

VISALLI 6 Ex di turno, si batte<br />

con gran volontà dal primo<br />

minuto al novantesimo.<br />

Una pecca: è impreciso al<br />

cross.<br />

CESTER 5 Le sue serpentine rimangono<br />

nello spogliatoio.<br />

Se nel primo tempo viene<br />

dimenticato dai compagni,<br />

nella ripresa non incide.<br />

BEACCO5 Schiacciatodaldinamismo<br />

e dall’energia di Lenarduzzi.Un<br />

passo indietro<br />

rispetto all’ottimo giocatore<br />

ammirato lo scorso dicembre.<br />

FANTIN 5 Del bomber che scardinava<br />

in scioltezza le difese<br />

avversarie sembra non<br />

esserci più traccia. Qualche<br />

colpo di testa in mischia,<br />

ma è troppo poco.<br />

WEKOURI 5 Impalpabile. Galleggia<br />

fra la linee senza costrutto.<br />

MAIERO 5,5 Gioca esterno sinistro:<br />

è fuori ruolo e si vede.<br />

KACULI 6 Entra a 10’ dalla fine<br />

e sfiora il gol.<br />

MATTIUZZO sv Otto minuti per<br />

far fiatare Beacco.<br />

RIVIGNANO<br />

BOSCAROL 6 Poco impegnato.<br />

Attento sulle conclusioni di<br />

Wekouri e Kaculi.<br />

ROCCA 6,5 Non è bellissimo da<br />

vedere,ma è concreto e vince<br />

meritatamente il duello<br />

fra “pivot” con Fantin.<br />

MAGGI 6,5 Concede poco a Cester<br />

e si propone in avanti.<br />

Capitano coraggioso.<br />

GONANO 6,5 Offre dinamismo<br />

ed energia in mezzo al campo:<br />

le doti giuste per essere<br />

laspallaidealediLenarduzzi.<br />

BOLDARIN 6,5 Una buona partita<br />

nella posizione di terzino<br />

destro.<br />

CECOTTI 6 Attentoalcentrodella<br />

difesa.<br />

MONTI 7 Primo tempo in fascia,<br />

nella ripresa viene<br />

schierato seconda punta e<br />

sigla il gol che tiene accese<br />

le speranze di approdare ai<br />

play-out. Di nuovo decisivo.<br />

LENARDUZZI 7 Un mediano con<br />

i fiocchi. Copre, si inserisce,<br />

va alla conclusione: il<br />

migliore in campo.<br />

FABBRO 7 Lotta, è vivo in zona<br />

gol,fasoffrireladifesabiancorossa,Un’altraprovaconvincente<br />

per l’ariete udinese.<br />

FILIPPO 6 Nei primi 45’ si vede<br />

poco. Cresce nella ripresa e<br />

sfiora la rete.<br />

PICCOLI 5,5 Non sta bene: Borgato<br />

lo schiera comunque<br />

dall’inizio ma l’intramontabile<br />

bomber non graffia.<br />

VERONA 6,5 La mossa vincente<br />

deltrainernerazzurro.Rileva<br />

Piccoli in avvio di ripresa,<br />

si sistema sulla fascia<br />

permettendo così a Monti<br />

di affiancare Fabbro in prima<br />

linea.<br />

SACCOMANO sv Solo pochi minuti<br />

per lui.<br />

Serie B: le biancoverdi<br />

impongono il pari<br />

alla Fortitudo Mozzecane<br />

C A L C I O<br />

F E M M I N I L E<br />

Il Trasaghis ferma la regina<br />

Serie C: il Pasiano stende il San Gottardo<br />

e ritorna in B con un turno di anticipo<br />

MOZZECANE. Sicuramente<br />

unbellapartita quelladisputata<br />

al Faccioli di Mozzecane, un pareggio<br />

che ha coronato la splendida<br />

stagione di entrambe le<br />

squadre: la Fortitudo festeggia<br />

la meritata promozione in A2, il<br />

Trasaghisconfermailsuosplendido<br />

primo campionato in <strong>serie</strong><br />

B.<br />

Si è visto subito che sarebbe<br />

stata una partita vera e combattuta<br />

fino alla fine. La prima incursionepericolosaèdellasquadra<br />

di casa, con Cardoni che trovata<br />

smarcata in area di rigore<br />

concludeva di sinistro di poco a<br />

lato. Brividoancora al 9’quando<br />

una conclusione di Benini veniva<br />

deviata sulla linea da Vattolo<br />

e poi liberata in calcio d’angolo.<br />

Capitolava la squadra friulana<br />

subito dopo, quando dal successivo<br />

calcio d’angolo Sandri svet-<br />

tavapiùinaltoditutteeinsacca-<br />

va di testa. Pericoloso il Trasaghis<br />

al 15’, quando Del Pizzo si<br />

scatenava sulla fascia sinistra,<br />

saltava il diretto avversario e<br />

scoccavauntiroparatocondifficoltà<br />

da Begnoni. Al 25’ Martina<br />

ammutolivaitifosidellaFortitudo:<br />

punizione di Cucchiaro al<br />

centro dell’area controllo e con-<br />

La<br />

biancoverde<br />

Martina ha<br />

firmato una<br />

splendida<br />

doppietta<br />

nella tasferta<br />

veneta<br />

clusionealvolodallimitedell’at-<br />

taccante biancoverde con un<br />

pallone che finiva all’incrocio.<br />

Ripresa. Al 2’ rigore per le venete<br />

per fallo di mano in area:<br />

Boni realizzava alla destra del<br />

portiere. Ancora pericolosa la<br />

Fortitudo al 6’: De Signori innesca<br />

in area Paderno, che calcia<br />

fuori di poco. Poco dopo ancora<br />

una spumeggiante Boni colpiscelatraversa.<br />

A questopunto si<br />

vedeva solo biancoverde e iniziavaledanzediDelPizzosucalcio<br />

piazzato che colpiva la traversa<br />

interna con il pallone che<br />

venivarinviatosullalineadiporta.<br />

Poco dopo ancora il palo negavalareteallefriulanesullafucilata<br />

di Cucchiaro. Nel finale<br />

ancora una strepitosa Martina<br />

al30’ togliele castagne dalfuoco<br />

quandosiliberadelmarcatoree<br />

scaglia un fendente che s’insaccava<br />

per il meritato pareggio.<br />

FORTITUDO<br />

TRASAGHIS<br />

2<br />

2<br />

FORTITUDO Begnoni De<br />

Signori (Marchioli) Benini<br />

Veltri Sandri Pasini De<br />

Martiis Maselli Boni (Mar<br />

cazzan) Gardoni Paderno<br />

(Scattolini) Allenatore Fer<br />

rari<br />

TRASAGHIS Blancuzzi<br />

Craighero Piva Vattolo<br />

Femia Cucchiaro Tzane<br />

takou Del Pizzo Orlando<br />

Temporin Martina Allenatore<br />

Vissa<br />

ARBITRO Marconato di Pa<br />

dova<br />

MARCATORI Al 10’ Sandri<br />

al 25’Martina; nella ripre<br />

sa al 2’ Boni al 45’ Marti<br />

na<br />

SERIE A2<br />

MOZZANICA<br />

GRAPHISTUDIO<br />

4<br />

2<br />

MOZZANICA Rottoli 5 Min<br />

nini Mistrini 6 5 Tosi 6<br />

(Franceschini 6) Panzini 6<br />

Locatelli 6 Pizzi 6 Farina 6<br />

(Bianchissi) Nembrini Len<br />

ci 6 5 Fumagalli (Pasinet<br />

ti) All. Taracchi<br />

GRAPHISTUDIO CAMPA-<br />

GNA Miani 5 Rizzetto 6 Car<br />

nielutti 6 Schiavo 6 (Mar<br />

con) Sedonati 6 (Menegon)<br />

Rossi 6 Pizzin 6 Colle 6 Del<br />

li Zotti 6 Paoletti 6 5 Jos<br />

5 5 (Pulzato) All. Azzani<br />

ARBITRO Bianchi di Como<br />

6 5<br />

MARCATRICI Al 6’ Fumagal<br />

li al 30’ Nembrini; nella ripre<br />

sa al 1’ Nembrini al 6’ Fuma<br />

galli al ’ Sedonati al 23’ Del<br />

li Zotti<br />

Il Pasiano vince il campionato di <strong>serie</strong><br />

C femminile e torna in B con una<br />

giornata di anticipo. Le pordenonesi<br />

ottengono la certezza matematica del<br />

primo posto superando in casa propriailSanGottardoper3-1,maaspetteranno<br />

domenica, una volta archiviata<br />

latrasferta sul campo del Roiano Gretta<br />

Barcola, per dare il via alla festa. Le<br />

friulane del San Gottardo, fra l’altro,<br />

interrupperoall’andatailfilottopositivo<br />

del Pasiano, che arrivò a 11 vittorie<br />

consecutive,imponendoallebianconere<br />

un 2-2. Per le udinesi, fra l’altro, il<br />

confronto diretto rappresentava l’ultima<br />

chance per cercare di mantenere<br />

in vita il sogno (più simile a un miracolo)<br />

di giocarsi fino in fondo le ultime<br />

possibilità di promozione. Il Pasiano<br />

chiude i conti già nel primo tempo, segnando<br />

con De Val all’8’ e con Armellin,abersaglioal13’surigoreeal40’su<br />

punizione. Il gol della bandiera delle<br />

ospiti viene siglato da El Atrassy.<br />

A riposo la Pro Farra, rimasta in seconda<br />

posizione, e con il San Gottardo<br />

bloccato sul terzo gradino, spazio allora<br />

al Montebello Don Bosco, che mantiene<br />

la quarta posizione solitaria, battendol’Udine9-2ebissandocosìlanettaaffermazionedell’andata(8-1).Letriestine<br />

annotano la tripletta di Milanese,<br />

le doppiette di Cerne e Iurincich e<br />

le marcature singole di Dessi e Canazza.<br />

Sconfitte a referto con Macuglia su<br />

rigore e con Dessì.<br />

Il Rivignano, dal canto suo, piega<br />

l’Ol3 per 4-0 grazie a Sbrugnera, Pitaccolo,<br />

Zadro e Panizzo (al primo centro<br />

stagionale). I Fortissimi si affidano a<br />

Siojli Pugnetti e a Pizzo per sconfiggere<br />

per 2-0 un Roiano Gretta Barcola,<br />

che tiene bene il campo, mentre il Porcia<br />

ha la meglio sul Gemona per 3-1,<br />

venendo condotto da Polzot e Piccoli<br />

(doppietta)evenendotrafittodaunpenalty<br />

di Andena. Alla Pro Fagagna non<br />

basta un guizzo di Colloredo: la spunta<br />

lavolitivaRoyalCordovadoper3-1con<br />

Piasentin, Codotto e Brussolo. (m.la.)


SPORT PORDENONE<br />

LUNED <strong>14</strong> APRILE 200 C e mail: pordenone@messaggeroveneto it<br />

Calcio. In <strong>serie</strong> D terza vittoria consecutiva del Tamai, Sarone ko a Chioggia<br />

Biancorossi superati in casa dal Rivignano di Borgato: è forte il rischio play-out<br />

La Sanvitese non sa più vincere<br />

Il Sanvitese Beacco in azione nella sfortunata sfida regionale di ieri con il Rivignano. A destra, il regista del Tamai Renzo Nonis, ancora una volta decisivo<br />

(Foto Missinato)<br />

La Sanvitese non riesce più<br />

a vincere. I biancorossi sono<br />

caduti in casa al cospetto di un<br />

ottimo Rivignano e rimangono<br />

di fatto in piena zona play-out.<br />

E’bastatoungoldiMonti,giuntoametàdellaripresa,peravere<br />

la meglio sui ragazzi di Fonti,<br />

parsi decisamente meno<br />

brillanti rispetto ad altre occasioni.<br />

La striscia nera – che vede<br />

Fantin e soci incapaci di<br />

conquistare il successo da fine<br />

gennaio – continua e ora è più<br />

che mai necessario ritrovare<br />

la grinta e lo smalto atletico<br />

dei giorni migliori se si vuole<br />

evitare l’incubo play-out.<br />

Da una squadra in crisi a<br />

unachescoppiadisalute.IlTamai<br />

firma l’impresa di giornata<br />

espugnando il campo della<br />

terza forza del torneo, la Sambonifacese.Un2-0secco,maturato<br />

nei primi 20 minuti di gioco<br />

grazie a due rigori calciati<br />

magistralmente dal cervello<br />

della formazione biancorossa,<br />

Renzo Nonis. Poi i mobilieri<br />

hanno amministrato con sapienza<br />

la gara, arrivando così<br />

a cogliere il terzo successo di<br />

fila dopo quelli con Sarone<br />

Chioggia. Play-off ora nel mirino?<br />

Difficile dirlo, anche se i<br />

ragazzi di Tomei stanno dimostrandoasuondiottimirisultati<br />

di avere i mezzi per centrare<br />

questo prestigioso quanto inutile<br />

traguardo. Esce sconfitto<br />

(3-2), ma a testa alta, il Sarone<br />

dal campo della seconda in<br />

classifica, il Chioggia, capace<br />

di superare i pedemontani – in<br />

gol Pagnucco e Marino – solamente<br />

nei minuti finali.<br />

ScendendoinEccellenza,la<br />

gara tra Pordenone e Azzanese,sospesaperlaviolentagrandinata<br />

abbattutasi sul terreno<br />

del Bottecchia, verrà recuperatamoltoprobabilmentemercoledì<br />

23 aprile. Rimanendo<br />

in categoria, vittoria fondamentale<br />

in chiave salvezza per<br />

il Casarsa, che ha vinto a Muggia<br />

con il risultato di 2-0.<br />

Infine,iprimiverdetti:scende<br />

in Prima categoria l’Union<br />

Pasiano,inSecondailValvasone<br />

e in Terza la 3/S Cordenons.<br />

Alberto Bertolotto<br />

Terza categoria. Si rivela decisiva una rete di Valente all’80’. La Tilaventina torna alla vittoria<br />

Villanova, tre punti d’oro<br />

La formazione cittadina espugna Castions e rimane sul podio<br />

GIRONE B<br />

Unione Smt beffata<br />

Al team di Conte non basta giocare bene<br />

Il concreto Colloredo s’impone in rimonta<br />

REAL CASTELLANA<br />

AFP VILLANOVA<br />

0<br />

1<br />

REAL CASTELLANA Battigelli<br />

6 Zilli 6 Zanin 6 Lazzer 6 Latte<br />

6 Mior 6 D’Andrea 6 5 Federi<br />

co Ius 6 5 Lombardo 6 5 Rac<br />

canelli 6 Mullaj 6 All. Pittton<br />

AFP VILLANOVA Casagrande<br />

6 5 Turchet 6 Valente Fur<br />

lan 6 5 Citron 5 5 Consalvo<br />

6 5 Mascherin 6 Pupulin 6<br />

Bomben 6 Del Bel Belluz 6 5<br />

Bortolussi 6 All. Marrone<br />

ARBITRO Nonis di Maniago<br />

5 5<br />

MARCATORI Nella ripresa al<br />

35’ Valente<br />

NOTE Espulso Citron e i due alle<br />

natori Giuseppe Pitton e Vin<br />

cenzo Marrone<br />

ZOPPOLA. La concretezza dell’Afp Villanova<br />

regala tre punti d’oro alla compagine pordenonese,capacediconservareilpuntodivantaggio<br />

sulle due quarte, Gravis e Tilaventina, entrambe<br />

vittoriose. I padroni di casa, dal canto<br />

loro, devono recriminare per aver subito la rete<br />

che ha deciso la partita a soli dieci minuti<br />

dalla fine, dopo aver fallito un paio di clamoroseoccasionidarete.Nelprimotempolapartita<br />

vivesuicontinuicapovolgimentidifronteofferti<br />

da un gioco vivace ed aggressivo, evidenziato<br />

soprattuttodaipadronidi casa,grazie allavivacità<br />

di Lombardo e Mullaj. Verso la metà della<br />

prima frazione di gioco sono però i ragazzi di<br />

Vincenzo Marrore a recriminare per una rete<br />

annullata per fuorigioco a Citron, parso ai più<br />

in posizione regolare al momento del passaggio.<br />

Anche la Real Castellana nel primo tempo<br />

costruisce una ghiotta occasione da rete con<br />

Federico Ius, ben servito in profondità, che solo<br />

davanti a Casagrande si fa respingere in angolo<br />

la conclusione a botta sicura.<br />

Maniagolibero a segno<br />

Conservato il primato<br />

MANIAGO. Il Maniagolibero<br />

vince ancora, mantiene i<br />

suoi due punti di vantaggio sul<br />

SanQuirinoevedeaccorciarsi<br />

di una giornata il numero di<br />

partite chelo sperano dallasospirata<br />

vittoria del campionato.<br />

In quella che sarebbe dovutaesserelagiornatadellevittoria<br />

annunciata, la formazione<br />

guidatadaLuigiSfreddohadovutofareiconticonunDonBosco<br />

coriaceo, che per più di un<br />

ora ha saputo tenere testa al<br />

piùquotatoavversarioriuscendo<br />

anche a proporsi in avanti<br />

con una certa intraprendenza.<br />

Ilprimotempovedelagarasvilupparsi<br />

sui binari dell’equilibrio<br />

con le due formazioni capaci<br />

di costruire una occasione<br />

da rete per parte, entrambe<br />

di una certa pericolosità. Prima<br />

una conclusione dalla distanza<br />

viene disinnescata da<br />

Pivetta, poi un colpo di testa di<br />

Cristofoli trova pronto al sicuro<br />

intervento Fellet.<br />

Nellaripresaipadronidicasa<br />

provano a spingere sull’acceleratore<br />

con maggiore decisione<br />

fino a raggiungere il vantaggio<br />

al minuto 18 con Massimiliano<br />

Di Bon (già decisivo<br />

domenica scorsa in casa della<br />

Ramuscellese) che capitalizza<br />

una grande azione di Zilli. Il<br />

vantaggio galvanizza la formazione<br />

di casa che comincia a<br />

giocare con maggiore sicurezza<br />

e mette al sicuro il risultato<br />

al 35’ con la puntuale rete di<br />

testa di Corradini, abile come<br />

sempre a risolvere un’intricata<br />

mischia accesasi sugli sviluppi<br />

di un calcio d’angolo.<br />

MANIAGOLIBERO<br />

DON BOSCO<br />

2<br />

0<br />

MANIAGOLIBERO Pivetta 6 J<br />

Di Bon 6 5 Di Chiara 6 (Zilli 6 5)<br />

Brussatto 6 (Mongiat 6) Corra<br />

dini Clerici 6 (Del Ben 6) Iodi<br />

ce 6 Cristofoli 6 5 Antonini 6<br />

(Latini 6) M Di Bon Brandoli<br />

sio 6 (Bruni 6) All. Sfreddo<br />

DON BOSCO Fellet 6 (Posocco<br />

6) Anoma 6 (Campaner 6) Zo<br />

ia 6 Benedet 6 Colla 6 (Brusa<br />

din 6) Corazza 6 (Riccio 6) Pa<br />

viotti 6 Mio 6 5 Izzo 6 (Frappo<br />

la 6) Dervishi 6 Peruch 6 All.<br />

Segafreddo<br />

ARBITRO Basso di Pordenone<br />

6<br />

MARCATORI Nella ripresa al<br />

1 ’ M Di Bon al 35’ Corradini<br />

SANGIOVANNESE<br />

ARBESE<br />

Nella ripresa la partita rimane gradevole<br />

con i padroni di casa sempre molto intraprendenti<br />

e propositivi in avanti, ma con la difesa<br />

avversaria che riesce a difendersi con un certo<br />

ordine.Intornoal24’laRealCastellanacostruisce<br />

un’altra vantaggiosa situazione in fase d’attacco,<br />

ma questa volta è il bomber Lombardo<br />

che liberato in solitudine davanti a Casagrande,<br />

sciupa tutto calciando oltre la traversa.<br />

L’espulsione di Citron mette in difficoltà la formazionepordenonese,cheininferioritànumerica<br />

fatica ad arginare le iniziative dei viola di<br />

casa. Nel finale di partita la formazione guidatadaVincenzoMarronedimostralasuamaggiore<br />

concretezza sotto rete riuscendo a trovare la<br />

retecherisulteràpoidecisivaaifinidelrisultato.<br />

Una punizione dalla sinistra trova pronto in<br />

area Giuseppe Valente (tornato decisivo con i<br />

suoi gol come già era avvenuto in più di una<br />

occasione anche nella passata stagione) che di<br />

testa supera Battigelli.<br />

Maurizio Capobianco<br />

1<br />

1<br />

SANGIOVANNESE Paciulli<br />

M Colussi P Colussi Tito<br />

Supino (Miotti) Ornella (Cari<br />

no) Di Giovanni Bigai Curre<br />

li (Rotondo) Teso (Gasperi)<br />

Cozzarini (Pantarotto) All.<br />

Brusin<br />

ARBESE Antonini Centa A<br />

Biasoni Del Gallo (Dal Col)<br />

R Biasoni Antonini (Mazze<br />

ri) Martini Paruto Marcoli<br />

na Rizzo All. Serafini<br />

ARBITRO Rambaldini di Por<br />

denone<br />

MARCATORI Al 3 ’ Ornella;<br />

nella ripresa al 45’ R Biaso<br />

ni<br />

PORCIA. Al termine di<br />

unagaraavvincentee riccadi<br />

emozioni la Purliliese arriva<br />

ad un passo dall’impresa, ma<br />

non riesce a capitalizzare il<br />

doppio vantaggio maturato<br />

ad inizio ripresa e subisce la<br />

rimonta del San Quirino che<br />

pagaunprimotempocostellatodi<br />

errori sotto porta, i quali,<br />

senza la prodezza nel finale<br />

TILAVENTINA<br />

RAMUSCELLESE<br />

3<br />

1<br />

TILAVENTINA Cristante Ci<br />

nel Cesco (Pavan) Zaffino<br />

(Traore) Gasparini Odori<br />

co Scafati Praturlon A Lu<br />

chin E Luchin Venier All.<br />

Satto<br />

RAMUSCELLESE Piasentin<br />

(Salvador) Zanello Biason<br />

Nonis Delle Vedove Mior<br />

Sigalotti Nadalin (Donat) Si<br />

to Perez Redigonda All.<br />

Carneletto<br />

ARBITRO Valeri di Maniago<br />

MARCATORI Al 13’ Scafati<br />

al 1 ’ Sito; nella ripresa al<br />

22’ A Venier al 35’ A Lu<br />

chin<br />

Giuseppe Valente (Afp Villanova)<br />

RICR. MANIAGO<br />

ODAS<br />

3<br />

0<br />

RICR. MANIAGO Siega Brus<br />

satin Bruna De Biasio (Fran<br />

ceschina) Vaccari Bonessa<br />

Stefani Pellegrinuzzi (Gattel)<br />

Paroni (Arnosti) Acampora<br />

(Picchietti) Barbazza Borto<br />

lotto All. Mazzoli<br />

ODAS Chiarello Pomponio<br />

Quartucci Fogolin Piasentin<br />

Trabucco Santin Nimis<br />

Comparin Muccin (Carbone<br />

ra) Sandri (Pippo) All. Panare<br />

se<br />

ARBITRO Martina di Maniago<br />

MARCATORI Al 23’ Vaccari;<br />

nella ripresa al 35’ Picchietti<br />

al 4 ’ Vaccari<br />

diSerafin,sarebberopotutirisultare<br />

fatali ai fini della rincorsaalManiagolibero.Lagara<br />

si sblocca in apertura, al<br />

<strong>14</strong>’, con una pregevole punizione<br />

di Viol che non lascia<br />

scampoaFurlan. lapartitarimane<br />

aperta per la vivacità<br />

del san Quirino che attacca a<br />

testa bassa per raddrizzare la<br />

situazione. Intorno alla mezz’ora<br />

i padroni di casa trovanoilraddoppioconBoem,abile<br />

a risolvere una mischia accesasi<br />

davanti a Furlan sugli<br />

sviluppidiun calciod’angolo.<br />

Dopo una <strong>serie</strong> di occasioni<br />

fallite (compreso un palo colto<br />

da Borda), il San Quirino<br />

riesceadaccorciareledistanze<br />

prima della fine del tempo<br />

con De Bortoli (in rete per la<br />

VAJONT<br />

GRAVIS<br />

0<br />

1<br />

VAJONT De Biasio Mazzoli<br />

Martini Canton Scudeler Lon<br />

dero Elharraria Acampora<br />

Toffoletti Aziz Boakye (Totis)<br />

All. Napolitano<br />

GRAVIS Martina Violin Cibin<br />

Pagnucco Truant Pisano (Tre<br />

visan) Tomasella (Rossi) Leon<br />

(Pecile) M D’Andrea R D’An<br />

drea Pocecco All. Berton<br />

ARBITRO Calzolari di Pordeno<br />

ne<br />

MARCATORI Al 30’ M D’An<br />

drea<br />

NOTE Nella ripresa al 10’ M<br />

D’Andrea e al 20’ Aziz sbaglia<br />

no un calcio di rigore<br />

SEQUALS. Prosegue la<br />

stagione altalenante dell’Unione<br />

Smt, protagonista<br />

di un gran lavoro in questo<br />

campionato caratterizzato<br />

dalla possibilità offerta a<br />

molti giovani del settore<br />

giovanile di esordire e crescere<br />

in Terza categoria<br />

(peccando a volte inevitabilmente<br />

di inesperienza),<br />

preparando così le basi per<br />

un campionato da protagonista<br />

nella prossima stagione.<br />

Contro il Colloredo, dopo<br />

un buon primo tempo<br />

giocato a un buon livello, i<br />

padroni di casa in apertura<br />

di ripresa riescono a sbloccare<br />

il risultato grazie al rigore<br />

trasformato da Cristofoli<br />

per effetto dell’evidente<br />

fallo subito da Paveglio.<br />

Lareazionedellaformazione<br />

ospite è però immediata<br />

e arriva già al 9’, quando il<br />

bomber Causero raccoglie,<br />

in completa solitudine nel<br />

cuore dell’area, un preciso<br />

serviziodallasinistradiBonanni.Lagararimaneaperta,maal23’èancoralacompagine<br />

di Mittoni a trovare<br />

la via della rete (che si rivelerà<br />

poi decisiva), ancora<br />

con un’iniziativa dalla sinistra,<br />

questa volta da parte<br />

di Serafini, che trova sempre<br />

pronto in area Causero<br />

abile a trovare l’angolo giusto<br />

alla destra di Martina.<br />

MORSANO<br />

VISINALE<br />

0<br />

1<br />

MORSANO Dazzan Tracanelli<br />

M Nonis (Bortolus) Toneguz<br />

zo Carbonera Sigalotti Ua<br />

ran Moro Zorzi (Mastroianni)<br />

S Nonis (Barbazza) Quarin<br />

All. Zanco<br />

VISINALE Carbonera Bonat<br />

(Bortolin) Pivetta Ciurletti (Pa<br />

lushaj) Tellan De Nicol Man<br />

tellato Corno Bottos Buzzi<br />

(Basso) Santarossa Bruzzano<br />

(Francescon) All. Brunzin<br />

ARBITRO Martinuzzi di Porde<br />

none<br />

MARCATORI Al 3 ’ Buzzi<br />

I padroni di casa, avanti per 3-1, non riescono a evitare il rabbioso ritorno della vicecapolista, che vince allo scadere<br />

La Purliliese mette paura al San Quirino<br />

terza domenica consecutiva).<br />

Nellaripresalecosesimettono<br />

subito male per i ragazzi<br />

di De Piero, che nel tentativo<br />

di pareggiare si espongono al<br />

contropiededeipadronidicasa,<br />

divenuto cosa concreta al<br />

5’ per merito dell’iniziativa di<br />

PaoloLucito.L’argentinoBordaaccorcianuovamenteledistanze<br />

trasformando un rigore<br />

al 29’ che manda su tutte le<br />

furie proprio Lucito che viene<br />

espulso. In inferiorità numerica<br />

la Purliliese non riesce<br />

a contrastare le folate del<br />

San Quirino che due minuti<br />

dopopareggiaconMannie,in<br />

un finale da brivido, ottiene<br />

anche il miracoloso gol della<br />

vittoriadiSerafinchemantiene<br />

vive le speranze.<br />

UNIONE SMT<br />

COLLOREDO M.A.<br />

CORMOR<br />

ARZINO<br />

1<br />

2<br />

UNIONE SMT Martina 6 Bertin<br />

6 Zilli 6 Della Vedova 6 (Lizier<br />

6) Del Toso 6 Paveglio 6 5<br />

Agosti 6 5 Marcuzzi 6 5 Boz<br />

zer 6 5 (Pinzana 6) Cristofoli<br />

6 5 A D’Agnolo 6 All. Conte<br />

COLLOREDO M.A. Stella 6 Ru<br />

schio 6 Pugnetti 6 Ziraudo<br />

6 5 Burelli 6 5 Forna 6 Bonan<br />

ni 6 (Serafini 6 5) Tomasino 6<br />

Causero (Tesani 6) Cattaros<br />

si 6 (Marangone 6) Masini 6<br />

(Baiutti 6) All. Mittoni<br />

ARBITRO Guerra di Udine 6<br />

MARCATORI Nella ripresa al 4’<br />

Cristofoli su rigore al ’ Cause<br />

ro al 23’ Causero<br />

3<br />

8<br />

CORMOR Smiriglia De Cecco<br />

Modotti Rosca Tomajetis (Fa<br />

sci) Fabris (Marioni) Melara<br />

(Sgavirchia) Serra Lanno Car<br />

fora Lentini (Bulzona) All. Talot<br />

ti<br />

ARZINO Dorigo Rossi Grossi<br />

Brovedani Clemente Foschiat<br />

to (Di Manino) Persello De Mon<br />

te (Bincoletto) Beltrame Florea<br />

ni Di Gleria All. De Monte<br />

ARBITRO Flaugnati di Udine<br />

MARCATORI Al 1 ’ Persello al<br />

1 ’ Lanno al 2 ’ al 40’ e al 45’<br />

Floreani; nella ripresa al ’ Cle<br />

mente al 32’ Sgavirchia al 36’<br />

al 3 ’ e al 44’Floreani al 3 ’ Car<br />

fora su rigore<br />

PURLILIESE<br />

SAN QUIRINO<br />

3<br />

4<br />

PURLILIESE Buciol 6 Batoma 6<br />

Boem 6 5 Marco Perin 6 (Signore<br />

6) Brusadin 6 De Bartolo 6 Marso<br />

net 6 (Caligo) Lucito 5 Gerolin 6<br />

Viol 6 5 (Matteo Perin 5) Vollaro 6<br />

All. Bravin<br />

SAN QUIRINO Furlan 6 D’Aronco 6<br />

(Zanchetta 6) Grizzo 6 Martin 6<br />

Bernardi 6 De Bortoli 5 Pane 6<br />

(Serafin ) Vendruscolo 6 5 Codia<br />

6 5 (Dani 6) Borda Manni All.<br />

De Piero<br />

ARBITRO Cauzo di Pordenone 5 5<br />

MARCATORI Al <strong>14</strong>’ Viol al 33’ Bo<br />

em al 42’ De Bortoli; nella ripresa<br />

al 5’ Lucito al 2 ’ Borda su rigore<br />

al 31’ Manni al 4 ’ Serafin<br />

NOTE Espulsi Lucito Matteo Perin<br />

e De Bortoli<br />

VOLLEY<br />

Roveredo, obiettivo centrato in D<br />

Calcio a 5. In <strong>serie</strong> C Figc , importante passo avanti della formazione cittadina. Sconfitta di misura per il Friul team col Poggio<br />

L’Ambiente vince e “rivede” i play-off<br />

<strong>Giornata</strong> della svolta in <strong>serie</strong><br />

D femminile. La Vis e Virus<br />

Roveredo ha ottenuto la<br />

matematica certezza dei<br />

play-off, alla Pca Cordenons<br />

manca poco. La Skoda Vit<br />

Fiume è fuori dalla zona retrocessione.PropriolaSkoda<br />

eraimpegnatanell’unicoderby<br />

di giornata. La squadra di<br />

Scroccarohabattuto3-1incasa<br />

la Gammalegno Cecchini:<br />

17-25, 26-24, 25-11, 25-17. La<br />

Pca Cordenons ha violato il<br />

parquet dell’Obi Reana per<br />

0-3: 20-25, 18-25, <strong>14</strong>-25. La Vis<br />

e Virtus Roveredo è stata<br />

sconfitta in casa dalla Ca’ Bolani<br />

Cervignano 2-3: 25-19,<br />

23-25, 25-18, 23-25, 13-15. Il<br />

puntoconseguitoèstato decisivo<br />

per l’ingresso nei playoff.Roveredoèsalitaa47punti,<br />

terzo il Cordenons con 43.<br />

Fiume è sestultima con 32 (il<br />

Buianeha30).UltimalaGammalegno<br />

con 10.<br />

Si deciderà allo sprint la<br />

lotta per il primo posto nel<br />

campionato di <strong>serie</strong> D maschile.Alterminedellarecente<br />

giornata di campionato il<br />

Porcia, vittorioso nel derby<br />

sulSanQuirino,èsalitoaquota<br />

54 punti, uno in più della<br />

Rigutti Trieste e 3 rispetto alla<br />

Fincantieri, frenata dallo<br />

Sloga. Nella D maschile manca<br />

una sola giornata al termine.<br />

A San Quirino il Porcia si<br />

è imposto 3-1: 25-22, 16-25,<br />

13-25, 22-25. Il Futura ha battuto<br />

3-1 la Sib Trieste: 25-19,<br />

25-19, 19-25, 25-13. Classifica:<br />

Porcia 54, Rigutti 53, Monfalcone<br />

51 nelle prime posizioni.<br />

Il San Quirino è rimasto<br />

fermo a quota 37 punti, tre in<br />

più dello Sloga che incontrerà<br />

proprio il Porcia tra sette<br />

giorni.Porciaè a unpassodal<br />

ritorno atteso in <strong>serie</strong> C, il<br />

San Quirino invece a un solo<br />

puntodaiplay-offalprimoanno<br />

in D, sarebbe un risultato<br />

straordinario per la matricola.<br />

Rosario Padovano<br />

Nella <strong>serie</strong> C Figc di calcio<br />

a cinque, la tredicesima giornata<br />

di ritorno è stata davvero<br />

positiva per L’Ambiente<br />

Pordenone,vittoriosoaVallenoncello,<br />

mentre due delle<br />

tre rivali play-off hanno rallentato.<br />

Per il Friul team è arrivata<br />

invece una sconfitta di<br />

misura. Turno di riposo infine<br />

per il Maniago.<br />

Qui Pordenone. Un gran<br />

gol di controbalzo di Cariddi<br />

e una perla del portiere-goleador<br />

Battistuzzi hanno suggellato<br />

la vittoria 4-2 dei naoniani<br />

sul Gravo. «Abbiamo<br />

giocato molto bene nel primo<br />

tempo–haspiegatoilsegretarioBinot–,compensandonel-<br />

laripresacon lagrintaipochi<br />

cambi a disposizione». Dopo<br />

lo spettacolare vantaggio di<br />

Cariddie il raddoppiodi Malvani<br />

su assist di Dolfo, i neroverdi<br />

hanno triplicatoancora<br />

con Cariddi in contropiede. I<br />

gradesi hanno accorciato su<br />

rigore, vedendosi poi parato<br />

un tiro libero da Battistuzzi.<br />

Nella ripresa, un palo inizialediDolfoebagarreperilgiocoduroavversario,conespulsionediMalvanicheècostata<br />

il raddoppio degli ospiti. Il<br />

Gravohainfineinseritoilportiere<br />

volante, e all’ultimo secondo<br />

Battistuzzi, dopo una<br />

parata, con un gran rilancio<br />

dalla propria area ha segnato<br />

il meritato poker pordenonese.<br />

E mentre il Pordenone ha<br />

conquistato tre punti importanti,<br />

le dirette rivali play-off<br />

Lignano e Palmanova hanno<br />

perso. I naoniani sono quindi<br />

orasestiallapariconipalmarini<br />

e ad un solo punti dai lignanesi.<br />

Peccato solo per la<br />

vittoria 5-0 del Brn sulla<br />

Clark, che vale alla squadra<br />

di Pozzuolo del Friuli il quarto<br />

posto in graduatoria.<br />

Qui San Vito. Turno casalingoamaropergliarancioneri,chehanno5-3controilPoggio<br />

Terza armata. Sotto 4-3 ad<br />

unminutodallafine,isanvitesisisonolanciatiinavanti,subendoperòilquintogolavver-<br />

sario in contropiede. In rete<br />

Costa con una doppietta più<br />

l’acuto di Barbuio. A margine<br />

dellagara,èstataufficializzatal’amichevolecheilFriulteam<br />

terrà, a Morsano a Tagliamento,<br />

contro la Rappresentativa<br />

del Friuli Venezia Giulia,<br />

il 21 aprile (fischio d’inizio<br />

alle 21). Qui Maniago. I pedemontani<br />

di mister Corazza<br />

hannoapprofittato della pausa<br />

per preparare il finale di<br />

stagione. L’ottavo posto è ancora<br />

alla portata dei biancoverdi,<br />

visto che il citato Gravo<br />

non ha fatto punti a Pordenone.<br />

I gradesi hanno cinque<br />

punti in più dei maniaghesi e<br />

nelprossimoturnoriposeran-<br />

no,mentreilManiagosaràop-<br />

posto alla Partenope Monfalcone.<br />

Gli altri risultati. Gold feet-Torriana<br />

2-3, Clark-Brn<br />

0-5, Turriachese-Lignano 3-2,<br />

Partenope-Five 3-2, Grado-<br />

Palmanova 3-0, Grumo-Futsal<br />

rinviata al 29 aprile.<br />

La classifica. Grado 78<br />

punti, Torriana 59, Partenope57,<br />

Brn 51, Lignano 50, Palmanova<br />

e Pordenone 49, Gravo<br />

45, Maniago 40, Five a side<br />

38, Poggio 36, Gold feet 29,<br />

Turriachese 27, Grumo * 24,<br />

Futsal * 22, Friul team 20,<br />

Clark 16 (* una partita in meno).<br />

Davide Francescutti


MessaggeroVeneto<br />

DOMENICA 13 APRILE 200<br />

SPORT PORDENONE<br />

XIX<br />

Gli anticipi. La squadra di casa gioca meglio soprattutto nel primo tempo. Di Vecchiato e Favero le occasioni più pericolose<br />

Sacilese, passo avanti verso i play-off<br />

I liventini non scardinano la difesa del Domegliara, ma tengono a distanza i rivali<br />

Stamani la gara su Raisat sport<br />

De Agostini: «Per un’ora<br />

siamo stati proprio belli»<br />

SACILE. C'era la tv (Raisport sat), c'era<br />

un buon pubblico e, soprattutto nel<br />

primo tempo, c'è stata pure un'ottima<br />

Sacilese. Non è bastata, però, ad avere<br />

ragione dell'ostico e quantomai attento<br />

Domegliara, diretto rivale dei<br />

biancorossi nella corsa agli<br />

spareggi-promozione. Il tecnico De<br />

Agostini, a fine gara, si gode<br />

ugualmente la speciale giornata del<br />

XXV aprile. «Il risultato non mi<br />

dispiace – commenta il tecnico liventino<br />

–, perché lascia immutate le distanze a<br />

270 minuti dal traguardo, mentre mi ha<br />

soddisfatto appieno l'ora di grande<br />

calcio mostrata dalla mia squadra. C'è<br />

mancato soltanto un pizzico di fortuna<br />

sotto rete». E ora, salvaguardato il<br />

quarto posto, e in attesa di conoscere<br />

nel pomeriggio l'esito del match che<br />

attende l'altra rivale play-off (lo Jesolo,<br />

di scena sul terreno del pericolante<br />

Montecchio), la mente già si sposta al<br />

prossimo impegno, sul campo di<br />

un'Itala San Marco che probabilmente<br />

avrà già brindato alla matematica<br />

promozione in C2. (p.s.)<br />

Grazie allo 0-0 di ieri<br />

conservato il vantaggio<br />

negli scontri diretti<br />

SACILESE<br />

DOMEGLIARA<br />

0<br />

0<br />

SACILESE Posdarie 6<br />

Grazzolo 6 Artusi 6 Vec<br />

chiato 6 5 Pettarin 6 (dal<br />

st Moretti 5 5) Faloppa<br />

6 5 Pllana 6 Bertagno<br />

6 5 Cristofoli 6 (dal 41 st<br />

De Lazzer s v ) Favero 6<br />

Kabine 6 5 All. De Agosti<br />

ni<br />

DOMEGLIARA Santin 5<br />

Schena 6 5 Filippini 6<br />

Mainenti 5 5 Giacopuzzi<br />

6 5 Cailotto 6 Lorenzini<br />

6 5 Migliorini 6 5 Lucchi<br />

ni 5 5 (dal 3 st Fabinho<br />

s v ) Pereira s v (dal 35 pt<br />

Luppi 5 5) Cossato 5 5<br />

(dal st Dalle Aste 6 5)<br />

All. Vanoli<br />

ARBITRO Scremin di Geno<br />

va 6 5<br />

NOTE Ammonito Artusi<br />

Spettatori 600 circa<br />

Un’acrobazia di Kabine e, a sinistra, un altro momento di Sacilese-Domegliara (F.Tonegutti)<br />

Dolore alla spalla:<br />

Pettarin dà forfait<br />

a inizio ripresa<br />

SACILE. Rimane tutto come<br />

prima, con una giornata in meno<br />

da disputare. La Sacilese non riesce<br />

a scardinare la robusta retroguardia<br />

del Domegliara e così si<br />

deve accontentare di uno 0-0 che<br />

lepermettedicustodireiduepunti<br />

di vantaggio in chiave play-off<br />

nei confronti dei veronesi, a tre<br />

turni dal termine, e di mettersi al<br />

riparo da un eventuale arrivo a<br />

pari punti, ipotesi in cui decisivo<br />

sarà l'esito degli scontri diretti<br />

(biancorossi in vantaggio, avendo<br />

vinto all'andata).<br />

E' stata nel complesso una gara<br />

a due volti. Molto godibile il primo<br />

tempo, noiosa la ripresa. Parte<br />

forte la Sacilese, che già al primo<br />

minuto potrebbe passare<br />

sfruttando un errato rinvio del<br />

portiere, che calcia su Cristofoli,<br />

e la palla per un soffio non termina<br />

alle sue spalle. L'avvio vibrante<br />

registra l'immediata risposta<br />

del Domegliara, che al 4' si rende<br />

pericoloso con un'incursione sulla<br />

sinistra di Lorenzin, la cui conclusione<br />

termina sull'esterno della<br />

rete.<br />

Un episodio sporadico, perchè<br />

è la Sacilese a fare la partita e ad<br />

andare più volte vicina al vantaggio.<br />

Al 7' ci prova Kabine con un<br />

tiro dai 20 metri bloccato a terra<br />

da Santin. Al 13' il franco-marocchinoduettaconCristofoli,<br />

che conclude<br />

alto. E al 19' arriva<br />

l'occasione più<br />

propizia di tutta la<br />

primafrazione:lainnesca<br />

Favero con<br />

una punizione a<br />

rientrare dalla sinistra, la rifinisce<br />

Vecchiato con un colpo di testada<br />

centro area su cui l'estremo<br />

veronesesisupera,alzandoilpallone<br />

sopra la traversa.<br />

Sfumata la ghiotta chance, i locali<br />

patiscono nell'ultimo quarto<br />

d'oralefolatesugliesternidelDomegliara,<br />

che al 29' conducono a<br />

un cross dalla sinistra di Giacopuzzi<br />

sulquale si avventa l'ex professionista<br />

Cossato di testa, spedendo<br />

la sfera a lato. Al 41', sulla<br />

corsia opposta,ovvero la destra, è<br />

Mainenti a servire un ottimo pallone<br />

per Lucchini, il cui tentativo<br />

in tuffo termina tra le braccia di<br />

Posdarie. In precedenza l'ex azzurro<br />

Paolo Vanoli, ora alla guida<br />

dell'undici scaligero,<br />

era stato costretto<br />

a inserire Luppi<br />

al posto dell'infortunato<br />

Pereira.<br />

A inizio ripresa<br />

toccherà, invece, a<br />

De Agostini togliere<br />

Pettarin, per il riacutizzarsi di un<br />

problema a una spalla, e inserire<br />

Morettiincabinadiregia.La gara<br />

è decisamente meno vibrante. La<br />

Sacilese non soffre, controlla con<br />

tranquillitàleraresortiteoffensive<br />

veronesi, ma allo stesso tempo<br />

trova davanti a sé un centrocampo<br />

e una difesa talmente ben disposti<br />

da non lasciare spiragli liberi.<br />

Ovvia conseguenza, provarci<br />

dalla distanza. E' la strada scelta<br />

da Kabine al 9' dopo uno schema<br />

su punizione, quindi al <strong>14</strong>' è lo<br />

specialista Favero a incaricarsi<br />

della battuta di un piazzato dai 30<br />

metri: il suo tiro è potente, trova<br />

una deviazione e pure un grande<br />

intervento di Santin, abile d'istinto<br />

a rifugiarsi in corner.<br />

Nella mezz'ora finale l'equilibrio<br />

diventa stagnante. E le occasioni<br />

sempre più sporadiche,<br />

Una bella triangolazione tra Bertagno,<br />

Pllana e Kabine, porta<br />

quest'ultimo alla conclusione al<br />

28', quindi proprio nel finale il<br />

nuovo entrato De Lazzer spedisce<br />

fuori misura di testa, un invitante<br />

traversone di Favero. Non<br />

ci si schioda dallo 0-0, niente gol<br />

per il pubblico del XXV aprile e<br />

per i telespettatori di Raisport<br />

sat, che, dopo la messa in onda di<br />

ieri sera, trasmetterà la gara in<br />

differitaanchestamanialle10.30.<br />

Pierantonio Stella<br />

Il Sarone tiene alto<br />

l’onore provinciale<br />

Pari col Chioggia tra i nazionali<br />

JUNIORES<br />

La Sacilese ha perso<br />

una grossa occasione per<br />

disputarelegaredeltabellone<br />

nazionale. La squadra<br />

biancorossa è stata infatti<br />

sconfitta in casa contro<br />

il Belluno, ormai quasi<br />

tagliato fuori, con il punteggio<br />

di 1-0. E’ stata una<br />

garasfortunataquelladella<br />

formazione liventina,<br />

cui sono stati negati almeno<br />

due calci di rigore. Priva<br />

a centrocampo di Dal<br />

Cin, impegnato in gita scolastica,laformazionelocale<br />

non è stata capace di rimediare.<br />

In classifica la<br />

Sacilese, ferma a 44 punti,<br />

è stata scavalcata dall’Union<br />

Quinto che ha<br />

sconfittoincasalaSanvitese<br />

3-2. I trevigiani si sono<br />

insediati così al secondo<br />

posto con 47 punti. Sorte<br />

avversa anche per il Tamai,<br />

che ha perso in casa<br />

2-1controilSanDonà.Unica<br />

a salvarsi da questa<br />

débâcle è il Sarone che ha<br />

pareggiato in casa 2-2 contro<br />

l’ostico Chioggia. In coda<br />

alla classifica la Sanvitese<br />

è rimasta ferma a 26<br />

punti, il Tamai a 25; subito<br />

dietro ai mobilieri il Sarone,<br />

salito a quota 20.<br />

Nel torneo regionale è<br />

successo di tutto. La gara<br />

Torre - Flumignano non si<br />

è disputata per la grandine.<br />

La partita Maniago -<br />

Pordenone è stata rinviata.<br />

In settimana i maniaghesi<br />

avevano chiesto di<br />

posticipare la partita in<br />

quanto la squadra sarebbe<br />

stata rimaneggiata (è<br />

periodo di gite scolastiche).<br />

Il Pordenone si era<br />

resodisponibile,malaFederazione<br />

si sarebbe inveceopposta,adducendocriteri<br />

di contemporaneità,<br />

visto che la gara valeva<br />

per la penultima giornata.<br />

Così il Maniago non si è<br />

presentato e il Pordenone,scesoincamporegolarmente,<br />

vincerà a tavolino.<br />

Il Casarsa, pur battendo<br />

7-0 il Chions, è fuori dai<br />

giochi perché il Lignano<br />

ha espugnato per 1-0 il<br />

campo di Fontanafredda.<br />

Altri risultati: Union Pasiano<br />

- Sangiorgina 2-3,<br />

Cordenons - Tiezzese 4-1.<br />

Classifica:Lignano66punti,<br />

Casarsa 61, Pordenone<br />

60,Azzanese44,Flumignano<br />

37, Cordenons 31<br />

Union Pasiano, Torre 28,<br />

Sangiorgina25,Pertegada<br />

24, Fontanafredda e Tiezzese<br />

22, Maniago 17,<br />

Chions <strong>14</strong>. Maniago - Pordenone<br />

sub iudice, Azzanese,<br />

Flumignano, Torre<br />

e Pertegada una gara in<br />

meno.<br />

Rosario Padovano<br />

Il Maniago diventa grande<br />

Bella affermazione sul campo della Pro Aviano<br />

I gialloblù dicono addio alla rincorsa al vertice<br />

Prata sempre più ancorato al terzo posto nella classifica di Prima<br />

Il Corva è nei guai<br />

Si complica la situazione degli azzanesi<br />

PRO AVIANO<br />

MANIAGO<br />

0<br />

1<br />

PRO AVIANO Peruch 6 5<br />

Danelli 5 5 Celanti 6 5 Bet<br />

tagno 5 Capasa 5 5 Bot<br />

tosso 5 Chiarotto 6 M De<br />

Rovere 5 (dal 16’ della ripre<br />

sa Borin 5 5) Cecchetto 5<br />

Gaiarin 5 (dal 32’ della ripre<br />

sa Zambon sv) Todaro 5 5<br />

(dal 16’ della ripresa Car<br />

niello 5) All. Esposito<br />

MANIAGO Moras Colle<br />

6 5 Santovito 6 Cecchin 6<br />

(dal <strong>14</strong>’ della ripresa A Ar<br />

tusi 6) Lunghi 6 5 Salvado<br />

ri 6 5 Pasini Ferruzzi<br />

5 Tomasini (dal 20’ del<br />

la ripresa Da Ros 6 5) Ma<br />

drusa 6 Rugo 6 (dal 25’ del<br />

la ripresa Zoccoletto 6)<br />

All. Gregolin<br />

ARBITROPizzolongo di Udi<br />

ne 5 5<br />

MARCATORE Al ’ Pasini<br />

NOTE Espulso Santovito<br />

Ammoniti Cecchetto To<br />

daro Gaiarin Bottosso<br />

Tomasini<br />

AVIANO. Le speranze di agganciare<br />

il Fontanafredda erano<br />

già poche. Ora la Pro Aviano<br />

può definitivamente abbandonare<br />

il sogno della promozione<br />

diretta: la sconfitta di ieri, per<br />

opera di un ottimo Maniago, è<br />

un segnale di resa lampante.<br />

LasquadradiEsposito,purpriva<br />

di numerosi titolari come<br />

Bertolo e David De Rovere, è<br />

stata schiacciata dagli esuberanti<br />

ragazzi di Gregolin, che si<br />

sono divertiti ancora una volta<br />

a “strapazzare” una grande del<br />

torneo.Orai coltellinai,in virtù<br />

dei tre punti conquistati al Cecchella,sono<br />

planati in pienazonaplay-off.Epensare<br />

cheametà<br />

del girone d’andata molti addetti<br />

ai lavori li vedevano già in<br />

Prima categoria.<br />

Migliore in campo, oltre a<br />

uno stoico Pasini che ha continuato<br />

a giocare pur zoppicando<br />

vistosamente in seguito a un<br />

contrasto di gioco, il giovane<br />

Ferruzzi, parso davvero a suo<br />

agioa comandare le operazioni<br />

Dario Pasini,<br />

match-winner<br />

ieri<br />

nell’anticipo<br />

di Promozione<br />

tra Pro Aviano<br />

e Maniago<br />

nel suo piccolo atelier in mezzo<br />

al campo. Nonostante i suoi 20<br />

anni,hacucitoilgiococongrande<br />

maestria, dispensando anche<br />

un’apertura da manuale.<br />

Che fosse un pomeriggio sfavorevoleallasquadradiEsposito<br />

lo si capisce sin da subito. La<br />

linea difensiva, priva di Basso<br />

Luca e con Capasa e Bottosso<br />

davveroincertifafaticaareggere<br />

l’onda d’urto biancoverde.<br />

Rugoinavviofallisceunacomoda<br />

occasione a tu per tu con Peruch.<br />

Bravo il portiere, certo, il<br />

qualenoncompieilmiracoloal<br />

7’, quando Pasini, lanciato<br />

splendidamente da Ferruzzi,<br />

nonfalliscel’occasione:èlameritata<br />

rete del vantaggio.<br />

Chiarotto prova a scuotere i<br />

gialloblù: all’11’ l’ala ci prova<br />

da fuori ma Moras para; al 15’<br />

un suo tiro sbatte sulla traversa.<br />

La partita è molto vivace e il<br />

Maniago vuole il raddoppio:<br />

prima Tomasini sfiora il gol;<br />

poi Rugo non sfrutta a dovere<br />

uno splendido assist di Ferruzzi<br />

e il suo tiro viene bloccato da<br />

Peruch.<br />

Al 30’ la Pro Aviano ha in mano<br />

l’occasione per raddrizzare<br />

il match: Moras, in uscita, frana<br />

suChiarottoel’arbitroconcede<br />

ilrigore.Suldischettosipresenta<br />

Cecchetto,il suo tiro è potente<br />

ma il portiere biancoverde<br />

respinge. Ancora un errore dal<br />

dischetto per il centrocampista<br />

avianese, che nell’occasione<br />

gioca da punta centrale.<br />

Nella ripresa la Pro Aviano<br />

vuoleilpareggio:Espositomandaaddirittura<br />

in campoBorin–<br />

secondo portiere – come prima<br />

punta.Untentativodimostratosiinutile,perchéigialloblù,nonostante<br />

si siano rivelati abbastanza<br />

pericolosi, non trovano<br />

il pareggio. Come non trova il<br />

gol del raddoppio il Maniago,<br />

che fallisce diverse occasioni.<br />

Alberto Bertolotto<br />

CORVA<br />

PRATA<br />

0<br />

1<br />

CORVA Tiziano Santin<br />

5 5 Tesolin 6 Pavan<br />

6 5 Walter Bottos 6 Bu<br />

setto 5 5 Elvis Santin<br />

5 5 (Agnolon s v ) Picci<br />

nin 5 5 (Segatto 6) Davi<br />

de Brusadin 6 Stefanin<br />

5 5 Mucillo 6 5 Stefa<br />

no Brusadin 6 (Zausa<br />

s v ) All. Antonio Bot<br />

tos<br />

PRATA Mascarin 6 Ga<br />

spardo 6 (Piazza 6)<br />

Truccolo 6 5 Pavel 6<br />

Santarossa 6 5 Paro<br />

s v (Ceolin 6 5) Coraz<br />

za 6 5 Gomiero 6 Ca<br />

marotto 6 5 Buffa 6 5<br />

Scandurra 6 5 (Bolzan<br />

6) All. Bertolo<br />

ARBITRO Sarappa di<br />

Pordenone 6 5<br />

MARCATORI Al 43’ Truc<br />

colo<br />

NOTE Espulso Busetto<br />

AZZANO DECIMO. Sotto<br />

una pioggia copiosa e con una<br />

formazione largamente rimaneggiata,ilPratacoglieunavittoria<br />

preziosa, che rafforza la<br />

terza posizione in classifica e<br />

inguaia i padroni di casa. Nonostante<br />

il cambio in panchina(ilsubentranteGobat,assente<br />

per motivi personali e sostituitodaldirigenteAntonioBottos)<br />

i locali offrono una prestazione<br />

scialba che non fa ben<br />

sperare per il futuro, a causa<br />

anche del duro calendario.<br />

Già dal fischio d’inizio è il<br />

Prata a fare la partita. All’8’ Tiziano<br />

Santin intercetta una girata<br />

in area di Corazza, poco<br />

doposempre quest’ultimo cerca<br />

di sorprendere l’estremo di<br />

casa direttamente dal corner.<br />

Momenti di paura al 18’, quandoParosiaccasciaaterra:portato<br />

fuori in barella e poi all’ospedale<br />

in ambulanza, si sospetta<br />

una distorsione del ginocchio.<br />

Al 26’ la difesa sbroglia<br />

a fatica una pericolosa incursione<br />

di Scandurra, al 30’<br />

Gaspardo lancia per Camarotto<br />

ma questi viene anticipato<br />

d’un soffio dal portiere; al 36’<br />

Gomiero calcia una punizione<br />

dal limite, ma la sfera si stampasullatraversa.<br />

E’ il preludio<br />

al gol, che arriva al 43’: cross di<br />

Truccolo, Camarotto si avventa<br />

sulla sfera ma non la tocca<br />

beffandocosìilportiere.Inpieno<br />

recupero Mascarin para<br />

una velleitaria conclusione di<br />

Busetto.<br />

La ripresa offre scarse emozioni,ciòdovutoanchealterrenopesante.<br />

All’ 8’botta e risposta<br />

tra Busetto e Camarotto,<br />

ma le loro conclusioni vanno<br />

fuori di poco; al 20’ apprensione<br />

per Gaspardo, che colpito<br />

alla nuca dal portiere in uscita<br />

deve abbandonare il campo. A<br />

parteundiagonale di Muccillo<br />

bloccato da Mascarin al 29’ il<br />

Prata ha vita facile ad amministrare<br />

il vantaggio, complice<br />

l’espulsione di Busetto al 43’<br />

per doppia ammonizione.<br />

Alberto Ragogna<br />

I granata puntano agli spareggi, 3/S Cordenons matematicamente retrocessa<br />

Doria, successo prezioso<br />

CORDENONS. La voglia<br />

di play-off del Doria/Zoppola<br />

fala differenzainuna ripresa<br />

giocata su un campo ai limiti<br />

della praticabilità, a causa di<br />

unagrandinatapiombatasull’“Assi”acavallotraiduetempi.<br />

L'ennesima sconfitta condanna<br />

la 3/S alla matematica<br />

retrocessione con tre giornate<br />

di anticipo.<br />

Si comincia con gli ospiti<br />

che tengono il pallino del gioco<br />

ma sono imprecisi in area<br />

di rigore. Fino alla mezz’ora,<br />

quindi, solo due occasioni su<br />

piazzati di Tedesco, il primo<br />

respinto da Zamuner, il secondoalto.<br />

Nelfinalegliospiti<br />

sfiorano però il vantaggio,<br />

primaconLorenzonchesicoordina<br />

e conclude al volo a lato<br />

su punizione di Querin, poi<br />

con lo stesso Lorenzon che<br />

sfondasulladestrae crossaal<br />

bacio per l'inzuccata di Pighin,<br />

alta da pochi metri.<br />

Pochi istanti dal fischio<br />

d'inizio della ripresa e il Doria<br />

decide la gara. Lorenzon<br />

vedeZamuner fuori daipali e<br />

prova il pallonetto che incoccia<br />

la traversa e termina sulla<br />

testa dell'appostato Bellomo,<br />

che insacca senza problemi.<br />

Al 4' finalmente si vedono i locali<br />

con Paveglio che appoggia<br />

a Munini libero sulla sinistra,<br />

che però conclude fiacco<br />

tra le braccia di Campagna.<br />

Dieci minuti dopo ci prova<br />

Gri su punizione senza fortuna.<br />

Al 18' Buligan va via a<br />

Celeprin e centra per Muzzin<br />

pronto al raddoppio, ma una<br />

pozza d'acqua stoppa il pallone<br />

che viene respinto da Zamuner.<br />

Il quale respinge in<br />

angolo, alla mezzora, il tiro<br />

dalla destra di Andrea Muzzin.<br />

Ultima occasione per i locali<br />

al 44', quando Munini interviene<br />

su un rimpallo in<br />

area ma calcia nettamente<br />

fuori.Così,sul capovolgimento,<br />

Andrea Muzzin sfrutta l'errore<br />

di Boschian e calcia su<br />

Zamuner, che respinge proprio<br />

sui piedi di Buligan, che<br />

raddoppia senza difficoltà.<br />

Andrea Vidal<br />

3/S CORDENONS<br />

DORIA/ZOPPOLA<br />

0<br />

2<br />

3/S CORDENONS Zamu<br />

ner 5 5 Bagnariol 6 5 Cele<br />

prin 6 Mascherin 5 5 Bo<br />

schian 5 5 Manna 6 (Man<br />

frin 6 5) Brun 5 5 (Sgavioli<br />

6) Cusin 6 5 Paveglio 6<br />

Gri 6 (Piscopo 6) Munini 5<br />

All. Sacilotto<br />

DORIA/ZOPPOLA Campa<br />

gna 6 Mattiuzzo 5 5 Pi<br />

ghin 6 5 Pittaro 6 Ius 6 5<br />

Da Dalt 6 Bertoia 6 Querin<br />

6 Bellomo 6 5 (Buligan )<br />

Lorenzon 5 (Nardin 6) Te<br />

desco 6 5 (Andrea Muzzin<br />

6 5) All. Del Savio<br />

ARBITRO Franco di Mania<br />

go 5 5<br />

MARCATORI Nella ripresa<br />

al 2’ Bellomo al 45’ Buli<br />

gan<br />

Termina pari il derby spilimberghese. Ma i locali si sentono penalizzati<br />

Aquila, salvezza a rischio<br />

SPILIMBERGO. Nel momentodecisivo<br />

dellastagione, laPolisportivaAquilaincappaperlaseconda<br />

volta consecutiva in un arbitraggiodiscutibile,chelapenalizzainunagarafondamentalein<br />

chiave salvezza. Dal canto suo il<br />

Barbeano evidenzia i soliti limiti<br />

enonriesceasfruttarelasuperiorità<br />

numerica di cui usufruisce<br />

praticamente per tutto l’incontro.<br />

L’episodio contestato si verifica<br />

al 10’: il Barbeano recupera<br />

palla fallosamente a centrocampo,<br />

viene lanciato in fuorigioco<br />

Visentin, il quale è anticipato dal<br />

portiere in uscita; sullo slancio i<br />

duevengonoacontatto,perl’arbitro<br />

Calligaris è fallo in chiara occasione<br />

da gol e scatta quindi<br />

l’espulsione. Pur in inferiorità<br />

numerica,èl’Aquila afarelapartita<br />

e a passare meritatamente in<br />

vantaggio al 16’: punizione di Saladino,<br />

alle spalle di tutti sbuca<br />

Sedran che insacca. Il vantaggio,<br />

però, dura solo un minuto: al 17’<br />

infatti indecisione collettiva dellaretroguardiagialloverdeestoccata<br />

di D’Andrea che sorprende<br />

Massimo Ribaudo. La gara si<br />

mantiene su buoni ritmi, ma è<br />

non esaltante e spezzettata, anche<br />

se sostanzialmente corretta.<br />

Nella ripresa è ancora l’Aquila<br />

a cercare con più determinazione<br />

la vittoria, ma è il Barbeano<br />

a passare: punizione di Soligon,Ribaudoparamanontrattiene,<br />

è lesto D’Andrea a recuperare<br />

la palla vagante e a servire Visentin<br />

che non ha difficoltà a siglare<br />

il raddoppio. L’Aquila ha il<br />

merito di non disunirsi e, nonostante<br />

qualche inevitabile rischio,ricomincia<br />

amacinaregioco,<br />

finalizzando i suoi sforzi al<br />

32’: Larise atterra in area Nocente<br />

e il conseguente penalty viene<br />

trasformato da Maurizio Ribaudo.<br />

I gialloverdi ci credono sino<br />

alla fine, ma rischiano la beffa<br />

per ben due volte in pieno recupero:prima<br />

il tentativo di Gottardo<br />

viene neutralizzato di piede<br />

daRibaudo, poi su un gran tiro di<br />

Visentin il portiere dell’Aquila<br />

compie un autentico miracolo,<br />

concedendo così ai suoi ancora<br />

qualche flebile speranza di salvezza.<br />

Francesco Presta<br />

AQUILA<br />

BARBEANO<br />

2<br />

2<br />

AQUILA Calligaris s v (Mas<br />

simo Ribaudo 6) Sedran<br />

6 5 (Maurizio Ribaudo 6)<br />

Sovran 6 Truant 6 Del<br />

Bianco s v Cavalluzzi 6<br />

d’Andrea 6 Filipuzzi 6 No<br />

cente 6 Rizzotti 6 Saladi<br />

no 6 (Scalone 6 5) All. Cro<br />

vatto<br />

BARBEANOBisaro 6 Rove<br />

re 6 Petracco 6 Larise 6<br />

Meneghel 6 Bier 6 Nacca<br />

ri 6 D’Andrea 6 5 Visentin<br />

6 Soligon 5 5 Brovedani 6<br />

(Gottardo 6) All. Gei<br />

ARBITRO Fabris di Porde<br />

none 5<br />

MARCATORI Al 16’ Se<br />

dran al 1 ’ D’Andrea; nella<br />

ripresa al 15’ Visentin al<br />

32’ Maurizio Ribaudo su ri<br />

gore<br />

NOTE Espulsi Calligaris per<br />

fallo in chiara occasione<br />

da gol e a gara terminata<br />

Truant per proteste


Domenica 13 Aprile <strong>2008</strong><br />

SERIE D. PREZIOSO PUNTO DEI ROSSONERI SUL CAMPO DELLA SACILESE A CONCLUSIONE DI UNA GARA<br />

PIACEVOLE<br />

Domegliara molto bello<br />

per 45’, poi si accontenta<br />

Pietro Marini<br />

SACILE<br />

Il Domegliara torna dalla trasferta di Sacile con un ottimo punto in tasca, dopo una partita ben giocata dai rossoneri, i<br />

quali hanno cancellato le pretazioni non molto esaltanti della precedenti giornate. Sotto i riflettori di Rai Sport, gli<br />

uomini di Paolo Vanoli hanno dato vita ad una prestazione di notevole caratura tecnica nel primo tempo, mentre nella<br />

seconda frazione sono calati a causa delle molte energie spese.<br />

Il primo tempo è stato bello come non se ne vedevano da tempo per il Domegliara che, di fronte a una squadra<br />

altrettanto forte, ha mostrato il suo gioco migliore e se alla fine le azioni salienti sono state davvero poche da una<br />

parte e dall’altra, ciò non vuol dire che la partita non sia stata interessante. I rossobneri hanno disputato una gara<br />

attenta in difesa, ordinata a centrocampo e vivace in attacco contro una formazione altrettanto motivata che ha<br />

proposto anch’essa un gioco frizzante. Unica nota stonata della giornata, l’infortunio occorso a Cesar Pereira, sostituito<br />

al 35° per un problema allo ste sso ginocchio operato il mese scorso.<br />

La partita entra subito nel vivo con Cristofoli che va in pressing su Santin: la palla rinviata colpisce il corpo<br />

dell’avversario e si avvia pericolosamente verso la porta sguarnita, allontanata sulla linea proprio dall’estremo<br />

difensore. Su azione di calcio d’angolo, capitan Filippini di testa rimette in mezzo, la palla balla sulla linea di porta<br />

senza che nessun compagno di squadra sia lesto ad insaccare. La Sacilese ci prova con un colpo di testa di Vecchiato,<br />

viene alzato miracolosamente da Santin. Al 30’, occasionissima per i rossoneri: cross di Giacopuzzi da sinistra, pallone<br />

in mezzo dove Lorenzini colpisce togliendo la sfera dalla testa di Michele Cossato, ben appostato all’interno dell’area di<br />

rigore. Il Domegliara ci prova, attacca ordinatamete provando sia dalle fasce sia con lanci lunghi della retrovie che<br />

cercano la testa di Cossato. Il Domegliara si affida anche ai calci piazzati tirati dallo specialista Migliorini: uno di questi<br />

al 40’ si spegne di poco a lato. Allo scadere è la volta di Lucchini a cercare la via del gol: il suo colpo di testa su invito<br />

di Mainenti termina la corsa tra le braccia di Posdarie.<br />

Nel secondo tempo il gioco si appanna, entrambe le squadre accusano stanchezza, il ritmo diminuisce e si accumulano<br />

gli errori. Kabine, attaccante marocchino, ci prova al 1& #<strong>14</strong>6; con un tiro a girare che si spegne fuori di poco. Poi<br />

l’occasione migliore del 2° tempo: Favero batte una punizione, la barriera devia, Santio con un colpo dio reni mette in<br />

angolo.<br />

Sacilese: Posdarie, Grazzolo, Artusi, Vecchiato, Pettarin (4° st Moretti), Faloppa, Plana, Bertagna, Cristofoli (41° st De<br />

Lazzer), Favero, Kabine - a disposizione: Calligaro, Fantin, Villotta, Albanese, Viliotto - allenatore: De Agostini.<br />

Domegliara: Santin, Schena, Filippini, Mainenti, Giacopuzzi, Cailotto, Lorenzini, Migliorini, Lucchini (38° st Lima Da<br />

Silva), Pereira (34° pt Luppi), Cossato (9° st Dalle Aste) - a disposizione: Marini, Girlanda, Baltieri, Cariotti -<br />

allenatore: Vanoli.<br />

Arbitro: Scremin di Genova.<br />

Note: angoli 3-4; ammonito Artuso.


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

SPETTRO PLAY OUT. SCONFITTA E RIMPIANTI PER I ROSSOBLÙ CON PERICOLOSE COMPLICAZIONI DI<br />

CLASSIFICA NELLA CORSA ALLA SALVEZZA DIRETTA<br />

Virtus, troppi regali Basta un gol per il ko<br />

Flavio Pasetto<br />

MONTEBELLUNA<br />

Finisce male per la Virtus, punita a Montebelluna da una sconfitta di misura e costretta a meditare su un risultato che<br />

potrebbe pesare parecchio nella corsa per evitare i play-out.<br />

Peccato perché l’epilogo del match, per quanto visto, avrebbe potuto essere ben diverso adoperando appena qualche<br />

attenzione in più e soprattutto sfruttando con maggiore pragmatismo le occasioni capitate nel corso della gara.<br />

Così la sconfitta brucia. Perché la Virtus aveva interpretato i primi quarantacinque minuti in maniera davvero<br />

intelligente (è stata, a nostro avviso, la migliore Virtus formato trasferta) mettendo in difficoltà un avversario che<br />

aveva concluso non più di un paio di volte verso la porta di Sonato e soltanto grazie ai tiri dalla distanza di Nardi.<br />

La squadra di Fresco, dal canto suo, aveva condotto il gioco in maniera ben più convincente, creando almeno tre palle<br />

gol tutte regolarmente sciupate davanti a Caverzan.<br />

Situazioni di gioco abbastanza clamorose, capitate ri spettivamente sui piedi di Brighenti, Pace e Bortignon.<br />

La prima di queste azioni giunge al 24’, quando Brighenti è lesto a recuperare una palla vagante in area e a<br />

presentarsi davanti al portiere di casa, bravissimo però a non farsi superare e a respingere con il corpo la conclusione<br />

dell’attaccante rossoblù.<br />

Al 30’ assistiamo alla seconda possibilità per i veronesi di passare in vantaggio: Pace, dopo alcuni dribbling vincenti,<br />

arriva a pochi passi da Caverzan ma al momento di scoccare il tiro subisce il recupero da dietro di Colman Castro che<br />

consente ai trevigiani di salvarsi in calcio d’angolo.<br />

Siamo quasi allo scadere del primo tempo (40’) e Brighenti supera in velocità, all’interno dell’area di rigore, il suo<br />

avversario diretto: la punta veronese effettua un pericoloso cross sul quale è pronto Bortignon alla deviazione vincente<br />

ma l’impatto tra il giocatore virtussino e un difensore, nelle vicinanze del palo della porta trevigiana, produce soltanto<br />

un altro calcio d’angolo.<br />

E con questa opportunità si chiude un primo tempo, davvero avaro nel punteggio per la squadra di Gigi Fresco.<br />

La preoccupazione per i gol falliti è forte ed ancora una volta la logica del calcio non si smentisce.<br />

Infatti alla prima azione (peraltro fortunata perchè l’autore del gol sar à agevolato da un rimpallo su Pavan) del<br />

Montebelluna all’interno dell’area di rigore veronese arriva il vantaggio di Schiavon, con l’attaccante biancoceleste<br />

bravo a cogliere il bersaglio grosso, al <strong>14</strong>’, appena entrato all’interno dell’area di rigore.<br />

È una doccia fredda per la Virtus, anche perchè alla squadra veronese cominciano a crollare delle sicurezze.<br />

Gigi Fresco cerca di correre ai ripari e inserisce due attaccanti come Galliazzo, al posto di Pace, e Daniele dal Corso, al<br />

posto di Barilaro.<br />

Poi cambia anche Angelico buttando nella mischia Eliseo Dal Corso. Ma la Virtus aveva già dato molto nel primo<br />

termpo e la difesa del Montebelluna regge l’urto dei veronesi.<br />

Che si sbilanciano in avanti e rischiano addirittura la beffa del secondo gol. A salvarli è Sonato con una provvidenziale<br />

respinta di piede al 31’ su tiro di Moroni. Sei minuti più avanti il Montebelluna raddoppia con Bez, ma il direttore di<br />

gara su suggerimento del suo assistente annulla il gol per fuorigioco. E il portiere veronese deve intervenire al 47’<br />

ancora per respingere di piede una rasoiata di Fabrin.<br />

La gara si conclude con tanta amarezza per un risultato utile sfuggito via per qualche imprecisione di troppo.<br />

«Il traguardo è ancora alla portata»<br />

Gigi Fresco non può che essere amareggiato per essersi visti sfuggire punti che, per quanto visto nel primo tempo,<br />

sembravano davvero alla portata. Ci tiene, però, a restituire tranquillità all’ambiente. «I play out? Non voglio pensare<br />

a quello che ci capiterà», precisa, «ma solo dire che la classifica, nella sfortuna della sconfitta, è rimasta quella di<br />

prima. A fare un passo in avanti è stato il Montebelluna che, comunque, era già salvo».<br />

Della partita che dice?<br />

«Posso dire che la differenza tra noi e loro è solo una: il Montebelluna ha sfruttato l’occasione che è capitata, noi ne<br />

abbiamo fallite tre. E se non metti dentro la palla non puoi riuscire a vincere».<br />

Resta convinto che la Virtus possa salvarsi evitando i play out?<br />

«Non credo davvero siano calate le nostre possibilità si salvezza. È chiaro che adesso mancano solo tre partite, ma<br />

come ho detto l’importante è ottenere sei punti senza fare questione in quali partite realizzarli».<br />

Si aspettava un avversario che in alcuni momenti è parso davvero in vostra balia?<br />

«Sapevo che l’assenza di Nicoletti avrebbe reso meno pe ricolosa la squadra trevigiana, ma speravo che di fronte alla<br />

mole di gioco creato dalla mia squadra, qualche occasione potesse finalizzarsi meglio». F.P.<br />

Montebelluna: Caverzan, Moroni, Servegnini (10’ st Furlanetto), Ballardin, Colman Castro, Masiero, Tessaro (32’ st<br />

Fabrin), Bellio, Bez, Nardi, Schiavon. (Tiatto, Scappin, Frempong, Martignago, Andrighetto). All.: Pasa.<br />

Virtusvecomp: Sonato, Bettoia, Pia, Pizzini, Barilaro (23’ st Daniele Dal Corso), Lechthaler, Pavan, Bortignon, Angelico<br />

(33’ st Eliseo Dal Corso), Pace (21’ st Galliazzo), Brighenti. (Fiorin, Cipriani, Ferrari, Vaccaretti). All.: Fresco-Verzè-<br />

Allegri.<br />

Arbitro: Pignone di Empoli.<br />

Rete: <strong>14</strong>’ st Schiavon.


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

PROVA DI CARATTERE. MISTER VANOLI COMMENTA IL PAREGGIO DI SABATO SOTTOLINEANDO LA PROVA DI<br />

SPESSORE DEI ROSSONERI SOPRATTUTTO NEL PRIMO TEMPO<br />

E il Domegliara si gode il punto preso a Sacile<br />

di Pietro Marini<br />

Volti sorridenti e voglia di scherzare negli spogliatoi di Sacile per i commenti al termine della gara contro i friulani,<br />

giocata in anticipo sabato per motivi televisivi.<br />

Il Domegliara non è andato oltre il pareggio a reti inviolate ma i motivi di soddisfazione ci sono. Eccome.<br />

In netto miglioramento è apparso il gioco offerto dalla compagine di mister Paolo Vanoli: un primo tempo elettrizzante<br />

sul versante rossonero, fatto di tocchi di prima intenzione palla a terra, aperture illuminanti e pregevoli<br />

sovrapposizioni. Primo tempo di notevole spessore grazie anche agli avversari di giornata: la Sacilese non è apparsa<br />

intimorita dalla verve dei rossoneri, anzi, ha risposto colpo su colpo, permettendo anche alla difesa valpolicellese di<br />

mostrare il proprio valore. Nella seconda frazione i toni sono calati, ma la partita non ne ha risentito: continui<br />

ribaltamenti di fronte, partita veloce anche se condita da diversi errori. Alla fine comunque il pareggio rimane il<br />

risultato più giusto . A chi serve di più questo punto, tra Sacilese e Domegliara? Lo abbiamo domandato a Paolo Vanoli.<br />

«Io guardo in casa mia, non in quella degli altri. Era una partita difficilissima» spiega l’allenatore dei rossoneri «contro<br />

una squadra molto forte. Abbiamo dimostrato che recuperando la testa possiamo tornare ad essere un grande<br />

Domegliara». Ultimamente la squadra aveva disputato dei primi tempi non entusiasmanti, oggi invece pare non essere<br />

così.<br />

«Ho visto un grandissimo primo tempo», continua, «era da tempo che non vedevo i miei ragazzi così, mentre nel<br />

secondo tempo magari per la stanchezza e lo stress siamo calati, sia noi che loro. Nel complesso però penso che sia un<br />

punto guadagnato».<br />

Contro un’altra grande formazione anche il pareggio acquista notevole valore. «A mio avviso si sono affrontate due<br />

ottime squadre», prosegue Vanoli, «che sanno giocare e soprattutto giocano a calcio. Lo abbiamo dimostrato dando<br />

vita a una bella partita». Le telecamere sembra abbiano influito in un modo o nell’altro, dando quasi una scossa ai<br />

giocatori. «Quando i giocatori vengono dall’eccellenza, le telecamere possono essere quello stimolo in più che ci ha<br />

permesso di disputare un’ottima gara. Mi auguro però che questo stimolo non sia dovuto solo alle telecamere, ma<br />

soprattutto alla convinzione di quello che abbiamo fatto».<br />

«Dovremo mettere le telecamere finte anche in casa» gli fa eco Michele Cossato, «perché mi è sembrato che qualche<br />

ragazzo fosse gasato. Penso soprattutto a Zeno Mainenti». Che partita ha visto dal campo? «Una bellissima partita, il<br />

mister non ha nulla da rimproverarci. Il pareggio ci sta bene e ci accontentiamo», ride Cossato, scherzando sul fatto<br />

che il Domegliara ha giocato in anticipo «anche perché tutte le altre hanno pareggiato. A parte gli scherzi, credo sia un<br />

punto che fa bene; aspettiamo i risultati delle altre, per il momento noi abbiamo mosso la classifica. Abbiamo fatto il<br />

nostro dovere fuori casa contro una squadra molto forte, abbiamo avuto anche le occasioni per portarci in vantaggio<br />

nel primo tempo, però alla fine penso che il pareggio sia il risultato giusto». La rincorsa al quarto posto non è ancora<br />

terminata: il Domegliara infatti avrà prossimamente due turni casalinghi consecutivi prima della trasferta finale a<br />

Gradisca d’Isonzo. La squadra ha comunque dimostrato di esserci e di essere in grado di dare il tutto e per tutto per<br />

l’obiettivo dichiarato: il quarto posto.<br />

Così poule scudetto, play off e play out<br />

POULE SCUDETTO. 11, <strong>14</strong>, 18 maggio triangolari di qualificazione. In caso di necessità di spareggi le date sarebbero<br />

<strong>14</strong>, 18, 21 maggio; 25 maggio e 1 giugno semifinali; 9 o 10 giugno finale. Si contendono il titolo di campione d’Italia le<br />

prime classificate dei nove gironi divise in tre triangolari con gare di sola andata; le tre vincenti dei triangolare e la<br />

migliore seconda giocheranno le semifinali in partite di andata e ritorno.<br />

PLAY OFF. 11 e 18 maggio prima e seconda gara abbinamenti. In caso di necessità di spareggi, la prima gara sarebbe<br />

il <strong>14</strong> maggio; 25, 28 maggio e 1 giugno triangolari; 8 e 15 giugno semifinali; 22 giugno finale. Partecipano ai play off<br />

le squadre classificate dal 2° al 5° posto di ogni girone che giocheranno con l’abbinamento 2a-5a e 3a-4a classificata.<br />

Alla seconda fase partecipano le nove squadre prime classificate di ciascun girone divise in tre triangolari da tre<br />

squadre la cui vincente accederà alle semifinali, cui prendono parte le tre vincenti i rispettivi triangolari più la squadra<br />

vincente la Coppa Italia (nel caso quest’ultima abbia acquisito il diritto a partecipare alla C2 al suo posto giocherà la<br />

squadra perdente la finale di Coppa, e nel cas o entrambe le finaliste di Coppa dovessero giocare in C2 giocherebbe la<br />

migliore seconda dei triangolari). Le quattro squadre si incontreranno in gare di andata e ritorno a eliminazione diretta.<br />

PLAY OUT. 18 e 25 maggio: vi partecipano le squadre classificate dal 13° al 16° posto con la formula 13a-16a<br />

classificata e <strong>14</strong>a-15a classificata; le società classificatesi 13a e <strong>14</strong>a giocheranno la prima gara in trasferta. Chi<br />

perderà i play out sarà escluso dalla domanda di ripescaggio per la stagione <strong>2008</strong>-2009 se sanzionato per illecito<br />

sportivo nel periodo 2006-<strong>2008</strong> e se già ha beneficiato di ripescaggio, in qualunque categoria, nel periodo 2005-<strong>2008</strong>.


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

ITALA IN C2. NELLA DOMENICA DELLA FESTA PROMOZIONE DELLA CAPOLISTA, LA SQUADRA DI OTTONI<br />

CROLLA AL TIZIAN E ADESSO È meno 6 ANCHE DAL CHIOGGIA<br />

Sambo al capolinea, passa il Tamai<br />

Lorenzo Morandini<br />

SAN BONIFACIO<br />

Nel giorno dell’Itala San Marco (che pareggia a Belluno e vola in Serie C2 a tre giornate dal termine), mentre il<br />

Chioggia Sottomarina batte il Sarone e consolida la seconda posizione in classifica, la Sambonifacese perde malamente<br />

in casa col Tamai e si allontana dalle battistrada del campionato.<br />

Sembra un gesto di resa. Perché il crollo della Sambonifacese tra le mura amiche del Tizian è indiscutibile, al di là del<br />

punteggio finale, con i rossoblù costretti ad alzare bandiera bianca, incapaci di opporsi con costrutto alla forza di<br />

volontà e alla quadratura della squadra friulana. Così la squadra di Ottoni è costretta ad uscire dal rettangolo di gioco a<br />

testa bassa, conscia di aver gettato all’aria con le proprie mani una gara fondamentale per rimanere in scia del<br />

Chioggia, proprio come accadde nel girone di andata.<br />

Il due a zero pesa, brucia e brucerà. Forse servirà da lezione per dare la scossa al gruppo e ricompattarlo, per<br />

recuperare orgoglio e rigettarsi n el miglior modo possibile in questo finale di campionato.<br />

Il Tamai, dal canto suo, è passato davvero con il minimo sforzo. I due rigori nel primo tempo - il secondo, per la<br />

verità, piuttosto generoso - le hanno spianato la strada.<br />

A due a zero acquisito, poi, gli ospiti non hanno dovuto fare altro che gestire le operazioni, controllare e chiudere con<br />

ordine gli spazi per soffocare possibili ritorni rossoblù.<br />

Nonostante il forfait di diversi giocatori bloccati per infortunio, tuttavia, è proprio la Sambo a farsi minacciosa in avvio.<br />

Capita al 1’ quando Dimas libera sulla sinistra per Porcino: cross basso al centro, Zaghetto però blocca.<br />

Trascorrono due minuti e la Sambonifacese va già in svantaggio. Merito di Quell’Erba, che penetra in area di rigore<br />

dove Beghin lo stende: il direttore di gara di Genova decreta il calcio di rigore e dal dischetto Nonis non sbaglia.<br />

Ci si aspetta l’immediata reazione dei rossoblù ed invece è sempre il Tamai a spadroneggiare. Così al 23’ è la volta di<br />

Tormen che prova l’affondo in area e trova il contrasto di Fattori, apparso regolare. La punta friulana cade però a terra<br />

e per la giacchetta nera è ancora rigore. Dagli undici metri va ancora Nonis che bissa la precedente trasformazione.<br />

A questo punto la Sambo si da una svegliata e al 28 46; si vede annullare un gol. Dimas tocca per Arma che insacca<br />

ma per il guardalinee la punta marocchina rossoblù si trovava in posizione di off-side.<br />

Al 36’ la Sambonifacese ci riprova con il calcio di punizione di Dimas, ma la palla si alza abbondantemente sopra la<br />

traversa della porta difesa da Zaghetto e la frazione si chiude col doppio vantaggio ospite.<br />

Si va nella ripresa ma la musica non cambia, riproponendo una Sambo ancora imbrogliata, lenta e macchinosa.<br />

Così al 2’ è il Tamai a farsi pericoloso dalle parti di Valentini con Tormen che conclude da posizione ravvicinata: la<br />

difesa rossoblù è costretta a salvarsi in angolo.<br />

All’8’ si fanno vedere ancora gli ospiti. Quell’Erba ruba palla ai difensori rossoblù e Valentini all’ultimo deve rimediare in<br />

corner.<br />

La Sambonifacese prova a risollevarsi e al 18’ va vicinissima al gol che riaprirebbe la contesa con Dimas che mette al<br />

centro dalla destra: incornata di Arma e palla fuori di un soffio alla destra di Zaghetto.<br />

La squadra di casa insiste. Calcio di punizione a due in area del Tamai: Dimas calcia ma un difensore ospite mette in<br />

angolo. Intorno alla mezz’ora ci prova anche Correzzola che però non riesce a trovare la soluzione vincente. L’ultima<br />

occasione dei rossoblù si registra in pieno recupero: è Dimas l 46;ultimo ad arrendersi ma la sua conclusione a rete<br />

è bravamente alzata sopra la traversa da Zaghetto.<br />

«Un penalty generoso? Non ho finto»<br />

Al termine dei novanta minuti in casa rossoblù nessuno ha voglia di aprire bocca. L’allenatore Ottoni e il direttore<br />

sportivo Bogoni si astengono da qualunque dichiarazione, consci della pesante sconfitta patita.<br />

In casa Tamai, invece, il morale è ben differente. «Sono molto contento», commenta mister Ermanno Tomei. «Sono<br />

quattro gare che non prendiamo gol e pensare che fino a due masi fa eravamo la squadra più battuta del campionato.<br />

Sapevamo che ci aspettava una gara non facile contro la Sambonifacese, ma siamo stati molto bravi in difesa a<br />

chiudere ogni spazio ed ogni varco ai nostri avversari. Siamo stati molto attenti, più di così non potevamo fare. I<br />

rigori? Il primo era netto, il secondo discutibile».<br />

Sandro Tormen, grande ex della sfida, confessa: «Certo i due rigori ci hanno spianato la strada. Dubbio quello fischiato<br />

a me? Non mi sono buttato. Sapevamo delle difficoltà che ci sarebbero aspettate, ma il 2-0 ci ha permesso di gestire al<br />

meglio poi la rimanete parte della gara. Per noi questo è un risultato importantissimo. Ma mi spiace per la Sambo»,<br />

rivela. «Qui ho passato due anni stupendi». L.M.<br />

Sambonifacese: Valentini, Pangrazio, Beghin (5’ st Correzzola), Claudio Sarzi, Pimazzoni, Fattori, Bellomi, Masiero (34’<br />

pt Confetti), Dimas, Porcino (5’ st Parrella), Arma. A disposizione: Milan, Ivanov, Caobelli, Braz). Allenatore: Ottoni.<br />

Tamai: Zaghetto, Nocerino, Pivetta, Zanette, Perissinotto, Nonis, Paolini, Petris (35’ st Calzavara), Tormen (41’ st<br />

Talazzo), Da Ros (18’ st Pezzutto), Quell’Erba. A disposizione: Finotto, Franceschina, Tonon, Giordani. Allenatore:<br />

Tomei.<br />

Arbitro: Cornero di Genova.<br />

Reti: 3’ pt (rig.) e 23’ pt (rig.) Nonis<br />

Note: ammoniti: Masiero, Nonis, Paolini, Zanette, Pimazzoni; angoli: 4 a 3 per la Sambonifacese; spettatori 400 circa


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

L’IMPRESA. MANCANO DIVERSI TITOLARI, MANCA PURE IL TECNICO CUNICO SQUALIFICATO, MA I ROSSOBLU<br />

SFODERANO LA GARA PERFETTA. MALOSSO PARA UN RIGORE<br />

L’Eurotezze dà 4 calci alla paura<br />

Giovanni Monforte<br />

SAN DONÀ<br />

Capolavoro Eurotezze. I ragazzi di Cunico (ieri sostituito in panchina da Raffaello Brazzale perché squalificato) calano il<br />

poker in riva al Piave, stendono il Sandonà, diretta concorrente per la salvezza e mettono una seria ipoteca sulla<br />

permanenza in D. Questo finale di campionato ora si potrà vivere con meno patemi e con la ragiobevole convinzione di<br />

chiuderlo senza il dramma della retrocessione.<br />

Simonato e compagni, nonostante diverse assenze importanti, hanno dato vita a una partita perfetta, macinando gioco<br />

fin dal primo minuto e sfruttando al meglio ogni errore concesso dalla retroguardia sandonatese.<br />

Passato in vantaggio dopo neanche un minuto, l'Eurotezze ha subito quasi subito il pari dei veneziani, ma poi, sul finire<br />

del primo tempo, ha trovato un micidiale uno-due che ha tagliato le gambe al Sandonà. E nella ripresa ai rossoblu non<br />

è rimasto che controllare. Ciliegina sulla torta il ritorno al gol, dopo lungo digiuno, di Pettinà, autore di una<br />

splendidadoppietta.< BR>La cronaca racconta di un avvio di gara al fulmicotone. Le lancette dell'orologio non fanno<br />

neppure in tempo a fare un giro completo che l'Eurotezze è subito in vantaggio. Zane si libera della marcatura di<br />

Bagarollo, va sul fondo, assist al centro per Pettinà, cui non resta che depositare in rete.<br />

Il Sandonà prova a reagire al 5', con Perissinotto che si gira nell'area piccola e conclude, ma il suo tiro trova Malosso<br />

pronto alla ribattuta in corner. Al 6' ancora il portiere dell'Eurotezze protagonista, deviando con un colpo di reni una<br />

conclusione dai 25 metri di Pavani. All' 11' però arriva il pareggio del Sandonà: punizione di Maccagnan dalla trequarti,<br />

Perissinotto sbuca tra un groviglio di uomini in area ed è il più lesto alla deviazione vincente. L' Eurotezze ci prova al<br />

15', con una conclusione dalla distanza di Zane, che lambisce il palo. Poi, al 28', è la porta di Malosso a rischiare<br />

grosso: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, Marzocchella mette in area un invitante assist rasoterra, Falanca<br />

irrompe dalle retrovie, ma il difensore veneziano mette incredibilmente a lato. Molto più concreto l'Eurotezze che, poco<br />

dopo la mezz'ora, trova i due gol che di fatto chiudono la partita. 33': sugli sviluppi di una punizione di Simonato, è<br />

Pettinà a concludere una prima volta a botta sicura, la retroguardia de l Sandonà respinge malamente, sulla sfera si<br />

avventa Camarà, palla che finisce a Pettinà, che insacca da posizione ravvicinata. Al 39' il tris dei rossoblù: altra<br />

dormita della retroguardia biancoceleste e Camarà ne approfitta per insaccare con una botta dal limite.<br />

Nel secondo tempo all'Eurotezze non resta che controllare. Ma i ragazzi di Cunico non si limitano agestire e insistono<br />

nelle loro azioni offensive. Primo brivido al 12', con una conclusione dalla distanza di Simonato, che costringe Cionini a<br />

volare a deviare in angolo. Al 20' ci prova il Sandonà, con un cross corto di Marzocchella, su cui Melani è pronto alla<br />

deviazione sottomisura, Malosso neutralizza.<br />

Sul fronte opposto è Pozzi a impegnare severamente Cionini, che si salva in extremis in calcio d'angolo. L'unico vero<br />

pericolo l'Eurotezze lo corre al 24': lancio in profondità di Perissinotto per Pavani, l'uscita di Malosso non è della<br />

migliore, Pavani lo salta, ma sulla linea ci pensa Peruzzo a salvare il risultato. Gol sbagliato, gol subito. Così, al 31' l'<br />

Eurotezze firma il poker: palla persa a centrocampo dal Sandonà, ne approfitta Zane, che mette al centro per Pozzi,<br />

cui non resta che appoggiare in rete. A tempo scaduto, Malosso mette la ciliegina sulla torta parando un rigore a<br />

Maccagnan.<br />

«Splendida vittoria del gruppo»<br />

«Una splendida vittoria del gruppo». Così Raffaello Brazzale, secondo allenatore dell' Eurotezze, ieri in panchina a<br />

sostituire lo squalificato Cunico, commenta il rotondo successo dei rossoblu sul Sandonà. «Avevamo assenze pesanti -<br />

prosegue Brazzale - ma non per questo dobbiamo sminuire i ragazzi che sono andati in campo. Chi ha giocato ha dato<br />

tutto. È stata una splendida prestazione corale e di questo dobbiamo dare merito al lavoro svolto dal tecnico<br />

Cunico>>.<br />

Per l'Eurotezze tre punti decisivi forse per la salvezza. >. G.M.<br />

SANDONÀ: Cionini, Melani, Perisinotto, Bravo, Falanca, Bagarollo (39' st Fanelli), Zuccon, Biondo (18' st Mangano),<br />

Pavani, Maccagnan, Marzocchella. All. Bellucci.<br />

EUROTEZZE: Malosso, Tronchin, Rossato, De Pretto, Peruzzo, Ciscato, Pozzi, Camarà, Pettinà (25' st Campagnolo),<br />

Simonato, Zane (33' st Zanatta). All. Brazzale.<br />

Arbitro; Piazza di Trapani.<br />

Reti: pt: 1' e 33' Pettinà (E), 11' Perissinotto (S), 39' Camarà (E); st: 31' Pozzi (E).<br />

Note: cielo parzialmente nuvoloso, terreno in discrete condizioni nonostante la pioggia caduta fino alla mattina.<br />

Spettatori 400 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti Rossato, Peruzzo, Pozzi, Biondo, Simonato, Zane. Angoli 6-4<br />

per il Sandonà.


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

LO SCIVOLONE. SVANISCE CON LO JESOLO IL SOGNO DELLA SALVEZZA DIRETTA. I CASTELLANI SCIUPANO<br />

TROPPE OCCASIONI DA GOL E NELLA RIPRESA VENGONO PUNITI<br />

Gallo sbaglia un rigore e Montecchio affonda<br />

Andrea Scanavin<br />

MONTECCHIO MAGGIORE<br />

Addio salvezza diretta. I castellani pagano ancora una volta la poca concretezza sotto porta, Gallo sbaglia anche un<br />

rigore sullo 0-0 e così il Cosaro diventa inevitabilmente terreno di conquista per un cinico e quadrato Jesolo, che a<br />

Montecchio ha messo in mostra due o tre giocatori di assoluto spessore: su tutti Gambino, Segato e Bric.<br />

Nel primo tempo partono bene i padroni di casa, che nei primi venti minuti tengono costantemente in mano il pallino<br />

del gioco, collezionando ben quattro corner. In occasione dell'ultimo dei quattro tiri dalla bandierina, al 22', Roverato<br />

pesca la testa di Ferrari a centro area, deviazione sul secondo palo per Gallo che però, malgrado l'ottima posizione,<br />

conclude troppo debolmente e Visentin blocca senza particolari problemi. L'occasione non dà la scossa sperata e così la<br />

partita rimane comunque in qualche modo bloccata, con lo Jesolo che cerca di agire in contropiede utilizzando molto la<br />

fascia sinistra, dove Lavagnoli (ex Sambo) mette costantemente in di fficoltà Vallarsa con la sua velocità e il suo estro.<br />

Ma le opportunità le ha sempre il Montecchio: al 32' ancora un corner e ancora Roverato a trovare la testa di Ferrari,<br />

che però difetta nella mira e la palla finisce alta. Al 43' strepitosa azione personale di Gallo, che - lanciato da Tresso<br />

sulla corsia destra - mette il turbo e va via a Bertoncini, entra in area dopo cinquanta metri di scatto, rientra sul suo<br />

sinistro ma al momento della conclusione viene contrastato dallo stesso difensore nerazzurro che mette in corner<br />

sventando il pericolo.<br />

Botti in apertura di ripresa. Subito la grossissima occasione per lo Jesolo con il suo bomber, Gambino, che lascia sul<br />

posto Ferrari e si presenta solitario davanti a Posocco, ma il numero uno biancorosso è strepitoso e respinge la<br />

conclusione dell'ariete jesolano (4'). Sul ribaltamento dell'azione, il Montecchio conquista l'ennesimo calcio d'angolo del<br />

match, sugli sviluppi del quale Bertoncini mette giù Gallo in area. Per l'arbitro è rigore (il primo dell'intera stagione<br />

castellana), ma dal dischetto lo stesso Gallo si fa ipnotizzare da Visentin, che blocca in due tempi il destro non<br />

abbastanza angolato dell'attaccante. Non c'è tempo neppure per un sospiro, perché lo Jesolo è già dall'altra parte con<br />

l'azione che regalerà il vantaggio all'undici di Zanin: il ventiduenne Lavagnoli si inventa un eurogol dai venti metri,<br />

pescando il sette alla sinistra di Posocco con una straordinaria traiettoria a girare sulla quale il portiere biancorosso<br />

poco può fare (8').<br />

Dieci minuti e, al primo corner (il Montecchio ne batterà ben 10 in tutti i novanta minuti), lo Jesolo raddoppia con il<br />

suo uomo simbolo, Gambino, abile a girare in rete il calcio d'angolo di Segato.<br />

«E adesso guardiamoci alle spalle»<br />

«Ora sarà meglio guardarsi alle spalle». Svanito il sogno della salvezza diretta, il Montecchio adesso guarda alla<br />

classifica con quale timore, anche perché davanti si fa ancora tanta fatica a metterla dentro.<br />

«Lo Jesolo è una formazione attrezzata per vincere il campionato - spiega il tecnico castellano, Mario Vittadello - in<br />

queste partite ci sta anche di perdere, perché noi non siamo certo una squadra di vertice, pur avendo messo a posto<br />

parecchie cose in questi mesi. Di sicuro comunque c'è un bel po' di rammarico perché, per l'ennesima volta, non siamo<br />

riusciti a sfruttare le occasioni. Il calcio è uno sport che vive di situazioni: devi farti trovare pronto nei momenti<br />

decisivi».AND.SCA.<br />

MONTECCHIO MAGGIORE (4-4-2): Posocco; Vallarsa (20' st Gandolfi), Aliberti, Ferrari, Vanzo; Montagnan (13' st<br />

Napoli), Roverato, Tresso, Tommasoni (20' st Corà); Gallo, Guerra. All. Vittadello.<br />

JESOLO (4-4-1-1): Visentin; Sapone, Giacomazzi, Perenzin, Bertoncini; Palumbo (9' st Bardellotto), Segato, Bric,<br />

Lavagnoli (43' st Porcaro); Tandurella (25' st Trevisiol); Gambino. All. Zanin.<br />

Arbitro: Menicatti di Lecco.<br />

Reti: st: 8' Lavagnoli e 18’Gambino.<br />

Note. Ammoniti Sapone (J) e Tresso (M).


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Sanvitese – Rivignano 0 - 1<br />

Vertigine Sanvitese. Per la prima volta i biancorossi guardano in basso e vedono in pieno il "baratro" della zona play-out. Una<br />

sensazione di paura, a cui la giovane squadra di Fonti non è abituata, e che ha probabilmente condizionato non poco anche il<br />

match con il Rivignano. La squadra udinese, invece, forte della tranquillità di chi ormai non ha nulla da perdere, piazza a San<br />

Vito una partita tatticamente puntigliosa, fatta di tempismo, grinta e voglia di correre. Ne esce con tre punti in saccoccia, che<br />

alimentano ancora la fiammella della speranza-salvezza (-5 dal Montecchio a 3 gare dalla fine), dimostrando per di più una<br />

buona condizione fisica. Nell'ordine. Passano solo pochissimi secondi e la Sanvitese sembra già in gol. Cross teso dalla linea di<br />

fondo di Cester, Fantin irrompe al volo, e si vede il cuoio ribattuto all'ultimo respiro. Sarà il primo di un autentico "rosario" di<br />

calci d'angolo, collezionati però senza esito, dai biancorossi. Il pressing Sanvitese è tosto, Lenarduzzi cerca di alleggerirlo<br />

scaricando a lato (11') dal limite. Al 20' Fantin gira in spaccata sul primo palo: Boscarol libera. Risponde Fabbro al 25', con un<br />

buon aggancio al limite, ma la sua conclusione è debole. Tatticamente la Sanvitese tenta sempre di avanzare, il Rivignano<br />

attende e riparte in contropiede. Sempre Fantin sugli scudi (30'), ma la sua girata di testa con Boscarol immobile, finisce con il<br />

perdersi poco oltre il palo lungo. Al 40' Fabbro elude l'off-side biancorosso, ma scarica oltre la sbarra. Wecuori al 45' cerca di<br />

scuotere i suoi con un buon contropiede, la sua stoccata dal limite trova però attento il portiere degli udinesi. Nella ripresa tutti<br />

si attendono una Sanvitese arrembante: mister Fonti fa giocare altissima la sua linea di difesa. Peccato per lui, però, che i suoi<br />

centrocampisti, anziché mantenersi sulla tre quarti aggirando le ali, finiscano spesso con l'ammassarsi a ridosso dell'area<br />

intasando gli spazi. Risultato: 30 metri abbondanti tra difesa e resto della squadra, e mediana concessa all'ordinato 4-4-2<br />

rivignanese, con il trio Lenarduzzi-Gonano-Boldarin abile a conquistare tatticamente tutta la zona. Dopo un tentativo da fuori<br />

di Wecuori alto (8'), Fabbro suona il primo campanello d'allarme per i tifosi di casa (20'), controllando bene al limite, ma poi<br />

calciando debolmente. Al 21', però, è Monti a vincere un rimpallo poco oltre la linea di metà campo, e a partire in contropiede.<br />

Il suo rasoterra sull'uscita di Zaneir non dà scampo al portiere biancorosso: è il gol partita. Al 22' il Rivignano potrebbe anche<br />

raddoppiare. Ancora Monti vola in contropiede, si defila sulla destra e centra sottoporta a Fabbro, superando l'uscita di Zanier.<br />

Il centravanti tenta di piazzare il piattone nella rete sguarnita, ma alle sue spalle rinviene alla grande Formentin, che in<br />

spaccata evita la doppia capitolazione. La Sanvitese tenta di reagire (chiedendo anche un mani in area su punizione di Garbini)<br />

e Fonti, nonostante la assenze, cerca di estrarre il coniglio dal cilindro della panchina. Per poco la mossa non gli riesce quando<br />

il giovanissimo Kaculi (43') scarica da un passo dentro l'area: Boscarol si allunga alla grande, sull'insidioso rasoterra. Nel finale<br />

per la Sanvitese ci si mette anche la sfortuna. Fantin innesca Garbini in piena area: stoccata a botta sicura, ma Cecotti in<br />

qualche modo ci mette un piede e Boscarol si ritrova come per magia la sfera tra i guantoni.Domenica trasferta a Jesolo per la<br />

Sanvitese, con la necessità di dover far punti. Rivignano si gioca in casa con il Montebelluna un'altro sogno salvezza.<br />

Andrea Canzian<br />

Borgato (Rivignano): «Sulla buona strada, ma retrocedere non è un<br />

dramma»<br />

NUMERI. S'è fermata dunque a 9 la <strong>serie</strong> consecutiva di vittorie dell'Itala San Marco che col pareggio esterno di Belluno<br />

allunga comunque la sua striscia positiva (+<strong>14</strong>) mantiene 9 punti di vantaggio sul Chioggia e spera di festeggiare<br />

matematicamente la prossima settimana la conquista della C2 quando le basterà un punto in casa contro la Sacilese.<br />

Terza vittoria consecutiva del Tamai (prima volta); terzo pareggio consecutivo di Este (altra prima volta) e Domegliara; terza<br />

sconfitta filata in casa della Sanvitese. Per la prima volta mette la testa fuori dalla zona playout il Belluno, atteso nel prossimo<br />

turno a una sorta di "spareggio" fuoricasa con la Virtus Vecomp. Dopo 31 giornate primo rigore assegnato al Montecchio che<br />

va sul dischetto con Gallo se si fa parare il tiro da Visentin (Jesolo).<br />

CON GIANFRANCO BORGATO (Rivignano). Giusto con la Sanvitese - sconfitta ieri sul suo terreno - aveva cominciato nel girone<br />

d'andata questa sua esperienza con il Rivignano, prendendo il posto di Gianni Tortolo. I numeri dicono che un po' di "scossa" in<br />

effetti c'è stata, il confronto tra il prima e il dopo dice che hanno sin qui viaggiato con un significativo +10 di differenza ma al<br />

di là di questo la situazione per loro resta sempre parecchio complicata. Programmi che erano quelli di arrivare alla salvezza<br />

con meno patemi della scorsa stagione (ripescato): l'andamento della stagione ha invece detto il contrario anche se la vittoria<br />

esterna di ieri con la Sanvitese (e la sconfitta del Montecchio) dà certo a tutto il gruppo ancora più spinta. Dice intanto,<br />

Borgato, che quel +10 testimonia di "una squadra che non ha mai mollato, che sempre se l'è giocata, senza mai essere messa<br />

sotto; anche a Chioggia dove pur abbiamo perso 3-0 e sono stati bravi loro a capitalizzare le occasioni che sono capitate". E'<br />

un discorso comunque questo del prima e del dopo che non entusiasma certo Borgato che dei confronti infatti dice proprio di<br />

"non interessarsi più di tanto. Come allenatore mi sento responsabile infatti del campionato del Rivignano nella sua<br />

complessità e i numeri ci dicono che siamo comunque appesi a un filo. Se poi non dovessimo farcela, sarà per me la prima<br />

volta che retrocedo da quando alleno. Resta comunque quel che fin qui abbiamo fatto e su questo devo dire che sono contento<br />

di questa mia esperienza, penso d'essere riuscito a dare qualcosa al gruppo, tipo la consapevolezza che al di là di quello che<br />

poi è il risultato della partita, bisogna sempre provare a fare le cose per bene, allenarsi con scrupolo, cercando sempre di<br />

migliorarsi e fare così intanto a modo il proprio dovere. Ho avuto modo di conoscere in questi mesi il presidente che è una<br />

persona davvero in gamba, i dirigenti e tutto un ambiente che è molto ma molto sano. In questo tipo di realtà ecco che se alla<br />

fine retrocederemo non sarà un disastro, entusiasmo e voglia non verranno a mancare e di sicuro, se occorrerà, sapranno<br />

ripartire con grinta e ambizioni. La partita di ieri? Abbiamo fatto molto bene, specialmente il primo tempo mentre nel secondo,<br />

con tutti gli spazi che avevamo, potevamo più volte arrotondare. Sono contento dei ragazzi, li ho visti presenti, concentrati,<br />

attenti; questa per me è intanto una grande soddisfazione ed è un risultato questo che ci permette di tenere accesa una<br />

fiammella di speranza ancor più per la sconfitta del Montecchio. Chiaro che è sempre molto ma molto difficile per noi però è<br />

proprio a quella fiammella che noi dobbiamo pensare, facendo in modo, per quel che possiamo intanto fare noi, di continuare a<br />

tenerla accesa".


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

SERIE D - GLI SPOGLIATOI<br />

Borgato: «Questo Rivignano ci crede» Fonti:<br />

«La Sanvitese deve imparare»<br />

San Vito al Tagliamento<br />

Ci crede ancora il Rivignano. L'urlo di gioia che esce forte dallo spogliatoio udinese dopo la vittoria sulla Sanvitese è<br />

sintomatico della grinta che mister Gianfranco Borgato ha saputo trasmettere ai suoi. «Con questa vittoria - spiega subito il<br />

tecnico rivignanese - siamo arrivati a -5 dal Montecchio, sconfitto a Jesolo. Ci dobbiamo credere sino in fondo. Finché ci sarà<br />

una piccola fiammella di speranza dovremo continuare a giocare con questa voglia». Già, il successo sulla Sanvitese ha<br />

dimostrato come il Rivignano (grande la sua ripresa) sia in ottima forma. «Devo veramente ringraziare i ragazzi - dice ancora<br />

Borgato - per il grande impegno che ci stanno mettendo in tutti gli allenamenti e nelle partite. Anche con la Sanvitese abbiamo<br />

dimostrato di saper lottare bene e anche di poter dire la nostra tecnicamente. Nel primo tempo abbiamo sofferto un po', forse<br />

perché avevo lanciato qualche azzardo tattico, giocando con Filippo e Monti di supporto alle due punte. Nella ripresa, finita<br />

l'autonomia di Piccoli, siamo stati più equilibrati, trovando il gol in contropiede e controllando poi la gara in mediana,<br />

nonostante più di qualche assenza».<br />

Sul fronte opposto il tecnico della Sanvitese, Gianfranco Fonti, seppur nella sconfitta, appare sereno. «Non certo per la battuta<br />

d'arresto - puntualizza - ma per un motivo chiaro: dobbiamo crederci per primi noi, proprio come sta facendo il Rivignano. Ho<br />

una squadra giovane, che in questo momento paga pure alcune assenze pesanti. Credo che la prima cosa da fare sia quella di<br />

ridare fiducia, nel morale, ai miei ragazzi. Finora hanno fatto un ottimo campionato - rimarca l'allenatore veneto - ma in<br />

questo momento hanno perso la strada della vittoria. Credo che la nostra forza debba essere proprio quella dimostrata dal<br />

Rivignano: l'incoscienza di chi non ha nulla da perdere deve tornare a essere il nostro modo di approcciare l'incontro». I<br />

biancorossi hanno attaccato per tutta la gara, magari senza troppa lucidità nel finale. «Il conto dei calci d'angolo (13-3 per la<br />

Sanvitese,ndr) sta a dimostrare chi ha cercato di attaccare e vincere - argomenta Fonti -. Vero è che in questo periodo ci gira<br />

tutto storto, compreso un netto fallo di mano in area rivignanese che però il direttore di gara non ha visto. Ritengo che per noi<br />

sia fondamentale riprendere fiducia, perché siamo ancora in piena corsa per la salvezza, senza passare dai playout. E se anche<br />

dovessero arrivare, dobbiamo metterci in testa che abbiamo tutte le qualità per superare l'ostacolo. La squadra è molto<br />

giovane e di qualità, sicuramente queste sono esperienza che fanno maturare in fretta».<br />

Andrea Canzian


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Sandonà – Eurotezze 1 - 4<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Poker dell'Eurotezze che con il minimo sforzo segna quattro reti, vincendo lo scontro diretto con il Sandonà. Una vittoria<br />

importante per i vicentini, reduci da 4 sconfitte consecutive, sia in chiave salvezza che morale. Sconfitta pesante per il<br />

Sandonà, ora la rincorsa alla salvezza diventa tutta in salita. Difesa e centrocampo biancocelesti ballano troppo contro un<br />

Eurotezze ben schierato e ispirato dalla regia di capitan Simonato. Tutto si decide nel primo tempo in cui i vicentini con due<br />

azioni fotocopia mettono al sicuro il vantaggio. Poi buio totale dei sandonatesi, con gli ospiti impegnati a difendere il risultato e<br />

allungare nel finale.<br />

La gara si apre con il vantaggio dei rossoblu. L'azione è fulminea, 25 secondi e Bagarollo si lascia sfuggire Zane che crossa al<br />

centro per la deviazione di piatto sinistro di Pettinà. L'attaccante vicentino interrompe i 270 minuti di inviolabilità della porta<br />

sandonatese. I biancocelesti rispondono con un pressing furioso. Al 5' la girata di Perissinotto trova Malosso pronto a mette in<br />

angolo con i pugni. Un minuto dopo il tentativo di Pavani da 25 metri a botta a sicura ma l'estremo rossoblu respinge<br />

distendendosi. Il Sandonà pareggia all'11 con la punizione di Maccagnan dalla trequarti, mischia in area e la palla perviene sui<br />

piedi di Perissinotto che mette dentro tra le proteste degli avversari. L' Eurotezze insiste al 15' con un rasoterra di Zane che si<br />

spegne di poco a lato. Dopo la fiammata iniziale il ritmo cala e le squadre iniziano a studiarsi. Alla mezz'ora occasione per il<br />

Sandonà: assist di Marzocchella per Falanca che però mette fuori. Gol sbagliato, gol subito, i rossoblu conoscono bene la<br />

regola e ne danno un' interpretazione estensiva. Tornano in vantaggio al 33' con la doppietta di Pettinà. Punizione di<br />

Simonato, in rapida successione Pettinà e Camarà provano la conclusione, sulla respinta dalla retroguardia si ripropone Pettinà<br />

che segna mentre i biancocelesti protestano per un sospetto fuorigioco. Sei minuti e la palla è ancora alle spalle di Cionini.<br />

Azione insistita dei rossoblu e Camarà da posizione centrale insacca di prima intenzione.Nella ripresa la partita diventa<br />

nervosa. Il Sandonà riparte arrembante ma non riesce a concretizzare, l'Eurotezze gioca sul velluto senza rinunciare a<br />

pungere. Il primo è Simonato al 12' a provare dalla distanza e Cionini in volo plastico regala il primo corner ai vicentini. Al 20'<br />

torna a farsi vedere il Sandonà con il cross di Marzocchella per Melani ma Malosso blocca senza difficoltà. Rapido ribaltamento<br />

di fronte e Pozzi impegna Cionini che salva con una mano. Ancora Sandonà in avanti al 24': Perissinotto pesca Pavani che<br />

confeziona un rasoterra angolato ma Peruzzo lestissimo salva sulla linea di porta. Al 31' il quarto acuto. Zane a centrocampo<br />

serve Pozzi che trafigge Cionini. Al 48' Sandonà mastica amaro anche per un rigore. A causa dell'atterramento di Melani la<br />

direzione arbitrale concede un penalty. Maccagnan non sbaglia ma l'arbitro fa ripetere e Malosso respinge.<br />

Davide De Bortoli<br />

CALCIO SERIE D/ Spogliatoi delle due bassanesi<br />

L'Eurotezze a San Donà blinda la salvezza Al<br />

Montecchio ora non restano che i play out<br />

L'Eurotezze cala il poker a San Donà e blinda la salvezza. La matematica non regala ancora ai rossoblu la certezza della<br />

permanenza in <strong>serie</strong> D, ma adesso sono quattro le lunghezze che separano l'undici di Cunico dalla zona play out e ben nove le<br />

squadre che lo precedono in classifica. Un numero sufficientemente corposo che dà serenità all'ambiente di Simonato e<br />

compagni.<br />

Ancora una volta dunque l'Eurotezze dimostra di saper giocare meglio in trasferta che tra le mura di casa e a farne le spese è<br />

stata questa volta l'antagonista San Donà, formazione che in graduatoria era appaiata ai tedaroti e che aveva altrettanta<br />

voglia di fare risultato. E molte sono state le particolarità di questa vittoria, ad iniziare dall'assenza del tecnico Cunico (in<br />

panchina c'era Dal Bianco) e dalla doppietta di un Pettinà sempre più scatenato, che adesso è pure capocannoniere della<br />

squadra. Ma ieri ha giocato a mille anche Zane, che non ha centrato la porta ma che ha favorito almeno due dei quattro gol<br />

messi a segno dai suoi compagni. "Ho seguito la partita al telefono - ha commentato euforico il tecnico Cunico - e siamo stati<br />

bravi a trovare subito il gol nei primi minuti. Poi loro hanno pareggiato ma la squadra non si è disunita ed è riuscita a<br />

dilagare". Pettinà capocannoniere. Niente male per uno che di ruolo non fa l'attaccante... "Quando è arrivato da noi<br />

conoscevamo tutte le sue potenzialità. Pettinà è un ragazzo che ha grosse qualità tecniche e infatti nelle ultime partite l'ho<br />

spostato sempre più in avanti a sostegno delle punte. E i suoi gol non sono una soropresa". Tre punti che vi tolgono<br />

definitivamente dai guai, esatto? "Non del tutto, ma ci aiutano molto. Era essenziale vincere con il San Donà, squadra che<br />

arrivava da quattro vittorie consecutive. Adesso di squadre ne abbiamo parecchie alle spalle e il compito diventa un po' più<br />

facile. Attenzione però al Domegliara domenica prossima, anche perchè ci mancherà pure Rossato, fuori per suqualifica.<br />

Speriamo di recuperare Sadocco in difesa e soprattutto mi auguro che stia bene Tronchin che ha risentito anche lui di qualche<br />

guaio fisico".<br />

Michele Zarpellon


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

SAN DONÀ - «Il peggior compleanno della mia vita». Così il direttore sportivo Gianni Petrollini, che ieri compiva 61 anni,<br />

fumantino come sempre negli spogliatoi. «Mi scuso con tutti i tifosi - ha proseguito Petrollini- quando pecchi di presunzione è<br />

sempre così».In classifica il Sandonà è ancora in zona salvezza, resta a quota 36 punti e delle dirette inseguitrici si affianca<br />

solo il Belluno. Ma con lo scivolone di ieri i biancocelesti hanno trovato il modo di complicarsi la vita, soprattutto in vista delle<br />

prossime trasferte impegnative. Il tecnico Tommaso Bellucci non nasconde il proprio rammarico: «Bisogna essere<br />

estremamente onesti e chiari, abbiamo steccato la partita. Oggi l'avversario ha vinto con merito, giocando una bella gara; noi<br />

invece non siamo stati capaci di ripetere le prestazioni positive che avevamo messo in mostra nelle settimane precedenti. La<br />

classica amnesia collettiva che ha portato a questo risultato, però siamo determinatissimi a far vedere alla città, alla piazza e<br />

ai dirigenti che sapremo reagire».Della gara Bellucci commenta in particolare due episodi: «È stata una delle giornate in cui<br />

tutto va decisamente storto. A cominciare dal gol subito nel primo minuto e finire con il calcio di rigore sbagliato alla fine. Sono<br />

due episodi sintomatici del fatto che oggi sono girate veramente tutte storte. Se analizziamo i vari aspetti della gara non ci<br />

sono momenti in cui abbiamo fatto bene. Abbiamo difeso male, abbiamo attaccato male, male sulle palle freme sia offensive<br />

che difensive. Male, male, male, anche se non voglio soffermarmi troppo sugli aspetti tecnici e tattici. Difficile commentare una<br />

gara dove l'avversario vince 4-1, vince largo, vince con merito, vince in modo spumeggiante, mentre noi siamo sempre stati in<br />

difficoltà. Definirei una prestazione assolutamente negativa e per certi versi anche inspiegabile da parte nostra. Però questi<br />

sono anche i misteri del gioco del calcio. Quando ti aspetti di spiccare il volo ecco che arriva la stecca totale. Ci assumiamo in<br />

pieno le nostre responsabilità come tecnico e come squadra, ma vogliamo assolutamente reagire».Al termine un gesto di fair<br />

play viene dalla curva Sud coni Caimani del Piave e la New Generation che chiamano a raccolta incitando tutta la squadra.<br />

«Sono felice che alla fine ci abbiano chiamato - continua Bellucci - abbiano voluto parlare con me. Una cosa che mi ha riempito<br />

di orgoglio, posso promettere ai ragazzi, alla città e al presidente che non molleremo mai».Davide De Bortoli<br />

22 reti: Neto Pereira (Itala, 2 rigori)<br />

18 reti: Rizzi (Chioggia, 2)<br />

16 reti: Arma (1) e Correzzola (6) (Sambonifacese), Maccagnan (Sandonà, 4)<br />

15 reti: Ferretti G. (Chioggia, 1), Rossi (Itala San Marco), Gambino (Jesolo, 1), Fantin (Sanvitese, 2)<br />

<strong>14</strong> reti: Goncalves (Sambonifacese)<br />

13 reti: Carli (Itala, 3), Cristofoli (Sacilese, 5)<br />

12 reti: Kabine (Sacilese)<br />

10 reti: Lucchini (Domegliara, 2), Bez (Montebelluna, 1), Nonis (6)e Petris (Tamai)<br />

9 reti: Cossato (Domegliara), Brighenti (Vecomp)<br />

8 reti: Ligarotti (Este), Favero (Sacilese)<br />

7 reti: Corbanese (1) e Trinchieri (1) (Belluno), Vianello (Este, 5), Pettinà (Tezze), Schiavon (Montebelluna), Tandurella e<br />

Trevisiol (Jesolo)<br />

6 reti: Simonato (2) e Zane (Tezze), Moras (Itala, 1), Segato (Jesolo, 1), Nicoletti (Montebelluna, 3), Bertagno (Sacilese),<br />

Cominotto (Quinto)<br />

5 reti: R. del Prete (Belluno) Migliorini (Domegliara), Arcaba (Itala), Guerra (Montecchio), Fabbro (Rivignano, 3), Maiero e<br />

Nadarevic (Sanvitese), Deldegan (Sarone, 1), Quell'Erba (Tamai),Niero (U. Quinto)


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Belluno – Itala San Marco 2 - 2<br />

Le bottiglie erano pronte per essere stappate, ma per la promozione l'Itala San Marco dovrà aspettare almeno un'altra<br />

settimana. Il gol di Cremasco al 94', almeno 60 secondi dopo la fine del recupero inizialmente indicato dall'arbitro, costringe gli<br />

isontini al pari. Il Belluno lo merita, sia chiaro, perché a parte il passaggio a vuoto nella fase centrale della ripresa, ha giocato<br />

meglio. E grazie al punto strappato con i denti, la squadra di Andreucci è ora fuori dalla zona playout. Questo suggerisce la<br />

logica della partita, anche se dopo la sfida gli animi erano surriscaldati.<br />

L'Itala s'è sentita defraudata della C2 matematica (è a +9 sul Chioggia a 3 turni dalla fine: in caso di parità, si giocherà lo<br />

spareggio) perché l'arbitro avrebbe fischiato - forse un fallo degli attaccanti - in contemporanea al tiro del difensore del<br />

Belluno che ha risolto la classica mischia selvaggia in area. C'è stata confusione, prima hanno protestato i locali poi gli ospiti. E<br />

non c'è stato nemmeno il tempo di riprendere il gioco. La dietrologia suggerisce che la terna abbia voluto farsi perdonare il gol<br />

del pareggio dell'Itala, deciso da un assistente. Secondo il Belluno, la palla non aveva varcato la linea della porta difesa da<br />

Barbazza. In D però non ci sono moviole a tentare di risolvere l'opinabilità delle situazioni di gioco, per cui riesce più facile<br />

accettare il risultato. Perché è giusto, e perché con ogni probabilità entrambe le squadre otterranno prima del termine della<br />

stagione regolare i rispettivi obiettivi: l'Itala la C2, il Belluno la salvezza evitando i playout. Si inizia e Andreucci sorprende tutti<br />

escludendo Trinchieri. Mossa intelligente, perché il centrocampo folto confonde le idee dell'Itala. Corbanese impegna i centrali<br />

ospiti, mentre Roman del Prete spopola sulla fascia sinistra. È tutta la squadra però a essere organizzata a puntino. E i ragazzi<br />

di Zoratti? Forse un po' troppo rilassati. Fin dall'inizio il Belluno è più aggressivo e ordinato. Le scorribande di Roman sono<br />

imprendibili, specie al 18' quando Manuel, innescato da De Mattia, cerca la porta quando non ha più angolo, sulla linea di<br />

fondo. È una bella partita di <strong>serie</strong> D, forse quella di più alto livello vista al polisportivo quest'anno. Aliotta (32') ci prova dai<br />

venti metri: centrale. 38': Corbanese quasi sorprende Tusini, con un destro improvviso da posizione impossibile. Secondo<br />

tempo. L'Itala aspetta il primo calcio piazzato per farsi sentire. 3': corner, testa di Arcaba, traversa. Sembra un segnale agli<br />

avversari, invece lo stesso numero sei ospite si distrae e fa un regalo, sotto forma di disimpegno sui piedi di Roman. Manuel<br />

parte con la sua cadenza, ne salta due, affronta in area ancora Arcaba che lo stende. Ammonizione e rigore, Ferronato lo<br />

trasforma con un tiro secco, nell'angolino alla destra di Tusini. La scossa sveglia la capolista, che occupa l'area bellunese.<br />

Arriva subito un angolo, la difesa dorme e c'è il tempo, per gli isontini, di colpire due volte di testa. Sempre sul palo. La<br />

seconda deviazione, di Visintin, fa superare alla palla la linea di porta. Almeno secondo l'assistente Castano. L'uno-due<br />

improvviso sembra calmare le acque e il ritmo si abbassa. Fino alle prime sostituzioni, tre, tutte al 28'. Proprio il neo-entrato<br />

Acampora, al 32', smarcato da Pereira, si fa parare il tiro ravvicinato da Battazza. 2' dopo Severi sbaglia la misura del<br />

passaggio al portiere, Neto Pereira s'invola, ma Battazza lo blocca e Rossi non trova il tempo per calciare nella porta ormai<br />

incustodita. Il Belluno non c'è più e quando anche il portiere Battazza sbaglia, per Neto è un gioco da ragazzi segnare in tapin.<br />

Il Belluno getta nella mischia Trinchieri e si lancia in un assedio mozzafiato che dura 10', fino al 94' col gol del pari<br />

contestatissimo.<br />

Maurizio Ferin<br />

L’ORGOGLIO DI CORBANESE<br />

«Basta feste a casa nostra»<br />

Non è qui la festa. Al termine di Belluno-Itala San Marco, Simone Corbanese sembra indeciso tra il sorriso per il buon punto<br />

strappato alla capolista e i due miracoli isontini che gli hanno impedito di timbrare il cartellino. «Peccato, avrei proprio voluto<br />

segnare. Un minuto prima del nostro 2-2 ho calciato a botta sicura, certo che il pallone sarebbe entrato. Invece un difensore<br />

l'ha presa non so come e mi ha negato il gol». Siglato qualche secondo più tardi da Cremasco. «È stato un pareggio del cuore<br />

e meritatissimo. Alla fine volevamo questo punto a tutti i costi per non vederli festeggiare in casa nostra. La festa del<br />

Mezzocorona un anno fa ci è bastata». E ora avanti con la prossima. «Oggi siamo salvi, è vero, ma già da domani pomeriggio<br />

non lo saremo più. Ci sono ancora 9 punti in palio e sono tanti. Neanche vincere la prossima ci darebbe la certezza. Insomma,<br />

è ancora tutta da giocare perché nemmeno all'ultima a Jesolo nessuno ci regalerà niente».<br />

L’AMMISSIONE DEL PORTIERE BATTAZZA<br />

«Il 2-1 di Pereira è colpa mia»<br />

La parola alla difesa. «Il gol del 2-1? Colpa mia - confessa a fine gara il portiere Battazza -. Non ho visto la palla, non sono<br />

riuscito a trattenerla e sfortuna vuole che sia finita proprio sui piedi di Pereira, il loro più scarso (sorride il numero unondr). Sul<br />

1-1 invece io l'avevo salvata, la palla non è entrata come dice l'assistente».<br />

«Abbiamo dimostrato di avere gli attributi, calare e rilassarci nella ripresa però è stato un errore: è da ingenui pensare che<br />

questi poi non ti bersaglino. Ora comunque sotto con la Virtus: bisogna vincere». E il segreto è la concentrazione. «Questo<br />

Belluno lotterà fino all'ultimo dei 270' che mancano alla fine del campionato. La lezione di questa partita è che bisogna crederci<br />

fino al 100' e oltre». Quindi l'analisi del match. «Il pareggio è meritatissimo, nel primo tempo siamo stati perfetti, abbiamo<br />

giocato come volevamo e come sappiamo. Poi però siamo calati mentalmente. Il loro 1-1? Non era entrata e non so come il<br />

guardalinee, con 5 uomini davanti, abbia potuto vedere diversamente».


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

CALCIO Serie D Rocambolesco pareggio del Belluno che agguanta l’Itala al 94’ con Cremasco:<br />

«Se annullava il mio gol lo ammazzavo...»<br />

«Non so perché l'arbitro ha fischiato prima del<br />

2-2»<br />

Roman del Prete si conferma in condizione strepitosa: «Altro che salvi senza playout:<br />

giocando così valiamo i playoff»<br />

Se non lo dava lo accoppavamo. Minacce? No, battute. Firmate Nicola Cremasco, nuovo goleador del Belluno di Andreucci,<br />

attore protagonista del 2-2 preso per i capelli contro l'Itala ammazzacampionato. «Nessuno ha capito bene cosa sia successo<br />

in occasione del 2-2 - confessa sorridendo il mastino della difesa a fine partita - ma se l'arbitro non ci avesse convalidato il gol<br />

lo avremmo... ammazzato. Effettivamente però ha fischiato un po' prima che la palla entrasse. Il perché non lo so».<br />

E i dubbi non finiscono qui. «Anche in occasione del loro gol del pareggio le perplessità non mancano. I miei compagni dicono<br />

che non era entrata e l'arbitro non aveva visto niente. A prendersi la responsabilità è stato dunque l'assistente». Al di là degli<br />

episodi la sconfitta sarebbe stato troppo... «Su questo non ci sono dubbi. Questo è un punto meritatissimo, nel primo tempo<br />

abbiamo giocato più che bene. Nel secondo tempo poi abbiamo commesso l'errore di essere un po' troppo tranquilli, ma alla<br />

fine la reazione c'è stata». Con la Virtus sarà una finale. «No, le finali saranno tre. Perché il nostro unico pensiero deve essere<br />

di vincerle tutte e tre. I punti in palio sono nove e a quelli dobbiamo puntare». Partendo però dai tre di Verona. Perché contro<br />

la Virtus Vecomp sbagliare non si può proprio. «Un pareggio non ci servirebbe a nulla - commenta deciso Roman del Prete, per<br />

la terza domenica consecutiva migliore in campo tra i gialloblù - bisogna vincere a tutti i costi per poi mettersi tranquilli nelle<br />

ultime due giornate». Con un Roman del Prete così sembrerebbe facile. «Sto bene, lo ammetto. In settimana ho avuto un<br />

problemino, ma passato quello mi sentivo pronto e credo di aver fatto una bella gara. Conquistato il rigore, poi trasformato da<br />

Ferronato, pensavo sinceramente di aver aperto la strada a una grande vittoria, ma su certe cose, tipo la gestione della palla,<br />

dobbiamo ancora migliorare. Abbiamo portato a casa un punto importante, in questo momento siamo salvi, ma il campionato<br />

non finisce oggi. Consideriamolo un piccolo traguardo che ci deve far essere ottimisti». Questo Belluno non può non esserlo.<br />

«Altro che playout. Quello del girone di ritorno, è un Belluno da playoff. Abbiamo giocato alla pari contro la prima della classe.<br />

Il mio infortunio? Dispiace che proprio mentre ero fuori abbiamo subìto il pari, ma mi faceva davvero male. La botta alla tibia è<br />

stata forte, non riuscivo a camminare e si è gonfiata. Speriamo in bene». Quindi, a chiudere, la stetta di mano e due battute<br />

con un vecchio capitano gialloblù, Enrico Tardivo, che cerca di spiegare ilbaillame dell'ultimo minuto. «Semplice, non si è<br />

assolutamente capito nulla. L'arbitro ha fischiato prima che la palla entrasse, ma poi ha convalidato il gol. In generale il<br />

direttore di gara è stato un po' arrogante». La C2 è a meno di un passo. Non hai trovato esagerate le vostre plateali proteste?<br />

«Stavamo già preparando i festeggiamenti, volevamo centrare la decima vittoria consecutiva e così, al 94', sono saltati i nervi.<br />

Ma pazienza, faremo festa in casa, che è meglio. Complimenti al Belluno, ottimo nel primo tempo e capace con solo altre due<br />

formazioni di fermarci in questo strepitoso girone di ritorno». Grazie capitano. E buona C2. Alessandro De Bon<br />

Centrocampisti in palla Severi in difficoltà<br />

di MAURIZIO FERIN<br />

BATTAZZA 6: ammette onestamente l'errore nel gol del 2-1 per l'Itala, ma prima evita almeno un'altra rete. Non sempre<br />

sicuro, ma sufficiente. BRUSTOLON 6.5: concreto come solo Simone sa essere. NOGARÈ 6.5: bravo e continuo, esemplare in<br />

un paio di interventi in scivolata da manuale del difensore. Poi esce, sacrificato sull'altare della necessità del recupero e dei<br />

fuoriquota (st 28'RADREZZA 6: entra a sostenere l'assalto finale con la sua velocità). SEVERI 5.5: qualche incertezza di<br />

troppo, stavolta sono i compagni di squadra ad aiutarlo. CREMASCO 7.5: il difensore ideale per limitare l'estro di Pereira.<br />

Esegue bene il compito e segna perfino il 2-2 in acrobazia. FERRONATO 7: capitano coraggioso, e anche freddo, specie<br />

nell'esecuzione del rigore. ALIOTTA 7: solido, in un centrocampo superiore agli avversari (st 37'TRINCHIERI 6: sbaglia un<br />

colpo di testa che sembrava un gol già fatto, ma nell'assalto finale è determinante per il peso e i difensori che impegna). DE<br />

MATTIA 6: primo tempo da 7, poi cala e giustamente viene sostituito (st 28'GANASSIN 6: alla vigilia aveva detto che la<br />

squadra come gruppo poteva fermare l'Itala. I compagni gli danno ragione e lui ci mette un piccolo contributo lungo una<br />

ventina di minuti). CORBANESE 6.5: tenace, non sempre «pulito» tecnicamente, ma in grado di sfiorare due volte la rete.<br />

MAZZETTO 7: dinamico e aggressivo dal 1' al 94'. ROMAN DEL PRETE 7.5: imprendibile, le sue serpentine seminano il panico,<br />

fino a conquistarsi il rigore. Poi deve fermarsi per qualche minuto per il colpo preso alla tibia da Arcaba, e nel frattempo l'Itala<br />

pareggia. Ma chi avrebbe avuto il coraggio di sostituire il migliore in campo? Andreucci ha fatto bene ad aspettarlo e<br />

comunque la rete è arrivata su angolo, quindi in una fase in cui tutti erano in difesa.


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Montecchio Maggiore – C.Jesolo 0 - 2<br />

Jesolo in piena zona playoff, stop alle speranze di salvezza anticipata per il Montecchio che sbaglia il primo rigore assegnatogli<br />

da quando è iniziato il campionato. Al via il ritmo non è travolgente. Il Montecchio si affida ai lanci lunghi, lo Jesolo a veloci<br />

ripartenze. Per una ventina di minuti non accade niente. Al 21' la prima emozione della partita con un'occasione da rete per i<br />

locali: Roverato dalla bandierina mette in mezzo, in area Ferrari sfiora di testa, palla sui piedi di Gallo che però non riesce a<br />

coordinarsi e Visentin neutralizza senza particolari problemi. La gara non decolla: gli ospiti cercano Gambino, ma Ferrari e<br />

Alberti giocano d'anticipo. Al 34' si sveglia lo Jesolo grazie a due iniziative di Lavagnoli: sul primo cross Gambino si getta in<br />

tuffo senza trovare la palla, sul secondo non c'è nessuno a raccogliere a centro area. E' però un fuoco di paglia. Il match offre<br />

sempre alti e bassi, con lo Jesolo che sembra meglio disposto in mezzo al campo ma incapace di trovare profondità. Al 43'<br />

dirompente spunto di Gallo che, lanciato da Aliberti, brucia in velocità Bertoncini, entra in area, evita il ritorno del difensore,<br />

spara a rete ma trova una deviazione a negargli il gol. Ripresa. Al via è lo Jesolo ad usare l'arma del lancio lungo: dalla propria<br />

tre quarti Sapone innesca Gambino, progressione di forza del capitano che entra in area e conclude di potenza, Posocco<br />

respinge coi pugni. Al 5' il Montecchio usufruisce del primo rigore della stagione: l'arbitro ravvisa gli estremi per la massima<br />

punizione su un atterramento di Gallo ad opera di Bertoncini. Sul dischetto si porta lo stesso Gallo ma il suo tiro a mezza<br />

altezza è intercettato da Visentin, oggi tra i pali al posto del titolare Borghetto, che intuisce la direzione e si butta dalla parte<br />

giusta. Gol sbagliato, gol subito. La dura legge del calcio non risparmia i castellani che vanno sotto all'8' su un tiro-cross di<br />

Lavagnoli che all'altezza del vertice dell'area spedisce in area una palla carica d'effetto che va ad infilarsi sotto il sette alla<br />

sinistra di Posocco. I biancorossi accusano il colpo. Vittadello spedisce in campo un attaccante in più ma è lo Jesolo a<br />

raddoppiare al 18' sugli sviluppi del primo corner della giornata: dalla bandierina scodella in area Segato, Gambino stacca di<br />

testa e di precisione infila Posocco. Al 20' provano a reagire i padroni di casa con Napoli che si presenta solo davanti a<br />

Visentin, supera il portiere ma perde il controllo della sfera permettendo all'estremo difensore di recuperare. Al 26' il<br />

Montecchio spreca ancora con Corà che da sotto misura alza clamorosamente sopra la traversa il cross di Vanzo. La partita in<br />

pratica finisce qui. Lo Jesolo fa quasi accademia e controlla agevolmente. Al 43' Lavagnoli, dopo un contrasto con Corà, è<br />

costretto ad uscire in barella. L'ultima emozione al 47' quando Roverato chiama alla corta respinta Visentin, che neutralizza<br />

anche la ribattuta di Napoli. Giorgio Zordan<br />

Era tutto il campionato che il Montecchio attendeva gli fosse assegnato un calcio di rigore. Non vederlo trasformato in gol è la<br />

fotografia della stagione che ha contraddistinto il cammino dei biancorossi nel corso del torneo. Vittadello accetta il verdetto<br />

ma il pensiero non può che correre al tiro dal dischetto. Indubbiamente se la mettevamo dentro la partita avrebbe avuto<br />

tutt'altro andamento. Invece è andata come è andata, ed ovviamente la squadra si è demoralizzata. In più subito dopo è<br />

arrivata la rete di Lavagnoli. Non so se è stato un tiro voluto o un cross trasformatosi in tiro, conosco però le qualità del<br />

giocatore perché l'ho fatto debuttare io a Sambonifacio e questi colpi sono nel suo repertorio. Per questo avevo raccomandato<br />

di chiudergli sempre il destro. Posocco non ha colpe, il tiro era imprendibile. Una volta in vantaggio, per lo Jesolo è stato tutto<br />

facile: è una formazione equilibrata, con i giocatori giusti al posto giusto. A questo punto... Non mi aspettavo la vittoria del<br />

Rivignano sulla Sanvitese. Dovremo quindi fare attenzione a quanto accade alle nostre spalle e a mantenere la concentrazione<br />

per farci trovare pronti ai play out. Il Città di Jesolo torna alla vittoria esterne ad un mese di distanza. L'ultima volta era stato<br />

lo scorso 9 marzo sul campo della cenerentola Sarone. Sapevamo commenta Zanin che sarebbe stata una partita in cui<br />

avremmo dovuto soffrire. Come del resto ci capita da un po' di tempo a questa parte dovendo incontrare formazioni che<br />

lottano per non retrocedere. La squadra è giovanissima, domenica scorsa ci siamo fatti agguantare dall'Este nel finale, oggi<br />

abbiamo saputo gestire meglio la palla. La svolta del match è coincisa con il rigore sbagliato dal Montecchio cui è seguito<br />

subito dopo il vantaggio firmato da Lavagnoli. Visentin, che oggi sostituiva Borghetto, è stato bravissimo. Poi abbiamo avuto<br />

dalla nostra un pizzico di fortuna e la partita è girata dalla nostra parte. Già in precedenza comunque avevamo avuto<br />

un'ottima opportunità con Gambino per sbloccare il risultato. I tre punti conquistati in terra vicentina lanciano lo Jesolo al<br />

quinto posto. Ora viene il bello. Ci teniamo a disputare i play-off. Da qui alla fine dunque ci impegneremo per tagliare questo<br />

traguardo: sarebbe il giusto coronamento per una stagione che ci ha visto protagonisti.<br />

Giorgio Zordan<br />

JESOLO - Il Città di Jesolo torna alla vittoria esterna ad un mese di distanza. L'ultima volta era stato lo scorso 9 marzo sul<br />

campo della cenerentola Sarone. «Sapevamo commenta Zanin che sarebbe stata una partita in cui avremmo dovuto soffrire.<br />

Come del resto ci capita da un po' di tempo a questa parte dovendo incontrare formazioni che lottano per non retrocedere. La<br />

squadra è giovanissima, domenica scorsa ci siamo fatti agguantare dall'Este nel finale, oggi abbiamo saputo gestire meglio la<br />

palla».<br />

La svolta del match è coincisa con il rigore sbagliato dal Montecchio cui è seguito subito dopo il vantaggio firmato da<br />

Lavagnoli. «Visentin, che oggi sostituiva Borghetto, è stato bravissimo. Poi abbiamo avuto dalla nostra un pizzico di fortuna e<br />

la partita è girata dalla nostra parte. Già in precedenza comunque avevamo avuto un'ottima opportunità con Gambino per<br />

sbloccare il risultato». I tre punti conquistati in terra vicentina lanciano lo Jesolo al quinto posto. «Ora viene il bello. Ci teniamo<br />

a disputare i play-off. Da qui alla fine dunque ci impegneremo per tagliare questo traguardo: sarebbe il giusto coronamento<br />

per una stagione che ci ha visto protagonisti». Dallo spogliatoio intanto le notizie su Lavagnoli, costretto ad uscire in barella,<br />

sono positive. «Ha ricevuto un colpo ad un piede dicono i dirigenti accompagnatori ed ha dovuto chiedere il cambio. Lui non è<br />

uno che fa scena». Sul fronte opposto Vittadello accetta il verdetto ma il pensiero corre subito al calcio di rigore non<br />

trasformato. «Indubbiamente se la mettevamo dentro la partita avrebbe avuto tutt'altro andamento. Invece è andata come è<br />

andata, ed ovviamente la squadra si è demoralizzata. In più subito dopo è arrivata la rete di Lavagnoli. Non so se è stato un<br />

tiro voluto o un cross trasformatosi in tiro, conosco però le qualità del giocatore perché l'ho fatto debuttare io a Sambonifacio e<br />

questi colpi sono nel suo repertorio. Per questo avevo raccomandato di chiudergli sempre il destro. Posocco non ha colpe, il<br />

tiro era imprendibile. Una volta in vantaggio, per lo Jesolo è stato tutto facile: è una formazione equilibrata, con i giocatori<br />

giusti al posto giusto». A questo punto? «Non mi aspettavo la vittoria del Rivignano sulla Sanvitese. Dovremo quindi fare<br />

attenzione a quanto accade alle nostre spalle. Ma soprattutto mantenere la concentrazione per farci trovare pronti ai playout».<br />

Giorgio Zordan


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Este – U.Quinto 1 - 1<br />

Ennesima partita piena di rimpianti e rimorsi per l'Este, che non riesce ad aver ragione di un Quinto apparso per lunghi tratti<br />

della gara se non inferiore almeno alla portata dei ragazzi in giallorosso: una vittoria, visti i risultati delle dirette concorrenti<br />

nella lotta per la salvezza, avrebbe portato i padovani a fare un balzo prodigioso in avanti, lasciandosi alle spalle i pantani<br />

dell'area play out. In tal modo la squadra avrebbe potuto affrontare il campionato agli sgoccioli con ben altra mentalità. È<br />

proprio una mentalità zoppicante ad affossare i padroni di casa, che non hanno trovato le energie e la capacità di chiudere la<br />

partita quando ne hanno avuto l'occasione. Anche una gestione oculata del secondo tempo, magari senza strafare, avrebbe<br />

permesso agli atestini di condurre in porto il match. Invece, come sempre, finita con i trevigiani pericolosamente in avanti,<br />

pronti a piazzare la zampata vincente ad ogni azione. Eppure i locali partono bene, dimostrando una certa energia e mettendo<br />

subito in chiaro le cose. Sulla pressione degli avanti avversari, infatti, al 19' il difensore Martignon allunga pericolosamente<br />

all'indietro e scavalca il proprio portiere in uscita, ma la sfera si perde sul fondo. Poco dopo Agostini, il migliore in campo<br />

contro l'Union, ci prova dalla distanza senza troppa fortuna. L'atteggiamento degli ospiti è fin troppo cauto e gli estensi si<br />

buttano a capofitto nella metà campo avversaria, cercando con molta energia e pochissimo ordine di fare danni dalle parti di<br />

Marcato. Ci riescono dopo quasi un tempo di pressing: al 40' il solito, devastante Agostini va via in velocità a Pagliarin in piena<br />

area e questi lo abbatte senza troppi complimenti sotto gli occhi dell'arbitro, che decreta il penalty. Dagli undici metri Vianello<br />

non sbaglia e la giornata sembra volersi mettere al meglio. Niente di più sbagliato, perché nella ripresa gli ospiti tornano in<br />

campo con la grinta di chi deve salvarsi dalla retrocessione, mentre i padroni di casa buttano lì una prestazione appena<br />

sufficiente, degna di una squadra di metà classifica che non ha niente da chiedere al campionato. Subito un tiro di Visentin,<br />

alto di poco sopra la traversa, segna la carica per l'undici di Pulin, che si rifanno sotto al 15' con un'inzuccata messa fuori<br />

bersaglio da Cominotto, entrato da poco. Il tecnico dell'Union butta nella mischia anche Brustolin e i due innesti si rivelano<br />

decisivi per l'equilibrio della gara. L'ultima fiammata giallorossa arriva alla mezz'ora, quando Vianello costringe il portiere ad<br />

una deviazione volante con un bel colpo di testa, ma è solo il canto del cigno e fino al triplice fischio si vedrà in campo solo il<br />

Quinto. Al 34', come da programma, arriva il pareggio trevigiano, grazie ad una fucilata dalla lunga distanza di Brustolin, sulla<br />

quale neppure il volo disperato di Ongarato può nulla. A questo punto l'Este, che si ritrova in inferiorità numerica a causa<br />

dell'espulsione del belga Dasoul, si affloscia come un soufflè mal riuscito e lascia campo libero alla formazione della Marca.<br />

Rimangono, a tenere alta la bandiera giallorossa, solamente capitan Agostini e pochi altri. Al 40' una sciabolata da distante di<br />

De Silvestro sfiora la base del palo, ben controllata dall'estremo di casa. Subito dopo un tiro, forte e preciso, di Brustolin mette<br />

nuovamente alla prova i riflessi e l'agilità del portierone padovano, che è costretto a mettere in corner, ma è al 45' che la<br />

squadra di Feltrin rischia davvero il tracollo: su di un cross dalla destra, Cominotto va più in alto di tutti e coglie in pieno il palo<br />

con una deviazione di testa sulla quale nessuno riesce ad intervenire. Si chiude con un pari che per i trevigiani dell'Union è<br />

praticamente la salvezza, mentre l'Este dovrà affrontare la difficilissima trasferta di domenica contro il Tamai. Ferdinando<br />

Garavello<br />

Sambonifacese – Tamai 0 - 2<br />

Una giornataccia per la Sambonifacese che ieri ha sprecato la prima delle ultime quattro della stagione che le avrebbero<br />

permesso, se opportunamente sfruttate, di sperare di agganciare al secondo posto il Chioggia che invece s'è ora issato a un<br />

tranquillizzante +6. E, di conseguenza, essere ammessa ai play-off. A rompere le uova nel paniere dei veronesi ci ha pensato,<br />

senza fare tanti complimenti, il Tamai, avversario che alla prova del campo si è dimostrato temibile come aveva giustamente<br />

sottolineato, alla vigilia, Ottoni il tecnico di casa. Nella circostanza, alla Samb è venuta meno, in modo particolare, quella<br />

carica agonistica che tante soddisfazioni le aveva dato, recentemente, anche contro antagonisti più accreditati sulla carta.<br />

Senza spinta, con qualche problema di troppo sul piano tattico e per giunta con poche idee chiare in fase offensiva, i padroni di<br />

casa non sono riusciti ad ammortizzare il peso di alcune assenze importanti. Come quelle, per esempio di Donzella, Casanova,<br />

Vettoretto e Paolo Sarzi elementi capaci, se in giornata giusta, di fare, come si usa dire, la differenza. Inoltre hanno<br />

manifestato una preoccupante fragilità psicologica perchè quando hanno subìto il primo gol hanno fatto poco per darsi una<br />

mossa e tentare, come era lecito attendersi anche sulla scorta di quello che avevano messo in mostra in altre gare, il<br />

recupero. Il Tamai, dal canto suo, è stato bravo, anzi bravissimo, a sfruttare con invidibile apportunismo, tutte le occasioni<br />

favorevoli avute a disposizione, dimostrando, in tal modo, che la gratificante vittoria ottenuta nel turno precedente a spese del<br />

Chioggia non era stata casuale, bensì il frutto di una apprezzabile crescita, sia caratteriale che comportamentale. Nelle file<br />

della formazione di Tomei i più attivi nel propiziare sul fronte offensivo le giocate vincenti sono apparsi Quell'Erba e l'ex<br />

Tormen. Come conferma, del resto, il fatto che sono stati protagonisti dei due episodi che hanno indotto l'arbitro a concedere i<br />

rigori che hanno deciso la gara. Il primo, dopo appena 3' di gioco, per un atterramento di Quell'Erba ad opera di un frastornato<br />

Beghin, il secondo al 23' per un contatto duro tra Fattori e Tormen. Impeccabile, nella doppia circostanza, l'esecuzione di<br />

Nonis. Soltanto sul 2 a 0 i padroni di casa hanno accennato ad una apprezzabile reazione ma per loro sfortuna il Tamai in fase<br />

di copertura non ha commesso alcun errore. Perfette sotto ogni punto di vista sono apparse le prestazioni di Pivetta sia in<br />

marcatura che in fase di impostazione della manovra, Perissinotto abile nel togliere tempo e spazio di movimento agli<br />

avversari e Nocerino vero baluardo davanti ad un sempre attendo Zaghetto preciso ed efficace nelle poche occasioni in cui ha<br />

dovuto intervenire. Insomma, la vittoria friulana è molto più netta di quanto non evidenzi il 2 a 0 perchè, in sostanza, i<br />

veronesi non hanno mai dato l'impressione di avere la forza per sperare in una rimonta. L'occasione più ghiotta per cambiare<br />

"trend" alla gara l'hanno avuta al 28' quando Arma, a conclusione di un dialogo stretto con Dimas, ha insaccato. L'arbitro,<br />

però, non ha avuto incertezze nell'annullare per fuorigioco. Durante l'intervallo, il tecnico veronese ha cercato di scuotere i<br />

suoi ma senza ottenere risultati. Infatti, la Samb anche nella ripresa ha continuato ha fare un irritante piccolo cabotaggio<br />

permettendo, in talo modo, agli ospiti non solo di gestire il vantaggio ma di sfiorare, addirittura, il terzo gol, al 2' (conclusione<br />

ravvicinata di Tormen deviata in angolo da Pangrazio) e all'8' con Quell'Erba (fiondata che obbliga Valentini ad uno<br />

spettacolare intervento). Sul fronte opposto, poche e più che altro velleitarie sono state le iniziative dei padroni di casa:<br />

conclusione alta di un soffio di Arma al 18', punizione di Dimas al 20', fiondata di Correzzola al 31' e bordata dalla distanza di<br />

Dimas, a tempo scaduto, deviata in angolo da Zaghettro. "Il Tamai - ha commentato Ermanno Tomei - ha disputato una gara<br />

encomiabile. D'accordo che siamo stati agevolati da due calci di rigore, ma nel complesso non abbiano mai permesso alla<br />

Sambonifacese di strapparci dalle mani le redini dl gioco. Il successo ci rende particolarmente soddisfatti perchè ha confermato<br />

la nostra crescita comportamentale, evidenziata, per altro, dal fatto che non prendiamo gol da quattro giornate". Germano<br />

Mosconi


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Chioggia – Sarone 3 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Un Sarone ormai condannato alla retrocessione, ma vivo e volenteroso ha fatto sudare il ChioggiaSottomarina per raggiungere<br />

la vittoria. Partita bruttina sotto l'aspetto del gioco, ma condita da cinque gol, tutti di ottima fattura (specialmente quelli dei<br />

granata). Alla fine il match ha fruttato tre importanti punti per la squadra di Dal Bianco che consolida così la seconda posizione<br />

in classifica distanziando di ben 6 punti la Sambonifacese. Ormai la (quasi) imprendibile e solitaria Itala San Marco è lontana in<br />

testa alla classifica, così la squadra lagunare scende in campo un po' distratta pur volendo cancellare la brutta gara disputata<br />

domenica scorsa a Tamai. Ora l'unica possibilità, teorica, è lo spareggio se l'Itala dovesse perdere tutte e tre le restanti partite<br />

e il Chioggia vincerle tutte.<br />

Contro il Sarone lagunari in campo senza Pozza (squalificato), Lazzarini e Rostirolla infortunati hanno sofferto sovente<br />

specialmente sulle fasce esterne dove Bittante e Carlassara sono sembrati molto impacciati ed imprecisi. Squadra friulana che<br />

tenta il tutto per tutto giocando a tre in avanti con i pericolosi Marino, Del Degan e Tonasso ben controllati da Alberto Ballarin<br />

e Parise. È comunque la partita di capitan Rizzi, autore di una gara generosa e condita da una splendida doppietta. Già al 2'<br />

lagunari in vantaggio proprio col capitano. Cross dalla trequarti di Vianello, Ferretti appoggia di testa per l'accorrente Rizzi che<br />

fulmina il portiere con un sinistro all'incrocio dei Pali. Ferretti e Rizzi si cercano molto e disegnano anche buone trame<br />

supportati da Alessandro Ballarin sempre utile. Al 16' si fa pericoloso il Sarone con una punizione di Del Degan che filtra<br />

pericolosamente in area e finisce tra le braccia di Di Leo. Al 22' bella azione dei padroni di casa con cross di Rizzi e incornata di<br />

Ferretti ma il portiere ospite si oppone deviando la sfera in calcio d'angolo. I lagunari vanno a corrente alternata permettendo<br />

al Sarone di sviluppare qualche pericolosa azione e così al 24' i friulani giungono al pareggio. Cross dalla sinistra di Tonasso e<br />

in piena area si infila Pagnucco che in spaccata mette in rete. Pronta è la reazione della squadra lagunare che si riporta in<br />

vantaggio al 30'. Perfetto scambio in velocità e volante tra Ferretti e Rizzi, splendido e astuto il pallonetto del capitano e il gol<br />

del 2-1.<br />

Nella ripresa i lagunari vorrebbero chiudere subito la gara e sfiorano il 3-1 con Romero al 2' che su cross di Ferretti impegna di<br />

testa il portiere ospite. Cala talvolta il ritmo ed immancabile giunge al 25' il pari friulano. Cross di Giacometti dalla fascia<br />

destra sulla fascia sinistra incustodita e Marino anticipa Carlassara e mette in rete a due passi dalla porta. Dal Bianco si<br />

sbraccia ed opera qualche cambio per dare più vivacità alla manovra. Ma ancora una volta per vincere la partita ci vuole<br />

un'altra invenzione di Rizzi e al 34' libera in piena area Ferretti con un perfetto cross, stop di petto del centravanti argentino e<br />

palla in rete per il 3-2.<br />

Bruno Cappon<br />

CHIOGGIA - Di positivo i tre punti e i gol che sono piaciuti al pubblico. Ma, quello visto ieri, è stato un ChioggiaSottomarina a<br />

corrente alternata che ha spesso ridotto il ritmo delle giocate permettendo al Sarone di rendersi pericoloso e di mettere due<br />

gol alle spalle di Di Leo. Una prova a tratti incolore, ma che non incide sul giudizio generale positivo: «Purtroppo abbiamo reso<br />

difficili le cose semplici - spiega Ennio Dal Bianco - Abbiamo commesso parecchi errori volendo cercare giocate difficili e<br />

andando sotto ritmo. Comunque rimane il fatto di aver conquistato tre punti e di avere visto dei splendidi gol da parte di Rizzi<br />

e Ferretti. Questa sicuramente era una gara difficile dove avevamo tutto da perdere e poco da guadagnare».<br />

Con la capolista irraggiungibile tutti ormai aspettano i playoff. «Dopo la sconfitta di Tamai di domenica scorsa avevo chiesto ai<br />

miei un pronto riscatto - continua l'allenatore lagunare - La reazione c'è stata, magari a sprazzi. Con 62 punti in classifica in<br />

qualche altro campionato saremo ora primi ma purtroppo abbiamo incontrato un'Itala S.Marco che viaggia a forte velocità».<br />

Capitan Rizzi ha forse disputato oggi una delle sue migliori partite in maglia granata: due gol (diciotto complessivi) e un assist.<br />

«Sono contento per i miei gol e per quello di Ferretti che lo meritava perché Gustavo è un grande attaccante. Purtroppo oggi è<br />

stata una gara strana dove non riuscivamo ad alzare il ritmo per liberare un compagno per il cross. Ci è mancata un po' di<br />

intensità nel gioco. Comunque - prosegue - è stata una vittoria voluta e importante che ci permette di allungare a sei punti il<br />

margine dalla Sambonifacese».<br />

Come dovranno essere affrontate ora le prossime gare? Già domenica prossima riceverete l'affamato Sandonà. «Queste ultime<br />

tre gare dovranno essere il viatico per affrontare con grande determinazione i play off - commenta Rizzi - ci serviranno per<br />

raggiungere una mentalità vincente, da gare secche».<br />

Non fa troppi drammi De Pieri, allenatore del Sarone. «Non era proprio qui a Chioggia che dovevamo chiedere punti per la<br />

salvezza - è il commento dell'allenatore friulano. La retrocessione è il risultato di errori commessi durante tutto il campionato.<br />

Oggi avevo chiesto ai miei ragazzi una prestazione dignitosa e così è stato. Potevamo anche portare via un punto mostrando di<br />

essere vivi e chiudere la stagione con dignità».<br />

Bruno Cappon


Lunedì <strong>14</strong> Aprile <strong>2008</strong><br />

Montebelluna – V.V.Verona 1 - 0<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Il Montebelluna mette altri 3 mattoni nella costruzione della sua salvezza, battendo di misura la Virtus e inguaiandola in ottica<br />

playout. C'è voluta un'invenzione di Schiavon al 60' per avere ragione dei veronesi, apparsi solidi e compatti per tutta la prima<br />

frazione. Bene i biancocelesti che, recuperato a pieno titolo Nardi, hanno trovato un Colman in gran spolvero, insuperabile nei<br />

contrasti e autentico dominatore in difesa, la cui prestazione ha dato sicurezza a tutta la squadra. Il resto l'ha fatto una<br />

condizione fisica ancora smagliante, che ha consentito ai padroni di casa, una volta sbloccato il risultato, di andare a caccia del<br />

gol della sicurezza.<br />

Si parte con Severgnini preferito a Furlanetto come quarto di difesa, mentre in avanti Bez funge da ariete centrale, con Nardi e<br />

Schiavon a supporto. E' proprio quest'ultimo a provare il colpo di testa dopo 4': palla alta. E' poi Tessaro al 17' a calciare<br />

scoordinato dal limite. La formazione veronese si fa vedere al 23' con una forte conclusione di Barilaro, Cavarzan ribatte ma<br />

non trattiene poi Colman sbroglia. Nardi prova a prendere in mano la squadra, ed al 28' conclude alto un bel triangolo con<br />

Schiavon. Un minuto dopo break veronese con Pace a scattare verso la porta di Cavarzan, Colman resiste sulla corsa e appena<br />

dentro l'area riesce ad allontanare in scivolata. La partita non decolla, le uniche emozioni prima della fine del tempo le danno<br />

un tiro alto di Nardi ed un cross dal fondo di Brighenti che attraversa tutta l'area piccola prima che Tessaro liberi in angolo.<br />

Si riprende e, dopo una punizione di Brighenti che Ballardin devia pericolosamente vicino all'incrocio, il Monte passa. Al 15'<br />

Schiavon controlla poco oltre la linea di centrocampo e prova a sfondare palla al piede, vince un paio di contrasti e appena<br />

dentro l¹area fa partire una sassata che si infila sotto la traversa. Il tecnico ospite Fresco prova a cambiare qualcosa<br />

effettuando due cambi, ma i padroni di casa non soffrono. Al 25' Colman recupera palla e va via in progressione, nessuno lo<br />

contrasta: il paraguaiano prova la botta che Sonato para con difficoltà. E' poi Moroni al 32' a calciare addosso al portiere da<br />

due passi. Lo stesso Moroni servito da Nardi s'invola al 37' e una volta in area serve Bez che appoggia in rete. Per l'assistente<br />

Cavoli è gol, non così per l'arbitro che annulla tra le proteste biancocelesti. Ma la Vecomp non ne approfitta e così il Monte<br />

intasca tre punti fondamentali.<br />

Giulio Mondin<br />

Sacilese – Domegliara 0 - 0<br />

(r.v.) Il pari nell'anticipo è condito da commenti positivi. "Abbiamo fatto un'ora molto bene - spiega De Agostini, allenatore<br />

liventino - con un primo tempo di grandissimo livello, merito di tutte e due le squadre. Mi sembrava di vedere un confronto di<br />

pugili senza la guardia.<br />

Nella ripresa abbiamo retto i primi 15' poi siamo calati. Sono comunque soddisfatto".<br />

Kabine e Favero hanno firmato le uniche insidie al portiere ospite.<br />

"Ci teniamo a due punti dal Domegliara, che in realtà sono tre se considerati come classifica avulsa. La compagine di Vanoli è<br />

una squadra forte, ma abbiamo dimostrato che se la Sacilese è quarta c'è un perchè".<br />

Paolo Vanoli, mister veronese, concorda: «Per noi va molto bene così perchè venivamo da un momento difficile. Invece a<br />

Sacile abbiamo fatto meglio. Grande primo tempo, nel secondo eravamo sicuramente più stanchi, ma va bene così.<br />

Santin dopo lo svarione iniziale ha reagito positivamente, facendosi trovare sempre attento. Mainenti, Cailotto e Lorenzini in<br />

mezzo al campo hanno giostrato e permesso di respirare a Migliorini».<br />

Un punto non mette le due squadre al sicuro. L'insidia Jesolo incombe, ma Vanoli chiude: «Ora avremo due partite in casa,<br />

contro Tezze e San Donà, dove dovremo prenderci tutti i punti necessari per consolidarci nella posizione play off».<br />

Alla Sacilese, invece, spetta come impegno imminente la trasferta a Gradisca d'Isonzo. In casa della capolista Itala sull'orlo...<br />

del trionfo per la C2: le basta 1 punto.

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