27/11/2006 Campionato 12a Giornata: Girone C - serie d news
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IV<br />
LUNEDI’<br />
<strong>27</strong> novembre <strong>2006</strong><br />
la tribuna<br />
SERIE D<br />
BIANCOCELESTI IN<br />
STRISCIA POSITIVA<br />
SACILESE<br />
MONTEBELLUNA<br />
Un’azione di gioco del Montebelluna (archivio)<br />
I ragazzi di Fonti vincono in trasferta lottando su ogni palla e sfruttando al massimo una disattenzione difensiva<br />
Monte, uno Cvetkovic in più<br />
Superata la Sacilese grazie a un gol del nuovo acquisto<br />
TAMAI. Il Montebelluna vola grazie al neoacquisto Vuk<br />
Cvektovic. La squadra di Gianfranco Fonti castiga la Sacilese,<br />
costretta a leccarsi le ferite per la terza sconfitta consecutiva.<br />
Per portare a casa i sospirati 3 punti in palio, il<br />
Montebelluna ha lottato su ogni pallone. Ha sfruttato al<br />
massimo un’ingenuità difensiva avversaria, ha chiuso i<br />
varchi quando serviva. In più, dal cilindro del presidente<br />
Maurizio Michielin è uscito Vuk Cvetkovic, proveniente<br />
dalla <strong>serie</strong> B di Belgrado, che ha appena ottenuto il tesseramento<br />
dopo parecchio tempo d’attesa per il transfert e<br />
tutta la documentanzione necessaria.<br />
Per andare a segno al Montebelluna<br />
è bastato sfruttare<br />
uno schema su piazzato. La<br />
palla è arrivata alla neo stella<br />
Cvetkovic che ha mandato in<br />
panne Calligaro con un tiro sicuramente<br />
non irrestibile e<br />
un pallone che più che insaccarsi<br />
è ruzzolato piano piano<br />
oltre la fatidica linea bianca.<br />
Il portiere di casa era, effettivamente,<br />
fuori posizione e<br />
non ha potuto far altro che osservarlo<br />
nel suo solitario percorso.<br />
Correva il 16’ del primo<br />
tempo. Partita noiosa, come<br />
grigio era il cielo. Ospiti<br />
sicuramente più affamati di<br />
punti (condividevano il terzultimo<br />
posto con la Sambonifacese).<br />
In apertura di gara, al 4’, sono<br />
i biancorossi di Borgato a<br />
farsi vedere per primi dalle<br />
parti di Zattin: 4’ cross dalla<br />
destra di Llullaku, colpo di testa<br />
di Zanette a centroarea.<br />
Palla fuori. Al 14’ Nardi (un<br />
pilastro a centrocampo), apre<br />
sulla destra per Tessaro. Conlcusione<br />
debole e a lato. Minuto<br />
16: piazzato di Nicoletti alla<br />
sinistra, tocca a centroarea<br />
Nardi che serve l’esordiente<br />
Cvetkovic. La conclusione<br />
non è di certo irresistibile,<br />
ma si trasforma nel gol partita.<br />
Al 34’ Cvetkovic bissa, ma<br />
non vale: riprende la corta respinta<br />
dell’estremo avversario<br />
su palla spizzicata di testa<br />
da Zolla, la rete è annullata<br />
per gioco falloso. Al 35’ in<br />
avanti la Sacilese: Tormen,<br />
su conclusione di Cristofoli e<br />
SACILESE: Calligaro 6; Zanette 6, Ziliotto 6 (1’<br />
st Da Dalt 6.5), Moretti 6, Faloppa 6; Vecchiato<br />
6, Llullaku 6, Rossitto 6 (23’ st Albanese 6), Tormen<br />
6; Buonocunto 6, Cristofoli 6. A disposizione:<br />
Posdarie, Reartes, Gaiarin, Franceschina,<br />
Capalbo. All. Borgato.<br />
MONTEBELLUNA: Zattin 6; Masiero 6, Furlanetto<br />
6, Marconato 6.5, Nicoletti 6; Simeoni 6.5,<br />
Tessaro 6.5 (38’ st Biasuzzi ng), Garbini 6.5,<br />
Cvetkovic 6.5; Nardi 6.5 (37’ st Squizzato ng),<br />
Zalla 6 (23’ st Fabrin 6). A disposizione: Cavarzan,<br />
Mason, Schiavon, Bellio. All. Fonti.<br />
ARBITRO: Giannotta di Brindisi 6.<br />
RETE: 16’ pt Cvetkovic.<br />
NOTE: ammoniti Zanette, Marconato, Nicoletti,<br />
Cvetkovic, Nardi. Angoli 3-2 per la Sacilese.<br />
Recupero 1’ pt, 4’ st.<br />
0<br />
1<br />
palla non bloccata dal portiere,<br />
s’avventa ma manda fuori<br />
misura da due passi. Al 41’ altro<br />
brivido per la retroguardia<br />
liventina: ci pensa Zalla,<br />
con un pallonetto, a mettere<br />
l’adrenalina addosso a Calligaro<br />
che alza in angolo. Il primo<br />
tempo si chiude con il<br />
Montebelluna ancora in avanti:<br />
43’ Gardini dal fondo di sinistra,<br />
lascia sul posto un<br />
paio di avversari, e costringe<br />
Calligaro a bloccare a terra.<br />
Nella ripresa al 1’ Tormen,<br />
su piazzato, da sinistra chiama<br />
in causa l’accorrente Buonocunto<br />
che conclude alto.<br />
Non ha miglior sorte il piazzato<br />
centrale di Cristofoli al 12’,<br />
da posizione centrale: la sfera<br />
va a sbattere sulla folta barriera<br />
schiera a difesa di Zattin.<br />
Al 22’, sempre su punizione<br />
- stavolta dalla destra - Rossitto<br />
serve Moretti la cui conclusione<br />
è fuori misura d’un<br />
soffio. Al 25’ Buonocunto prova<br />
da fuori area: mira da rivedere.<br />
La retroguardia del<br />
«Monte» non si fa sorprendere.<br />
Al 32’ altra sortita individuale.<br />
Dal Dalt si cimenta in<br />
un traversone da sinistra: la<br />
palla attraversa tutta l’area e<br />
finisce sul lato opposto senza<br />
che Tormen riesca nella deviazione.<br />
Al 46’ ultimo brivido:<br />
Cvetkovic colpisce la base<br />
del palo alla destra di Calligaro.<br />
Per il Monte una domenica<br />
da ricordare - probabilmente<br />
- come tappa fondamentale<br />
la scalata verso posizioni più<br />
tranquille di classica.<br />
Gianfranco Fonti, più in alto Vuk Cvetkovic<br />
SPOGLIATOI<br />
Fonti gongola<br />
«Con il coltello<br />
tra i denti»<br />
TAMAI. Nel dopo partita<br />
Gianfranco Fonti, mister del<br />
Montebelluna, se ne sta fuori<br />
dagli spogliatoi. Ha varcato il<br />
cancello quasi a dire che ha<br />
ripreso la sua libertà da una<br />
classica alquanto scomoda.<br />
Fonti incita il suo Montebelluna<br />
a «giocare sempre così,<br />
con il coltello tra i denti, convinti<br />
delle nostre possibilità.<br />
E’ stato difficile — prosegue<br />
il mister biancoceleste — ma<br />
alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo<br />
portato a casa tre punti<br />
importanti, contro una Sacilese<br />
che non è stata di certo a<br />
guardare. I biancorossi hanno<br />
messo l’anima, ma non è<br />
bastato. I miei ragazzi — prosegue<br />
Fonti — hanno saputo<br />
sacrificarsi e lottare, hanno<br />
voluto e conquistato una vittoria<br />
importante e adesso stiamo<br />
ricominciando a correre.<br />
Ci prendiamo questo risultato<br />
che porta sicuramente<br />
maggior ottimismo. Attenzione,<br />
però: piedi ben ancorati a<br />
terra, per non gettare al vento<br />
quanto di buono abbiamo<br />
fatto». Intanto sorride felice<br />
anche Maurizio Michielin, il<br />
presidente biancoceleste: «Oggi<br />
i ragazzi hanno davvero dato<br />
l’anima e non posso che esserne<br />
orgoglioso oltre che<br />
contento per i punti incamerati».<br />
Contento anche perché,<br />
proprio contro la Sacilese, ha<br />
esordito Vuk Cvetkovic: un<br />
attaccante formato spina nel<br />
fianco. Lui, studente di Archittettura,<br />
in campo bada alla<br />
concretezza chiamata gol.<br />
Rigore sbagliato, gol preso, sconfitta<br />
A San Bonifacio<br />
l’Union Quinto<br />
deve inghiottire<br />
un calice di amarone<br />
SAMBONIFACESE<br />
UNION QUINTO<br />
SAMBONIFACESE: Milan 8, Ruffini 6, Sarzi P.<br />
6.5, Donzella 6, Pimazzoni 6, Fattori 7, Bellomi<br />
6.5, Confetti 6.5, Correzzola 7 (42’ st Meda sv),<br />
Sarzi C. 6 (15’ st Lavagnoli 6), Caobelli 5.5 (26’<br />
st Bregolin sv). A disposizione: Mazzon, Nicolussi,<br />
Milani, Arma. Allenatore: Ottoni.<br />
UNION QUINTO: Marcato 6, Zago 6, Pivetta<br />
6.5, Martignon 6, Micheletto 6.5, Wagner Bolzan<br />
6.5, Lorenzetto 6 (12’ st Paiaro 6), Niero<br />
6.5, Bandiera 6.5, De Silvestro 6.5, Bacchin 5.5<br />
(1’ st Taguor Bolzan 6.5). A disposizione: Tamai,<br />
Stefanet, Forti, Badin, Agenziano. Allenatore:<br />
Castellan (Pisani squalificato).<br />
ARBITRO: Altavilla di Saronno 6.<br />
RETE: 18’ st Correzzola.<br />
NOTE: terreno in perfette condizioni. Spettatori<br />
450 circa. Ammoniti: Wagner Bolzan, Bellomi,<br />
Sarzi P., Confetti. Calci d’angolo 4 a 2 per<br />
la Sambonifacese. Recupero 1’ e 6’.<br />
SAN BONIFACIO. L’Union Quinto cade<br />
in quel di San Bonifacio, contro una Sambonifacese<br />
più che mai affamata e vogliosa<br />
di punti e di vittoria. La squadra di Pisani,<br />
costretto in tribuna per squalifica, sostituito<br />
da Castellan, cade così dopo una lunga<br />
<strong>serie</strong> di risultati positivi, dando addio, almeno<br />
per il momento, all’assalto al primato<br />
in classifica. Quinto che deve fare i conti<br />
comunque sia con la sfortuna che con qualche<br />
disattenzione, e soprattutto con quel<br />
calcio di rigore che De Silvestro si è fatto<br />
parare dal numero uno di casa Milan, che<br />
magari avrebbe potuto regalare ben di più<br />
a questa trasferta amara veronese. Altra<br />
pecca le numerose assenze, che hanno costretto<br />
la squadra trevigiana a non esprimersi<br />
come ha sempre fatto in questo ottimo<br />
avvio di campionato.<br />
Quindici minuti di cronometro che scorrono,<br />
poi è proprio l’Union Quinto a farsi<br />
vedere con Lorenzetto, la cui conclusione è<br />
pero troppo debole e velleitaria e si spegne<br />
direttamente a fondo campo. Al 21’ Ruffini<br />
con un cross errato costringe Marcato ad<br />
una deviazione in extremis: alza la palla sopra<br />
la traversa. Pochi minuti e ci riprovano<br />
ancora gli ospiti trevigiani. Dopo una <strong>serie</strong><br />
di batti e ribatti in area rossoblù di casa,<br />
De Silvestro prova la conclusione. Milan<br />
si distende e blocca a terra. Al 33’ l’episodio<br />
clou. Confetti, in piena area di rigore<br />
di casa, tocca alle spalle Niero pronto a battere<br />
a rete. Per il direttore di gara è calcio<br />
di rigore. Dagli undici metri calcia il capitano<br />
trevigiano De Silvestro, Milan intuisce<br />
e respinge in corner in grande stile. Da lì<br />
la svolta sambonifacese. Al 39’ Donzella<br />
prova la conclusione dalla distanza, tiro potente<br />
ma centrale, facile per la presa di<br />
Marcato. Al 46’ il colpo di testa di Pimazzoni,<br />
su calcio di punizione di Donzella, con<br />
la palla che si impenna sopra la traversa<br />
della porta difesa Marcato.<br />
Si va alla ripresa. Cambio nelle file trevigiane,<br />
ma è sempre la Sambonifacese a beneficiare.<br />
Al 14’ ci prova Correzzola, conclusione<br />
al volo dalla distanza, palla però<br />
che si spegne direttamente a fondo campo.<br />
Al 15’ il cambio di Ottoni per la Sambonifacese.<br />
Dentro Lavagnoli, fuori Claudio Sarzi.<br />
Tre minuti e arriva il vantaggio dei padroni<br />
di casa. Lancio millimetrico in profondità<br />
del neo entrato Lavagnoli, Correzzola<br />
scatta sul filo del fuorigioco, botta secca<br />
rasente e palla che si insacca alle spalle<br />
del portiere ospite Marcato. Al 29’ leggero<br />
brivido per la squadra di casa: De Silvestro<br />
dopo una bella giocata scarica il sinistro<br />
dal limite dell’area, la palla esce di poco a<br />
lato. Alla mezz’ora di gioco sono ancora i<br />
padroni di casa a farsi pericolosi. Lavagnoli<br />
tocca verticalmente per Correzzola, la<br />
punta rossoblù prova la conclusione, Marcato<br />
mette in angolo. Dal seguente calcio<br />
dalla bandierina, palla-gol anche per Fattori,<br />
fuori di un niente. In pieno recupero l’ultima<br />
occasione per l’Union di trovare la rete<br />
del possibile pareggio. Niero va via sulla<br />
sinistra, cross al centro, colpo di testa di Pivetta,<br />
Milan blocca.<br />
Pisani: «Caduti sì<br />
ma a testa alta»<br />
1<br />
0<br />
EUROCALCIO<br />
JESOLO<br />
EUROCALCIO CASSOLA: Frison, Zenere, Canacci,<br />
Peruzzo, Bianchini, Siciliano, Carlotto,<br />
Ciscato (23’ st Gazzola), Zanatta, Bellan, Zane<br />
(15’ st Scalco). A disp.: Urban, Tagliapietra,<br />
Santaniello, Stradiotto, Braceschi. All.: Dal<br />
Bianco.<br />
CITTA’ DI JESOLO: Visentin, Trolese (19’ pt<br />
Giacomazzi), Salviato, Salvi, Scomparin, Artusi,<br />
Luppi (28’ st Rossi), Palumbo, Gambino,<br />
Baiana (41’ st D’Eletto), Bertagno. A disp.: Lucchetta,<br />
Colombani, Santillo, Ubertini. All.: Giacomin.<br />
ARBITRO: Papaiz di Maniago.<br />
RETI: 8’ pt Zanatta su rigore, 40’ pt Gambino,<br />
5’ st Zane, 39’ st Baiana.<br />
2<br />
2<br />
BELLUNO<br />
TAMAI<br />
BELLUNO: Ramon, Moroni, Tosato, Ballardin,<br />
Brustolon, De Mattia (24’ st Solagna), De Villa<br />
(13’ st Zoldan), D’Incà (31’ st Peterle), Trinchieri,<br />
Bez, Andriollo. A disp.: Corcetto, Pasquotti,<br />
Sitran, Pisacane. All.: Pasa.<br />
TAMAI: Zaghetto, Sandrin, Tonon, Orlando, De<br />
Marchi, Paolini, Petris, Roveretto, Andreolla<br />
(45’ st Calzavara), Visentin, Restiotto. A disp.:<br />
Finotto, Gonano, Pedol, Ervigi, Benetton, Rizzioli.<br />
All.: Tomei.<br />
ARBITRO: Provesi di Treviglio.<br />
RETI: 5’ st Bez, 19’ st Andreolla.<br />
1<br />
1<br />
RIVIGNANO<br />
PORDENONE<br />
RIVIGNANO: Blasinutto, Valusso, Maggi, Trangoni,<br />
Pontisso, Visalli (19’ st Cabassi), Roviglio,<br />
Lenarduzzi, Piccoli (15’ st Monti), Ravalico,<br />
Peron. A disp.: Tessarin, Boldarin, Pigniatello,<br />
Collimassi. All.: Flaborea.<br />
PORDENONE: Moro, Zanello, Franzin, Rupert,<br />
Battiston, Venerus, De Nardi, Cursio, Fabbro<br />
(21’ st Zorzut), Giordani (36’ st Gordini), Roman<br />
Del Prete. A disp.: Sandrigo, Campaner,<br />
Muiesan, Marangone, Tragante. All.: Tortolo.<br />
ARBITRO: Caso di Verona.<br />
RETI: 5’ pt Fabbro, 29’ pt Piccoli, 32’ pt Giordani,<br />
6’ st Ravalico su rigore, 13’ st Franzin.<br />
2<br />
3<br />
SAN BONIFACIO. Mastica amaro mister<br />
Alberto Pisani. «Il Quinto — commenta a fine<br />
gara — è caduto, ma a testa alta. Alla luce<br />
di quanto visto in campo, il pareggio era<br />
forse il risultato più logico. Abbiamo avuto<br />
l’opportunità di andare in vantaggio con il<br />
rigore, ma non abbiamo sfruttato a dovere<br />
questa occasione. Poi la squadra non ha<br />
giocato come è nelle sue potenzialità e alla<br />
fine abbiamo pagato più del dovuto. Questa<br />
sconfitta — continua il tecnico — non<br />
cambia certo i nostri programmi. Siamo sereni,<br />
ma quello che non mi è piaciuto oggi<br />
è stata la poca brillantezza, come io invece<br />
voglio. Purtroppo è andata così, anche il rigore<br />
fallito ci ha un po’ tagliato le gambe, e<br />
non si può mai dire come sarebbe andata finire<br />
se invece lo avessimo realizzato. Diciamo<br />
che abbiamo fatto un bel regalo alla<br />
Sambonifacese».
VI<br />
SERIE D<br />
Messaggerodellunedi<br />
2 NOVEMBRE <strong>2006</strong><br />
LA DODICESIMA DI ANDATA<br />
SORPASSO<br />
DEI RAMARRI<br />
Al 5’ Fabbro<br />
è già in gol<br />
Piccoli firma il pari<br />
Avversari di nuovo<br />
avanti con Giordani<br />
Ravalico trova il 2-2<br />
dal dischetto<br />
e Franzin decide<br />
Al termine di una gara spettacolare, gli ospiti trovano il primo successo esterno della stagione, mentre la squadra della Bassa non vince in casa da quasi due mesi<br />
Il derby delle emozioni va al Pordenone<br />
Altalena di gol nel big match di Rivignano:<br />
neroverdi in crescendo, nerazzurri a digiuno<br />
RIVIGNANO. Il Pordenone di mister Tortolo fa suo il derby<br />
regionale e supera, così, in classifica il Rivignano con una<br />
vittoria giunta al termine di una partita chenon ha lesinatogol<br />
ed emozioni al numeroso pubblico presente al Comunale. I<br />
padronidi casa di Flaborea si presentanoal via privi dell’infortunato<br />
Varutti (leggera distorsione alla caviglia rimediata in<br />
allenamento),mentretornanoadisposizioneidifensoriPontisso<br />
e Collinassi, reduci dalle rispettive squalifiche. Il Rivignano<br />
non vince in casa da quasi due mesi (3 a 1 al Belluno a inizio<br />
ottobre), mentre i ramarri sono ancora alla ricerca della prima<br />
vittoria esterna stagionale. Il Pordenone scende in campo con<br />
lal’identicaformazionechenelprecedenteturnodi campionato<br />
ha sconfitto l’Itala San Marco: il reparto offensivo prevede<br />
Fabbro punta centrale, con il giovane Giordani a fungergli da<br />
supporto, mentre il rientrante Campaner si accomoda in panchina.<br />
La partita si apre subito con la rete del<br />
vantaggio pordenonese che coglie di sorpresa<br />
i padroni di casa: al 5’ Venerus scende<br />
sulla corsia di sinistra e serve a centroarea il<br />
compagnoFabbro,controllodelpalloneedestro<br />
preciso sul secondo palo che fulmina<br />
Biasinutto. Il Rivignano fatica a ritrovarsi e<br />
provaaportarsidallepartidiMoroconPiccoli,<br />
il quale raccoglie la punizione di Trangoni,<br />
ma il suo colpo di testa viene controllato<br />
dall’estremo difensore neroverde. Al 10’ ci<br />
prova Lenarduzzi sugli sviluppi di un calcio<br />
d’angolo: la sua acrobazia non trova lo specchio<br />
della porta. Alla mezz’ora i padroni di<br />
casa trovano la rete del pareggio grazie all’evidente<br />
incertezza di Moro: rinvia malamente<br />
un pallone che termina sui piedi di<br />
Piccoli; l’attaccante controlla palla e beffa il<br />
portiere con un preciso pallonetto.<br />
Il gioco del Pordenone, però, appare più<br />
fluido e ai ramarri bastano 2’ per riportarsi<br />
in vantaggio. Al 30’ ci prova Fabbro con una<br />
spettacolare rovesciata fuori non di molto,<br />
mentre 2’ più tardi il tiro di Fabbro viene<br />
paratodaBiasinutto:sullaribattutasiavventa<br />
Giordani, che trafigge il portiere.<br />
Il primo tempo si chiude con i padroni di<br />
casa in avanti alla<br />
ricerca del nuovo<br />
Roman Del Prete<br />
se la prende<br />
con l’arbitro<br />
e lascia i suoi<br />
in inferiorità numerica<br />
per quasi mezz’ora<br />
pareggio, ma Piccoliprima<br />
eVisalli<br />
poi non riescono<br />
a superare Moro.Nell’intervallo<br />
Flaborea inserisceMonti<br />
perl’acciaccato<br />
Piccoli e<br />
il veloce attaccante<br />
diventa subito<br />
decisivo producendosi<br />
in un’ottima<br />
incursione in area avversaria, dove trova<br />
Battiston che lo atterra: sul dischetto si presenta<br />
Ravalico, che con un forte sinistro non<br />
lasciascampoaMoro.IlRivignanosiripropone<br />
subito in attacco con Roviglio che ci prova<br />
dalla lunga distanza: il suo destro si perde<br />
sul fondo. Il Pordenone ricomincia il pressing:<br />
al 12’ la conclusione di prima dello scatenato<br />
Fabbro su assist di Curio manca il<br />
bersaglio, ma sugli sviluppi dell’angolo successivo<br />
è Franzin a pescare il jolly con una<br />
bottadalladistanza chebucadifesaeportiere<br />
e finisce in rete. Al 20’ Roman Del Prete<br />
viene ammonito, Tortolo lo toglie, ma mentre<br />
si appresta a uscire il giocatore si fa sfuggire<br />
una parola di troppo nei confronti dell’arbitro,checosìglimostrailcartellinogiallo<br />
per la seconda volta e, quindi, quello rosso.<br />
Tortolo corre ai ripari inserendo il centrocampista<br />
Zorzut per Fabbro, mentre poco<br />
più tardi tocca a Giordani lasciare spazio<br />
aGordini.IlRivignano avrebbeadisposizione<br />
il tempo sufficiente per cercare di rimettersi<br />
in partita, però alla mezz’ora Peron, a<br />
pochipassidallaporta,nontrovaladeviazionevincente.Siarrivacosìaiminuticonclusivi,<br />
con i nerazzurri che provano il forcing,<br />
ma senza lucidità.<br />
BELLUNO<br />
TAMAI<br />
1<br />
1<br />
BELLUNO (4-4-2) Ramon<br />
6 Moroni 6 5 Tosato<br />
Ballardin Brustolon 6<br />
De Mattia 6 5 (dal 24’ della<br />
ripresaSolagna 6 5) De Vil<br />
la 6 5 (dal 13’ della ripresa<br />
Zoldan 6) D’Inc 6 (dal 31’<br />
della ripresa Peterle 6)<br />
Trinchieri 6 5 Bez An<br />
driollo 6 Allenatore Pasa<br />
TAMAI (4-4-2) Zaghetto<br />
Sandrin 6 5 Tonon 5 5 Or<br />
lando 6 De Marchi Paoli<br />
ni 6 Petris Roveretto<br />
5 5 Andreolla (dal 45’ del<br />
la ripresa Calzavara sv) Vi<br />
sentin6 5 Restiotto 6 5 Allenatore<br />
Tomei<br />
ARBITRO Provesi di Trevi<br />
glio 5 5<br />
MARCATORI Nella ripresa<br />
al 4’ Bez e al 30’ Andreolla<br />
Biasinutto non è al meglio<br />
Venerus come un veterano<br />
RIVIGNANO<br />
BIASINUTTO 5.5 Incolpevole sulla fulminea<br />
rete di Fabbro, ha invece qualche<br />
responsabilità sulle altre due.<br />
Non manca di esibirsi in buon intervento<br />
sulla girata dello stesso Fabbro<br />
a inizio ripresa.<br />
VALUSSO 5.5 Partitadifficileperilgiovane<br />
terzino, che fatica non poco a contenere<br />
i veloci De Nardi e Zorzut.<br />
MAGGI 6 Fisicamente non è al meglio.<br />
Laprestazionerimanecomunquepositiva.<br />
TRANGONI 6 Ilregistanerazzurroèmeno<br />
ispirato del solito e nella ripresa si<br />
prende anche il cartellino giallo che<br />
gli farà saltare la trasferta di Verona.<br />
PONTISSO 6 Ha vita dura a contenere gli<br />
ispirati attaccanti pordenonesi. Nella<br />
ripresa rischia il secondo cartellino<br />
giallo.<br />
VISALLI 5.5 Dopo l’ottima prestazione di<br />
Montebelluna viene schierato sull’esternoe<br />
ilsuoapporto diminuisce.<br />
Appare affaticato e nel secondo tempo<br />
lascia il posto al compagno Cabassi.<br />
ROVIGLIO 6.5 Un buon primo tempo ricco<br />
di spunti. A inizio ripresa cerca la<br />
rete con un destro insidioso dalla distanza.<br />
LENARDUZZI 6.5 Lotta in mezzo al campo<br />
e recupera palloni. Al 10’ cerca il gol<br />
in rovesciata ma manca di poco l’appuntamento<br />
con il pallone.<br />
PICCOLI 7 Scendeincampononostante i<br />
solitiproblemiallaschienaesidimostra<br />
il più pericoloso dei suoi. Alla<br />
mezz’ora è bravo ad infilare dalla distanza<br />
Moro.<br />
RAVALICO 6 Prestazione non particolarmente<br />
ispirata del giovane mancino,<br />
che tuttavia trova la rete su rigore e<br />
sfiora due volte la doppietta in pieno<br />
recupero.<br />
PERON 5.5 Ritorna titolare e funge da<br />
punta centrale, ma la giornata non è<br />
delle migliori.<br />
MONTI 6.5 Dopo pochiminutisiprocura<br />
il calcio di rigore che riapre la partita.<br />
Nel finale non viene servito a dovere.<br />
CABASSI 6 Al rientro dall’infortunio<br />
prende il posto di Visalli nell’ultima<br />
parte del match. Per Flaborea un recupero<br />
importante.<br />
PORDENONE<br />
MORO 5.5 Compie un lampante errore<br />
sul rinvio con i piedi che regala<br />
a Piccoli la palla per il momentaneo1-1.Perilrestoèattento<br />
e non si fa sorprendere dalla<br />
conclusioni degli avversari.<br />
ZANELLO 6 Prestazione senza sbavature<br />
sulla corsia di destra.<br />
FRANZIN 6.5 Una prova convincente<br />
per il giovane mancino di Tortolo,<br />
che con un missile da fuori<br />
area trova anche la rete dei tre<br />
punti per la sua squadra.<br />
RUPERT 6 Il capitano staziona in<br />
mezzo alla difesa e duella di testa<br />
con Peron avendo spesso la<br />
meglio.<br />
BATTISTON 6 Provocailfalloda rigore<br />
su Monti rischiando il fallo da<br />
ultimo uomo.<br />
VENERUS 6.5 Gioca in mezzo al campo<br />
con sicurezza nonostante la<br />
giovane età, disputando un’ottima<br />
partita e fornendo a Fabbro<br />
l’assist dell’1-0.<br />
DE NARDI 6 Gioca sull’out di sinistra<br />
dove prova rendersi pericoloso<br />
con alcune avanzate.<br />
CURSIO 6 Fa sentire la propria prestanza<br />
fisica a centrocampo. Al<br />
12’ della ripresa pesca con preciso<br />
cross il compagno Fabbro. Il<br />
suo apporto diminuisce negli ultimi<br />
minuti dell’incontro.<br />
FABBRO 7 Una rete condita da tanto<br />
movimento e da alcune pregevoli<br />
giocate che strappano gli applausi<br />
del pubblico.<br />
GIORDANI 7 Spesso si posiziona alle<br />
spalle del compagno di reparto<br />
Fabbro, diventando difficile da<br />
controllaredallaretroguardiarivignanese.<br />
Sulla ribattuta di Biasinutto<br />
è il più lesto ad arrivare<br />
sulpallone peril tap-in vincente.<br />
ROMAN DEL PRETE 6 Disputaunabuona<br />
partita, macchiata dalla ingenuità<br />
che gli costa due cartellini<br />
gialli nel giro di pochisecondi lasciando<br />
così per quasi mezz’ora<br />
il Pordenone in dieci.<br />
ZORZUT 6 Entra e prova a colpire in<br />
contropiede.<br />
GORDINI SV Soltanto dieci minuti<br />
per lui nel finale.<br />
Capitan Rupert è una sicurezza per la difesa<br />
pordenonese. Sopra, da sinistra, il neroverde<br />
Giordani, autore del secondo gol, il regista<br />
nerazzurro Trangoni e il possente<br />
centrocampista dei ramarri Cursio<br />
RIVIGNANO<br />
PORDENONE<br />
2<br />
3<br />
RIVIGNANO Biasinutto Va<br />
lusso Maggi Trangoni<br />
Pontisso Visalli (dal 1 ’ del<br />
la ripresa Cabassi) Rovi<br />
glio Lenarduzzi Piccoli (dal<br />
1’ della ripresa Monti) Rava<br />
lico Peron Allenatore Fla<br />
borea<br />
PORDENONE Moro Zanel<br />
lo Franzin Rupert Batti<br />
ston Venerus De Nardi<br />
Cursio Fabbro (dal 21’ della<br />
ripresa Zorzut) Giordani<br />
(dal 36’ della ripresa Gordi<br />
ni) Roman Del Prete Allenatore<br />
Tortolo<br />
ARBITRO Caso di Verona<br />
MARCATORI Al 5’ Fabbro al<br />
2 ’ Piccoli; al 32’ Giordani;<br />
nella ripresa al 6’ Ravalico<br />
su rigore al 13’ Franzin<br />
NOTE Spettatori: 00 circa<br />
Espulso: Roman Del Prete<br />
per proteste Ammoniti:<br />
Pontisso Valusso Trango<br />
ni Battiston e Curio<br />
Il match finisce 1-1, ma Roveretto a un quarto d’ora dalla fine fallisce l’occasionissima che avrebbe dato i tre punti ai friulani<br />
Un Tamai sprecone a Belluno perde il primato<br />
Restiotto del Tamai<br />
BELLUNO. Andreolla ha in mano<br />
la briscola, Roveretto spreca il<br />
carico. Il Tamai pareggia a Belluno<br />
grazie a un sinistro feroce sotto l’incrociodelsuoattaccante.Nonlavince,<br />
perché il compagno di squadra<br />
non prende la porta da un metro o<br />
giù di lì, a un quarto d’ora dalla fine.<br />
Ecosìaddioprimoposto,perchésia<br />
il Mezzocorona sia la Virtus Vecomp<br />
hanno vinto.<br />
Le furie rosse si erano trovate in<br />
svantaggio in maniera abbastanza<br />
casuale, all’inizio del secondo tempo,<br />
per un traversone da destra di<br />
Bez, che si era infilato dopo un velo<br />
involontario di Trinchieri. Ma hanno<br />
saputo rimediare, alla fine, e sono<br />
costretti ad accontentarsi.<br />
I segnali di Quinto di Treviso non<br />
erano sbagliati: il Belluno è vivo e<br />
lotta contro una delle capoclasse.<br />
Mai vista una partenza così dei<br />
gialloblù: otto minuti e Trinchieri<br />
vaaconoscereilbellunesemancato<br />
Zaghettosparandogliperò suiparastinchi.<br />
Subito dopo, punizione dalla<br />
sinistra di De Mattia e colpo di<br />
testa fuori di poco di Tosato. Passata<br />
la paura, il Tamai guadagna campo<br />
e anche qualche calcio d’angolo.<br />
Uno di questi con un tiro da destra<br />
diOrlando,cheRamontogliedasotto<br />
la traversa, mentre è direttamente<br />
fuori il tiraccio di De Marchi. Il<br />
4-3-3bellunesefunzionaeinpiazzaledellaResistenzasivedefinalmente<br />
una squadra in grado di vincere,<br />
prima o poi la prima partita interna.<br />
Verso la mezz’ora cross di Bez<br />
dalla destra e sulla capocciata di<br />
Trinchieri, il colpo di reni del portiereèdarichiestaimmediataditrapianto,<br />
poi il rimbalzo di De Villa<br />
finiscefuori.Nonsinotanoleassenze<br />
del capitano Tardivo, uno che ha<br />
più o meno lo stesso accento delle<br />
furie rosse e di Corbanese. Quanto<br />
alTamai,spingesì,masenzafabbricarechissàchepericoliperlarinnovata<br />
difesa veneta.<br />
IlBelluno riprende dadov’era rimasto.<br />
Anche l’approccio al secondo<br />
è molto promettente stavolta il<br />
golèquestione diquattro giri dilancetta:quellodiBezdalladestrasembra<br />
più un traversone che un tiro,<br />
Trinchierinonciarrivainspaccata,<br />
tanto meno De Marchi, Zaghetto rimanedisorientatoeilpallonesiinfila<br />
nell’angolo alla sua destra. Per<br />
l’ex Longarone è il quarto gol della<br />
stagione. Ma il Tamai non è primo<br />
permerito dell’oroscopo e lasuareazione<br />
si concretizza una volta passata<br />
la mezz’ora, quando il calcio di<br />
punizione sulla trequarti battuto a<br />
sorpresa si trasforma in un assist<br />
per il sinistro cattivo di Andreolla:<br />
la palla si conficca sotto l’incrocio<br />
alla destra di Ramon. Già che c’è, il<br />
Tamaiprova avincerla , mastavolta<br />
Ramonvolasottolasbarrasultentativo<br />
di Visentin. Il Belluno riparte<br />
in contropiede e il pallone più pericoloso<br />
è quello che Solagna riceve<br />
daTrinchieriescaricasulprimopalo,<br />
dove Zaghetto fa la guardia.<br />
RIVIGNANO. L’esito di un<br />
avvincente derby ha premiato i<br />
ramarri di mister Tortolo, che<br />
trovano la seconda vittoria<br />
consecutiva, nonché la prima<br />
affermazione in trasferta. Sul<br />
fronte rivignanese, invece, la<br />
sconfitta di ieri rappresenta il<br />
terzo stop casalingo<br />
consecutivo. Mister Flaborea,<br />
ovviamente, non<br />
può essere<br />
soddisfatto e<br />
analizza così<br />
quello che è<br />
stato<br />
l’andamento<br />
dell’incontro:<br />
«Purtroppo<br />
quando si<br />
commettono<br />
certi errori, in<br />
difesa e non solo,<br />
è inevitabile<br />
pagarne le<br />
conseguenze.<br />
Nella parte<br />
finale<br />
del match,<br />
tuttavia,<br />
abbiamo avuto<br />
LO SPOGLIATOIO<br />
Flaborea: «Gli errori si pagano<br />
ma nel finale abbiamo sprecato»<br />
un paio di buone<br />
occasioni per<br />
pareggiare<br />
che però non<br />
abbiamo saputo<br />
finalizzare;<br />
comunque, non<br />
ho nulla da<br />
rimproverare<br />
ai miei ragazzi<br />
sul piano<br />
dell’impegno, a<br />
mancarci è stata<br />
un po’ di<br />
tranquillità».<br />
Il trainer di Fossalta prova a<br />
spiegare il perché delle<br />
difficoltà incontrate dai suoi<br />
ragazzi nelle partite interne:<br />
«In casa, probabilmente,<br />
perdiamo gli equilibri giusti per<br />
la voglia di strafare, mentre in<br />
trasferta siamo più attenti sul<br />
piano tattico e mentale e,<br />
Il bomber nerazzurro Piccoli<br />
La soddisfazione<br />
di mister Tortolo:<br />
«Ho sempre avuto<br />
fiducia in questi ragazzi<br />
e ora arrivano<br />
anche i risultati»<br />
infatti, riusciamo a cogliere<br />
buoni risultati».<br />
Dallo spogliatoio del<br />
Pordenone, invece, esce un<br />
Tortolo molto soddisfatto<br />
dell’importante risultato<br />
conquistato: «La vittoria mi<br />
sembra meritata perché<br />
arrivata al cospetto di un<br />
avversario molto forte e tenace<br />
contro il quale ci<br />
siamo espressi<br />
su buoni livelli.<br />
Voglio fare i<br />
complimenti ai<br />
miei ragazzi<br />
perché hanno<br />
lottato fino alla<br />
fine dimostrando<br />
impegno ed<br />
attenzione<br />
durante la<br />
partita».<br />
Le ultime<br />
riflessioni vanno<br />
alla classifica ed<br />
agli obiettivi del<br />
Pordenone: «Ho<br />
sempre avuto<br />
fiducia in questo<br />
gruppo; ora i<br />
risultati stanno<br />
arrivando e<br />
credo che<br />
dobbiamo<br />
cercare di<br />
raggiungere la<br />
salvezza il prima<br />
possibile».<br />
Domenica<br />
prossima il<br />
Rivignano farà<br />
visita alla<br />
lanciatissima<br />
Virtus Vecomp,<br />
rivelazione del torneo. Per<br />
quella data mister Flaborea<br />
spera di recuperare l’esterno<br />
Varutti, mentre il Pordenone<br />
riceverà sul proprio<br />
campo la Sacilese per un nuovo<br />
derby tra regionali che saprà<br />
certamente regalare nuove<br />
emozioni.
Messaggerodellunedi<br />
SERIE D<br />
2 NOVEMBRE <strong>2006</strong> VII<br />
Sebastiano Blasina<br />
CASSOLA - JESOLO 2-2<br />
EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2) Frison<br />
6 5 Zenere 6 5 Canacci 6 Peruzzo 6 5<br />
Bianchini 6 5 Siciliano 6 Carlotto 6 Cisca<br />
to 6 (dal 23’ della ripresa Gazzola sv) Zanat<br />
ta Bellan 6 5 Zane (dal 15’ della ripresa<br />
Scalco 6) Allenatore Dal Bianco<br />
JESOLO (4-4-2) Visentin 6 Trolese 5 5 (dal<br />
1 ’ Giacomazzi 6) Salviato 6 5 Salvi 6 5<br />
Scomparin 6 Artusi 6 Luppi 6 (dal 2 ’ della<br />
ripresa Rossi 6) Palumbo 5 5 Gambino<br />
6 5; Baiana 6 5 (dal 41’ della ripresa D’Elet<br />
to sv) Bertagno 6 5 Allenatore Giacomin<br />
ARBITRO Papaiz di Maniago 5<br />
MARCATORI All’ ’ Zanatta su rigore al 40’<br />
Gambino; nella ripresa al 5’ Zane al 3 ’<br />
Baiana<br />
MONTECCHIO - ALBIANO 1-0<br />
MONTECCHIO (4-4-2) Posocco Vallarsa<br />
6 5 Ferrari 6 5 Noro 6 5 Vanzo 6 Dei Rossi<br />
6 Ofori 6 (dal 1 ’ della ripresa Menegon )<br />
Cegalin 6 L Fortunato 6 Fossalovara 5 5<br />
(dal 10’ della ripresa Sarrapochiello 6) Gallo<br />
5 (dal 45’ della ripresa Carraro sv) Allenatore<br />
Clementi<br />
PORFIDOALBIANO (4-4-2) D Ferrari 5 5 Pe<br />
ruzzi 6 Barbacovi 6 Sega 6 D’Andretta 6<br />
Della Sega 5 (dal 1’ della ripresa Michelon 6)<br />
Sceffer 6 Manzatti 6 5 (dal 1 ’ della ripresa<br />
Mulchande 6) Decarli 5 5 (dal 24’ Fanti 5 5);<br />
Bertolucci 6 5 Ferrari 5 Allenatore Ceraso<br />
ARBITRO Cornero di Genova 5<br />
MARCATORE Nella ripresa al 42’ Menegon<br />
SAMBONIFACESE - U. QUINTO 1-0<br />
SAMBONIFACESE (4-4-2) Milan Ruffini<br />
6 5 P Sarzi 6 Donzella 6 Pimazzoni 6 5<br />
Fattori Bellomi 6 5 Confetti 6 Correzzola 6<br />
(dal 42’ della ripresa Meda 6) C Sarzi 6 (dal<br />
15’ della ripresa Lavagnoli 6 5) Caobelli 6 (dal<br />
26’ della ripresa Bregolin 6) Allenatore Otto<br />
ni<br />
UNION QUINTO (4-4-2) Marcato 6 Zago 6<br />
Pivetta 6 Martigno 6 Micheletto 6 5 Wagner<br />
6 Lorenzetto 6 (dal 12’ della ripresa Paiaro 6)<br />
Niero 6 Bandiera 6 De Silvestro 6 5 Bacchin<br />
6 (dal 1’ della ripresa Bolzan 6) Allenatore<br />
Castellan<br />
ARBITRO Altavilla di Saronno 6<br />
MARCATORE Nella ripresa al 1 ’ Correzzola<br />
TRENTINO - BOLZANO 2-0<br />
TRENTINO(4-3-3) Sellan 6 5 Bazzanella 6 Fili<br />
zola 6 Masini 6 Rossi 6 5 Sacchi Zuccon<br />
6 5 (dal 33’ della ripresa Escalante sv) Vitaglia<br />
no 6 Vettoretto 6 Guerra 6 (dal 23’ della ripre<br />
sa Torresani sv) Sessolo 5 (dal 35’ della<br />
ripresa Tranquillini sv) Allenatore Gaburro<br />
BOLZANO (4-1-4-1) Paoletti 5 5 Armah 5 (dal<br />
130’ della ripresa Capisani 6) Garbero 5 Fran<br />
zoso 6 Dalla Bona 5 5 Celia 5 5 Amofah 6<br />
Brustolin 6 Mariotti 5 (dal 13’ della ripresa<br />
Scaratti 6 5) Roman Del Prete 5 5 (dal 1 ’<br />
della ripresa Andreson 6) Carbone 5 Allenatore<br />
Gazzetta<br />
ARBITRO Liberti di Pisa 5 5<br />
MARCATORE Al 2 e nella ripresa all’<strong>11</strong>’ Ses<br />
solo<br />
Il Trentino supera<br />
il Bolzano e lascia<br />
l’ultimo posto<br />
all’Albiano che cade<br />
in casa del Montecchio<br />
La Sambonifacese<br />
ferma la corsa<br />
del Quinto<br />
I padroni di casa hanno annichilito per un’ora abbondante i veneti salvo mettere in scena il suicidio perfetto con la disattenzione difensiva a metà ripresa<br />
Il gioco all’Itala i tre punti a Verona<br />
Visintin e Blasina litigano con la palla:<br />
Congalves non si fa pregara e fredda Striatto<br />
Da quella fascia al 10’ serve un invitantepalloneinmezzodeviatoafaticain<br />
cornere,suglisviluppideltirodallabandierina,<br />
è sempre lui a pennellare per<br />
Carli che appostato nell’area piccola<br />
manca di un niente l’impatto con la sfera.Al16’lapunizione<br />
tesadiMarinodalla<br />
sinistra crea una mischia davanti a<br />
Chesini, la zampata di Arcaba sembra<br />
vincente ma l’estremo si salva d’istinto e<br />
lasuccessivarovesciatadiNetoaccarezza<br />
il palo. La Virtus Vecomp appare sorpresa<br />
dalla veemenza isontina. E l’undici<br />
di Zoratti non si tira indietro innescato<br />
dallo scatenato Marino che al 20’ serve<br />
in profondità Sebastiano Blasina abile<br />
a prendere il tempo a Dal Corso, a<br />
mettere a sedere Saorin salvo poi trovare<br />
nel miracoloso Chesini un baluardo<br />
insuperabile. Della capolista ancora<br />
nessuna traccia. Al 24’ Peroni apre sulla<br />
destra per Marino che approfitta del buco<br />
di un difensore per cercare Neto la<br />
cui girata in prossimità del dischetto<br />
non è però precisa. Al 26’ tocca a Bernecich,<br />
servito innavertitamente da Saorin,impegnare<br />
Chesini con un rasoterra<br />
dallimitementre al28’lazuccata diCarli<br />
esce di pochi centimetri. La Virtus Vecomp?<br />
Primo labile segnale di presenza<br />
al 31’ con un piazzato di Goncalves parato<br />
a terra da Striatto. Un preziosimo di<br />
Marino,colposotto,nonsfruttatoadovere<br />
da Bernecich fa da prologo al primo<br />
seriotentativoscaligero:bottadiGoncalves<br />
non trattenuta dal portiere e Gironi<br />
da ottima posizione spara alto. Lo scampatopericoloridàlinfaall’azioneitalina<br />
con l’ennesima iniziativa di Marino che<br />
al 38’ smarca Seba Blasina: diagonale<br />
fuori dalla portata di Chesini ma appena<br />
largo sul palo lontano. La prima frazione<br />
letteralmente dominata dall’Itala<br />
San Marco si chiude con l’ennesima opportunità<br />
non concretizzata dagli uomini<br />
di Zoratti: è il 44’ quando Marino, immarcabile,<br />
recapita un altro "bacio" da<br />
destra per l’incornata a colpo sicuro di<br />
Arcaba che manda la palla a colpire lo<br />
spigolo della trasversale.<br />
Anche dopo la pausa l’Itala riparte a<br />
tavoletta, ma senza fortuna e così tra il 9’<br />
ed il 13’ arrivano le occasioni in contropiede<br />
targate Gironi e Goncalves, mentrel’Italarispondeal19’conun’invenzione<br />
di Neto (giravolta su se stesso e colpo<br />
di tacco) e successivo cross per il colpo<br />
ditestadiMarinoneutralizzatodaChesini.<br />
A metà ripresa però il risultato prende<br />
la strada di Verona. Un lancio dalle<br />
retrovie senza particolari velleità non è<br />
controllato da Visintin e Simone Blasina,<br />
Goncalves ringrazia e fredda Striatto.<br />
Passano un paio di minuti e Peroni si<br />
fa espellere per un fallo su Lechthaler<br />
(graziato). La Virtus spreca il raddoppio<br />
conGoncalves,maal44’èChesiniavolareall’incrociopersmanacciarelazuccata<br />
di Pizzutti. La beffa è servita.<br />
GRADISCA. Gioca e domina l’Itala San Marco, vince la<br />
Virtus Vecomp che rimane imbattuta e capolista. Certe stagioni<br />
nascono sotto una buona stella ed i veronesi possono<br />
davvero rappresentare la variante incomoda al tavolo della<br />
promozione. Poco da imputare ai ragazzi di Zoratti che sono<br />
andati in doppia cifra quanto ad occasioni create, hanno<br />
annichilitoperun’oraabbondantegliavversarisalvomettere<br />
in scena il suicidio perfetto con la disattenzione difensiva,<br />
seguita a stretto giro di posta dall’espulsione del rientrante<br />
Peroni, che a metà ripresa ha permesso a Goncalves<br />
di presentarsi solo soletto al cospetto di Striatto e batterlo.<br />
L’Itala San Marco ci mette poco ad intuire che di fronte, a<br />
dispetto dei numeri impressionanti snocciolati dagli scaligeri,nonhail“babau”<br />
eprendedipettolagara.Ilpiù vivace<br />
ed intraprendente è sicuramente Marino che si muove alle<br />
spalle di Neto cercando spazio soprattutto a destra.<br />
Zoratti scagiona la sua squadra:<br />
la miglior partita della stagione<br />
SANVITESE<br />
MEZZOCORONA<br />
0<br />
3<br />
SANVITESE Venuto 5 5<br />
Francescato6 Franceschi<br />
nis 5 5 Perenzin 6 Leonar<br />
duzzi 6 Beacco 6 (2 ’ st<br />
Pagura 6) Maiero 6 (24’ st<br />
Marzin 6) Marta 5 5 Rossi<br />
6 5 Nonis 6 Fantin 5 5 (12’<br />
st Nadarevic 6 5) Allenatore<br />
Zanin<br />
MEZZOCORONA Macchi<br />
Lordi 6 Ceravolo 6 Gio<br />
ia 6 Berardo 6 5 Pelizzari<br />
6 Campagnolo 6 Squa<br />
drani 5 Simoni 6 (2 ’ st Bai<br />
do 6 5) Di Benedetto<br />
(36’ st Allegrini 6) Panizza<br />
6 (13’ st Mele 6 5) Allenatore<br />
Rastelli<br />
ARBITROAureliano di Bolo<br />
gna 5 5<br />
MARCATORI Nella ripresa<br />
al 4’ Panizza al 16’ Berar<br />
do al 4 ’ Mele<br />
NOTE Espulso: Squadrani<br />
per gioco violento Ammo<br />
niti: Nonis e Panizza<br />
LO SPOGLIATOIO<br />
GRADISCA. Pomeriggio maledetto<br />
per l’Itala San Marco, ma il<br />
tecnico Giuliano Zoratti scagiona<br />
ugualmente i suoi. Il secondo stop<br />
stagionale è figlio dell’unica imperfezione<br />
nell’arco dei novanta<br />
minuti,maanchesenon soprattutto<br />
della fiera dello spreco<br />
biancoblù al momento di concretizzare<br />
una superiorità a tratti<br />
schiacciante.<br />
«Ci consoliamo con un fatto: impossibile<br />
perdere in futuro simili<br />
gare giocate su livelli assoluti. Ai<br />
miei ragazzi non posso che fare i<br />
complimenti per come hanno intrepretatoecondottolagara.E’stata<br />
la prestazione più brillante e<br />
convincente della stagione. E di<br />
fronteavevamolacapolistaarrivata<br />
a Gradisca ancora imbattuta. Se<br />
ha lasciato la città candida deve<br />
ringraziare davvero la buona sorte.BravalaVirtusVecompacolpir-<br />
cied affondarci nell’unica vera occasione<br />
creata. Anzi, nemmeno<br />
creata perché siamo stati noi a regalargliela.<br />
Purtroppo nel calcio<br />
ci stanno anche queste autentiche<br />
doccie scozzesi».<br />
Dopo il ko di Pordenone e la settimana<br />
contraddistinta dalla dolorosa<br />
rinuncia a Mirco Vosca dovevate<br />
mandare un segnale. «E l’abbiamo<br />
fatto. Il risultato conta, ci<br />
mancherebbe, ed è stato negativo.<br />
Peròcomeallenatoreèmiocompito<br />
guardare oltre e l’Itala San Marco<br />
contro la Virtus Vecomp ha fatto<br />
la partita anche quando è rimasta<br />
in dieci. Non a caso il loro portierehacompiutol’ennesimagrandeparatasuPizzuttiinpienorecupero.<br />
Il pareggio sarebbe stato se<br />
non altro un premio di consolazioneperquantoespresso<br />
dallasquadra.<br />
L’arbitro? Non all’altezza per<br />
una gara di cartello».<br />
Il Mezzocorona spinge sempre più giù i biancorossi. Ora è a rischio la panchina di Zanin<br />
Sanvitese vittima della regina<br />
Marino, praticamente immarcabile, è stato il migliore in campo<br />
SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Reducedaduepesantirovesciconsecutivi<br />
contro Union Quinto e Tamai, nei quali<br />
aveva subito ben nove reti segnandone<br />
solamente una, la Sanvitese ospitava la<br />
capolista Mezzocorona con la consapevolezzadinonpoterpermettersiulteriori<br />
passi falsi. Doveva essere la partita<br />
della vita, da giocare col coltello tra i<br />
denti. Ma soprattutto era una partita<br />
che non andava assolutamente persa e,<br />
invece, è arrivata la terza sconfitta e ancora<br />
con un risultato pesante: 3-0.<br />
Difficile ora scommettere sul permanenza<br />
di Zanin sulla panchina biancorossa.<br />
Per carità, le tre sconfitte contro<br />
le tre squadri più forti del torneo possono<br />
anche starci, ma a preoccupare sono<br />
soprattuttole dimensioni diqueste, con<br />
le ovvie ripercussioni negative sull’umoredeigiocatoriedituttol’ambiente.Eppure<br />
ierilaSanvitesenonerapartita<br />
male, anzi. Orfano dello squalificato<br />
Giordano, Zanin arretra Perenzin in<br />
difesa, schierando una linea mediana<br />
molto fisica con Marta, Beacco e Maiero.<br />
Davanti Fantin e Nonis insieme al<br />
rientrante Rossi. I padroni di casa sembrano<br />
giocare con la giusta determinazione<br />
e pian piano prendono in mano la<br />
partita, oscurando completamente il<br />
Mezzocorona, tanto da chiedersi se<br />
quellavenutaaSanVitoèlastessasquadrache<br />
qualche settimana aveva incantato<br />
per oltre un’ora a Tamai. Al 20’ su<br />
invito di Fantin, Rossi trova il tempo<br />
per battere a rete, ma il diagonale esce<br />
di poco a lato.<br />
Ancora Rossi protagonista alla mezzora:Nonisbatterapidouncalciodipunizione,mettendoilbombersolodavantialportiere.Ottimol’aggancio,incredibilmente<br />
fuori la conclusione. Ci prova<br />
poi Franceschinis da fuori, ma Macchi,<br />
attento, blocca a terra. Sul finire della<br />
primafrazioneancoraRossi calciaa retesuglisviluppidiuncorner,mal’estremo<br />
trentino è bravo a mettere fuori. In<br />
avviodi ripresa lasvolta del match.Al 4’<br />
scontro di gioco sulla fascia sinistra tra<br />
Gioia e Beacco che resta a terra. L’arbitro<br />
non fischia e l’azione prosegue, ci si<br />
aspetta che i giocatori del Mezzocorona<br />
mettano fuori, ma così non è. Di Benedetto<br />
crossa, arriva Panizza che di piatto<br />
segna. La Sanvitese accusa il colpo.<br />
Così al 16’ giunge il raddoppio ospite.<br />
Azione d’angolo, palla per Di Benedetto<br />
che mette in mezzo, indecisione tra<br />
Venuto e Franceschinis, ne approfitta<br />
Berardo che più con la spalla che con la<br />
testa insacca. La Sanvitese prova a rialzarelatesta,maNadarevicprimaeRossi<br />
poi si vedono negare da Macchi il gol.<br />
Al 48’, in contropiede, la terza rete ospite<br />
ad opera di Mele.<br />
ITALA S.M.<br />
VIRTUS VECOMP<br />
0<br />
1<br />
ITALA SAN MARCO Striatto<br />
6 5 Cantarutti 6 Simone<br />
Blasina 5 5 (2 st Moras<br />
6 5) Visintin 5 5 Peroni 5<br />
Arcaba 6 5 Seba Blasina<br />
Carli 6 5 Marino 5 Neto<br />
6 5 Bernecich 6 5 (40 st<br />
Pizzutti 6) All. Zoratti<br />
VIRTUS Chesini 5 G De<br />
Rossi6 Dal Corso 5 Angeli<br />
co Saorin 5 5 Lechthaler<br />
6 Pavan 5 5 F De Rossi 6<br />
(10 st Arsie 6) Goncalves<br />
(45 st Lallo) Gironi 6 5 Ma<br />
setti 6 5 (30 st Galliazzo 6)<br />
All. Fresco<br />
ARBITRO Giallanza di Cata<br />
nia 5<br />
MARCATORE Nella ripresa<br />
al 24 Goncalves<br />
NOTE Ammoniti Carli Angeli<br />
co peroni Simone Blasina<br />
Arsie Espulso al2 st Pero<br />
ni<br />
COL MONTEBELLUNA<br />
TAMAI. La solita disat<br />
tenzione difensiva un pizzi<br />
co di sfortuna una spinta ge<br />
nerosa ma sterile nel tentati<br />
vo di recuperare lo svantag<br />
gio La terza sconfitta conse<br />
cutiva della Sacilese un<br />
mix di tutto questo Conti<br />
nua dunque il tab casalin<br />
go dei biancorossi (che nel<br />
la circostanza hanno gioca<br />
to a Tamai per<br />
l’indisponibilit dell’impian<br />
to di Fontanafredda) si inter<br />
rompe quello esterno del<br />
Montebelluna Eppure le pri<br />
me battute avevamo illuso il<br />
pubblico biancorosso:<br />
cross di Llullaku testa di Za<br />
nette palla a lato di non mol<br />
to Un lampo senza seguito<br />
Il Montebelluna infatti<br />
cresce con il passare dei mi<br />
nuti Nardi detta i tempi go<br />
dendo di ampia libert in<br />
mezzo al campo E al 14’<br />
proprio una sua verticalizza<br />
zione libera pericolosamen<br />
te al tiro Tessaro Il vantag<br />
gio scaturisce 2 minuto do<br />
po da uno schema su puni<br />
zione: Nicoletti batte Nardi<br />
fa da sponda il neoacquisto<br />
Cvetkovic gira a rete sor<br />
prendendo Calligaro Il pri<br />
mo segnale di reazione si re<br />
gistra al 34’ quando Crsito<br />
foli nel frattempo spostato<br />
da sinistra a destra del tri<br />
dente offensivo calcia ver<br />
so Zattin Il portiere non trat<br />
tiene si avventa Tormen<br />
ma l’impatto infelice Sfu<br />
SACILESE<br />
MONTEBELLUNA<br />
0<br />
1<br />
SACILESE Calligaro 5 5 Za<br />
nette 6 Ziliotto 6 (Da Dalt<br />
6 5) Moretti 5 5 Faloppa<br />
5 5 Vecchiato 6 Llullaku<br />
6 5 Rossitto 5 5 (Albanese<br />
sv) Tormen 6 Buonocun<br />
to 5 5 Cristofoli 6 5 All.<br />
Borgato<br />
MONTEBELLUNA Zattin 6<br />
Masiero 6 5 Furlanetto<br />
6 5 Marconato 6 Nicoletti<br />
6 5 Simeoni 6 Tessaro 6<br />
(Biasuzzi sv) Garbini 6<br />
Cvetkovic 6 5 Nardi<br />
(Squizzato sv) Zalla 6 (Fa<br />
brin sv) All. Fonti<br />
ARBITRO Giannotia di Brin<br />
disi 6<br />
MARCATORE Al 16’<br />
Cvetkovic<br />
NOTE Ammoniti: Zanette<br />
Nicoletti Cvetkovic e Nar<br />
di<br />
Sacilese: è la terza<br />
sconfitta consecutiva<br />
ma il pareggio mentre sul<br />
versante opposto il Monte<br />
belluna (che in precedenza<br />
aveva protestato per un gol<br />
annullato a Cvetkovic) va vi<br />
cinaal raddoppio con un pal<br />
lonetto di Zalla deviato in<br />
angolo da Calligaro Tutt’al<br />
tra partita a inizio ripresa La<br />
Sacilese spinge sin dall’av<br />
vio alla ricerca del pari E do<br />
po nemmeno un giro d’oro<br />
logio con una potente puni<br />
zione di Tormen costringe<br />
Zattin alla deviazione con i<br />
pugni La successiva con<br />
clusione d Buonocunto ter<br />
mina alta Ancora pi perico<br />
losa la formazione bianco<br />
rossa al ’ con un colpo di<br />
testa di Tormen su cross<br />
dalla sinistra di Cristofoli Il<br />
forcing liventino continua e<br />
al 22’ Moretti raccogliendo<br />
un piazzato da destra diRos<br />
sitto da fuori area mette i<br />
brividi alla porta veneta<br />
Lo imita poco dopo Buo<br />
nocunto La Sacilese si affi<br />
da anche alle conclusioni<br />
dalla distanza Un’alternati<br />
va alle incursioni degli ester<br />
ni Su una di queste Da Dalt<br />
al 32’ mette in mezzo un pal<br />
lone invitante su cui Tormen<br />
giunge con un pizzico di ri<br />
tardo Sulla sinistra si incu<br />
nea pure Llullaku: una ser<br />
pentina che si spegne den<br />
tro l’area Il Montebelluna<br />
agisce di rimessa E prima<br />
dello scadere coglie un palo<br />
esterno con Cvetkovic Per<br />
lui un esordio d’applausi<br />
Serie A2: il Chiasiellis<br />
resta a un punto dalla vetta<br />
Marinig e Berardo ko<br />
C A L C I O<br />
F E M M I N I L E<br />
Cester fa il colpo a Bari<br />
Serie C: Trasaghis e San Gottardo comandano<br />
nonostante qualche brivido di troppo<br />
BARI. Un gol di rapina della<br />
specialista Cester basta e<br />
avanza al Chiasiellis per rientrare<br />
anche da pari con l’intero<br />
bottino. Una vittoria, voluta<br />
con tutte le forze dalle ragazze<br />
udinesi per dedicarla al loro<br />
capitano, che permette alla<br />
squadrafriulanadirestareagganciata<br />
alla capolista Trento<br />
mentre la classifica comincia<br />
ad assumere un aspetto sempre<br />
più chiaro. Sull’insidiosa<br />
terreno sintetico dell’impiantopugliese(afarnelespesesono<br />
state Marinig e Berardo<br />
messekodainfortunialginocchioeallacaviglia),ilChiasiellis<br />
ha costruito il successo con<br />
un primo tempo giocato a<br />
buon ritmo e coronato dal gol<br />
di Cester. Un tocco ravvicinatoal<br />
termine di un’azione insistita<br />
nell’area barese dopo<br />
Cristina<br />
Magnani<br />
è stata<br />
decsiva<br />
anche<br />
nel prezioso<br />
successo<br />
di Bari<br />
che Degrassi si era vista neutralizzare<br />
una botta a colpo sicuro<br />
dall’ottima Lamparelli.<br />
UnvantaggiocheilChiasiellis<br />
ha facilmente portato negli<br />
spogliatoi all’intervallo. Ma<br />
nellaripresalasquadradiGrigolo<br />
ha dovuto stringere i denti<br />
davanti alla reazione delle<br />
pugliesi anche a causa dell’incidente<br />
che ha messo fuori<br />
causa Marinig al 26’. A corto di<br />
difensori vista l’assenza di capitan<br />
Dazzan, Urbani e Di<br />
Giorgio(rimasteinFriuli),Grigolo<br />
ha dovuto rimescolare le<br />
cartearretrandoGressanieinserendo<br />
a centro campo la slovena<br />
Malesevic. Nel momento<br />
più difficile comunque ci ha<br />
pensato Magnani, come la domenicaprimacontroilRavenna,<br />
a tenere chiusa la porta<br />
friulanacondueinterventicapolavoro<br />
in sequenza su Ceci<br />
e Di Turi. Nel rovente finale<br />
c’è stato anche spazio per l’esordiente<br />
Eva Scomparin,<br />
dentroalpostodellaiellattissima<br />
Berardo. E la sedicenne,<br />
prodotto del settore giovanile<br />
rossoblù, ci ha messo poco a<br />
superare l’emozione per poi<br />
tenereilcampocomeunaveterana.<br />
NUOVA BARI<br />
CHIASIELLIS<br />
0<br />
1<br />
NUOVA BARI Lamparelli<br />
Biallo Lavopa Patimo<br />
(Buonamico) Trotta Ra<br />
na Pinto Anaclerio Papa<br />
picco Di Turi Ceci (Da<br />
gnello) Allenatore Pappa<br />
gallo<br />
CHIASIELLIS Magnani<br />
Canciani Marinig (Malese<br />
vic) Giovannini Migotto<br />
Miani Gressani Spilotti<br />
Bortolus (Berardo Scom<br />
parin) Degrassi Cester Allenatore<br />
Grigolo<br />
ARBITRO Roca di Foggia<br />
MARCATRICE Al 36’ Ce<br />
ster<br />
NOTE Spettatori: 200 circa<br />
Ammonita Marinig Recu<br />
pero: 1’ e 3’<br />
SERIE B<br />
Campagna sempre<br />
più sù, Rivignano giù.<br />
Lasestadiandatanelgirone<br />
B di <strong>serie</strong> B ha visto<br />
la vittoria di forza<br />
del Campagna (2-1) a<br />
spese della ex capolista<br />
Exto Scledum e la netta<br />
sconfitta (4-0) delle udinesi<br />
sul campo del<br />
Brixen che ricaccia le<br />
granata all’ultimo posto<br />
della classifica.<br />
Per il Campagna, sottodiungoleconunagiocatrice<br />
in meno (espulso<br />
il portiere Miani) sono<br />
andate a segno Pizzin<br />
e Sedonati su rigore.<br />
San Gottardo e Trasaghis marciano<br />
a punteggio pieno verso lo scontro diretto<br />
e per il momento i due tecnici devono<br />
più fare attenzione a mantenere<br />
a mille l’attenzione e la concentrazione<br />
delle loro squadre che preparare<br />
alchimie per sorprendere gli avversari.<br />
Lo si è capito dalle gare di ieri che<br />
hanno visto le due capoliste prima<br />
prendere il largo, poi mollare la presa<br />
e rischiare qualcosa.<br />
Avanti per 3-0 sul campo del Montebello<br />
(doppietta di Bredariol e rete di<br />
El Atrafi) il San Gottardo alla fine si è<br />
ritrovato con una vittoria di stretta misura<br />
(3-2), mentre il Trasaghis - a sua<br />
voltainvantaggioditregol(firmatidalla<br />
scatenata Macuglia autrice di una<br />
cinquina)- primadi dilagare conl’Udine<br />
si è fatto avvicinare fino al 3-2.<br />
Nella scontata vittoria della Libertas<br />
Pasiano (7-0) sul Sant’Andrea merita<br />
una segnalazione il poker della giovaneDeVal,mentreaUdinesièconsumata<br />
l’unica sorpresa della giornata,<br />
ovvero la larghissima vittoria (6-0) del<br />
Royal Cordovado a spese dei Fortissimi.<br />
Uno stop inatteso che costringe le<br />
giallorosse di Genna a mollare al Pro<br />
Farra(quattrogolalRoianofirmatiCabas,Scarel,<br />
PiazzaeAntoniol) ilquarto<br />
posto. Fa tre passi avanti anche il Tre<br />
Stelle, ma che fatica per battere il Gemona!<br />
Cerratoe Stoccorimediano nella<br />
ripresa dopo un primo tempo nel segno<br />
delle baby gemonesi in vantaggio<br />
con Pontarini. L’unico pareggio esce<br />
sullaruotadiPorciadovelaLibertassi<br />
vede acciuffare al 92’ dal Faedis.<br />
Primavera. I risultati della 9ª giornata:<br />
Mestre-Vittorio Veneto 1-3; Campagna-Tavagnacco<br />
0-2; Belluno-Padova<br />
2-6, Pro Farra-Vicenza 2-1, Venezia-<br />
LibertasPasiano.RiposavailChiasiellis.Classifica:Tavagnaccopunti24;VeneziaJesolo<br />
21; Chiasiellis 15; Campagna<br />
e Vittorio Veneto 13; Mestre 12; Libertas<br />
Pasiano e Padova 4; Belluno 3;<br />
Pro Farra e Vicenza/B 0. Il Vicenza/B è<br />
fuori classifica.
12 SPORT GORIZIA<br />
Calcio. I rossoneri infilano la settima vittoria di fila e sorpassano la Fincantieri, costretta al pareggio dal Santamaria<br />
La Pro Gorizia sa ancora vincere<br />
Esposito piega lo Staranzano, il Capriva balza da solo in testa alla classifica<br />
Arcaba dell’Itala in azione<br />
GORIZIA.Nientegolecontenuti<br />
tecnici mediocri nell’atteso<br />
derby del “Fratelli Calligaris”,dovea<br />
fare la differenzasono<br />
state soprattutto le assenze.<br />
Senza il suo uomo più in forma<br />
(Citossi, squalificato) e con Coccolo<br />
in panchina per scelta tecnica,<br />
la Pro Romans riesce nell'<br />
impresa di non concludere verso<br />
la porta azzurra per un'ora<br />
mailMonfalcone(privodiGodeas,<br />
Beltrame, Birtig, con Pinos a<br />
mezzoservizioeLardieriinpanchina),<br />
decisamente più intraprendente<br />
nella prima frazione,<br />
chiusasi con l'occasionissima<br />
sprecata da Spetic, si spegne<br />
progressivamente nella ripresa<br />
dopo l'espulsione di Mainardis.<br />
Golespattacolo,invece,aTolmezzo<br />
dove la Juventina porta a<br />
casa gli applausi ma anche la<br />
quinta sconfitta nelle ultime 7<br />
giornate.<br />
Biancorossi ancora dentro il<br />
tunnel, infatti, dopo essersi illusi<br />
nella prima frazione grazie al<br />
provvisorio vantaggio firmato<br />
daNegro.Inavviodiripresa,però,<br />
la solita amnesia dell'undici<br />
di mister Dorino Furlan, riuscito<br />
nell'impresa di subire gol dopo<br />
nemmeno 1' di gioco.<br />
Una doccia fredda diventata<br />
gelata nel giro di un quarto<br />
d'ora,con dueclamorosi"regali"<br />
della difesa goriziana raccolti<br />
dal bomber carnico Damiani.<br />
Sconfitta stavolta pesante anche<br />
in classifica, con la Juventina<br />
che ha visto dimezzarsi (da 6<br />
a 3 punti) il suo vantaggio sulla<br />
zona-retrocessione.<br />
Scendendo in Promozione<br />
continua la favola del Capriva<br />
di mister Coceani che, contro i<br />
triestini del San Giovanni (battuti2-0),calail"settebello".Settima<br />
vittoria consecutiva e 10˚ risultatoutiledifilaperirossoneri,<br />
con il "record" firmato tutto<br />
nella ripresa dalle reti di Zienna<br />
(su rigore concesso per fallo<br />
su Buso) e Concion.<br />
Un filotto, quello del Capriva,<br />
premiato per l'occasione anche<br />
dal primato in solitaria vistoil<br />
concomitantemezzo passo<br />
falso casalingo della Fincantieri,<br />
fermata sul 2-2 al "Cosulich"<br />
dal Santamaria. Un punto, comunque,<br />
capace di confermare<br />
lospessoreeilcaratteredell'undici<br />
di mister Albanese che, nonostante<br />
le assenze di Favero,<br />
Bozic e Baciga e con Novati a<br />
minutaggio ridotto, riesce nell'<br />
impresa di recuperare negli ultimi<br />
10' il doppio svantaggio. Di<br />
MilansurigoreediGuidainpieno<br />
recupero le reti biancocelesti.<br />
Dopo 4 sconfitte di fila, invece,esce<br />
finalmentedallacrisila<br />
Pro Gorizia che, grazie ad una<br />
retediEspositonelfinalediprimo<br />
tempo, si aggiudica il derby<br />
del "Campagnuzza" contro lo<br />
Staranzano dell'ex Luxich. Un<br />
puntoinpienorecupero, infine,<br />
anche quello ottenuto dal Mariano,<br />
per due volte costretto a<br />
inseguire contro il San Luigi.<br />
Buon avvio dei rossoblu che<br />
sprecano con Giolo mentre non<br />
perdona il bomber triestino Degrassi.<br />
Furlan trova il guizzo<br />
per firmare l'1-1 ma i rossoblu<br />
protestanopocodopoperungol<br />
inspiegabilmente annullato a<br />
Cirkovic(perpresunto fallodello<br />
stesso giocatore). Ancora Degrassi<br />
castiga il Mariano prima<br />
dell'intervallo ma nella ripresa,<br />
proprio al 90', è Giolo a salvare i<br />
suoirealizzandoil5˚centropersonale<br />
in campionato.<br />
Un’immagine del derby tra Pro Gorizia e Staranzano<br />
Calcio <strong>serie</strong> D. Il tecnico Zoratti non si dà pace per il ko con la capolista Virtus Vecomp che è stata dominata<br />
Rabbia Itala: «Sconfitta assurda»<br />
GRADISCA. Pomeriggio gonfio<br />
di rimpianti per l’Itala San<br />
Marco, che ruba la scena al cospetto<br />
della capolista Virtus Vecomp<br />
dominandola per oltre<br />
un’ora senza riuscire a colpirla.<br />
Sei le occasioni nitide più una<br />
traversa all’attivo dei biancoblù<br />
che,complicel’unicaimperfezionenell’arcodei90’,allafinesono<br />
finiti gambe all’aria. Secondo<br />
stop di fila, primo al “Colaussi”,<br />
dunque, per l’undici gradiscano<br />
cheoraèstaccatodiseipuntidalla<br />
vetta. Ma non è tanto questo il<br />
problema, poiché la stagione è<br />
ancora lunga. Il fatto è che non<br />
puoi permetterti il lusso di chiudere<br />
in un angolo la battistrada,<br />
costringerlaametteredaparteil<br />
suo rinomato “calcio champagne”<br />
per attrezzarsi a salvare la<br />
pelle e, dopo averla graziata più<br />
e più volte, concederle pure la<br />
palla giusta per lasciare Gradisca<br />
con le tasche piene.<br />
«Ci consoliamo – spiega Giuliano<br />
Zoratti – con una cosa: impossibile<br />
perdere in futuro simili<br />
gare giocate su livelli assoluti.<br />
Ai ragazzi non posso che fare i<br />
complimenti.Èstatalaprestazione<br />
più brillante e convincente<br />
della stagione. Non vorrei essere<br />
lapalissiano, ma devo dirlo: è<br />
mancatosoloesoltantoilgol.Poi<br />
è arrivata la beffa con quella disattenzione<br />
difensiva. Purtropponelcalciocistannoanchequeste<br />
autentiche docce scozzesi. Il<br />
risultato conta, ci mancherebbe.<br />
Peròcome allenatoreèmiocompito<br />
guardare oltre esso e a mio<br />
avviso l’Itala contro la Virtus ha<br />
fatto la partita anche quando è<br />
rimasta in dieci. Non a caso il loroportierehacompiutol’ennesima<br />
grande parata su Pizzutti in<br />
pieno recupero. Il pareggio sarebbe<br />
stato se non altro un premio<br />
di consolazione per quanto<br />
espresso dalla squadra. L’arbitro?<br />
Non all’altezza di una gara<br />
di cartello. Non ho capito la ge-<br />
stionedeicartellini:noiammoni-<br />
tipersciocchezze, loromai puniti<br />
per il fallo tattico sistematico<br />
su Neto e Marino».<br />
Appena passati in svantaggio,<br />
capitan Peroni, al rientro dopo<br />
un mese, è stato espulso per un<br />
contatto a centrocampo a palla<br />
lontana. «Ho sbagliato – ammette<br />
il giocatore –, sono il primo a<br />
dirloperchénondovevocomportarmi<br />
in maniera istintiva. Comunque<br />
è stato il mio avversario<br />
avenirmi addosso,io hoalzato la<br />
gamba per difendermi e lui si è<br />
gettato a terra come fulminato.<br />
Abbiamo perso una partita pazzesca<br />
dominata sin dall’inizio».<br />
A parziale consolazione l’Itala<br />
San Marco si gode l’en plein di<br />
vittorieconilsuosettoregiovanile(daglijunioresnazionaliaigiovanissimisperimentali)el’odiernoprimo<br />
passoufficialedellafutura<br />
collaborazione con il Milan.<br />
Oggi pomeriggio, alle 15, infatti,<br />
si svolgerà una selezione di giocatori<br />
nati nel ’93 e nel ’94 alla<br />
presenzadelresponsabilerossonero<br />
per il Triveneto, Groppi, e<br />
di quello regionale, Bruno Rocco.<br />
Da una parte la formazione<br />
scelta dagli osservatori del Milan,<br />
dall’altra quella di elementi<br />
biancoblù.<br />
Villesse da sballo<br />
Il Pro Farra sale<br />
sul treno-salvezza<br />
GORIZIA. Dopo una sola<br />
settimana di convivenza<br />
con il Gallery (triestini<br />
fermatiierisull'1-1dalMedeuzza)<br />
il Villesse conquista<br />
il primato in solitaria<br />
delgironeCdiPrimacategoria.<br />
Una "promozione"<br />
arrivatagrazieal successo<br />
dimisuraottenutodall'undici<br />
di Cossaro (per l'occasione<br />
orfano di Goriup,<br />
Dindo, Visintin e Fort) nel<br />
derby casalingo contro il<br />
Turriaco.<br />
Gara intensa e sempre<br />
apertamadecisaal42'della<br />
prima frazione da Puntin,<br />
bravo a depositare in<br />
rete l'assist dalla sinistra<br />
di Bon. Nuova coppia, e<br />
tuttagoriziana,all'inseguimento<br />
della nuova capolista.<br />
AformarlailSanLorenzo<br />
(che nell'anticipo di sabatoèandatoaprendersii<br />
tre punti nel derby di Moraro)<br />
e il San Canzian di<br />
misterGrillo,tornatosabato<br />
alla vittoria nell'atteso<br />
derby con il Pieris.<br />
Perde terreno, invece,<br />
l'Isonzo San Pier di mister<br />
Veneziano,inchiodatosullo<br />
0-0 nella "polveriera" di<br />
Ruda.<br />
Colpo grosso per la Gradese<br />
di mister Pinatti che<br />
si conferma squadra da<br />
trasferta andando a sbancare<br />
il campo dei triestini<br />
del primorje. Partita decisa<br />
dopo appena un quarto<br />
d'ora da Meneghel e biancorossi<br />
che si tolgono per<br />
il momento dalle sabbie<br />
mobilidellazona-retrocessione.Continua<br />
il momento<br />
no, al contrario, per il<br />
Medea di mister Terpin,<br />
tornato senza punti e con<br />
la sesta sconfitta stagionale<br />
dalla trasferta in casa<br />
del Primorec.<br />
Primi segni di ripresa,<br />
invece, per il Ronchi del<br />
nuovotecnicoCaiffa(sedutosi<br />
due settimane fa sulla<br />
panchina verdeamaranto<br />
CALCIO<br />
Messaggerodellunedi<br />
2 NOVEMBRE <strong>2006</strong><br />
dopo l'esonero di Flavio<br />
Anzolin. Contro il Costalunga<br />
solo un punto ma ottenuto<br />
in rimonta e grazie<br />
alla prima rete in maglia<br />
verdeamaranto dell'attaccante<br />
Portelli, in gol al 24'<br />
della ripresa su assist di<br />
Donda.<br />
Nel girone D di Seconda<br />
categoria continua la<br />
dittatura del Ponziana (9<br />
vittoriee duepareggiin<strong>11</strong><br />
partite, con 33 gol fatti)<br />
che, strapazzando 4-0 il<br />
Terzo, consente però a<br />
ProfarraeMossadiabbandonare<br />
il penultimo posto<br />
in classifica.<br />
Un passetto avanti per<br />
il Mossa, che sabato aveva<br />
chiuso sul 2-2 il derby con<br />
l'Azzurra, un salto per la<br />
Pro Farra, capace di conquistare<br />
(1-0) la seconda<br />
vittoria della stagione nella<br />
sfida della disperazioneincasadellacenerentola<br />
Torre. Vittoria che consente<br />
di salutare la zona<br />
"calda" della classifica, invece,<br />
quella ottenuta dal<br />
Sovodnje contro il Villa.<br />
Gara nel complesso sempreinmanoaibiancocelesti<br />
che, dopo i troppi errori<br />
del primo tempo, trovano<br />
nella ripresa il vantaggio<br />
grazie a Ferletic.<br />
A chiudere il discorso,<br />
allamezz'ora,ilsolitobomber<br />
Valentinuzzi, che firma<br />
il definitivo 2-0 e sale a<br />
quota 8 nellaclassifica dei<br />
cannonieri.<br />
Vittoriascaccia-guaiancheperilFogliano,chedavanti<br />
al suo pubblico ha<br />
piegato 2-1 i triestini dello<br />
Zarja/Gaja grazie alle reti<br />
in avvio della punta Brandoline<br />
del centrocampista<br />
Commentale.<br />
Lucinico e Begliano, invece,sisonodovuteaccontentaredelparirispettivamente<br />
contro il Chiarbola<br />
seconda forza del campionato<br />
82-2) e in casa dell'<br />
Opicina (1-1).<br />
Atletica leggera. Sala storica gremita per le tradizionali premiazioni di fine stagione. Nuovo staff tecnico<br />
Ugg, campioncini in passerella<br />
GORIZIA. Nella sala storica<br />
dell’Unione ginnastica goriziana,<br />
gremita da oltre 150 persone<br />
– sotto i riflettori di Raitre –, si<br />
sono svolte le premiazioni di 70<br />
giovanidellasezioneatleticaleggera.<br />
Sono state festeggiate con<br />
grande soddisfazione le tre nuove<br />
istruttrici Laura Biagi, Tjasa<br />
Nanut(migliorpunteggiodelcorso26/30)eGiuliaTrevisan(secondo<br />
miglior punteggio 24/30) che a<br />
fineottobresisonodistinteapieni<br />
voti tra le migliori del corso<br />
per istruttori regionali indetto<br />
dalla Fidal regionale nel <strong>2006</strong>.<br />
È stato nominato anche un<br />
nuovo capo sezione, Silvia Paoletti,<br />
che si occuperà di tutte le<br />
funzioni amministrative burocratiche<br />
e sociali.<br />
La struttura tecnica è invece<br />
così composta: il settore giovanile<br />
e le categorie Pulcini, Esordienti<br />
saranno seguiti da Tjasa<br />
Nanut e Giulia Trevisan, la categoriaRagazze/ieCadettedaltecnico<br />
Elena Andretti, per il settore<br />
lanci Laura Biagi per tutte le<br />
categorie; categorie Allieve junior<br />
e assoluto settore ostacoli e<br />
saltitecnicoElisaAndretti;settore<br />
velocità e mezzofondo tecnico<br />
Elena Andretti.<br />
La manifestazione s’è iniziata<br />
allietata dai Piccoli danzerini di<br />
Lucinico che sotto la guida della<br />
responsabile, Daniela Tuzzi, si<br />
sono esibiti in tre danze: “Furlana<br />
della Contea di Gorizia”,<br />
“Cjant e bal furlan” e per terminare<br />
“Vinca”.<br />
Le premiazioni si sono iniziate<br />
con i piccolissimi nati nel<br />
2001, categoria Pulcini, e sono<br />
state premiateCinzia Guerriero,<br />
Beatrice Piciulin e Serena Tescari.<br />
Ecco gli alri premiati suddivisi<br />
per categorie.<br />
Esordienti C (anni 1999/2000):<br />
Alessandra Doria, Anna Chiara<br />
Scaini, Emanuel De Caro, NicolaMarea,FrancescoResen,MattiaSamotti,Carmen<br />
CaranoeAlberto<br />
Brancati.<br />
Esordienti B (anni 1997/1998):<br />
Anna Postorino, Margherita Pettarin,AdrianaPizzuti,AlessiaVisintin,MatildeBonello,ElenFio-<br />
rella,SamanthaGaio, GiuliaMarega,<br />
Clarissa Mocchiutti, Alice<br />
Paci, Carolina Ricci, Valentino<br />
Cappella, Julian De Caro, Filippo<br />
Majo, Riccardo Marchesan,<br />
Lorenzo Scaini, Matteo Agnelli<br />
Merogno, Andrea Rutar e Francesco<br />
Vittor.<br />
Esordienti A (anni 1995/1996):<br />
Alice Musina, Christina Pahor,<br />
SabrinaAverna,ElenaBergamasco,<br />
Caterina Ricci, Carlotta Samotti<br />
e Martin Novak Martin.<br />
Ragazzi/e(anni1993/1994):CaterinaLo<br />
Presti, FrancescaSfiligoi,<br />
Alice Turus, Adriana Romano,<br />
Giulia Brancatelli, Diletta<br />
De Marchi, Dalila Paci, Serena<br />
Peric, Mateja Zavadlav e Tadej<br />
Pahor.<br />
Cadette (anni 1991/1992): LauraCodermaz,ManuelaDean,MariaLauraOstunieFedericaQuaglia.<br />
Successivamente si è passati<br />
alle premiazioni delle ragazze<br />
dell’Uggallievejunioredellacategoria<br />
assoluta che attualmente<br />
militano in società collegate<br />
per le collaborazioni con l’Ugg<br />
(Atletica giuliana e Cus Trieste)<br />
e in atto sempre più a livello regionale<br />
per la necessaria tutela<br />
dei talenti e la salvaguardia degli<br />
atleti al fine che non migrino<br />
in altre regioni d’Italia.<br />
Allieve (anni 1989/1990): Chiara<br />
Ballarini, Alessia De Grassi,<br />
Cristina Ostuni, Alice Quaglia,<br />
Giulia Caccin, Cristina Losito,<br />
Ivana Nanut e Giulia Sponza.<br />
Junior (anni 1987/1988): Laura<br />
Biagi, Elisa Capotorto, Jenny<br />
Capotorto, Martina Quaggiato<br />
ed Elen Tomadin.<br />
Promesse<br />
(anni<br />
1984/1985/1986): Eleonora Puntin.<br />
In circa dieci anni i tecnici<br />
(nellamaggiorpartegiovani)che<br />
hanno voluto lanciarsi in questa<br />
difficile avventura, sono comunque<br />
e nonostante tutto riusciti a<br />
fare miracoli. Hanno ricostruito<br />
la Sezione con un bel gruppo di<br />
ragazze(aoggicircaunasettantina),<br />
affiatate e molto amiche tra<br />
dilorochefrequentanocostantementeilcamposportivoelepalestre<br />
(dalle tre alle quattro volte<br />
la settimana).
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Solita Virtus, solito Dimas: Itala ko<br />
Il brasiliano decide la sfida di Gradisca e tiene i rossoblù in vetta. Strepitoso Chesini<br />
Gradisca. La Virtus vestita da protagonista non stupisce più. Vince per 1-0 anche sul campo di Gradisca contro l’Itala<br />
San Marco, mantiene stabilmente la testa della classifica e la sua lunga imbattibilità che dura, ormai, da dodici<br />
giornate di campionato.<br />
E ringrazia, ancora una volta, soprattutto il suo brasiliano Dimas che, sui pochi errori della squadra friulana, dà il la<br />
alla più importante vittoria di questo torneo.<br />
Strappa applausi pure al pubblico di fede biancoceleste, il brasiliano, ma aumenta l’indice dei consensi anche Gigi<br />
Fresco che, con una formazione rabberciata e nuovamente rivoluzionata (alla vigilia sono costretti a dare forfait anche<br />
Cipriani, recuperato dalla squalifica ma non dall’influenza, e Lallo, che va in panchina e poi in campo, qualche minuto,<br />
per onor di firma) gestisce l’incontro nel migliore dei modi.<br />
L’allenatore rafforza la difesa con l’inserimento a sorpresa di Daniele Dal Corso (nelle prime undici partite di<br />
campionato uno dei bomber di riferimento della squadra di Borgo Venezia), rimodella Gi ulio De Rossi, difensore<br />
esterno di fascia sinistra (nelle gare precedenti aveva agito da centrale di difesa), responsabilizza Pavan e Saorin<br />
centrali, fa debuttare a centrocampo, dal primo minuto Masetti (con Lechthaler e Angelico a centrocampo). È una<br />
Virtus che deve soffrire per sopperire alle croniche assenze dei vari Bortignon, Pia, Romeo, Spezia e Fresolone e che<br />
deve tentare di ottenere risultato senza il suo undici migliore. Ma la strategia di Fresco e la bontà dell’organico<br />
permettono un altro miracolo. Perché ha dell’incredibile il primo tempo dei veronesi che devono resistere agli assalti<br />
dei giocatori di casa, pericolosi in più di una circostanza. Lì esce tutta la bravura del diciannovenne Chesini che al 18’<br />
salva di piede su colpo di testa di Carli. Ma il portierone virtussino si esalta in altre due circostanze: al 21’ quando<br />
Sebastiano Blasina lo obbliga a un’altra respinta di piede e al 29’ quando si distende in tuffo per deviare, in angolo, un<br />
insidioso tiro di Bernecich. L’Itala San Marco attacca a testa bassa e al 42’ sfiora il gol con un colpo di testa di Carli,<br />
splendidamente imbeccato da Marino. La sfera, nella circostanza, si stampa sulla parte esterna dell’incrocio dei pali. Gli<br />
ospiti, nei primi 45’, possono opporre solo opportunità da calci piazzati: al 22’ con un calcio d'angolo di Dimas ed una<br />
deviazione di Angelico (a lato); al 38’, sempre con il brasiliano che, su punizione, mette in crisi Striatto che respinge di<br />
petto. La ripresa ripresenta una Virtus più sicura. Gigi Fresco abbandona il 4-4-2 per un 5-3-2. Sarà per una maggiore<br />
copertura difensiva, sarà per un calo fisico degli avversari ma la squadra veronese prende possesso del centrocampo e<br />
inizia a far girare palla da par suo. All’8’ è ancora Chesini a respingere una punizione centrale ma forte di Sebastiano<br />
Blasina. L’occasione gol della Virtus capita a Dimas, che al 17’ fugge via ma anzichè concludere serve Gironi che perde<br />
il momento propizio per battere a rete. Al <strong>27</strong>’ però il brasiliano della Virtus fa tutto da solo e non perdona. Su un<br />
rimando della difesa si invola verso la porta avversaria e batte Striatto in uscita. Trascorre solo 1’ e l’Itala rimane in<br />
dieci per un plateale fallo di Peroni ai danni di Lechthaler. Ancora il brasiliano in vetrina al 41’: in slalom supera anche<br />
il portiere locale ma non riesce a concludere. Un minuto dopo è ancora lui a portare panico tra i friulani ed il suo tiro<br />
attraversa tutta l’area di rigore avversaria. Ma il sigillo alla vittoria lo mette sempre Chesini, al 45’, con una deviazione<br />
decisiva in angolo, s u testa del solito Carli.<br />
Flavio Pasetto<br />
-SPOGLIATOI<br />
Fresco: «Tre punti<br />
nonostante le assenze»<br />
Gradisca. C’è soddisfazione negli spogliatoi della Virtus. «Nuovi obiettivi? In effetti ritengo questa vittoria<br />
importantissima e decisiva», confessa mister Fresco. «Credo che la Virtus possa competere per le prime tre posizioni:<br />
almeno fino al termine del girone di andata. Poi si vedrà».<br />
Una partita che, comunque, si è rivelata piuttosto difficile...<br />
«Sapevamo che non era facile affrontare l’Itala. Hanno un ottimo attacco. E noi, per di più, avevamo una formazione<br />
incerottata, vista le dieci assenze. Non erano disponibili i vari Spezia, Fresolone, Scardina, Bortignon, Cipriani, Pia ed<br />
in panchina avevamo Montagnoli, Lallo e Romeo a mezzo servizio. Loro, intendo l’Itala, hanno giocato un ottimo primo<br />
tempo, ma poi nella ripresa abbiamo migliorato il nostro gioco e la nostra aggressività. Siamo riusciti a creare più palle<br />
gol».<br />
La Virtus è una squadra che vola...<br />
«Siamo in testa alla classifica e mi rincuora il fatto che stiamo conquistando tre quarti dei punti che servono per<br />
salvarsi 87;.<br />
Uno dei protagonisti della partita è stato senz’altro Luca Pavan. «Buon rientro? Sono contento della mia prestazione<br />
ma soprattutto della vittoria della squadra. Per quanto mi riguarda dopo la partita con la Sambonifacese avevo bisogno<br />
di un turno di riposo. E con l’Itala, al rientro per gli interi novanta minuti, è andata bene. La partita è stata<br />
combattuta. Nella ripresa il gol di Dimas e poi l’espulsione di Peroni ci hanno spianato la strada del successo».<br />
Il <strong>Campionato</strong> nazionale dilettanti si sta rivelando facile o difficile?<br />
«C’è un abisso rispetto all’Eccellenza. I giocatori sono molto più tecnici e non ci sono formazioni deboli. Tutte quante<br />
vanno in campo con una preparazione perfetta e con la voglia di vincere le partite. L’incontro con l’Itala ha dimostrato<br />
il valore dei giocatori in campo». (fl.pas.)
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
La Sambo riveste i panni della grande<br />
Bomber Correzzola stende l’ambiziosa Union Quinto: il periodo nero è alle spalle<br />
San Bonifacio. La Sambonifacese torna finalmente a sorridere: niente salti di gioia, per carità, ma un sorriso largo<br />
che torna a farsi notare sui volti dei rossoblù. Che dovevano e volevano vincere a tutti i costi.<br />
E hanno centrato in pieno l’obiettivo.<br />
È chiaro che i tre punti di ieri rappresentano soltanto un traguardo parziale ma sembrano confermare che la strada<br />
giusta è stata imboccata. Quello che più conta, al momento, è l’aver messo alle spalle il periodo nero, avendo tra<br />
l’altro vinto contro una squadra di alta classifica come l’Union Quinto, e l’aver ritrovato quelle caratteristiche - come la<br />
determinazione e l’impegno - che si erano un po’ smarrite in passato. E il quadro è incorniciato dal grande appoggio<br />
dei tifosi rossoblù del Campa, sempre presenti, anche nei momenti più difficili.<br />
La svolta di ieri si accompagna anche alle qualità di Stefano Fattori.<br />
Al suo debutto in Serie D con la maglia della Sambonifacese, l’ex difensore dell’Hellas Verona ha dato subito il suo<br />
appo rto morale e tecnico, irrobustendo sensibilmente il reparto arretrato. Mister Ottoni per questo delicato impegno<br />
torna al 4-5-1 che aveva offerto buoni segnali con la Virtus, ritrovando tra l’altro Milan tra i pali (protagonista nel<br />
parare il rigore di De Silvestro) e il gol decisivo di Correzzola. Quindici minuti di cronometro ed è l’Union Quinto a farsi<br />
vedere con Lorenzetto, la cui conclusione però è troppo debole e velleitaria e si spegne direttamente a fondo campo. Al<br />
21’ Ruffini sbaglia il cross costringendo però Marcato ad una deviazione in extremis sopra la traversa. Pochi minuti e i<br />
trevigiani ci riprovano. Dopo una <strong>serie</strong> di batti e ribatti in area rossoblù, De Silvestro prova la conclusione: Milan si<br />
distende e blocca a terra. Al 33’ Confetti, nella sua area di rigore, tocca alle spalle Niero pronto a battere a rete: per il<br />
direttore di gara è calcio di rigore. Dagli undici metri va il capitano trevigiano De Silvestro e Milan intuisce e respinge<br />
in corner in grande stile. Probabilmente è la svolta. Al 39’ Donzella prova la conclusione dalla distanza: tiro potente ma<br />
centrale, facile per la presa di Marcato. E al 46’ c’è il colpo di testa di Pimazzoni - su calcio di punizione di Donzella -<br />
con la palla che si impenna sopra la traversa della porta difesa Marcato. Si va nella ripresa con due cambi nel primo<br />
quarto d’ora nelle file trevigiane, ma è sempre la Sambonifacese a condurre il gioco. Al 14’ ci prova Correzzola con una<br />
conclusione al volo dalla distanza ma la palla si spegne direttamente a fondo campo. Quindi Ottoni inserisce Lavagnoli<br />
al posto di Claudio Sarzi e dopo 3’ arriva il gol partita. Il lancio millimetrico in profondità è proprio di Lavagnoli:<br />
Correzzola scatta sul filo del fuorigioco, scarica una botta secca e manda la palla ad insaccarsi alle spalle del portiere<br />
ospite. Al 29’ leggero brivido per la squadra di casa. De Silvestro, dopo una bella giocata, scarica il sinistro dal limite<br />
dell’area ma la palla esce di poco a lato. E alla mezz’ora sono ancora i padroni di casa a farsi pericolosi. Ancora<br />
Lavagnoli tocca verticalmente per Correzzola: la punta rossoblù prova la conclusione ma Marcato mette in angolo. Il<br />
calcio dalla bandierina offre una palla gol anche a Fattori: palla fuori di un niente. In pieno recupero l’ultima occasione<br />
per l’Union Quinto: Niero va via sulla sinistra e crossa al centro ma Milan blocca il colpo di testa di Pivetta.<br />
Lorenzo Morandini<br />
-SPOGLIATOI<br />
E il debutto di Fattori<br />
fa felice mister Ottoni<br />
San Bonifacio. Mister Claudio Ottoni può tornare finalmente a sorridere e fine gara commenta: «Sorridiamo, certo,<br />
ma dobbiamo essere nello stesso tempo pensare di non aver fatto niente. resta che abbiamo vinto contro una squadra<br />
come l’Union Quinto, squadra di alta classifica, rognosa e composta di giocatori bravi anche sotto l’aspetto tecnico».<br />
Comunque la Sambonifacese non ha sbagliato nulla.<br />
«Qualche errorino in verità l’abbiamo fatto. Le cose belle? Direi che è stato importante l’appoggio di Fattori: ha dato<br />
tranquillità dietro e anche nei momenti più delicati ha saputo gestire bene le cose. Si vede che è uno cha ha giocato a<br />
certi livelli».<br />
La Sambonifacese è sulla strada giusta?<br />
«Me lo auguro, come lo auguro a tutti i ragazzi. Siamo partiti attenti, poi il rigore parato da Milan ci ha dato la svolta e<br />
un pizzico di fortuna ci ha aiutato a portare a casa questa vittoria. Tre punti importanti, anche per darci più<br />
tranquillità».<br />
Tre punti importanti anche in prevision e delle prossime gare.<br />
«Sapevamo cosa ci aspettava e non ce lo siamo dimenticati. Tutte le partite sono importanti, dobbiamo ottenere il più<br />
possibile. Quello che conta di più è che stavolta si è visto lo spirito giusto, la determinazione e la voglia di vincere».<br />
Pare che la Sambonifacese abbia trovato anche un certo equilibrio.<br />
«In mente ogni allenatore ha la sua formazione tipo, poi per una <strong>serie</strong> di circostanze certe cose saltano, e bisogna<br />
attenersi anche ai giocatori che si hanno. Spiace per chi sta fuori, ma purtroppo l’allenatore, qualche volta anche a<br />
malincuore, deve fare le sue scelte».<br />
Insomma mister, è contento?<br />
«Si, sono contento, come lo sono anche per i ragazzi stessi. Dopo tante sofferenze si torna a sorridere ma dobbiamo<br />
comunque continuare a lavorare cercando di crescere domenica dopo domenica». (l.mor.)
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Menegon, gioia all’ultimo respiro<br />
Una rete del baby all’87’ permette al Montecchio di battere il Porfido Albiano<br />
Mont. Maggiore1<br />
Porfido Albiano0<br />
MONTECCHIO MAGGIORE (4-2-3-1): Posocco; Vallarsa, Ferrari, Noro, Vanzo; Dei Rossi, Luca Fortunato; Gallo (45'<br />
st Carraro), Ofori (19' st Menegon), Cegalin; Fossalovara (10' st Sarrapochiello). All.: Clementi.<br />
PORFIDO ALBIANO (4-4-2): Davide Ferrari; Peruzzi, Barbacovi, Sega, D'Andretta; Della Sega (1' st Michelon),<br />
Sceffer, Manzatti (19' st Mulchande), Decarli (24' pt Fanti); Bertolucci, Ivano Ferrari. All.: Ceraso.<br />
Arbitro: Cornero di Genova.<br />
Reti. Secondo tempo: 42' Menegon (M).<br />
Note. Cielo coperto e terreno in ottime condizioni; spettatori: 450 circa; ammoniti: al 16' st Ferrari (M), al 31' st<br />
Cegalin (M) e al 33' st Sceffer (A); calci d'angolo: 7-6 (2-4) per il Porfido Albiano; recupero: 3' e 4'.<br />
di Andrea Scanavin<br />
Montecchio Maggiore. I castellani volano, ancora grazie ai giovani. Dopo Sarrapochiello, Fossalovara e Fortunato,<br />
tocca stavolta a Luca Menegon - punta del vivaio biancorosso, classe '88 - firmare i l successo contro l'Albiano, il<br />
secondo consecutivo dopo quello clamoroso di Mezzocorona della settimana scorsa. Ma quanta fatica per i ragazzi di<br />
Clementi, che schiacciano i trentini nella loro metà campo nei primi quarantacinque minuti di gara, ma riescono a<br />
passare solo nel finale, dopo una mezz’oretta buona di netta flessione, forse anche fisica, come ammetterà Clementi<br />
nel dopo partita.<br />
Nella prima frazione del match contro il Porfido Albiano la squadra di Claudio Clementi preme sull'acceleratore alla<br />
ricerca del vantaggio, con gli ospiti che si difendono come possono. Al primo vero affondo i padroni di casa vanno in<br />
gol con Dei Rossi, che sul cross dalla destra di Cegalin si fa trovare libero sul secondo palo, ma la assistente Cappellin<br />
(prima collaboratrice dell'arbitro ligure Cornero) annulla per un presunto fuorigioco dello stesso capitano biancorosso<br />
(15'). Al 29' un'avanzata di Vanzo crea scompiglio tra le maglie larghe del Porfido Albiano: l'ex esterno mancino del<br />
Cologna mette dentro un cross teso dalla sinistra che Gallo spizza di testa verso Ferrari, che però blocca sicuro. Gli<br />
ospiti mettono fuori il naso dalla propria metà campo e, sugli sviluppi di un corner, la palla arriva sui piedi di Sega che<br />
impegna Posocco da distanza ravvicinata (31'). È ancora il Porfido Albiano a rendersi pericoloso, sempre su calcio<br />
piazzato, con il bel destro liftato dai venti metri di Bertolucci che lambisce il palo alla destra di Posocco (43'). Il<br />
Montecchio risponde con veemenza: doppia conclusione a botta sicura di Gallo e Vallarsa sul finire del primo tempo,<br />
ma la difesa trentina respinge entrambi gli assalti castellani.<br />
Nella ripresa il primo tiro verso lo specchio della porta arriva al 17' quando il nuovo entrato Sarrapochiello scaglia un<br />
destro dalla distanza, potente ma fuori misura. Le due squadre combattono ad armi pari, con il Montecchio che non<br />
riesce più a spingere come nella prima frazione e il Porfido Albiano che, pur pensando più a difendersi, non disdegna di<br />
farsi vedere in avanti, soprattutto in contropiede. Clementi prova anche a inserire forze fresche, come Sarrapochiello e<br />
Menegon al posto degli stanchissimi Fossalovara e Ofori, ma la musica purtroppo stenta a cambiare. A tre minuti dalla<br />
fine, però, la squadra biancorossa agguanta la rete - al quel punto insperata - che decide il match, grazie<br />
all'opportunismo del baby Menegon, che ribatte in rete una conclusione di Gallo, parata inizialmente da Ferrari.<br />
L'assalto finale dell'Albiano viene respinto con ardore dalla retroguardia castellana e soprattutto da uno strepitoso<br />
Posocco, che vola plasticamente sull'acrobazia volante di Bertolucci allo scadere.<br />
Il portiere è stato decisivo nel finale<br />
Clementi esulta<br />
e ringrazia Posocco<br />
Montecchio Maggiore. (and. sca.) Sorrisi e pacche sulle spalle al 90’ nello spogliatoio castellano. Dopo due sconfitte<br />
filate (Quinto e Tamai), la seconda vittoria consecutiva (Mezzocorona e Albiano) fa punti e morale. In più ci sono da<br />
festeggiare i super giovani biancorossi: Menegon, al primo gol in D, e Sarrapochiello, fresco di convocazione nella<br />
nazionale under 18.<br />
La soddisfazione è confermata anche dal tecnico del Montecchio, Claudio Clementi. «Siamo partiti molto bene nel<br />
primo tempo - attacca - poi nella ripresa siamo calati vistosamente, forse anche dal punto di vista fisico. Per quanto<br />
abbiamo fatto all'inizio i tre punti sono giustissimi, ma se guardiamo ai secondi 45’ l'Albiano avrebbe meritato senza<br />
dubbio un pareggio. Sono comunque molto contento sia dell'atteggiamento mentale che di quello tattico: oltre a non<br />
mollare proprio mai, questa squadra sa adattarsi ottimamente a tutte le soluzioni proposte. Infine, penso che un<br />
plauso particolare vada dato all'autore del gol, il giovanissimo Luca Menegon, ma anche ad Andrea Posocco, ancora<br />
una volta decisivo, soprattutto nell 'occasione finale».<br />
Dall’altra parte, inevitabilmente con il muso lungo, parla il tecnico trentino Stefano Manfioletti, che ha assistito al<br />
match dalla tribuna perché squalificato. «Dobbiamo recitare il mea culpa - spiega l’allenatore dell’Albiano - abbiamo<br />
preso un gol nel finale che con maggiore attenzione poteva essere benissimo evitato. Gol pesante, comunque, che<br />
decide il risultato quando ormai il pareggio pareva meritatamente conquistato. Quel che è certo è che torniamo a casa<br />
immeritatamente sconfitti e con le ossa rotte: Decarli, Sega e Dalla Sega sono stati costretti a uscire per infortuni e<br />
per una squadra come la nostra questo è peggio di una sconfitta».
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Pari interno con lo Jesolo, recriminazioni per la seconda rete veneziana. Zanatta e Zane avevano illuso il<br />
Cassola, in superiorità numerica per buona parte della ripresa<br />
Il gol è dubbio, l’ira dell’Eurocalcio è certa<br />
Eurocalcio Cassola2<br />
Jesolo2<br />
EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2): Frison; Zenere, Bianchini, Siciliano, Canacci; Carlotto, Bellan, Peruzzo, Ciscato (23'<br />
st Gazzola); Zanatta, Zane (15' st Scalco). All.: Dal Bianco.<br />
JESOLO (4-4-2): Visentin; Trolese (20' pt Giacomazzi), Scomparin, Artusi, Salviato; Baiana 41' st D'Eletto), Palombo,<br />
Salvi; Bertagno; Luppi (28' st Rossi), Gambino. All.: Giacomin.<br />
Arbitro: Papaiz di Maniago.<br />
Reti: pt: 9' Zanatta (E), 40' Gambino (J); st: 5' Zane (E), 39' D'Eletto (J).<br />
Note: cielo nuvoloso; terreno in discrete condizioni; espulso al 12' st Palombo (J) per fallo da ultimo uomo; ammoniti<br />
Scomparin (J), Baiana (J), Bellan (E), Zane (E), Bianchini (E), Canacci (E); calci d'angolo 3-3; recupero 3'-4';<br />
spettatori 350 circa.<br />
di Nicola Negrin<br />
Cassola. Le leggi del calcio sono chiare. Alla poca concretezza fa fronte il pegno. Ed è così che è arrivato il secondo<br />
pareggio consecutivo per l'Eurocalcio. Un punto che lascia l'amaro in bocca ai sostenitori rossoblu per le occasioni<br />
sprecate, un punto conquistato dagli ospiti grazie ad una svista della guardalinee Comisso. Da una parte si può<br />
recriminare per l'errore arbitrale, che pesa sul risultato come un macigno, dall'altra bisogna ammettere che l'Eurocalcio<br />
ha avuto dalla sua due nitide occasioni, mal sfruttate, per aumentare il bottino.<br />
Dal Bianco, in panchina per sostituire lo squalificato Cunico, deve fare a meno di Simonato. Partono in quinta i padroni<br />
che vanno in vantaggio al 9' grazie ad un rigore conquistato e trasformato da Zanatta. L'attaccante, nei pressi dell'area<br />
di rigore, si libera con un pallonetto di Trolese, che nel tentativo di fermarlo commette fallo. L'arbitro non ha dubbi e<br />
assegna il rigore. Sul dischetto lo stesso numero 9 con freddezza realizza la rete del vantaggio.<br />
Dopo alcune azioni insistite i locali agguantano il pareggio. A dire la verità sono più i padroni di casa a regalare la rete:<br />
Siciliano in area decide di stoppare il pallone di petto piuttosto che respingere. L'esecuzione è imperfetta, il pallone<br />
finisce così sui piedi di Luppi che mette al centro per l'indisturbato Gambino, che insacca (40'). La fine del primo tempo<br />
è tutta per i padroni di casa, ma prima Ciscato e poi Zane non riescono a deviare la palla in rete su mischia in area.<br />
Nella ripresa l'Eurocalcio scende combattivo, e come nel primo tempo il gol arriva dopo pochi minuti. È la coppia<br />
Zanatta - Zane a lasciare il segno. Il primo conquista un bel pallone al limite dell'area, protegge bene e serve per Zane<br />
che è abile ad insaccare con un tocco delizioso. Al 12' i locali si trovano in superiorità numerica, per un fallo da ultimo<br />
uomo di Palumbo su Zanatta ai limiti dell'area di rigore.<br />
I rossoblu avrebbero l'occasione per chiudere la partita dopo pochi minuti, con una bella azione orchestrata da Gazzola<br />
che termina sui piedi di Carlotto. L'esterno però alza la mira e spedisce alto da pochi passi. Successivamente ancora il<br />
giovane rossoblu avrebbe l'occasione per rifarsi, ma non è la sua giornata, e Visentin lo strega. Purtroppo siamo alle<br />
solite: gol sbagliato - gol subito. Artusi mette al centro un pallone dalla trequarti e Baiana, in evidente posizione di<br />
fuorigioco non segnalata dal guardalinee, sigla il pareggio (39').<br />
Cassola (ni. ne.) Si mastica amaro in casa Eurocalcio dopo i due punti persi sul campo di casa. La vittoria, che<br />
sembrava ormai una cosa fatta, è sfumata nel finale del secondo tempo, a causa di un fuorigioco non ravvisato. I volti<br />
e gli umori sono assai cupi, poich& #233; non è la prima volta, in questo campionato, che i rossoblu vengono<br />
danneggiati da errori arbitrali. Tuttavia si recrimina per alcune occasioni non concretizzate che avrebbero potuto<br />
chiudere qualsiasi discorso. I motivi per essere insoddisfatti, insomma, non mancano. I due punti persi, infatti,<br />
avrebbero permesso a Zanatta e compagni di muovere un significativo passo in avanti.<br />
«Potevamo chiudere la partita - commenta Giuliano Dal Bianco, sostituto dello squalificato Enrico Cunico -, ma non<br />
abbiamo approfittato della situazione. Abbiamo sicuramente pagato un po' di inesperienza, ma in ogni modo siamo<br />
stati danneggiati da un errore arbitrale».<br />
- Dispiace, perché tre punti conquistati nello scontro diretto contro lo Jesolo avrebbero potuto significare<br />
qualcosa di importante...<br />
«Attendevamo da settimane questa partita per capire effettivamente a che livello potessimo competere. Abbiamo<br />
giocato alla grande, peccato per i due punti persi. Sul campo abbiamo dimostrato quello che valiamo».<br />
- Il punto vi fa comunque rimanere a contatto con la zona playoff...<br />
«La classifica è lusinghiera, ma dobbiamo stare attenti a quel che accade alle nostre spalle. La sestultima è solamente<br />
a cinque punti di distanza, dobbiamo evitare di distrarci e continuare a lavorare con il massimo impegno in vista degli<br />
impegni che ci attendono».
Sessolo, due squilli e il Trento si rialza<br />
Battuto il Bolzano nel derby L'Albiano torna cenerentola<br />
di LUCIO GERLIN<br />
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
TRENTO - Altre due botte di Sessolo e il Trento gode. Prima vittoria casalinga per gli aquilotti che trovano<br />
il momento migliore (forse l'ultimo!) per fare bottino pieno tra le mura amiche. Battuto il Bolzano, il<br />
peggiore visto da queste parti negli ultimi anni, per 2-0 grazie ad una doppietta del super bomber<br />
gialloblù arrivato giusto in tempo per risollevare l'anemico attacco aquilotto. Vittoria che vale doppio per il<br />
Trento in quello che la tifoseria considera "il" derby, quello che conta veramente; non sarà sufficiente per<br />
dare da sola una senso alla stagione, ma almeno serve per cancellare l'umiliazione della sconfitta di<br />
Albiano, un semplice "confronto regionale" (no chiamatelo derby!), dicono i supporter aquilotti. Contenti<br />
loro, contenti tutti: perchè il match di ieri è di quelli che rischi di definire perfetti: rete che sblocca un pari<br />
annunciato (dalla qualità del match per almeno 20 minuti) al momento giusto, controllo dell'avversario,<br />
praticamente innocuo per più di un'ora, raddoppio che taglia le gambe; perfino un po' di accademia (della<br />
quale Gaburro non sarà proprio felice) quando ci si accorge che per gli altoatesini è buio pesto. Certo,<br />
Gazzetta ci mette del suo a presentare una formazione così rinunciataria: solo Carbone davanti, con Celia<br />
libero davanti alla difesa nella quale mancano Pascale e Salviato; assenze che si noteranno. Così come<br />
l'esordio di Sellan e Sacchi nel Trento, nel quale c'è anche Guerra. Gaburro rimette il cappello e per il<br />
Bolzano è una minaccia che rimane tra le righe per un quarto di gara: nel taccuino solo un buon impatto<br />
con la gara di Sacchi (al 9' alto, poi dal vertice sinistro dell'area, destro sibiliante sotto la traversa;<br />
Paoletti si salva in angolo), una punizione di Zuccon che non finisce come a Fontanafredda e il primo tiro<br />
ospite, al 22', di Brustoilin che dai 25 metri chiama Sellan alla deviazione in angolo. A metà tempo la<br />
svolta: prima Rossi saggia la tenuta dei centrali bolzanini (Garbero anticipa Guerra), ma al <strong>27</strong>' Vitagliano<br />
inventa una coltellata che trafigge Garbero e Dalla Bona per servire Sessolo: quattro passi e destro<br />
vincente. Con un peso in meno nella testa e sulle gambe il trento comincia anche a giocare. Al 30'<br />
telefonata urbana di Vettoretto per Paoletti che risponde "pronto". Più impegnativa la punizione di Zuccon<br />
a girare al 32': Paoletti di pugno respinge. Ma è sempre Sessolo l'ossessione della difesa biancorossa: al<br />
35' il bomber manda in confusione Garbero che si salva in angolo: dalla bandierina Vitagliano per Guerra<br />
che sposta palla sul palo lontano dove Sessolo sciupa calciando alto. Ancora dialogo Vitagliano-Vettoretto<br />
al 41' con potente "ipotenusa" dell'argentino fuori di un metro, prima del bis solo annunciato da Sessolo<br />
che calcia a lato il suggerimento in profondità di Zuccon. Prima del riposo timidi affondo del Bolzano:<br />
destro di Brustolin con Sellan che blocca a terra; poi Amofah manda fuori dal limite. Ripresa<br />
sonnecchiosa: anche troppo per Filizola e Zuccon che al 6' regalano il tiro ad Amofah: alto. Il Bolzano ne<br />
ha davvero poca e il Trento al primo tiro, anzi al secondo, della ripresa mette in frigo i tre punti. Sono<br />
ancora affari di Sessolo: sventola di Vitagliano dal limite, Paoletti respinge corto e Sessolo fa tap in da<br />
sotto. Derby finito sul pallonetto di Vitagliano al quarto d'ora (Paoletti si salva in uscita) anche se<br />
l'ingresso di Scaratti (che però si limita ad incrementare il conto dei corner esterni) accende almeno un<br />
lumino nel gioco degli altotesini. Un rete di Roman Del Prete viene annullata per fuorigioco, poi Sellan<br />
risolve su Garbero innescato di testa da Celia che prima del triplice fischio salva salva riga una punizione<br />
di Zuccon. Nel frattempo passa innoservato (anche dalla "sud") l'ingresso in campo di Escalante: di fronte<br />
ad un 2-0 al Bolzano, anche l'affronto di Albiano può andare nel dimenticatoio.
Gaburro: ora ci serve continuità<br />
Gazzetta elogia i gialloblù Murano convoca i giocatori<br />
di LUCIO GERLIN e SERGIO TRABALZA<br />
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
TRENTO - Agli aquilotti sono state necessarie dodici giornate di sofferenza e un derby praticamente perfetto per<br />
centrare la prima vittoria casalinga della stagione. Marco Gaburro , 99esima panchina regionale in <strong>serie</strong> D, è il primo<br />
ad uscire dagli spogliatoi. «La vittoria è frutto della buona prestazione e di una partita giocata con molta attenzione».<br />
Contro un Bolzano che all'inizio si difendeva anche con nove uomini. «Se perdiamo ad Albiano si dice che i meriti sono<br />
stati loro; se vinciamo così allora è per demerito degli altri?». No; voleva solo essere un complimento in più, perché<br />
segnare contro un avversario così rinunciatario non ci è mai riuscito facile, quest'anno. «C'è voluta la giusta<br />
determinazione in campo». Come quella fatta vedere da baby Sacchi, uno che bada al sodo. «Sì, mi piace perché ha<br />
capito subito cosa c'era da fare». Tra le cose "da fare" anche imparare a gestire un risultato. «Pure contro la Sacilese<br />
non avevamo gestito male la gara sull'1-0; stavolta è andata anche meglio». Vittoria limpida; dopo la sconfitta di<br />
Albiano era proprio quello che ci voleva. «Adesso bisogna dare continuità al nostro lavoro; va allungato il filo comune<br />
avviato già contro il Rivignano e che si comincia a vedere; il derby dell'altra domenica è stato un momento di<br />
sospensione». La continuità... discontinua del Trento di Gaburro. Che uno come Massimiliano Sessolo - in gol a raffica<br />
- potrebbe guarire in fretta. Il bomber è felice come un bambino. «Era da quando giocavo "pulcino" che non segnavo<br />
cinque reti in tre partite. Ad Albiano avevo fatto un gol che non era servito ad un cavolo. Quindi stavolta la<br />
soddisfazione è doppia». Bis di Fontanafredda, nella forma e nella sostanza. «Infatti anche contro il Bolzano il gol che<br />
mi è piaciuto di più è stato il secondo, da vero rapinatore d'area». Noi invece preferiamo il primo: botta dal limite,<br />
anche perché ci permette di fare i titoli. Ne potevi segnare un altro così. «Vero; ma non capivo dov'ero, o meglio,<br />
quanto ero distante dalla porta. Mettici pure che nel primo tempo ne ho sbagliato un altro facile, facile, sotto porta...».<br />
Meglio non esagerare e conservarsi il resto per Montebelluna. Serve chi segna, ma anche chi non fa segnare gli altri:<br />
esordio in gialloblù per il portiere Massimiliano Sellan . «Ho recuperato il lavoro che mi mancava quando sono arrivato<br />
a Trento ed ho anche superato il problema ad un dito che mi aveva condizionato sino alla scorsa settimana. È la prima<br />
volta che non prendiamo gol? È un caso, o meglio il risultato del lavoro molto buono di un intero reparto. Quello che<br />
più conta però è la soddisfazione per la prestazione della squadra che credo sia stata molto positiva». Sei arrivato da<br />
poco; ti pare un ambiente da ultimi in classifica? «Credo proprio di no; ma i compagni mi hanno raccontato cos'era<br />
successo. Adesso dobbiamo pensare a recuperare». Sulla sponda della squadra bolzanina, seguita da un centinaio di<br />
tifosi, il clima è diverso. In tribuna a Trento anche il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli , che afferma: «Trento-Bolzano<br />
è sempre un derby interessante. Purtroppo per noi, il Trento ha giocato meglio ed ha vinto meritatamente. Se i<br />
biancorossi giocano come sanno sono molto competitivi. Oggi invece, siamo partiti con il freno a mano, così il Trento<br />
ne ha approfittato e ci ha messi sotto. Se ce n'è bisogno, questa è la dimostrazione che il Trento non merita il posto in<br />
classifica che ha. Il Bolzano è una buona squadra, sicuramente non una formazione straordinaria, però può fare di<br />
meglio. Personalmente, credo che il fare meglio sia soprattutto un fatto di convinzione. Forse, venire a giocare contro<br />
l'ultima in classifica, ha montato la testa ai nostri calciatori. Comunque, bisogna sempre affrontare le partite con lo<br />
spirito giusto. In questo caso, contro il Trento, il Bolzano non ha giocato con lo spirito giusto. Così, certi cali di tensione<br />
si pagano». Mogio e pensoso il presidente bolzanino, Franco Murano , che con un lungo sospiro mette subito il dito<br />
nella piaga: «La mia squadra ha regalato al Trento tutti quegli spazi che gli sono serviti per vincere. Della squadra del<br />
primo tempo posso salvare solo Paoletti, Brustolin, Celia e Dalla Bona. Il resto, credo che non sia assolutamente<br />
esistito. Questa gara mi dà l'impressione che non sia andata nel verso giusto di come doveva andare. Martedì<br />
pomeriggio mi vedrò con i ragazzi, perché io certamente non mi faccio prendere in giro dai giocatori. Loro pensano che<br />
noi dirigenti siamo in sede solo per pagare gli stipendi al dieci di ogni mese. Io invece, vedo le cose differentemente:<br />
perché perdere contro una squadra come il Trento, con tutto il rispetto che ho per i trentini, la vedo dura. Nel corso dei<br />
due tempi non siamo proprio esistiti: gli avversari hanno fatto solo qualcosa più di noi. Certo, più che certo, che in<br />
settimana prenderò duri provvedimenti». Anche l'allenatore bolzanino, Ennio Gazzetta se ne sta pensierosamente<br />
mogio mogio in disparte: «Nessun commento - riconosce - ha vinto la squadra che più ha meritato in campo. Ha vinto<br />
il Trento, perché ha giocato da Bolzano. I trentini poi sono formazione con grandi capacità, determinati, cattivi e<br />
grintosi. Che non meritano la penultima posizione. Punto e bast».<br />
Se la lettera «S» porta bene<br />
TRENTO - Nel Trento di Marco Gaburro, come per certi giornali, pare che a fare "vendita" siano davvero le famose tre<br />
"esse": in casa gialloblù si parla di Sellan, Sacchi e Sessolo, uomini giusti (uno per reparto) al momento giusto, che<br />
sembrano aver messo a posto i problemi di disequilibrio del quale ha sofferto il primo Trento di Possente. E nel<br />
florilegio d "esse" aquilotte va doverosamente segnalato anche il lavoro del s ilenzioso Patrizio Salviato che ha se ha<br />
sbagliato prima (lo dicono i risultati), ha imparato in fretta. E i rimedi s ibilanti potrebbero non essere finiti qui se<br />
rimane ancora aperta la pista che porta a Massimo S pagnolli, punta roveretana, otto gol in undici gare a Piove di<br />
Sacco. Chissà che il s ogno che prima del derby gli ultrà gialloblù dicono di aver perso non possa ri-materializzarsi.
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Funziona il «Mezzo» da esportazione<br />
Vittoria autorevole sulla Sanvitese I rotaliani si confermano in vetta<br />
di CRISTIANO CARACRISTI<br />
SAN VITO AL TAGLIAMENTO (Pordenone) - Continua il «trend» positivo il Mezzocorona formato<br />
esportazione. Quarta vittoria in trasferta, più due pareggi, ed ancora tabellino delle sconfitte inviolato<br />
fuori casa. La formazione di Rastelli si conferma al primo posto assieme alla Virtus Vecomp. Primo tempo<br />
un po' così del Mezzocorona in terra friulana, dove rischia più di una volta la capitolazione. La Sanvitese<br />
aggredisce gli esterni ed il team di Rastelli si allunga in campo, diventando vulnerabile. Rossi non ha il<br />
piede fortunato, rispetto alla gara d'andata dello scorso campionato dove firmò una doppietta alla vigilia<br />
di Natale in casa del «Mezzo», e sciupa parecchio. Insomma nel primo tempo non è certo il miglior<br />
Mezzocorona visto quest'anno, ma nella ripresa il piglio è diverso ed il gol in avvio di ripresa spalanca le<br />
porte ad un altro successo in trasferta contro una formazione che si scioglie improvvisamente. Segno<br />
tangibile che comunque in questa stagione c'è anche quel pizzico di fortuna in più che, nei momenti<br />
peggiori, può sempre dare una mano a migliorarsi. Il Mezzocorona cambia poco con Simoni in campo<br />
mentre Mele e Baido rimangono in panchina ed il centrocampo è lo stesso d'avvio partita casalinga col<br />
Montecchio. La Sanvitese aggredisce gli esterni e dà pochi punti di riferimento all'attacco trentino con Di<br />
Benedetto e Panizza che non sembrano ispirati come al solito. Dall'altra parte è invece Rossi (già incubo<br />
prima del Natale 2005 a Mezzocorona) a tenere sotto pressione la difesa del «Mezzo». Già al 4'<br />
l'attaccante va via sulla sinistra e centra, ma Ceravolo chiude la diagonale e mette in angolo. Passano<br />
quattro minuti e Rossi va via a Berardo sulla sinistra, doppio dribbling vincente, ma ancora Ceravolo<br />
mette il piede giusto al momento giusto. Il Mezzocorona mette fuori la testa al 15' con Simoni che prova<br />
il tiro cross dalla sinistra con Venuto che ci mette i pugni per evitare guai ulteriori. Poi di nuovo<br />
Sanvitese: al 19' Fantin evita un difensore e mette in mezzo, Rossi prova il diagonale ma è largo di poco.<br />
Al 22' Pelizzari da sinistra trova la testa di Simoni, alta, ma forse Panizza era posizionato meglio alle sue<br />
spalle. Rischio grosso per il Mezzocorona al 24' su punizione a sorpresa di Nonis che pesca Rossi in mezzo<br />
all'area, il gol sembra fatto, ma la potenza non va in coppia con la precisione e la palla esce sul fondo. Il<br />
pericolo scampato rivitalizza il Mezzocorona che comincia a far rivedere un po' di gioco ed al 38' in un<br />
azione confusa nell'area friulana la palla giusta capiterebbe a Di Benedetto che, clamorosamente, «cicca»<br />
la conclusione dal limite. Al 42' sale in cattedra Macchi, abile a dire no ad una fucilata di Rossi, servito da<br />
un corner di Marta. Inizia la ripresa ed il «Mezzo» si vede che ha tutt'altro piglio. Al 1' su cross di Lordi,<br />
Di Benedetto prova di testa, ma la mira è larga. Quattro minuti ed arriva la rete con Di Benedetto che<br />
sradica dai piedi di Beacco la palla e s'invola sulla fascia sinistra, cross sul secondo palo dove Panizza<br />
tocca in modo beffardo e preciso per infilare il palo più lontano. Ed al 16' il team di Rastelli chiude<br />
praticamente i conti con una bella azione nata da angolo con con Di Benedetto che mette in mezzo dove<br />
si catapulta Berardo che non colpisce in modo preciso, ma riesce (anche grazie ad una deviazione) a<br />
mettere alle spalle di Venuto. Lo stesso portiere evita la terza capitolazione poco dopo su colpo di testa di<br />
Simoni, mentre Macchi è pronto su una conclusione ravvicinata di Nadarevic. Nel finale protagonista<br />
Squadrani che si vede negare da un volo di Venuto il terzo gol mentre poi subisce una esagerata<br />
espulsione dopo uno scontro con Perenzin. Ma il «Mezzo» non si ferma nemmeno in dieci ed allo scadere<br />
Baido va in fuga sulla sinistra e mette, con un cross, Mele in condizione di colpire per il roboante tre a<br />
zero.
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Mezzocorona. Le interviste<br />
S.VITO AL TAGLIAMENTO - Può anche giocare non bene per un tempo il Mezzo, ma alla fine porta a casa<br />
altri tre punti dal viaggio friulano e si conferma come prima forza di questo campionato. Un altro segno<br />
che questa stagione sarà ricordata a lungo dalla società e dai tifosi gialloverdi. «Nel primo tempo siamo<br />
stati anche fortunati - conferma Claudio Rastelli - a non subire qualche gol al passivo. La Sanvitese ci ha<br />
creato problemi mettendosi bene in campo e costringendoci un po' ad allungarci. Se perdiamo<br />
compattezza diventiamo vulnerabili. Nella ripresa ci siamo messi meglio in campo con qualche<br />
accorgimento ed abbiamo cambiato subito l'inerzia della gara». Non riesce invece il tecnico a digerire<br />
l'espulsione di Squadrani nel finale di gara: «Una cosa fuori dal mondo» il suo sintetico giudizio. Marco<br />
Berardo soffre un po' con Rossi, ma poi prende le misure e va pure in rete: «Il gol è mio - dice il<br />
difensore - ne faccio così pochi. Ho colpito più con la spalla che la testa, ma l'importante era metterla<br />
dentro. Rossi? Lo conosciamo, ma trova sempre il modo di metterci in difficoltà». Felice per la vittoria,<br />
ma soprattutto per il rientro in campo dopo 231 giorni, Alessio Allegrini , dall'infortunio patito contro il<br />
Tamai lo scorso anno. «Un quarto d'ora importante per ritrovare il campo dopo tanto tempo, poi condito<br />
dalla vittoria. Sto recuperando anche la condizione e cercherò di farmi trovare pronto ad ogni chiamata<br />
del mister». Buona la prova di Andrea Campagnolo: «Nel primo tempo abbiamo trovato qualche problema<br />
anche dal fondo del campo che ci portava a cercare poco il fraseggio e più i lanci lunghi. Sono contento<br />
delle mie prestazioni e spero che possa continuare così per me e per la squadra». Chiude il tecnico della<br />
formazione di casa Diego Zanin: «È un momentaccio dove tutto ci gira contro. Nel primo tempo penso<br />
che ci siamo espressi meglio del Mezzocorona, ma abbiamo fallito tutte le occasioni, pi siamo stati puniti<br />
con un gol abbastanza discutibile e ci siamo un po' arenati. Speriamo solo che questo periodo passi in<br />
fretta». C.C.<br />
Il giorno del pullman<br />
Venne il giorno anche del pullman organizzato dai tifosi del Mezzocorona, sempre più appassionati da<br />
questo cammino importante della propria formazione, ancora in vetta al girone C della <strong>serie</strong> D. Una<br />
trentina di «fans» ha seguito la non troppo vicina trasferta in terra friulana con un pullman. Pieno in casa<br />
e tifosi che cominciano a muoversi anche nelle trasferte più lontane. A Mezzocorona si comincia a<br />
sognare, o meglio si continua con una formazione sempre pronta a dare soddisfazioni. C.C.<br />
Il turbo in trasferta<br />
Quattro vittorie in trasferta più due pareggi, subiti entrambi nel finale di gara. Dodici gol fatti, tre solo<br />
quelli subiti. Il «Mezzo» in trasferta viaggia a mille, proprio come la compagna di fuga della Virtus<br />
Vecomp che tiene lo stesso ritmo lontano da Borgo Venezia. Per i colleghi di Rastelli che indicano nel<br />
campo in «sintetico» di casa, l'arma in più del Mezzocorona, la risposta di Rastelli è alquanto eloquente:<br />
«Penso che il fondo del campo conti poco, probabilmente si cerca solo una scusa plausibile». C.C.
Finale fatale per l'Albiano<br />
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
di ANDREA LAGANA'<br />
MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) - Nella migliore prestazione esterna stagionale il Porfido Albiano è<br />
costretto a racimolare l'ennesimo ko (è il nono dall'inizio della stagione). A beneficiarne fortunosamente,<br />
in questa occasione, è il Montecchio Maggiore che a due minuti dal termine riesce ad infilare la zampata<br />
vincente con Menegon. Zampata che rimanda il Porfido all'ultimo posto in graduatoria vista anche la<br />
sorprendente vittoria in contemporanea del Trento in casa contro il Bolzano. Montecchio scende in campo<br />
all'arrembaggio con Cegalin, Gallo e Fossalovara che compongo il trio d'attacco; viene relegato in panca<br />
Sarapochiello; spazio a Vanzo dal primo minuto sulla corsia sinistra difensiva. Il Porfido, dall'altra parte,<br />
schiera De Carli unica punta e Ferrari Ivano e Bertolucci attaccanti aggiunti quando la manovra giostra<br />
nella metà campo avversaria; in panca Portal e beneficio di Ferrari Davide. I primi dieci minuti della gara<br />
sono dedicati ad uno studio reciproco stagnante soprattutto a centrocampo. Al decimo, poi, si inizia a fare<br />
sul serio con il Montecchio che sblocca il risultato con Dei Rossi se non fosse che il primo assistente in<br />
"rosa" Cappellin Cristiana ha la bandierina alzata e quindi il numero quattro locale è pescato in fuorigioco.<br />
Nulla di fatta. Prova a premere il Montecchio con Gallo che al diciassettesimo prova un diagonale dalla<br />
distanza che per poco non beffa Ferrari proteso in tuffo: palla fuori di un niente. Oltre ad un gioco non<br />
certamente spumeggiante, ci si mette anche la sfortuna contro il Porfido: al ventiquattresimo De Carli è<br />
costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare, al suo posto Ceraso manda nel campo<br />
Fanti. Il Montecchio cerca di affondare il colpo decisivo ma l'iniziale bunker trentino regge: cross di Vanzo<br />
dalla corsia di sinistra, dopo un veloce scambio palla a terra con Ofori, e palla che piove in area dove ben<br />
appostato c'è Gallo la cui zuccata è debole e quindi facile preda Ferrari. Fatti sfuriare i padroni di casa, il<br />
Porfido comincia a racimolare metri di terreno non disdegnando qualche grattacapo all'estremo difensore<br />
locale. Ci prova Sega dalla distanza, vedendo impossibile imbucarsi per vie centrali, il cui tiro è splendido<br />
e diretto all'incrocio dei pali se non fosse che Posocco inventa un tuffo strepitoso levando la sfera dal<br />
sette. Non può nulla il numero uno del Montecchio su un'altra conclusione di Bertolucci dalla distanza,<br />
peccato solamente che la sfera non inquadra la porta uscendo di un niente. La ripresa è leggermente più<br />
soporifera della prima frazione di gioco con il Montecchio che prova a sfondare il vero e proprio bunker<br />
innalzato dal Porfido dinanzi alla propria area di rigore. Al tredicesimo c'è un'incursione per le vie centrali<br />
di Ivano Ferrari ma l'intervento all'ultimo istante di un difensore locale devia in calcio d'angolo. Entra<br />
Sarapochiello e il panchinaro di lusso si fa subito notare con una conclusione al sedicesimo che termina<br />
sopra la traversa. Girandola di cambi con Menegon che prende il posto di Ofori e Malchiande quello di<br />
Manzetti. La prima mossa di Clementi avrà i suoi frutti al quarantaduesimo minuto. Minuto del fattaccio.<br />
Minuto del vantaggio del Montecchio. Gallo fa una grande cosa sull'out sinistro superando in dribbling due<br />
avversari, giunto in una buona posizione prova la conclusione a rete ma è bravissimo e nello stesso<br />
tempo sfortunato Davide Ferrari perché la sua respinta in tuffo carambola sui piedi dell'ultimo entrato,<br />
appunto, Menegon per il quale è un gioco da ragazzi appoggiare la sfera in rete. Esulta incredulo il<br />
calciatore del Montecchio mentre si disperano gli ospiti. Ma l'occasione del pareggio viene servita su un<br />
piatto d'argento al Porfido allo scoccare del quarantacinquesimo: Bertolucci, nella disperazione generale<br />
dei suoi compagni e nel contemporaneo giubilo sugli spalti, appena giunto al limite dell'area di rigore<br />
prova una conclusione velleitaria in un primo momento ma insidiosa in seguito: c'è bisogno del miglior<br />
Posocco per deviare la sfera in calcio d'angolo. Il forcing finale, nei quattro minuti di recupero, si renderà<br />
vano.
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Interviste / Manfioletti è però soddisfatto della buona prova offerta dalla sua formazione<br />
«C'è l'amaro in bocca per la sconfitta»<br />
MONTECCHIO (Vicenza) - È amareggiato per il risultato finale ma comunque soddisfatto della prestazione<br />
offerta dalla propria squadra. Al cospetto del Montecchio, infatti, si è visto probabilmente uno dei migliori<br />
Porfidio Albiano della stagione lontano dalle mura amiche. Mister Stefano Manfioletti analizza il match<br />
perso contro i veneti dicendo: «Resta l'amaro in bocca per come è maturata questa sconfitta. Dispiace,<br />
infatti, subire il gol allo scadere dopo una buona partita, interpretata adeguatamente dai ragazzi e giocata<br />
con agonismo ed intensità». Non è servita, tuttavia, una discreta prestazione ai rossoneri per conquistare<br />
i primi punti in trasferta. In sei incontri disputati lontano da casa, infatti, il Porfidio ha incassato<br />
altrettante sconfitte. Quella col Montecchio non rende, però, merito alla prova degli uomini di Stefano<br />
Manfioletti che sottolinea: «La prova offerta oggi deve darci forza e morale per il prosieguo della<br />
stagione. Abbiamo, infatti, tenuto bene il campo, abbiamo creato anche un paio di occasioni ed avremmo<br />
meritato senz'altro di portare a casa un risultato positivo. Siamo quindi soddisfatti per la prestazione,<br />
mentre ahì noi non possiamo esserlo per il risultato finale». «Dobbiamo ancora limare qualcosa -<br />
aggiunge l'allenatore - ad esempio dobbiamo essere più cinici e sfruttare le palle-gol che costruiamo».<br />
Sul mal di trasferta della propria squadra, il trainer spiega: «Sicuramente in trasferta non riusciamo ad<br />
esprimerci come facciamo quando giochiamo in casa ma in questo stiamo gradualmente migliorando.<br />
Sappiamo che ci sono delle difficoltà ma stiamo lavorando per superarle il prima possibile. C'è l'impegno<br />
di tutti quindi le possibilità per farcela esistono e non possiamo farcele scappare». Manfioletti, infine, non<br />
fa drammi per l'ultimo posto in classifica e dice: «Dobbiamo vivere alla giornata, giocare sempre con<br />
impegno e grinta per fare quanti più punti è possibile». Sul prossimo impegno di campionato, che vedrà il<br />
Porfiodio impegnato nel derby col Bolzano, l'allenatore dichiara: «Al di là del fatto che è un derby, per noi<br />
è una delle tante partita da giocare "col coltello tra i denti" e sono convinto che anche col sostegno del<br />
nostro pubblico riusciremo ad ottenere un risultato positivo». An. La.
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Belluno - Tamai 1 - 1<br />
Neppure l'aria "diversa" di Tamai, ha fatto bene alla malata Sacilese che soffre di sindrome di casa e - soprattutto - di amnesie<br />
fatali in difesa. Stavolta è bastata una disattenzione (la sola) su un piazzato, perchè il Montebelluna sfruttasse a dovere lo<br />
schema. Correva il 16' del primo tempo. Partita noiosa, come grigio era il cielo. Ospiti sicuramente più affamati di punti<br />
(condividevano il terzultimo posto con la Sambonifacese), biancorossi costretti a perigrinare di campo in campo in attesa che il<br />
XXV Aprile torni ad essere la loro sede. Ma desta sicuramente preoccupazione - a mister Gianfranco Borgato e soci - la<br />
mancanza di un finalizzatore che inquadri almeno la porta. Cuore e anima si son visti su entrambi i fronti, non bastano - però -<br />
almeno alla Sacilese per rompere il digiuno di punti. Anzi, con lo stop fatto registrare di fronte agli uomini di Gianfranco Fonti il<br />
computo dei rovesci consecutivi sale a 3.<br />
In apertura di gara, al 4', sono i biancorossi di Borgato a farsi vedere per primi dalle parti di Zattin: 4' cross dalla destra di<br />
Llullaku, colpo di testa di Zanette a centroarea. Palla fuori. Al 14' Nardi (un pilastro a centrocampo), apre sulla destra per<br />
Tessaro. Conlcusione debole e a lato. 16': piazzato di Nicoletti alla sinistra, tocca a centroarea Nardi che serve l'esordiente<br />
Cvetkovic. La conclusione non è di certo irresistibile, nè tantomeno potente. La sfera, però, rotola lemme, lemme alle spalle di<br />
un Calligaro fuori posizione. Al 34' il "Monte" torna in gol con il solito Cvetkovic che riprende la corta respinta dell'estremo<br />
avversario su palla spizzicata di testa da Zolla. Rete annullata per un presunto fallo del centravanti biancoceleste su Faloppa.<br />
Per annotare un'incursione degna di questo nome da parte della Sacilese si deve attendere il minuto successivo (35') quando,<br />
Tormen, su conclusione di Cristofoli e palla non bloccata dal portiere, s'avventa sul pallone ma lo manda pure fuori misura da<br />
due passi. Al 41' altro brivido per la retroguardia liventina. Ci pensa Zolla, con un pallonetto, a mettere l'adrenalina addosso a<br />
Calligaro che alza in angolo facendosi perdonare l'errore in occasione del gol. Il primo tempo si chiude con il Montebelluna<br />
ancora in avanti: 43' Gardini dal fondo di sinistra, lascia sul posto un paio di avversari, e costringe Calligaro a bloccare a terra.<br />
Intanto sugli spalti l'umore dei tifosi biancorossi si fa sempre più nero. Pausa the conclusa: si rientra in campo e al 1' Tormen,<br />
su piazzato, da sinistra chiama in causa l'accorrente Buonocunto che conclude alto. Al 9', cross di Cristofoli, Tormen inzucca: la<br />
mira non è delle migliori e il pallone finisce sul fondo. Non ha miglior sorte il piazzato centrale di Cristofoli al 12', da posizione<br />
centrale. La sfera va a sbattere sulla folta barriera schiera a difesa di Zattin. Al 22', sempre su punizione - stavolta dalla destra<br />
- Rossitto serve Moretti la cui conclusione è fuori misura d'un soffio. Se con il gioco manovrato si arriva più o meno alla<br />
trequarti, ecco che Buonocunto (25') prova la conclusione da fuori area: anche in questo caso mira sicuramente da rivedere e<br />
correggere. Il tempo scorre, la Sacilese tenta di scardinare la difesa ospite che fa, però, buona guardia e poco concede. Al 32'<br />
altra sortita individuale. Dal Dalt si cimenta in un traversone da sinistra: il cuoio attraversa tutta l'area e finisce sul lato<br />
opposto senza che Tormen riesca almeno a deviarla verso il sacco. Non è giornata per i biancorossi e al 46', per un soffio, non<br />
capitolano di nuovo. Stavolta a salvare Calligaro, su conclusione di Cvetkovic - l'asso proveniente dalla <strong>serie</strong> B di Belgrado e<br />
appena tesserato - c'è la base del palo. Per la Sacilese, dunque, un'altra giornata dalle tinte fosche, per il Montebelluna una<br />
domenica da ricordare - molto probabilmente - come tappa fondamentale per una pronta risalita verso acque più tranquille.<br />
Cristina Turchet<br />
Belluno<br />
Non vince ed è sempre penultimo, il Belluno, ma giocando così risalirà presto la china. Non vince e non è più primo, il Tamai,<br />
ma giocando così avrà molto da dire nella corsa alla promozione in C2. La morale della partita di ieri è questa, semplice e<br />
istruttiva. I gialloblu di Pasa sono in netta crescita: la difesa (incertezze di Ramon a parte) finalmente convince, De Mattia<br />
(sostituito per sbaglio: Pasa ha chiamato il cambio di Ivo, cioè Bez, e l'accompagnatore ha capito Igor, il nome del<br />
centrocampista) può diventare il leader, l'attacco è buono. Finché non si inizia a vincere in casa (l'unico successo è stato<br />
conquistato a Trento), però, sarà sempre difficile emergere dalle paludi della zona playout.<br />
Si parte e subito la gara è senza respiro. 30 secondi e Ramon rischia il patatrac con un'uscita sconsiderata. Il primo tiro del<br />
Belluno, al 4', è di De Villa. I padroni di casa sono decisi come mai quest'anno. 8': De Villa recupera sulla trequarti, De Mattia<br />
serve Bez, l'assist è per Trinchieri, peccato che Martin sciupi tutto calciando su Zaghetto. I 10' di gloria dei gialloblu si<br />
concludono con il colpo di testa di Tosato (cross di De Mattia), a un niente dal palo alla sinistra del portiere dei friulani. Il<br />
Tamai capisce che non può lasciare fare. 12': tiro-cross di Petris, Ramon alza sopra la traversa. Al 30' però il Belluno costringe<br />
al miracolo Zaghetto: l'estremo difensore del Tamai si inerpica per impedire alla palla, deviata di testa con un pallonetto dolce<br />
da Trinchieri, di accomodarsi nell'angolino lungo. Sul tap-in De Villa non centra lo specchio. Restiotto, dall'altra parte, non si fa<br />
trovare pronto su due ottimi suggerimenti (36' e 40'). De Villa chiude il suo ottimo primo tempo colpendo la barriera su<br />
punizione da eccellente posizione, ma è un'iniziativa di Roveretto - doppio dribbling e tiro sbilenco - a concludere le note dei<br />
45' iniziali. Come nel primo tempo, anche nel secondo l'approccio migliore è del Belluno. 3': calcio d'angolo, testa di Trinchieri,<br />
traiettoria lenta e troppo esterna. Il risultato si sblocca al 5': da destra, Bez centra di sinistro un pallone che sarebbe perfetto<br />
per Trinchieri. Martin lo manca, però, e Zaghetto rimane di sasso mentre la sfera rotola sull'angolo alla sua destra. La reazione<br />
del Tamai non è scomposta, anzi è lucida. Al 9' Ramon respinge in bello stile una bordata di Petris, ma 10' dopo il portiere del<br />
Belluno nulla può sul grandissimo diagonale di Andreolla, agevolato dalla disattenzione dei gialloblu che consentono di battere<br />
una punizione dai trenta metri senza opporsi. Ancora Tamai, al 21': Ramon non si fa sorprendere dalla conclusione di Visentin<br />
dall'interno dell'area. La partita resta aperta, la migliore della stagione al polisportivo. 31': gran contropiede di Trinchieri, tocca<br />
a Solagna entrare in area e scaricare verso la porta, Zaghetto para. Il Tamai si mangia le mani 1' dopo: Ramon non trattiene<br />
un tiro di Restiotto, Roveretto fallisce il tap-in a porta vuota. Anche al 39' il portiere è incerto, e ancora una volta il Tamai<br />
difetta di cattiveria sulla respinta, con la palla che rimbalza nell'area piccola. Gli ospiti hanno speso meno e il forcing finale è<br />
deciso. Comunque è il Belluno a farsi vedere ancora, al 48', quando Trinchieri non sfrutta a dovere il bellissimo traversone<br />
dalla trequarti destra di Andriollo.<br />
Maurizio Ferin
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
CALCIO Serie D Eccellente prestazione dei gialloblu che costringono la capolista (ex, ormai)<br />
Tamai a faticare per agguantare l’uno a uno<br />
Tosato: «Questo Belluno può fare paura a<br />
tutti»<br />
Brustolon capitano a sorpresa: «Conta solo la squadra». Esultanza polemica di Bez<br />
che abbraccia Pasa: «Troppe critiche»<br />
(m.fe.) Quante volte quest'anno abbiamo avvertito, alle partite interne del Belluno, una cappa quasi di tristezza e di<br />
rassegnazione? Più d'una. Ieri, una rivoluzione copernicana. Applausi a scena aperta, finalmente una squadra determinata, a<br />
volte anche dura. Fin dal primo minuto i gialloblu hanno lanciato un messaggio al Tamai capoclassifica: se volete vincere qui,<br />
dovrete meritarvelo. La partita è stata molto bella perché i friulani non solo hanno recepito il messaggio, ma hanno risposto<br />
per le rime.<br />
Il pareggio alla fine è giusto e anche nella sala interviste tutti sono unanimi. A cominciare da Manuel Tosato, alla seconda<br />
partita - la prima in casa - della sua seconda avventura al Belluno. «Sì, il risultato è giusto - ammette il difensore - peccato<br />
solo per avere preso gol a causa di una disattenzione. È stata un'ingenuità. Quando il Tamai doveva battere la punizione,<br />
eravamo là a impedirne l'esecuzione, poi ci siamo tirati indietro. L'arbitro poteva ammonire...». L'ex Venezia e Portogruaro ha<br />
la sua teoria sulle ultime due eccellenti prestazioni del Belluno. «Come il Quinto, anche il Tamai ci ha sottovalutato. Meglio per<br />
noi. Comunque, giocando così tutti avranno difficoltà a batterci». Forse però vi esprimete meglio con le squadre di alta<br />
classifica. «Continuando così, non faremo differenze». Tosato è stato fondamentale nel dare solidità alla difesa e grinta al<br />
collettivo. «L'intesa con Ballardin funziona, come quella con Moroni. Ma è in generale che le cose vanno meglio». «Abbiamo<br />
giocato alla pari con una buona squadra», spiega Brustolon, seduto al suo fianco. Simone, a sorpresa, è stato il capitano, al<br />
posto dello squalificato Tardivo. Eppure non sembra dare importanza alla fascia. «La cosa importante è come andiamo in<br />
campo - generalizza Brustolon, che poi insiste - l'importante è giocare sempre come nelle ultime due partite. Comunque ho<br />
saputo solo in spogliatoio che sarei stato io il capitano». Infine tocca a Bez. Che sembra essersi preso una rivincita. Nel suo<br />
mirino, par di capire, soprattutto qualche valutazione nelle pagelle, e le chiacchiere che ne seguono. «Io dico sempre di venire<br />
a vedere le partite e di non fidarsi solo di quello che scrivono i giornali», spiega Ivo, che dopo il gol, sotto la tribuna, ha<br />
mimato il gesto di chi parla, parla, parla... Un po' rivolto a noi giornalisti, un po' a chi fischia a buon mercato. «Sono tutti bravi<br />
a criticare quando le cose vanno male - sottolinea l'attaccante, alla sua quarta marcatura in campionato - invece di capire<br />
quanti sacrifici facciamo anche solo per allenarci». Sembra rientrare nello stesso tipo di reazione (e rivincita) anche l'abbraccio<br />
a Pasa. «Certo, è giusto così. Lui rischia come rischiamo noi», conferma Bez. È l'eterna storia della contrapposizione tra chi<br />
scrive e chi gioca. Un voto negativo, una valutazione considerata superficiale, la rabbia del giocatore. Tutto legittimo, in fondo,<br />
anche perché il gesto di Bez è stato sì molto diretto, ma non volgare. E poi Ivo è uno di quelli generosi. «È vero, ho fatto molti<br />
km in questa partita. Speravo nella vittoria, ed ero sicuro che come minimo avremmo pareggiato». Ma perché non abbiamo<br />
visto sempre questo Belluno? «A inizio stagione giocavamo con paura. La squadra è giovane, aveva bisogno di tempo». E<br />
adesso è arrivato il tempo delle rivincite. Personali e della squadra.
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
IL CASO: PASA NON VOLEVA SOSTITUIRLO<br />
De Mattia fuori per sbaglio<br />
Episodio curioso poco oltre la metà della ripresa. Daniele Pasa decide di operare la seconda sostituzione. Zoldan aveva già<br />
rilevato De Villa, ora tocca a Solagna entrare. Il dirigente accompagnatore, Vittorio Fratta, si avvicina all'assistente sotto la<br />
tribuna e alza il numero quattro. Come al solito - pensano tutti - l'allenatore non fa giocare tutti i novanta minuti a Igor De<br />
Mattia (nella foto a sinistra stupito mentre l'arbitro Provesi lo ammonisce). Anche se il centrocampista del Comelico sta<br />
giocando molto bene. L'ex Vicenza comunque non fa una piega e si accomoda in panchina.<br />
C'è un particolare: Pasa aveva detto di fare uscire Ivo, cioè Bez, e non Igor. L'equivoco ci può stare, anche per l'abitudine a<br />
richiamare De Mattia a inizio ripresa. Appare incredibile invece che nessuno si sia accorto dell'errore mentre Igor stava<br />
uscendo. Evidentemente anche in panchina la partita coinvolge talmente staff tecnico e riserve, che può passare inosservato<br />
un errore simile.<br />
IL PROTAGONISTA<br />
Gli «scherzi» di Zaghetto<br />
Il Belluno non deve essere molto simpatico a Zaghetto, portiere del Tamai. In estate il direttore sportivo Padrin aveva cercato<br />
il giovane (classe 1987) estremo difensore del Treviso, e anzi il club di piazzale Resistenza era convinto di avere concluso<br />
l'affare. «È vero che misi una firma, ma pensavo fosse solo lo svincolo dal Treviso, non l'accordo con il Belluno - si giustifica il<br />
portiere - poi una <strong>serie</strong> di valutazioni (le mie esigenze di studio, i viaggi) mi hanno fatto scegliere il Tamai, un'opzione che<br />
comunque non avevo quando il Belluno mi aveva cercato». Mentre Zaghetto dà queste spiegazioni, arriva il presidente Balzan<br />
che scherzosamente (e metaforicamente) gli tira le orecchie. Nessun astio, comunque. In fondo le vie delle trattative sono<br />
infinite e ognuno ha la propria verità.<br />
Al di là dell'episodio di mercato, il numero uno del Tamai ha reso la vita difficile al Belluno anche ieri, sul campo. In particolare<br />
con un intervento miracoloso (nella foto a sinistra) al 30' del primo tempo, per impedire a un pallonetto di testa di Trinchieri di<br />
entrare nella porta degli ospiti. Ma anche nel finale, Zaghetto ha risposto alla grande a un destro potente di Solagna, servito<br />
da Trinchieri dopo un bellissimo contropiede di Martin.
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Cassola – Città DI Jesolo 2 - 2<br />
<strong>Giornata</strong> da dimenticare per l'Eurocalcio Cassola che impatta contro lo Jesolo del nuovo tecnico Giacomin, dopo essere andato<br />
per due volte in vantaggio e addirittura in superiorità numerica dal 12' della ripresa. Un risultato dai toni amari per i padroni di<br />
casa perché lo Jesolo ha raggiunto il pari sognando con il veterano Baiana molto probabilmente in posizione di fuorigioco non<br />
rilevata dall'arbitro. Ma andiamo con ordine perché tantissime sono state le occasioni create dalle due squadre che si sono<br />
affrontate comunque senza difensivismi e con la vogli di fare risultato. All'8' la squadra di casa va subito in vantaggio, Zanatta<br />
va via in velocità con un pallonetto a superare Trolese il quale non può fare altro che atterrarlo in piena area. Per il direttore di<br />
gara è calcio di rigore e dal dischetto Zanatta si incarica della battuta e della trasformazione.La reazione ospite arriva al 16' su<br />
calcio di punizione battuto da Artusi che Frison ribatte di pugno per non correre rischi, ma è sempre l'Eurocalcio a condurre la<br />
partita e a mettere pressione all'undici di mister Giacomin il quale, dopo una ventina di minuti, toglie Trolese in evidente<br />
difficoltà a contenere le sortite di Zanatta e inserisce Giacomazzi, arretrando Artusi. Lo Jesolo può rimettere in parità la gara al<br />
28' con un pericoloso colpo di testa di Gambino, ma la traiettoria della palla è alta sulla trasversa e comunque ben controllata<br />
da Frison. Il momento è favorevole ai neroazzurri che premono sull'acceleratore e alla mezz'ora vanno ancora vicini alla<br />
segnatura su azione di calcio d'angolo, battuto da Baiana per la testa di Gambino, la palla finisce sul destro di Artusi che carica<br />
il tiro ma Frison si fa trovare pronto. Ma il pareggio è nell'aria e infatti al 40' la difesa di casa commette un'ingenuità, Siciliano<br />
sbaglia il rinvio in area piccola e invece di spazzare via il più lontano possibile spizzica la palla che finisce sui piedi di Gambino<br />
il quale, da distanza ravvicinata, mette in rete.A quel punto è l'Eurocalcio ad andare in affanno e con lo Jesolo che tenta il<br />
colpaccio i rossoblu iniziano a commettere troppi falli da ammonizione tant'è che prima del fischio di fine primo tempo<br />
finiscono sul taccuino dell'arbitro Bellan, Zane e Bianchini. Sul finale ancora un brivido con Bellan che scaglia un destro<br />
pericoloso che si perde sul fondo sfiorando il palo. Squadre a riposo sul risultato di parità ma con lo Jesolo decisamente più<br />
reattivo e concreto nell'ultimo quarto d'ora. Nella ripresa l'Eurocalcio rientra in campo con molta più determinazione e al 5'<br />
Zanatta arpiona una palla davanti all'area, la difende a denti stretti, serve Zane in verticale che controlla di fino e batte di<br />
destro Visentin in uscita. La gara si infiamma e al 7' Frison dice no alla punizione di Palumbo deviando in angolo. Al 12' la<br />
svolta della partita: combinazione micidiale fra Zanatta e Zane che crea una chiara azione da gol. Palumbo interviene da<br />
ultimo uomo per interrompere l'azione e l'arbitro lo manda anzitempo negli spogliatoi con il rosso diretto. Inutili le proteste<br />
dello Jesolo che si scompone e rischia in due occasioni di andare pesantemente sotto con Carlotto che nel giro di due minuti si<br />
divora due occasioni sotto porta, la prima svirgolando alto e la seconda centrando prima il portiere e ribattendo poi a lato. E<br />
come sempre accade, gol sbagliato e gol subito: al 39' palla messa al centro da Artusi e difesa di casa che rimane alta, con<br />
Gambino e Baiana in chiara posizione di fuorigioco e con quest'ultimo che, indisturbato e graziato dal guardialinee, batte<br />
Frison.<br />
Michele Zarpellon<br />
QUI JESOLO<br />
Per Pavanetto è dubbia l'espulsione di<br />
Palumbo: «Arbitro frettoloso»<br />
Cassola<br />
Tira un bel sospiro di sollievo il presidente dello Jesolo, Enzo Pavanetto, al termine della gara pareggiata in casa dell'Eurocalcio<br />
Cassola, un po' perché la partita si era messa in salita a causa di quella espulsione ai danni di Palumbo (classe '88), un po'<br />
perché per due volte lo Jesolo era andato in svantaggio grazie ai gol di Zanatta e Zane. Insomma, la giornata non prometteva<br />
nulla di buono per come si era messa e un punto in più in classifica, col senno di poi, non fa assolutamente male.<br />
Presidente, soddisfatto di questo pareggio? «Diciamo che il risultato mi sembra più che giusto. L'arbitro ha usato purtroppo il<br />
metodo della compensazione e se da un verso ci ha aiutati concedendoci un certo spazio sul secondo gol, dove non ci ha<br />
fischiato il fuorigioco, dall'altro ci ha anche privato di un paio di nitide occasioni, soprattutto con Gambino che è stato fermato<br />
ingiustamente. Dalla tribuna comunque è difficile valutare se c'è il fuorigioco e quindi confermo che va bene la spartizione della<br />
posta». Anche perché la gara si era messa in salita. «Mi dispiace per il ragazzo che è stato espulso, l'ho visto negli spogliatoi e<br />
non era per nulla tranquillo. A mio parere il direttore di gara è stato piuttosto frettoloso su quella decisione e avrebbe potuto<br />
solo ammonire invece che espellere». Poi invece siete stati bravi a crederci fino alla fine, esatto? «Questa è un po' la nostra<br />
caratteristica, non molliamo mai e prima o poi la palla riusciamo a metterla nel sacco. Gambino è stato fermato in quel colpo di<br />
testa dove ha centrato la traversa e dove avevamo trovato il gol, mentre nel finale ci è andata bene con Baiana». Dove avete<br />
peccato questa volta? «In difesa non abbiamo giocato bene, abbiamo concesso troppo e i due gol che loro ci hanno segnato<br />
sono scaturiti da dei nostri errori. Bisogna stare più attenti perché queste squadre non perdonano. L'Eurocalcio ha giocato una<br />
gran partita e noi abbiamo dovuto mettere in campo tutta la nostra esperienza per non soccombere». Dall'altra parte infatti<br />
pensano di aver gettato via un'occasione d'oro. «Lo immagino, in vantaggio per due volte e con un uomo in più Poi hanno<br />
anche fallito due occasioni ghiotte che se fossero andate a segno avrebbero chiuso l'incontro». La classifica a questo putno vi<br />
soddisfa? «Non del tutto, ci mancano due o tre punti lasciati per strada, anche oggi (ieri, ndr) potevamo fare meglio e portare<br />
a casa qualcosina in più. D'altra parte arriviamo da un periodo un po' burrascoso, con il cambio dell'allenatore e con delle<br />
vicende poco simpatiche da rimestare». Michele Zarpellon
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Sambonifacese – U.Quinto 1 - 0<br />
Per la Sambonifacese targata Ottoni è finalmente ritornata la gioia di assaporare il gusto della vittoria. Una vittoria su misura<br />
ai danni di un Union Quinto sotto tono e che ha pagato a caro prezzo alcune proprie indecisioni. La Sambo invece, reduce dalla<br />
brutta sconfitta del turno precedente rimediata a Jesolo, pur non giocando alla grande ha saputo sfruttare al meglio l'unica<br />
vera indecisione della retroguardia trevigiana; difesa punita dal solito Corezzola.La partita ha visto da subito in avanti la<br />
formazione di mister Pisani (ieri in tribuna causa squalifica). Già al terzo minuto Zago e compagni si rendonoi pericolosi in<br />
avanti con un gran bel tiro di Pivetta parato a terra da Milan (ieri il migliore dei suoi). Al 5' è sempre l'Union che si fa vedere<br />
con un tiro dal limite dell'area di Niero, parato senza difficoltà. Passano i minuti ma la partita stenta a crescere, soprattutto la<br />
Sambo, impacciata in difesa e a centro campo e con Corezzola praticamente isolato in avanti. Di questa situazione non<br />
approfitta l'Union Quinto che al 29' ha la grande occasione di passare in vantaggio. L'arbitro Altavilla per un fallo di Confetti ai<br />
danni di Niero decreta un penalty a favore degli ospiti. Dagli <strong>11</strong> metri Desilvestro si fa respingere il tiro da un Milan super.<br />
Da questo momento la partita cresce notevolmente e anche la Sambo incomincia a macinare gioco. Al 36' è proprio la<br />
formazione di casa a farsi vedere pericolosa in avanti con un bel tiro di Donzella terminato fuori dallo specchio della porta<br />
trevigiana. Al 45', ancora la Sambo in avanti con Pimazzoni con un bel tiro ma la palla di poco a sorvolato la traversa della<br />
porta trevigiana. Nella ripresa l'incontro è più equilibrato. Le ostilità, anche in questo secondo tempo, sono accese dagli ospiti:<br />
al 4' bella conclusione di Lorenzetto parata da Milan. Nel frattempo però la Sambo comincia a premere sull'acceleratore dando<br />
meno sicurezza alla retroguardia dell'Union la quale al 18' capitola ad opera dell'onnipresente Corezzola che infila Marcato. Il<br />
vantaggio ottenuto dà morale ai ragazzi di mister Ottoni e con esso grinta e volontà di combattere; volontà che ha permesso<br />
di difendere con ordine la prima vittoria interna della stagione e il primo successo di mister Ottoni seduto nella panchina<br />
veronese. Per l'Union (troppo dipendente dal sinistro di Desilvestro) i tentativi di Niero, Wagner e dello stesso Disilvestro non<br />
hanno prodotto quanto sperato e alla fine, se pur con rammarico non è stato altro che accettare una sconfitta che si poteva<br />
benissimo evitare. Archiviata anche questa partita (12. del girone di andata), il campionato propone per domenica prossima<br />
due partite non facili per le protagoniste di ieri al "Tizian". Infatti la formazione di casa farà visita al Tamai, mentre l'Union se<br />
la vedrà in casa contro la formazione vicentina del Cassola.<br />
Andrea Malaman<br />
SANBONIFACESE - UNION QUINTO 1-0<br />
Pisani: «Sbagliato l'approccio»<br />
«Sia il nostro capitano che i giovani che avevamo avanti hanno giocato sotto tono»<br />
San Bonifacio<br />
Ritorno in terra trevigiana mesto per i ragazzi di mister Pisani quello di ieri sera al termine dell'incontro che ha visto<br />
Desilvestro e compagni battuto da una non iresistibile Sanbonifacese. Un ritorno che certamente mister Pisani pensava di fare<br />
con un altro stato d'animo e che invece se pur senza drammatizzare l'ha accettato, anche se non ha negato che la prestazione<br />
dei suoi ragazzi è stata ieri sotto tono. "Abbiamo giocato non bene, ma soprattutto sotto i nostri standard abituali". Sono state<br />
queste le prime parole di mister Pisani al termine dell'incontro. «Nel primo tempo abbiamo fatto noi la partita continua Pisani<br />
abbiamo avuto le occasioni per passare in vantaggio ma non le abbiamo sfruttate. Una partita nella quale abbiamo sbagliato<br />
l'approccio e ne abbiamo alla fine pagato le conseguenze anche se sottolinea un pareggio sarebbe stato senza nulla togliere<br />
alla Sambonifacese il risultato più giusto».<br />
Un Union Quinto mister che sembra però troppo dipendente da Desilvestro? «Disilvestro per noi è fondamentale, ma perché la<br />
squadra funzioni bene continua Pisani risulta necessario che chi è proposto a assistere e coprire Desilvestro deve giocare<br />
altrettanto bene. Oggi sia il nostro capitano che i giovani che avevamo in avanti hanno offerto una prestazione sottotono. Se<br />
poi aggiungiamo il rigore fallito, il gol subito nella medesima situazione dell'altra domenica si capisce ha concluso mister Pisani<br />
che più fattori non hanno funzionato». Se mister Pisani ha accettato la sconfitta senza particolari drammi, dall'altra sponda<br />
mister Ottoni ha accolto la vittoria con pacata soddisfazione. «Una vittoria importante per il morale dei ragazzi, per la società e<br />
tifosi in pratica per tutto l'ambiente ha esordito Ottoni. Daltronde la situazione che ho preso in mano tre turni orsono al mio<br />
arrivo era quella di una assenza di voglia di lottare, di risultati che non arrivavano. Per ora accettiamo quello che oggi il campo<br />
ci ha dato: una vittoria forse non del tutto meritata, ma che in parte ripaga le ingiusta sconfitta patita la domenica prima<br />
contro lo Jesolo. Sono tre punti importanti che fanno classifica e son convinto ha concluso Ottoni daranno energia a tutti noi».<br />
Andrea Malaman
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Ottoni: «Ci mancava la scossa, poi il nostro<br />
portiere ha parato il rigore»<br />
NUMERI. Insistono Mezzocorona e Virtus Vecomp, entrambe alla quarta vittoria esterna (prima volta senza subire gol per i<br />
veronesi). Un bel po' di prime volte: le vittorie interne di Sambonifacese e Trento (anche per i ragazzi di Gaburro, prima volta<br />
senza subire gol); quelle esterne di Pordenone (ieri tre gol fuoricasa, sinora ne aveva fatti in tutto quattro) e Montebelluna;<br />
prima sconfitta interna dell'Itala; primo pari esterno dello Jesolo. La miglior difesa interna è del Montecchio (2 subiti) mentre<br />
l'Albiano è la squadra che meno ha segnato in trasferta (4). Terza sconfitta filata per Sacilese e Sanvitese e sempre a<br />
proposito di gol, prima volta senza segnarne per l'Union Quinto.<br />
CON OTTONI (Sambonifacese). "Siamo partiti contratti, timorosi. Per forza, erano dieci partite che mancava la vittoria. C'era<br />
paura di sbagliare, di proporsi e i primi 20' li abbiamo insomma fatti male. La scossa in fondo è stato il rigore che il nostro<br />
portiere ha parato, da lì abbiamo cominciato a cambiare atteggiamento, per me alla fine è una vittoria meritata la nostra. Ieri<br />
con noi ha esordito Fattori, era un po' che si allenava qui, aspettava una chiamata dai prof e siamo riusciti a convincerlo: ha<br />
dato lì dietro quella tranquillità che ci serviva. Dei miei m'è piaciuta la generosità e l'abnegazione che ho visto in campo ma<br />
l'ho subito detto ai ragazzi che è una vittoria questa che non deve essere altro che il nostro punto di partenza". A fine gara,<br />
dopo la vittoria sull'Union Quinto, parole di Claudio Ottoni che nelle scorse settimane ha sostituito sulla panca della Sambo,<br />
Roberto Maschi (un saluto). Tre punti quelli di ieri che possono essere in fondo considerati un punto di partenza anche per lo<br />
stesso Ottoni. "Sì, proprio non mi aspettavo di star fermo dopo che avevo fatto bene a Cologna Veneta, con una salvezza - e<br />
senza passare per i playout - che alla stessa società pareva un sogno. Ma va un po' così questo nostro mestiere, non sempre<br />
c'entra la meritocrazia, i risultati che si ottengono. Quel che qui mi hanno chiesto è di tirarci fuori dalla situazione in cui siamo,<br />
nient'altro di particolare. E' un ambiente che mi ricorda proprio Cologna, c'è parecchio attaccamento alla squadra che è seguita<br />
parecchio anche in trasferta. La vera novità per me è quest'anno l'orario in cui ci alleniamo, alle 17.30. Sinora il freddo non s'è<br />
fatto sentire ma in prospettiva un po' preoccupato lo sono e alla società ho chiesto di vedere se è possibile anticipare l'inizio,<br />
sono due i ragazzi qui che lavorano. Ora come ora solo al giovedì ci alleniamo in orario-gara; intanto ho tolto l'allenamento del<br />
sabato mattina e il quarto lo facciamo adesso di venerdì. Di richieste ne avevo avute altre, anche Trentino e Piovese, così il<br />
campionato l'avevo sempre seguito, anche il girone D. Oltre al solito equilibrio, la mia impressione è che il livello tecnico si sia<br />
un po' abbassato. Il motivo sta nella solita regola dei giovani, con in più un'annata, quella degli '87, che sembra essere<br />
particolarmente avara di ragazzi all'altezza".
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Montecchio Maggiore – Porfido 1 - 0<br />
Il diciottenne Menegon, subentrato nella ripresa ad Ofori, regala negli ultimi minuti al Montecchio la seconda vittoria<br />
consecutiva dopo quella col botto centrata sette giorni fa a Mezzocorona.<br />
Tre punti meritati per i biancorossi di Clementi soprattutto per quanto fatto vedere nel corso del primo tempo mentre la<br />
ripresa non è stata altrettanto convincente. Onore delle armi al Porfido Albiano che è riuscito a reggere l'urto dei castellani<br />
crollando quando ormai i giochi sembravano fatti.<br />
Ancor prima del fischio d'avvio si capisce che Clementi questa partita vuole vincerla a tutti i costi schierando Fossalovara<br />
davanti con subito a supporto Gallo, Fortunato e Cegalin. Sin dal primo minuto i castellani premono sull'acceleratore<br />
costringendo gli ospiti sulla difensiva. Al 15' sul cross di Cegalin il colpo di testa di dei Rossi gonfia la rete ma l'arbitro annulla<br />
per fuorigioco segnalato dall'assistente. La spinta dei locali è costante ma i meccanismi difensivi predisposti da Ceraso<br />
chiudono ogni varco. Al 29' Vanzo cerca la testa di Gallo ma l'estremo Ferrari si fa trovare piazzato. Alla mezzora si fa vivo il<br />
Porfido Albiano con Sega che tira da sotto misura con Posocco che neutalizza, e con una punizione a fil di palo di palo (43') di<br />
Bertolucci. La frazione si chiude con i tentativi di gallo e Vallarsa. Al ritorno dallo spogliatoio il Montecchio sembra aver<br />
consumato troppe energie e la gara va in stallo. Quando la partita sembra destinata allo zero a zero, ecco il tiro di Gallo non<br />
trattenuto da Ferrari, il più lesto ad avventarsi sulla palla è Menegon che regala ai suoi una vittoria ormai insperata.<br />
Giorgio Zordan<br />
Rivignano – Pordenone 2 - 3<br />
Il Pordenone di mister Tortolo fa suo il derby regionale e supera così in classifica il Rivignano con una vittoria giunta al termine<br />
di una partita che non ha lesinato gol ed emozioni al numeroso pubblico presente al Comunale. I padroni di casa di mister<br />
Flaborea si presentano al via privi dell´infortunato Varutti (leggera distorsione alla caviglia rimediata in allenamento) mentre<br />
tornano a disposizione i difensori Pontisso e Collinassi, reduci dalle rispettive squalifiche. Il Pordenone scende in campo con la<br />
l´identica formazione che nel precedente turno di campionato ha sconfitto l´Itala San Marco: il reparto offensivo prevede<br />
Fabbro punta centrale con il giovane Giordani a fungergli da supporto, mentre il rientrante Campaner si accomoda in panchina.<br />
La partita si apre subito con la rete del vantaggio pordenonese che coglie di sorpresa i padroni di casa: al 5´ Venerus scende<br />
sulla corsia di sinistra e serve a centro area il compagno Fabbro, controllo del pallone e destro preciso sul secondo palo che<br />
fulmina Biasinutto. Alla mezz´ora i nerazzurri padroni di casa trovano la rete del pareggio grazie a un´incertezza di Moro: il<br />
portiere rinvia malamente un pallone che termina sui piedi di Piccoli; l´attaccante di Flaborea controlla palla e beffa il portiere<br />
avversario con un pallonetto. Il gioco del Pordenone, però, appare più fluido e ai ramarri bastano due minuti per riportarsi in<br />
vantaggio. Al 30´ ci prova Fabbro con una spettacolare rovesciata fuori non di molto mentre due minuti più tardi il tiro di<br />
Fabbro viene parato da Biasinutto: sulla ribattuta si avventa per primo il giovane Giordani che trafigge il portiere.<br />
Nell´intervallo mister Flaborea inserisce Monti al posto di un acciaccato Piccoli e il veloce attaccante ex Cordignano diventa<br />
subito decisivo producendosi in un´ottima incursione in area avversaria dove trova Battiston che lo atterra. Sul dischetto del<br />
rigore si presenta Ravalico che con un forte sinistro non lascia scampo a Moro. Sull´onda dell´entusiasmo per il nuovo<br />
pareggio il Rivignano si ripropone subito in attacco grazie a Roviglio che ci prova dalla lunga distanza ma il suo destro si perde<br />
a fondo campo.<br />
Il Pordenone, dal canto suo, non perde la concentrazione e ricomincia il proprio pressing nella metà campo nerazzurra: al 12´<br />
la conclusione di prima intenzione dello scatenato Fabbro su assist di Curio manca il bersaglio ma sugli sviluppi del calcio<br />
d´angolo successivo è il giovane esterno Franzin a pescare il jolly con una botta dalla distanza che buca difesa e portiere del<br />
Rivignano e finisce in rete. Al 20´ Roman Del Prete viene ammonito, mister Tortolo lo richiama in panchina ma mentre si<br />
appresta a lasciare il campo si fa sfuggire una parola di troppo nei confronti del direttore di gara che così gli mostra il cartellino<br />
giallo per la seconda volta e, quindi, quello rosso. A questo punto Tortolo corre ai ripari togliendo Fabbro per il centrocampista<br />
Zorzut mentre poco più tardi tocca a Giordani lasciare il campo per Gordini.<br />
Il Rivignano avrebbe a disposizione il tempo sufficiente per cercare di rimettersi in partita ma alla mezz´ora l´ariete Peron, a<br />
pochi passi dalla porta, non trova la deviazione vincente. Si arriva così ai minuti conclusivi di gioco con i nerazzurri che<br />
provano il forcing finale ma ai ragazzi di Flaborea manca la lucidità necessaria e così nei minuti di recupero le due conclusioni<br />
di Ravalico non trovano lo specchio della porta seppur di poco.<br />
Stefano Pighin
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Itala S.M. – V.V.Verona 0 - 1<br />
L'Itala raccoglie gli applausi, ma i tre punti prendono la strada di Verona. Incredibile, ma vero. I padroni di casa giocano la<br />
miglior partita stagionale (almeno di quelle casalinghe), ma non riescono a bucare la porta difesa dall'attento Chesini. E, così,<br />
agli ospiti guardinghi, ma sovente in difficoltà causa le folate offensive di Marino, Neto e Seba Blasina, basta una sortita in<br />
area gradiscana per gonfiare la rete e vincere il match. Un incontro che si decide in soli due minuti; al 24' del secondo tempo<br />
grave indecisione difensiva della coppia Visintin-Blasina (il fratello Simone) e il pallone va sui piedi del guizzante brasiliano<br />
Goncalves, che supera il portiere con un delizioso pallonetto. L'Itala cerca di riordinarsi, ma due minuti più tardi a Peroni<br />
saltano i nervi e rifila una scomposta (e forse involontaria) ginocchiata a Lechthaler; espulsione e Itala in ginocchio.<br />
Eppure per oltre un'ora c'è stata solo l'Itala in campo con gioco spumeggiate e gran velocità. Si inizia al 10' con un perfetto<br />
cross di Peroni che trova la deviazione di testa di Carli, leggermente imprecisa. Al 17' Marino pennella su punizione dalla<br />
sinistra un pallone invitante per Neto che spizzica e serve Arcaba, il suo piattone viene deviato con i piedi da Chesini; il pallone<br />
finisce nuovamente sui piedi di Neto Pereira, che cerca il gol con una splendida bicicletta, ma la mira è imprecisa. Al 21' ancora<br />
grandissima Itala: lo scatenato Marino apre sulla destra per Sebastiano Blasina, che entra in area e impegna il portiere ospiti<br />
in un difficile deviazione. Un minuto più tardi Marino sempre dalla destra mette in mezzo per Neto, che però non trova il<br />
pallone. Al 28' splendida botta dal limite di Bernecich con il portiere che si allunga e mette in angolo. Il pressing offensivo dei<br />
padroni di casa non cala e al 30' è Carli che di testa sfiora il palo su assist perfetto di Peroni. Al 33' primo timido tentativo degli<br />
ospiti con una punizione di Goncalves parata da Striatto. Al 35' il brasiliano ci riprova e stavolta Striatto respinge di petto con il<br />
pallone che capita sui piedi di Masetti, il suo tiro, però, è da dimenticare. Al 36' torna in cattedra l'Itala e il suo estroso<br />
maestro Marino, che libera sulla destra Seba Blasina, il suo diagonale è bello, ma sfiora il palo alla destra di Chesini. Al 43' c'è<br />
l'occasione più nitida per l'Itala: un splendida combinazione Peroni/Marino trova smarcatissimo in area piccola Arcaba che di<br />
testa indirizza il pallone nell'angolino alla sinistra dell'immobile portiere ospite, salvato però dalla traversa.Nella ripresa l'Itala<br />
non demorde e continua sulla strada intrapresa nella prima frazione di gioco. Al 3' una punizione di Neto Pereira viene respinta<br />
dalla difesa, ma Carli raccoglie la sfera e impegna Chesini in un salvataggio miracoloso con i piedi. Poi si vede un pò la Virtus<br />
Verona con un tiro di Francesco De Rossi respinto da Striatto con i pugni e una sortita di Masetti sempre vanificata dall'attento<br />
portiere gradiscano. Al 22' è Neto a servire dal fondo Marino, ma il pallone colpito di testa termina mestamente a lato. Poi c'è il<br />
gol già descritto del brasiliano Goncalves e l'espulsione di Peroni. Nonostante l'inferiorità numerica l'Itala cerca il pareggio. E<br />
dopo l'uscita tempestiva di Striatto (al 40') sui piedi dell'inarrestabile Goncalves l'Itala sfiora il gol, al 43', con un'incornata<br />
sottoporta del neo-entrato Pizzutti salvata sulla linea di porta dal reattivo Chesini. Per l'Itala la giornata di quelle storte, ma il<br />
gioco espresso da fiducia.<br />
Ascanio Cosma<br />
BOLZANO SCONFITTO<br />
Una doppietta di Sessolo restituisce il sorriso al<br />
Trento<br />
Trentino – Bolzano 2 - 0<br />
Prende l'ultimo tram il Trento di Marco Gaburro che dopo l'umiliante sconfitta nel derby di Albiano si rifà con gli interessi ai<br />
danni di un Bolzano modesto e mai in partita. A decidere la storica sfida regionale ancora una volta Massimiliano Sessolo,<br />
bomber arrivato ad inizio novembre e già autore di cinque reti in tre gare. La doppietta di ieri consente agli aquilotti trentini di<br />
raccogliere i primi punti casalinghi dopo cinque sconfitte consecutive tra le mura amiche. Il derby si sblocca al <strong>27</strong>' grazie ad<br />
un'invenzione di Vitagliano che "pesca" nello spazio Sessolo; la disattenzione della difesa ospite, sino a quel punto impeccabile,<br />
costa cara perchè la punta di casa fa secco Paoletti con una "parallela" che si infila sul primo palo. Una volta in vantaggio il<br />
Trento gioca meglio, mentre la reazione del Bolzano è solo accennata. Così all'<strong>11</strong> della ripresa arriva il raddoppio: è ancora<br />
Vitagliano a dare la spallata alla difesa altoatesina obbligando Paoletti alla respinta corta con una bolide da lontano. Sin troppo<br />
facile per Sessolo infilare da sotto il raddoppio.<br />
Lucio Gerlin
Lunedì <strong>27</strong> Novembre <strong>2006</strong><br />
Sanvitese – Mezzocorona 0 - 3<br />
Il Mezzocorona mantiene il comando del girone grazie ad un secondo tempo maggiormente virtuoso, talentuoso e pure<br />
fortunoso, che male non fa. Tre elementi imprescindibili per spiegare il largo successo ottenuto su una Sanvitese che paga<br />
dazio per la terza volta consecutiva in maniera pesante. I silenzi societari che intenderebbero spargere tranquillità sulle sorti di<br />
Diego Zanin, in realtà non diradano le nebbie sul futuro (del) tecnico sanvitese.Il primo tempo scivola via in maniera piacevole.<br />
Ben manovrato dalle contendenti - fin qui alla pari - lascia solo un pizzico di nervosismo qua e là a togliere l'insipido degli<br />
errori sotto rete. Già al 2' Nonis viene ammonito per fallo. Venuto al quarto d'ora comincia ad operare. Respinge di pugno su<br />
Simoni, nell'occasione non centrale ma largo a sinistra. Rossi dall'altra parte (19') riprende la palla su cui era incespicato<br />
Fantin e manda rasoterra fuori di poco sul secondo palo. Simoni e Panizza in area piccola si ostacolano a vicenda al 22',<br />
facendo sfumare tutto a fondo campo. Lo spartito della Sanvitese mette le note solo su lancio lungo alla ricerca di Rossi.<br />
Manca la canzoncina "Massimiliano salvaci tu" però il concetto è quello. La lucidità non può essere sempre al massimo e, al 24'<br />
davanti alla porta Rossi riceve l'assist, lo controlla e sparacchia alto. Ancora Sanvitese. Franceschinis prende l'iniziativa sulla<br />
tre quarti campo, Macchi però non ha difficoltà a terra. Da corner di Marta (43') sugli sviluppi Rossi impegna ancora il portiere<br />
ospite. Quanto non visto nel primo tempo da parte del Mezzocorona arriva concretamente nella ripresa. Al 6' Di Benedetto si<br />
scontra con Beacco sulla tre quarti sinistra e ha la meglio sul rimpallo, mentre il centrocampista di casa rimane a terra. I<br />
biancorossi si fermano, qualche trentino dice di buttar la palla fuori, ma l'azione continua. Il cross è ricevuto da Panizza che<br />
taglia l'area incrociando da destra e trovando il sacco aperto vicino al palo più lontano. Proteste sanvitesi inutili e vane. I<br />
cambi tattici del Mezzocorona fanno perdere l'orientamento agli avversari e la squadra di Rastelli si prende il meglio. Dopo un<br />
quarto d'ora dall'intervallo si giunge al raddoppio. Capitan Berardo di testa infila sugli sviluppi di un corner dalla destra,<br />
battuto da Di Benedetto. Venuto sbaglia i tempi, Franceschinis la tocca pure con il petto, di fatto il Mezzocorona ha potuto<br />
anche fare una triangolazione in area senza intercettazioni. Insistono gli ospiti. Simoni di testa (21') impegna ancora Venuto<br />
vicino al palo. La Sanvitese reagisce con quel che mette di fresco. Nadarevic quasi alla mezzora si fa parare il tiro. Dopo<br />
Maiero, anche Beacco esce per crampi. Al posto di Simoni è inserito Baido, volendo un tridente più veloce. Rossi al 33' e<br />
Nadarevic subito dopo hanno palle buone solo all'apparenza. Marta e Leonarduzzi perdono un pallone che torna utile a<br />
Squadroni (39'): di potenza, Venuto si salva in corner. Espulso Squadroni al 1' di recupero, il Mezzocorona arrotonda al 48' in<br />
contropiede. Baido è lanciato, da destra confeziona il servizio per Mele che insacca e apre i festeggiamenti finali.<br />
Roberto Vicenzotto<br />
SACILESE - MONTEBELLUNA 0-1<br />
Fonti: «Risultato che dà ottimismo»<br />
«Ma dobbiamo ancora fare qualcosa di importante e definitivo. Il campionato è<br />
lungo»<br />
Sacile<br />
Un punto con il Rivignano domenica scorsa, 3 tutti d'un colpo con la Sacilese. Il Montebelluna del nocchiero Gianfranco Fonti<br />
comincia a far quadrare il cerchio. Soprattutto con le squadre che, in classifica, stanno meglio. Se Gianfranco Borgato non ha<br />
«niente da rimproverare ai ragazzi, perchè hanno comunque lottato fino in fondo e sono stati puniti da una disattenzione in<br />
difesa», l'omonimo Fonti incita il suo Montebelluna a «giocare sempre così, con il coltello tra i denti, convinti delle nostre<br />
possibilità». «E' stato difficile - prosegue il mister biancoceleste - ma alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo portato a casa 3 punti<br />
importanti, contro una Sacilese che non è stata di certo a guardare». Tempo per riavvolgere il film di una partita che ha<br />
lasciato pochi spazi alla fantasia e alle belle giocate. «I ragazzi - prosegue Gianfranco Fonti - hanno saputo sacrificarsi e lottare<br />
e adesso stiamo ricominciando a correre». In buona sostanza: «Stiamo riprendendo quota, è molto più facile lavorare in<br />
settimana se hai vinto. Questo è innegabile. C'è maggiore sicurezza dei propri mezzi, una maggior consapevolezza anche se<br />
non siamo di certo al top». «Ci prendiamo questo risultato - chiosa il tecnico dei veneti - che porta sicuramente maggior<br />
ottimismo. Attenzione, però! Dobbiamo ancora fare qualcosa di importante e definitivo. Il campionato è lunghissimo e le<br />
insidie sono dietro l'angolo». Piedi ben ancorati a terra se non proprio "cementati". Prossimo impegno in trasferta in terra<br />
trentina: «una partita difficile, effettivamente - spiega Fonti - è più facile fare punti con le squadre che sono tranquille in<br />
classica, rispetto a quelle che hanno assolutamente bisogno di far punti per non trovarsi nei bassifondi». Il Trento è una di<br />
queste. Parole che il mister non aggiunge, ma sicuramente la testa è già là. Intanto sorride felice anche Maurizio Michielin, il<br />
presidente biancoceleste: «Oggi (ieri, ndr), i ragazzi hanno davvero dato l'anima e non posso che esserne orgoglioso oltre che<br />
contento per i punti incamerati». Contento anche perchè, proprio contro la Sacilese, ha esordito Vuk Cvetkovic: attaccante<br />
formato spina nel fianco. Lui studente di archittettura, in campo bada alla concretezza chiamata gol.<br />
Cristina Turchet