Gara decisa soltanto ai rigori - serie d news
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Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007 CALCIO SERIE D XXXI<br />
L’ARBITRO<br />
7<br />
VOTO<br />
PIERO<br />
GIACOMELLI<br />
Preciso e puntuale,<br />
sempre presente nelle<br />
fasi di gioco. Ha<br />
lasciato correre<br />
qualche fallo di troppo<br />
ma ha saputo farsi<br />
valere perché la partita<br />
non degenerasse<br />
LA CRONACA<br />
AZIONI<br />
Un contrasto a<br />
centrocampo<br />
24’ primo tempo:<br />
Marcato recupera palla sulla propria<br />
trequarti di campo la passa indietro<br />
ad un difensore, ma sbaglia il passaggio<br />
e sul pallone piomba rapido<br />
Lacheheb che batte Montagnani.<br />
32’ primo tempo:<br />
Nuova leggerezza difensiva amaranto,<br />
quasi una fotocopia della precedente,<br />
e ancora Lacheheb non perdona<br />
segnando lo 0-2.<br />
35’ primo tempo:<br />
Balleri compie un incredibile fallaccio<br />
a centrocampo su Marcato e l’arbitro<br />
senza esitazione lo espelle.<br />
16’ secondo tempo:<br />
Bella azione sulla sinistra di Bonsignori<br />
che mette a centro area dove<br />
Conti è lesto a mettere in rete.<br />
33’ secondo tempo:<br />
Punizione dal limite di Moriani che<br />
anziché tirare passa a Pardossi che<br />
sferra un gran tiro.<br />
6’ p.t. supplementare:<br />
Pistoleri dalla distanza trova un eurogol<br />
imparabile per Montagnani.<br />
10’ p.t. supplementare:<br />
Da Menchini per Moriani che non fallisce<br />
pareggiando.<br />
3’ s.t. supplementare:<br />
Tiro di Menchini ribattuto con palla<br />
che giunge a Piazzi che sferra una<br />
gran conclusione portando il Forcoli<br />
in vantaggio.<br />
15’ s.t. supplementare:<br />
Ultimo lungo lancio in area forcolese,<br />
se ne impossessa Pistolesi che<br />
trova un gran diagonale che manda<br />
tutti <strong>ai</strong> calci di rigore.<br />
P.M.<br />
FORCOLI-CECINA I PADRONI DI CASA RIESCONO A BATTERE GLI OSPITI SOLTANTO DOPO I SUPPLEMENTARI<br />
<strong>Gara</strong> <strong>decisa</strong> <strong>soltanto</strong> <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong><br />
di PIETRO MATTONAI<br />
— FORCOLI —<br />
UNA BELLISSIMA e avvincente partita,<br />
ricca di bel gioco e di spunti interessanti<br />
anche se poi <strong>decisa</strong> <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>.<br />
Il protagonista della fase finale è stato<br />
il portierone amaranto Montagnani che para<br />
le conclusioni di Bacci, Pistolesi e Vanni e porta<br />
il Forcoli alla sfida finale del girone contro<br />
il Figline. La gara nel bene e nel male ha avuto<br />
come protagonisti i giocatori amaranto che<br />
nel primo tempo in otto minuti di pazzia hanno<br />
permesso al Cecina di portarsi in vantaggio.<br />
E’ stato un uno-due che poteva chiudere<br />
definitivamente la partita consentendo agli<br />
ospiti di passare il turno. Sicuramente alla fine<br />
del primo tempo con i rossoblù in vantaggio<br />
di due gol nessuno sarebbe stato disposto<br />
a scommettere sul recupero forcolese. Ma gli<br />
amaranto hanno sette vite e, nella seconda parte<br />
della gara, operando un p<strong>ai</strong>o di sostituzioni<br />
e cambiando gioco la squadra di Lazzerini, come<br />
ci ha già abituato in passato,<br />
ha saputo recuperare e addirittura<br />
portarsi in vantaggio. Gli ospiti<br />
però non sono stati certo a<br />
guardare e anche se in inferiorità<br />
numerica dal 35’ del primo tempo,<br />
hanno lottato e dato il meglio.<br />
Non hanno m<strong>ai</strong> mollato trovando<br />
uno strepitoso eurogol<br />
con Pistolesi il quale poi ha saputo<br />
ripetersi proprio allo scadere<br />
del secondo tempo supplementare<br />
per pareggiare le sorti e andare<br />
<strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. La gara è stata lo<br />
specchio fedele del ruolo e del<br />
gioco che entrambe le compagini<br />
oggi in campo hanno svolto<br />
nel campionato appena concluso.<br />
IMPEGNO<br />
Le due<br />
squadre<br />
hanno<br />
giocato una<br />
bellissima<br />
gara<br />
IL FORCOLI con le sue leggerezze difensive<br />
spesso si è visto costretto a inseguire recuperi<br />
quasi impossibili. Poi la capacità offensiva<br />
FORCOLI 7<br />
CECINA 4<br />
(dopo i calci di rigore)<br />
◆ Forcoli: Montagnani, Pardossi,<br />
Rossi, Niccol<strong>ai</strong>, Baraldi<br />
(3’ pts Piazzi), Bonsignori,<br />
Verdiani, Moriani, Menchini,<br />
Corsinelli (1’ st. Galluzzi),<br />
Marcato (1’ st. Conti).<br />
All.: Lazzerini.<br />
◆ Cecina: Mengoni, Casali,<br />
Papagno, Pistolesi, Tempesta,<br />
Benvenuti, Lacheheb<br />
(18’ st. Spinelli), Balleri, Capitani<br />
(28’ st. Vanni), Pulina,<br />
Ventura (18’ st. Bacci).<br />
All.: Maddaloni.<br />
◆ Arbitro: Giacomelli di Trieste.<br />
◆ Marcatori: 24’ e 32’ pt Lacheheb,<br />
16’ st. Conti, 33’ st.<br />
Pardossi, 6’ pts. Pistolesi,<br />
10’ pts. Moriani, 3’ sts. Piazzi,<br />
15’ sts. Pistolesi. Ai <strong>rigori</strong><br />
per il Forcoli segnano: Moriani,<br />
Menchini e Niccol<strong>ai</strong>, mentre<br />
Montagnani para i primi<br />
tre calci di rigore del Cecina.<br />
◆ Note: angoli 4 a 3; ammoniti:<br />
Baraldi, Galluzzi, Casali,<br />
Benvenuti; espulso al<br />
35’ pt. Balleri; spett. 800 circa.<br />
amaranto, la migliore del campionato,<br />
i recuperi li ha veramente<br />
fatti segnando una pioggia di<br />
gol. Per il Cecina la prestazione<br />
odierna, come giustamente sottolineava<br />
il mister Maddaloni a fine<br />
gara, ha rappresentato il meglio<br />
che poteva dare. I tirrenici<br />
hanno giocato un finale di campionato<br />
strepitoso, recuperando<br />
posizioni su posizioni e guadagnandosi<br />
l’accesso <strong>ai</strong> play-off. E’<br />
un ottimo gruppo che lotta senza<br />
m<strong>ai</strong> darsi per vinto e che anche<br />
oggi fino all’ultimo minuto<br />
ha cercato il gol che gli permettesse<br />
di andare almeno <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>.<br />
La <strong>serie</strong> finale dei <strong>rigori</strong> non ha<br />
avuto storia con gli amaranto<br />
che con freddezza vanno a segno,<br />
ma soprattutto con il portiere<br />
Montagnani che riusciva a parare<br />
le prime due conclusioni degli<br />
ospiti costringendo anche il<br />
terzo tiratore all’errore che consentiva<br />
al Forcoli di superare il<br />
turno. Festa finale in campo e sugli spalti con<br />
i tifosi che anche oggi non hanno fatto mancare<br />
il loro entusiastico supporto.<br />
FORCOLI<br />
MONTAGNANI 7: decisivo nella lotteria<br />
dei <strong>rigori</strong>.<br />
PARDOSSI 7: gran bel gol, ma soprattutto<br />
ha movimentato il gioco amaranto.<br />
ROSSI 6,5: seconda parte di gara all’altezza<br />
della situazione.<br />
NICCOLAI 6,5: determinante al centro.<br />
BARALDI 6,5: sempre presente.<br />
BONSIGNORI 6,5: le sue scorrerie sulla sinistra<br />
hanno messo in crisi gli avversari.<br />
VERDIANI 6,5: gran lavoro di copertura.<br />
MORIANI 7: segna solo un gol nella sua<br />
partita con il portiere ospite.<br />
MENCHINI 7: cresce quando il gioco si fa<br />
sulle fasce.<br />
CORSINELLI 6: risente di un primo tempo<br />
sottotono di tutti.<br />
MARCATO 6: buon impegno.<br />
GALLUZZI 6,5: molto dinamismo da migliorare.<br />
CONTI 7: entra e fa gol.<br />
PIAZZI 7: segna una bella rete.<br />
CECINA<br />
MENGONI 7: parate strepitose.<br />
CASALI 6,5: tenace nel suo compito.<br />
PAPAGNO 6,5: buona prestazione.<br />
PISTOLESI 7: trova un gran gol e replica<br />
nel finale.<br />
TEMPESTA 6,5: bravo nel controllo.<br />
BENVENUTI 6,5: buona prestazione.<br />
LACHEHEB 7: due gol da opportunista.<br />
BALLERI 5: si fa espellere mettendo in crisi<br />
la sua squadra.<br />
CAPITANI 6: da rivedere.<br />
PULINA 6,5: molto abile.<br />
VENTURA 6: poco presente nel gioco offensivo.<br />
SPINELLI 6: corre ma fa poco gioco.<br />
BACCI 6: non migliora la situazione.<br />
VANNI 6: troppo solo in avanti.<br />
Pietro Matton<strong>ai</strong><br />
91˚ MINUTO IL TECNICO SOTTOLINEA LA GRANDE PROVA DI CARATTERE DEI SUOI RAGAZZI<br />
Lazzerini entusiasta della vittoria<br />
«La squadra non ha m<strong>ai</strong> mollato»<br />
IL MISTER rossoblu Maddaloni,<br />
espulso al 34’ del secondo tempo, si dice<br />
divertito dalla partita:«E’ stata una<br />
gara bellissima e, al di là del risultato, abbiamo<br />
offerto al pubblico una prestazione<br />
eccezionale. L’arbitro ha un pochettino<br />
condizionato il gioco, ma oggi ho visto un<br />
bel Cecina. Questo è un gruppo di ragazzi<br />
che sa lottare e la gara odierna è stata il coronamento<br />
di un girone giocato alla grande.<br />
Merito al Forcoli che ha saputo reagire,<br />
conclude Maddaloni, mettendoci nel<br />
secondo tempo in difficoltà». Interviene<br />
anche il ds del Cecina Olmi che si dice orgoglioso<br />
per l’impegno e la tenacia messa<br />
in campo da tutti i ragazzi rossoblù. Da<br />
parte amaranto grande soddisfazione<br />
espressa dal presidente Marco Consoloni:«Oggi<br />
abbiamo assistito ad una partita<br />
giocata da due squadre vive che volevano<br />
vincere. Noi abbiamo commesso qualche<br />
errore di troppo, ma i ragazzi sono stati<br />
bravi a recuperare anche se recuperare con<br />
il Cecina non è facile. Dopo aver giocato<br />
un grande campionato, vissuto da protagonisti,<br />
oggi un risultato negativo non avrebbe<br />
rovinato i nostri meriti. Ma i ragazzi sono<br />
stati bravi e hanno voluto vincere.<br />
Complimenti anche al Cecina che è una<br />
bella realtà. In questa stagione esaltante<br />
per noi andremo a Figline convinti di andare<br />
a giocare per vincere e per proseguire<br />
nel cammino dei play-off».<br />
L’ALLENATORE Gabriele Lazzerini<br />
torna a sottolineare il grande cuore di questo<br />
Forcoli: «Sullo 0-2 la squadra non ha<br />
mollato e i cambiamenti fatti all’inizio del<br />
secondo tempo hanno dato una scossa al<br />
ATTENTO<br />
Lazzerini ha approvato<br />
la forza di carattere dei<br />
suoi giocatori<br />
gioco. Abbiamo reagito, recuperato e con<br />
un pizzico di fortuna potevamo anche<br />
chiuderla senza andare <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. Devo segnalare<br />
oltre all’impegno di tutti, in particolare<br />
l’impegno di chi è entrato nel corso<br />
della gara. La prontezza di Conti, Galluzzi<br />
e Piazzi che hanno dato veramente una<br />
grossa mano a tutta la squadra». Stefano<br />
Menchini, bomber amaranto con il gemello<br />
del gol Moriani, si dice soddisfatto per<br />
il risultato: «Dedico questo successo agli<br />
sportivi forcolesi. Io sono qui da un anno,<br />
ma la realtà di Forcoli, benché piccola ha<br />
saputo starci vicina, sia gli sportivi giovani<br />
che quelli meno giovani».<br />
Pietro Matton<strong>ai</strong>
XXX CALCIO SERIE D Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />
L’ARBITRO<br />
6<br />
VOTO<br />
DI PAOLO<br />
Fischia molto, ma<br />
usa troppo poco i<br />
cartellini gialli e<br />
sembra sbagliare<br />
diverse decisioni. In<br />
generale comunque<br />
la conduzione di gara<br />
gli permette di<br />
guadagnarsi la<br />
sufficienza<br />
LA CRONACA<br />
13’ primo tempo:<br />
Brutto fallo di Deoma su Fanucchi<br />
senza cartellino giallo.<br />
28’ primo tempo:<br />
Mori tira da sinistra e Mazzei manda<br />
in angolo.<br />
31’ primo tempo:<br />
Frediani da fuori area: alto.<br />
32’ primo tempo:<br />
Nohman da sinistra: gran tiro<br />
sull’esterno della rete.<br />
OK<br />
Fanucchi<br />
durante<br />
un<br />
contrasto<br />
39’ primo tempo:<br />
Rossetti da destra crossa al centro:<br />
Nohman «pizzica» e Di Fiore para.<br />
42’ primo tempo:<br />
Punizione di Giglioli: parata alta.<br />
44’ primo tempo:<br />
Vignola da fuori: tiro alto.<br />
45’ primo tempo:<br />
Cascione di testa da pochi passi: a<br />
lato.<br />
5’ secondo tempo:<br />
Gran tiro di Mori da centro area: Meozzi<br />
si salva di piede.<br />
9’ secondo tempo:<br />
Niccolini anticipa d’un soffio Frediani.<br />
35’ secondo tempo:<br />
Cacelli prova il tiro da molto lontano:<br />
alto.<br />
40’ secondo tempo:<br />
Di Fiore si salva su iniziativa di Di<br />
Rita, poi allontana Rosi.<br />
7’ p.t. supplementare:<br />
Gol. Frediani al volo da centro area<br />
insacca alla sinistra di Meozzi.<br />
14’ s.t. supplementare:<br />
Gol. Mori in contropiede salta un difensore<br />
sulla sinistra e insacca rasoterra<br />
sull’angolo opposto.<br />
R.P.<br />
FIGLINE-PONTEDERA I PADRONI DI CASA VINCONO SEGNANDO DUE GOL NEI TEMPI SUPPLEMENTARI<br />
Gialloblù, continua il sogno play-off<br />
di ROBERTO PERUGINI<br />
— FIGLINE VALDARNO —<br />
ADISTANZA di tre<br />
settimane le due formazioni<br />
si ritrovano<br />
sullo stesso terreno di gioco<br />
per contendersi in gara unica<br />
l’accesso alla finale dei<br />
play-off, dopo un campionato<br />
lungo, risoltosi per la squadra<br />
ospite con l’ammissione<br />
agli spareggi solo all’ultima<br />
giornata. Questa volta perciò<br />
non erano in palio i tre punti,<br />
ma la continuazione di un<br />
bel sogno, oppure il termine<br />
della stagione, comunque positiva,<br />
considerati i risultati<br />
ottenuti. Non sono bastati i<br />
90 minuti canonici per sapere<br />
quale delle due contendenti<br />
dovesse proseguire il cammino,<br />
con la squadra di Cei<br />
che affrontava l’incontro in<br />
campo esterno, grazie al più<br />
dodici che Figline era riuscita<br />
ad accumulare durante la<br />
stagione regolare nei confronti<br />
della formazione pisana.<br />
E’ pensabile che il clima<br />
caldissimo abbia condizionato<br />
la gara insieme all’importanza<br />
della posta in palio,<br />
perché è sembrato evidente<br />
come le due formazioni cercassero<br />
di non spremere<br />
energie in attacchi veementi,<br />
preferendo giocare abbastanza<br />
guardinghe, attente a<br />
non scoprirsi per non correre<br />
pericoli, cercando con il<br />
fraseggio lento di avvivinarsi<br />
alla porta avversaria, con<br />
gli uomini di Cei che sono<br />
sembrati più pronti a raddoppiare<br />
sul portatore di palla<br />
e contemporanemente coprire<br />
bene le due punte figlinesi,<br />
molto temute.<br />
FIGLINE 2<br />
PONTEDERA 0<br />
(dts)<br />
◆ Figline: Di Fiore, Alderighi,<br />
Pancetti, Rosi D., Cascione,<br />
Bogi (77’ Robbiati), Pasquini<br />
(76’ Chiuchiolo), Giglioli, Mori,<br />
Fanucchi (112’ Mugn<strong>ai</strong>ni), Frediani.<br />
All.: Semplici.<br />
◆ Pontedera: Mazzei, Checcucci,<br />
Cacelli, Deoma (57’ De Fr<strong>ai</strong>a),<br />
Niccolini, Cinicola, Vignola<br />
(80’ Martella), Susini, Nohman,<br />
Di Rita, Rossetti (50’ Righi).<br />
All.: Cei.<br />
◆ Arbitro: Di Paolo di Avezzano.<br />
◆ Marcatori: 97’ Frediani, 119’<br />
Mori.<br />
◆ Note: angoli 3 a 4; ammoniti:<br />
Bogi, Susini, Frediani e Nohman;<br />
recupero 0’ + 3’ + 0’ + 1;<br />
spett. 1200 circa.<br />
ALLA FINE sono state proprio<br />
loro a decretare la vittoria<br />
della squadra di casa, comunque<br />
meritata, in virtù<br />
del fatto che la formazione<br />
di Semplici ha concesso solo<br />
un’occasione agli avversari<br />
in tutti i 126 minuti di gioco.<br />
Al 28’ la prima vera occasione<br />
è per Mori dal limite,<br />
ma Mazzei devia in angolo.<br />
Al 31’ Frediani da fuori area<br />
tira alto. Al 32’ che sfugge alla<br />
difesa e da sinistra scarica<br />
un tiro che finisce sull’esterno<br />
della rete. Al 39’ Rossetti<br />
va via sulla destra e il suo traversone<br />
viene «pizzicato» da<br />
Nohman che tuttavia non<br />
sorprende Di Fiore. Nella ripresa<br />
da segnalare solo un<br />
bel tiro di Mori che Mazzei<br />
riesce a deviare in angolo coi<br />
piedi. Si va a supplementari<br />
con le squadre stanche, ma<br />
Figline dimostra di avere ancora<br />
qualcosa in riserva e al<br />
97’ un’iniziativa di Robbiati<br />
termina con un traversone<br />
in area, dove un rinvio corto<br />
mette il pallone dalle parti di<br />
Frediani che infila di prima<br />
intenzione. Inutile la reazione<br />
degli ospiti che non riescono<br />
più a creare pericoli<br />
per i figlinesi che, galvanizzati<br />
dal vantaggio riescono a<br />
colpire ancora proprio in<br />
chiusura con una bella corsa<br />
di Mori che infila da sinistra<br />
l’angolo opposto.<br />
PROTAGONISTI<br />
In alto Frediani in<br />
azione. A sinistra<br />
Mori e Niccolini<br />
FIGLINE<br />
DI FIORE 6,5: un bel salvataggio, poi ordinaria<br />
amministrazione.<br />
ALDERIGHI 6,5: abbastanza disinvolto.<br />
PANCETTI 7: molto positivo.<br />
ROSI D. 7,5: un leone: bene sui palloni alti,<br />
meglio su quelli bassi.<br />
CASCIONE 6,5: molti falli fischiati contro,<br />
senza sue colpe specifiche.<br />
BOGI 6,5: discreto, ma non chiude sempre<br />
bene. (77’ ROBBIATI 6,5: si mette in regia<br />
ed inventa l’iniziativa del primo gol).<br />
PASQUINI 6,5: si destreggia bene anche in<br />
<strong>ai</strong>uto alla difesa, fino all’infortunio. (76’<br />
CHIUCHIOLO 6: bene al centro al posto di<br />
Bogi).<br />
GIGLIOLI 7: il solito capitano indomito.<br />
MORI 7: trova il gol della sicurezza.<br />
FANUCCHI 6,5: non corre molto, ma «vede»<br />
bene il gioco. (112’ MUGNAINI s.v.).<br />
FREDIANI 7: che dire ? La prima volta che<br />
non è «ingabbiato».<br />
PONTEDERA<br />
MAZZEI 6,5: un bel salvataggio su Mori.<br />
CHECCUCCI 7: qualche fallo di troppo.<br />
CACELLI 6,5: chiude bene e si spinge in<br />
avanti con successo.<br />
DEOMA 6: spazza l’area senza tanti complimenti.<br />
(57’ DE FRAIA 6,5: è un’altra cosa,<br />
anche se alla fine non incide).<br />
NICCOLINI 6,5: difende con precisione.<br />
CINICOLA 7: tutti i palloni alti sono suoi.<br />
VIGNOLA 6: svaria molto senza però creare<br />
problemi al centrocampo avversario. (80’<br />
MARTELLA 6: diverse incursioni sulla destra).<br />
SUSINI 6: molto lavoro a centrocampo con<br />
molta aggressività.<br />
NOHMAN 7: è sempre presente.<br />
DI RITA 6,5: <strong>ai</strong>uta i compagni in avanti.<br />
ROSSETTI 6,5: molto vivace e sgusciante:<br />
perché sostituirlo? (50’ RIGHI 6: molto determinato<br />
ma poco produttivo).<br />
91˚ MINUTO IL TECNICO FIGLINESE ENTUSIASTA DEL SUCCESSO PENSA ALLA GARA CONTRO IL FORCOLI<br />
Semplici: «Vittoria che corona<br />
una stagione straordinaria»<br />
L’<br />
ALLENATORE figlinese Leonardo<br />
Semplici, accaldato<br />
non solo per la temperatura<br />
esterna, così commenta la gara appena<br />
conclusa: «Dobbiamo dare grande merito<br />
<strong>ai</strong> ragazzi che hanno ottenuto una<br />
grande vittoria, coronamento di una stagione<br />
veramente straordinaria. Anche<br />
oggi hanno lottato contro una signora<br />
squadra che certamente ha dimostrato<br />
tutto il proprio valore, riuscendo ad<br />
averne ragione solo nel finale, quando<br />
le forze fisiche sono venute a diminuire<br />
per il gran caldo. Adesso ci aspetta<br />
un’altra partita importantissima contro<br />
Forcoli, che era una della pretendenti<br />
alla promozione diretta. Questo ci fa capire<br />
appunto l’estrema difficoltà che ci<br />
aspetta per fronteggiare una formazione<br />
che ha un attacco fortissimo, anche<br />
se qualche volta si lascia sorprendere in<br />
difesa. Intanto riprendiamoci dalle fatiche<br />
di oggi e poi ci prepareremo per fare<br />
comunque bella figura».<br />
IL DG VITTORIO Casucci sottolinea<br />
il traguardo raggiunto: «E’ veramente<br />
una gioia immensa aver raggiunto questo<br />
traguardo, contro una società che ha<br />
grandi tradizioni, ma ancora non siamo<br />
SODDISFATTO<br />
Il tecnico figlinese<br />
Semplici è già<br />
concentrato sulla<br />
prossima partita<br />
alla fine: proprio per questo speriamo<br />
di andare avanti il più possibile, senza<br />
porsi traguardi, ma anche senza timori».<br />
Dallo spogliatoio ospite piena disponibilità<br />
ed anche serenità nelle parole<br />
dell’allenatore Cei: «Dispiace perdere<br />
una gara per un solo errore durante una<br />
partita ben giocata da ambedue le formazioni.<br />
Dopo tutto quello che ci è capitato<br />
durante la stagione eravamo riusciti<br />
ad agguantare i play-off e perciò dispiace<br />
uscire subito. Abbiamo lasciato<br />
che Robbiati facesse il traversone in<br />
area e un rinvio non perfetto ha trovato<br />
Frediani solo, forse per la prima volta<br />
in tutta la partita. Il resto è venuto da<br />
solo: un po’ di stanchezza e la voglia di<br />
recuperare ha creato spazio per il secondo<br />
gol. Comunque Figline è una ottima<br />
squadra, che merita di essere al secondo<br />
posto e le faccio i miei complimenti sinceri».<br />
Ro.Pe.
XL SPORT LIVORNO Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />
BASKET A2 La Solidago si arrende all’Umbertide e chiude con onore la stagione<br />
SI INFRANGONO al PalaMorandi di<br />
Umbertide i sogni del Villaggio Solidago<br />
Livorno. Dopo una stagione meravigliosa<br />
le ragazze di coach Pandolfi si sono<br />
dovute arrendere alla prima della<br />
classe che in casa non aveva m<strong>ai</strong> fallito.<br />
E lo fa ancora una volta tenendo in mano<br />
il pallino della gara per tutti i quaranta<br />
minuti. Finisce 66-59 per le umbre<br />
della Liomatic che proseguono il loro<br />
cammino verso la <strong>serie</strong> A1 attendendo<br />
la sfidante che uscirà fuori da gara tre<br />
tra Pozzuoli e Siena. Per Livorno <strong>soltanto</strong><br />
applausi per un campionato da ricordare<br />
e da raccontare. Il Villaggio Solidago<br />
si può fregiare senza ombra di dubbio<br />
della palma di squadra rivelazione<br />
del campionato, capace di stupire e convincere.<br />
Sul parquet in gara due Giorgi<br />
e compagne si trovano davanti una squadra<br />
rilassata e molto motivata con in mano<br />
le chiavi del successo nei nomi di<br />
Batt<strong>ai</strong>n e Granturchelli, capace di mandare<br />
in doppia cifra quattro ben giocatrici.<br />
PARTE BENE Umbertide che subito<br />
nel primo quarto si porta avanti per<br />
24-15. Le locali tengono in mano il gioco<br />
per tutti i minuti restanti fissando il<br />
risultato sul 34-29 all’intervallo lungo e<br />
50-46 al terzo quarto. Livorno si riavvicina<br />
notevolmente ma alla sirena le labroniche<br />
devono arrendersi. Ancora<br />
una volta a testa alta. Ancora una volta<br />
tra gli applausi.<br />
Questo il tabellino del Villaggio Solidago:<br />
Buccianti 9, Azzellini 6, Belfiore,<br />
Giorgi 12, Mariani 8, Carlesi 7, Balestra<br />
17, Filoni ne, Creati ne, Conti ne. All:<br />
Pandolfi<br />
Giacomo Niccolini<br />
IL TABELLINO<br />
TdShop 83<br />
Cantù 90<br />
TDSHOP.IT: Porzingis<br />
15, Rowe 19, Fantoni 10, Kickert<br />
9, Daniels 5, Hunter<br />
21, Cantagalli, Cessel, Sambugaro<br />
4. Ne: Ingles, Giannone.<br />
All.: Dell'Agnello.<br />
TISETTANTA: Smith 4,<br />
Jordan 12, Shaw 14, Mazzarino<br />
15, Williams 15, Wilson<br />
23, Jones 5, Mc Grath,<br />
Squarcina, Conti 2. Ne: Della<br />
Felba, Brienza. All. Sacripanti.<br />
Arbitri: Sabetta, Corrias, Reatto.<br />
Parziali: 27-18, 53-44,<br />
73-55.<br />
di LORENZO<br />
GREMIGNI<br />
—LIVORNO—<br />
ULTIMO<br />
atto<br />
del campionato<br />
ed ultima<br />
esibizione della<br />
TDShop.it in <strong>serie</strong> A.<br />
Poco pubblico sugli<br />
spalti, clima di smobilitazione,<br />
ma partita vera. Anche<br />
perchè Cantù aveva ancora velleità<br />
di play-off, che ha raggiunto<br />
meritatamente, e ha giocato da<br />
squadra vera con i livornesi che<br />
si sono adattati malgrado le assenze<br />
pesanti di Mc Pherson ed Ingles.<br />
NON È RIUSCITO il miracolo<br />
compiuto contro Biella, ma non<br />
importa. Fantoni e compagni<br />
hanno lasciato dignitosamente il<br />
piano superiore. In attesa di programmarsi,<br />
se ci sarà, per il campionato<br />
di Legadue. Cantù ha<br />
giocato col cuore e col sano agonismo<br />
che occorre ad una squadra<br />
ULTIMO ATTO Il coach Dell’Agnello e a fianco Daniels che ieri è stato in ombra<br />
BASKET A<br />
TdShop, partita vera<br />
ma niente miracolo<br />
Dignitoso addio alla <strong>serie</strong> A<br />
che punta a qualcosa di sostanzioso<br />
per nobilitare la sua stagione<br />
ed ha vinto, ma ha giocato a<br />
sprazzi soffrendo molto la difesa<br />
aggressiva dei livornesi, sopratutto<br />
la zona-press e non<br />
ha m<strong>ai</strong> dato l'impressione<br />
di poter chiudere<br />
anzitempo l'incontro.<br />
E questo va a merito<br />
della squadra di<br />
Dell’Agnello che ha<br />
voluto offrire una prova<br />
di orgoglio e di carattere <strong>ai</strong> propri<br />
tifosi nel giorno dell'addio<br />
malgrado i gu<strong>ai</strong> delle ultime settimane<br />
e la retrocessione orm<strong>ai</strong><br />
sancita da tempo che non poteva<br />
<strong>ai</strong>utare la concentrazione e far<br />
DELL’AGNELLO<br />
Hanno pesato<br />
le sconfitte<br />
di Roma e Cantù<br />
trovare motivazioni alte <strong>ai</strong> giocatori.<br />
Che poi non tutti siano riusciti<br />
a dare il meglio e giocare<br />
una buona partita è un discorso<br />
diverso, ma la squadra ha dimostrato<br />
che con un po'<br />
di fortuna in più e magari<br />
un giocatore di<br />
esperienza in <strong>ai</strong>uto ad<br />
una squadra giovane<br />
avrebbe potuto vincere<br />
qualche altra partita<br />
e forse salvarsi come<br />
ha detto Dell'Agnello a fine<br />
gara affermando che "le due sconfitte<br />
con Roma e Cantù in trasferta<br />
che erano orm<strong>ai</strong> vinte sono state<br />
determinanti. Avessimo vinte<br />
quelle son sicuro che ci saremmo<br />
salvati e mi resta il rammarico<br />
di non esserci riuscito anche<br />
se da questa esperienza<br />
ho imparato tanto". Tornando<br />
alla partita Cantù con<br />
Wilson, Mazzarino, Williams<br />
e Shaw in buona evidenza<br />
ha sempre condotto,<br />
ma non è m<strong>ai</strong> riuscita a<br />
scappare. I livornesi hanno<br />
giocato meglio dei canturini<br />
nel secondo e nel quarto periodo,<br />
ma gli è mancato completamente<br />
Daniels e stante l'impossibilità<br />
di rotazioni efficaci per l'assenza<br />
di Mc Pherson e Ingles<br />
l'handicap è stato notevole.<br />
L'ALTRA NOTA dolente, che<br />
comunque si è ripetuta per tutta<br />
la stagione, è quella dei tiri liberi<br />
da dove gli amaranto hanno realizzato<br />
col 53%, una percentuale<br />
da minibasket o peggio. Per il resto<br />
tiri e rimbalzi sono finiti più<br />
o meno in parità, ma in una partita<br />
perduta di sette punti i tiri liberi<br />
sono e devono essere fondamentali.<br />
LE PAGELLE<br />
Bene Hunter<br />
e Porzings<br />
Daniels:<br />
un naufragio<br />
HUNTER 7. Sotto le due<br />
plance detta legge,la sua<br />
percentuale di tiro è<br />
ottima, i rimbalzi lo<br />
portano alla doppia-doppia<br />
e ci sono anche due<br />
stoppatissime e 3 assist per<br />
una valutazione di + 27.<br />
PORZINGIS 6,5. Nei<br />
primi due periodi latita poi<br />
segna e prende fiducia.<br />
Chiude col 60% al tiro e<br />
buoni rimbalzi.<br />
SAMBUGARO 5. Sbaglia<br />
dei passaggi che<br />
dovrebbero essere pane<br />
per uno della sua<br />
esperienza e riesce a<br />
mettere sul ferro anche<br />
due liberi.<br />
ROWE 6. Gioca a<br />
intermiitenza come in tutta<br />
la sua stagione. Buoni<br />
sprazzi, tanti assist, ma<br />
anche palle perse<br />
banalmente.<br />
CANTAGALLI sv. Sta in<br />
campo 5' senza sfigurare,<br />
ma anche senza iniziative.<br />
KICKERT 5,5. Il tiro da<br />
tre non gli entra e il<br />
combattimento non è il<br />
suo forte.<br />
CESSEL sv. 3' tanto per far<br />
rifiatare i «lunghi».<br />
DANIELS 4. Forse la<br />
peggior partita della sua<br />
stagione in chiaroscuro.<br />
Fuori tiro, fuori partita, si<br />
fa vedere solo <strong>ai</strong> rimbalzi.<br />
FANTONI 6. Lotta e fa<br />
sentire i gomiti in difesa, in<br />
attacco si fa sentire sotto il<br />
canestro e cattura buoni<br />
rimbalzi.<br />
Lorenzo Gremigni<br />
GRANDE CECINA. Solo<br />
i <strong>rigori</strong> decretano la fine<br />
dell’avventura rossoblù<br />
nei play off. La sfida<br />
col Forcoli era iniziata bene: 2-0 dopo<br />
mezz’ora di gioco. Un bel Cecina padrone<br />
del campo con Samir Lacheeb in gran<br />
spolvero. Poi c’è stata l’espulsione con rosso<br />
diretto di matteo balleri per un fallo da<br />
dietro. Una decisione che ha penalizzato<br />
fortemente la squadra costretta a giocare<br />
il resto della gara in dieci uomini. «Abbiamo<br />
fatto una grande partita — commenta<br />
CALCIO D PLAY OFF: SCONFITTA SOLO AI RIGORI COL FORCOLI. PARLA MADDALONI<br />
Cecina sfiora l’impresa in dieci uomini<br />
alla fine l’allenatore Massimiliano Maddaloni<br />
— ed è amaro uscire così dalla corsa<br />
alla promozione. I ragazzi per come hanno<br />
giocato si sarebbero meritati di andare<br />
avanti. Chi è venuto allo stadio ha visto<br />
una bella gara. Non siamo delusi perché<br />
abbiamo dimostrato tutto il nostro valore.<br />
Certo, se la parttita fosse continuata 11<br />
contro 11, probabilmente avremmo portato<br />
in fondo la vittoria. Il fallo che ha decretato<br />
l’espulsione c’era, però poco prima<br />
c’era stata una gomitata di Menchini non<br />
sanzionata allo stesso modo. Comunque<br />
al di là di questo il Forcoli ha fatto la sua<br />
parte e <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> sono stati più bravi di noi.<br />
Voglio solo sottolineare la grande prestazione<br />
dei miei ragazzi da elogiare in blocco».<br />
ANCHE IL PRESIDENTE Francesco<br />
Manno è soddisfatto della squadra: «Una<br />
delle più belle partite del Cecina, una prestazione<br />
straordinaria.<br />
Dispiace che alla fine ha<br />
pesato molto l’espulsione<br />
ed una <strong>serie</strong> di decisioni<br />
arbitrali che ci hanno oggettivamente<br />
penalizzato. Sul campo comunque non abbiamo<br />
perso, siamo usciti fuori <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>,<br />
quando la squadra era stanchissima per<br />
aver dovuto giocare tanto tempo in inferiorità<br />
numerica». E la società presto si<br />
riunirà per fare il punto della situazione.<br />
la stagione è stata molto buona e una buona<br />
parte del gruppo , allenatore compreso,<br />
sarà confermata.<br />
Luca Filippi
Lunedì<br />
30 14 Maggio 2007 IL TIRRENO<br />
Forcoli premiato d<strong>ai</strong> <strong>rigori</strong><br />
Serie D. Cecina in 10 dal 35’ compie un mezzo miracolo<br />
FORCOLI. I calci di rigore<br />
premiano la formazione amaranto<br />
portandola per il secondo<br />
anno consecutivo alla finale<br />
dei play off del girone. Un<br />
incontro infinito, con il Cecina<br />
in 10 uomini dal 35’ sul risultato<br />
di 2-0 per i ragazzi di<br />
Maddaloni e con il Forcoli<br />
avanti 4-3 fino a un minuto<br />
dal temine del secondo tempo<br />
supplementare, prima della<br />
FORCOLI<br />
CECINA<br />
7<br />
4 d.c.r.<br />
FORCOLI: Montagnani 8,<br />
Pardossi 8, Rossi 6.5, Niccol<strong>ai</strong><br />
7, Baraldi 7, Bonsignori 7<br />
(3’pts Piazzi 7), Verdiani 6.5,<br />
Moriani 7.5, Menchini 7.5,<br />
Corsinelli 6 (1’st Galluzzi<br />
6.5), Marcato 5.5 (1’st Conti<br />
7). All. Lazzerini.<br />
CECINA: Mengoni 7, Casali<br />
6.5, Papagno 6.5, Pistolesi<br />
8, Tempesta 6.5, Benvenuti<br />
6.5, Lacheheb 7.5 (18’st<br />
Bacci 6.5), Balleri 4, Capitano<br />
6.5 (28’st Vanni 6), Pulina<br />
6.5, Ventura 5.5 (18’st Spinelli<br />
6). All. Maddaloni.<br />
ARBITRO: Giacomelli di<br />
Trieste.<br />
RETI: 24’ e 32’ Lacheheb,<br />
16’st Conti, 33’st Pardossi,<br />
6’pts e 15’sts Pistolesi,<br />
10’pts Moriani, 3’sts Piazzi.<br />
Susini del<br />
Pontedera<br />
è stato<br />
costretto<br />
ad uscire<br />
prima<br />
della fine<br />
della<br />
partita<br />
per crampi<br />
rete conclusiva di Pistolesi.<br />
Al Cecina resta la sensazione<br />
di aver compiuto un mezzo<br />
miracolo. Per il Forcoli, invece,<br />
si presenta l’occasione<br />
della sfida contro il Figline<br />
domenica prossima. Al termine<br />
dell’incontro i tifosi del Cecina<br />
si sono trattenuti davanti<br />
alla porta degli spogliatoi<br />
insultando giocatori e allenatore<br />
del Forcoli, comunque<br />
FRANCO SILVI<br />
ben controllati d<strong>ai</strong> carabinieri<br />
presenti.<br />
Una maratona cominciata<br />
con il doppio vantaggio segnato<br />
da Lacheheb, con altrettanti<br />
errori difensivi del Forcoli.<br />
Al 24’ Marcato appoggia indietro<br />
con la difesa amaranto<br />
«in uscita» e per il numero<br />
sette cecinese è molto semplice<br />
controllare il pallone e segnare.<br />
Pasticcio fotocopia al<br />
Lazzerini: grande squadra<br />
Maddaloni orgoglioso dei suoi ragazzi<br />
FORCOLI. Orgoglio è la parola più gettonata per il commento<br />
finale di quella che più che una partita di calcio è stata una<br />
battaglia. Orgoglioso dei suoi ragazzi il tecnico cecinese Massimiliano<br />
Maddaloni, così come il direttore sportivo Valerio Olmi.<br />
Orgoglioso della reazione avuta dalla squadra l’allenatore<br />
del Forcoli Gabriele Lazzerini, che insieme al presidente Marco<br />
Consoloni punta l’obiettivo verso la finale con il Figline.<br />
«Con la Fortis Juventus l’anno scorso - ha detto Lazzerini -<br />
perdemmo a tempo scaduto. Questa volta vogliamo fare meglio.<br />
Ma la vittoria contro il Cecina ha un sapore speciale, perché<br />
abbiamo avuto una reazione da grande squadra, con ogni<br />
singolo giocatore che ha dato il 100%».<br />
«Sono emozionato - ha esordito Maddaloni - perché riuscire<br />
ad arrivare <strong>ai</strong> calci di rigore in dieci e contro un’avversario come<br />
il Forcoli dimostra i motivi per i quali siamo arrivati quarti<br />
in campionato». (a.q.)<br />
Potevamo andare avanti<br />
Cei: «Favoriti da un nostro errore»<br />
FIGLINE VALDARNO. Partita secca da giocare<br />
nell’arco di 90’ o più minuti: un playoff<br />
strano e bizzarro, che ha permesso al Figline,<br />
dopo i supplementari di centrare la finale<br />
con il Forcoli.<br />
Nel dopopartita copertina per Cei allenatore<br />
del Pontedera il quale ammette che «si è<br />
trattato di una buona partita, equilibrata e<br />
che si è <strong>decisa</strong> nei supplementari, dove abbiamo<br />
dimostrato di stare meglio rispetto al<br />
nostro avversario, considerato che la palla<br />
girava con una certa precisione. Purtroppo<br />
32’, questa volta con Bonsignori<br />
che tocca orizzontalmente<br />
a Baraldi al limite dell’area<br />
trovando invece il destro<br />
al volo di Lacheheb su<br />
cui Montagnani non può arrivare.<br />
Passano 3’ e questa volta<br />
il patatrac lo combina Balleri,<br />
entrando duro su Menchini<br />
e facendosi espellere.<br />
Il ritmo è infernale come il<br />
caldo asfissiante del Brunner.<br />
La ripresa è torrida, anche<br />
perché Lazzerini opera<br />
cambi fondamentali per l’esito<br />
dell’incontro. Dentro un<br />
centrocampista di sostanza e<br />
una punta, con Pardossi avanzato<br />
in mediana e Bonsignori<br />
sulla fascia sinistra. Al 16’ arriva<br />
il gol di Conti su imbeccata<br />
di Bonsignori. Le occasioni<br />
per il Forcoli non si contano<br />
più. Il Cecina è stremato, ma<br />
regge. Ogni pallone fa infiammare<br />
la partita, ma al 33’<br />
giunge la bordata di Pardossi<br />
che fulmina Mengoni e stabilisce<br />
la parità.<br />
Si va <strong>ai</strong> supplementari, ma<br />
al 6’ Pistolesi gela il Brunner<br />
con un gol incredibile: tiro al<br />
volo su campanile, parabola<br />
a scendere e Montagnani è<br />
battuto. Quattro minuti dopo<br />
Menchini scodella in area per<br />
Moriani che tocca in rete superando<br />
Mengoni. Di nuovo<br />
in parità, fino al 3’ del secondo<br />
tempo supplementare<br />
Moriani e Pardossi del Forcoli<br />
quando Piazzi, da poco entrato,<br />
tira con forza dal versante<br />
sinistro trovando la deviazione<br />
di un difensore e mettendo<br />
la palla sotto l’incrocio dei pali.<br />
Schemi e posizioni sono saltati<br />
da molti minuti orm<strong>ai</strong> e<br />
quando sembra che il Forcoli<br />
abbia vinto la battaglia, ecco<br />
di nuovo l’orgoglio del Cecina<br />
e del suo capitano Pistolesi,<br />
bravo a raccogliere in area e<br />
a freddare di nuovo il portiere<br />
locale. Di tempo per altri<br />
stravolgimenti non ce n’è<br />
più. Si va <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> e Montagnani<br />
diventa l’eroe: para i<br />
penalty di Bacci e dello stesso<br />
Pistolesi e guarda Vanni colpire<br />
la parte superiore della<br />
traversa. Il Forcoli segna con<br />
Moriani, Menchini e Niccol<strong>ai</strong><br />
e va in finale.<br />
Andreas Quirici<br />
Pontedera cede al Figline e saluta<br />
La gara si sblocca al primo tempo supplementare, vana la ricerca del pari<br />
FIGLINE VALDARNO. Il Pontedera<br />
cede per 2-0 al Figline<br />
nella semifinale dei playoff e<br />
saluta la manifestazione con<br />
un pizzico di rimpianto. Al 13’<br />
primo sussulto della partita:<br />
Deoma commette un grave errore<br />
difensivo e si fa portare<br />
via la palla da Fanucchi. Lo<br />
stesso Deoma commette fallo<br />
un nostro errore ha favorito il loro vantaggio.<br />
Poi, ho perso Susini per crampi, non avevo<br />
più cambi a disposizione e nel finale, al<br />
120’, abbiamo subito il 2-0, ma a quel punto<br />
la gara era chiusa».<br />
«Torniamo a casa con un pizzico di rammarico<br />
- prosegue - si poteva andare avanti.<br />
Non ho nulla da rimproverare alla squadra,<br />
che ha centrato gli obbiettivi di una stagione,<br />
che doveva essere di transizione. Il mio<br />
futuro? Con programmi precisi, rimarrei volentieri».<br />
da dietro e i giocatori di casa<br />
chiedono il fallo da ultimo uomo,<br />
ma l’arbitro non ammonisce<br />
neanche il difensore ospite.<br />
Sugli sviluppi della punizione<br />
da circa 20 metri Giglioli calcia<br />
sul fondo sfiorando il palo. Poi<br />
improvvisamente al 28’ la palla<br />
arriva a Mori in area che si<br />
libera dell’uomo e lascia parti-<br />
FIGLINE<br />
PONTEDERA<br />
2 dts<br />
0<br />
FIGLINE: Di Fiore, Alderighi,<br />
Pancetti, Rosi David, Cascione,<br />
Bogi (31’ st Robbiati),<br />
Pasquini (30’ st Chiuchiolo), Giglioli,<br />
Mori, Fanucchi (5’ Mugn<strong>ai</strong>ni),<br />
Frediani. A disp.: Lovari,<br />
Cerilli, Dati. All.: Semplici.<br />
PONTEDERA: Mazzei,<br />
Checchucci, Cacelli, Deoma,<br />
(12’ st De Fr<strong>ai</strong>a), Niccolini, Cinicola,<br />
Vignola (34’ st Martella),<br />
Susini, Nohman, Di Rita, Rossetti<br />
(6’ st Righi). A disp.: Giannoni,<br />
Sangregorio, Gavarini,<br />
Morgagni. All. Cei.<br />
ARBITRO: Di Paolo.<br />
RETI: 7’ pts Frediani, 13’ sts<br />
Mori.<br />
Lunigiana crolla, il Calenzano vola nella finale playoff<br />
Eccellenza. Partita vibrante, ma i locali si aggiudicano la posta con una ripresa perfetta<br />
CALENZANO. Apoteosi Calenzano.<br />
Un secondo tempo perfetto porta il<br />
Calenzano alla finale regionale contro<br />
lo Scandicci. La Lunigiana, partita<br />
col pronostico a favore, ù arrivata<br />
al Magnolfi col chiaro intento di rischiare<br />
il meno possibile e strappare<br />
CALENZANO<br />
LUNIGIANA<br />
3<br />
0<br />
CALENZANO: Ricciotti,<br />
Meoni, Ferrucci, Veracini, Rossi,<br />
Mazzei, Ballario (dal 91’<br />
Perna), Cazzarotto, Tarli, Cardillo<br />
(dal 74’ Mazzeo). A disp.:<br />
Signorini, Traversi, Ciucci,<br />
Centoni, Marchesini. All.: Maneschi.<br />
LUNIGIANA: Franchi, Coppola<br />
(dal 22’ Antonelli, dal<br />
68’Monticelli), Tol<strong>ai</strong>ni, Benedetti,<br />
Capecchi, Cavalcante, Faggiani<br />
(dal 68’ Fofò), Magnani,<br />
Martelloni, Antoniotti, Rossi. A<br />
disp: Santini, Coluccini, Pinzuti,<br />
Bambini. All: Bresciani.<br />
ARBITRO: Guerrazzi di Pontedera.<br />
MARCATORI: al 59’ Cardillo,<br />
all’80’ Mazzei, al 90’ Cazzarotto.<br />
NOTE: esp. Magnani (L) e<br />
Ciucci (C).<br />
un pareggio: non c’ù riuscita. La<br />
partita ù subito vibrante, con gli spalti<br />
gremiti, le bandiere, i fumogeni e i<br />
cori da grande occasione. Sono i padroni<br />
di casa a farsi vedere per primi.<br />
Tarli raccoglie in area un pallone<br />
e gira in rete: alto sopra la traversa.<br />
Gli ospiti però dimostrano<br />
ad ogni occasione tutta la loro<br />
pericolosità: sul corner conseguente,<br />
una deviazione sotto<br />
misura sfiora la traversa. Al<br />
29’ si vede per la prima volta<br />
Cardillo: punizione da 35 metri<br />
che costringe Franchi alla<br />
deviazione in tuffo. Al 40’<br />
Cardillo, servito sul dischetto<br />
da Breccia, viene anticipato al<br />
momento del tiro. Al 46’ invece<br />
Cazzarotto salta il diretto<br />
avversario sulla linea di fondo<br />
e mette in mezzo: Ballario,<br />
al volo, insacca. Il Magnolfi<br />
esplode ma l’arbitro annulla e<br />
manda tutti negli spogliatoi.<br />
La ripresa sembra quindi incanalarsi<br />
sul binario del primo<br />
tempo quando il Calenzano<br />
trova il gol del vantaggio.<br />
È il 59’, Cazzarotto tocca per<br />
Cardillo una punizione d<strong>ai</strong><br />
trenta metri e il numero 11<br />
rossoblù lascia partire un bolide<br />
ad uscire su cui Franchi<br />
non ci arriva. La Lunigiana<br />
crolla di colpo, con il solo Martelloni<br />
a crederci ancora. Al<br />
67’ Tarli è bravo a rubare palla<br />
a Capecchi e s’invola da solo<br />
verso Franchi: ottimo l’intervento<br />
in uscita del trentasettenne<br />
portiere ospite. Al<br />
70’ la sacrosanta espulsione di<br />
Magnani per l’ennesimo fallo<br />
da dietro su un incontenibile<br />
Francesco Tarli. Dieci minuti<br />
e il Calenzano chiude il conto.<br />
Cazzarotto mette un corner<br />
basso su si avventa il solito<br />
Mazzei che anticipando la<br />
difesa schierata della Lunigiana,<br />
tocca in rete il gol della sicurezza.<br />
E poi al 91’ Tarli<br />
scende sulla destra e mette un<br />
cross perfetto per Cazzarotto,<br />
che non si fa scappare l’occasione.<br />
Nei minuti di recupero<br />
debutto in Eccellenza per il<br />
giovane classe 1989 Perna e<br />
traversa di Cazzarotto dopo<br />
una bellissima azione personale.<br />
Alessandro Pattume<br />
Il Calenzano s’ù messo subito a cercare<br />
di gran lena il gol del vantaggio, e<br />
la Lunigiana deve aspettare il 20’ per<br />
tirare per la prima volta in porta: protagonista<br />
ù Rossi, in una delle sue rare<br />
apparizioni, e il tiro velenoso costringe<br />
Ricciotti in angolo.<br />
LE INTERVISTE<br />
Noi superiori<br />
CALENZANO. Al termine della partita<br />
esplode la gioia di squadra e tifosi rossoblù.<br />
Negli spogliatoi, il tecnico del Calenzano Maneschi<br />
esulta: «Una vittoria e un passaggio<br />
del turno strameritati. Davanti ad una squadra<br />
fortissima, il Calenzano di oggi ha giocato<br />
una partita eccezionale». «Guardiamo al futuro<br />
con fiducia - conclude - questo gruppo eccellente<br />
sa dare tutto ogni volta che serve».<br />
Grande la soddisfazione anche del ds Giuliano<br />
Bulleri, che usa fare pronostici e solitamente<br />
prenderci pure. Anche questa volta<br />
non ha sbagliato. «Ho sempre creduto in questa<br />
squadra. Oggi, nella ripresa, abbiamo dimostrato<br />
la nostra superiorità tecnica e atletica,<br />
e questo è merito dei giocatori e di tutto lo<br />
staff tecnico: il massaggiatore Cipelli, il preparatore<br />
Cavallaro e il prepatore dei portieri<br />
Conti». «Andiamo a giocarcela con lo Scandicci<br />
con determinazione - conclude - vinca il migliore».<br />
A.P.<br />
re un siluro respinto in angolo<br />
da Mazzei. Al 31’ è ancora il Figline<br />
a farsi pericoloso: palla<br />
da Alderighi a Mori che appoggia<br />
a Frediani; tiro di quest’ultimo<br />
che si perde alto sopra la<br />
traversa. Risponde un minuto<br />
dopo il Pontedera con un pallone<br />
servito in profondità a Noham;<br />
quest’ultimo calcia prontamente<br />
rasoterra, ma la palla<br />
si perde sull’esterno della rete.<br />
Al 38’ il Figline usufruisce di<br />
una punizione d<strong>ai</strong> 25 metri calciata<br />
da Frediani. Il tiro centrale<br />
non crea difficoltà al portiere<br />
ospite Mazzei. Al 39’ risponde<br />
il Pontedera con Rossetti<br />
che sull’esterno di destra fa<br />
partire un cross rasoterra pericoloso<br />
su cui si avventa Nohman<br />
il quale calcia debolmente<br />
tra le braccia di Di Fiore.<br />
Sul rilancio del portiere la<br />
palla giunge a Frediani che<br />
crossa verso Mori, l’attaccante<br />
calcia al volo mandando la sfera<br />
alta sopra la traversa. Nella<br />
ripresa la gara si sviluppa<br />
con lo stesso ritmo dei primi<br />
45’. Al 5’ però si assiste a una<br />
grande occasione per il Figline,<br />
cross dal fondo di Pasquini<br />
rasoterra con palla che arriva<br />
a Mori, il quale tira a colpo sicuro,<br />
ma Mazzei con i piedi riesce<br />
a respingere in angolo. Al<br />
41’ buona occasione per il Pontedera:<br />
palla verso Di Rita che<br />
punta l’uomo si accentra in<br />
area e tira impegnando a terra<br />
Di Fiore, sulla respinta si avventa<br />
Righi anticipato in extremis<br />
da Rosi. Si va <strong>ai</strong> supplementari.<br />
Si riparte con maggiore determinazione<br />
da parte della<br />
squadra gialloblù e al 7’ del primo<br />
tempo supplementare la gara<br />
si sblocca: palla da Frediani<br />
a Robbiati che supera l’uomo<br />
mette la palla in area che viene<br />
resinta dalla difesa; sulla<br />
sfera si avventa Frediani che<br />
lascia partire un tiro che si infila<br />
alla destra del portiere. Il<br />
Pontedera si getta in avanti alla<br />
ricerca del pareggio, effettua<br />
alcuni traversoni verso la difesa<br />
locale, tutti preda dell’attento<br />
Di Fiore. Il Pontedera cerca<br />
ancora di attaccare ma la retroguardia<br />
controlla la gara. E al<br />
13’ della ripresa palla in profondità<br />
verso Mori che supera l’avversario,<br />
entra in area e batte<br />
con un preciso rasoterra l’incolpevole<br />
Mazzei.<br />
BATAVIA<br />
Cazzarotto<br />
(a destra)<br />
superstar<br />
contro<br />
il Lunigiana<br />
GIRONE B<br />
Passa lo Scandicci<br />
SCANDICCI<br />
MONTERIGGIONI<br />
3<br />
0<br />
SCANDICCI: Frassinetti, Trinci, Gabrielli (32’<br />
s.t. Parentini), Giornali, Sabia, Gutili, Leo, Serrotti<br />
(27’ s.t. Cintolo), Latini, Nerattini (al 23’ del<br />
secondo tempo Scarzanella), Zompi. Allenatore:<br />
D’Annibale.<br />
MONTERIGGIONI: Sardella, Giacopelli, Capuano,<br />
Corbucci, Picchi, Titone (18’ s.t. Mariani),<br />
Viccaro (27’ p.t. Guerrini), De Rosa, Gaziano,<br />
Sani, Gori (10’ s.t. Mucciarelli). All.: Bellucci.<br />
ARBITRO: Giovani di Grosseto.<br />
RETI: su rigore Serrotti, 40’ p.t. Leo, 30’ s.t.<br />
Latini.<br />
NOTE: Spettatori 300 circa. Espulso al 26’ p.t.<br />
Sardella per fallo da ultimo uomo. Scandicci<br />
che, grazie al 3-0 del ritorno, passa il turno guadagnando<br />
la prima sfida a carattere extraregionale<br />
dei play-off di Eccellenza.<br />
FRANCO SILVI
XIV SERIE D Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />
1-0<br />
REAL MONTECCHIO: Giustolisi<br />
6,5, Conti 8, Bianchi 6,5, Bolzan 7, Madocci<br />
6,5, Giorgini 6,5, V<strong>ai</strong>erani 6, Panisson<br />
6, Campese 6, Berdini 6,5, Biondini<br />
6,5. A disp. Ponzoni, Guerra E., Lapi,<br />
Rexhepi, Teodori, Guerra F., Casoli.<br />
All. Gaudenzi.<br />
AVEZZANO: Ianni 6,5, Curcio 6, Antonelli<br />
6, Coppola 6,5, Paolacci 5,5, Ianni<br />
M. 6, Albertazzi 5,5 (30’ st Gamba<br />
ng), Zahoud 6 (25’ st Di Fabio ng),<br />
Fuakuputu 6, Bosco 5,5, Maniscalco 6<br />
(41’ st Mancini ng). A disp. Di Donato,<br />
Rotondi, Fuoco, Campobasso. All. Perri.<br />
Arbitro: D’Iasio di Bari 5,5.<br />
Reti: 41’ st Conti.<br />
Note: giornata afosa, terreno perfetto,<br />
spettatori 800. Ammoniti: Panizzon,<br />
Bianchi, Coppola, Bosco, Giorgini. Angoli<br />
4-4. Recupero 1’+3’.<br />
di SILVANO CLAPPIS<br />
—MONTECCHIO —<br />
È UN CONTI nel Real<br />
che festeggia il passaggio<br />
C’<br />
al turno successivo dei<br />
playoff. Un’incornata del difensore<br />
quando mancava una manciata<br />
di minuti dalla fine, liquida un generoso<br />
Avezzano e manda in paradiso<br />
un Real che<br />
ha, però, faticato<br />
molto per avere ragione<br />
degli avversari.<br />
Per conquistare<br />
la finale tutta marchigiana<br />
col Fano,<br />
il Real ha dovuto<br />
sudare a lungo: l’Avezzano con<br />
un elastico 4-2-4, ha tenuto ass<strong>ai</strong><br />
corta la squadra e in pratica ha impedito<br />
<strong>ai</strong> biancorossi di effettuare<br />
il solito gioco fatto di lunghi lanci<br />
dalle retrovie. L’assenza di Fraternali<br />
all’ultimo minuto (peraltro<br />
sostituito da un positivo Bianchi)<br />
ha limitato le incursioni sulle fasce.<br />
I vari Panisson, Giorgini, Bolzan<br />
e Madocci si sono trovati con<br />
pochi sbocchi davanti: il solo Berdini<br />
ha provato qualche allungo,<br />
«A<br />
GRAN FINALE<br />
La rete decisiva<br />
a quattro minuti<br />
dal termine: già<br />
si pensava <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong><br />
PLAYOFF<br />
Tornano i Conti del Real<br />
Il Montecchio supera l’Avezzano e continua la sua corsa<br />
— MONTECCHIO —<br />
senza esiti soddisfacenti. Solo a<br />
metà della ripresa, quando l’Avezzano<br />
ha arretrato il suo raggio<br />
d’azione finendo per allungarsi, il<br />
Real ha potuto trovare quegli spazi<br />
per infilare le incursioni dei<br />
suoi uomini. Su<br />
BBIAMO uno spirito<br />
forte, che non si dà m<strong>ai</strong><br />
per vinto, per questo<br />
credo che la nostra vittoria sia meritata».<br />
Lazzaro Gaudenzi è al centro<br />
del campo che riceve i complimenti<br />
dei suoi estimatori, mentre<br />
tutto intorno si festeggia a birra e<br />
porchetta. E’ soddisfatto il tecnico<br />
biancorosso per questo ennesimo<br />
successo, avvenuto proprio<br />
nel momento più delicato della<br />
partita. «Già stavo con la testa <strong>ai</strong><br />
supplementari e in panchina ragionavo<br />
sui cambi, perchè dovevo<br />
anche pensare che se si arrivava <strong>ai</strong><br />
<strong>rigori</strong> avevo bisogno di gente in<br />
grado di tirarli — dice il tecnico<br />
— quando Conti ha risolto la partita.<br />
Nel primo tempo abbiamo<br />
giocato coscientemente, senza sbilanciarci<br />
troppo. Il pericolo poteva<br />
essere solo sulle palle statiche.<br />
Nella ripresa invece abbiamo<br />
spinto di più , anche se avevo qualche<br />
giocatore come Berdini e<br />
Campese piuttosto affaticato. Ma,<br />
ripeto, dovevo tenere presente<br />
che la gara sarebbe potuta diventare<br />
piuttosto lunga e quindi ho<br />
aspettato, sperando che succedesse<br />
qualcosa». Quel qualcosa è successo<br />
a 4’ dalla fine, con Conti che<br />
ha chiuso i ... conti. Adesso arriva<br />
il Fano. «Sappiamo di essere percentualmente<br />
inferiori al Fano —<br />
dice Gaudenzi — però ce la giocheremo.<br />
Abbiamo un gruppo<br />
unito, che ha voglia di fare e che<br />
penso ci potrà dare ancora delle<br />
una di queste è arrivato<br />
il gol che, se<br />
non premia la quantità<br />
(l’Avezzano nel<br />
corso del match ha<br />
premuto di più),<br />
rende merito alla<br />
qualità messa in<br />
mostra d<strong>ai</strong> padroni di casa. <strong>Gara</strong><br />
tattica, giocata con attenzione da<br />
entrambe le squadre che hanno<br />
badato soprattutto a non subire.<br />
Questo atteggiamento difensivo<br />
ha mortificato i rispettivi attacchi<br />
— più arioso quello abruzzese<br />
con Zahoud e Albertazzi sulle fasce<br />
e Maniscalco spalla di<br />
Fuakuputu, meno quello del Real<br />
con V<strong>ai</strong>erani e Biondini larghi fino<br />
ad escludersi dal gioco, con<br />
Campese poco propenso ad assistere<br />
Berdini — che hanno trovato<br />
visibilità solo su calci piazzati.<br />
Venendo alla cronaca, l’inizio è di<br />
marca ospite. Già al 1’ Fuakuputu<br />
in area sbaglia la mira, poi al 14’<br />
Albertazzi è fermato dal fuorigioco<br />
quando arriva davanti a Giustolisi,<br />
il quale, un minuto dopo, neutralizza<br />
una conclusione di Maniscalco.<br />
SUCCEDE davvero poco, con il<br />
Real che si vede alla mezzora con<br />
una punizione di Panisson sulla<br />
quale in area nessuno svetta. Ben<br />
più vivace il secondo tempo, aperto<br />
subito con una grossa occasione<br />
per il Real. Siamo al 4’ quando<br />
Berdini serve Biondini che allunga<br />
a Viaerani il quale si incunea<br />
in area e solo davanti al portiere<br />
batte debolmente. Al 6’ si accende<br />
un mischia paurosa in area Real:<br />
ci provano in diversi, prima Albertazzi,<br />
poi Maniscalco ed infine<br />
Zahoud, ma c’è sempre un difensore<br />
pronto a respingere con un<br />
pizzico di fortuna. Maniscalco al<br />
GLI SPOGLIATOI<br />
Il presidente Mazzoli: «Ora c’è il Fano<br />
Ma intanto godiamoci questa impresa»<br />
ABBRACCI<br />
Il portiere del<br />
Real Claudio<br />
Giustolisi sfoga<br />
la sua gioia al<br />
fischio finale<br />
dell’arbitro.<br />
Una sicurezza<br />
per i compagni<br />
L’AVVENTURA<br />
CONTINUA<br />
Il difensore Conti<br />
sommerso d<strong>ai</strong><br />
compagni dopo il<br />
gol che è valso la<br />
vittoria. Qui sotto<br />
Lazzaro Gaudenzi<br />
saluta a fine partita.<br />
Il suo Real non<br />
finisce di stupire<br />
9’ sciupa una punizione di Antonelli<br />
calciando fuori da due passi,<br />
ma l’Avezzano sembra aver finito<br />
la ... birra, mentre il Real ora può<br />
salire con maggiore facilità. Al 31’<br />
bella azione Conti-V<strong>ai</strong>erani conclusa<br />
col traversone sul quale Ianni<br />
sotto porta anticipa d’un soffio<br />
Berdini. Al 39’ angolo di Panisson<br />
e colpo di testa a botta sicura<br />
di Berdini, ma il portiere ospite alza<br />
d’intuito. Si vede ora che è il<br />
Real a voler cercare l’affondo decisivo,<br />
mentre l’Avezzano serra le fila,<br />
forse pensando di rimandare<br />
tutto <strong>ai</strong> supplementari. Che non<br />
ci saranno perchè al 41’ arriva il<br />
vantaggio dei biancorossi. L’azione<br />
parte dalla trequarti con Giorgini<br />
che apre per Biondini, largo<br />
a sinistra, il quale pur pressato da<br />
Curcio arriva fino a fondo campo<br />
e trova lo spazio millimetrico per<br />
il traversone che salta tutta la porta<br />
fino al palo opposto dove, come<br />
un falco, si avventa Conti che di<br />
testa spedisce in rete. Missione<br />
compiuta.<br />
sorprese. I giocatori, magari, in<br />
campo si arrabbiano, ma è un segno<br />
che vogliono migliorarsi».<br />
Il presidente Mazzoli è raggiante:«Pur<br />
senza Fraternali e Chiarabini<br />
siamo riusciti a battere una<br />
squadra di tutto rispetto. Questa<br />
per noi è una grande soddisfazione».<br />
Sull’altro fronte gli oltre 200<br />
tifosi biancoverdi accettano sportivamente<br />
il risultato, senza provocare<br />
incidenti di sorta. Mister<br />
Perri lo sintetizza così: «Partita<br />
equilibrata, tra due squadre che si<br />
temevano. A decidere è stato un<br />
episodio. Penso che entrambe meritavano<br />
di passare il turno perchè<br />
Avezzano e Real sono state le<br />
due squadre ad esprimere il miglior<br />
gioco in questo campionato».<br />
Chapeau!<br />
Silvano Clappis<br />
LE PAGELLE<br />
Il difensorse<br />
goleador<br />
protagonista<br />
Giustolisi 6,5. C’è sempre<br />
sui pochi palloni che gli arrivano<br />
in porta. Una sicurezza.<br />
Conti 8. Si prende il voto più<br />
alto perchè ha segnato. Non<br />
basta?<br />
Bianchi 6,5. Gettato in mischia<br />
in extremis, si comporta<br />
da veterano.<br />
Bolzan 7. Il capitano sofferente<br />
stringe i denti, cancella<br />
Fuakuputu e non disdegna<br />
le incursioni<br />
in area ospite.<br />
Madocci: 6,5. Tiene<br />
la posizione, incrociando<br />
Maniscalco al<br />
quale lascia poco spazio.<br />
Giorgini 6,5. Davanti<br />
alla difesa è il solito<br />
metronomo con licenza<br />
di spaziare.<br />
V<strong>ai</strong>erani 6. Stenta ad entrare<br />
in partita, forse risente del clima<br />
playoff; le cose migliori<br />
nella ripresa.<br />
Panisson 6. Non trova subito<br />
la misura dei lanci, per<br />
questo si innervosisce, anche<br />
per il trattamento che gli riservano<br />
gli avversari. Si riprende<br />
alla distanza.<br />
Campese 6. Dovrebbe assistere<br />
Berdini, ma non ci riesce<br />
perchè non trova la posizione<br />
e finisce per sprecare<br />
energie inutilmente.<br />
Berdini 6,5. L’Avezzano tiene<br />
difesa e due centrocampisti<br />
attaccati, lasciando pochi<br />
spazi di manovra. Lui prova<br />
a svariare senza costrutto.<br />
Poi nella ripresa a maglie più<br />
larghe, un p<strong>ai</strong>o di accelerazioni<br />
mandano in bambola Paolacci<br />
e seminano terrore.<br />
Biondini 6,5. Gran parte del<br />
suo voto lo merita per l’ultima<br />
azione da manuale.<br />
s. c.<br />
3ª CATEGORIA<br />
Atl. Tavullia<br />
<strong>ai</strong> playoff<br />
2-1 (dts)<br />
ATL. TAVULLIA: Carloni, Saluci, Pierpaoli,<br />
Mariotti, Tontini, Marcantoni, Codevilla<br />
( 40’ st Godenzoni), Cristaldi,<br />
Bartolucci (35’ st Dini), Zavoli, Balducci.<br />
All. Filippini.<br />
ATL. FOGLIENSE: Aureli, Pieri, Marcolini,<br />
Sanchini ( 10’ pts De Santi), Dieghi<br />
(30’ pt Marini), Balestrieri F., Porcu,<br />
Rossi, Del Prete, Pievani, Balestrieri<br />
E. (35’ st Zazzaroni). All. Piermattei.<br />
Arbitro: Italiani di Pesaro.<br />
Reti: 2’ pts e 5’ sts Balducci, 13’ pts Del<br />
Prete.<br />
— MONTELABBATE —<br />
TEMPI regolamentare a reti inviolate,<br />
nei supplementari passa il<br />
Tavullia, che va <strong>ai</strong> playoff dove incrocerà<br />
l’Arzilla. L’Atletico Fogliense<br />
va in vacanza.
Quotidiano Nazionale LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007 SERIE D XV<br />
2-1<br />
FANO: Vescovi 6.5, Gentili 6.5, Amaranti 6, Puglia<br />
5.5, Santini 6.5, Mucciarelli 6.5, Braccioni<br />
5.5 (32’ st Coppari 5), Sabbatini 7.5, Marinelli 6,<br />
(42’ st Cacioli 6.5), Mariotti 6.5, Marolda 6 (27’ st<br />
Cremaschini 6.5). A disp.: Novembre, Cinotti,<br />
Florio, Marcucci. All. Magrini.<br />
R.C. ANGOLANA: Fanti 6.5, Pirozzi 6.5 (46’st<br />
Miani sv), Zanetti 6, Costa 6.5, Mucciante 6.5,<br />
Fuschi 6, Manfrè 6 (38’ st Lezcano ng), Baldi<br />
6.5, Parmigiani 5, Chi<strong>ai</strong>ese 6.5 (38’ st Aloe ng),<br />
De Filippis 7. A disp.: Bifulco, Cogliandro,<br />
D’Alonzo, Pasqualone. All. Gentilini.<br />
Arbitro: Cervellara di Taranto 5.<br />
Reti: 7’ pt Mariotti, 38’ pt Costa, 34’ st Sabbatini.<br />
Note: caldo estivo, terreno in buone condizioni;<br />
spettatori 1.300; ammoniti: Puglia, Santini,<br />
Mucciarelli; espulso Puglia al 40’ st per doppia<br />
ammonizione; angoli 3-7; recupero: 1’ + 5’.<br />
di ROBERTO FARABINI<br />
— FANO —<br />
PASSA il Fano, che accede alla<br />
seconda fase playoff. E domenica<br />
sempre al Mancini<br />
va in scena Fano-Montecchio<br />
(ore 16). Più difficile del previsto<br />
questo primo spareggio playoff<br />
per i ragazzi di mister Magrini, generosi<br />
all’inverosimile e per questo<br />
alla fine vincenti, dopo 90 minuti<br />
roventi per il gran caldo, in<br />
un Mancini già incandescente<br />
dentro il rettangolo verde. Si sapeva<br />
della forza atletica dell’Angolana,<br />
capace altresì di mettere in<br />
mostra ottime giocate, puntualmente<br />
arginate dalla difesa granata,<br />
anche per la pochezza del reparto<br />
avanzato abruzzese. Addirittura<br />
certi segnali<br />
prima della gara lasciavano<br />
presagire<br />
sviluppi negativi in<br />
casa fanese, per via<br />
dell’infortunio occorso<br />
nella fase di<br />
riscaldamento al<br />
portiere Allegrini, sostituito dal<br />
terzo portiere Vescovi (19 anni),<br />
al debutto ufficiale in un contesto<br />
così delicato (mentre Novembre<br />
non al meglio veniva prontamente<br />
richiamato in panchina). Meglio<br />
così (forse) se è vero che è dalle<br />
emergenze che il Fano riesce a<br />
trovare le energie migliori.<br />
FANO orgoglioso, combattivo,<br />
IL MOTIVO<br />
Abruzzesi più tonici<br />
a centrocampo,<br />
i granata gettano il<br />
cuore oltre l’ostacolo<br />
PLAYOFF<br />
quantunque affaticato in qualche<br />
elemento, ma bramoso di vincere<br />
e di accontentare una bella cornice<br />
di appassionati. I ragazzi di mister<br />
Magrini alla fine ci sono riusciti<br />
a fare e sono stati omaggiati<br />
con una standing<br />
ovation dopo il fischio<br />
finale. Prima<br />
però che fatica nel<br />
contrastare un Angolana<br />
notevole nel<br />
fare girare palla,<br />
quasi perfetta sino<br />
agli ultimi 16 metri.<br />
SPECIE a metà campo i nerazzurri<br />
si trovano a meraviglia, là dove<br />
il Fano non può disporre di Ripa<br />
e Omiccioli, Puglia non è in giornata<br />
(sarà pure espulso sul finire),<br />
Braccioni non decolla, con l’ottimo<br />
Sabbatini costretto a correre<br />
su tutti i fronti. Anche per questo<br />
non arrivano palle giocabili per<br />
gli attaccanti Marolda e Marinelli.<br />
Eppure è da una manovra<br />
estemporanea del bomber granata<br />
che arriva il primo gol fanese.<br />
Siamo al 7’: Marolda spara sotto<br />
porta e dopo un batti e ribatti il baby<br />
Mariotti è lesto ad anticipare<br />
tutti sulla linea di porta per l’l-0.<br />
A dire il vero al 33’ c’è un fallo da<br />
rigore su Marolda appena dentro<br />
l’area su cui l’arbitro sorvola;<br />
quindi ci pensa Sabbatini a fare le<br />
prove generali con un bolide smanacciato<br />
sulla traversa da Fanti.<br />
Al 38’ pecca d’ingenuità la metà<br />
campo fanese che lascia libero Costa<br />
il quale d<strong>ai</strong> 30 metri ha il tempo<br />
di sparare in porta a fil di palo<br />
per l’l-1. Si gela l’infuocato Mancini.<br />
TUTTO da rifare. E problemi in<br />
avvio di ripresa per i fanesi, che<br />
cominciano a calare (fisicamente).<br />
Sino ala mezzora si registrano<br />
Vescovi 6.5. Debutta a<br />
freddo in un playoff secco.<br />
GOL<br />
Il baby di Genga non lo dà<br />
GIOVANE a vedere.<br />
La rete di Gentili 6.5. Non è al meglio,<br />
preferisce non affonda-<br />
Mariotti che<br />
ha portato il<br />
Fano sull’1-0. re, ma come sempre fa la<br />
Sotto,<br />
sua onesta partita.<br />
l’esultanza Amaranti 6. Attento e deciso<br />
in fase difensiva. Stona<br />
finale di<br />
Magrini<br />
nel suo pezzo forte: il cross.<br />
Puglia 5.5. Non è quello<br />
che conosciamo, stenta<br />
nell’interdizione e nella fase<br />
di costruzione.<br />
Santini 6.5. Concentrato e<br />
preciso nei disimpegni.<br />
Mette a tacere Parmigiani.<br />
Mucciarelli 6.5. Grintoso,<br />
giganteggia nelle palle alte.<br />
Purtroppo s’intestardisce<br />
in lanci lunghi.<br />
Braccioni 5.5. Si perde nel<br />
mezzo di un super centrocampo<br />
avversario. Alti e<br />
bassi per il fermignanese.<br />
Sabbatini 7.5. E’ l’unico<br />
centrocampista che si danna<br />
l’anima. E chiude con<br />
solo tre finalizzazioni deboli da un colpo di qualità: il gol<br />
parte abruzzese: al 14’ un diagonale<br />
di De Filippis è deviato da San-<br />
Marinelli 6. Si getta su tut-<br />
partita.<br />
tini, al 17’ testa di Parmigiani e ti i corridoi, spesso a vuoto.<br />
Vescovi smanaccia, al 30’ tiro di Poche palle giocabili, ma è<br />
Manfrè a lato. Il Fano<br />
sempre uno<br />
è in chiara difficoltà.<br />
spauracchio.<br />
Marolda viene sostituito<br />
per crampi, ma il<br />
Come trequarti-<br />
Mariotti 6.5.<br />
tecnico indovina tutto.<br />
Spazio al muscolare,<br />
è l’unico che<br />
sta fa il suo dovere<br />
Cremaschini a dar<br />
riesce a punzecchiare<br />
i giganti.<br />
man forte alla mediana.<br />
Granata che si riaffacciano<br />
costantemen-<br />
gol dell’1-0.<br />
Premiato dal<br />
te dalle parti di Fanti, tant’è che Marolda 6. Poche palle giocabili,<br />
una la sfrutta con<br />
al 34’ arriva l’eurogol di Sabbatini<br />
su punizione dal limite: palla dirtta<br />
nel sette.<br />
l’assist per Mariotti.<br />
Cremaschini 6.5. Entra e<br />
UN BOATO subito dopo, e partita<br />
che s’incanala nel verso giusto Cacioli 6.5. Nel finale vuo-<br />
dà forza alla mediana.<br />
per il Fano, tra qualche comprensibile<br />
brivido sino al 95’ quando è<br />
le esserci e fa legna.<br />
tempo di gioire per la prima vittoria<br />
nei playoff. r. f.<br />
Coppari 5. M<strong>ai</strong> in partita.<br />
Roberto Farabini<br />
Fano conquista il derby<br />
con le unghie e coi denti<br />
Angolana osso duro, decide un colpo di Sabbatini<br />
LE PAGELLE<br />
Sabbatini<br />
si danna<br />
l’anima<br />
IL SABBA<br />
Il rituale di<br />
Sabbatini<br />
dopo il gol.<br />
Questo è<br />
davvero<br />
pesante<br />
SPOGLIATOI IL PRESIDENTE CAVERNI: «GRANDE FANO DAVANTI A UNA GRANDE ANGOLANA»<br />
Magrini: «M<strong>ai</strong> vista tanta compattezza»<br />
— FANO —<br />
FANO vincente sotto un sole cocente.<br />
Angolana eliminata, passa<br />
il Fano grazie ad un cuore grande<br />
così. E domenica c’è Fano-Montecchio<br />
per la finale playoff del girone.<br />
Occhi lucidi alla fine per la gioia ed un<br />
pizzico d’emozione dopo 95’ al cardiopalma.<br />
Il presidente Alberto Caverni<br />
non può che rimarcare questo concetto:<br />
«Grande Fano davanti ad una grande<br />
Angolana — dice — mi complimento<br />
con tutte e due le formazioni, che in modi<br />
diversi hanno esaltato questo primo<br />
spareggio. Il cuore del Fano, immenso,<br />
e la validità atletica e tecnica degli avversari:<br />
un bel pomeriggio calcistico. Ma<br />
non c’è neppure il tempo di gioire che<br />
domenica sarà come ripartire da zero:<br />
stesse difficoltà, stessa situazione, chi<br />
perde esce, e spero ovviamente che la<br />
squadra riesca a ripetersi, magari migliorandosi<br />
un poco, visto che oggi in certi<br />
momenti si è visto un calo atletico, anche<br />
se comprensibile. Finché c’è questo<br />
atteggiamento positivo e concreto vale<br />
la pena crederci».<br />
ARRIVA mister Magrini che condivide<br />
il pensiero del presidente e semm<strong>ai</strong><br />
aggiunge qualcosa: «Dico che m<strong>ai</strong> come<br />
in questa circostanza ho visto tanta compattezza.<br />
Ed è quello che ha fatto la vera<br />
differenza davanti a questa ottima Angolana,<br />
la migliore squadra vista finora».<br />
Tanti problemi alla vigilia e prima della<br />
gara, ma Fano concreto e volitivo: «Si<br />
vede benissimo che quando stiamo bene<br />
riusciamo ad essere anche molto pericolosi,<br />
poi se arriva un calo o qualche<br />
problema fisico facciamo fatica, ma fortunatamente<br />
tutti stringono i denti.<br />
Questo successo ci dovrà dare la forza<br />
per ricaricarci al meglio».<br />
DOMENICA arriva il Montecchio:<br />
«Sarà un’altra partita difficile, ma il Fano<br />
avrà tutto il tempo per recuperare; e<br />
poi con un pubblico come questo troveremo<br />
una spinta fondamentale».<br />
Ecco Sabbatini, l’attaccante di scorta:<br />
«Sì, sono a 6 gol, una sorta di terzo attaccante,<br />
e questo lo devo a tutti i compagni<br />
e alla spinta che arriva dal nostro favoloso<br />
pubblico».<br />
Quindi Mariotti: «Finalmente l’ho messa<br />
dentro — spiega felice l’under — è<br />
un gol che dedico al nostro presidente».<br />
Rob. Far.
30 LUNEDÌ<br />
14 maggio 2007<br />
SPORT<br />
SE<br />
IL CENTRO<br />
CALCIO SERIE D/ SEMIFINALI PLAY OFF<br />
Sfumano i sogni di Angolana e Avezzano<br />
Le due abruzzesi cadono in trasferta contro il Fano e il Real Montecchio<br />
FANO. Finisce a Fano la stagione della Renato Curi Angolana.<br />
Con un grosso rimpianto legato all’esito di questo<br />
turno di play off e un altro forse ancora più profondo per<br />
l’andamento di un campionato in cui sarebbe bastato poco<br />
di più per volare alto. Al “Mancini” la squadra abruzzese<br />
comanda il gioco per buoni tratti, riesce anche a riequilibrare<br />
il punteggio dopo aver preso gol quasi subito, ma<br />
non riesce ad essere abbastanza incisiva in fase conclusiva.<br />
E si deve alla fine inchinare<br />
al calcio di punizione di Sabbatini,<br />
che la condanna oltre i<br />
propri demeriti. Tra le recriminazioni<br />
possibili, anche<br />
quella di non aver sfruttato fino<br />
in fondo le difficoltè del Fano,<br />
che non poteva disporre di<br />
Ripa e Omiccioli, aveva Cacioli<br />
a mezzo servizio. Tra i pali<br />
l’esordio del terzo portiere Vescovi,<br />
che però il Fano metabolizza<br />
con una partenza convinta.<br />
Finisce alto il colpo di testa<br />
di Mucciarelli su punizione di<br />
Puglia al 4’, mentre tre minuti<br />
dopo conclude in porta il suo<br />
tragitto il pallone che Mariotti<br />
tocca un p<strong>ai</strong>o di volte dopo essersi<br />
fiondato sul pallonetto di<br />
Marolda, bravo ad eludere l’uscita<br />
di Fanti che era stato preferito<br />
a Bifulco per avere modo<br />
schierare Chi<strong>ai</strong>ese a supporto<br />
di Parmigiani. Priva dello<br />
squalificato Trotta e dell’infortunato<br />
D’Addazio, la RC<br />
Angolana si riprende velocemente,<br />
ma il suo gioco palla a<br />
terra non produce occasioni e<br />
Vescovi deve intervenire solo<br />
al 27’ sul colpo di testa centrale<br />
di Parmigiani. Cosi’ il Fano<br />
puo’ rifarsi sotto e colpire anche<br />
una traversa con Sabbatini,<br />
complice il colpo di reni decisivo<br />
di Fanti. Dal possibile<br />
2-0 all’1-1, con Costa che raccoglie<br />
fuori area la respinta della<br />
difesa granata e scarica un<br />
diagonale radente sul quale<br />
Vescovi non riesce ad arrivare.<br />
Per il portiere granata altro<br />
spavento nel recupero,<br />
quando un retropassaggio di<br />
Santini lo coglie fuori d<strong>ai</strong> pali.<br />
Il Fano ricomincia meglio, ma<br />
l’Angolana lo contiene senza<br />
troppi patemi e quando riguadagna<br />
il controllo del centrocampo,<br />
produce anche un<br />
p<strong>ai</strong>o di situazioni importanti.<br />
Decisiva la deviazione del muro<br />
granata sulla conclusione<br />
ravvicinata di De Filippis,<br />
smarcato da un colpo di tacco<br />
di Parmigiani al 59’, mentre al<br />
62’ é Vescovi a sventare l’incornata<br />
del centravanti. Il Fano<br />
sembra sempre più a disagio<br />
quando Marinelli si procura<br />
una punizione dal limite e<br />
Sabbatini trova l’incrocio alla<br />
destra di Fanti. Gentilini passa<br />
al setaccio la panchina ma<br />
oltre un altro colpo di testa di<br />
Parmigiani la sua squadra<br />
non va, nonostante i padroni<br />
di casa finiscano in dieci.<br />
FANO<br />
RC ANGOLANA<br />
2<br />
1<br />
FANO: Vescovi, Gentili, Amaranti,<br />
Puglia, Santini, Mucciarelli,<br />
Braccioni (33’st Coppari),<br />
Sabbatini, Marinelli<br />
(42’st Cacioli), Mariotti, Marolda<br />
(28’st Cremaschini). In<br />
panchina: Novembre, Cinotti,<br />
Florio, Marcucci. Allenatore:<br />
Magrini.<br />
RC ANGOLANA. Fanti, Pirozzi<br />
(46’st Miani), Zanetti, Costa,<br />
Mucciante, Fuschi, Manfre’<br />
(39’st Lezcano), Baldi,<br />
Parmigiani, Chi<strong>ai</strong>ese (38’st<br />
Aloe), De Filippis. In panchina:<br />
Bifulco, Cogliandro, D’Alonzo,<br />
Pasqualone. Allenatore:<br />
Gentilini.<br />
ARBITRO: Cervellera di Taranto.<br />
RETI: 7’pt Mariotti, 38’ pt Costa,<br />
34’ st Sabbatini.<br />
NOTE: Espulso Puglia. Ammoniti:<br />
Puglia, Santini, Mucciarelli.<br />
Angoli: 7-3 per la Renato<br />
Curi.<br />
Di Cristofaro: peccato per i tifosi<br />
Gentilini: siamo stati bravi<br />
FANO. Molto rammarico a fine gara negli spogliatoi dell’Angolana<br />
per la immeritata sconfitta subita che sa tanto di beffa.<br />
Il presidente dell’Angolana Gabriele Di Cristofaro: «Abbiamo<br />
disputato una delle migliori gare della stagione per impegno e<br />
spirito di sacrificio ma non é bastato. Mi dispiace molto per i tifosi<br />
che ringrazio per la loro partecipazione in massa promettendo<br />
loro che ci riproveremo l’anno prossimo senza mezzi termini.<br />
Peraltro voglio approfittare per fare i complimenti al Notaresco<br />
per la vittoria sull’Atri e in particolare a mio fratello<br />
Gaetano». Molta amarezza sul viso di Augusto Gentilini: «Sono<br />
molto soddisfatto dell’operato della mia squadra che ha giocato<br />
un ottimo calcio ma come al solito non abbiamo concretizzato<br />
le numerose occasioni avute, vuoi per sfortuna vuoi per<br />
troppa leziositè ma non ho nulla da rimproverare <strong>ai</strong> miei ragazzi.<br />
Usciamo a testa alta dal confronto consci di essere una<br />
grande squadra. Il calcio é questo e va accettato. Una bella avventura<br />
che ci dè la spinta per il prossimo anno».<br />
MONTECCHIO. Nuova Avezzano cade in casa del Real Montecchio<br />
con il più classico dei risultati, 1-0, in una partita<br />
in cui la squadra di mister Perri ha assistito al raggiungimento<br />
della finale play-off da parte Real Montecchio. Mattatore<br />
dell’incontro il giovane terzino biancorosso Conti<br />
che, all’87’ minuto di gioco, smesse le vesti di difensore<br />
ha trovato il colpo di testa vincente su cross di Biondini<br />
che ha regalato <strong>ai</strong> pesaresi la vittoria e un biglietto di sola<br />
andata per la sfida di domenica prossima a Fano.<br />
La partita si apre con una<br />
novitè non gradita a mister<br />
Gaudenzi: Stefano Fraternali,<br />
terzino destro titolare, a causa<br />
di un risentimento muscolare,<br />
patito nell’allenamento del<br />
sabato pomeriggio, ha dovuto<br />
dare forf<strong>ai</strong>t cedendo il posto al<br />
giovane Bianchi (classe 86).<br />
Gli ospiti si presentano invece<br />
al completo con Fuakuputu e<br />
Bosco pronti a scaldare i guanti<br />
di Giustolisi. In particolare<br />
sul numero nove ospite si piazza<br />
in marcatura il capitano pesarese<br />
Ruben Dario Bolzan.<br />
Le ostilitè si aprono all’insegna<br />
degli ospiti. Sono passati<br />
appena sessanta secondi quando<br />
Coppola, con una punizione<br />
a sorpresa dalla trequarti,<br />
serve in area Fuakuputu che a<br />
due passi da Giustolisi strozza<br />
il destro calciando debolmente<br />
tra le braccia dell’estremo<br />
di casa. Al 26’ Maniscalco prova<br />
la conclusione di collo destro<br />
del vertice dell’area, ma<br />
la sua conclusione viene bloccata<br />
centralmente da Giustolisi.<br />
Appena un minuto dopo é<br />
Paolacci che su cross di Albertazzi,<br />
prova la deviazione di testa<br />
a pochi passi dalla linea di<br />
porta ma la sfera si perde abbondantemente<br />
sul fondo. Nei<br />
secondi 45’ l’Avezzano prova<br />
a cercare con insistenza le proprie<br />
punte, mentre Berdini<br />
nel Real rimane troppo isolato<br />
in attacco. Al 3’ della ripresa<br />
contropiede fulminante di<br />
Campese che dopo una cavalcata<br />
sulla sinistra lascia partire<br />
un cross basso per V<strong>ai</strong>erani<br />
che solo all’altezza del dischetto<br />
del rigore, calcia debolmente<br />
tra le braccia di Ianni. Al 52’<br />
l’occasione migliore per gli<br />
ospiti: Coppola entra in area<br />
dalla destra e prova la conclusione<br />
da posizione defilata,<br />
sulla corta ribattuta della difesa<br />
si avventa il marocchino Zahoud<br />
che viene stregato da<br />
Giustolisi, che in uscita bassa<br />
annulla la minaccia respingendo<br />
in angolo. Ma proprio<br />
quando ci si attende il fischio<br />
finale, gli uomini di Gaudenzi<br />
decidono di regalare l’ennesima<br />
magia. Corre l’87’ quando<br />
Biondini, prova la percussione<br />
sulla sinistra e raggiunto il<br />
limite dell’area lascia partire<br />
un traversone sul secondo palo<br />
che trova pronto all’appuntamento<br />
con il gol Conti che di<br />
testa schiaccia in rete.<br />
R. MONTECCHIO<br />
N. AVEZZANO<br />
1<br />
0<br />
REAL MONTECCHIO: Giustolisi;<br />
Conti, Bianchi, Bolzan,<br />
Madocci, Giorgini, V<strong>ai</strong>erani,<br />
Panisson, Campese,<br />
Berdini, Biondini. A disposizione:<br />
Ponzoni, Guerra E.,<br />
Lapi, Rexepi, Teodori, Guerra<br />
F., Casoli. Allenatore Gaudenzi.<br />
NUOVA AVEZZANO:<br />
Ianni D.; Curcio, Antonelli,<br />
Coppola, Paolacci, Ianni M.,<br />
Albertazzi (74’ Gamba), Zahoud<br />
(70’ Di Fabio), Fuakuputu,<br />
Bosco, Maniscalco (87’<br />
Mancini). A disposizione: Di<br />
Donato, Rotondi, Fuoco,<br />
Campobasso. Allenatore:<br />
Perri.<br />
ARBITRO: D’Iasio di Bari.<br />
RETI: 87’ Conti.<br />
NOTE: spettatori: 600. Giornata<br />
soleggiata, nutrita rappresentanza<br />
ospite. Angoli:<br />
4-4. Ammoniti: Panisson,<br />
Bianchi, Coppola, Bosco,<br />
Giorgini. Recuperi: 1’pt; 3’st.<br />
De Nicola: usciamo a testa alta<br />
Perri: fuori per un gol fortuito<br />
AVEZZANO. L’Avezzano ha chiuso la bella stagione con tanto<br />
amaro in bocca. «Abbiamo fatto quello che dovevamo», ha<br />
commentato il d.s. Bruno De Nicola. «L’infortunio ad Albertazzi<br />
ci ha condizionato nei cambi, ma, nonostante ciò, c’é il rammarico<br />
di non aver sfruttato le occasioni da gol create. Quattro<br />
tiri ribattuti da loro in maniera fortuita mi hanno fatto vivere<br />
la gara con una brutta sensazione addosso. A quattro minuti<br />
dal termine, poi, hanno trovato il gol della domenica ad<br />
opera di un giocatore che non segnava da mesi. Cosà ci siamo<br />
ritrovati immeritatamente fuori d<strong>ai</strong> play-off. E’ stato un vero<br />
peccato, perchì la partita l’abbiamo fatta sempre noi».<br />
È arrabbiato l’allenatore Perri: «Non gli abbiamo consesso<br />
niente», ha dichiarato, «e siamo stati eliminati da un gol fortuito.<br />
Siamo dispiaciuti ma usciamo a testa alta per aver interpretato<br />
la gara come dovevamo. La gara é stata sempre sotto il nostro<br />
controllo e prima del fischio finale abbiamo sbagliato anche<br />
una buona occasione per pareggiare».
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Serie D. Niente da fare per le due squadre abruzzesi impegnate nel primo turno dei play off<br />
per la promozione in <strong>serie</strong> C<br />
Per Avezzano e Angolana fine della corsa<br />
A Montecchio i marsicani cedono allo scadere (1-0) dopo aver sprecato buone<br />
occasioni<br />
di DANIELE SACCHI<br />
MONTECCHIO – Il Real approda al secondo turno dei playoff battendo all’ultimo assalto<br />
una signora squadra come l’Avezzano dopo una partita complicatissima. Non è stato un<br />
incontro spettacolare, ma molto apprezzabile dal punto di vista agonistico con due<br />
squadre che si sono equivalse battagliando senza risparmiarsi sotto un sole cocente. Alla<br />
fine saranno applausi per tutti, vincitori e vinti e, più in generale, per due squadre<br />
protagoniste di un campionato eccezionale, guidate magistralmente da ottimi allenatori e<br />
da società molto ben gestite. Pronti via e, dopo un fallo Coppola batte velocemente la<br />
punizione pescando in area Fuakuputu, spauracchio della vigilia. La difesa recupera e il<br />
centravanti tira fiaccamente tra le braccia di Giustolisi. Il Real prova a far la partita, ma<br />
Berdini davanti è troppo solo e Campese e Biondini non sono propriamente a loro agio di<br />
fronte ad una retroguardia avezzanese molto ben disposta. Su calcio d’angolo prima<br />
Fuakuputu, poi Antonelli si rendono nuovamente pericolosi, ma il Montecchio rischia<br />
grosso soprattutto sul finire di frazione con Madocci che sbaglia un disimpegno avviando il<br />
pericoloso contropiede biancoverde, neutralizzato <strong>soltanto</strong> da un fuorigioco di Fuakuputu.<br />
Nella ripresa il Real parte più convinto e ha subito una grossa occasione con una bella<br />
sgroppata di Berdini, il quale serve Biondini sulla sinistra, ma il suo passaggio in area è<br />
leggermente lungo per l’accorrente V<strong>ai</strong>erani. Al 52’ rischia invece di andare in scena la<br />
beffa delle beffe: Panisson non riesce a chiudere una pericolosa triangolazione perché tra<br />
la palla e Giorgini si frappone l’arbitro con la palla che carambola sui piedi degli avversari.<br />
Quando l’Avezzano parte in contropiede sono dolori e così Maniscalco riesce ad arrivare<br />
sul fondo e a servire all’indietro Coppola il cui tiro è respinto dalla difesa. La palla arriva sui<br />
piedi di Zahoud, che leggermente defilato dentro l’area trova la grande opposizione di<br />
Giustolisi. La sensazione è che occorra sfruttare calci piazzati e corner, ma anche queste<br />
soluzioni portano a ben poco. All’80’ Conti si rende protagonista con una gran percussione<br />
sulla destra, palla a V<strong>ai</strong>erani che crossa e Ianni esce evitando il peggio. Real che finisce in<br />
crescendo trovando all’84’ la gran risposta di Ianni su una bella zuccata di Berdini. Poi si<br />
arriva al minuto 87 quando Biondini sulla sinistra riesce ad entrare in area, a saltare un<br />
uomo e a piazzare una magica tr<strong>ai</strong>ettoria sulla quale irrompe Conti con il colpo di testa<br />
vincente che tiene il Montecchio ancora lontano dall’andare in vacanza.<br />
REAL MONTECCHIO: Giustolisi, Conti, Bianchi, Bolzan, madocci, Giorgini, Vaterani,<br />
Panisson, Campese, Berdini, Biondini. All. Gaudenzi.<br />
AVEZZANO: Ianni D., Curcio, Antonelli, Coppola, Paolacci, Ianni M., Albertazzi (31’ st<br />
Gamba), Zahoud (25’ st Di Fabio), Fuakuputu, Bosco, Maniscalco (42’ st Mancini). All.<br />
Perri.<br />
Arbitro: D’Iasio di Bari.<br />
Rete: Conti al 42’ st.<br />
Note: ammoniti Panisson, Bianchi, Giorgini, Coppola e Bosco. Calci d’angolo 5-4 per il<br />
Real Montecchio. Recupero 1’ pt, 3’ st. Spettatori 700 circa.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Play off <strong>serie</strong> D. Sarà un derby la finale del girone F: domenica prossima al “Mancini”<br />
biancorossi e granata si sfidano per continuare ad inseguire la <strong>serie</strong> C<br />
Fano e Montecchio, una poltrona per due<br />
I ragazzi di Magrini più forti della sfortuna: la zampata di Sabbatini piega l’Angolana<br />
di ANDREA AMADUZZI<br />
FANO – I portieri sono quasi finiti, i centrocampisti anche, ma non è ancora finito il Fano,<br />
che si ciba dell’affetto del "Mancini" e lo ricambia con una vittoria che vale la finale play off<br />
e una medaglia al carattere. Quello trionfa sul gioco della Renato Curi, di specchiata<br />
fattura ma scarsamente produttivo. Fatale, in fondo, con un’unica punta patentata<br />
(Parmigiani) e i compagni che l’area avversaria la bazzicano poco e con poca convinzione.<br />
Il Fano le punte le ha, invece, e ci spalma sopra un Mariotti punto nel vivo, ma a<br />
centrocampo deve arrangiarsi, senza Ripa e Omiccioli, e dietro serrare i ranghi davanti ad<br />
Alessandro Vescovi, terzo portiere classe ’88 che debutta quando meno se l’aspetta e in<br />
un giorno mica male. Lo sventurato Allegrini si piega nel riscaldamento ed esce sorretto a<br />
braccia (polpaccio stirato?), Novembre, che ha un ginocchio dolente e avrebbe dovuto<br />
vederla dalla tribuna, scala in panchina perché altro non c’è.<br />
Quand’è così, meglio cominciare attaccando. Mucciarelli di testa non trova la porta,<br />
Mariotti invece sì, con quel p<strong>ai</strong>o di tocchi sporchi dopo che Marolda, evitando con un<br />
pallonetto Fanti in uscita, gli aveva sgomberato la porta. Qui però inizia l’altra partita. Il<br />
palleggio della Renato Curi slabbra il centrocampo del Fano, già poco equilibrato di suo, e<br />
non succede niente solo perché gli abruzzesi si arenano sistematicamente sulla tre quarti.<br />
Solo un colpo di testa di Parmigiani prima che i granata rimettano il naso fuori dal guscio.<br />
E non per nulla. Il 2-0 potrebbe arrivare per un’entrata imprudente di Mucciante su<br />
Marolda un metro entro l’area, che lascia Cervellera indifferente, oppure sul tiro a spiovere<br />
di Sabbatini, che Fanti riesce a correggere e che la traversa ricaccia indietro. Arriva invece<br />
l’1-1 e non stupisce che Costa, bravo ad avventarsi sul pallone respinto da Amaranti e ad<br />
approfittare della libertà d’azione per scagliare un diagonale radente, lo centri da fuori<br />
area. Finale di tempo col Fano disorientato e un retropassaggio di Santini, trovando<br />
Vescovi avanzato, rischia di lasciare il segno.<br />
L’intervallo è però galantuomo e d<strong>ai</strong> blocchi sono di nuovo i granata a farsi trovare più<br />
pronti. Solo le premesse e nessuna conclusione, però, e quando si esaurisce la spinta, la<br />
qualità della Renato Curi riemerge. E stavolta non sarebbe fine a sé stessa se Puglia non<br />
si immolasse su De Filippis, omaggiato dal tacco di Parmigiani che poco dopo troverà<br />
Vescovi sulla sua incornata. Deve uscire anche Marolda azzannato d<strong>ai</strong> crampi e sarebbe<br />
una mezza sciagura se non ci fosse Sabbatini, nel secondo tempo praticamente<br />
dappertutto e anche sulla punizione dal limite che inchioda all’incrocio. Il finale di passione<br />
passa anche per l’espulsione fiscale di Puglia (fuori un altro) ma l’assalto dell’Angolana è<br />
tutto in un’altra inzuccata di Parmigiani. Vescovi c’è, il Fano anche. E si continua.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
FANO – Magrini è contento tre volte: «Per aver ottenuto questo risultato, per averlo fatto<br />
con giocatori che hanno dato tutto e che hanno saputo soffrire e per aver battuto un<br />
avversario che, per come gioca e per l’assortimento che ha, forse è il migliore di tutti». Poi,<br />
si sa, una partita è fatta anche di episodi. «Siamo stati bravi ad andare in vantaggio e<br />
soprattutto a trovare il gol nel finale. Una prestazione secondo le nostre caratteristiche.<br />
Facciamo fatica quando la palla l’hanno gli altri, ma quando ce l’abbiamo noi possiamo far<br />
male in qualsiasi momento». Fuori Allegrini, fuori Puglia. I giocatori sono sempre meno<br />
«ma quelli che ci sono danno il massimo, anche perché sono stati sempre coinvolti tutti.<br />
Oggi siamo andati a pranzo in venticinque. Doveva essere la vittoria del gruppo». Mariotti<br />
ammette: «Sul gol ho avuto anche un po’ di fortuna, quella palla sembrava non voler<br />
entrare». Per lui è il primo, per Sabbatini il sesto. Ma il più bello di tutti: «Su punizione<br />
avevo già segnato ad Avezzano, stavolta però ho scelto di tirare sopra la barriera. Vittoria<br />
di squadra, perché chiunque giochi tira fuori qualcosa». Grazie anche al fattore campo:<br />
«Un pubblico così in questo campionato non ce l’ha nessuno. Ripeto, per me è un onore<br />
giocare a Fano».A.A.<br />
VESCOVI 6.5: da terzo portiere a primo della lista, venti minuti prima della partita. Se non<br />
altro, non ha avuto il tempo per rendersene conto. Sempre abbastanza pronto e tutto<br />
sommato incolpevole sul gol.GENTILI 6.5: non in grande spolvero e si vede da come<br />
rinuncia ad aggredire la corsia. Sopravvive senza dover arrancare.<br />
AMARANTI 6.5: un po’ troppo rinunciatario nel primo tempo, scioglie le briglie nella<br />
ripresa. Gli manca la precisione nella rifiniture, non la determinazione quando si tratta di<br />
affondare il tackle.<br />
PUGLIA 6.5: lavoro oscuro, quando altre volte l’assenza di Ripa ne aveva solleticato lo<br />
spirito d’iniziativa. Due ammonizioni per altrettanti falli tattici, ma ci potrebbe anche stare<br />
se Cervellera usasse sempre la stessa severità. E invece alla contabilità del Fano manca<br />
un rigore.<br />
SANTINI 6.5: sempre a tentare l’anticipo, anche se comporta qualche rischio. Quando c’è<br />
da respingere gli ultimi tentativi della Renato Curi, la sua fisicità è preziosa.<br />
MUCCIARELLI 6.5: domenica disseminata di spigoli, in area sua e in quella avversaria.<br />
Bada alla sostanza.<br />
BRACCIONI 6.5: al servizio della squadra, il più del tempo a rincorrere palla e avversari<br />
fino a quando ne ha.<br />
SABBATINI 8: qualche volta non trova le misure, nel primo tempo, ma la sua capacità di<br />
inserimento potrebbe valere il raddoppio. Ripresa alla Gattuso con in più la punizione nel<br />
sette che risolve. Animale da play off.<br />
MARINELLI 6.5: non ha molto spazio e cerca di crearne per i compagni, anche lui<br />
lottando senza risparmio.<br />
MARIOTTI 7.5: magari è troppo insistente col pallone tra i piedi ma di rado le sue sono<br />
giocate banali. Subito intraprendente e così arriva anche, in qualche modo, il primo gol in<br />
granata. Poi continua a sbattersi.<br />
MAROLDA 7: la rete di Mariotti è soprattutto merito suo. E si procurerebbe d’astuzia un<br />
rigore, se non gli venisse negato. Non tanti palloni giocabili, ma lui prova ugualmente a<br />
cacciare tutti quelli che gli orbitano attorno.A.A.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Il Real piega l’Avezzano all’ultimo assalto<br />
di DANIELE SACCHI<br />
MONTECCHIO – È finale di girone. Tra sei giorni allo stadio “Mancini” andrà in scena la<br />
sfida più affascinante: quella tra Fano e Real Montecchio. Real che approda al secondo<br />
turno dei playoff battendo all’ultimo assalto una signora squadra come l’Avezzano dopo<br />
una partita complicatissima. Non è stato un incontro spettacolare, ma molto apprezzabile<br />
dal punto di vista agonistico con due squadre che si sono equivalse battagliando senza<br />
risparmiarsi sotto un sole cocente. Alla fine saranno applausi per tutti, vincitori e vinti e, più<br />
in generale, per due squadre protagoniste di un campionato eccezionale, guidate<br />
magistralmente da ottimi allenatori e da società molto ben gestite. La partita si apre subito<br />
con uno spavento per i padroni di casa. Pronti via e, dopo un fallo Coppola batte<br />
velocemente la punizione pescando in area Fuakuputu, spauracchio della vigilia. La difesa<br />
recupera e il centravanti tira fiaccamente tra le braccia di Giustolisi con il cronometro che<br />
segna appena un minuto scarso. Un sussulto iniziale che precede una lunga fase di studio<br />
tra due squadre che si temono e cercano di rischiare meno possibile. Da segnalare solo<br />
un tiro senza pretese di Maniscalco, un colpo di testa a lato di Paolacci e una punizione di<br />
Panisson che da due passi tutti sfiorano, ma nessuno riesce a deviare efficacemente. Il<br />
Real prova a far la partita, ma Berdini davanti è troppo solo e Campese e Biondini non<br />
sono propriamente a loro agio di fronte ad una retroguardia avezzanese molto ben<br />
disposta. Su calcio d’angolo prima Fuakuputu, poi Antonelli si rendono nuovamente<br />
pericolosi, ma il Montecchio rischia grosso soprattutto sul finire di frazione con Madocci<br />
che sbaglia un disimpegno avviando il pericoloso contropiede biancoverde, neutralizzato<br />
<strong>soltanto</strong> da un fuorigioco di Fuakuputu. Nella ripresa il Real parte più convinto e ha subito<br />
una grossa occasione con una bella sgroppata di Berdini, il quale serve Biondini sulla<br />
sinistra, ma il suo passaggio in area è leggermente lungo per l’accorrente V<strong>ai</strong>erani. Al 52’<br />
rischia invece di andare in scena la beffa delle beffe: Panisson non riesce a chiudere una<br />
pericolosa triangolazione perché tra la palla e Giorgini si frappone l’arbitro con la palla che<br />
carambola sui piedi degli avversari. Quando l’Avezzano parte in contropiede sono dolori e<br />
così Maniscalco riesce ad arrivare sul fondo e a servire all’indietro Coppola il cui tiro è<br />
respinto dalla difesa. La palla arriva sui piedi di Zahoud, che leggermente defilato dentro<br />
l’area trova la grande opposizione di Giustolisi. Dopodichè la partita si trascina a<br />
centrocampo con un po’ di stanchezza e poche azioni offensive degne di nota. La<br />
sensazione è che occorra sfruttare calci piazzati e corner, ma anche queste soluzioni<br />
portano a ben poco. All’80’ Conti si rende protagonista con una gran percussione sulla<br />
destra, palla a V<strong>ai</strong>erani che crossa e Ianni esce evitando il peggio. Real che finisce in<br />
crescendo trovando all’84’ la gran risposta di Ianni su una bella zuccata di Berdini. Poi si<br />
arriva al minuto 87 quando Biondini sulla sinistra riesce ad entrare in area, a saltare un<br />
uomo e a piazzare una magica tr<strong>ai</strong>ettoria sulla quale irrompe Conti con il colpo di testa<br />
vincente che tiene il Montecchio ancora lontano dall’andare in vacanza.<br />
REAL MONTECCHIO: Giustolisi, Conti, Bianchi, Bolzan, madocci, Giorgini, Vaterani, Panisson, Campese, Berdini,<br />
Biondini. All. Gaudenzi.AVEZZANO: Ianni D., Curcio, Antonelli, Coppola, Paolacci, Ianni M., Albertazzi (31’ st Gamba),<br />
Zahoud (25’ st Di Fabio), Fuakuputu, Bosco, Maniscalco (42’ st Mancini). All. Perri.Arbitro: D’Iasio di Bari.Rete: Conti al<br />
42’ st.Note: ammoniti Panisson, Bianchi, Giorgini, Coppola e Bosco. Calci d’angolo 5-4 per il Real Montecchio. Recupero<br />
1’ pt, 3’ st. Spettatori 700 circa.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Gaudenzi esulta ma guarda già alla sfida di domenica prossima<br />
«E adesso vogliamo un’altra sorpresa»<br />
MONTECCHIO - Tra Avezzano e Montecchio una favola che si interrompe e un’altra che<br />
continua, ma tutti promossi a pieni voti. A fine partita Gaudenzi assapora la consueta<br />
sigaretta della vittoria e dice: «È stata una partita tonica tra due squadre che volevano<br />
vincere. È andata bene a noi e ora andiamo a giocarci questa finale col Fano. Sappiamo<br />
che non sarà facile, che partiamo sfavoriti, ma ce la giocheremo come abbiamo sempre<br />
fatto. I ragazzi in campo lottano, non si danno m<strong>ai</strong> per vinti e spesso si arrabbiano perché<br />
vogliono sempre far bene. Questo è lo spirito che ci ha portato fin qui e che spero possa<br />
regalare altre sorprese». Venendo alla partita Gaudenzi analizza dicendo: «Nel primo<br />
tempo abbiamo cercato di non sbilanciarci accompagnando sempre le nostre ripartenze.<br />
Nella ripresa ci abbiamo provato un po’ di più anche se in attacco eravamo stanchi vista<br />
anche la maggior prestanza fisica degli avversari che ci ha procurato pure qualche<br />
problema sulle palle statiche». Perri esce dal campo accompagnato d<strong>ai</strong> sinceri applausi<br />
dei tanti tifosi avezzanesi per la splendida stagione: «È inevitabile che ci sia rammarico<br />
per il gol subito allo scadere. È stata una partita equilibrata, tra due squadre che si<br />
temevano e che a mio parere quest’anno hanno espresso il miglior gioco del girone.<br />
Poteva essere un episodio a decidere e così è stato».<br />
D.S.<br />
Pagelle. Giustolisi è una sicurezza, Bolzan il solito guerriero<br />
Conti è l’uomo della Provvidenza<br />
GIUSTOLISI 6,5: Un p<strong>ai</strong>o di interventi importanti. Sicuro nelle uscite.<br />
CONTI 7.5: L’uomo-partita: un gol pesante come un macigno abbinato ad una bella<br />
prestazione sia in fase difensiva che propositiva<br />
BIANCHI 6.5: Chiamato a sostituire Fraternali, fa in pieno il suo dovere.<br />
BOLZAN 7: Gioca al 50% della condizione, ma riesce comunque a contenere un brutto<br />
cliente come Fuakuputu.<br />
MADOCCI 6: Solo un errore in una partita altrimenti senza sbavature.<br />
GIORGINI 6,5: Solito prezioso “taglia e cuci” a centrocampo.<br />
VAIERANI 6: Buoni cross e buon apporto difensivo.<br />
PANISSON 6: Solo qualche errore d’appoggio.<br />
CAMPESE 5.5: Fatica a crearsi degli spazi in avanti.<br />
BERDINI 6: Si danna l’anima, ma è veramente troppo solo in avanti.<br />
BIONDINI 6: Assente dal gioco per 85 minuti, si guadagna la sufficienza con l’assist<br />
vincente per Conti.<br />
D.S.
I nerazzurri si battono bene<br />
ma non evitano la sconfitta<br />
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
di ANDREA AMADUZZI<br />
FANO – I portieri sono quasi finiti, i centrocampisti anche, ma non è ancora finito il Fano,<br />
che si ciba dell’affetto del "Mancini" e lo ricambia con una vittoria che vale la finale play off<br />
e una medaglia al carattere. Quello trionfa sul gioco della Renato Curi, di specchiata<br />
fattura ma scarsamente produttivo. Fatale, in fondo, con un’unica punta patentata<br />
(Parmigiani) e i compagni che l’area avversaria la bazzicano poco e con poca convinzione.<br />
Il Fano le punte le ha, invece, e ci spalma sopra un Mariotti punto nel vivo, ma a<br />
centrocampo deve arrangiarsi, senza Ripa e Omiccioli, e dietro serrare i ranghi davanti ad<br />
Alessandro Vescovi, terzo portiere classe ’88 che debutta quando meno se l’aspetta e in<br />
un giorno mica male. Quand’è così, meglio cominciare attaccando. Mucciarelli di testa non<br />
trova la porta, Mariotti invece sì, con quel p<strong>ai</strong>o di tocchi sporchi dopo che Marolda,<br />
evitando con un pallonetto Fanti in uscita, gli aveva sgomberato la porta. Qui però inizia<br />
l’altra partita. Il palleggio della Renato Curi slabbra il centrocampo del Fano, già poco<br />
equilibrato di suo, e non succede niente solo perché gli abruzzesi si arenano<br />
sistematicamente sulla tre quarti. Solo un colpo di testa di Parmigiani prima che i granata<br />
rimettano il naso fuori dal guscio. E non per nulla. Il 2-0 potrebbe arrivare per un’entrata<br />
imprudente di Mucciante su Marolda un metro entro l’area, che lascia Cervellera<br />
indifferente, oppure sul tiro a spiovere di Sabbatini, che Fanti riesce a correggere e che la<br />
traversa ricaccia indietro. Arriva invece l’1-1 e non stupisce che Costa, bravo ad avventarsi<br />
sul pallone respinto da Amaranti e ad approfittare della libertà d’azione per scagliare un<br />
diagonale radente, lo centri da fuori area. Finale di tempo col Fano disorientato e un<br />
retropassaggio di Santini, trovando Vescovi avanzato, rischia di lasciare il segno.<br />
L’intervallo è però galantuomo e d<strong>ai</strong> blocchi sono di nuovo i granata a farsi trovare più<br />
pronti. Solo le premesse e nessuna conclusione, però, e quando si esaurisce la spinta, la<br />
qualità della Renato Curi riemerge. E stavolta non sarebbe fine a sé stessa se Puglia non<br />
si immolasse su De Filippis, omaggiato dal tacco di Parmigiani che poco dopo troverà<br />
Vescovi sulla sua incornata. Deve uscire anche Marolda azzannato d<strong>ai</strong> crampi e sarebbe<br />
una mezza sciagura se non ci fosse Sabbatini, nel secondo tempo praticamente<br />
dappertutto e anche sulla punizione dal limite che inchioda all’incrocio. Il finale di passione<br />
passa anche per l’espulsione fiscale di Puglia (fuori un altro) ma l’assalto dell’Angolana è<br />
tutto in un’altra inzuccata di Parmigiani. Vescovi c’è, il Fano anche. E si continua.<br />
FANO: Vescovi, Gentili, Amaranti, Puglia, Santini, Mucciarelli, Braccioni (33’ st Coppari),<br />
Sabbatini, Marinelli (42’ st Cacioli), Mariotti, Marolda (27’ st Cremaschini). All.: Magrini.<br />
ANGOLANA: Fanti, Pirozzi (46’ st Miani), Zanetti, Costa, Mucciante, Fuschi, Manfrè (39’ st<br />
Lezcano), Baldi, Parmigiani, Chi<strong>ai</strong>ese (38’ st Aloe), De Filippis. All.: Gentilini.<br />
Arbitro: Cervellera di Taranto.<br />
Reti: 7’ pt Mariotti, 38’ pt Costa, 34' st Sabbatini.<br />
Note: espulso Puglia al 40’ st. Amm. Puglia, Santini, Mucciarelli.
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SPORT<br />
PAGINA 25<br />
LUNEDÌ<br />
14 maggio 2007<br />
PLAYOFF DI D - GUERRIGLIA AD ANGRI<br />
A sinistra<br />
i tifosi<br />
dell’Angri<br />
Numerosi<br />
hanno<br />
affollato<br />
le tribune<br />
dello stadio<br />
Novi<br />
A destra<br />
il presidente<br />
Gerardo<br />
Tortora<br />
Violenze dopo il ko col Savoia. Soltanto dopo un’ora le forze dell’ordine ristabiliscono la calma<br />
Follie allo stadio Novi, cinque tifosi arrestati<br />
Un gruppo di ultrà locali cerca il contatto con gli ospiti: sass<strong>ai</strong>ole e resistenze<br />
ANGRI. Scontri nel dopo partita, finiscono<br />
in manette 5 tifosi dell’Angri. Quella di<br />
ieri è stata un’altra giornata all’insegna<br />
della violenza negli stadi, con tanto di rivolta<br />
anche nei confronti delle forze dell’ordine.<br />
Eppure lo schieramento non era indifferente,<br />
visto che c’erano i carabinieri della<br />
locale stazione, quelli della Compagnia di<br />
Nocera Inferiore, quelli del Battaglione<br />
proveniente da Bari e diverse pattuglie della<br />
polizia. In<br />
Teppisti scatenati<br />
nella sfida col Savoia<br />
Oltre cento gli agenti<br />
impegnati nell’azione<br />
di contrasto<br />
Un finale assurdo<br />
tutto oltre un<br />
centin<strong>ai</strong>o di uomini<br />
in tenuta<br />
antisommossa.<br />
I braccialetti <strong>ai</strong><br />
polsi sono così<br />
scattati per cinque.<br />
Tutto ha avuto<br />
inizio pochi minuti<br />
prima della<br />
conclusione<br />
del match tra<br />
l’Angri ed il Savoia. Quest’ultima è riuscita<br />
a guadagnare la vittoria per 1-0, scatenando<br />
l’ira dei tantissimi tifosi locali. Al fischio<br />
che ha determinato la fine dell’incontro, è<br />
cominciata la ribellione. Sono da poco passate<br />
le 17 quando un manipolo di scalmanati,<br />
diventato rapidamente molto più consistente,<br />
riesce a tirare giù una delle reti di<br />
contenimento che delimita gli spazi riservati<br />
alle due tifo<strong>serie</strong>. Il tempestivo intervento<br />
delle forze dell’ordine, riesce ad evitare<br />
il contatto fisico con gli oplontini ma non<br />
c’è nulla da fare contro la sass<strong>ai</strong>ola. Per fortuna,<br />
gli elmetti protettivi hanno fatto il loro<br />
dovere, dando il tempo <strong>ai</strong> militari di alzare<br />
gli scudi. Poco a poco la tifoseria viene ricacciata<br />
verso il proprio settore. In questo<br />
frangente, un nutrito gruppo di militari<br />
raggiunge e presidia il settore ospite, allo<br />
scopo di evitare ulteriori problemi. Trascorre<br />
circa un’ora, perché questo è il tempo<br />
che ci è voluto per riuscire ad allontanare<br />
i facinorosi dell’Angri dall’interno del<br />
campo sportivo. Adesso non resta che disperderli,<br />
per consentire alla carovana di<br />
pullman del Savoia di allontanarsi. Ed è<br />
proprio durante l’ennesima azione di contrasto<br />
che vengono messi a segno gli arresti:<br />
uno dopo l’altro, fino a 5. Quando gli<br />
scalmanati si sono resi conto che le forze<br />
dell’ordine non avevano intenzione di continuare<br />
ad usare la linea morbida è scattato<br />
il fuggi fuggi. Questo ha consentito di riorganizzare<br />
le forze in campo, attivando il<br />
servizio di scorta per i 5 pullman con i tifosi<br />
del Savoia. Imboccato il casello dell’A3, carabinieri<br />
e polizia hanno garantito un viaggio<br />
tranquillo fino a Torre Annunziata.<br />
Gianpaolo Bisogno<br />
Incidenti a fine gara<br />
ANGRI 0<br />
SAVOIA 1<br />
ANGRI: Valiante, Cacace (44’ st Di Ruocco),<br />
Iovane, Coppola, Grillo, Manzo, Vezzoli (37’ st<br />
Falcone), Amarante, Piemonte, Ferr<strong>ai</strong>oli,<br />
Majella. A disp.: Fontanella, B<strong>ai</strong>o, Loreto, Prodomo,<br />
Marrazzo. All. Di Nola.<br />
SAVOIA: Romagnini, Abate, Sessa, Costantino,<br />
Scognamiglio, Porzio, Serino, Buono, Ruggiero,<br />
Pinto (34’ st Carlino), De Rosa (45’ st<br />
Cesarano). A disp.: Ingenito, Manzi, Leone, Talamo,<br />
Riccardi. All. Agovino.<br />
ARBITRO: Chericoni di Pisa<br />
RETE: 39’ st De Rosa.<br />
NOTE: spettatori 3500 circa, di cui 500 circa<br />
provenienti da Torre Annunziata. Ammoniti Costantino<br />
e Scognamiglio (S). Angoli 5-1 per<br />
l’Angri. Recupero pt 3’ e st 5’.<br />
LA PARTITA<br />
Beffa a 6’ dalla fine<br />
Majella, gol annullato<br />
I grigiorossi a testa alta<br />
ANGRI. La corsa dell’Angri verso la C2 si<br />
infrange sul muro del Savoia, che gioisce per<br />
un gol di De Rosa a 6’ dal 90’, quando le squadre<br />
iniziavano a pensare <strong>ai</strong> supplementari. E’<br />
eccezionale il colpo d’occhio sugli spalti gremiti<br />
come non m<strong>ai</strong>, in una festa di colori e di<br />
cori. L’Angri parte contratto, e così è il Savoia<br />
ad affacciarsi per primo dalle parti di Valiante<br />
con una punizione defilata al 3’ di Prisco<br />
parata a terra dal numero uno di casa, che 2’<br />
più tardi respinge il fendente di Ruggiero. Al<br />
6’ palombella su punizione di Vezzoli, blocca<br />
Romagnini. All’8’ l’arbitro annulla il gol segnato<br />
da Ruggiero, che riprende una sfera deviata<br />
da Valiante su conclusione dalla distanza<br />
di De Rosa, per sospetto fuorigioco. Al 12’<br />
Ferr<strong>ai</strong>oli è anticipato in uscita da Romagnini,<br />
che al 16’ blocca a terra il rasoterra dello stesso<br />
attaccante angrese. Al 19’ Amarante riceve<br />
palla da Piemonte, ma scarica sull’esterno. Al<br />
25’ bordata di Porzio, Valiante si distende e<br />
para. La gara, seppur piacevole, non decolla, e<br />
ci si affida soprattutto <strong>ai</strong> falli tattici a centrocampo<br />
ed alle conclusioni da calcio piazzato.<br />
Il gol l’Angri lo sfiora al 36’ con Vezzoli, che fa<br />
partire un siluro sul quale Romagnini compie<br />
un miracolo. Al 40’ Pinto mette a lato su calcio<br />
da fermo. Allo scadere all’Angri viene annullato<br />
un gol, Ferr<strong>ai</strong>oli pesca Majella che mette<br />
alle spalle di Romagnini, ma per l’arbitro è in<br />
posizione irregolare.<br />
La ripresa si apre con un corner al bacio di<br />
Piemonte per Manzo, che gira a lato. Un minuto<br />
dopo, Romagnini si rifugia in angolo sul<br />
fendente di Majella. Il Savoia offende in contropiede,<br />
ma dopo una bordata di Ferr<strong>ai</strong>oli deviata<br />
con bravura da Romagnini, le squadre<br />
sembrano tirare i remi in barca, e tutto sembra<br />
far presagire all’accesso <strong>ai</strong> supplementari.<br />
Ma, quando meno te l’aspetti, il Savoia<br />
mette a segno il gol della qualificazione con<br />
De Rosa. Mancano 6’ al termine quando De<br />
Rosa riceve palla <strong>ai</strong> limiti dell’area ed approfittando<br />
di un momento di rilassamento della<br />
difesa locale lascia partire un rasoterra che<br />
s’insacca nell’angolino. Il gol taglia le gambe<br />
all’Angri. Il Savoia avanza e si prepara alla finale<br />
playoff di Siracusa (3-1 al Cosenza).<br />
L’Angri esce tra gli applausi, un contentino<br />
che sta molto stretto a Piemonte e compagni.<br />
Daniele Selvino<br />
LE INTERVISTE<br />
Di Nola felice a metà<br />
«Annata eccezionale»<br />
Il tecnico conteso da molti club<br />
ANGRI. Difficile digerire un boccone amaro come<br />
questo. Perdere a 6’ dalla fine la possibilità di<br />
continuare a coltivare il sogno C2 non è cosa semplice<br />
per la comitiva grigiorossa, che ci teneva ad<br />
andare avanti per festeggiare gli 80 anni di storia.<br />
Eppure Mario Di Nola, il tecnico angrese, spende<br />
ugualmente parole di elogio per i suoi ragazzi:<br />
«Se c’era una squadra che avrebbe meritato <strong>ai</strong><br />
punti la vittoria, questa era la nostra. L’approccio<br />
alla partita non è stato dei migliori. Siamo partiti<br />
contratti, consapevoli della posta in palio. Ma<br />
non posso rimproverare più di tanto i ragazzi, se<br />
non del fatto che sono stati meno brillanti del solito.<br />
Abbiamo creato almeno cinque occasioni da<br />
rete, ma abbiamo pagato la tensione accumulata<br />
per questo match. Avremmo voluto andare più<br />
lontano, ma purtroppo è andata così. La sconfitta<br />
non rovina però l’ottima stagione dell’Angri, che<br />
ha disputato un campionato sopra le righe, meritando<br />
<strong>soltanto</strong> applausi a scena aperta. Dalla panchina<br />
non si vedeva bene se il nostro gol era da<br />
annullare, mentre sul loro gol Valiante si è fatto<br />
tradire con un movimento brusco che lo ha messo<br />
fuori gioco. Peccato davvero, ma è stato già un<br />
grosso risultato l’aver centrato i play-off, con il<br />
contributo determinante di un pubblico caloroso<br />
e competente come pochi».<br />
Ovviamente di tutt’altro avviso la sponda del<br />
Savoia. E’ infatti raggiante Agovino, che è subentrato<br />
a Paolo Anastasio a marzo e che è riuscito a<br />
centrare i playoff ed ad aggiudicarsi la semifinale<br />
di Angri: «E’ la vittoria del gruppo, che è riuscito<br />
a fare un sol corpo pur sapendo che c’erano tre<br />
compagni che non erano disponibili perché erano<br />
squalificati. Abbiamo sofferto in alcuni momenti<br />
la pressione dell’Angri, che si è dimostrata<br />
una squadra di assoluto valore, ma posso dire che<br />
nel calcio si vince e si perde per un tiro. Noi abbiamo<br />
fatto la nostra partita e ci è andata bene,<br />
abbiamo speso molte energie nel primo tempo e<br />
nella ripresa siamo un po’ calati, anche perché il<br />
caldo inizia a farsi sentire. Ora, ci prepareremo<br />
alla partita di Siracusa con maggior fiducia. In<br />
Sicilia ci attende un’altra gara tattica ed equilibrata<br />
come questa e speriamo di tornare con la<br />
vittoria». Intanto, smaltita la delusione per l’eliminazione<br />
d<strong>ai</strong> play off, si inizierà a pensare in casa<br />
Angri ad organizzare la prossima stagione.<br />
L’obiettivo è quello di allargare il nocciolo societario<br />
e di trattenere molti calciatori, che dopo una<br />
stagione ad alti livelli hanno un buon mercato.<br />
Idem per Mario Di Nola. (da. se.)<br />
INCAMPANIA<br />
NAPOLI<br />
NAPOLI 26<br />
SALERNO 27<br />
AVELLINO 24<br />
BENEVENTO 24<br />
CASERTA 25<br />
CASERTA<br />
BENEVENTO<br />
SALERNO<br />
AVELLINO<br />
SERENO POCO NUVOLOSO NUVOLOSO PIOGGIA TEMPORALI NEBBIA<br />
PREVISIONIDELTEMPO<br />
Nord: nubi in aumento da ovest verso est<br />
su gran parte delle regioni, più intense dal<br />
pomeriggio-sera su regioni nord-occidentali,<br />
Lombardia e arco alpino.<br />
Centro e Sardegna: soleggiato su tutte<br />
le regioni.<br />
Sud e Sicilia: soleggiato su tutte le regioni.<br />
Temperature: stazionarie o in lieve aumento.<br />
Venti: moderati.<br />
Mari: poco mossi.<br />
TEMPERATURE INITALIA<br />
TRENTO 27 L’AQUILA 26<br />
AOSTA 28 PESCARA 25<br />
TRIESTE 26<br />
VENEZIA 23<br />
ROMA 26<br />
MILANO 28<br />
CAMPOBASSO 24<br />
TORINO 29 BARI 28<br />
GENOVA 24 REGGIO C 25<br />
BOLOGNA 29<br />
POTENZA 23<br />
FIRENZE 26<br />
LIVORNO 23<br />
PALERMO 24<br />
ANCONA 29 CAGLIARI 27<br />
PERUGIA 27 SASSARI 27<br />
LOTTO<br />
ESTRAZIONI DEL 12 MAGGIO 2007<br />
NAZIONALE 6 36 31 72 60<br />
BARI 48 70 1 80 74<br />
CAGLIARI 24 11 73 1 36<br />
FIRENZE 57 46 44 47 62<br />
GENOVA 56 75 11 4 72<br />
MILANO 25 1 67 9 62<br />
NAPOLI 52 31 27 71 75<br />
PALERMO 81 86 72 71 32<br />
ROMA 46 42 2 45 28<br />
TORINO 23 87 70 19 84<br />
VENEZIA 3 9 63 75 27<br />
SUPERENALOTTO<br />
COLONNA VINCENTE<br />
25 - 46 - 48 - 52 - 57 - 81 - jolly 3<br />
superStar 6<br />
Nessun vincitore con “6” punti<br />
Nessun vincitore con “5+1” punti<br />
Ai 15 vincitori con “5” punti € 67.409,96<br />
Ai 2.656 vincitori con “4” punti € 380,70<br />
Ai 90.316 vincitori con “3” punti € 11,19
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Isola Liri, vittoria al cardiopalma<br />
Matrisciano sigla il 2-1 alla fine del secondo supplementare<br />
di GIANPIERO PIZZUTI<br />
FROSINONE - Correva l'ultimo giro di lancette del secondo tempo supplementare al<br />
Nazareth, dopo 120 minuti tirati e giocati allo spasimo. Si attendeva solo il fischio finale del<br />
direttore di gara per decidere <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> chi avesse continuato l'avventura nei play-off e chi<br />
fosse da domenica sera in vacanza. Con la forza della disperazione La Cava scodella<br />
dalla sinistra un pallone nel cuore dell'area di rigore ospite, sul secondo palo il difensore<br />
Matrisciano si elevava di testa e schiacciava in porta. Costantini smanacciava il pallone sul<br />
palo, ma la carambola finiva dritta in rete, era l'apoteosi per i tifosi isolani. Esplodeva lo<br />
stadio.<br />
Era l'epilogo di una partita vissuta su un perfetto equilibrio tattico e che nemmeno i minuti<br />
regolamentari(1 a 1) erano stati in grado di fornire il nome della finalista. La paura di<br />
perdere e il gran caldo avevano condizionato gran parte della contesa, poi, le cervellotiche<br />
e molto discutibili decisioni dell'arbitro nei supplementari erano andate a incattivire una<br />
contesa, <strong>decisa</strong>mente, corretta. Nella prima frazione l'Albalonga diventata protagonista<br />
indiscussa, fallendo tre occasioni da rete a tu per tu con Fiorini e regalando la rete del<br />
vantaggio <strong>ai</strong> locali, grazie a un madornale svarione difensivo. Al 4' Fiorini in disperata<br />
uscita toglieva il pallone sotto i piedi di Trinca, presentatosi solo in area. In due minuti le<br />
due contendenti gettavano alle ortiche la rete del possibile vantaggio. Al 30' Pitrucci di<br />
testa solo davanti alla porta di Fiorini mandava incredibilmente fuori e al 31' Molinaro<br />
presentatosi solo davanti a Costantini, anziché piazzare il pallone sul palo più lontano,<br />
cercava la conclusione di forza, che finiva fuori. Al 39' era la volta di Polverino a fallire la<br />
ghiotta occasione, calciando sul portiere in uscita. Al 43' un pasticcio difensivo ospite<br />
regalava il vantaggio agli isolani. Giacomini toccava all'indietro per Costantini, che colto in<br />
controtempo cercava di recuperare il pallone indirizzato verso la porta, lo scatto fulmineo<br />
di La Cava bruciava entrambi sul tempo e lo piazzava in rete.<br />
In avvio di ripresa Carlini al 7' su punizione andava vicino al raddoppio e, neanche a dirlo,<br />
l'Albalonga pareggiava. Un traversone dalla sinistra di Bucri pescava il liberissimo<br />
Polverino sul secondo palo, che al volo impallinava Fiorini. Gli assedi isolani non<br />
portavano a nulla di concreto e si andava <strong>ai</strong> supplementari. Nel primo solo una<br />
conclusione di Tedesco su punizione a fil di palo e la doppia espulsione sulla panchina<br />
isolana animavano lo spettacolo. Nei secondo al 3' Cimino nell'anticipare un avversario<br />
rischiava l'autogol colpendo il palo alla destra di Fiorini. Al 4' La Cava veniva atterrato in<br />
area l'arbitro lasciava correre, ammonendolo, tra le proteste di un pubblico inferocito. Al 9'<br />
il generoso Bucri veniva espulso per fallo su Pesce. Al 12' Mollo di prima intenzione da<br />
fuori area mirava l'angolino, ma la palla usciva di un soffio. Quando, orm<strong>ai</strong>, si profilava lo<br />
spettro dei <strong>rigori</strong>, Matrisciano regalava all'Isola Liri il gol e la qualificazione.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Calcio <strong>serie</strong> D. I castellani devono cedere all’ultimo secondo di gara all’Isola Liri (2-1) nelle<br />
semifinali per i play-off<br />
Albalonga: batosta nei supplementari<br />
Svanisce il sogno. Mister Carboni: «Faccio comunque un applauso <strong>ai</strong> ragazzi»<br />
di GIANPIERO PIZZUTI<br />
ISOLA LIRI - Svanisce a un secondo dalla fine del secondo tempo supplementare<br />
l’avventura dell’Albalonga nei play-off battuta Isola Liri per 2 ad 1. «Un plauso a tutti – il<br />
commento del tecnico Mauro Carboni – alla mia squadra, ma a tutto lo staff, che ha<br />
lavorato quest’anno. Abbiamo disputato un ottimo campionato e quest’oggi resta il<br />
rammarico di aver perso all’ultimo secondo dei tempi supplementari, quando qualche<br />
minuto prima avevamo fallito il gol della possibile qualificazione quando un difensore<br />
dell’Isola Liri nell’anticipare Bucri aveva colpito il palo della propria porta. Non siamo stati<br />
molto fortunati sotto porta le nostre tre o quattro occasioni da rete le avevamo create».<br />
Una partita vissuta su un perfetto equilibrio tattico e che nemmeno i minuti regolamentari(1<br />
ad 1) erano stati in grado di fornire il nome della finalista. Nella prima frazione Albalonga<br />
protagonista indiscussa, dove falliva tre occasioni da rete e regalava il gol del vantaggio <strong>ai</strong><br />
locali, grazia ad un madornale svarione difensivo. Al 4’ Fiorini in disperata uscita toglieva il<br />
pallone sotto i piedi di Trinca, presentatosi solo in area. Al 30’ Pitrucci di testa solo davanti<br />
alla porta di Fiorini mandava incredibilmente fuori. Al 39’ era la volta di Polverino a fallire la<br />
ghiotta occasione, calciando sul portiere in uscita. Al 43’ un pasticcio difensivo ospite<br />
regalava il vantaggio agli isolani. Giacomini toccava all’indietro per Costantini, che colto in<br />
controtempo cercava di recuperare il pallone indirizzato verso la porta, lo scatto fulmineo<br />
di La Cava bruciava entrambi sul tempo e lo piazzava in rete. In avvio di ripresa<br />
l’Albalonga pareggiava. Un traversone dalla sinistra di Bucri pescava il liberissimo<br />
Polverino sul secondo palo, che al volo impallinava Fiorini, non succedeva più nulla sino<br />
alla fine dei tempi regolamentri. Nel primo solo una conclusione di Tedesco su punizione a<br />
fil di palo e la doppia espulsione sulla panchina isolana animavano lo spettacolo. Nei<br />
secondo al 3’ Cimino nell’anticipare un avversario rischiava l’autogol colpendo il palo alla<br />
destra di Fiorini. Al 4’ La Cava veniva atterrato in area l’arbitro lasciava correre, ammonendolo,<br />
tra le proteste di un pubblico inferocito. Al 9’ il generoso Bucri veniva espulso per<br />
fallo su Pesce. Quando, orm<strong>ai</strong>, si profilava lo spettro dei <strong>rigori</strong>, i locali gelavano tutti. Il<br />
difensore Matrisciano di testa indovinava l’angolino un gol che valeva la qualificazione.<br />
ISOLA LIRI: Fiorini 7, Marzocchella 6,5, Cimino 6,5, Molinaro 6,5 Pesce 6,5 Matrisciano 7,<br />
Mollo 7, Renna 7(5’ p.t.s. Marziale), Casoli 6,5(10’p.t.s. Mastrantoni), La Cava 7, Carlini<br />
6,5 (27’s.t. Tedesco 6,5). All. Buccilli.<br />
ALBALONGA: Costantini 6,5, Sacchi 6, Carracoi 7, Caggioli 6, Giacomini 6(9’p.t.s.<br />
Rossi), Bettoni 6,5, Trinca 6,5, Pitrucci 6, Bucri 6,5, Polverino 7(45’s.t. Merondi), Servizi<br />
6(8’s.t. Montepaone) All. Carboni<br />
Arbitro: Calzolari di Forlì 4 (Surano-Fiorito).<br />
Reti: 43’p.t. La Cava, 12’ s.t. Polverino, 17’ s.t.s. Matrisciano
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
«Abbiamo disputato un ottimo campionato<br />
Resta il rammarico di aver perso all’ultimo»<br />
FROSINONE - Volti tirati e musi lunghi per l'Albalonga, che ad un secondo dal fischio<br />
finale si è vista negare almeno la soddisfazione di giocarsi la qualificazione <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. «Un<br />
plauso a tutti - il commento del tecnico Mauro Carboni restato in giacca e cravatta sino alla<br />
fine dei 120' nonostante il gran caldo - alla mia squadra, ma a tutto lo staff, che ha lavorato<br />
quest'anno. Abbiamo disputato un ottimo campionato e quest'oggi per noi era la ciliegina<br />
sulla torta di una stagione vissuta intensamente e che ci ha riservato molte soddisfazioni.<br />
Resta il rammarico di aver perso all'ultimo secondo dei tempi supplementari, quando<br />
qualche minuto prima avevamo fallito il gol della possibile qualificazione con un difensore<br />
dell'Isola Liri, che nell'anticipare Bucri aveva colpito il palo della propria porta. Non siamo<br />
stati molto fortunati sotto porta quest'oggi, le nostre tre o quattro occasioni da rete le<br />
avevamo create, ma, in verità, bisogna riconoscere che di fronte avevamo una degna<br />
avversaria. Sui tifosi non posso che spendere parole lodevoli, visto che per tutto l'anno ci<br />
hanno seguito dentro e fuori compresa questa domenica. Il nostro campionato si ferma<br />
qui, ma il rompete le righe lo avremo solo alla fine di maggio. Continueremo ad allenarci,<br />
soprattutto con molti giovani, per creare le basi per la prossima stagione. Alla fine del<br />
mese ci siederemo intorno a un tavolo e disegneremo l'Albalonga del prossimo<br />
campionato. Oggi è andata così, abbiamo giocato alla pari, il risultato ha premiato l'Isola<br />
Liri».<br />
FROSINONE - La tragedia dell'A1 dove quattro sorani hanno perso la vita a inizio<br />
settimana è riecheggiata anche negli spogliatoi del Nazareth al termine della contesa.<br />
«Dedico questa vittoria - le parole del tecnico sorano Mario Buccilli - alle famiglie delle<br />
quattro vittime della strada, perché sono stato colpito da vicino da questa triste vicenda<br />
perdendo dei veri amici. Nel nostro piccolo una testimonianza sincera per queste famiglie<br />
duramente colpite da una tragedia così grande».<br />
Sulla gara Buccilli ha le idee chiare: «La squadra ha giocato contro due avversari, il gran<br />
caldo e un'ottima Albalonga, che spesso ci ha messo in difficoltà. Siamo stati fortunati in<br />
due occasioni nel secondo tempo supplementare. Quando in contropiede abbiamo<br />
rischiato l'autogol con Cimino, che nell'anticipare un avversario ha colpito il palo e poi<br />
nell'occasione della rete della vittoria arrivata, veramente, all'ultimo secondo, quando<br />
orm<strong>ai</strong> si prospettavano i calci di rigore». L'eroe della giornata è un difensore Antonio<br />
Matrisciano, sua la zuccata di testa vincente, che ha fatto esplodere lo stadio. «La dedica<br />
per la vittoria e il gol è per mia madre - ha sottolineato il ragazzo campano - primo perché<br />
oggi è la festa della mamma e poi perché ero riuscito addirittura a farla venire quest'oggi<br />
da Napoli allo stadio».
LUNEDI’ 14 MAGGIO 2007 ANNO X - N. 131<br />
REDAZIONE: 86100 CAMPOBASSO VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL 0874/484623 - FAX 0874/484625<br />
Serie D. Espulso Picariello, autore del gol della bandiera. I campani dilagano nella ripresa<br />
Campobasso, addio <strong>ai</strong> playoff<br />
Pesante ko (4 a 1) in casa della Sibilla Cuma: Manzo suona tre volte<br />
di Franco de Santis<br />
BACOLI (NA). Lupo subito<br />
fuori d<strong>ai</strong> playoff: quattro pappine<br />
sul groppone e buonanotte<br />
<strong>ai</strong> suonatori. Pesante il passivo<br />
accusato d<strong>ai</strong> rossoblù a casa di<br />
Tommaso Manzo, ma l’espulsione<br />
di Riccardo Picariello è la<br />
chiave di volta di una partita che<br />
nella prima parte era sembrata<br />
abbastanza equilibrata. Splendido<br />
il messaggio dei tifosi campobassani<br />
inviato alla società: i<br />
circa 400 giunti dal capoluogo<br />
hanno continuato ad incitare la<br />
squadra anche sul 4 a 1, dimostrando<br />
una maturità di categoria<br />
assolutamente superiore<br />
(nessuno aveva dubbi).<br />
Nel piccolo impianto sportivo<br />
del ‘Chiovato’ ci sono circa<br />
1500 spettatori, il caldo è veramente<br />
tanto. Il presidente Capone<br />
ha seguito il match dalla panchina,<br />
così come aveva fatto a<br />
Venafro. Ma questa volta la<br />
mossa, purtroppo, non porta fortuna.<br />
Mister Paolucci manda in<br />
campo una formazione abbastanza<br />
annunciata alla vigilia,<br />
con solita difesa a quattro (Bartoli,<br />
Curione, Ciarlariello e Cirilli),<br />
centrocampo composto da<br />
Paolo Chiavaroli e Diego Acoglanis<br />
al centro, Simone Carioti<br />
a sinistra e Riccardo Picariello<br />
a destra. In attacco il duo Artiaco-Maffucci<br />
(con le polveri bagnate).<br />
Termina, dunque, nel peggiore<br />
dei modi l’avventura rossoblù<br />
negli spareggi playoff. Si<br />
aprono nuovi scenari per il<br />
Campobasso: da oggi si può iniziare<br />
a parlare di nuovi programmi,<br />
sia tecnici che dirigenziali.<br />
Innanzitutto bisognerà vedere<br />
fino a che punto sia vicina<br />
la conferma di Silvio Paolucci<br />
alla guida dei Lupi. Sembrerebbe<br />
che le parti abbiano già parlato<br />
di un possibile accordo, ma<br />
non c’è ancora assolutamente<br />
nulla di concreto.<br />
La partenza di gara è all’insegna<br />
dell’equilibrio. Ci prova<br />
Torrens su calcio di punizione,<br />
ma la parabola risulta alta sulla<br />
traversa. La risposta napoletana<br />
dopo un minuto esatto: Di Domenico<br />
ci prova dalla lunghissima<br />
distanza senza troppa fortuna.<br />
Ed ecco al 10’ il vantaggio<br />
per la Sibilla Cuma. Il classe<br />
’87 Napolitano è bravo ad incunearsi<br />
in<br />
area di rigore<br />
rossoblù e<br />
a trafiggere<br />
Cunzi con<br />
un perfetto<br />
rasoterra. Il<br />
Campobasso<br />
resta, comunque,<br />
in<br />
piedi: qualche<br />
istante<br />
dopo ci pro-<br />
L’attaccante<br />
della Sibilla Cuma<br />
Tommaso Manzo<br />
ha realizzato il quinto gol<br />
di questa stagione<br />
contro il Campobasso<br />
L’autore del gol<br />
della bandiera<br />
per il Campobasso<br />
Riccardo Picariello<br />
va Paolo<br />
Chiavaroli<br />
con un bolide<br />
su calcio<br />
di punizione<br />
che Cortese<br />
è bravo a respingere.<br />
Anche Artiaco<br />
ci prova<br />
su calcio<br />
piazzato, ma<br />
la mira non è<br />
quella giusta<br />
(come per<br />
tutta la gara). Non c’è un attimo<br />
di respiro. Al quarto d’ora Manzo<br />
guida un micidiale contropiede,<br />
il tiro è interessante, Cunzi<br />
smanaccia, ma l’arbitro aveva<br />
già fischiato l’azione irregolare.<br />
Il raddoppio della Sibilla arriva<br />
al 20': Manzo si libera sul<br />
versante sinistro dell’area di rigore,<br />
Bartoli sfiora il diretto avversario,<br />
per il direttore di gara<br />
ci sono tutti gli estremi per il penalty<br />
e l’ammonizione dello<br />
stesso numero due rossoblù.<br />
S’incarica della battuta, manco<br />
a dirlo, Tommaso Manzo: è il 2<br />
a 0.<br />
Nonostante il doppio colpo<br />
subìto, i Lupi non demordono,<br />
e vengono premiati qualche<br />
istante dopo (è il 24', per la precisione)<br />
dal gol dell’1 a 2 che<br />
riapre il match. Il talentuoso<br />
classe ’88 ex Ternana conquista<br />
palla sulla tre quarti, salta un<br />
avversario al limite dell’area e<br />
sferra un preciso diagonale che<br />
si va ad insaccare alle spalle del<br />
portiere campano. Discorso-vittoria<br />
ancora tutto da archiviare.<br />
La grinta dei campobassani mette<br />
a tratti in crisi la squadra allenata<br />
da Carannante.<br />
Alla mezz’ora Picariello commette<br />
un fallo da dietro su Di<br />
Franco, il signor De Gasperi di<br />
Aprilia decide per il rosso diretto,<br />
apparso<br />
<strong>ai</strong> presenti<br />
assolutamente<br />
eccessivo.<br />
L’inferiorità<br />
numerica<br />
spezza<br />
le gambe<br />
a un<br />
Campobasso<br />
voglioso<br />
di rimonta. Cambia, naturalmente,<br />
l’aria che tira in<br />
campo. Cerca ancora Artiaco di<br />
rendersi pericoloso su punizione<br />
dal limite dell’area, ma la sua<br />
è una telefonata per Cortese, che<br />
ringrazia vivamente. Risponde<br />
la Sibilla ancora con una punizione,<br />
procurata da un fallo di<br />
Bartoli. La tr<strong>ai</strong>ettoria della palla<br />
non impensierisce Cunzi.<br />
Minuto 41: Chiavaroli tenta la<br />
CAMPOBASSO. Sarà stata l’ultima partita di<br />
Silvio Paolucci sulla panchina del Campobasso?<br />
Chissà, il ventaglio delle ipotesi resta aperto.<br />
Certo è che lo staff tecnico rossoblù non<br />
avrebbe voluto chiudere con questa bruciante<br />
sconfitta una stagione in cui l’obiettivo prefissato<br />
a inizio anno è stato comunque raggiunto.<br />
E così è giustificato il rammarico con il quale il<br />
tecnico di Tollo commenta una gara preparata<br />
al meglio durante l’ultima (a questo punto) settimana<br />
di lavoro.<br />
“Il Campobasso si è giocato le sue chance solo<br />
nel primo tempo. Abbiamo subito quattro gol<br />
balordi, tutti evitabili, due in particolare sono il<br />
frutto di errori difensivi davvero gravissimi. Il<br />
2 a 0 dopo solo venti minuti di gioco ci ha penalizzato<br />
molto. Poi è arrivato il gol di Picariello<br />
che ha riaperto la partita. E nel nostro momento<br />
migliore l’arbitro ci ha espulso lo stesso Picariello.<br />
Una decisione apparsa eccessiva: il giocatore<br />
ha commesso un fallo da dietro, ma non<br />
si è trattato assolutamente di un intervento cattivo.<br />
Il direttore di gara si è dimostrato molto<br />
fiscale, visto che ci aveva già fischiato contro<br />
un rigore. Nonostante l’inferiorità numerica l’ultimo<br />
quarto d’ora del primo tempo è restato in<br />
equilibrio, non ci hanno m<strong>ai</strong> messo sotto”.<br />
La ripresa. “Mi sono raccomandato tantissimo<br />
con i ragazzi di difenderci con ordine al rientro<br />
in campo, per poi giocarci tutto negli ultimi<br />
minuti nel caso in cui il risultato fosse restato<br />
sul 2 a 1. E, invece, sono arrivati due errori gravissimi<br />
in difesa che hanno, in pratica, compromesso<br />
l’intera gara. Il caldo e il campo in sinte-<br />
Sibilla Cuma 4<br />
Cortese<br />
Ciccarelli<br />
Zinno<br />
De Franco<br />
Allocca<br />
R<strong>ai</strong>none (46’ Greco)<br />
Di Domenico<br />
Tomi (65’ Di Nolfo)<br />
Giordano<br />
Manzo (89’ Borrino)<br />
Napolitano<br />
Carannante<br />
ARBITRO: De Gasperi di Aprilia<br />
MARCATORI: 10’ Napolitano, 20’, 51’ e 57’ Manzo, 24’<br />
Picariello.<br />
Paolucci rammaricato<br />
“Commessi errori<br />
gravi in difesa”<br />
Campobasso 1<br />
1 Cunzi<br />
2 Bartoli<br />
3 Curione (52’ Acoglanis)<br />
4 Ciarlariello (75’ Lenci)<br />
5 Chiavaroli<br />
6 Cirilli<br />
7 Artiaco<br />
8 Torrens (67’ Di Chiro)<br />
9 Maffucci<br />
10 Picariello<br />
11 Carioti<br />
All Paolucci<br />
NOTE: spettatori circa 1500 di cui 400 da Campobasso.<br />
Espulsi Picariello, Di Domenico e Allocca. Ammoniti: Bartoli,<br />
Chiavaroli (C), Zinno (S).<br />
sortita sull’ennesimo calcio<br />
piazzato, la sfera termina innocua<br />
tra le braccia dell’estremo<br />
locale. Sul finire di gara Artiaco<br />
si vede respinto un tiro dal<br />
difensore Monaco, mentre dall’altra<br />
parte del campo è il giovane<br />
Napolitano a mettere in<br />
imbarazzo la difesa del Campobasso.<br />
Dopo due minuti di recupero,<br />
tutti negli spogliatoi per<br />
riprendere fiato. Un Lupo che<br />
sembra ancora in partita, anche<br />
se il rosso di Picariello non ci<br />
voleva proprio, vista la verve del<br />
giovanotto rossoblù.<br />
Alla ripresa delle ostilità Carannante<br />
opera il primo cambio:<br />
Greco prende il posto di R<strong>ai</strong>none.<br />
Manzo prende per mano i<br />
suoi e li conduce al trionfo. Passano<br />
sei minuti, Curione perde<br />
palla, il ‘matador’ è lì come un<br />
falco, va a strappare palla e apre<br />
per Tomi. Il centrocampista trova<br />
ancora il bomber pronto al<br />
centro dell’area. Il tabellino recita<br />
3 a 1. Il Campobasso esce<br />
dal match, colpito nell’orgoglio<br />
e nelle gambe.<br />
Si sgretola come neve al sole<br />
il Lupo, e Tommaso Manzo veste<br />
i panni del cecchino: al 57' è<br />
4 a 1, questa volta mette dentro<br />
con un rasoterra quasi imprendibile.<br />
I campani mettono il lucchetto<br />
alla vittoria roboante. Nonostante<br />
la debacle, i tifosi continuano<br />
ad incitare senza tregua,<br />
davvero emozionanti e commoventi.<br />
La squadra di Bacoli non<br />
si ferma, è Giordano a sfiorare<br />
la cinquina, ma il pallone questa<br />
volta non ne vuol sapere di<br />
infilarsi in rete.<br />
L’incontro continua a suscitare<br />
emozioni forti: si ristabilisce<br />
la parità numerica al 65' per<br />
l’espulsione di Di Domenico,<br />
reo di un fallaccio su Acoglanis.<br />
Passano sette minuti e addirittura<br />
la Sibilla è ridotta in nove:<br />
l’arbitro ‘caccia’ anche Allocca,<br />
tico, soprattutto, ci hanno penalizzato<br />
molto, visto che loro avevano<br />
il vantaggio di giocare sul loro<br />
terreno di gioco. Le due espulsioni<br />
loro non ci hanno permesso di tentare<br />
la rimonta, la gara era già<br />
stata chiusa nei primi minuti<br />
dalla ripresa. Era troppo difficile<br />
recuperare”.<br />
Sui tifosi. “Il pubblico di<br />
Campobasso è stato stupendo,<br />
i tifosi sono dei grandi,<br />
ci hanno supportato per tutto<br />
il campionato. Dispiace<br />
tantissimo proprio per loro,<br />
purtroppo abbiamo chiuso<br />
con questa brutta sconfitta<br />
sulla quale, comunque,<br />
pesano gli errori arbitrali”.<br />
Il futuro. “A Campobasso<br />
sono stato benissimo.<br />
L’annata alla fine è stata<br />
positiva, e penso che abbiamo<br />
fatto più del nostro<br />
dovere. Chiudere così, ripeto,<br />
fa male, c’è anche da<br />
dire che è stata una partita<br />
particolare, giocata sotto un<br />
sole caldissimo. E poi loro<br />
avevano Manzo. La conferma?<br />
Non dipende assolutamente da<br />
me… O meglio, non <strong>soltanto</strong> da<br />
me”.<br />
F.d.S.<br />
per un pugno ad Artiaco. Paolucci<br />
le tenta tutte: Di Chiro<br />
prende il posto di Torrens, Lenci<br />
rileva Ciarlariello. Qualche<br />
tiro piazzato e poco più fino al<br />
termine. Il rafforzamento del<br />
settore offensivo non porta <strong>ai</strong><br />
frutti sognati. L’anemia dell’attacco<br />
si presenta in tutte le sue<br />
forme, anche se ieri è la difesa<br />
che deve recitare il mea culpa.<br />
L’ultima cronaca della stagione<br />
finisce qui.<br />
Mister Silvio<br />
Paolucci<br />
6
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
2 ISOLA LIRI (4-3-3): Fiorini 7; Marzocchella 6 Matrisciano 7 Pesce 6 Cimino 6; Renna 6 (7'sts Marziale sv) Molinaro 6,5 Mollo 6; Carlini<br />
6 (28'st Tedesco 6,5) Casoli 6 (10'pts Mastrantoni sv) La Cava 8. A disp.: Roncone, Perella, Spagnuolo, Reali. All. Buccilli. 1<br />
ALBALONGA (4-4-2): Costantini 5,5; Sacchi 6 Caggioli 6 Giacomini 5 (9'pts Rossi sv) Carracoi 6; Trinca 6 Bettoni 6 Pietrucci 6,5 Servizi<br />
6 (9'st Montepaone 5,5); Bucri 6,5 Polverino 7 (46'st Merondi 6). A disp.: Blasimme, Termine, Peduzzi, Magrelli. All. Carboni. ARBITRO:<br />
Calzolari di Forlì. RETI: 43'pt La Cava (IL), 13'st Polverino (A), 15'sts Matrisciano (IL). NOTE: spettatori circa 600 con piccola<br />
rappresentanza ospite. Espulsi al 12' del primo tempo supplementare il tecnico Buccilli per proteste ed al 10' del secondo tempo<br />
supplementare Bucri per doppia ammonizione. Ammoniti Cimino, Molinaro, Matrisciano, La Cava, Carracoi, Bucri e Polverino. Angoli<br />
10-1. Recuperi: 1'pt, 4'st.<br />
La squadra di Buccilli supera al «Nazareth» l’Albalonga, incontrerà l’ostica Sibilla Cuma<br />
ISOLA DEL LIRI - Quando tutti orm<strong>ai</strong> si aspettavano i calci di rigore è spuntata la testa di Matrisciano a decretare la<br />
vittoria isolana all'ultimo secondo. Una partita lottata, d<strong>ai</strong> toni agonistici alti, contro un buon avversario, che alla fine ha<br />
premiato un'Isola Liri tenace e dal grande cuore. Adesso ci sarà la sfida di Bacoli contro la Sibilla Cuma, un incontro<br />
difficile, ma che potrebbe regalare un altro record alla squadra biancorossa, m<strong>ai</strong> andata oltre il secondo turno di play off.<br />
Primo tempo con una leggera supremazia dell'Albalonga, Isola meglio nella ripresa e poi soprattutto nei tempi<br />
supplementari, dove i biancorossi hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo. Partenza favorevole agli ospiti, bravi ad irretire<br />
gli isolani e a ripartire di rimessa. Al 4' Fiorini anticipa di un soffio Polverino lanciato a rete. Al 16' Bucri si invola in<br />
contropiede, entra in area e da posizione defilata impegna Fiorini. Al 30' sempre Polverino lavora bene un pallone sulla<br />
sinistra, lo mette in mezzo dove lo smarcato Pietrucci sfiora il palo di testa. Sul ribaltamento occasionissima per l'Isola<br />
Liri, con Molinaro che svirgola a lato a due passi da Costantini. Al 37' ancora Isola Liri pericolosa con una punizione di<br />
carlini deviata in tuffo da Costantini. Al 40' Albalonga vicina alla rete: Bucri serve bene Polverino che tira a botta sicura,<br />
ma Fiorini sventa alla grande il pericolo. Gol sbagliato, gol subito ed al 43' l'Isola Liri passa in vantaggio con La Cava,<br />
lesto ad approfittare di una incomprensione in disimpegno tra Giacomini e Costantini. In apertura di secondo tempo si<br />
vede ancora Carlini che all'8' sempre su punizione impegna la difesa ospite, Al 13' arriva il pareggio ospite: traversone<br />
teso di Bucri dalla sinistra per Polverino che sorprende la difesa isolana e di piatto destro insacca. L'Isola Liri reagisce<br />
subito e al 20' Casoli impegna il portiere castellano con un colpo di testa su cross dell'incontenibile La Cava. Al 31'<br />
corner battuto da Molinaro per il neo entrato Tedesco, bravo ad anticipare l'estremo difensore ospite e a sfiorare il palo.<br />
Al 34' risponde l'Albalonga con un pallonetto di Polverino dalla distanza che però risulta troppo alto. Il ritmo, poi, scema,<br />
con le squadre stanche a causa del caldo e della tensione agonistica. Si va, così, <strong>ai</strong> supplementari, che diventano un<br />
vero e proprio concentrato di emozioni. Nel primo tempo si gioca poco e prima Grossi e poi Buccilli protestano per il<br />
gioco ostruzionistico degli avversari, guadagnandosi due espulsioni apparse esagerate. Nel secondo, invece, grandi<br />
brividi. Si inizia al 5' con l'Albalonga che coglie un palo su deviazione maldestra di Cimino. Si continua un minuto dopo<br />
con La Cava che entra in area e viene steso nettamente, ma il signor Calzolari fa cenno di proseguire tra le proteste<br />
biancorosse. Si finisce, poi, al 15' con il colpo di coda finale: ottimo traversone di La Cava, il migliore in campo, dall'out<br />
sinistro per la testa di Matrisciano che insacca, allontanando, così, in maniera definitiva la lotteria dei <strong>rigori</strong>.<br />
Le interviste<br />
Il tecnico entusiasta: «Complimenti <strong>ai</strong> ragazzi»<br />
ISOLA DEL LIRI - Soddisfatto, ma segnato dalla fatica di una gara ardente e tesa, Mario Buccilli, oltretutto anche<br />
espulso nel primo tempo supplementare. «Sono contento - esordisce il tecnico biancorosso - perché abbiamo raggiunto<br />
un altro importante traguardo, forse insperato alla vigilia del campionato, grazie a questi ragazzi che non finiscono m<strong>ai</strong> di<br />
stupire. Credo che il gioco lo abbiamo fatto noi per larghi tratti, anche se nel secondo tempo supplementare abbiamo<br />
corso un grande pericolo per il palo colto su deviazione di Cimino. Come al solito, dopo essere passati in vantaggio, non<br />
riusciamo a chiudere il match, rimettendo in gioco gli avversari, che ci hanno castigato alla prima occasione vera, dove<br />
tra l'altro abbiamo sbagliato, non riuscendo a mettere in fuorigioco l'autore del gol». Adesso la sfida contro la Sibilla<br />
Cuma. Con quale spirito si va a Bacoli? «Innanzitutto, dopo una gara del genere, molto tirata e nervosa, dobbiamo<br />
recuperare le energie sia fisiche che mentali e poi ho detto <strong>ai</strong> ragazzi che vorrei confrontarmi con le realtà degli altri<br />
gironi, per cui andremo per cercare la vittoria». Ti va di parlare dell'arbitraggio? «Meglio di no. Dico solo che io magari ho<br />
anche sbagliato, ma la terna arbitrale non tiene in conto di una pressione, di una carica agonistica, che inevitabilmente<br />
c'è in incontri di questo tipo, ad eliminazione diretta. Cercano il dialogo, ma poi in campo diventano intoccabili e non gli si<br />
può dire niente». Complimenti anche <strong>ai</strong> suoi, nonostante la sconfitta in extremis, arrivano anche dal tr<strong>ai</strong>ner dell'Albalonga<br />
Mauro Carboni: «Usciamo a testa alta, la partita mi è sembrata comunque equilibrata ed infatti si è conclusa proprio in<br />
extremis, quando ce la potevamo giocare <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>. Inoltre, dieci minuti prima del gol loro abbiamo anche colto un palo,<br />
seppure in modo rocambolesco, che poteva cambiare il risultato finale. Complimenti, comunque, <strong>ai</strong> miei giocatori, autori<br />
di un ottimo campionato».
Le pagelle<br />
Senza infamia e senza lode<br />
SAVIANO 6,5 Sul rigore non poteva far nulla, ma in almeno in altre tre occasioni evita il peggio. Tempestivo e puntuale<br />
nelle uscite PADOVANI 6 Senza eccessivamente brillare mantiene la fascia con caparbietà lasciando al suo diretto<br />
avversario poche occasioni di gioco DI NUNZIO 5 Frena Clemente in dribling, lo stende con esperienza, ma l'arbitro<br />
vede e lo penalizza. Talvolta in avanti per cercare la palla buona del pari, ma senza fortuna LA MANNA 6 Lo sgusciante<br />
Marasco vede poche volte la sfera, merito suo se gli avversari restano lontano dall'area di rigore DEFFO 5,5 In campo<br />
nel secondo tempo. Serviva modificare il modulo e lui ha preso la fascia destra riuscendo a frenare gli avversari dalla<br />
sua parte RAIA 6 Scende sulla fascia, stringe a centrocampo e nella ripresa s'improvvisa anche punta. Gioca con<br />
intelligenza e raziocinio NARDONE ng Neppure il tempo per entrare in partita ed è già finita ESPOSITO 6 Prova a<br />
tessere le file e tirare, ma la sua è una giornata fiacca, sbaglia poco, finisce stremato SALVAGNO 6 Prova a scaldare le<br />
mani a Gori, vi riesce, ma il portiere giallorosso è insuperabile, gioca con decisione e senza cattiveria GALLONE 6<br />
Movimenta il centrocampo, si fa apprezzare per alcune giocate volanti e ricche d'inventiva, poi si perde per qualche<br />
crampo in più CARCIONE 6,5 È il punto di riferimento di tutta la squadra cassinate, parte da mezza punta e finisce<br />
nell'ingorgo del cantrocampo, ha classe da vendere, ma purtroppo non è la sua partita, nonostante dimostri caparbietà e<br />
voglia di far bene IMPROTA 6 Cerca di sfuggire alla guardia di Castaldo, ma non vi riesce, un p<strong>ai</strong>o di tiri verso la porta,<br />
qualche galoppata in avanti, facendo la sua onesta partita GATTI 6 Ad inizio gara parte forte creando scompiglio dalla<br />
parte di Martinelli, poi con il passar del tempo quasi scompare dalla scena, anche se non bisogna m<strong>ai</strong> lasciarlo solo<br />
perché può far male PASCALE ng Entra al 32’ del secondo tempo. Un p<strong>ai</strong>o di tocchi, qualche incursione verso la porta<br />
avversaria e la gara finisce.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
4 SIBILLA EL BRAZIL CUMA Cortese 6, R<strong>ai</strong>none 6 (1' st Greco 6), Zinno 6, De Franco 6. 5 (25' st Esposito 6),<br />
Allocca 4, Tomi 6.5, Di Domenico 4, Dinolfo 7, Giordano 6.5, Manzo 9 (35' st Borrino), Napolitano 6.5. A disp. Ciccarelli,<br />
Pullo, Lepre, Salomone. All. Carannante 7 1 N. CAMPOBASSO Cunzi 6, Bartoli 6, Curione 6 (7' st Acoglanis 6),<br />
Ciarlariello 6 (26' st Lenci sv), Chiavaroli 6, Cirilli 6, Artiaco 5.5, Torrens 6.5 (20' st Di Chiro sv), Maffucci 6.5, Picariello 4,<br />
Carioti 6. A disp. Brunello, Pinelli, Partipilo, Di Vito. All. Paolucci 6 Arbitro: De Gasperi di Aprilia 5.5 Reti: 9' pt,<br />
Napolitano, 19' pt (rig.), 4' st e 11' st Manzo, 24' pt Picariello Note: spettatori 900 circa.<br />
BACOLI — Finisce a Bacoli l'avventura del Campobasso che esce sconfitto per 4 a 1 dal "Chiovato" nel 1°<br />
turno dei play off del girone G. Trascinata al successo da uno straordinario Manzo, e non è una novità, la squadra di<br />
Carannante scende in campo determinata e <strong>decisa</strong> a chiudere la gara già nel primo tempo. Per la squadra bacolese i<br />
play off rappresentano il riscatto per la mancata vittoria del campionato e costituiscono una ghiotta occasione per<br />
approdare comunque in C2. Sulla strada della Sibilla c'è un Campobasso giunto a Bacoli per giocarsi la sua gara con<br />
convinzione, tuttavia fin dalle prime battute di gioco emerge che per i ragazzi di Paolucci sarà dura superare l'ostacolo<br />
che si chiama Sibilla El Brazil Cuma. I padroni di casa si portano in vantaggio già al 9' con una bella azione di Napolitano<br />
che batte Cunzi con un bel destro in diagonale. Ma la squadra di Carannante passata in vantaggio continua a proporsi in<br />
avanti e, dopo aver sfiorato il gol con Giordano, raddoppia al 18': a rendersi protagonista è Manzo che viene messo giù<br />
da un difensore del Campobasso: l'arbitro non ha dubbi e concede il rigore che lo stesso Manzo trasforma. Seppur in<br />
svantaggio di due gol il Campobasso rialza la testa e trova la forza di reagire. Al 24' Picariello si libera con faciltà di<br />
R<strong>ai</strong>none e si presenta a tu per tu con Cortese realizzando il 2 a 1 che riapre i conti. Accorciate le distanze, infatti, i<br />
molisani credono nella rimonta tuttavia al 29' restano in dieci per l'espulsione di Picariello che commette un ingenuo<br />
quanto inutile fallo a centrocampo <strong>ai</strong> danni di De Franco. Dopo aver sfiorato il terzo gol con Napolitano e Giordano, i<br />
rossoblu nei minuti finali provano a rendersi pericolosi con una <strong>serie</strong> di calci piazzati battuti da Artiaco che,<br />
evidentemente non in giornata di grazia, non sortiscono gli effetti sperati. Nella ripresa sale in cattedra Manzo che<br />
spegne ogni sogno di rimonta del Campobasso. Al 4' il fantasista b! iancoazz urro da solo supera tutta la difesa<br />
avversaria, compreso il portiere Cunzi,prima di depositare la sfera nella porta sguarnita per il 3 a 1. Passano pochi minuti<br />
ed è sempre Manzo a chiudere i conti anche stavolta il fantasista flegreo fa tutto da solo e dopo aver messo a sedere<br />
mezza difesa avversaria segna facile facile. A questo punto la gara cala di tono, complice anche il gran caldo. Al 18' i<br />
padroni di casa restano in 10 per l'espulsione di Di Domenico per un fallo su Acoglanis, che ristabilisce la parità<br />
numerica in campo. Al 25' il direttore di gara estrae il rosso anche <strong>ai</strong> danni di Allocca, colpevole di un fallo a gioco fermo<br />
su Artiaco. Nei minuti finali il Campobasso prova timidamente di impensierire la retroguardia avversaria con sterili<br />
tentativi che però non arrivano m<strong>ai</strong> a creare veri e propri pericoli. Un Campobasso che ha giocato molto al di sotto delle<br />
sue possibilità contro una squadra che si è dimostrata certamente superiore.<br />
BACOLI – Volti scuri in casa Campobasso al termine della gara persa a Bacoli.<br />
A presentarsi per primo <strong>ai</strong> microfoni è il presidente, Ferruccio Capone che dichiara amareggiato: "Il Campobasso<br />
meritava di andare più avanti in questi play-off. Oggi abbiamo finito il nostro campionato ma chiedo <strong>ai</strong> tifosi di non<br />
demoralizzarsi e di starci vicini. Già in settimana - continua il presidente - ci metteremo al lavoro per costruire la squadra<br />
per l'anno prossimo. Ci potenzieremo e appronteremo il nuovo organigramma. Non nascondo, comunque, un certo<br />
ottimismo per quanto riguarda un eventuale ripescaggio che potrebbe spalancarsi comunque le porte della C2." Il tecnico<br />
rossoblu, Silvio Paolucci, commenta così la gara: " A mio avviso il rigore e l'espulsione di Picariello cono stati i due<br />
episodi che hanno deciso la partita. Nutro forti dubbi sul fatto che fosse rigore, e comunque giocare in dieci per gran<br />
parte dell'incontro, per di più con questo caldo, non è stato affatto facile. Credo che nel primo tempo siamo partiti molto<br />
bene, nonostante i due gol di svantaggio ci abbiamo creduto e con Picariello siamo riusciti a riaprire la partita. Ma poi<br />
l'espulsione ci ha tagliato le gambe privandoci di un elemento fondamentale nei nostri schemi. Nel secondo tempo, poi,<br />
abbiamo subito a freddo i due gol degli avversari e quel punto era impossibile riequilibrare la partita. Quest'anno il<br />
Campobasso ha disputato un buon campionato e dispiace perdere in questa maniera, perché sono convinto che senza<br />
l'espulsione la gara sarebbe stata più equilibrata." Umori completamente opposti in casa Sibilla El Brazil Cuma dove il<br />
tecnico Enzo Carannante dichiara: "Oggi siamo stati superiori <strong>ai</strong> nostri avversari, abbiamo dominato la partita sin<br />
dall'inizio e il risultato non è m<strong>ai</strong> stato in discussione".
8<br />
& +441-4-<br />
,- /14<br />
/466)/1-<br />
@?H<br />
"<br />
*)4-66) #<br />
M A R C ATO R I : p.t. 15’ Criniti (B); s.t. 30’ Greco (G)<br />
G ROT TAG L I E : Lamberti, De Giorgi, Lollini, Marini,<br />
Camassa (22’ s.t. Pirone), Lenti Giuseppe; Lenti Giancarlo<br />
(1’ s.t. Spada, 43’ s.t. Solidoro), Marchi, Piperissa,<br />
Chiesa, Greco. A disp.: Guido, Edjekpan, Sancesario,<br />
Piroscia. All.: Orlando<br />
BA R L E T TA : Di Candia, Mascia, Balducci, Daleno,<br />
D’Angelo, Rizzi; Iraci (16’ p.t. Bachiocchi), De Cecco,<br />
Di Domenico, Mangiapane (9’ p.t. suppl. Ricci), Criniti<br />
(14’ s.t. De Leonardis). A disp.: Di Vincenzo, Lanciano,<br />
Landi, Lanotte. All.: Chiricallo<br />
A R B I T RO : Guida di Torre Annunziata<br />
6-<br />
: Spettatori oltre 2500, di cui 800 da Barletta. Ammoniti<br />
Marchi (G), Di Candia, Mascia, De Leonardis<br />
(B). Recupero 1’, 4’. Angoli 5-4 per il Barletta. Ai <strong>rigori</strong>,<br />
Piperissa (fallito), Daleno (gol), Marchi (gol), De Leonardis<br />
(gol), Pirone (gol), Di Domenico (gol), Marchi<br />
(gol), De Cecco (gol), Chiesa (fallito)<br />
GROTTAGLIE – Una domenica<br />
indimenticabile, al di là<br />
dell’esito favorevole al Barletta<br />
e terribilmente sfortunato per i<br />
colori del Grottaglie.<br />
L’avventura dei biancazzurri<br />
nei playoff si ferma al primo<br />
varco, bloccato <strong>ai</strong> calci di rigore<br />
da un grande pizzico di sfortuna.<br />
Ma la straordinaria cornice<br />
di pubblico, il tributo dei<br />
propri tifosi, la pacifica marea<br />
Di quelli barlettani riversatisi in<br />
campo per dividere la festa sotto<br />
la tribuna grottagliese sono<br />
una vittoria di tutto lo sport, una<br />
pietra miliare nell’entusiasmo<br />
di tutti. Toccherà agli uomini di<br />
Chiricallo continuare l’avventura:<br />
in campo sono parsi più<br />
disinvolti rispetto alla sfida di<br />
campionato di due mesi fa.<br />
Hanno inoltre confermato tutto<br />
il proprio pragmatismo, traendo<br />
grande vantaggio dal gol<br />
firmato da Criniti al 15’ del<br />
primo tempo, con una precisa<br />
conclusione rasoterra. Bello<br />
nella circostanza il suggerimento<br />
di Mangiapane, lasciato<br />
troppo solo in zona di lancio.<br />
Il Grottaglie, che all’assenza di<br />
Adriano ha aggiunto in extremis<br />
quella di un centrocampista<br />
incalzante come Lentini, si è<br />
dovuto fare carico dell’opera<br />
della rimonta, tra l’altro sotto<br />
una temperatura mozzafiato<br />
(31 gradi in tribuna). Su assist<br />
di Chiesa, la squadra di Orlando<br />
ha centrato il palo basso<br />
con Giuseppe Lenti (un vero<br />
gladiatore) al 35’ e la traversa<br />
con il bomber Piperissa al 7’<br />
della ripresa. Delizioso il dribbling<br />
dell’ariete tra due avversari,<br />
quanto sfortunata la conclusione<br />
sull’uscita del portiere.<br />
Traversa comunque era stata<br />
anche per il Barletta al 37’ con<br />
il piede vellutato di Mangiapane<br />
a pescare sul secondo palo<br />
la testa di Di Domenico. Un po’<br />
irretito nel primo tempo dal<br />
5FHJ<br />
Taranto - Lunedì, 14 maggio 2007<br />
/HJJ=CEAFA??=J<br />
Si ferma <strong>ai</strong> calci di rigore la corsa playoff dei biancazzurri. Il Barletta è più<br />
preciso dagli undici metri. La stagione resta, comunque, indimenticabile<br />
Chiesa consolato dopo la sconfitta Foto: Vito Miale<br />
dispiegamento avversario, un<br />
4-2-3-1 attento specie nell’azione<br />
sugli esterni, il Grottaglie<br />
è venuto fuori nella ripresa con<br />
un forcing di straordinaria caparbietà.<br />
Dopo la traversa di<br />
Piperissa, ha raccolto i frutti<br />
meritati del pari alla mezzora.<br />
Perfetta la parabola di Pirone su<br />
punizione dal lato destro; Greco<br />
è staccato di testa, ed in<br />
torsione arretrata ha spedito il<br />
pallone sotto la traversa, regalando<br />
un’emozione fantastica<br />
alla tribuna del “D’Amuri ed<br />
arricchendo il ruolino delle ultime<br />
quattro gare, fruttate ben<br />
cinque reti. Nonostante gli<br />
sforzi è stato difficile schiodare<br />
l’1-1 tanto nel quarto d’ora finale<br />
quanto nei due tempi supplementari.<br />
Così tutto è stato consegnato <strong>ai</strong><br />
tiri dal dischetto con le due<br />
straordinarie tifo<strong>serie</strong> con il<br />
cuore in gola: Di Candia ha<br />
intercettato la prima battuta di<br />
Piperissa, il Barletta ha trasformato<br />
le successive quattro esecuzioni,<br />
mentre il Grottaglie<br />
dopo le reti di Marchi, Pirone<br />
Marini, si è visto ribattere anche<br />
il quinto tiro di Chiesa,<br />
disperato ma anche consolato<br />
d<strong>ai</strong> compagni. Poi la magia finale,<br />
sotto la presenza vigile ma<br />
opportunamente discreta dei<br />
sessanta agenti diretti dal commissario<br />
Maruzzella. Barlettani<br />
in campo fin sotto la tribuna,<br />
a condividere a condividere<br />
momenti straordinari di festa<br />
con il pubblico di casa. Festa<br />
che era iniziata nei riscaldamento<br />
con le ovazioni a ciascuno<br />
dei biancazzurri che<br />
spuntava dal tunnel degli spogliati<br />
e soprattutto all’ingresso<br />
delle squadre in campo. Bandierine<br />
bianco azzurro e oro in<br />
tribuna centrale, oltre ad uno<br />
striscione a caratteri cubitali di<br />
50 metri a lodare il Grottaglie<br />
per il magnifico campionato<br />
disputato. Per il Barletta l’avventura<br />
proseguirà ad Aversa<br />
con un nuovo durissimo banco<br />
di prova.<br />
Giovanni Resta ■<br />
52/1)61/ Chiricallo, tecnico dei barlettani: «Una bella giornata»<br />
Orlando non si sente sconfitto<br />
«Ai punti avremmo meritato noi»<br />
GROTTAGLIE – Ha avuto<br />
l’atmosfera della finale questo<br />
playoff tra Grottaglie e Barletta,<br />
con tanto di <strong>rigori</strong> a deciderla.<br />
Grandissima emozione<br />
anche per la condivisione<br />
degli entusiasmi tra le due tifo<strong>serie</strong>.<br />
Il tecnico ospite Chiricallo,<br />
intercettato sul campo,<br />
non può che essere soddisfatto:<br />
«Abbiamo vissuto una giornata<br />
di sport stupenda, con le<br />
tifo<strong>serie</strong> che alla fine si sono<br />
abbracciate in un unico applauso.<br />
Credo che lo sport sia<br />
questo e forse con domeniche<br />
così possiamo crescere nel calcio<br />
italiano. La gara è stata<br />
avvincente. Nel primo tempo –<br />
argomenta Chiricallo – p ro b a -<br />
bilmente ci siamo espressi meglio<br />
noi, nella ripresa il Grottaglie<br />
ha reagito bene ed è<br />
riuscito a chiuderci nella nostra<br />
metà campo, anche se sotto<br />
una simile temperatura per<br />
le squadre è stato un enorme<br />
dispendio di energie. I <strong>rigori</strong><br />
finali? Sono una lotteria che<br />
avrebbe potuto avvantaggiare<br />
una squadra o l’altra».<br />
Anche il viso di Dino Orlando<br />
esprime serenità, peraltro dopo<br />
una doccia più che m<strong>ai</strong> ristoratrice:<br />
«A mio parere, <strong>ai</strong> punti,<br />
avremmo meritato ampiamente<br />
di vincere. Purtroppo abbiamo<br />
subito gol anche a causa<br />
di un nostro errore, per un<br />
fuorigioco non attuato bene.<br />
Ma - evidenzia il tecnico biancazzurro<br />
- abbiamo avuto una<br />
cospicua <strong>serie</strong> di occasioni e<br />
credo che avremmo potuto<br />
chiudere la gara nei tempi nor-<br />
mali. Non sempre c’è la fortuna<br />
nel concretizzare, sicché<br />
siamo arrivati alla lotteria dei<br />
<strong>rigori</strong>. Sono soddisfatto della<br />
prova ancora una volta offerta<br />
d<strong>ai</strong> ragazzi: hanno dato una<br />
nuova dimostrazione di bel<br />
gioco, di grande capacità tecnico-tattica,<br />
di grande volontà<br />
e di attaccamento alla maglia<br />
del Grottaglie».<br />
Il Grottaglie era pronto a proseguire<br />
con entusiasmo la strada<br />
nei playoff: «E’ vero. Speravamo<br />
soprattutto di superare<br />
lo scoglio con il Barletta per<br />
poter recuperare due grossi<br />
giocatori come Lentini, che si è<br />
infortunato nella rifinitura di<br />
sabato mattina, ma soprattutto<br />
Adriano, un punto focale dell’attacco,<br />
con notevoli capacità<br />
tecniche e tattiche. Non è<br />
stato possibile, ma credo che di<br />
questo campionato resterà la<br />
grande soddisfazione per i risultati<br />
ottenuti e la capacità, di<br />
cui anche i tifosi barlettani ci<br />
hanno dato atto, di aver fatto<br />
divertire la gente. Questo per<br />
me è il miglior regalo».<br />
Chiusura con Simone Greco,<br />
Il rigore<br />
parato<br />
da De<br />
Candia<br />
a Piperissa<br />
foto di<br />
Vi t o<br />
Miale<br />
centrocampista che ha sfoderato<br />
nell’ultimo mese uno<br />
straordinario fiuto del gol. Ieri<br />
ha siglato di testa un gol da<br />
bomber di razza: «Quando ho<br />
segnato è stata una grande<br />
emozione. Conosco le capacità<br />
di Pirone, in allenamento giochiamo<br />
spesso insieme, perciò<br />
sono andato convinto sul suo<br />
pallone. Peccato per i <strong>rigori</strong>,<br />
ma sono una lotteria. Comunque<br />
è stata un’annata fantastica,<br />
con l’impegno di tutti».<br />
G. Res. ■<br />
2HE=+=J<br />
=@KHE==HJ= <br />
MANDURIA : Dimo, Ancora, Serio, Brigante (14’ s.t.<br />
Borghese), Scolozzi (28’ s.t. Rosito), Ferrara, De Nitto,<br />
Cocciolo, Galati, Scrimitore, Ingrosso (36’ s.t. Di Rocco).<br />
A disp. Luppoli, Tondo, Mazza, Rosito. All. De Pasquale.<br />
M A RTA N O : Garzilli, Della Tommasa (38’ s.t. Conoci),<br />
Giorgetti, Schito, Epifani, Pap<strong>ai</strong>a, Chiriatti D. (45’ s.t.<br />
Galeotta P.), Rizzo, Luperto, Chiriatti S. (42’ s.t. Galeotta<br />
G.), Zappatore. A disp. Turi, Conti. All. Catalano.<br />
A R B I T RO : Sassanelli di Bari.<br />
RETI: 11’ p.t. e 18 s.t. Scrimitore.<br />
N OT E : spetatori oltre mille, un centin<strong>ai</strong>o provenienti da<br />
Mar tano.<br />
MANDURIA - E ora la<br />
festa può davvero cominciare.<br />
Eccesso di scaramanzia<br />
o, più realisticamente,<br />
una saggia prudenza<br />
avevano consigliato<br />
<strong>ai</strong> manduriani di affrontare<br />
questo ultimo<br />
impegno stagionale con<br />
molta circospezione nonostante<br />
il blitz esterno<br />
compiuto sette giorni addietro.<br />
I biancoverdi si sono ripetuti<br />
nella gara di ritorno<br />
bissando il successo di<br />
Martano, scatenando la<br />
santabarbara del tifo messapico<br />
che, una volta di<br />
più, si è dimostrato il<br />
valore aggiunto del team<br />
manduriano. Al cospetto<br />
di una cornice di pubblico<br />
degna di ben altre categorie<br />
gli uomini di Giovanni<br />
De Pasquale hanno<br />
avuto la meglio su un<br />
Martano m<strong>ai</strong> domo grazie<br />
al maggior taso tecnico e<br />
ad una condizione fisica<br />
più che apprezzabile considerando<br />
la lunga e faticosa<br />
stagione ed il gran<br />
caldo che ha fatto da corollario<br />
al confronto.<br />
Ad imprimere il proprio<br />
inconfondibile marchio al<br />
match è stato uno degli<br />
uomini simbolo di questo<br />
Manduria, Federico Scrimitore.<br />
Il suo recupero,<br />
unitamente a quelli altrettanto<br />
importanti del<br />
suo gemello Galati e di<br />
Ferrara, ha notevolmente<br />
elevato la qualità dell’undici<br />
messapico. E per il<br />
pur volenteroso e meri-<br />
1=@KHE=CEEI?A?EC@E5?HEEJHA<br />
+HEIFE=?E>HELE@LEJJHE=='#?5=LE<br />
Sfuma la rimonta della Tamburi che protesta a fine fara: quattro espulsi nelle fila rossoblu<br />
tevole Martano c’è stato<br />
davvero poco da fare. La<br />
partenza dei padroni di<br />
casa, sostenuti a gran voce<br />
dal proprio pubblico, è<br />
spigliata. Il Martano soffre<br />
la pressione dei biancoverdi,<br />
vacilla e, al 18’,<br />
capitola. A piegare la resistenza<br />
degli ospiti ci<br />
pensa Scrimitore che, con<br />
una magia, si libera del<br />
suo angelo custode e trafigge<br />
l’estremo difensore<br />
talentino in disperata<br />
uscita. Subito lo svantaggio<br />
il Martano muta<br />
atteggiamento tattico divenendo<br />
più intraprendente.<br />
La maggior spigliatezza<br />
degli ospiti produce,<br />
però, una sola occasione<br />
degna di nota. La<br />
sfera calciata da Luperto,<br />
al 40’, sfiora il montante<br />
facendo correre un brivido<br />
<strong>ai</strong> mille cuore biancoverdi<br />
presenti al “Dimitri”.<br />
Le residue speranze<br />
del Martano svaniscono<br />
al 18’ della ripresa.<br />
Frustrarle, ancora<br />
■ Al triplice<br />
f ischio<br />
esultano i tifosi<br />
b i a n c ove rd i<br />
che vedono<br />
s ch i u d e r s i<br />
l’approdo in<br />
P ro m o z i o n e<br />
una volta, Scrimitore. Il<br />
talentuoso attaccante conclude<br />
in maniera vincente<br />
una ripartenza repentina<br />
della fomazione biancovrde.<br />
La gara, e la vittoria<br />
dei palyoff, possono, a<br />
questo punto, considerarsi<br />
pratiche archiviate.<br />
L’ultimo scorcio di gara si<br />
risolve in na esibizione di<br />
pura accademia. Al triplice<br />
fischio scoppia l’apoteosi<br />
biancoverdi. Giocatori,<br />
tecnici e dirigenti<br />
festeggiano questo importante<br />
successo con tutto<br />
il pubblico inchiodato<br />
<strong>ai</strong> propri posti. Una festa<br />
di sport alla quale partecipano<br />
anche i supporter<br />
del Martano che, anche<br />
per questa loro maturità,<br />
meriterebbero di<br />
seguire il Manduria in<br />
Promozione.<br />
Maurizio Pasculli ■<br />
6-4)+)6-/41)<br />
Risultati 26ª e ultima giornata: Arsenal Sava-Ginosa 1-3;<br />
Palagiano-Fc Grottaglie 3-1; Anspi Talsano-Paolo VI 3-0 a<br />
tavolino; Olimpia Crispiano-Real Lizzano 3-0 a tavolino;<br />
Aldo Demitri Maruggio-Real Statte 3-3; Scintille Grottaglie-Sporting<br />
Mottola 1-1. Riposa: Ausonia<br />
Classifica finale: Real Statte 58; Anspi Talsano 56;<br />
Sporting Mottola 53; Ginosa 49; Scintille Grottaglie 39<br />
Paolo VI* 31; Ausonia 29; Palagiano 28; Aldo Demitri<br />
Maruggio 23; FC Grottaglie e Olimpia Crispiano 20;<br />
Arsenal Sava 16; Real Lizzano 13. Real Lizzano e Paolo VI<br />
si sono ritirati dal campionato. Palagiano e Ginosa una gara<br />
in meno<br />
+HEIFE=6=>KHE <br />
CRISPIANO: Giannotta, Ciccimarra, Salvi, Basile, De Giorgio<br />
(42’ st. Solidoro), Fedele, Boccuni, Simone (39’ st. Basta), Peluso,<br />
De Vivo, Birtolo (22’ st. Marzia) A disp.: Russo, Castellano,<br />
Carrieri, Bello. All. Vitti<br />
TAMBURI TARANTO: Ricci, Anastasia, Stante, Resta, De Florio,<br />
Marinelli, Santoro Antonio, Santoro Andrea, Orozco, Cianciaruso<br />
M., Ontino Massimo A disp.: Festa, Bonsignore, Galeandro, Carrieri,<br />
Caligina, Cianciaruso Luigi, Donzella, All. Panarelli<br />
A R B I T RO : Gargiulo di Lecce<br />
RETI: 44’ pt. Peluso, 13’ st. Ontino M. 40’ st Stante, 50’ st. Salvi<br />
N OT E : Espulsi al 30’ st Ciccimarra e Santoro And. per reciproche<br />
scorrettezze. Al 50’ Resta, Marinelli, Cianciauro M. per proteste<br />
CRISPIANO - L’USD Crispiano<br />
è nella storia. Ottenendo<br />
un pareggio per 2-2<br />
all’ultimo istante contro la<br />
Tamburi Taranto e in virtù<br />
della migliore posizione in<br />
classifica conquista l’orm<strong>ai</strong><br />
certo salto di categoria. M<strong>ai</strong> in<br />
60anni di calcio locale una<br />
società è arrivata a questi livelli.<br />
Delusione per la Tamburi<br />
che aveva ribaltato il punteggio,<br />
subendo il gol beffardo<br />
di Salvi al 50’. L’arbitro<br />
decretava la fine della gara<br />
senza far riprendere la sfida e<br />
questo determinava le vibranti<br />
proteste dei giocatori rossoblu.<br />
Ne facevano le spese Resta,<br />
Marinelli e il capitano<br />
Cianciauro che venivano<br />
espulsi.<br />
Sotto una splendida cornice di<br />
pubblico circa 1000-1100 tifosi<br />
presenti al comunale di<br />
Crispiano, le due formazioni<br />
hanno dato vita ad una bellissima<br />
partita. Due grandi<br />
squadre che avrebbero meritato<br />
entrambi la Promozione.<br />
Ad un minuto dal termine<br />
del primo tempo arriva il vantaggio<br />
locale: contropiede iniziato<br />
da Simone che serve De<br />
Vivo; il centrocampista di Vitti<br />
mette un pallone a centro<br />
area dove la difesa tarantina<br />
con difficoltà tenta di rinviare;<br />
fortunata quando decisiva<br />
rimpallo su Peluso che da terra<br />
con un colpo di petto batte il<br />
portiere Ricci.<br />
Nella ripresa il Crispiano si<br />
segnala principalmente nella<br />
prima frazione del tempo: al 3’<br />
Peluso palla al piede percorre<br />
terreno e di sinistro calcia<br />
sfiorando il palo alla destra<br />
dell’estremo difensore ospite.<br />
Quattro minuti dopo Fedele<br />
lancia Birtolo che arriva in<br />
progressione sulla fascia e di<br />
sinistro calcia malamente un<br />
pallone che termina sul fondo.<br />
Da questo momento si rivede<br />
la Tamburi che costretta a rimontare<br />
lo svantaggio si butta<br />
a capofitto nel centrocampo<br />
locale. Al 12’ Resta apre il<br />
gioco per De Florio che crossa<br />
sul secondo palo dove non c’è<br />
nessuno per la deviazione vincente.<br />
Un minuto dopo ancora<br />
Tamburi; lo stesso De Florio<br />
prova una conclusione con<br />
palla deviata in angolo con<br />
bravura da Giannotta. Ancora<br />
un giro di lancette e questa<br />
volta la formazione di Panarelli<br />
trova il pareggio: cross di<br />
Stante dalla destra e perfetto<br />
colpo di testa di Massimo Ontino<br />
che batte imparabilmente<br />
il portiere crispianese. Il risultato<br />
di parità avvantaggia<br />
ancora la formazione crispianese<br />
ma carica ulteriormente i<br />
tarantini che di conseguenza<br />
non mollano il pallino del gioco<br />
alla ricerca della seconda<br />
rete. Intorno alla mezz’ora rete<br />
annullata alla formazione<br />
ospite; ma il gioco era stato<br />
fermato prima da parte del<br />
signor Gargiulo per fallo in<br />
zona d’attacco su Giannotta.<br />
Al 30’ doppia espulsione dell’incontro:<br />
per reciproca reazione<br />
vengono allontanati dal<br />
campo Ciccimarra e Santoro<br />
Antonio. A cinque minuti dalla<br />
fine arriva il gelo sulla<br />
panchina e sui tifosi crispianesi:<br />
la Tamburi passa in vantaggio.<br />
Cross dalla sinistra di<br />
Resta, palla non trattenuta da<br />
Giannotta e Stante ne approfitta<br />
per ribadire in rete. Passano<br />
i minuti e l’arbitro ne<br />
decreta cinque di recupero.<br />
Proprio negli ultimi secondi<br />
di gara cross di De Vivo in<br />
area e in mischia arriva l’insperato<br />
quanto storico gol di<br />
Michele Salvi che di testa salta<br />
più in alto di tutti e trafigge<br />
Ricci. Rete che fa esplodere il<br />
catino del comunale; subito<br />
dopo il direttore di gara fischia<br />
la fine dell’incontro. Per<br />
proteste vengono espulsi Resta,<br />
Marinelli, Cianciauro. Per<br />
la Tamburi non resta che sperare<br />
ora nei ripescaggi di fine<br />
luglio.<br />
)@HEI=E+EIJAHE !<br />
ANDRISANI: Consiglio, Beltrame (12’ st Tasto),<br />
Portacci, Leonardelli, Di Paola, Salamina (23’st<br />
Picci), Palomba, D’Ignazio (38’st Albano), Gentile,<br />
Vitale, Stefanelli. A disp.: Cimino, Riondino,<br />
Mancone, Carnevale All.: Leonardelli<br />
CISTERNINO: Di Leo, Semeraro M., Guarini,<br />
Giacovazzo, Colucci, Convertini, Latartara, Zizzi,<br />
Urso 43’stGiacovelli, Baldassarre, Settimio (35’st<br />
Semeraro G.). A disp.: Bufano, Oliva, Turchiarulo,<br />
Conte, Smaltino. All.: Cecere<br />
A R B I T RO : Mastrodonato di Molfetta<br />
RETI: 42’pt Urso (C), 14’ e 39’st Baldassarre (C),<br />
25’st Vitale, 49’st Colucci (aut.)<br />
MONTEIASI - Il Cisternino, battendo in trasferta<br />
per 3-2 l’Andrisani, vince la finale playoff del<br />
girone C di Seconda Categoria, mettendo una<br />
seria ipoteca sul passaggio alla categoria superiore.<br />
La vittoria dei brindisini è limpida perchè<br />
costruita giocando una partita ordinata e corredata<br />
da fraseggi semplici ma efficaci. I tarantini, invece,<br />
hanno molto da recriminare, ma con se<br />
stessi, per avere disputato novanta minuti al di<br />
sotto delle proprie qualità.<br />
Oltre al pubblico di casa, presente sugli spalti una<br />
buona rappresentanza di tifosi giunti dal paese<br />
della valle d’Itria. Dopo una lunga fase di studio a<br />
rischiar di far male per primi sono i gialloblu.<br />
Salamina, al 17’, scaglia a rete una sassata che Di<br />
Leo smanaccia oltre la traversa.<br />
Al 20’ la risposta. Urso grazia gli avversari calciando<br />
addosso al portiere ionico. I gialloblu, da<br />
parte loro, attaccano bene gli spazi ma al momento<br />
di concretizzare si mostrano poco lucidi.<br />
■<br />
1HEIKJ=JE<br />
2HEA<br />
Girone A - Playoff: Finale ritorno: Castellana-Mola 2-0 (1-3<br />
all’andata)<br />
Girone B - Playoff: Finale ritorno: Virtus Casarano- S og l i a n o<br />
1-1 (1-1 all’andata)<br />
2HE=+=JACHE=<br />
Girone B Playoff: Finale ritorno: Crispiano-Tamburi 2-2 (2-2<br />
all’andata)<br />
Girone C - Playoff Finale ritorno: Manduria-Martano 2-0 (1-<br />
0 all’andata)<br />
5A?@=+=JACHE=<br />
Girone C - Playoff Finale ritorno: Andrisani-C i s t e rn i n o 2-3 (1-<br />
1 all’andata). In neretto le squadre vincenti<br />
5-+,) +)6-/41)/ Il Cisternino vince per 3-2<br />
Andrisani, che peccato<br />
Gli adriatici, al 42’, passano in vantaggio. Questa<br />
volta Urso, (partita di fine carriera per lui), non<br />
sbaglia e, di testa, beffa Consiglio proteso in<br />
uscita.<br />
Nella ripresa, i tarantini entrano in campo più<br />
carichi ma app<strong>ai</strong>ono evidenti le loro difficoltà in<br />
fase d’impostazione. Sette minuti e le ostilità si<br />
potrebbero anzitempo chiudere. Baldassarre s’invola<br />
verso l’area avversaria e, dopo aver superato<br />
due difensori, deposita in rete. Il molfettese Mastrodonato,<br />
inspiegabilmente, annulla per un improbabile<br />
offside.<br />
Il raddoppio è comunque nell’aria e lo realizza al<br />
14’ l’estroso Baldassarre. Latartara lo lancia in<br />
sospetta posizione di fuorigioco e solo davanti<br />
all’estremo difensore ionico non sbaglia. Gli uomini<br />
di Leonardelli tentano di scuotersi ed è Vitale<br />
a suonare la carica. Prima al 19’ spara addosso al<br />
Di Leo, poi al 25’, dimezza lo svantaggio con un<br />
bel tiro a fil di palo scoccato dall’interno dell’area<br />
di rigore. Si tratta della trentasettesima rete su<br />
trentaquattro partite. L’Andrisani si getta in avanti<br />
ma presta il fianco agli adriatici che sfiorano la<br />
rete con Urso che da pochi passi, al 32’, spreca un<br />
occasione incredibile con il portiere, già a terra,<br />
che si ritrova la palla tra i guanti.<br />
Il tris lo sigla il solito Baldassarre (alla sua<br />
ventunesima rete su diciannove gare), che sfugge<br />
<strong>ai</strong> suoi generosi marcatori e con un preciso diagonale<br />
spalanca al Cisternino la porta della promozione.<br />
Un autogol di Colucci, proprio allo<br />
scadere dei quattro minuti di recupero rende meno<br />
amara la sconfitta dei tarantini.<br />
Giuseppe Di Cera. ■
CALCIO | SERIE D<br />
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
11<br />
I dominatori della stagione cedono in casa alla Sangiuseppese prima della fe st a<br />
Noicattaro, un ko «dolce»<br />
Barletta beffa il Grottaglie, Brindisi dà l’addio <strong>ai</strong> playoff<br />
ORAZIO PETRUZZI<br />
NOICATTARO - SANGIUSEPPESE 0 - 2<br />
N O I C AT TA R O : Cilli, Grazioso, Cormio (dal 40’ del secondo tempo, Mongelli),<br />
Sabini (dal 25’ del secondo tempo, Didonna), Savio, Menolascina, Tagliente (dal<br />
20’ del secondo tempo, Domanico) Nicoletti, Giacco, Zotti, Manzari. All. Del<br />
Rosso. A disp. Iurino, Sassarini, Grandolfo, Sangirardi.<br />
SANGIUSEPPESE : Iaccarino, Civita, Corsale, Condò (dal 5’ del secondo tempo,<br />
Mareggi), Scognamiglio, Parisi, Deluca, Cerrato, Varriale (dal 10’ del secondo<br />
tempo, Vitagliano), Moxedano (dal 20’ del secondo tempo, Venditto), Decesare.<br />
All. Mandragora. A disp. Rastrello, Alterio, Carbonaro, Diallo.<br />
ARBITRO : Di Ciommo di Venosa<br />
RETI : 40’ p.t. e 45’ s.t. Decesare<br />
N OT E : spettatori 400 circa. Ammoniti Menolascina, Nicoletti, Zotti, Parisi, Deluca,<br />
Carrato, Venditto.<br />
l N O I C AT TA R O. Il dolce sapore della<br />
sconfitta. Dopo la festa promozione, in<br />
casa rossonera, un ko indolore, con la<br />
testa già alla prossima stagione.<br />
La società che sta già programmando<br />
il futuro, con importanti novità attese<br />
nei prossimi giorni. Nulla è stato deciso,<br />
anche se Tatò tra i professionisti<br />
vuole restarci il più a lungo possibile.<br />
Dopo il tutto esaurito per la festa promozione,<br />
Comunale mezzo vuoto. Ma in<br />
tribuna non mancano i politici e gli<br />
amministratori: dal sindaco Dipierro,<br />
con gli assessori Leone e Tranchitella,<br />
nonché il presidente della Provincia<br />
Divella e l’onorevole Pignataro.<br />
Come previsto, mister Del Rosso da<br />
spazio agli uomini meno utilizzati nel<br />
corso del campionato e nella ripresa da<br />
spazio anche ad Ezio Didonna ( miglior<br />
acquisto per la prossima stagione) che<br />
ritorna dopo sei mesi di assenza. In<br />
difesa, spazio a Massimo Savio, professionista<br />
serio, nonostante la carta di<br />
identità. Sull’out destro, fiducia a Vincenzo<br />
Tagliente, juniores classe 88, che<br />
ad agosto con la maglia del Martina ha<br />
affrontato la Juventus in Coppa Italia.<br />
In attacco, mancano Suarez e Doria,<br />
gemelli del gol; spazio a Enzo Giacco e<br />
Gennarino Manzari. Sotto un caldo afoso,<br />
le squadre si affrontano senza tatticismi.<br />
Su una punizione di Zotti, per un<br />
soffio, Grazioso non ci arriva e Iaccarino<br />
para. Su capovolgimento di fronte,<br />
il cross è Decesare, la conclusione del<br />
Variale termina al lato. Ancora il generoso<br />
Manzari prova la via del gol, con<br />
un tiro cross pericoloso che non inganna<br />
Iaccarino. Nel finale del tempo,<br />
la doccia fredda: le maglie della difesa<br />
rossonera sono larghe e Decesare beffa<br />
Cilli, con la decisiva e sfortunata deviazione<br />
di Grazioso che non lascia<br />
scampo al giovane numero uno barlettano.<br />
La reazione dei baresi è veemente<br />
e avrebbe meritato il pari, ma le<br />
conclusioni di Zotti e Menolascina si<br />
infrangono contro il muro campano. La<br />
ripresa si apre con un grave errore<br />
arbitrale che non vede un rigore solare:<br />
Civita non riesce a tenere lo sgusciante<br />
Giacco. L’arbitro fischia fallo in attacco<br />
e il pubblico protesta. Ancora una girata<br />
di Giacco, parata da Iaccarino. Poi<br />
il festival del legno: dapprima una magia<br />
di Decesare su punizione coglie la<br />
traversa. Replica dei baresi affidata ad<br />
una geniale giocata di Zotti che imbecca<br />
Giacco, la cui zampata sbatte contro la<br />
traversa. Ma la dose di sfortuna per i<br />
padroni di casa non termina: angolo<br />
telecomandato del neo entrato Domanico,<br />
Grazioso prende il tempo a tutti e<br />
salta sino in cielo, ma sfera sbatte contro<br />
la traversa. Ancora una splendida<br />
punizione di Menolascina, ma la risposta<br />
di Iaccarino è da campione. Di<br />
fronte a tanta sfortuna il Noicattaro si<br />
arrende e Decesare in contropiede segna<br />
il raddoppio. Applausi per tutti col<br />
pubblico locale che continua a far festa<br />
per la promozione, trasferendosi in<br />
Piazza Umberto I, in attesa dei giocatori<br />
.<br />
GROTTAGLIE - BARLETTA 4-5 d.c.r. (1-1) AVERSA NORMANNA – BRINDISI 2 - 1<br />
Giacco impegnato in un contrasto di gioco nella gara persa ieri [foto Studio 96]<br />
G R OT TAG L I E : Lamberti, De Giorgi, Lollini, Marini, Camassa (22' st.<br />
Pirone), Lenti Giuseppe, Lenti Giancarlo (1' st. Spada (44' st.<br />
Solidoro), Marchi, Piperissa, Chiesa, Greco. A disp. Guido,<br />
Edjekpan, Sancesario, Piroscia. All. Orlando<br />
B A R L E T TA : Dicandia, Mascia, Balducci, Daleno, D’Angelo, Rizzi,<br />
Iraci (20' pt. Bachiocchi), De Cecco, Di Domenico, Mangiapane (1'<br />
pts. Ricci), Criniti (14' st. De Leonardis). A disp. Di Vincenzo,<br />
Lanciano, Landi, Lanotte. All. Chiricallo<br />
ARBITRO : Guida di Torre Annunziata<br />
RETI : 17' pt. Criniti, 31' st. Greco<br />
N OT E : Ammoniti Mascia, Dicandia e De Leonardis per il Barletta,<br />
Lollini e Marchi per il Grottaglie. Angoli 5-4 per il Barletta.<br />
AV E R S A : Del Giudice, Balestrieri, Ciotola, Avolio, Di Girolamo, Caruso,<br />
Zolfo, Romaniello, Prisco (dal 36’ st Longo), De Palma, Rosi (dal 47’ st<br />
Ferraro). A disp.: Granata, Maddaloni, Esposito, Bucciarelli, Ingenito.<br />
All.: Boccalini<br />
BRINDISI : Musella, Rosciglione (dal 12’ pt Frascaro), Barca, Caroleo, Di<br />
Pietro, Corazzini, Greco (dal 1’ st Perez), Potenza (dal 16’ st Ladogana),<br />
Falconieri, Lorusso, Verolino. Disp.: Luperto, Catalano, Toscano, Romano.<br />
All.: Giusto<br />
ARBITRO : Corradini di Macerata<br />
RETI : nel pt all’8’ e al 13’ De Palma, al 19’ Verolino<br />
N OT E : Terreno in perfette condizioni; giornata molto calda; ammoniti<br />
Caroleo e Frascaro; al 12’ del p.t. uscito Rosciglione per stiramento.<br />
CIRO SANARICA<br />
l GROTTAGLIE . La lotteria<br />
dei <strong>rigori</strong> premia il Barletta,<br />
che al termine della stagione<br />
regolare si era piazzato alle<br />
spalle del Grottaglie con 9 punti<br />
di distacco. Proprio quei <strong>rigori</strong><br />
tanto detestati d<strong>ai</strong> tarantini<br />
(cinque falliti in stagione<br />
regolare) sbarrano il cammino<br />
nei playoff al team biancazzurro.<br />
Gradinata ricolma di barlettani<br />
e tribuna allo stesso modo<br />
piena zeppa di locali per uno<br />
spettacolo nello spettacolo.<br />
Marchi prova subito sorprendere<br />
Dicandia ma il suo<br />
tiro dalla distanza dopo trenta<br />
secondi termina di poco alto.<br />
Mangiapane pericoloso in occasione<br />
del primo corner ospite<br />
(8') e difesa di casa che allontana<br />
la minaccia con qualche<br />
difficoltà. Barletta in vantaggio<br />
al 17'. Fallo su Giancarlo<br />
Lenti in zona d’attacco, ma si<br />
prosegue. Lungo lancio per<br />
Criniti che buca la difesa grottagliese,<br />
supera Camassa in velocità<br />
e con un destro secco<br />
batte Lamberti.<br />
Di Domenico impegna il portiere<br />
locale al 27' e Piperissa<br />
subito dopo manda fuori su<br />
assist di Chiesa. Grottaglie vicino<br />
al pari con Giuseppe Lenti<br />
che di testa centra il palo al 35'.<br />
Marchi non riesce a ribadire in<br />
rete. Sull'azione seguente è Di<br />
Domenico (cross di Mangiapane)<br />
a centrare la traversa di<br />
testa. Partita viva a dispetto del<br />
gran caldo: Giancarlo Lenti<br />
apre per Chiesa, che mette al<br />
centro per Piperissa. L’attac -<br />
cante trova pronto Dicandia.<br />
Bordata di Mangiapane al 44' e<br />
Lamberti mette in angolo con<br />
un intervento in bello stile.<br />
Al 7' della ripresa ancora<br />
sfortunato il Grottaglie. Chiesa<br />
lancia Piperissa e la punta centra<br />
la traversa. Ancora Piperissa<br />
vicino al gol: cross di<br />
Spada e colpo di testa che sorvola<br />
il montante alto (11'). Orlando<br />
passa alla difesa a tre e<br />
Mangiapane non ne approfitta<br />
al 30'. Sul ribaltamento di fronte<br />
punizione conquistata d<strong>ai</strong><br />
tarantini e calciata da Pirone<br />
per la testa di Greco sul primo<br />
palo: è il meritato pareggio. Il<br />
match si infiamma: Spada al 33'<br />
non arriva per un soffio sul<br />
cross di Pirone.<br />
Nei supplementari non accade<br />
nulla. Poi si gioca alla<br />
roulette russa ed il Barletta<br />
non trova la pallottola in canna.<br />
Savino Daleno<br />
in azione. A<br />
Grottaglie, il<br />
capitano del<br />
Barletta ha<br />
realizzato il<br />
primo rigore<br />
[foto Calvaresi]<br />
dal nostro inviato<br />
PIERO ARGENTIERO<br />
l AV E R S A . Una gara bella,<br />
avvincente. Il Brindisi esce a<br />
testa alta da questi playoff.<br />
Giunti inaspettatamente e onorati<br />
sino in fondo con una condotta<br />
di gara che, tranne i primi<br />
quindici minuti, è stata<br />
esemplare. Giocata alla pari<br />
con la ben più quotata e attrezzata<br />
Aversa, nella ripresa,<br />
con più energia in corpo, il<br />
Brindisi ha avuto più volte la<br />
palla per il pari. Nulla da fare.<br />
Quindici minuti iniziali in<br />
cui il Brindisi ha lasciato troppo<br />
spazio a Rosi e a De Palma.<br />
Uno dei due puntualmente si è<br />
venuto a trovare tra il centrocampo<br />
e la difesa del Brindisi.<br />
Colpa del centrocampo<br />
che non chiudeva col reparto<br />
difensivo scoperto. A nulla è<br />
servita la traversa colpita da<br />
De Palma dopo soli due minuti<br />
di gioco. Avrebbe dovuto essere<br />
un campanello d’allarme. Invece<br />
il Brindisi ha perseverato<br />
nell’errore e all’8’ De Palma ha<br />
portato la squadra in vantaggio.<br />
Bissando al 13’: tiro di Zolfo,<br />
il pallone si stampa sul palo<br />
e ritorna in campo, prende De<br />
Palma e non perdona.<br />
Due reti di svantaggio dopo<br />
soli tredici minuti. Nessuno<br />
avrebbe scommesso sul Brindisi.<br />
E invece al 19’, su una<br />
rimessa laterale, Falconieri si<br />
porta sul fondo, mette al centro<br />
un traversone, sul quale arriva<br />
puntuale Verolino, e con un<br />
tocco delizioso mette in rete.<br />
Si riapre la gara. Il primo<br />
tempo si gioca a ritmi indiavolati,<br />
sotto un sole cocente.<br />
Giusto ha già dovuto rivoluzionare<br />
difesa e centrocampo<br />
perché Rosciglione si è fatto<br />
male ed è uscito (al 12’). Le<br />
occasioni si susseguono da una<br />
parte e dall’altra. Verolino gioca<br />
sul filo del fuorigioco. Per<br />
ben due volte il guardalinee lo<br />
blocca mentre è in posizione<br />
regolare. Nella terza occasione,<br />
l’arbitro si ravvede e lascia<br />
continuare.<br />
Nella ripresa il Brindisi si fa<br />
ancora più aggressivo. Fuori<br />
Greco e dentro Perez. Si passa<br />
al 4-3-3. E’ proprio Perez al 28’ a<br />
mancare il pallone del pareggio.<br />
Ma prima era toccato anche<br />
a Falconieri in ben due<br />
occasioni. L’ultima grande opportunità<br />
è per il Brindisi al 47’<br />
con Corazzini che, col portiere<br />
fuori d<strong>ai</strong> pali, manda fuori il<br />
p a l l o n e t t o.<br />
Ernesto<br />
Ve r o l i n o<br />
autore, al 19’,<br />
del gol che ha<br />
portato i<br />
brindisini sul<br />
2-1<br />
[foto<br />
Mario Gioia]<br />
CALCIO A 5|Il Manfredonia supera lo scoglio dei playout e raggiunge la salvezza<br />
Polignano, storica finale<br />
Giovinazzo frenato dal Vesevo<br />
TIZIANO ANGELINI<br />
l In finale, finalmente. Dopo tre avventure<br />
svanite alle soglie del più bello, la quarta esperienza<br />
<strong>ai</strong> playoff regala all’Us Polignano un<br />
risultato storico.<br />
Il responso, atteso e sudatissimo, sul campo<br />
dell’Afragola, dopo una gara al cardiopalma e<br />
ripetuti colpi di scena.<br />
In terra campana, nonostante il vincolo della<br />
gara a porte chiuse, l’atmosfera è incandescente,<br />
e l’avvio dei rossoverdi di Napolitano ne risente.<br />
Il primo giro di lancette è da incubo: due<br />
incursioni subite, due gol al passivo. Il contraccolpo<br />
psicologico è pesante, con il triplice<br />
vantaggio dell’andata quasi del tutto evaporato.<br />
L’Imagross, però, viene fuori nel momento più<br />
difficile, dimostrando qualità e personalità. La<br />
riscossa parte dal solito, grande Paes, per sublimarsi<br />
nel bellissimo 2-2 realizzato da un<br />
eccellente capitan Potente. Il match sembra<br />
incanalato sui binari giusti, ma la ripresa riapre<br />
le porte della sofferenza, con un parziale di 5-2<br />
che azzera ogni scarto. Il lieto fine, e l’u rl o<br />
liberatorio, giungono nel momento meno atteso,<br />
con il gol qualificazione realizzato dal rientrante<br />
Edson.<br />
Spettacolo ed emozioni nell’altra semifinale,<br />
con il primo atto fra Giovinazzo e Vesevo.<br />
Un Vesevo giunto al minitorneo direttamente<br />
dall’A2, e che sul campo si conferma squadra di<br />
grandissimo valore. Dall’altra parte, mister<br />
Chiaffarato orchestra la gara in maniera perfetta,<br />
al punto che la differenza di categoria<br />
passa totalmente inosservata. L’avvio del Giovinazzo<br />
si muove su ritmi altissimi, e per i<br />
campani la vita è durissima, specie quando gli<br />
ingressi degli scatenati Berardi, Cilli e Deplama<br />
fanno letteralmente saltare gli equilibri tattici.<br />
L’occasione per la svolta giunge su un rigore<br />
conquistato da Depalma, ma Neto si fa parare la<br />
conclusione. Nel festival dell’offensiva locale, il<br />
vantaggio ospite è un’autentica beffa, poi, nella<br />
ripresa, subito la doccia fredda dello 0-2. Sul<br />
Gaetano Potente, dell’Imagross Polignano<br />
termometro degli umori irrompe Ricco, che<br />
accorcia e rilancia l’inseguimento, quindi va in<br />
scena un testa a testa bello ed avvincente, con i<br />
padroni di casa generosi oltre ogni aggettivo. Sul<br />
fronte offensivo, l’enfant prodige Depalma è<br />
letteralmente imprendibile: inventa, imbuca,<br />
segna. D<strong>ai</strong> suoi piedi nasce il 2-3, nel mezzo dei<br />
bellissimi timbri di Cilli e Neto. In una giornata<br />
prodiga di cattiva sorte, però, è ingrato anche il<br />
finale, con il 5-4 ospite al fotofinish. Ora, per<br />
l’accesso in finale, bisognerà ribaltare tutto in<br />
trasferta. Ma per un Giovinazzo così, davvero<br />
nulla è impossibile.<br />
Fa festa per una splendida salvezza, intanto, il<br />
Manfredonia, che dopo il 3-1 dell’andata supera<br />
il Termoli anche in trasferta. Per la formazione<br />
di mister Cataneo, gara da manuale, con un 4-3<br />
scolpito dalle reti di Gino e Pietro Castriotta, Ese<br />
e Tesser. Dopo un girone di ritorno a livelli<br />
stellari, è un risultato meritatissimo.<br />
SERIE C1|Nel giorne appulo-lombardo-laziale<br />
Brindisi e Matera sognano la B<br />
sabato prossimo lo scontro<br />
tra le migliori seconde classificate<br />
PIERPAOLO PATERNO<br />
l L'Eagles Brindisi ed il Deportivo Matera di calcio a cinque<br />
di C1 inseguono un sogno chiamato <strong>serie</strong> B. Salentini e lucani<br />
si troveranno di fronte sabato prossimo nel capoluogo messapico<br />
per il primo dei tre atti del triangolare valido per<br />
l’accesso alla finalissima di metà giugno tra le migliori<br />
seconde in assoluto classificate nei rispettivi gironi regionali.<br />
La Puglia è accorpata con Lombardia e Lazio. I verdetti<br />
conclusivi giungeranno quindi intorno al 20 giugno.<br />
Da una parte, i brindisini del presidente Gemma che nella<br />
prima fase hanno eliminato d<strong>ai</strong> giochi il Biancazzurri Fasano<br />
e la Virtus Monopoli. Dall’altra, i materani del patròn<br />
Lamacchia che hanno ceduto il posto tra i cadetti nello scontro<br />
diretto (2-6) perso contro i cugini del Real. La perdente della<br />
prima giornata tornerà in campo il 2 giugno al cospetto di una<br />
campana (Scafati o Napoli). La vincente sarà invece di nuovo<br />
in scena il 9 giugno. In quest’ultima data si concluderà tra<br />
l’altro il Torneo delle Regioni (via il 5 giugno): «E questo - dice<br />
Angelo Carone, tecnico del Brindisi e della Rappresentativa<br />
pugliese - potrebbe rappresentare un problema personalmente<br />
parlando. Chiederemo alla Federazione di spostare la data del<br />
secondo turno di finali».<br />
Sovrapposizioni di date a parte, l’Eagles si avvicina a grandi<br />
passi all’ennesimo appuntamento cruciale della stagione.<br />
Carone ipotizza già la squadra anti-Deportivo: «Sarà squalificato<br />
il portiere Grande e questo comporterà senz'altro una<br />
modifica dell’assetto tattico tradizionale. Rivedremo il tipo di<br />
gioco potendo contare su altre risorse. Tra i pali dovrebbe<br />
scoccare l’ora di Mino Chiarella. Il resto del gruppo scoppia di<br />
salute». Tra i più in forma (il gruppo si allena tre volte alla<br />
settimana a Latiano e ha appena concluso un’a m i ch evo l e<br />
contro la Hellas Brunda promossa <strong>ai</strong> playoff di C2 col Brunda)<br />
si segnalano i soliti Zanzariello, Giodice e capitan Di Giulio:<br />
«Siamo a questo punto nonostante non fossimo la formazione<br />
più accreditata. Ci teniamo quindi a proseguire il cammino<br />
positivo condotto sinora. Le motivazioni non mancano».<br />
Sul fronte materano, mister Linsalata cercherà di riprendere<br />
il discorso interrotto il 5 maggio nel match point<br />
perso col Real. I punti di forza del sodalizio della città dei sassi<br />
restano Sergio, il bomber Chimenti e il capitano Festa. In tal<br />
senso, sarà da valutare la forza di reazione di un gruppo con<br />
spiccate qualità non ridimensionato dall’esito negativo del<br />
d e r by.<br />
SERIE C2 |Nel girone C vita facile per il Capurso<br />
Fuente avanti<br />
Margherita non ce la fa<br />
GIANLUCA CASCIONE<br />
l Fattore campo rispettato nelle<br />
semifinali dei play-off della <strong>serie</strong><br />
C2 con Nettuno, Fuente, P. Altamura,<br />
Capurso, Brunda e Laterza<br />
pronte a giocarsi sabato<br />
prossimo le ultime chance di accedere<br />
nella prima <strong>serie</strong> region<br />
a l e.<br />
L'unica squadra meglio classificata<br />
al termine della regular<br />
season a non superare il turno è<br />
la Fovea Foggia che al “Da Vinci”,<br />
tana di entrambe le formazioni,<br />
ha ceduto di misura <strong>ai</strong> cugini della<br />
Fuente in un match caratterizzato<br />
da tantissimi gol ed emozioni.<br />
Avanti 2-0 dopo sette minuti<br />
in virtù delle reti di Marmorino<br />
e Galano, la Fovea si fa<br />
raggiungere dal solito Laccetti e<br />
da Scisciolo.<br />
Nella ripresa al 2' il fuentino<br />
Valente, ex di turno, calcia sulla<br />
traversa un rigore, al 7' ancora<br />
Galano riporta in vantaggio i rossoneri<br />
ma immediatamente dopo<br />
Capozzi restituisce la parità. Due<br />
volte in vantaggio grazie ad un<br />
incontenibile Galano, a partita<br />
volta al termine, i ragazzi di mister<br />
Miki Grassi reagiscono con<br />
lucidità e cuore: al 29' un’a u t o re t e<br />
porta il match sul 5-5 mentre in<br />
pieno recupero il tiro della disperazione<br />
di Capozzi si infila<br />
nell’angolo giusto.<br />
Nell’altra semifinale del girone<br />
A vince, secondo pronostico, la<br />
Nettuno del presidente Tonio Papagni<br />
(8-5) contro la Salinis di<br />
Margherita di Savoia. Per la<br />
squadra allenata da Leo Gentile<br />
si tratta di una vittoria senza eccessivi<br />
patemi d’animo nonostante<br />
la buona prestazione degli<br />
ospiti. Capitan Massimo Di Pinto,<br />
Piero Lamanuzzi, Mimmo Papagni<br />
e soci aspettano adesso a<br />
Bisceglie la Fuente.<br />
Nel girone C vita facile per la<br />
Futsal Capurso che abbatte a domicilio<br />
i Delfini Giovinazzo: sempre<br />
in vantaggio, i capursesi di<br />
Vito Battaglia, trascinati dal<br />
bomber Savio Squillace, autore<br />
di una quaterna, chiudono sul 8-3<br />
grazie alle reti di Marco Squeo,<br />
Vito Terlizzi, Marco Pontrelli,<br />
Vincenzo Cespites. Ad attendere<br />
il Capurso sabato ci sarà la Pellegrino<br />
Altamura che contro lo<br />
Sporting Modugno ha regolato il<br />
match già nel primo tempo portandosi<br />
4-0. Dopo l’inevitabile ritorno<br />
modugnese (4-2) sigillo definitivo<br />
per il 5-3 finale.<br />
Verdetti rispettati anche nel girone<br />
C con il derby brindisini<br />
terminato ad appannaggio della<br />
Brunda: al 'Masseriolà i bianco-azzurri<br />
di coach Grapsi annientano<br />
i cugini del Hellas per<br />
10-2. Subito in vantaggio grazie<br />
alla sfortunata autorete di Carbonella,<br />
i brindisini, in vantaggio<br />
6-1 al termine della prima frazione,<br />
legittimano il risultato con<br />
Valerio Zaccaria, autore di una<br />
tripletta, Fontò e Perseo (doppiette),<br />
Bellomusto e Di Scanno. Nel<br />
tabellino dei marcatori anche Pipitone<br />
e Serti del Hellas. Nell’al -<br />
tra semifinale non riesce l’impre -<br />
sa al Nadir, sconfitto a Laterza<br />
dove cede 5-3 al sodalizio presieduto<br />
da Vincenzo Calò.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
www.gazzettaffari.com<br />
La linea diretta dal web all’edicola<br />
SPORT<br />
NORD BARESE<br />
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La linea diretta dal web all’edicola<br />
CALCIO SERIE D - PLAYOFF I biancorossi superano il Grottaglie <strong>ai</strong> <strong>rigori</strong> (5-4)<br />
Il Barletta avanza<br />
Ora i biancorossi affronteranno l’Aversa Normanna<br />
SERIE C2 Battuto il Catanzaro nell’ultima giornata<br />
Andria, una vittoria<br />
che non cancella<br />
la grande amarezza<br />
L’allenatore<br />
Pietro Infantino<br />
MICHELE PIAZZOLLA<br />
l B A R L E T TA . «Grandi!». Non<br />
c’è altro aggettivo per definire i<br />
giocatori del Barletta, autori di<br />
una prestazione m<strong>ai</strong>uscola con<br />
cui sono riusciti a vincere, seppure<br />
<strong>ai</strong> <strong>rigori</strong>, la prima sfida playoff<br />
sul campo del Grottaglie.<br />
Una partita bella giocata con orgoglio<br />
e volontà d<strong>ai</strong> biancorossi.<br />
Ora, il Barletta passa alla seconda<br />
sfida «playoff» che giocherà ad<br />
Aversa, squadra che ha battuto il<br />
Brindisi (2-1). Contro i tarantini<br />
il Barletta è parso energico, capace<br />
di affrontare con autorità le<br />
difficoltà, senza m<strong>ai</strong> dare l’im -<br />
pressione di soccombere, lottando<br />
col coltello fra i denti.<br />
Il Barletta ha onorato in pieno<br />
la ribalta televisiva ed è stato più<br />
forte dei commenti di una cronaca<br />
un tantino partigiana. Chi<br />
ha visto la partita, sugli spalti e<br />
davanti alla tv di Stato, si sarà<br />
reso conto che la vittoria dei barlettani<br />
è meritata.<br />
«È stata una bella partita -<br />
commenta a fine gara, con soddisfazione,<br />
l’allenatore del Barletta<br />
Marcello Chiricallo - giocata<br />
bene d<strong>ai</strong> miei ragazzi, che sono<br />
stati eccezionali. Sia per noi e sia<br />
per il Grottaglie non era facile<br />
giocare una partita con un grande<br />
caldo. Noi siamo stati in grado<br />
di fare una grande prestazione<br />
con tanta forza di volontà, perchè<br />
stavamo bene e siamo riusciti a<br />
subire poco il Grottaglie. Forse<br />
senza alcuni episodi contrari, la<br />
partita l’avremmo chiusa nei<br />
tempi regolamentari».<br />
A riguardo degli episodi, Chiricallo<br />
si riferisce in particolare<br />
all’inesistente punizione da cui è<br />
scaturito il pari degli avversari.<br />
Superato l’ostacolo Grottaglie,<br />
ora si va ad Aversa. «Andremo<br />
per fare la nostra partita e come<br />
sempre giocheremo alla pari. Per<br />
il momento godiamoci questo<br />
successo, poi da domani penseremo<br />
all’Ave r s a » .<br />
Per concludere, rivedendo il<br />
film della gara, vogliamo citare<br />
alcuni protagonisti. Cioè: i giocatori<br />
De Cecco, Mangiapane e -<br />
soprattutto - il portiere Saverio<br />
Dicandia, decisivo nei <strong>rigori</strong>. E<br />
poi, vogliamo segnalare i tifosi<br />
biancorossi che sotto la calura<br />
hanno incitato con cuore la squadra.<br />
Infine, il presidente Francesco<br />
Sfrecola: ha seguito la gara<br />
coi tifosi. Da libro cuore, la scena<br />
in cui sotto la calura del «D’Amu -<br />
ri» si è prodigato a reperire balle<br />
di bottiglie d’acqua per rinfrescare<br />
i tifosi assiepati in spalti,<br />
sotto il sole cocente.<br />
Andrea De Cecco: è stato uno dei migliori a Grottaglie [foto Calvaresi]<br />
La sfida Grottaglie-Barletta è stata trasmessa in diretta su R<strong>ai</strong> Tre [foto Calvaresi]<br />
ALDO LOSITO<br />
l ANDRIA. L’Andria chiude<br />
con una vittoria (1-0) un campionato<br />
ricco di amarezze. Guardare<br />
il Gela, il Monopoli, il Potenza ed<br />
il Benevento <strong>ai</strong> playoff aumenta<br />
la rabbia in casa azzurra, visto<br />
che l’Andria non aveva nulla di<br />
meno. Un traguardo alla portata<br />
del team andriese ma miseramente<br />
fallito per i risultati inanellati<br />
nella fase finale della stag<br />
i o n e.<br />
Davanti a pochi intimi, ci ha<br />
pensato Cavaliere a siglare il gol<br />
decisivo. In curva una manciata<br />
di tifosi ed uno striscione con<br />
scritto: «Tecnici incompetenti,<br />
squadra mercenaria, nessuno rovinerà<br />
le ambizioni di questa società:<br />
avanti presidente».<br />
La partita ha offerto pochi<br />
spunti di interesse. Tra questi anche<br />
la bella presenza dell’assi -<br />
stente femminile (Maruccia di<br />
Avezzano) dell’arbitro Vivenzi.<br />
Per il resto il sole è stato il grande<br />
protagonista, rallentando l’ope -<br />
rato dei ventidue in campo che<br />
già facevano fatica a disegnare<br />
trame degne di nota. Una classica<br />
partita di fine anno tra due contendenti<br />
che non avevano assilli<br />
di classifica. Forse l’Andria ha<br />
fatto valere le maggiori motivazioni<br />
rispetto <strong>ai</strong> calabresi. «I ragazzi<br />
volevano chiudere con una<br />
vittoria e ce l’hanno fatta - commenta<br />
il tecnico andriese Pietro<br />
Infantino - Tre punti che non servono<br />
per la classifica ma che danno<br />
merito al lavoro svolto dalla<br />
squadra».<br />
Poche parole e qualche saluto,<br />
forse definitivo. Radiomercato,<br />
infatti, ha riacceso le proprie frequenze<br />
e ha annunciato la probabile<br />
partenza del tecnico Infantino<br />
verso un altro club di <strong>serie</strong><br />
C2. Per l’attaccante Simone Cavaliere,<br />
invece, il desiderio è di<br />
rimanere ad Andria: «Questa è<br />
una piazza prestigiosa ed ambita -<br />
dice l’attaccante - Di società <strong>serie</strong><br />
come quella andriese non ce ne<br />
sono molte in <strong>serie</strong> C. Per questo<br />
spero di essere riconfermato».<br />
Ma tracciare il futuro dell’An -<br />
dria, in questo momento, è più<br />
che m<strong>ai</strong> difficile. Al di là<br />
dell’aspetto tecnico, c’è da risolvere<br />
qualche problema societario.<br />
Solo dopo aver ritrovato la<br />
giusta compattezza di intenti si<br />
potrà costruire la prossima stag<br />
i o n e.<br />
PROMOSSA LA NUOVA AN-<br />
DRIA Sorride la seconda realtà<br />
calcistica andriese. La Nuova Andria<br />
ha vinto (3-1) ad Ordona la<br />
finale di ritorno dei playoff ed ha<br />
conquistato la promozione in Prima<br />
categoria.<br />
CALCIO DONNE SERIE B Di Attanasio il gol del Barletta<br />
Pesante sconfitta per l’Acf Itaca<br />
troppo forte il Picenum<br />
Ennio Padalino<br />
ECCELLENZA Due nomi<br />
Bisceglie<br />
parte<br />
il toto<br />
allenatore<br />
BISCEGLIE. Il rebus attorno al nome dell’allenatore del<br />
Bisceglie per la prossima stagione potrebbe avere le<br />
ore contate. Dopo una <strong>serie</strong> di incontri promossi nei<br />
giorni scorsi dalla dirigenza, si è infatti assottigliato il<br />
ventaglio dei papabili per la panchina nerazzurra. Da<br />
alcune indiscrezioni, tra i nomi più gettonati spiccherebbe<br />
quello di Sergio Notariale. Nell’annata appena<br />
conclusa il 51enne tecnico barese ha conquistato il<br />
secondo posto in Eccellenza con il Noci, perdendo tuttavia<br />
la finale playoff col Cerignola. Minori chance<br />
avrebbe invece Pino Brescia, tranese classe 1966, reduce<br />
dall’esperienza in chiaroscuro alla guida del Bitonto<br />
in <strong>serie</strong> D. Sebbene in ribasso, non può inoltre<br />
scartarsi l’ipotesi di una riconferma di Renzo Ferrante.<br />
Intanto sabato scorso Ennio Padalino (probabilmente<br />
riconfermato presidente) e soci hanno convocato i<br />
giocatori per pagare gli ultimi stipendi. In tale circostanza,<br />
il diesse Roberto Storelli ha sondato la volontà<br />
di alcuni atleti (in primis Di Pinto) di indossare la maglia<br />
nerazzurra anche il prossimo anno.<br />
[m.d.o.].<br />
Picenum - Acf Itaca Hotel Barletta 6-1<br />
FEMMINILE PICENUM: Giommi (40' st Gentili),<br />
D'Erasmo (31' st Mascetti), Balletta,<br />
Rocci, Urriani (18' st Fabiani), Di Giacinto,<br />
Galetti, Trivilini, Giannotta, Di Lorenzo,<br />
Poli. A disp.: Croci. All.: Iannotta<br />
ACF ITACA HOTEL BARLETTA: Dicuonzo,<br />
Fuzio, Cuccorese (1' st Guercia), Facciolongo,<br />
Cambiaghi, Schirone (33' st Fato<br />
D.), Tritto (28' st Mazzuoccolo), Corvasce,<br />
Attanasio, Cristallo A., Buonamassa. A<br />
disp.: Fato A. All.: Lobascio<br />
ARBITRO: Camela di Fermo<br />
RETI: 3' pt e 35' st Giannotta, 30' pt Attanasio,<br />
44' pt, 39' st e 49' st Di Giacinto,<br />
32' st Rocci<br />
L'ultima trasferta dell'anno non sorride, almeno<br />
in termini numerici, alle biancorosse<br />
dell'Acf Itaca Hotel Barletta. Sconfitta di larghe<br />
ed esagerate dimensioni (6-1) per l'undici guidato<br />
da Peppe Lobascio, impegnato nell'ostica<br />
trasferta contro la Femminile Picenum. Nonostante<br />
l'eclatante passivo finale, la compagine<br />
barlettana ha avuto modo per gran parte della<br />
contesa di tenere testa ad una delle formazioni<br />
più attrezzate della cadetteria. La cronaca. In<br />
avvio di gara, le marchigiane pescano subito il<br />
jolly con Giannotta che insacca la rete del<br />
vantaggio. L'Itaca Hotel, di contro, cresce con il<br />
passare dei minuti e trova la rete del pari con<br />
Attanasio, abile ad insaccare in seguito ad un<br />
tentativo di Cristallo ribattuto dalla traversa.<br />
Barletta vicino al vantaggio in seguito con<br />
Buonamassa, Cristallo e Corvasce ma poi subisce<br />
la doccia fredda in chiusura di tempo con<br />
l'acuto di Di Giacinto. Nella ripresa, Cambiaghi<br />
sfiora clamorosamente il nuovo pari mentre le<br />
padrone di casa dilagano solo nel quarto d'ora<br />
conclusivo con le griffe di Rocci, Giannotta e Di<br />
Giacinto (bis).<br />
Mario Borraccino<br />
ATLETICA LEGGERA A Foggia bene lo Scientifico e l’Itc<br />
Le scuole di Bisceglie primeggiano<br />
<strong>ai</strong> giochi studenteschi<br />
MINO DELL’ORCO<br />
l BISCEGLIE . Due istituti<br />
scolastici superiori cittadini<br />
hanno degnamente rappresentato<br />
i colori di Bisceglie in<br />
occasione della Finale Regionale<br />
a squadre dei Giochi<br />
Sportivi Studenteschi, svoltasi<br />
il 7 e l’8 maggio presso il<br />
campo scuola “Mondelli” di<br />
Foggia. Nella categoria Allievi,<br />
il Liceo Scientifico “Da<br />
Vi n c i ” ha ottenuto il quarto<br />
posto su sei scuole finaliste,<br />
mentre il successo è andato<br />
allo Scientifico “Galilei” di<br />
B i t o n t o.<br />
I migliori piazzamenti per<br />
il Liceo biscegliese sono giunti<br />
grazie alle prestazioni di<br />
Antonio Des<strong>ai</strong>, terzo classificato<br />
nel getto del peso con la<br />
misura di 12,09 mt., e del<br />
mezzofondista Luigi Rosito,<br />
quarto al traguardo dei 1000<br />
mt. in 2'53”. Ottime performance<br />
a livello individuale,<br />
inoltre, per i due talenti più<br />
genuini sfornati nell’ultimo<br />
biennio dall’atletica biscegliese.<br />
Roberto Antonino, in<br />
rappresentanza dell’Istituto<br />
Tecnico Commerciale “Gia-<br />
cinto Dell’Olio”, si è imposto<br />
nella gara dei mt. 100 fermando<br />
il cronometro a 11”2<br />
Due protagonisti: Dalila Sasso e Roberto Antonino<br />
ed infliggendo un distacco<br />
abissale agli altri concorrenti.<br />
Il refr<strong>ai</strong>n si è ripetuto con<br />
Eusebio Haliti, studente biscegliese<br />
dell’IPSIA “Vespuc -<br />
ci”, trionfatore sulla distanza<br />
dei mt. 300 in 35”8. In campo<br />
femminile si sono invece cimentate<br />
le ragazze dell’ITC<br />
“Dell’Olio”, piazzatesi al<br />
quinto posto nella graduatoria<br />
generale che ha premiato<br />
il Liceo Scientifico “Va n i n i ”<br />
di Casarano, laureatosi campione<br />
regionale per la categoria<br />
Allieve.<br />
Il team biscegliese ha potuto<br />
contare in particolar modo<br />
sulla performance della<br />
velocista Dalila Sasso, impostasi<br />
senza difficoltà sui mt.<br />
300 (45”2 il suo crono all’ar -<br />
r ivo ) .<br />
Buona impressione ha suscitato<br />
anche Francesca Di<br />
Tullio, quarta nei mt. 100 con<br />
14”3. Nelle Finali Regionali di<br />
Foggia ha gareggiato a titolo<br />
individuale anche la Cadetta<br />
biscegliese Miriam Cosm<strong>ai</strong>,<br />
unica alfiere della scuola media<br />
statale “Cesare Battisti”,<br />
piazzatasi sesta nel getto del<br />
p e s o.<br />
La società Belvedere trionfa sulla pista di casa<br />
Ad Andria in gara<br />
i talenti dell’atletica<br />
l ANDRIA. Grande successo<br />
ad Andria per i campionati societari<br />
giovanili su pista. Per<br />
la prima volta, lo stadio Sant'Angelo<br />
dei Ricchi ha ospitato<br />
una competizione regionale,<br />
organizzata in maniera<br />
impeccabile dall'associazione<br />
Belvedere di Andria, guidata<br />
d<strong>ai</strong> tecnici Giuseppe Tortora e<br />
Maurizio Di Padua.<br />
Una buona partecipazione<br />
di atleti ha caratterizzato le<br />
due giornate di gare riservate<br />
alle categorie Ragazzi e Cadetti<br />
sia maschili che femminili.<br />
Grandi soddisfazioni per<br />
l'associazione Belvedere che<br />
ha conquistato il secondo posto<br />
tra le Ragazze e i Cadetti,<br />
mentre ha trionfato tra le Cadette.<br />
Continua a mietere successi<br />
anche il marciatore Vito Di<br />
Bari, seguito d<strong>ai</strong> tecnici andriesi<br />
ma in forza al Cus Bari.<br />
L'atleta andriese si è imposto<br />
a San Pietro Clarenza nella<br />
seconda prova del campionato<br />
italiano società per Allievi.<br />
Altra importante vittoria al<br />
trofeo Mediterraneo di Matera<br />
con il primato personale e<br />
migliore prestazione italiana<br />
di categoria. In terra lucana<br />
sono arrivati anche altri preziosi<br />
piazzamenti nella marcia.<br />
Nella categoria Ragazze<br />
km 2 prima Valeria Pilato, seconda<br />
Carla Cannone, quinta<br />
Ilenia Rella e decima Valeria<br />
Cicco. nella categoria Ragazzi<br />
Vito Di Bari<br />
2 km: quinto Pietro Piccininno<br />
e sesto Antonio Carbutti.<br />
Nella categoria Cadette: terza<br />
Elena Di Lenardo, nona Sora<br />
Greco, decima Maddalena Di<br />
Corato. Nella categoria cadetti:<br />
terzo Vincenzo Pastore,<br />
quarto Giuseppe Quacquarelli,<br />
quinto Saverio Alicino. Nella<br />
categoria Esordienti donne:<br />
prima Silvia Cannone. Tra<br />
gli Esordienti maschili: Primo<br />
Antonio Pilato. Tra gli Juniores<br />
donne: terza Antonia<br />
Caputo.<br />
[a.los.]<br />
ATLETICA Ottima la prestazione di Francesco Lamannuzzi<br />
Bene il team Euratletica<br />
<strong>ai</strong> campionati regionali<br />
l BISCEGLIE . Il team Euratletica<br />
ha partecipato con riscontri<br />
positivi <strong>ai</strong> Campionati<br />
Regionali di Società su pista<br />
per le categorie Ragazzi/e<br />
(atleti nati nel 1994 e '95) e<br />
Cadetti/e ('92 e '93). Gratificata<br />
dalla massiccia partecipazione<br />
da ogni angolo della Puglia, la<br />
kermesse si è svolta presso<br />
l’impianto “Sant'Angelo dei<br />
R i c ch i ” di Andria grazie<br />
all’impeccabile organizzazione<br />
della locale A.S. Belvedere. La<br />
società biscegliese presieduta<br />
da Mara Altamura ha schierato<br />
numerosi atleti nella cat.<br />
Ragazzi, ottenendo così un lusinghiero<br />
quarto posto nella<br />
graduatoria generale di categoria.<br />
Di particolare rilievo le performance<br />
del 13enne velocista<br />
Francesco Lamanuzzi, secondo<br />
classificato sia nei mt. 60<br />
(8”2) e sia nei mt. 300 (46”7).<br />
Punteggi sostanziosi a beneficio<br />
di Euratletica sono arrivati<br />
anche dal lanciatore<br />
Francesco Di Liddo, quarto nel<br />
vortex (37,35 mt.) e settimo nel<br />
getto del peso (8,82 mt.). Nella<br />
pattuglia Ragazzi hanno inoltre<br />
ben figurato Domenico Di<br />
Benedetto (60 mt. e vortex),<br />
Giuseppe Misino (salto in alto<br />
e salto in lungo) e Vincenzo<br />
Salerno (salto in lungo). Tra i<br />
Cadetti i colori biscegliesi sono<br />
stati rappresentati dal talentuoso<br />
Roberto Antonino, vincitore<br />
nella gara dei mt. 80 con<br />
Una pista di atletica<br />
il tempo di 9”1. Alle sue spalle,<br />
distanziato di un solo decimo,<br />
l’emergente Pierangelo Rutigliano<br />
dell’Amatori Atletica<br />
A c q u av iva .<br />
In ambito femminile la giovanissima<br />
velocista Francesca<br />
Di Liddo - classe '95 - ha tagliato<br />
il traguardo dei mt. 60 in 9”4.<br />
Queste, infine, le società vincitrici<br />
dei titoli regionali: categoria<br />
Ragazze, Cus Bari; Ragazzi,<br />
Amatori Triggiano; Cadette,<br />
Belvedere Andria; Cadetti,<br />
Atl. Giov. Acquaviva. [m.d.o.]
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Sport<br />
CALCIO SERIE D | Nonostante la sconfitta ad Aversa (1 - 2) che ha segnato l’uscita d<strong>ai</strong> play off, la squadra ha ben giocato<br />
Il Brindisi 1912 pensa già al futuro<br />
Ancora una conferma è venuta d<strong>ai</strong> tanti giovanissimi schierati in campo da Pino Giusto<br />
I fratelli Francesco e Giuseppe Barretta<br />
«Stiamo già lavorando<br />
per il prossimo anno»<br />
BRINDISI E PROVINCIA<br />
dal nostro inviato<br />
PIERO ARGENTIERO<br />
l AV E R S A . Una bella gara.<br />
Tutti contenti per come la<br />
squadra ha risposto: soprattutto<br />
i duecento tifosi che hanno<br />
festeggiato a lungo i giocatori<br />
costretti a fine gara allo<br />
«spogliarello» per donare <strong>ai</strong><br />
supporter magliette e pantaloncini.<br />
Un po’ meno felici dirigenti<br />
e tecnici, perchè «Quando si<br />
perde – dice l’allenatore Pino<br />
Giusto – non si possono certo<br />
far salti di gioia». C’è pure<br />
qualche lacrima. Ma già lo<br />
sguardo rivolto al futuro. I fratelli<br />
Fr ancesco (presidente) e<br />
Giuse ppe (vice) Bar retta<br />
non sono persone che perdono<br />
tempo. Né hanno m<strong>ai</strong> avuto<br />
intenzione di mollare il timone<br />
«Intanto – dice Francesco<br />
Barretta – voglio ringraziare<br />
tutti gli sponsor che ci hanno<br />
sostenuto in questa impresa.<br />
Ammetto<br />
che nel corso<br />
di questo<br />
campionato<br />
sono stati fatti<br />
alcuni errori.<br />
Ovviamente<br />
cercheremo<br />
di<br />
evitare di ripeterli.<br />
E’<br />
chiaro che<br />
noi stiamo<br />
già pensando<br />
al futuro. Ma<br />
non da oggi. Francesco Barretta<br />
Sicuramente<br />
questo scorcio di campionato<br />
ci ha detto che abbiamo un<br />
gruppo solido di over e di under<br />
su cui poter contare. Purtroppo<br />
abbiamo capito tardi<br />
su chi fare affidamento. Bisogna<br />
lavorare duramente soprattutto<br />
sui ragazzi perché il<br />
prossimo anno non sarà facile.<br />
Adesso hanno giocato queste<br />
ultime partite senza avere nulla<br />
da perdere, poi, magari,<br />
avendo di fronte un campionato<br />
lungo, con la pressione<br />
addosso, non sarà facile. Sicuramente<br />
c’è un buon gruppo<br />
su cui partire».<br />
Il pensiero di Francesco<br />
Barretta corre anche <strong>ai</strong> tifosi.<br />
«Voglio ringraziarli perché<br />
hanno creduto in questa squadra,<br />
in questo finale di stagione».<br />
Il futuro? «La stagione costa,<br />
costa tanto e tutto solo sulle<br />
nostre spalle non è possibile.<br />
Anzi invito tutti gli sponsor<br />
a restarci vicini e ad altri<br />
ad avvicinarsi. Perché insieme,<br />
in gruppo si può fare un<br />
ottimo lavoro. Cercheremo dal<br />
punto di vista tecnico di commettere<br />
il meno possibile errori.<br />
Sicuramente vogliamo<br />
riorganizzarci per fare un<br />
Brindisi dignitoso e dare lustro<br />
alla città e allo sport».<br />
Si riparte da un gruppo e da<br />
un allenatore «Sicuramente la<br />
prima cosa che faremo – con -<br />
clude Francesco Barretta – è<br />
analizzare la situazione partendo<br />
da quello che abbiamo».<br />
Che non è poco. Della gara,<br />
dei ragazzi, ne parla Giuseppe<br />
Barretta. «Abbiamo sbagliato<br />
il primo quarto d’ora – dice – e,<br />
come succede puntualmente a<br />
noi, siamo stati puniti. De Palma<br />
ci ha messo in difficoltà e<br />
hanno capitalizzato subito tutto.<br />
Il gol ci ha fatto riprendere<br />
energia, ci siamo riorganizzati.<br />
Da quel momento la gara è<br />
stata equilibrata e nel secondo<br />
tempo ritengo di poter dire<br />
che siamo stati migliori noi».<br />
I giocatori biancazzurri ce<br />
l’hanno messa tutta. I duecento<br />
tifosi biancazzur<br />
ri,<br />
chiusi in un<br />
angolo, sotto<br />
il sole cocente<br />
per tutta la<br />
gara, li hanno<br />
sostenuti<br />
ininter rottamente<br />
e alla<br />
fine hanno<br />
applaudito<br />
dirigenti e<br />
squadra.<br />
«I giocatori<br />
hanno dato<br />
il massimo e<br />
siamo contenti di questo – pro -<br />
segue il vice presidente -. E’<br />
quello che è mancato nel corso<br />
della stagione e che noi avevamo<br />
chiesto. Ma tanti hanno<br />
preferito abbandonare la<br />
squadra. Gli over che sono rimasti<br />
e i ragazzi sono usciti<br />
dal campo a testa alta. Questo<br />
è importante, questa dev’esse -<br />
re la strada da seguire, sempre<br />
».<br />
L’Aversa è una buona squadra,<br />
bene organizzata «Sì, indubbiamente<br />
– ammette Giuseppe<br />
Barretta -, ma c’è il rammarico<br />
perché la partita era<br />
alla nostra portata, ce la siamo<br />
giocata alla pari».<br />
Ve r o l i n o come al solito è<br />
stato «il combattente». Un bel<br />
po’ di anni sulle spalle eppure<br />
corre come se fosse alle prime<br />
armi. Bene Di Pietro, dopo un<br />
lungo stop. Bene tutti.<br />
«Sapevamo che era una partita<br />
difficile – ammette Pino<br />
Giusto -. Ringrazio i ragazzi.<br />
La sconfitta? Speravo di andare<br />
avanti. Purtroppo è andata<br />
cosi. Grazie a tutti e <strong>ai</strong><br />
tifosi che ci hanno seguiti».<br />
Le principali azioni di una partita<br />
che ha divertito il numeroso pubblico<br />
Le azioni principali nel primo tempo: 20”:<br />
Verolino si incunea dalla destra, tiro e parata<br />
di Del Giudice.<br />
2’: Si capisce che De Palma è troppo libero<br />
di agire. Tito dalla media distanza e il pallone<br />
si stampa sulla traversa e schizza fuori.<br />
8’: Alcuni rimbalzi al limite dell’area del<br />
Brindisi. Ne approfitta De Palma che batte a<br />
rete. Ne esce un tiro sporco che Musella non<br />
riesce ad intercettare e l’Aversa si porta in<br />
vantaggio.<br />
11’: Rosciglione si accascia al suolo mentre<br />
corre. Un minuto dopo lascia il terreno di<br />
gioco. Al suo posto entra Frascaro con il naso<br />
coperto da una mascherina protettiva (domenica<br />
scorsa subì la frattura del setto nasale).<br />
13’: L’Aversa raddoppia. Tiro di Zolfo respinto<br />
dal palo. Finisce fortunosamente sui<br />
piedi di De Palma che realizza il gol del 2-0.<br />
19’: Rimessa laterale. Pallone a Falconieri<br />
che si porta sul fondo nella fascia sinistra.<br />
Traversone al centro. E Verolino accorcia le<br />
distanze: 2-1.<br />
Nella ripresa entrano Perez al posto di Greco<br />
al 1’, al 16’ Ladogana in sostituzione di<br />
Greco, al 38’ Longo per Prisco e al 47’ Fe r r a r o<br />
per Rosi.<br />
10: Su incursione di Falconieri l’Aversa si<br />
salva in corner<br />
30’: Del Giudice è costretto ad uscire dalla<br />
sua area e il Brindisi, che recupera palla, non<br />
riesce a mettere in rete.<br />
40’: Balestrino spedisce a lato di un soffio.<br />
47’: Corazzini, con il portiere avversario<br />
fuori d<strong>ai</strong> pali, cerca di scavalcarlo ma il pallone<br />
finisce oltre la traversa.<br />
48’: De Palma in contropiede, Caroleo, recupera<br />
e allunga il pallone a Musella salvando<br />
la sua porta.<br />
pi. arg.<br />
LUCA ROSCIGLIONE<br />
Il difensore (nella foto in alto) si è<br />
infortunato dopo pochi minuti<br />
costringendo Giusto a rivedere<br />
l’intero assetto della squadra<br />
ERNESTO VEROLINO<br />
Ernesto Verolino (nella foto di<br />
Gioia a sinistra) ha guidato i<br />
suoi giovani compagni<br />
all’assalto della porta avversaria<br />
Un gruppo solido<br />
di «over» e di «under»<br />
Nicodemo Caroleo (nella foto<br />
in basso) ha dimostrato (con i<br />
suoi compagni) che la<br />
«nidiata» del Brindisi 1912 è<br />
davvero promettente
34<br />
Sport<br />
Lunedì 14 Maggio 2007 Gazzetta del Sud<br />
.<br />
SERIE D PLAYOFF: LIMPIDA VITTORIA DEI SICILIANI<br />
Il Siracusa<br />
va avanti<br />
fine della corsa<br />
per il Cosenza<br />
Un eurogol di D’Aniello e due errori difensivi<br />
puniscono i silani. Espulsi Di Sabato e Lanni<br />
Siracusa 3<br />
Cosenza 1<br />
Marcatori: 17’ pt D’Aniello, 24’<br />
Prete, 12’ st Palumbo, 34’ Bonarrigo.<br />
Siracusa: Casadei 6,5, Lieti 6,5<br />
(37’ st Tomacelli sv), Chiariello 6,5,<br />
De Pascale 7, Perrelli 7,5, Iodice 7,<br />
Nuvoli 6,5 (17’ st Dima st 7), Di M<strong>ai</strong>o<br />
7,5 (28’ st Pellegrino sv), Palumbo<br />
7, Bonarrigo 8, D’Aniello 7. All.: Lombardo.<br />
Cosenza: Ioime 6, Tedesco<br />
6, Giglio 6 (16’ st De Pasquale 6),<br />
De Rose 7, Bennardo 6, Scorrano 7,<br />
Orlando 6,5, Calascibetta 6,5, Prete<br />
7, Ferrentino 6,5 (14’ st Gasparini 6)<br />
Di Sabato 7,5. All.: Lanni (Rigoli<br />
squalificato). Arbitro: Cafari Panico<br />
di Cassino 6 Note: Spettatori<br />
4.500. Espulsi Lanni (21’ st) e Di Sabato<br />
(36’ st) entrambi per proteste.<br />
Ammoniti: Perrelli (S), Bennardo e<br />
Calascibetta (C). Angoli 1 a 1. Recupero:<br />
2’ e 4’.<br />
SIRACUSA. Vince, con merito, il<br />
Siracusa e va avanti nei playoff.<br />
Ma il Cosenza esce a testa<br />
alta e fra gli applausi del pubblico<br />
di casa. Per tutto il primo<br />
tempo, la squadra calabra ha<br />
tenuto in soggezione il Siracusa,<br />
grazie alla supremazia conquistata<br />
nel settore di centrocampo.<br />
Ed alla squadra di Lombardo,<br />
di fronte al modulo<br />
4-3-3 di Rigoli, veniva a mancare<br />
la spinta dei difensori<br />
esterni. Nella ripresa, invece, è<br />
venuta fuori la maggiore condizione<br />
atletica del Siracusa.<br />
Ed a fare la differenza è stata<br />
poi la migliore incisività degli<br />
attaccanti azzurri, ispirati da<br />
un Bonarrigo in giornata di<br />
grazia.<br />
La partita è stata bella e combattuta,<br />
fra due squadre che<br />
per un’ora o quasi si sono equivalse.<br />
Ed i rossoblù si mordono<br />
le mani per aver fallito l’occasione<br />
per andare in vantaggio<br />
dopo aver raggiunto il pareggio.<br />
Certo, in casa silana hanno<br />
pesato le assenze di Parente,<br />
Lio, Di Donato, Zangaro e Ambrosecchia<br />
(nel Siracusa out<br />
Romano), così come ha pesato<br />
la condizione di incertezza per<br />
le vicende societarie nella quale<br />
Scorrano e compagni sono<br />
stati costretti a muoversi. Erano<br />
di fronte il miglior attacco<br />
del girone, quello del Siracusa,<br />
e la migliore difesa, quella silana.<br />
Ma oltre all’eurogol di<br />
D’Aniello che ha sbloccato la<br />
partita, hanno contribuito nel<br />
determinare il punteggio anche<br />
alcuni errori della difesa<br />
cosentina.<br />
Ricca la cronaca. Il primo pericolo<br />
è per Casadei, grazie a Di<br />
Sabato (incontenibile sulla fascia<br />
destra) che superato un<br />
p<strong>ai</strong>o di avversari ha effettuato<br />
un tiro-cross rasoterra su cui<br />
nessuno dei compagni di squadra<br />
è arrivato per la deviazione<br />
in rete. Il Siracusa ha risposto<br />
al 15’ con una conclusione alta<br />
di Bonarrigo. Al 17’ vantaggio<br />
azzurro: Palumbo ha lanciato<br />
Bonarrigo che dalla destra ha<br />
effettuato al volo un cross perfetto<br />
per D’Aniello che dal vertice<br />
opposto dell’area di rigore<br />
ha calciato al volo mandando<br />
la palla ad insaccarsi all’incrocio<br />
dei pali. Un gol da cineteca.<br />
Ma il vantaggio siracusano è<br />
durato solo sette minuti. Dalla<br />
destra Di Sabato (sempre lui!)<br />
dopo una serpentina ubriacante<br />
ha rimesso al centro dove<br />
Prete da due passi ha messo<br />
dentro. Poi ci hanno provato<br />
De Rose al 34’ dalla distanza e<br />
Bonarrigo al 38’, ma entrambe<br />
le conclusioni si sono rivelate<br />
imprecise. L’occasione per andare<br />
in vantaggio il Cosenza<br />
l’ha avuta al 42’ quando, su angolo<br />
di Di Sabato, Prete ha calciato<br />
al volo, ma la palla ha<br />
sfiorato il palo.<br />
La ripresa è iniziata con una<br />
conclusione di Orlando (8’)<br />
che Casadei ha respinto coi pugni.<br />
Al 12’ il Siracusa è tornato<br />
in vantaggio. Di M<strong>ai</strong>o ha lanciato<br />
Bonarrigo bravo a servire<br />
Palumbo che di testa ha insaccato,<br />
con la difesa che si è fatta<br />
sorprendere. Tornato in svantaggio,<br />
il Cosenza si è lanciato<br />
in avanti offrendo però spazi<br />
alle offensive del Siracusa. Ed<br />
al 34’ Bonarrigo ha chiuso i<br />
conti con un gran tiro a conclusione<br />
di un’azione iniziata da<br />
D’Aniello e proseguita da Palumbo.<br />
Poi, il tripudio finale, con gli<br />
azzurri festanti ed i rossoblu<br />
sconsolati. Ma sono usciti,<br />
Scorrano e compagni, sotto gli<br />
applausi, meritati.<br />
Giuseppe Di Silvestro<br />
Maurizio Prete (a terra) raccoglie il traversone di Di Sabato e segna la rete del momentaneo pareggio<br />
Palumbo approfitta di un errore difensivo e riporta in vantaggio gli aretusei<br />
QUI COSENZA<br />
Maglia: punizione eccessiva<br />
SIRACUSA. Niente drammi in<br />
casa silana per questa sconfitta,<br />
ma tanto rammarico. In sala<br />
stampa si presenta il direttore<br />
sportivo Fabrizio Maglia,<br />
che in primo luogo tiene a sottolineare<br />
l’assurdità del provvedimento<br />
che ha impedito <strong>ai</strong><br />
tifosi rossoblù di seguire la<br />
squadra:<br />
«Da buon cittadino - afferma<br />
Maglia - rispetto questa decisione,<br />
ma devo sottolineare<br />
come fra le due tifo<strong>serie</strong> non<br />
esistano motivi di attrito. Anzi<br />
nella curva degli ultrà siracusani<br />
c’era uno striscione di saluto<br />
<strong>ai</strong> nostri tifosi. Sulla partita,<br />
debbo premettere che il 3<br />
a 1 ci punisce in maniera pesante.<br />
È vero che il Siracusa<br />
non ha rubato nulla, ma non<br />
va dimenticato che abbiamo<br />
avuto l’occasione, sull’uno a<br />
uno, di tornare in vantaggio. E<br />
nel primo tempo abbiamo<br />
messo più volte in difficoltà la<br />
squadra siciliana. È stata, a<br />
mio parere, una bella partita,<br />
che noi abbiamo onorato pur<br />
con tutte le note difficoltà nelle<br />
quali questi ragazzi si muovono.<br />
È un gruppo vero quello<br />
del Cosenza di quest’anno, un<br />
gruppo formato da uomini veri,<br />
ammirevoli sotto tutti gli<br />
aspetti. Certo, c’è rammarico<br />
da parte nostra perchè usciamo<br />
d<strong>ai</strong> playoff, ma anche la<br />
piena consapevolezza di avere<br />
dato il massimo».<br />
Tony Lio, assente per infortunio,<br />
ha guidato la squadra<br />
dalla panchina, prima con Lanna<br />
e poi, dopo l’espulsione di<br />
questi, da solo.<br />
«Ho dato una mano alla mia<br />
squadra - dice il “capitano”<br />
rossoblù. Quanto alla partita,<br />
posso dire che usciamo a testa<br />
alta dal confronto con una<br />
grande squadra quale è il Siracusa<br />
che rispetto a noi ha in<br />
più un’ottima società alle spalle.<br />
Posso dire con orgoglio che<br />
questo gruppo di giocatori a<br />
Cosenza se lo ricorderanno per<br />
un pezzo. Abbiamo giocato per<br />
mesi senza stipendio, onorando<br />
la maglia e rispettando la<br />
città e i nostri tifosi. Un gruppo<br />
ecceziona-<br />
veramente<br />
le».(g.d.s.)<br />
QUI SIRACUSA<br />
Lombardo<br />
elogia<br />
gli avversari<br />
e le punte<br />
aretusee<br />
SIRACUSA. C’è grande festa<br />
nello spogliatoio siracusano<br />
a fine gara, e l’e n t u s i a-<br />
smo è rafforzato dalle notizie<br />
provenienti da Angri,<br />
con la vittoria del Savoia<br />
che domenica consentirà al<br />
Siracusa di giocare in casa<br />
la seconda gara. Ed è festeggiatissimo<br />
Paolo Lombardo:<br />
«Anzitutto - esordisce il<br />
tecnico azzurro - lasciatemi<br />
rendere al Cosenza l’onore<br />
che merita. Abbiamo giocato<br />
contro una squadra che<br />
sul piano caratteriale posso<br />
indicare come la migliore<br />
del nostro girone. Sono ragazzi<br />
indomiti, che hanno<br />
giocato per una loro bandiera<br />
personale. Noi abbiamo<br />
fatto la nostra parte, e<br />
non era facile. A metà campo,<br />
infatti, avevamo due<br />
elementi (Perrelli e Dima:<br />
ndc) che non giocavano da<br />
parecchio tempo, per cui<br />
dovevamo concedere necessariamente<br />
qualcosa<br />
agli avversari. E nel primo<br />
tempo abbiamo sofferto parecchio<br />
contro un Cosenza<br />
ben messo in campo e battagliero.<br />
Alla fine, la differenza<br />
l’ha fatta la migliore<br />
qualità dei nostri attaccanti,<br />
che, non dobbiamo dimenticarlo,<br />
avevano di<br />
fronte la difesa che in campionato<br />
aveva incassato<br />
meno reti».<br />
- Nel finale, dalla curva<br />
degli ultrà sei stato a lungo<br />
invocato. Bella soddisfazione?<br />
«Sono cose che non possono<br />
non far piacere. E queste<br />
soddisfazioni ripagano<br />
l’impegno quotidiano mio e<br />
dei ragazzi che oggi sono<br />
stati davvero grandi».<br />
- Domenica si giocherà<br />
ancora in casa, con il Savoia.<br />
Va bene così?<br />
«E come non esserlo? Il solo<br />
fatto di giocare davanti <strong>ai</strong><br />
nostri tifosi sarà un grande<br />
vantaggio per noi. Anche se<br />
in partite del genere, lo sapete<br />
benissimo, conta sapere<br />
giocare a calcio».(g.d.s.)<br />
OTTIMISTA IL NUMERO UNO DEL CLUB ROSSONERO<br />
Castrovillari, il presidente Ioele<br />
tranquillizza tutti: «Non spariremo»<br />
LA MATRICOLA NEI PROSSIMI GIORNI RIUNIONE DI OPERATORI ECONOMICI<br />
Rosarno, dopo promozione in D e Supercoppa<br />
si lavora al potenziamento della società<br />
Angelo Biscardi<br />
CASTROVILLARI<br />
Un po’ di pace dopo le battaglie<br />
condotte nella stagione<br />
che si è appena conclusa.<br />
Il presidente del club rossonero<br />
Antonio Ioele, infatti,<br />
tranquillizza tutti sul futuro<br />
del sodalizio rossonero.<br />
«Sono certo che ci saremo<br />
pure il prossimo anno. Non saremo<br />
al massimo. Ma il Castrovillari<br />
si toglierà tante<br />
soddisfazioni. Non sparirà<br />
dalla scena».<br />
Il perché di questa affermazione<br />
sta nel fatto di aver ben<br />
chiari gli errori commessi nella<br />
passata stagione.<br />
«Sì - ha detto Ioele - ci sono<br />
dei problemi. Calciatori ed allenatore<br />
ne hanno parlato diffusamente.<br />
Di queste cose, però,<br />
me ne occupo io. Perché ne<br />
rispondo io. Penso, dopo le<br />
lunghe ricorse degli anni passati,<br />
che quest’anno abbiamo<br />
fatto il passo più lungo della<br />
gamba. Però 50 punti sono un<br />
risultato da non sottovalutare<br />
e, sulla scorta di quanto fatto,<br />
il prossimo anno faremo certamente<br />
meglio di così».<br />
Le prossime incombenze<br />
(scadenza 31 maggio) del Castrovillari<br />
riguardano il contenzioso<br />
con l’ex allenatore<br />
Conversindo Perrone e la Caf.<br />
«Mercoledì - ha spiegato<br />
Ioele - il mio legale chiarirà<br />
tutti gli aspetti del ricorso alla<br />
Caf. Abbiamo organizzato una<br />
conferenza stampa. Ho visto<br />
gli atti e ci sono buone opportunità<br />
per ribaltare il verdetto<br />
della Commissione disciplinare.<br />
Un responso positivo permetterebbe<br />
al Castrovillari di<br />
riavere il punto di penalità e<br />
non pagare un’altra volta<br />
Il presidente Antonio Ioele<br />
somme già versate. Insomma,<br />
nei prossimi 20 giorni definiremo<br />
tutte le nostre incombenze<br />
e, soprattutto, predisporremo<br />
un nuovo gruppo<br />
amministrativo che si occuperà<br />
di contratti e delle liberatorie<br />
proprio per non incappare<br />
in tutti quegli errori che, per<br />
inesperienza, adesso stiamo<br />
pagando». Come sarà la squadra<br />
del prossimo anno? Ci sarà<br />
Ioele?<br />
«Sinceramente - confessa il<br />
presidente - in questo momento<br />
penso alla mia famiglia. Sì,<br />
è vero: nei miei pensieri ci soprattutto<br />
le questioni economiche<br />
del Castrovillari. Qualcuno<br />
ci dà per spacciati. Però<br />
rispondo così: ho in mente<br />
qualcosa di molto originale.<br />
Molti giovani giocatori provengono<br />
dal nostro settore<br />
giovanile. Alcuni hanno già<br />
giocato e sono under di buon<br />
livello. Altri, come Costanzo,<br />
finiremo per cederli ad una<br />
formazione di categoria superiore.<br />
Anche i senatori ci sono.<br />
Per questo, sempre se dovessi<br />
rimanere io alla guida della<br />
Società, credo che non soffriremo<br />
più di tanto».<br />
Marcello Marzialetti<br />
ROSARNO<br />
Con il ritorno in <strong>serie</strong> Dela<br />
conquista della Supercoppa<br />
Calabria a Rosarno è tornato<br />
l’entusiasmo. Anche se ancora<br />
qualcuno ha qualche dubbio. E<br />
allora vogliamo assicurare tutti:<br />
la società è già sul mercato,<br />
alla ricerca di elementi di categoria,<br />
visto e considerato che<br />
per la prossima stagione agonistica<br />
si punta su una squadra<br />
molto giovane per un campionato<br />
di media alta classifica.<br />
Questo sta a significare che le<br />
intenzioni ci sono tutte, così<br />
come la volontà, di far bene visto<br />
che nella provincia, dopo la<br />
Reggina, che milita nella massima<br />
<strong>serie</strong>, il Rosarno è la squadra<br />
più titolata. Insomma questo<br />
è il momento di avvicinarsi<br />
di più a questa società che con<br />
grandi sacrifici ha riportato<br />
Rosarno nel calcio che conta. E<br />
dopo le delusioni sarebbe giusto<br />
mettere una pietra sul passato<br />
e sentirsi più vicini alla società<br />
intenzionata ad aprire a<br />
nuovi elementi nell’intento di<br />
formare una Spa dove ognuno<br />
conosce benissimo il compito<br />
che gli spetta. Da questo punto<br />
di vista pare che qualcosa si stia<br />
muovendo. Infatti alcuni ex dirigenti<br />
sembrano intenzionati<br />
a ritornare e dare come in passato<br />
il loro concreto contributo<br />
non solo a livello economico<br />
ma anche sotto l’aspetto amministrativo<br />
perché la <strong>serie</strong> D è<br />
l’anticamera dei professionisti.<br />
Questo discorso vale anche<br />
per l’amministrazione comunale<br />
e qui siamo certi e non vi<br />
sono dubbi che anche il sindaco<br />
avv. Carlo Martelli, già diri-<br />
gente della gloriosa Rosarnese<br />
e grande sportivo, farà di tutto<br />
per dare un sostegno al Rosarno.<br />
Il primo grande acquisto però<br />
dovrebbe essere la riconferma<br />
di Tonino Figliomeni che la<br />
passata stagione con la vittoria<br />
del campionato e della supercoppa<br />
ha dimostrato di essere<br />
un tecnico straordinario. Per<br />
quanto riguarda invece la questione<br />
dei giocatori la dirigenza<br />
anche se ancora non si è riunita<br />
per stabilire chi andrà via e chi<br />
La formazione del Rosarno che ha vinto la Supercoppa Calabria<br />
rimarrà sembra scontata la conferma<br />
di tutti i fuoriquota nessuno<br />
escluso. Non mancano però<br />
le richieste per Pantano e<br />
Mazzitelli entrambi visionati<br />
da Società di <strong>serie</strong> A (Mazzitelli<br />
lo vuole il Siena). Anche De<br />
Leo, Starter e Brogno sono sui<br />
taccuini di molti direttori sportivi<br />
ma la Società non cederà<br />
nessuno di questi giovani-<br />
Nei prossimi giorni nell’auditorium<br />
comunale ci sarà una<br />
riunione dove verranno invitati<br />
tifosi e operatori economici e<br />
da lì dovrebbe nascere la nuova<br />
Società sportiva con un consiglio<br />
di amministrazione dove<br />
ognuno sarà chiamato a svolgere<br />
un ruolo a seconda delle proprie<br />
capacità. Il tutto dovrà<br />
convergere verso un solo obiettivo:<br />
quello di tenere il Rosarno<br />
nel campionato nazionale dilettanti,<br />
dopo che in passato ha<br />
anche sfiorato la C2 (sulla panchina<br />
sedeva il compianto Nuccio<br />
Vigliarolo). Adesso per far<br />
bene gli ingredienti ci sono tutti<br />
e chi è rimasto deluso per quanto<br />
è accaduto può stare più che<br />
certo che il Rosarno nel campionato<br />
di <strong>serie</strong> D si farà valere.
30.<br />
LA SICILIA<br />
LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />
Calcio ~ Serie D<br />
Siracusa, adesso tocca al Savoia<br />
Gol di D’Aniello, Palumbo e Bonarrigo<br />
Cosenza liquidato nel secondo tempo<br />
«Bene in difesa<br />
attacco super»<br />
SIRACUSA 3<br />
COSENZA 1<br />
SIRACUSA: Casadei, Lieti (80’ Tomacelli), Chiariello, De<br />
Pascale, Perrelli, Iodice, Nuvoli (64’ Dima), Di M<strong>ai</strong>o (73’<br />
Pellegrino), Palumbo, Bonarrigo. IN PANCHINA: Rimi, Bontempo,<br />
Marcosano, Costanzo. ALL. Paolo Lombardo.<br />
COSENZA: Ioime, Tedesco, Giglio (62’ De Pasquale), De<br />
Rose, Bennardo, Scorrano, Orlando, Calascibetta, Prete,<br />
Ferrentino (60’ Gasparini), Di Sabato. IN PANCHINA: Spingola,<br />
Cucinotta, Sanso, Dieni, Maestri. ALL. Lanni/Toni<br />
Lio.<br />
ARBITRO: Cafari Panico di Cassino, assistenti: Belmonte di<br />
Frosinone e Grisci di Tivoli.<br />
RETI: 17’ D’Aniello, 24’ Prete, 58’ Palumbo, 75’ Bonarrigo.<br />
NOTE: Spettatori tremila e cinquecento. Bloccati dalle forze<br />
dell’ordine tre pullman di tifosi cosentini. Angoli: Siracusa<br />
2, Cosenza 2. Recupero: 2’, 4’. Ammoniti: Perrelli<br />
(8’), Bennardo (10’), Calascibetta (30’). Espulso 80’ Di<br />
Sabato. Allontanato al 67’ Lanni.<br />
SIRACUSA. E’ un Siracusa «grandi firme» che gioca<br />
con tutta la consapevolezza del suo valore, mostrando<br />
di avere, a questo punto, già abbondantemente<br />
digerito gli insegnamenti e i suggerimenti di<br />
Paolo Lombardo, poi festeggiato affettuosamente<br />
(era ora!) nella sua città, nonostante la forza morale<br />
dei giocatori cosentini che almeno per un tempo,<br />
di una gara molto spezzettata e necessariamente<br />
nervosa, riescono a tenere testa alle manovre ordinate<br />
e ragionate degli azzurri. Poi, com’era inevitabile,<br />
nel secondo tempo il Cosenza perde di lucidità<br />
e deve cedere il passo al Siracusa, guidato da un Bonarrigo<br />
particolarmente ispirato, ben affiancato<br />
da Di M<strong>ai</strong>o, almeno sino a quando il fiato l’ha sorretto<br />
e con un coppia d’attacco che è riuscita a non<br />
far rimpiangere l’assenza di Gaetano Romano. Vanno<br />
riconosciuti i meriti dei cosentini che inizialmente<br />
hanno fatto «ballare» la difesa azzurra che ha<br />
dovuto superare diversi momenti di sbandamento<br />
soprattutto Chiariello, alle prese con l’irresistibile<br />
furetto Di Sabato, il migliore dei cosentini.<br />
Bella azione volante (3’) di Bonarrigo che scambia<br />
con Di M<strong>ai</strong>o che cerca inutilmente D’Aniello. Al<br />
7’ passaggio azzardato di Iodice che mette fuori<br />
causa De Pascale: è lesto Di Sabato ad approfittarne<br />
ma sua staffilata sibila radente il palo. Punto sul<br />
vivo il Siracusa si rovescia in avanti e Palumbo cerca<br />
di pescare (11’) in area calabra Nuvoli che non ci<br />
arriva. Quattro minuti dopo ci prova Bonarrigo bravo<br />
a coordinarsi su uno sbilenco rinvio di Scorrano.<br />
E’ l’anticamera del gol che arriva al 17’quando Di<br />
M<strong>ai</strong>o sciabola da metà campo in direzione di Bonarrigo<br />
che, sempre al volo, incrocia dalla parte opposta<br />
per D’Aniello. L’attaccante aretuseo non ha titubanze<br />
e ancora al volo, conclude imparabilmente<br />
all’incrocio dei pali.<br />
Palumbo (19’) cerca il raddoppio, dopo aver<br />
scambiato con D’Aniello ma il suo rasoterra è debole.<br />
Sempre il centravanti azzurro viene cercato (20’)<br />
da Bonarrigo ma è anticipato secco da Bennardo.<br />
Sulla prima azione d’alleggerimento del Cosenza<br />
(24’) arriva come una doccia fredda il pareggio. Di<br />
Sabato salta Chiariello e crossa per Prete, bravo a<br />
nascondere il pallone a Lieti e girare in rete. Il Cosenza<br />
ringalluzzito prova a raddoppiare al 26’ quando<br />
ancora l’ex Di Sabato, approfittando di un corto<br />
PALUMBO REALIZZA LA RETE DEL 2-1, TRASCINANDO IL SIRACUSA ALLA SFIDA CONTRO IL SAVOIA.<br />
[FOTO SIGNORELLI]<br />
rinvio di De Pascale, conclude a volo di poco a lato.<br />
Gli aretusei rispondono (36’) con un conclusione al<br />
volo altrettanto pericolosa di Bonarrigo, lanciato di<br />
precisione da Chiariello. Ancora Cosenza al 44’ con<br />
Prete che sugli sviluppi di un corner, in girata sfiora<br />
il palo e al 46’ c’è la bella conclusione di Di M<strong>ai</strong>o<br />
a sfiorare l’incrocio dei pali.<br />
Ancora pericoloso (54’) il Cosenza con un tiro all’incrocio<br />
dei pali di Orlando che costringe Casadei<br />
ad una difficile intervento. Tre minuti dopo Palumbo<br />
con un piede sulla linea della porta calabra<br />
spreca il possibile raddoppio. Il centravanti si riscatta<br />
dopo un minuto. Si smarca in area per insaccare<br />
di precisione, alla sinistra di Ioime, concludendo<br />
l’azione innescata da Bonarrigo per Di M<strong>ai</strong>o. Il<br />
Cosenza accusa il colpo e stenta a riorganizzarsi. Il<br />
gioco ristagna a centrocampo sino a quando gli<br />
aretusei confezionano il terzo gol (75’) con Bonarrigo<br />
che raccoglie il rinvio della difesa calabra e sfodera<br />
un’altra imprendibile conclusione al volo. Cresce<br />
il nervosismo nelle file cosentine e ne fa le spese<br />
Di Sabato ma gli aretusei controllano sino alla fine<br />
senza difficoltà. E adesso domenica al De Simone<br />
arriva il Savoia di Agovino che ha superato in<br />
trasferta l’accreditato Angri di mister Di Nola.<br />
GIUSEPPE BENANTI<br />
SIRACUSA. Rammarico di Lio e del diesse<br />
Maglie per essere arrivati a ranghi<br />
ridotti a questa sfida mentre Lombardo<br />
si gode la vittoria. «Giusto che vada<br />
avanti il Siracusa - ha commentato<br />
Lio- perché è una società organizzata<br />
sicuramente meglio del Cosenza che è<br />
allo sbando. Peccato che non abbiamo<br />
potuto avere il sostegno dei nostri<br />
tifosi». «Il Cosenza ha giocato - aggiunge<br />
il diesse del Cosenza, Fabrizio<br />
Maglie - sicuramente meglio del Siracusa,<br />
ma hanno fatto la differenza le<br />
assenze della nostra squadra e gli uomini<br />
di qualità della formazione aretusea.»<br />
«Innanzitutto - dice Lombardo che<br />
sprizza gioia, soddisfatto per le acclamazioni<br />
ricevute dei tifosi della sua<br />
città - voglio rendere merito a una<br />
squadra che ha giocato al meglio delle<br />
sue possibilità, soprattutto sotto il<br />
profilo caratteriale. La migliore squadra,<br />
quella cosentina, vista all’opera al<br />
De Simone. Noi abbiamo recitato bene<br />
la nostra parte, nonostante qualche<br />
problema a centrocampo dove gli innesti<br />
di Dima e Perrelli, che non giocavano<br />
da diverso tempo, ci ha creato<br />
difficoltà sulla tenuta atletica. Abbiamo<br />
tenuto bene in difesa e la differenza<br />
sostanzialmente l’hanno fatta i nostri<br />
attaccanti».<br />
GI. BE.<br />
Licata, infermeria vuota L’Acicatena ci crede<br />
LICATA. Anche ieri mattina i giocatori del<br />
Licata si sono regolarmente allenati. Con<br />
quale spirito si apprestano a disputare la<br />
gara d’andata dei play out di <strong>serie</strong> D con<br />
l’Acicatena? «Siamo consapevoli dell’importanza<br />
della sfida - risponde Angelo<br />
Consagra, tecnico del Licata - ma nello<br />
stesso fiduciosi, perché dimostreremo<br />
sul campo di essere più forti e di meritare<br />
la salvezza. Dovremo vincere con un<br />
risultato pieno, aggredire sin da subito<br />
l’avversario e cancellare il ricordo delle<br />
precedenti gare. I miei ragazzi stanno<br />
lavorando sodo e sono molto carichi».<br />
Nessuno all’inizio del campionato<br />
avrebbe immaginato che il Licata, ritornato<br />
dopo tanti anni di assenza in <strong>serie</strong><br />
D, dovesse disputare i play out. Diverse<br />
scelte societarie hanno portato al cambio<br />
di tecnici (Capodicasa e Vassallo) e di<br />
diversi giocatori, smembrando quel<br />
gruppo che aveva vinto meritatamente e<br />
con largo anticipo il campionato d’Eccellenza.<br />
Di quel gruppo, orm<strong>ai</strong>, è rimasto<br />
ben poco, e Consagra avrà il compito di<br />
guidarlo alla conquista della salvezza.<br />
Il Licata si giocherà la permanenza in<br />
<strong>serie</strong> D contro l’Acicatena nell’arco di<br />
due gare. In 180 minuti chi vince rimane<br />
in <strong>serie</strong> D e chi perde scivola in Eccellenza.<br />
Nel corso del campionato le due<br />
squadre hanno pareggiato 1 a 1 a Caltanissetta,<br />
per la squalifica del campo dei<br />
catanesi, mentre nella gara di ritorno a<br />
Licata, l’Acicatena ha conquistato l’intera<br />
posta in palio grazie ad un rigore negli<br />
ultimi secondi di gara. C’è quindi più di<br />
un motivo affinché i gialloblù del presidente<br />
Santamaria dimostrino tutto il loro<br />
valore con una vittoria convincente.<br />
In questi giorni i giocatori stanno lavorando<br />
con molto impegno, svolgendo un<br />
programma atletico specifico. C’è quindi<br />
molto ottimismo nell’ambiente, per recuperare<br />
una stagione travagliata, avara<br />
di soddisfazioni. La squadra, nel corso<br />
delle ultime giornate di campionato, ha<br />
mostrato incoraggianti segnali di ripresa,<br />
sia sul piano del gioco sia sotto l’aspetto<br />
psicologico. A tutto ciò aggiungiamo che<br />
per la prima volta nel corso della stagione<br />
Consagra avrà a disposizione tutti i<br />
giocatori, ad iniziare dagli attaccanti Zalla<br />
e Lasmè, tenuti precauzionalmente a<br />
riposo nelle ultime gare di campionato,<br />
per continuare con Fabio Consagra che<br />
ha giocato per la prima volta nella stagione<br />
alcuni minuti nell’ultima gara di campionato,<br />
e finire con Marco Semprevivo;<br />
c’è più di un motivo quindi per indurre<br />
l’ambiente sportivo licatese a mostrarsi<br />
fiducioso sull’esito del doppio confronto.<br />
Consagra avrà l’imbarazzo della scelta<br />
ma chi andrà in campo darà il massimo.<br />
Anche gli ultras, che da sempre rappresentano<br />
un valore aggiunto, non faranno<br />
mancare il loro contributo di presenze,<br />
cori e coreografie.<br />
GAETANO LICATA<br />
FRANCO SICLARI<br />
ACICATENA. Una cena goliardica, quella<br />
organizzata dal presidente Strano per<br />
la squadra biancorossa, l’altra sera. Ovvio<br />
che il tema della conversazione intessuta<br />
alla fine fosse improntata sui<br />
play out, che impegneranno l’Acicatena<br />
domenica prossima a Licata, con il<br />
ritorno al Polivalente, la domenica successiva.<br />
Ed è su questa atmosfera - un<br />
po’ familiare e un po’ tecnico-caratteriale,<br />
comunque serena e positiva -<br />
che il patron si attarda quando gli chiediamo<br />
come, la squadra, stia vivendo la<br />
vigilia di questo vitale minitorneo:<br />
«Ci ritroviamo ancora una volta in questa<br />
realtà fatta di fiduciosa speranza -<br />
ha detto il prof. Strano - perché non è la<br />
prima volta che la società si trova ad<br />
affrontare esami di questo genere. I<br />
ragazzi dimostrano sufficientemente<br />
volontà e determinazione, coscienti<br />
che si tratta di dare un senso a tutto il<br />
campionato nel breve volgere di centottanta<br />
minuti ed io sono certo della<br />
loro disponibilità a dare il massimo<br />
per la sopravvivenza dell’Acicatena<br />
nella categoria».<br />
Qualcosa di errato, nella conduzione?<br />
«Peccati di inesperienza, forse. Delle<br />
partite che avremmo dovuto vincere e<br />
il cui risultato negativo ha avuto un peso<br />
eccessivo nel bilancio finale. Ma anche<br />
qualche aspetto poco chiaro nella<br />
generalità del campionato, per la strana<br />
metamorfosi di formazioni già condannate<br />
e miracolosamente risorte.<br />
Piuttosto, ho avuto la sensazione di<br />
una squadra, l’Acicatena, composta di<br />
oper<strong>ai</strong> con grande trasporto e volontà,<br />
ma senza un cervello al centro della<br />
formazione che ne sapesse sfruttare<br />
queste loro peculiarità. E, in verità, ho<br />
cercato un "maestro" che avesse tali<br />
potenzialità, ma senza fortuna».<br />
Direzioni tecniche sofferte: perché?<br />
«Obbligate, direi. L’ultima con il prof.<br />
Giuseppe Strano è stata una separazione<br />
dovuta a dei malintesi che avrebbero<br />
potuto, magari, essere chiarite. Ma il<br />
tecnico ha voluto separarsi ed ecco la<br />
necessità di affidare a Cataldi e Stoppa<br />
la conduzione della squadra in questa<br />
vigilia. D’altronde, Cataldi ha sufficiente<br />
esperienza agonistica per caricare a<br />
dovere i ragazzi, mentre Stoppa può<br />
dirigere i lavori con maggiore apporto<br />
di responsabilità».<br />
Cosa, o chi, del Licata, teme in misura<br />
maggiore?<br />
«L’ambiente. Si tratta di un club che ha<br />
conosciuto ben altri palcoscenici che<br />
questo dei dilettanti. Ed è ovvio che i<br />
tifosi aspirino a riconquistare quanto<br />
perduto. Comunque, la nostra stima<br />
per l’avversario ci spinge a dare il massimo<br />
fin dal fischio d’inizio, senza pensare<br />
alla gara di ritorno al Polivalente».<br />
Giarre, si giocherà per vincere Campobello, bruciano 2 sconfitte<br />
GIARRE. Prosegue senza particolari intoppi<br />
la marcia d’avvicinamento del<br />
Giarre alla doppia sfida salvezza con il<br />
Campobello di Mazara che, dopo un<br />
campionato oltremodo sofferto e travagliato<br />
ma tuttavia concluso con tre<br />
vittorie consecutive, vale l’importantissima<br />
permanenza in Serie D. Il tecnico<br />
gialloblù, Rosario Picone, principale<br />
artefice della risalita del Giarre nella<br />
griglia dei play out, sta recuperando<br />
quasi tutti gli infortunati e spera quindi<br />
di poter schierare la formazione<br />
ideale nella gara d’andata, in programma<br />
domenica 20 maggio, a Castelvetrano.<br />
Il trequartista Carmelo Puglisi, ad<br />
esempio, risparmiato negli ultimi turni<br />
di campionato, s’è nettamente ripreso<br />
dagli acciacchi fisici, mentre Fabrizio<br />
Filistad, difensore centrale di grande<br />
personalità e affidamento, ha saltato<br />
precauzionalmente un p<strong>ai</strong>o di allenamenti<br />
la scorsa settimana, ma dovrebbe<br />
recuperare in vista del match di<br />
domenica contro i canarini di Bucaro.<br />
L’unico dubbio è legato alle condizioni<br />
del centravanti Roberto Cortese, che<br />
saranno valutate attentamente durante<br />
la settimana appena iniziata. Picone,<br />
però, dal canto suo ha ritrovato i gol<br />
pesanti di Giuseppe Domicoli (ben<br />
quattro nelle ultime due partite), e<br />
punta tutto sulla rinnovata vena del<br />
bomber gelese.<br />
Il Giarre, è bene ricordarlo anche se<br />
non bisognerà ovviamente cullarsi su<br />
questo aspetto, godrà del vantaggio<br />
BRUNO E CORTESE, GIOCATORI DEL GIARRE<br />
del miglior piazzamento, che gli consentirebbe,<br />
in caso di parità di reti al<br />
termine della doppia sfida, di salvarsi<br />
proprio <strong>ai</strong> danni del Campobello. Federico<br />
Spampinato, presidente giarrese,<br />
ha messo però subito in guardia i suoi,<br />
sottolineando le qualità della formazione<br />
campobellese e la massima considerazione<br />
nutrita, quindi, nei confronti<br />
della compagine di Bucaro. «La<br />
nostra squadra è cresciuta parecchio<br />
nelle ultime giornate di campionato -<br />
ha spiegato il massimo dirigente del<br />
Giarre - sotto il profilo dei risultati abbiamo<br />
raccolto vittorie importanti, che<br />
ci hanno fatto scalare diverse posizioni<br />
in classifica. Ora, però, la concentrazione<br />
e la determinazione dei ragazzi<br />
dovranno restare elevatissime, poiché<br />
il Campobello è una squadra ostica. Il<br />
vantaggio di potersi salvare con due<br />
pareggi? Sbagliamo di grosso se facciamo<br />
calcoli del genere - ha ammonito il<br />
presidente Spampinato - bisognerà<br />
andare a Castelvetrano, domenica<br />
prossima, a giocare a viso aperto con<br />
l’intento di vincere, non possiamo assolutamente<br />
rischiare di cullarci su<br />
questo minimo vantaggio. Sarebbe un<br />
errore gravissimo, ma questo mister<br />
Picone e i ragazzi lo sanno bene, quindi<br />
sono convinto che l’atteggiamento<br />
del Giarre sarà positivo e vincente».<br />
Sabato scorso, intanto, amichevole,<br />
allo stadio Regionale di Giarre, tra la locale<br />
formazione di Picone e la Primavera<br />
del Catania allenata dall’ex giocatore<br />
del Giarre, Pino Irrera, vinta d<strong>ai</strong><br />
gialloblù 1-0. L’impianto di via Olimpia<br />
è stato ieri, inoltre, teatro di un incontro<br />
di beneficenza, organizzato proprio<br />
dalla società di Federico Spampinato,<br />
che ha raccolto con slancio, nonostante<br />
l’imminente impegno dei<br />
play out, l’iniziativa di sensibilizzare<br />
sul tema della donazione degli organi<br />
e dei tessuti. Sono scese in campo due<br />
rappresentative, una composta d<strong>ai</strong><br />
giocatori delle giovanili del Giarre, l’altra,<br />
denominata All Stars Sicilia, formata<br />
da vecchie glorie del calcio professionistico<br />
siciliano. Hanno contribuito<br />
alla realizzazione dell’evento la Usl 3 di<br />
Catania e il Centro regionale trapianti.<br />
FABIO BONANNO<br />
PANATTERI: LA SALVEZZA NEI SUOI GOL<br />
varsi sarà il Giarre per via del miglior<br />
piazzamento in classifica.<br />
«Non vendiamo la pelle dell’orso<br />
prima di averlo abbattuto - afferma<br />
Bucaro -. Sono convinto che i miei<br />
giocatori sono in grado di "vendicare"<br />
le sconfitte subite contro i gialloblù e<br />
festeggiare la salvezza. Ma dobbiamo<br />
giocare come sappiamo perché la<br />
squadra di Saro Picone, nelle ultime<br />
domeniche, ha dimostrato di essere in<br />
gran forma, vincendo tre partite di fila».<br />
Bucaro, che domenica scorsa ha<br />
mandato in campo una formazione<br />
imbottita di under 20, spera di recuperare<br />
Luca Faraone, il cui apporto, a<br />
CAMPOBELLO. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo<br />
minimo della stagione; adesso,<br />
però, dobbiamo completare l’opera».<br />
Giovanni Bucaro, tecnico del Campobello<br />
che domenica scorsa, battendo<br />
il Ragusa, ha ottenuto l’accesso <strong>ai</strong><br />
play out, guarda al doppio confronto<br />
che vedrà i canarini opposti al Giarre<br />
di Rosario Picone.<br />
La gara d’andata si giocherà domenica<br />
al «Paolo Marino» di Castelvetrano,<br />
uno dei tre impianti (gli altri sono<br />
quelli di Mazara e di Alcamo) che in<br />
questa stagione hanno ospitato le partite<br />
casalinghe del Campobello a causa<br />
dell’indisponibilità dello «Stallone<br />
Castro».<br />
«Se l’approccio mentale sarà quello<br />
della partita con il Ragusa - prosegue<br />
il giovane allenatore - allora abbiamo<br />
buone possibilità di spuntarla. Contro<br />
gli azzurri abbiamo dimostrato di avere<br />
tutte le carte in regola per continuare<br />
la nostra avventura in Serie D».<br />
Bucaro non ha dimenticato le due<br />
sconfitte patite in campionato con la<br />
squadra etnea, in particolare quella<br />
casalinga subìta nel match di ritorno:<br />
una battuta d’arresto che ha complicato<br />
enormemente i piani-salvezza<br />
del Campobello, costretto, alla fine, a<br />
doversi accontentare del peggior piazzamento<br />
nella griglia play out. E quindi<br />
ad affrontare lo spareggio dovendo<br />
giocare in casa la prima partita e potendo<br />
contare su un solo risultato, dal<br />
momento che in caso di parità di reti<br />
segnate nel doppio confronto, a salcentrocampo,<br />
può risultare determinante.<br />
Per il resto rientreranno dalla<br />
squalifica il difensore esterno Andrea<br />
Ferdico e i centrocampisti Gianluca<br />
Vasile e Salvatore Bellavia. Ma c’è aria<br />
di conferma per Fedele, in difesa, e<br />
per Carollo come esterno offensivo.<br />
Così come è probabile che Bucaro decida<br />
di schierare nuovamente, sulla<br />
fascia sinistra, il giovanissimo Rosario<br />
Licata, autore di una prestazione<br />
m<strong>ai</strong>uscola e di un gran gol su punizione<br />
contro gli iblei.<br />
Licata, che è un centrocampista<br />
esterno, è stato utilizzato prevalentemente<br />
come laterale difensivo, ma nel<br />
match con il Ragusa è stato riproposto,<br />
con eccellenti risultati, nel suo<br />
ruolo naturale. Il contestuale impiego<br />
di Carollo e Licata potrebbe sbarrare la<br />
strada a Comparato, le cui condizioni<br />
fisiche, però, devono essere adeguatamente<br />
valutate.<br />
Nessun dubbio per quanto concerne<br />
il pacchetto di retroguardia, con la<br />
coppia centrale formata dagli inamovibili<br />
Perricone e Colletto e con Ulma<br />
a completare il reparto. In mediana,<br />
qualora non recuperasse Faraone, spazio<br />
ad uno tra Sanseverino e Trovato;<br />
le altre maglie saranno appannaggio<br />
di Taormina e Mossa.<br />
Il peso dell’attacco, infine, graverà<br />
quasi per intero su Ignazio Panatteri,<br />
capocannoniere della squadra con 14<br />
reti. L’attaccante in vena di grazia è capace<br />
di vincere fa solo in Serie D»<br />
VINCENZO DI STEFANO
LA SICILIA<br />
LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />
48. Siracusa sport<br />
PLAY OFF<br />
AZZURRI<br />
«Il tecnico – dice Acquaviva<br />
interpretando i cori degli<br />
spalti – aveva studiato bene<br />
gli avversari, gli spareggi si<br />
giocano sul filo dello stress»<br />
PALUMBO ESULTA DOPO IL SECONDO GOL, BONARRIGO CORRE VERSO LA CURVA<br />
FINALE COL SAVOIA<br />
(m. b.) Appuntamento<br />
nuovamente allo stadio "Nicola<br />
De Simone" fra sei giorni per la<br />
finale play off del girone I.<br />
Avversario di turno il Savoia di<br />
Agovino che ha sbancato Angri<br />
nell’altra semifinale. Il Siracusa<br />
avrà il vantaggio di giocare<br />
ancora in casa in virtù del miglior<br />
piazzamento in classifica rispetto<br />
<strong>ai</strong> campani nella regular season.<br />
In caso di parità si svolgeranno i<br />
supplementari ed eventuali<br />
<strong>rigori</strong>.<br />
Il Siracusa infrange il tabù-Cosenza<br />
«E’ un successo targato Lombardo»<br />
Nel primo tempo squadra poco incisiva, nella ripresa la svolta<br />
Grande è il clima d’euforia che si respira<br />
nel dopopartita, una volta che il Siracusa<br />
ha vinto meritatamente il primo<br />
confronto dei play off contro un<br />
Cosenza che almeno per un tempo ha<br />
retto con disinvoltura il confronto contro<br />
la squadra di Lombardo. Le valutazioni<br />
sono tutte intrise di una gioia<br />
piuttosto contenuta, perché troppe<br />
sono state le disillusioni negli anni<br />
precedenti. «Una partita com’era facile<br />
prevedere che è stata vinta dalla<br />
squadra - dice Saro Acquaviva,tra i<br />
sempre presenti in tribuna coperta -<br />
che ha esibito maggiormente calma e<br />
razionalità, riuscendo a sfruttare bene<br />
gli errori degli avversari.<br />
«Si vede la mano di Lombardo - ha<br />
aggiunto - che aveva studiato bene il<br />
Cosenza, d’altronde trattandosi di play<br />
off siccome si gioca sul filo dello stress<br />
nervoso alla fine vince, necessariamente,<br />
chi gioca meglio».<br />
E’ un Luigi Salvoldi ancora stravolto<br />
dallo stress nervoso al quale chiediamo<br />
di commentare la vittoria sul Cosenza.<br />
«Volevamo arrivare <strong>ai</strong> play off con<br />
una squadra che fosse motivata e mi<br />
pare per quanto si è visto in campo,<br />
siamo riusciti a cogliere questo intento,<br />
grazie anche a Paolo Lombardo che<br />
è riuscito a stimolare come si conviene<br />
la squadra sia sotto il profilo tecnico<br />
che psicologico. Sono dispiaciuto<br />
per non avere potuto accontentare alcuni<br />
tifosi che sono rimasti fuori dal<br />
"De Simone" ma d’altronde come società<br />
siamo ligi alle disposizioni prefettizie.<br />
Confidiamo che sia ancora più<br />
numerosa la gente aretusea in occasione<br />
della nuova sfida al De Simone<br />
contro il Savoia di Agovino».<br />
Si sofferma a riconoscere il valore<br />
FUORICAMPO<br />
dei vinti e le doti di Paolo Lombardo<br />
l’ex consigliere azzurro, Seby Mangiafico.<br />
«Paolo Lombardo ha saputo leggere<br />
bene la partita inserendo al momento<br />
giusto, gli uomini giusti. C’è da che essere<br />
abbastanza fiduciosi in prospettiva<br />
soprattutto perché torniamo a giocare<br />
in casa e sento di potere reiterare<br />
l’appello a tutti perché vengano, ancora<br />
più numerosi, allo stadio». Da ultimo,<br />
un parere lo facciamo formulare<br />
da un visitatore interessato, Aurnia,<br />
presidente di quell’Acate Modica, che<br />
è stato promosso in D dall’ Eccellenza.<br />
«Bella ed intensa partita che il Siracusa<br />
ha meritato di vincere perché<br />
possiede uomini che fanno la differenza».<br />
GIUSEPPE BENANTI<br />
Gli ex: «Avanti così, tutto è possibile»<br />
Tanti ex sugli spalti del "Nicola De Simone. Fra questi il<br />
«sette-polmoni» di un Modica che ha appena staccato il<br />
biglietto per la <strong>serie</strong> D. Gigi Calabrese sta diventando un<br />
abitudinario dell’impianto di Piazza Cuella, visto che, prima<br />
della gara di ieri, ha seguito anche le sfide con Paternò e<br />
Pomigliano. «Non è stata una bella partita - spiega - ma me<br />
lo aspettavo perché quando la posta in palio è così alta, il bel<br />
gioco spesso viene relegato in secondo piano. Si bada al<br />
sodo, come è giusto che sia. Sotto questo punto di vista,<br />
dopo un primo tempo giocato con il freno a mano tirato,<br />
nella ripresa, il Siracusa ha alzato i ritmi del gioco, pigiando il<br />
piede sull’acceleratore ed andando meritatamente a segno<br />
con Palumbo e Bonarrigo. E’ emersa tutta la differenza di<br />
valori tra le due squadre che, comunque, hanno dato vita ad<br />
una partita valida sotto il profilo agonistico. Sono contento<br />
per il Siracusa che contro questa squadra, comunque, non<br />
ha avuto vita facile». Soddisfatto anche il tecnico siracusano<br />
Maurizio Pellegrino, ex di Catania e, più di recente, Padova in<br />
C1. «Bene così, il Siracusa ha sofferto contro una squadra<br />
tosta e quadrata, ma ha vinto con merito. Primo tempo<br />
giocato con un pizzico di superficialità dagli azzurri che,<br />
però, nella ripresa, sono entrati in campo con un spirito<br />
diverso. Il gol di Palumbo e l’espulsione di Di Sabato hanno<br />
reso semplici le cose ad una squadra che ha dimostrato di<br />
essere superiore al Cosenza». Altro ex di turno il tecnico del<br />
Palazzolo, Lorenzo Alacqua. «E’ stato un fine settimana<br />
denso di soddisfazioni ed emozioni - ha detto - perché dopo<br />
il successo di ieri della mia squadra contro il Villafranca, oggi<br />
gioiamo per la vittoria del Siracusa».<br />
MAURILIO ABELA<br />
IL «DODICESIMO» IN CAMPO<br />
Il ruggito della curva<br />
l’urlo della tribuna<br />
il tifo della gradinata<br />
E la "Anna" tornò a "ruggire". Dopo<br />
il silenzio dell’intero girone di ritorno,<br />
gli ultrà hanno risposto alle richieste<br />
di tutto l’ambiente azzurro,<br />
giocatori compresi (prima del fischio<br />
d’inizio sono andati proprio<br />
sotto la curva a chieder loro sostegno),<br />
di guidare il Siracusa alla conquista<br />
dei play off. Si è temuto lo<br />
sciopero del tifo anche ieri visto lo<br />
striscione "Nel frastuono del nostro<br />
silenzio, la libertà di essere ultrà";<br />
poi, probabilmente sospinti<br />
d<strong>ai</strong> cori della gradinata da parte<br />
del club Azzurro Nicola De Simone<br />
(splendido il colpo d’occhio con i<br />
«Curva Anna» piena e<br />
rumorosa come <strong>ai</strong> vecchi<br />
tempi, ma ieri tutto lo<br />
stadio è stato vicino alla<br />
squadra di Lombardo<br />
tifosi tutti vestiti di blu) e dalle note<br />
del corpo bandistico municipale<br />
che ha fatto il giro di campo iniziale<br />
suonando persino l’inno di Mameli,<br />
la "Anna" è tornata ad essere…"Anna".<br />
E’ mancato il tifo cosentino per<br />
le disposizioni dell’Osservatorio del<br />
Viminale e nonostante questo tre<br />
pullman provenienti dalla Calabria<br />
erano riusciti ad arrivare a Siracusa,<br />
per poi far ritorno a casa su disposizione<br />
della Questura. Gli ultrà<br />
hanno comunque provato a far finta<br />
che ci fossero i silani, tant’è che<br />
hanno esposto uno striscione dal<br />
titolo "Ultras Cosenza, forzata assenza",<br />
schernendo i rossoblu con<br />
dei cori. Poi è stato solo un continuo<br />
incitamento pro Siracusa, ora<br />
dalla "Anna", ora dalla gradinata, a<br />
volte anche dalla tribuna.<br />
Da quest’ultimo settore più rimproveri<br />
che applausi. Il Siracusa ieri<br />
non ha brillato, ha fatto palpitare<br />
parecchio i tifosi e qualcuno era<br />
già sulle scale per far ritorno a casa,<br />
quando Ciccio, uno dei fedelissimi<br />
che si siede nei pressi del settore<br />
vip, gridava "Svegliatevi!". E come<br />
d’incanto Palumbo prima, Bonarrigo<br />
poi, piazzavano l’uno-due che<br />
metteva ko il Cosenza e faceva<br />
esplodere il "Nicola De Simone,<br />
una vera bolgia per l’occasione.<br />
Elettrizzante rivedere il catino<br />
aretuseo stracolmo e rumoreggiante<br />
come <strong>ai</strong> vecchi tempi. Ancor<br />
più bello, sentire il boato della gradinata<br />
al momento del vantaggio<br />
del Savoia e successivamente sentire<br />
lo speaker comunicare il definito<br />
exploit esterno dei bianchi<br />
campani <strong>ai</strong> supplementari. Tutti<br />
contenti, insomma, di affrontare il<br />
Savoia per il fatto che la gara si disputerà<br />
ancora in casa; gli ultrà<br />
della "Anna" (oram<strong>ai</strong> scatenati) a<br />
pochi minuti dalla fine lo hanno<br />
fatto capire a tutto lo stadio con<br />
quel "Noi vogliamo Torre Annunziata",<br />
poco dopo tutti si sono "accodati"<br />
a quel coro, compresa la<br />
dirigenza aretusea rimasta in campo<br />
quando i giocatori erano già abbondantemente<br />
sotto il tunnel. Incollati<br />
alla radiolina, Ciccarone &<br />
company, sono sobbalzati alla vittoria<br />
del Savoia ad Angri. Sembra<br />
girare tutto bene, insomma (ma<br />
facciamo i debiti scongiuri) e il Siracusa<br />
va. Anche se la stampa cosentina,<br />
forse per rendere meno<br />
amara la sconfitta, dirà di aver visto<br />
una sola squadra in campo (la loro)<br />
e un Siracusa brutto, brutto. Ma,<br />
come si dice spesso in questi casi,<br />
meglio brutti e concreti, che belli e<br />
inconcludenti.<br />
MANUEL BISCEGLIE<br />
PLAY-OFF ECCELLENZA<br />
Il cuore del Palazzolo<br />
ha fatto la differenza<br />
LA VACCARA UOMO DEL MATCH<br />
La rete decisiva del<br />
capitano gialloverde<br />
Calogero La Vaccara<br />
Sul campo di Enna, il Palazzolo supera<br />
il Villafranca, secondo ostacolo<br />
nel cammino dei play off.<br />
Un’altra battaglia vinta d<strong>ai</strong> gialloverdi,<br />
che hanno gettato il cuore<br />
oltre l’ostacolo, una prova gagliarda<br />
e generosa, nessuno si è risparmiato<br />
per ottenere questo successo<br />
indispensabile per andare avanti.<br />
La squadra di Lorenzo Alacqua,<br />
s’è trovata malissimo in un terreno<br />
di gioco ove la sfera aveva rimbalzi<br />
imprevedibili, ov’era impossibile<br />
far gioco, un ostacolo in più, oltre<br />
a quello di un avversario che, potendo<br />
contare su due risultati, badava<br />
a difendersi ed a ripartenze<br />
rese pericolose dal fatto che gialloverdi<br />
dovendo attaccare erano costretti<br />
a scoprirsi.<br />
Ne è venuta fuori una gara al<br />
cardiopalmo, con continui capovolgimenti<br />
di fronte. In uno di questi,<br />
il Villafranca otteneva un rigore<br />
che Santino Verde (davvero super<br />
di questi tempi) respingeva. Era la<br />
svolta, aver evitato uno svantaggio<br />
pericoloso, caricava ulteriormente<br />
la squadra, con la rabbia in<br />
corpo perché, in precedenza, La<br />
Vaccara, dopo aver seminato i difensori<br />
avversari, s’era visto respingere<br />
dal portiere un bolide a botta<br />
sicura. Così, nella ripresa, Lorenzo<br />
Alacqua, giocava il tutto per tutto,<br />
gettando nella mischia Impellizzeri<br />
e il bomber degli Allievi, Miraglia,<br />
classe ’90, che faceva perdere la testa<br />
<strong>ai</strong> difensori.<br />
Il Palazzolo attaccava a testa bassa,<br />
gli avversari a difendersi e perdere<br />
tempo, finché arrivava il gol<br />
decisivo a premiare un generosissimo<br />
La Vaccara, capitano-trascinatore<br />
della squadra. Un gol che faceva<br />
esplodere il settore della tribuna<br />
occupato d<strong>ai</strong> tifosi gialloverdi, arrivati<br />
in almeno 400 (tra essi, il sindaco,<br />
il presidente del Consiglio e<br />
parecchi assessori, che hanno pagato<br />
un pullman), che hanno sostenuto<br />
la squadra calorosamente,<br />
con una bella coreografia in gialloverde.<br />
Ed è segno, questo, che la<br />
città crede nel salto di qualità, anche<br />
attraverso il veicolo del calcio.<br />
E la squadra ha risposto come meglio<br />
non poteva, difficile far graduatorie<br />
di merito, anche se un altro<br />
giovane, Teriaca, va imponendosi<br />
sempre più all’attenzione. Sereno<br />
il commento di Lorenzo Alacqua,<br />
che ha azzeccato le mosse giuste,<br />
anche stavolta. «Sapevamo che<br />
sarebbe stata un’altra battaglia -<br />
diceva - acuita dal terreno di gioco<br />
che ha danneggiato la squadra più<br />
tecnica, la nostra, favorendo i lanci<br />
lunghi degli avversari, che badavano<br />
a rompere il gioco. In queste<br />
gare, vince la squadra che ha maggiori<br />
capacità di soffrire e ci crede<br />
di più, <strong>ai</strong>utata da un pizzico di fortuna<br />
che non guasta m<strong>ai</strong>».<br />
ENZO GIARDINA<br />
L’Albatro capace solo di vincere<br />
Pallamano maschile. Chiuso il torneo con l’ennesima affermazione, incombe lo stage in Slovenia<br />
L’Albatro ha già celebrato la promozione<br />
in A1, un mese addietro e da unica indiscussa<br />
dominatrice del girone C di A2 intende<br />
chiudere in bellezza cioè a punteggio<br />
pieno e da imbattuta. Impresa<br />
centrata dopo aver affrontato e battuto<br />
in trasferta il Cosenza (28-22).<br />
<strong>Gara</strong> <strong>decisa</strong>mente alla portata della<br />
squadra allenata da Beppe Vinci tornata<br />
a disporre della coppia Mata Sanchez e<br />
Martin Viscovich, indisponibile nel match<br />
contro il Putignano. «C’era grande voglia<br />
- ha rimarcato il tecnico dell’Albatro<br />
- per l’ultima partita di campionato. Melluzzo,<br />
Calvo e Vasquez erano i giocatori<br />
più in palla, senza trascurare il bulgaro<br />
Lalio Ivanov». Per il bulgaro ex punto di<br />
forza del Rosolini è stata già avviata la<br />
pratica per la naturalizzazione. Indisponibile<br />
per la trasferta in Calabria l’ala<br />
Giovanni Giannone, che verrà senz’altro<br />
utilizzato nel già programmato stage post-campionato.<br />
La squadra siracusana si<br />
concederà le ferie <strong>soltanto</strong> al rientro dallo<br />
stage, programmato in Slovenia a partire<br />
dalla prossima settimana.<br />
Tengono banco anche le vicende agonistiche<br />
della squadra «under 18», che ha<br />
già conquistato la salvezza in <strong>serie</strong> B,<br />
che ha saputo tenere testa in casa a Capo<br />
d’Orlando capolista in un match parecchio<br />
difficile, pur uscendo battuta per un<br />
sol gol di differenza (28-29). La squadra<br />
allenata da Gianni Calvo e Salvo Signorelli<br />
non intendeva,per nulla fungere da<br />
sparring-partner e voleva chiudere in<br />
bellezza.<br />
GI.BE.<br />
MERCOLEDÌ LA CERIMOINIA DI CONSEGNA<br />
A Giuseppe Aiello la Stella d’oro del Coni<br />
Una serata particolarmente<br />
celebrativa<br />
per lo<br />
sport siracusano<br />
sarà vissuta mercoledì<br />
sera nella<br />
sede del Panathlon<br />
Internazional<br />
di Siracusa.<br />
GIUSEPPE AIELLO<br />
L’occasione è<br />
data dalla consegna al dottor Giuseppe<br />
Aiello della "Stella d’oro" del Coni per<br />
grandi meriti sportivi.<br />
"Pippo Aiello - dice il presidente del<br />
Panathlon aretuseo, Pino Corso - è il terzo<br />
siracusano di sempre, dopo il grande<br />
Concetto Lo Bello e il cav. Vincenzo Fazzino,<br />
ad essere insignito del massimo<br />
riconoscimento sportivo del Coni nazionale,<br />
oltre che per semplici meriti atletici<br />
anche per lo stile di vita dedicato interamente<br />
allo sport e <strong>ai</strong> suoi valori eterni".<br />
Ovviamente, il relatore della manifestazione<br />
sarà Pippo Aiello che parlerà<br />
sul tema: "una stella, una vita nello sport<br />
e per lo sport".<br />
Il presidente della Provincia regionale,<br />
Bruno Marziano e il sindaco di Siracusa,<br />
Giambattista Bufardeci, premieranno<br />
Pippo Aiello che ha onorato tutto lo sport<br />
siracusano per oltre cinquat’anni, come<br />
atleta, come dirigente, come esempio<br />
per i giovani. Alla serata, oltre <strong>ai</strong> vertici e<br />
<strong>ai</strong> soci del Panathlon International di Siracusa,<br />
prenderanno parte il presidente<br />
del Coni Elio Gervasi e i componenti della<br />
Giunta provinciale del Coni.<br />
GIUSEPPE ALOISIO<br />
Protagonisti anche a Cosenza con Viscovich e Sanchez<br />
E’ en-plein. Come da copione, l’Albatro ha espugnato il campo di Cosenza (28<br />
a 22 il risultato finale), chiudendo il campionato di A2 a punteggio pieno. Sono<br />
66 i punti conquistati nelle ventidue gare di un torneo dominato in lungo<br />
e in largo. E’ la terza promozione che la squadra siracusana conquista, nella<br />
sua storia, vincendo tutte le partite. La prima nel 1997-98 portò gli azzurri, con<br />
Aldo Modica (l’attuale presidente) nelle vesti di allenatore, dalla <strong>serie</strong> C alla<br />
B. Nel 2004-2005 il salto dalla B alla A2 con Vinci allenatore. La storia si è ripetuta<br />
anche quest’anno. Evidentemente questa squadra, questa società, ha<br />
nel suo dna campionati interpretati con il ruolo di stratosferica protagonista.<br />
A Cosenza ennesima grande prestazione degli aretusei, scesi in campo in<br />
formazione rimaneggiata. Viscovich e Sanchez hanno fatto ancora una volta<br />
la differenza, ma una nota di merito particolare meritano il giovanissimo Attardo<br />
(esordio con gol per lui) e Francesco Triolo, che ha fatto l’esordio nell’ultima<br />
giornata. Dopo un buon primo tempo, gli azzurri hanno alzato i ritmi nella<br />
ripresa grazie alla difesa aggressiva impostata da Peppe Vinci. Per gli aretusei<br />
è stato agevole condurre la vittoria contro una squadra non trascendentale.<br />
Da sessant’anni nel mondo dell’atletica leggera<br />
Da quasi 60 anni nel mondo dello sport, Giuseppe Aiello, oggi è un signorile<br />
e pimpante settantaduenne con un invidiabile curriculum sportivo alle<br />
spalle che giustifica pienamente la medaglia d’oro del Coni, conferitagli<br />
dal presidente Gianni Petrucci.<br />
L’atletica leggera è sempre stata la sua passione. Dal 1948 al 1953 ha<br />
corso a livello provinciale e regionale la staffetta 4x4, le campestri, i 400<br />
e gli 800 ostacoli, distinguendosi per impegno e vigoria. «Le vittorie di<br />
quei tempi - dice Aiello - avevano un altro sapore, perché era un altro<br />
mondo».<br />
Poi è stato presidente provinciale e regionale (90-92) della Libertas,<br />
ideatore nel ’95 dei Giochi Libertiadi nazionali e dirigente. La sua più bella<br />
creatura è stata la Libertas Athlon di atletica: l’unica squadra «civile» di<br />
<strong>serie</strong> A maschile e femminile che dal ’92 al ’98 ha militato sempre in A. Nel<br />
’98 l’Athlon Siracusa vinse la Coppa Italia maschile e il bronzo femminile.<br />
Dopo una parentesi politica (presidente della Provincia nel biennio ’86-<br />
87), oggi Aiello è sempre alla guida delle Società Libertas siracusane.<br />
G.A.
Lunedì 14 Maggio 2007<br />
Per il Brindisi il gol di Verolino, ma non basta a Giusto e soci<br />
Aversa, doppio De Palma<br />
AVERSA NORMANNA Del Giudice, Balestrieri, Ciotola, Avolio, Di Girolamo, Caruso,<br />
Zolfo, Romaniello, Prisco,(38'st Longo), De Palma, Rosi (46'st Ferraro). A disp.: Granata,<br />
Maddaloni, Esposito, Bucciarelli, Ferraro, Longo, .Ingenito All.: Boccolini.<br />
BRINDISI Musella, Rosciglione,(13' Pt Frascaro) Barca, Corleo, Di Pietro, Corazzini,,<br />
Greco,(1' st Perez) Potenza,(16'st La Dogana) Falconieri, Lo Russo, Verolino, A disp.:<br />
Luperto, Catalano, Toscano, Frascaro, La Dogana, Romano,Perez. All.:Giusto.<br />
ARBITRO: Corradini di Macerata.<br />
RETI: 8' Pt De Palma, 14' Pt.De Palma, 18' Pt.Verolino.<br />
AVERSA va <strong>ai</strong> triangolari, ma applausi al Brindisi oper<strong>ai</strong>o orfano di tanti nomi illustri ma<br />
che ha onorato l'impegno. «Una stagione indimenticabile che ancora non si è conclusa,<br />
ma abbiamo già raggiunto gli obiettivi minimi che ci eravamo preposti". Il presidente<br />
dell'Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri fa un primo bilancio di quella che è<br />
sicuramente la stagione più esaltante del calcio aversano. "La conquista della Coppa Italia<br />
ci ha permesso di incontrare realtà calcistiche nuove per l'Aversa. Siamo riusciti a battere<br />
squadre come Viareggio e Rodengo S<strong>ai</strong>ano che hanno meritatamente conquistato la<br />
promozione in C2 nei loro rispettivi gironi. Alla squadra toscana e lombarda vanno i nostri<br />
complimenti per aver raggiunto il prestigioso traguardo. Vorrei ringraziare tutte le persone<br />
che hanno collaborato all'esito positivo di questa stagione. In questo campionato abbiamo<br />
onorato lo sport, sia per la qualità e la civiltà dei nostri tifosi e sia per l'organizzazione<br />
societaria, ma anche per come abbiamo affrontato le partite. Lo dimostra il fatto, ad<br />
esempio, che contro l'Altamura abbiamo disputato una partita regolare, nonostante che i<br />
pugliesi già all'epoca non avevano quasi più niente da chiedere al campionato. Questo ci<br />
fa onore e ci riempie di soddisfazioni, perché il risultato che abbiamo raggiunto lo abbiamo<br />
raggiunto sul campo"