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25/09/2006 Campionato 2aGiornata: Gironi B - C - serie d news

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XXVI CALCIO SERIE D Quotidiano Nazionale LUNEDÌ <strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

SERIE D GIRONE B<br />

FLOP SOLO 150 SPETTATORI AL "DERBY" IN TRASFERTA<br />

Olginatese, stop contro il quotato Como<br />

Sul neutro di Trento, vittoria meritata dei lariani grazie ad un acuto di Shala<br />

di GIANNI RIVA<br />

— TRENTO —<br />

SUL "NEUTRO" di Trento<br />

vittoria meritata del Como<br />

che ha dimostrato il suo ottimo<br />

potenziale, anche se aiutato<br />

da un'infortunio di gioco degli avversari,<br />

contro un'Olginatese che<br />

comunque ha ben figurato contro<br />

la quotata squadra di Falsettini.<br />

LA CRONACA. Al 14mo va in<br />

rete il Como. A circa metà campo<br />

il bianconero Cinetti scivola perdendo<br />

il pallone. Lesto era Shala<br />

a prendere la sfera e portarsi nell'<br />

area dei lecchesi e battere il portiere<br />

Passoni in uscita dalla propria<br />

porta per salvare. Quattro minuti<br />

più tardi occasione per l'Olginatese<br />

per il pareggio. Da una battuta<br />

d'angolo di Sacchi il pallone veniva<br />

destinato a Bonacina (fra i migliori)<br />

che a sua volta lo smistava<br />

a Cinetti. Il fantasista non era fortunato<br />

in quanto la sua conclusione<br />

diretta in porta veniva "stoppata"<br />

dalla retroguardia lariana. Tutto<br />

sommato è stato un primo tempo<br />

equilibrato.<br />

COME avvenuto nella ripresa<br />

ma con un'Olginatese un tantino<br />

più determinata. Non molte le<br />

azioni degne di cronaca anche se<br />

le due squadre si sono impegnate.<br />

Da segnalare fra le note significative:<br />

al 32mo l'ex di turno Battaglino<br />

(l'anno scorso ad Olginate) nel<br />

cercare di dare un dispiacere alla<br />

sua ex squadra. Il diagonale destinato<br />

in porta veniva respinto dall'<br />

ottimo Passoni. Proteste per i<br />

bianconeri al 43mo sulla punizione<br />

battuta dall'interessante Sacchi.<br />

I lecchesi si sono lamentati<br />

con l'arbitro per un fallo di mano<br />

da parte della difesa comasca. L'arbitro<br />

malgrado le loro vibranti<br />

proteste faceva proseguire il gioco,<br />

sino al suo triplice fischio finale.<br />

Se il Como ottiene la sua seconda<br />

vittoria consecutiva in quest'avvio<br />

di stagione rimane per l'Olginatese<br />

la delusione per non aver<br />

disputato il match sul terreno di<br />

casa. Secondo il calendario il confronto<br />

doveva giocarsi fra le mure<br />

di casa ma questo non è stato possibile<br />

per "ragioni di sicurezza"<br />

espresse dalla Digos, non per probabili<br />

scontri fra le opposte tifo<strong>serie</strong><br />

ma la paura di incidenti fra gli<br />

ultras del Como e quelli del Lecco.<br />

Inconcepibile. Le due squadre<br />

hanno dovuto "sobbarcarsi" fra andata<br />

e ritorno oltre 500 km subendo<br />

anche aggravi di spese. Risultato:<br />

spettatori ieri al comunale<br />

trentino 150.<br />

In azione il centrocampista<br />

dell’Olginatese,<br />

Grendele, fra i migliori<br />

nella sfida persa di misura<br />

ieri contro il Como (Cardini)<br />

OLGINATESE - COMO 0-1<br />

(0-1) RETE: 14 pt Shala (C)<br />

OLGINATESE: Passoni 6,5,<br />

Radaelli 6, Dinardo 6,5, Agostinelli<br />

6, Malgrati 6,5, Grendele<br />

6.5, Bonacina 7 (37 st Pirola<br />

s,v), Cinetti 6,5 (1 st Cattaneo<br />

6), Sacchi 6,5, Comi 6, Capoferri<br />

6(12 st Caruso 6). All: Dell'Orto<br />

6,5. COMO: Sangiorgio 6,<br />

Schepis 6,5, Carrofiello 6,5,<br />

Sgrò 6,5, Gruttadauria 6,5, Merlin<br />

6, Greco 6.5, Marinucci 6,5,<br />

Shala 7 (26 st Bernardi 6), Battaglino<br />

6 (36 st Guidetti s.v), Terraneo<br />

5,5. All: Falsettini 6,5.<br />

ARBITRO: Penno di Nichelino<br />

6<br />

TURATE-MERATE 3-1<br />

Pomeriggio di gloria: si esaltano Petrone e Melosi<br />

— RESCALDINA (Milano) —<br />

ESORDIO CASALINGO vincente per<br />

la Salus Turate; sul campo di Rescaldina<br />

(dato che quello turatese non è omologato<br />

per il <strong>Campionato</strong> nazionale dilettanti)<br />

i biancazzurri di mister Zioli hanno superato<br />

piuttosto nettamente il Merate. Infatti oltre<br />

ai tre gol, segnati da Petrone (doppietta) e<br />

dall'eterno Melosi, i padroni di casa hanno<br />

sbagliato almeno un'altra mezza dozzina di<br />

chiare occasioni. Pronti, via ed è subito Petrone<br />

(nella foto) a salire in cattedra: al 10' sfrutta<br />

al meglio un'insistita iniziativa di Arena<br />

sulla destra ed al 24' è servito da un delizioso<br />

assist di Carbone che deve solo essere messo<br />

alle spalle di Biffi. Il Merate reagisce, e al 34'<br />

dimezza le distanze con un rigore trasformato<br />

da Guzzetti. Al 27' della ripresa il gol della<br />

sicurezza per i padroni di casa, con Melosi.<br />

TURATE-MERATE 3-1 (2-1)<br />

RETI: 10' e 24' pt. Petrone, 34' pt. Guzzetti (rigore),<br />

27' st. Melosi.<br />

TURATE: Busicchio 6; Brizzolara 6,5, Sponga<br />

6, Broccanello 6,5, Ghionna 6,5, Melosi 7,<br />

Anzano 7 (45' st. Marelli sv.), Arena sv. (<strong>25</strong>' pt.<br />

Gallini 6,5), Petrone 7,5 (36' st. Fava sv.), Mavilla<br />

6, Carbone 6,5. All. Zioli 6,5.<br />

MERATE: Biffi 6,5; Cambiaghi 6 (40 pt. Crusco<br />

6), Bertoncelli 5,5, Guzzetti 6,5, Quaglia 6<br />

(30' st. Sala sv.), Brunetti 5,5, Capetti 6, Pilat 6<br />

(19' st. Terruzzi 6), Collu 5,5, Mora 6, Sangi<br />

5,5. All. Bolis 6.<br />

ARBITRO: Giannotta di Brindisi 6.<br />

Maurizio Magnoni<br />

USO CALCIO CARAVAGGIO-SOLBIATESE 4-3<br />

Gol, rigori e traverse: è qui lo spettacolo<br />

Alla fine sorridono soltanto i bergamaschi<br />

— CARAVAGGIO —<br />

CHE PARTITA. I bergamaschi del Calcio-Caravaggio<br />

colgono la loro prima vittoria, dopo<br />

una gara ricca di emozioni, ma di poca logica<br />

tecnico-tattica. Buon avvio dei locali, ma al primno<br />

affondo sono gli ospiti a passare con Rora, che servito<br />

da Marsich, infilava con un bel diagonale Colleoni.<br />

Pronta reazione bergamasca e al 13’ ottima è la<br />

parata di Zecchini su Germani, che però fa centro al<br />

20’, sfruttando un cross di Bernardi. Gioia effimera.<br />

Passa un minuto e Rota raccogliendo una corta respinta<br />

della difesa, fa partire una conclusione che supera<br />

Colleoni; 1-2. Non ci sono soste. Passa anora un<br />

minuto e i locali guadagnano un calcio di rigore, per<br />

un fallo ai danni di Bermardi; dal dischetto Manzini<br />

centra il momentaneo pareggio.<br />

NON C’È TREGUA. Al 27’ il solito Rora, colpisce<br />

la traversa, mentre al 35’, una sgroppata di Manzini,<br />

viene fermata fallosamente in area. Altro penalty,<br />

per i locali, altra trasformazione di Manzini, ora in<br />

vantaggio. Il primo tempo regala emozioni a ripetizione:<br />

al 42’ Torri si libera e insacca il 4-2. Nella ripresa,<br />

il tema non cambia. Un miracolo di Colleoni<br />

al 6’ su Marsich evita la terza rete ospite, che però<br />

arriva su rigore, trasformato da Marsich al 13’. Il resto<br />

della gara è palpitante ma il risultato non cambia<br />

più.<br />

USO CALCIO CARAVAGGIO-SOLBIATESE<br />

4-3 (4-2). RETI: pt 11’ Rota, 20’ Germani, 21’ Rota,<br />

22’ Manzini (rig.), 35’ Manzini (rig.), 43’ Torri, st 13’<br />

Marsich (rig). CALCIO CARAVAGGIO: Colleoni<br />

6, El Begri 5,5 (14’ st Chiodini 6), Galimberti 5,5,<br />

Manzoni 6 (22’ st Recalcati sv), Sonzogni 5,5, Forlani<br />

5,5, Panzeri 6,5, Germani 7, Torri 6 (32’ st Ferrari<br />

sv), Bernardi 6,5, Manzini 7. All. Chierico. SOLBIA-<br />

TESE: Zecchini 6, Tino 5,5 (1’ st Saladino 6,5), Musolino<br />

7, Romualdi 5 (13’ st Pasinelli 6,5), Albizzati<br />

6, Di Gioia 6, Marsich 7, Rota 7, Lenzoni 6,5, Finazzi<br />

6,5, Andriulo 6 (27’ st Di Iorio 6). All. Bacchin.<br />

ARBITRO: Zambelli di Brescia<br />

RENATE-VILLACIDRESE 2-1<br />

La grande fatica dei milanesi<br />

alla fine è premiata da Raneri<br />

— RENATE (Milano) —<br />

TRE PUNTI ATTESI, cercati<br />

e arrivati. I neroazzurri<br />

hanno avuto il loro riscatto<br />

dopo la sbandata d'esordio, conducendo<br />

una buona gara offensiva e<br />

lasciando poco margine ai sardi.<br />

L'unica pecca è non aver sfruttato<br />

ulteriori occasioni nel corso della<br />

gara. La prima rete arriva su un ricamo<br />

d'angolo: Capitan Serio batte<br />

il corner, sponda di Commisso e<br />

testa di Palumbieri. Nei primi 15'<br />

della ripresa gli ospiti hanno il sopravvento<br />

e ripristinano la parità:<br />

al 7', nel giro di pochi secondi<br />

Mancosu sfreccia verso Tusino<br />

per due volte e imbrocca il gol alla<br />

seconda. I padroni di casa però<br />

non fanno il bis di Merate e reagiscono<br />

riprendendo il controllo e il<br />

vantaggio: al 26' Fossati trova libero<br />

Curioni, questo gira per Raneri,<br />

che centra la rete.<br />

RENATE-VILLACIDRESE 2-1<br />

(1-0) RETI: pt 24' Palumbieri; st<br />

7' Mancosu, 26' Raneri RENATE:<br />

Tusino 6.5, Fossati 6, Palumbieri<br />

7, Manzo 7, Serio 6.5, Commisso<br />

6.5, Scavo 6.5 (15' st Pirola 6), Curioni<br />

6, Raneri 7 (39' st Borghi<br />

s.v.), Piro 6 (15' st Ancora 7), Bisceglia<br />

6.5. All.: Barbieri 7. VILLA-<br />

CIDRESE: Santoro 5.5, Pinna 5<br />

(21' st Strinna s.v.), Marci 5.5, Balleello<br />

6, Lasagni s.v. (26' pt Basciu<br />

6.5), Porcu 6, Stefanini 6 (4' pt Garau),<br />

Sanna 6.5, Iannini 6, Gavioli<br />

6, Mancosu 7.5. All.: Sibilia 6. AR-<br />

BITRO: Mondin 6.52 NOTE:<br />

espulsi Bisceglia 43’ st e Sibilia<br />

30’.<br />

Emilia Iuliano


32<br />

SPORT<br />

Lunedì<br />

<strong>25</strong> settembre <strong>2006</strong><br />

Serie<br />

LA PARTITA Dopo le polemiche per il cambiamento di sede, gli azzurri hanno battuto l’Olginatese: divide la vetta con i sardi<br />

Il Como fa sul serio: scappa con l’Alghero<br />

Successo sul neutro di Trento contro l’Olginatese: decide un gol di Shala, ancora trasformato in punta<br />

OLGINATESE 0<br />

COMO 1<br />

Marcatore: al 14’ del p.t. Shala.<br />

OLGINATESE: Passoni, Radaelli, Binardo, Agostinelli, Malgrati,<br />

Grendele, Ballacina (al 37’ st Pirola), Cinetti (al 1’ st Cattaneo), Sciacchi,<br />

Comi, Capoferri (al 12’ st Caruso). All. Dell’Orto.<br />

COMO: Sangiorgio, Schepis, Carrafiello, Sgrò, Gruttadauria, Merlin,<br />

Greco, Marinucci, Shala (al 26’ st Bernardi), Battaglino (al 36’ st Guidetti),<br />

Terraneo. All. Falsettini.<br />

Arbitro: Penno di Nichelino.<br />

TRENTO In uno stadio semideserto con un’atmosfera quasi<br />

irreale Il Como batte l’Olginatese, a Trento, grazie a una rete<br />

di Shala. Una rete che ha deciso la partita arrivata su un<br />

infortunio di Cinetti capitato appena fuori dall’area: gol che<br />

alla fine ha dato la vittoria al Como. Una partita che sarà ricordata<br />

soprattutto per l’incredibile decisione di far giocare<br />

la gara a Trento. Una situazione che addirittura ha portato<br />

a una presa di posizione dura da parte del presidente<br />

della Lega di <strong>serie</strong> D Punghellini, come leggete a parte, che<br />

ha persino chiamato in causa il ministro dell’Interno. Il Como,<br />

dunque, centra il secondo successo su due partite, scattando<br />

in avanti con l’Alghero, ambedue a punteggio pieno.<br />

Un grido di forza, un ruggito per mettere in chiaro per bene<br />

una cosa: il Como è vivo, parte da una idea di calcio studiata<br />

attentamente, sta già cercando di ritagliarsi un ruolo da<br />

protagonista. Ruolo scontato, quasi necessario. La squadra<br />

azzurra ha vinto con una rete segnata dall’albanese riadattato<br />

nel ruolo di attaccante puro. Anche questo un esperimento<br />

che evidentemente sta dando qualche frutto. Ha battuto<br />

un’Olginatese generosa, che ha pagato troppo assenze<br />

di Savarese e Mazzini in attacco. Va detto che solo dopo l’espulsione<br />

affrettata di Comi, il Como ha legittimato la sua<br />

supremazia territoriale ma nel finale i bianconeri hanno reclamato<br />

a lungo un calcio di rigore con l’arbitro, per un fallo<br />

di mano commesso da un giocatore posizionato nella barriera<br />

del Como, che era saltata su un calcio di punizione di<br />

Sacchi.<br />

La partita non è che abbia entusiasmato il poco pubblico<br />

presente: troppe pause, troppi sbagli da entrambi le formazioni<br />

e al di là di alcuni spunti la partita non è mai decollata.<br />

Ma alla fine è il risultato che conta, e il Como con questa<br />

vittoria allunga la sua striscia vincente e rimane a punteggio<br />

pieno in testa alla classifica, per la gioia dei tifosi azzurri<br />

giunti anche sin quassù.<br />

Cronaca: nel primo tempo, al 3’, Greco tenta di sorprendere<br />

Passoni con un tiro di 20 metri ma la palla esce di poco.<br />

Al 7’ Sacchi riceve in area un cross di Bonacina: stop di<br />

petto e tiro al volo ma la palla esce di pochissimo. Al 14’ il<br />

Como è in vantaggio: Cinetti scivola e perde palla tra il centrocampo<br />

e la difesa, Shala ne approfitta e si incunea nella<br />

difesa, salta Passoni e deposita in rete. Bella esecuzione,<br />

pur se favorita da uno svarione avversario. Al 18’ l’Olginatese<br />

è vicina al pareggio: calcio d’angolo di Sacchi, Bonacina<br />

prolunga di testa la palla a Cinetti solo in area, ma il<br />

centrocampista perde l’attimo per mettere in rete e la difesa<br />

azzurra allontana.<br />

Secondo tempo: Terraneo al 6’ è strattonato in area di<br />

Grendele, forse c’erano i presupposti per un calcio di rigore,<br />

ma l’arbitro fa proseguire. Al 20’ di nuovo Terraneo apre<br />

per Shala che, al limite dell’area, fa partire una bordata che<br />

esce di poco dal lato. Al 24’ viene espulso Comi, rosso diretto<br />

per un fallo di Carrafiello. Al 32’ Battaglino si accentra<br />

in area, gran diagonale, ma Passoni con la punta delle dita<br />

mette in angolo. Al 43’ protesta bianconere: punizione<br />

calciata da Sacchi, la difesa respinge con un braccio, l’arbitro<br />

non fischia il calcio di rigore ma fa proseguire.<br />

Giuseppe Riva<br />

Esordio casalingo - sul campo di Rescaldina - festeggiato con una bella gara e un risultato importante: primi punti della Salus in D<br />

Il Turate si mette a suo agio, il Merate è travolto<br />

TURATE 3<br />

MERATE 1<br />

Marcatori: Petrone al 10’ e 24’<br />

pt; Guzzetti su rigore al 33’ pt;<br />

Melosi al 27’ st.<br />

TURATE: Buscicchio, Brizzolara,<br />

Sponga, Broccanello,<br />

Ghionna, Melosi, Anzano (Marelli<br />

45’ st), Arena (Gallini 23’ pt),<br />

Petrone (Fava 36’ st), Mavilla,<br />

Carbone. (Impagnatiello, De<br />

Luca, Bonetti, Puleo). All. Zilio.<br />

MERATE: Biffi, Cambiaghi<br />

(Crusco dal 39’ pt), Bertoncelli,<br />

Guzzetti, Quaglia (Sala dal 36’<br />

st), Brunetti, Capetti, Pilat (Terruzzi<br />

dal 18’ st), Collu, Mora,<br />

Sangi. (Bertola, Lentini, Ravasi,<br />

Gentile). All. Bolis.<br />

Arbitro: Giannotta di Brindisi.<br />

Note - Ammoniti: Melosi, Anzano,<br />

Broccanello, Brunetti, Bertoncelli.<br />

Angoli: 4-2 per il Merate.<br />

Spettatori: <strong>25</strong>0 circa.<br />

RESCALDINA (ls) Miglior<br />

esordio casalingo non poteva<br />

esserci per il Turate, che<br />

coniuga al meglio risultato<br />

e prestazione imponendosi<br />

meritatamente ai danni del<br />

Merate. Prestazione da 7 in<br />

pagella per la Salus che grazie<br />

ad una difesa attenta e<br />

ad un attacco pungente e<br />

cinico intasca i primi 3<br />

punti della sua avventura<br />

in <strong>serie</strong> D. L’undici turatese<br />

parte subito di gran carriera:<br />

al 2’ Petrone - imbeccato<br />

da Carbone - si invola tutto<br />

solo verso la porta avversaria<br />

ma è Biffi, con gran tempismo,<br />

a negargli la rete.<br />

L’appuntamento con il gol è<br />

solo rimandato di qualche<br />

minuto: al 10’, infatti, la<br />

premiata ditta Arena- Petrone<br />

costruisce il vantaggio<br />

della Salus: cross dalla<br />

sinistra del centrocampista<br />

classe ’88 e Petrone, ben appostato<br />

in area, non fallisce<br />

il colpo dell’1-0. Gli ospiti<br />

si fanno vedere solo con<br />

qualche percussione di Capetti<br />

sulla fascia destra ma<br />

è il Turate ad affondare i<br />

colpi. Al 19’ Carbone serve<br />

una palla col contagiri ad<br />

Anzano ma Biffi abbassa la<br />

saracinesca; al 24’, sugli<br />

sviluppi di una bella azione<br />

manovrata, i biancoblu trovano<br />

il raddoppio: Carbone<br />

è la mente e Petrone il braccio,<br />

con l’attaccante di casa<br />

che scatta sul filo dell’offside<br />

e infila l’incolpevole Biffi.<br />

Il Merate abbozza una timida<br />

reazione e al 33’ dimezza<br />

lo svantaggio grazie<br />

al rigore trasformato da<br />

Guzzetti per un fallo in area<br />

di Broccanello su Collu.<br />

La ripresa regala qualche<br />

sbadiglio di troppo ma sono<br />

sempre i padroni di casa<br />

a rendersi più pericolosi: al<br />

10’ Mavilla spedisce incredibilmente<br />

alto sopra la traversa<br />

un cross pennellato<br />

dalla sinistra di Petrone e al<br />

20’ un tiro dalla destra di<br />

Gallini viene deviato in<br />

corner da Biffi. Il Merate<br />

non punge e al 27’ la squadra<br />

di Zilio ne approfitta<br />

per chiudere i conti: dalla<br />

fascia sinistra Anzano serve<br />

Carbone che dal cuore dell’area<br />

tocca di fino la palla a<br />

Melosi, il cui tiro di potenza<br />

si insacca alle spalle di<br />

Biffi per il definitivo 3-1.<br />

Samantha Pini<br />

POLEMICHE E COMMENTI<br />

Punghellini attacca: «Spostamento assurdo, chiamerò il ministro». Falsettini: «Ok così»<br />

ROMA «Esprimo tutta la mia<br />

comprensione e solidarietà alla<br />

società dell’Olginatese e ai suoi<br />

tifosi per questo disagio causato<br />

da un intervento delle autorità<br />

preposte all’ordine pubblico, ritenendo<br />

il provvedimento adottato<br />

di diniego sull’utilizzo dell’impianto<br />

di Solbiate Olona<br />

inaudito, inacettabile e vergognoso».<br />

Il presidente della <strong>serie</strong><br />

D William Punghellini si schiera<br />

apertamente con i tifosi dell’Olginatese<br />

costretti a seguire la loro<br />

squadra in campo neutro a<br />

220 chilometri di distanza dalla<br />

sede per motivi di ordine pubblico.<br />

«Lo stesso stadio di Solbiate<br />

- spiega Punghellini - è<br />

provvisto di regolare agibilità e<br />

non vi erano precedenti o comunque<br />

rivalità accese tra i tifosi<br />

dell’Olginatese e del Como per<br />

giustificare il divieto di disputa<br />

della gara su quell’impianto. È<br />

inaccettabile che le Prefetture e<br />

le Questure abbiano vietato quest’incontro<br />

adducendo pericoli<br />

per l’ordine pubblico determinati<br />

dai tifosi del Lecco e del Varese<br />

che appartengono alla lega di<br />

<strong>serie</strong> C e quindi, di fatto, si è discriminata<br />

la la Lega Dilettanti<br />

con un provvedimento che ha<br />

prodotto un danno considerevole<br />

al campionato di <strong>serie</strong> D». «Lo<br />

Stato italiano - rincara Punghellini<br />

- di fatto ha abdicato ai propri<br />

doveri nei confronti del calcio<br />

dilettantistico che merita<br />

maggiore rispetto e che ha gli<br />

stessi diritti di quello professionistico.<br />

Questa vicenda non finirà<br />

qui perchè - conclude il presidente<br />

della <strong>serie</strong> D - provvederò<br />

immediatamente a far giungere<br />

una vibrata nota di protesta<br />

al ministro dell’Interno Giuliano<br />

Amato».<br />

Sin qui la polemica sul campo.<br />

Poi, la partita. Dagli spogliatoi<br />

del Como esce mister Falsettini<br />

sorridente. Vittoria meritata?<br />

«Direi di sì, per le occasioni<br />

create sicuramente comunque<br />

abbiamo trovato di fronte un’ottima<br />

squadra con dei giovani<br />

davvero validi. Dispiace solo di<br />

averla giocata a 200 km da casa:<br />

spero che in Federazione cambi<br />

qualche cosa, credo che queste<br />

siano scelte incredibili, come è<br />

Gli azzurri esultano dopo il gol di Shala che deciderà il match<br />

La squadra del Merate ha subìto la sconfitta contro il Turate<br />

Il capitano Capetti a terra, simbolo della sconfitta del Merate<br />

■ SPOGLIATOI<br />

Zilio felice ma polemico:<br />

«Un altro rigore contro...»<br />

RESCALDINA - (S.Pi.) A fine partita il volto<br />

di Domenico Zilio dice più di mille parole;<br />

la tensione accumulata durante tutta<br />

la gara lascia lentamente il posto ad<br />

un timido sorriso ed è così che inizia la disamina<br />

del match da parte del tecnico turatese:<br />

«Siamo soddisfatti per il risultato e anche<br />

per la prestazione, cosa che non era invece<br />

accaduta la scorsa settimana. Soprattutto<br />

nel primo tempo abbiamo creato<br />

molte palle gol, anche se non siamo stati<br />

capaci di chiudere subito i conti. Non<br />

voglio essere sempre polemico - prosegue<br />

Zilio - ma ho qualche dubbio sul rigore<br />

che ha riaperto la gara; due rigori contro<br />

in due giornate fanno quantomeno<br />

pensare…».<br />

Chiusa la piccola parentesi dedicata all’arbitraggio,<br />

il mister della Salus torna a<br />

guardare nel proprio “cortile”: «Nella ripresa<br />

siamo stati bravi a controllare la<br />

partita; abbiamo creato ancora un paio di<br />

occasioni e chiuso ogni discorso con Melosi.<br />

Sono soddisfatto, soprattutto perché<br />

ho visto nei ragazzi quella motivazione e<br />

quella voglia che avevo chiesto prima della<br />

partita».<br />

Onore ai vincitori viene riconosciuto anche<br />

da parte degli avversari del Merate,<br />

con mister Bolis sconsolato ma obiettivo:<br />

«Il Turate ha saputo meritare il successo<br />

ma noi siamo stati troppo ingenui. Nei primi<br />

e decisivi venticinque minuti abbiamo<br />

concesso troppo ai loro attaccanti, che<br />

difatti sono riusciti puntualmente a punirci.<br />

Le assenze non giustificano la scarsa<br />

qualità della nostra prestazione e non<br />

possiamo permetterci errori del genere<br />

specialmente nelle fasi iniziali di una<br />

gara».<br />

CLASSIFICA<br />

I RISULTATI<br />

ARZACHENA - TRITIUM 2-0<br />

ATLETICO CALCIO - CALANGIANUS 6-1<br />

COLOGNESE - ALGHERO 1-2<br />

FANFULLA - SEREGNO 1-2<br />

OLGINATESE - COMO 0-1<br />

RENATE - VILLACIDRESE 2-1<br />

TURATE - MERATE 3-1<br />

TEMPIO - PALAZZOLO 1-1<br />

USO CALCIO - SOLBIATESE 4-3<br />

PROSSIMO TURNO<br />

ALGHERO - TEMPIO<br />

CALANGIANUS - COLOGNESE<br />

FANFULLA - USO CALCIO<br />

MERATE - OLGINATESE<br />

PALAZZOLO - RENATE<br />

SOLBIATESE - ARZACHENA<br />

TRITIUM - ATLETICO CALCIO<br />

VILLACIDRESE - TURATE<br />

SEREGNO - COMO<br />

SERIE D - GIRONE B<br />

CLASSIFICA P G V N P F S<br />

ALGHERO 6 2 2 0 0 6 2<br />

COMO 6 2 2 0 0 3 1<br />

ATLETICO CALCIO 3 2 1 0 1 7 5<br />

SOLBIATESE 3 2 1 0 1 5 5<br />

USO CALCIO 3 2 1 0 1 5 5<br />

COLOGNESE 3 2 1 0 1 4 3<br />

TURATE 3 2 1 0 1 4 3<br />

OLGINATESE 3 2 1 0 1 3 2<br />

RENATE 3 2 1 0 1 3 3<br />

MERATE 3 2 1 0 1 3 4<br />

SEREGNO 3 2 1 0 1 3 4<br />

ARZACHENA 3 2 1 0 1 2 1<br />

TRITIUM 3 2 1 0 1 2 3<br />

CALANGIANUS 3 2 1 0 1 2 6<br />

TEMPIO 2 2 0 2 0 2 2<br />

VILLACIDRESE 1 2 0 1 1 2 3<br />

PALAZZOLO 1 2 0 1 1 2 4<br />

FANFULLA 0 2 0 0 2 2 4<br />

I tifosi del Como hanno seguito la squadra anche a Trento (Cusa)<br />

ce mister dell’Orto -: è chiaro che<br />

concedere Mazzini e Savarese al<br />

Como ci ha penalizzato non poco<br />

all’attacco. Poi è venuta anche<br />

l’espulsione di Comi che non mi<br />

ha convinto. Sino a quell’episodio<br />

le due squadre hanno giocato<br />

alla pari. Anche la rete subita<br />

è stata un infortunio di Cinetti.<br />

Ci è mancata la lucidità nel concludere,<br />

ho mandato i difensori<br />

incredibile quello che stiamo subendo<br />

in questo momento. Comunque<br />

la partita è stata ben<br />

giocata da entrambe le squadre e<br />

alla fine, oltre che essere soddisfatti,<br />

siamo contenti». Il Como è<br />

stato avvantaggiato dall’assenza<br />

dei due attaccanti olginatesi?<br />

«Sicuramente sono due giocatori<br />

importanti che possono fare la<br />

differenza, e che tolti alla squadra<br />

non sono facili da sostituire.<br />

Direi che l’Olginatese può fare<br />

un buon campionato, ho visto la<br />

squadra a Seregno molto bene.<br />

Un "in bocca al lupo" ai bianconeri<br />

perchè rimarrò sempre legato<br />

a questa società».<br />

Sull’altro fronte, c’è rammarico:<br />

«Non posso rimproverare<br />

nulla ai miei giocatori visto l’impegno<br />

profuso sul campo - ci diall’attacco,<br />

ma ormai erano stanchi,<br />

inoltre Sacchi sull’ultima<br />

punizione mi ha detto che c’era<br />

un calcio di punzione a nostro<br />

favore, è chiaro che potevamo<br />

anche sprofondare perchè il Como<br />

con un uomo in più poteva<br />

colpirci in contropiede ma questo<br />

non è avvenuto, ripeto un<br />

elogio ai ragazzi che hanno cercato<br />

di pareggiare».<br />

Il Renate stavolta c’è<br />

Villacidrese battuta<br />

RENATE-VILLACIDRESE 2-1<br />

Marcatori: Palumbieri <strong>25</strong>’ pt, Mancosu 8’ st, Raneri 28’ st.<br />

RENATE: Tusino, Fossati, Palumbieri, Manzo, Serio, Commisso,<br />

Scavo (Pirola dal 15’ st), Curioni, Raneri (Borghi dal 39’ st), Piro (Ancora<br />

dal 15’ st), Bisceglia. All. Barbieri.<br />

VILLACIDRESE: Santoro, Pinna (Strinna dal 20’ st), Marci, Ballello,<br />

Lasagni (Basciu dal 12’ st), Porcu, Stefanini (Garau dal 17’ st),<br />

Sanna, Iannini, Gavioli, Mancosu. All. Sibilia.<br />

Arbitro: Mondini di Treviso<br />

RENATE (r. ber.) Buona la seconda per il Renate di mister<br />

Sandro Barbieri che, archiviata la scottatura dell’esordio<br />

a Merate, liquida la pratica Villacidrese grazie ad<br />

una prestazione di carattere. Partono forte le “pantere”<br />

nerazzurre che graffiano subito al 14’ con una bella<br />

azione in verticale di Raneri, bravo ad involarsi verso la<br />

porta sarda, ma poco preciso in fase di realizzazione,<br />

quando si fa ipnotizzare da Santoro sparandogli addosso.<br />

La Villacidrese però si dimostra squadra tosta e battagliera,<br />

capace di creare qualche grattacapo ai padroni<br />

di casa: al 20’ infatti l’arbitro annulla un gol di testa di<br />

Iannini, causa carica sul portiere da parte di Mancosu.<br />

Ma il Renate è più che mai vivo e solo cinque minuti<br />

più tardi firma il vantaggio: cross dalla sinistra, Commisso<br />

spizzica di testa e l’accorrente Palumbieri insacca<br />

da buona posizione alle spalle di Santoro.<br />

Nella ripresa la musica non cambia: Renate in avanti<br />

e Villacidrese che gioca di rimessa. E proprio su contropiede<br />

arriva il pareggio dei sardi grazie ad un’azione<br />

da manuale di Mancosu che, involatosi sulla fascia sinistra,<br />

salta sia Manzo che Palumbieri, prima di scavalcare<br />

Tusino con un pregevole colpo sotto (8’). Ma la<br />

gioia ospite dura solo fino al 26’, minuto in cui il Renate<br />

mette in campo il massimo del suo bagaglio tecnicotattico<br />

con un’azione corale che stordisce e affossa le ultime<br />

speranze sarde. Tutto di prima: Ancora per Fossati,<br />

il quale a sua volta serve Curioni che si conferma assist-man<br />

di qualità mettendo sui piedi di Raneri il pallone<br />

del vantaggio che fa esplodere il comunale renatese<br />

e regala i primi tre punti della stagione. Alla fine più<br />

che soddisfatto mister Sandro Barbieri: «Abbiamo sofferto<br />

un po’ troppo all’inizio, ma una volta prese le misure<br />

abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti, regalando<br />

una bella soddisfazione al nostro pubblico». Tifosi<br />

renatesi che da ieri hanno trovato in tribuna il nuovo<br />

organo ufficiale di stampa della società, “Pianeta nerazzurro”,<br />

e che da ottobre potranno usufruire anche del<br />

sito internet ufficiale dell’AC Renate (www.acrenate.it).


LO SPORT<br />

<strong>serie</strong> D<br />

La Nuova<br />

Lunedì <strong>25</strong> settembre <strong>2006</strong> 37<br />

A sinistra<br />

un colpo<br />

di testa<br />

tempiese<br />

in area<br />

del<br />

Palazzolo<br />

A destra<br />

un’azione<br />

offensiva<br />

dei<br />

galletti<br />

Tempio, la vittoria resta lontana undici metri<br />

I galluresi vanno sotto, pareggiano ma nel finale sprecano il rigore decisivo<br />

Sopra, Cau supera un giocatore avversario<br />

LE PAGELLE<br />

Demartis fa quello che vuole,<br />

Sentinelli dietro la lavagna<br />

Zanda 6. Scelto a sorpresa dall’allenatore<br />

per limitare a tre negli altri ruoli di movimento<br />

il numero del fuori quota, se l’è cavata<br />

bene anche se le parate cui è stato chiamato<br />

sono state pochine.<br />

Idda 6. Anche lui esordiente, è stato intimorito<br />

all’inizio da un’ammonizione, ma poi se<br />

l’è cavata con sufficiente disinvoltura.<br />

Cabeccia 6,5. Ha fatto meglio del meno<br />

esperto compagno di reparto per cui merita<br />

mezzo punto in più.<br />

Sentinelli 4. Peccato, è uno dei giocatori azzurri<br />

più esperti e nonostante ciò le ha combinate<br />

grosse. Per ripetute proteste nella fase<br />

più cruciale dell’incontro, prima si è fatto<br />

espellere stupidamente e poi, fischiato all’uscita<br />

dal pubblico, si è rivolto verso la tribuna<br />

indirizzando agli spettatori un gestaccio.<br />

Nativi 5,5. Il capitano non ha raggiunto di<br />

testa la palla diretta a Bovio, che è poi andato<br />

indisturbato a segnare. Forse è stato ingannato<br />

dal vento che ha allungato la traiettoria<br />

del pallone. Per il resto ha fatto la sua<br />

parte.<br />

Rais 7. Uno dei più continui ed attivi al centro<br />

campo ed autore del tiro più bello della<br />

gara sul quale Merelli ha compiuto un autentico<br />

miracolo, volando da palo a palo per deviare<br />

la palla in corner.<br />

Demartis 7,5. Dal suo piede sono partite numerosi<br />

palloni invitanti per i compagni dell’attacco<br />

e ha poi messo la firma sulla punizione<br />

bomba che ha sfruttato il pareggio.<br />

Avallone 6. Non ha brillato ma ha fatto come<br />

sempre la sua parte.<br />

Farrugia 6. Molto impegno, ma scarsa efficacia<br />

nelle conclusioni a rete. Merita comunque<br />

fiducia.<br />

Carboni 6,5. Subentrato a Farrugia dopo<br />

un’ora, ha procurato il rigore che avrebbe<br />

potuto fruttare la vittoria ai tempiesi.<br />

Cau 6. Ha giocato in modo discontinuo. Peccato<br />

perchè quando si è mosso ha creato<br />

sempre problemi agli avversari.<br />

Del Grande 5. Molte occasioni ed altrettanti<br />

tiri risultati infruttuosi, anche quello dal<br />

dischetto. Un po’ per scarsa convinzione e<br />

un po’ la bravura dal portierino avversario.<br />

Cersosimo e Ferraro. Hanno giocato poco<br />

ma con impegno. Forse dovevano essere<br />

chiamati in campo prima. (g.ca.)<br />

Nativi<br />

Zanda<br />

Cersosimo<br />

TEMPIO<br />

PALAZZOLO<br />

TEMPIO: Zanda, Idda, Cabeccia, Sentinelli, Nativi, Lai 7 (dal 37’ s.t.<br />

Ferraro), Demartis, Avallone (17’ s.t. Cersosimo), Farruggia (17’ s.t.<br />

Caboni), Cau, Delgrande.<br />

PALAZZOLO: Merelli, Belussi, Gambuso, Baronchelli (dal 23’ s.t.<br />

Marsili), Tolotti, Guidetti (dal 19’ s.t. Appiani), Zucchinali, Bosio, Arrigoni,<br />

Bovio.<br />

ARBITRO: Giovanna Farinelli di Tivoli.<br />

RETI: al 41’ Bovio, al 36’ s.t. Demartis.<br />

NOTE: spettatori un migliaio; al 43’ s.t. il Tempio ha sbagliato un rigore;<br />

ammoniti: Ibba, Cau, Sentinelli, Demartis; al 75’ espulso Sentinelli;<br />

angoli 9-2 (3-2 nel primo tempo) per il Tempio.<br />

1<br />

1<br />

TEMPIO. Un Tempio bifronte<br />

si è fatto sorprendere a fine<br />

primo tempo dall’unica occasione<br />

da gol creata dal Palazzolo,<br />

andato a segno con<br />

capitan Bovio, che ha approfittato<br />

di uno svarione difensivo<br />

dei padroni di casa mentre<br />

nella ripresa i Galletti hanno<br />

fatto di tutto per raddrizzare<br />

il risultato e le palle gol sono<br />

state veramente numerose.<br />

Il portierino ospite, però<br />

(classe 1988), è stato molto<br />

bravo a opporsi a tutti i tentativi<br />

dei galletti padroni di casa,<br />

che sono riusciti a pareggiare<br />

ma che avrebbero potuto<br />

aggiudicarsi l’intera posta<br />

se Del Grande, oltre a farsi<br />

neutralizzare due gol già fatti,<br />

e sfiorare in un’altra occasione<br />

l’incrocio dei pali, non<br />

avesse fallito sull’1-1 un calcio<br />

di rigore intuito e parato<br />

da Merelli. Da apprezzare la<br />

vigorosa reazione dei ragazzi<br />

di Cicci Corda, che hanno lottato<br />

fino all’ultimo, raddrizzando<br />

il punteggio dopo essere<br />

rimasti in dieci per l’espulsione<br />

di Sentinelli e sfiorando<br />

più volte, poi, una vittoria<br />

che non avrebbero certo demeritato.<br />

Per il tecnico azzurro però<br />

c’è ancora da lavorare, soprattutto<br />

per portare alla forma<br />

migliore gli ultimi acquisti<br />

di qualità, che anche ieri<br />

hanno iniziato dalla panchina.<br />

L’arbitraggio della signora<br />

Giovanna Farinelli di Tivoli<br />

non è stato all’altezza della<br />

situazione, soprattutto per le<br />

ripetute sviste del suo primo<br />

assistente, cui ha concesso<br />

credito.<br />

Pronti via e il Tempio usufruisce<br />

subito di due angoli<br />

consecutivi guadagnati da<br />

Cau con un’incursione sulla<br />

sinistra ma sulla prima rimessa<br />

di Demartis la palla su mischia<br />

toccata di testa da Farruggia<br />

sfiora la traversa ed<br />

esce. Un violento tiro in corsa<br />

di Demartis dalla destra, al<br />

9’, e respinto dal portiere e al<br />

12’ si fa vivo il Palazzolo Zucchinelli<br />

centra dalla destra<br />

Bovio devia in tuffo di testa<br />

ma Zanda è piazzato. Al 23’<br />

un tiro cross dalla sinistra di<br />

Gambuso con palla deviata<br />

dal vento verso la porta, costringe<br />

Zanda salvarsi con un<br />

colpo di reni, mentre al <strong>25</strong>’,<br />

dopo una punizione di Demartis,<br />

Tolotti abbraccia e mette<br />

giù in area Del Grande ma<br />

l’arbitro non batte ciglio.<br />

Al 35’ Farruggia serve Cau<br />

che va al cross, Demartis che<br />

tira di forza ma la palla sorvola<br />

di poco la traversa. Al 41’<br />

passano a sorpresa in lombardi:<br />

da una lunga rimessa del<br />

portiere la palla arriva centralmente<br />

al limite dell’area,<br />

Nativi di testa non ci arriva;<br />

va via solo Bovio che batte in<br />

uscita l’incolpevole Zanda.<br />

Nella ripresa il Tempio riparte<br />

al 1’ con un centro di Cau<br />

che Del Grande devia a lato<br />

mentre un incursione dello<br />

stesso Cau che al 6’ tira in diagonale<br />

è sventata da Merelli<br />

che si rifugia in angolo. Gran<br />

tiro di Del Grande che al 13’ libera<br />

in area e conclude ma la<br />

palla sfiora il sette. Al 17’ il<br />

Tempio richiama in panchina<br />

Avallone e Farruggia schierando<br />

Carboni e Cersosimo.<br />

Subito dopo una legnata di<br />

Rais è alzata miracolosamente<br />

in angolo con un gran volo<br />

di palo in palo dal portierino<br />

ospite che si ripete al <strong>25</strong>’ su tiro<br />

di Demartis. Il Tempio perde<br />

per espulsione Sentinelli<br />

recidivo in proteste. Al 36’ il<br />

pareggio su punizione centrale<br />

da venti metri esplode il destro<br />

di Demartis e la palla si<br />

insacca soprendendo il portiere.<br />

Al 38’ il Tempio potrebbe<br />

passare in vantaggio con Delgrande<br />

giunto a tu per tu con<br />

Merelli che riesce a salvarsi.<br />

C’è una seconda possibilità<br />

al 43’ quando l’arbitro concede<br />

un rigore per l’atterramento<br />

di Caboni, ma il portiere intuisce<br />

il tiro di Del Grande e<br />

para a terra. Nonostante il<br />

lungo recupero il risultato<br />

non cambia più e il pubblico<br />

deve accontentarsi del pari.<br />

Giuseppe Cancedda<br />

Sopra, Del Grande calcia dal dischetto a tempo quasi scaduto. La sua conclusione verrà ribattuta<br />

SPOGLIATOI<br />

I galletti in coro: «Meritavamo l’intera posta in palio»<br />

TEMPIO. Emozioni a non finire<br />

nell’ultimo quarto d’ora<br />

con il Tempio che riesce a pareggiare<br />

dopo essere rimasto<br />

in 10 e poi sfiora ripetutamente<br />

con Delgrande che sciupa<br />

anche il rigore il gol della vittoria.<br />

Ninni Corda tenta di<br />

mantenere la calma, ma si vede<br />

che ha un diavolo per capello.<br />

«Loro — attacca il tecnico<br />

azzurro — hanno segnato con<br />

l’unico tiro in porta, mentre<br />

noi abbiamo faticato molto<br />

per raddrizzare il punteggio.<br />

Eppure già nel primo tempo<br />

abbiamo saputo creare non<br />

meno di cinque occasioni nitide<br />

per andare a segno; nella ripresa<br />

poi li abbiamo messi sotto<br />

dall’inizio, costruendo numerose<br />

palle gol che hanno<br />

esaltato la bravura del loro<br />

portiere. Peccato perchÈ<br />

avremmo meritato i tre punti.<br />

Abbiamo dimostrato una buona<br />

reazione e abbiamo corso fino<br />

all’ultimo. Non siamo stati<br />

fortunati. Il campionato mi<br />

sembra comunque livellato e<br />

sono certo che, se continuamo<br />

a lavorare con questa intensità,<br />

anche noi potremo dire<br />

la nostra».<br />

Il presidente Pietro Fara<br />

condivide il pensiero di Corda.<br />

«Il risultato — dichiara —<br />

ci sta molto stretto. Oltre ad<br />

aver fallito un rigore, siamo<br />

andati più volte vicini al gol<br />

vittoria, ma il loro portiere si<br />

è rivelato insuperabile. Speriamo<br />

di rifarci ad Alghero».<br />

Silvano Cersosimo è entrato<br />

solo nella ripresa ma non si<br />

da pace per l’occasione persa:<br />

«La partita — dice — l’abbiamo<br />

vista tutti: dopo un primo<br />

tempo un po’ sottotono, la ripresa<br />

è stata tutta a nostro favore.<br />

Considerando l’occasionissima<br />

del calcio di rigore e<br />

tutte le altre palle sbagliate di<br />

un soffio, avremmo sicuramente<br />

meritato la vittoria».<br />

Per il giovane Matteo Zanda,<br />

che mister Corda ha preferito<br />

tra i pali a Savinelli per<br />

poter schierare in campo un<br />

fuoriquota in meno, «è stata<br />

una buona partita. Dopo un<br />

primo tempo così così, abbiamo<br />

disputato una ripresa alla<br />

grande. Si poteva e si doveva<br />

vincere, peccato».<br />

Stefano Delgrande non è certo<br />

fortunato. Ha avuto a portata<br />

di piede almeno tre palle<br />

gol, ma a non farlo dormire la<br />

notte scorsa è stato sicuramente<br />

il rigore fallito.<br />

Il presidente del Palazzolo,<br />

Elisabetta Turrini, alla fine dichiara:<br />

«Sono soddisfatta del<br />

pareggio perchÈ dopo aver<br />

controllata la gara per oltre<br />

un’ora, nel finale abbiamo rischiato<br />

parecchio. La nostra è<br />

una squadra giovane e bisogna<br />

sapersi accontentare. Peccato<br />

per la direzione arbitrale<br />

che non è stata all’altezza. Il riferimento<br />

è all’intera terna.<br />

L’arbitro non è stato determinate<br />

per il risultato, ma sicuramente<br />

ha commesso molti<br />

errori, anche per colpa dei<br />

suoi collaboratori». (g.ca.)


LO SPORT<br />

<strong>serie</strong> D<br />

La Nuova<br />

Lunedì <strong>25</strong> settembre <strong>2006</strong> 38<br />

A sinistra<br />

una<br />

combattuta<br />

azione<br />

a<br />

centrocampo<br />

A destra<br />

una<br />

parata<br />

di Malune<br />

Il portiere<br />

smeraldino<br />

ha<br />

rischiato<br />

di<br />

prendere<br />

un gol<br />

solo<br />

alla fine<br />

della<br />

partita<br />

ma<br />

Fruguglietti<br />

ha salvato<br />

sulla<br />

linea<br />

(foto<br />

di Vanna<br />

Sanna)<br />

Gli smeraldini battono il Tritium grazie alla straordinaria<br />

partita del bomber che va in gol dopo appena due minuti<br />

La vittoria fa dimenticare la sconfitta dell’esordio a Calangianus<br />

Con Orune cambia tutto e l’Arzachena vola<br />

Il giovane attaccante entra nel secondo tempo e segna una doppietta in mezzora<br />

ARZACHENA<br />

TRITIUM<br />

ARZACHENA: Malune, Dell’Infante, Fruguglietti, Malu, Milia, Santosuosso,<br />

Mannoni (21’st Atzori), Erriu, Sposito, Fadda (42’st Derudas),<br />

Cossu (17’st Orune). A disp. Bagalini, Ena, Oggiano e Zerillo. All. Alvardi.<br />

TRITIUM: Comi, Poli, Locatelli (17’st Gusmini), Facchinetti, Turani (21’st<br />

Taldo), Fresta, Lombardi, Borghetti, Pesenti, Convertino (<strong>25</strong>’st Morisco),<br />

Cortinovis. A disp. Scotti, Tentardini, Vezzosi e Ingribelli. All. Mismetti.<br />

ARBITRO: Zamparelli di Pescara.<br />

RETI: al 19’st e al 49’st Orune.<br />

NOTE: espulso Poli, amm. Fruguglietti, Mannoni, Borghetti e Locatelli.<br />

ARZACHENA. Grande successo<br />

dell’Arzachena che batte<br />

una delle candidate alla vittoria<br />

finale, quel Tritium che<br />

si puè permettere il lusso di<br />

scendere in campo senza il<br />

bomber (esperienza con il Como<br />

in <strong>serie</strong> A) Taldo che per<br />

scelta tecnica si ò accomodato<br />

in panchina. La squadra allenata<br />

da Luigi Alvardi gioca<br />

una prima frazione nella quale<br />

contiene la maggiore esperienza<br />

della formazione bergamasca,<br />

mentre nella ripresa<br />

colpisce soprattutto con il<br />

giovane Orune (già decisivo<br />

nella partita di andata del primo<br />

turno della Coppa Italia<br />

dilettanti ad Alghero, realizzando<br />

il gol del 3-2 a tempo abbondantemente<br />

scaduto), il<br />

quale ripaga la fiducia del mister<br />

con una doppietta.<br />

Una Tritium dai due volti<br />

conosce sul campo smeraldino<br />

dell’Arzachena la prima<br />

sconfitta stagionale. Bella e<br />

pericolosa nella prima frazione,<br />

la formazione allenata da<br />

Mismetti si smarrisce nella ripresa,<br />

quando un errore del<br />

portiere Comi spiana la strada<br />

alla squadra di casa che<br />

raddoppia nel finale della partita,<br />

dopo che i bianco-azzurri<br />

erano rimasti in dieci per l’espulsone<br />

di Poli per somma<br />

di ammonizioni.<br />

La squadra di Mismetti<br />

punta al bottino pieno e parte<br />

all’attacco: al 6’ una conclusione<br />

di Cortinovis finisce a<br />

lato. Intorno al quarto d’ora<br />

le occasioni si susseguono:<br />

prima un cross tagliato di<br />

2<br />

0<br />

Sposito viene sbrogliato dalla<br />

difesa ospite e subito dopo un<br />

calcio di punizione di Fadda<br />

vede la respinta in corner di<br />

Facchinetti. Il successivo corner<br />

non ha esito e anzi sul rilancio<br />

del portiere Comi il giovane<br />

Convertino si presenta<br />

a tu per tu con Malune che si<br />

salva con un colpo di reni<br />

mandando la sfera sopra la<br />

traversa. Al 27’ ò Fresta che<br />

arriva con un attimo di ritardo<br />

sul tiro-cross di Pesenti,<br />

mentre in tre minuti (33’ e<br />

36’) Convertino crea due palle<br />

gol non concretizzate. L’ultima<br />

occasione del primo tempo<br />

capita ai padroni di casa,<br />

ma ò bravo Comi a parare in<br />

tuffo una conclusione ravvicinata<br />

di Sposito, servito da<br />

Cossu.<br />

Nella ripresa l’allenatore<br />

dei padroni di casa Alvardi<br />

manda in campo il giovane<br />

Orune e il neo entrato sfrutta<br />

l’errore di Comi per soffiargli<br />

il pallone al limite dell’area e<br />

realizzare cosù il gol, appena<br />

due minuti dopo il suo ingresso<br />

in campo. Alla mezzora ancora<br />

padroni di casa pericolosi<br />

e ancora Orune in evidenza:<br />

sua la rovesciata che permette<br />

a Santosuosso di andare<br />

al tiro ma un avversario<br />

devia in calcio d’angolo. La<br />

squadra di Mismetti non riesce<br />

a reagire e al 36’ Mario<br />

Fadda ruba palla sulla<br />

tre-quarti a Facchinetti e si<br />

presenta in area, ma il suo<br />

pallonetto non ha l’effetto sperato:<br />

Comi para con tranquillità.<br />

Dal possibile raddoppio<br />

LE INTERVISTE<br />

La soddisfazione di mister Alvardi:<br />

«Avanti così senza montarci la testa»<br />

ARZACHENA. Avere battuto nettamente una delle pretendenti<br />

alla vittoria finale galvanizza l’ambiente smeraldino<br />

e il primo a mostrare gioia è il presidente Antonio<br />

Giorgioni. «È senza dubbio un successo meritato — commenta<br />

—. Neanche nel primo tempo abbiamo rischiato<br />

più di tanto. Questi tre punti ci danno sicuramente più<br />

convinzione e fiducia nelle nostre possibilità».<br />

Il presidente ci tiene anche<br />

a sottolinerare che «la squadra<br />

ò scesa in campo con ben<br />

nove giocatori sardi, segno<br />

che anche in Sardegna ci sono<br />

atleti bravi che possono<br />

giocare in questa categoria».<br />

Poi Giorgioni si sofferma sulla<br />

campagna acquisti, che<br />

puè ritenersi<br />

chiusa con Fruguglietti. «Abbiamo<br />

fatto un ulteriore sacrificio<br />

per via della squalifica<br />

a Valotti e all’infortunio<br />

di Boldarin. Credo proprio<br />

che con questi giocatori continueremo<br />

la stagione».<br />

L’allenatore dell’Arzachena<br />

Luigi Alvardi ò sereno e<br />

soddisfatto per la prestazione<br />

della sua squadra. «Una<br />

grande prova di carattere da<br />

parte dei miei ragazzi che<br />

aveva di fronte una squadra<br />

Roberto Orune segna il secondo gol, un preciso diagonale su passaggio di Oscar Erriu imprendibile per il portiere del Tritium<br />

al quasi pareggio in pochi minuti:<br />

al 43’ Pesenti colpisce di<br />

testa su uscita a vuoto del portiere<br />

Malune, ma Fruguglietti<br />

salva sulla linea. Nel primo<br />

minuto di recupero la Tritium<br />

rimane in dieci per l’espulsione<br />

di Poli per somma<br />

di ammonizioni, e l’Arzachena<br />

ne approfitta. Al 49’ arriva<br />

Il mister<br />

Luigi<br />

Alvardi,<br />

a destra<br />

Sposito<br />

e Fadda<br />

il raddoppio: Oscar Erriu parte<br />

in contropiede e passa a Roberto<br />

Orune che dal limite si<br />

gira e segna con un preciso<br />

diagonale. È l’apoteosi: il<br />

bomber proveniente dalle giovanili<br />

della Torres viene portato<br />

in trionfo dai compagni<br />

di squadra.<br />

Paolo Muggianu<br />

forte e con un organico di<br />

prim’ordine. Dovevamo riscattare<br />

la sconfitta di Calangianus,<br />

la battuta d’arresto<br />

in avvio del campionato. Siamo<br />

stati molto attenti e precisi<br />

nella prima frazione, mentre<br />

nella ripresa non abbiamo<br />

mai corso grossi pericoli».<br />

Non si puè non apprezzare,<br />

inoltre, l’ottima prestazione<br />

da parte dei cosiddetti fuori-quota.<br />

«Hanno giocato una<br />

buona gara — dice Alvardi<br />

— sia chi ha giocato dall’inizio<br />

e sia chi ò entrato nella ripresa.<br />

Questi ragazzi bisogna<br />

farli crescere, la cosa<br />

piì importante ò fare in modo<br />

che non si montino la testa».<br />

Il protagonista della vittoria<br />

dell’Arzachena Roberto<br />

Orune si prende una strigliata<br />

dal vice presidente Pasquale<br />

Cossu per il ritardo<br />

con cui si ò presentato davanti<br />

ai cronisti.<br />

«Sono veramente felice per<br />

questa doppietta che ò la prima<br />

della mia carriera — dice<br />

Roberto con il sorriso sulle<br />

labbra —. La dedico ai compagni<br />

di squadra piì anziani<br />

e piì esperti di me e a quelli<br />

che erano in panchina: al<br />

mio ingresso in campo nel secondo<br />

tempo mi hanno detto<br />

che sarei entrato e avrei fatto<br />

gol». (p.m.)<br />

LE PAGELLE<br />

Sposito sgomita a caccia del gol<br />

Fadda è la solita sicurezza<br />

Malune 6,5. A parte l’uscita<br />

a vuoto che poteva costare<br />

cara sul finire dei tempi<br />

regolamentari, ò andato abbastanza<br />

bene.<br />

Dell’Infante 6,5. Giovane<br />

difensore che mostra già sicurezza<br />

in un reparto dove<br />

ci sono molti veterani. È in<br />

crescita costante.<br />

Fruguglietti 6,5. Appena<br />

arrivato si mette subito in<br />

evidenza salvando la propria<br />

porta con una respinta<br />

acrobatica.<br />

Malu 6,5. L’unico arzachenese<br />

in campo si nota per la<br />

voglia matta di fare sempre<br />

risultato.<br />

Milia 7. Insuperabile dietro<br />

e sempre pericoloso sotto la<br />

porta avversaria sui calci<br />

piazzati.<br />

Santosuosso 6,5. Un jolly a<br />

tutto campo che non ha certamente<br />

bisogno di presentazioni.<br />

Anche ieri ha fatto<br />

sentire la sua presenza.<br />

Mannoni 6. Soffre l’intraprendenza<br />

del pari età Convertino.<br />

Atzori 6. Dà il suo notevole<br />

contributo nel finale della<br />

partita.<br />

Erriu 7. Offre la palla del<br />

raddoppio a Orune, ma anche<br />

prima ha giocato alla<br />

grande.<br />

Sposito 7. Sgomita tra i difensori<br />

avversari cercando<br />

qualche pallone giocabile.<br />

Fadda 7. Esperienza da vendere<br />

e grande spalla del<br />

bomber Sposito.<br />

Derudas (dal 42’ s.t.) s.v.<br />

Entra a pochi minuti dalla<br />

fine non si nota molto.<br />

Cossu 6,5. Disputa una discreta<br />

partita, esce nella ripresa<br />

per fare posto a Orune.<br />

Orune 8. Mister Alvardi lo<br />

butta nella mischia nell’ultima<br />

mezzora e lui si mette<br />

immediatamente in evidenza.<br />

Prima realizza un gol di<br />

rapina ridicolizzando il portiere<br />

avversario e nel finale<br />

raddoppia grazie a un bell’assist<br />

di Erriu. In tribuna<br />

alla fine della partita i tifosi<br />

tra i tifosi esultanti un solo<br />

commento: se questo giocatore<br />

avesse qualche centimetro<br />

in piì sarebbe veramente<br />

insuperabile. Ieri ò<br />

stato il migliore in campo.<br />

P.M.


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Il Palazzolo raddoppia i rimpianti<br />

In superiorità numerica e in vantaggio, i biancazzurri si fanno riagguantare dal Tempio<br />

Tempio Pausania. Missione compiuta. Il Palazzolo torna imbattuto dalla Sardegna uscendo indenne da una delle<br />

trasferte più ostiche del torneo.<br />

Il pari stappato sul campo del Tempio è del resto un verdetto «salomonico» che lascia qualche rimpianto soprattutto<br />

nei padroni di casa orfani del tecnico Ninni Corda, costretto, nel suo esordio casalingo a seguire la partita dalla tribuna<br />

per una squalifica rimediata nel derby con il Calangianus in Coppa Italia. Ma sia chiaro anche la squadra di Turrini ha di<br />

che rammaricarsi.<br />

Il Palazzolo ha rischiato di perdere (De Grande ha fallito un rigore a pochi minuti dalla fine) ma avrebbe potuto anche<br />

vincere sfruttando il vantaggio iniziale e la superiorità numerica scaturita dall’espulsione di Sentinelli al 27’ della<br />

ripresa.<br />

In avvio però, sono i sardi a prendere il sopravvento collezionando una <strong>serie</strong> di calci d’angolo che non creano<br />

comunque grossi problemi alla giovane retroguardia biancazzurra. Il Palazzolo frena le folate offensive dei vari<br />

Demartis, Ferruggia e Avallone ed ogni tanto , prima quasi timidamente poi con sempre più coraggio, imposta dei<br />

contropiede sui quali la difesa dei «galletti» sardi riesce quasi sempre ad avere la meglio. Quasi sempre. Al 41’ Nativi e<br />

Sentinelli pasticciano fra di loro. Ne approfitta Bovio che sulla tre quarti avversaria ruba palla e dopo una scatto degno<br />

di un centometrista si presenta tutto solo davanti all’incolpevole ed estrefatto Zanda.<br />

L’uno a zero gela il Tempio che per alcuni minuti rischia di crollare sotto gli asfissianti tentativi del Palazzolo, forse<br />

incredulo del vantaggio raggiunto, certamente però poco concreto e deciso. Nell’intervallo i padroni di casa<br />

organizzano la reazione e in avvio di ripresa cercano di spingere con maggiore convinzione. Il Palazzolo però è<br />

attentissimo. Tiene palla.<br />

Gioca a centro campo e non disdegna delle folate offensive che si perdono però sulla tre quarti. Passano i minuti ed i<br />

tifosi azzurri rimangono più volte perplessi.<br />

Al 27’ un nervosissimo Sentinelli, che forse risentiva ancora dell’errore compiuto in occasione del vantaggio del<br />

Palazzolo, viene mandato anzitempo negli spogliatoi dalla signora Farinelli di Tivoli (buono il suo arbitraggio).<br />

L’espulsione però come sovente capita, allenta l’attenzione del Palazzolo e centuplica le forze del Tempio che al 33’ su<br />

puniz ione battuta dal limite sigla il gol del pareggio con Demartis.<br />

Al 37’ il Tempio potrebbe conquistare i suoi primi tre punti di questo campionato ma Del Grande calcia sul portiere un<br />

rigore, peraltro sacrosanto e sul quale nessuno del Palazzolo ha protestato, concesso per atterramento in area di un<br />

giocatore azzurro.<br />

Finisce con l’ultimo disperato quanto inutile attacco del Tempio che di fronte al proprio pubblico ambiva esordire con<br />

una vittoria netta e convincente.<br />

Il Palazzolo torna a casa con un punto che fa classifica ma anche morale come lo stesso Turrini ha lasciato intendere.<br />

La squadra è giovane, deve crescere, ma sicuramente nel proseguo del campionato potrà prendersi delle soddisfazioni<br />

e dare sicuramente del filo da torcere a più di una compagine.<br />

Il Tempio pur disponendo di un buon organico e di alcune individualità di grande valore continua a rimanere dopo due<br />

partite di campionato e dopo le amichevoli viste in precampionato, un oggetto ancora misterioso sul quale è<br />

impossibile per il momento scommettere o azzardare pronostici. Si rischierebbe di sbagliare in qualunque caso e con<br />

qualsiasi tipo di scelta. Solo il tempo sarà in grado di dare risposte più esaustive.<br />

Tempio1<br />

Palazzolo1<br />

TEMPIO: Zanda 6, Idda 6, Cabeccia 6, Sentinelli 4, Nativi 5, Rais 5.5 (32’ st Ferraro sv), Demartis 7, Avallone 5 (10’<br />

st Caboni 5), Farruggia 5 (10’ st Cersosimo 5), Cau 6, Del Grande 6. A disposizione: Savinelli, Lisi, Molino, Cogoni.<br />

Allenatore: Corda.<br />

PALAZZOLO: Morelli 7, Benassi 6, Gambuso 6, Baronchelli 6 (19’ Marsili 6), Tolotti 6, Guidetti 6 (45’ st Appiani sv),<br />

Lancini 6,5, Zucchinali 6; Bosio 6, Arrigoni 6, Bovio 6,5. A disposizione: Bertoli, Sala, Sanfratello, Canotti, Bonalumi.<br />

Allenatore: Turrini.<br />

ARBITRO: Farinelli di Tivoli.<br />

RETI: 41’ pt Bovio, 33’ st Demartis.<br />

NOTE: Espulso al 27’ st Sentinelli. Ammoniti: Idda, Cau, Cersosimo, Demartis, Gambuso.


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

E Turrini si accontenta:<br />

«Un punto importante»<br />

Potevano essere tre punti. O zero. Insomma, un pareggio strano, stranissimo, per il Palazzolo che coglie in terra sarda<br />

il primo punto della stagione subendo nel finale il ritorno della squadra avversaria in inferiorità numerica. Incredibile<br />

l’andamento, ma alla fine va bene così. Ed il tecnico Francesco Turrini prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche<br />

se dopo due partite è arrivato un solo punto e la squadra è lontana dalle prestazioni dell’anno scorso. Ma dopo la<br />

rivoluzione d’estate ci si può accontentare.<br />

«Pensavamo davvero di aver incamerato questi tre punti - ammette candidamente l’allenatore palazzolese a fine<br />

partita - eravamo in uno in più per l’espulsione del loro centrale, in una condizione ottimale, potevamo solo chiudere la<br />

partita. Ed invece un loro tiro dalla distanza ci ha colti impreparati». Un pari stretto? Tutt’altro: l’estremo difensore<br />

Merelli alla fine è stato il vero protagonista del finale: «Il rigore parato vale questo punto, l’abbiamo vista davvero<br />

brutta. Io mi ritengo soddisfatto, eravamo andati in campo con tre giocatori dell’87 ed una squadra molto giovane che<br />

alla fine si è comportata discretamente», commenta ancora Turrini.<br />

La Sardegna, come sempre, riserva ambienti particolari: «Molto caldo, tanto tifo, ma nulla sopra le righe - spiega<br />

Turrini - sapevamo a cosa andavamo incontro venendo a giocare qui, l’impatto della squadra con l’ambiente è stato<br />

buono». Per ora il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno: «Con la Colognese mi aveva deluso il primo tempo. Nel<br />

secondo tempo non pensavo certo che sarebbe finita con una nostra sconfitta. Oggi è stata una gara diametralmente<br />

diversa. C’è da lavorare molto principalmente per migliorare i risultati, ma sono abbastanza soddisfatto per quello che<br />

siamo riusciti a fare fino a questo punto. I risultati, sono certo, arriveranno molto presto». g.a.


Lunedì <strong>25</strong> Settembre<br />

Magia di Shala, festa azzurra a Trento<br />

CALCIO SERIE D / Decide una rete del giocatore albanese in apertura di match. Il<br />

Como reclama anche per un calcio di rigore non concesso a Terranno<br />

Secondo successo consecutivo in campionato per la squadra di mister Falsettini<br />

Grazie alla rete di Shala al 14' del primo tempo, il Como fa due su due. Due partite e due<br />

vittorie. Perché dopo il Turate, è toccato all'Olginatese fare i conti con la squadra di mister<br />

Falsettini.<br />

Impeccabile in difesa, tonica a centrocampo, precisa sotto porta. Tre doti che fanno la<br />

differenza soprattutto in un campionato come la Serie D.<br />

Pronti, via e il Como mette subito le cose in chiaro. Greco ci prova da fuori area al 3', ma il tiro<br />

sfiora la porta difesa da Passoni. Quattro minuti ed è la volta dei lecchesi. Lancio di Bonacina<br />

per Sacchi che in area stoppa e al volo calcia in porta. Sangiorgio controlla con lo sguardo un<br />

pallone che finisce fuori. Al 14', come detto, il gol partita. Palla rubata sulla trequarti, pallone<br />

filtrante per Shala che sceglie bene il tempo, prende in contropiede la difesa bianconera, mette<br />

a sedere il portiere e deposita in rete.<br />

A questo punto il Como si permette di amministrare la gara, smorzando sul nascere tutte le<br />

incursioni lecchesi. Unico neo nella gestione della gara, l'incapacità di chiudere i conti.<br />

Nella ripresa il copione è uno solo. Olginatese che prova a fare la gara, grande pressione a<br />

tutto campo del Como e via in contropiede. Così al 7' Terraneo prova a punire la sua ex<br />

squadra (66 gol in 100 partite in bianconero) con un colpo di testa, ma viene vistosamente<br />

strattonato da Grendele. Il Como protesta ma per l'arbitro è tutto regolare.<br />

Al 13', ancora i due protagonisti. Grendele sbaglia l'appoggio a Passoni, Terranno capisce tutto,<br />

ma a tu per tu con l'estremo difensore avversario non trova il tempo per la battuta. Il Como<br />

gioca bene e in velocità (20'): Terraneo per Shala che al volo dal limite dell'area sfiora il palo.<br />

Al 30' Terraneo prova a fare tutto da solo, ma la conclusione è larga.<br />

I ragazzi di Falsettini aumentano la pressione: Battaglino si incunea in area, fa fuori due<br />

avversari, ma il suo tiro sporco è messo in angolo da Passoni (32').<br />

Ancora Como pericoloso con un'azione insistita in area di rigore, Terraneo appoggia all'indietro<br />

per Sgrò che a botta sicura calcia alto da ottima posizione.<br />

E dopo tanto spingere senza chiudere la partita, i biancoazzurri rischiano la beffa. In chiusura<br />

di gara infatti l'Olginatese - rimasta in dieci uomini - prima guadagna una punizione dal limite<br />

che la barriera comasca devia in rimessa laterale con un evidente tocco di mano di Carrafiello.<br />

Poi al 40' Malgrati sorprende tutta la retroguardia con un tiro a girare che sfiora l'incrocio dei<br />

pali. Ma il risultato non cambia e il Como può già guardare alla gara della settimana prossima<br />

sul campo di Seregno. Rivincita dopo il ko in Coppa Italia.<br />

Fabrizio Redaelli


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Calcio, doppia vittoria sui lecchesi<br />

COMO E TURATE BATTONO OLGINATESE E MERATE<br />

L'allenatore Zilio: «Sono soddisfatto, ma la mia formazione può migliorare ulteriormente»<br />

La Salus Turate vince e convince. Dopo la sconfitta all'esordio casalingo al Sinigaglia contro il Como, la squadra<br />

del presidente Restelli e di mister Zilio ha ottenuto un bel successo casalingo nella prima gara disputata sul<br />

campo amico di Rescaldina. Sugli spalti circa 300 persone, che hanno assistito a una gara nel complesso<br />

piacevole.I turatesi hanno superato per 3-1 il Merate e questo è un successo che ha grande valore per vari<br />

motivi. Il principale è che la Salus ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere al Sinigaglia, soprattutto<br />

in termini di mentalità. I lariani, infatti, hanno mostrato grinta e buon gioco e hanno fatto capire che queste<br />

qualità già messe in mostra nella gara di otto giorni prima non erano determinate dal fatto che di fronte c'era il<br />

Como in un attesissimo derby.Non va poi dimenticato che di fronte c'era un'altra formazione neopromossa e da<br />

un punto di vista psicologico per i turatesi è stato rilevante avere la meglio contro una squadra che sulla carta<br />

ha la stessa ambizione, ossia disputare un campionato tranquillo.Altro fattore positivo, la doppietta del bomber<br />

Petrone, giocatore acquistato dai dirigenti biancoblù per fare la differenza. Ieri l'attaccante ha fatto capire a<br />

suon di reti che potrà essere davvero protagonista.Petrone ha segnato i primi due gol della Salus, al 10' e al<br />

24'. Poi, dopo la realizzazione su rigore degli ospiti (Guzzetti al 34'), nella seconda parte, al 27', l'esperto Melosi<br />

(classe 1967) ha consolidato il successo per la compagine lariana.La Salus, peraltro, ha sprecato una lunga<br />

<strong>serie</strong> di occasioni: i suoi giocatori, infatti, spesso si sono trovati nella condizione di insaccare abbastanza<br />

facilmente, ma per un motivo o per l'altro non hanno raggiunto l'obiettivo. In una giornata così, con<br />

un'affermazione per 3-1, la cosa ha valenza positiva. Ma logicamente quando ci saranno di fronte formazioni<br />

che faranno meno concessioni in difesa, questi errori si pagheranno.Meglio quindi cercare immediatamente più<br />

concretezza. Ed è su questo che l'allenatore Domenico Zilio lavorerà. «Avremmo potuto sfruttare qualche<br />

occasione in più - ha sottolineato il tecnico negli spogliatoi - ma in generale posso affermare di essere<br />

soddisfatto. Dovremo comunque cercare di limare gli errori».«Ho qualche perplessità sul rigore che ci è stato<br />

assegnato contro - ha proseguito il mister - È il secondo in due partite ed entrambi mi sono sinceramente<br />

sembrati eccessivi».Per Zilio è difficile fare paragoni tra la prima uscita a Como e la partita conquistata contro il<br />

Merate. «L'incontro del Sinigaglia è stato condizionato dall'espulsione di un nostro giocatore nel primo tempo -<br />

ha detto - Ho comunque notato continuità sul piano delle motivazioni e questo significa che stiamo procedendo<br />

nella giusta direzione. Se andremo avanti così potremo toglierci qualche soddisfazione in un campionato che per<br />

noi rimane comunque complicato». Domenica prossima la Salus Turate sarà impegnata in Sardegna contro la<br />

Villacidrese, nella prima delle sei trasferte sull'isola che tanto hanno fatto arrabbiare il presidente Adalberto<br />

Restelli, che ha vivacemente contestato la composizione del girone.Ma ormai quello che è fatto è fatto e non<br />

rimane che pensare al presente. E ieri, infatti, Restelli era visibilmente soddisfatto per il primo successo della<br />

Salus.Contento anche il sindaco di Turate e presidente della Provincia Leonardo Carioni, che è arrivato sul finire<br />

del match. «Sono contento comunque - ha dichiarato - di aver applaudito i ragazzi. È un successo che conferma<br />

le nostre qualità». Grazie alla rete di Shala al 14' del primo tempo, il Como fa due su due. Due partite e due<br />

vittorie. Perché dopo il Turate, è toccato all'Olginatese fare i conti con la squadra di mister Falsettini.<br />

Impeccabile in difesa, tonica a centrocampo, precisa sotto porta. Tre doti che fanno la differenza soprattutto in<br />

un campionato come la Serie D. Pronti, via e il Como mette subito le cose in chiaro. Greco ci prova da fuori area<br />

al 3', ma il tiro sfiora la porta difesa da Passoni. Quattro minuti ed è la volta dei lecchesi. Lancio di Bonacina per<br />

Sacchi che in area stoppa e al volo calcia in porta. Sangiorgio controlla con lo sguardo un pallone che finisce<br />

fuori. Al 14', come detto, il gol partita. Palla rubata sulla trequarti, pallone filtrante per Shala che sceglie bene il<br />

tempo, prende in contropiede la difesa bianconera, mette a sedere il portiere e deposita in rete. A questo punto<br />

il Como si permette di amministrare la gara, smorzando sul nascere tutte le incursioni lecchesi. Unico neo nella<br />

gestione della gara, l'incapacità di chiudere i conti. Nella ripresa il copione è uno solo. Olginatese che prova a<br />

fare la gara, grande pressione a tutto campo del Como e via in contropiede. Così al 7' Terraneo prova a punire<br />

la sua ex squadra (66 gol in 100 partite in bianconero) con un colpo di testa, ma viene vistosamente<br />

strattonato da Grendele. Il Como protesta ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 13', ancora i due protagonisti.<br />

Grendele sbaglia l'appoggio a Passoni, Terranno capisce tutto, ma a tu per tu con l'estremo difensore avversario<br />

non trova il tempo per la battuta. Il Como gioca bene e in velocità (20'): Terraneo per Shala che al volo dal<br />

limite dell'area sfiora il palo. Al 30' Terraneo prova a fare tutto da solo, ma la conclusione è larga. I ragazzi di<br />

Falsettini aumentano la pressione: Battaglino si incunea in area, fa fuori due avversari, ma il suo tiro sporco è<br />

messo in angolo da Passoni (32'). Ancora Como pericoloso con un'azione insistita in area di rigore, Terraneo<br />

appoggia all'indietro per Sgrò che a botta sicura calcia alto da ottima posizione. E dopo tanto spingere senza<br />

chiudere la partita, i biancoazzurri rischiano la beffa. In chiusura di gara infatti l'Olginatese - rimasta in dieci<br />

uomini - prima guadagna una punizione dal limite che la barriera comasca devia in rimessa laterale con un<br />

evidente tocco di mano di Carrafiello. Poi al 40' Malgrati sorprende tutta la retroguardia con un tiro a girare che<br />

sfiora l'incrocio dei pali. Ma il risultato non cambia e il Como può già guardare alla gara della settimana<br />

prossima sul campo di Seregno. Rivincita dopo il ko in Coppa Italia.<br />

Massimo Moscardi


VI<br />

SERIE D<br />

Messaggerodellunedi<br />

<strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

LA SECONDA GIORNATA<br />

PARI ANCHE<br />

LA TERZA SFIDA<br />

Più intensi<br />

e pericolosi<br />

gli attacchi<br />

dei biancorossi<br />

ma gli ospiti<br />

alla fine<br />

hanno meritato<br />

il pareggio<br />

Gara a viso aperto tra le due squadre, con gli ospiti coraggiosi, nonostante le numerose assenze che li hanno costretti a una formazione molto rivoluzionata<br />

Sanvitese e Rivignano come in Coppa<br />

I padroni di casa, in vantaggio con Marta, non chiudono<br />

il match facendosi rimontare a inizio ripresa da Peron<br />

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Terza sfida tra Sanvitese e<br />

Rivignano, e terzo pareggio, dopo quelli maturati nella doppia<br />

gara di Coppa Italia. Recrimina un po’ la squadra di mister<br />

DiegoZanin,cheperlunghitrattihadominatol’incontro,palesando<br />

però ancora una volta ladifficoltà a chiudere il match e a<br />

concretizzare la grande mole di gioco creata. Anche se bisogna<br />

riconoscere che il Rivignano, presentatosi al comunale di San<br />

Vito al Tagliamento privo di numerosi titolari, non ha rubato<br />

nulla, disputando una gara molto attenta e grintosa e meritando<br />

il prezioso punto conquistato. Con il bomber Massimiliano<br />

Rossi inizialmente costretto in panchina per una fastidiosa<br />

contrattura, la Sanvitese schiera in avanti la coppia Fantin -<br />

Nonis, supportata a sinistra da Francescano. Gli uomini di Zanin<br />

sono decisi a portarsi a casa i tre punti sfuggiti domenica<br />

scorsa, dopo aver impattato sull’1-1 a Gradisca contro l’Itala<br />

San Marco nella gara d’esordio del campionato.<br />

Avvio sprint, con la Sanvitese che premesubito<br />

sull’acceleratore,mostrandola<br />

solita buona organizzazione di gioco, e divertendo<br />

il pubblico con giocate di prima<br />

eazioniinvelocità.Malaprimaveraoccasione<br />

da gol è per gli ospiti, e capita sui<br />

piedi di uno degli ex più attesi, Roberto<br />

Piccoli: al 15’ lancio di Flavio Ravalico in<br />

area di rigore per Piccoli, che a due passi<br />

dalla porta colpisce bene, mettendo però<br />

incredibilmente a lato.<br />

Quattro minuti dopo i padroni di casa<br />

passano in vantaggio: Filippo Crozzoli,<br />

classe’87,serveRenzoNonis,cheinventa<br />

un assist in area per Fantin, il quale calcia<br />

al volo mandando la palla sulla mano<br />

di Maggi. Giacomelli di Trieste non ha<br />

dubbi assegnando il calcio di rigore. Sul<br />

dischetto va Marta, che trasforma con sicurezza<br />

la rete del momentaneo vantaggio.<br />

Ma la Sanvitese non si accontenta e insiste,<br />

ispirata da un Renzo Nonis in gran<br />

spolvero, andando più volte vicina al raddoppio.<br />

Al 36’ gran numero di Marta, che<br />

entra in area, serve all’indietro Francescato,<br />

botta sicura con la palla che colpisce<br />

Valusso finendo<br />

in calcio<br />

E nei minuti<br />

conclusivi<br />

i nerazzurri<br />

vanno vicinissimi<br />

al colpaccio<br />

con Collinassi<br />

d’angolo, con<br />

Biasinutto immobile.<br />

Al 44’<br />

lancio lungo di<br />

Leonarduzziper<br />

Fantin, che si libera<br />

della marcatura<br />

di Collinassi,<br />

si gira e lascia<br />

partire un<br />

forte diagonale<br />

che finisce fuori di un niente. Due minuti<br />

più tardi ancora Fantin sciupa la palla<br />

del 2-0 calciando di poco fuori.<br />

Dopo neanche 40 secondi dall’avvio<br />

del secondo tempo il Rivignano agguanta<br />

il pari. La palla arriva a Roberto Piccoli,<br />

che dalla destra supera Venuto con un<br />

potentediagonale,inmezzoPeronèilpiù<br />

veloce di tutti e anticipa la difesa biancorossa<br />

per il tap-in dell’1-1. La Sanvitese<br />

non ci sta e si getta in avanti rendendosi<br />

più volte pericolosa. Prima con Nonis,<br />

checalciaaltosuuntraversonedelneoentrato<br />

Muzzati, e poi con lo stesso Muzzati,<br />

chedopoaverchiestoeottenutoiltriangolo<br />

dal compagno, lascia partire un gran<br />

tiro sul quale Biasinutto si supera e deviando<br />

con i piedi in angolo.<br />

Sul finire di gara il Rivignano va vicino<br />

al gol vittoria: su angolo svetta più in alto<br />

di tutti Collinassi, che mette a lato di poco.<br />

Nei minuti di recupero, in una mischia<br />

nell’area sanvitese, prima Roviglio<br />

e poi Paron non trovano il tempo per la<br />

battutadecisiva,masarebbestataunapunizione<br />

eccessiva per gli uomini di Zanin.<br />

Carlo Candido<br />

Cristofoli (Sacilese)<br />

Nonis illumina il gioco dei suoi<br />

Biasinutto abbassa la serranda<br />

SANVITESE<br />

VENUTO 6 Non particolarmente<br />

impegnato. Incolpevole sul<br />

gol.<br />

MATTIUZZO 6 Gara attentasoprattutto<br />

in fase difensiva.<br />

FRANCESCATO 6,5 Intraprendentenelprimotempo,calaunpo’<br />

nellaripresa,ma sempre pericoloso<br />

sulla fascia.<br />

PERENZIN 6,5 Detta bene i tempi,<br />

come sempre del resto. Cala<br />

leggermente nella ripresa.<br />

LEONARDUZZI 5,5 Sarebbe la solita<br />

buona prova, ma si prende<br />

mezzo voto in meno per quel<br />

gol giunto dopo soli 40 secondi.<br />

GIORDANO 5,5 Vale lo stesso discorso<br />

per il compagno di reparto.<br />

CROZZOLI 6 Gara generosa a centrocampo,<br />

gioca una gran<br />

quantità di palloni per i compagni.<br />

MARTA 6,5 Bene, ma non è una<br />

novità. Un gol e un paio di assist<br />

che i compagni però non<br />

concretizzano.<br />

FANTIN 6,5 Si procura il rigore,<br />

masciupa dueoccasioni sul finiredelprimotempo.Nellaripresalasuaassenzasifasentire.<br />

NONIS 7 Il migliore dei suoi, ogni<br />

volta che ha la palla si ha la<br />

sensazione che qualcosa possa<br />

accadere.<br />

FRANCESCHINIS 7 Grande prova<br />

in fase difensiva. Non sbaglia<br />

mai. Nel secondo tempo non<br />

rinunciaaqualchediscesasulla<br />

fascia di competenza.<br />

MAIERO 6 Rileva Crozzoli, il tempo<br />

per farsi ammonire.<br />

MUZZATI 6,5 Biasinuttoglinegail<br />

goldacampione.Sirendepericoloso<br />

più volte. Peccato vederlo<br />

soltanto nel secondo<br />

tempo.<br />

ROSSI sv Zanin lo rischia solo pochi<br />

minuti per l’assalto finale.<br />

MONTECCHIO MAGGIO-<br />

RE. La Sacilese, alla fine, resiste<br />

agli assalti dei padroni di casa<br />

e rientra in Friuli con il puntoche<br />

cercava.Ealla finesi conclude<br />

con un nulla di fatto, senza<br />

reti.<br />

Le occasioni migliori comunque<br />

sono a favore del Montecchio,<br />

che nella ripresa colpisce<br />

anche una traversa con Roverato,<br />

che risulterà alla fine il suo<br />

uomo migliore.<br />

Nel primo tempo però parte<br />

subito forte la Sacilese, che al<br />

16’ passa addirittura in vantaggio<br />

con Cristofoli, che insacca<br />

con un colpo ditesta su assist al<br />

bacio servitogli da Rossitto, ma<br />

il direttore di gara, su segnalazione<br />

di un suo assistente, annulla<br />

la marcatura per la posizione<br />

irregolare nella quale si<br />

era venuto a trovare l’autore<br />

del punto.<br />

RIVIGNANO<br />

BIASINUTTO 7 Decisivo il suo intervento<br />

sul tiro di Muzzati che vale<br />

il pareggio. Nulla può fare sul rigore<br />

ben calciato da Marta.<br />

VALUSSO 6 Se la deve vedere con<br />

gentecomeNonisnelprimotempo<br />

e Muzzati nel secondo, riuscendo<br />

a limitare i danni.<br />

MAGGI 6 Bene la sua prova in difesa.<br />

Suo il mani in occasioni del<br />

rigore, ma sinceramente non gli<br />

si possono addossare grosse colpe.<br />

TRANGONI 6,5 Gioca davanti alla difesa<br />

con tranquillità, controlla<br />

bene la situazione.<br />

PONTISSO 5,5 Un po’ in difficoltà<br />

con Fantin, meglio nella ripresa<br />

quando gioca molto pratico, come<br />

si conviene per un difensore.<br />

COLLINASSI 6 Insuperabilesuipalloni<br />

alti, va anche vicino al gol sul<br />

finire di partita con un colpo di<br />

testasucalciod’angolodiRavalico.<br />

ROVIGLIO 6 Discreta prova sulla fascia<br />

destra. Nel primo tempo ha<br />

il compito di controllare Francescano,<br />

gli riesce abbastanza.<br />

LENARDUZZI 6 Gioca dalle parti di<br />

Marta, ha quindi il suo bel da fare,mariesceacavarselaegregiamente.<br />

PICCOLI 6 Comunqueèsemprepericoloso,<br />

il gol del pari è suo almeno<br />

per metà. Sbaglia una rete abbastanza<br />

semplice in avvio di gara:<br />

di solito quelle le fa.<br />

RAVALICO 6 Onesta prova sulla fascia<br />

di sinistra, va vicino al gol<br />

sul finire di partita in una concitata<br />

mischia.<br />

PERON 6,5 Finisce spesso stretto<br />

nella morsa tra Giordano e Leonarduzzi.<br />

Ma quando serve si fa<br />

trovarealpostogiustoalmomentogiusto,enonècosadapocoper<br />

unattaccante.Segnailgoldelpareggioinavviodisecondotempo.<br />

Per la terza volta dall’inizio della stagione, le<br />

prime due in Coppa Italia, la Sanvitese e il<br />

Rivignano hanno chiuso in parità lo scontro<br />

diretto. Sopra, da sinistra, il sanvitese Nonis<br />

e i rivignanesi Trangoni, e Peron<br />

SANVITESE<br />

RIVIGNANO<br />

1<br />

1<br />

SANVITESE (4-4-2) Venuto<br />

Mattiuzzo Leonarduzzi<br />

Giordano Francescato<br />

(32’ st Rossi) Perenzin<br />

Crozzoli (2 ’ st Maiero)<br />

Marta Fantin (Muzzati) No<br />

nis Franceschinis Allenatore<br />

Diego Zanin<br />

RIVIGNANO (4-4-2) Biasi<br />

nutto Valusso Maggi<br />

Trangoni Pontisso Colli<br />

nassi Roviglio Lenarduz<br />

zi Piccoli Ravalico Peron<br />

AllenatoreAgostino Flabo<br />

rea<br />

ARBITRO Giacomelli di Trie<br />

ste<br />

MARCATORI Al 1 ’ Marta;<br />

nella ripresa al 1’ Peron<br />

NOTEAmmoniti Maiero e Va<br />

lusso<br />

Uno zero a zero piuttosto squallido sul campo del Montecchio Maggiore, che nella ripresa crea anche un pericolo colpendo una traversa<br />

La Sacilese si prende il punto che cercava<br />

MONTECCHIO M.<br />

SACILESE<br />

0<br />

0<br />

MONTECCHIO M. (4-4-2)<br />

Posocco 6; Vallarsa 6 Fer<br />

rari Noro 6 Vanzo 6 5;<br />

Cor 6 Dei Rossi 6 Rove<br />

rato 5 Luca Fortunato<br />

5 5 (1 st Bonora 6); Sarra<br />

pochiello 6 5 De France<br />

schi 5 5 (26 st Gallo 6) All.<br />

Clementi<br />

SACILESE(4-3-1-2) Posda<br />

rie ; Zigliotto 5 Vecchiato<br />

6 Zanette 5 5 Da Dalt 6;<br />

Reartes 6 5 (3 st Moretti<br />

sv) Rossitto 6 5 Albanese<br />

6; Marino 6 (44 st Buriola<br />

sv); Cristofoli 6 5 (34 st<br />

Buonocunto sv) Tormen<br />

5 All. Borgato<br />

ARBITRO Altavilla di Saron<br />

no 6 5<br />

NOTE Ammoniti Zanette e<br />

Albanese<br />

La gara si trascina poi in maniera<br />

incolore, con le due squadre<br />

disposte in campo in modo<br />

piuttosto contratto, nella preoccupazione<br />

per entrambe più di<br />

non subire gol piuttosto che di<br />

metterne a segno. Tutto ciò si<br />

manifestaattraversounnongiocodalqualenonscaturiscealcuna<br />

occasione pericolosa.<br />

Al 23’, comunque, si mette in<br />

evidenza il Montecchio: il calcio<br />

piazzato battuto da Roverato<br />

dalla trequarti destra pesca<br />

la testa di Ferrari, ma la conclusione<br />

del centrale è alta. Passa<br />

un minuto e la fiammata del<br />

Montecchio potrebbe essere fatale<br />

a una Sacilese che brilla comunque<br />

più in attacco che in difesa:<br />

Sarrapochiello difende<br />

palla sulla linea mediana e lancia<br />

con l’esterno De Franceschi<br />

che, palla al piede, s’invola verso<br />

la porta friulana e, una volta<br />

entratoinarea,scagliaunpotentedestroincrociatocheilportiere<br />

slavo Posdarie è bravo a respingere.<br />

Dopo una manciata di minuti<br />

di marca friulana, che comunque<br />

non portano ad azioni degnedinota,ilMontecchiorimettefuoriil<br />

nasodallapropria metàcampoeconilsolitoRoverato<br />

metteancorainrisaltoledotiatletiche<br />

dell’estremo difensore<br />

della Sacilese, abile a deviare<br />

in corner una staffilata dal limitedell’excentrocampistadelVicenza<br />

(39’).<br />

AnchenellaripresaèRoverato<br />

l’uomo inpiù delMontecchio,<br />

eseneaccorgelaSacilese,quando<br />

al 13’ il mediano biancorosso<br />

coglie la traversa dai venti metrilasciandoilpurottimoPosdarie<br />

immobile. Poi non accade<br />

più nulla.<br />

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Il<br />

pareggio tra Sanvitese e Rivignano<br />

soddisfa entrambi gli allenatori,<br />

anche se di scuro è Diego Zanin,<br />

allenatore biancorosso, quello che<br />

può recriminare di più. Ancora<br />

tanto e bello il gioco prodotto dalla<br />

sua squadra, ma ancora una volta,<br />

alla fine, è stato raccolto poco.<br />

Così, dopo quelli ottenuti in Coppa<br />

Italia proprio<br />

contro il<br />

Rivignano, e<br />

quello conquistato<br />

a Gradisca<br />

d’Isonzo una<br />

settimana fa<br />

contro l’Itala San<br />

Marco, arriva<br />

questa quarta<br />

divisione della<br />

posta consecutiva<br />

e l’appuntamento<br />

con la prima<br />

vittoria stagionale<br />

è dunque ancora<br />

una volta rinviato.<br />

«Non posso che<br />

essere molto<br />

soddisfatto –<br />

spiega il tecnico<br />

biancorosso –. Ho<br />

fatto i complimenti<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

Zanin e Flaborea concordi:<br />

l’1-1 risultato da accettare<br />

ai ragazzi, perché<br />

a mio avviso<br />

abbiamo disputato<br />

una grande<br />

partita. Specie nel<br />

primo tempo,<br />

abbiamo giocato<br />

un gran calcio, e<br />

quando ci si<br />

esprime così<br />

bisogna essere<br />

soddisfatti.<br />

Purtroppo non<br />

abbiamo chiuso la<br />

gara quando potevamo, ma questo<br />

è un difetto che ci portiamo da<br />

mesi, dovremo lavorarci sopra,<br />

comunque sono molto fiducioso per<br />

il prosieguo del torneo. Loro hanno<br />

segnato su quello che è stato<br />

l’unico errore commesso dalla<br />

nostra retroguardia. Peccato».<br />

Contento pure l’ex di turno,<br />

Agostino Flaborea: «Per noi è un<br />

L’allenatore Agostino Flaborea<br />

Il tecnico locale<br />

può recriminare per<br />

il maggior numero<br />

di occasioni fallite<br />

ma ha pure rischiato<br />

la sconfitta<br />

risultato importante – afferma il<br />

tecnico del Rivignano -, ottenuto al<br />

cospetto di una grande squadra,<br />

che sarà certamente protagonista<br />

del campionato. Penso che non<br />

abbiamo rubato nulla, potevamo<br />

perdere, ma potevamo anche<br />

vincere, viste le occasioni che ci<br />

sono capitate sul finire della<br />

partita, quindi credo che il<br />

pareggio, alla fin<br />

fine, sia il risultato<br />

più giusto».<br />

«Sono contento<br />

per quanto<br />

abbiamo messo in<br />

mostra sul piano<br />

tattico – prosegue<br />

il mister<br />

nerazzurro –, sui<br />

progressi fatti<br />

nell’applicazione<br />

del gioco a zona,<br />

ma soprattutto<br />

sono molto<br />

soddisfatto per il<br />

cuore e la volontà<br />

messa in campo<br />

dai ragazzi. Questo<br />

risultato ci dà<br />

fiducia per la<br />

prosecuzione del<br />

campionato. Ogni<br />

gara sarà una<br />

battaglia, ma se<br />

continueremo a<br />

scendere in campo<br />

con questa grinta e<br />

con questa voglia,<br />

non posso non<br />

essere fiducioso.<br />

Ora conto di<br />

recuperare<br />

qualche<br />

infortunato,<br />

sperando che<br />

mercoledì in<br />

Coppa contro il Tamai nessun altro<br />

si faccia male. In Coppa Italia<br />

dovremo per forza di cose attuare<br />

un minimo di turn over, dovrò far<br />

rifiatare parecchi ragazzi e<br />

ricorrerò a parecchi dei nostri<br />

juniores. Del resto la nostra<br />

priorità va certamente al<br />

campionato: è quella la nostra<br />

realtà». (c.c.)


Messaggerodellunedi<br />

SERIE D<br />

<strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong> VII<br />

MEZZOCORONA<br />

TRENTINO<br />

1<br />

0<br />

MEZZOCORONA(4-3-2-1) Macchi 6; Lor<br />

di 6 Berardo 6 5 Toccoli 6 5 Pelizzari 6;<br />

Pancheri 6 Campagnolo 5 5 (Ceravolo<br />

sv) Di Benedetto 6 5; Ruggieri 5 5 (Mele<br />

6) Baido 6; Simoni 5 (Panizza 6) Allenatore<br />

Rastelli 6<br />

TRENTINO (4-4-2) Marrucci 6; Bazzanella<br />

6 Volani 6 Filizola 6 Rossi 6; Bellomi 5 5<br />

(Martini sv) Vitagliano 6 5 Zuccon 5 5<br />

Vettoretto 5; Guerra 6 Meda 5 (Blasco<br />

sv) Allenatore Possente 6<br />

ARBITRO Lazzaretto di Schio 5<br />

MARCATORE Nella ripresa al 12 Baido<br />

su rigore<br />

SAMBONIFACESE<br />

CASSOLA<br />

1<br />

2<br />

SAMBONIFACESE (4-4-2) Milan 6; Ruffini<br />

6 (Caobelli sv) Sarzi P 6 Pivazzoni 6<br />

Negrisoli 6 (Girardi 6 5); Lovatin 6 (Lava<br />

gnoli 6) Confetti 5 5 Donzella 5 5 Correz<br />

zola 6; Parma 6 5 Bregolin 5 5 Allenatore<br />

Maschi 6<br />

CASSOLA (4-4-2) Frison 6; Zenere 6 Ca<br />

nacci 6 5 Peruzzo 6 5 Siciliano 6 5; Gaz<br />

zola 6 Carlotto 6 5 Mestriner 6 5 Calco<br />

6 5 (Pastore sv); Simonato 6 Zanatta 6 5<br />

(Bellan sv) Allenatore Cunico<br />

ARBITRO Bindoni di Brescia 6<br />

MARCATORI Al 4 Mestriner al Parma e<br />

al 1 Canacci<br />

Restiotto (Tamai) entrato al posto di Andreolla<br />

UNION QUINTO<br />

MONTEBELLUNA<br />

1<br />

0<br />

UNIONQUINTO (4-4-2) Marcato 6 5; Michie<br />

letto 6 Pivetta 6 Martignon 6 A Zanardo<br />

6 5; Pajaro 5 5 (Fonti sv) W Bolzan 6 (De<br />

Silvestro 6 5) T Bolzan 6 Lorenzetto 5 5; P<br />

Zanardo 5 5 (Bandiera 6) Niero 6 Allenatore<br />

Pisani 6<br />

MONTEBELLUNA (4-4-2) Conte 6 5; Masie<br />

ro 6 De Lazzari 5 Garbini 6 Simeoni 6 (Nico<br />

letti 6); Marconato 6 5 Fuser 6 Bellio 5 Mar<br />

zochella 6 (Sagrillo sv); Zavarise 6 (Furlanet<br />

to sv) Formentin 5 Allenatore Bressan 6<br />

ARBITRO Marcassola di Legnago 6<br />

MARCATORE Nella ripresa al 44 A Zanar<br />

do<br />

VV VERONA<br />

ALBIANO<br />

3<br />

2<br />

V.V.VERONA (4-4-2) Chesini 6; Romeo 6 5<br />

Montagnoli 6 5 Pizzini 6 5 Saorin 6 5; Le<br />

chthaler 6 5 (Pavan sv) Scardina 6 Bordignon<br />

Gon alves (Dal Corso E sv); <strong>Gironi</strong> 6 (Dal<br />

Cordo D sv) Lallo 6 5 Allenatore Fresco<br />

PORFIDO ALBIANO (4-4-2) Postal 6; Adami<br />

5 5 (Armellini 5 5) D Andretta 6 Barbacovi 5 5<br />

Sega 6; Fanti 6 Dellasega 6 Mulchade 6 5<br />

Ferrari I 6 Scheffer 6 (Benini 6); De Carli 6<br />

(Dall Agnolo sv) Allenatore Maffioletti 6<br />

ARBITRO Barbeno di Brescia 6<br />

MARCATORI Al 1 Romeo al 46 Bordignon;<br />

nella ripresa al 31 Ferrari I al 3 Mulchade e<br />

al 44 Dal Cordo D<br />

Le grandi parate<br />

dell’estremo Paoletti<br />

e i troppi errori<br />

degli avanti locali<br />

nelle conclusioni<br />

all’origine<br />

del mezzo passo falso<br />

da parte dei friulani<br />

I pordenonesi non riescono a ripetere prestazione e risultato della settimana prima a Trento, sciupando così tra le mura amiche l’oportunità per mantenersi al vertice<br />

Il Tamai si fa imbrigliare dal Bolzano<br />

Colpiti a freddo dopo appena 5 minuti, i biancorossi<br />

recuperano con Perissinotto, ma non vanno oltre il pari<br />

TAMAI. Tamai e Bolzano finiscono 1-1 dopo una partita maschia,<br />

con poche occasioni gol, anche se il Tamai può recriminare per un<br />

clamoroso palo centrato da De Marchi, e per un paio di interessanti<br />

battute a rete neutralizzate da uno strepitoso Paoletti. Dopo una prima<br />

frazione equilibrata, e repentino vantaggio del Bolzano con Carbone,<br />

al quale replicava Perissinotto, la seconda parte di gara vedeva<br />

dasubitoilocalispingeresull’acceleratore,mantenendolasupremazia<br />

territoriale che creava qualche insidia all’eccellente Paoletti,<br />

Replicano gli ospiti con Paoletti a guardiadellaporta,indifesaGarberoeFranzoso<br />

coppia centrale, Dalla Bona e Armah terzini,a<br />

centrocampoCelia e Masè, conMariotti<br />

e Pascale sulle corsie, e in avanti Carbone -<br />

Roman Del Prete. Già al 2’ una palla gol sul<br />

destro di Visentin, la cui rasoiata è respinta<br />

in corner di Paoletti. Al 5’ Orlando pennella<br />

unatraiettoria chePaolettismanaccia, ripetendosi<br />

poi sulla capocciata di Visentin.<br />

Alla prima sgroppata offensiva il Bolzano<br />

èletale con Carbone, che infila Zaghettocon<br />

una staffilata sul palo lontano. Neppure il<br />

tempodi annotare la marcatura eAndreolla<br />

faletteralmente la barba al palo conun liftato<br />

mancino a giro. Al 10’ l’autore del gol provaun<br />

pallonetto, ma Zaghettofabuona guardia.<br />

Al 17’ si riaffacciano in area tamaiota gli<br />

uomini di mister Gazzetta, ma la girata di<br />

Pascale è fuori.<br />

Corre il 23’ quando Orlando scodella dalla<br />

sinistra un cross per la testa di Perissinotto,<br />

lesto nello stacco e perentorio nell’indirizzare<br />

nell’angolino il gol del pari. Al <strong>25</strong>’ su<br />

azioned’angolo Garberoper poconon riportainvantaggioisuoi:provvidenzialelarisposta<br />

di Zaghetto. Al 33’, dopo una manovra<br />

tambureggiante<br />

dei locali, la sfera<br />

Un palo colpito<br />

nel primo tempo<br />

e nella ripresa<br />

un rigore invocato<br />

le occasioni<br />

più clamorose<br />

finisce sul destro<br />

di Petris, rapido<br />

nella girata, ma<br />

sfortunatonell’alzareoltrelabarra<br />

trasversale.<br />

Due giri di lancettepiùtardi,sugli<br />

sviluppi di un<br />

angolo, De Marchi<br />

dal limite trova<br />

il tiro giusto,<br />

ma la palla beffarda è respinta dal montante.<br />

Al 38’ è la volta di Andreolla a mirare il<br />

palo lontano senza successo, e su rovesciamento<br />

di fronte Carbone da sottomisura<br />

non trova lo specchio della porta. Il tempo<br />

sichiude con una volèdi Visentinsotto rete<br />

finita sul fondo.<br />

La ripresa si apre al 2’ con la percussione<br />

di Pedol che scalda i guantoni di Paoletti.<br />

Al 5’ Andreolla sguscia via lungo l’aut<br />

destro, ma poi calcia sull’esterno della rete.<br />

All’8’ tocca a Ramon Del Prete presentarsisolitariodinanziaZaghetto,mal’attaccante<br />

allarga troppo il diagonale. Un attimo<br />

più tardi Andreolla finisce a terra in<br />

area su un contrasto vivace di Garbero, ma<br />

l’arbitro fa proseguire. Corre il 10’ quando<br />

prova a farsi giustizia da solo Andreolla ma<br />

sul missile terra-aria Paoletti sventa.<br />

Alla mezz’ora, da un’azione di rimessa,<br />

Roman Del Prete cerca inutilmente di sorprendere<br />

Zaghetto. Al 34’ il neoentrato Benetton<br />

porge su un piatto d’argento la palla<br />

del vantaggio a Gonano, che sciupa. Infine<br />

al 38’ Restiotto cattura la pennellata di Pedol,<br />

ma la girata sorvola di una spanna la<br />

traversa.<br />

Luca Posteraro<br />

che manteneva comunque inviolata la porta, regalando ai suoi un<br />

punto d’oro. Reduce da un esordio scintillante contro il Trentino, il<br />

Tamairicevelavisitadiun’altracompaginedell’AltoAdige,ilBolzano,<br />

desideroso di rivalsa dopo l’inatteso scivolone interno patito clamorosamente<br />

con la cenerentola a Quinto. Mister Tomei schiera le<br />

furie rosse con Zaghetto tra i pali, retroguardia a quattro con Sandrin,Perissinotto,OrlandoePedol,median<br />

aconGonano,DeMarchi<br />

e Paolini, Visentin centravanti assistito da Andreolla e Petris.<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

Mister Tomei rammaricato:<br />

«Persa una grande occasione»<br />

De Marchi vicinissimo al gol con la palla respinta dal montante della porta di Paoletti<br />

TAMAI. Dopo l’effervescente<br />

exploit nella prima giornata ai<br />

danni della corazzata trentina, il<br />

Tamai era chiamato a una conferma<br />

nella prima recita casalinga,<br />

opposto a un Bolzano smanioso di<br />

riscatto dopo il deludente flop all’esordio<br />

contro la matricola Quinto.<br />

«È davvero un peccato non aver<br />

vinto una partita del genere – dichiara<br />

al termine Ermanno Tomei,<br />

trainer delle furie rosse –, dominata<br />

a suon di occasioni che<br />

avrebbero meritato di sfociare in<br />

gol,evanificatepermeritodelloro<br />

portiere Paoletti, migliore in campo,<br />

e da qualche decisione discutibile<br />

del direttore di gara: il rigore<br />

di Andreola è parso ai più netto.<br />

Comunque è doveroso un plauso<br />

generale alla squadra, capace di<br />

rialzarsi quasi subito dopo la doccia<br />

fredda del gol incassato. Non<br />

erafacilecercaredirimediaresenzaconcederetroppoailorocontropiede<br />

e francamente credo che il<br />

Bolzano,oltrealgol,nonabbiacreato<br />

poi altri pericoli».<br />

Sull’altra sponda l’allenatore<br />

del Bolzano, Ennio Gazzetta, spiega<br />

così la gara: «Sono soddisfattissimo<br />

della prestazione della mia<br />

squadra, veramente grande nella<br />

primamezz’ora, quando meritavamo<br />

di raddoppiare. Ritengo che il<br />

pari rispecchi fedelmente i 90’ di<br />

gioco, quindi lo accetto serenamente;<br />

chiaramente, quando si recuperanoceertigiocatori,irisultatipoisivedonosulcampo,perquesto<br />

sono fiducioso per la gara di<br />

mercoledì in Coppa Italia. Grande<br />

soddisfazione anche dalla manovra<br />

che ci ha portati al vantaggio,<br />

una verticalizzazione di grande<br />

qualità, uno schema di straordinariafatturaprovatopiùvolteinallenamento.<br />

La possibilità di recupero<br />

di numerosi infortunati, mi dà<br />

molta fiducia per un’ulteriore crescitafisicaequalitativadellasquadra,<br />

e con essa per le nostre possibilità<br />

di ben figurare in campionato».<br />

(l.p.)<br />

Un Bolzano abile e fortunato è riuscito a<br />

fermare sul pari un Tamai che ha sfiorato<br />

ripetutamente la rete del successo, negatagli<br />

dalle parate dell’estremo bolzanino, oltre<br />

che dai numerosi errori degli avanti locali<br />

TAMAI<br />

BOLZANO<br />

1<br />

1<br />

TAMAI Zaghetto 6 San<br />

drin 6 Pedol 6 Perissinot<br />

to Orlando 6 5 De Mar<br />

chi 6 5 Gonano 6 Petris 6<br />

(2 ’ st Benetton 6) Visen<br />

tin 6 5 (45’ st Calzavara<br />

sv) Andreolla 6 5 (33’ st<br />

Restiotto 6) Allenatore<br />

Ermanno Tomei<br />

BOLZANO Paoletti Ar<br />

mah 6 5 Pascale 6 Gar<br />

bero 6 5 Celia 6 5 Fran<br />

zoso 6 Dalla Bona 6 (2 ’<br />

st Soldani 6) Stad 6 (14’<br />

st Marostica 6) Carbone<br />

(43’ Mas sv) Mariotti<br />

5 5 Roman Del Prete 6<br />

Allenatore Ennio Gazzet<br />

ta<br />

ARBITRO Zambon di Co<br />

negliano 5 5<br />

MARCATORI Al 5’ Carbo<br />

ne al 23’ Perissinotto<br />

NOTE Spettatori: 500 cir<br />

ca<br />

La squadra di Tortolo passa in vantaggio a Jesolo e poi ci pensa Gambino con una doppietta. Recriminazioni per un rigore negato<br />

Pordenone sciupa e rimedia una sconfitta<br />

JESOLO<br />

PORDENONE<br />

2<br />

1<br />

JESOLO Lucchetta 6 Sadoc<br />

co 5 Artusi 6 Scomparin<br />

5 5 Romano 6 Bertagno 6 5<br />

Cardea 5 5 (24’ st L Dei Rossi<br />

5 5) Colombani 5 5 Gambi<br />

no 5 Ballarin 6 Zane 5 5 (1’<br />

st Luppi 5) Allenatore Pulin<br />

PORDENONE Ongaro 5 5 Ru<br />

miel 5 5 Franzin sv (1 ’ pt<br />

Buonansegna 6 5) Campa<br />

ner 5 5 Zanon 6 Zorzut 6 De<br />

Nardi 6 5 Venerus 6 Fabbro<br />

6 5 Marangone 6 (1 ’ st Gior<br />

dani 5 5) Muiesan (23’ st<br />

Battiston 5) Allenatore Torto<br />

lo<br />

ARBITRO Provesi di Treviglio<br />

6 5<br />

MARCATORI Al 5’ Marango<br />

ne al 26’ e nella ripresa al 40’<br />

Gambino<br />

NOTE Ammoniti: Rumiel e Artu<br />

si Angoli 5 0 per Jesolo<br />

Marangone, autore del gol<br />

JESOLO. Il Pordenone esce<br />

sconfitto ma a testa alta dal (Picchi)<br />

di Jesolo, con la consapevolezza di<br />

averbuttatoviaunagrandeoccasioneperaccaparrarsil’interapostain<br />

palio.Sopradiungolnelprimotempo,<br />

grazie a un gol di Marangone al<br />

5’ e un’errata impostazione difensiva<br />

della linea a quattro jesolana, la<br />

squadra allenata da Gianni Tortolo<br />

reduce da un pareggio alla prima di<br />

campionatocon ilVirtus Verona,ha<br />

avuto un paio di occasioni per chiudereicontigiànellaprimametàdel<br />

tempo. Al 13’ infatti, per questione<br />

di millimetri, finisce alto sopra l’incrocio<br />

dei pali alla sinistra del portiere<br />

jesolano Lucchetta una conclusione<br />

a girare di De Nardi, che si<br />

eraliberato con una certa facilità di<br />

Scomparin all’interno dell’area. In<br />

casa friulana negli spogliatoi, si reclama<br />

poi, un calcio di rigore negato<br />

dal direttore di gara per atterramento<br />

in area di Scomparin ai dannidiFabbro,<br />

sempresulrisultatodi<br />

1-0 per gli ospiti. I gol: al 5’ Muiesan<br />

coglie impreparato Lucchetta e con<br />

undiagonalemalignocolpiscelabasedel<br />

palo alla sinistradel portiere.<br />

La sfera finisce sui piedi di Marangone<br />

che dall’altezza del dischetto<br />

insacca a porta vuota con la difesa<br />

locale apparsa distratta nel coprire<br />

lespallealproprioestremodifensore.Ipadronidicasastorditidalgola<br />

freddo combinano davvero poco, e<br />

al 13’, come detto, il Pordenone ha<br />

la palla per chiudere il match. Al<br />

primo vero affondo nerazzurri in<br />

golepareggio.Al26’Sadoccoanticipa<br />

sulla trequarti Fabbro, Ballarin<br />

apresulversanteoppostoperBertagno<br />

che salta con eleganza sulla linea<br />

di fondo Rumiel, il passaggio è<br />

al bacio e a Gambino non resta altro<br />

cheappoggiareinrete.Ilprimotempo<br />

si chiude praticamente qui con<br />

qualchedubbioditropposulcentrocampo<br />

locale e sull’affidabilità della<br />

coppia offensiva Gambino-Zane.<br />

Laripresanonoffreunospettacolo<br />

diverso. Eccezion fatta che il Pordenone,<br />

a differenza dei primi quarantacinque,<br />

sparisce lentamente<br />

dal campo concedendo davvero<br />

troppo alla squadra jesolana. La<br />

partita comunque si risveglia sul<br />

piano delle azioni da rete, solo al<br />

33’. Artusi con un tiro provato con<br />

non troppa convinzione sorprende<br />

un distratto Ongaro che alza in corner.<br />

Sul susseguente angolo Sadocco<br />

spara forte e angolato e questa<br />

volta il portiere friulano è da applausi.<br />

Al 40’ il gol partita. Zanon,<br />

l’ex di turno per eccellenza, capitano<br />

del Città di Jesolo negli ultimi<br />

due anni di campionato, e Campaner<br />

non s’intendono, Gambino ci<br />

mette la punta e si proietta in area<br />

di rigore, Ongaro esce alla disperata,<br />

ma lo stesso attaccante di Gorizia,<br />

di esterno destro lo supera per<br />

la seconda volta.<br />

Thomas Maschietto<br />

BELLUNO. Gradisca una vittoria Il<br />

Belluno la serve all’Itala San Marco su<br />

un bel piattone da portata Bella<br />

squadra quella isontina ma troppo<br />

impresentabile per essere vera quella<br />

bellunese L’Itala San Marco ha una<br />

gran fretta di passare Dopo un tentativo<br />

alto del bellunese De Mattia ci mette<br />

dodici minuti per trovare il vantaggio:<br />

Moras mette Vosca davanti alla porta<br />

sfruttando anche una<br />

dormita difensiva e<br />

per il bomber un<br />

gioco da Pulcini<br />

mettere dentro Il<br />

Belluno si ribella ma<br />

affindandosi troppo<br />

spesso ai lanci lunghi<br />

e dunque favorendo<br />

la contraerea<br />

goriziana Quando la<br />

gioca invita Bez a un<br />

destro dalla distanza<br />

non troppo lontano<br />

dalla porta di Striatto<br />

e lo stesso<br />

li<br />

longaronese a una sca<br />

conclusione in area<br />

che viene smorzata<br />

probabilmente da un<br />

compagno a terra<br />

Gioca in scioltezza<br />

l’Itala e pu<br />

approfittare di una<br />

vera banda del buco<br />

per raddoppiare<br />

dopo la mezz’ora:<br />

cross di Carli dalla<br />

destra e di testa<br />

Peroni l’uomo pi<br />

solo del mondo Non<br />

sono tipi che si<br />

accontentano i<br />

ISONTINI CORSARI<br />

Un Belluno inguardabile<br />

serve la vittoria all’Itala<br />

BELLUNO<br />

ITALA SAN MARCO<br />

biancobl anche<br />

perch in panchina<br />

Zoratti grida come se<br />

i suoi le stessero buscando Il pallone<br />

per il terzo gol capiterebbe a Carli ben<br />

smarcato da Moras ma stavolta Ramon<br />

pronto a chiudere la porta I bellunesi<br />

sono in difficolt e l davanti non<br />

succede molto fino al secondo minuto<br />

di recupero nonostante la buona<br />

volont di De Lazzer che devia fuori di<br />

testa La parate di Striatto? Zero<br />

L’avesse saputo avrebbe portato la<br />

La formazione<br />

allenata da Zoratti<br />

gioca in scioltezza<br />

grazie alle molte<br />

distrazioni<br />

della difesa di casa<br />

crema solare<br />

Daniele Pasa non pu essere contento e<br />

il suo modo per dimostrarlo un doppio<br />

cambio: fuori il centrale Ballardin e<br />

l’esterno destro Costa dentro Solagna e<br />

Lazzaretti Il vicino di panchina non ha<br />

nessun motivo per cambiare una<br />

squadra che funziona Una formazione<br />

che non avrebbe nessun bisogno di un<br />

abbaglio dell’arbitro Andolfi per firmare<br />

il terzo gol: al quarto<br />

d’ora dopo un<br />

0<br />

4<br />

BELLUNO Ramon 5 5 Brusto<br />

lon 5 Ballardin 4 5 (al 1’ st Laz<br />

zaretti 5 5) De Mattia 5 5 Ro<br />

stellato 4 5 Da Rold 5 Costa 5<br />

(al 1’ st Solagna 5 5) Zoldan<br />

5 5 De Lazzer 5 Bez 5 5 Tar<br />

ghetta 5 All. Pasa<br />

ITALA SAN MARCO Striatto sv<br />

Simone Blasina 6 5 Bernecich<br />

6 5 Visintin 6 5 Peroni Arca<br />

ba Sebastiano Blasina Car<br />

(al 36’ st Ghirardo sv) Vo<br />

(al 24’ st Favero 6) Moras<br />

Marega 6 5 All. Zoratti<br />

ARBITRO Andolfi di Chiari 5<br />

MARCATORI Al 12’ Vosca al<br />

3 ’ Peroni; nella ripresa al 14’<br />

Arcaba e al 30’ Sebastiano Bla<br />

sina<br />

controllo con i piedi<br />

retropassaggio di<br />

testa di Rostellato a<br />

Ramon e a sorpresa<br />

il fischietto bresciano<br />

d un calcio di<br />

punizione a due in<br />

area per<br />

comportamento<br />

antisportivo: tocco<br />

per Arcaba e legnata<br />

terrificante Davanti a<br />

Ramon c’ una folla<br />

probabile che il<br />

portiere non veda<br />

nemmeno partire il<br />

pallone un’Itala<br />

spietata che non ne<br />

ha ancora<br />

abbastanza Carli<br />

avrebbe quello del<br />

quarto gol ma<br />

Ramon di nuovo<br />

bravo a respingere<br />

Solo questione di<br />

tempo comunque<br />

perch alla mezz’ora<br />

c’ una fuga di Moras<br />

sulla destra palla in<br />

mezzo per<br />

Sebastiano Blasina e<br />

il destro in corsa non<br />

roba per Ramon<br />

Sul 4 0 la partita<br />

chiusa a chiave e allora ci pensa l’arbitro<br />

a ravvivarla cacciando Zoldan (il pi<br />

piccolo di tutti) per doppia ammonizione<br />

discutibile e allontanando anche<br />

l’allenatore Pasa per proteste I tre<br />

minuti di recupero servono solo a<br />

rendere ancora pi trionfale la trasferta<br />

bellunese dell’Itala e pi dolorosa la<br />

prima prova casalinga del Belluno<br />

Gigi Sosso


SPORT PORDENONE<br />

LUNED <strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong>C e mail: pordenone@messaggeroveneto it<br />

Calcio. In <strong>serie</strong> D al Tamai non riesce il bis contro il Bolzano. Prima sconfitta per il Pordenone. Derby d’Eccellenza al Fontanafredda<br />

Gomitata al collo, paura per Lepore<br />

Il bomber della Tiezzese trasportato all’ospedale, fortunatamente senza lesioni gravi<br />

Non c’è pace per Stefano Lepore. Proprio ieri<br />

l’attaccante della Tiezzese (Promozione) rientrava<br />

in campo da un infortunio. Solo un assaggio: venti<br />

minuti per riprendere confidenza con il campo.<br />

Ma,sulfiniredelmatchchevedevaigranataaffrontare<br />

il San Daniele, il bomber rimediava in uno<br />

scontrodigiocounagomitataallagola.Trasportato<br />

d’urgenza all’ospedale Santa Maria degli Angeli,<br />

Lepore ha riportato leggeri traumi. Nulla di grave,<br />

fortunatamente.<br />

Per quanto riguarda la giornata calcistica, in <strong>serie</strong><br />

D il Tamai non è andato oltre il pareggio con il<br />

Bolzano nel big match. Nell’ambiente tamaiota il<br />

puntoottenuto alcospetto del Bolzano non fa sorridere.<br />

Anzi, incrementa ancor più la rabbia perché<br />

ai mobilieri è stato negato un rigore macroscopico<br />

(fallo su Andreolla) quando il risultato era ancorato<br />

al pareggio. Dopo aver dominato per tutta la partita,<br />

il punto sta stretto. Ancora in gol – e sempre di<br />

testa–il difensorePerissinotto:giunto quest’estate<br />

dall’Opitergina,ilcentralesiconfermaun’arma“illegale”<br />

sui palloni alti in area avversaria.<br />

Primasconfittaincampionato,invece,perilPordenone:<br />

i neroverdi sono caduti a Jesolo sotto i colpi<br />

dell’ex Itala San Marco Gambino, autore di una<br />

doppietta.I“ramarri”hannooffertounabuonaprestazione<br />

ma l’assenza di Dorigo in mezzo al campo<br />

sièfatta sentire. Sacilesee Sanvitese –per completare<br />

il quadro – hanno ottenuto un pareggio a Montecchio<br />

e in casa col Rivignano.<br />

Scendendo di categoria, l’Azzanese spicca il volo:<br />

la squadra gioca un calcio offensivo, diverte e fa<br />

divertire. Nel primo derby stagionale d’Eccellenza,<br />

i biancazzurri hanno sconfitto nettamente il<br />

FontanafreddaalComprensoriale(1-4).Dopol’ottimo<br />

primo tempo di otto giorni fa, quando i ragazzi<br />

di De Agostini diedero spettacolo al cospetto del<br />

Lignano, prima vittoria in campionato per gli azzanesi.<br />

La squadra biancazzurra ha un ottimo potenziale<br />

offensivo e, quando gioca palla a terra, può<br />

impensierire qualsiasi avversario. Lecito, quindi,<br />

attendersi un gran campionato da Temporini e<br />

compagni.IlFontanafredda,invece,sidimostraancora<br />

“leggero”per la categoria. Moro sta lavorando<br />

bene, ma ha ancora bisogno di tempo prima di raccogliere<br />

i primi risultati. C’è da dire, a difesa dei<br />

rossoneri, che nel precampionato si è infortunato<br />

Fabio Beacco, elemento in grado di garantire quel<br />

pizzico di qualità in più alla manovra offensiva.<br />

Alberto Bertolotto<br />

In alto, due immagini della sfida tra Tamai e Bolzano. Qui sopra, una fase di Fontanafredda-Azzanese e Stefano Lepore (Foto Missinato)<br />

Goleade per L’Ambiente<br />

Pordenone e Maniago nella<br />

prima giornata della <strong>serie</strong> C<br />

di calcetto Figc. I naoniani,<br />

davvero implacabili in questo<br />

primo scorcio di stagione<br />

(vedi anche la coppa Italia),<br />

hanno battuto a Vallenoncello<br />

9 a 2 il Friul team Sanvitese,<br />

mentre i pedemontani<br />

hanno regolato con un ampio<br />

12 a 2 il Real Feletto.<br />

All’appuntamento del derby<br />

il Friul team è arrivato con<br />

gli uomini contati a causa degli<br />

infortuni, tanto che mister<br />

Cantonha dovutoschierare il<br />

portiereAlexBrunin veste di<br />

attaccante (e il giocatore non<br />

ha tradito le attese, realizzando<br />

le due reti della sua squadra).<br />

Quasi al completo invece il<br />

Pordenone di mister Di Giusto,<br />

nel quale spiccavano solo<br />

le assenze di Pacella e Pasut.<br />

AgliordinidegliarbitriFerrara<br />

di Gorizia e Fogal di Monfalcone(buonalalorodirezione<br />

di gara), i padroni di casa<br />

sono scesi in campo con Doro<br />

(portiere), Mantese, Cariddi,<br />

Pietrini, Malvani (a disposizione<br />

Peruz, Bozzo, Bortolin,<br />

Leo, Odorico, Pierasco, Farano),<br />

mentre il Friul team ha<br />

schierato Bortolussi (portiere),<br />

Colavitto, Brun, Mazzolo,<br />

CALCIO A 5<br />

L’Ambiente e Maniago super<br />

I pordenonesi si aggiudicano il derby col Friul team<br />

Alex Brun (Friul team)<br />

Perfetto (a disposizione Camasta,<br />

Pirtali). Tra i neroverdi<br />

in gran spolvero Pietrini e<br />

Cariddi. Il primo al 1’ porta<br />

subito in vantaggio i suoi, raccogliendo<br />

una corta respinta<br />

di Bortolussi. Il secondo concretizza<br />

di “rapina” al 14’ dopo<br />

che Odorico aveva colto in<br />

pieno la traversa.<br />

Il Friul team mostra di riuscire<br />

comunque a contenere<br />

le sfuriate naoniane, soprattutto<br />

grazie alle parate (in più<br />

di un caso decisive) di Bortolussi.<br />

La chiave della partita<br />

è tutta nell’inizio della ripresa:<br />

nelgiro dei primi nove minuti<br />

i padroni di casa vanno a<br />

segno ben sei volte, sigillando<br />

il risultato. Contro un avversario<br />

frastornato, Odoricosegnadallatrequartidirettamente<br />

all’incrocio (1’), Cariddi<br />

compie una bella girata<br />

al volo (4’), ancora Odorico<br />

s’infila di potenza in area avversaria<br />

(5’), Pietrini colpisce<br />

ben due volte con deliziosicolpi<br />

dipunta (6’e7’)e Malvanichiudecongranbottada<br />

fuori area su tocco di Farano<br />

(9’). Gli avversari però si riprendono,eBrunsiliberabene<br />

del marcatore e fredda al<br />

14’ Peruz: il portiere, inspiegabilmente<br />

arrabbiato con i<br />

compagni, s’incammina versogli<br />

spogliatoi minacciando<br />

adaltavocediandarsene.Finiràlapartitainpanchina,richiamato<br />

dalla dirigenza e<br />

dagli arbitri e sostituito da<br />

Doro. Pietrini al 20’ e Brun al<br />

29’ chiudono definitivamente<br />

i giochi. Partita senza storia<br />

a Maniago, dove i coltellinai<br />

già nel primo tempo vincevano<br />

5 a 0 sul morbido Feletto.<br />

In rete Plazzotta, Cappellari,<br />

Marega, Del Ben (tutti<br />

doppietta), Brandolisio,<br />

Borghesepiùdueautoretiavversarie<br />

Ḋavide Francescutti


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Virtus, il primo trionfo da grande<br />

La neopromossa parte in quarta, liquida l’Albiano e ora vola a quattro punti<br />

È tempo di festeggiare la prima vittoria della Virtusvecomp in campionato: tre a due all'Albiano che, con il pareggio<br />

della prima giornata con il Pordenone, vale la bellezza di quattro punti in classifica. Davvero non male per una<br />

formazione neopromossa. Più complesso, anche se da analizzare positivamente, è il giudizio sui gol realizzati (sei) e le<br />

reti subite (cinque) che denunciano, forse, la scelta coraggiosa di Gigi Fresco di affidarsi a tre punte. Una medaglia a<br />

due facce: in certi momenti dell'incontro viene premiata questa tattica assai offensiva; d'altra parte, alcune volte la<br />

scelta tattica concorre a penalizzare una squadra con qualche distrazione difensiva.<br />

Con l'Albiano, nel primo tempo, c'è stato un solo attore in campo: la Virtus. La partita non ha avuto storia anche per la<br />

grande creatività del centrocampo e la pericolosità degli esterni avanzati di Gigi Fresco. I primi 45 minuti, quindi, sono<br />

stati appannaggio dei veronesi, pericolosi in diverse circostanze, con l'eccellenza che va sottolineata di un perfetto,<br />

seppur giovanissimo, Romeo, che, al 19', con una punizione liftat a manda la palla alle spalle di Postal. Agli ospiti è<br />

concessa un'unica conclusione, al 39': una girata che sarebbe risultata imprendibile per il debuttante portiere, classe<br />

1987, Chesini (pure lui fiore all'occhiello delle giovanili rossoblù).<br />

Prima della chiusura del tempo, il gol di testa dell'onnipresente Bortignon, su angolo magistrale di Goncalves.<br />

L’Albiano sposta in attacco, nella ripresa, il suo capitano (difensore centrale) per disorientare i rossoblù locali e<br />

aumentare le potenzialità balistiche. Voluto o forzato che sia, l'atteggiamento dei trentini qualche effetto lo sortisce,<br />

con strada spianata da un rigore concesso al 31' per un mani involontario di Lechthaler. Il penalty è realizzato da<br />

Ivano Ferrari. L’Albiano si trasforma e diventa molto più aggressivo. Gli attacchi si susseguono e nel giro di altri sei<br />

minuti la squadra ospite perviene al pareggio con un angolo messo a profitto dalla testa di Mulchade.<br />

A questo punto lo spettro dell'esito di Pordenone aleggia sul Gavagnin. Ma in casa Virtus è pronto l'eroe della giornata,<br />

quel Daniele Dal Corso, che si inventa goleador quando viene inserito da Gigi Fresco a poco più di una ventina di<br />

minuti dalla conclusione, al posto di <strong>Gironi</strong>. Il giocatore, che già aveva avuto parte fondamentale nel passaggio della<br />

Virtus al secondo turno di Coppa Italia (gol pesantissimo ad Arcole contro la Sambonifacese), dribbla due avversari,<br />

resiste a una carica, entra in area e, di sinistro, infila Postal. È il 44' della ripresa: Daniele Dal Corso pone il sigillo ai<br />

primi tre punti della Virtus. Peraltro meritati.<br />

Flavio Pasetto<br />

- SPOGLIATOI<br />

Lechthaler ammette<br />

«Non ci difendiamo»<br />

Gigi Fresco negli spogliatoi è soddisfatto: «I tre punti mi sembrano meritati, anche perché i nostri avversari sono<br />

arrivati al gol con un calcio di rigore e da azione di calcio d'angolo. Con l'Albiano, peraltro, avevamo un portiere<br />

debuttante, Romeo, che ha fatto bene: tutti avete visto come ha interpretato la gara. Lo stesso Montagnoli è stato<br />

bravo, ma vorrei complimentarmi anche con Daniele Dal Corso che ci ha permesso di riportare dalla nostra parte una<br />

partita che rischiavamo di pareggiare».<br />

Non teme qualche pausa pericolosa della Virtus? «Credo che l'Albiano abbia gestito degli episodi a lui particolarmente<br />

favorevoli. Quello del rigore, ad esempio, con Lechthaler che aveva la mano a filo del corpo e che si è visto assegnare<br />

un calcio di rigore contro. Non mi sembra che ci abbiano fatto correre pericoli particolari. Ormai abbiamo capito che la<br />

partita la devi chiudere al più presto. Anche due gol di vantaggio non ti bastano».<br />

Massimo Lechthaler è sorridente. Il suo giudizio dell'incontro? «Positivo, anche se abbiamo rischiato, come a<br />

Pordenone. C'è stato, da parte della squadra, un leggero calo nella ripresa. Per la verità con l'Albiano siamo rientrati in<br />

campo con la convinzione di poter chiudere la partita sul tre o quattro a zero». Ma cos'è alla fine che permette<br />

all'avversario di rientrare in gioco? «Credo che il problema sia legato al nostro modo di interpretare la gara. Siamo<br />

soprattutto una formazione che cerca di attaccare e non di difendere». La sua prova l'ha soddisfatta? «Sono contento<br />

della partita di oggi, in quanto ho migliorato rispetto all'esordio di Pordenone, dove ho sofferto il debutto di categoria».<br />

(f.p.)


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Un ko rovina la festa della Sambo<br />

Viene inaugurato il nuovo stadio ma i rossoblù cadono in casa. Non basta il gol di Parma<br />

San Bonifacio. Evidentemente al momento i limiti della Sambonifacese sono questi. Per passare dalle stelle alle stalle<br />

basta poco, qualche volta solo pochi giorni, altre volte semplicemente 90 minuti. Un settimana fa la Sambonifacese<br />

volava già a mezza altezza, rinvigorita dalla bella vittoria con l'Albiano; oggi invece torna a passeggiare con i piedi per<br />

terra e la testa bassa per non alzarla al cielo e pentirsi. L'inaugurazione del rinnovato stadio Tizian non ha portato<br />

bene alla squadra di Maschi, forse troppo presa a guardare le nuove rifiniture che a guardare e a concentrarsi<br />

sull'avversario. Avversario che sulla carta era del tutto alla portata della Sambonifacese, ma il calcio molte volte è<br />

bello perché è vario, e una piccola realtà come il Cassola può rivelarsi alle volte la più terribile e temibile squadra del<br />

campionato.<br />

Una squadra è forte però perché ha tecnica, ha gioco e potenzialità. Ieri, al contrario, e con tutto il rispetto per il<br />

Cassola, è stata la forte Sambonifacese a farsi del male con le proprie mani, lascian do strada aperta all'avversario,<br />

per poi nemmeno avere il coraggio e la voglia di recuperare il risultato. Il Cassola giustamente ringrazia e porta a casa<br />

i suoi primi tre punti del campionato, la Sambonifacese invece stecca alla seconda giornata, costringendo addirittura i<br />

propri tifosi ad abbandonare lo stadio, dopo aver coperto la squadra di fischi.<br />

Quello che non ci si aspettava è accaduto al Tizian. Non c'è comunque da piangersi addosso, ora, perché il momento di<br />

rialzarsi in piedi e di lottare è proprio questo, perché i veri campioni e non sono coloro che non cadono mai, ma quelli<br />

che una volta caduti trovano il coraggio per rialzarsi in piedi.<br />

La Sambonifacese è costretta ancora a fare a meno di quattro pedine importanti; la squadra scende in campo con gli<br />

stessi undici di Albiano. Il Cassola invece deve fare a meno dello squalificato Tagliapietra; al suo posto entra Siciliano.<br />

Due minuti di gioco e il Cassola prova subito a rendersi pericoloso. Gazzola scende bene sulla sinistra, cross basso a<br />

centro area, Negrisola spazza in angolo.<br />

Altri due minuti e l'Eurocalcio Cassola passa in vantaggio. Mestriner ruba palla all'altezza della trequarti di campo della<br />

Sambonifacese, si destreggia bene tra due giocatori rossoblù e scarica un potente destro rasoterra che fulmina<br />

l'estremo difensore Milan.<br />

All'8' l'immediata risposta d ella Sambonifacese. Calcio di punizione di Donzella, stacco di testa di Parma e palla che<br />

carambola per una deviazione in corner. Dal seguente calcio dalla bandierina la Sambo trova il gol del pareggio:<br />

ancora la battuta di Donzella, palla che rimane in area dei vicentini del Cassola, stacco imperioso di Parma e palla che<br />

si insacca alle spalle di Frison.<br />

Dieci minuti e il Cassola torna nuovamente in vantaggio. La Sambonifacese libera malamente un corner dei vicentini,<br />

la palla viene ributtata in area rossoblù e Canacci tutto solo mette alle spalle di Milan.<br />

Sul finale della prima frazione di gioco la Sambonifacese sfiora il pareggio. Corner di Donzella, Paolo Sarzi prova il<br />

colpo di testa, palla che si alza di un niente sopra la traversa.<br />

Si va nella ripresa, ma la Sambonifacese è ancor più spenta della prima frazione di gioco. Maschi prova qualche<br />

cambio, ma nulla ruota a suo favore. L'unica occasione è sulla testa di Pimazzoni alla mezz'ora, poi nient'altro.<br />

Lorenzo Morandini<br />

- SPOGLIATOI<br />

Maschi: «Dal Cassola<br />

impariamo la lezione»<br />

A fine gara mister Maschi sorride per non piangere. Un ghigno amaro, che racchiude ogni pensiero rossoblù. «Oggi non<br />

è andata per nulla come ci aspettavamo», commenta l'allenatore. «Mi aspettavo un passo avanti e invece è arrivato<br />

questo brutto stop. In generale la squadra oggi non ha espresso tutto il suo potenziale e le sue capacità. Abbiamo fatto<br />

male tutti oggi, la verità è solo questa. Per questo dobbiamo farci tutti un bell’esame, tornare a lavorare e già<br />

domenica con l'Itala tornare a giocare ai nostri livelli. L'Itala è una squadra di spessore, chissà però che questo non sia<br />

da stimolo per noi».<br />

«Il calcio è così», continua Maschi, «passi dalle stelle alle stelle in poco tempo, e subito vieni messo in discussione. Noi<br />

dobbiamo crescere in personalità, non c'è niente da fare, e dobbiamo diventare ancora più squadra. Questa sconfitta ci<br />

servirà da lezione e sarà utile per farci crescere».<br />

Di tutt'altro umore ovviamente l'allenatore dell'Eurocalcio Cassola, Cunico. «Quella di oggi è stata per noi una bella<br />

sorpresa& #187;, commenta, «volevamo partire forti, siamo passati in vantaggio e anche dopo il pari lo siamo stati<br />

ancora di più. Io comunque ero fiducioso, avevo visto che la squadra aveva lo spirito giusto, poi più di così non si<br />

poteva fare. Siamo stati bravi a mettere alle corde un avversario come la Sambonifacese. Un plauso per questo a tutti<br />

i ragazzi che si sono ben comportati. Il collettivo è uscito a galla, questa è la nostra vera forza». (l.m.)


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Eurocalcio da applausi, Sambo ko<br />

Mestriner e Canacci regalano una vittoria esterna che avrebbe potuto essere più larga<br />

Sambonifacese1<br />

Eurocalcio2<br />

SAMBONIFACESE (4-4-2): Milan; Ruffini (32' st Caobelli), Negrisoli (8' st Girardi), Pimazzoni, Paolo Sarzi; Confetti,<br />

Donzella, Lovatin (8'st Lavagnoli) , Bregolin; Parma, Correzzola. All. Maschi.<br />

EUROCALCIO (4-4-2): Frison; Zenere, Peruzzo, Siciliano, Canacci; Carlotto, Mestriner, Simonato, Gazzola; Zanatta<br />

(27' st Bellan), Scalco (42' st Pastore). All. Cunico.<br />

Arbitro: Bindoni di Venezia.<br />

Reti. Pt: 4' Mestriner (E), 9' Parma (S), 18' Canacci (E).<br />

Note: cielo sereno e clima caldo; terreno in buone condizioni; ammoniti Carlotto (E), Pimazzoni (S), Siciliano (E) e<br />

Sarzi P. (S); calci d'angolo 8-4 per la Sambonifacese; recupero: 3'-4'; spettatori: 300 circa.<br />

di Nicola Negrin<br />

San Bonifacio. È proprio Eurocalcio quello che si è visto allo stadio "Renzo Tizian". La squadra di Cassola grazie ad<br />

una prestazione superlativa si è imposta sui padroni di casa della Sambonifacese, senza lasciare alcun di ritto di replica<br />

agli avversari.<br />

Cunico ritrova per il match quasi tutte le sue pedine fondamentali, e si affida alla coppia d'attacco Scalco-Zanatta per<br />

cercare di interrompere il digiuno di reti che prosegue ormai da tre partite. Sambo senza il bomber della passata<br />

stagione Arma, infortunatosi in settimana. A dispetto delle aspettative sono un centrocampista ed un difensore a<br />

regalare la vittoria alla squadra di Cassola, che va in gol dopo soli 4': Mestriner al limite dell'area di rigore si libera di<br />

due difensori e lascia partire una rasoiata precisa che si deposita nell'angolino basso, senza che Milan possa arrivarci.<br />

La Sambo però non ci sta e reagisce all'8', grazie a Parma. L'attaccante ci prova prima di testa su punizione di Sarzi,<br />

ma il suo tiro viene deviato, quindi, sul successivo calcio d'angolo, approfitta di una palla vagante in area vicentina, e<br />

pareggia i conti. La partita però è un uno-due continuo tra le due squadre, e al 18' è Canacci a riportare in vantaggio<br />

l'Eurocalcio: il difensore dopo aver raccolto abilmente una palla spiovente al centro dell'area di rigore è bravo a<br />

fulminare l'estremo difensore veronese con un tiro al volo, mentre la retroguardia avversaria reclamava il fuorigioco<br />

del giocatore bassanese. Il Cassola non si siede sugli allori e Scalco mette i brividi alla tifoseria di casa con un tiro<br />

potente da fuori ar ea che Milan blocca senza problemi (37').<br />

Sul ribaltamento di fronte la Sambo va vicino al gol, dapprima con Donzella, ma Frison gli nega la gioia del gol<br />

respingendo di piede il suo tiro, poi sul tap-in ci riprova Parma, ma Siciliano è abile a respingere al 38'.<br />

Nella ripresa il risultato resta invariato: l'Eurocalcio, soddisfatta del risultato, gioca di contenimento, mentre la squadra<br />

veronese non riesce a costruire un'azione degna di nota.<br />

Sono così i rossoblu vicentini a sfiorare il doppio vantaggio, ma il duplice miracolo di Milan, prima sulla punizione di<br />

Scalco deviata sulla traversa, poi nuovamente sull'arrivo di Carlotto, salva la compagine di Maschi (24').<br />

I veronesi non vanno mai vicino al gol, e l'unico tiro nello specchio della porta risulta essere il colpo d testa di<br />

Pimazzoni, bloccato facilmente da Frison.<br />

La partita finisce così tra i fischi della tifoseria di casa verso i propri beniamini, rei di non avere offerto una prestazione<br />

degna di questi livelli, e tra la gioia dei tifosi rossoblu giunti a San Bonifacio.


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

La gioia geometrica del presidente Carletto<br />

«Siamo... cubitali»<br />

Cunico conferma<br />

San Bonifacio. (ni. ne.) «Siamo stati cubitali». Con queste tre parole il presidente Stelio Carletto ha sottolineato la<br />

splendida prova disputata dalla squadra allo stadio "Tizian". È l’emblema della felicità, invece Enrico Cunico, al termine<br />

della gara che, a dispetto di tutti i pronostici, ha visto prevalere i suoi giocatori sulla Sambonifacese.<br />

«Abbiamo giocato una gara superba - racconta il tecnico - di più non potevamo dare. Il risultato è giusto». La squadra<br />

rossoblu ha infatti meritato i tre punti, frutto di una prestazione corale, e non ha permesso ai locali di fare la partita.<br />

«Devo ancora una volta fare i complimenti ai miei ragazzi per la prestazione che hanno offerto - continua Cunico -<br />

hanno capito che le partite non si vincono con le giocate dei singoli, ma grazie alla forza del gruppo; hanno compreso<br />

cosa vuol dire essere una squadra. È proprio questa la nostra forza: il collettivo».<br />

Il tecnico ritorna quindi sulla partita: «Abbiamo giocato un primo tempo alla grande, mentre nella ripresa abbiamo c<br />

ercato di contenere gli avversari, e devo dire che ci siamo riusciti, visto che Frison ha compiuto una sola e semplice<br />

parata. C'è d'aggiungere come il gol della Sambonifacese sia stato un nostro regalo, causa un errore difensivo, e<br />

inoltre bisogna dire che siamo andati vicini al terzo gol con Scalco. Abbiamo meritato».<br />

Dopo il pareggio nella prima di campionato contro il Belluno i tifosi possono essere quindi soddisfatti per come si sta<br />

volgendo il campionato che adesso vede l'Eurocalcio secondo in classifica dietro a Jesolo e Union Quinto:<br />

«Sinceramente non me l'aspettavo - conclude l'ex tecnico del Romano- ma ero molto fiducioso perché durante la<br />

settimana la squadra aveva fatto vedere delle buone cose. Speriamo davvero di continuare così».


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Città di Jesolo – Pordenone 2 - 1<br />

Che "prima" in casa per lo Jesolo: sotto di un gol dopo due minuti, i nerazzurri di Pulin hanno saputo rialzare la testa e, dopo<br />

aver raddrizzato il risultato già nel primo tempo, è stata la giocata sensazionale di Gaetano Gambino a pochi minuti dalla fine a<br />

far impazzire i tifosi al "Picchi". Dopo la vittoria a Montebelluna, si cercavano le conferme: e lo Jesolo le ha avute, perché per<br />

esempio si è visto che in difesa Sadocco si è ripetuto in positivo, annullando Fabbro, ma anche per Bertagno, l'uomo<br />

dell'ultimo passaggio e ovviamente per il bomber Gambino, decisivo con una doppietta al debutto sul terreno di casa. E così,<br />

due vittorie consecutive permettono ai balneari di vivere il primo posto in classifica assieme al Quinto degli ex Zanardo e<br />

Pivetta, in attesa dello scontro diretto del 15 ottobre, fra due gare.Per il Pordenone, dove con la casacca numero 5 faceva un<br />

certo effetto vedere l'ex capitano jesolano Davide Zanon, il rammarico per non aver saputo gestire l'iniziale situazione di<br />

vantaggio, oltre che per un paio di svarioni difensivi che hanno dato manforte alla rimonta nerazzurra.Jesolo con parecchie<br />

defezioni, quelle "storiche" di Nicola Visentin, Giacomazzi, Pavan e Baiana, e quelle ultime di Salviato (contrattura) e Trolese<br />

(influenza); esordio per l'ultimo arrivato, il difensore ex Portosummaga, Nicola Artusi, piazzato a sinistra in difesa. Il<br />

Pordenone è praticamente al completo e si affida alla coppia Fabbro-Muiesan, parecchio ispirati soprattutto nelle prime<br />

battute. Infatti, nemmeno il tempo di studiarsi, che i nerazzurri sono già sotto: il blitz lo compie Muiesan, lanciato (in posizione<br />

molto dubbia) verso la porta sul settore di destra, gran botta di destro che si schianta sul palo, la palla diventa ghiotta per<br />

Marangone che, a porta sguarnita, di piatto sinistro mette dentro con Lucchetta che non può nulla.<br />

Lo Jesolo si sveglia e prova a replicare subito: al 5' punizione di destro di Zane molto violenta, respinge con affanno il giovane<br />

Ongaro. Al 19' è Fabbro a trovare l'unico tiro in porta, al volo di destro, ma la palla è sul fondo; poco prima De Nardi<br />

sorprende Scomparin alle spalle e di destro sfiora l'incrocio e uno 0-2 che avrebbe compromesso le cose. Bertagno inventa e<br />

Gambino finalizza: è la storia dell'1-1, con il primo che brucia Rumiel e rasoterra serve all'ex bassanese un pallone facile da<br />

spingere in rete. Al 43' De Nardi chiede il rigore per un presunto gioco falloso di Scomparin, ma l'arbitro non cede.<br />

Si va alla ripresa, decisamente noiosa e priva di emozioni fino al 28', quando Bertagno (ancora) suona la carica e di sinistro<br />

sfiora il palo; anche Artusi, coraggioso, ci prova al 32', gran sinistro e Ongaro devia in corner; preme ancora lo Jesolo, con<br />

Sadocco, che dopo aver giocato alla grande dietro, prova il tiro di destro, Ongaro vola e tiene vivo l'1-1. Fino al 39', quando<br />

Gambino sfrutta un paio di rimpalli, sorprende la difesa friulana con un tocco che gli permette di presentarsi solo dinnanzi a<br />

Ongaro, esterno destro e il 2-1 è realtà.<br />

Federico Biondo<br />

JESOLO<br />

Pulin entusiasta, ma prudente: «C'è ancora<br />

molto da fare» Gambino,il goleador: «È stato<br />

un successo cercato da tutti»<br />

Calma e sangue freddo. A Jesolo non ci si esalta per la doppia vittoria dei nerazzurri con Montebelluna e Pordenone: meglio di<br />

così, tuttavia, la squadra di Pulin non poteva fare, e miglior ritorno in <strong>serie</strong> D non si poteva immaginare. Poi ci sono i segnali,<br />

come la grande freschezza atletica della squadra, che corre e lotta fino alla fine, e alcuni singoli che, voglia o non voglia, fanno<br />

la differenza. Domenica scorsa gloria per Lucchetta e Cardea, col Pordenone invece gli attori protagonisti sono stati Sadocco,<br />

Bertagno e Gambino, un trio che ha ricevuto gli applausi del "Picchi", insolitamente più caldo del solito, forse anche per il clima<br />

di Jesolo. Pulin ovviamente, da par suo, predica prudenza e sa che questa squadra ha ancora molto da fare, come dargli torto.<br />

«Tre punti importanti, contro una squadra ostica e ben messa in campo - spiega il mister - È chiaro che due vittorie<br />

consecutive ti permettono di lavorare più serenamente, senza dimenticare che c'è ancora molto da fare».Non si vive di sole<br />

rimonte, insomma: lo Jesolo deve trovare la capacità di imporsi subito. «Ho un gruppo motivato - conclude Pulin - che ha<br />

voglia di migliorare e di far sempre meglio. È ovvio che aver recuperato anche contro il Pordenone significa che abbiamo delle<br />

doti caratteriali importanti. Ora pensiamo alla Virtus, un campo difficile».Gaetano Gambino bagna il debutto al "Picchi" con due<br />

gol, uno griffato Bertagno, l'altro che vale i tre punti e che ne ha esaltato le doti fisiche e tecniche. «Uno dei miei gol più belli -<br />

afferma sorridente - É stata una vittoria cercata e voluta da tutti. Siamo stati bravi a non mollare e a spingere fino alla fine,<br />

siamo stati premiati. Dediche? Un gol l'avevo promesso a mamma (Maria) e l'altro lo dedico alla mia ragazza (Anna). Speriamo<br />

che ne vengano altri».C'è già feeling coi tifosi: Bisso può essere dimenticato in fretta? «Non voglio parlare di chi c'era prima -<br />

conclude Gaetano - l'importante è dare il massimo per lo Jesolo e per i ragazzi che in cantano in curva e che ci seguono con<br />

affetto».Bene il debutto di Artusi. «Ho trovato un ottimo gruppo e una squadra organizzata al quale spero di poter dare la mia<br />

esperienza».Sadocco sorride uscendo dallo spogliatoio. «Dopo due anni di stop sono contento di come stanno andando le cose<br />

- afferma - comunque possiamo dare molto di più. Meglio centrale? Per me è indifferente».Federico Biondo


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Belluno – Itala S.Marco 0 - 4<br />

In settimana Pasa e Zoratti si erano scambiati i complimenti. «Il Belluno è tra le migliori sei squadre del torneo», la<br />

valutazione del tecnico degli isontini. «Macché, l'Itala è la favorita numero uno per la promozione in C2», la risposta del<br />

tecnico dei bellunesi. Il risultato e la partita dimostrano che Zoratti ha fatto pretattica, mentre la preoccupazione di Pasa era<br />

dovuta. I suoi giocatori, però, non la pensavano allo stesso modo. Specie quelli della difesa, che pure è il reparto di maggiore<br />

esperienza del Belluno (27,6 l'età media, contro i 23,6 degli undici schierati ieri dal 1'). L'Itala San Marco ha stravinto e non ha<br />

neppure forzato, mentre i gialloblu hanno pagato l'assenza dei tre migliori elementi di difesa (Cremasco), centrocampo<br />

(Tardivo) e attacco (Trinchieri, squalificato), anche se agli isontini mancava il pezzo pregiato Neto Pereira.<br />

La gara comincia con il minuto di raccoglimento per il sindaco Celeste Bortoluzzi (oggi i funerali, a Belluno è lutto cittadino).<br />

Scambi rapidi e rasoterra, inserimenti intelligenti, triangolazioni interessanti: i primi 10' dei padroni di casa sono pieni di buoni<br />

propositi. Peccato che all'11' Vosca e Moras riescano a stordire gli avversari con un giochino di prestigio: il centravanti-boa<br />

controlla e smista, il numero 10 controlla, dribbla e supera facilmente Ramon. Fino al 20' i gialloblu sembrano tramortiti. Bez<br />

tenta di svegliare la truppa con un diagonale rasoerba da posizione decentrata, che esce di poco sul palo alla destra di Striatto.<br />

Schierato come unica punta, Ivo dovrebbe essere assistito dai laterali offensivi, Targhetta e De Lazzer, apparsi però fuori fase.<br />

Così Bez ci prova ancora, su un rimpallo in area (33'): il suo destro si infrange però sulla mischia. L'Itala non si spreca,<br />

controlla a suo piacimento, quasi come percepisse di non rischiare di farsi raggiungere. E anzi, alla prima seria offensiva arriva<br />

il raddoppio. 37', corner da sinistra, spizzata di testa che spiazza Ramon, nessuno raccoglie fino all'altro lato, dove Carli ha<br />

tutto il tempo (troppo) di stoppare e crossare. Un assist delizioso per la testa di Peroni: il capitano, solo soletto al limite<br />

dell'area piccola, incorna manco fosse un centravanti e sigla il 2-0.L'Itala San Marco potrebbe chiudere definitivamente i conti<br />

2' dopo e invece Carli decide di graziare il Belluno e Ramon, comunque bravo nella parata. De Mattia risponde, ma la<br />

conclusione è troppo a uscire. Infine, al 45', è De Lazzer a sprecare una ghiotta opportunità, di testa.Serve una scossa e Pasa<br />

la dà con due sostituzioni decise nella pausa. Escono Ballardin e Costa, entrano Lazzaretti, che si sistema a destra in difesa<br />

(Brustolon di conseguenza si sposta in mezzo, al fianco di Rostellato), e Solagna. La musica non cambia ed è anche il direttore<br />

d'orchestra a dare una spallata alle già scarse speranza di rimonta. Al 13' infatti l'arbitro fischia una punizione a due in area<br />

(per un passaggio al portiere effettuato di testa ma dopo che il difensore si era alzato il pallone con la coscia, il che è<br />

irregolare), Arcaba scarica un sinistro potente e a mezza altezza che perfora la barriera e porta sul 3-0 l'Itala. Al 21' Carli fa<br />

ancora il buonista e tira addosso a Ramon da posizione ravvicinata, risparmiando il poker ai bellunesi. Sebastiano Blasina<br />

invece non si fa scrupoli e in contropiede azzecca un bel tiro, quello del 4-0. La disfatta si compie a 5' dal termine: l'arbitro<br />

eccede in fiscalità e infierisce sul Belluno espellendo Zoldan per doppia ammonizione e Pasa per proteste.<br />

Maurizio Ferin<br />

CALCIO Serie D L’allenatore elogia solo la prima mezz’ora della sua squadra, ammette gli<br />

sbagli ma tira anche in ballo sfortuna ed errori arbitrali<br />

Disfatta Belluno: «Ma noi non siamo questi»<br />

L’Itala San Marco passeggia al polisportivo (0-4). Pasa: «Non ci resta che tirare su le<br />

maniche e metterci a lavorare»<br />

Chiudiamo la pratica e buttiamola via. Negli spogliatoi di Belluno-Itala il pensiero comune tra le fila gialloblu è quello di<br />

dimenticarsi in fretta della pessima domenica casalinga e pensare al futuro. Il poker di due di picche con cui il Belluno si è<br />

presentato ai propri tifosi non può di certo rappresentare il vero profilo della squadra di Pasa. Se così fosse, infatti, altro che<br />

prime sei. In casa Balzan si farebbe meglio a pensare alla salvezza. «Spero davvero che la squadra abbia collezionato questo<br />

pomeriggio tutti gli errori della stagione - commenta Daniele Pasa negli spogliatoi, dopo essere stato espulso per proteste nel<br />

finale -. Ora prendiamoli tutti insieme, buttiamoli via e guardiamo avanti. Sappiamo che non siamo questi, che il Belluno è un<br />

altro e affrettiamoci a dimostrarlo».<br />

Eppure la gara non era iniziata male. «Anzi. Nella prima mezz'ora siamo stati abili nel fare quello che dovevamo fare. I ragazzi<br />

mi sono piaciuti, stavamo giocando bene. Loro però alla prima occasione ci hanno puniti, noi abbiamo sbagliato in difesa e<br />

tutto si è messo in salita. Il 2-0 poi è stato ancora un nostro clamoroso errore di marcatura, abbiamo perso per strada l'uomo<br />

di almeno tre metri, e lì la partita ci è proprio sfuggita di mano. Anche se a dirla tutta siamo stati sfortunati in più di<br />

un'occasione a non trovare il gol del 2-1 che poteva riaprire i giochi». La punizione da cui è nato il 3-0 non ha convinto<br />

nessuno in campo. L'unico al corrente della nuova regola sembrava essere Zoratti. «Io le regole dovrei saperle, ma questa<br />

proprio non l'ho mai sentita. Lo stesso Rostellato l'anno scorso aveva fatto la stessa cosa più volte senza essere mai punito (la<br />

regola infatti, vedi box a lato, è stata introdotta quest'anno,ndr)». Appellarsi alla conduzione di gara al termine di un 4-0<br />

casalingo non è però possibile. «Sicuro. Certe cose non mi sono piaciute, come le due ammonizioni con conseguente<br />

espulsione di Zoldan, che aveva commesso due normalissimi falli, ma non abbiamo certo perso per colpa dell'arbitro. Spero<br />

davvero che la squadra abbia concentrato tutti gli errori con l'Itala e dalla settimana prossima cambi registro. Non ci resta,<br />

come sempre, che tirarci su le maniche e continuare a lavorare». Ieri infatti l'obiettivo di riportare la gente allo stadio è<br />

miseramente fallito. Al 4-0 dell'Itala in numerosi hanno lasciato in anticipo di quasi 20' le tribune dello stadio, e questo, in<br />

vista delle rimanenti 16 gare al polisportivo, non è certo positivo.<br />

Alessandro De Bon


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Union Quinto – Montebelluna 1 - 0<br />

L'Union Quinto si aggiudica il derby con il Montebelluna in piena zona Cesarini. Alla fine la voglia di vincere dei rossoblù e<br />

l'ingresso in campo di Max De Silvestro hanno deciso una partita che sul piano del gioco è stata molto equilibrata. Al Monte la<br />

sconfitta brucia il doppio anche perchè in pieno recupero (48') Marcato ha salvato il risultato con una paratona su Nicoletti.<br />

Buon avvio dell'Union Quinto che nei primi minuti crea subito un paio di azioni pericolose. Già al 1' Pajaro va via sulla destra<br />

ma il suo cross viene intercettato dalla difesa del Monte che libera l'area. All'8' punizione dalla destra di Pajaro per capitan<br />

Martignon che gira a rete in acrobazia di destro ma trova il corpo del compagno Antonio Zanardo a ribattegli il tiro. Al 22' è<br />

però il Montebelluna a sfiorare il vantaggio con una clamorosa palla gol. Zavarise è bravo a servire Marzochella sul filo del<br />

fuorigioco ma l'attaccante, dopo aver evitato l'uscita di Marcato, si vede respingere il tiro a botta sicura dalla provvidenziale<br />

scivolata di Martignon appostato sulla linea.Al 27' Lorenzetto, su punizione dalla lunga distanza, fa partire una gran botta che<br />

costringe Conte a smanacciare in angolo. Al 40' un intervento a metà campo di Antonio Zanardo su Marzochella fa salire la<br />

tensione fra le due panchina ma poi tutto si tranquillizza. In pieno recupero (46') Monte pericoloso con una gran punizione dai<br />

20 metri di Garbini che Marcato dèvia in corner.<br />

Nella ripresa mister Pisani ridisegna la squadra togliendo Wagner Bolzan e inserendo De Silvestro che va a fare la seconda<br />

punta con conseguente arretramento di Lorenzetto al ruolo naturale di esterno e con Niero mediano. Al 13' è proprio il<br />

neoentrato De Silvestro a battere un corner carico di effetto che Conte in tuffo mette in angolo togliendo la palla dalla testa di<br />

Paolo Zanardo. Al 32' ancora De Silvestro tocca una punizione per Lorenzetto che calcia con grande potenza ma senza<br />

precisione. Passa 1' e, sul fronte opposto, Zavarise punta la porta palla al piede e dal limite fa partire un velenoso sinistro che<br />

esce di un soffio con Marcato ormai fuori causa.<br />

Il finale di partita è tutto dell'Union Quinto. Al 38', su ennesimo corner di De Silvestro, Conte esce a vuoto favorendo Lazzari<br />

che incorna di testa ma si vede negare il gol da Fuser che di testa rinvia all'altezza della linea di porta. Passa 1' e questa volta<br />

il gol sembra veramente fatto. Splendido cross col contagiri di De Silvestro dalla sinistra per Bandiera che incorna a due metri<br />

dalla porta ma trova uno strepitoso Conte che si allunga e mette in corner. Al 44' però l'atteso gol arriva. Sulla punizione di De<br />

Silvestro dalla sinistra irrompe in spaccata Antonio Zanardo che mette alle spalle di Conte facendo esplodere di entusiasmo lo<br />

stadio "Omobono Tenni" di Quinto.Tutto archiviato? Nemmeno per idea perchè al 48' Nicoletti calcia all'altezza del dischetto la<br />

palla dell'1 a 1 ma il baby Marcato si distende per respingere l'insidia confermando così la vetta della classifica per l'Union<br />

Quinto in coabitazione con lo Jesolo.<br />

Alberto Duprè<br />

Dario Pizziolo, il presidente del Quinto che<br />

"sapeva far scuotere la rete"<br />

NUMERI - Ancora 21, come nel turno precedente, i gol segnati e come domenica scorsa prevalgono di nuovo quelli fatti<br />

fuoricasa (11 a 10). Sempre a proposito di gol: l'Union Quinto nel girone C e il Chioggia nel D sono le uniche "nostre" squadre<br />

che non hanno ancora subito reti; Belluno, Montebelluna e Piovese sono invece ancora senza gol. In settimana intanto secondo<br />

turno di Coppa Italia.<br />

IN CASA DEL QUINTO - In settimana ha festeggiato il compleanno ("sono 47 purtroppo"), curioso dopo i tre punti presi a<br />

Bolzano di verificare nuovamente la tenuta della squadra. Dario Pizziolo, presidente dell'Union Quinto, imprenditore nel settore<br />

dei materiali edili, ricorda intanto con orgoglio il suo passato di calciatore (con Quinto e San Polo). Un uomo d'area, forte di<br />

testa, «uno che la faceva scuotere spesso la rete». Dice che l'aver giocato lo aiuta moltissimo, «mi permette di capire che aria<br />

tira, so come ragionano i calciatori. La domenica? Preferisco non andare in panchina, meglio la tribuna ma in settimana non<br />

manco mai, al venerdì sera poi abbiamo la classica mangiata con la squadra. Discorsi in spogliatoio non ne faccio quasi mai, a<br />

quelli ci pensa l'allenatore, è questo il nono anno, non tutti filati, che facciamo assieme. La <strong>serie</strong> D era il traguardo che<br />

volevamo, era insomma nei programmi della società, solo che è venuta un anno prima di quel che avevamo provato a<br />

programmare: non è una scommessa. Economicamente è più impegnativa ma devo anche dire che la nuova categoria ha<br />

portato più aziende ad avvicinarsi a noi. Grazie al fatto che il Treviso gioca al sabato, in effetti mi aspettavo tutta la gente che<br />

è venuta ieri». A suo tempo difensore, una vita nel Giorgione (ben 17 stagioni; sono poi state Salvarosa - dove abita - e<br />

Pederobba le sue ultime due società) "mister" Alberto Pisani ha visto ieri, contro il Montebelluna, la sua squadra mostrare quel<br />

volto che tanto a lui piace: «Squadra difficile la mia a giocarci contro, squadra che non regala niente, di sostanza, rognosa, con<br />

gente di grande carattere, che magari appare poco ma si fa sentire. Abbiamo segnato verso la fine ma credo che abbiamo<br />

meritato contro una squadra tecnicamente molto valida e rapida nelle ripartenze». Rispetto allo scorso anno gli allenamenti<br />

sono passati da tre a quattro, tutti di sera e anche a Quinto, con la regola dei "giovani", alcuni giocatori che avevano<br />

conquistato la D hanno dovuto andarsene. Ancora Pisani: «La prospettiva era quella di fare non poca panchina, meglio<br />

andassero da altre parti. M'è spiaciuto, alcuni di loro hanno davvero dato tanto ma così dicono le regole. Noi comunque di<br />

giovani bravi ne avevamo già in casa, non è dunque che mi stia trovando ad allenare "due" squadre. È vero, sono parecchi<br />

anni che sono qui, nella stessa panchina e devo dire che solo perchè siamo stati promossi ho deciso di rimanerci ancora. È una<br />

categoria questa che non ho mai fatto e quindi sono curioso anch'io, ho stimoli nuovi: se restavamo in Eccellenza sarei<br />

ripartito da un'altra parte».


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Bressan: «Monte, ora la scossa»<br />

Quinto<br />

(al.dup-) - A far da contraltare alla gioia dei padroni di casa c'è l'aria da funerale che si respira negli spogliatoi del<br />

Montebelluna. Perdere un derby all'89' e sprecare il pareggio in pieno recupero può non far dormire la notte.<br />

L'allenatore Luca Bressan ha l'aria abbacchiata anche se si dice soddisfatto della prova dei suoi: "Sul piano del gioco la<br />

squadra mi è piaciuta ma dopo due partite gli episodi sfortunati (rigore sprecato contro lo Jesolo n.d.r.) ci condannano<br />

all'ultimo posto. Dal mio punto di vista il risultato non è giusto, nel primo tempo abbiamo giocato meglio noi creando un paio<br />

di grossissime occasioni per passare in vantaggio". Nella ripresa siete però calati vistosamente sul piano fisico, una questione<br />

di preparazione o solo un caso? "Penso si tratti di un fatto casuale, abbiamo sofferto nel secondo tempo soprattutto sui calci di<br />

punizione dove l'Union Quinto fa valere tutta la sua forza. In più l'uscita dal campo dell'esperto Simeoni (un taglio alla testa<br />

n.d.r.) ci ha penalizzato ulteriormente". Come spiega il cambio del centravanti Marzochella? "L'ho tolto perchè non ha tutta la<br />

partita nelle gambe visto che non ha svolto la preparazione con noi. Ho provato quindi ad inserire forze fresche con Sagrillo e<br />

Nicoletti ed infatti quest'ultimo ha avuto nel finale la palla del pareggio". Mister quali sono le cose positive di questo match?<br />

"Ripeto, sul piano del gioco abbiamo fatto bene e si vede che la squadra sa stare in campo con personalità". Queste 2 sconfitte<br />

le considera come un campanello d'allarme oppure un incidente di percorso? "Sicuramente la sfortuna finora non ci ha dato<br />

una mano ma dobbiamo darci comunque una scossa perchè giocare bene non basta, alla fine l'unica cosa che conta sono i<br />

punti i classifica e noi finora non ne abbiamo fatti nemmeno uno". Il recupero di Zalla e Nardi può essere l'arma in più? "E'<br />

logico che con la loro tecnica ed esperienza ci possono dare una grossa mano ma per ora non ci sono e non so ancora quando<br />

potrò recuperarli. Quindi dobbiamo uscire da questa situazione con le nostre forze e al più presto". Archiviato il derby ora il<br />

Montebelluna inizierà a pensare alla partita di domenica contro l'ostico Tamai con la fondata speranza di togliere quello zero<br />

dai punti in classifica.<br />

Pisani: «Quinto da salvezza»<br />

Quinto<br />

A fine derby Alberto "Nini" Pisani esce dallo spogliatoio vistosamente provato dalla tensione ma con un sorriso largo così. Il<br />

mister castellano inizia subito a parlare del match con enfasi: "Vincere un derby (1-0) all'ultimo minuto è il sogno di tutti. Direi<br />

che la vittoria è meritata soprattutto per quanto abbiamo fatto nella ripresa, è stata premiata la nostra voglia di vincere".<br />

Pisani fa comunque gli onori alla squadra uscita sconfitta: "Il Montebelluna mi è piaciuto molto. Sapevamo che avevano<br />

giocatori molto validi e il campo ha confermato questa impressione. Non dimentico poi che in pieno recupero il nostro portiere<br />

ha salvato il risultato con una grande parata".<br />

Sul piano del gioco l'Union Quinto però ieri ha avuto qualche problema rispetto al solito. Poi l'ingresso di De Silvestro ha<br />

cambiato le sorti. "Abbiamo un po' sofferto sulle azioni di rimessa ma è da mettere in preventivo quando si cerca di vincere a<br />

tutti i costi. Con De Silvestro abbiamo trovato un'arma micidiale sui calci piazzati visto che già dovevamo rinunciare all'estro di<br />

Bacchin. Purtoppo Massimiliano non ha ancora i 90' nelle gambe e quindi devo cercare di gestirlo nel migliore dei modi".<br />

L'esperimento di Lorenzetto punta centrale pensa di riproporlo oppure lo ritiene fallito definitivamente? "Riproporrò questa<br />

soluzione perchè secondo me il ragazzo può far bene anche in quel ruolo anche se ci vuole tempo. Non dimentichiamo che<br />

l'obbligo di schierare in campo 4 juniores mi costringe a provare tutte le soluzioni possibili". Con Antonio Zanardo arretrato in<br />

difesa soffrite un po' troppo a centrocampo. "E' una soluzione temporanea vista l'indisponibilità di Pagliarin. E comunque<br />

Antonio sa farsi valere anche dietro". I tre entrati dalla panchina (De Silvestro, Bandiera, Fonti) hanno fatto la differenza.<br />

"Questo conferma che il nostro è veramente un grande gruppo. A volte devo fare delle scelte difficili ma i ragazzi non si<br />

lamentano e quando entrano in campo danno tutto". Pisani, siete in vetta alla classifica. "Il primo posto in questo momento mi<br />

fa ridere, noi dobbiamo continuare come al solito a giocare partita per partita e alla fine faremo i conti. E' chiaro però che<br />

queste 2 vittorie ci dicono che l'obiettivo salvezza è alla nostra portata".Alberto Duprè


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Sanvitese – Rivignano 1 - 1<br />

Chi la fa l'aspetti si può ben dire alla Sanvitese che al fischio d'inizio aveva tentato l'affondo a sorpresa. Tutto però era<br />

sfumato al limite dell'area ospite. Il Rivignano invece al 1' della ripresa risistema la gara, che gli si era messa male a metà del<br />

primo tempo. Finisce in parità, dunque tre volte su tre, come il doppio precedente di Coppa Italia per l'avvio stagionale.<br />

A parte lo spunto iniziale, è il Rivignano a presentarsi meglio in avvio di gara. Ravalico al 14' tira in porta, Giordano in<br />

scivolata evita in area piccola che la palla prosegua verso il proprio sacco. Piccoli 2' dopo a pochissimi metri calcia a lato su<br />

lancio di Valusso. Ne avrà da rammaricarsi fino all'ingresso negli spogliatoi. Flaborea imposta l'attuale Rivignano con la difesa<br />

a quattro. Uno in meno per Zanin, il quale predilige infoltire il centrocampo puntando sul rombo ben sostenuto. Due attaccanti<br />

fissi fra gli ospiti, una punta con l'inserimento di altri due alternativamente per i padroni di casa.<br />

Quando mette il naso in avanti, la Sanvitese non solo annusa ma pure assapora il gol. Per un mani in area di Maggi (19') su<br />

azione manovrata tra Fantin e Nonis sulla destra, con supporto di Francescato, il triestino (stampo inglese nella direzione)<br />

Giacomelli indica il dischetto. Marta angola bene alla destra del portiere e sigla il vantaggio per la squadra di Zanin. Per poter<br />

raddoppiare manca l'occasione Franceschinis al 28'. La Sanvitese preme e Valusso rischia l'autorete (26') spalle alla porta,<br />

deviando poco fuori una palla calciata da Francescato su suggerimento del "predicatore" Marta. Venuto è impegnato al 43',<br />

quando sceglie di alzare in corner un traversone da sinistra di Ravalico sul secondo palo. Fantin nei minuti di recupero manda<br />

sull'esterno del sacco del primo palo (46') e poco oltre il secondo montante (47') la possibilità di chiudere anticipatamente il<br />

confronto.<br />

La vecchia storiella del "gol mancato, gol preso" vale tanto più se in mezzo ci sta il the che fa dimenticare quanto appena<br />

accaduto. Non si scompone Peron a ribadire in rete (1') l'iniziativa di Piccoli, su una rilassata di Venuto mal preceduto da<br />

Leonarduzzi al limite dell'area piccola. Ripresi i binari dell'equilibrio, il confronto regionale vive ancora di buone idee, ma poca<br />

lucidità e concretezza. Marta continua a dettare tempi e mettere palloni. Al 5' il neo entrato Muzzatti tira sul fondo. Marta-<br />

Nonis-Muzzatti (12') chiamano Biasinutto all'intervento, l'estremo udinese si salva con i piedi. Lenarduzzi e Peron dall'altra<br />

parte, al 16', invece giocano a rimpiattino in area. Interrompe la sequenza il piazzato di Trangoni, a girare, poco fuori al 18'.<br />

La Sanvitese dimostra che vuol proprio vincere, anche rischiando Rossi per un quarto d'ora. In seguito a cotanto<br />

sbilanciamento non accade però nulla. L'ultimo spunto degno di appunti è infatti al 20', quando l'intesa Marta-Muzzati è<br />

vanificata da Nonis dopo una pregevole costruzione. A casa lentamente, con un punto ciascuno come la domenica prima<br />

all'esordio.<br />

Roberto Vicenzotto<br />

Montecchio Maggiore<br />

Appuntamento con la vittoria ancora rimandato per Montecchio e Sacilese, entrambe al secondo pareggio consecutivo. Tra le<br />

due squadre quella che più può recriminare è quella allenata da Clementi, fermata da due parate di Posdarie nel primo tempo<br />

e dalla traversa nella ripresa, mentre per la formazione ospite c'è da registrare solo in avvio di partita un gol non convalidato<br />

perché viziato da fuorigioco.<br />

Tra i due tempi quello più interessante è stato il primo, con la Sacilese che ha mantenuto per più tempo l'iniziativa, affidandosi<br />

agli sterni Reartes e Marino per rifornire al centro Cristofoli e Tormen, mentre il Montecchio si è perlopiù affidato alle<br />

ripartenze con i lanci di Roverato. Nella ripresa le parti si sono invertite, con Rossitto e compagni costretti ad arretrare il<br />

baricentro, senza però che il Montecchio sia riuscito a concretizzare la superiorità offensiva. Dopo il fischio di avvio per un<br />

quarto d'ora in campo succede poco o nulla. Poi c'è la fiammata ospite: l'azione è da manuale, con Reartes appoggia<br />

all'indietro, pronto il cross di Rossitto a cercare la testa di Cristofoli che incorna di precisione spedendo nel sacco ma l'arbitro:<br />

peccato per lui che il guardalinee avesse già alzato la bandierina segnalandone la posizione irregolare. Il Montecchio sembra<br />

soffrire l'azione lineare e precisa degli ospiti, ma al 24' si costruisce la prima palla gol del match: su lancio difensivo<br />

Sarrapochiello chiama allo scatto De Franceschi, l'attaccante si presenta solo in area e conclude di potenza, Posdarie si supera<br />

ed intercetta, poi è Vecchiato a spazzare in angolo. La seconda opportunità da rete per i padroni di casa arriva al 39' sugli<br />

sviluppi di un calcio di punizione: Dei Rossi scodella in area, corta respinta di Zanette, Rovertao appostato fuori dall'area calcia<br />

di prima intenzione e Posdarie compie il suo secondo intervento decisivo deviando in corner. La Sacilese torna a farsi viva in<br />

attacco in chiusura di frazione. Anche questa volta (43') l'azione è manovrata, il tocco smarcante è di Cristofoli per Marino dal<br />

limite ma Ferrari riesce ad intercettare e deviare. Nella ripresa in campo si vede un Montecchio più intraprendente e tonico<br />

rispetto ai primi 45', e la Sacilese è costretta ad indietreggiare. Al 13' sono ancora i padroni di casa ad andare vicinissimi alla<br />

rete: su corta respinta della difesa raccoglie Roverato (senza dubbio il migliore tra i 22 in campo), stop e battuta da fermo,<br />

Posdarie questa volta è fuori causa ma c'è la traversa a salvarlo. Dei Rossi e compagni provano a spingere, ma in avanti i<br />

biancorossi stentano a farsi largo e la gara ristanga. Così a provarci tocca ancora a Roverato (34') senza però nella circostanza<br />

mettere affanno a Posdarie che para con facilità. La partita, nonostante i due allenatori provino a immettere forze fresche (da<br />

segnalare nelle file locali l'esordio di Gallo) si trascina senza particolari emozioni sino al fischio di chiusura. L'ultima conclusione<br />

è a tempo abbondantemente scaduto di Buriola ma sul suo rasoterra Posocco si distende e blocca.<br />

Giorgio Zordan


Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Tamai – Bolzano 1 - 1<br />

Scandaloso. Letteralmente scandaloso l'atteggiamento del signor Zambon di Conegliano che al 9' della ripresa ha ignorato un<br />

fallo da rigore grande come una casa di Armah su Andreolla. È altrettanto vero però che una squadra che crea almeno un<br />

mezza dozzina di palle gol non può recriminare più di tanto su un episodio. A fine gara Ermanno Tomei, tecnico delle Furie, è<br />

ugualmente soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi che dopo aver espugnato Trento nel match d'esordio ha messo alle<br />

corde anche il Bolzano, secondo gli addetti ai lavori le due principale pretendenti al salto di categoria.Bello, spumeggiante il<br />

Tamai. Tanto da essere persino lezioso negli ultimi sedici metri. Decisamente più concreto e pratico il Bolzano che, venuto in<br />

riva al Livenza per portarsi a casa un punto, in definitive ha centrato l'obiettivo. Tomei non dà punti di riferimento agli ospiti<br />

con un attacco mobilissimo, un De Marchi reinventato playmaker e un regista di riserva (Orlando) al centro della difesa.<br />

Classico invece il 4-4-2 di Gazzetta con una solida coppia centrale dietro e con Carbone e Roman Del Prete abili a sfruttare il<br />

contropiede.Inizia di gran carriera il Tamai (botta di Visentin respinta di Paoletti al 3'). Si capisce subito che il Bolzano agirà di<br />

rimessa e alla prima occasione gli altoatesini passano. È Carbone a concludere il contropiede con un diagonale secco da destra<br />

che infila Zaghetto. I rossi (ieri per ospitalità in gialloblu, colore del Comune di Brugnera) non si abbattono. Andreolla (7')<br />

sfiora soltanto il legno. Per il pareggio però bisogna attendere il 22'. Sul solito cross perfetto di Ornado stacca e infila di testa<br />

Perissinotto. La gara e' decisamente bella. Difficilmente si vede calcio così sugli altri campi di categoria. Il Tamai va vicinissimo<br />

al raddoppio al 35', quando, su traversone di Petris De Marchi, pur trattenuro per la maglia, riesce ad allungare il destro a<br />

incocciare la palla che colpisce il palo. La ripresa inizia con lo stesso copione. Al 49' l'ennesimo lancio di 50 metri e oltre di<br />

Orlando mette Andreolla in condizione di colpire l'esterno della rete.Brivido al 53', quando un black out della difesa locale<br />

consente a Roman Del prete di calciare di un soffio sul fondo. Sul rovesciamento di fronte il fallo di rigore non visto dall'arbitro,<br />

ma chiaramente documentato da TPN, emittente triveneta. Insistono i padroni di casa ed è bravo Paoletti (56') a deviare in<br />

angolo un siluro dello stesso Andreolla. Splendido il Tamai alla mezzora: Gonano-Visentin-Andreolla- Petris. Para ancora<br />

Paoletti. Tomei inserisce forze fresche. Benetton rileva Petris e Restiotto rimpiazza Visentin. La mossa è azzeccata. Benetton<br />

imperversa sulla fascia sinistra da dove fa spiovere palloni invitanti che però Gonano (79') e Restiotto (83') non riescono a<br />

capitalizzare.<br />

Finisce in parità, ma l'impressione è che Tamai (milleduecento anime) abbia tutte le carte in regola per contendere la<br />

promozione a Trento e Bolzano.Dario Perosa<br />

TRENTO BATTUTO<br />

Il Mezzocorona esce vincitore dal derby<br />

trentino<br />

Mezzocorona<br />

Un rigore, dubbio, offre al Mezzocorona la prima vittoria contro i cugini del Trento in un confronto di campionato. Il penalty<br />

schioda da un probabile nulla di fatto una partita poco spettacolare con due reparti offensivi particolarmente sterili e quasi mai<br />

pericolosi dalle parti dei portieri avversari.<br />

Parte meglio il Trento nella prima frazione con un pressing alto che permette poche impostazioni ai padroni di casa, i gialloblù<br />

di Possente non traducono mai in pericolosità le buone iniziative e Macchi è "costretto" ad un paio di parate in uscita bassa. Il<br />

Mezzocorona sale nel finale, ma anche il reparto offensivo di casa non produce pericoli costanti, sfiorando solo in un paio<br />

d'occasioni il palo alla destra di Marrucci, a sua volta pronto ai tiri centrali di Simoni e Ruggieri.<br />

La svolta ad inizio ripresa dopo un avvio promettente, ma sempre sterile, del Trento. Prima Volani viene espulso per doppia<br />

ammonizione, poi dalla punizione di Baido un braccio di Rossi in barriera viene valutato dall'arbitro Lazzaretto come volontario<br />

e quindi penalizzato con il rigore che Baido trasforma alla destra di Marrucci.<br />

In inferiorità numerica il Trento è ancor meno pericoloso ed il Mezzocorona finisce con l'accontentarsi dell'unica rete decisiva.<br />

Cristiano Caracristi

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