25/09/2006 Campionato 2aGiornata: Gironi B - C - serie d news
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XXVI CALCIO SERIE D Quotidiano Nazionale LUNEDÌ <strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />
SERIE D GIRONE B<br />
FLOP SOLO 150 SPETTATORI AL "DERBY" IN TRASFERTA<br />
Olginatese, stop contro il quotato Como<br />
Sul neutro di Trento, vittoria meritata dei lariani grazie ad un acuto di Shala<br />
di GIANNI RIVA<br />
— TRENTO —<br />
SUL "NEUTRO" di Trento<br />
vittoria meritata del Como<br />
che ha dimostrato il suo ottimo<br />
potenziale, anche se aiutato<br />
da un'infortunio di gioco degli avversari,<br />
contro un'Olginatese che<br />
comunque ha ben figurato contro<br />
la quotata squadra di Falsettini.<br />
LA CRONACA. Al 14mo va in<br />
rete il Como. A circa metà campo<br />
il bianconero Cinetti scivola perdendo<br />
il pallone. Lesto era Shala<br />
a prendere la sfera e portarsi nell'<br />
area dei lecchesi e battere il portiere<br />
Passoni in uscita dalla propria<br />
porta per salvare. Quattro minuti<br />
più tardi occasione per l'Olginatese<br />
per il pareggio. Da una battuta<br />
d'angolo di Sacchi il pallone veniva<br />
destinato a Bonacina (fra i migliori)<br />
che a sua volta lo smistava<br />
a Cinetti. Il fantasista non era fortunato<br />
in quanto la sua conclusione<br />
diretta in porta veniva "stoppata"<br />
dalla retroguardia lariana. Tutto<br />
sommato è stato un primo tempo<br />
equilibrato.<br />
COME avvenuto nella ripresa<br />
ma con un'Olginatese un tantino<br />
più determinata. Non molte le<br />
azioni degne di cronaca anche se<br />
le due squadre si sono impegnate.<br />
Da segnalare fra le note significative:<br />
al 32mo l'ex di turno Battaglino<br />
(l'anno scorso ad Olginate) nel<br />
cercare di dare un dispiacere alla<br />
sua ex squadra. Il diagonale destinato<br />
in porta veniva respinto dall'<br />
ottimo Passoni. Proteste per i<br />
bianconeri al 43mo sulla punizione<br />
battuta dall'interessante Sacchi.<br />
I lecchesi si sono lamentati<br />
con l'arbitro per un fallo di mano<br />
da parte della difesa comasca. L'arbitro<br />
malgrado le loro vibranti<br />
proteste faceva proseguire il gioco,<br />
sino al suo triplice fischio finale.<br />
Se il Como ottiene la sua seconda<br />
vittoria consecutiva in quest'avvio<br />
di stagione rimane per l'Olginatese<br />
la delusione per non aver<br />
disputato il match sul terreno di<br />
casa. Secondo il calendario il confronto<br />
doveva giocarsi fra le mure<br />
di casa ma questo non è stato possibile<br />
per "ragioni di sicurezza"<br />
espresse dalla Digos, non per probabili<br />
scontri fra le opposte tifo<strong>serie</strong><br />
ma la paura di incidenti fra gli<br />
ultras del Como e quelli del Lecco.<br />
Inconcepibile. Le due squadre<br />
hanno dovuto "sobbarcarsi" fra andata<br />
e ritorno oltre 500 km subendo<br />
anche aggravi di spese. Risultato:<br />
spettatori ieri al comunale<br />
trentino 150.<br />
In azione il centrocampista<br />
dell’Olginatese,<br />
Grendele, fra i migliori<br />
nella sfida persa di misura<br />
ieri contro il Como (Cardini)<br />
OLGINATESE - COMO 0-1<br />
(0-1) RETE: 14 pt Shala (C)<br />
OLGINATESE: Passoni 6,5,<br />
Radaelli 6, Dinardo 6,5, Agostinelli<br />
6, Malgrati 6,5, Grendele<br />
6.5, Bonacina 7 (37 st Pirola<br />
s,v), Cinetti 6,5 (1 st Cattaneo<br />
6), Sacchi 6,5, Comi 6, Capoferri<br />
6(12 st Caruso 6). All: Dell'Orto<br />
6,5. COMO: Sangiorgio 6,<br />
Schepis 6,5, Carrofiello 6,5,<br />
Sgrò 6,5, Gruttadauria 6,5, Merlin<br />
6, Greco 6.5, Marinucci 6,5,<br />
Shala 7 (26 st Bernardi 6), Battaglino<br />
6 (36 st Guidetti s.v), Terraneo<br />
5,5. All: Falsettini 6,5.<br />
ARBITRO: Penno di Nichelino<br />
6<br />
TURATE-MERATE 3-1<br />
Pomeriggio di gloria: si esaltano Petrone e Melosi<br />
— RESCALDINA (Milano) —<br />
ESORDIO CASALINGO vincente per<br />
la Salus Turate; sul campo di Rescaldina<br />
(dato che quello turatese non è omologato<br />
per il <strong>Campionato</strong> nazionale dilettanti)<br />
i biancazzurri di mister Zioli hanno superato<br />
piuttosto nettamente il Merate. Infatti oltre<br />
ai tre gol, segnati da Petrone (doppietta) e<br />
dall'eterno Melosi, i padroni di casa hanno<br />
sbagliato almeno un'altra mezza dozzina di<br />
chiare occasioni. Pronti, via ed è subito Petrone<br />
(nella foto) a salire in cattedra: al 10' sfrutta<br />
al meglio un'insistita iniziativa di Arena<br />
sulla destra ed al 24' è servito da un delizioso<br />
assist di Carbone che deve solo essere messo<br />
alle spalle di Biffi. Il Merate reagisce, e al 34'<br />
dimezza le distanze con un rigore trasformato<br />
da Guzzetti. Al 27' della ripresa il gol della<br />
sicurezza per i padroni di casa, con Melosi.<br />
TURATE-MERATE 3-1 (2-1)<br />
RETI: 10' e 24' pt. Petrone, 34' pt. Guzzetti (rigore),<br />
27' st. Melosi.<br />
TURATE: Busicchio 6; Brizzolara 6,5, Sponga<br />
6, Broccanello 6,5, Ghionna 6,5, Melosi 7,<br />
Anzano 7 (45' st. Marelli sv.), Arena sv. (<strong>25</strong>' pt.<br />
Gallini 6,5), Petrone 7,5 (36' st. Fava sv.), Mavilla<br />
6, Carbone 6,5. All. Zioli 6,5.<br />
MERATE: Biffi 6,5; Cambiaghi 6 (40 pt. Crusco<br />
6), Bertoncelli 5,5, Guzzetti 6,5, Quaglia 6<br />
(30' st. Sala sv.), Brunetti 5,5, Capetti 6, Pilat 6<br />
(19' st. Terruzzi 6), Collu 5,5, Mora 6, Sangi<br />
5,5. All. Bolis 6.<br />
ARBITRO: Giannotta di Brindisi 6.<br />
Maurizio Magnoni<br />
USO CALCIO CARAVAGGIO-SOLBIATESE 4-3<br />
Gol, rigori e traverse: è qui lo spettacolo<br />
Alla fine sorridono soltanto i bergamaschi<br />
— CARAVAGGIO —<br />
CHE PARTITA. I bergamaschi del Calcio-Caravaggio<br />
colgono la loro prima vittoria, dopo<br />
una gara ricca di emozioni, ma di poca logica<br />
tecnico-tattica. Buon avvio dei locali, ma al primno<br />
affondo sono gli ospiti a passare con Rora, che servito<br />
da Marsich, infilava con un bel diagonale Colleoni.<br />
Pronta reazione bergamasca e al 13’ ottima è la<br />
parata di Zecchini su Germani, che però fa centro al<br />
20’, sfruttando un cross di Bernardi. Gioia effimera.<br />
Passa un minuto e Rota raccogliendo una corta respinta<br />
della difesa, fa partire una conclusione che supera<br />
Colleoni; 1-2. Non ci sono soste. Passa anora un<br />
minuto e i locali guadagnano un calcio di rigore, per<br />
un fallo ai danni di Bermardi; dal dischetto Manzini<br />
centra il momentaneo pareggio.<br />
NON C’È TREGUA. Al 27’ il solito Rora, colpisce<br />
la traversa, mentre al 35’, una sgroppata di Manzini,<br />
viene fermata fallosamente in area. Altro penalty,<br />
per i locali, altra trasformazione di Manzini, ora in<br />
vantaggio. Il primo tempo regala emozioni a ripetizione:<br />
al 42’ Torri si libera e insacca il 4-2. Nella ripresa,<br />
il tema non cambia. Un miracolo di Colleoni<br />
al 6’ su Marsich evita la terza rete ospite, che però<br />
arriva su rigore, trasformato da Marsich al 13’. Il resto<br />
della gara è palpitante ma il risultato non cambia<br />
più.<br />
USO CALCIO CARAVAGGIO-SOLBIATESE<br />
4-3 (4-2). RETI: pt 11’ Rota, 20’ Germani, 21’ Rota,<br />
22’ Manzini (rig.), 35’ Manzini (rig.), 43’ Torri, st 13’<br />
Marsich (rig). CALCIO CARAVAGGIO: Colleoni<br />
6, El Begri 5,5 (14’ st Chiodini 6), Galimberti 5,5,<br />
Manzoni 6 (22’ st Recalcati sv), Sonzogni 5,5, Forlani<br />
5,5, Panzeri 6,5, Germani 7, Torri 6 (32’ st Ferrari<br />
sv), Bernardi 6,5, Manzini 7. All. Chierico. SOLBIA-<br />
TESE: Zecchini 6, Tino 5,5 (1’ st Saladino 6,5), Musolino<br />
7, Romualdi 5 (13’ st Pasinelli 6,5), Albizzati<br />
6, Di Gioia 6, Marsich 7, Rota 7, Lenzoni 6,5, Finazzi<br />
6,5, Andriulo 6 (27’ st Di Iorio 6). All. Bacchin.<br />
ARBITRO: Zambelli di Brescia<br />
RENATE-VILLACIDRESE 2-1<br />
La grande fatica dei milanesi<br />
alla fine è premiata da Raneri<br />
— RENATE (Milano) —<br />
TRE PUNTI ATTESI, cercati<br />
e arrivati. I neroazzurri<br />
hanno avuto il loro riscatto<br />
dopo la sbandata d'esordio, conducendo<br />
una buona gara offensiva e<br />
lasciando poco margine ai sardi.<br />
L'unica pecca è non aver sfruttato<br />
ulteriori occasioni nel corso della<br />
gara. La prima rete arriva su un ricamo<br />
d'angolo: Capitan Serio batte<br />
il corner, sponda di Commisso e<br />
testa di Palumbieri. Nei primi 15'<br />
della ripresa gli ospiti hanno il sopravvento<br />
e ripristinano la parità:<br />
al 7', nel giro di pochi secondi<br />
Mancosu sfreccia verso Tusino<br />
per due volte e imbrocca il gol alla<br />
seconda. I padroni di casa però<br />
non fanno il bis di Merate e reagiscono<br />
riprendendo il controllo e il<br />
vantaggio: al 26' Fossati trova libero<br />
Curioni, questo gira per Raneri,<br />
che centra la rete.<br />
RENATE-VILLACIDRESE 2-1<br />
(1-0) RETI: pt 24' Palumbieri; st<br />
7' Mancosu, 26' Raneri RENATE:<br />
Tusino 6.5, Fossati 6, Palumbieri<br />
7, Manzo 7, Serio 6.5, Commisso<br />
6.5, Scavo 6.5 (15' st Pirola 6), Curioni<br />
6, Raneri 7 (39' st Borghi<br />
s.v.), Piro 6 (15' st Ancora 7), Bisceglia<br />
6.5. All.: Barbieri 7. VILLA-<br />
CIDRESE: Santoro 5.5, Pinna 5<br />
(21' st Strinna s.v.), Marci 5.5, Balleello<br />
6, Lasagni s.v. (26' pt Basciu<br />
6.5), Porcu 6, Stefanini 6 (4' pt Garau),<br />
Sanna 6.5, Iannini 6, Gavioli<br />
6, Mancosu 7.5. All.: Sibilia 6. AR-<br />
BITRO: Mondin 6.52 NOTE:<br />
espulsi Bisceglia 43’ st e Sibilia<br />
30’.<br />
Emilia Iuliano
32<br />
SPORT<br />
Lunedì<br />
<strong>25</strong> settembre <strong>2006</strong><br />
Serie<br />
LA PARTITA Dopo le polemiche per il cambiamento di sede, gli azzurri hanno battuto l’Olginatese: divide la vetta con i sardi<br />
Il Como fa sul serio: scappa con l’Alghero<br />
Successo sul neutro di Trento contro l’Olginatese: decide un gol di Shala, ancora trasformato in punta<br />
OLGINATESE 0<br />
COMO 1<br />
Marcatore: al 14’ del p.t. Shala.<br />
OLGINATESE: Passoni, Radaelli, Binardo, Agostinelli, Malgrati,<br />
Grendele, Ballacina (al 37’ st Pirola), Cinetti (al 1’ st Cattaneo), Sciacchi,<br />
Comi, Capoferri (al 12’ st Caruso). All. Dell’Orto.<br />
COMO: Sangiorgio, Schepis, Carrafiello, Sgrò, Gruttadauria, Merlin,<br />
Greco, Marinucci, Shala (al 26’ st Bernardi), Battaglino (al 36’ st Guidetti),<br />
Terraneo. All. Falsettini.<br />
Arbitro: Penno di Nichelino.<br />
TRENTO In uno stadio semideserto con un’atmosfera quasi<br />
irreale Il Como batte l’Olginatese, a Trento, grazie a una rete<br />
di Shala. Una rete che ha deciso la partita arrivata su un<br />
infortunio di Cinetti capitato appena fuori dall’area: gol che<br />
alla fine ha dato la vittoria al Como. Una partita che sarà ricordata<br />
soprattutto per l’incredibile decisione di far giocare<br />
la gara a Trento. Una situazione che addirittura ha portato<br />
a una presa di posizione dura da parte del presidente<br />
della Lega di <strong>serie</strong> D Punghellini, come leggete a parte, che<br />
ha persino chiamato in causa il ministro dell’Interno. Il Como,<br />
dunque, centra il secondo successo su due partite, scattando<br />
in avanti con l’Alghero, ambedue a punteggio pieno.<br />
Un grido di forza, un ruggito per mettere in chiaro per bene<br />
una cosa: il Como è vivo, parte da una idea di calcio studiata<br />
attentamente, sta già cercando di ritagliarsi un ruolo da<br />
protagonista. Ruolo scontato, quasi necessario. La squadra<br />
azzurra ha vinto con una rete segnata dall’albanese riadattato<br />
nel ruolo di attaccante puro. Anche questo un esperimento<br />
che evidentemente sta dando qualche frutto. Ha battuto<br />
un’Olginatese generosa, che ha pagato troppo assenze<br />
di Savarese e Mazzini in attacco. Va detto che solo dopo l’espulsione<br />
affrettata di Comi, il Como ha legittimato la sua<br />
supremazia territoriale ma nel finale i bianconeri hanno reclamato<br />
a lungo un calcio di rigore con l’arbitro, per un fallo<br />
di mano commesso da un giocatore posizionato nella barriera<br />
del Como, che era saltata su un calcio di punizione di<br />
Sacchi.<br />
La partita non è che abbia entusiasmato il poco pubblico<br />
presente: troppe pause, troppi sbagli da entrambi le formazioni<br />
e al di là di alcuni spunti la partita non è mai decollata.<br />
Ma alla fine è il risultato che conta, e il Como con questa<br />
vittoria allunga la sua striscia vincente e rimane a punteggio<br />
pieno in testa alla classifica, per la gioia dei tifosi azzurri<br />
giunti anche sin quassù.<br />
Cronaca: nel primo tempo, al 3’, Greco tenta di sorprendere<br />
Passoni con un tiro di 20 metri ma la palla esce di poco.<br />
Al 7’ Sacchi riceve in area un cross di Bonacina: stop di<br />
petto e tiro al volo ma la palla esce di pochissimo. Al 14’ il<br />
Como è in vantaggio: Cinetti scivola e perde palla tra il centrocampo<br />
e la difesa, Shala ne approfitta e si incunea nella<br />
difesa, salta Passoni e deposita in rete. Bella esecuzione,<br />
pur se favorita da uno svarione avversario. Al 18’ l’Olginatese<br />
è vicina al pareggio: calcio d’angolo di Sacchi, Bonacina<br />
prolunga di testa la palla a Cinetti solo in area, ma il<br />
centrocampista perde l’attimo per mettere in rete e la difesa<br />
azzurra allontana.<br />
Secondo tempo: Terraneo al 6’ è strattonato in area di<br />
Grendele, forse c’erano i presupposti per un calcio di rigore,<br />
ma l’arbitro fa proseguire. Al 20’ di nuovo Terraneo apre<br />
per Shala che, al limite dell’area, fa partire una bordata che<br />
esce di poco dal lato. Al 24’ viene espulso Comi, rosso diretto<br />
per un fallo di Carrafiello. Al 32’ Battaglino si accentra<br />
in area, gran diagonale, ma Passoni con la punta delle dita<br />
mette in angolo. Al 43’ protesta bianconere: punizione<br />
calciata da Sacchi, la difesa respinge con un braccio, l’arbitro<br />
non fischia il calcio di rigore ma fa proseguire.<br />
Giuseppe Riva<br />
Esordio casalingo - sul campo di Rescaldina - festeggiato con una bella gara e un risultato importante: primi punti della Salus in D<br />
Il Turate si mette a suo agio, il Merate è travolto<br />
TURATE 3<br />
MERATE 1<br />
Marcatori: Petrone al 10’ e 24’<br />
pt; Guzzetti su rigore al 33’ pt;<br />
Melosi al 27’ st.<br />
TURATE: Buscicchio, Brizzolara,<br />
Sponga, Broccanello,<br />
Ghionna, Melosi, Anzano (Marelli<br />
45’ st), Arena (Gallini 23’ pt),<br />
Petrone (Fava 36’ st), Mavilla,<br />
Carbone. (Impagnatiello, De<br />
Luca, Bonetti, Puleo). All. Zilio.<br />
MERATE: Biffi, Cambiaghi<br />
(Crusco dal 39’ pt), Bertoncelli,<br />
Guzzetti, Quaglia (Sala dal 36’<br />
st), Brunetti, Capetti, Pilat (Terruzzi<br />
dal 18’ st), Collu, Mora,<br />
Sangi. (Bertola, Lentini, Ravasi,<br />
Gentile). All. Bolis.<br />
Arbitro: Giannotta di Brindisi.<br />
Note - Ammoniti: Melosi, Anzano,<br />
Broccanello, Brunetti, Bertoncelli.<br />
Angoli: 4-2 per il Merate.<br />
Spettatori: <strong>25</strong>0 circa.<br />
RESCALDINA (ls) Miglior<br />
esordio casalingo non poteva<br />
esserci per il Turate, che<br />
coniuga al meglio risultato<br />
e prestazione imponendosi<br />
meritatamente ai danni del<br />
Merate. Prestazione da 7 in<br />
pagella per la Salus che grazie<br />
ad una difesa attenta e<br />
ad un attacco pungente e<br />
cinico intasca i primi 3<br />
punti della sua avventura<br />
in <strong>serie</strong> D. L’undici turatese<br />
parte subito di gran carriera:<br />
al 2’ Petrone - imbeccato<br />
da Carbone - si invola tutto<br />
solo verso la porta avversaria<br />
ma è Biffi, con gran tempismo,<br />
a negargli la rete.<br />
L’appuntamento con il gol è<br />
solo rimandato di qualche<br />
minuto: al 10’, infatti, la<br />
premiata ditta Arena- Petrone<br />
costruisce il vantaggio<br />
della Salus: cross dalla<br />
sinistra del centrocampista<br />
classe ’88 e Petrone, ben appostato<br />
in area, non fallisce<br />
il colpo dell’1-0. Gli ospiti<br />
si fanno vedere solo con<br />
qualche percussione di Capetti<br />
sulla fascia destra ma<br />
è il Turate ad affondare i<br />
colpi. Al 19’ Carbone serve<br />
una palla col contagiri ad<br />
Anzano ma Biffi abbassa la<br />
saracinesca; al 24’, sugli<br />
sviluppi di una bella azione<br />
manovrata, i biancoblu trovano<br />
il raddoppio: Carbone<br />
è la mente e Petrone il braccio,<br />
con l’attaccante di casa<br />
che scatta sul filo dell’offside<br />
e infila l’incolpevole Biffi.<br />
Il Merate abbozza una timida<br />
reazione e al 33’ dimezza<br />
lo svantaggio grazie<br />
al rigore trasformato da<br />
Guzzetti per un fallo in area<br />
di Broccanello su Collu.<br />
La ripresa regala qualche<br />
sbadiglio di troppo ma sono<br />
sempre i padroni di casa<br />
a rendersi più pericolosi: al<br />
10’ Mavilla spedisce incredibilmente<br />
alto sopra la traversa<br />
un cross pennellato<br />
dalla sinistra di Petrone e al<br />
20’ un tiro dalla destra di<br />
Gallini viene deviato in<br />
corner da Biffi. Il Merate<br />
non punge e al 27’ la squadra<br />
di Zilio ne approfitta<br />
per chiudere i conti: dalla<br />
fascia sinistra Anzano serve<br />
Carbone che dal cuore dell’area<br />
tocca di fino la palla a<br />
Melosi, il cui tiro di potenza<br />
si insacca alle spalle di<br />
Biffi per il definitivo 3-1.<br />
Samantha Pini<br />
POLEMICHE E COMMENTI<br />
Punghellini attacca: «Spostamento assurdo, chiamerò il ministro». Falsettini: «Ok così»<br />
ROMA «Esprimo tutta la mia<br />
comprensione e solidarietà alla<br />
società dell’Olginatese e ai suoi<br />
tifosi per questo disagio causato<br />
da un intervento delle autorità<br />
preposte all’ordine pubblico, ritenendo<br />
il provvedimento adottato<br />
di diniego sull’utilizzo dell’impianto<br />
di Solbiate Olona<br />
inaudito, inacettabile e vergognoso».<br />
Il presidente della <strong>serie</strong><br />
D William Punghellini si schiera<br />
apertamente con i tifosi dell’Olginatese<br />
costretti a seguire la loro<br />
squadra in campo neutro a<br />
220 chilometri di distanza dalla<br />
sede per motivi di ordine pubblico.<br />
«Lo stesso stadio di Solbiate<br />
- spiega Punghellini - è<br />
provvisto di regolare agibilità e<br />
non vi erano precedenti o comunque<br />
rivalità accese tra i tifosi<br />
dell’Olginatese e del Como per<br />
giustificare il divieto di disputa<br />
della gara su quell’impianto. È<br />
inaccettabile che le Prefetture e<br />
le Questure abbiano vietato quest’incontro<br />
adducendo pericoli<br />
per l’ordine pubblico determinati<br />
dai tifosi del Lecco e del Varese<br />
che appartengono alla lega di<br />
<strong>serie</strong> C e quindi, di fatto, si è discriminata<br />
la la Lega Dilettanti<br />
con un provvedimento che ha<br />
prodotto un danno considerevole<br />
al campionato di <strong>serie</strong> D». «Lo<br />
Stato italiano - rincara Punghellini<br />
- di fatto ha abdicato ai propri<br />
doveri nei confronti del calcio<br />
dilettantistico che merita<br />
maggiore rispetto e che ha gli<br />
stessi diritti di quello professionistico.<br />
Questa vicenda non finirà<br />
qui perchè - conclude il presidente<br />
della <strong>serie</strong> D - provvederò<br />
immediatamente a far giungere<br />
una vibrata nota di protesta<br />
al ministro dell’Interno Giuliano<br />
Amato».<br />
Sin qui la polemica sul campo.<br />
Poi, la partita. Dagli spogliatoi<br />
del Como esce mister Falsettini<br />
sorridente. Vittoria meritata?<br />
«Direi di sì, per le occasioni<br />
create sicuramente comunque<br />
abbiamo trovato di fronte un’ottima<br />
squadra con dei giovani<br />
davvero validi. Dispiace solo di<br />
averla giocata a 200 km da casa:<br />
spero che in Federazione cambi<br />
qualche cosa, credo che queste<br />
siano scelte incredibili, come è<br />
Gli azzurri esultano dopo il gol di Shala che deciderà il match<br />
La squadra del Merate ha subìto la sconfitta contro il Turate<br />
Il capitano Capetti a terra, simbolo della sconfitta del Merate<br />
■ SPOGLIATOI<br />
Zilio felice ma polemico:<br />
«Un altro rigore contro...»<br />
RESCALDINA - (S.Pi.) A fine partita il volto<br />
di Domenico Zilio dice più di mille parole;<br />
la tensione accumulata durante tutta<br />
la gara lascia lentamente il posto ad<br />
un timido sorriso ed è così che inizia la disamina<br />
del match da parte del tecnico turatese:<br />
«Siamo soddisfatti per il risultato e anche<br />
per la prestazione, cosa che non era invece<br />
accaduta la scorsa settimana. Soprattutto<br />
nel primo tempo abbiamo creato<br />
molte palle gol, anche se non siamo stati<br />
capaci di chiudere subito i conti. Non<br />
voglio essere sempre polemico - prosegue<br />
Zilio - ma ho qualche dubbio sul rigore<br />
che ha riaperto la gara; due rigori contro<br />
in due giornate fanno quantomeno<br />
pensare…».<br />
Chiusa la piccola parentesi dedicata all’arbitraggio,<br />
il mister della Salus torna a<br />
guardare nel proprio “cortile”: «Nella ripresa<br />
siamo stati bravi a controllare la<br />
partita; abbiamo creato ancora un paio di<br />
occasioni e chiuso ogni discorso con Melosi.<br />
Sono soddisfatto, soprattutto perché<br />
ho visto nei ragazzi quella motivazione e<br />
quella voglia che avevo chiesto prima della<br />
partita».<br />
Onore ai vincitori viene riconosciuto anche<br />
da parte degli avversari del Merate,<br />
con mister Bolis sconsolato ma obiettivo:<br />
«Il Turate ha saputo meritare il successo<br />
ma noi siamo stati troppo ingenui. Nei primi<br />
e decisivi venticinque minuti abbiamo<br />
concesso troppo ai loro attaccanti, che<br />
difatti sono riusciti puntualmente a punirci.<br />
Le assenze non giustificano la scarsa<br />
qualità della nostra prestazione e non<br />
possiamo permetterci errori del genere<br />
specialmente nelle fasi iniziali di una<br />
gara».<br />
CLASSIFICA<br />
I RISULTATI<br />
ARZACHENA - TRITIUM 2-0<br />
ATLETICO CALCIO - CALANGIANUS 6-1<br />
COLOGNESE - ALGHERO 1-2<br />
FANFULLA - SEREGNO 1-2<br />
OLGINATESE - COMO 0-1<br />
RENATE - VILLACIDRESE 2-1<br />
TURATE - MERATE 3-1<br />
TEMPIO - PALAZZOLO 1-1<br />
USO CALCIO - SOLBIATESE 4-3<br />
PROSSIMO TURNO<br />
ALGHERO - TEMPIO<br />
CALANGIANUS - COLOGNESE<br />
FANFULLA - USO CALCIO<br />
MERATE - OLGINATESE<br />
PALAZZOLO - RENATE<br />
SOLBIATESE - ARZACHENA<br />
TRITIUM - ATLETICO CALCIO<br />
VILLACIDRESE - TURATE<br />
SEREGNO - COMO<br />
SERIE D - GIRONE B<br />
CLASSIFICA P G V N P F S<br />
ALGHERO 6 2 2 0 0 6 2<br />
COMO 6 2 2 0 0 3 1<br />
ATLETICO CALCIO 3 2 1 0 1 7 5<br />
SOLBIATESE 3 2 1 0 1 5 5<br />
USO CALCIO 3 2 1 0 1 5 5<br />
COLOGNESE 3 2 1 0 1 4 3<br />
TURATE 3 2 1 0 1 4 3<br />
OLGINATESE 3 2 1 0 1 3 2<br />
RENATE 3 2 1 0 1 3 3<br />
MERATE 3 2 1 0 1 3 4<br />
SEREGNO 3 2 1 0 1 3 4<br />
ARZACHENA 3 2 1 0 1 2 1<br />
TRITIUM 3 2 1 0 1 2 3<br />
CALANGIANUS 3 2 1 0 1 2 6<br />
TEMPIO 2 2 0 2 0 2 2<br />
VILLACIDRESE 1 2 0 1 1 2 3<br />
PALAZZOLO 1 2 0 1 1 2 4<br />
FANFULLA 0 2 0 0 2 2 4<br />
I tifosi del Como hanno seguito la squadra anche a Trento (Cusa)<br />
ce mister dell’Orto -: è chiaro che<br />
concedere Mazzini e Savarese al<br />
Como ci ha penalizzato non poco<br />
all’attacco. Poi è venuta anche<br />
l’espulsione di Comi che non mi<br />
ha convinto. Sino a quell’episodio<br />
le due squadre hanno giocato<br />
alla pari. Anche la rete subita<br />
è stata un infortunio di Cinetti.<br />
Ci è mancata la lucidità nel concludere,<br />
ho mandato i difensori<br />
incredibile quello che stiamo subendo<br />
in questo momento. Comunque<br />
la partita è stata ben<br />
giocata da entrambe le squadre e<br />
alla fine, oltre che essere soddisfatti,<br />
siamo contenti». Il Como è<br />
stato avvantaggiato dall’assenza<br />
dei due attaccanti olginatesi?<br />
«Sicuramente sono due giocatori<br />
importanti che possono fare la<br />
differenza, e che tolti alla squadra<br />
non sono facili da sostituire.<br />
Direi che l’Olginatese può fare<br />
un buon campionato, ho visto la<br />
squadra a Seregno molto bene.<br />
Un "in bocca al lupo" ai bianconeri<br />
perchè rimarrò sempre legato<br />
a questa società».<br />
Sull’altro fronte, c’è rammarico:<br />
«Non posso rimproverare<br />
nulla ai miei giocatori visto l’impegno<br />
profuso sul campo - ci diall’attacco,<br />
ma ormai erano stanchi,<br />
inoltre Sacchi sull’ultima<br />
punizione mi ha detto che c’era<br />
un calcio di punzione a nostro<br />
favore, è chiaro che potevamo<br />
anche sprofondare perchè il Como<br />
con un uomo in più poteva<br />
colpirci in contropiede ma questo<br />
non è avvenuto, ripeto un<br />
elogio ai ragazzi che hanno cercato<br />
di pareggiare».<br />
Il Renate stavolta c’è<br />
Villacidrese battuta<br />
RENATE-VILLACIDRESE 2-1<br />
Marcatori: Palumbieri <strong>25</strong>’ pt, Mancosu 8’ st, Raneri 28’ st.<br />
RENATE: Tusino, Fossati, Palumbieri, Manzo, Serio, Commisso,<br />
Scavo (Pirola dal 15’ st), Curioni, Raneri (Borghi dal 39’ st), Piro (Ancora<br />
dal 15’ st), Bisceglia. All. Barbieri.<br />
VILLACIDRESE: Santoro, Pinna (Strinna dal 20’ st), Marci, Ballello,<br />
Lasagni (Basciu dal 12’ st), Porcu, Stefanini (Garau dal 17’ st),<br />
Sanna, Iannini, Gavioli, Mancosu. All. Sibilia.<br />
Arbitro: Mondini di Treviso<br />
RENATE (r. ber.) Buona la seconda per il Renate di mister<br />
Sandro Barbieri che, archiviata la scottatura dell’esordio<br />
a Merate, liquida la pratica Villacidrese grazie ad<br />
una prestazione di carattere. Partono forte le “pantere”<br />
nerazzurre che graffiano subito al 14’ con una bella<br />
azione in verticale di Raneri, bravo ad involarsi verso la<br />
porta sarda, ma poco preciso in fase di realizzazione,<br />
quando si fa ipnotizzare da Santoro sparandogli addosso.<br />
La Villacidrese però si dimostra squadra tosta e battagliera,<br />
capace di creare qualche grattacapo ai padroni<br />
di casa: al 20’ infatti l’arbitro annulla un gol di testa di<br />
Iannini, causa carica sul portiere da parte di Mancosu.<br />
Ma il Renate è più che mai vivo e solo cinque minuti<br />
più tardi firma il vantaggio: cross dalla sinistra, Commisso<br />
spizzica di testa e l’accorrente Palumbieri insacca<br />
da buona posizione alle spalle di Santoro.<br />
Nella ripresa la musica non cambia: Renate in avanti<br />
e Villacidrese che gioca di rimessa. E proprio su contropiede<br />
arriva il pareggio dei sardi grazie ad un’azione<br />
da manuale di Mancosu che, involatosi sulla fascia sinistra,<br />
salta sia Manzo che Palumbieri, prima di scavalcare<br />
Tusino con un pregevole colpo sotto (8’). Ma la<br />
gioia ospite dura solo fino al 26’, minuto in cui il Renate<br />
mette in campo il massimo del suo bagaglio tecnicotattico<br />
con un’azione corale che stordisce e affossa le ultime<br />
speranze sarde. Tutto di prima: Ancora per Fossati,<br />
il quale a sua volta serve Curioni che si conferma assist-man<br />
di qualità mettendo sui piedi di Raneri il pallone<br />
del vantaggio che fa esplodere il comunale renatese<br />
e regala i primi tre punti della stagione. Alla fine più<br />
che soddisfatto mister Sandro Barbieri: «Abbiamo sofferto<br />
un po’ troppo all’inizio, ma una volta prese le misure<br />
abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti, regalando<br />
una bella soddisfazione al nostro pubblico». Tifosi<br />
renatesi che da ieri hanno trovato in tribuna il nuovo<br />
organo ufficiale di stampa della società, “Pianeta nerazzurro”,<br />
e che da ottobre potranno usufruire anche del<br />
sito internet ufficiale dell’AC Renate (www.acrenate.it).
LO SPORT<br />
<strong>serie</strong> D<br />
La Nuova<br />
Lunedì <strong>25</strong> settembre <strong>2006</strong> 37<br />
A sinistra<br />
un colpo<br />
di testa<br />
tempiese<br />
in area<br />
del<br />
Palazzolo<br />
A destra<br />
un’azione<br />
offensiva<br />
dei<br />
galletti<br />
Tempio, la vittoria resta lontana undici metri<br />
I galluresi vanno sotto, pareggiano ma nel finale sprecano il rigore decisivo<br />
Sopra, Cau supera un giocatore avversario<br />
LE PAGELLE<br />
Demartis fa quello che vuole,<br />
Sentinelli dietro la lavagna<br />
Zanda 6. Scelto a sorpresa dall’allenatore<br />
per limitare a tre negli altri ruoli di movimento<br />
il numero del fuori quota, se l’è cavata<br />
bene anche se le parate cui è stato chiamato<br />
sono state pochine.<br />
Idda 6. Anche lui esordiente, è stato intimorito<br />
all’inizio da un’ammonizione, ma poi se<br />
l’è cavata con sufficiente disinvoltura.<br />
Cabeccia 6,5. Ha fatto meglio del meno<br />
esperto compagno di reparto per cui merita<br />
mezzo punto in più.<br />
Sentinelli 4. Peccato, è uno dei giocatori azzurri<br />
più esperti e nonostante ciò le ha combinate<br />
grosse. Per ripetute proteste nella fase<br />
più cruciale dell’incontro, prima si è fatto<br />
espellere stupidamente e poi, fischiato all’uscita<br />
dal pubblico, si è rivolto verso la tribuna<br />
indirizzando agli spettatori un gestaccio.<br />
Nativi 5,5. Il capitano non ha raggiunto di<br />
testa la palla diretta a Bovio, che è poi andato<br />
indisturbato a segnare. Forse è stato ingannato<br />
dal vento che ha allungato la traiettoria<br />
del pallone. Per il resto ha fatto la sua<br />
parte.<br />
Rais 7. Uno dei più continui ed attivi al centro<br />
campo ed autore del tiro più bello della<br />
gara sul quale Merelli ha compiuto un autentico<br />
miracolo, volando da palo a palo per deviare<br />
la palla in corner.<br />
Demartis 7,5. Dal suo piede sono partite numerosi<br />
palloni invitanti per i compagni dell’attacco<br />
e ha poi messo la firma sulla punizione<br />
bomba che ha sfruttato il pareggio.<br />
Avallone 6. Non ha brillato ma ha fatto come<br />
sempre la sua parte.<br />
Farrugia 6. Molto impegno, ma scarsa efficacia<br />
nelle conclusioni a rete. Merita comunque<br />
fiducia.<br />
Carboni 6,5. Subentrato a Farrugia dopo<br />
un’ora, ha procurato il rigore che avrebbe<br />
potuto fruttare la vittoria ai tempiesi.<br />
Cau 6. Ha giocato in modo discontinuo. Peccato<br />
perchè quando si è mosso ha creato<br />
sempre problemi agli avversari.<br />
Del Grande 5. Molte occasioni ed altrettanti<br />
tiri risultati infruttuosi, anche quello dal<br />
dischetto. Un po’ per scarsa convinzione e<br />
un po’ la bravura dal portierino avversario.<br />
Cersosimo e Ferraro. Hanno giocato poco<br />
ma con impegno. Forse dovevano essere<br />
chiamati in campo prima. (g.ca.)<br />
Nativi<br />
Zanda<br />
Cersosimo<br />
TEMPIO<br />
PALAZZOLO<br />
TEMPIO: Zanda, Idda, Cabeccia, Sentinelli, Nativi, Lai 7 (dal 37’ s.t.<br />
Ferraro), Demartis, Avallone (17’ s.t. Cersosimo), Farruggia (17’ s.t.<br />
Caboni), Cau, Delgrande.<br />
PALAZZOLO: Merelli, Belussi, Gambuso, Baronchelli (dal 23’ s.t.<br />
Marsili), Tolotti, Guidetti (dal 19’ s.t. Appiani), Zucchinali, Bosio, Arrigoni,<br />
Bovio.<br />
ARBITRO: Giovanna Farinelli di Tivoli.<br />
RETI: al 41’ Bovio, al 36’ s.t. Demartis.<br />
NOTE: spettatori un migliaio; al 43’ s.t. il Tempio ha sbagliato un rigore;<br />
ammoniti: Ibba, Cau, Sentinelli, Demartis; al 75’ espulso Sentinelli;<br />
angoli 9-2 (3-2 nel primo tempo) per il Tempio.<br />
1<br />
1<br />
TEMPIO. Un Tempio bifronte<br />
si è fatto sorprendere a fine<br />
primo tempo dall’unica occasione<br />
da gol creata dal Palazzolo,<br />
andato a segno con<br />
capitan Bovio, che ha approfittato<br />
di uno svarione difensivo<br />
dei padroni di casa mentre<br />
nella ripresa i Galletti hanno<br />
fatto di tutto per raddrizzare<br />
il risultato e le palle gol sono<br />
state veramente numerose.<br />
Il portierino ospite, però<br />
(classe 1988), è stato molto<br />
bravo a opporsi a tutti i tentativi<br />
dei galletti padroni di casa,<br />
che sono riusciti a pareggiare<br />
ma che avrebbero potuto<br />
aggiudicarsi l’intera posta<br />
se Del Grande, oltre a farsi<br />
neutralizzare due gol già fatti,<br />
e sfiorare in un’altra occasione<br />
l’incrocio dei pali, non<br />
avesse fallito sull’1-1 un calcio<br />
di rigore intuito e parato<br />
da Merelli. Da apprezzare la<br />
vigorosa reazione dei ragazzi<br />
di Cicci Corda, che hanno lottato<br />
fino all’ultimo, raddrizzando<br />
il punteggio dopo essere<br />
rimasti in dieci per l’espulsione<br />
di Sentinelli e sfiorando<br />
più volte, poi, una vittoria<br />
che non avrebbero certo demeritato.<br />
Per il tecnico azzurro però<br />
c’è ancora da lavorare, soprattutto<br />
per portare alla forma<br />
migliore gli ultimi acquisti<br />
di qualità, che anche ieri<br />
hanno iniziato dalla panchina.<br />
L’arbitraggio della signora<br />
Giovanna Farinelli di Tivoli<br />
non è stato all’altezza della<br />
situazione, soprattutto per le<br />
ripetute sviste del suo primo<br />
assistente, cui ha concesso<br />
credito.<br />
Pronti via e il Tempio usufruisce<br />
subito di due angoli<br />
consecutivi guadagnati da<br />
Cau con un’incursione sulla<br />
sinistra ma sulla prima rimessa<br />
di Demartis la palla su mischia<br />
toccata di testa da Farruggia<br />
sfiora la traversa ed<br />
esce. Un violento tiro in corsa<br />
di Demartis dalla destra, al<br />
9’, e respinto dal portiere e al<br />
12’ si fa vivo il Palazzolo Zucchinelli<br />
centra dalla destra<br />
Bovio devia in tuffo di testa<br />
ma Zanda è piazzato. Al 23’<br />
un tiro cross dalla sinistra di<br />
Gambuso con palla deviata<br />
dal vento verso la porta, costringe<br />
Zanda salvarsi con un<br />
colpo di reni, mentre al <strong>25</strong>’,<br />
dopo una punizione di Demartis,<br />
Tolotti abbraccia e mette<br />
giù in area Del Grande ma<br />
l’arbitro non batte ciglio.<br />
Al 35’ Farruggia serve Cau<br />
che va al cross, Demartis che<br />
tira di forza ma la palla sorvola<br />
di poco la traversa. Al 41’<br />
passano a sorpresa in lombardi:<br />
da una lunga rimessa del<br />
portiere la palla arriva centralmente<br />
al limite dell’area,<br />
Nativi di testa non ci arriva;<br />
va via solo Bovio che batte in<br />
uscita l’incolpevole Zanda.<br />
Nella ripresa il Tempio riparte<br />
al 1’ con un centro di Cau<br />
che Del Grande devia a lato<br />
mentre un incursione dello<br />
stesso Cau che al 6’ tira in diagonale<br />
è sventata da Merelli<br />
che si rifugia in angolo. Gran<br />
tiro di Del Grande che al 13’ libera<br />
in area e conclude ma la<br />
palla sfiora il sette. Al 17’ il<br />
Tempio richiama in panchina<br />
Avallone e Farruggia schierando<br />
Carboni e Cersosimo.<br />
Subito dopo una legnata di<br />
Rais è alzata miracolosamente<br />
in angolo con un gran volo<br />
di palo in palo dal portierino<br />
ospite che si ripete al <strong>25</strong>’ su tiro<br />
di Demartis. Il Tempio perde<br />
per espulsione Sentinelli<br />
recidivo in proteste. Al 36’ il<br />
pareggio su punizione centrale<br />
da venti metri esplode il destro<br />
di Demartis e la palla si<br />
insacca soprendendo il portiere.<br />
Al 38’ il Tempio potrebbe<br />
passare in vantaggio con Delgrande<br />
giunto a tu per tu con<br />
Merelli che riesce a salvarsi.<br />
C’è una seconda possibilità<br />
al 43’ quando l’arbitro concede<br />
un rigore per l’atterramento<br />
di Caboni, ma il portiere intuisce<br />
il tiro di Del Grande e<br />
para a terra. Nonostante il<br />
lungo recupero il risultato<br />
non cambia più e il pubblico<br />
deve accontentarsi del pari.<br />
Giuseppe Cancedda<br />
Sopra, Del Grande calcia dal dischetto a tempo quasi scaduto. La sua conclusione verrà ribattuta<br />
SPOGLIATOI<br />
I galletti in coro: «Meritavamo l’intera posta in palio»<br />
TEMPIO. Emozioni a non finire<br />
nell’ultimo quarto d’ora<br />
con il Tempio che riesce a pareggiare<br />
dopo essere rimasto<br />
in 10 e poi sfiora ripetutamente<br />
con Delgrande che sciupa<br />
anche il rigore il gol della vittoria.<br />
Ninni Corda tenta di<br />
mantenere la calma, ma si vede<br />
che ha un diavolo per capello.<br />
«Loro — attacca il tecnico<br />
azzurro — hanno segnato con<br />
l’unico tiro in porta, mentre<br />
noi abbiamo faticato molto<br />
per raddrizzare il punteggio.<br />
Eppure già nel primo tempo<br />
abbiamo saputo creare non<br />
meno di cinque occasioni nitide<br />
per andare a segno; nella ripresa<br />
poi li abbiamo messi sotto<br />
dall’inizio, costruendo numerose<br />
palle gol che hanno<br />
esaltato la bravura del loro<br />
portiere. Peccato perchÈ<br />
avremmo meritato i tre punti.<br />
Abbiamo dimostrato una buona<br />
reazione e abbiamo corso fino<br />
all’ultimo. Non siamo stati<br />
fortunati. Il campionato mi<br />
sembra comunque livellato e<br />
sono certo che, se continuamo<br />
a lavorare con questa intensità,<br />
anche noi potremo dire<br />
la nostra».<br />
Il presidente Pietro Fara<br />
condivide il pensiero di Corda.<br />
«Il risultato — dichiara —<br />
ci sta molto stretto. Oltre ad<br />
aver fallito un rigore, siamo<br />
andati più volte vicini al gol<br />
vittoria, ma il loro portiere si<br />
è rivelato insuperabile. Speriamo<br />
di rifarci ad Alghero».<br />
Silvano Cersosimo è entrato<br />
solo nella ripresa ma non si<br />
da pace per l’occasione persa:<br />
«La partita — dice — l’abbiamo<br />
vista tutti: dopo un primo<br />
tempo un po’ sottotono, la ripresa<br />
è stata tutta a nostro favore.<br />
Considerando l’occasionissima<br />
del calcio di rigore e<br />
tutte le altre palle sbagliate di<br />
un soffio, avremmo sicuramente<br />
meritato la vittoria».<br />
Per il giovane Matteo Zanda,<br />
che mister Corda ha preferito<br />
tra i pali a Savinelli per<br />
poter schierare in campo un<br />
fuoriquota in meno, «è stata<br />
una buona partita. Dopo un<br />
primo tempo così così, abbiamo<br />
disputato una ripresa alla<br />
grande. Si poteva e si doveva<br />
vincere, peccato».<br />
Stefano Delgrande non è certo<br />
fortunato. Ha avuto a portata<br />
di piede almeno tre palle<br />
gol, ma a non farlo dormire la<br />
notte scorsa è stato sicuramente<br />
il rigore fallito.<br />
Il presidente del Palazzolo,<br />
Elisabetta Turrini, alla fine dichiara:<br />
«Sono soddisfatta del<br />
pareggio perchÈ dopo aver<br />
controllata la gara per oltre<br />
un’ora, nel finale abbiamo rischiato<br />
parecchio. La nostra è<br />
una squadra giovane e bisogna<br />
sapersi accontentare. Peccato<br />
per la direzione arbitrale<br />
che non è stata all’altezza. Il riferimento<br />
è all’intera terna.<br />
L’arbitro non è stato determinate<br />
per il risultato, ma sicuramente<br />
ha commesso molti<br />
errori, anche per colpa dei<br />
suoi collaboratori». (g.ca.)
LO SPORT<br />
<strong>serie</strong> D<br />
La Nuova<br />
Lunedì <strong>25</strong> settembre <strong>2006</strong> 38<br />
A sinistra<br />
una<br />
combattuta<br />
azione<br />
a<br />
centrocampo<br />
A destra<br />
una<br />
parata<br />
di Malune<br />
Il portiere<br />
smeraldino<br />
ha<br />
rischiato<br />
di<br />
prendere<br />
un gol<br />
solo<br />
alla fine<br />
della<br />
partita<br />
ma<br />
Fruguglietti<br />
ha salvato<br />
sulla<br />
linea<br />
(foto<br />
di Vanna<br />
Sanna)<br />
Gli smeraldini battono il Tritium grazie alla straordinaria<br />
partita del bomber che va in gol dopo appena due minuti<br />
La vittoria fa dimenticare la sconfitta dell’esordio a Calangianus<br />
Con Orune cambia tutto e l’Arzachena vola<br />
Il giovane attaccante entra nel secondo tempo e segna una doppietta in mezzora<br />
ARZACHENA<br />
TRITIUM<br />
ARZACHENA: Malune, Dell’Infante, Fruguglietti, Malu, Milia, Santosuosso,<br />
Mannoni (21’st Atzori), Erriu, Sposito, Fadda (42’st Derudas),<br />
Cossu (17’st Orune). A disp. Bagalini, Ena, Oggiano e Zerillo. All. Alvardi.<br />
TRITIUM: Comi, Poli, Locatelli (17’st Gusmini), Facchinetti, Turani (21’st<br />
Taldo), Fresta, Lombardi, Borghetti, Pesenti, Convertino (<strong>25</strong>’st Morisco),<br />
Cortinovis. A disp. Scotti, Tentardini, Vezzosi e Ingribelli. All. Mismetti.<br />
ARBITRO: Zamparelli di Pescara.<br />
RETI: al 19’st e al 49’st Orune.<br />
NOTE: espulso Poli, amm. Fruguglietti, Mannoni, Borghetti e Locatelli.<br />
ARZACHENA. Grande successo<br />
dell’Arzachena che batte<br />
una delle candidate alla vittoria<br />
finale, quel Tritium che<br />
si puè permettere il lusso di<br />
scendere in campo senza il<br />
bomber (esperienza con il Como<br />
in <strong>serie</strong> A) Taldo che per<br />
scelta tecnica si ò accomodato<br />
in panchina. La squadra allenata<br />
da Luigi Alvardi gioca<br />
una prima frazione nella quale<br />
contiene la maggiore esperienza<br />
della formazione bergamasca,<br />
mentre nella ripresa<br />
colpisce soprattutto con il<br />
giovane Orune (già decisivo<br />
nella partita di andata del primo<br />
turno della Coppa Italia<br />
dilettanti ad Alghero, realizzando<br />
il gol del 3-2 a tempo abbondantemente<br />
scaduto), il<br />
quale ripaga la fiducia del mister<br />
con una doppietta.<br />
Una Tritium dai due volti<br />
conosce sul campo smeraldino<br />
dell’Arzachena la prima<br />
sconfitta stagionale. Bella e<br />
pericolosa nella prima frazione,<br />
la formazione allenata da<br />
Mismetti si smarrisce nella ripresa,<br />
quando un errore del<br />
portiere Comi spiana la strada<br />
alla squadra di casa che<br />
raddoppia nel finale della partita,<br />
dopo che i bianco-azzurri<br />
erano rimasti in dieci per l’espulsone<br />
di Poli per somma<br />
di ammonizioni.<br />
La squadra di Mismetti<br />
punta al bottino pieno e parte<br />
all’attacco: al 6’ una conclusione<br />
di Cortinovis finisce a<br />
lato. Intorno al quarto d’ora<br />
le occasioni si susseguono:<br />
prima un cross tagliato di<br />
2<br />
0<br />
Sposito viene sbrogliato dalla<br />
difesa ospite e subito dopo un<br />
calcio di punizione di Fadda<br />
vede la respinta in corner di<br />
Facchinetti. Il successivo corner<br />
non ha esito e anzi sul rilancio<br />
del portiere Comi il giovane<br />
Convertino si presenta<br />
a tu per tu con Malune che si<br />
salva con un colpo di reni<br />
mandando la sfera sopra la<br />
traversa. Al 27’ ò Fresta che<br />
arriva con un attimo di ritardo<br />
sul tiro-cross di Pesenti,<br />
mentre in tre minuti (33’ e<br />
36’) Convertino crea due palle<br />
gol non concretizzate. L’ultima<br />
occasione del primo tempo<br />
capita ai padroni di casa,<br />
ma ò bravo Comi a parare in<br />
tuffo una conclusione ravvicinata<br />
di Sposito, servito da<br />
Cossu.<br />
Nella ripresa l’allenatore<br />
dei padroni di casa Alvardi<br />
manda in campo il giovane<br />
Orune e il neo entrato sfrutta<br />
l’errore di Comi per soffiargli<br />
il pallone al limite dell’area e<br />
realizzare cosù il gol, appena<br />
due minuti dopo il suo ingresso<br />
in campo. Alla mezzora ancora<br />
padroni di casa pericolosi<br />
e ancora Orune in evidenza:<br />
sua la rovesciata che permette<br />
a Santosuosso di andare<br />
al tiro ma un avversario<br />
devia in calcio d’angolo. La<br />
squadra di Mismetti non riesce<br />
a reagire e al 36’ Mario<br />
Fadda ruba palla sulla<br />
tre-quarti a Facchinetti e si<br />
presenta in area, ma il suo<br />
pallonetto non ha l’effetto sperato:<br />
Comi para con tranquillità.<br />
Dal possibile raddoppio<br />
LE INTERVISTE<br />
La soddisfazione di mister Alvardi:<br />
«Avanti così senza montarci la testa»<br />
ARZACHENA. Avere battuto nettamente una delle pretendenti<br />
alla vittoria finale galvanizza l’ambiente smeraldino<br />
e il primo a mostrare gioia è il presidente Antonio<br />
Giorgioni. «È senza dubbio un successo meritato — commenta<br />
—. Neanche nel primo tempo abbiamo rischiato<br />
più di tanto. Questi tre punti ci danno sicuramente più<br />
convinzione e fiducia nelle nostre possibilità».<br />
Il presidente ci tiene anche<br />
a sottolinerare che «la squadra<br />
ò scesa in campo con ben<br />
nove giocatori sardi, segno<br />
che anche in Sardegna ci sono<br />
atleti bravi che possono<br />
giocare in questa categoria».<br />
Poi Giorgioni si sofferma sulla<br />
campagna acquisti, che<br />
puè ritenersi<br />
chiusa con Fruguglietti. «Abbiamo<br />
fatto un ulteriore sacrificio<br />
per via della squalifica<br />
a Valotti e all’infortunio<br />
di Boldarin. Credo proprio<br />
che con questi giocatori continueremo<br />
la stagione».<br />
L’allenatore dell’Arzachena<br />
Luigi Alvardi ò sereno e<br />
soddisfatto per la prestazione<br />
della sua squadra. «Una<br />
grande prova di carattere da<br />
parte dei miei ragazzi che<br />
aveva di fronte una squadra<br />
Roberto Orune segna il secondo gol, un preciso diagonale su passaggio di Oscar Erriu imprendibile per il portiere del Tritium<br />
al quasi pareggio in pochi minuti:<br />
al 43’ Pesenti colpisce di<br />
testa su uscita a vuoto del portiere<br />
Malune, ma Fruguglietti<br />
salva sulla linea. Nel primo<br />
minuto di recupero la Tritium<br />
rimane in dieci per l’espulsione<br />
di Poli per somma<br />
di ammonizioni, e l’Arzachena<br />
ne approfitta. Al 49’ arriva<br />
Il mister<br />
Luigi<br />
Alvardi,<br />
a destra<br />
Sposito<br />
e Fadda<br />
il raddoppio: Oscar Erriu parte<br />
in contropiede e passa a Roberto<br />
Orune che dal limite si<br />
gira e segna con un preciso<br />
diagonale. È l’apoteosi: il<br />
bomber proveniente dalle giovanili<br />
della Torres viene portato<br />
in trionfo dai compagni<br />
di squadra.<br />
Paolo Muggianu<br />
forte e con un organico di<br />
prim’ordine. Dovevamo riscattare<br />
la sconfitta di Calangianus,<br />
la battuta d’arresto<br />
in avvio del campionato. Siamo<br />
stati molto attenti e precisi<br />
nella prima frazione, mentre<br />
nella ripresa non abbiamo<br />
mai corso grossi pericoli».<br />
Non si puè non apprezzare,<br />
inoltre, l’ottima prestazione<br />
da parte dei cosiddetti fuori-quota.<br />
«Hanno giocato una<br />
buona gara — dice Alvardi<br />
— sia chi ha giocato dall’inizio<br />
e sia chi ò entrato nella ripresa.<br />
Questi ragazzi bisogna<br />
farli crescere, la cosa<br />
piì importante ò fare in modo<br />
che non si montino la testa».<br />
Il protagonista della vittoria<br />
dell’Arzachena Roberto<br />
Orune si prende una strigliata<br />
dal vice presidente Pasquale<br />
Cossu per il ritardo<br />
con cui si ò presentato davanti<br />
ai cronisti.<br />
«Sono veramente felice per<br />
questa doppietta che ò la prima<br />
della mia carriera — dice<br />
Roberto con il sorriso sulle<br />
labbra —. La dedico ai compagni<br />
di squadra piì anziani<br />
e piì esperti di me e a quelli<br />
che erano in panchina: al<br />
mio ingresso in campo nel secondo<br />
tempo mi hanno detto<br />
che sarei entrato e avrei fatto<br />
gol». (p.m.)<br />
LE PAGELLE<br />
Sposito sgomita a caccia del gol<br />
Fadda è la solita sicurezza<br />
Malune 6,5. A parte l’uscita<br />
a vuoto che poteva costare<br />
cara sul finire dei tempi<br />
regolamentari, ò andato abbastanza<br />
bene.<br />
Dell’Infante 6,5. Giovane<br />
difensore che mostra già sicurezza<br />
in un reparto dove<br />
ci sono molti veterani. È in<br />
crescita costante.<br />
Fruguglietti 6,5. Appena<br />
arrivato si mette subito in<br />
evidenza salvando la propria<br />
porta con una respinta<br />
acrobatica.<br />
Malu 6,5. L’unico arzachenese<br />
in campo si nota per la<br />
voglia matta di fare sempre<br />
risultato.<br />
Milia 7. Insuperabile dietro<br />
e sempre pericoloso sotto la<br />
porta avversaria sui calci<br />
piazzati.<br />
Santosuosso 6,5. Un jolly a<br />
tutto campo che non ha certamente<br />
bisogno di presentazioni.<br />
Anche ieri ha fatto<br />
sentire la sua presenza.<br />
Mannoni 6. Soffre l’intraprendenza<br />
del pari età Convertino.<br />
Atzori 6. Dà il suo notevole<br />
contributo nel finale della<br />
partita.<br />
Erriu 7. Offre la palla del<br />
raddoppio a Orune, ma anche<br />
prima ha giocato alla<br />
grande.<br />
Sposito 7. Sgomita tra i difensori<br />
avversari cercando<br />
qualche pallone giocabile.<br />
Fadda 7. Esperienza da vendere<br />
e grande spalla del<br />
bomber Sposito.<br />
Derudas (dal 42’ s.t.) s.v.<br />
Entra a pochi minuti dalla<br />
fine non si nota molto.<br />
Cossu 6,5. Disputa una discreta<br />
partita, esce nella ripresa<br />
per fare posto a Orune.<br />
Orune 8. Mister Alvardi lo<br />
butta nella mischia nell’ultima<br />
mezzora e lui si mette<br />
immediatamente in evidenza.<br />
Prima realizza un gol di<br />
rapina ridicolizzando il portiere<br />
avversario e nel finale<br />
raddoppia grazie a un bell’assist<br />
di Erriu. In tribuna<br />
alla fine della partita i tifosi<br />
tra i tifosi esultanti un solo<br />
commento: se questo giocatore<br />
avesse qualche centimetro<br />
in piì sarebbe veramente<br />
insuperabile. Ieri ò<br />
stato il migliore in campo.<br />
P.M.
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Il Palazzolo raddoppia i rimpianti<br />
In superiorità numerica e in vantaggio, i biancazzurri si fanno riagguantare dal Tempio<br />
Tempio Pausania. Missione compiuta. Il Palazzolo torna imbattuto dalla Sardegna uscendo indenne da una delle<br />
trasferte più ostiche del torneo.<br />
Il pari stappato sul campo del Tempio è del resto un verdetto «salomonico» che lascia qualche rimpianto soprattutto<br />
nei padroni di casa orfani del tecnico Ninni Corda, costretto, nel suo esordio casalingo a seguire la partita dalla tribuna<br />
per una squalifica rimediata nel derby con il Calangianus in Coppa Italia. Ma sia chiaro anche la squadra di Turrini ha di<br />
che rammaricarsi.<br />
Il Palazzolo ha rischiato di perdere (De Grande ha fallito un rigore a pochi minuti dalla fine) ma avrebbe potuto anche<br />
vincere sfruttando il vantaggio iniziale e la superiorità numerica scaturita dall’espulsione di Sentinelli al 27’ della<br />
ripresa.<br />
In avvio però, sono i sardi a prendere il sopravvento collezionando una <strong>serie</strong> di calci d’angolo che non creano<br />
comunque grossi problemi alla giovane retroguardia biancazzurra. Il Palazzolo frena le folate offensive dei vari<br />
Demartis, Ferruggia e Avallone ed ogni tanto , prima quasi timidamente poi con sempre più coraggio, imposta dei<br />
contropiede sui quali la difesa dei «galletti» sardi riesce quasi sempre ad avere la meglio. Quasi sempre. Al 41’ Nativi e<br />
Sentinelli pasticciano fra di loro. Ne approfitta Bovio che sulla tre quarti avversaria ruba palla e dopo una scatto degno<br />
di un centometrista si presenta tutto solo davanti all’incolpevole ed estrefatto Zanda.<br />
L’uno a zero gela il Tempio che per alcuni minuti rischia di crollare sotto gli asfissianti tentativi del Palazzolo, forse<br />
incredulo del vantaggio raggiunto, certamente però poco concreto e deciso. Nell’intervallo i padroni di casa<br />
organizzano la reazione e in avvio di ripresa cercano di spingere con maggiore convinzione. Il Palazzolo però è<br />
attentissimo. Tiene palla.<br />
Gioca a centro campo e non disdegna delle folate offensive che si perdono però sulla tre quarti. Passano i minuti ed i<br />
tifosi azzurri rimangono più volte perplessi.<br />
Al 27’ un nervosissimo Sentinelli, che forse risentiva ancora dell’errore compiuto in occasione del vantaggio del<br />
Palazzolo, viene mandato anzitempo negli spogliatoi dalla signora Farinelli di Tivoli (buono il suo arbitraggio).<br />
L’espulsione però come sovente capita, allenta l’attenzione del Palazzolo e centuplica le forze del Tempio che al 33’ su<br />
puniz ione battuta dal limite sigla il gol del pareggio con Demartis.<br />
Al 37’ il Tempio potrebbe conquistare i suoi primi tre punti di questo campionato ma Del Grande calcia sul portiere un<br />
rigore, peraltro sacrosanto e sul quale nessuno del Palazzolo ha protestato, concesso per atterramento in area di un<br />
giocatore azzurro.<br />
Finisce con l’ultimo disperato quanto inutile attacco del Tempio che di fronte al proprio pubblico ambiva esordire con<br />
una vittoria netta e convincente.<br />
Il Palazzolo torna a casa con un punto che fa classifica ma anche morale come lo stesso Turrini ha lasciato intendere.<br />
La squadra è giovane, deve crescere, ma sicuramente nel proseguo del campionato potrà prendersi delle soddisfazioni<br />
e dare sicuramente del filo da torcere a più di una compagine.<br />
Il Tempio pur disponendo di un buon organico e di alcune individualità di grande valore continua a rimanere dopo due<br />
partite di campionato e dopo le amichevoli viste in precampionato, un oggetto ancora misterioso sul quale è<br />
impossibile per il momento scommettere o azzardare pronostici. Si rischierebbe di sbagliare in qualunque caso e con<br />
qualsiasi tipo di scelta. Solo il tempo sarà in grado di dare risposte più esaustive.<br />
Tempio1<br />
Palazzolo1<br />
TEMPIO: Zanda 6, Idda 6, Cabeccia 6, Sentinelli 4, Nativi 5, Rais 5.5 (32’ st Ferraro sv), Demartis 7, Avallone 5 (10’<br />
st Caboni 5), Farruggia 5 (10’ st Cersosimo 5), Cau 6, Del Grande 6. A disposizione: Savinelli, Lisi, Molino, Cogoni.<br />
Allenatore: Corda.<br />
PALAZZOLO: Morelli 7, Benassi 6, Gambuso 6, Baronchelli 6 (19’ Marsili 6), Tolotti 6, Guidetti 6 (45’ st Appiani sv),<br />
Lancini 6,5, Zucchinali 6; Bosio 6, Arrigoni 6, Bovio 6,5. A disposizione: Bertoli, Sala, Sanfratello, Canotti, Bonalumi.<br />
Allenatore: Turrini.<br />
ARBITRO: Farinelli di Tivoli.<br />
RETI: 41’ pt Bovio, 33’ st Demartis.<br />
NOTE: Espulso al 27’ st Sentinelli. Ammoniti: Idda, Cau, Cersosimo, Demartis, Gambuso.
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
E Turrini si accontenta:<br />
«Un punto importante»<br />
Potevano essere tre punti. O zero. Insomma, un pareggio strano, stranissimo, per il Palazzolo che coglie in terra sarda<br />
il primo punto della stagione subendo nel finale il ritorno della squadra avversaria in inferiorità numerica. Incredibile<br />
l’andamento, ma alla fine va bene così. Ed il tecnico Francesco Turrini prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche<br />
se dopo due partite è arrivato un solo punto e la squadra è lontana dalle prestazioni dell’anno scorso. Ma dopo la<br />
rivoluzione d’estate ci si può accontentare.<br />
«Pensavamo davvero di aver incamerato questi tre punti - ammette candidamente l’allenatore palazzolese a fine<br />
partita - eravamo in uno in più per l’espulsione del loro centrale, in una condizione ottimale, potevamo solo chiudere la<br />
partita. Ed invece un loro tiro dalla distanza ci ha colti impreparati». Un pari stretto? Tutt’altro: l’estremo difensore<br />
Merelli alla fine è stato il vero protagonista del finale: «Il rigore parato vale questo punto, l’abbiamo vista davvero<br />
brutta. Io mi ritengo soddisfatto, eravamo andati in campo con tre giocatori dell’87 ed una squadra molto giovane che<br />
alla fine si è comportata discretamente», commenta ancora Turrini.<br />
La Sardegna, come sempre, riserva ambienti particolari: «Molto caldo, tanto tifo, ma nulla sopra le righe - spiega<br />
Turrini - sapevamo a cosa andavamo incontro venendo a giocare qui, l’impatto della squadra con l’ambiente è stato<br />
buono». Per ora il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno: «Con la Colognese mi aveva deluso il primo tempo. Nel<br />
secondo tempo non pensavo certo che sarebbe finita con una nostra sconfitta. Oggi è stata una gara diametralmente<br />
diversa. C’è da lavorare molto principalmente per migliorare i risultati, ma sono abbastanza soddisfatto per quello che<br />
siamo riusciti a fare fino a questo punto. I risultati, sono certo, arriveranno molto presto». g.a.
Lunedì <strong>25</strong> Settembre<br />
Magia di Shala, festa azzurra a Trento<br />
CALCIO SERIE D / Decide una rete del giocatore albanese in apertura di match. Il<br />
Como reclama anche per un calcio di rigore non concesso a Terranno<br />
Secondo successo consecutivo in campionato per la squadra di mister Falsettini<br />
Grazie alla rete di Shala al 14' del primo tempo, il Como fa due su due. Due partite e due<br />
vittorie. Perché dopo il Turate, è toccato all'Olginatese fare i conti con la squadra di mister<br />
Falsettini.<br />
Impeccabile in difesa, tonica a centrocampo, precisa sotto porta. Tre doti che fanno la<br />
differenza soprattutto in un campionato come la Serie D.<br />
Pronti, via e il Como mette subito le cose in chiaro. Greco ci prova da fuori area al 3', ma il tiro<br />
sfiora la porta difesa da Passoni. Quattro minuti ed è la volta dei lecchesi. Lancio di Bonacina<br />
per Sacchi che in area stoppa e al volo calcia in porta. Sangiorgio controlla con lo sguardo un<br />
pallone che finisce fuori. Al 14', come detto, il gol partita. Palla rubata sulla trequarti, pallone<br />
filtrante per Shala che sceglie bene il tempo, prende in contropiede la difesa bianconera, mette<br />
a sedere il portiere e deposita in rete.<br />
A questo punto il Como si permette di amministrare la gara, smorzando sul nascere tutte le<br />
incursioni lecchesi. Unico neo nella gestione della gara, l'incapacità di chiudere i conti.<br />
Nella ripresa il copione è uno solo. Olginatese che prova a fare la gara, grande pressione a<br />
tutto campo del Como e via in contropiede. Così al 7' Terraneo prova a punire la sua ex<br />
squadra (66 gol in 100 partite in bianconero) con un colpo di testa, ma viene vistosamente<br />
strattonato da Grendele. Il Como protesta ma per l'arbitro è tutto regolare.<br />
Al 13', ancora i due protagonisti. Grendele sbaglia l'appoggio a Passoni, Terranno capisce tutto,<br />
ma a tu per tu con l'estremo difensore avversario non trova il tempo per la battuta. Il Como<br />
gioca bene e in velocità (20'): Terraneo per Shala che al volo dal limite dell'area sfiora il palo.<br />
Al 30' Terraneo prova a fare tutto da solo, ma la conclusione è larga.<br />
I ragazzi di Falsettini aumentano la pressione: Battaglino si incunea in area, fa fuori due<br />
avversari, ma il suo tiro sporco è messo in angolo da Passoni (32').<br />
Ancora Como pericoloso con un'azione insistita in area di rigore, Terraneo appoggia all'indietro<br />
per Sgrò che a botta sicura calcia alto da ottima posizione.<br />
E dopo tanto spingere senza chiudere la partita, i biancoazzurri rischiano la beffa. In chiusura<br />
di gara infatti l'Olginatese - rimasta in dieci uomini - prima guadagna una punizione dal limite<br />
che la barriera comasca devia in rimessa laterale con un evidente tocco di mano di Carrafiello.<br />
Poi al 40' Malgrati sorprende tutta la retroguardia con un tiro a girare che sfiora l'incrocio dei<br />
pali. Ma il risultato non cambia e il Como può già guardare alla gara della settimana prossima<br />
sul campo di Seregno. Rivincita dopo il ko in Coppa Italia.<br />
Fabrizio Redaelli
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Calcio, doppia vittoria sui lecchesi<br />
COMO E TURATE BATTONO OLGINATESE E MERATE<br />
L'allenatore Zilio: «Sono soddisfatto, ma la mia formazione può migliorare ulteriormente»<br />
La Salus Turate vince e convince. Dopo la sconfitta all'esordio casalingo al Sinigaglia contro il Como, la squadra<br />
del presidente Restelli e di mister Zilio ha ottenuto un bel successo casalingo nella prima gara disputata sul<br />
campo amico di Rescaldina. Sugli spalti circa 300 persone, che hanno assistito a una gara nel complesso<br />
piacevole.I turatesi hanno superato per 3-1 il Merate e questo è un successo che ha grande valore per vari<br />
motivi. Il principale è che la Salus ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere al Sinigaglia, soprattutto<br />
in termini di mentalità. I lariani, infatti, hanno mostrato grinta e buon gioco e hanno fatto capire che queste<br />
qualità già messe in mostra nella gara di otto giorni prima non erano determinate dal fatto che di fronte c'era il<br />
Como in un attesissimo derby.Non va poi dimenticato che di fronte c'era un'altra formazione neopromossa e da<br />
un punto di vista psicologico per i turatesi è stato rilevante avere la meglio contro una squadra che sulla carta<br />
ha la stessa ambizione, ossia disputare un campionato tranquillo.Altro fattore positivo, la doppietta del bomber<br />
Petrone, giocatore acquistato dai dirigenti biancoblù per fare la differenza. Ieri l'attaccante ha fatto capire a<br />
suon di reti che potrà essere davvero protagonista.Petrone ha segnato i primi due gol della Salus, al 10' e al<br />
24'. Poi, dopo la realizzazione su rigore degli ospiti (Guzzetti al 34'), nella seconda parte, al 27', l'esperto Melosi<br />
(classe 1967) ha consolidato il successo per la compagine lariana.La Salus, peraltro, ha sprecato una lunga<br />
<strong>serie</strong> di occasioni: i suoi giocatori, infatti, spesso si sono trovati nella condizione di insaccare abbastanza<br />
facilmente, ma per un motivo o per l'altro non hanno raggiunto l'obiettivo. In una giornata così, con<br />
un'affermazione per 3-1, la cosa ha valenza positiva. Ma logicamente quando ci saranno di fronte formazioni<br />
che faranno meno concessioni in difesa, questi errori si pagheranno.Meglio quindi cercare immediatamente più<br />
concretezza. Ed è su questo che l'allenatore Domenico Zilio lavorerà. «Avremmo potuto sfruttare qualche<br />
occasione in più - ha sottolineato il tecnico negli spogliatoi - ma in generale posso affermare di essere<br />
soddisfatto. Dovremo comunque cercare di limare gli errori».«Ho qualche perplessità sul rigore che ci è stato<br />
assegnato contro - ha proseguito il mister - È il secondo in due partite ed entrambi mi sono sinceramente<br />
sembrati eccessivi».Per Zilio è difficile fare paragoni tra la prima uscita a Como e la partita conquistata contro il<br />
Merate. «L'incontro del Sinigaglia è stato condizionato dall'espulsione di un nostro giocatore nel primo tempo -<br />
ha detto - Ho comunque notato continuità sul piano delle motivazioni e questo significa che stiamo procedendo<br />
nella giusta direzione. Se andremo avanti così potremo toglierci qualche soddisfazione in un campionato che per<br />
noi rimane comunque complicato». Domenica prossima la Salus Turate sarà impegnata in Sardegna contro la<br />
Villacidrese, nella prima delle sei trasferte sull'isola che tanto hanno fatto arrabbiare il presidente Adalberto<br />
Restelli, che ha vivacemente contestato la composizione del girone.Ma ormai quello che è fatto è fatto e non<br />
rimane che pensare al presente. E ieri, infatti, Restelli era visibilmente soddisfatto per il primo successo della<br />
Salus.Contento anche il sindaco di Turate e presidente della Provincia Leonardo Carioni, che è arrivato sul finire<br />
del match. «Sono contento comunque - ha dichiarato - di aver applaudito i ragazzi. È un successo che conferma<br />
le nostre qualità». Grazie alla rete di Shala al 14' del primo tempo, il Como fa due su due. Due partite e due<br />
vittorie. Perché dopo il Turate, è toccato all'Olginatese fare i conti con la squadra di mister Falsettini.<br />
Impeccabile in difesa, tonica a centrocampo, precisa sotto porta. Tre doti che fanno la differenza soprattutto in<br />
un campionato come la Serie D. Pronti, via e il Como mette subito le cose in chiaro. Greco ci prova da fuori area<br />
al 3', ma il tiro sfiora la porta difesa da Passoni. Quattro minuti ed è la volta dei lecchesi. Lancio di Bonacina per<br />
Sacchi che in area stoppa e al volo calcia in porta. Sangiorgio controlla con lo sguardo un pallone che finisce<br />
fuori. Al 14', come detto, il gol partita. Palla rubata sulla trequarti, pallone filtrante per Shala che sceglie bene il<br />
tempo, prende in contropiede la difesa bianconera, mette a sedere il portiere e deposita in rete. A questo punto<br />
il Como si permette di amministrare la gara, smorzando sul nascere tutte le incursioni lecchesi. Unico neo nella<br />
gestione della gara, l'incapacità di chiudere i conti. Nella ripresa il copione è uno solo. Olginatese che prova a<br />
fare la gara, grande pressione a tutto campo del Como e via in contropiede. Così al 7' Terraneo prova a punire<br />
la sua ex squadra (66 gol in 100 partite in bianconero) con un colpo di testa, ma viene vistosamente<br />
strattonato da Grendele. Il Como protesta ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 13', ancora i due protagonisti.<br />
Grendele sbaglia l'appoggio a Passoni, Terranno capisce tutto, ma a tu per tu con l'estremo difensore avversario<br />
non trova il tempo per la battuta. Il Como gioca bene e in velocità (20'): Terraneo per Shala che al volo dal<br />
limite dell'area sfiora il palo. Al 30' Terraneo prova a fare tutto da solo, ma la conclusione è larga. I ragazzi di<br />
Falsettini aumentano la pressione: Battaglino si incunea in area, fa fuori due avversari, ma il suo tiro sporco è<br />
messo in angolo da Passoni (32'). Ancora Como pericoloso con un'azione insistita in area di rigore, Terraneo<br />
appoggia all'indietro per Sgrò che a botta sicura calcia alto da ottima posizione. E dopo tanto spingere senza<br />
chiudere la partita, i biancoazzurri rischiano la beffa. In chiusura di gara infatti l'Olginatese - rimasta in dieci<br />
uomini - prima guadagna una punizione dal limite che la barriera comasca devia in rimessa laterale con un<br />
evidente tocco di mano di Carrafiello. Poi al 40' Malgrati sorprende tutta la retroguardia con un tiro a girare che<br />
sfiora l'incrocio dei pali. Ma il risultato non cambia e il Como può già guardare alla gara della settimana<br />
prossima sul campo di Seregno. Rivincita dopo il ko in Coppa Italia.<br />
Massimo Moscardi
VI<br />
SERIE D<br />
Messaggerodellunedi<br />
<strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />
LA SECONDA GIORNATA<br />
PARI ANCHE<br />
LA TERZA SFIDA<br />
Più intensi<br />
e pericolosi<br />
gli attacchi<br />
dei biancorossi<br />
ma gli ospiti<br />
alla fine<br />
hanno meritato<br />
il pareggio<br />
Gara a viso aperto tra le due squadre, con gli ospiti coraggiosi, nonostante le numerose assenze che li hanno costretti a una formazione molto rivoluzionata<br />
Sanvitese e Rivignano come in Coppa<br />
I padroni di casa, in vantaggio con Marta, non chiudono<br />
il match facendosi rimontare a inizio ripresa da Peron<br />
SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Terza sfida tra Sanvitese e<br />
Rivignano, e terzo pareggio, dopo quelli maturati nella doppia<br />
gara di Coppa Italia. Recrimina un po’ la squadra di mister<br />
DiegoZanin,cheperlunghitrattihadominatol’incontro,palesando<br />
però ancora una volta ladifficoltà a chiudere il match e a<br />
concretizzare la grande mole di gioco creata. Anche se bisogna<br />
riconoscere che il Rivignano, presentatosi al comunale di San<br />
Vito al Tagliamento privo di numerosi titolari, non ha rubato<br />
nulla, disputando una gara molto attenta e grintosa e meritando<br />
il prezioso punto conquistato. Con il bomber Massimiliano<br />
Rossi inizialmente costretto in panchina per una fastidiosa<br />
contrattura, la Sanvitese schiera in avanti la coppia Fantin -<br />
Nonis, supportata a sinistra da Francescano. Gli uomini di Zanin<br />
sono decisi a portarsi a casa i tre punti sfuggiti domenica<br />
scorsa, dopo aver impattato sull’1-1 a Gradisca contro l’Itala<br />
San Marco nella gara d’esordio del campionato.<br />
Avvio sprint, con la Sanvitese che premesubito<br />
sull’acceleratore,mostrandola<br />
solita buona organizzazione di gioco, e divertendo<br />
il pubblico con giocate di prima<br />
eazioniinvelocità.Malaprimaveraoccasione<br />
da gol è per gli ospiti, e capita sui<br />
piedi di uno degli ex più attesi, Roberto<br />
Piccoli: al 15’ lancio di Flavio Ravalico in<br />
area di rigore per Piccoli, che a due passi<br />
dalla porta colpisce bene, mettendo però<br />
incredibilmente a lato.<br />
Quattro minuti dopo i padroni di casa<br />
passano in vantaggio: Filippo Crozzoli,<br />
classe’87,serveRenzoNonis,cheinventa<br />
un assist in area per Fantin, il quale calcia<br />
al volo mandando la palla sulla mano<br />
di Maggi. Giacomelli di Trieste non ha<br />
dubbi assegnando il calcio di rigore. Sul<br />
dischetto va Marta, che trasforma con sicurezza<br />
la rete del momentaneo vantaggio.<br />
Ma la Sanvitese non si accontenta e insiste,<br />
ispirata da un Renzo Nonis in gran<br />
spolvero, andando più volte vicina al raddoppio.<br />
Al 36’ gran numero di Marta, che<br />
entra in area, serve all’indietro Francescato,<br />
botta sicura con la palla che colpisce<br />
Valusso finendo<br />
in calcio<br />
E nei minuti<br />
conclusivi<br />
i nerazzurri<br />
vanno vicinissimi<br />
al colpaccio<br />
con Collinassi<br />
d’angolo, con<br />
Biasinutto immobile.<br />
Al 44’<br />
lancio lungo di<br />
Leonarduzziper<br />
Fantin, che si libera<br />
della marcatura<br />
di Collinassi,<br />
si gira e lascia<br />
partire un<br />
forte diagonale<br />
che finisce fuori di un niente. Due minuti<br />
più tardi ancora Fantin sciupa la palla<br />
del 2-0 calciando di poco fuori.<br />
Dopo neanche 40 secondi dall’avvio<br />
del secondo tempo il Rivignano agguanta<br />
il pari. La palla arriva a Roberto Piccoli,<br />
che dalla destra supera Venuto con un<br />
potentediagonale,inmezzoPeronèilpiù<br />
veloce di tutti e anticipa la difesa biancorossa<br />
per il tap-in dell’1-1. La Sanvitese<br />
non ci sta e si getta in avanti rendendosi<br />
più volte pericolosa. Prima con Nonis,<br />
checalciaaltosuuntraversonedelneoentrato<br />
Muzzati, e poi con lo stesso Muzzati,<br />
chedopoaverchiestoeottenutoiltriangolo<br />
dal compagno, lascia partire un gran<br />
tiro sul quale Biasinutto si supera e deviando<br />
con i piedi in angolo.<br />
Sul finire di gara il Rivignano va vicino<br />
al gol vittoria: su angolo svetta più in alto<br />
di tutti Collinassi, che mette a lato di poco.<br />
Nei minuti di recupero, in una mischia<br />
nell’area sanvitese, prima Roviglio<br />
e poi Paron non trovano il tempo per la<br />
battutadecisiva,masarebbestataunapunizione<br />
eccessiva per gli uomini di Zanin.<br />
Carlo Candido<br />
Cristofoli (Sacilese)<br />
Nonis illumina il gioco dei suoi<br />
Biasinutto abbassa la serranda<br />
SANVITESE<br />
VENUTO 6 Non particolarmente<br />
impegnato. Incolpevole sul<br />
gol.<br />
MATTIUZZO 6 Gara attentasoprattutto<br />
in fase difensiva.<br />
FRANCESCATO 6,5 Intraprendentenelprimotempo,calaunpo’<br />
nellaripresa,ma sempre pericoloso<br />
sulla fascia.<br />
PERENZIN 6,5 Detta bene i tempi,<br />
come sempre del resto. Cala<br />
leggermente nella ripresa.<br />
LEONARDUZZI 5,5 Sarebbe la solita<br />
buona prova, ma si prende<br />
mezzo voto in meno per quel<br />
gol giunto dopo soli 40 secondi.<br />
GIORDANO 5,5 Vale lo stesso discorso<br />
per il compagno di reparto.<br />
CROZZOLI 6 Gara generosa a centrocampo,<br />
gioca una gran<br />
quantità di palloni per i compagni.<br />
MARTA 6,5 Bene, ma non è una<br />
novità. Un gol e un paio di assist<br />
che i compagni però non<br />
concretizzano.<br />
FANTIN 6,5 Si procura il rigore,<br />
masciupa dueoccasioni sul finiredelprimotempo.Nellaripresalasuaassenzasifasentire.<br />
NONIS 7 Il migliore dei suoi, ogni<br />
volta che ha la palla si ha la<br />
sensazione che qualcosa possa<br />
accadere.<br />
FRANCESCHINIS 7 Grande prova<br />
in fase difensiva. Non sbaglia<br />
mai. Nel secondo tempo non<br />
rinunciaaqualchediscesasulla<br />
fascia di competenza.<br />
MAIERO 6 Rileva Crozzoli, il tempo<br />
per farsi ammonire.<br />
MUZZATI 6,5 Biasinuttoglinegail<br />
goldacampione.Sirendepericoloso<br />
più volte. Peccato vederlo<br />
soltanto nel secondo<br />
tempo.<br />
ROSSI sv Zanin lo rischia solo pochi<br />
minuti per l’assalto finale.<br />
MONTECCHIO MAGGIO-<br />
RE. La Sacilese, alla fine, resiste<br />
agli assalti dei padroni di casa<br />
e rientra in Friuli con il puntoche<br />
cercava.Ealla finesi conclude<br />
con un nulla di fatto, senza<br />
reti.<br />
Le occasioni migliori comunque<br />
sono a favore del Montecchio,<br />
che nella ripresa colpisce<br />
anche una traversa con Roverato,<br />
che risulterà alla fine il suo<br />
uomo migliore.<br />
Nel primo tempo però parte<br />
subito forte la Sacilese, che al<br />
16’ passa addirittura in vantaggio<br />
con Cristofoli, che insacca<br />
con un colpo ditesta su assist al<br />
bacio servitogli da Rossitto, ma<br />
il direttore di gara, su segnalazione<br />
di un suo assistente, annulla<br />
la marcatura per la posizione<br />
irregolare nella quale si<br />
era venuto a trovare l’autore<br />
del punto.<br />
RIVIGNANO<br />
BIASINUTTO 7 Decisivo il suo intervento<br />
sul tiro di Muzzati che vale<br />
il pareggio. Nulla può fare sul rigore<br />
ben calciato da Marta.<br />
VALUSSO 6 Se la deve vedere con<br />
gentecomeNonisnelprimotempo<br />
e Muzzati nel secondo, riuscendo<br />
a limitare i danni.<br />
MAGGI 6 Bene la sua prova in difesa.<br />
Suo il mani in occasioni del<br />
rigore, ma sinceramente non gli<br />
si possono addossare grosse colpe.<br />
TRANGONI 6,5 Gioca davanti alla difesa<br />
con tranquillità, controlla<br />
bene la situazione.<br />
PONTISSO 5,5 Un po’ in difficoltà<br />
con Fantin, meglio nella ripresa<br />
quando gioca molto pratico, come<br />
si conviene per un difensore.<br />
COLLINASSI 6 Insuperabilesuipalloni<br />
alti, va anche vicino al gol sul<br />
finire di partita con un colpo di<br />
testasucalciod’angolodiRavalico.<br />
ROVIGLIO 6 Discreta prova sulla fascia<br />
destra. Nel primo tempo ha<br />
il compito di controllare Francescano,<br />
gli riesce abbastanza.<br />
LENARDUZZI 6 Gioca dalle parti di<br />
Marta, ha quindi il suo bel da fare,mariesceacavarselaegregiamente.<br />
PICCOLI 6 Comunqueèsemprepericoloso,<br />
il gol del pari è suo almeno<br />
per metà. Sbaglia una rete abbastanza<br />
semplice in avvio di gara:<br />
di solito quelle le fa.<br />
RAVALICO 6 Onesta prova sulla fascia<br />
di sinistra, va vicino al gol<br />
sul finire di partita in una concitata<br />
mischia.<br />
PERON 6,5 Finisce spesso stretto<br />
nella morsa tra Giordano e Leonarduzzi.<br />
Ma quando serve si fa<br />
trovarealpostogiustoalmomentogiusto,enonècosadapocoper<br />
unattaccante.Segnailgoldelpareggioinavviodisecondotempo.<br />
Per la terza volta dall’inizio della stagione, le<br />
prime due in Coppa Italia, la Sanvitese e il<br />
Rivignano hanno chiuso in parità lo scontro<br />
diretto. Sopra, da sinistra, il sanvitese Nonis<br />
e i rivignanesi Trangoni, e Peron<br />
SANVITESE<br />
RIVIGNANO<br />
1<br />
1<br />
SANVITESE (4-4-2) Venuto<br />
Mattiuzzo Leonarduzzi<br />
Giordano Francescato<br />
(32’ st Rossi) Perenzin<br />
Crozzoli (2 ’ st Maiero)<br />
Marta Fantin (Muzzati) No<br />
nis Franceschinis Allenatore<br />
Diego Zanin<br />
RIVIGNANO (4-4-2) Biasi<br />
nutto Valusso Maggi<br />
Trangoni Pontisso Colli<br />
nassi Roviglio Lenarduz<br />
zi Piccoli Ravalico Peron<br />
AllenatoreAgostino Flabo<br />
rea<br />
ARBITRO Giacomelli di Trie<br />
ste<br />
MARCATORI Al 1 ’ Marta;<br />
nella ripresa al 1’ Peron<br />
NOTEAmmoniti Maiero e Va<br />
lusso<br />
Uno zero a zero piuttosto squallido sul campo del Montecchio Maggiore, che nella ripresa crea anche un pericolo colpendo una traversa<br />
La Sacilese si prende il punto che cercava<br />
MONTECCHIO M.<br />
SACILESE<br />
0<br />
0<br />
MONTECCHIO M. (4-4-2)<br />
Posocco 6; Vallarsa 6 Fer<br />
rari Noro 6 Vanzo 6 5;<br />
Cor 6 Dei Rossi 6 Rove<br />
rato 5 Luca Fortunato<br />
5 5 (1 st Bonora 6); Sarra<br />
pochiello 6 5 De France<br />
schi 5 5 (26 st Gallo 6) All.<br />
Clementi<br />
SACILESE(4-3-1-2) Posda<br />
rie ; Zigliotto 5 Vecchiato<br />
6 Zanette 5 5 Da Dalt 6;<br />
Reartes 6 5 (3 st Moretti<br />
sv) Rossitto 6 5 Albanese<br />
6; Marino 6 (44 st Buriola<br />
sv); Cristofoli 6 5 (34 st<br />
Buonocunto sv) Tormen<br />
5 All. Borgato<br />
ARBITRO Altavilla di Saron<br />
no 6 5<br />
NOTE Ammoniti Zanette e<br />
Albanese<br />
La gara si trascina poi in maniera<br />
incolore, con le due squadre<br />
disposte in campo in modo<br />
piuttosto contratto, nella preoccupazione<br />
per entrambe più di<br />
non subire gol piuttosto che di<br />
metterne a segno. Tutto ciò si<br />
manifestaattraversounnongiocodalqualenonscaturiscealcuna<br />
occasione pericolosa.<br />
Al 23’, comunque, si mette in<br />
evidenza il Montecchio: il calcio<br />
piazzato battuto da Roverato<br />
dalla trequarti destra pesca<br />
la testa di Ferrari, ma la conclusione<br />
del centrale è alta. Passa<br />
un minuto e la fiammata del<br />
Montecchio potrebbe essere fatale<br />
a una Sacilese che brilla comunque<br />
più in attacco che in difesa:<br />
Sarrapochiello difende<br />
palla sulla linea mediana e lancia<br />
con l’esterno De Franceschi<br />
che, palla al piede, s’invola verso<br />
la porta friulana e, una volta<br />
entratoinarea,scagliaunpotentedestroincrociatocheilportiere<br />
slavo Posdarie è bravo a respingere.<br />
Dopo una manciata di minuti<br />
di marca friulana, che comunque<br />
non portano ad azioni degnedinota,ilMontecchiorimettefuoriil<br />
nasodallapropria metàcampoeconilsolitoRoverato<br />
metteancorainrisaltoledotiatletiche<br />
dell’estremo difensore<br />
della Sacilese, abile a deviare<br />
in corner una staffilata dal limitedell’excentrocampistadelVicenza<br />
(39’).<br />
AnchenellaripresaèRoverato<br />
l’uomo inpiù delMontecchio,<br />
eseneaccorgelaSacilese,quando<br />
al 13’ il mediano biancorosso<br />
coglie la traversa dai venti metrilasciandoilpurottimoPosdarie<br />
immobile. Poi non accade<br />
più nulla.<br />
SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Il<br />
pareggio tra Sanvitese e Rivignano<br />
soddisfa entrambi gli allenatori,<br />
anche se di scuro è Diego Zanin,<br />
allenatore biancorosso, quello che<br />
può recriminare di più. Ancora<br />
tanto e bello il gioco prodotto dalla<br />
sua squadra, ma ancora una volta,<br />
alla fine, è stato raccolto poco.<br />
Così, dopo quelli ottenuti in Coppa<br />
Italia proprio<br />
contro il<br />
Rivignano, e<br />
quello conquistato<br />
a Gradisca<br />
d’Isonzo una<br />
settimana fa<br />
contro l’Itala San<br />
Marco, arriva<br />
questa quarta<br />
divisione della<br />
posta consecutiva<br />
e l’appuntamento<br />
con la prima<br />
vittoria stagionale<br />
è dunque ancora<br />
una volta rinviato.<br />
«Non posso che<br />
essere molto<br />
soddisfatto –<br />
spiega il tecnico<br />
biancorosso –. Ho<br />
fatto i complimenti<br />
LO SPOGLIATOIO<br />
Zanin e Flaborea concordi:<br />
l’1-1 risultato da accettare<br />
ai ragazzi, perché<br />
a mio avviso<br />
abbiamo disputato<br />
una grande<br />
partita. Specie nel<br />
primo tempo,<br />
abbiamo giocato<br />
un gran calcio, e<br />
quando ci si<br />
esprime così<br />
bisogna essere<br />
soddisfatti.<br />
Purtroppo non<br />
abbiamo chiuso la<br />
gara quando potevamo, ma questo<br />
è un difetto che ci portiamo da<br />
mesi, dovremo lavorarci sopra,<br />
comunque sono molto fiducioso per<br />
il prosieguo del torneo. Loro hanno<br />
segnato su quello che è stato<br />
l’unico errore commesso dalla<br />
nostra retroguardia. Peccato».<br />
Contento pure l’ex di turno,<br />
Agostino Flaborea: «Per noi è un<br />
L’allenatore Agostino Flaborea<br />
Il tecnico locale<br />
può recriminare per<br />
il maggior numero<br />
di occasioni fallite<br />
ma ha pure rischiato<br />
la sconfitta<br />
risultato importante – afferma il<br />
tecnico del Rivignano -, ottenuto al<br />
cospetto di una grande squadra,<br />
che sarà certamente protagonista<br />
del campionato. Penso che non<br />
abbiamo rubato nulla, potevamo<br />
perdere, ma potevamo anche<br />
vincere, viste le occasioni che ci<br />
sono capitate sul finire della<br />
partita, quindi credo che il<br />
pareggio, alla fin<br />
fine, sia il risultato<br />
più giusto».<br />
«Sono contento<br />
per quanto<br />
abbiamo messo in<br />
mostra sul piano<br />
tattico – prosegue<br />
il mister<br />
nerazzurro –, sui<br />
progressi fatti<br />
nell’applicazione<br />
del gioco a zona,<br />
ma soprattutto<br />
sono molto<br />
soddisfatto per il<br />
cuore e la volontà<br />
messa in campo<br />
dai ragazzi. Questo<br />
risultato ci dà<br />
fiducia per la<br />
prosecuzione del<br />
campionato. Ogni<br />
gara sarà una<br />
battaglia, ma se<br />
continueremo a<br />
scendere in campo<br />
con questa grinta e<br />
con questa voglia,<br />
non posso non<br />
essere fiducioso.<br />
Ora conto di<br />
recuperare<br />
qualche<br />
infortunato,<br />
sperando che<br />
mercoledì in<br />
Coppa contro il Tamai nessun altro<br />
si faccia male. In Coppa Italia<br />
dovremo per forza di cose attuare<br />
un minimo di turn over, dovrò far<br />
rifiatare parecchi ragazzi e<br />
ricorrerò a parecchi dei nostri<br />
juniores. Del resto la nostra<br />
priorità va certamente al<br />
campionato: è quella la nostra<br />
realtà». (c.c.)
Messaggerodellunedi<br />
SERIE D<br />
<strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong> VII<br />
MEZZOCORONA<br />
TRENTINO<br />
1<br />
0<br />
MEZZOCORONA(4-3-2-1) Macchi 6; Lor<br />
di 6 Berardo 6 5 Toccoli 6 5 Pelizzari 6;<br />
Pancheri 6 Campagnolo 5 5 (Ceravolo<br />
sv) Di Benedetto 6 5; Ruggieri 5 5 (Mele<br />
6) Baido 6; Simoni 5 (Panizza 6) Allenatore<br />
Rastelli 6<br />
TRENTINO (4-4-2) Marrucci 6; Bazzanella<br />
6 Volani 6 Filizola 6 Rossi 6; Bellomi 5 5<br />
(Martini sv) Vitagliano 6 5 Zuccon 5 5<br />
Vettoretto 5; Guerra 6 Meda 5 (Blasco<br />
sv) Allenatore Possente 6<br />
ARBITRO Lazzaretto di Schio 5<br />
MARCATORE Nella ripresa al 12 Baido<br />
su rigore<br />
SAMBONIFACESE<br />
CASSOLA<br />
1<br />
2<br />
SAMBONIFACESE (4-4-2) Milan 6; Ruffini<br />
6 (Caobelli sv) Sarzi P 6 Pivazzoni 6<br />
Negrisoli 6 (Girardi 6 5); Lovatin 6 (Lava<br />
gnoli 6) Confetti 5 5 Donzella 5 5 Correz<br />
zola 6; Parma 6 5 Bregolin 5 5 Allenatore<br />
Maschi 6<br />
CASSOLA (4-4-2) Frison 6; Zenere 6 Ca<br />
nacci 6 5 Peruzzo 6 5 Siciliano 6 5; Gaz<br />
zola 6 Carlotto 6 5 Mestriner 6 5 Calco<br />
6 5 (Pastore sv); Simonato 6 Zanatta 6 5<br />
(Bellan sv) Allenatore Cunico<br />
ARBITRO Bindoni di Brescia 6<br />
MARCATORI Al 4 Mestriner al Parma e<br />
al 1 Canacci<br />
Restiotto (Tamai) entrato al posto di Andreolla<br />
UNION QUINTO<br />
MONTEBELLUNA<br />
1<br />
0<br />
UNIONQUINTO (4-4-2) Marcato 6 5; Michie<br />
letto 6 Pivetta 6 Martignon 6 A Zanardo<br />
6 5; Pajaro 5 5 (Fonti sv) W Bolzan 6 (De<br />
Silvestro 6 5) T Bolzan 6 Lorenzetto 5 5; P<br />
Zanardo 5 5 (Bandiera 6) Niero 6 Allenatore<br />
Pisani 6<br />
MONTEBELLUNA (4-4-2) Conte 6 5; Masie<br />
ro 6 De Lazzari 5 Garbini 6 Simeoni 6 (Nico<br />
letti 6); Marconato 6 5 Fuser 6 Bellio 5 Mar<br />
zochella 6 (Sagrillo sv); Zavarise 6 (Furlanet<br />
to sv) Formentin 5 Allenatore Bressan 6<br />
ARBITRO Marcassola di Legnago 6<br />
MARCATORE Nella ripresa al 44 A Zanar<br />
do<br />
VV VERONA<br />
ALBIANO<br />
3<br />
2<br />
V.V.VERONA (4-4-2) Chesini 6; Romeo 6 5<br />
Montagnoli 6 5 Pizzini 6 5 Saorin 6 5; Le<br />
chthaler 6 5 (Pavan sv) Scardina 6 Bordignon<br />
Gon alves (Dal Corso E sv); <strong>Gironi</strong> 6 (Dal<br />
Cordo D sv) Lallo 6 5 Allenatore Fresco<br />
PORFIDO ALBIANO (4-4-2) Postal 6; Adami<br />
5 5 (Armellini 5 5) D Andretta 6 Barbacovi 5 5<br />
Sega 6; Fanti 6 Dellasega 6 Mulchade 6 5<br />
Ferrari I 6 Scheffer 6 (Benini 6); De Carli 6<br />
(Dall Agnolo sv) Allenatore Maffioletti 6<br />
ARBITRO Barbeno di Brescia 6<br />
MARCATORI Al 1 Romeo al 46 Bordignon;<br />
nella ripresa al 31 Ferrari I al 3 Mulchade e<br />
al 44 Dal Cordo D<br />
Le grandi parate<br />
dell’estremo Paoletti<br />
e i troppi errori<br />
degli avanti locali<br />
nelle conclusioni<br />
all’origine<br />
del mezzo passo falso<br />
da parte dei friulani<br />
I pordenonesi non riescono a ripetere prestazione e risultato della settimana prima a Trento, sciupando così tra le mura amiche l’oportunità per mantenersi al vertice<br />
Il Tamai si fa imbrigliare dal Bolzano<br />
Colpiti a freddo dopo appena 5 minuti, i biancorossi<br />
recuperano con Perissinotto, ma non vanno oltre il pari<br />
TAMAI. Tamai e Bolzano finiscono 1-1 dopo una partita maschia,<br />
con poche occasioni gol, anche se il Tamai può recriminare per un<br />
clamoroso palo centrato da De Marchi, e per un paio di interessanti<br />
battute a rete neutralizzate da uno strepitoso Paoletti. Dopo una prima<br />
frazione equilibrata, e repentino vantaggio del Bolzano con Carbone,<br />
al quale replicava Perissinotto, la seconda parte di gara vedeva<br />
dasubitoilocalispingeresull’acceleratore,mantenendolasupremazia<br />
territoriale che creava qualche insidia all’eccellente Paoletti,<br />
Replicano gli ospiti con Paoletti a guardiadellaporta,indifesaGarberoeFranzoso<br />
coppia centrale, Dalla Bona e Armah terzini,a<br />
centrocampoCelia e Masè, conMariotti<br />
e Pascale sulle corsie, e in avanti Carbone -<br />
Roman Del Prete. Già al 2’ una palla gol sul<br />
destro di Visentin, la cui rasoiata è respinta<br />
in corner di Paoletti. Al 5’ Orlando pennella<br />
unatraiettoria chePaolettismanaccia, ripetendosi<br />
poi sulla capocciata di Visentin.<br />
Alla prima sgroppata offensiva il Bolzano<br />
èletale con Carbone, che infila Zaghettocon<br />
una staffilata sul palo lontano. Neppure il<br />
tempodi annotare la marcatura eAndreolla<br />
faletteralmente la barba al palo conun liftato<br />
mancino a giro. Al 10’ l’autore del gol provaun<br />
pallonetto, ma Zaghettofabuona guardia.<br />
Al 17’ si riaffacciano in area tamaiota gli<br />
uomini di mister Gazzetta, ma la girata di<br />
Pascale è fuori.<br />
Corre il 23’ quando Orlando scodella dalla<br />
sinistra un cross per la testa di Perissinotto,<br />
lesto nello stacco e perentorio nell’indirizzare<br />
nell’angolino il gol del pari. Al <strong>25</strong>’ su<br />
azioned’angolo Garberoper poconon riportainvantaggioisuoi:provvidenzialelarisposta<br />
di Zaghetto. Al 33’, dopo una manovra<br />
tambureggiante<br />
dei locali, la sfera<br />
Un palo colpito<br />
nel primo tempo<br />
e nella ripresa<br />
un rigore invocato<br />
le occasioni<br />
più clamorose<br />
finisce sul destro<br />
di Petris, rapido<br />
nella girata, ma<br />
sfortunatonell’alzareoltrelabarra<br />
trasversale.<br />
Due giri di lancettepiùtardi,sugli<br />
sviluppi di un<br />
angolo, De Marchi<br />
dal limite trova<br />
il tiro giusto,<br />
ma la palla beffarda è respinta dal montante.<br />
Al 38’ è la volta di Andreolla a mirare il<br />
palo lontano senza successo, e su rovesciamento<br />
di fronte Carbone da sottomisura<br />
non trova lo specchio della porta. Il tempo<br />
sichiude con una volèdi Visentinsotto rete<br />
finita sul fondo.<br />
La ripresa si apre al 2’ con la percussione<br />
di Pedol che scalda i guantoni di Paoletti.<br />
Al 5’ Andreolla sguscia via lungo l’aut<br />
destro, ma poi calcia sull’esterno della rete.<br />
All’8’ tocca a Ramon Del Prete presentarsisolitariodinanziaZaghetto,mal’attaccante<br />
allarga troppo il diagonale. Un attimo<br />
più tardi Andreolla finisce a terra in<br />
area su un contrasto vivace di Garbero, ma<br />
l’arbitro fa proseguire. Corre il 10’ quando<br />
prova a farsi giustizia da solo Andreolla ma<br />
sul missile terra-aria Paoletti sventa.<br />
Alla mezz’ora, da un’azione di rimessa,<br />
Roman Del Prete cerca inutilmente di sorprendere<br />
Zaghetto. Al 34’ il neoentrato Benetton<br />
porge su un piatto d’argento la palla<br />
del vantaggio a Gonano, che sciupa. Infine<br />
al 38’ Restiotto cattura la pennellata di Pedol,<br />
ma la girata sorvola di una spanna la<br />
traversa.<br />
Luca Posteraro<br />
che manteneva comunque inviolata la porta, regalando ai suoi un<br />
punto d’oro. Reduce da un esordio scintillante contro il Trentino, il<br />
Tamairicevelavisitadiun’altracompaginedell’AltoAdige,ilBolzano,<br />
desideroso di rivalsa dopo l’inatteso scivolone interno patito clamorosamente<br />
con la cenerentola a Quinto. Mister Tomei schiera le<br />
furie rosse con Zaghetto tra i pali, retroguardia a quattro con Sandrin,Perissinotto,OrlandoePedol,median<br />
aconGonano,DeMarchi<br />
e Paolini, Visentin centravanti assistito da Andreolla e Petris.<br />
LO SPOGLIATOIO<br />
Mister Tomei rammaricato:<br />
«Persa una grande occasione»<br />
De Marchi vicinissimo al gol con la palla respinta dal montante della porta di Paoletti<br />
TAMAI. Dopo l’effervescente<br />
exploit nella prima giornata ai<br />
danni della corazzata trentina, il<br />
Tamai era chiamato a una conferma<br />
nella prima recita casalinga,<br />
opposto a un Bolzano smanioso di<br />
riscatto dopo il deludente flop all’esordio<br />
contro la matricola Quinto.<br />
«È davvero un peccato non aver<br />
vinto una partita del genere – dichiara<br />
al termine Ermanno Tomei,<br />
trainer delle furie rosse –, dominata<br />
a suon di occasioni che<br />
avrebbero meritato di sfociare in<br />
gol,evanificatepermeritodelloro<br />
portiere Paoletti, migliore in campo,<br />
e da qualche decisione discutibile<br />
del direttore di gara: il rigore<br />
di Andreola è parso ai più netto.<br />
Comunque è doveroso un plauso<br />
generale alla squadra, capace di<br />
rialzarsi quasi subito dopo la doccia<br />
fredda del gol incassato. Non<br />
erafacilecercaredirimediaresenzaconcederetroppoailorocontropiede<br />
e francamente credo che il<br />
Bolzano,oltrealgol,nonabbiacreato<br />
poi altri pericoli».<br />
Sull’altra sponda l’allenatore<br />
del Bolzano, Ennio Gazzetta, spiega<br />
così la gara: «Sono soddisfattissimo<br />
della prestazione della mia<br />
squadra, veramente grande nella<br />
primamezz’ora, quando meritavamo<br />
di raddoppiare. Ritengo che il<br />
pari rispecchi fedelmente i 90’ di<br />
gioco, quindi lo accetto serenamente;<br />
chiaramente, quando si recuperanoceertigiocatori,irisultatipoisivedonosulcampo,perquesto<br />
sono fiducioso per la gara di<br />
mercoledì in Coppa Italia. Grande<br />
soddisfazione anche dalla manovra<br />
che ci ha portati al vantaggio,<br />
una verticalizzazione di grande<br />
qualità, uno schema di straordinariafatturaprovatopiùvolteinallenamento.<br />
La possibilità di recupero<br />
di numerosi infortunati, mi dà<br />
molta fiducia per un’ulteriore crescitafisicaequalitativadellasquadra,<br />
e con essa per le nostre possibilità<br />
di ben figurare in campionato».<br />
(l.p.)<br />
Un Bolzano abile e fortunato è riuscito a<br />
fermare sul pari un Tamai che ha sfiorato<br />
ripetutamente la rete del successo, negatagli<br />
dalle parate dell’estremo bolzanino, oltre<br />
che dai numerosi errori degli avanti locali<br />
TAMAI<br />
BOLZANO<br />
1<br />
1<br />
TAMAI Zaghetto 6 San<br />
drin 6 Pedol 6 Perissinot<br />
to Orlando 6 5 De Mar<br />
chi 6 5 Gonano 6 Petris 6<br />
(2 ’ st Benetton 6) Visen<br />
tin 6 5 (45’ st Calzavara<br />
sv) Andreolla 6 5 (33’ st<br />
Restiotto 6) Allenatore<br />
Ermanno Tomei<br />
BOLZANO Paoletti Ar<br />
mah 6 5 Pascale 6 Gar<br />
bero 6 5 Celia 6 5 Fran<br />
zoso 6 Dalla Bona 6 (2 ’<br />
st Soldani 6) Stad 6 (14’<br />
st Marostica 6) Carbone<br />
(43’ Mas sv) Mariotti<br />
5 5 Roman Del Prete 6<br />
Allenatore Ennio Gazzet<br />
ta<br />
ARBITRO Zambon di Co<br />
negliano 5 5<br />
MARCATORI Al 5’ Carbo<br />
ne al 23’ Perissinotto<br />
NOTE Spettatori: 500 cir<br />
ca<br />
La squadra di Tortolo passa in vantaggio a Jesolo e poi ci pensa Gambino con una doppietta. Recriminazioni per un rigore negato<br />
Pordenone sciupa e rimedia una sconfitta<br />
JESOLO<br />
PORDENONE<br />
2<br />
1<br />
JESOLO Lucchetta 6 Sadoc<br />
co 5 Artusi 6 Scomparin<br />
5 5 Romano 6 Bertagno 6 5<br />
Cardea 5 5 (24’ st L Dei Rossi<br />
5 5) Colombani 5 5 Gambi<br />
no 5 Ballarin 6 Zane 5 5 (1’<br />
st Luppi 5) Allenatore Pulin<br />
PORDENONE Ongaro 5 5 Ru<br />
miel 5 5 Franzin sv (1 ’ pt<br />
Buonansegna 6 5) Campa<br />
ner 5 5 Zanon 6 Zorzut 6 De<br />
Nardi 6 5 Venerus 6 Fabbro<br />
6 5 Marangone 6 (1 ’ st Gior<br />
dani 5 5) Muiesan (23’ st<br />
Battiston 5) Allenatore Torto<br />
lo<br />
ARBITRO Provesi di Treviglio<br />
6 5<br />
MARCATORI Al 5’ Marango<br />
ne al 26’ e nella ripresa al 40’<br />
Gambino<br />
NOTE Ammoniti: Rumiel e Artu<br />
si Angoli 5 0 per Jesolo<br />
Marangone, autore del gol<br />
JESOLO. Il Pordenone esce<br />
sconfitto ma a testa alta dal (Picchi)<br />
di Jesolo, con la consapevolezza di<br />
averbuttatoviaunagrandeoccasioneperaccaparrarsil’interapostain<br />
palio.Sopradiungolnelprimotempo,<br />
grazie a un gol di Marangone al<br />
5’ e un’errata impostazione difensiva<br />
della linea a quattro jesolana, la<br />
squadra allenata da Gianni Tortolo<br />
reduce da un pareggio alla prima di<br />
campionatocon ilVirtus Verona,ha<br />
avuto un paio di occasioni per chiudereicontigiànellaprimametàdel<br />
tempo. Al 13’ infatti, per questione<br />
di millimetri, finisce alto sopra l’incrocio<br />
dei pali alla sinistra del portiere<br />
jesolano Lucchetta una conclusione<br />
a girare di De Nardi, che si<br />
eraliberato con una certa facilità di<br />
Scomparin all’interno dell’area. In<br />
casa friulana negli spogliatoi, si reclama<br />
poi, un calcio di rigore negato<br />
dal direttore di gara per atterramento<br />
in area di Scomparin ai dannidiFabbro,<br />
sempresulrisultatodi<br />
1-0 per gli ospiti. I gol: al 5’ Muiesan<br />
coglie impreparato Lucchetta e con<br />
undiagonalemalignocolpiscelabasedel<br />
palo alla sinistradel portiere.<br />
La sfera finisce sui piedi di Marangone<br />
che dall’altezza del dischetto<br />
insacca a porta vuota con la difesa<br />
locale apparsa distratta nel coprire<br />
lespallealproprioestremodifensore.Ipadronidicasastorditidalgola<br />
freddo combinano davvero poco, e<br />
al 13’, come detto, il Pordenone ha<br />
la palla per chiudere il match. Al<br />
primo vero affondo nerazzurri in<br />
golepareggio.Al26’Sadoccoanticipa<br />
sulla trequarti Fabbro, Ballarin<br />
apresulversanteoppostoperBertagno<br />
che salta con eleganza sulla linea<br />
di fondo Rumiel, il passaggio è<br />
al bacio e a Gambino non resta altro<br />
cheappoggiareinrete.Ilprimotempo<br />
si chiude praticamente qui con<br />
qualchedubbioditropposulcentrocampo<br />
locale e sull’affidabilità della<br />
coppia offensiva Gambino-Zane.<br />
Laripresanonoffreunospettacolo<br />
diverso. Eccezion fatta che il Pordenone,<br />
a differenza dei primi quarantacinque,<br />
sparisce lentamente<br />
dal campo concedendo davvero<br />
troppo alla squadra jesolana. La<br />
partita comunque si risveglia sul<br />
piano delle azioni da rete, solo al<br />
33’. Artusi con un tiro provato con<br />
non troppa convinzione sorprende<br />
un distratto Ongaro che alza in corner.<br />
Sul susseguente angolo Sadocco<br />
spara forte e angolato e questa<br />
volta il portiere friulano è da applausi.<br />
Al 40’ il gol partita. Zanon,<br />
l’ex di turno per eccellenza, capitano<br />
del Città di Jesolo negli ultimi<br />
due anni di campionato, e Campaner<br />
non s’intendono, Gambino ci<br />
mette la punta e si proietta in area<br />
di rigore, Ongaro esce alla disperata,<br />
ma lo stesso attaccante di Gorizia,<br />
di esterno destro lo supera per<br />
la seconda volta.<br />
Thomas Maschietto<br />
BELLUNO. Gradisca una vittoria Il<br />
Belluno la serve all’Itala San Marco su<br />
un bel piattone da portata Bella<br />
squadra quella isontina ma troppo<br />
impresentabile per essere vera quella<br />
bellunese L’Itala San Marco ha una<br />
gran fretta di passare Dopo un tentativo<br />
alto del bellunese De Mattia ci mette<br />
dodici minuti per trovare il vantaggio:<br />
Moras mette Vosca davanti alla porta<br />
sfruttando anche una<br />
dormita difensiva e<br />
per il bomber un<br />
gioco da Pulcini<br />
mettere dentro Il<br />
Belluno si ribella ma<br />
affindandosi troppo<br />
spesso ai lanci lunghi<br />
e dunque favorendo<br />
la contraerea<br />
goriziana Quando la<br />
gioca invita Bez a un<br />
destro dalla distanza<br />
non troppo lontano<br />
dalla porta di Striatto<br />
e lo stesso<br />
li<br />
longaronese a una sca<br />
conclusione in area<br />
che viene smorzata<br />
probabilmente da un<br />
compagno a terra<br />
Gioca in scioltezza<br />
l’Itala e pu<br />
approfittare di una<br />
vera banda del buco<br />
per raddoppiare<br />
dopo la mezz’ora:<br />
cross di Carli dalla<br />
destra e di testa<br />
Peroni l’uomo pi<br />
solo del mondo Non<br />
sono tipi che si<br />
accontentano i<br />
ISONTINI CORSARI<br />
Un Belluno inguardabile<br />
serve la vittoria all’Itala<br />
BELLUNO<br />
ITALA SAN MARCO<br />
biancobl anche<br />
perch in panchina<br />
Zoratti grida come se<br />
i suoi le stessero buscando Il pallone<br />
per il terzo gol capiterebbe a Carli ben<br />
smarcato da Moras ma stavolta Ramon<br />
pronto a chiudere la porta I bellunesi<br />
sono in difficolt e l davanti non<br />
succede molto fino al secondo minuto<br />
di recupero nonostante la buona<br />
volont di De Lazzer che devia fuori di<br />
testa La parate di Striatto? Zero<br />
L’avesse saputo avrebbe portato la<br />
La formazione<br />
allenata da Zoratti<br />
gioca in scioltezza<br />
grazie alle molte<br />
distrazioni<br />
della difesa di casa<br />
crema solare<br />
Daniele Pasa non pu essere contento e<br />
il suo modo per dimostrarlo un doppio<br />
cambio: fuori il centrale Ballardin e<br />
l’esterno destro Costa dentro Solagna e<br />
Lazzaretti Il vicino di panchina non ha<br />
nessun motivo per cambiare una<br />
squadra che funziona Una formazione<br />
che non avrebbe nessun bisogno di un<br />
abbaglio dell’arbitro Andolfi per firmare<br />
il terzo gol: al quarto<br />
d’ora dopo un<br />
0<br />
4<br />
BELLUNO Ramon 5 5 Brusto<br />
lon 5 Ballardin 4 5 (al 1’ st Laz<br />
zaretti 5 5) De Mattia 5 5 Ro<br />
stellato 4 5 Da Rold 5 Costa 5<br />
(al 1’ st Solagna 5 5) Zoldan<br />
5 5 De Lazzer 5 Bez 5 5 Tar<br />
ghetta 5 All. Pasa<br />
ITALA SAN MARCO Striatto sv<br />
Simone Blasina 6 5 Bernecich<br />
6 5 Visintin 6 5 Peroni Arca<br />
ba Sebastiano Blasina Car<br />
(al 36’ st Ghirardo sv) Vo<br />
(al 24’ st Favero 6) Moras<br />
Marega 6 5 All. Zoratti<br />
ARBITRO Andolfi di Chiari 5<br />
MARCATORI Al 12’ Vosca al<br />
3 ’ Peroni; nella ripresa al 14’<br />
Arcaba e al 30’ Sebastiano Bla<br />
sina<br />
controllo con i piedi<br />
retropassaggio di<br />
testa di Rostellato a<br />
Ramon e a sorpresa<br />
il fischietto bresciano<br />
d un calcio di<br />
punizione a due in<br />
area per<br />
comportamento<br />
antisportivo: tocco<br />
per Arcaba e legnata<br />
terrificante Davanti a<br />
Ramon c’ una folla<br />
probabile che il<br />
portiere non veda<br />
nemmeno partire il<br />
pallone un’Itala<br />
spietata che non ne<br />
ha ancora<br />
abbastanza Carli<br />
avrebbe quello del<br />
quarto gol ma<br />
Ramon di nuovo<br />
bravo a respingere<br />
Solo questione di<br />
tempo comunque<br />
perch alla mezz’ora<br />
c’ una fuga di Moras<br />
sulla destra palla in<br />
mezzo per<br />
Sebastiano Blasina e<br />
il destro in corsa non<br />
roba per Ramon<br />
Sul 4 0 la partita<br />
chiusa a chiave e allora ci pensa l’arbitro<br />
a ravvivarla cacciando Zoldan (il pi<br />
piccolo di tutti) per doppia ammonizione<br />
discutibile e allontanando anche<br />
l’allenatore Pasa per proteste I tre<br />
minuti di recupero servono solo a<br />
rendere ancora pi trionfale la trasferta<br />
bellunese dell’Itala e pi dolorosa la<br />
prima prova casalinga del Belluno<br />
Gigi Sosso
SPORT PORDENONE<br />
LUNED <strong>25</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong>C e mail: pordenone@messaggeroveneto it<br />
Calcio. In <strong>serie</strong> D al Tamai non riesce il bis contro il Bolzano. Prima sconfitta per il Pordenone. Derby d’Eccellenza al Fontanafredda<br />
Gomitata al collo, paura per Lepore<br />
Il bomber della Tiezzese trasportato all’ospedale, fortunatamente senza lesioni gravi<br />
Non c’è pace per Stefano Lepore. Proprio ieri<br />
l’attaccante della Tiezzese (Promozione) rientrava<br />
in campo da un infortunio. Solo un assaggio: venti<br />
minuti per riprendere confidenza con il campo.<br />
Ma,sulfiniredelmatchchevedevaigranataaffrontare<br />
il San Daniele, il bomber rimediava in uno<br />
scontrodigiocounagomitataallagola.Trasportato<br />
d’urgenza all’ospedale Santa Maria degli Angeli,<br />
Lepore ha riportato leggeri traumi. Nulla di grave,<br />
fortunatamente.<br />
Per quanto riguarda la giornata calcistica, in <strong>serie</strong><br />
D il Tamai non è andato oltre il pareggio con il<br />
Bolzano nel big match. Nell’ambiente tamaiota il<br />
puntoottenuto alcospetto del Bolzano non fa sorridere.<br />
Anzi, incrementa ancor più la rabbia perché<br />
ai mobilieri è stato negato un rigore macroscopico<br />
(fallo su Andreolla) quando il risultato era ancorato<br />
al pareggio. Dopo aver dominato per tutta la partita,<br />
il punto sta stretto. Ancora in gol – e sempre di<br />
testa–il difensorePerissinotto:giunto quest’estate<br />
dall’Opitergina,ilcentralesiconfermaun’arma“illegale”<br />
sui palloni alti in area avversaria.<br />
Primasconfittaincampionato,invece,perilPordenone:<br />
i neroverdi sono caduti a Jesolo sotto i colpi<br />
dell’ex Itala San Marco Gambino, autore di una<br />
doppietta.I“ramarri”hannooffertounabuonaprestazione<br />
ma l’assenza di Dorigo in mezzo al campo<br />
sièfatta sentire. Sacilesee Sanvitese –per completare<br />
il quadro – hanno ottenuto un pareggio a Montecchio<br />
e in casa col Rivignano.<br />
Scendendo di categoria, l’Azzanese spicca il volo:<br />
la squadra gioca un calcio offensivo, diverte e fa<br />
divertire. Nel primo derby stagionale d’Eccellenza,<br />
i biancazzurri hanno sconfitto nettamente il<br />
FontanafreddaalComprensoriale(1-4).Dopol’ottimo<br />
primo tempo di otto giorni fa, quando i ragazzi<br />
di De Agostini diedero spettacolo al cospetto del<br />
Lignano, prima vittoria in campionato per gli azzanesi.<br />
La squadra biancazzurra ha un ottimo potenziale<br />
offensivo e, quando gioca palla a terra, può<br />
impensierire qualsiasi avversario. Lecito, quindi,<br />
attendersi un gran campionato da Temporini e<br />
compagni.IlFontanafredda,invece,sidimostraancora<br />
“leggero”per la categoria. Moro sta lavorando<br />
bene, ma ha ancora bisogno di tempo prima di raccogliere<br />
i primi risultati. C’è da dire, a difesa dei<br />
rossoneri, che nel precampionato si è infortunato<br />
Fabio Beacco, elemento in grado di garantire quel<br />
pizzico di qualità in più alla manovra offensiva.<br />
Alberto Bertolotto<br />
In alto, due immagini della sfida tra Tamai e Bolzano. Qui sopra, una fase di Fontanafredda-Azzanese e Stefano Lepore (Foto Missinato)<br />
Goleade per L’Ambiente<br />
Pordenone e Maniago nella<br />
prima giornata della <strong>serie</strong> C<br />
di calcetto Figc. I naoniani,<br />
davvero implacabili in questo<br />
primo scorcio di stagione<br />
(vedi anche la coppa Italia),<br />
hanno battuto a Vallenoncello<br />
9 a 2 il Friul team Sanvitese,<br />
mentre i pedemontani<br />
hanno regolato con un ampio<br />
12 a 2 il Real Feletto.<br />
All’appuntamento del derby<br />
il Friul team è arrivato con<br />
gli uomini contati a causa degli<br />
infortuni, tanto che mister<br />
Cantonha dovutoschierare il<br />
portiereAlexBrunin veste di<br />
attaccante (e il giocatore non<br />
ha tradito le attese, realizzando<br />
le due reti della sua squadra).<br />
Quasi al completo invece il<br />
Pordenone di mister Di Giusto,<br />
nel quale spiccavano solo<br />
le assenze di Pacella e Pasut.<br />
AgliordinidegliarbitriFerrara<br />
di Gorizia e Fogal di Monfalcone(buonalalorodirezione<br />
di gara), i padroni di casa<br />
sono scesi in campo con Doro<br />
(portiere), Mantese, Cariddi,<br />
Pietrini, Malvani (a disposizione<br />
Peruz, Bozzo, Bortolin,<br />
Leo, Odorico, Pierasco, Farano),<br />
mentre il Friul team ha<br />
schierato Bortolussi (portiere),<br />
Colavitto, Brun, Mazzolo,<br />
CALCIO A 5<br />
L’Ambiente e Maniago super<br />
I pordenonesi si aggiudicano il derby col Friul team<br />
Alex Brun (Friul team)<br />
Perfetto (a disposizione Camasta,<br />
Pirtali). Tra i neroverdi<br />
in gran spolvero Pietrini e<br />
Cariddi. Il primo al 1’ porta<br />
subito in vantaggio i suoi, raccogliendo<br />
una corta respinta<br />
di Bortolussi. Il secondo concretizza<br />
di “rapina” al 14’ dopo<br />
che Odorico aveva colto in<br />
pieno la traversa.<br />
Il Friul team mostra di riuscire<br />
comunque a contenere<br />
le sfuriate naoniane, soprattutto<br />
grazie alle parate (in più<br />
di un caso decisive) di Bortolussi.<br />
La chiave della partita<br />
è tutta nell’inizio della ripresa:<br />
nelgiro dei primi nove minuti<br />
i padroni di casa vanno a<br />
segno ben sei volte, sigillando<br />
il risultato. Contro un avversario<br />
frastornato, Odoricosegnadallatrequartidirettamente<br />
all’incrocio (1’), Cariddi<br />
compie una bella girata<br />
al volo (4’), ancora Odorico<br />
s’infila di potenza in area avversaria<br />
(5’), Pietrini colpisce<br />
ben due volte con deliziosicolpi<br />
dipunta (6’e7’)e Malvanichiudecongranbottada<br />
fuori area su tocco di Farano<br />
(9’). Gli avversari però si riprendono,eBrunsiliberabene<br />
del marcatore e fredda al<br />
14’ Peruz: il portiere, inspiegabilmente<br />
arrabbiato con i<br />
compagni, s’incammina versogli<br />
spogliatoi minacciando<br />
adaltavocediandarsene.Finiràlapartitainpanchina,richiamato<br />
dalla dirigenza e<br />
dagli arbitri e sostituito da<br />
Doro. Pietrini al 20’ e Brun al<br />
29’ chiudono definitivamente<br />
i giochi. Partita senza storia<br />
a Maniago, dove i coltellinai<br />
già nel primo tempo vincevano<br />
5 a 0 sul morbido Feletto.<br />
In rete Plazzotta, Cappellari,<br />
Marega, Del Ben (tutti<br />
doppietta), Brandolisio,<br />
Borghesepiùdueautoretiavversarie<br />
Ḋavide Francescutti
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Virtus, il primo trionfo da grande<br />
La neopromossa parte in quarta, liquida l’Albiano e ora vola a quattro punti<br />
È tempo di festeggiare la prima vittoria della Virtusvecomp in campionato: tre a due all'Albiano che, con il pareggio<br />
della prima giornata con il Pordenone, vale la bellezza di quattro punti in classifica. Davvero non male per una<br />
formazione neopromossa. Più complesso, anche se da analizzare positivamente, è il giudizio sui gol realizzati (sei) e le<br />
reti subite (cinque) che denunciano, forse, la scelta coraggiosa di Gigi Fresco di affidarsi a tre punte. Una medaglia a<br />
due facce: in certi momenti dell'incontro viene premiata questa tattica assai offensiva; d'altra parte, alcune volte la<br />
scelta tattica concorre a penalizzare una squadra con qualche distrazione difensiva.<br />
Con l'Albiano, nel primo tempo, c'è stato un solo attore in campo: la Virtus. La partita non ha avuto storia anche per la<br />
grande creatività del centrocampo e la pericolosità degli esterni avanzati di Gigi Fresco. I primi 45 minuti, quindi, sono<br />
stati appannaggio dei veronesi, pericolosi in diverse circostanze, con l'eccellenza che va sottolineata di un perfetto,<br />
seppur giovanissimo, Romeo, che, al 19', con una punizione liftat a manda la palla alle spalle di Postal. Agli ospiti è<br />
concessa un'unica conclusione, al 39': una girata che sarebbe risultata imprendibile per il debuttante portiere, classe<br />
1987, Chesini (pure lui fiore all'occhiello delle giovanili rossoblù).<br />
Prima della chiusura del tempo, il gol di testa dell'onnipresente Bortignon, su angolo magistrale di Goncalves.<br />
L’Albiano sposta in attacco, nella ripresa, il suo capitano (difensore centrale) per disorientare i rossoblù locali e<br />
aumentare le potenzialità balistiche. Voluto o forzato che sia, l'atteggiamento dei trentini qualche effetto lo sortisce,<br />
con strada spianata da un rigore concesso al 31' per un mani involontario di Lechthaler. Il penalty è realizzato da<br />
Ivano Ferrari. L’Albiano si trasforma e diventa molto più aggressivo. Gli attacchi si susseguono e nel giro di altri sei<br />
minuti la squadra ospite perviene al pareggio con un angolo messo a profitto dalla testa di Mulchade.<br />
A questo punto lo spettro dell'esito di Pordenone aleggia sul Gavagnin. Ma in casa Virtus è pronto l'eroe della giornata,<br />
quel Daniele Dal Corso, che si inventa goleador quando viene inserito da Gigi Fresco a poco più di una ventina di<br />
minuti dalla conclusione, al posto di <strong>Gironi</strong>. Il giocatore, che già aveva avuto parte fondamentale nel passaggio della<br />
Virtus al secondo turno di Coppa Italia (gol pesantissimo ad Arcole contro la Sambonifacese), dribbla due avversari,<br />
resiste a una carica, entra in area e, di sinistro, infila Postal. È il 44' della ripresa: Daniele Dal Corso pone il sigillo ai<br />
primi tre punti della Virtus. Peraltro meritati.<br />
Flavio Pasetto<br />
- SPOGLIATOI<br />
Lechthaler ammette<br />
«Non ci difendiamo»<br />
Gigi Fresco negli spogliatoi è soddisfatto: «I tre punti mi sembrano meritati, anche perché i nostri avversari sono<br />
arrivati al gol con un calcio di rigore e da azione di calcio d'angolo. Con l'Albiano, peraltro, avevamo un portiere<br />
debuttante, Romeo, che ha fatto bene: tutti avete visto come ha interpretato la gara. Lo stesso Montagnoli è stato<br />
bravo, ma vorrei complimentarmi anche con Daniele Dal Corso che ci ha permesso di riportare dalla nostra parte una<br />
partita che rischiavamo di pareggiare».<br />
Non teme qualche pausa pericolosa della Virtus? «Credo che l'Albiano abbia gestito degli episodi a lui particolarmente<br />
favorevoli. Quello del rigore, ad esempio, con Lechthaler che aveva la mano a filo del corpo e che si è visto assegnare<br />
un calcio di rigore contro. Non mi sembra che ci abbiano fatto correre pericoli particolari. Ormai abbiamo capito che la<br />
partita la devi chiudere al più presto. Anche due gol di vantaggio non ti bastano».<br />
Massimo Lechthaler è sorridente. Il suo giudizio dell'incontro? «Positivo, anche se abbiamo rischiato, come a<br />
Pordenone. C'è stato, da parte della squadra, un leggero calo nella ripresa. Per la verità con l'Albiano siamo rientrati in<br />
campo con la convinzione di poter chiudere la partita sul tre o quattro a zero». Ma cos'è alla fine che permette<br />
all'avversario di rientrare in gioco? «Credo che il problema sia legato al nostro modo di interpretare la gara. Siamo<br />
soprattutto una formazione che cerca di attaccare e non di difendere». La sua prova l'ha soddisfatta? «Sono contento<br />
della partita di oggi, in quanto ho migliorato rispetto all'esordio di Pordenone, dove ho sofferto il debutto di categoria».<br />
(f.p.)
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Un ko rovina la festa della Sambo<br />
Viene inaugurato il nuovo stadio ma i rossoblù cadono in casa. Non basta il gol di Parma<br />
San Bonifacio. Evidentemente al momento i limiti della Sambonifacese sono questi. Per passare dalle stelle alle stalle<br />
basta poco, qualche volta solo pochi giorni, altre volte semplicemente 90 minuti. Un settimana fa la Sambonifacese<br />
volava già a mezza altezza, rinvigorita dalla bella vittoria con l'Albiano; oggi invece torna a passeggiare con i piedi per<br />
terra e la testa bassa per non alzarla al cielo e pentirsi. L'inaugurazione del rinnovato stadio Tizian non ha portato<br />
bene alla squadra di Maschi, forse troppo presa a guardare le nuove rifiniture che a guardare e a concentrarsi<br />
sull'avversario. Avversario che sulla carta era del tutto alla portata della Sambonifacese, ma il calcio molte volte è<br />
bello perché è vario, e una piccola realtà come il Cassola può rivelarsi alle volte la più terribile e temibile squadra del<br />
campionato.<br />
Una squadra è forte però perché ha tecnica, ha gioco e potenzialità. Ieri, al contrario, e con tutto il rispetto per il<br />
Cassola, è stata la forte Sambonifacese a farsi del male con le proprie mani, lascian do strada aperta all'avversario,<br />
per poi nemmeno avere il coraggio e la voglia di recuperare il risultato. Il Cassola giustamente ringrazia e porta a casa<br />
i suoi primi tre punti del campionato, la Sambonifacese invece stecca alla seconda giornata, costringendo addirittura i<br />
propri tifosi ad abbandonare lo stadio, dopo aver coperto la squadra di fischi.<br />
Quello che non ci si aspettava è accaduto al Tizian. Non c'è comunque da piangersi addosso, ora, perché il momento di<br />
rialzarsi in piedi e di lottare è proprio questo, perché i veri campioni e non sono coloro che non cadono mai, ma quelli<br />
che una volta caduti trovano il coraggio per rialzarsi in piedi.<br />
La Sambonifacese è costretta ancora a fare a meno di quattro pedine importanti; la squadra scende in campo con gli<br />
stessi undici di Albiano. Il Cassola invece deve fare a meno dello squalificato Tagliapietra; al suo posto entra Siciliano.<br />
Due minuti di gioco e il Cassola prova subito a rendersi pericoloso. Gazzola scende bene sulla sinistra, cross basso a<br />
centro area, Negrisola spazza in angolo.<br />
Altri due minuti e l'Eurocalcio Cassola passa in vantaggio. Mestriner ruba palla all'altezza della trequarti di campo della<br />
Sambonifacese, si destreggia bene tra due giocatori rossoblù e scarica un potente destro rasoterra che fulmina<br />
l'estremo difensore Milan.<br />
All'8' l'immediata risposta d ella Sambonifacese. Calcio di punizione di Donzella, stacco di testa di Parma e palla che<br />
carambola per una deviazione in corner. Dal seguente calcio dalla bandierina la Sambo trova il gol del pareggio:<br />
ancora la battuta di Donzella, palla che rimane in area dei vicentini del Cassola, stacco imperioso di Parma e palla che<br />
si insacca alle spalle di Frison.<br />
Dieci minuti e il Cassola torna nuovamente in vantaggio. La Sambonifacese libera malamente un corner dei vicentini,<br />
la palla viene ributtata in area rossoblù e Canacci tutto solo mette alle spalle di Milan.<br />
Sul finale della prima frazione di gioco la Sambonifacese sfiora il pareggio. Corner di Donzella, Paolo Sarzi prova il<br />
colpo di testa, palla che si alza di un niente sopra la traversa.<br />
Si va nella ripresa, ma la Sambonifacese è ancor più spenta della prima frazione di gioco. Maschi prova qualche<br />
cambio, ma nulla ruota a suo favore. L'unica occasione è sulla testa di Pimazzoni alla mezz'ora, poi nient'altro.<br />
Lorenzo Morandini<br />
- SPOGLIATOI<br />
Maschi: «Dal Cassola<br />
impariamo la lezione»<br />
A fine gara mister Maschi sorride per non piangere. Un ghigno amaro, che racchiude ogni pensiero rossoblù. «Oggi non<br />
è andata per nulla come ci aspettavamo», commenta l'allenatore. «Mi aspettavo un passo avanti e invece è arrivato<br />
questo brutto stop. In generale la squadra oggi non ha espresso tutto il suo potenziale e le sue capacità. Abbiamo fatto<br />
male tutti oggi, la verità è solo questa. Per questo dobbiamo farci tutti un bell’esame, tornare a lavorare e già<br />
domenica con l'Itala tornare a giocare ai nostri livelli. L'Itala è una squadra di spessore, chissà però che questo non sia<br />
da stimolo per noi».<br />
«Il calcio è così», continua Maschi, «passi dalle stelle alle stelle in poco tempo, e subito vieni messo in discussione. Noi<br />
dobbiamo crescere in personalità, non c'è niente da fare, e dobbiamo diventare ancora più squadra. Questa sconfitta ci<br />
servirà da lezione e sarà utile per farci crescere».<br />
Di tutt'altro umore ovviamente l'allenatore dell'Eurocalcio Cassola, Cunico. «Quella di oggi è stata per noi una bella<br />
sorpresa& #187;, commenta, «volevamo partire forti, siamo passati in vantaggio e anche dopo il pari lo siamo stati<br />
ancora di più. Io comunque ero fiducioso, avevo visto che la squadra aveva lo spirito giusto, poi più di così non si<br />
poteva fare. Siamo stati bravi a mettere alle corde un avversario come la Sambonifacese. Un plauso per questo a tutti<br />
i ragazzi che si sono ben comportati. Il collettivo è uscito a galla, questa è la nostra vera forza». (l.m.)
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Eurocalcio da applausi, Sambo ko<br />
Mestriner e Canacci regalano una vittoria esterna che avrebbe potuto essere più larga<br />
Sambonifacese1<br />
Eurocalcio2<br />
SAMBONIFACESE (4-4-2): Milan; Ruffini (32' st Caobelli), Negrisoli (8' st Girardi), Pimazzoni, Paolo Sarzi; Confetti,<br />
Donzella, Lovatin (8'st Lavagnoli) , Bregolin; Parma, Correzzola. All. Maschi.<br />
EUROCALCIO (4-4-2): Frison; Zenere, Peruzzo, Siciliano, Canacci; Carlotto, Mestriner, Simonato, Gazzola; Zanatta<br />
(27' st Bellan), Scalco (42' st Pastore). All. Cunico.<br />
Arbitro: Bindoni di Venezia.<br />
Reti. Pt: 4' Mestriner (E), 9' Parma (S), 18' Canacci (E).<br />
Note: cielo sereno e clima caldo; terreno in buone condizioni; ammoniti Carlotto (E), Pimazzoni (S), Siciliano (E) e<br />
Sarzi P. (S); calci d'angolo 8-4 per la Sambonifacese; recupero: 3'-4'; spettatori: 300 circa.<br />
di Nicola Negrin<br />
San Bonifacio. È proprio Eurocalcio quello che si è visto allo stadio "Renzo Tizian". La squadra di Cassola grazie ad<br />
una prestazione superlativa si è imposta sui padroni di casa della Sambonifacese, senza lasciare alcun di ritto di replica<br />
agli avversari.<br />
Cunico ritrova per il match quasi tutte le sue pedine fondamentali, e si affida alla coppia d'attacco Scalco-Zanatta per<br />
cercare di interrompere il digiuno di reti che prosegue ormai da tre partite. Sambo senza il bomber della passata<br />
stagione Arma, infortunatosi in settimana. A dispetto delle aspettative sono un centrocampista ed un difensore a<br />
regalare la vittoria alla squadra di Cassola, che va in gol dopo soli 4': Mestriner al limite dell'area di rigore si libera di<br />
due difensori e lascia partire una rasoiata precisa che si deposita nell'angolino basso, senza che Milan possa arrivarci.<br />
La Sambo però non ci sta e reagisce all'8', grazie a Parma. L'attaccante ci prova prima di testa su punizione di Sarzi,<br />
ma il suo tiro viene deviato, quindi, sul successivo calcio d'angolo, approfitta di una palla vagante in area vicentina, e<br />
pareggia i conti. La partita però è un uno-due continuo tra le due squadre, e al 18' è Canacci a riportare in vantaggio<br />
l'Eurocalcio: il difensore dopo aver raccolto abilmente una palla spiovente al centro dell'area di rigore è bravo a<br />
fulminare l'estremo difensore veronese con un tiro al volo, mentre la retroguardia avversaria reclamava il fuorigioco<br />
del giocatore bassanese. Il Cassola non si siede sugli allori e Scalco mette i brividi alla tifoseria di casa con un tiro<br />
potente da fuori ar ea che Milan blocca senza problemi (37').<br />
Sul ribaltamento di fronte la Sambo va vicino al gol, dapprima con Donzella, ma Frison gli nega la gioia del gol<br />
respingendo di piede il suo tiro, poi sul tap-in ci riprova Parma, ma Siciliano è abile a respingere al 38'.<br />
Nella ripresa il risultato resta invariato: l'Eurocalcio, soddisfatta del risultato, gioca di contenimento, mentre la squadra<br />
veronese non riesce a costruire un'azione degna di nota.<br />
Sono così i rossoblu vicentini a sfiorare il doppio vantaggio, ma il duplice miracolo di Milan, prima sulla punizione di<br />
Scalco deviata sulla traversa, poi nuovamente sull'arrivo di Carlotto, salva la compagine di Maschi (24').<br />
I veronesi non vanno mai vicino al gol, e l'unico tiro nello specchio della porta risulta essere il colpo d testa di<br />
Pimazzoni, bloccato facilmente da Frison.<br />
La partita finisce così tra i fischi della tifoseria di casa verso i propri beniamini, rei di non avere offerto una prestazione<br />
degna di questi livelli, e tra la gioia dei tifosi rossoblu giunti a San Bonifacio.
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
La gioia geometrica del presidente Carletto<br />
«Siamo... cubitali»<br />
Cunico conferma<br />
San Bonifacio. (ni. ne.) «Siamo stati cubitali». Con queste tre parole il presidente Stelio Carletto ha sottolineato la<br />
splendida prova disputata dalla squadra allo stadio "Tizian". È l’emblema della felicità, invece Enrico Cunico, al termine<br />
della gara che, a dispetto di tutti i pronostici, ha visto prevalere i suoi giocatori sulla Sambonifacese.<br />
«Abbiamo giocato una gara superba - racconta il tecnico - di più non potevamo dare. Il risultato è giusto». La squadra<br />
rossoblu ha infatti meritato i tre punti, frutto di una prestazione corale, e non ha permesso ai locali di fare la partita.<br />
«Devo ancora una volta fare i complimenti ai miei ragazzi per la prestazione che hanno offerto - continua Cunico -<br />
hanno capito che le partite non si vincono con le giocate dei singoli, ma grazie alla forza del gruppo; hanno compreso<br />
cosa vuol dire essere una squadra. È proprio questa la nostra forza: il collettivo».<br />
Il tecnico ritorna quindi sulla partita: «Abbiamo giocato un primo tempo alla grande, mentre nella ripresa abbiamo c<br />
ercato di contenere gli avversari, e devo dire che ci siamo riusciti, visto che Frison ha compiuto una sola e semplice<br />
parata. C'è d'aggiungere come il gol della Sambonifacese sia stato un nostro regalo, causa un errore difensivo, e<br />
inoltre bisogna dire che siamo andati vicini al terzo gol con Scalco. Abbiamo meritato».<br />
Dopo il pareggio nella prima di campionato contro il Belluno i tifosi possono essere quindi soddisfatti per come si sta<br />
volgendo il campionato che adesso vede l'Eurocalcio secondo in classifica dietro a Jesolo e Union Quinto:<br />
«Sinceramente non me l'aspettavo - conclude l'ex tecnico del Romano- ma ero molto fiducioso perché durante la<br />
settimana la squadra aveva fatto vedere delle buone cose. Speriamo davvero di continuare così».
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Città di Jesolo – Pordenone 2 - 1<br />
Che "prima" in casa per lo Jesolo: sotto di un gol dopo due minuti, i nerazzurri di Pulin hanno saputo rialzare la testa e, dopo<br />
aver raddrizzato il risultato già nel primo tempo, è stata la giocata sensazionale di Gaetano Gambino a pochi minuti dalla fine a<br />
far impazzire i tifosi al "Picchi". Dopo la vittoria a Montebelluna, si cercavano le conferme: e lo Jesolo le ha avute, perché per<br />
esempio si è visto che in difesa Sadocco si è ripetuto in positivo, annullando Fabbro, ma anche per Bertagno, l'uomo<br />
dell'ultimo passaggio e ovviamente per il bomber Gambino, decisivo con una doppietta al debutto sul terreno di casa. E così,<br />
due vittorie consecutive permettono ai balneari di vivere il primo posto in classifica assieme al Quinto degli ex Zanardo e<br />
Pivetta, in attesa dello scontro diretto del 15 ottobre, fra due gare.Per il Pordenone, dove con la casacca numero 5 faceva un<br />
certo effetto vedere l'ex capitano jesolano Davide Zanon, il rammarico per non aver saputo gestire l'iniziale situazione di<br />
vantaggio, oltre che per un paio di svarioni difensivi che hanno dato manforte alla rimonta nerazzurra.Jesolo con parecchie<br />
defezioni, quelle "storiche" di Nicola Visentin, Giacomazzi, Pavan e Baiana, e quelle ultime di Salviato (contrattura) e Trolese<br />
(influenza); esordio per l'ultimo arrivato, il difensore ex Portosummaga, Nicola Artusi, piazzato a sinistra in difesa. Il<br />
Pordenone è praticamente al completo e si affida alla coppia Fabbro-Muiesan, parecchio ispirati soprattutto nelle prime<br />
battute. Infatti, nemmeno il tempo di studiarsi, che i nerazzurri sono già sotto: il blitz lo compie Muiesan, lanciato (in posizione<br />
molto dubbia) verso la porta sul settore di destra, gran botta di destro che si schianta sul palo, la palla diventa ghiotta per<br />
Marangone che, a porta sguarnita, di piatto sinistro mette dentro con Lucchetta che non può nulla.<br />
Lo Jesolo si sveglia e prova a replicare subito: al 5' punizione di destro di Zane molto violenta, respinge con affanno il giovane<br />
Ongaro. Al 19' è Fabbro a trovare l'unico tiro in porta, al volo di destro, ma la palla è sul fondo; poco prima De Nardi<br />
sorprende Scomparin alle spalle e di destro sfiora l'incrocio e uno 0-2 che avrebbe compromesso le cose. Bertagno inventa e<br />
Gambino finalizza: è la storia dell'1-1, con il primo che brucia Rumiel e rasoterra serve all'ex bassanese un pallone facile da<br />
spingere in rete. Al 43' De Nardi chiede il rigore per un presunto gioco falloso di Scomparin, ma l'arbitro non cede.<br />
Si va alla ripresa, decisamente noiosa e priva di emozioni fino al 28', quando Bertagno (ancora) suona la carica e di sinistro<br />
sfiora il palo; anche Artusi, coraggioso, ci prova al 32', gran sinistro e Ongaro devia in corner; preme ancora lo Jesolo, con<br />
Sadocco, che dopo aver giocato alla grande dietro, prova il tiro di destro, Ongaro vola e tiene vivo l'1-1. Fino al 39', quando<br />
Gambino sfrutta un paio di rimpalli, sorprende la difesa friulana con un tocco che gli permette di presentarsi solo dinnanzi a<br />
Ongaro, esterno destro e il 2-1 è realtà.<br />
Federico Biondo<br />
JESOLO<br />
Pulin entusiasta, ma prudente: «C'è ancora<br />
molto da fare» Gambino,il goleador: «È stato<br />
un successo cercato da tutti»<br />
Calma e sangue freddo. A Jesolo non ci si esalta per la doppia vittoria dei nerazzurri con Montebelluna e Pordenone: meglio di<br />
così, tuttavia, la squadra di Pulin non poteva fare, e miglior ritorno in <strong>serie</strong> D non si poteva immaginare. Poi ci sono i segnali,<br />
come la grande freschezza atletica della squadra, che corre e lotta fino alla fine, e alcuni singoli che, voglia o non voglia, fanno<br />
la differenza. Domenica scorsa gloria per Lucchetta e Cardea, col Pordenone invece gli attori protagonisti sono stati Sadocco,<br />
Bertagno e Gambino, un trio che ha ricevuto gli applausi del "Picchi", insolitamente più caldo del solito, forse anche per il clima<br />
di Jesolo. Pulin ovviamente, da par suo, predica prudenza e sa che questa squadra ha ancora molto da fare, come dargli torto.<br />
«Tre punti importanti, contro una squadra ostica e ben messa in campo - spiega il mister - È chiaro che due vittorie<br />
consecutive ti permettono di lavorare più serenamente, senza dimenticare che c'è ancora molto da fare».Non si vive di sole<br />
rimonte, insomma: lo Jesolo deve trovare la capacità di imporsi subito. «Ho un gruppo motivato - conclude Pulin - che ha<br />
voglia di migliorare e di far sempre meglio. È ovvio che aver recuperato anche contro il Pordenone significa che abbiamo delle<br />
doti caratteriali importanti. Ora pensiamo alla Virtus, un campo difficile».Gaetano Gambino bagna il debutto al "Picchi" con due<br />
gol, uno griffato Bertagno, l'altro che vale i tre punti e che ne ha esaltato le doti fisiche e tecniche. «Uno dei miei gol più belli -<br />
afferma sorridente - É stata una vittoria cercata e voluta da tutti. Siamo stati bravi a non mollare e a spingere fino alla fine,<br />
siamo stati premiati. Dediche? Un gol l'avevo promesso a mamma (Maria) e l'altro lo dedico alla mia ragazza (Anna). Speriamo<br />
che ne vengano altri».C'è già feeling coi tifosi: Bisso può essere dimenticato in fretta? «Non voglio parlare di chi c'era prima -<br />
conclude Gaetano - l'importante è dare il massimo per lo Jesolo e per i ragazzi che in cantano in curva e che ci seguono con<br />
affetto».Bene il debutto di Artusi. «Ho trovato un ottimo gruppo e una squadra organizzata al quale spero di poter dare la mia<br />
esperienza».Sadocco sorride uscendo dallo spogliatoio. «Dopo due anni di stop sono contento di come stanno andando le cose<br />
- afferma - comunque possiamo dare molto di più. Meglio centrale? Per me è indifferente».Federico Biondo
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Belluno – Itala S.Marco 0 - 4<br />
In settimana Pasa e Zoratti si erano scambiati i complimenti. «Il Belluno è tra le migliori sei squadre del torneo», la<br />
valutazione del tecnico degli isontini. «Macché, l'Itala è la favorita numero uno per la promozione in C2», la risposta del<br />
tecnico dei bellunesi. Il risultato e la partita dimostrano che Zoratti ha fatto pretattica, mentre la preoccupazione di Pasa era<br />
dovuta. I suoi giocatori, però, non la pensavano allo stesso modo. Specie quelli della difesa, che pure è il reparto di maggiore<br />
esperienza del Belluno (27,6 l'età media, contro i 23,6 degli undici schierati ieri dal 1'). L'Itala San Marco ha stravinto e non ha<br />
neppure forzato, mentre i gialloblu hanno pagato l'assenza dei tre migliori elementi di difesa (Cremasco), centrocampo<br />
(Tardivo) e attacco (Trinchieri, squalificato), anche se agli isontini mancava il pezzo pregiato Neto Pereira.<br />
La gara comincia con il minuto di raccoglimento per il sindaco Celeste Bortoluzzi (oggi i funerali, a Belluno è lutto cittadino).<br />
Scambi rapidi e rasoterra, inserimenti intelligenti, triangolazioni interessanti: i primi 10' dei padroni di casa sono pieni di buoni<br />
propositi. Peccato che all'11' Vosca e Moras riescano a stordire gli avversari con un giochino di prestigio: il centravanti-boa<br />
controlla e smista, il numero 10 controlla, dribbla e supera facilmente Ramon. Fino al 20' i gialloblu sembrano tramortiti. Bez<br />
tenta di svegliare la truppa con un diagonale rasoerba da posizione decentrata, che esce di poco sul palo alla destra di Striatto.<br />
Schierato come unica punta, Ivo dovrebbe essere assistito dai laterali offensivi, Targhetta e De Lazzer, apparsi però fuori fase.<br />
Così Bez ci prova ancora, su un rimpallo in area (33'): il suo destro si infrange però sulla mischia. L'Itala non si spreca,<br />
controlla a suo piacimento, quasi come percepisse di non rischiare di farsi raggiungere. E anzi, alla prima seria offensiva arriva<br />
il raddoppio. 37', corner da sinistra, spizzata di testa che spiazza Ramon, nessuno raccoglie fino all'altro lato, dove Carli ha<br />
tutto il tempo (troppo) di stoppare e crossare. Un assist delizioso per la testa di Peroni: il capitano, solo soletto al limite<br />
dell'area piccola, incorna manco fosse un centravanti e sigla il 2-0.L'Itala San Marco potrebbe chiudere definitivamente i conti<br />
2' dopo e invece Carli decide di graziare il Belluno e Ramon, comunque bravo nella parata. De Mattia risponde, ma la<br />
conclusione è troppo a uscire. Infine, al 45', è De Lazzer a sprecare una ghiotta opportunità, di testa.Serve una scossa e Pasa<br />
la dà con due sostituzioni decise nella pausa. Escono Ballardin e Costa, entrano Lazzaretti, che si sistema a destra in difesa<br />
(Brustolon di conseguenza si sposta in mezzo, al fianco di Rostellato), e Solagna. La musica non cambia ed è anche il direttore<br />
d'orchestra a dare una spallata alle già scarse speranza di rimonta. Al 13' infatti l'arbitro fischia una punizione a due in area<br />
(per un passaggio al portiere effettuato di testa ma dopo che il difensore si era alzato il pallone con la coscia, il che è<br />
irregolare), Arcaba scarica un sinistro potente e a mezza altezza che perfora la barriera e porta sul 3-0 l'Itala. Al 21' Carli fa<br />
ancora il buonista e tira addosso a Ramon da posizione ravvicinata, risparmiando il poker ai bellunesi. Sebastiano Blasina<br />
invece non si fa scrupoli e in contropiede azzecca un bel tiro, quello del 4-0. La disfatta si compie a 5' dal termine: l'arbitro<br />
eccede in fiscalità e infierisce sul Belluno espellendo Zoldan per doppia ammonizione e Pasa per proteste.<br />
Maurizio Ferin<br />
CALCIO Serie D L’allenatore elogia solo la prima mezz’ora della sua squadra, ammette gli<br />
sbagli ma tira anche in ballo sfortuna ed errori arbitrali<br />
Disfatta Belluno: «Ma noi non siamo questi»<br />
L’Itala San Marco passeggia al polisportivo (0-4). Pasa: «Non ci resta che tirare su le<br />
maniche e metterci a lavorare»<br />
Chiudiamo la pratica e buttiamola via. Negli spogliatoi di Belluno-Itala il pensiero comune tra le fila gialloblu è quello di<br />
dimenticarsi in fretta della pessima domenica casalinga e pensare al futuro. Il poker di due di picche con cui il Belluno si è<br />
presentato ai propri tifosi non può di certo rappresentare il vero profilo della squadra di Pasa. Se così fosse, infatti, altro che<br />
prime sei. In casa Balzan si farebbe meglio a pensare alla salvezza. «Spero davvero che la squadra abbia collezionato questo<br />
pomeriggio tutti gli errori della stagione - commenta Daniele Pasa negli spogliatoi, dopo essere stato espulso per proteste nel<br />
finale -. Ora prendiamoli tutti insieme, buttiamoli via e guardiamo avanti. Sappiamo che non siamo questi, che il Belluno è un<br />
altro e affrettiamoci a dimostrarlo».<br />
Eppure la gara non era iniziata male. «Anzi. Nella prima mezz'ora siamo stati abili nel fare quello che dovevamo fare. I ragazzi<br />
mi sono piaciuti, stavamo giocando bene. Loro però alla prima occasione ci hanno puniti, noi abbiamo sbagliato in difesa e<br />
tutto si è messo in salita. Il 2-0 poi è stato ancora un nostro clamoroso errore di marcatura, abbiamo perso per strada l'uomo<br />
di almeno tre metri, e lì la partita ci è proprio sfuggita di mano. Anche se a dirla tutta siamo stati sfortunati in più di<br />
un'occasione a non trovare il gol del 2-1 che poteva riaprire i giochi». La punizione da cui è nato il 3-0 non ha convinto<br />
nessuno in campo. L'unico al corrente della nuova regola sembrava essere Zoratti. «Io le regole dovrei saperle, ma questa<br />
proprio non l'ho mai sentita. Lo stesso Rostellato l'anno scorso aveva fatto la stessa cosa più volte senza essere mai punito (la<br />
regola infatti, vedi box a lato, è stata introdotta quest'anno,ndr)». Appellarsi alla conduzione di gara al termine di un 4-0<br />
casalingo non è però possibile. «Sicuro. Certe cose non mi sono piaciute, come le due ammonizioni con conseguente<br />
espulsione di Zoldan, che aveva commesso due normalissimi falli, ma non abbiamo certo perso per colpa dell'arbitro. Spero<br />
davvero che la squadra abbia concentrato tutti gli errori con l'Itala e dalla settimana prossima cambi registro. Non ci resta,<br />
come sempre, che tirarci su le maniche e continuare a lavorare». Ieri infatti l'obiettivo di riportare la gente allo stadio è<br />
miseramente fallito. Al 4-0 dell'Itala in numerosi hanno lasciato in anticipo di quasi 20' le tribune dello stadio, e questo, in<br />
vista delle rimanenti 16 gare al polisportivo, non è certo positivo.<br />
Alessandro De Bon
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Union Quinto – Montebelluna 1 - 0<br />
L'Union Quinto si aggiudica il derby con il Montebelluna in piena zona Cesarini. Alla fine la voglia di vincere dei rossoblù e<br />
l'ingresso in campo di Max De Silvestro hanno deciso una partita che sul piano del gioco è stata molto equilibrata. Al Monte la<br />
sconfitta brucia il doppio anche perchè in pieno recupero (48') Marcato ha salvato il risultato con una paratona su Nicoletti.<br />
Buon avvio dell'Union Quinto che nei primi minuti crea subito un paio di azioni pericolose. Già al 1' Pajaro va via sulla destra<br />
ma il suo cross viene intercettato dalla difesa del Monte che libera l'area. All'8' punizione dalla destra di Pajaro per capitan<br />
Martignon che gira a rete in acrobazia di destro ma trova il corpo del compagno Antonio Zanardo a ribattegli il tiro. Al 22' è<br />
però il Montebelluna a sfiorare il vantaggio con una clamorosa palla gol. Zavarise è bravo a servire Marzochella sul filo del<br />
fuorigioco ma l'attaccante, dopo aver evitato l'uscita di Marcato, si vede respingere il tiro a botta sicura dalla provvidenziale<br />
scivolata di Martignon appostato sulla linea.Al 27' Lorenzetto, su punizione dalla lunga distanza, fa partire una gran botta che<br />
costringe Conte a smanacciare in angolo. Al 40' un intervento a metà campo di Antonio Zanardo su Marzochella fa salire la<br />
tensione fra le due panchina ma poi tutto si tranquillizza. In pieno recupero (46') Monte pericoloso con una gran punizione dai<br />
20 metri di Garbini che Marcato dèvia in corner.<br />
Nella ripresa mister Pisani ridisegna la squadra togliendo Wagner Bolzan e inserendo De Silvestro che va a fare la seconda<br />
punta con conseguente arretramento di Lorenzetto al ruolo naturale di esterno e con Niero mediano. Al 13' è proprio il<br />
neoentrato De Silvestro a battere un corner carico di effetto che Conte in tuffo mette in angolo togliendo la palla dalla testa di<br />
Paolo Zanardo. Al 32' ancora De Silvestro tocca una punizione per Lorenzetto che calcia con grande potenza ma senza<br />
precisione. Passa 1' e, sul fronte opposto, Zavarise punta la porta palla al piede e dal limite fa partire un velenoso sinistro che<br />
esce di un soffio con Marcato ormai fuori causa.<br />
Il finale di partita è tutto dell'Union Quinto. Al 38', su ennesimo corner di De Silvestro, Conte esce a vuoto favorendo Lazzari<br />
che incorna di testa ma si vede negare il gol da Fuser che di testa rinvia all'altezza della linea di porta. Passa 1' e questa volta<br />
il gol sembra veramente fatto. Splendido cross col contagiri di De Silvestro dalla sinistra per Bandiera che incorna a due metri<br />
dalla porta ma trova uno strepitoso Conte che si allunga e mette in corner. Al 44' però l'atteso gol arriva. Sulla punizione di De<br />
Silvestro dalla sinistra irrompe in spaccata Antonio Zanardo che mette alle spalle di Conte facendo esplodere di entusiasmo lo<br />
stadio "Omobono Tenni" di Quinto.Tutto archiviato? Nemmeno per idea perchè al 48' Nicoletti calcia all'altezza del dischetto la<br />
palla dell'1 a 1 ma il baby Marcato si distende per respingere l'insidia confermando così la vetta della classifica per l'Union<br />
Quinto in coabitazione con lo Jesolo.<br />
Alberto Duprè<br />
Dario Pizziolo, il presidente del Quinto che<br />
"sapeva far scuotere la rete"<br />
NUMERI - Ancora 21, come nel turno precedente, i gol segnati e come domenica scorsa prevalgono di nuovo quelli fatti<br />
fuoricasa (11 a 10). Sempre a proposito di gol: l'Union Quinto nel girone C e il Chioggia nel D sono le uniche "nostre" squadre<br />
che non hanno ancora subito reti; Belluno, Montebelluna e Piovese sono invece ancora senza gol. In settimana intanto secondo<br />
turno di Coppa Italia.<br />
IN CASA DEL QUINTO - In settimana ha festeggiato il compleanno ("sono 47 purtroppo"), curioso dopo i tre punti presi a<br />
Bolzano di verificare nuovamente la tenuta della squadra. Dario Pizziolo, presidente dell'Union Quinto, imprenditore nel settore<br />
dei materiali edili, ricorda intanto con orgoglio il suo passato di calciatore (con Quinto e San Polo). Un uomo d'area, forte di<br />
testa, «uno che la faceva scuotere spesso la rete». Dice che l'aver giocato lo aiuta moltissimo, «mi permette di capire che aria<br />
tira, so come ragionano i calciatori. La domenica? Preferisco non andare in panchina, meglio la tribuna ma in settimana non<br />
manco mai, al venerdì sera poi abbiamo la classica mangiata con la squadra. Discorsi in spogliatoio non ne faccio quasi mai, a<br />
quelli ci pensa l'allenatore, è questo il nono anno, non tutti filati, che facciamo assieme. La <strong>serie</strong> D era il traguardo che<br />
volevamo, era insomma nei programmi della società, solo che è venuta un anno prima di quel che avevamo provato a<br />
programmare: non è una scommessa. Economicamente è più impegnativa ma devo anche dire che la nuova categoria ha<br />
portato più aziende ad avvicinarsi a noi. Grazie al fatto che il Treviso gioca al sabato, in effetti mi aspettavo tutta la gente che<br />
è venuta ieri». A suo tempo difensore, una vita nel Giorgione (ben 17 stagioni; sono poi state Salvarosa - dove abita - e<br />
Pederobba le sue ultime due società) "mister" Alberto Pisani ha visto ieri, contro il Montebelluna, la sua squadra mostrare quel<br />
volto che tanto a lui piace: «Squadra difficile la mia a giocarci contro, squadra che non regala niente, di sostanza, rognosa, con<br />
gente di grande carattere, che magari appare poco ma si fa sentire. Abbiamo segnato verso la fine ma credo che abbiamo<br />
meritato contro una squadra tecnicamente molto valida e rapida nelle ripartenze». Rispetto allo scorso anno gli allenamenti<br />
sono passati da tre a quattro, tutti di sera e anche a Quinto, con la regola dei "giovani", alcuni giocatori che avevano<br />
conquistato la D hanno dovuto andarsene. Ancora Pisani: «La prospettiva era quella di fare non poca panchina, meglio<br />
andassero da altre parti. M'è spiaciuto, alcuni di loro hanno davvero dato tanto ma così dicono le regole. Noi comunque di<br />
giovani bravi ne avevamo già in casa, non è dunque che mi stia trovando ad allenare "due" squadre. È vero, sono parecchi<br />
anni che sono qui, nella stessa panchina e devo dire che solo perchè siamo stati promossi ho deciso di rimanerci ancora. È una<br />
categoria questa che non ho mai fatto e quindi sono curioso anch'io, ho stimoli nuovi: se restavamo in Eccellenza sarei<br />
ripartito da un'altra parte».
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Bressan: «Monte, ora la scossa»<br />
Quinto<br />
(al.dup-) - A far da contraltare alla gioia dei padroni di casa c'è l'aria da funerale che si respira negli spogliatoi del<br />
Montebelluna. Perdere un derby all'89' e sprecare il pareggio in pieno recupero può non far dormire la notte.<br />
L'allenatore Luca Bressan ha l'aria abbacchiata anche se si dice soddisfatto della prova dei suoi: "Sul piano del gioco la<br />
squadra mi è piaciuta ma dopo due partite gli episodi sfortunati (rigore sprecato contro lo Jesolo n.d.r.) ci condannano<br />
all'ultimo posto. Dal mio punto di vista il risultato non è giusto, nel primo tempo abbiamo giocato meglio noi creando un paio<br />
di grossissime occasioni per passare in vantaggio". Nella ripresa siete però calati vistosamente sul piano fisico, una questione<br />
di preparazione o solo un caso? "Penso si tratti di un fatto casuale, abbiamo sofferto nel secondo tempo soprattutto sui calci di<br />
punizione dove l'Union Quinto fa valere tutta la sua forza. In più l'uscita dal campo dell'esperto Simeoni (un taglio alla testa<br />
n.d.r.) ci ha penalizzato ulteriormente". Come spiega il cambio del centravanti Marzochella? "L'ho tolto perchè non ha tutta la<br />
partita nelle gambe visto che non ha svolto la preparazione con noi. Ho provato quindi ad inserire forze fresche con Sagrillo e<br />
Nicoletti ed infatti quest'ultimo ha avuto nel finale la palla del pareggio". Mister quali sono le cose positive di questo match?<br />
"Ripeto, sul piano del gioco abbiamo fatto bene e si vede che la squadra sa stare in campo con personalità". Queste 2 sconfitte<br />
le considera come un campanello d'allarme oppure un incidente di percorso? "Sicuramente la sfortuna finora non ci ha dato<br />
una mano ma dobbiamo darci comunque una scossa perchè giocare bene non basta, alla fine l'unica cosa che conta sono i<br />
punti i classifica e noi finora non ne abbiamo fatti nemmeno uno". Il recupero di Zalla e Nardi può essere l'arma in più? "E'<br />
logico che con la loro tecnica ed esperienza ci possono dare una grossa mano ma per ora non ci sono e non so ancora quando<br />
potrò recuperarli. Quindi dobbiamo uscire da questa situazione con le nostre forze e al più presto". Archiviato il derby ora il<br />
Montebelluna inizierà a pensare alla partita di domenica contro l'ostico Tamai con la fondata speranza di togliere quello zero<br />
dai punti in classifica.<br />
Pisani: «Quinto da salvezza»<br />
Quinto<br />
A fine derby Alberto "Nini" Pisani esce dallo spogliatoio vistosamente provato dalla tensione ma con un sorriso largo così. Il<br />
mister castellano inizia subito a parlare del match con enfasi: "Vincere un derby (1-0) all'ultimo minuto è il sogno di tutti. Direi<br />
che la vittoria è meritata soprattutto per quanto abbiamo fatto nella ripresa, è stata premiata la nostra voglia di vincere".<br />
Pisani fa comunque gli onori alla squadra uscita sconfitta: "Il Montebelluna mi è piaciuto molto. Sapevamo che avevano<br />
giocatori molto validi e il campo ha confermato questa impressione. Non dimentico poi che in pieno recupero il nostro portiere<br />
ha salvato il risultato con una grande parata".<br />
Sul piano del gioco l'Union Quinto però ieri ha avuto qualche problema rispetto al solito. Poi l'ingresso di De Silvestro ha<br />
cambiato le sorti. "Abbiamo un po' sofferto sulle azioni di rimessa ma è da mettere in preventivo quando si cerca di vincere a<br />
tutti i costi. Con De Silvestro abbiamo trovato un'arma micidiale sui calci piazzati visto che già dovevamo rinunciare all'estro di<br />
Bacchin. Purtoppo Massimiliano non ha ancora i 90' nelle gambe e quindi devo cercare di gestirlo nel migliore dei modi".<br />
L'esperimento di Lorenzetto punta centrale pensa di riproporlo oppure lo ritiene fallito definitivamente? "Riproporrò questa<br />
soluzione perchè secondo me il ragazzo può far bene anche in quel ruolo anche se ci vuole tempo. Non dimentichiamo che<br />
l'obbligo di schierare in campo 4 juniores mi costringe a provare tutte le soluzioni possibili". Con Antonio Zanardo arretrato in<br />
difesa soffrite un po' troppo a centrocampo. "E' una soluzione temporanea vista l'indisponibilità di Pagliarin. E comunque<br />
Antonio sa farsi valere anche dietro". I tre entrati dalla panchina (De Silvestro, Bandiera, Fonti) hanno fatto la differenza.<br />
"Questo conferma che il nostro è veramente un grande gruppo. A volte devo fare delle scelte difficili ma i ragazzi non si<br />
lamentano e quando entrano in campo danno tutto". Pisani, siete in vetta alla classifica. "Il primo posto in questo momento mi<br />
fa ridere, noi dobbiamo continuare come al solito a giocare partita per partita e alla fine faremo i conti. E' chiaro però che<br />
queste 2 vittorie ci dicono che l'obiettivo salvezza è alla nostra portata".Alberto Duprè
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Sanvitese – Rivignano 1 - 1<br />
Chi la fa l'aspetti si può ben dire alla Sanvitese che al fischio d'inizio aveva tentato l'affondo a sorpresa. Tutto però era<br />
sfumato al limite dell'area ospite. Il Rivignano invece al 1' della ripresa risistema la gara, che gli si era messa male a metà del<br />
primo tempo. Finisce in parità, dunque tre volte su tre, come il doppio precedente di Coppa Italia per l'avvio stagionale.<br />
A parte lo spunto iniziale, è il Rivignano a presentarsi meglio in avvio di gara. Ravalico al 14' tira in porta, Giordano in<br />
scivolata evita in area piccola che la palla prosegua verso il proprio sacco. Piccoli 2' dopo a pochissimi metri calcia a lato su<br />
lancio di Valusso. Ne avrà da rammaricarsi fino all'ingresso negli spogliatoi. Flaborea imposta l'attuale Rivignano con la difesa<br />
a quattro. Uno in meno per Zanin, il quale predilige infoltire il centrocampo puntando sul rombo ben sostenuto. Due attaccanti<br />
fissi fra gli ospiti, una punta con l'inserimento di altri due alternativamente per i padroni di casa.<br />
Quando mette il naso in avanti, la Sanvitese non solo annusa ma pure assapora il gol. Per un mani in area di Maggi (19') su<br />
azione manovrata tra Fantin e Nonis sulla destra, con supporto di Francescato, il triestino (stampo inglese nella direzione)<br />
Giacomelli indica il dischetto. Marta angola bene alla destra del portiere e sigla il vantaggio per la squadra di Zanin. Per poter<br />
raddoppiare manca l'occasione Franceschinis al 28'. La Sanvitese preme e Valusso rischia l'autorete (26') spalle alla porta,<br />
deviando poco fuori una palla calciata da Francescato su suggerimento del "predicatore" Marta. Venuto è impegnato al 43',<br />
quando sceglie di alzare in corner un traversone da sinistra di Ravalico sul secondo palo. Fantin nei minuti di recupero manda<br />
sull'esterno del sacco del primo palo (46') e poco oltre il secondo montante (47') la possibilità di chiudere anticipatamente il<br />
confronto.<br />
La vecchia storiella del "gol mancato, gol preso" vale tanto più se in mezzo ci sta il the che fa dimenticare quanto appena<br />
accaduto. Non si scompone Peron a ribadire in rete (1') l'iniziativa di Piccoli, su una rilassata di Venuto mal preceduto da<br />
Leonarduzzi al limite dell'area piccola. Ripresi i binari dell'equilibrio, il confronto regionale vive ancora di buone idee, ma poca<br />
lucidità e concretezza. Marta continua a dettare tempi e mettere palloni. Al 5' il neo entrato Muzzatti tira sul fondo. Marta-<br />
Nonis-Muzzatti (12') chiamano Biasinutto all'intervento, l'estremo udinese si salva con i piedi. Lenarduzzi e Peron dall'altra<br />
parte, al 16', invece giocano a rimpiattino in area. Interrompe la sequenza il piazzato di Trangoni, a girare, poco fuori al 18'.<br />
La Sanvitese dimostra che vuol proprio vincere, anche rischiando Rossi per un quarto d'ora. In seguito a cotanto<br />
sbilanciamento non accade però nulla. L'ultimo spunto degno di appunti è infatti al 20', quando l'intesa Marta-Muzzati è<br />
vanificata da Nonis dopo una pregevole costruzione. A casa lentamente, con un punto ciascuno come la domenica prima<br />
all'esordio.<br />
Roberto Vicenzotto<br />
Montecchio Maggiore<br />
Appuntamento con la vittoria ancora rimandato per Montecchio e Sacilese, entrambe al secondo pareggio consecutivo. Tra le<br />
due squadre quella che più può recriminare è quella allenata da Clementi, fermata da due parate di Posdarie nel primo tempo<br />
e dalla traversa nella ripresa, mentre per la formazione ospite c'è da registrare solo in avvio di partita un gol non convalidato<br />
perché viziato da fuorigioco.<br />
Tra i due tempi quello più interessante è stato il primo, con la Sacilese che ha mantenuto per più tempo l'iniziativa, affidandosi<br />
agli sterni Reartes e Marino per rifornire al centro Cristofoli e Tormen, mentre il Montecchio si è perlopiù affidato alle<br />
ripartenze con i lanci di Roverato. Nella ripresa le parti si sono invertite, con Rossitto e compagni costretti ad arretrare il<br />
baricentro, senza però che il Montecchio sia riuscito a concretizzare la superiorità offensiva. Dopo il fischio di avvio per un<br />
quarto d'ora in campo succede poco o nulla. Poi c'è la fiammata ospite: l'azione è da manuale, con Reartes appoggia<br />
all'indietro, pronto il cross di Rossitto a cercare la testa di Cristofoli che incorna di precisione spedendo nel sacco ma l'arbitro:<br />
peccato per lui che il guardalinee avesse già alzato la bandierina segnalandone la posizione irregolare. Il Montecchio sembra<br />
soffrire l'azione lineare e precisa degli ospiti, ma al 24' si costruisce la prima palla gol del match: su lancio difensivo<br />
Sarrapochiello chiama allo scatto De Franceschi, l'attaccante si presenta solo in area e conclude di potenza, Posdarie si supera<br />
ed intercetta, poi è Vecchiato a spazzare in angolo. La seconda opportunità da rete per i padroni di casa arriva al 39' sugli<br />
sviluppi di un calcio di punizione: Dei Rossi scodella in area, corta respinta di Zanette, Rovertao appostato fuori dall'area calcia<br />
di prima intenzione e Posdarie compie il suo secondo intervento decisivo deviando in corner. La Sacilese torna a farsi viva in<br />
attacco in chiusura di frazione. Anche questa volta (43') l'azione è manovrata, il tocco smarcante è di Cristofoli per Marino dal<br />
limite ma Ferrari riesce ad intercettare e deviare. Nella ripresa in campo si vede un Montecchio più intraprendente e tonico<br />
rispetto ai primi 45', e la Sacilese è costretta ad indietreggiare. Al 13' sono ancora i padroni di casa ad andare vicinissimi alla<br />
rete: su corta respinta della difesa raccoglie Roverato (senza dubbio il migliore tra i 22 in campo), stop e battuta da fermo,<br />
Posdarie questa volta è fuori causa ma c'è la traversa a salvarlo. Dei Rossi e compagni provano a spingere, ma in avanti i<br />
biancorossi stentano a farsi largo e la gara ristanga. Così a provarci tocca ancora a Roverato (34') senza però nella circostanza<br />
mettere affanno a Posdarie che para con facilità. La partita, nonostante i due allenatori provino a immettere forze fresche (da<br />
segnalare nelle file locali l'esordio di Gallo) si trascina senza particolari emozioni sino al fischio di chiusura. L'ultima conclusione<br />
è a tempo abbondantemente scaduto di Buriola ma sul suo rasoterra Posocco si distende e blocca.<br />
Giorgio Zordan
Lunedì <strong>25</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />
Tamai – Bolzano 1 - 1<br />
Scandaloso. Letteralmente scandaloso l'atteggiamento del signor Zambon di Conegliano che al 9' della ripresa ha ignorato un<br />
fallo da rigore grande come una casa di Armah su Andreolla. È altrettanto vero però che una squadra che crea almeno un<br />
mezza dozzina di palle gol non può recriminare più di tanto su un episodio. A fine gara Ermanno Tomei, tecnico delle Furie, è<br />
ugualmente soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi che dopo aver espugnato Trento nel match d'esordio ha messo alle<br />
corde anche il Bolzano, secondo gli addetti ai lavori le due principale pretendenti al salto di categoria.Bello, spumeggiante il<br />
Tamai. Tanto da essere persino lezioso negli ultimi sedici metri. Decisamente più concreto e pratico il Bolzano che, venuto in<br />
riva al Livenza per portarsi a casa un punto, in definitive ha centrato l'obiettivo. Tomei non dà punti di riferimento agli ospiti<br />
con un attacco mobilissimo, un De Marchi reinventato playmaker e un regista di riserva (Orlando) al centro della difesa.<br />
Classico invece il 4-4-2 di Gazzetta con una solida coppia centrale dietro e con Carbone e Roman Del Prete abili a sfruttare il<br />
contropiede.Inizia di gran carriera il Tamai (botta di Visentin respinta di Paoletti al 3'). Si capisce subito che il Bolzano agirà di<br />
rimessa e alla prima occasione gli altoatesini passano. È Carbone a concludere il contropiede con un diagonale secco da destra<br />
che infila Zaghetto. I rossi (ieri per ospitalità in gialloblu, colore del Comune di Brugnera) non si abbattono. Andreolla (7')<br />
sfiora soltanto il legno. Per il pareggio però bisogna attendere il 22'. Sul solito cross perfetto di Ornado stacca e infila di testa<br />
Perissinotto. La gara e' decisamente bella. Difficilmente si vede calcio così sugli altri campi di categoria. Il Tamai va vicinissimo<br />
al raddoppio al 35', quando, su traversone di Petris De Marchi, pur trattenuro per la maglia, riesce ad allungare il destro a<br />
incocciare la palla che colpisce il palo. La ripresa inizia con lo stesso copione. Al 49' l'ennesimo lancio di 50 metri e oltre di<br />
Orlando mette Andreolla in condizione di colpire l'esterno della rete.Brivido al 53', quando un black out della difesa locale<br />
consente a Roman Del prete di calciare di un soffio sul fondo. Sul rovesciamento di fronte il fallo di rigore non visto dall'arbitro,<br />
ma chiaramente documentato da TPN, emittente triveneta. Insistono i padroni di casa ed è bravo Paoletti (56') a deviare in<br />
angolo un siluro dello stesso Andreolla. Splendido il Tamai alla mezzora: Gonano-Visentin-Andreolla- Petris. Para ancora<br />
Paoletti. Tomei inserisce forze fresche. Benetton rileva Petris e Restiotto rimpiazza Visentin. La mossa è azzeccata. Benetton<br />
imperversa sulla fascia sinistra da dove fa spiovere palloni invitanti che però Gonano (79') e Restiotto (83') non riescono a<br />
capitalizzare.<br />
Finisce in parità, ma l'impressione è che Tamai (milleduecento anime) abbia tutte le carte in regola per contendere la<br />
promozione a Trento e Bolzano.Dario Perosa<br />
TRENTO BATTUTO<br />
Il Mezzocorona esce vincitore dal derby<br />
trentino<br />
Mezzocorona<br />
Un rigore, dubbio, offre al Mezzocorona la prima vittoria contro i cugini del Trento in un confronto di campionato. Il penalty<br />
schioda da un probabile nulla di fatto una partita poco spettacolare con due reparti offensivi particolarmente sterili e quasi mai<br />
pericolosi dalle parti dei portieri avversari.<br />
Parte meglio il Trento nella prima frazione con un pressing alto che permette poche impostazioni ai padroni di casa, i gialloblù<br />
di Possente non traducono mai in pericolosità le buone iniziative e Macchi è "costretto" ad un paio di parate in uscita bassa. Il<br />
Mezzocorona sale nel finale, ma anche il reparto offensivo di casa non produce pericoli costanti, sfiorando solo in un paio<br />
d'occasioni il palo alla destra di Marrucci, a sua volta pronto ai tiri centrali di Simoni e Ruggieri.<br />
La svolta ad inizio ripresa dopo un avvio promettente, ma sempre sterile, del Trento. Prima Volani viene espulso per doppia<br />
ammonizione, poi dalla punizione di Baido un braccio di Rossi in barriera viene valutato dall'arbitro Lazzaretto come volontario<br />
e quindi penalizzato con il rigore che Baido trasforma alla destra di Marrucci.<br />
In inferiorità numerica il Trento è ancor meno pericoloso ed il Mezzocorona finisce con l'accontentarsi dell'unica rete decisiva.<br />
Cristiano Caracristi