Correlazione tra capacità di salto verticale e ... - Scienze motorie

Correlazione tra capacità di salto verticale
e distanza di volo nel tuffo di partenza
Luciano Tedeschini 1 , Francesco Masedu 2 , Marco Madama 1 , Renato Manno 3
1
Dottorato di ricerca in Discipline delle Attività Motorie e Sportive, Facoltà di Scienze Motorie, L'Aquila
2
Dipartimento di Informatica, Università di L’Aquila
3
CONI, Roma
luciano.tedeschini@cc.univaq.it
ABSTRACT
Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare il livello di correlazione tra la capacità di salto verticale in nuotatori di livello
agonistico e la distanza di volo ottenuta nel tuffo di partenza. I test sono stati eseguiti, in due fasi, da otto atleti (età media 18,1 anni con
DS=3,64; statura media 175 cm e DS=10; peso medio 69,7 Kg e DS=9,97):
1) Misura della distanza di volo nelle due tecniche di partenza (grab start e track start) mediante sistema video di acquisizione digitale.
2) Misura dell'elevazione del centro di massa mediante il test “squat jump” (sistema Ergo Jump - Bosco System).
L'analisi statistica ha evidenziato che la capacità di salto verticale è significativamente correlata con la distanza di volo per la tecnica
Grab (r= 0.9; p < 0.05) e correlata con la tecnica Track (r = 0.64) ma non significativamente (p > 0.05).
Questo studio suggerisce che il potenziamento della forza esplosiva degli arti inferiori è in grado di apportare sostanziali benefici in
termini di lunghezza del tuffo e quindi, mantenendo invariati tutti i parametri tecnici, di migliorare sensibilmente la performance di
partenza.
Tedeschini L, Masedu F, Madama M, Manno R
Relationship between vertical jump performance and flight distance in a swimming start
Ital J Sport Sci 2006: 13: 53-56
The purpose of this study was to evaluate the correlation between vertical jump performance of competitive swimmers and flight distance
obtained in a swimming start.
The test was executed in two phases (after a short warm-up) by 8 athletes (mean age 18.1 years SD=3.64; mean stature 1.75 m SD=10;
mean weight 69.7 kg SD=9.97):
1) measure of the flight distance in both styles of swiming start (grab start and track start) acquiring data by means of a videocamera
digital system.
2) measure of the athlete's centre of mass elevation using the Ergo Jump-Bosco System applied to the Squat Jump test.
The statistical analyses indicates that vertical jump performance is positively associated (r=0.9) with both styles of starting but is
significantly (p>0.05) associated only with the grab start.
The study suggest that increasing leg's explosive strenght is possible to lengthen the flight distance in a swimming start: that means to
improve starting performance (keeping dive's thecnical parameters unchanged).
KEYWORDS: vertical jump, swimming start
INTRODUZIONE
Nelle attuali competizioni natatorie il tuffo di
partenza è un elemento fondamentale della
prestazione; questo soprattutto nelle gare brevi dove
il tempo di partenza rappresenta circa il 30% del
tempo totale di gara (sprint di 50 m).
Una buona partenza può, di fatto, contribuire a
sostanziali miglioramenti della prestazione
complessiva di gara.
Maglischo (1993) individua nei seguenti requisiti gli
elementi fondamentali per una partenza efficace:
- veloce tempo di reazione;
- grande potenza di salto;
- bassa resistenza durante lo scivolamento
subacqueo.
Mentre per il tempo di reazione possono essere
conseguiti solo piccoli miglioramenti, per gli altri
due requisiti si possono ottenere, invece, grandi
progressi, purché sorretti da adeguati allenamenti.
Alcuni ricercatori hanno trovato una significativa
correlazione tra capacità di salto verticale e
performance del tuffo di partenza (Zatsiorsky et al.,
1979), di conseguenza una maggiore capacità di salto
potrebbe rappresentare un importante fattore per
RASSEGNE E ARTICOLI
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idurre il tempo di partenza e quindi il tempo totale
di gara. Luhtanen and Komi (1978) nei loro studi
esaminano i contributi dei vari segmenti del corpo
alla performance del salto verticale e trovano che
l'estensione del ginocchio, la flessione plantare del
piede, l'estensione del tronco, l'oscillazione delle
braccia e la rotazione della testa contribuiscono
rispettivamente con il 56, 22, 10, 10 e 2% alla
prestazione atletica.
Robertson e Steward, (1998), trovano poi forti
somiglianze tra i pattern motori del salto verticale e
della grab start, questa osservazione suggerisce che
l'allenamento volto a migliorare la capacità di salto
verticale potrebbe incidere in positivo anche sulla
performance di partenza. La grab start (fig. 1) è
caratterizzata da una tecnica di stacco simile a un
salto a piè pari e la track start riprende molti dei
principi propri della grab start ma si differenzia da
questa per il diverso posizionamento dei piedi sul
blocco (fig. 2).
SCOPO
Nel paragrafo precedente si è visto che il tuffo di partenza
è un elemento fondamentale della prestazione;
questo soprattutto nelle gare brevi. Lo scopo del presente
studio è, quindi, quello di valutare il livello di
correlazione tra capacità di salto verticale e distanza
di volo nella partenza con riferimento a nuotatori di
livello agonistico; questo ci permette di prendere o
no in considerazione l'allenamento finalizzato all'incremento
della forza esplosiva degli arti inferiori.
METODI
Per realizzare il presente lavoro abbiamo esaminato
nelle loro performance otto nuotatori di sesso maschile
che svolgono attività agonistica a livello regio-
nale: età media 18.1 anni (ds = 3.64); altezza media
175 cm (ds = 10); peso medio 69.6 kg (ds = 9.97).
Riteniamo opportuno precisare che i soggetti partecipanti
ai test proposti sono atleti agonisti e come tali
in possesso di una buona tecnica sia di tuffo che di
salto verticale, quindi non è stato necessario far loro
seguire un programma di apprendimento preliminare.
La sessione dei test si è tenuta nell'arco di una stessa
giornata e si è sviluppata in due fasi diverse:
I) misura della distanza di volo nelle due tecniche di
partenza;
II) misura dell'elevazione del baricentro utilizzando
il test dello Squat Jump;
I) Prima di eseguire i test di partenza i soggetti hanno
effettuato un breve riscaldamento della durata di circa
20'. In seguito gli atleti hanno effettuato 3 tuffi di partenza
utilizzando la tecnica “Grab Start e la “Rear-
Weighted Track Start”; è stata poi scelta la migliore
delle tre prove (di ciascuna tecnica di partenza).
La distanza di volo del tuffo da noi rilevata è lo spazio
che intercorre tra il bordo anteriore del blocco di
partenza e l'ingresso in acqua delle mani del nuotatore.
Poiché non era nostro interesse valutare la capacità
di reazione si è convenuto di non dare all'atleta il
segnale di “start”; in modo tale da rendere ogni soggetto
libero di eseguire ciascun tuffo di partenza nel
momento ritenuto più valido.
II) Il test dello squat jump è stato preceduto da un
adeguato riscaldamento, generale e specifico. Gli
atleti hanno eseguito, successivamente, tre prove di
salto ed è stata scelta la migliore per l'analisi dei risultati.
I recuperi sono stati “massimali”.
RISULTATI
I tuffi di partenza sono stati eseguiti in una vasca coperta
di 25mt e videoregistrati mediante una videoca-
Figura 1 - Grab Start
Figura 2 - Track Start
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mera digitale posta lateralmente alla traiettoria del
tuffo ad una distanza di 4 m. dal soggetto.
Per misurare la distanza di volo, nell'analisi dei filmati
è stata utilizzata una griglia di misurazione di 5
m applicata lateralmente alla corsia. Per eseguire il
test dello Squat Jump (Bosco, 1983 - Bobbert, 1987)
è stato utilizzato l'Ergo Jump-Bosco System (1/1000
sec).
Atleta SJ(cm) Grab Start(cm) Track Start (cm)
A 25,92 310 300
B 37,05 350 310
C 44,1 360 330
D 39,8 330 290
E 37,05 350 320
F 27,06 300 290
G 47,08 370 330
H 33,12 320 290
Media 36,39 336,25 307,5
Ds 7,49 25,03 17,52
Tabella 1 - Dati acquisiti
L'associazione tra la capacità di salto verticale (SJ) e
la distanza di volo nel tuffo di partenza (sia per la
tecnica Grab sia per quella Track) è stata testata mediante
il coefficiente di correlazione di Spearman (N
= 8). Il livello di significatività è stato assunto al valore
standard di p < 0.05. Le analisi sono state effettuate
mediante software SAS/STAT rel. 8.1. I coefficienti
di correlazione e significatività tra lo Squat
Jump e la distanza di volo per entrambe le tecniche
di partenza sono per la Grab: r = 0.9, p = 0.02; per la
Track: r = 0.64, p = 0.08. Il modello di regressione lineare
per la Grab Start fitta i dati significativamente
(p = 0.001, βSJ = 3.06; Retta di regressione: y =
224.6 + 3.06 x - fig. 3).
L'analisi dei risultati evidenzia quanto segue:
la capacità di salto verticale è significativamente correlata
con la distanza di volo utilizzando la tecnica
Grab (r = 0.9; p < 0.05) e correlata con la tecnica
Track (r = 0.64) ma non significativamente (p >
0.05).
CONCLUSIONI
Abbiamo rilevato, attraverso una serie di test, l'esistenza
di una forte correlazione tra capacità di salto
verticale e distanza di volo nel tuffo di partenza. La
maggiore correlazione osservata tra la capacità di salto
verticale e la distanza di volo raggiunta nella Grab
start piuttosto che nella Track start discende, a nostro
avviso, dal fatto che la struttura motoria del salto verticale
è più vicina alla prima, rispetto alla seconda
(nella Grab start si ha una propulsione simmetrica
degli arti inferiori, mentre nella Track start la propulsione
è asimmetrica).
Va peraltro osservato che gli atleti, poiché non principianti,
mentre avevano una buona automatizzazione
della Grab start, in quanto corrispondente alla tecnica
di partenza dagli stessi più praticata, non erano altrettanto
esperti nella tecnica Track. Anche in relazione a
questo il divario tra i due test di correlazione ha assunto
particolare ampiezza.
Questo ci permette comunque di affermare che un allenamento
specifico indirizzato al potenziamento della
forza esplosiva degli arti inferiori è in grado di apportare
sostanziali benefici in termini di lunghezza
del tuffo e quindi, mantenendo invariati tutti i parametri
tecnici, di migliorare sensibilmente la performance
di partenza.
Sarà molto interessante in un successivo approfondimento
andare a valutare quanto e in che misura la capacità
di forza esplosiva, oltre che determinante nella
performance di partenza, vada ad incidere sulla prestazione
di virata.
Si ringrazia per la collaborazione il tecnico F.I.N.
Diana Iannella
Figura 3 - Retta di regressione (Grab)
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Figura 4 - Retta di regressione (Track)
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BIBLIOGRAFIA
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