Teoria VB
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<strong>Teoria</strong> <strong>VB</strong><br />
La teoria del legame di valenza è una<br />
descrizione del legame chimico basata sulla<br />
meccanica quantistica che supera il modello<br />
VSEPR, consentendo di calcolare il valore<br />
numerico della lunghezza e degli angoli di<br />
legame.<br />
Fu proposta alla fine degli anni venti da W.<br />
Heitler, F. London, J. Slater e L. Pauling.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 1
Orbitali ibridi<br />
Nella teoria <strong>VB</strong> per le molecole si preferisce, solitamente,<br />
descrivere tutti i sistemi come combinazione lineare degli<br />
orbitali, ottenuti per atomi idrogenoidi. In chimica queste<br />
combinazioni vengono solitamente chiamate orbitali ibridi.<br />
s + p → due orbitali ibridi sp allineati lungo l'asse<br />
dell'orbitale p, puntano in direzioni opposte (angolodi 180° )<br />
s + 2 p → tre orbitali ibridi sp 2 che giacciono sul piano<br />
formato dai due orbitali p, puntano ai tre vertici di un<br />
triangolo equilatero (angolo di 120°)<br />
s + 3 p → quattro orbitali ibridi sp 3 che puntano ai quattro<br />
vertici di un tetraedro (angolo di 109,5°)<br />
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Il carbonio può avere ibridazione<br />
sp 3 (diamante)<br />
sp 2 (etilene C 2<br />
H 4<br />
)<br />
sp (acetilene C 2<br />
H 2<br />
)<br />
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Il Legame π e l'isomeria cis trans<br />
La rotazione intorno ad un legame<br />
doppio richiede molta energia e non<br />
avviene a temperatura ambiente<br />
La conseguenza di tale impedimento è<br />
nell'esistenza di ISOMERI<br />
ChimicaGenerale_lezione9 6
Isomeria geometrica<br />
La comune nomenclatura li distingue in cis e trans:<br />
l'isomero cis è quello che ha due gruppi uguali<br />
dalla stessa parte di un doppio legame o di un ciclo,<br />
il trans li ha da parti opposte.<br />
Sono necessarie due condizioni:<br />
* non deve esserci rotazione attorno al legame tra<br />
i due atomi di carbonio;<br />
* ciascuno dei due atomi di carbonio deve essere<br />
legato a due gruppi diversi.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 7
Per la prima condizione non può esserci isomeria<br />
cis-trans negli alcani (nei quali gli atomi di carbonio<br />
possono ruotare liberamente attorno al legame<br />
semplice);<br />
per la seconda non può esserci negli alchini (in cui<br />
essendo i due atomi di carbonio legati tramite un<br />
legame triplo, possono fare soltanto un solo altro<br />
legame).<br />
Pertanto l'isomeria cis-trans avviene solo negli<br />
alcheni e in alcuni casi nei cicloalcani.<br />
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Il legame π nei composti<br />
aromatici: il benzene C 6<br />
H 6<br />
Sperimentalmente si trova anello<br />
planare a 6 termini, tutti legami uguali<br />
ma con valore intermedio tra singolo e<br />
doppio<br />
Si può spiegare con formule di<br />
risonanza con doppi legami alternati a<br />
singolo<br />
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Dal <strong>VB</strong> alla teoria OM<br />
La teoria <strong>VB</strong> riesce a descrivere correttamente la<br />
geometria di moltissime molecole ma non permette<br />
di prevedere alcune proprietà fisiche quali gli spettri<br />
elettronici e le proprietà magnetiche.<br />
Ad esempio secondo la teoria <strong>VB</strong> la molecola di O 2<br />
dovrebbe essere diamagnetica:<br />
:<br />
:<br />
•<br />
•<br />
O::O:<br />
:<br />
•<br />
•<br />
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<strong>Teoria</strong> degli orbitali molecolari (MO)<br />
Nella teoria <strong>VB</strong>, una molecola è visualizzata<br />
come un gruppo di atomi legati tra loro<br />
mediante la sovrapposizione localizzata di<br />
orbitali atomici del livello di valenza.<br />
* Nella teoria degli orbitali molecolari (MO)<br />
una molecola è visualizzata come un insieme<br />
di nuclei aventi orbitali elettronici delocalizzati<br />
sull’intera molecola.<br />
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<strong>Teoria</strong> degli orbitali molecolari (MO)<br />
La teoria degli orbitali molecolari è basata<br />
sull'uso di orbitali molecolari, cioè di orbitali<br />
che si estendono attorno ai nuclei dell'intera<br />
molecola: gli orbitali molecolari sono funzioni<br />
d'onda che descrivono la probabilità di<br />
trovare l'elettrone nello spazio attorno ai<br />
nuclei della molecola.<br />
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La struttura elettronica della<br />
molecola<br />
Ad una molecola sono associati degli orbitali<br />
molecolari, funzioni d'onda ψ(x,y,z) il cui quadrato<br />
|ψ(x,y,z)| 2 ci dà la probabilità di trovare gli elettroni<br />
nello spazio intorno ai nuclei, ciascuno con una<br />
data energia.<br />
Come per gli atomi, si costruisce la configurazione<br />
dello stato fondamentale della molecola col<br />
principio di Aufbau cioè assegnando gli elettroni ai<br />
vari orbitali in ordine di energia crescente,<br />
rispettando il principio di Pauli e la regola di Hund.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 17
* Come un atomo ha orbitali atomici<br />
che hanno una data energia e una data<br />
forma e sono occupati da elettroni, così<br />
una molecola ha orbitali molecolari che<br />
hanno una data energia ed una data<br />
forma e sono occupati dagli elettroni<br />
della molecola.<br />
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Problema: ricavare gli orbitali<br />
molecolari<br />
Così come gli orbitali atomici sono ottenuti<br />
risolvendo l’equazione di Schrödinger per l’atomo<br />
più semplice con un solo elettrone, l’atomo di<br />
idrogeno, gli orbitali molecolari e le loro energie<br />
sono ottenuti risolvendo l’equazione di Schrödinger<br />
per quella data molecola con un solo elettrone.<br />
L’equazione di Schrödinger per una molecola è<br />
molto più complicata che per un atomo<br />
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OM<br />
Fortunatamente gli orbitali molecolari possono<br />
essere ottenuti in maniera approssimata come<br />
combinazione lineare degli orbitali atomici degli<br />
atomi che costituiscono la molecola<br />
Il numero totale di orbitali atomici che si formano è<br />
sempre uguale al numero di orbitali atomici che si<br />
sono combinati<br />
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Orbitali Molecolari leganti e<br />
antileganti<br />
Funzioni d’onda di orbitali atomici di energia simile<br />
possono essere addizionati o sottratti per ottenere,<br />
rispettivamente, orbitali molecolari leganti ed orbitali<br />
molecolari antileganti.<br />
* I leganti hanno la maggior parte della densità<br />
elettronica tra i nuclei ed hanno energia inferiore a<br />
quella degli orbitali atomici.<br />
* Negli antileganti, la maggior parte della densità<br />
elettronica non si trova tra i nuclei e sono quindi ad<br />
energia maggiore.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 21
In conseguenza della loro diversa distribuzione<br />
elettronica e delle loro diverse energie:<br />
l’occupazione da parte di due elettroni di un<br />
orbitale legante conduce alla formazione di un<br />
legame fra i due atomi<br />
mentre<br />
l’occupazione di un orbitale antilegante conduce<br />
alla destabilizzazione del legame.<br />
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Molecole biatomiche<br />
omonuclerai: H 2<br />
Il caso più semplice: si considerano solo gli orbitali<br />
1s dei due atomi di idrogeno costituenti.<br />
Si hanno quindi solo due orbitali molecolari:<br />
uno legante<br />
σ1s = 1s+1s<br />
uno antilegante<br />
σ*1s= 1s-1s<br />
Questi orbitali molecolari sono stati entrambi denotati come σ<br />
che indica che hanno simmetria cilindrica attorno all’asse<br />
internucleare.<br />
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ChimicaGenerale_lezione9 24
Si ricorda che vengono detti leganti orbitali molecolari<br />
che hanno densità elettronica non nulla fra i due nuclei<br />
ed antileganti orbitali che hanno densità elettronica nulla<br />
fra i due nuclei.<br />
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Diagramma di correlazione per H 2<br />
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Diagramma di correlazione per He<br />
La molecola<br />
biatomica di He 2<br />
non può esistere,<br />
ma può esister il<br />
suo catione He 2<br />
+<br />
ChimicaGenerale_lezione9 27
ORDINE DI LEGAME<br />
Un concetto utile per vedere se una<br />
molecola è stabile o no è quello di<br />
ORDINE DI LEGAME<br />
Ordine di legame = (n°elettroni di OM leganti<br />
-<br />
n°elettroni di OM antileganti<br />
)/2<br />
ChimicaGenerale_lezione9 28
Per H 2<br />
si ha ordine di legame = (2-0)/2=1 stabile<br />
Per He 2<br />
si ha ordine di legame = (2-2)/2=0 non stabile<br />
PerHe 2 + si ha ordine di legame = (2-1)/2=1/2 abbastanza stabile<br />
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Principi della teoria OM<br />
1.Da n orbitali atomici si ottengono n orbitali<br />
molecolari<br />
2.Gli OM leganti hanno energia minore degli<br />
OM antileganti<br />
3.Gli elettroni si dispongono man mano su<br />
orbitali ad energia crescente<br />
4.Gli orbitali atomici si combinano in modo<br />
migliore tra loro se hanno energie simili<br />
ChimicaGenerale_lezione9 30
Molecole biatomiche<br />
omonucleari del II periodo<br />
Per molecole biatomiche del secondo periodo<br />
dobbiamo considerare anche gli orbitali molecolari<br />
derivanti dalle combinazioni lineari degli orbitali<br />
atomici 2s e 2p.<br />
La costruzione dello schema di orbitali molecolari è<br />
basata sui principi appena visti<br />
ChimicaGenerale_lezione9 31
Li 2<br />
: 1s 2 2s 1<br />
A causa della loro<br />
differenza di<br />
energia si può<br />
avere la<br />
combinazione fra<br />
gli orbitali di tipo 1s<br />
fra di loro o di tipo<br />
2s fra di loro.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 32
La parte interna della configurazione non<br />
contribuisce alla formazione del legame,<br />
comunque anche considerando esplicitamente<br />
l’occupazione degli orbitali interni cioè la<br />
configurazione:<br />
Li 2<br />
(σ 1s<br />
) 2 (σ* 1s<br />
) 2 (σ 2s<br />
) 2<br />
l’ordine di legame resta lo stesso cioè 1.<br />
Infatti: (4-2)/2=1<br />
ChimicaGenerale_lezione9 33
Molecola di Be 2<br />
Per la molecola di Be 2<br />
(8 elettroni totali o 4 di<br />
valenza) la configurazione elettronica è<br />
Be 2<br />
(σ 1s<br />
) 2 (σ* 1s<br />
) 2 (σ 2s<br />
) 2 (σ∗ 2s<br />
) 2<br />
l’ordine di legame sarà (4-4)/2=0<br />
Non esiste!<br />
ChimicaGenerale_lezione9 34
II secondo periodo<br />
Quando si passa a molecole biatomiche fra atomi<br />
più pesanti è necessario considerare anche gli<br />
orbitali molecolari che si formano per<br />
combinazione dei tre orbitali atomici 2p.<br />
Questi ultimi possono interagire in due modi diversi<br />
dando orbitali molecolari di tipo s e p (gli orbitali s<br />
danno solo legami s).<br />
ChimicaGenerale_lezione9 35
Se l'asse internucleare è preso come x,<br />
gli orbitali 2p x<br />
dei due atomi formano i<br />
due orbitali molecolari σ2p x<br />
e σ*2p x<br />
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Gli orbitali 2py e 2pz formano invece due<br />
orbitali leganti degeneri (di stessa energia)<br />
π2p y<br />
e π2p z<br />
e due antileganti, anch'essi<br />
degeneri, π*2p y<br />
e π*2p z<br />
Gli orbitali π hanno densità elettronica nulla lungo<br />
l’asse internucleare e l’occupazione di un orbitale<br />
π legante corrisponde alla formazione di un<br />
legame di tipo π<br />
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Configurazione elettronica di<br />
biatomiche omonucleari : da B a F<br />
Per ossigeno e fluoro<br />
L'orbitale σ 2p ha<br />
energia minore del π2p<br />
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N 2<br />
ChimicaGenerale_lezione9 41
O 2<br />
6x2=12 elettroni di valenza<br />
σ ∗ 2p<br />
E<br />
Ordine di legame =2<br />
paramagnetica<br />
2p<br />
π ∗ 2p<br />
σ 2p<br />
π 2p<br />
2p<br />
σ ∗ 2s<br />
2s<br />
σ 2s<br />
2s<br />
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La conoscenza della configurazione<br />
elettronica di una molecola permette di<br />
prevederne l'ordine di legame (ed<br />
eventuale stabilità) ed il carattere<br />
magnetico,<br />
Ottenendo un buon accordo con i dati<br />
sperimentali (es. O 2<br />
)<br />
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Molecola configurazione or. Leg. BE Magn.<br />
_________________________________________________________<br />
Li 2<br />
KK(σ 2s<br />
) 2 1 110 Diamagn.<br />
Be 2 KK(σ 2s ) 2 (σ * 2s ) 2 0 - -<br />
B 2<br />
KK(σ 2s<br />
) 2 (σ * 2s<br />
) 2 (π 2p<br />
) 2 1 290 Paramagn.<br />
C 2<br />
KK(σ 2s<br />
) 2 (σ * 2s<br />
) 2 (π 2p<br />
) 4 2 602 Diamagn.<br />
N 2 KK(σ 2s ) 2 (σ * 2s ) 2 (π 2p ) 4 (σ 2p ) 2 3 942 Diamagn.<br />
O 2<br />
KK(σ 2s<br />
) 2 (σ * 2s<br />
) 2 (π 2p<br />
) 4 (σ 2p<br />
) 2 (π ∗ 2p<br />
) 2 2 494 Paramagn.<br />
F 2<br />
KK(σ 2s<br />
) 2 (σ * 2s<br />
) 2 (π 2p<br />
) 4 (σ 2p<br />
) 2 (π ∗ 2p<br />
) 4 1 155 Diamagn.<br />
Ne 2<br />
KK(σ 2s<br />
) 2 (σ * 2s<br />
) 2 (π 2p<br />
) 4 (σ 2p<br />
) 2 (π ∗ 2p<br />
) 4 (σ * 2p<br />
) 2 0 - -<br />
ChimicaGenerale_lezione9 44
Tali orbitali vanno riempiti rispettando la<br />
regola di Hund. Applicando uno schema<br />
di aufbau è possibile prevedere le<br />
configurazioni elettroniche fondamentali<br />
per tutte le molecole dal B 2<br />
al Ne 2<br />
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Biatomiche eteronucleari<br />
Se i due atomi che la costituiscono sono<br />
sufficientemente simili (cioè occupano<br />
posizioni vicine nel periodo della tavola<br />
periodica) la struttura elettronica può<br />
essere descritta usando la stessa<br />
sequenza di orbitali molecolari usati per<br />
le molecole biatomiche omonucleari.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 46
CO<br />
4+6=10<br />
elettroni di<br />
valenza<br />
Ordine di<br />
legame 3<br />
diamagnetica<br />
ChimicaGenerale_lezione9 47
NO<br />
5+6=11 elettroni<br />
di valenza<br />
Ordine di<br />
legame 5/2<br />
paramagnetica<br />
H<br />
H<br />
H<br />
N<br />
NO<br />
O<br />
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Molecole poliatomiche<br />
Gli orbitali molecolari di una molecola poliatomica sono<br />
sempre costruiti come combinazioni lineari degli orbitali<br />
atomici di tutti gli atomi della molecola (tre atomi o più)<br />
ed avranno forme più complicate che ricalcano la forma<br />
della molecola.<br />
Rimane validi il concetto che combinando N orbitali<br />
atomici si ottengono N orbitali molecolari.<br />
La teoria degli orbitali molecolari di molecole<br />
poliatomiche può essere utile per spiegare secondo la<br />
meccanica quantistica il fenomeno della risonanza.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 49
Ozono O 3<br />
In questi casi conviene considerare lo scheletro σ con<br />
la teoria <strong>VB</strong> e applicare la teoria MO solo al sistema π.<br />
Lo scheletro dell’ozono può essere descritto<br />
considerando i tre ossigeni ibridati sp 2 : quattro di essi<br />
per sovrapposizione danno luogo ai due legami O-O<br />
mentre i restanti cinque ospitano le coppie solitarie.<br />
Su ciascun ossigeno resta un orbitale 2p z<br />
perpendicolare al piano della molecola. Rimangono da<br />
assegnare: 18-14=4 elettroni.<br />
ChimicaGenerale_lezione9 50
Da n orbitali<br />
atomici avrò n<br />
orbitali molecolari<br />
(ovvero 3<br />
Legante<br />
Non legante<br />
Antilegante)<br />
Da riempire con 4<br />
elettroni<br />
ChimicaGenerale_lezione9 51
:<br />
:<br />
HO<br />
O<br />
. . . .<br />
OH :<br />
:<br />
:<br />
Secondo la teoria degli orbitali<br />
molecolari i tre orbitali 2pz<br />
dell’ozono, perpendicolari al<br />
piano della molecola, si<br />
combinano per dare tre<br />
orbitali molecolari sui quali<br />
vanno i 4 elettroni<br />
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Stati della materia<br />
La materia può esistere in tre stati fisici<br />
(stati di aggregazione):<br />
stato solido, stato liquido o stato<br />
gassoso.<br />
I liquidi ed i solidi sono dette fasi<br />
condensate perché le loro particelle sono<br />
estremamente vicine le une alle altre.<br />
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ChimicaGenerale_lezione9b 55
Fasi condensate e forze<br />
intermolecolari<br />
Secondo la teoria cinetica molecolare, allo stato<br />
gassoso le molecole sono molto distanti tra loro, tanto<br />
da poter essere considerate puntiformi.<br />
Perché si formano le fasi condensate?<br />
Perché esistono forze intermolecolari, cioè forze di<br />
attrazione di tipo elettrostatico più deboli (circa il 15%)<br />
di quelle tra ioni di carica opposta, che fanno sì che le<br />
molecole si attraggano tra loro.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 56
Le forze intermolecolari sono di vario tipo, e<br />
variano molto nella loro intensità, per cui<br />
alcuni composti condensano solo a<br />
bassissime temperature, mentre altri sono<br />
solidi fino a temperature elevatissime.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 57
Le forze intermolecolari influiscono sul:<br />
* punto di ebollizione, punto di<br />
liquefazione;<br />
* sulla solubilità di gas, liquidi e solidi<br />
in vari solventi.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 58
Passaggio di stato<br />
Il passaggio da una fase ad un’altra è<br />
determinata dal bilancio tra energia<br />
potenziale della molecola (cioè l’energia<br />
dei legami intermolecolari) ed energia<br />
cinetica (cioè legata al movimento delle<br />
molecole) delle molecole che tende a<br />
disperderle.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 59
* All’aumentare della temperatura, aumenta<br />
l’energia cinetica media e quindi le particelle<br />
che si muovono a velocità maggiore possono<br />
vincere più facilmente le attrazioni.<br />
* Una diminuzione di temperatura, invece,<br />
permette alle forze intermolecolari di<br />
riavvicinare l’una all’altra le molecole che si<br />
muovo a velocità più bassa.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 60
Passaggio di stato<br />
Il processo attraverso il quale una<br />
sostanza passa da uno stato<br />
di aggregazione ad un altro è<br />
comunemente indicato come<br />
passaggio di stato (o anche<br />
cambiamento di stato o di fase).<br />
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Forze intermolecolari<br />
Le forze intermolecolari determinano lo stato<br />
fisico di un composto e sono di vario tipo:<br />
* forza ione-dipolo;<br />
* forza dipolo-dipolo;<br />
* forza ione-dipolo indotto;<br />
* forza dipolo-dipolo indotto;<br />
* legame idrogeno;<br />
* forze di dispersione (forze di London).<br />
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Forze intermolecolari in<br />
molecole non polari<br />
Anche le sostanze apolari come l'idrogeno o il<br />
neon al diminuire della temperatura diventano<br />
liquide e poi solide.<br />
Esistono quindi interazioni intermolecolari anche<br />
tra molecole non polari. Queste interazioni sono<br />
dette forze di London (o forze di dispersione), ed<br />
esistono per tutte le molecole, ma per molecole<br />
apolari sono le uniche interazioni possibili.<br />
Vediamo come funzionano.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 66
Forze intermolecolari in<br />
molecole non polari<br />
In una molecola apolare, il momento dipolare è 0<br />
perché il centro delle cariche positive e quello delle<br />
cariche negative sono coincidenti. Questo è vero in<br />
media nel tempo: gli elettroni si muovono, e quindi<br />
anche il centro delle cariche negative si muove, per<br />
cui in ogni istante anche molecole apolari hanno un<br />
certo momento dipolare (non sono molecole polari,<br />
perché la media nel tempo del momento dipolare<br />
rimane 0).<br />
Si parla quindi di dipoli istantanei.<br />
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Forze di London I<br />
Se due molecole sono vicine, i dipoli<br />
istantanei di ogni molecola non sono<br />
indipendenti. Infatti il dipolo istantaneo di una<br />
molecola induce un dipolo nell'altra molecola.<br />
Il dipolo è indotto in modo da abbassare<br />
l'energia del sistema, cioè le cariche positive<br />
tenderanno ad essere vicine a quelle<br />
negative e viceversa: allora l'interazione tra<br />
le due molecole sarà attrattiva<br />
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ChimicaGenerale_lezione9b 70
Naturalmente, come i dipoli istantanei, anche i<br />
dipoli indotti varieranno continuamente di<br />
direzione, ma l'interazione sarà comunque<br />
sempre attrattiva.<br />
Queste interazioni sono deboli, poiché i dipoli<br />
istantanei sono comunque di piccola intensità, e<br />
diminuiscono molto rapidamente con la<br />
distanza: le forze di London sono proporzionali<br />
all'inverso della sesta potenza della distanza.<br />
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Forze intermolecolari: legame<br />
idrogeno<br />
L'acqua è una molecola piuttosto piccola,<br />
ma bolle ed evapora a temperature<br />
piuttosto alte. È vero che l'acqua è dotata<br />
di un forte momento dipolare, ma questo<br />
non basta per giustificare questo dato.<br />
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Punti di<br />
fusione e di<br />
ebollizione<br />
anormalmente<br />
alti si<br />
osservano<br />
anche per altri<br />
composti<br />
binari tra<br />
idrogeno ed<br />
elementi del<br />
secondo<br />
periodo:<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 75
Questo succede perché<br />
esiste un particolare tipo<br />
di forza intermolecolare,<br />
detto legame idrogeno,<br />
che è caratteristico di<br />
alcuni elementi del<br />
secondo periodo, cioè F,<br />
O ed N.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 76
Per avere un legame idrogeno sono<br />
necessari:<br />
una molecole che contenga un legame N–H,<br />
O–H o F–H<br />
una molecola che contenga un atomo di N, O<br />
o F con almeno una coppia solitaria di<br />
elettroni.<br />
Il legame a idrogeno è spesso rappresentato<br />
con una linea tratteggiata.<br />
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ChimicaGenerale_lezione9b 78
A causa della forte elettronegatività<br />
dell'ossigeno (oppure N, oppure F) il<br />
legame covalente è molto polare, e<br />
l'idrogeno si trova quasi privo di elettroni,<br />
e con una parziale carica positiva.<br />
L'idrogeno può allora avvicinarsi molto<br />
alla coppia solitaria di un altro ossigeno<br />
(oppure N, oppure F), dando luogo ad<br />
una forte interazione attrattiva.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 79
Il legame idrogeno è qualcosa in più di<br />
una interazione dipolo-dipolo molto forte,<br />
poiché l'intensità della interazione<br />
dipende anche da come sono disposti<br />
nello spazio i tre atomi: l'interazione più<br />
forte si ha quando sono allineati.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 80
Il fluoruro di idrogeno (acido fluoridrico)<br />
gassoso è composto da gruppi di 2 o 3<br />
molecole legate da legami idrogeno<br />
L'acido acetico (CH 3<br />
COOH) gassoso è<br />
composto da dimeri, tenuti insieme da<br />
due legami idrogeno.<br />
ChimicaGenerale_lezione9b 81
ChimicaGenerale_lezione9b 82
L’acqua come solvente<br />
* Il grande potere solvente dell’acqua è dovuto<br />
alla sua polarità ed alla sua capacità di formare<br />
legami idrogeno.<br />
* L’acqua scioglie i composti ionici mediante<br />
forze ione-dipolo che separano gli ioni del solido e<br />
le mantengono in soluzione<br />
* L’acqua scioglie molte sostanze non ioniche<br />
polari, come il metanolo o il glucosio, per la<br />
formazione di legami idrogeno<br />
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