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Teoria VB

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<strong>Teoria</strong> <strong>VB</strong><br />

La teoria del legame di valenza è una<br />

descrizione del legame chimico basata sulla<br />

meccanica quantistica che supera il modello<br />

VSEPR, consentendo di calcolare il valore<br />

numerico della lunghezza e degli angoli di<br />

legame.<br />

Fu proposta alla fine degli anni venti da W.<br />

Heitler, F. London, J. Slater e L. Pauling.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 1


Orbitali ibridi<br />

Nella teoria <strong>VB</strong> per le molecole si preferisce, solitamente,<br />

descrivere tutti i sistemi come combinazione lineare degli<br />

orbitali, ottenuti per atomi idrogenoidi. In chimica queste<br />

combinazioni vengono solitamente chiamate orbitali ibridi.<br />

s + p → due orbitali ibridi sp allineati lungo l'asse<br />

dell'orbitale p, puntano in direzioni opposte (angolodi 180° )<br />

s + 2 p → tre orbitali ibridi sp 2 che giacciono sul piano<br />

formato dai due orbitali p, puntano ai tre vertici di un<br />

triangolo equilatero (angolo di 120°)<br />

s + 3 p → quattro orbitali ibridi sp 3 che puntano ai quattro<br />

vertici di un tetraedro (angolo di 109,5°)<br />

ChimicaGenerale_lezione9 2


ChimicaGenerale_lezione9 3


Il carbonio può avere ibridazione<br />

sp 3 (diamante)<br />

sp 2 (etilene C 2<br />

H 4<br />

)<br />

sp (acetilene C 2<br />

H 2<br />

)<br />

ChimicaGenerale_lezione9 4


ChimicaGenerale_lezione9 5


Il Legame π e l'isomeria cis trans<br />

La rotazione intorno ad un legame<br />

doppio richiede molta energia e non<br />

avviene a temperatura ambiente<br />

La conseguenza di tale impedimento è<br />

nell'esistenza di ISOMERI<br />

ChimicaGenerale_lezione9 6


Isomeria geometrica<br />

La comune nomenclatura li distingue in cis e trans:<br />

l'isomero cis è quello che ha due gruppi uguali<br />

dalla stessa parte di un doppio legame o di un ciclo,<br />

il trans li ha da parti opposte.<br />

Sono necessarie due condizioni:<br />

* non deve esserci rotazione attorno al legame tra<br />

i due atomi di carbonio;<br />

* ciascuno dei due atomi di carbonio deve essere<br />

legato a due gruppi diversi.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 7


Per la prima condizione non può esserci isomeria<br />

cis-trans negli alcani (nei quali gli atomi di carbonio<br />

possono ruotare liberamente attorno al legame<br />

semplice);<br />

per la seconda non può esserci negli alchini (in cui<br />

essendo i due atomi di carbonio legati tramite un<br />

legame triplo, possono fare soltanto un solo altro<br />

legame).<br />

Pertanto l'isomeria cis-trans avviene solo negli<br />

alcheni e in alcuni casi nei cicloalcani.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 8


ChimicaGenerale_lezione9 9


ChimicaGenerale_lezione9 10


Il legame π nei composti<br />

aromatici: il benzene C 6<br />

H 6<br />

Sperimentalmente si trova anello<br />

planare a 6 termini, tutti legami uguali<br />

ma con valore intermedio tra singolo e<br />

doppio<br />

Si può spiegare con formule di<br />

risonanza con doppi legami alternati a<br />

singolo<br />

ChimicaGenerale_lezione9 11


ChimicaGenerale_lezione9 12


ChimicaGenerale_lezione9 13


Dal <strong>VB</strong> alla teoria OM<br />

La teoria <strong>VB</strong> riesce a descrivere correttamente la<br />

geometria di moltissime molecole ma non permette<br />

di prevedere alcune proprietà fisiche quali gli spettri<br />

elettronici e le proprietà magnetiche.<br />

Ad esempio secondo la teoria <strong>VB</strong> la molecola di O 2<br />

dovrebbe essere diamagnetica:<br />

:<br />

:<br />

•<br />

•<br />

O::O:<br />

:<br />

•<br />

•<br />

ChimicaGenerale_lezione9 14


<strong>Teoria</strong> degli orbitali molecolari (MO)<br />

Nella teoria <strong>VB</strong>, una molecola è visualizzata<br />

come un gruppo di atomi legati tra loro<br />

mediante la sovrapposizione localizzata di<br />

orbitali atomici del livello di valenza.<br />

* Nella teoria degli orbitali molecolari (MO)<br />

una molecola è visualizzata come un insieme<br />

di nuclei aventi orbitali elettronici delocalizzati<br />

sull’intera molecola.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 15


<strong>Teoria</strong> degli orbitali molecolari (MO)<br />

La teoria degli orbitali molecolari è basata<br />

sull'uso di orbitali molecolari, cioè di orbitali<br />

che si estendono attorno ai nuclei dell'intera<br />

molecola: gli orbitali molecolari sono funzioni<br />

d'onda che descrivono la probabilità di<br />

trovare l'elettrone nello spazio attorno ai<br />

nuclei della molecola.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 16


La struttura elettronica della<br />

molecola<br />

Ad una molecola sono associati degli orbitali<br />

molecolari, funzioni d'onda ψ(x,y,z) il cui quadrato<br />

|ψ(x,y,z)| 2 ci dà la probabilità di trovare gli elettroni<br />

nello spazio intorno ai nuclei, ciascuno con una<br />

data energia.<br />

Come per gli atomi, si costruisce la configurazione<br />

dello stato fondamentale della molecola col<br />

principio di Aufbau cioè assegnando gli elettroni ai<br />

vari orbitali in ordine di energia crescente,<br />

rispettando il principio di Pauli e la regola di Hund.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 17


* Come un atomo ha orbitali atomici<br />

che hanno una data energia e una data<br />

forma e sono occupati da elettroni, così<br />

una molecola ha orbitali molecolari che<br />

hanno una data energia ed una data<br />

forma e sono occupati dagli elettroni<br />

della molecola.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 18


Problema: ricavare gli orbitali<br />

molecolari<br />

Così come gli orbitali atomici sono ottenuti<br />

risolvendo l’equazione di Schrödinger per l’atomo<br />

più semplice con un solo elettrone, l’atomo di<br />

idrogeno, gli orbitali molecolari e le loro energie<br />

sono ottenuti risolvendo l’equazione di Schrödinger<br />

per quella data molecola con un solo elettrone.<br />

L’equazione di Schrödinger per una molecola è<br />

molto più complicata che per un atomo<br />

ChimicaGenerale_lezione9 19


OM<br />

Fortunatamente gli orbitali molecolari possono<br />

essere ottenuti in maniera approssimata come<br />

combinazione lineare degli orbitali atomici degli<br />

atomi che costituiscono la molecola<br />

Il numero totale di orbitali atomici che si formano è<br />

sempre uguale al numero di orbitali atomici che si<br />

sono combinati<br />

ChimicaGenerale_lezione9 20


Orbitali Molecolari leganti e<br />

antileganti<br />

Funzioni d’onda di orbitali atomici di energia simile<br />

possono essere addizionati o sottratti per ottenere,<br />

rispettivamente, orbitali molecolari leganti ed orbitali<br />

molecolari antileganti.<br />

* I leganti hanno la maggior parte della densità<br />

elettronica tra i nuclei ed hanno energia inferiore a<br />

quella degli orbitali atomici.<br />

* Negli antileganti, la maggior parte della densità<br />

elettronica non si trova tra i nuclei e sono quindi ad<br />

energia maggiore.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 21


In conseguenza della loro diversa distribuzione<br />

elettronica e delle loro diverse energie:<br />

l’occupazione da parte di due elettroni di un<br />

orbitale legante conduce alla formazione di un<br />

legame fra i due atomi<br />

mentre<br />

l’occupazione di un orbitale antilegante conduce<br />

alla destabilizzazione del legame.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 22


Molecole biatomiche<br />

omonuclerai: H 2<br />

Il caso più semplice: si considerano solo gli orbitali<br />

1s dei due atomi di idrogeno costituenti.<br />

Si hanno quindi solo due orbitali molecolari:<br />

uno legante<br />

σ1s = 1s+1s<br />

uno antilegante<br />

σ*1s= 1s-1s<br />

Questi orbitali molecolari sono stati entrambi denotati come σ<br />

che indica che hanno simmetria cilindrica attorno all’asse<br />

internucleare.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 23


ChimicaGenerale_lezione9 24


Si ricorda che vengono detti leganti orbitali molecolari<br />

che hanno densità elettronica non nulla fra i due nuclei<br />

ed antileganti orbitali che hanno densità elettronica nulla<br />

fra i due nuclei.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 25


Diagramma di correlazione per H 2<br />

ChimicaGenerale_lezione9 26


Diagramma di correlazione per He<br />

La molecola<br />

biatomica di He 2<br />

non può esistere,<br />

ma può esister il<br />

suo catione He 2<br />

+<br />

ChimicaGenerale_lezione9 27


ORDINE DI LEGAME<br />

Un concetto utile per vedere se una<br />

molecola è stabile o no è quello di<br />

ORDINE DI LEGAME<br />

Ordine di legame = (n°elettroni di OM leganti<br />

-<br />

n°elettroni di OM antileganti<br />

)/2<br />

ChimicaGenerale_lezione9 28


Per H 2<br />

si ha ordine di legame = (2-0)/2=1 stabile<br />

Per He 2<br />

si ha ordine di legame = (2-2)/2=0 non stabile<br />

PerHe 2 + si ha ordine di legame = (2-1)/2=1/2 abbastanza stabile<br />

ChimicaGenerale_lezione9 29


Principi della teoria OM<br />

1.Da n orbitali atomici si ottengono n orbitali<br />

molecolari<br />

2.Gli OM leganti hanno energia minore degli<br />

OM antileganti<br />

3.Gli elettroni si dispongono man mano su<br />

orbitali ad energia crescente<br />

4.Gli orbitali atomici si combinano in modo<br />

migliore tra loro se hanno energie simili<br />

ChimicaGenerale_lezione9 30


Molecole biatomiche<br />

omonucleari del II periodo<br />

Per molecole biatomiche del secondo periodo<br />

dobbiamo considerare anche gli orbitali molecolari<br />

derivanti dalle combinazioni lineari degli orbitali<br />

atomici 2s e 2p.<br />

La costruzione dello schema di orbitali molecolari è<br />

basata sui principi appena visti<br />

ChimicaGenerale_lezione9 31


Li 2<br />

: 1s 2 2s 1<br />

A causa della loro<br />

differenza di<br />

energia si può<br />

avere la<br />

combinazione fra<br />

gli orbitali di tipo 1s<br />

fra di loro o di tipo<br />

2s fra di loro.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 32


La parte interna della configurazione non<br />

contribuisce alla formazione del legame,<br />

comunque anche considerando esplicitamente<br />

l’occupazione degli orbitali interni cioè la<br />

configurazione:<br />

Li 2<br />

(σ 1s<br />

) 2 (σ* 1s<br />

) 2 (σ 2s<br />

) 2<br />

l’ordine di legame resta lo stesso cioè 1.<br />

Infatti: (4-2)/2=1<br />

ChimicaGenerale_lezione9 33


Molecola di Be 2<br />

Per la molecola di Be 2<br />

(8 elettroni totali o 4 di<br />

valenza) la configurazione elettronica è<br />

Be 2<br />

(σ 1s<br />

) 2 (σ* 1s<br />

) 2 (σ 2s<br />

) 2 (σ∗ 2s<br />

) 2<br />

l’ordine di legame sarà (4-4)/2=0<br />

Non esiste!<br />

ChimicaGenerale_lezione9 34


II secondo periodo<br />

Quando si passa a molecole biatomiche fra atomi<br />

più pesanti è necessario considerare anche gli<br />

orbitali molecolari che si formano per<br />

combinazione dei tre orbitali atomici 2p.<br />

Questi ultimi possono interagire in due modi diversi<br />

dando orbitali molecolari di tipo s e p (gli orbitali s<br />

danno solo legami s).<br />

ChimicaGenerale_lezione9 35


Se l'asse internucleare è preso come x,<br />

gli orbitali 2p x<br />

dei due atomi formano i<br />

due orbitali molecolari σ2p x<br />

e σ*2p x<br />

ChimicaGenerale_lezione9 36


Gli orbitali 2py e 2pz formano invece due<br />

orbitali leganti degeneri (di stessa energia)<br />

π2p y<br />

e π2p z<br />

e due antileganti, anch'essi<br />

degeneri, π*2p y<br />

e π*2p z<br />

Gli orbitali π hanno densità elettronica nulla lungo<br />

l’asse internucleare e l’occupazione di un orbitale<br />

π legante corrisponde alla formazione di un<br />

legame di tipo π<br />

ChimicaGenerale_lezione9 37


ChimicaGenerale_lezione9 38


ChimicaGenerale_lezione9 39


Configurazione elettronica di<br />

biatomiche omonucleari : da B a F<br />

Per ossigeno e fluoro<br />

L'orbitale σ 2p ha<br />

energia minore del π2p<br />

ChimicaGenerale_lezione9 40


N 2<br />

ChimicaGenerale_lezione9 41


O 2<br />

6x2=12 elettroni di valenza<br />

σ ∗ 2p<br />

E<br />

Ordine di legame =2<br />

paramagnetica<br />

2p<br />

π ∗ 2p<br />

σ 2p<br />

π 2p<br />

2p<br />

σ ∗ 2s<br />

2s<br />

σ 2s<br />

2s<br />

ChimicaGenerale_lezione9 42


La conoscenza della configurazione<br />

elettronica di una molecola permette di<br />

prevederne l'ordine di legame (ed<br />

eventuale stabilità) ed il carattere<br />

magnetico,<br />

Ottenendo un buon accordo con i dati<br />

sperimentali (es. O 2<br />

)<br />

ChimicaGenerale_lezione9 43


Molecola configurazione or. Leg. BE Magn.<br />

_________________________________________________________<br />

Li 2<br />

KK(σ 2s<br />

) 2 1 110 Diamagn.<br />

Be 2 KK(σ 2s ) 2 (σ * 2s ) 2 0 - -<br />

B 2<br />

KK(σ 2s<br />

) 2 (σ * 2s<br />

) 2 (π 2p<br />

) 2 1 290 Paramagn.<br />

C 2<br />

KK(σ 2s<br />

) 2 (σ * 2s<br />

) 2 (π 2p<br />

) 4 2 602 Diamagn.<br />

N 2 KK(σ 2s ) 2 (σ * 2s ) 2 (π 2p ) 4 (σ 2p ) 2 3 942 Diamagn.<br />

O 2<br />

KK(σ 2s<br />

) 2 (σ * 2s<br />

) 2 (π 2p<br />

) 4 (σ 2p<br />

) 2 (π ∗ 2p<br />

) 2 2 494 Paramagn.<br />

F 2<br />

KK(σ 2s<br />

) 2 (σ * 2s<br />

) 2 (π 2p<br />

) 4 (σ 2p<br />

) 2 (π ∗ 2p<br />

) 4 1 155 Diamagn.<br />

Ne 2<br />

KK(σ 2s<br />

) 2 (σ * 2s<br />

) 2 (π 2p<br />

) 4 (σ 2p<br />

) 2 (π ∗ 2p<br />

) 4 (σ * 2p<br />

) 2 0 - -<br />

ChimicaGenerale_lezione9 44


Tali orbitali vanno riempiti rispettando la<br />

regola di Hund. Applicando uno schema<br />

di aufbau è possibile prevedere le<br />

configurazioni elettroniche fondamentali<br />

per tutte le molecole dal B 2<br />

al Ne 2<br />

ChimicaGenerale_lezione9 45


Biatomiche eteronucleari<br />

Se i due atomi che la costituiscono sono<br />

sufficientemente simili (cioè occupano<br />

posizioni vicine nel periodo della tavola<br />

periodica) la struttura elettronica può<br />

essere descritta usando la stessa<br />

sequenza di orbitali molecolari usati per<br />

le molecole biatomiche omonucleari.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 46


CO<br />

4+6=10<br />

elettroni di<br />

valenza<br />

Ordine di<br />

legame 3<br />

diamagnetica<br />

ChimicaGenerale_lezione9 47


NO<br />

5+6=11 elettroni<br />

di valenza<br />

Ordine di<br />

legame 5/2<br />

paramagnetica<br />

H<br />

H<br />

H<br />

N<br />

NO<br />

O<br />

ChimicaGenerale_lezione9 48


Molecole poliatomiche<br />

Gli orbitali molecolari di una molecola poliatomica sono<br />

sempre costruiti come combinazioni lineari degli orbitali<br />

atomici di tutti gli atomi della molecola (tre atomi o più)<br />

ed avranno forme più complicate che ricalcano la forma<br />

della molecola.<br />

Rimane validi il concetto che combinando N orbitali<br />

atomici si ottengono N orbitali molecolari.<br />

La teoria degli orbitali molecolari di molecole<br />

poliatomiche può essere utile per spiegare secondo la<br />

meccanica quantistica il fenomeno della risonanza.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 49


Ozono O 3<br />

In questi casi conviene considerare lo scheletro σ con<br />

la teoria <strong>VB</strong> e applicare la teoria MO solo al sistema π.<br />

Lo scheletro dell’ozono può essere descritto<br />

considerando i tre ossigeni ibridati sp 2 : quattro di essi<br />

per sovrapposizione danno luogo ai due legami O-O<br />

mentre i restanti cinque ospitano le coppie solitarie.<br />

Su ciascun ossigeno resta un orbitale 2p z<br />

perpendicolare al piano della molecola. Rimangono da<br />

assegnare: 18-14=4 elettroni.<br />

ChimicaGenerale_lezione9 50


Da n orbitali<br />

atomici avrò n<br />

orbitali molecolari<br />

(ovvero 3<br />

Legante<br />

Non legante<br />

Antilegante)<br />

Da riempire con 4<br />

elettroni<br />

ChimicaGenerale_lezione9 51


:<br />

:<br />

HO<br />

O<br />

. . . .<br />

OH :<br />

:<br />

:<br />

Secondo la teoria degli orbitali<br />

molecolari i tre orbitali 2pz<br />

dell’ozono, perpendicolari al<br />

piano della molecola, si<br />

combinano per dare tre<br />

orbitali molecolari sui quali<br />

vanno i 4 elettroni<br />

ChimicaGenerale_lezione9 52


ChimicaGenerale_lezione9 53


Stati della materia<br />

La materia può esistere in tre stati fisici<br />

(stati di aggregazione):<br />

stato solido, stato liquido o stato<br />

gassoso.<br />

I liquidi ed i solidi sono dette fasi<br />

condensate perché le loro particelle sono<br />

estremamente vicine le une alle altre.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 54


ChimicaGenerale_lezione9b 55


Fasi condensate e forze<br />

intermolecolari<br />

Secondo la teoria cinetica molecolare, allo stato<br />

gassoso le molecole sono molto distanti tra loro, tanto<br />

da poter essere considerate puntiformi.<br />

Perché si formano le fasi condensate?<br />

Perché esistono forze intermolecolari, cioè forze di<br />

attrazione di tipo elettrostatico più deboli (circa il 15%)<br />

di quelle tra ioni di carica opposta, che fanno sì che le<br />

molecole si attraggano tra loro.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 56


Le forze intermolecolari sono di vario tipo, e<br />

variano molto nella loro intensità, per cui<br />

alcuni composti condensano solo a<br />

bassissime temperature, mentre altri sono<br />

solidi fino a temperature elevatissime.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 57


Le forze intermolecolari influiscono sul:<br />

* punto di ebollizione, punto di<br />

liquefazione;<br />

* sulla solubilità di gas, liquidi e solidi<br />

in vari solventi.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 58


Passaggio di stato<br />

Il passaggio da una fase ad un’altra è<br />

determinata dal bilancio tra energia<br />

potenziale della molecola (cioè l’energia<br />

dei legami intermolecolari) ed energia<br />

cinetica (cioè legata al movimento delle<br />

molecole) delle molecole che tende a<br />

disperderle.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 59


* All’aumentare della temperatura, aumenta<br />

l’energia cinetica media e quindi le particelle<br />

che si muovono a velocità maggiore possono<br />

vincere più facilmente le attrazioni.<br />

* Una diminuzione di temperatura, invece,<br />

permette alle forze intermolecolari di<br />

riavvicinare l’una all’altra le molecole che si<br />

muovo a velocità più bassa.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 60


Passaggio di stato<br />

Il processo attraverso il quale una<br />

sostanza passa da uno stato<br />

di aggregazione ad un altro è<br />

comunemente indicato come<br />

passaggio di stato (o anche<br />

cambiamento di stato o di fase).<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 61


ChimicaGenerale_lezione9b 62


Forze intermolecolari<br />

Le forze intermolecolari determinano lo stato<br />

fisico di un composto e sono di vario tipo:<br />

* forza ione-dipolo;<br />

* forza dipolo-dipolo;<br />

* forza ione-dipolo indotto;<br />

* forza dipolo-dipolo indotto;<br />

* legame idrogeno;<br />

* forze di dispersione (forze di London).<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 63


ChimicaGenerale_lezione9b 64


ChimicaGenerale_lezione9b 65


Forze intermolecolari in<br />

molecole non polari<br />

Anche le sostanze apolari come l'idrogeno o il<br />

neon al diminuire della temperatura diventano<br />

liquide e poi solide.<br />

Esistono quindi interazioni intermolecolari anche<br />

tra molecole non polari. Queste interazioni sono<br />

dette forze di London (o forze di dispersione), ed<br />

esistono per tutte le molecole, ma per molecole<br />

apolari sono le uniche interazioni possibili.<br />

Vediamo come funzionano.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 66


Forze intermolecolari in<br />

molecole non polari<br />

In una molecola apolare, il momento dipolare è 0<br />

perché il centro delle cariche positive e quello delle<br />

cariche negative sono coincidenti. Questo è vero in<br />

media nel tempo: gli elettroni si muovono, e quindi<br />

anche il centro delle cariche negative si muove, per<br />

cui in ogni istante anche molecole apolari hanno un<br />

certo momento dipolare (non sono molecole polari,<br />

perché la media nel tempo del momento dipolare<br />

rimane 0).<br />

Si parla quindi di dipoli istantanei.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 67


ChimicaGenerale_lezione9b 68


Forze di London I<br />

Se due molecole sono vicine, i dipoli<br />

istantanei di ogni molecola non sono<br />

indipendenti. Infatti il dipolo istantaneo di una<br />

molecola induce un dipolo nell'altra molecola.<br />

Il dipolo è indotto in modo da abbassare<br />

l'energia del sistema, cioè le cariche positive<br />

tenderanno ad essere vicine a quelle<br />

negative e viceversa: allora l'interazione tra<br />

le due molecole sarà attrattiva<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 69


ChimicaGenerale_lezione9b 70


Naturalmente, come i dipoli istantanei, anche i<br />

dipoli indotti varieranno continuamente di<br />

direzione, ma l'interazione sarà comunque<br />

sempre attrattiva.<br />

Queste interazioni sono deboli, poiché i dipoli<br />

istantanei sono comunque di piccola intensità, e<br />

diminuiscono molto rapidamente con la<br />

distanza: le forze di London sono proporzionali<br />

all'inverso della sesta potenza della distanza.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 71


ChimicaGenerale_lezione9b 72


Forze intermolecolari: legame<br />

idrogeno<br />

L'acqua è una molecola piuttosto piccola,<br />

ma bolle ed evapora a temperature<br />

piuttosto alte. È vero che l'acqua è dotata<br />

di un forte momento dipolare, ma questo<br />

non basta per giustificare questo dato.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 73


ChimicaGenerale_lezione9b 74


Punti di<br />

fusione e di<br />

ebollizione<br />

anormalmente<br />

alti si<br />

osservano<br />

anche per altri<br />

composti<br />

binari tra<br />

idrogeno ed<br />

elementi del<br />

secondo<br />

periodo:<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 75


Questo succede perché<br />

esiste un particolare tipo<br />

di forza intermolecolare,<br />

detto legame idrogeno,<br />

che è caratteristico di<br />

alcuni elementi del<br />

secondo periodo, cioè F,<br />

O ed N.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 76


Per avere un legame idrogeno sono<br />

necessari:<br />

una molecole che contenga un legame N–H,<br />

O–H o F–H<br />

una molecola che contenga un atomo di N, O<br />

o F con almeno una coppia solitaria di<br />

elettroni.<br />

Il legame a idrogeno è spesso rappresentato<br />

con una linea tratteggiata.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 77


ChimicaGenerale_lezione9b 78


A causa della forte elettronegatività<br />

dell'ossigeno (oppure N, oppure F) il<br />

legame covalente è molto polare, e<br />

l'idrogeno si trova quasi privo di elettroni,<br />

e con una parziale carica positiva.<br />

L'idrogeno può allora avvicinarsi molto<br />

alla coppia solitaria di un altro ossigeno<br />

(oppure N, oppure F), dando luogo ad<br />

una forte interazione attrattiva.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 79


Il legame idrogeno è qualcosa in più di<br />

una interazione dipolo-dipolo molto forte,<br />

poiché l'intensità della interazione<br />

dipende anche da come sono disposti<br />

nello spazio i tre atomi: l'interazione più<br />

forte si ha quando sono allineati.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 80


Il fluoruro di idrogeno (acido fluoridrico)<br />

gassoso è composto da gruppi di 2 o 3<br />

molecole legate da legami idrogeno<br />

L'acido acetico (CH 3<br />

COOH) gassoso è<br />

composto da dimeri, tenuti insieme da<br />

due legami idrogeno.<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 81


ChimicaGenerale_lezione9b 82


L’acqua come solvente<br />

* Il grande potere solvente dell’acqua è dovuto<br />

alla sua polarità ed alla sua capacità di formare<br />

legami idrogeno.<br />

* L’acqua scioglie i composti ionici mediante<br />

forze ione-dipolo che separano gli ioni del solido e<br />

le mantengono in soluzione<br />

* L’acqua scioglie molte sostanze non ioniche<br />

polari, come il metanolo o il glucosio, per la<br />

formazione di legami idrogeno<br />

ChimicaGenerale_lezione9b 83

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