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Note del corso di Analisi II (parte di calcolo delle probabilita' e ...

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Questo teorema permette <strong>di</strong> approssimare non solo la speranza <strong>del</strong>le funzioni <strong>del</strong> campione aleatorio<br />

{X i }, ma anche la speranza <strong>di</strong> ogni funzione <strong>del</strong> campione aleatorio {X i }. Sia f : R → R una funzione<br />

continua tale che Y i := f(X i ) ha speranza finita ˜µ (essendo il campione equi<strong>di</strong>stribuito, questa speranza<br />

non <strong>di</strong>pende da i) e varianza pure finita. Denotando con Ȳn la me<strong>di</strong>a campionaria <strong>del</strong>le Y i , allora la<br />

(3.21) fornisce<br />

P(|Ȳn − ˜µ| ≥ c) ≤ 1 (3.18)<br />

Var(Ȳn) = 1<br />

c2 nc 2 Var(Y 1) → 0 per n → ∞, ∀c > 0. (3.23)<br />

In questo modo si possono approssimare ad esempio i momenti <strong>del</strong> campione aleatorio {X i }.<br />

Bernoullizzazione. 24 Il teorema dei gran<strong>di</strong> numeri permette <strong>di</strong> approssimare non solo la speranza<br />

<strong>di</strong> legge <strong>di</strong>screta, ma anche <strong>di</strong> simulare una qualsiasi legge <strong>di</strong>screta, nel senso che ora illustriamo; cf.<br />

[B, p. 72]. Sia {Y i } i∈N un qualsiasi campione aleatorio avente quella legge, e si fissi un r ∈ Y 1 (Ω)<br />

(questo insieme immagine è comune a tutte le Y i , che sono equi<strong>di</strong>stribuite). Si ponga poi X i = 1 {Yi =r}<br />

per ogni i ∈ N, 25 si noti che anche questo è un campione aleatorio (ovvero è costituito da variabili<br />

aleatorie equi<strong>di</strong>stribuite in<strong>di</strong>pendenti). Pertanto<br />

E(X i ) = E(1 {Yi =r}) = P({Y i = r}) = P({Y 1 = r}) =: q per ogni i.<br />

Definiamo poi al solito la me<strong>di</strong>a campionaria ¯X n := 1 ∑<br />

n i≤n X i per ogni n, e notiamo che E( ¯X n ) =<br />

E(X 1 ) = q per ogni n. Allora il teorema dei gran<strong>di</strong> numeri fornisce<br />

¯X n → q<br />

(nel senso <strong>del</strong>la convergenza in probabilità).<br />

Applicando questo proce<strong>di</strong>mento ad ogni r ∈ Y 1 (Ω), si può approssimare l’intera densità <strong>di</strong><br />

probabilità <strong>del</strong>la legge <strong>di</strong>screta prefissata.<br />

La variabile aleatoria ¯X n rappresenta la frequenza empirica <strong>del</strong>l’esito Y i = r:<br />

¯X n (ω) = 1 n<br />

∑<br />

i≤n<br />

1 {Yi =r}(ω) = #{i ≤ n : Y i(ω) = r}<br />

n<br />

per ω ∈ Ω. (3.24)<br />

In questo modo si vede come il teorema dei gran<strong>di</strong> numeri giustifichi l’interpretazione frequentista <strong>del</strong><br />

<strong>calcolo</strong> <strong>del</strong>le probabilità.<br />

Ad esempio la bernoullizzazione <strong>di</strong> un dado equilibrato consiste nel simulare la legge uniforme<br />

sull’insieme {1, ..., 6} me<strong>di</strong>ante la sequente legge <strong>di</strong> Bernoulli:<br />

p(k) = 1/6 per k = 1 (ovvero testa), p(k) = 0 per k = 0 (ovvero croce).<br />

In questo modo, per ogni r ∈ {1, ..., 6}, la probabilità che un lancio <strong>del</strong> dado <strong>di</strong>a esito r è pari alla<br />

probabilità che un lancio <strong>del</strong>la moneta <strong>di</strong>a esito testa.<br />

Qui è bastata una sola legge <strong>di</strong> Bernoulli poiché le facce erano equiprobabili. Per un dado non<br />

equilibrato occorrono sei leggi <strong>di</strong> Bernoulli: per ogni r ∈ {1, ..., 6}, in<strong>di</strong>cato con q r la probabilità che<br />

un lancio <strong>del</strong> dado <strong>di</strong>a esito r, in questo caso si pone<br />

p r (k) = q r per k = 1 (ovvero testa), p r (k) = 0 per k = 0 (ovvero croce).<br />

∗ Random Walk. Ovvero passeggiata aleatoria, chiamata anche passeggiata <strong>del</strong>l’ubriaco. Per semplicità,<br />

supponiamo che il moto avvenga lungo una retta. Simuliamo questo comportamento me<strong>di</strong>ante<br />

il ripetuto lancio <strong>di</strong> una moneta equilibrata: un passo in avanti se viene testa, un passo in<strong>di</strong>etro se<br />

viene croce. Il lancio i-esimo può essere pertanto rappresentato con una variabile aleatoria X i <strong>di</strong><br />

24 Questo risponde alla domanda: come si può trasformare un dado in una moneta? (senza venderlo naturalmente...)<br />

25 Questa è ovviamente una variabile aleatoria <strong>di</strong> Bernoulli, una bernoullizzata <strong>del</strong>la X i (il termine non è standard!).<br />

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