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Note del corso di Analisi II (parte di calcolo delle probabilita' e ...

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Quin<strong>di</strong> per la densità p f(X) abbiamo (banalmente)<br />

p f(X) (y) = P f(X) ({y}) =<br />

∑<br />

x∈f −1 (y)<br />

p X (x) ∀y ∈ f(X(Ω)). (3.10)<br />

La legge P f(X) è quin<strong>di</strong> determinata da P X . In altri termini, date due variabili aleatorie X 1 e<br />

X 2 , se P X1 = P X2 (ovvero se X 1 e X 2 hanno la stessa legge, ovvero se sono equi<strong>di</strong>stribuite), allora<br />

P f(X1 ) = P f(X2 ). Questo è facilmente esteso a funzioni f : R N → R M , ovvero funzioni <strong>di</strong> variabili<br />

aleatorie congiunte X = (X 1 , ..., X N ) che forniscono variabili aleatorie multi<strong>di</strong>mensionali.<br />

Quadro Riassuntivo. Qui A → B significa “A determina B”. Le due frecce “destra verso sinistra”<br />

escluse non sono mai valide: una legge non può determinare una variabile aleatoria. Le due frecce<br />

“basso verso l’alto” escluse <strong>di</strong>vengono valide se le variabili marginali sono stocasticamente in<strong>di</strong>pendenti.<br />

v.a. congiunta → (↚) legge congiunta ↔ densità congiunta,<br />

↕ ↓ ̸ ↑ ↓ ̸ ↑<br />

v.a. marginali → (↚) leggi marginali ↔ densità marginali.<br />

Esempi.<br />

— (i) Siano X 1 , X 2 , Y 1 , Y 2 quattro variabili aleatorie, tali che le variabili aleatorie congiunte<br />

(X 1 , X 2 ) e (Y 1 , Y 2 ) siano equi<strong>di</strong>stribuite. Se X 1 e X 2 sono in<strong>di</strong>pendenti, allora pure Y 1 e Y 2 sono<br />

in<strong>di</strong>pendenti. Questo consegue <strong>di</strong>rettamente dalla definizione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza.<br />

— (ii) Siano X 1 , X 2 , Y 1 , Y 2 quattro variabili aleatorie, tali che X 1 e Y 1 siano equi<strong>di</strong>stribuite, e lo<br />

stesso valga per X 2 e Y 2 . Questo non implica che le variabili aleatorie congiunte X = (X 1 , X 2 ) e<br />

Y = (Y 1 , Y 2 ) siano equi<strong>di</strong>stribuite.<br />

Ecco un controesempio. Si lanci due volte una moneta (equilibrata o meno), e si ponga:<br />

X 1 = 1 se il primo lancio ha dato Testa, X 1 = 0 altrimenti,<br />

X 2 = 1 se il secondo lancio ha dato Croce, X 2 = 0 altrimenti,<br />

Y 1 = X 1 ,<br />

Y 2 = 1 se il primo lancio ha dato Croce, Y 2 = 0 altrimenti.<br />

Allora X 1 e Y 1 sono equi<strong>di</strong>stribuite, e che lo stesso vale per X 2 e Y 2 . (Se la moneta è equilibrata,<br />

ad<strong>di</strong>rittura tutte e quattro le variabili aleatorie sono equi<strong>di</strong>stribuite.) Tuttavia le variabili<br />

aleatorie congiunte X = (X 1 , X 2 ) e Y = (Y 1 , Y 2 ) non sono equi<strong>di</strong>stribuite. Ad esempio, se la moneta<br />

è equilibrata, la probabilità <strong>di</strong> avere (X 1 , X 2 ) = (1, 1) è 0.25, mentre l’evento (Y 1 , Y 2 ) = (1, 1) è<br />

impossibile.<br />

Si osservi che le variabili aleatorie congiunte X e Y sono <strong>di</strong>pendenti. Ad esempio se (X 1 , X 2 ) =<br />

(1, 1) allora (Y 1 , Y 2 ) = (1, 0). È questo il motivo per cui X e Y non sono equi<strong>di</strong>stribuite? No. Adesso<br />

lo ve<strong>di</strong>amo.<br />

— (iii) L’implicazione (ii) non vale nemmeno se X e Y sono in<strong>di</strong>pendenti.<br />

Ecco un altro controesempio, in cui le X e Y sono appunto in<strong>di</strong>pendenti. Si lanci tre volte una<br />

moneta (equilibrata o meno), e si ponga:<br />

X 1 = 1 se il primo lancio ha dato Testa, X 1 = 0 altrimenti,<br />

X 2 = 1 se il secondo lancio ha dato Croce, X 2 = 0 altrimenti,<br />

Y 1 = 1 se il terzo lancio ha dato Testa, Y 1 = 0 altrimenti,<br />

Y 2 = 1 se il terzo lancio ha dato Croce, Y 2 = 0 altrimenti.<br />

Allora X 1 e Y 1 sono equi<strong>di</strong>stribuite, e che lo stesso vale per X 2 e Y 2 . (Se la moneta è equilibrata,<br />

ad<strong>di</strong>rittura tutte e quattro sono equi<strong>di</strong>stribuite.) Tuttavia le variabili aleatorie congiunte X = (X 1 , X 2 )<br />

e Y = (Y 1 , Y 2 ) non sono equi<strong>di</strong>stribuite. Ad esempio, se la moneta è equilibrata, la probabilità <strong>di</strong> avere<br />

(X 1 , X 2 ) = (1, 1) è 0.25, mentre l’evento (Y 1 , Y 2 ) = (1, 1) è impossibile.<br />

Qui le variabili aleatorie congiunte X e Y sono in<strong>di</strong>pendenti, poiché X è determinata dai primi<br />

due lanci, Y dal terzo. (Invece Y 1 e Y 2 sono <strong>di</strong>pendenti, ma questo è irrilevante.)<br />

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