Introduzione alla meccanica dei Corpi Rigidi. - Scienze Matematiche ...
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M := ∫ V ρ(P ) dv(P ) = ∫ V (t)<br />
ρ(Q) dv(Q) la massa totale del sistema S dove dv indica la misura<br />
standard di Lebesgue su Σ t indotta da quella di R 3 .<br />
Si danno le seguenti definizioni.<br />
(a) Il centro di massa del sistema S al tempo t ∈ R, G(t) è il punto (non necessariamente un<br />
punto materiale del sistema) individuato su ogni Σ t dall’equazione:<br />
∫<br />
M(G(t) − O) = (P − O) ρ(P ) dv(P ) ,<br />
V (t)<br />
dove O ∈ Σ t è un punto qualsiasi.<br />
(b) L’impulso (totale) o quantità di moto (totale) del sistema S rispetto ad I al tempo<br />
t è il vettore di V t :<br />
∫<br />
P| I (t) := ρ(P )v P | I (t) dv(P ) .<br />
V (t)<br />
(c) Se O = O(t) è una qualsiasi linea di universo (non necessariamente quella del punto (b)) e<br />
I è un sistema di riferimento, il momento angolare (totale) o momento della quantità di<br />
moto (totale) del sistema rispetto al polo O ed ad I al tempo t è il vettore di V t :<br />
∫<br />
Γ O | I (t) := ρ(P )(P − O(t)) ∧ v P | I (t) dv(P ) .<br />
♦<br />
V (t)<br />
Nel seguito ometteremo, al solito, di scrivere la dipendenza temporale se non sarà necessario<br />
esplicitarla.<br />
L’importanza delle quantità definite sopra è essenzialmente legata al fatto che, sotto determinate<br />
ipotesi e per un fissato sistema <strong>meccanica</strong>, tali quantità si conservano nel tempo o appaiono nelle<br />
espressioni definitorie di quantità che si conservano nel tempo. In molti casi, la conoscenza <strong>dei</strong><br />
valori di grandezze conservate nel tempo fornisce importanti informazioni sul moto del sistema,<br />
anche se non si riesce a risolvere esplicitamente l’equazione del moto.<br />
Le definizioni date si possono facilmente estendere al caso di sistemi rigidi continui definiti da<br />
segmenti, da porzioni di superfici o costituiti da unioni di porzioni di volumi, di porzioni di<br />
superfici e segmenti.<br />
Osservazioni 5.2.<br />
(1) La definizione di G è ben posta, nel senso che G è univocamente determinato, una volta<br />
fissato O, da:<br />
G := O + 1 ∫<br />
ρ(P )(P − O) dv(P ) ,<br />
M<br />
inoltre G non dipende d<strong>alla</strong> scelta di O. Infatti, se definiamo G O tramite:<br />
∫<br />
M(G O − O) = ρ(P )(P − O) dv(P ) ,<br />
V<br />
V<br />
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