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Introduzione alla meccanica dei Corpi Rigidi. - Scienze Matematiche ...

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cambiando sistema di coordinate cartesiane ortonormali, la matrice jacobiana della trasformazione<br />

di coordinate coincide con una matrice di rotazione R ∈ O(3) e che detR = 1, la misura dv<br />

risulta effettivamente invariante sotto cambio di coordinate cartesiane ortonormali ed è pertanto<br />

ben definita. Tale misura, ovviamente, induce una misura in ogni spazio di quiete E I di ogni<br />

sistema di riferimento I nello spaziotempo, in virtù dell’identificazione di E I con Σ t .<br />

In modo del tutto analogo, possiamo definire una misura naturale di superfici immerse in ogni Σ t<br />

e di lunghezza di curve (rettificabili) immerse in ogni Σ t . Tali misure coincidono con le analoghe<br />

definite negli spazi di quiete <strong>dei</strong> sistemi di riferimento dello spaziotempo. Con le misure definite<br />

risulta facilmente che gli insiemi compatti (segmenti, porzioni di piano e porzioni di spazio)<br />

hanno misura finita nelle corrispondenti misure.<br />

Nel seguito considereremo una generalizzazione elementare della nozione di corpo rigido, data<br />

d<strong>alla</strong> nozione di corpo rigido continuo. Intenderemo con ciò un sistema fisico S descritto nello<br />

spazio di quiete E IS , di un sistema di riferimento I S da un insieme connesso, chiuso e limitato<br />

C ⊂ E IS . C potrà essere costituito dall’unione finita di segmenti, dall’unione finita di porzioni<br />

di piano, dall’unione finita di porzioni di spazio, oppure dall’unione di un numero finito di insiemi<br />

<strong>dei</strong> tre tipi detti. Le uniche porzioni di piano o spazio che considereremo saranno date d<strong>alla</strong><br />

chiusura di insiemi aperti limitiati, la cui frontiera è una curva o una superficie continua e C ∞ a<br />

tratti rispettivamente. Ciascuno <strong>dei</strong> segmenti I sarà dotato di una massa, m I ∈ [0, +∞), ottenuta<br />

integrando una densità di massa lineare, data da una funzione continua λ I strettamente<br />

positiva, definita sul segmento. Ciascuno delle porzioni di piano Σ sarà dotata di una massa,<br />

m Σ ∈ [0, +∞), ottenuta integrando una densità di massa superficiale, data da una funzione<br />

continua σ Σ strettamente positiva, definita sulla porzione di superficie. Ciascuno delle porzioni<br />

di spazio V sarà dotata di una massa, m V ∈ [0, +∞), ottenuta integrando una densità di<br />

massa lineare, data da una funzione continua ρ V strettamente positiva, definita sulla porzione<br />

di spazio. Gli integrali sono ovviamente da riferirsi alle nozioni di misura descritte inizialmente.<br />

Nel caso in cui il corpo rigido continuo sia costituito da un solo segmento, una sola porzione<br />

di suprficie, oppure una sola porzione di spazio e la corrispondente densità di massa sia una<br />

funzione costante, il corpo rigido continuo è detto omogeneo.<br />

Supporremo inoltre che le forze esterne agenti sul corpo rigido continuo siano in numero finito<br />

e agiscano su punti assegnati del corpo. Non considereremo pertanto densità di forze.<br />

La trattazione delle forze interne sarebbe ben più complessa e non è possibile fare a meno delle<br />

densità di forze, volendole trattare. Noi non avremo bisogno di fare ciò perché sarà sufficiente,<br />

generalizzando il risultato dimostrato per i sistemi di punti discreti e la proposizione 5.2, assumere<br />

che la risultante delle forze interne, la risultante <strong>dei</strong> momenti rispetto ad un qualsiasi punto<br />

O e riferimento I , la potenza totale delle forze interne rispetto ad un qualsiasi riferimento siano<br />

tutte nulle.<br />

Definizione 5.2. Si consideri corpo rigido continuo S individuato d<strong>alla</strong> regione di spazio V<br />

(la chiusura di un aperto non vuoto) nello spazio di quiete di un riferimento solidale con S. Sia<br />

I un secondo sistema di riferimento in modo tale che, al variare del tempo il sistema S sia<br />

descritto d<strong>alla</strong> classe di regioni {V (t) ⊂ E I | t ∈ R}. Sia infine ρ la densità di massa di S e<br />

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