Introduzione alla meccanica dei Corpi Rigidi. - Scienze Matematiche ...
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soddisfino I O1 < I O2 < I O3 , solo le rotazioni permanenti attorno al primo ed al terzo asse sono<br />
stabili, insieme <strong>alla</strong> rotazione permanente banale con ω 0 = 0. Le rotazioni permanenti attorno<br />
all’asse con momento d’inerzia di valore intermedio sono invece instabili.<br />
Per sviluppare queste considerazioni è importante notare che, riferendosi al caso in cui S è vincolato<br />
a I per il solo punto O e non agiscono altre forze se non la reazione vincolare in O,<br />
si hanno contemporaneamente due leggi di conservazione: Γ O | I = costante, da cui Γ O | 2 I =<br />
costante e T | I = costante. La prima deriva d<strong>alla</strong> seconda equazione cardinale e la seconda dal<br />
fatto che l’unica forza che agisce non compie lavoro. Il vettore ω(t) = ω IS | I (t) che risolve le<br />
equazioni di Poinsot deve, di conseguenza, giacere sull’intersezione di due superfici individuate<br />
dalle condizioni iniziali: (I O (ω(t))) 2 = (I O (ω(t 0 ))) 2 e ω(t) · I O (ω(t)) = ω(t 0 ) · I O (ω(t 0 )). Riferendosi<br />
ad una terna principale d’inerzia rispetto ad O e definendo, nelle coordinate cartesiane<br />
ortonormali associate a tale terna, ˆx i := I Oi<br />
Γ ˆω i dove, Γ := ||Γ O | I (t 0 )|| e le ˆω i sono le componenti<br />
di ω, le due superfici dette sopra hanno equazione, rispettivamente:<br />
3∑<br />
ˆx 2 i = 1 ,<br />
i=1<br />
3∑<br />
i=1<br />
Γ 2<br />
2I 0i T | I (t 0 ) ˆx2 i = 1 .<br />
Si tratta dunque dell’intersezione di una sfera e di un ellissoide. L’evoluzione di ω(t) (riscalato<br />
con fattori costanti come indicato prima) deve avvenire su tale intersezione di superfici.<br />
5.3.4 Moti <strong>alla</strong> Poinsot per corpi giroscopici.<br />
Studiamo ora soluzioni delle equazioni di Poinsot meno banali delle rotazioni permanenti. Considereremo<br />
solo sistemi in cui i momenti principali d’inerzia sono tutti non nulli (quindi sistemi<br />
rigidi non allineati lungo un unico asse). Consideriamo la situazione in cui, nelle equazioni<br />
(5.30) valga I O1 = I O2 =: I. Lavoriamo dunque con un corpo giroscopico con asse giroscopico<br />
individuato da ê 3 . In questo caso le equazioni di Poinsot per ω := ω IS |I risultano essere:<br />
⎧<br />
I dˆω 1<br />
= (I − I O3 )ˆω 2 ˆω 3 = 0 ,<br />
⎪⎨ dt<br />
I dˆω 2<br />
= −(I O3 − I)ˆω 3 ˆω 1 = 0 ,<br />
(5.31)<br />
dt<br />
dˆω ⎪⎩ 3<br />
I O3 = 0 .<br />
dt<br />
Assumeremo per il momento che I ≠ I 03 , <strong>alla</strong> fine diremo cosa accade in questo caso limite.<br />
La prima equazione ha l’unica soluzione banale ω 3 costante nel tempo. Se definiamo z := ˆω 1 +iˆω 2 ,<br />
moltiplichiamo per i ambo i memebri della seconda equazione, e sommiamo il risultato memebro<br />
a membro con la prima equazione, le prime due equazioni si possono scrivere nell’unica equazione<br />
La soluzione (massimale e completa) sarà quindi della forma:<br />
I dz<br />
dt = −i(I − I O3)ˆω 3 z . (5.32)<br />
z(t) = z(0)e −i I−I O3<br />
I ˆω 3 t .<br />
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