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Introduzione alla meccanica dei Corpi Rigidi. - Scienze Matematiche ...

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avere determinanto il moto di S attorno ad O, l’eventuale forza vincolare incognita agente su O<br />

si ricava <strong>alla</strong> fine usando la prima equazione cardinale della dinamica <strong>dei</strong> sistemi.<br />

d<br />

dt<br />

∣ Mv G | I = R , (5.28)<br />

I<br />

dove R è la risultante di tutte le forze esterne agenti su S, includendo le reazioni vincolari se<br />

presenti. Nel caso in cui O = G e S si può muovere in I senza vincoli, il moto di G viene<br />

determinato d<strong>alla</strong> seconda equazione cardinale, notando che in questo caso non sono presenti<br />

forze vincolari.<br />

Osservazioni 5.4. Ci sono almeno due casi importanti in cui le equazioni di Eulero risultano<br />

essere indipendenti d<strong>alla</strong> prima equazione cardinale e possono pertanto essere studiate separatamente.<br />

Un caso è quello di una trottola in cui O è il punto di appoggio fermo su un piano<br />

π scabro in quiete nel riferimento inerziale I , e la trottola è sottoposta <strong>alla</strong> forza di gravità<br />

costante normale a π e diretta verso di esso. Il secondo caso è quello in cui M O è identicamente<br />

nullo. Questa è, per esempio, la situazione fisica di un corpo rigido vincolato in O in quiete<br />

nel riferimento inerziale I , in assenza di altre forze. Oppure la situazione di un corpo rigido<br />

in caduta libera nel campo gravitazionale costante e O coincide con il centro di massa G del<br />

corpo. Nel riferimento non inerziale in caduta libera con G, la situazione appare esattamente<br />

come quella del corpo rigido vincolato in O in assenza di gravità ed altre forze.<br />

5.3.2 Equazione di Poinsot.<br />

Quando il secondo membro di (5.27) è identicamente nullo, i moti determinati dalle equazioni<br />

di Eulero si dicono moti <strong>alla</strong> Poinsot. Le equazioni corrispondenti dunque sono:<br />

⎧<br />

dˆω 1<br />

I O1 = (I O2 − I O3 )ˆω 2 ˆω 3 = 0 ,<br />

⎪⎨ dt<br />

dˆω 2<br />

I O2 = (I O3 − I O1 )ˆω 3 ˆω 1 = 0 ,<br />

(5.29)<br />

dt<br />

dˆω ⎪⎩ 3<br />

I O3 = (I O1 − I O2 )ˆω 1 ˆω 2 = 0 .<br />

dt<br />

Studieremo il caso non degenere in cui S non è un insieme di punti allineati. In tal caso il tensore<br />

d’inerzia è strettamente positivo. Se ω := ω IS | I , possiamo riscrivere queste equazioni in forma<br />

compatta come:<br />

dω<br />

I O<br />

‹+ω ∧ I O (ω = 0) ,<br />

dt<br />

e ancora, tenendo conto che l’operatore I O è invertibile essendo l’operatore d’inerzia strettamente<br />

positivo, possiamo infine scrivere le equazioni di POinsot come:<br />

dω<br />

dt = −I−1 O (ω ∧ I O(ω)) , (5.30)<br />

dove la derivata temporale si può indifferentemente pensare come rispetto a I oppure I S come<br />

ben noto dal capitolo 1. Possiamo interpretare questa equazione differenziale come un’equazione<br />

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