Introduzione alla meccanica dei Corpi Rigidi. - Scienze Matematiche ...
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con I a causa di forze vincolari, ma S è libero di muoversi attorno a O senza altri vincoli.<br />
2. Il polo O coincide con il centro di massa G di S ed S non è sottoposto a vincoli.<br />
In entrambi i casi, dal capitolo 4, sappiamo la seconda equazione cardinale della dinamica per<br />
S assume la forma:<br />
d<br />
dt<br />
∣ Γ O | I = M O (5.25)<br />
I<br />
dove M O è il momento totale delle forze esterne valutato rispetto al polo O. L’eventuale forza<br />
vincolare che agisce in O non fornisce comunque contributo al momento totale delle forze dato<br />
che il polo coinciderebbe con il punto di applicazione. Tenendo conto del fatto che il corpo è<br />
rigido, l’equazione (5.25) si può trascrivere come<br />
d<br />
dt<br />
∣ I (ω IS | I ) = M O , (5.26)<br />
I<br />
dove I S è il solito sistema di riferimento solidale con S. Consideriamo una terna principale<br />
d’inerzia per S ê 1 , ê 2 , ê 3 riferita al punto O. Nel seguito useremo la decomposizione<br />
3∑<br />
ω IS | I = ˆω i ê i ,<br />
3∑<br />
M O = ˆM Oi ê i ,<br />
i=1<br />
i=1<br />
ed indicheremo con I O1 , I O2 , I O3 i momenti principali d’inerzia riferiti <strong>alla</strong> terna detta. Sviluppando<br />
(5.26) sulla base ê 1 , ê 2 , ê 3 , si ottiene il sistema di equazioni differenziali<br />
⎧<br />
dˆω 1<br />
I O1 = (I O2 − I O3 )ˆω 2 ˆω 3 =<br />
⎪⎨ dt<br />
ˆM O1 ,<br />
dˆω 2<br />
I O2 = (I O3 − I O1 )ˆω 3 ˆω 1 =<br />
dt<br />
ˆM O2 ,<br />
(5.27)<br />
dˆω ⎪⎩ 3<br />
I O3 = (I O1 − I O2 )ˆω 1 ˆω 2 =<br />
dt<br />
ˆM O3 .<br />
Queste equazioni sono dette Equazioni di Eulero. Insieme <strong>alla</strong> prima equazione cardinale esse<br />
individuano il moto di S attorno ad O nei due casi considerati. Perché ciò sia possibile bisogna<br />
esprimere le componenti ˆω k in funzione degli angoli di Eulero, e delle loro derivate prime, che<br />
individuano la terna principale d’inerzia solidale con S in funzione di una terna solidale con I .<br />
La stessa cosa deve essere fatta per le componenti del momento M O , ricordando che, nel caso O<br />
sia vincolato a rimanere fermo in I , M O non può comunque includere termini dovuti alle forze<br />
vincolari incognite come osservato sopra. Se gli angoli di Eulero non sono sufficienti ad esprimere<br />
funzionalmente M O , ma sono necessari altri parametri come posizioni e velocità di punti di S,<br />
in particolare quelle del centro di massa G, le equazioni di Eulero devono essere accompagnate<br />
con le equazioni derivanti d<strong>alla</strong> prima equazione cardinale della dinamica <strong>dei</strong> sistemi. Nel caso<br />
in cui M O si possa scrivere in funzione <strong>dei</strong> soli angoli di Eulero e delle loro derivate temporali,<br />
le equazioni di Eulero si possono riscrivere come un sitema di equazioni differenziali del secondo<br />
ordine (negli angoli di Eulero), in forma normale almeno localmente. Si osservi ancora che, dopo<br />
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