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Introduzione alla meccanica dei Corpi Rigidi. - Scienze Matematiche ...

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Dato che ω IS | I , nella terna principale d’inerzia ha solo una componente non nulla, diciamo la<br />

prima (quella lungo l’asse istantaneo di rotazione passante per O), la formula scritta sopra si<br />

semplifica in<br />

Γ O | I = I O1 ˆω 1 ê 1 .<br />

Nello stesso modo e nelle stesse ipotesi, il caso 1 per il calcolo dell’energia cinetica T | I , produce<br />

la formula<br />

T | I = 1 2 I O1 ˆω 2 1 .<br />

In altre parole, vale la seguente proposizione.<br />

Proposizione 5.4. Se il corpo rigido S ammette, all’istante considerato un asse istantaneo<br />

di rotazione r per il riferimento I e O ∈ r, allora si ha<br />

Γ O | I = I r ω IS | I , (5.20)<br />

e<br />

T | I = 1 2 I r(ω IS | I ) 2 , (5.21)<br />

dove I r denota il momento d’inerzia valutato rispetto all’asse istantano di rotazione.<br />

Osservazioni 5.3.<br />

Le seguenti osservazioni sono molto importanti nelle applicazioni per individuare rapidamente<br />

delle terne principali d’inerzia.<br />

(1) Supponiamo che un corpo rigido S sia simmetrico rispetto ad un piano π solidale con S. In<br />

altre parole, per ogni punto materiale P k di S con massa m k c’è un altro punto materiale P k ′<br />

di S, simmetrico di P k rispetto a π ed ha la stessa massa m k ′ = m k , ovvero, nel caso continuo<br />

sussiste l’analoga proprietà in termini di funzione densità di massa. In questo caso, se O ∈ π,<br />

esiste sempre una terna principale d’inerzia rispetto a O che abbia un asse principale d’inerzia<br />

normale a π.<br />

La dimostrazione si ottiene osservando che, in virtù della definizione (5.6) o (5.7), il sottospazio<br />

di V IS <strong>dei</strong> vettori normali a π ed il suo ortogonale (i vettori paralleli a π) sono sottospazi invarianti<br />

per I O (la prova è semplice per verifica diretta). Restringendo tale operatore a ciascuno<br />

<strong>dei</strong> due sottospazi si ottiene ancora un operatore simmetrico che pertanto può essere diagonalizzato<br />

separatamente nei due sottospazi. In questo modo, per costruzione, il versore normale a π<br />

e i due autovettori (normalizzati all’unità) tangenti a π formano una terna principale d’inerzia<br />

rispetto a O.<br />

(2) Supponiamo che un corpo rigido S necessariamente continuo sia simmetrico rispetto ad un<br />

asse r solidale con S individuato dal versore tangente u e passante per O. In altre parole, la<br />

densità di massa (lineare, superficiale o volumetrica) è una funzione simmetrica per rotazioni<br />

attorno ad r. In questo caso, se O ∈ r, esiste sempre una terna principale d’inerzia rispetto a<br />

O che abbia un asse principale d’inerzia dato da u. Più precisamente, ogni terna ortonormale<br />

destrorsa in cui un asse è diretto lungo r (e quindi i rimanenti due sono ortogonali a r) è una<br />

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