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Scritto del 13.7.2012 con la soluzione degli esercizi - Scienze ...

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SOLUZIONI 5<br />

¸ Esercizio 3.<br />

Rispondiamo per punti.<br />

(1) Consideriamo il seguente ricoprimento aperto di R:<br />

A = {(m, +∞) ⊂ R | m ∈ Z}.<br />

Chiaramente si ha<br />

R = ⋃ (m, +∞)<br />

m∈Z<br />

e quindi A costituisce un ricoprimento aperto di R. Da questo ricoprimento<br />

non è possibile estrarre un sottoricoprimento finito. Supponiamo infatti<br />

che, per assurdo, si abbia<br />

A 0 = {(m 1 , +∞), . . . , (m k , +∞)}<br />

un sottoricoprimento finito. Allora, posto m := min{m 1 , . . . , m k }, si ha<br />

⋃<br />

(m i , +∞) = (m, +∞) ≠ R<br />

i=1,...,k<br />

e siamo dunque giunti all’assurdo, in quanto tale A 0 non costituisce un<br />

ricoprimento di R.<br />

(2) Lo spazio (R, τ 1 ) non è Hausdorff in quanto non è mai possibile trovare<br />

aperti disgiunti in τ 1 . Di <strong>con</strong>seguenza, dati due punti distinti, non sarà<br />

mai possibile trovare due intorni distinti dei due punti, in quanto questi<br />

intorni sarebbero un esempio di due aperti disgiunti <strong>del</strong><strong>la</strong> topologia, cosa<br />

impossibile.<br />

(3) Per lo stesso motivo <strong>del</strong> punto precedente, lo spazio (R, τ 1 ) è <strong>con</strong>nesso.<br />

(4) Supponiamo f sia suriettiva e strettamente monotona decrescente e dimostriamo<br />

che f sia un omeomorfismo. Essendo strettamente monotona f è<br />

iniettiva. Dimostriamo che sia <strong>con</strong>tinua. Per <strong>la</strong> stretta monotonia si ha<br />

f −1 (−∞, b) = (f −1 (b), +∞).<br />

Infatti, usando <strong>la</strong> stretta monotonia e <strong>la</strong> biiettività, si ha<br />

x ∈ (f −1 (b), +∞) ⇐⇒ x > f −1 (b) ⇐⇒ f(x) < f(f −1 (b)) = b<br />

⇐⇒ f(x) ∈ (−∞, b) ⇐⇒ x ∈ f −1 (−∞, b).<br />

Ciò dimostra che f è <strong>con</strong>tinua. Per dimostrare che è un omeomorfismo,<br />

basta osservare che una funzione <strong>con</strong>tinua biiettiva strettamente monotona<br />

ha inversa anch’essa strettamente monotona e dunque, per quanto appena<br />

visto, anche f −1 risulta essere <strong>con</strong>tinua.<br />

Supponiamo ora che f sia un omeomorfismo. Ciò significa che<br />

f −1 (−∞, y) = (a y , +∞), f(x, +∞) = (−∞, b x )<br />

per ogni x e y reali. Essendo f biunivoca per ipotesi, basta dimostrare che<br />

f è monotona decrescente. Siano x 1 < x 2 due numeri reali e supponiamo<br />

per assurdo che f(x 1 ) < f(x 2 ). Definiamo<br />

m := f(x 1) + f(x 2 )<br />

2<br />

Allora, poiché f(x 1 ) < m, si ha<br />

e poiché x 2 > x 1 si ha anche<br />

∈ (f(x 1 ), f(x 2 )).<br />

x 1 ∈ f −1 (−∞, m) = (a m , +∞)<br />

x 2 ∈ (x 1 , +∞) ⊂ (a m , +∞) = f −1 (−∞, m)

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