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s.agata nel cuore - Catania per te

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dipinti ed affreschi murali, come ad esempio San Benedetto, altre ancora<br />

conservano statue in cera come ad esempio la Madonna del Carmelo.<br />

Vi sono poi alcuni edifici come ad esempio il centro accoglienza <strong>per</strong><br />

anziani Asilo Sant’Agata o la Domus Magistri, dimora del Vaccarini, inoltre,<br />

paesi come Sant’Agata di Mili<strong>te</strong>llo o Sant’Agata li Battiati.<br />

Alcune chiese dedica<strong>te</strong> ai luoghi di culto ri<strong>per</strong>corrono la vita di Sant’Agata,<br />

dai suoi primi anni di vita, all’adolescenza, al carcere, al martirio, alla mor<strong>te</strong>, al<br />

riposo <strong>nel</strong> suo primo sarcofago:<br />

Sant’Agata al Carcere, la chiesa che, dopo il <strong>te</strong>rremoto del 1693, fu <strong>per</strong><br />

lunghi secoli luogo di culto, verso la metà del Set<strong>te</strong>cento, dopo lungo <strong>per</strong>iodo<br />

di degrado, si incaricò l’archi<strong>te</strong>tto Francesco Battaglia della redazione d’un<br />

nuovo progetto <strong>per</strong> l’oratorio, con l’inserimento del portale medievale.<br />

Questo fu l’antico luogo di de<strong>te</strong>nzione di Agata d’epoca romana, <strong>per</strong>venutoci<br />

dopo tanti secoli quasi intatto, oggi inglobato entro il sis<strong>te</strong>ma delle<br />

fortificazioni medievali, quasi come un vestibolo è preceduto da una chiesetta<br />

celebrativa che porta il nome di Sant’Agata al Carcere, costituita da tre corpi<br />

di epoca diversa.<br />

La par<strong>te</strong> barocca del 1760 conserva all’in<strong>te</strong>rno un dipinto su tavola di<br />

Bernardino Niger Grecus raffiguran<strong>te</strong> il Martirio di Sant’Agata del 1588.<br />

Questo luogo di culto è associato, secondo un’antica leggenda, anche alla<br />

visita effettuata da San Pietro, allo scopo di confortare e lenire la sofferenza<br />

del martirio della Santa catanese fino al sacrificio della propria vita. Muri scuri<br />

e possenti, pavimento non lastricato, <strong>te</strong>tto basso, annerito, senza uno<br />

spiraglio di luce, ambien<strong>te</strong> umido, privo di fessure ed un puzzo tale da<br />

impedire il respiro, con una porticina in ferro <strong>per</strong> accedere alla sepoltura.<br />

La Chiesa oggi consta di tre ambienti, di cui, quello a sinistra, chiuso da un<br />

cancelletto, porta all’in<strong>te</strong>rno del carcere ove fu rinchiusa Sant’Agata e dove è<br />

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