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IL CULTO<br />
Il culto di Sant’Agata è <strong>te</strong>stimoniato dalle chiese sparse <strong>nel</strong> mondo in<br />
suo onore. Papa Gelasio I (morto <strong>nel</strong> 496) dà notizia di una basilica a Lei<br />
dedicata in “Fundo Caclano”, come primo documento d’introduzione del<br />
culto di Sant’Agata a Roma, mentre <strong>nel</strong>la regione dell’Urbe chiamata Suburra,<br />
la chiesa degli Ariani, fu ria<strong>per</strong>ta al culto con le reliquie di Sant’Agata.<br />
Nel Medioevo una decina di chiese furono a Lei dedica<strong>te</strong> da S. Gregorio<br />
Magno, lo s<strong>te</strong>sso che <strong>nel</strong> 597 donò reliquie di Sant’Agata al Borgo Tras<strong>te</strong>vere,<br />
a Mon<strong>te</strong> Mario ed al monas<strong>te</strong>ro di S. S<strong>te</strong>fano presso l’isola di Capri.<br />
Gregorio II <strong>nel</strong> 725 eresse presso la casa pa<strong>te</strong>rna una chiesa in suo onore.<br />
Duran<strong>te</strong> il XIII secolo <strong>nel</strong>la sola arcidiocesi di Milano furono dedica<strong>te</strong> 26<br />
chiese a Sant’Agata, al duomo di Milano le dedicarono una pregevole statua.<br />
Nel 1551, <strong>nel</strong>la Repubblica di S. Marino ed a Malta Sant’Agata fu<br />
invocata affinché le liberasse dalla invasione dei Turchi.<br />
Il culto vero e proprio <strong>per</strong> Sant’Agata si diffuse duran<strong>te</strong> la dominazione<br />
normanna, allorquando questi ultimi, dopo un paio di secoli di oscurantismo<br />
arabo, restituirono ai siciliani la libertà di professare la propria fede.<br />
L’agiografia cristiana colloca il martirio di Sant’Agata alla fine<br />
dell’im<strong>per</strong>o di Quinto Traiano Decio. Nei secoli le manifestazioni popolari<br />
lega<strong>te</strong> al culto di Sant’Agata, richiamavano gli antichi riti precristiani alla dea<br />
Iside, <strong>per</strong> questo la Vergine Agata con il simbolismo delle mammelle taglia<strong>te</strong><br />
e poi risana<strong>te</strong>, assume una possibile trasfigurazione cristiana del culto di Iside,<br />
benefica Gran Madre, anche se ancora quindicenne.<br />
Le origini del culto risalgono al 252, successivo al martirio, mentre la<br />
conversione del popolo catanese alla fede si ebbe col primo miracolo,<br />
compiuto dalla Santa, trami<strong>te</strong> il velo che arrestò la lava che si dirigeva in città.<br />
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