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s.agata nel cuore - Catania per te

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liberare la mammella, allora il Vescovo chiamò i sacerdoti <strong>per</strong> pregare, ma<br />

fallirono anch’essi. A questo punto un sacerdo<strong>te</strong> suggerì al Vescovo di fare<br />

una processione verso la chiesa di S. Cataldo e, mentre cantavano le litanie, la<br />

bambina, in braccio al sacerdo<strong>te</strong>, lasciò miracolosamen<strong>te</strong> cadere la mammella.<br />

Gisliberto, cambiando rotta, giunse a Messina, ove rimase <strong>per</strong> 3 giorni,<br />

lasciando <strong>per</strong> sicurezza il corpo della Santa in un monas<strong>te</strong>ro, sotto la custodia<br />

di Goselmo, recandosi poi a <strong>Catania</strong> <strong>per</strong> parlare col Vescovo Maurizio, il<br />

quale in quel <strong>per</strong>iodo era residen<strong>te</strong> presso il Cas<strong>te</strong>llo di Jaci.<br />

Era l’agosto del 1126, allorquando il Vescovo Maurizio ordinò ai<br />

monaci Oldmanno e Luca di recarsi a Messina <strong>per</strong> riportare con urgenza a<br />

<strong>Catania</strong> il corpo della Santa.<br />

Le reliquie furono pos<strong>te</strong> in una decen<strong>te</strong> cassa in legno presso il Cas<strong>te</strong>llo<br />

di Aci, consegna<strong>te</strong> <strong>nel</strong>le mani del Vescovo Maurizio ed il 17 agosto i<br />

confra<strong>te</strong>lli le riportarono a <strong>Catania</strong>, attraverso strade sassose, <strong>nel</strong> con<strong>te</strong>mpo 2<br />

bambini portarono dinanzi alle Reliquie, ceri accesi, i quali non si spensero,<br />

né <strong>per</strong> il vento, né <strong>per</strong> la leggerezza dei fanciulli. In via Calipso, presso il<br />

quartiere Ognina, fu eretto un <strong>te</strong>mpietto in onore della Patrona.<br />

Lo s<strong>te</strong>sso giorno, all’imbrunire, una giovinetta cieca dalla nascita, con<br />

una mano ed un piede paralizzati, pregò Sant’Agata affinchè la guarisse, così,<br />

poco dopo, ot<strong>te</strong>nne la guarigione. Il Vescovo Maurizio raccontò poi di altri<br />

fatti miracolosi. Ad Alì, frattanto, Sant’Agata era stata eletta Patrona.<br />

Ma quali ul<strong>te</strong>riori prove si hanno di tale traslazione?<br />

Oltre al famoso documento del Vescovo Maurizio, a rafforzare ciò vi è<br />

la voce del monaco benedettino inglese Orderico Vitale, che visse dal 1075 al<br />

1142, <strong>per</strong> cui, se si pensi che il corpo di Sant’Agata fu a Costantinopoli dal<br />

1040 al 1126, la <strong>te</strong>stimonianza di Orderico risulta essere quasi sincrona.<br />

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