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L’Australia di Gianluca Santarini
Intervista a: Gianluca Santarini
Architetto - lucasantarini@libero.it
Come sono considerati i giovani
architetti italiani come te? Sempre
con rispetto, soprattutto nel
design. Ma come in tutti i posti
l’esperienza locale è fondamentale.
In questi anni ho conosciuto
diverse figure molto interessanti,
di ogni nazionalità, estrazione e
cultura.
Cosa ti ha colpito del lavoro in
Australia? Il ritmo non è stressante,
anche se si lavora tanto,
specie quando si è in deadline. E
comunque non manca mai l’occasione
per fare una battuta e scherzare.
Ad esempio c’è una vera e
propria istituzione che si chiama
Friday drinks. Un appuntamento
classico! Alle 16:30-17 del venerdì
ci si ferma e si comincia a socializzare
con i colleghi brindando
al weekend che arriva. A volte ci
sono anche travestimenti e gare
di gruppo. E poi quando arriva il
weekend a Sydney si possono fare
tante cose, mare e natura: i divertimenti
qua non mancano.
Note positive?
Essere qua è più che positivo per
me, tutta esperienza di vita e arricchimento
professionale.
Note negative?
La distanza e a volte nostalgia di
casa, ma poi passa subito.
Dove lavori adesso?
In un piccolo studio di 5-6 persone
che si chiama Artiva Pty Ltd.
Ci occupiamo principalmente
di progettazione di housing, warehouses,
negozi e interni e ultimamente
anche di sustainable design.
Ho fatto anche un’esperienza
di 8 mesi in una company di più
di 100 persone per progetti pubblici
e sportivi più ampi a livello
mondiale. Ho fatto anche dei
progetti per amici e conoscenti.
Ultimamente poi mi occupo saltuariamente
di una trasmissione
radio con musica jazz e cultura
italiana, di architettura, design e
giardinaggio sostenibile.
Consiglieresti ad altri architetti
di fare un’esperienza come la
tua? Si, certo, tutto si può fare,
l’importante è crederci e avere
tanta passione per questo meraviglioso
lavoro.
Tornerai in Italia? Penso e credo
di si, ma prima di tornare vorrei
fare altre esperienze in giro per il
mondo.
A Gianluca
un sincero augurio di realizzare
tutti i suoi sogni!
Da tutta la Redazione di
LA MAISON.
LA MAISON 39