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Anno 3, n. 5 - maggio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo

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NEWSLETTER<br />

Iscrizioni Asilo Nido <strong>2010</strong>/2011<br />

Rimarranno aperti fino alle<br />

ore 12.00 del prossimo 8<br />

giugno i termini, scattati lo<br />

scorso 17 <strong>maggio</strong>, per la<br />

presentazione delle domande<br />

di iscrizione all’Asilo Ni-do<br />

aziendale per l’anno 2009-<br />

/<strong>2010</strong> dei bimbi del personale<br />

dipendente dell’<strong>Ospedale</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>.<br />

La domanda per l’iscrizione<br />

potrà essere ritirata direttamente<br />

all’Asilo Nido dal lunedì al venerdì negli orari<br />

9.00 - 12.00 e 14.00 - 15.30.<br />

Una volta compilate e completate con la documentazione<br />

che viene richiesta, le domande di iscrizione<br />

dovranno essere consegnate in busta chiusa, a mano,<br />

all’ufficio protocollo inderogabilmente entro le<br />

ore 12.00 di martedì 8 giugno.<br />

<br />

(Continua da pagina 2) Dermatofitosi: al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> ...<br />

essere decisamente ispessita, oppure si assottiglia,<br />

si scolla dai piani profondi e, opaca, può cadere.<br />

Questa patologia non è certo accompagnata da una<br />

prognosi letale: ma le estese e gravi alterazioni delle<br />

unghie, le aree di alopecia al cuoio capelluto, le<br />

fissurazioni interdigitali e le lesioni cutanee di varia<br />

estensione e di diversa gravità, richiedono in tutti i<br />

casi terapie che devono essere proseguite anche<br />

fino a sei mesi. Ciò che la caratterizza è, inoltre, l’estrema<br />

contagiosità: non raramente si osservano<br />

piccole epidemie, a scuola o in famiglia, per la presenza<br />

di un gattino, per l’uso promiscuo di calzature<br />

e indumenti, o per la contaminazione di cuscini, divani<br />

o della moquette. Solo la coltura consente di<br />

pervenire a una diagnosi corretta, escludendo la<br />

presenza di altre cause infettive (altri miceti filamentosi<br />

jalini come Scopulariopsis o Fusarium spp.<br />

o dematiacei come Nattrassia mangiferae). I lieviti,<br />

di origine endogena, possono pure causare micosi<br />

superficiali come la pityriasis versicolor (Malassezia<br />

furfur) oppure forme di intertrigine (Candida spp.).<br />

All’UOC di Microbiologia e Virologia diretta dal dott.<br />

Claudio Farina viene svolta anche l’attività ambulatoriale<br />

di prelievo, con un afflusso di circa 350 persone<br />

l’anno, per un’attività delicata e ancora assolutamente<br />

‘artigianale’. I report d’attività del nostro<br />

Centro evidenziano la prevalenza di T. rubrum e di<br />

T. mentagrophytes, ma non infrequenti sono i casi<br />

di Epidermophyton floccosum e di M. canis.<br />

Più rari sono i casi di T. violaceum e di altre specie<br />

di funghi (Paecilomyces, Scopulariopsis, Alternaria)<br />

per i quali l’accertamento diagnostico è meno agevole<br />

e l’approccio terapeutico è assai diverso. <br />

A.O. <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />

Via Pio II, 3 - 20153 MILANO<br />

Capo Redattore: Giovanni Ruggeri<br />

Segreteria di Redazione: Laura Zettera<br />

tel. 02/4022.2175 - ufficiostampa@sancarlo.mi.it<br />

http://www.sancarlo.mi.it<br />

(Continua da pagina 2) Malnutrizione e Obesità …<br />

nutrizionale e l'eventuale messa in atto di interventi<br />

correttivi, non rientra nella cultura di buona parte<br />

degli operatori sanitari.<br />

Obesità e Malnutrizione, i due aspetti di uno stato di<br />

cattiva o non adeguata nutrizione per eccesso o per<br />

difetto, sono condizioni che si associano a una aumentata<br />

incidenza di complicanze, un incremento<br />

della mortalità, un peggioramento della qualità di<br />

vita e dei costi sanitari. E' quindi di interesse comune,<br />

e non solo delle Istituzioni <strong>San</strong>itarie, contrastare<br />

tali fenomeni, aumentando la sensibilità degli operatori<br />

del settore sia al “problema obesità sovrappeso”,<br />

sia al “problema malnutrizione”.<br />

Tra le diverse iniziative, una formazione del personale<br />

sanitario finalizzata al miglioramento delle conoscenze<br />

e della capacità di gestione appropriata ed<br />

efficace, ha un ruolo prioritario.<br />

Con questo obiettivo l’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>,<br />

in collaborazione con la Società Italiana di Nutrizione<br />

Umana (SINU), ha organizzato il Corso<br />

“Malnutrizione e Obesità – Le priorità per la salute<br />

pubblica”, in programma il prossimo 22 giugno, che<br />

vedrà la partecipazione di molti esperti in materia.<br />

Il Corso è aperto a tutti e affronterà queste tematiche<br />

sia negli aspetti preventivi, sia terapeutici, anche<br />

proponendo esperienze personali e modelli di<br />

gestione integrata multi-professionale.<br />

<br />

(Continua da pagina 3) Colecistectomia: tecnica ...<br />

colecisti con i calcoli senza che sul corpo rimangano<br />

segni del delicato intervento chirurgico.<br />

La tecnica di chirurgia laparoscopica con incisione<br />

unica per via ombelicale, sebbene più complicata e<br />

difficile dal punto di vista tecnico, rappresenta sicuramente<br />

un’ottima soluzione per il trattamento dei<br />

calcoli della colecisti.<br />

Proprio questa nuova tecnica, sperimentata con successo<br />

lo scorso aprile, all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />

è utilizzata dall’equipe di chirurgia generale<br />

guidata dal Prof. Federico Varoli con indubbi vantaggi<br />

da parte dei pazienti.<br />

Infatti, rispetto alle tecniche in uso nel passato la<br />

S.I.L.S. presenta differenze sensibili in termini di<br />

minor dolore, una più rapida ripresa della vita quotidiana<br />

e, soprattutto, migliori risultati estetici: un<br />

solo piccolo taglio a fronte di quattro cicatrici.<br />

Dal minuscolo foro in zona ombelicale si introducono<br />

tre cannule di 5 millimetri di diametro. Attraverso<br />

una delle cannule viene introdotta l’ottica che consente<br />

di seguire le fasi dell’intervento sul monitor<br />

mentre le altre due sono utilizzate per inserire gli<br />

strumenti laparoscopici articolati che permettono di<br />

eseguire in sicurezza l’intervento.<br />

Grazie al continuo aggiornamento svolto dal personale<br />

dell’U.O. di Chirurgia Generale diretta dal Prof.<br />

Federico Varoli attraverso corsi presso i più importanti<br />

centri di riferimento, la colecistectomia SILS<br />

rappresenta da oggi una realtà nell’ottica di rilancio<br />

ed eccellenza del nostro <strong>Ospedale</strong> intrapresa da<br />

questa Amministrazione.<br />

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