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Anno 3, n. 5 - maggio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo

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NEWSLETTER<br />

2<br />

Malnutrizione e Obesità: è emergenza sanitaria<br />

Non sono certamente<br />

tra coloro che<br />

con l’avvicinarsi della<br />

stagione estiva si<br />

cimentano nella classica<br />

“prova costume”,<br />

scoprendo di<br />

aver acquisito qualche<br />

chilo di troppo,<br />

coloro che si rivolgono<br />

al nostro Servizio<br />

di Dietologia e<br />

Nutrizione Clinica guidato dalla<br />

dott.ssa Donatella Noè, bensì persone<br />

alle prese con gravi problemi<br />

di obesità o malnutrizione.<br />

Oggi, purtroppo, tra i problemi<br />

sanitari di particolare rilevanza<br />

che coinvolgono la nostra popolazione,<br />

l'incremento della prevalenza<br />

di obesità e sovrappeso è<br />

forse il principale.<br />

L'andamento quasi epidemico che<br />

si rileva nei paesi industrializzati,<br />

tra i quali l'Italia, riguarda sia gli<br />

adulti, sia i bambini.<br />

Ed è così importante<br />

che ormai è riconosciuto<br />

come un vero<br />

e proprio problema<br />

di salute pubblica.<br />

In Italia sono in sovrappeso<br />

oltre un<br />

terzo degli adulti e<br />

circa un quarto dei<br />

bambini tra i 6 e gli<br />

11 anni; sono francamente<br />

obesi il 10% degli adulti<br />

e ben il 12% dei bambini!<br />

Particolarmente preoccupante<br />

è l'incremento dell’obesità<br />

infantile, in quanto i bambini<br />

obesi rischiano di diventare<br />

adulti obesi e l'obesità è un<br />

fattore di rischio per numerose<br />

e gravi condizioni patologiche<br />

croniche, come malattie<br />

cardio vascolari, metaboliche<br />

(es. diabete tipo 2), alcuni<br />

tipi di cancro, etc.<br />

Accanto al problema obesità, principale<br />

esempio di uno squilibrio<br />

nutrizionale per eccesso, in altri<br />

gruppi di popolazione sono comunque<br />

presenti anche problematiche<br />

nutrizionali da carenza o i-<br />

ponutrizione, comunemente definite<br />

malnutrizione.<br />

Ancora oggi la frequenza con la<br />

quale la malnutrizione può essere<br />

osservata nelle corsie ospedaliere<br />

è impressionante: circa il 40% dei<br />

pazienti ricoverati e tra il 40 e<br />

l’80% degli anziani che risiedono<br />

in case di riposo<br />

sono malnutriti;<br />

inoltre, durante la<br />

degenza lo stato<br />

nutrizionale peggiora<br />

in oltre un<br />

terzo dei pazienti.<br />

Anche perchè una<br />

sistematica rilevazione<br />

del rischio<br />

(Continua a pagina 4)<br />

Dermatofitosi: al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> il Centro di riferimento regionale<br />

Con il termine di dermatofitosi si intendono<br />

le patologie della cute e degli<br />

annessi cutanei: peli, capelli, unghie,<br />

causate da miceti filamentosi particolari:<br />

i dermatofiti. Sinonimo di dermatofitosi<br />

è ‘tinea’ che, a seconda del<br />

distretto corporeo interessato dall’infezione<br />

è seguito – sempre in latino –<br />

dalla specificazione capitis (se ai capelli),<br />

unguium (alle unghie), pedis e<br />

manuum (al piede o alle mani) o, se la<br />

disseminazione è assoluta, corporis.<br />

L’impatto sanitario e sociale di queste<br />

problematiche è tanto rilevante che<br />

Regione Lombardia ha istituito un Centro<br />

di Referenza regionale per la diagnosi<br />

delle dermatofitosi insorte in collettività,<br />

affidando all’UOC<br />

Microbiologia e Virologia del<br />

nostro <strong>Ospedale</strong> questo prestigioso<br />

ruolo.<br />

La stagione estiva rappresenta<br />

il momento di <strong>maggio</strong>re<br />

diffusione di questi<br />

funghi, alcuni dei quali, Tricophyton<br />

tonsurans, Tricophyton<br />

rubrum o Microsporum aoudinii, sono esclusivi<br />

dell’uomo che è, quindi, l’unica possibile sorgente<br />

dell’infezione. Altri dermatofiti sono parassiti degli<br />

animali (cani e gatti, ma anche i cavalli e i bovini in<br />

particolare). L’uomo è quindi solo accidentalmente<br />

contaminato da Microsporum canis e Tricophyton<br />

equinum attraverso il contatto con il gatto o, più<br />

difficilmente, con il cavallo.<br />

Un terzo gruppo di questi miceti, invece, è selettivamente<br />

tellurico: essi si trovano nel terreno, nella<br />

sabbia e sulle suppellettili di legno che, per le condizioni<br />

di umidità e di temperatura, costituiscono un<br />

serbatoio adatto alla loro presenza. Per cui, utilizzando<br />

zoccoli di legno, facendo la doccia scalzi su<br />

traversine di legno, camminando a piedi nudi su<br />

stuoie contaminate è facile venirne a contatto. E’ il<br />

caso della trasmissione di Microsporum gypseum.<br />

La sintomatologia varia in funzione della sede colpita.<br />

Se la lesione è limitata alla pelle, essa si manifesta<br />

per lo più con una chiazza tondeggiante (foto in<br />

alto), arrossata in periferia e più chiara all’interno: il<br />

fungo, cheratinofilo, ha un caratteristico andamento<br />

eccentrico, motivo dell’arrossamento della parte periferica.<br />

Se la lesione è a carico delle pieghe cutanee<br />

si osservano lesioni eczematose e pruriginose; se è<br />

a carico dei capelli, la sintomatologia si caratterizza<br />

con la loro caduta, causa di aree di calvizie, (foto in<br />

basso) talora con la presenza di pus, grandi o piccole<br />

a seconda della specie di fungo. Infine, se la lesione<br />

è a carico delle unghie, (foto al centro) esse<br />

sono sovvertite nella loro struttura: l’unghia può<br />

(Continua a pagina 4)

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