Anno 3, n. 5 - maggio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo
Anno 3, n. 5 - maggio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo
Anno 3, n. 5 - maggio 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo
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<strong>Anno</strong> 3 n. 5 - Maggio <strong>2010</strong><br />
NEWSLETTER<br />
Nuova Radiologia: presto i lavori<br />
E arrivano nuove attrezzature<br />
fi, uno dedicato prevalentemente<br />
alla diagnostica e l’altro prevalentemente<br />
dedicato al settore bioptico<br />
con guida stereotassica.<br />
Saranno realizzate due nuove sale<br />
diagnostiche: una dotata di un’apparecchiatura<br />
polifunzionale e la<br />
seconda di un’apparecchiatura telecomandata<br />
flat panel. Con le<br />
due nuove sale diagnostiche operative<br />
sarà garantita<br />
la possibilità<br />
di eseguire<br />
qualsiasi tipologia<br />
di esame<br />
sullo scheletro<br />
anche in pazienti<br />
politraumatizzati.<br />
L’<strong>Ospedale</strong><br />
si doterà anche<br />
di una diagnostica<br />
munita di<br />
ortopantomografo digitale.<br />
Al primo piano, in un’area di circa<br />
100 mq, sarà collocata la nuova<br />
Apparecchiatura a Risonanza Ma-<br />
Inaugurato l’impianto fototermico<br />
Alla presenza del Console Generale di Germania, Jürgen Bubendey e di<br />
numerose autorità è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 19 aprile<br />
l’impianto fototermico dell’<strong>Ospedale</strong> finanziato dal Ministero Tedesco<br />
per l’Economia e la Tecnologia<br />
nell’ambito dei progetti innovativi<br />
legati ad EXPO 2015.<br />
Oltre a trasformare i raggi solari<br />
in energia elettrica e termica<br />
in quantità sufficiente a<br />
soddisfare circa il 50% del fabbisogno<br />
del quadrato Ambulatori<br />
del nostro <strong>Ospedale</strong>, il<br />
nuovo impianto sarà utilizzato<br />
dalla Camera di Commercio<br />
Italo Tedesca anche come centro<br />
di riferimento per la promozione<br />
degli impianti in grado di<br />
produrre energia ecologica. <br />
Concluse le procedure di gara per<br />
l’assegnazione dei lavori finalizzati<br />
all’adeguamento strutturale e impiantistico<br />
del Reparto di Diagnostica<br />
per immagini del nostro O-<br />
spedale, la macchina operativa è<br />
in moto per attuare le misure necessarie<br />
a garantire la quotidiana<br />
attività anche in concomitanza<br />
con l’imminente avvio del cantiere<br />
di lavoro che interesserà sia il Piano<br />
Rialzato, sia il Primo Piano del<br />
Quadrato Ambulatori.<br />
L’intervento consentirà una razionalizzazione<br />
degli spazi in modo da<br />
migliorare i percorsi diagnostici e<br />
semplificare gli accessi degli utenti<br />
a quella che, al termine dei lavori<br />
e dell’arrivo delle nuove attrezzature,<br />
diverrà una delle migliori diagnostiche<br />
per immagini non solo di<br />
Milano, ma della Lombardia.<br />
L’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
avrà infatti a disposizione una<br />
nuova diagnostica senologica dotata<br />
di due innovativi mammogragnetica<br />
da 1,5 Tesla dotata di tutte<br />
le bobine necessarie ad effettuare<br />
qualsiasi tipologia di esame.<br />
Nell’ambito di un secondo progetto,<br />
per il quale la procedura di<br />
gara è in corso, l’<strong>Ospedale</strong> si doterà<br />
a breve di una nuova sala<br />
angiografica, in versione ibrida,<br />
che troverà posto nel DEA, dove<br />
si potranno eseguire tutte le procedure<br />
di interventistica<br />
endo ed extravascolare,<br />
con la eventuale<br />
conversione chirurgica<br />
di una procedura percutanea<br />
o esecuzione<br />
di procedure miste percutaneo-chirurgiche.<br />
Questo progetto prevede<br />
anche la contestuale<br />
acquisizione di una<br />
nuova TAC multistrato<br />
ultraveloce in grado di eseguire<br />
qualsiasi tipo di indagine, anche<br />
vascolare e cardiaca, nonché lo<br />
studio delle coronarie.<br />
<br />
SOMMARIO<br />
♦ Malnutrizione e Obesità:<br />
è emergenza sanitaria<br />
♦ Dermatofitosi:<br />
al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> il Centro<br />
di riferimento regionale<br />
♦ Colecistectomia:<br />
tecnica innovativa al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><br />
♦ La Medicina dei Trapianti<br />
un gesto<br />
di grande civiltà e altruismo<br />
♦ Asilo nido:<br />
l’8 giugno stop alle iscrizioni
NEWSLETTER<br />
2<br />
Malnutrizione e Obesità: è emergenza sanitaria<br />
Non sono certamente<br />
tra coloro che<br />
con l’avvicinarsi della<br />
stagione estiva si<br />
cimentano nella classica<br />
“prova costume”,<br />
scoprendo di<br />
aver acquisito qualche<br />
chilo di troppo,<br />
coloro che si rivolgono<br />
al nostro Servizio<br />
di Dietologia e<br />
Nutrizione Clinica guidato dalla<br />
dott.ssa Donatella Noè, bensì persone<br />
alle prese con gravi problemi<br />
di obesità o malnutrizione.<br />
Oggi, purtroppo, tra i problemi<br />
sanitari di particolare rilevanza<br />
che coinvolgono la nostra popolazione,<br />
l'incremento della prevalenza<br />
di obesità e sovrappeso è<br />
forse il principale.<br />
L'andamento quasi epidemico che<br />
si rileva nei paesi industrializzati,<br />
tra i quali l'Italia, riguarda sia gli<br />
adulti, sia i bambini.<br />
Ed è così importante<br />
che ormai è riconosciuto<br />
come un vero<br />
e proprio problema<br />
di salute pubblica.<br />
In Italia sono in sovrappeso<br />
oltre un<br />
terzo degli adulti e<br />
circa un quarto dei<br />
bambini tra i 6 e gli<br />
11 anni; sono francamente<br />
obesi il 10% degli adulti<br />
e ben il 12% dei bambini!<br />
Particolarmente preoccupante<br />
è l'incremento dell’obesità<br />
infantile, in quanto i bambini<br />
obesi rischiano di diventare<br />
adulti obesi e l'obesità è un<br />
fattore di rischio per numerose<br />
e gravi condizioni patologiche<br />
croniche, come malattie<br />
cardio vascolari, metaboliche<br />
(es. diabete tipo 2), alcuni<br />
tipi di cancro, etc.<br />
Accanto al problema obesità, principale<br />
esempio di uno squilibrio<br />
nutrizionale per eccesso, in altri<br />
gruppi di popolazione sono comunque<br />
presenti anche problematiche<br />
nutrizionali da carenza o i-<br />
ponutrizione, comunemente definite<br />
malnutrizione.<br />
Ancora oggi la frequenza con la<br />
quale la malnutrizione può essere<br />
osservata nelle corsie ospedaliere<br />
è impressionante: circa il 40% dei<br />
pazienti ricoverati e tra il 40 e<br />
l’80% degli anziani che risiedono<br />
in case di riposo<br />
sono malnutriti;<br />
inoltre, durante la<br />
degenza lo stato<br />
nutrizionale peggiora<br />
in oltre un<br />
terzo dei pazienti.<br />
Anche perchè una<br />
sistematica rilevazione<br />
del rischio<br />
(Continua a pagina 4)<br />
Dermatofitosi: al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> il Centro di riferimento regionale<br />
Con il termine di dermatofitosi si intendono<br />
le patologie della cute e degli<br />
annessi cutanei: peli, capelli, unghie,<br />
causate da miceti filamentosi particolari:<br />
i dermatofiti. Sinonimo di dermatofitosi<br />
è ‘tinea’ che, a seconda del<br />
distretto corporeo interessato dall’infezione<br />
è seguito – sempre in latino –<br />
dalla specificazione capitis (se ai capelli),<br />
unguium (alle unghie), pedis e<br />
manuum (al piede o alle mani) o, se la<br />
disseminazione è assoluta, corporis.<br />
L’impatto sanitario e sociale di queste<br />
problematiche è tanto rilevante che<br />
Regione Lombardia ha istituito un Centro<br />
di Referenza regionale per la diagnosi<br />
delle dermatofitosi insorte in collettività,<br />
affidando all’UOC<br />
Microbiologia e Virologia del<br />
nostro <strong>Ospedale</strong> questo prestigioso<br />
ruolo.<br />
La stagione estiva rappresenta<br />
il momento di <strong>maggio</strong>re<br />
diffusione di questi<br />
funghi, alcuni dei quali, Tricophyton<br />
tonsurans, Tricophyton<br />
rubrum o Microsporum aoudinii, sono esclusivi<br />
dell’uomo che è, quindi, l’unica possibile sorgente<br />
dell’infezione. Altri dermatofiti sono parassiti degli<br />
animali (cani e gatti, ma anche i cavalli e i bovini in<br />
particolare). L’uomo è quindi solo accidentalmente<br />
contaminato da Microsporum canis e Tricophyton<br />
equinum attraverso il contatto con il gatto o, più<br />
difficilmente, con il cavallo.<br />
Un terzo gruppo di questi miceti, invece, è selettivamente<br />
tellurico: essi si trovano nel terreno, nella<br />
sabbia e sulle suppellettili di legno che, per le condizioni<br />
di umidità e di temperatura, costituiscono un<br />
serbatoio adatto alla loro presenza. Per cui, utilizzando<br />
zoccoli di legno, facendo la doccia scalzi su<br />
traversine di legno, camminando a piedi nudi su<br />
stuoie contaminate è facile venirne a contatto. E’ il<br />
caso della trasmissione di Microsporum gypseum.<br />
La sintomatologia varia in funzione della sede colpita.<br />
Se la lesione è limitata alla pelle, essa si manifesta<br />
per lo più con una chiazza tondeggiante (foto in<br />
alto), arrossata in periferia e più chiara all’interno: il<br />
fungo, cheratinofilo, ha un caratteristico andamento<br />
eccentrico, motivo dell’arrossamento della parte periferica.<br />
Se la lesione è a carico delle pieghe cutanee<br />
si osservano lesioni eczematose e pruriginose; se è<br />
a carico dei capelli, la sintomatologia si caratterizza<br />
con la loro caduta, causa di aree di calvizie, (foto in<br />
basso) talora con la presenza di pus, grandi o piccole<br />
a seconda della specie di fungo. Infine, se la lesione<br />
è a carico delle unghie, (foto al centro) esse<br />
sono sovvertite nella loro struttura: l’unghia può<br />
(Continua a pagina 4)
3<br />
NEWSLETTER<br />
Colecistectomia: tecnica innovativa al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><br />
Una nuova innovativa tecnica di<br />
colecistectomia per via laparoscopica<br />
con incisione unica è stata<br />
utilizzata con grande successo per<br />
la prima volta lo scorso aprile all’<strong>Ospedale</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
dall’equipe del Professor Federico<br />
Varoli, direttore dell’U.O. di Chirurgia<br />
Generale.<br />
L’avvento della chirurgia laparoscopica,<br />
che risale ai primi anni<br />
’90, ha provocato una delle più<br />
importanti “rivoluzioni” nel mondo<br />
della chirurgia,<br />
portando indubbi<br />
vantaggi ai<br />
pazienti.<br />
Di colpo, però,<br />
tutti i chirurghi<br />
più o meno giovani<br />
hanno dovuto<br />
fare i conti<br />
con la chirurgia<br />
mininvasiva e,<br />
per restare al<br />
passo con i<br />
tempi e le innovazioni, innanzitutto<br />
imparare e adattarsi a un nuovo<br />
modo di operare, che consiste<br />
nel guardare il campo operatorio<br />
su un monitor e guidare gli strumenti<br />
introdotti nell’addome o nel<br />
torace attraverso piccoli fori.<br />
L’intervento chirurgico che più<br />
degli altri ha subito in questi anni<br />
gli effetti della rivoluzione laparoscopica<br />
è la colecistectomia, eseguita<br />
per calcoli della colecisti<br />
(una patologia molto comune anche<br />
fra i giovani e specialmente<br />
tra le donne).<br />
Da un taglio verticale o obliquo di<br />
10-20 centimetri e 8-10 giorni di<br />
degenza previsti con la tecnica<br />
tradizionale, si è<br />
passati in breve<br />
a 4 piccoli fori e<br />
2-3 giorni di<br />
permanenza in<br />
ospedale.<br />
Il mondo chirurgico,<br />
però, non<br />
conosce tregua,<br />
e proprio ora<br />
che tutto sembrava<br />
tranquillo<br />
è arrivata una<br />
nuova tecnica chirurgica, la rivoluzionaria<br />
S.I.L.S. (Single Incision<br />
Laparoscopic Surgery).<br />
Si tratta di una tecnica che prevede<br />
un solo piccolo taglio di due<br />
A sinistra:<br />
lo schema<br />
dell’intervento;<br />
Sopra:<br />
una fase della<br />
colecistectomia<br />
eseguita<br />
dall’equipe<br />
del Prof. Varoli e,<br />
qui a destra,<br />
l’incisione<br />
al termine<br />
dell’intervento.<br />
centimetri all’altezza dell’ombelico<br />
attraverso il quale rimuovere la<br />
(Continua a pagina 4)<br />
La Medicina dei Trapianti: un gesto di grande civiltà e di altruismo<br />
Se da un lato nel 2009 si è registrato un aumento<br />
del numero di donatori e si è evidenziata una sopravvivenza<br />
a 5 anni superiore al 90% per i trapianti<br />
di rene e fegato e superiore al 70% per il trapianto<br />
di cuore; dall’altro va registrato l’aumento del<br />
numero delle persone in lista di attesa di trapianto.<br />
Queste due facce della medaglia hanno rappresentato<br />
il tema di fondo del corso “La Medicina dei Trapianti”<br />
organizzato anche quest’anno dal dott. Andrea<br />
Lesmo nella Sala Conferenze dell’<strong>Ospedale</strong>.<br />
Il trapianto di organi è tutt’oggi l’unica terapia per<br />
molte insufficienze d’organo e, come già evidenziato,<br />
a fronte di una crescita dei donatori è in aumento<br />
il numero delle patologie per le quali è indicato il<br />
trapianto e, di conseguenza, l’allungamento delle<br />
liste delle persone in attesa di ricevere un organo.<br />
In questo contesto, però, come è emerso durante i<br />
lavori, molto si può fare, iniziando da una <strong>maggio</strong>re<br />
formazione del personale sanitario, che nel promuovere<br />
la Medicina dei Trapianti svolge un ruolo da<br />
sempre fondamentale, in particolare nel nostro O-<br />
spedale, dove da un anno è operativa la Neurochirurgia<br />
e sono stati anche attivati due posti di Neurorianimazione<br />
che, in prospettiva, aprono nuovi oriz-<br />
zonti nel campo delle donazioni, finora limitato alle<br />
cornee e ai tessuti, ma dove l’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><br />
<strong>Borromeo</strong> ha avuto modo di distinguersi nonostante<br />
non sia presente un reparto di oculistica.<br />
A parlare sono i numeri in continua crescita: nel corso<br />
del 2008, infatti, sono stati eseguiti 46 espianti di<br />
cornee, che nel 2009 sono saliti a 56 e nei primi<br />
quattro mesi del <strong>2010</strong> ne sono già stati eseguiti 23.<br />
Al di là dei numeri assoluti è importante evidenziare<br />
che la richiesta di donazione raccoglie consensi in<br />
costante crescita, a dimostrazione che la sensibilità<br />
nei confronti di questo delicato tema è in aumento e<br />
viene sempre più vissuta come un gesto di grande<br />
civiltà e altruismo, attraverso il quale un evento<br />
drammatico può essere trasformato in una speranza<br />
di vita per un’altra persona.<br />
E’ questo il messaggio che<br />
viene trasmesso anche ai<br />
ragazzi delle scuole della<br />
zona che l’AIDO porta spesso<br />
a visitare il nostro Servizio<br />
di Emodialisi (come abbiamo<br />
riportato sulla scorsa<br />
Newsletter).
NEWSLETTER<br />
Iscrizioni Asilo Nido <strong>2010</strong>/2011<br />
Rimarranno aperti fino alle<br />
ore 12.00 del prossimo 8<br />
giugno i termini, scattati lo<br />
scorso 17 <strong>maggio</strong>, per la<br />
presentazione delle domande<br />
di iscrizione all’Asilo Ni-do<br />
aziendale per l’anno 2009-<br />
/<strong>2010</strong> dei bimbi del personale<br />
dipendente dell’<strong>Ospedale</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>.<br />
La domanda per l’iscrizione<br />
potrà essere ritirata direttamente<br />
all’Asilo Nido dal lunedì al venerdì negli orari<br />
9.00 - 12.00 e 14.00 - 15.30.<br />
Una volta compilate e completate con la documentazione<br />
che viene richiesta, le domande di iscrizione<br />
dovranno essere consegnate in busta chiusa, a mano,<br />
all’ufficio protocollo inderogabilmente entro le<br />
ore 12.00 di martedì 8 giugno.<br />
<br />
(Continua da pagina 2) Dermatofitosi: al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> ...<br />
essere decisamente ispessita, oppure si assottiglia,<br />
si scolla dai piani profondi e, opaca, può cadere.<br />
Questa patologia non è certo accompagnata da una<br />
prognosi letale: ma le estese e gravi alterazioni delle<br />
unghie, le aree di alopecia al cuoio capelluto, le<br />
fissurazioni interdigitali e le lesioni cutanee di varia<br />
estensione e di diversa gravità, richiedono in tutti i<br />
casi terapie che devono essere proseguite anche<br />
fino a sei mesi. Ciò che la caratterizza è, inoltre, l’estrema<br />
contagiosità: non raramente si osservano<br />
piccole epidemie, a scuola o in famiglia, per la presenza<br />
di un gattino, per l’uso promiscuo di calzature<br />
e indumenti, o per la contaminazione di cuscini, divani<br />
o della moquette. Solo la coltura consente di<br />
pervenire a una diagnosi corretta, escludendo la<br />
presenza di altre cause infettive (altri miceti filamentosi<br />
jalini come Scopulariopsis o Fusarium spp.<br />
o dematiacei come Nattrassia mangiferae). I lieviti,<br />
di origine endogena, possono pure causare micosi<br />
superficiali come la pityriasis versicolor (Malassezia<br />
furfur) oppure forme di intertrigine (Candida spp.).<br />
All’UOC di Microbiologia e Virologia diretta dal dott.<br />
Claudio Farina viene svolta anche l’attività ambulatoriale<br />
di prelievo, con un afflusso di circa 350 persone<br />
l’anno, per un’attività delicata e ancora assolutamente<br />
‘artigianale’. I report d’attività del nostro<br />
Centro evidenziano la prevalenza di T. rubrum e di<br />
T. mentagrophytes, ma non infrequenti sono i casi<br />
di Epidermophyton floccosum e di M. canis.<br />
Più rari sono i casi di T. violaceum e di altre specie<br />
di funghi (Paecilomyces, Scopulariopsis, Alternaria)<br />
per i quali l’accertamento diagnostico è meno agevole<br />
e l’approccio terapeutico è assai diverso. <br />
A.O. <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
Via Pio II, 3 - 20153 MILANO<br />
Capo Redattore: Giovanni Ruggeri<br />
Segreteria di Redazione: Laura Zettera<br />
tel. 02/4022.2175 - ufficiostampa@sancarlo.mi.it<br />
http://www.sancarlo.mi.it<br />
(Continua da pagina 2) Malnutrizione e Obesità …<br />
nutrizionale e l'eventuale messa in atto di interventi<br />
correttivi, non rientra nella cultura di buona parte<br />
degli operatori sanitari.<br />
Obesità e Malnutrizione, i due aspetti di uno stato di<br />
cattiva o non adeguata nutrizione per eccesso o per<br />
difetto, sono condizioni che si associano a una aumentata<br />
incidenza di complicanze, un incremento<br />
della mortalità, un peggioramento della qualità di<br />
vita e dei costi sanitari. E' quindi di interesse comune,<br />
e non solo delle Istituzioni <strong>San</strong>itarie, contrastare<br />
tali fenomeni, aumentando la sensibilità degli operatori<br />
del settore sia al “problema obesità sovrappeso”,<br />
sia al “problema malnutrizione”.<br />
Tra le diverse iniziative, una formazione del personale<br />
sanitario finalizzata al miglioramento delle conoscenze<br />
e della capacità di gestione appropriata ed<br />
efficace, ha un ruolo prioritario.<br />
Con questo obiettivo l’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>,<br />
in collaborazione con la Società Italiana di Nutrizione<br />
Umana (SINU), ha organizzato il Corso<br />
“Malnutrizione e Obesità – Le priorità per la salute<br />
pubblica”, in programma il prossimo 22 giugno, che<br />
vedrà la partecipazione di molti esperti in materia.<br />
Il Corso è aperto a tutti e affronterà queste tematiche<br />
sia negli aspetti preventivi, sia terapeutici, anche<br />
proponendo esperienze personali e modelli di<br />
gestione integrata multi-professionale.<br />
<br />
(Continua da pagina 3) Colecistectomia: tecnica ...<br />
colecisti con i calcoli senza che sul corpo rimangano<br />
segni del delicato intervento chirurgico.<br />
La tecnica di chirurgia laparoscopica con incisione<br />
unica per via ombelicale, sebbene più complicata e<br />
difficile dal punto di vista tecnico, rappresenta sicuramente<br />
un’ottima soluzione per il trattamento dei<br />
calcoli della colecisti.<br />
Proprio questa nuova tecnica, sperimentata con successo<br />
lo scorso aprile, all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />
è utilizzata dall’equipe di chirurgia generale<br />
guidata dal Prof. Federico Varoli con indubbi vantaggi<br />
da parte dei pazienti.<br />
Infatti, rispetto alle tecniche in uso nel passato la<br />
S.I.L.S. presenta differenze sensibili in termini di<br />
minor dolore, una più rapida ripresa della vita quotidiana<br />
e, soprattutto, migliori risultati estetici: un<br />
solo piccolo taglio a fronte di quattro cicatrici.<br />
Dal minuscolo foro in zona ombelicale si introducono<br />
tre cannule di 5 millimetri di diametro. Attraverso<br />
una delle cannule viene introdotta l’ottica che consente<br />
di seguire le fasi dell’intervento sul monitor<br />
mentre le altre due sono utilizzate per inserire gli<br />
strumenti laparoscopici articolati che permettono di<br />
eseguire in sicurezza l’intervento.<br />
Grazie al continuo aggiornamento svolto dal personale<br />
dell’U.O. di Chirurgia Generale diretta dal Prof.<br />
Federico Varoli attraverso corsi presso i più importanti<br />
centri di riferimento, la colecistectomia SILS<br />
rappresenta da oggi una realtà nell’ottica di rilancio<br />
ed eccellenza del nostro <strong>Ospedale</strong> intrapresa da<br />
questa Amministrazione.<br />
<br />
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