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Anno 3, n. 10 - novembre 2010 - Ospedale San Carlo Borromeo

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<strong>Anno</strong> 3 n. <strong>10</strong> - Novembre 20<strong>10</strong><br />

NEWSLETTER<br />

Con l’arrivo del Primario di Neurologia<br />

sono 11 i Reparti con un nuovo Direttore<br />

Con l’insediamento del dott. Fabio<br />

Frediani alla direzione del Reparto<br />

di Neurologia dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> (nella foto con i<br />

Direttori e tutto lo staff), si è ulteriormente<br />

allungato l’elenco dei<br />

Primari che negli ultimi 3 anni sono<br />

approdati nel nostro <strong>Ospedale</strong>.<br />

La scelta del dott. Frediani di lasciare<br />

il “privato” per riapprodare<br />

nel “pubblico” (il dott.<br />

Frediani si è infatti<br />

professionalmente<br />

formato all’Istituto<br />

Besta) è la chiara dimostrazione<br />

che l’<strong>Ospedale</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><br />

<strong>Borromeo</strong> è tornato<br />

ad essere una struttura<br />

ambita, perché in<br />

grado di valorizzare le<br />

capacità e la professionalità<br />

di chi vi opera,<br />

a vantaggio dei pazienti che<br />

possono ricevere prestazioni sanitarie<br />

di assoluta qualità ed eccellenza.<br />

L’arrivo del dott. Frediani rappresenta<br />

l’occasione per ricordare i<br />

numerosi altri Direttori di Unità<br />

Operativa che negli ultimi tre anni<br />

sono giunti all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><br />

<strong>Borromeo</strong>, con l’obiettivo di contribuire<br />

al progetto di rilancio dell’<strong>Ospedale</strong><br />

che il Direttore Generale<br />

dott. Antonio Mobilia aveva<br />

delineato già pochi giorni dopo<br />

l’insediamento.<br />

Iniziamo con il citare il dott. Marcello<br />

Egidi, arrivato dall’<strong>Ospedale</strong><br />

Maggiore Policlinico di Milano, con<br />

il compito di dare vita alla Neurochirurgia<br />

dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>,<br />

un pilastro fondamentale nella<br />

trasformazione dell’<strong>Ospedale</strong> in<br />

un centro di riferimento per il Politrauma<br />

di Milano. In due anni il<br />

dott. Egidi ha portato la neurochirurgia<br />

a un livello di eccellenza<br />

per l’interventistica sia midollare,<br />

sia cranica, con la ciliegina sulla<br />

torta rappresentata dal trattamento<br />

della malattia di Parkinson<br />

attraverso la stimolazione cerebrale<br />

profonda. Il dott. Egidi non<br />

potrà quindi che essere un preciso<br />

punto di riferimento per il dott.<br />

Frediani.<br />

A supporto della Neurochirurgia è<br />

stata subito dopo costituita l’UOC<br />

di Anestesia e Neuro rianimazione<br />

alla cui guida, proveniente<br />

sempre dal Policlinico di Milano,<br />

è stato chiamato il dott.<br />

Lorenzo Lubatti, che ha anche<br />

contribuito a strutturare il Centro<br />

di Terapia del Dolore e, in<br />

tale contesto, a rendere operativa<br />

24 ore su 24 per tutti i<br />

sette giorni della settimana la<br />

parto analgesia.<br />

Anche alla guida delle due aree<br />

della Chirurgia generale sono<br />

approdati, in tempi diversi, due<br />

nuovi direttori: il primo ad arrivare,<br />

proveniente dalla <strong>San</strong> Giuseppe,<br />

è stato il prof. Federico Varoli.<br />

Dell’impulso all’area chirurgica<br />

fornito dal prof. Varoli abbiamo<br />

più volte scritto su queste pagine.<br />

Da qualche mese, per dirigere la<br />

nuova UOC di Chirurgia Generale<br />

(Continua a pagina 4)<br />

PEDIATRIA: Il Giornalino, la Festa di Natale e il Calendario 2011<br />

Con l’arrivo della nuova insegnante, per tutti la “maestra Alessandra”,<br />

i piccoli degenti del Reparto di Pediatria diretto dal<br />

dott. Alberto Podestà hanno iniziato a cimentarsi in una serie di<br />

attività che hanno portato alla realizzazione del giornale “Il <strong>San</strong><br />

<strong>Carlo</strong> dei Piccoli”. E’ un bimestrale che raccoglie tutte le notizie,<br />

le letterine, le impressioni, ma anche barzellette e ricette<br />

proposte dai nostri piccoli ospiti. Il secondo numero (nella foto<br />

a sinistra) è dedicato al Natale ed è accompagnato dal calendario<br />

(a destra) illustrato con disegni realizzati dai ragazzi ricoverati.<br />

Per tutti i nostri piccoli e le loro famiglie, accogliendo la<br />

proposta dell’Inter Club ospedaliero, domenica 12 dicembre dalle ore 15.00 alle<br />

16.30 è in programma nella Sala Conferenze una festa con tante sorprese e un<br />

concerto del gruppo “Settima Maggiore” diretto da Nicoletta La Motta.


NEWSLETTER<br />

2<br />

Le nanofibre al servizio dei pazienti dializzati<br />

Una protesi realizzata con un innovativo<br />

materiale composto da<br />

nanofibre è stata impiantata a un<br />

paziente, per la prima volta in<br />

Italia, dal Team dell’Accesso Vascolare<br />

del nostro <strong>Ospedale</strong>.<br />

L’intervento si è reso necessario<br />

per realizzare un accesso vascolare<br />

alternativo alla fistola arterovenosa<br />

ormai compromessa da<br />

anni di dialisi. Attraverso l’inserimento<br />

della innovativa protesi<br />

(foto a sinistra) è<br />

stato possibile ripristinare<br />

il flusso e-<br />

matico indispensabile<br />

per collegare il<br />

paziente al rene<br />

artificiale.<br />

L’impianto è riuscito perfettamente<br />

e l’innovativo materiale con cui<br />

è realizzata la protesi ha immediatamente<br />

mostrato i vantaggi<br />

che le nanofibre sono in grado di<br />

assicurare ai pazienti, quale ad<br />

esempio un tempo di emostasi<br />

che scende ad appena 3 minuti,<br />

contro i dieci che in media richiedono<br />

le altre protesi. Questo è<br />

possibile perché l’ago, di fatto,<br />

entra nella protesi passando attraverso<br />

la rete di nanofibre<br />

che, come si<br />

vede nell’immagine al<br />

microscopio, sono di<br />

dimensioni infinitesimali<br />

rispetto al capello<br />

che vi è stato adagiato<br />

sopra.<br />

Una rapida emostasi<br />

consente al paziente di vedere<br />

ridotto sensibilmente il tempo di<br />

stacco dal rene artificiale e, soprattutto,<br />

annullare i fastidiosi<br />

sanguinamenti che al momento<br />

del distacco possono verificarsi<br />

dagli accessi degli aghi di aspirazione<br />

e restituzione del sangue.<br />

La possibilità di utilizzare questa<br />

innovativa protesi è strettamente<br />

legata alla presenza del dott.<br />

Maurizio Gallieni, Direttore dell’Unità<br />

Operativa di Nefrologia e Dialisi<br />

del nostro <strong>Ospedale</strong>, nell’Executive<br />

board della Vascular Access<br />

Society, all’interno della quale non<br />

solo ha il ruolo di<br />

coordinatore editoriale<br />

della rivista<br />

“The Journal of<br />

Vascular Access”,<br />

ma da maggio 20-<br />

11 ricoprirà la carica<br />

di President<br />

Elect della VAS,<br />

una tappa fondamentale per giungere<br />

alla carica di Presidente, che<br />

andrà a ricoprire nel 2013.<br />

Grazie a questa esperienza, l’<strong>Ospedale</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> è di<br />

fatto il centro di riferimento in<br />

Italia per l’applicazione in pazienti<br />

dializzati di queste protesi realizzate<br />

attraverso la “electrospun<br />

(Continua a pagina 4)<br />

Progetti Innovativi: riconoscimenti e risultati a un anno dal via<br />

A distanza di un anno dall’avvio dei cinque Progetti<br />

innovativi attivati dal Dipartimento di Salute Mentale<br />

dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> (dalle Unità Operative<br />

di Psichiatria e Psicologia) - tre relativi ad alcuni<br />

aspetti della depressione, uno su impulsività,<br />

instabilità e problemi relazionali e il quinto sui disturbi<br />

del comportamento<br />

alimentare -, il primo riscontro<br />

raccolto dopo dodici<br />

mesi di lavoro, che accomuna<br />

tutti e cinque i progetti,<br />

è che l’arruolamento<br />

dei pazienti è andato ben<br />

oltre le previsioni, a<br />

ulteriore dimostrazione<br />

di quanto i<br />

temi trattati siano<br />

di grande attualità e<br />

impatto sul bacino<br />

di utenza dell’<strong>Ospedale</strong><br />

e quanto, quindi,<br />

possano rispondere<br />

a bisogni psicologici di chi si rivolge alla nostra<br />

Azienda Ospedaliera.<br />

A rafforzare tale importanza sono arrivati anche<br />

due graditissimi riconoscimenti nell’ambito di due<br />

prestigiosi congressi che si sono svolti lo scorso mese<br />

di ottobre.<br />

Al Convegno Nazionale Giovani Psichiatri, svoltosi a<br />

Riccione, il poster “Trattamento della depressione in<br />

gravidanza e nel post partum: un progetto innovativo”<br />

è stato scelto tra i 15 migliori lavori presentati.<br />

Su questo tema il DSM si è impegnato soprattutto<br />

sul fronte della formazione nei confronti di quanti<br />

sono a più stretto contatto con le donne in gravidanza<br />

e subito dopo il parto, quali le<br />

Ostetriche, i Ginecologi, i Pediatri, i<br />

Medici di Famiglia e i Pediatri di Libera<br />

Scelta. Nel 2011, inoltre, il nostro<br />

DSM sarà a fianco proprio dei<br />

Pediatri di Libera Scelta dell’ASL Milano<br />

1 che hanno aderito ad un progetto<br />

finalizzato al riconoscimento<br />

della depressione post partum.<br />

Il secondo gradito riconoscimento a<br />

un lavoro collegato a questi progetti<br />

innovativi è venuto dal Congresso<br />

Nazionale sulla Medicina di Genere,<br />

svoltosi a Padova, durante il quale è<br />

stato conferito il Premio Best Poster<br />

al lavoro “Differenze di genere nel<br />

disturbo depressivo: possibile configurazione<br />

del profilo tipico femminile”,<br />

che aveva come obiettivo di verificare<br />

in un campione di donne depresse l’ipotesi<br />

secondo cui la depressione assume caratteristiche<br />

psicopatologiche particolari nel genere femminile,<br />

(Continua a pagina 4)


3<br />

NEWSLETTER<br />

La coronaro TC a supporto dell’Emodinamica<br />

L’acquisizione da parte del nostro<br />

<strong>Ospedale</strong> della innovativa TAC a<br />

64/128 strati apre le porte a nuove<br />

possibilità diagnostiche anche<br />

in ambito cardiologico, aggiungendo<br />

così un prezioso supporto<br />

all’attività invasiva svolta dal Laboratorio<br />

di Emodinamica guidato<br />

dal dott. Marco Caprari, che oggi<br />

effettua circa 800 esami diagnostici<br />

e 350 angioplastiche<br />

l’anno.<br />

La coronaro TC<br />

rappresenta, infatti,<br />

uno dei<br />

metodi di indagine<br />

di più recente<br />

applicazione in<br />

campo cardiologico,<br />

e si espleta<br />

fondamentalmente<br />

attraverso due modalità:<br />

- la prima, di minore importanza,<br />

non prevede l‘utilizzo di mezzo di<br />

contrasto e si utilizza esclusivamente<br />

per la rilevazione di Ca coronarico<br />

(“Calcium score“);<br />

- la seconda è invece mirata alla<br />

visualizzazione di tipo angiografico<br />

dell’albero coronarico ed è<br />

quella che si è affermata (con utilizzo<br />

di mezzo di contrasto e.v.)<br />

nella pratica clinica.<br />

Lo sviluppo, negli ultimi <strong>10</strong> anni,<br />

di apparecchiature “multi detector”<br />

dotate di elevato potere di<br />

risoluzione spaziale e temporale,<br />

ha permesso di migliorare sensibilità<br />

e specificità della metodica,<br />

riducendo anche il tempo di esposizione<br />

alle radiazioni.<br />

Approfonditi Studi<br />

Osservazionali o di<br />

Equivalenza, da un<br />

lato hanno consentito<br />

di definire la<br />

reale capacità diagnostica<br />

della metodica<br />

e, dall’altro,<br />

di affinarne le indicazioni<br />

cliniche, in<br />

modo da utilizzarla<br />

in pazienti accuratamente selezionati<br />

attraverso una valutazione<br />

clinica preliminare.<br />

Si vuole così evitare un ricorso<br />

improprio della coronaro TC che,<br />

seppur in modo contenuto, si avvale<br />

di radiazioni, di mezzo di<br />

contrasto (60 – <strong>10</strong>0 ml) e la cui<br />

esecuzione richiede frequentemente<br />

di essere preceduta e accompagnata<br />

da trattamento farmacologico<br />

(beta bloccante) del<br />

paziente per conseguire frequenze<br />

cardiache idonee.<br />

Adeguatamente utilizzata questa<br />

procedura riveste pertanto un<br />

ruolo complementare rispetto alla<br />

tradizionale coronarografia.<br />

Le indicazioni riconosciute in Ambiente<br />

Scientifico (ACC 2009, ESC<br />

2008) prevedono l’utilizzo di coronaro<br />

TC in caso di:<br />

- dolore toracico in Soggetti con<br />

profilo di rischio medio-basso, con<br />

ecg non dirimente o incapaci di<br />

eseguire test da sforzo;<br />

- dolore toracico in presenza di<br />

test provocativi ambigui o non<br />

interpretabili;<br />

- dolore toracico acuto con probabilità<br />

di coronaropatia pre-test<br />

intermedia e negatività di ecg e<br />

marcatori di necrosi.<br />

Gli Studi e le Meta Analisi hanno<br />

di massima mostrato alti valori<br />

predittivi negativi della coronaro<br />

TC. E’ pertanto una procedura,<br />

diversamente dalla coronarografia,<br />

che si esegue per “escludere”<br />

la coronaropatia.<br />

(Continua a pagina 4)<br />

Diabete gestazionale: sinergie per diagnosi e cura nelle donne straniere<br />

In appena due anni è di fatto più che quadruplicato<br />

il numero delle donne in gravidanza che vengono<br />

seguite all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>, nell’Ambulatorio<br />

di Diabetologia guidato dal dott. Giulio Mariani:<br />

dalle 30 visite effettuate in tutto il 2008, si è<br />

passati alle 40 del 2009, per arrivare alle <strong>10</strong>/12<br />

donne che sono state viste ogni mese in questo anno.<br />

Un dato che a fine 20<strong>10</strong> si attesterà su poco<br />

meno di 150 donne, vale a dire il <strong>10</strong>% delle donne<br />

che partoriscono presso il nostro <strong>Ospedale</strong>.<br />

Si tratta, pertanto, di un problema che va assumendo<br />

proporzioni preoccupanti, in particolare tra la popolazione<br />

femminile immigrata: oltre il 60% delle<br />

donne affette da diabete gestazionale provengono,<br />

infatti, da Paesi extraeuropei.<br />

Il fenomeno ha una spiegazione soprattutto nel<br />

cambiamento delle abitudini alimentari e comportamentali<br />

delle persone immigrate<br />

che, ritrovandosi in un contesto<br />

di maggiore benessere e con<br />

una offerta di alimenti pressoché<br />

illimitata, si nutrono in modo<br />

chiaramente superiore rispetto<br />

ai paesi di origine, ma il<br />

più delle volte assumendo alimenti di scarsa qualità,<br />

ricchi di grassi e zuccheri.<br />

Queste cattive abitudini alimentari, spesso accompagnate<br />

da una scarsa attività motoria, finiscono<br />

per favorire l’insorgenza di malattie degenerative<br />

quali il diabete, l’obesità e l’ipertensione.<br />

Una situazione che ha serie ripercussioni nelle donne<br />

che decidono di diventare mamme, perché la<br />

presenza di diabete non curato può portare ad aborti<br />

spontanei nel primo trimestre o a malformazioni<br />

del feto. Nella popolazione femminile extracomunitaria<br />

questa circostanza è nella maggioranza dei casi<br />

aggravata dall’impossibilità del medico di sapere se<br />

il diabete era preesistente o è insorto in gravidanza.<br />

Per arginare questo fenomeno, all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> è iniziata una stretta collaborazione<br />

tra l’Ambulatorio di Diabetologia e il Centro di Ascolto<br />

Donne Immigrate che afferisce al<br />

Dipartimento Materno Infantile diretto<br />

dal dott. Mauro Buscaglia, da sempre<br />

attento a queste problematiche.<br />

Una collaborazione che ha trovato un<br />

ulteriore impulso dal cambiamento dei<br />

(Continua a pagina 4)


NEWSLETTER<br />

(Continua da pagina 1) Con l’arrivo del Primario di …<br />

(Continua da pagina 2) Progetti Innovativi ...<br />

4<br />

e Politrauma è stato chiamato il dott. Marco Stella,<br />

che per fornire il proprio contributo al rilancio del<br />

nostro <strong>Ospedale</strong> ha lasciato una prestigiosa struttura<br />

privata come il <strong>San</strong> Raffaele.<br />

Proviene, invece, dall’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> Paolo il dott.<br />

Maurizio Cariati, chiamato a dirigere l’UOC di Radiologia<br />

che da qualche mese è al centro di un intervento<br />

di rinnovamento che sarà completato dall’arrivo<br />

di attrezzature radiologiche di ultimissima generazione<br />

per una diagnostica di assoluta qualità non<br />

solo a livello milanese, ma nazionale.<br />

Il cambio di Direttore ha toccato anche tre aree del<br />

Dipartimento Medico: del dott. <strong>Carlo</strong> Ausenda, proveniente<br />

dall’AO Salvini di Garbagnate per dirigere<br />

l’UOC di Recupero Funzionale abbiamo ampiamente<br />

scritto in occasione dell’apertura del nuovo Reparto<br />

di Riabilitazione cardio polmonare.<br />

Invece, è oggetto di un articolo in questa stessa<br />

Newsletter l’eccellenza che ha immediatamente contraddistinto<br />

l’attività dell’UOC di Nefrologia e Dialisi<br />

sotto la direzione del dott. Maurizio Gallieni, arrivato<br />

quest’anno dal <strong>San</strong> Paolo. Mentre non mancherà a<br />

breve l’occasione per parlare del dott. Mauro Moroni,<br />

che ha lasciato l’<strong>Ospedale</strong> Niguarda per la direzione<br />

del nostro Dipartimento Oncologico.<br />

Tra i Direttori di cui abbiamo già riportato le iniziative<br />

attivate in <strong>Ospedale</strong> rientra anche il dott. Giuseppe<br />

Biffi, giunto dall’<strong>Ospedale</strong> di Treviglio alla direzione<br />

del nostro Dipartimento di Salute Mentale.<br />

Infine, ma certamente non ultimo per importanza,<br />

abbiamo lasciato il dott. Renato Daccò, arrivato dalla<br />

<strong>San</strong> Giuseppe a dirigere il nostro Pronto Soccorso<br />

che, con oltre 80 mila accessi l’anno, è tra i più<br />

grandi di Milano e, per il nostro <strong>Ospedale</strong>, rappresenta<br />

chiaramente il fulcro per caratterizzare il <strong>San</strong><br />

<strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> come Centro di Riferimento per il<br />

Politrauma dell’area ovest di Milano.<br />

<br />

(Continua da pagina 2) Le nanofibre al servizio dei ...<br />

nanofiber technology”. Questo è il risultato della presenza<br />

di un Team dell’Accesso Vascolare costituito da<br />

nefrologi, dal chirurgo vascolare dott. Claudio Mariani<br />

e dai suoi collaboratori, dal chirurgo endo-vascolare<br />

dott. Pietro Mingazzini, dai radiologi dell’equipe del<br />

dott. Maurizio Cariati e dagli infermieri che sono gli<br />

utilizzatori e controllori degli accessi vascolari.<br />

A questo Team spetta naturalmente il delicato compito<br />

di valutare accuratamente il paziente candidato<br />

all’impianto della innovativa protesi, non solo quale<br />

alternativa all’accesso artero-venoso naturale quando<br />

questo risulta compromesso, ma soprattutto<br />

quando questo intervento può evitare il ricorso al<br />

catetere venoso e alle problematiche che accompagnano<br />

questa tecnica.<br />

<br />

A.O. <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />

Via Pio II, 3 - 20153 MILANO<br />

Capo Redattore: Giovanni Ruggeri<br />

Segreteria di Redazione: Laura Zettera<br />

tel. 02/4022.2175 - ufficiostampa@sancarlo.mi.it<br />

http://www.sancarlo.mi.it<br />

tali da suggerire una revisione dell’approccio diagnostico,<br />

in senso dimensionale ma, soprattutto,<br />

una revisione delle modalità di intervento affinché<br />

siano più mirate alle peculiarità di genere.<br />

I cinque progetti innovativi rappresentano comunque<br />

solo una parte dell’attività che svolge quotidianamente<br />

il DSM nei confronti dei pazienti, i quali<br />

rispondono in modo a volte decisamente sorprendente.<br />

Ne sono un esempio tangibile i disegni prodotti<br />

dai pazienti nell’ambito dei progetti riabilitativi<br />

e che sono stati utilizzati per l’illustrazione del Calendario<br />

2011 realizzato dal Dipartimento di Salute<br />

Mentale, guidato dal dott. Giuseppe Biffi.<br />

Lo stesso discorso vale per i tanti oggetti che sempre<br />

i frequentatori dei Centri Territoriali hanno realizzato<br />

nei laboratori di ceramica, disegno, fotografia<br />

e arte terapia. Questi oggetti saranno il fulcro della<br />

piccola mostra/mercato che, in occasione del Natale,<br />

il DSM sta organizzando in collaborazione con l’Associazione<br />

“Fare Insieme” e che verrà allestita nell’atrio<br />

dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> nelle giornate<br />

di mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre. <br />

(Continua da pagina 3) La coronaro TC a supporto ...<br />

La disponibilità all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />

della nuova TAC 64/128 strati e un suo utilizzo in<br />

ambito cardiologico, mirato alle indicazioni sopra<br />

evidenziate, da un lato consentirà di assicurare ai<br />

pazienti le prestazioni diagnostiche tecnologicamente<br />

innovative più adeguate rispetto alla propria patologia;<br />

dall’altro, di essere un prezioso supporto al<br />

Laboratorio di Emodinamica che continuerà ad assicurare<br />

ai pazienti che effettivamente ne necessitano<br />

metodi di indagine di livello superiore, come la coronarografia,<br />

e le possibilità di trattamento contemporaneo<br />

di rivascolarizzazione meccanica coronarica<br />

mediante angioplastica con inserimento di stent. <br />

(Continua da pagina 3) Diabete gestazionale: sinergie ...<br />

criteri diagnostici del diabete gestazionale (in particolare:<br />

una glicemia uguale o superiore a 92 a digiuno<br />

e l’obbligo di eseguire a tutte le gravide una<br />

curva da carico orale con 75 gr. di glucosio), ma che<br />

si è posta l’obiettivo di risolvere anche due ulteriori<br />

e importanti problematiche, conoscere le condizioni<br />

di salute della donna prima del concepimento e superare<br />

gli inevitabili problemi di comunicazione per<br />

fornire informazioni di educazione sanitaria e comportamentale.<br />

Grazie alla collaborazione tra Ambulatorio Diabetologico,<br />

Centro di Ascolto e Ostetricia si è così potuto<br />

pianificare un intervento che per le donne che si rivolgono<br />

al nostro Centro prevede l’effettuazione di<br />

un controllo metabolico anche pre concepimento e,<br />

grazie alla presenza delle mediatrici culturali, un’azione<br />

informativa sia diretta che attraverso la predisposizione<br />

di opuscoli informativi nelle lingue di origine.<br />

Il tutto completato da un follow-up post gravidanza<br />

a tre mesi dal parto.

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