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storie cani, gatti ... a proposito di cucina ... - Ospedale San Carlo ...

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Ins erire qui il mess aggio. Non s uper are l e due o tre frasi.<br />

Bambini<br />

al centro<br />

del nostro agire<br />

<strong>storie</strong><br />

Scopriamo il mondo<br />

Anno 2, numero 2 - marzo/aprile 2011<br />

<strong>cani</strong>,<br />

<strong>gatti</strong> ...<br />

a <strong>proposito</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>cucina</strong> ...<br />

Il giornalino bimestrale a cura dei bambini della<br />

Pe<strong>di</strong>atria dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> Borromeo<br />

<strong>di</strong> Milano.<br />

1


Cari lettori,<br />

dal mese <strong>di</strong> febbraio è iniziato lo stage formativo con gli<br />

studenti dell’Istituto <strong>Carlo</strong> Tenca <strong>di</strong> Milano. Sono venute<br />

tre classi intere a intervistare i bravissimi Clown del reparto<br />

e con loro hanno potuto partecipare alle attività, rendendosi<br />

conto un poco della grande importanza dell’intervento con i<br />

pazienti, e non solo!<br />

A marzo è stato il turno <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> studenti , sempre<br />

del Tenca, che sono venuti a fare un tirocinio, così hanno<br />

lavorato a <strong>di</strong>retto contatto con i bambini! Hanno organizzato<br />

varie attività e prodotto allegri cartelloni! Il lavoro con i<br />

Vigili è davvero super! Il 26 marzo ci sono state le riprese in<br />

reparto per il concorso “Ciak si guida” ed è in preparazione<br />

una giornata, il 7 maggio, nel parco dell’<strong>Ospedale</strong> con<br />

l’Unità Cinofila, i Cavallerizzi e il Gruppo Istruttori dei Vigili<br />

in Corsia !<br />

Grazie per la collaborazione!<br />

Ed ora buona lettura a tutti!<br />

Alessandra<br />

La parola al dr. <strong>San</strong>germani<br />

Non solo le me<strong>di</strong>cine fanno guarire. Ci sono altri buoni rime<strong>di</strong>.<br />

In ospedale non solo i dottori e le infermiere con le<br />

me<strong>di</strong>cine ti fanno stare meglio. Tante volte sono stato aiutato<br />

e curato dai bambini che ho visitato. Vi voglio raccontare<br />

una cosa che mi è capitata tanti anni fa. Un giorno<br />

stavo facendo le visite in pronto soccorso, era la metà <strong>di</strong> una<br />

giornata veramente faticosa, non ce la facevo più e avevo un<br />

gran mal <strong>di</strong> testa. Ecco che l’infermiera fa entrare nella sala<br />

visita un bambino, avrà avuto 8 – 10 anni. Era in braccio al<br />

papà, aveva una faccia spaventata, 2 non parlava,


gli occhi pieni <strong>di</strong> lacrime che non riuscivano neanche a<br />

scendere. Abbracciava forte il suo papà. Chiedo il perché della<br />

visita. Il papà mi <strong>di</strong>ce: “stavamo mangiando un pesce e Matteo<br />

- così si chiamava il bambino - mi ha detto che qualcosa<br />

gli si era fermato in gola”. Chiedo a Matteo <strong>di</strong> aprire la bocca<br />

e lui bravissimo ha aperto la bocca grande come un forno.<br />

Ho capito che voleva proprio essere aiutato. Con la pila ho<br />

guardato e come mi aspettavo, ho visto che una lisca <strong>di</strong> pesce<br />

si era conficcata nella tonsilla. “Matteo stai tranquillo, ora<br />

te la tolgo e non sentirai nulla”, ho detto a Matteo. Lui teneva<br />

sempre la bocca aperta come un forno e io con una pinzetta<br />

fatta apposta ho preso la lisca e l’ho tirata fuori. Matteo si<br />

è staccato dalle braccia del papà, mi è venuto in braccio, mi<br />

ha guardato negli occhi e mi ha dato un bacio. Mi è passato<br />

il mal <strong>di</strong> testa e le ore che mancavano per finire la giornata<br />

<strong>di</strong> lavoro sono volate. E si! Ci sono tante cose che riescono a<br />

farti stare meglio, per esempio, uno sguardo amichevole, un<br />

sorriso, una carezza o un bacio. Fanno stare meglio e aiutano<br />

a guarire. Aiutare gli altri e farsi aiutare.<br />

dr. Roberto <strong>San</strong>germani<br />

RINGRAZIAMENTI<br />

Ciao sono Alessia, ho 10 anni e vengo da Treviso. Ero a Milano<br />

dai miei cugini e mi sono sentita male. Sono arrivata<br />

al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> e per la prima volta ho trovato dei Dottori che<br />

mi hanno ascoltata e hanno fatto <strong>di</strong> tutto per capire che cosa<br />

avevo. Alla fine sono felice, perché hanno scoperto che cos’ho!!<br />

Questo ospedale mi piace tanto, perché sono tutti <strong>di</strong>sponibili,<br />

dolci e molto “coccoli”. Grazie per avermi curato!<br />

3<br />

Alessia G. (10 anni)


• Lettere da ...<br />

• Le <strong>storie</strong> <strong>di</strong> ...<br />

• Un angolo <strong>di</strong> poesia<br />

• Scopriamo il mondo: cina<br />

SOMMARIO<br />

• Concorsi ...<br />

• Evviva le rime!<br />

• A <strong>proposito</strong> <strong>di</strong> <strong>cucina</strong> ...<br />

• Abio news!<br />

• Vi racconto …<br />

• Cani, <strong>gatti</strong> e c.<br />

• La parola a ...<br />

• Giochi: ora tocca a te<br />

4


La mia esperienza<br />

Me lo ricordo ancora quel giorno.<br />

Era il 30 <strong>di</strong>cembre 2010, quando un Dottore del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> Borromeo <strong>di</strong> Milano mi<br />

<strong>di</strong>sse che dovevo essere operata.<br />

Shock. Panico. Sinceramente non me l’aspettavo.<br />

Ho incominciato a piangere. In silenzio.<br />

Mi coprivo gli occhi con un fazzoletto, perché non mi piace che la gente mi veda<br />

in questo stato.<br />

Non dovrei vergognarmi <strong>di</strong> piangere, lo so; dopo tutto sono un essere umano, non<br />

un robot.<br />

La settimana seguente trascorse lentamente.<br />

Non c’era un giorno in cui non pensassi all’intervento.<br />

Le mie amiche più care le ho avvertite subito.<br />

Sono contenta <strong>di</strong> avere degli amici veri. Ti stanno vicino, ti regalano un sorriso,<br />

scacciano i brutti pensieri.<br />

E’ nei momenti <strong>di</strong>fficili in cui si capisce se le persone che hai accanto sono veri<br />

amici oppure no.<br />

Ora sono qui ad aspettare il mio turno per entrare in sala operatoria.<br />

Ho paura, ma sono sicura che dopo questo starò meglio.<br />

Ringrazio questo ospedale, nel quale ho conosciuto me<strong>di</strong>ci vali<strong>di</strong> e <strong>di</strong>sponibili.<br />

Viviana B. (15 anni)<br />

Divertiti<br />

e colora i personaggi<br />

<strong>di</strong> questo giornalino<br />

LETTERE da ...<br />

5


LE STORIE <strong>di</strong> ...<br />

La fata Marsiglia e il Gufo<br />

C’era una volta, in un tempo lontano, una fata <strong>di</strong> nome Marsiglia, che viveva su un<br />

albero molto grande.<br />

Questo albero<br />

si trovava a Menaggio,<br />

un paesino del<br />

lago <strong>di</strong> Como.<br />

Una notte Marsiglia<br />

sentì la voce <strong>di</strong> un<br />

gufo che continuava<br />

a cantare:” Gu,<br />

gu, ha, ha, ma e<br />

ma!!”<br />

Sentendo questo<br />

strano e continuo<br />

canto la fata scese<br />

dall’albero e volò<br />

fino ad arrivare al<br />

luogo dov’era il gufo.<br />

Quando arrivò vide<br />

il gufo appollaiato a<br />

un ramo, che si sballottava <strong>di</strong> qua e <strong>di</strong> là. Dunque gli <strong>di</strong>sse: “Non continuare a cantare<br />

così, sembra un lamento il tuo! E poi darai fasti<strong>di</strong>o agli altri che vivono qui<br />

vicino e non riescono a dormire!”<br />

Il gufo le rispose:” Hai ragione, così darò fasti<strong>di</strong>o agli altri, ma sono molto triste e<br />

mi sento solo”<br />

Il gufo le chiese anche se poteva dormire a casa sua. La Fata Marsiglia accettò<br />

volentieri e arrivati sull’albero vicino al lago preparò un buon the con i biscotti.<br />

La Fata fece accomodare il Gufo su una comoda poltrona imbottita <strong>di</strong> piume <strong>di</strong><br />

colore rosso. Il Gufo si sentì subito meglio, non era più solo!<br />

Seduto sulla poltrona la Fata accese il televisore che iniziò a spiegare <strong>di</strong> un certo<br />

animale che viveva <strong>di</strong> notte… era proprio lui, il Gufo!<br />

Dopo cenarono con un po’ <strong>di</strong> riso e andarono a dormire.<br />

Erano già passati cinque giorni e al quin<strong>di</strong>cesimo giorno fu il compleanno <strong>di</strong> Marsiglia.<br />

In quel giorno Marsiglia sarebbe <strong>di</strong>ventata la regina delle fate!<br />

Il Gufo era assai felice e per l’occasione era andato a pescare dei lavarelli da fare<br />

con il riso.<br />

La serata fu emozionante e quando fu incoronata Regina si compì un incantesimo.<br />

Il gufo si trasformò in Re, perché la bontà <strong>di</strong> Marsiglia nell’accoglierlo in casa lo<br />

aveva guarito.<br />

Vissero felici regnando armoniosamente, amati dai loro sud<strong>di</strong>ti.<br />

Marta B. ( 9 anni)<br />

6


Maria e Teresa <strong>di</strong>ventano persone importanti<br />

Nelle campagne vicino a una grande città viveva Maria, una ragazza <strong>di</strong> 13 anni che,<br />

non potendo andare a scuola perché era troppo povera, lavorava nei campi per aiutare<br />

la sua famiglia.<br />

Maria era una ragazzina molto gentile, le piaceva con<strong>di</strong>videre le emozioni con gli<br />

altri e, pur non andando a scuola, aveva imparato a leggere da sua mamma.<br />

Amava leggere <strong>storie</strong> e poesie d’amore. Era comunque felice, anche se si sentiva<br />

un po’ sola.<br />

I suoi coetanei, che invece andavano a scuola, le <strong>di</strong>cevano: “ Ma tu non imparerai<br />

mai niente se stai nei campi tutto il giorno!”.<br />

Maria, però, sapeva che aveva la capacità <strong>di</strong> imparare e per questo non soffriva<br />

molto per quelle parole.<br />

Aveva un’amica, una carissima amica Teresa, che non sapeva leggere. Maria<br />

l’aiutava, piano piano, a imparare a riconoscere le parole.<br />

“Teresa ci ve<strong>di</strong>amo questa sera a casa mia, porta il tuo libro!”.<br />

E così tutte le sere le due ragazze passavano le ore a ‘fare scuola’ e a imparare<br />

tantissime cose.<br />

Un giorno la mamma <strong>di</strong> Maria si sentì male e avrebbe dovuto recarsi in ospedale<br />

per una visita, ma siccome non aveva abbastanza sol<strong>di</strong> per pagarla, la ragazza decise<br />

<strong>di</strong> scrivere una lettera al sindaco per chiedere un aiuto.<br />

La lettera venne ricevuta dalla segretaria del Sindaco, che si meravigliò per la bellezza<br />

del semplice testo scritto da un’analfabeta!<br />

La notizia fece il giro del paese: “Ma allora Maria sa scrivere!! Anzi mi hanno detto<br />

che lei e Teresa hanno stu<strong>di</strong>ato tantissimi libri!!”<br />

Il Sindaco volle conoscerle, andò a casa loro e si rese conto della grande povertà<br />

in cui si trovavano le due famiglie.<br />

Commosso per la bravura e l’umiltà delle due ragazze decise, non solo <strong>di</strong> aiutare<br />

economicamente le due famiglie, ma anche le due giovani, facendole stu<strong>di</strong>are veramente<br />

in una scuola.<br />

I ragazzi che prima si burlavano <strong>di</strong> Maria rimasero stupiti e vennero “sorpassati” <strong>di</strong><br />

gran lunga da entrambe le ragazze.<br />

In breve tempo i compagni si avvicinarono<br />

a loro stringendo una sincera<br />

amicizia.<br />

Maria e Teresa stu<strong>di</strong>arono per anni<br />

e <strong>di</strong>ventarono insegnanti.<br />

Così aiutarono tanti altri ragazzi<br />

in <strong>di</strong>fficoltà, girando per il mondo<br />

dove la scuola non c’era e dove<br />

tanti bambini volevano stu<strong>di</strong>are<br />

come loro.<br />

LE STORIE <strong>di</strong> ...<br />

Kerly R. ( 13 anni)<br />

7


LE STORIE <strong>di</strong> ...<br />

Il bastone magico<br />

C’erano una volta in un paesino <strong>di</strong> nome Spiado, ai pie<strong>di</strong> delle Dolomiti, nella Val<br />

Sugana, due fratelli che vivevano con i genitori ed il nonno in una casa <strong>di</strong> sasso nel<br />

bosco, un po’ isolata dal resto del paese.<br />

Marco frequentava la I superiore, Diego la V elementare. Erano inseparabili e trascorrevano<br />

le loro vacanze estive in quei luoghi, dove si sentivano liberi e spensierati.<br />

Quell’estate a luglio faceva molto caldo: Marco e Diego giocavano nel bosco.<br />

Uscivano alla mattina con uno zaino sulle spalle pieno <strong>di</strong> panini per il pranzo, con la<br />

raccomandazione dei genitori <strong>di</strong> non toccare cose che non conoscevano e <strong>di</strong> non<br />

allontanarsi troppo.<br />

Quel giorno il sole splendeva nel cielo azzurro e terso e i due fratelli si addentrarono<br />

nel bosco in cerca <strong>di</strong> funghi, speranzosi <strong>di</strong> portarne a casa molti a fine giornata.<br />

Mano a mano che procedevano, il bosco si infittiva sempre più, le betulle lasciavano<br />

il posto ai pini centenari.<br />

“Marco! Marco! Vieni! Guarda quanti ce ne sono qui!” gridava ogni tanto Diego,<br />

che nonostante fosse il più piccolo aveva una vista spettacolare quando si impegnava<br />

nella ricerca dei funghi.<br />

Si fermarono a pranzare vicino ad un corso d’acqua, poi proseguirono ancora nel<br />

bosco.<br />

Senza accorgersi il cielo si rannuvolò e iniziò a cadere qualche goccia.<br />

“Caspita! Tra poco arriva un acquazzone ! Dobbiamo ripararci da qualche parte,<br />

lontano dagli alberi!” <strong>di</strong>sse Marco.<br />

I ragazzi trovarono riparo in una grotta.<br />

Seduti ad aspettare si guardarono intorno e nel buio appoggiarono gli zaini vicino<br />

ad una roccia urtando qualcosa che emanò un suono.<br />

Marco si avvicinò e si accorse che c’era un bastone.<br />

Si trattava <strong>di</strong> un legno curvo, con dei <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> animali.<br />

“Guarda! E’ bellissimo! Si è tutto illuminato!!”<br />

I due ragazzi lo raccolsero: “Lo porteremo alla mamma, così non si arrabbierà con<br />

noi per il ritardo” <strong>di</strong>sse Diego.<br />

Il temporale terminò dopo molto.<br />

Uscirono dalla grotta quando ormai la notte era scesa, cercando <strong>di</strong> ritrovare la<br />

strada del ritorno.<br />

Si ricordarono del bastone e appena Diego lo prese<br />

fra le mani si illuminò.<br />

Purtroppo però i due fratelli avevano perso<br />

l’orientamento e la paura iniziò ad entrare nei loro<br />

animi. Strani fruscii sempre più forti si avvicinavano sempre<br />

più .<br />

“Secondo me la casa è verso valle, pren<strong>di</strong>amo per <strong>di</strong> là”<br />

<strong>di</strong>sse Marco con la voce tremante. Ad un certo punto<br />

videro dei cespugli muoversi. Si bloccarono e in quell’istante<br />

si accorsero <strong>di</strong> essere circondati da quattro volpi<br />

rosse, che parevano piuttosto affamate.<br />

8


Diego per la paura strinse forte il bastone e schiacciò senza accorgersene un bottone.<br />

D’incanto il legno si trasformò in una scopa volante a due posti!<br />

“Ma è magico!”<br />

In un lampo i due fratelli vi montarono sopra e via verso casa!<br />

Arrivarono a casa dove mamma, papà e nonno erano in attesa preoccupatissimi.<br />

Diego raccontò la loro avventura e Marco ascoltava osservando lo sguardo incredulo<br />

dei genitori.<br />

Il nonno <strong>di</strong>sse: ”Anch’io da piccolo ho trovato un bastone magico in una grotta nel<br />

bosco! Il bastone mi ha salvato dai lupi allora!”<br />

Mentre stavano parlando con il nonno il bastone scomparve lasciando a terra una<br />

polvere dorata.<br />

Per festeggiare il loro ritorno il nonno cucinò una buonissima polenta, accompagnata<br />

da salamelle, costine con capussi e formaggio fritto!<br />

Diego M. (10 anni)<br />

LE STORIE <strong>di</strong> ...<br />

9


UN ANGOLO <strong>di</strong> POESIA<br />

Il mare<br />

Guardo il mare,<br />

è una <strong>di</strong>stesa<br />

<strong>di</strong> foglie ver<strong>di</strong> ….<br />

È dolce il vento<br />

sul mio viso …<br />

La vita si muove dentro,<br />

e specchi <strong>di</strong> luce<br />

illuminano il mio cuore …<br />

<strong>di</strong>stese <strong>di</strong> sabbia dorata<br />

che lo rincorrono..<br />

e la notte<br />

quando arriva<br />

lascia una firma d’argento<br />

nei miei ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> bambino.<br />

Riccardo S. ( 9 anni)<br />

Primavera<br />

Ecco la primavera,<br />

che arriva il 21 marzo,<br />

siamo felici <strong>di</strong> giocare nei giar<strong>di</strong>ni.<br />

Nel cielo volano le ron<strong>di</strong>ni<br />

che ritornano dall’Africa,<br />

nell’aria profumo <strong>di</strong> fiori,<br />

nei prati ali <strong>di</strong> farfalle.<br />

Una lucertola si scalda<br />

al primo sole.<br />

Che gioia!<br />

E la vita ricomincia!<br />

Pamela (8 anni) e Kristian (9 anni)<br />

Amicizia<br />

Stare insieme agli amici,<br />

uscire e <strong>di</strong>vertirsi,<br />

è un sentimento che cambia con me.<br />

E’ sentire qualcuno vicino,<br />

è conoscere chi ti sta accanto.<br />

E’ come un mare immenso in movimento,<br />

che dopo una burrasca<br />

10<br />

ritorna ad essere calmo. Ginevra S. (13 anni)


Elisa<br />

L’ho aspettata tanto,<br />

e finalmente è arrivata.<br />

Quando è nata in braccio alla mamma,<br />

mi sono sentito felice,<br />

non sarei stato io il più piccolo.<br />

Ha tanti capelli,<br />

è un cespuglio nero,<br />

occhi azzurri,<br />

nasino a patata:<br />

è una bambola <strong>di</strong> pezza,<br />

che sorride già<br />

al mio cuore.<br />

Elisa è come un fiore,<br />

sbocciato dal nulla.<br />

Arriva la primavera<br />

Mattia T. ((12 anni)<br />

Che brutto vedere il cielo grigio e triste,<br />

senza il volo <strong>di</strong> una ron<strong>di</strong>ne …<br />

Un berretto si vede in lontananza,<br />

lo saluto,<br />

perché tra poco<br />

lascerà il posto ai fiori <strong>di</strong> campo<br />

che porteranno allegria!<br />

E’ arrivata la primavera!<br />

Evviva. Evviva!<br />

L’allegria adesso c’è!<br />

Marta B. (9 anni)<br />

UN ANGOLO <strong>di</strong> POESIA<br />

11


UN ANGOLO <strong>di</strong> POESIA<br />

La mia scuola<br />

E’ importante andare a scuola,<br />

imparare tante cose,<br />

leggere e scrivere.<br />

Gioco, parlo, ascolto<br />

con tutti gli amici.<br />

Le maestre mi stanno vicino,<br />

mi piace andare a scuola.<br />

A volte penso ai bambini<br />

che non hanno la scuola,<br />

vorrei aiutarli<br />

ad essere come me.<br />

Samuele F. ( 8 anni)<br />

S. Pasqua<br />

Finalmente è il giorno <strong>di</strong> Pasqua,<br />

e noi siamo tutti qua,<br />

oggi risorge il Signore<br />

e facciamo festa a tutte le ore!<br />

Vola nel cielo la colomba bianca,<br />

portando l’ulivo per annunciare<br />

che Gesù è vivo!<br />

Uova <strong>di</strong> mille colori,<br />

gioia nei nostri cuori.<br />

Evviva la Pasqua, Gesù è tra noi,<br />

siam felici con tutti voi!<br />

Nicola T. ( 9 anni)<br />

La mia mamma<br />

La mia mamma<br />

mi dà sempre gli abbracci,<br />

mi fa giocare proprio tanto.<br />

Per me è un buon amore …<br />

Io voglio tanto, tantissimo bene alla mia mamma,<br />

alla sera mi <strong>di</strong>ce sempre”Buona notte e sogni d’oro”,<br />

così mi addormento tranquillo.<br />

Diego C. (5 anni)<br />

12


CINA<br />

La Cina è un bellissimo ed affascinante Stato<br />

dell'Asia orientale, il più popoloso ed il terzo per<br />

estensione del mondo.<br />

Il nome ufficiale del Paese è "Zhonghua Remmin<br />

Gongheguo" e significa "Repubblica Popolare Cinese";<br />

la superficie è 9.536.499 Km quadrati, la capitale<br />

è Pechino, magnifica città soprannominata "la<br />

città proibita". Il nome cinese <strong>di</strong> questo stato,<br />

Zhonghua, deriva dall'antichissima credenza che<br />

esso fosse al centro della terra e sede dell'unica<br />

autentica civiltà. Al <strong>di</strong> fuori della superficie continentale<br />

comprende più <strong>di</strong> 3.400 isole, <strong>di</strong> cui la più<br />

importante è Hainan Doo e si trova nel Mar Cinese<br />

Meri<strong>di</strong>onale. La zona più visitata è il Tibet, che si<br />

trova nell'Himalaya, mentre il monumento più importante è la Muraglia Cinese. La<br />

religione più praticata è il Confucianesimo, il territorio si presenta molto vasto e<br />

vario, anche la storia <strong>di</strong> questo<br />

Paese è molto vasta; la<br />

maggior parte della popolazione<br />

vive in con<strong>di</strong>zioni poco<br />

buone, ciò nonostante il tenore<br />

me<strong>di</strong>o degli abitanti è abbastanza<br />

buono. Nel settore e-<br />

conomico la Cina è una grande<br />

esportatrice <strong>di</strong> riso e canna<br />

da zucchero.<br />

Cina<br />

Ma quante persone per strada,<br />

quasi non puoi immaginare.<br />

Un mare <strong>di</strong> tutto,<br />

un mare <strong>di</strong> colori,<br />

un mare <strong>di</strong> sapori e <strong>di</strong> suoni.<br />

Stoffe leggere ricoprono,<br />

visi allegri, ma anche frettolosi.<br />

Nell’aria pesante <strong>di</strong> un traffico immenso,<br />

ma anche paesi sperduti con case <strong>di</strong> legno.<br />

Ma io sono qui,<br />

e il ricordo non mi lascia.<br />

Un tempio rosso mi appare,<br />

magia <strong>di</strong> Shanghai.<br />

Elena H. (14 anni)<br />

SCOPRIAMO IL MONDO<br />

13


CONCORSI ...<br />

Il mago scomparso<br />

C’era una volta un mago molto esperto <strong>di</strong> magia, si chiamava “Mago non lo so” e<br />

veniva dal paese <strong>di</strong> Boh, in provincia <strong>di</strong> Torino.<br />

Era alto 15 metri, aveva i capelli bianchi lunghissimi e 10 occhi vispi.<br />

Vestiva <strong>di</strong> blu elettrico e aveva un bastone per le magie con un brillante verde smeraldo.<br />

Inoltre il mago aveva il potere <strong>di</strong> essere invisibile.<br />

Un giorno era impegnato a fare yoga, a un certo<br />

punto si avvicinò una fanciulla bellissima con un<br />

vestito tutto colorato e luccicante, che agli occhi<br />

del Mago (erano 10 occhi!!) pareva un cielo<br />

stellato <strong>di</strong> mille colori. La fanciulla gli strappò il<br />

bastone magico <strong>di</strong> mano e toccandolo lo rapì.<br />

Nel frattempo Giulio, un bambino amico del Mago<br />

era andato a chiamarlo per giocare un poco<br />

con lui. “Non lo so! Non lo so ! Dove ti sei cacciato!”<br />

ma del Mago non vi era traccia, se non le impronte<br />

sul terreno, che a un certo punto svanivano<br />

nel nulla.<br />

Per ritrovarlo occorreva cercare una caverna,<br />

molto grande e assai buia.<br />

Giulio si mise alla ricerca e, molto coraggiosamente,<br />

iniziò a perlustrare i boschi e le montagne intorno<br />

a Torino.<br />

Gira, gira e rigira Giulio trovò una caverna ai pie<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> un monte sperduto e all’interno, tutto era<br />

buio, vide delle sbarre: era una prigione!<br />

Forse aveva trovato la prigione del Mago non lo so!<br />

Infatti, proseguendo all’interno sentì dei lamenti e nel nero assoluto iniziò a chiamare:<br />

“Non lo so! Non lo so” Una voce rispose: “Qual è la casa del Mago?” “Bho!”<br />

rispose Giulio sicuro. E in quell’istante la caverna si illuminò e le sbarre che rinchiudevano<br />

il Mago si aprirono. Ma lui era sparito!!<br />

Giulio si ritrovò rinchiuso al buio! Spaventato chiamò a lungo e si mise a piangere.<br />

Poco dopo ecco sentire qualcosa, era Non lo so che riapparso per magia gli teneva<br />

la mano.<br />

“Sei stato coraggioso ed ora ti farò uscire da qui, con la mia magia!” Tenendo<br />

stretto il suo bastone, che aveva rinvenuto all’interno della caverna, toccò Giulio.<br />

In un attimo Giulio si ritrovò in un prato fuori della sua<br />

casa e a fianco aveva il Mago!<br />

Felici e contenti ritornarono alla vita <strong>di</strong> sempre, ma facendo<br />

attenzione alle belle fanciulle!<br />

Alessio C. (7 anni)<br />

14


Sogni d’estate<br />

Mi chiamo Vincenzo, ho otto anni, mi piace giocare a calcio e tifo Inter!<br />

Ho molti amici con cui gioco in queste giornate invernali, ma aspetto con ansia<br />

che arrivi la Primavera per poter uscire all’oratorio!<br />

La cosa che aspetto <strong>di</strong> più sono le vacanze, che trascorro con la mia famiglia in<br />

Puglia, in campagna dai nonni.<br />

Mi piace tanto stare giù, perché ogni giorno è <strong>di</strong>verso<br />

dall’altro.<br />

An<strong>di</strong>amo al mare o al parco acquatico.<br />

Lo scorso anno sono andato ad Alberobello e mi è piaciuto<br />

davvero molto!<br />

Mi piace stare in campagna, salire sugli alberi, prendere le<br />

cicale oppure fare la casetta con i miei cugini sotto<br />

l’albero <strong>di</strong> fichi.<br />

Ma ora spero <strong>di</strong> riprendermi al più presto, per poter tornare<br />

a casa!<br />

Voglia <strong>di</strong> guarire<br />

Vincenzo C. (8 anni)<br />

Mi chiamo Manuel, ho <strong>di</strong>eci anni. Dovrei inventare una fiaba, ma in effetti mi sento<br />

un po’ scarico, come <strong>di</strong>cono i Dottori, sono una Ferrari senza benzina! E a mala<br />

pena riesco a scrivere queste parole.<br />

Ringrazio tutto il Reparto <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria! Sono stati tutti cor<strong>di</strong>ali e gentili con me e<br />

la cosa più bella è che ognuno <strong>di</strong> loro mi ha regalato un sorriso, questo per me è<br />

stato un piccolo rifornimento per la mia Ferrari!<br />

Ho tanta voglia <strong>di</strong> rimettermi in moto: ho voglia <strong>di</strong><br />

andare a scuola, <strong>di</strong> giocare con gli amici, perché la<br />

vita è bella!<br />

Auguro a tutti i bambini che stanno veramente male<br />

<strong>di</strong> guarire al più presto, aprire la porta e uscire fuori<br />

a giocare liberi come le ron<strong>di</strong>ni e le farfalle nel cielo!<br />

… PARLAMI DI TE ...<br />

Manuel M. (10 anni)<br />

15


LE RICETTE DEI BAMBINI<br />

Spaghetti alla Sebastian<br />

A PROPOSITO DI CUCINA ...<br />

Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone:<br />

2 scatolette <strong>di</strong> tonno<br />

10 pomodorini<br />

aglio o cipolla<br />

olio<br />

origano<br />

sale<br />

320 g. <strong>di</strong> spaghetti<br />

Proce<strong>di</strong>mento<br />

Mettere una pentola con acqua per la<br />

pasta a bollire, unendo il sale al bollore.<br />

In una padella mettere l’olio e far rosolare l’aglio o la cipolla a piacere.<br />

Unire il tonno e far cuocere per circa 5 minuti. Scolare la pasta e versarla nella padella.<br />

Aggiungere i pomodorini tagliati in quattro e l’origano.<br />

Sebastian G. (12 anni)<br />

Spaghetti colorati alla Stefano<br />

Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone:<br />

320 g. <strong>di</strong> spaghetti<br />

1 carota<br />

1 melanzana piccola<br />

1 cipolla<br />

1 gambo <strong>di</strong> sedano<br />

1 confezione <strong>di</strong> pancetta affumicata a da<strong>di</strong>ni<br />

6 noci<br />

salsa <strong>di</strong> soia<br />

sale e pepe<br />

Proce<strong>di</strong>mento<br />

Tagliare le verdure a julienne e soffriggerle con l’olio in una pentola, unire sale e<br />

pepe. In una padella capiente soffriggere la pancetta.<br />

Quando gli spaghetti sono cotti unirli alla pancetta e alle verdure.<br />

Tritare le noci. Impiattare gli spaghetti e con<strong>di</strong>rli con le noci tritate.<br />

Stefano N. ( 12 anni)<br />

16<br />

Buon appetito!


Francia<br />

Se in Francia vuoi andare,<br />

tante cose potrai ammirare!<br />

La tour Eiffel per iniziare,<br />

poi i monti e quin<strong>di</strong> il mare!<br />

E se poi vorrai mangiare,<br />

non ti devi preoccupare,<br />

tante cose puoi assaggiare:<br />

baguette e croissant da assaporare!<br />

E se tu vuoi sciare,<br />

sul monte Tabor devi andare!<br />

Di certo non puoi mancare!<br />

Domenico M. (10 anni)<br />

L’amicizia<br />

La mia migliore amica è sempre <strong>di</strong>sponibile,<br />

perché quando sono triste<br />

mi sta vicino e mi consola,<br />

quando non c’è nulla da fare<br />

piange con me …<br />

Con<strong>di</strong>vide con me le mie paure,<br />

i miei sentimenti,<br />

ed io pure …<br />

Di lei posso fidarmi,<br />

non <strong>di</strong>rebbe niente, lo so..<br />

Con lei vivo emozioni speciali,<br />

che porto sempre nel cuore.<br />

Mi ricorderò sempre della mia migliore amica<br />

Matilde.<br />

Alessia G. (10 anni)<br />

EVVIVA LE RIME !!!<br />

17


EVVIVA LE RIME !!!<br />

Al mio papà<br />

Non si perde una partita,<br />

anche quando la giornata è finita!<br />

Al lavoro va ogni giorno<br />

pensando a noi non solo al ritorno!<br />

Le lasagne ama mangiare,<br />

così la mamma spesso le deve <strong>cucina</strong>re!<br />

E’ un papà meraviglioso,<br />

sempre tanto premuroso.<br />

Se son triste, mi sta vicino,<br />

consolandomi mi dà un bacino!<br />

WW il mio papà,<br />

a cui voglio un sacco <strong>di</strong> bene e mi piace per ogni cosa che fa!<br />

Porzia T. (10 anni)<br />

Questo Carnevale<br />

l’ho passato in ospedale!<br />

Non che mi <strong>di</strong>spiaccia,<br />

perché così ho conosciuto il Dottor Caccia!<br />

Nella camera n. 1 sono arrivata,<br />

perché <strong>di</strong> notte urgentemente mi ha ricoverata.<br />

Un ospedale poco sembrava,<br />

perché con i Vigili si imparava,<br />

ma nel pomeriggio mi hanno operata,<br />

e al mio risveglio ho lanciato una grande urlata!<br />

Il giorno dopo felice ero,<br />

perché sapevo che al pomeriggio mi sarei <strong>di</strong>vertita.<br />

I clown mi hanno fatto ridere così tanto,<br />

che la mia pancia ha quasi ballato il tango!<br />

Tutto sommato, a parte un po’ <strong>di</strong> dolore,<br />

mi porto a casa un ricordo d’onore nel mio piccolo cuore!<br />

Alessia G. (10 anni)<br />

18


ABIO NEWS<br />

Anche quest'anno per Carnevale il fantastico Circo <strong>di</strong> Vattalapesca si è fermato<br />

nella sala giochi della Pe<strong>di</strong>atria. Lo hanno montato e animato le nostre volontarie<br />

ABIO (riconoscibili anche col trucco!) A suon <strong>di</strong> musica, il Direttore del Circo,<br />

aiutato da un vigile, ha presentato dei numeri unici: l'equilibrista che cammina sulla<br />

corda; i gorgheggi <strong>di</strong> due cantanti liriche; la corsa coi cavalli … ed infine il <strong>di</strong>vertente<br />

scherzo delle api pronte a dare il miele. In tutto questo susseguirsi <strong>di</strong><br />

battute e risate il pagliaccio Augusto sarà riuscito a mangiare il suo panino? Dobbiamo<br />

chiederlo a Liliana nel prossimo Carnevale.<br />

Il circo è come una mongolfiera sospesa nel nulla. Ieri non c’era, oggi invece è davanti<br />

a casa mia. Il tendone è come un ombrello che ripara da tutte le tristezze<br />

della vita!<br />

Raffaella<br />

Ciak si guida!<br />

Sabato 26 marzo abbiamo passato la giornata in reparto per realizzare un video<br />

sulla sicurezza stradale. Eravamo circa in 15, dai 2 ai 18 anni e, tutti insieme, sotto<br />

l’esperta giuda <strong>di</strong> due registi e <strong>di</strong> alcuni Vigili, ci siamo <strong>di</strong>vertiti a costruire una<br />

storia. E’ stata un’esperienza davvero unica, perché nessuno <strong>di</strong> noi aveva mai provato<br />

a fare una cosa del genere, in più in ospedale, luogo in cui la maggior parte <strong>di</strong><br />

noi era stata ricoverata!<br />

Un grande grazie ai Vigili della Polizia Municipale e a tutto il reparto!<br />

ABIO NEWS e …<br />

Anna, Elena, Giulia e Giulia (<strong>Carlo</strong> Tenca)<br />

19


Pippo<br />

E’ un merlo in<strong>di</strong>ano. Ha un becco arancione le penne sono<br />

tutte nere.<br />

Sta dentro una grande gabbia. Il merlo in<strong>di</strong>ano impara a parlare<br />

ad<strong>di</strong>rittura imita la voce <strong>di</strong> chi parla.<br />

Saluta quando ti vede, ripete spesso quello che <strong>di</strong>ci.<br />

Mi manca il mio Pippo!<br />

Sofia R. (4 anni)<br />

CANI, GATTI E C.<br />

I <strong>gatti</strong><br />

Mi mancano tanto i miei <strong>gatti</strong>ni, perché <strong>di</strong> solito faccio loro tante coccole.<br />

Si chiamano Flipper e Pallina.<br />

Pallina è tigrata nera e Flipper è bianco e nero.<br />

Pallina ha la sua cuccia sulla libreria, sì proprio tra gli scaffali dei libri: forse vorrebbe<br />

leggerli tutti!<br />

Quando faccio i “compiti” lei si sdraia sul tavolo vicino a me e butta giù tutte le<br />

matite per <strong>di</strong>spetto.<br />

Flipper dorme comodamente sul <strong>di</strong>vano, anche se <strong>di</strong> notte preferisce il lettone!<br />

Giocano molto insieme e si fanno tanto compagnia.<br />

Amano stare al caldo sui caloriferi.<br />

Sofia R. (4 anni)<br />

Quik<br />

Ho un canarino,<br />

marrone e giallino.<br />

Sta in una gabbia carina,<br />

con asticelle, per dormire fino alla mattina.<br />

Mangia semini, biscotti e insalata,<br />

è goloso e <strong>di</strong>vora tutto in una giornata!<br />

Si fa il bagno in una vaschetta,<br />

e quando entra sguazza in tutta fretta!<br />

Canta tanto e mentre guarda la TV,<br />

canta ancor <strong>di</strong> più!<br />

E’ Quik che mi tiene compagnia,<br />

con allegria e simpatia! Marco G. (8 anni)<br />

20


Neina<br />

E’ nera, bianca e cappuccina,<br />

sono i colori della mia <strong>gatti</strong>na.<br />

Ha un neo vicino al nasino,<br />

buffo e tanto carino.<br />

E’ tremen<strong>di</strong>na<br />

e ogni mattina,<br />

sveglia la mia mammina!<br />

Poi <strong>di</strong> giorno dorme tanto,<br />

mangia, ronfa e fa i <strong>di</strong>spetti,<br />

quando meno te l’aspetti!<br />

Ecco qui la mia <strong>gatti</strong>na,<br />

che ho chiamato Neina!<br />

Nicole M. (5 anni)<br />

Rosalinda e Zeira<br />

Nella mia casa <strong>di</strong> Milano,<br />

noi viviamo e ci <strong>di</strong>vertiamo.<br />

Rosalinda, tartaruga molto linda,<br />

mangia insalata<br />

e poi si fa una passeggiata.<br />

Zeira è la <strong>gatti</strong>na, tutta grigia<br />

che oltre a fare un po’ <strong>di</strong> nanna<br />

si <strong>di</strong>vora sempre tutta la panna!<br />

Qualche volta Zeira gioca,<br />

e combina dei pasticci,<br />

salta corre e va veloce,<br />

con Rosalinda che invece si riposa sotto il noce!<br />

Tutti insieme an<strong>di</strong>amo nella casa <strong>di</strong> vacanza,<br />

trasportando gli animali<br />

e passando le giornate in allegria!<br />

WWW casa mia!<br />

CANI, GATTI E C.<br />

Isabella A. (6 anni)<br />

21


My Country - Sri Lanka<br />

La ban<strong>di</strong>era dello Sri Lanka<br />

LA PAROLA A ...<br />

Grazie ancora a TUTTI!<br />

Un grande “GRAZIE” a tutti i Me<strong>di</strong>ci e agli infermieri della Pe<strong>di</strong>atria che mi hanno<br />

seguito e che mi seguiranno durante tutto il mio percorso <strong>di</strong> guarigione.<br />

Mi chiamo Francesco e ho quasi 2 anni, io sono nato con un problema ai reni.<br />

I Me<strong>di</strong>ci mi hanno operato da qualche giorno ed ora sono nel mio lettino con mamma<br />

e papà che mi fanno compagnia. Presto tornerò a casa dal mio cagnolino Mozart,<br />

che io chiamo “Tètè”.<br />

Grazie!<br />

Francesco (2 anni)<br />

22


Pensieri degli alunni della Scuola Superiore<br />

L’esperienza fatta è stata interessante ed istruttiva. Avendo qualche conoscenza<br />

<strong>di</strong> teatro sono riuscito facilmente ad inserirmi nel lavoro <strong>di</strong> gruppo. La <strong>di</strong>fficoltà<br />

più grande è stata l’entrare in ascolto con i clown che, essendo una squadra da<br />

molto tempo, avevano un loro modo <strong>di</strong> intendersi, mentre io da profano mi sono<br />

spesso sentito <strong>di</strong> troppo. Sono però entrato in empatia con i bambini e sono stato<br />

capace <strong>di</strong> mettermi in gioco e giocare, perché alla fine è <strong>di</strong> questo che si tratta:<br />

trasportare i bambini in un’altra realtà, riuscire a creare qualcosa <strong>di</strong> bello in una<br />

situazione che bella non è.<br />

Giovanni S. II M<br />

Da quest’attività ho capito che per affrontare anche situazioni complesse occorre<br />

il sorriso e la bontà d’animo e soprattutto la forza dentro <strong>di</strong> sé <strong>di</strong> sapere dare<br />

gioia e allegria lasciando fuori i problemi della propria vita privata.<br />

Difficile è stato mettersi in “mostra” anche in modo stupido e ri<strong>di</strong>colo per far<br />

spuntare un sorriso.<br />

Il mio pancino<br />

Alessandra D. II M<br />

Non è la prima volta,<br />

ma spero sia l’ultima,<br />

che mi ritrovo in Pe<strong>di</strong>atria,<br />

per una cicatrice da tirar via!<br />

Il Prof. Cucchi, mi ha visitata,<br />

lo conosco da quando sono nata:<br />

Nuclear boy<br />

quando mi ha vista ha subito pensato,<br />

che quel brutto inestetismo doveva essere eliminato.<br />

In sala operatoria c’erano proprio tutti: il Conte Perilli abbronzato<br />

e molto concentrato,<br />

il Dott. Caccia con il bisturino,<br />

mi ha ricucito il mio bel pancino,<br />

e il Dott. Zamana mi ha ricordato con tanta simpatia,<br />

che ci rive<strong>di</strong>amo tra una settimana in corsia.<br />

E che <strong>di</strong>re dell’equipe che ho trovato qui: tutti allegri e <strong>di</strong>sponibili ogni dì!<br />

Grazie <strong>di</strong> cuore a infermieri e Dottori, che mi hanno aiutato con i miei malumori!<br />

23<br />

LA PAROLA A ...<br />

Ilaria C. (17 anni)


Ringraziamenti<br />

Quando parla l’anima e il cuore il ringraziamento è gran<strong>di</strong>ssimo. Mamma, papà e<br />

Tesi ringraziano tutti, proprio tutti per l’aiuto e l’affetto che ci avete dato. Nel<br />

momento più <strong>di</strong>fficile della nostra vita ci sono stati tanti nuovi e meravigliosi amici<br />

e con l’aiuto <strong>di</strong> Dio e loro abbiamo raggiunto la tranquillità. In particolare ringraziamo<br />

il Dott. Roberto <strong>San</strong>germani e la sua equipe, il Primario della Pe<strong>di</strong>atria<br />

Dott. Alberto Podestà, il reparto <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria, la Rianimazione e la Ra<strong>di</strong>ologia, le<br />

volontarie dell’ABIO che fanno tanto per i bambini.<br />

Mamma, Papà e la Principessa Tesi (11 anni)<br />

LA PAROLA A ...<br />

Pensiero<br />

Tommaso è seguito da tutto lo staff <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria che ringraziamo per tutte le<br />

attenzioni, la professionalità e l’unicità del rapporto, che ci rassicura costantemente.<br />

Diana e Danilo genitori <strong>di</strong> Tommaso M. (14 mesi)<br />

Una Dottoressa speciale<br />

Nel mio letto <strong>di</strong> ospedale,<br />

dove non mi son trovato poi tanto male,<br />

ogni giorno Lei passava<br />

e con dolcezza mi visitava.<br />

Mi ha curato con attenzione,<br />

mi ha prescritto un beverone,<br />

che bevo con grande passione!<br />

Ora proprio mi sento più forte,<br />

son contento e sod<strong>di</strong>sfatto,<br />

e quando andrò a scuola<br />

riprenderò tutto augurandomi una buona sorte!<br />

Oggi son qui per il controllo,<br />

e se tutto va bene seguirò il protocollo<br />

e grazie ancora alla Dottoressa Gibelli,<br />

che rende tutti i bambini più sani e più belli!<br />

Matteo R. (14 anni)<br />

24


Lumi & Morena<br />

LA PAROLA A ...<br />

25


BARZELLETTE<br />

Il ragno e la mosca<br />

Un ragno <strong>di</strong>ce alla mosca ”Vieni, vieni che ti insegno a tessere!“<br />

La mosca risponde: ”No!!! Preferisco filare!”<br />

Nicolò T. (8 anni)<br />

Colmo d’acqua<br />

Emma sta piangendo davanti al lavan<strong>di</strong>no colmo d’acqua e il papà le <strong>di</strong>ce: “Perché<br />

piangi?” “Mi è caduto un cubetto <strong>di</strong> ghiaccio nel lavan<strong>di</strong>no e non riesco più a trovarlo!”<br />

Nicolò T. (8 anni)<br />

GIOCHI E …<br />

Pasqua<br />

Dall’uovo <strong>di</strong> Pasqua è uscito un pulcino,<br />

<strong>di</strong> gesso arancione, color becco turchino.<br />

Ha detto “Vado e mi metto in viaggio”<br />

e porta a tutti un gran messaggio,<br />

e volteggiando <strong>di</strong> qua e <strong>di</strong> là,<br />

attraversando paesi e città,<br />

ha scritto nei mari, nel cielo e per terra:<br />

“W la pace , abbasso la guerra”<br />

Alice P. (8 anni)<br />

Buona<br />

26


CRUCIVERBA<br />

GIOCHI E …<br />

Pasqua<br />

27


La Pe<strong>di</strong>atria contribuisce alla realizzazione <strong>di</strong> questo giornalino bimestrale, con i propri suggerimenti e in<strong>di</strong>cazioni.<br />

Solo il frutto <strong>di</strong> una stretta collaborazione fra tutto il personale sanitario, il corpo insegnanti, gli angeli del volontariato<br />

e i frequentatori, ha reso possibile questa pubblicazione.<br />

REDAZIONE:<br />

Primario - Alberto Podestà<br />

Caposala - Clau<strong>di</strong>a Papapicco<br />

Me<strong>di</strong>ci - Fabio Caccia, Luciano Cucchi, Laura Fiori, Maddalena Gibelli, Marisa Gigliotti, Vittori Locatelli, Cristina<br />

Marcellino, Marco Nebdal, Daniele Perilli, Stefano Rizzi, Maria Lorena Ruzza, Roberto <strong>San</strong>germani, Concetta<br />

Scalfaro, Monica Tonella, Vaglia Paolo, Costantino Zamana.<br />

Infermieri e Puericultrici<br />

Insegnanti - Alessandra Guanzani<br />

Responsabile ABIO - Rita Ferranti<br />

Realizzazione grafica a cura del Servizio Relazioni Esterne, Comunicazione e Marketing<br />

Via Pio II, 3 - 20153 Milano<br />

Tel. 02/4022.1<br />

www.sancarlo.mi.it<br />

28<br />

Marzo - Aprile 2011<br />

Azienda Ospedaliera <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> Borromeo<br />

U.O.C. <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria - tel. 02/4022.2278

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