Filettare con 1 solo utensile per 3 operazioni - Ridix

LE AZIENDE INFORMANO
FILETTARE CON UN SOLO
UTENSILE PER TRE OPERAZIONI
UTENSILIeATTREZZATURE novembre 2011
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NELL’OPERAZIONE
DI FILETTATURA SI È
REGISTRATO DI
RECENTE UN
AMPLIAMENTO DELLA
GAMMA DI UTENSILI
CHE PERMETTONO PIÙ
OPERAZIONI CONGIUNTE:
ECCONE UNA IN PARTICOLARE
g Sergio Pace
Il costante impegno di Dixi Polytool sul
fronte della filettatura si è concretizzato
negli ultimi anni con l’ampliamento
della gamma di utensili specifici
per questa lavorazione (frese per
filettare, utensili per il tourbillonnage,
micromaschi ad asportazione e a
rullare), oltre che dei relativi utensili
accessori (tamponi) per il controllo
dei filetti realizzati. Se da un lato è vero
che il know how dell’azienda distribuita
dalla Ridix di Grugliasco (TO) si è sviluppato
nel tempo soprattutto nell’ambito delle microlavorazioni
applicate nei settori dell’alta
orologeria svizzera, del décolletage e del
biomedicale, dall’altro lato queste sono poi
state le piattaforme di lancio da cui l’impresa
è partita per individuare e verificare
nuove applicazioni anche in altri settori,
quali l’automotive, l’aerospaziale e così via,
con la progettazione di utensili di dimensioni
sempre maggiori nelle proprie gamme
standard, utili per incontrare le esigen-
ze tipiche degli operatori di questi settori.
Così, la gamma dei tourbillonneur Dixi 1730
(utensili per la realizzazione di filetti interni)
che all’inizio era stata approntata esclusivamente
per filettare fori da M0,80 a M2,50,
in particolare sulle leghe di titanio per il
settore biomedicale, successivamente è
stata ampliata fino a M10 per risolvere anche
le problematiche riscontrabili nelle lavorazioni
delle leghe del settore aerospaziale,
note per la loro estrema difficoltà di
lavorazione.
Uno dei vantaggi esclusivi che contraddistingue
gli utensili per filettare Dixi 1730,
rispetto a qualsiasi fresa per filettare classica
(a pettine), è la presenza di due soli
profili di filettatura per ridurre al minimo
lo sforzo di taglio in lavorazione, e realizzare
filetti precisi anche su materiali molto
difficili, garantendo sempre un ottimo grado
di finitura superficiale e nel contempo la
massima precisione.
Il successo ottenuto con questa prima serie
infatti, ha poi convinto ad affiancare agli
utensili 1730, nuove serie di tourbillonneur:
la 1731, versione lunga della 1730, ma anche
le 1735 e 1736, analoghe serie, nelle
versioni corta e lunga, per l’esecuzione dei
filetti in pollici secondo le norme UN, UNC,
UNF e UNEF.
L’impresa elvetica si è poi posta l’obiettivo
di offrire ai propri clienti un nuovo utensile
per filettare, sempre della famiglia dei tourbillonneur,
che non necessitasse più del
preforo, ma fosse in grado di forare contestualmente
all’operazione di filettatura,
e addirittura che potesse eseguire anche
lo smusso generalmente richiesto all’imbocco
del filetto! In pratica, un solo utensile
per 3 operazioni anziché eseguire ogni ope-

azione con uno specifico utensile. Questo
importante obiettivo è stato raggiunto con
il nuovo utensile “Fora-Filetta Dixi 1740”!
La nuova serie rappresenta la conquista di
un ennesimo traguardo nell’interminabile
corsa all’evoluzione tecnologica dei propri
prodotti, una nuova opzione rispondente alle
maggiori esigenze delle aziende metalmeccaniche
dei vari settori, sempre più frequentemente
indaffarate nella realizzazione
di produzioni di serie sempre più piccole
e in tempi sempre più ridotti.
Questa la principale linea guida seguita dal
reparto Ricerca & Sviluppo nella progettazione
di un utensile che potesse assicurare
l’affidabilità del processo, realizzare filetti
di qualità eccellente e ridurre i tempi
di lavorazione. Finalmente un utensile
Filettatura, per saperne di più
Il termine filettatura ha
due accezioni collegate tra
loro: un tipo di costruzione
meccanica che crea un
accoppiamento elicoidale
tra due elementi e
l’operazione che porta
alla creazione di questo
tipo d’accoppiamento.
Comunemente, la struttura
che ne deriva è chiamata
filetto. In genere questo
assume l’aspetto di un
solco ad andamento
elicoidale, inciso su una
superficie cilindrica
(o conica). Effettuando
una sezione longitudinale,
il suo profilo presenta di
solito un andamento con
buona approssimazione
triangolare, alternando
apici esterni (creste) e
interni (fondi).
Quando la filettatura è
realizzata sulla superficie
esterna di un pezzo
(un gambo, un cilindro,
un’asta e così via) questa
viene chiamata vite,
quando la filettatura è
realizzata su una superficie
interna (un foro, una cavità
ecc.) viene chiamata
madrevite.
L’accoppiamento tra vite
e madrevite (avvitamento)
avviene tramite la rotazione
coassiale di un elemento
rispetto alla controparte
complementare, purché la
filettatura abbia le stesse
caratteristiche.
In alcuni utilizzi, la
controparte inizialmente
non è filettata, ma subisce
la filettatura quando il
primo elemento (filettato)
gli viene forzosamente
avvitato contro. Alcuni
esempi di questo caso
sono:
– fissaggio con viti
autofilettanti;
– filettatura di un foro con
un maschio.
La filettatura è usata
principalmente per due
compiti:
– funge da metodo di
fissaggio tra due elementi
(come nell’uso di viti,
bulloni, dadi);
– creare un accoppiamento
che trasformi un moto
rotatorio in un moto
L’utensile Dixi 1740 distribuito dalla Ridix.
combinato in grado di sostituire l’operazione
di foratura con un’interpolazione circolare,
per forare e filettare contemporaneamente,
migliorando il frazionamento dei
trucioli e riducendo il rischio d’intasamento,
e che grazie alle forze di taglio in gioco
nettamente più contenute rispetto a quelle
generate da una semplice foratura, non
necessita di portautensili a forte serraggio
e permette di eseguire filetti di grandi
dimensioni anche su macchine di potenza
modesta e su piani inclinati.
rettilineo (come nei sistemi
vite-chiocciola).
Le principali caratteristiche
della filettatura dipendono
principalmente:
– dal sistema o profilo
della sezione, ossia dal tipo
di geometria scelta per la
filettatura;
– dal metodo di
fabbricazione, ossia dal
processo meccanico che
ha permesso di ricavare la
filettatura;
– dal tipo di costruzione,
che può essere interna
o esterna a seconda che
siano ricavate all’interno di
un foro o sulla superficie
esterna di una vite;
– dalle dimensioni
geometriche di riferimento,
tra le quali il diametro
nominale di filettatura, il
passo e l’angolo di profilo;
– dal verso, che può essere
destrorso o sinistrorso a
seconda dell’andamento
dell’elica;
– dal numero di princìpi,
ossia dal numero di eliche
che si snodano attorno alla
forma di base.
Inoltre è stato svolto un lavoro rigoroso sulla
geometria per escludere qualsiasi problema
di asportazione, in particolare l’incollamento
dei trucioli sul tagliente frontale
dell’utensile. In questo modo, l’utensile
può forare e filettare in parallelo a profondità
di 2-3 volte il diametro del filetto, su una
svariata gamma di materiali quali le leghe
di titanio, gli acciai inossidabili e le leghe di
CoCr (cobalto-cromo).
Per quanto riguarda la durata, questa è
molto simile a quella ottenibile con un tourbillonneur
tradizionale (tipo 1730 per intenderci),
ma i tempi di esecuzione ciclo sono
decisamente più brevi rispetto a quelli
del metodo classico che richiede la realizzazione
del preforo prima della filettatura.
E questo non è tutto. A completamento
dell’utensile è stato appunto previsto uno
smusso sulla parte frontale per svasare
l’imbocco del filetto, che ha anche la funzione
di aumentare la resistenza del tagliente
frontale, oltre che orientare le forze
di taglio contro l’asse del mandrino, per
contenere al minimo le vibrazioni durante
l’operazione di foratura per interpolazione
circolare.
Ancora una volta, una dimostrazione di saper
precorrere i tempi e anticipare le esigenze
del mercato, così da soddisfare appieno
le aspettative dei propri clienti.
Per maggiori informazioni, si può contattare
direttamente la società piemontese
(info.dp@ridix.it), che da decenni importa
e distribuisce in esclusiva i prodotti Dixi
Polytool in Italia: non soltanto dispone di
una struttura di vendita che raggiunge capillarmente
ogni zona italiana, ma è anche
in grado di fornire un qualificato e puntuale
supporto tecnico, volto a massimizzare
le prestazioni degli utensili impiegati
nelle più diverse lavorazioni, con l’obiettivo
dichiarato di far ottenere i migliori risultati,
in termini di precisione, ripetitività
e finitura. ■
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