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Bollettino Ufficiale n. 13/I-II del 26/03/2013 / Amtsblatt Nr. 13/I-II vom 26/03/2013 156 83697 Disposizioni - determinazioni - Parte 1 - Anno 2013 Provincia Autonoma di Trento DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE del 15 marzo 2013, n. 28 PROCEDURA DI VERIFICA di cui all'art. 3 del d.P.G.p. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.: Valutazione tecnica preliminare della significatività dell'impatto ambientale del progetto "Realizzazione di serbatoi per l'accumulo di acqua ad uso irriguo in ipogeo" nel Comune di Vervò - Progetto SCR-2012-31 - Non sottoposizione alla procedura di valutazione dell'impatto ambientale. omissis omissis IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO VALUTAZIONE AMBIENTALE determina 1. di stabilire che il progetto “Realizzazione di serbatoi per l’accumulo di acqua ad uso irriguo in ipogeo” sito nel Comune di Vervò, per le motivazioni espresse in premessa, non è da sottoporre alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale a condizione che siano rispettate le prescrizioni contenute nella d.G.P. n. 727 di data 9 aprile 2010 che rilascia la compatibilità ambientale al progetto denominato “Programma generale per la coltivazione del giacimento di dolomia di Torra e realizzazione di bacini ipogei per l’accumulo di acqua ad uso irriguo” (progetto VIA-2009-08) e subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e del richiamo normativo di seguito riportati: PRESCRIZIONI (Soprintendenza per i beni architettonici e archeologici) - Ai fini di tutelare, ai sensi del d.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, i beni archeologici eventualmente ancora sepolti, si prescrivono scavi controllati in fase di realizzazione del serbatoio di compensazione idraulica e dei collegamenti i- draulici di superficie con la rete irrigua esistente. Tali scavi dovranno essere effettuati alla presenza di tecnici archeologi specializzati che opereranno sotto la direzione scientifica dell’Ufficio beni archeologici. Modalità e tempistica di tali accertamenti, all’interno di quote che andranno valutate con la Soprintendenza, saranno definite compatibilmente con le esigenze di sicurezza del cantiere e preventivamente concordate con la D.L.. A tale proposito si ricorda inoltre che nel piano di sicurezza e coordinamento predisposto per le opere di cui al progetto, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008, dovrà essere contemplata anche la presenza in cantiere di tecnici archeologici. Per definire quanto sopra riportato prima dell’inizio dell’esecuzione dei lavori di superficie dovranno essere presi contatti con la competente Soprintendenza. (Ufficio Dighe del Servizio Prevenzione Rischi) - In fase di progettazione esecutiva, al fine di ottenere l’autorizzazione ai sensi del capo III della legge provinciale 8 luglio 1976, n. 18 e s.m., dovrà essere presentata all’Ufficio Dighe apposita documentazione progettuale nella quale sia verificata la stabilità delle opere e sia garantita la loro funzionalità idraulica. In particolare per i bacini ipogei dovranno essere previsti uno scarico di fondo che permetta il vuotamento a gravità dei serbatoi ed uno sfioratore di superficie per l’allontanamento in modo controllato e sempre a gravità dell’acqua in esubero, il cielo delle gallerie dovrà inoltre rimanere visionabile evitando di mettere in pressione i serbatoi. In tale fase potranno comunque essere imposte prescrizioni o modifiche per la tutela della pubblica incolumità soprattutto di carattere statico ed idraulico. RICHIAMI NORMATIVI Si ricorda che sono in vigore le disposizioni di cui alI’art. 90 del D.L. 22 gennaio 2004 n. 42, circa l’obbligo di dare immediata denuncia alla Soprintendenza per i beni architettonici e archeologici della Provincia Autonoma di Trento (tel. 0461/492161 - fax 0461/492160), qualora emergano, nel corso dei lavori di scasso o movimento terra, cose di interesse archeologico e di provve-
Bollettino Ufficiale n. 13/I-II del 26/03/2013 / Amtsblatt Nr. 13/I-II vom 26/03/2013 157 dere alla conservazione temporanea di esse, lasciandole nelle condizioni e nel luogo in cui esse sono state rinvenute. Ove trattasi di cose mobili, lo scopritore ha facolta di rimuoverle per meglio garantire la sicurezza e la conservazione fino a diversa disposizione dei tecnici provinciali responsabili. si evidenzia che anche il "serbatoio di superficie" è soggetto alle disposizioni previste dal Capo III della legge provinciale 8 luglio 1976, n. 18 e s.m., ma la competenza è in carico al Comune di Vervò. 2. di disporre che il contenuto integrale del presente provvedimento sia comunicato al proponente dell’intervento, dott. Stefano Odorizzi, legale rappresentante della Tassullo Materiali S.p.A. con sede legale a Tassullo (TN) in Via Nazionale, 157, nonché all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente - Settore Gestione ambientale, al Servizio Agricoltura, al Servizio Gestione risorse i- driche ed energetiche, alla Soprintendenza per i Beni architettonici ed archeologici, al Servizio Minerario, al Servizio Geologico, all’Uffcio Dighe del Servizio Prevenzione Rischi, al Servizio Urbanistica e Tutela del paesaggio, al Servizio Foreste e Fauna, all’U.O. Igiene e Sanità pubblica dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ed al Comune di Vervò; 3. di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige e sul sito web istituzionale della Provincia Autonoma di Trento. IL DIRIGENTE DOTT. ENRICO MENAPACE
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