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regione toscana indirizzi operativi regionali sicurezza ... - PuntoSicuro

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66<br />

trazione del verricello.<br />

Nella fase di avvolgimento sul tamburo del verricello,<br />

la fune non deve essere accompagnata o<br />

guidata direttamente con le mani per il rischio di<br />

impigliamenti, con possibili incidenti anche gravi.<br />

Le funi di acciaio devono essere maneggiate con<br />

particolare attenzione; ad esempio, non si devono<br />

indossare anelli che potrebbero essere agganciati,<br />

con gravi conseguenze, da eventuali fili rotti della<br />

fune utilizzata. Per lo stesso motivo si rende necessario<br />

l’utilizzo di guanti ad elevata resistenza meccanica<br />

(DPI cat. II, vedi All. 2 - DPI).<br />

Le funi devono essere dimensionate sulla forza<br />

massima di trazione del verricello in accordo con<br />

quanto indicato dal costruttore e, in ogni caso, secondo<br />

quanto previsto dalla norma ISO 19472:2006,<br />

impiegando un coefficiente di utilizzazione (<strong>sicurezza</strong>)<br />

almeno:<br />

• pari a 1,4 volte la forza di tiro massima del verricello,<br />

nel caso in cui l’operatore sia protetto in<br />

cabina,<br />

• pari a 2 volte la forza di tiro massima del verricello<br />

(carico di rottura minimo garantito non meno di 2<br />

volte la forza di trazione massima, a tamburo vuoto,<br />

del verricello) in tutti gli altri casi, anche quando<br />

l’operatore aziona il verricello da una posizione<br />

laterale al verricello stesso o quando dispone di<br />

un tele o radio comando.<br />

I tamburi dei verricelli devono avere un diametro<br />

dell’anima (o nucleo) non inferiore a 8 volte il diametro<br />

della fune (ISO 19472:2006). Questo è quello<br />

che dice la norma tecnica di riferimento internazionale<br />

che però in questo caso, non essendo una<br />

norma armonizzata a livello europeo, non fornisce la<br />

presunzione di conformità per i rischi di cui tratta ai<br />

requisiti dell’allegato I della direttiva 2006/42 (“nuova<br />

direttiva macchine”); la pratica ci dice invece che, per<br />

non danneggiare la fune:<br />

• con formazione 6×19S il tamburo deve avere un<br />

diametro dell’anima almeno pari a 20 volte il diametro<br />

della fune;<br />

• con formazione 6×25F, 6×26WS e 6×36WS il<br />

diametro dell’anima deve essere almeno 15 volte<br />

il diametro della fune*.<br />

Le funi solitamente impiegate nei verricelli, che presentano<br />

al solito diametri dell’anima del tamburo<br />

* In generale, comunque, per quanto riguarda i requisiti<br />

prestazionali e di <strong>sicurezza</strong> il costruttore di un verricello ha<br />

come utile riferimento i requisiti previsti dalla suddetta norma<br />

ISO 19472:2006 e soprattutto quelli previsti (ed applicabili)<br />

nella norma armonizzata UNI EN 14492-1:2009 “Apparecchi<br />

di sollevamento. Argani e paranchi motorizzati. Parte 1:<br />

Argani motorizzati”.<br />

REGIONE TOSCANA - INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI<br />

SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI<br />

ridotti, sono funi a trefoli in acciaio lucido, avvolgimento<br />

possibilmente parallelo, con formazione Seale<br />

o Warrington-Seale (queste formazioni resistono meglio<br />

allo sfregamento avendo i fili esterni di diametro<br />

maggiore) a 114, 150, 186 o 216 fili, anima in acciaio<br />

per meglio resistere agli schiacciamenti ed alle<br />

deformazioni. Sempre più frequente è l’utilizzo di funi<br />

compattate.<br />

La fune del verricello deve essere controllata periodicamente,<br />

per verificarne lo stato di usura e per<br />

procedere alla sua sostituzione o all’eliminazione<br />

della parte terminale più soggetta a deterioramento,<br />

riportando su apposito registro, da conservare per almeno<br />

3 anni a disposizione degli organi di vigilanza (art.<br />

71 commi 8 e 9 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.), i controlli<br />

effettuati e i relativi risultati; in particolare, il documento<br />

attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito<br />

positivo deve accompagnare le attrezzature di lavoro<br />

usate al di fuori della sede dell’unità produttiva (art. 71<br />

comma 10 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).<br />

Verricelli montati su trattore. Sono costituiti da un telaio<br />

metallico molto robusto che racchiude il tamburo con<br />

la fune, gli organi di trasmissione e di comando, oltre<br />

a supportare lo scudo inferiore ed eventuali protezioni<br />

per il trattore (Vedi Img. 57). Sono rapidi da mettere<br />

in postazione e non richiedono ancoraggi particolari.<br />

Possono essere collegati al sollevatore idraulico del<br />

trattore od essere montati fissi al retrotreno. Quelli fissi<br />

(Img. 60) prendono il movimento direttamente dalla<br />

p.d.p. del trattore mentre quelli collegati all’attacco a<br />

tre punti prendono il movimento dalla p.d.p. del trattore<br />

tramite un albero a doppio giunto cardanico (vedi:<br />

Cap. 7.2.8.1. - Trattore; Cap. 7.2.8.2. - Collegamento<br />

trattore-attrezzo; Cap. 7.2.8.3. - Albero cardanico).<br />

In quest’ultimo caso c’è il rischio di impigliamento<br />

e trascinamento da parte degli organi in rotazione<br />

pertanto gli organi di trasmissione del moto devono<br />

essere adeguatamente protetti (Vedi Img. 82). L’albero<br />

scanalato della p.d.p. del trattore, quando non utilizzato,<br />

deve essere coperto con il suo cappuccio<br />

di protezione (Img. 61). L’operatore deve indossare<br />

abiti aderenti privi di parti svolazzanti che possano impigliarsi<br />

negli organi in movimento. Il collegamento<br />

dell’albero cardanico deve essere fatto con il motore del<br />

trattore spento e con la chiave di avviamento estratta<br />

dal quadro comando.<br />

Nel caso dei verricelli portati sull’attacco a tre punti si<br />

deve prestare particolare attenzione nell’aggancio<br />

che deve essere fatto con estrema cautela, con la macchina<br />

in piano, con attento coordinamento fra trattorista<br />

ed eventuale aiutante a terra, prediligendo i sistemi ad<br />

attacco rapido.<br />

Verricelli leggeri indipendenti. Sono costituiti da un

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