Parte 3 - Provincia di Oristano
Parte 3 - Provincia di Oristano
Parte 3 - Provincia di Oristano
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />
In<strong>di</strong>cazioni sull’alimentazione del cormorano.<br />
La recente indagine condotta dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong> in collaborazione con il Dipartimento <strong>di</strong><br />
Biologia Animale ed Ecologia dell’Università <strong>di</strong> Cagliari (febbraio 2012), ha permesso <strong>di</strong> descrivere<br />
la composizione quantitativa e qualitativa della <strong>di</strong>eta della popolazione <strong>di</strong> cormorano<br />
(Phalacrocorax carbo sinensis) che frequenta il dormitorio dell’Isolotto situato all’interno della<br />
laguna <strong>di</strong> Mistras, il quale, in base alle risultanze dei censimenti perio<strong>di</strong>ci svolti fra <strong>di</strong>cembre 2010<br />
e marzo 2011, è il principale punto <strong>di</strong> aggregazione della popolazione che gravita nelle zone umide<br />
dell’Oristanese.<br />
L’analisi delle borre ha evidenziato uno spettro<br />
trofico dominato quasi esclusivamente da specie<br />
ittiche eurialine, nello specifico da mugili<strong>di</strong>, come<br />
riscontrato anche nei lavori precedenti effettuati<br />
nelle lagune dell’Oristanese (Ad<strong>di</strong>s & Cau, 1997;<br />
Mantovani, 1997; Lazzeretti et al.,1999), poiché<br />
questo taxon risulta particolarmente abbondante<br />
nelle lagune (Rossi & Cannas, 1992).<br />
(Nella foto: borra <strong>di</strong> cormorano)<br />
Le prede più importanti in termini <strong>di</strong> biomassa sono risultate appartenenti alle famiglie Mugilidae<br />
(86%), Moronidae (7%), Atherinidae (4%) e Sparidae (3%).<br />
L’orata (Sparus aurata), specie <strong>di</strong> pregio ittico presente in abbondanza negli allevamenti lagunari,<br />
compaiono con valori <strong>di</strong> frequenza più contenuti rispetto alla famiglia Mugilidae.<br />
Dall’analisi della <strong>di</strong>eta è emerso che i valori ottenuti sono concor<strong>di</strong> con il lavoro <strong>di</strong> Privileggi (2000),<br />
condotto nella laguna <strong>di</strong> Grado nella quale la maggior parte (69,6%) della biomassa stagionale era<br />
infatti costituita da cefali ed il consumo <strong>di</strong> branzini (spigola) rappresentava valori più bassi.<br />
Come rilevato anche da Ad<strong>di</strong>s & Cau (1997), la famiglia degli Sparidae è stata classificata come<br />
preda accidentale.<br />
Dato che i cormorani producono <strong>di</strong> norma una borra al giorno (Zijlstra e Van Eerden, 1995), la<br />
quale viene rigurgitata durante la notte (Duffy e Laurenson, 1983; Johnstone et al., 1990), è<br />
corretto affermare che i resti ossei ritrovati nei campioni analizzati corrispondano alla frazione non<br />
<strong>di</strong>gerita delle prede catturate durante una giornata <strong>di</strong> pesca.<br />
Di conseguenza è possibile affermare che il contenuto me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> biomassa <strong>di</strong> una borra corrisponda<br />
al consumo me<strong>di</strong>o giornaliero <strong>di</strong> biomassa del cormorano, ovvero al DFI (Daily Food Intake), che<br />
nell’indagine del 2011 è risultato essere <strong>di</strong> 478,4 g, in linea con la me<strong>di</strong>a dei risultati degli altri<br />
lavori effettuati sulla <strong>di</strong>eta del cormorano. In particolare quanto riscontrato durante l’indagine<br />
<strong>di</strong>fferisce <strong>di</strong> poco dai risultati <strong>di</strong> una precedente ricerca svolta negli anni ‘90 in alcune lagune<br />
dell’Oristanese che in<strong>di</strong>viduò un valore <strong>di</strong> DFI <strong>di</strong> poco inferiore (Ad<strong>di</strong>s et al., 1995).<br />
PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 92