Parte 3 - Provincia di Oristano
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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />
Fase 3<br />
Determinazione<br />
<strong>di</strong> piani <strong>di</strong><br />
abbattimento<br />
quantitativi<br />
Fase 4<br />
Raccolta <strong>di</strong><br />
statistiche <strong>di</strong><br />
abbattimento,<br />
dati biometrici<br />
e <strong>di</strong><br />
produttività<br />
Fase 5<br />
Monitoraggio<br />
dei danni<br />
Fase 6<br />
Prevenzione<br />
dei danni<br />
Normalmente la caccia al cinghiale viene effettuata senza una<br />
preventiva pianificazione dei prelievi.<br />
Per poter pianificare il prelievo occorre effettuare battute <strong>di</strong><br />
censimento, con l’impiego <strong>di</strong> battitori ed osservatori, che<br />
consentano <strong>di</strong> ottenere in<strong>di</strong>cazioni sulla tendenza delle consistenze<br />
nelle <strong>di</strong>verse aree dei Distretti <strong>di</strong> Gestione. I censimenti in battuta<br />
devo essere realizzati secondo metodologie standard su superfici<br />
campione <strong>di</strong> 50-100 ettari, ripetibili nelle <strong>di</strong>verse situazioni.<br />
Tale metodo <strong>di</strong> censimento volte risulta particolarmente <strong>di</strong>fficile in<br />
aree boscate <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>terraneo molto fitte ed impenetrabili. In<br />
questi casi si potrebbe adottare un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> abbondanza basato sul<br />
prelievo dell’anno precedente e sui dati <strong>di</strong> produttività delle<br />
femmine raccolti in occasione degli abbattimenti.<br />
Importante anche registrare l’entità dei danni da cinghiale che il<br />
Distretto <strong>di</strong> Gestione avrà subito nella stagione precedente al<br />
prelievo venatorio, in quanto questo parametro potrà essere utile<br />
nella definizione l’entità del prelievo da effettuare.<br />
Per quanto riguarda i capi <strong>di</strong> cinghiale abbattuti è fondamentale<br />
rilevare i seguenti dati (me<strong>di</strong>ante utilizzo <strong>di</strong> un’apposita scheda<br />
tecnica):<br />
- numero dei capi abbattuti ed osservati per ogni cacciata;<br />
- in<strong>di</strong>cazione precisa dell’area <strong>di</strong> caccia;<br />
- numero dei cacciatori presenti e dei cani impiegati; sesso<br />
ed età (prelievo della man<strong>di</strong>bola) per ogni capo abbattuto;<br />
- peso effettivo (e non stimato) con una bilancia affidabile e<br />
tarata;<br />
- per ogni femmina abbattuta andranno verificati e registrati<br />
l’eventuale presenza <strong>di</strong> embrioni ed il loro numero.<br />
Prevede il monitoraggio costante della <strong>di</strong>stribuzione geografica e<br />
dell’entità dei danni del cinghiale sulle colture agricole, che è<br />
fondamentale per definire una strategia <strong>di</strong> gestione finalizzata a<br />
ridurre i possibili conflitti tra cacciatori ed agricoltori.<br />
L’accurata conoscenza del fenomeno dei danni consente <strong>di</strong><br />
programmare interventi mirati <strong>di</strong> prevenzione e, allo stesso tempo,<br />
<strong>di</strong> contribuire alla definizione delle densità-obiettivo compatibili con<br />
le attività agricole.<br />
Per la raccolta dei dati è necessario innanzitutto un coor<strong>di</strong>namento<br />
tra i <strong>di</strong>versi soggetti preposti ai risarcimenti, me<strong>di</strong>ante la definizione<br />
<strong>di</strong> un protocollo operativo comune a tutti i soggetti implicati (con<br />
adozione <strong>di</strong> una scheda tecnica <strong>di</strong> rilevamento e delle modalità <strong>di</strong><br />
compilazione della stessa). Importante la localizzazione del danno<br />
me<strong>di</strong>ante GPS per la sua georeferenziazione.<br />
In passato sono stati sperimentati <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong> finalizzati a<br />
prevenire i danni del cinghiale alle colture agricole e forestali.<br />
Tra le metodologie <strong>di</strong>rette, i sistemi più efficaci (anche considerato<br />
il rapporto costi-benefici) risultano essere quelli con l’uso <strong>di</strong><br />
recinzioni meccaniche o elettriche in modo da rendere impossibile<br />
l’accesso ai cinghiali.<br />
Esistono tuttavia anche metodologie <strong>di</strong> prevenzione <strong>di</strong> natura<br />
<strong>Provincia</strong><br />
A.T.C.<br />
Compagnie <strong>di</strong><br />
caccia<br />
Associazioni<br />
venatorie<br />
Coa<strong>di</strong>utori<br />
faunistici<br />
Università ed<br />
organismi <strong>di</strong><br />
ricerca<br />
PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 77