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Parte 3 - Provincia di Oristano

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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />

necessari per affrontare analisi <strong>di</strong> vitalità, finalizzate a prevedere realisticamente l’evoluzione<br />

<strong>di</strong>mensionale delle popolazioni e le possibilità <strong>di</strong> permanenza nel tempo, in<strong>di</strong>viduando i fattori che<br />

ne possono con<strong>di</strong>zionare negativamente l’andamento.<br />

Questa carenza dell’informazione <strong>di</strong> base ha sempre impe<strong>di</strong>to l’avvio <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong><br />

conservazione e <strong>di</strong> gestione adeguati, ed ha favorito spesso la richiesta <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

ripopolamento a supporto delle basse consistenze delle popolazioni naturali.<br />

Probabilmente in passato ci si è trovati in provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong>, come in tutta la Sardegna, davanti<br />

ad un’attività <strong>di</strong> prelievo venatorio della specie eccessiva rispetto alla reale produttività delle<br />

popolazioni, non tenuta in adeguata considerazione per una mancanza <strong>di</strong> monitoraggi preliminari<br />

all’attività <strong>di</strong> caccia. Di sicuro possono aver contribuito un certo impatto dei predatori, naturali e<br />

non, ed anche una situazione d’isolamento delle popolazioni rarefatte con conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

vitalità.<br />

Alcune operazioni <strong>di</strong> ripopolamento della lepre sarda effettuati in provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong> nella<br />

seconda metà degli anni ’90 (anche con esemplari ra<strong>di</strong>o-collarati) non ha prodotto alcun risultato<br />

significativo. In bibliografia il limiti e gli scarsi risultati dei ripopolamenti con lepri con soggetti <strong>di</strong><br />

allevamento o <strong>di</strong> cattura sono evidenziati da <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> realizzati in Italia ed altri paesi europei<br />

negli anni dal 1968 al 2001.<br />

Considerato l’attuale stato delle popolazioni <strong>di</strong> lepre sarda, <strong>di</strong> seguito sono illustrate le tipologie<br />

degli interventi che si ritengono utili per una futura gestione <strong>di</strong> questa specie in provincia <strong>di</strong><br />

<strong>Oristano</strong>. Per ogni tipologia d’intervento sono in<strong>di</strong>cate le caratteristiche principali dell’azione, le<br />

modalità <strong>di</strong> attuazione della stessa ed i soggetti principali coinvolti, in maniera <strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni riportate sono state espresse in accordo con quanto suggerito dalla Carta regionale<br />

delle Vocazioni faunistiche, prodotta dalla Regione Sardegna nel <strong>di</strong>cembre 2005 (Sottoprogetto 4:<br />

Stu<strong>di</strong>o relativo alla fauna stanziale, Dipartimento <strong>di</strong> Zoologia e Antropologia Biologica<br />

dell’Università <strong>di</strong> Sassari – Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Animale dell’Università <strong>di</strong> Pavia).<br />

Interventi <strong>di</strong> gestione faunistica per la lepre sarda<br />

Intervento Caratteristiche e modalità principali Soggetti<br />

interessati<br />

Monitoraggi<br />

delle<br />

popolazioni<br />

Realizzazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> monitoraggio finalizzati ad accertare<br />

la densità e gli incrementi annui delle popolazioni.<br />

Nel territorio oristanese considerata la <strong>di</strong>stribuzione della lepre<br />

sarda in <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> habitat con <strong>di</strong>fferenti gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> visibilità i risultati<br />

più atten<strong>di</strong>bili si possono ottenere combinando più meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

censimento complementari.<br />

<strong>Provincia</strong><br />

A.T.C.<br />

Aziende<br />

faunistiche<br />

In particolare, è opportuno attuare:<br />

- Censimenti in battuta, con il conteggio a vista su aree<br />

campione, scelte in modo che siano rappresentative dei<br />

vari habitat presenti nel territorio. E’ necessario compiere<br />

almeno due censimenti: il primo alla fine del periodo<br />

invernale (fine febbraio) ed il secondo a fine estate – inizio<br />

autunno (settembre – ottobre). La superficie interessate dal<br />

censimento deve essere pari ad almeno il 15% del territorio<br />

in cui si vuole stimare la consistenza della popolazione.<br />

Associazioni<br />

venatorie<br />

Associazioni<br />

ambientali<br />

Coa<strong>di</strong>utori<br />

faunistici<br />

Università ed<br />

organismi <strong>di</strong><br />

PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 46

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