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Parte 3 - Provincia di Oristano

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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />

3.6 Fauna selvatica: densità obiettivo ed attività gestionali<br />

Nel presente paragrafo sono analizzati i dati della “Carta delle Vocazioni Faunistiche della<br />

Sardegna” prodotta dalla Regione Sardegna nel periodo 2003-2005, riportati su base provinciale,<br />

in relazione alla vocazione (“idoneità territoriale”) per le principali specie faunistiche d’interesse<br />

venatorio e conservazionistico. Si ritiene infatti che l’attribuzione delle vocazioni faunistiche sia un<br />

aspetto molto importante nella pianificazione <strong>di</strong> una corretta gestione della fauna selvatica, in<br />

quanto permette <strong>di</strong> stabilire il grado d’idoneità ambientale <strong>di</strong> un territorio per ciascuna specie e <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare le aree <strong>di</strong> potenziale presenza, e, al loro interno, i gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> densità e/o <strong>di</strong><br />

abbondanza.<br />

A livello <strong>di</strong> metodologia la valutazione dell’idoneità del territorio nell’ambito della Carta regionale<br />

delle Vocazioni, è stata effettuata utilizzando i risultati delle relazioni habitat-popolazioni. Tali<br />

analisi hanno permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le variabili ambientali più importanti che hanno influenza in<br />

senso positivo o negativo:<br />

o Frequentazione ed utilizzo dell’habitat;<br />

o Distribuzione degli in<strong>di</strong>vidui e quin<strong>di</strong>, presenza/assenza delle specie;<br />

o Densità e livelli <strong>di</strong> popolazione;<br />

o Abbondanza delle specie.<br />

Per quanto riguarda la pernice sarda, la lepre sarda ed il coniglio selvatico, utilizzando le variabili<br />

selezionate, in particolare, dai modelli <strong>di</strong>scriminanti e <strong>di</strong> regressione multipla, le Unità Ambientali<br />

Omogenee (U.A.O.) in<strong>di</strong>viduate dall’analisi ambientale (vedere <strong>Parte</strong> seconda del P.F.V.P.) sono<br />

state classificate per gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> idoneotà. Per questo scopo le U.A.O. sono state or<strong>di</strong>nate per livelli<br />

decrescenti dei valori delle variabili con effetto negativo. Il risultato è stato un or<strong>di</strong>namento a 1 (=<br />

massima idoneità = colorazione più scura) a 13 (= minima idoneità = colore più chiaro) delle<br />

U.A.O. e delle celle della griglia <strong>di</strong> 2x2 chilometri loro appartenenti.<br />

E’ stata così ottenuta una valutazione semi-quantitativa del grado <strong>di</strong> idoneità del territorio. Il<br />

passaggio successivo è stato l’attribuzione ad ogni classe d’idoneità <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong> densità potenziale<br />

realisticamente raggiungibili per ogni specie con un’appropriata gestione. A tale scopo sono stati<br />

utilizzati i dati <strong>di</strong> densità rilevati nelle aree <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o campione dove sono stati eseguiti i censimenti.<br />

Le aree <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono state attribuite ad una delle classi d’idoneità misurando le superfici delle<br />

<strong>di</strong>verse classi ricadenti in ogni area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed attribuendo queste ultime alla classe dominante.<br />

Successivamente è stata effettuata un’analisi <strong>di</strong> regressione tra le densità registrate nelle aree<br />

campione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed il livello d’idoneità a cui ogni area apparteneva ed è stata ottenuta, per ogni<br />

specie, una retta <strong>di</strong> regressione con relativi limiti fiduciali al 95% della stima descrivente la<br />

relazione tra densità e classe d’idoneità. In fine, i valori minimi, me<strong>di</strong> e massimi <strong>di</strong> densità per ogni<br />

classe d’idoneità sono stati ottenuti per interpolazione con la retta <strong>di</strong> regressione (densità me<strong>di</strong>a) e<br />

con i limiti fiduciali inferiore (densità minima) e superiore (densità massima).<br />

Sulla base dei valori <strong>di</strong> densità così ottenuti sono state calcolate le consistenze delle popolazioni <strong>di</strong><br />

pernice sarda, lepre sarda e coniglio selvatico per ogni U.A.O. e <strong>di</strong> conseguenza per ogni territorio<br />

provinciale.<br />

PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 34

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