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Parte 3 - Provincia di Oristano

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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />

La fascia costiera è caratterizzata da falesie <strong>di</strong> natura calcarea (Santa Caterina <strong>di</strong> Pittinuri -<br />

Cuglieri) e vulcanica (Cuglieri, Tresnuraghes, Magomadas, Bosa), <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne variabile tra i 30 ei<br />

60 metri sul livello del mare, con presenza limitata <strong>di</strong> arenili sabbiosi (Porto Alabe – Tresnuraghes,<br />

Bosa – foce del Fiume Temo), ed assenza <strong>di</strong> zone umide costiere.<br />

Per quanto riguarda l’aspetto faunistico, dall’esame della cartografia della vocazione delle “specie<br />

chiave” riportata sempre nella Carta regionale delle Vocazioni Faunistiche, si possono evidenziare<br />

i seguenti aspetti:<br />

PERNICE SARDA - Il territorio della Planargia e del Montiferru ha una vocazione me<strong>di</strong>a ed alta<br />

per questa specie, con particolare riferimento ai tavolati basaltici della fascia costiera compresa tra<br />

i comuni <strong>di</strong> Cuglieri e Bosa, e alle pen<strong>di</strong>ci occidentali del complesso montano del Montiferru. Sono<br />

queste le aree nelle quali le coltivazioni (seminativi) si alternano con la macchia, più o meno<br />

evoluta, e con il bosco. Una situazione ideale per l’alimentazione, il rifugio e le possibilità <strong>di</strong><br />

riproduzione della pernice sarda.della Dal punto <strong>di</strong> vista faunistico da rilevare le seguenti<br />

considerazioni<br />

Meno vocate risultano le aree nelle fasce più elevate (tra i 600 e i 900 metri nei territori <strong>di</strong><br />

Santulussurgiu, Seneghe, Scano Montiferro, Cuglieri),<br />

LEPRE SARDA – La situazione per questa specie appare analoga a quella della pernice sarda: la<br />

fascia costiera e le aree collinari (in particolare sul versante occidentale del Montiferru, nella<br />

Planargia, e nei territori <strong>di</strong> Suni, Sagama e Montresta), sempre in relazione alla tipologia<br />

dell’habitat a macchia, pascolo e seminativi. Buone densità della specie sono state rilevate negli<br />

ultimi 10 anni, soprattutto nei territori costieri <strong>di</strong> Cuglieri e Tresnuraghes.<br />

Meno vocate le aree collinari e montane tra i 500 e 900 metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne, ricomprese nei territori <strong>di</strong><br />

Santulussurgiu, Scano Montiferro, Seneghe, Cuglieri, e, in parte, nell’entroterra bosano.<br />

CONIGLIO SELVATICO – Analoga alla lepre, la vocazione relativa al coniglio selvatico, anche se<br />

la sua presenza risulta potenzialmente maggiore nelle aree interne collinari (dai 200 ai 500 metri <strong>di</strong><br />

altitu<strong>di</strong>ne), e lievemente superiore nelle parti più elevate (500-900 metri).<br />

CINGHIALE – Per quanto riguarda questa specie risultano maggiormente popolate e vocate le<br />

aree collinari e montane del Montiferru (territori <strong>di</strong> Cuglieri, Santulussurgiu, Seneghe, Scano<br />

Montiferro) ed in Planargia i territori costieri ed interni <strong>di</strong> Bosa e Montresta. In queste aree sono<br />

stati rilevati negli ultimi 10 anni il maggior numero <strong>di</strong> abbattimenti durante le attività <strong>di</strong> caccia e<br />

rilevate le maggiori densità della specie. Di recente è segnalata una <strong>di</strong>ffusione del cinghiale verso<br />

la fascia costiera con riferimento in particolare ai territori <strong>di</strong> Cuglieri, Tresnuraghes e Magomadas.<br />

ALTRI UNGULATI – Sono presenti nuclei in libertà <strong>di</strong> muflone e <strong>di</strong> cervo sardo nel complesso<br />

montano del Montiferru (Santulussurgiu e Seneghe), originati da operazioni <strong>di</strong> immissione<br />

effettuate dalla Regione Sardegna all’interno dei territori gestiti dall’Ente Foreste della Sardegna).<br />

UCCELLI ACQUATICI – nel comprensorio non sono presenti zone umide <strong>di</strong> particolare interesse.<br />

Gli acquitrini temporanei (pauli) presenti nel periodo invernale nei tavolati basaltici costieri<br />

rappresentano punti <strong>di</strong> sosta per alcune specie ornitiche (anati<strong>di</strong>, ardei<strong>di</strong>, gru) durante i passi<br />

migratori autunnale e primaverile.<br />

PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 18

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