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Parte 3 - Provincia di Oristano

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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />

Cornacchia grigia.<br />

La cornacchia in provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong> ha acquisito negli ultimi 10 anni una crescente importanza<br />

come specie che determina impatti sulle attività agricole.<br />

Le informazioni sul reale impatto delle cornacchie sono attualmente inadeguate per la provincia <strong>di</strong><br />

<strong>Oristano</strong> e necessitano <strong>di</strong> essere approfon<strong>di</strong>te. Tuttavia, si ritiene opportuno il controllo della<br />

cornacchia grigia per le seguenti motivazioni:<br />

<br />

<br />

esercitano un forte impatto sulle colture agricole producendo danni economicamente<br />

rilevanti, in particolare alle colture <strong>di</strong> mais, orticole (anguria, melone, pomodoro);<br />

determinano un danno ambientale in quanto sono rilevanti predatori <strong>di</strong> uova e pulli delle<br />

ni<strong>di</strong>ate <strong>di</strong> pernice sarda e quaglia e <strong>di</strong> giovani <strong>di</strong> lepre sarda in zone agricole intensamente<br />

coltivate.<br />

Per il loro controllo si suggeriscono, come<br />

in<strong>di</strong>cato dall’I.S.P.R.A., soprattutto i meto<strong>di</strong><br />

ecologici con misure che, per ridurre<br />

numericamente la popolazione, agiscono sulle<br />

risorse ecologiche della specie bersaglio, ovvero<br />

limitano le risorse alimentari, <strong>di</strong> spazio e <strong>di</strong> altri<br />

elementi importanti per le esigenze ecologiche ed<br />

etologiche della specie.<br />

La prima misura <strong>di</strong> prevenzione per limitare la <strong>di</strong>ffusione della cornacchia grigia concerne<br />

nell’eliminazione delle fonti trofiche artificiali <strong>di</strong> origine antropica, in particolar modo attraverso la<br />

gestione delle <strong>di</strong>scariche e dei punti <strong>di</strong> raccolta dei rifiuti e la limitazione delle immissioni con<br />

selvaggina <strong>di</strong> allevamento che rappresenta un’abbondante e facile risorsa alimentare per la<br />

cornacchia.<br />

La predazione che i Corvi<strong>di</strong> esercitano a carico della pernice sarda e della lepre sarda può essere<br />

sensibilmente ridotta migliorando gli habitat, così da renderli più idonei ad ospitare e sostenere la<br />

fauna selvatica, e limitando le pratiche agricole dannose durante gli sfalci e la raccolta dei foraggi:<br />

habitat erbacei ed arbustivi <strong>di</strong>versificati con ambiti dotati <strong>di</strong> un adeguato grado <strong>di</strong> copertura della<br />

vegetazione – alta almeno 70 cm - sin dall’inizio del periodo riproduttivo, a protezione dei ni<strong>di</strong> e dei<br />

ni<strong>di</strong>acei, costituiscono la migliore garanzia <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a delle specie preda.<br />

Assecondano queste esigenze il mantenimento <strong>di</strong> colture a perdere o fasce inerbite poste ai<br />

margini degli appezzamenti e nelle zone perimetrali <strong>di</strong> campi coltivati, lungo le capezzagne, i fossi<br />

e le scoline, oppure a ridosso <strong>di</strong> siepi, cespugli e aree boscate; parimenti gli sfalci della<br />

vegetazione spontanea nei bor<strong>di</strong> delle strade, nei fossi e nei terreni ritirati dalla produzione<br />

potrebbero essere posticipati oltre la seconda metà <strong>di</strong> luglio, ed eseguiti sempre ad altezza<br />

adeguata.<br />

PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 156

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