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Parte 3 - Provincia di Oristano

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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />

Realizzazione <strong>di</strong> aree - rifugio artificiali per i pesci. Il metodo consiste nel realizzare<br />

artificialmente degli ostacoli fisici all’attività <strong>di</strong> pesca del Cormorano con la messa in opera <strong>di</strong><br />

strutture, fisse o mobili, che impe<strong>di</strong>scono o ostacolano l’inseguimento delle prede da parte dei<br />

Cormorani, specialmente durante la pesca sociale. Le soluzioni tecniche sperimentate sono assai<br />

varie e comprendono reti sommerse a maglia larga, pali in legno o canne piantate nel fondo,<br />

gabbie sommerse, etc.<br />

Vantaggi: l’efficacia <strong>di</strong> questi sistemi non è stata <strong>di</strong>mostrata in maniera assoluta però che la<br />

creazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> rifugio per i pesci possa incrementarne il tasso si sopravvivenza rispetto<br />

all’azione predatoria degli ittiofagi e contemporaneamente limitare l’agibilità degli specchi d’acqua<br />

e quin<strong>di</strong> la attrattiva nei confronti dei cormorani è cosa assolutamente plausibile. Le soluzioni<br />

tecniche basate sull’uso <strong>di</strong> sistemi rimovibili sono da preferire in quanto meno impattanti poiché<br />

non determinano trasformazioni permanenti dell’ecosistema umido.<br />

Svantaggi: ad oggi l’efficacia <strong>di</strong> tali sistemi è stata solo parzialmente documentata e necessita<br />

certo <strong>di</strong> ulteriori conferme. I sistemi fissi possono, nel lungo termine, <strong>di</strong>venire inutilizzabili a causa<br />

delle concrezioni e anche determinare riduzione dei volumi d’acqua <strong>di</strong>sponibili e alterazioni dei<br />

flussi naturali all’interno dei bacini.<br />

Applicabilità nell’Oristanese: consigliata in tutti i compen<strong>di</strong> ittici dell’Oristanese. Può facilmente<br />

andare a tutela <strong>di</strong> spazi limitati caratterizzati da elevate concentrazioni stagionale <strong>di</strong> novellame e/o<br />

adulti ma si dovrebbe sperimentare anche in bacini <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e estensioni quali ad es.<br />

Stagno <strong>di</strong> San Giovanni- Marceddì, Laguna <strong>di</strong> Corru S’Ittiri, Stagno <strong>di</strong> Is Benas. Preferibile l’uso <strong>di</strong><br />

sistemi da posizionare e rimuovere stagionalmente rispetto agli impianti fissi. Sperimentazione già<br />

attuata nello Stagno <strong>di</strong> Cabras ma limitata nella valutazione della sua efficacia dalla mancata<br />

misurazione della capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare rifugio per i pesci (pescate campione ex ante ed ex post<br />

messa in opera degli interventi).<br />

INTERVENTI SULL'ACCESSIBILITÀ DEI SITI<br />

Sono interventi finalizzati ad impe<strong>di</strong>re o limitare l’accesso dei Cormorani alle aree <strong>di</strong> pesca tramite<br />

la messa in opera <strong>di</strong> vari tipi <strong>di</strong> barriere fisiche. Sono <strong>di</strong> gran lunga gli interventi più efficaci, ma<br />

comportano anche una serie importante <strong>di</strong> controin<strong>di</strong>cazioni e limiti. I fondamentali tipi <strong>di</strong> interventi<br />

riconducibili a questa categoria sono:<br />

Sistemi <strong>di</strong> protezione me<strong>di</strong>ante reti anti uccello. Richiedono il rivestimento dell’intera superficie<br />

del bacino con reti che impe<strong>di</strong>scano l’accesso dall’alto (e eventualmente anche laterale, dalle<br />

sponde) degli uccelli ittiofagi. Teoricamente è possibile proteggere anche superfici molto ampie,<br />

anche fino a 40-50 ha, con un sistema adeguato <strong>di</strong> intelaiatura <strong>di</strong> pali e reti montate ad un’altezza<br />

tale da consentire al personale <strong>di</strong> muoversi liberamente per effettuare attività <strong>di</strong> pesca e<br />

manutenzioni. Tuttavia su vaste superfici l’applicazione <strong>di</strong> questo sistema è economicamente<br />

oneroso e deve essere attentamente valutato con l’analisi costi/benefici.<br />

Vantaggi: costituiscono soluzioni pressoché definitive poiché riescono ad impe<strong>di</strong>re l’accesso e<br />

quin<strong>di</strong> la predazione da parte degli uccelli ittiofagi. Si tratta <strong>di</strong> un sistema particolarmente adatto<br />

per allevamenti intensivi o comunque per proteggere superfici relativamente circoscritte.<br />

Svantaggi: le reti orizzontali possono rappresentare un ostacolo per accedere ai bacini anche da<br />

parte del personale addetto alle operazioni <strong>di</strong> pesca e <strong>di</strong> manutenzione dei bacini. Viene inoltre<br />

impe<strong>di</strong>to in<strong>di</strong>scriminatamente l’accesso a tutti gli uccelli, rispetto ai quali le reti possono anche<br />

PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 145

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