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Parte 3 - Provincia di Oristano

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PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE – Terza parte<br />

faunistico-venatoria deve anche prevedere un’ottimizzazione delle procedure <strong>di</strong><br />

indennizzo/risarcimento al fine <strong>di</strong> renderle quanto più efficienti, sostenibili, trasparenti ed eque.<br />

Sulla base dei risultati dell’analisi effettuata per la provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong> e delle in<strong>di</strong>cazioni fornite in<br />

materia da <strong>di</strong>versi documenti e stu<strong>di</strong> pubblicati negli ultimi 10 anni (Riga F., Genghini M., Cascone<br />

C., Di Luzio P. (A cura <strong>di</strong>), ISPRA, 2011; “Indagine conoscitiva” della Commissione Agricoltura<br />

della Camera, documento finale del26/05/11; M. Genghini, I.S.P.R.A., 2009; WWF Italia, febbraio<br />

2009; Toso. S. e L. Pedrotti. 2001; Cocchi R. e F. Riga. 2001; Andreotti, A., S. Tomasini e S.<br />

Pirrello. 2007) si in<strong>di</strong>cano <strong>di</strong> seguito le in<strong>di</strong>cazioni relative alle azioni <strong>di</strong> prevenzione e agli interventi<br />

ambientali che si ritengono importanti per un adeguato controllo e riduzione dei danni causati dalle<br />

principali specie faunistiche impattanti.<br />

Cinghiale<br />

E’ la specie <strong>di</strong> ungulato che determina in provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong> il maggiore impatto sulle attività<br />

agricole e, in alcuni casi, anche turistiche (danneggiamenti ai campi da golf nel compen<strong>di</strong>o della<br />

pineta costiera <strong>di</strong> “is Arenas” <strong>di</strong> Narbolia).<br />

Il problema del cinghiale è in<strong>di</strong>cativo <strong>di</strong> come la gestione della fauna selvatica in Sardegna sia<br />

stata fino ad ora condotta in maniera poco scientifica. La specie ai primi del novecento era<br />

<strong>di</strong>stribuita in poche aree molto localizzate della Sardegna e della provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong>. A partire<br />

dai decenni successivi, il cinghiale è stato oggetto <strong>di</strong> numerosi interventi <strong>di</strong> immissione a scopo<br />

venatorio, effettuati inizialmente utilizzando ceppi provenienti dal Centro ed Est Europa,<br />

privilegiando qualità quali la maggiore stazza e la prolificità (Massei & Toso, 1993). Le immissioni<br />

sul territorio sono continuate fino ai nostri giorni; oggi il cinghiale ha ricolonizzato gran parte dei<br />

territori collinari e montani e molte aree costiere della provincia <strong>di</strong> <strong>Oristano</strong>.<br />

La problematica del cinghiale andrebbe affrontata attraverso un approccio tecnico scientifico e la<br />

definizione <strong>di</strong> un accurato piano provinciale <strong>di</strong> monitoraggio e controllo delle popolazioni. La prima<br />

fase dovrebbe essere costituita dall'analisi della situazione provinciale attuale, con un<br />

approfon<strong>di</strong>mento della valutazione dell’impatto <strong>di</strong> questa specie sul sistema agricolo e sulle<br />

biocenosi locali.<br />

Più in particolare andrebbero analizzati:<br />

la tipologia, la <strong>di</strong>stribuzione (spaziale e temporale) e l’ammontare economico dei danni<br />

prodotti (non solo a danno dei sistemi agricoli, ma anche sulle fitocenosi e su altre specie)<br />

degli indennizzi pagati;<br />

la tipologia, l'efficacia e la <strong>di</strong>stribuzione dei sistemi <strong>di</strong> prevenzione in atto;<br />

la consistenza e la struttura della popolazione.<br />

Sulla base dei dati acquisiti ed analizzati, sarà in seguito possibile definire all'interno <strong>di</strong> specifiche<br />

unità <strong>di</strong> gestione (Distretti <strong>di</strong> caccia degli A.T.C.) delle densità obiettivo, entro cui la specie deve<br />

essere mantenuta. Nel caso in cui si constatasse il superamento <strong>di</strong> tali densità e l'impossibilità <strong>di</strong><br />

attuare misure <strong>di</strong> prevenzione, si potrà procedere alla definizione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> controllo, che<br />

preveda le modalità operative più opportune, tenendo bene presenti le finalità gestionali dell'area<br />

in cui si agisce e le normative vigenti . Inoltre, sarà opportuno monitorare gli effetti del programma<br />

<strong>di</strong> controllo per valutarne l'efficacia.<br />

PROVINCIA DI ORISTANO – Settore Attività produttive SVS – Servizio Gestione Fauna Pagina 139

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