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PROVINCIA DE CASTEDDU RASSEGNA STAMPA 31 LUGLIO- 2 ...

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pag. 15<br />

domenica 1 agosto<br />

Il caso. I mancati versamenti emergono dal carteggio su una battaglia tra Regione e<br />

Tecnocasic per l'aumento delle tariffe<br />

Rifiuti campani, buco di 270 mila euro<br />

Il commissariato per l'emergenza non paga i debiti del 2008<br />

Negata la realizzazione di una discarica di servizio. E questo rende obbligatorio il conferimento ad<br />

altri delle eccedenze dei rifiuti.<br />

Ci sono stati due momenti in cui Cagliari ha rischiato di napoletanizzarsi: all'inizio del 2004 e alla<br />

fine del 2005. In entrambi i casi i forni del Tecnocasic, che inceneriscono i rifiuti del Capoluogo, e<br />

la discarica di Serdiana erano saturi. E di lì a poco non ci sarebbe stato un posto dove portare<br />

l'immondezza. Alla fine i problemi si risolsero.<br />

Ora la situazione rischia di precipitare di nuovo perché la Regione non riconosce alla società<br />

l'aumento della tariffa e nel contempo nega da sette anni la realizzazione di una discarica di servizio<br />

rendendo obbligatorio il conferimento delle eccedenze dei rifiuti alla Villaservice a tariffe più alte di<br />

quelle che il Tecnocasic incassa dai 30 comuni dell'hinterland. Un conferimento che costa 5 milioni<br />

di euro all'anno a fronte del costo di un milione che sarebbe necessario per realizzare di una<br />

discarica di servizio. Per tutte queste ragioni nel 2009 la manutenzione dei forni non è stata<br />

garantita e per la stessa ragione i conti del Tecnocasic entro il 2010 potrebbero finire fuori controllo.<br />

RIFIUTI CAMPANI E tra le ragioni ce n'è una curiosa: il Commissariato per l'emergenza rifiuti non<br />

ha mai saldato il conto dell'immondizia arrivata dalla Campania nel 2008: 270.437 mila euro.<br />

IL CONFLITTO La battaglia è contenuta nel pluriennale carteggio tra Tecnocasic e Regione,<br />

assessorato all'ambiente, servizio tutela dell'atmosfera e del territorio.<br />

La società che gestisce il termovalorizzatore di Macchiareddu, il cui amministratore unico è da<br />

maggio Oscar Serci, ha chiesto per l'ennesima volta alla Regione l'aumento della tariffa dei rifiuti:<br />

dagli attuali 121,56 euro a tonnellata a 138,98. L'incremento è giustificato dal calo dei conferimenti<br />

(più aumenta la percentuale di raccolta differenziata meno si conferisce al termovalorizzatore) e<br />

quindi dalla diminuzione degli introiti. Tanto che a consuntivo lo sbilancio del 2009 è stato di 418<br />

mila euro ed è in crescita nell'anno in corso. Per questo nel 2009 è saltata la manutenzione<br />

programmata dei vecchi forni («impossibile garantire la copertura finanziaria degli interventi») che,<br />

anche per questo, quest'anno si sono bloccati alcune volte.<br />

RIFIUTI IN DISCARICA Ogni volta che un forno si blocca il Tecnocasic è costretto ad aumentare<br />

la quantità dei rifiuti da portare nella discarica della Villaservice (che ottiene continue<br />

autorizzazioni all'ampliamento) e questo, considerato che la tariffa è leggermente superiore a quella<br />

incassata (121,84, di molto superiore alla media nazionale), produce continui sbilanci che alla fine<br />

dell'anno potrebbero diventare intollerabili. Ed è per questo che anche i revisori contabili, nella loro<br />

relazione, segnalano la necessità di aumentare la tariffa.<br />

Ma la Regione, che pure ha concesso l'aumento tariffario agli altri termovalorizzatori (a Tossilo i<br />

rifiuti ora si pagano da 159 a 167 euro a tonnellata) dice no. Sostenendo che il Tecnocasic ha un<br />

utile di esercizio e deve utilizzarlo per fare la manutenzione degli impianti. La società nega<br />

l'esistenza di un utile e certifica, anzi uno sbilancio. E manifesta i dubbi sul fatto che si possa<br />

garantire la continuità del servizio di pubblico interesse. Se i forni si fermassero non si saprebbe<br />

dove portare i rifiuti. E Cagliari rischierebbe di scoppiare. Come Napoli due anni fa.<br />

FABIO MANCA

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