rassegna stampa 17 giugno - Provincia di Cagliari

PROVINCIA DI CAGLIARI
PROVINCIA DE CASTEDDU
RASSEGNA STAMPA 17 GIUGNO
Prime pagine Pag. 2
Taccuino avvenimenti Pag. 5
Provincia di Cagliari Pag. 7
Cronaca e politica regionale Pag. 13
La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 8.35.
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TA C C U I N O AV V E N I M E N TI DI O G G I
- Presentazione alla stampa del XXII Rapporto congiunturale sull'andamento delle Pmi della
Sardegna nel 2009 e previsioni per il 2010 dell'Api sarda (Elmas - sala conferenze Sardafidi - zona
industriale Casic Est - via Nervi - ore 9.30)
- I consiglieri regionali dei gruppi dell'opposizione presentano alla stampa la proposta di legge
"Tutela, conservazione e valorizzazione dell'agrobiodiversita' della Sardegna" (Cagliari - sala
stampa - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 9.30)
- Proseguono i lavori del Consiglio regionale (Cagliari - via Roma, 25 - ore 10)
- Incontro di presentazione dell'esperienza "La biblioteca per pazienti" realizzata nel
Comune friuliano di Aviano, organizzato dal Centro servizi bibliotecari della Provincia di
Cagliari (Cagliari - Biblioteca regionale - viale Trieste 137 - ore 10)
- Viene presentata alla stampa la sezione sarda dell'Associazione Nazionale Archeologi (Sassari -
sala conferenze - Biblioteca comunale - Palazzo D'Usini - Piaza Tola 1 - ore 10.30)
- Il sindaco di Oristano, il presidente della Provincia, i promotori, gli assessori comunali alle
Attivita' produttive, al Turismo e alla cultura, e i rappresentanti del Consorzio Uno e dello Slow
Food presentano alla stampa il progetto "Cavatappi d'idee" per la promozione della Vernaccia
(Oristano - sala Giunta - Palazzo Campus Colonna - ore 10.30)
- Conferenza stampa dei partiti della coalizione di centrosinistra organizzata dalla segreteria
provinciale di Cagliari del Pd (Cagliari - sede Pd - via Emilia 39 - ore 11)
- Presentazione alla stampa del Rapporto 2010 di Banca d'Italia sull'economia della Sardegna
(Cagliari - sede Banca d'Italia - Largo Carlo Felice 13 - ore 11.30)
- Visita in Sardegna del sottosegretario di Stato all'Ambiente Roberto Menia per partecipa alla
giornata di studio promossa in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione
(Olmedo - visita all'azienda sperimentale di Bonassai sede dell'Agris - ore 10.30; Alghero - visita al
parco naturale di Porto Conte - ore 11.30 e conferenza stampa - sala congressi Casa Gioiosa - Parco
naturale di Porto Conte - ore 13)
- Assemblea organizzata dalla Giunta sezionale di Cagliari dell'Associazione Nazionale Magistrati
in accordo con gli aderenti al Patto per la giustizia nell'ambito della protesta contro la manovra
finanziaria del Governo (Cagliari - Palazzo di Giustizia - aula Corte d'assise - ore 12; Sassari -
Palazzo di Giustizia - via Roma - ore 12)
- Unipol Gruppo Finanziario presenta Piano di sostenibilita' 2010-2012 e il Bilancio di sostenibilita'
2009 (Cagliari - sala riunioni - Camera di commercio - Largo Carlo Felice 72 - ore 16.30)
- "Io accolgo" e' il tema del convegno organizzato dalla Cgil sarda. Nell'occasione verra'
presentato il libro di Walter Cerfeda "I Pupari" (Cagliari - Hotel Mediterraneo - viale Diaz - ore
17.30)
- Il confronto internazionale Italia-Irlanda Youth apre la terza edizione dell'Italia Boxing tour
organizzata dall'Asd Boxing Club Portotorres "Mario Solinas" (Porto Torres - ring allestito nell'area
del molo turistico - porto - ore 21) (AGI) Sol/Cog
TACCUINO AVVENIMENTI DI CULTURA E SPETTACOLO I
- Proiezione del film "Il canto scaltro" di Michele Mossa e Michele Trentini nell'ambito del ciclo
"Aperitivi culturali" organizzato dall'associazione culturale Itzokor (Cagliari - sede Itzokor - via
Lamarmora 123 - ore 19)
- Proiezione del film "Mi piace lavorare" di Franceca Comencini per la rassegna cinematografica
"L'italia... tra schermo e storia (Storia e societa' italiana raccontate dal cinema)" organizzata
dall'associazione La macchina cinema (Assemini sala Sergio Citti - centro servizi culturali
L'Alambicco - via Temo 30 - ore 20.30)
- Il Teatro dell'Impossibile mette in scena lo spettacolo di audioteatro "Nautilus - vedere con
i suoni", per la regia di Elio Turno Arthemalle, nell'ambito della rassegna "Giugno a Palazzo
Regio" (Cagliari - Palazzo Regio - Piazza Palazzo - ore 21) (AGI) Sol/Cog
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TA C C U I N O AV V E N I M E N TI DI O G G I I N S A R D E G N A
- 09.00 - ASINARA - Cala d'Oliva Maurizio Zipponi, responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei
Valori, incontra i lavoratori cassintegrati della Vinyls di Porto Torres.
- 09.30 - ELMAS - Sede Api Sarda, via Nervi, z.i. Casic Presentazione 22/o Rapporto congiunturale
Api Sarda sull' andamento delle pmi nel 2009 e previsioni per il 2010.
- 09.30 - CAGLIARI - Sala stampa Consiglio regionale Conferenza stampa Gruppi opposizione per
illustrare la proposta di legge "Tutela, conservazione e valorizzazione dell'agrobiodiversità della
Sardegna".
- 10.00 - CAGLIARI - Biblioteca regionale, viale Trieste 137 Incontro di presentazione
dell'esperienza "La biblioteca per pazienti" realizzata nel Comune di Aviano in Friuli.
- 10.30 - SASSARI - Palazzo d'Usini, piazza Tola 1 Conferenza stampa presentazione sezione
Sardegna dell' Associazione nazionale archeologi.
- 10.30 - OLMEDO - Azienda Bonassai Giornata di studio su lotta alla desertificazione. E' prevista
la partecipazione del sottosegretario di Stato dell'Ambiente, Roberto Menia che sarà poi ad Alghero
(ore 11.30) per una visita al parco di Porto Conte e, a seguire, (ore 13 Casa Gioiosa - parco Porto
Conte) terrà una conferenza stampa.
- 11.00 - NUORO - Sede Confindustria Paolo Clivati e delegazione Indorama presentano piano
industriale e nuovo marchio "Polimeri Ottana".
- 11.00 - CAGLIARI - Sede Partito democratico, via Emilia 39 Conferenza stampa indetta dal
Partito democratico della Provincia di Cagliari.
- 11.30 - CAGLIARI - Sede Banca d'Italia, largo Carlo Felice Conferenza stampa Banca d'Italia per
presentare Rapporto 2010 sull'economia della Sardegna.
- 12.00 - CAGLIARI - Corte assise, palazzo giustizia Assemblea organizzata dall'Associazione
nazionale magistrati nell'ambito delle iniziative contro la Manovra finanziaria.
- 15.00 - CASTELSARDO - Castello dei Doria Al via 7/a edizione Congresso nazionale
dell'Associazione italiana di patologia veterinaria (AipVet).
- 16.30 - CAGLIARI - Camera di Commercio, largo Carlo Felice 72 Presentazione bilancio e Piano
di sostenibilità di Unipol gruppo finanziario.
- 17.30 - CAGLIARI - Hotel Mediterraneo, lungomare Colombo 46 Convegno organizzato dalla
Cgil regionale sul tema "Io Accolgo".
- 18.30 - NUORO - Biblioteca Satta Proiezione film premiati nel concorso per progetti
cinematografici "Storie di emigrati sardi".
- 19.00 - CAGLIARI - Sede Itzokor, via Lamarmora 123 Prosegue la rassegna "Aperitivi culturali"
con la proiezione del docufilm "Il canto scaltro" di Michele Mossa e Michele Trentini.
- 20.30 - ELMAS - Centro culturale L'Alambicco, via Temo 30 Prosegue rassegna cinematografica
"L'Italia...tra schermo e storia" con la proiezione del film "Mi piace lavorare" di Francesca
Comencini.
- 21.00 - STINTINO - Area portuale Inaugurazione 3/a edizione torneo internazionale di pugilato
"Italia boxing tour" con l'incontro tra Italia e Irlanda Youth.
- 21.00 - CAGLIARI - Sede Provincia, palazzo Regio Replica spettacolo teatrale "Nautilus"
nell'ambito della manifestazione "Giugno a palazzo Regio".
- 21.00 - BOSA - Palazzo Chelo Prende il via "Movimenti d'acqua", festa dedicata all'uso sostenibile
delle risorse idriche con mostre, letture di poesie, musica e dibattiti.
- 21.00 - BOSA - Ex Convento Cappuccini Concerto Orchestra d'archi del Teatro Lirico di Cagliari
diretta da Rino Marrone e l'oboista Salvatore Chierchia. (ANSA).
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Pag. 24
Incidente nel diluvio
Milia in auto contro un palo: niente di grave
CAGLIARI. Appena rieletto presidente della Provincia, Graziano Milia è finito contro un palo: è
accaduto in via La Vega, sotto l’acquazzone di martedì pomeriggio. Niente di grave, solo una botta
contro il parabrezza. La causa dell’incidente la spiega lo stesso Milia: «Una pozza - racconta - ho
perso un attimo il controllo dell’auto e ho preso quel palo... forse dovrò rafforzare l’apparecchiatura
antisfiga, di questi tempi dovevo prevederlo». Impossibile stabilire se la cugurra sia arrivata da
destra o da sinistra: «Non saprei - è la risposta del presidente - le due ipotesi hanno pari valore».
Parte che sul luogo dell’incidente sia stato trovato un maglioncino turchese. (m.l)
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Sarrabus, Sarcidano e Barbagia di Seulo all’asciutto
Provincia, le aree periferiche rimangono senza consiglieri
MURAVERA. Il Sarrabus, il Gerrei, il Sarcidano e la Barbagia di Seulo non avranno rappresentanti
nel nuovo consiglio provinciale. La vittoria al ballottaggio di Graziano Milia ha impedito l’ingresso
nell’assemblea di piazza Palazzo di Vittorio Monni, ex assessore ai servizi sociali del comune di
Burcei.
La vittoria di Milia è costata cara anche ad Andrea Pisano, l’ex dipendente del banco di Sardegna.
E rimasto appiedato quantunque sia stato nei trenta collegi della provincia il secondo votato in
assoluto del Psd’az. L’esponente sardista nel collegio di Isili, costituito da Escolca, Esterzili,
Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Sadali, Serri, Seulo e Villanova Tulo, ha avuto un lusinghiero
risultato; 1183 voti, pari al 14,48 %. Lunedì sera è finito anche il sogno del sindaco di San Vito
Patrizio Buccelli che veniva indicato, in caso di vittoria di Farris, come uno dei probabili assessori
provinciali in quota Udc. Nel precedente consiglio il territorio era rappresentato da 4 consiglieri:
Gianfranco Piu, sindaco di Villaputzu, eletto nelle liste di Fortza Paris e poi confluito nel Pdl,
Patrizio Buccelli, sindaco di San Vito Udc, Antonio Monni di Burcei che ha aderito ai Rossomori
dopo essere stato eletto nelle liste del Psd’az ed infine Sandro Cancedda, veterinaio di Nurri, IDV,
assessore provinciale uscente. «È penalizzante non avere rappresentanti diretti in consiglio
provinciale - dice Armando Delussu, il sindaco di Goni - un danno per i nostri territori che sono
marginali e hanno il più alto tasso di disoccupazione e di spopolamento della provincia». Il
Parteolla sarà, invece, rappresentato da due consiglieri: Ricciotti Usai, Riformatori, riconfermato e
Mariangela Pedditzi, Rifondazione. Nei ballottaggi l’affluenza maggiore si è registrata a Burcei
dove ha votato il 53,9% degli aventi diritto. Nel paese del Serpeddi Farris ha avuto la percentuale
maggiore: il 79,6 %. Villanova Tulo ha conquistato la maglia nera. Ha votato solo l’11,1 % degli
aventi diritto.(gcb)
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PROVINCIA CAGLIARI: 38 DONNE CORSO AVVIAMENTO IMPRESA IMMIGRATE
(AGI) - Cagliari, 16 giu. - Trentotto donne provenienti da diversi paesi, tra cui Filippine, Nigeria,
India, Lituania, Senegal, Marocco, Romania, Ucraina, Repubblica Domenicana, Cuba, Cile,
Burundi, Brasile e Kyrgyzstan, hanno portato a termine, nei giorni scorsi, il corso di avviamento
all'impresa rivolto alle donne immigrate, nell'ambito del progetto "Projob" (promozione
dell'occupabilita' delle donne straniere). "Il nostro obiettivo - spiega Angela Quaquero, assessore
uscente alle Politiche sociali della Provincia di Cagliari e promotrice dell'iniziativa - era orientare le
donne con un percorso di auto-impiego e creazione di impresa in Italia, o con un progetto volto a
consentire un ritorno qualificato nel loro paese di origine, dove potranno valorizzare le competenze
acquisite".
Il programma del corso, che si e' svolto nella sede della Provincia di via Cadello, ha toccato i temi
relativi allo sviluppo dell'idea imprenditoriale: dal business plan, agli aspetti gestionali e fiscali fino
ai rapporti con le banche e gli enti finanziatori. Particolare attenzione e' stata rivolta al microcredito,
quale opportunita' concreta per le donne immigrate di accedere a finanziamenti agevolati. "Rispetto
alle 32 corsiste inizialmente previste - aggiunge la Quaquero - le iscritte sono state 44 e ben 38
hanno completato il corso e conseguito l'attestato di frequenza. Diverse, e in alcuni casi originali, le
idee d'impresa sviluppate, come il cuscino per sostenere la schiena e il bambino delle donne che
allattano, un'idea che dovra' essere brevettata; un progetto per il miglioramento della produzione del
latte nel paese d'origine da sviluppare in collaborazione con aziende sarde e senegalesi e un cyber
cafe'". Al corso seguira' l'accompagnamento nella fase di start up delle iniziative. (AGI) Red/Cog
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Concluso il corso per l'avviamento al lavoro rivolto alle donne immigrate
Sono 38 le donne provenienti da diversi paesi che hanno portato a termine, nei giorni scorsi, il corso
di avviamento all'impresa rivolto alle donne immigrate, nell'ambito del progetto “Projob”
(promozione dell'occupabilità delle donne straniere). Provenivano da Filippine, Nigeria, India,
Lituania, Senegal, Marocco, Romania, Ucraina, Repubblica Domenicana, Cuba, Cile, Burundi,
Brasile e Kyrgyzstan.
CAGLIARI - “Il nostro obiettivo – spiega Angela Quaquero, assessore uscente alle Politiche sociali
della Provincia di Cagliari e promotrice dell'iniziativa – era orientare le donne con un percorso di
auto-impiego e creazione di impresa in Italia, o con un progetto volto a consentire un ritorno
qualificato nel loro paese di origine, dove potranno valorizzare le competenze acquisite”.
Il Corso. Il programma del corso, che si è svolto nella sede della Provincia di via Cadello, ha
toccato i temi relativi allo sviluppo dell’idea imprenditoriale: dal business plan, agli aspetti
gestionali e fiscali fino ai rapporti con le banche e gli enti finanziatori. Particolare attenzione è stata
rivolta al microcredito, quale opportunità concreta per le donne immigrate di accedere a
finanziamenti agevolati.
Le Idee di Impresa. “Rispetto alle 32 corsiste inizialmente previste – aggiunge la Quaquero - le
iscritte sono state 44 e ben 38 hanno completato il corso e conseguito l’attestato di frequenza.
Diverse, e in alcuni casi originali, le idee d’impresa sviluppate, come il cuscino per sostenere la
schiena e il bambino delle donne che allattano, un’idea che dovrà essere brevettata; un progetto per
il miglioramento della produzione del latte nel paese d’origine da sviluppare in collaborazione con
aziende sarde e senegalesi e un cyber cafè”. Al corso seguirà l’accompagnamento nella fase di start
up delle iniziative.
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16 giu. - CAGLIARI, Concluso corso formazione per donne immigrate
38 donne provenienti da diversi paesi, tra cui Filippine, Nigeria, India, Lituania, Senegal, Marocco,
Romania, Ucraina, Repubblica Domenicana, Cuba, Cile, Burundi, Brasile e Kyrgyzstan, hanno
portato a termine, nei giorni scorsi, il corso di avviamento all'impresa rivolto alle donne immigrate,
nell'ambito del progetto “Projob” (promozione dell'occupabilità delle donne straniere). “Il nostro
obiettivo – spiega Angela Quaquero, assessore uscente alle Politiche sociali della Provincia di
Cagliari e promotrice dell'iniziativa – era orientare le donne con un percorso di auto-impiego e
creazione di impresa in Italia, o con un progetto volto a consentire un ritorno qualificato nel loro
paese di origine, dove potranno valorizzare le competenze acquisite”. Il programma del corso, che
si è svolto nella sede della Provincia di via Cadello, ha toccato i temi relativi allo sviluppo dell’idea
imprenditoriale: dal business plan, agli aspetti gestionali e fiscali fino ai rapporti con le banche e gli
enti finanziatori. Particolare attenzione è stata rivolta al microcredito, quale opportunità concreta
per le donne immigrate di accedere a finanziamenti agevolati. “Rispetto alle 32 corsiste inizialmente
previste – aggiunge la Quaquero - le iscritte sono state 44 e ben 38 hanno completato il corso e
conseguito l’attestato di frequenza. Diverse, e in alcuni casi originali, le idee d’impresa sviluppate,
come il cuscino per sostenere la schiena e il bambino delle donne che allattano, un’idea che dovrà
essere brevettata; un progetto per il miglioramento della produzione del latte nel paese d’origine da
sviluppare in collaborazione con aziende sarde e senegalesi e un cyber cafè”. Al corso seguirà
l’accompagnamento nella fase di start up delle iniziative. (mg) (admaioramedia.it)

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IN SCENA
REDUCI
Domani alle 21 nel Piccolo teatro di Serramanna c’è “Reduci - piccolo omaggio al Signor G”, della
Sirio Sardegna Teatro. In scena Marta Proietti Orzella e Maurizio Mezzorani, Carlo Marini
(contrabbasso) e Valerio Carta (pianoforte). Lo spettacolo è tratto da testi e musiche di Gaber e
Luporini.
HEDDA GABLER
“Hedda Gabler” di Henrik Ibsen è lo spettacolo che sarà messo in scena domani e sabato alle 21 nel
Piccolo Auditorium (Ca). Diretto dal regista attore Andrea Meloni e interpretato da Silvana Metta,
Paolo Mura, Marcello Palimodde, Antonella Carta, Elena Fogarizzu, Francesco Frau e Roberta
Mannu, lo spettacolo propone il dramma del grande drammaturgo norvegese, raccontando la storia
di una donna, una attualissima Lady Macbeth, governata dai canoni di una agiata vita borghese.
GIUGNO A PALAZZO REGIO
Oggi alle 21 nel Palazzo Regio di Cagliari c’è lo spettacolo di audioteatro “Nautilus-Vedere
con i suoni”. In scena Elio Turno Arthemalle, che è anche il regista. Info: 070/4092000. (s.z.)
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Teatro. Palazzo Regio.
Alle ore 21 il Teatro Impossibile mette in scena «Nautilus», spettacolo liberamente ispirato a «Venti
mila leghe sotto il mare» di J.Verne. In scena Elio Turno Arthemalle, autore anche della regia con
Rossella Faa, Cristina Maccioni, Alessandro Valentini, Massimo Zordan e gli allievi del Teatro
Impossibile. Lo spettacolo è il primo progetto teatrale italiano destionato alla fruizione del pubblico
non vedente.

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Popolo della Libertà. Sempre più probabile l'azzeramento dei vertici regionali
Commissario in vista nel Pdl da Roma arriva Comincioli
Ribelli e alleati pressano per il rimpasto Divisioni anche nel centrosinistra per i l Suap
Alessandro Zorco
Bufera in arrivo nel Pdl dopo la batosta delle provinciali. È ormai quasi certo il commissariamento
del partito in Sardegna che dovrà azzerare completamente i vertici regionali. Ma l'arrivo di Romano
Comincioli, il plenipotenziario di Berlusconi nell'Isola, slitterà di qualche giorno perchè il premier è
impegnato a Bruxelles e non ha ancora esaminato il “caso Sardegna”. Ma la debàcle ha aumentato
i mal di pancia nel centrodestra in vista del rimpasto della Giunta. Ieri notte c'è stata una riunione
(non troppo “carbonara “visto che si è svolta nella sede del gruppo in Consiglio) dei dissidenti del
Pdl. Ma anche in questo caso - dopo l'analisi del voto - sono sorte delle divergenze sulle strategie di
azione che potrebbero portare ad una ulteriore frammentazione interna. Ma anche gli alleati sono
in fibrillazione. Sabato il Psd'Az terrà a Tramatza un consiglio nazionale in cui metterà sotto
accusa le divisioni del Pdl alla luce del buon risultato ottenuto dai sardisti. Morale: il Psd'Az
chiederà a Cappellacci un altro posto in Giunta (si parla dei Trasporti) a scapito di un assessore
dei berlusconiani. «Commissariamento? Non ne so nulla», ha commentato il coordinatore regionale
del Pdl Mariano Delogu che ipotizza, ma solo per la settimana prossima, un incontro del
coordinamento per esaminare i risultati elettorali. Totalmente contrario all'eventualità di un
intervento da Roma il capogruppo Pdl Mario Diana. Secondo il leader dell'Uds Mario Floris
l'astensione registrata nelle amministrative è dovuta alle divisioni interne tra gli schieramenti.
«Facciamo in modo che le divisioni non ricadano sulle comunità amministrate e sui cittadini, aldilà
del peso delle responsabilità delle quali si farà carico nel più breve tempo possibile chi di dovere
all'interno ella coalizione di centrodestra ». Eppure come per contagio ieri in Consiglio si è
spaccato anche il centrosinistra con un grave strappo tra il Pd da una parte e Comunisti-Sinistra
sarda- Rossomori e Italia dei valori dall'altra sulla legge – proposta da Giunta, Udc e Pd - che
estende le competenze dei Suap al settore dell'edilizia residenziale. «Una legge - ha commentato
Luciano Uras - che rappresenta un tentativo ingiustificabile e mal riuscito di sanatoria di costruzioni
realizzate senza concessione edilizia. Questa scelta mina, dopo 48 ore dallo scrutinio elettorale, la
ritrovata unità del centro-sinistra». Ma alla fine, dopo una riunione dei gruppi, la frattura si è
ricomposta

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Pdl sardo, l'appello di Comincioli
«Ci vuole compattezza». Gasparri: non ci saranno processi
Qualche giorno per riflettere. Su numeri, riposizionamenti, eventuali cambi al vertice. Poi il Popolo
della libertà sardo subirà una scossa. Una «scossettina», dice Romano Comincioli, il senatore del
Pdl attorno al quale ci si ritrova quando è il momento delle scelte. Silvio Berlusconi non parla
ancora del voto, lo farà - con Comincioli - domenica a Porto Rotondo: «Ci vuole compattezza, solo
così - dice Comincioli - si superano le difficoltà». Ma l'ex coordinatore del partito e il presidente dei
senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, escludono processi o ribaltoni. Per ora. Mentre i dissidenti del
Pdl preparano un duro documento politico.
COMINCIOLI Davanti al suo ufficio di Palazzo Madama, quando si doveva scegliere un candidato
vincente per la Provincia di Cagliari, si rischiava di doversi prenotare causa affollamento. Perché le
varie correnti del partito alla fine si consultano sempre con lui, uno di quelli che Berlusconi ascolta
davvero. Comincioli, lontanissimo dal coordinatore nazionale Denis Verdini, in questo passaggio
elettorale ha fatto lo spettatore. Volutamente. «Non torno in Sardegna, non è il momento», dice,
«ma è sicuro che al partito serve una bella scossettina». La sua analisi del voto è chiara: «Il
momento è brutto, la sconfitta di Cagliari era inattesa e non solo quella». Comincioli sperava
«anche in un successo a Nuoro e magari anche nella provincia di Sassari». Una cosa del genere
«non me l'aspettavo», sottolinea, «è presto per parlare ma conosco la cura, ci vuole solo
compattezza, unità, non si deve pensare a rompere o a fare processi». Il senatore sfiora anche il
confronto in famiglia che ha spaccato il partito a Cagliari: «Peccato, perché mi pare che Piergiorgio
Massidda si fosse messo a disposizione, dopo il primo turno. Adesso è il momento di recuperare
tutti, poi verrà il tempo di pensare ad altro».
GASPARRI «Non ci sarà una resa dei conti». Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri,
esamina il caso Sardegna dopo la sconfitta elettorale di Cagliari: «Non sento parlare di processi, di
rivoluzioni, di commissariamenti», dice l'ex ministro, «ne ho parlato con il coordinatore nazionale
Verdini e con il presidente Ugo Cappellacci, la riflessione sarà serena nonostante la sconfitta nella
provincia più importante fosse del tutto inattesa». Insomma, per Gasparri, che fa parte dell'ufficio di
presidenza del partito, la poltrona di Mariano Delogu non cambierà titolare.
I DISSIDENTI Ieri notte, una cena a base di pesce per guardarsi negli occhi e capire quali segnali
lanciare. È bastato poco tempo, ai consiglieri regionali dissidenti del Pdl, per capire quale sarà la
richiesta nel corso del coordinamento regionale della prossima settimana: «Vogliamo che cambi il
vertice regionale». Ieri si sono ritrovati Ignazio Artizzu, Alberto Randazzo, Gianfranco Bardanzellu,
Nanni Campus, Silvestro Ladu, Onorio Petrini, Nicola Rassu e Paolo Terzo Sanna, assenti Antonio
Pitea, Rosanna Floris e Carlo Sanjust. Quest'ultimo smentisce le voci di un suo passaggio nell'Udc:
«Non è vero». I dissidenti, o quel che resta del gruppetto, confermano di voler tenere un
atteggiamento di forte distacco dalla conduzione del partito e del gruppo: preparano un documento
politico che segni il momento negativo, ma non escludono, in Aula, anche qualche voto
differenziato rispetto alle posizioni della maggioranza.
I SOCIALISTI Raffaele Farigu, presidente di Sardegna socialista, chiede «un incontro urgente di
tutti i partiti della coalizione che sostiene la Giunta regionale». Fatta un'analisi del voto, Farigu
chiede un vertice «per assumere congiuntamente misure adeguate a rivitalizzare le politiche e le
attività del governo regionale». Non solo, perché sarà anche necessario rilanciare vigorosamente il
ruolo dell'autonomia regionale nei confronti della Stato, non sempre attento ai bisogni e alle
emergenze socio-economiche della Sardegna».
L'UDS Per Mario Floris, leader dell'Uds, i risultati dei ballottaggi «hanno riportato tutti alla realtà:
gli schieramenti hanno dovuto fare i conti e dovranno ancora farne con le divisioni interne, che sono
la causa della disaffezione dei cittadini alla politica, e quindi dell'astensionismo sia nel primo che
nel secondo turno elettorale». Per Floris «occorre tornare alla realtà, ai problemi veri dei cittadini,

delle famiglie, delle imprese, del lavoro e dell'occupazione. Occorre cercare, come classe politica
dirigente, di dare le risposte più adeguate e giuste secondo il mandato che ci è stato conferito dagli
elettori». ENRICO PILIA
Sì alle competenze sull'edilizia degli sportelli delle attività produttive
L'opposizione litiga sul Suap
I Suap, gli sportelli unici comunali delle attività produttive, potranno dare le autorizzazioni anche
per gli interventi di edilizia residenziale. Un'estensione di benefici che il Consiglio regionale ha
accordato (con 54 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti), approvando il testo unificato che univa
tre proposte della Giunta, dell'Udc e del Pd.
Però non tutta l'opposizione ha votato a favore, tanto che in Aula si è profilata l'ennesima spaccatura
sul versante del centrosinistra. Soprattutto quando il capogruppo di Comunisti-Sinistra sarda-Rosso
Mori, Luciano Uras, anche ricorrendo alla richiesta di voto segreto, si è sgolato nel richiamare i
colleghi per il rischio di approvare «una norma illegittima», con possibili «future ripercussioni di
carattere giudiziario». «Per il capriccio di qualcuno», ha detto, «stiamo commettendo un errore che
pagheranno i cittadini». E poi: «Non si capisce come la costruzione di una casa, ben definita nel
tempo, possa essere equiparata a un'attività produttiva che produce beni».
Voto contrario anche dall'Italia dei Valori. Invece, per Franco Cuccureddu (Mpa), «è una norma
positiva per la sburocratizzazione». Sì dal Pd, con Gianvalerio Sanna che ha detto: «Si è delineata
l'ipotesi che possano essere venuti meno alcuni rapporti politici nell'opposizione. Questo non è vero.
Il primato del nostro lavoro deve essere il merito dei problemi», ha concluso, «e non solo la visione
autoreferenziale della parte politica di appartenenza. Il vero messaggio deve essere la nostra volontà
di portare avanti un istituto di vitale importanza per l'economia della nostra Regione».
Sarà, ma in serata un comunicato di Uras parlava esplicitamente di unità del centrosinistra in
discussione. «È un tentativo ingiustificabile e mal riuscito di sanatoria di costruzioni realizzate
senza concessione edilizia», si leggeva nella nota, «una scelta è pesante da digerire, che mina, dopo
solo 48 ore dallo scrutinio elettorale, la ritrovata unità del centrosinistra». Tuttavia, dopo un
incontro tra i gruppi di Pd, Idv e sinistra l'emergenza è rientrata. È stato promosso un
coordinamento unitario dell'opposizione: significa che saranno concordati metodi e contenuti dei
lavori delle prossime sedute del Consiglio regionale e la strategia complessiva del centrosinistra in
Aula. I lavori sono stati aggiornati a oggi alle 10.

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A Cagliari primo confronto con i Comuni sulle regole urbanistiche
Al via la revisione del Ppr
Il Piano paesaggistico inizia il suo cammino. E, per non scontentare nessuno, l'obiettivo è quello di
procedere sui binari della concertazione e della compartecipazione. Sono questi i due elementi
chiave della strategia che l'assessorato dell'Urbanistica ha voluto privilegiare nell'iter che porterà
alla revisione del Ppr.
La Regione, in sostanza, vorrebbe completare l'atto di programmazione dando piena voce agli
amministratori locali, alle associazioni di categoria e alle Università, coinvolgendo pienamente
anche gli organi del ministero dei Beni culturali.
Ieri, l'assessore agli Enti locali Gabriele Asunis è intervenuto all'incontro organizzato alla Fiera di
Cagliari, che ha segnato l'avvio del processo. «La Regione ha avviato un rapporto diretto con il
ministero dei Beni culturali per condividere la procedura che dovrà portare alla definizione delle
strategie e dei contenuti del nuovo Piano», ha detto nel suo intervento Asunis: «A breve sarà siglato
un protocollo d'intesa Stato-Regione per suggellare questo percorso condiviso. Il progetto Sardegna
Nuove Idee, quindi, è entrato nel vivo».
L'iniziativa di ieri - cui hanno partecipato tra gli altri il presidente dell'Anci Sardegna e della
Provincia del Sulcis, Tore Cherchi, il direttore generale della pianificazione urbanistica Marco
Melis e i tecnici dell'assessorato regionale all'Urbanistica - precede l'attivazione di 25 tavoli
tematici territoriali, incontri tecnici aperti alle amministrazioni locali, per giungere a una nuova
pianificazione paesaggistica che preveda il giusto equilibrio tra la difesa del territorio e la creazione
di nuove opportunità di sviluppo.
«Con Sardegna Nuove Idee si vuole fornire al territorio, costiero e interno senza alcuna
distinzione», ha concluso Asunis, «gli strumenti necessari per interagire con la Regione nel
processo formativo e innovativo di revisione del Ppr».
Il fitto calendario di incontri tematici del progetto Sardegna Nuove Idee proseguirà con 14
laboratori suddivisi per ambiti di paesaggio a partire dal prossimo 18 giugno e fino al 29 luglio
2010.

pag. 4
Cala il gelo tra Cappellacci e Asunis, è sfratto?
Il governatore ancora assente all’avvio del «nuovo» Ppr
CAGLIARI. E’ calato il gelo tra Ugo Cappellacci e l’assessore Gabriele Asunis, responsabile
dell’Urbanistica nella giunta regionale. Per la seconda volta in dieci giorni, il presidente, benché la
sua presenza fosse stata annunciata, ha disertato i primi due appuntamenti sull’avvio dell’iter
politico-anninistrativo per la revisione del Piano paesaggistico. La prima volta è successo il 7
giugno. I giornalisti erano stati invitati in presidenza alla conferenza stampa sul «nuovo» Ppr, ma
hanno trovato solo Asunis. Il governatore, hanno risposto gli uomini dello staff con qualche
imbarazzo, ha dovuto lasciare il palazzo per un impegno improvviso. La conferenza stampa era
stata comunque tenuta dall’assessore.
Ieri era in programma la presentazione ufficiale del progetto Sardegna Nuove Idee che in due anni
dovrà portare alla revisione del Ppr fatto da Renato Soru. Ma al palacongressi della Fiera non si è
presentato Cappellacci: per la stessa ora aveva convocato una riunione sulla vertenza di Video on
line 2. Asunis ha fatto la sua relazione, ci sono stati altri interventi (come quello del presidente
dell’Anci, Tore Cherchi, a nome dei Comuni) e la cosa è finita lì.
La seconda assenza di Cappellacci sul Ppr ha suscitato nuove curiosità. E si è così appreso che da
qualche tempo il presidente cerca di evitare gli incontri con l’assessore all’Urbanistica. E sembra
che non avesse mosso ciglio quando, una settimana fa nella riunione di maggioranza, il segretario
dell’Udc, Giorgio Oppi, si era scagliato con durezza nei confronti di Asunis. Oppi aveva preso lo
spunto proprio dall’iniziativa sul Ppr per dire che «un assessore tecnico non può dare indicazioni
politiche alla coalizione e al Consiglio regionale sui contenuti e sui tempi di un provvedimento». Il
leader dell’Udc si era fatto sfuggire anche un’altra critica in riferimento all’inchiesta sull’affaire
eolico che vede Ugo Cappellacci indagato dalla Procura romana assieme a Denis Verdini e Flavio
Carboni. Secondo Oppi a proporre la nomina di Ignazio Farris all’Arpas, dopo la telefonata di
Carboni a Verdini, era stato Asunis e non Cappellacci. Farris è indagato, Asunis no. Che il gelo sia
in relazione al lavoro della magistratura? O è dovuto alle voci sul rimpasto? Oppi, una settimana fa,
aveva concluso il suo j’accuse sostenendo che occorre «un rafforzamento politico della giunta».
Quel che è certo è che sino a qualche mese fa i rapporti tra Cappellacci e Asunis parevano ottimi.
All’epoca del «piano casa» regionale, quando la giunta era finita sotto il fuoco delle opposizioni, il
duo presidente-assessore era sembrato inossidabile. Avevano già lavorato assieme, entrambi
assessori, dalla fine del 2003 alle elezioni del 2004 nella giunta di Italo Masala e nel 2009
l’amicizia si era rinsaldata col ritorno del centrodestra al governo della Regione. Qualcosa è
successo e qualcos’altro (uno sfratto?) succederà. (f. per.)

pag. 4
CISL
«L’astensionismo è causato dal distacco dei partiti dai problemi della
società»
CAGLIARI. Una lettura esclusivamente politica della fuga dei cittadini dalle urne in occasione
delle ultime elezioni provinciali sarebbe parziale e limitata. Lo ha sostenuto la segreteria regionale
della Cisl, secondo la quale dietro l’astensionismo c’è anche la protesta dei lavoratori. «Bisogna
tener conto - è detto in una nota del sindacato - della disaffezione dei lavoratori verso le istituzioni
da tempo chiuse nei loro fortilizi partitici e incapaci di affrontare l’emergenza lavoro, vera
questione vitale per ogni persona e famiglia». Infatti solo la crisi industriale fra il 2004 e il 2008 «ha
mandato a casa il 12 per cento degli occupati» e complessivamente il 2009 «ha registrato oltre 600
imprese in difficoltà» e il settore delle costruzioni «ha visto, dal 2004 al 2009, un crollo di 9.000
occupati».
Ecco perché, a parere della Cisl, «la lezione che si deve trarre dall’esito delle elezioni
amministrative per una volta non si presta a dubbi: bisogna cambiare strada, e alla svelta. L’enorme
astensionismo e la disaffezione dei cittadini costituiscono un segnale esplicito verso politica e
istituzioni» dato che «il 30% di votanti nel turno di ballottaggio rappresenta una crepa più che
preoccupante per tutto il sistema democratico». In sostanza, «si è di fronte anche a una forte
richiesta di cambiamento nei confronti della Regione, soprattutto nelle politiche di settore e di
fronte ai drammatici problemi del lavoro e della povertà».
La crisi generale fa sì che «prima ancora della prossima manovra finanziaria e di bilancio per il
2011 - ha concluso il sindacato - sia necessario individuare alcune scelte». L’assestamento di
bilancio «è un’opportunità che - secondo la Cisl - va colta non solo per razionalizzare il bilancio,
ma anche per selezionare alcuni progetti, fra i quali quelli per contrastare disoccupazione giovanile,
rilanciare l’attività formativa e della scuola, rafforzare gli interventi per anziani e non
autosufficienti».

Pag. 2
L'alleanza “sporca” per la Sassari-Olbia
L'appalto a Piscicelli e Fusi sventato dal mancato arrivo dei fondi
Di Nardo, della Btp, al telefono: «Abbiamo scelto Piscicelli solo per via dei suoi importanti
contatti romani».
Il piano era ambizioso e ben congegnato: impossessarsi dell'appalto per la realizzazione degli otto
lotti per il completamento della Sassari-Olbia, opera prevista come complementare rispetto
all'organizzazione del vertice G8 che si sarebbe dovuto svolgere nel luglio del 2009 sull'isola di La
Maddalena. Un piano (quello degli imprenditori Francesco De Vito Piscicelli e Riccardo Fusi)
sventato forse inconsapevolmente, secondo quanto sostiene la procura di Firenze, dal ministro
dell'Economia Giulio Tremonti. Che con un decreto del 23 ottobre 2008 impedì il proseguimento
delle procedure d'appalto già formalmente avviate. E, forse, irrimediabilmente destinate da Angelo
Balducci e i suoi collaboratori verso l'associazione temporanea d'impresa costituita da Piscicelli e
Fusi, intimo amico del coordinatore Pdl Denis Verdini.
LE CARTE Secondo i carabinieri del Ros, che hanno svolto la fase istruttoria per conto della
procura fiorentina, la partnership fra la toscana Btp (acronimo di Baldassini-Tognozzi-Pontello) e la
romana Opere pubbliche e ambiente Srl va datata al 2007, quando le due aziende si associano per
partecipare alla gara per l'affidamento dei lavori del Nuovo Teatro di Firenze. Nelle telefonate
intercettate dai carabinieri c'è anche la spiegazione dell'alleanza: il più stretto collaboratore di
Riccardo Fusi (tale Vincenzo Di Nardo) confessa all'interlocutore di aver scelto quella strada « solo
perché Piscicelli può assicurarci i suoi contatti romani, quelli della struttura ». Aggiungendo che «
temeva la Giafi, quella di Carducci. La temeva perché sono ammanicati, questo qua c'ha i
procedimenti giudiziari perché è sempre stato attorno a questi troiai romani ».
SASSARI-OLBIA Piscicelli, secondo la documentazione acquisita dai carabinieri, viene informato
in tempo reale del bando di gara per uno degli otto lotti della Sassari-Olbia. L'11 agosto riceve una
telefonata: « Buongiorno ingegnere, stamattina la presidenza del Consiglio ha fatto il bando per il
G8, procedura accelerata e ristretta per la Sassari-Olbia. Ci sono più di 63 milioni, è una licitazione
privata ». Piscicelli non perde tempo e chiama la sua struttura aziendale: « Dobbiamo fare la
domanda per essere invitati, lo dobbiamo fare in associazione con la Btp ». Mezz'ora dopo telefona
a Riccardo Fusi e gli lascia un messaggio in segreteria: « Abbiamo il primo bando di quella cosa
della Sardegna, ci interfacciamo due collaboratori ».
Il contatto diretto avviene qualche minuto dopo e, subito dopo, Piscicelli commenta al telefono con
uno suo collaboratore: « Noi non abbiamo i requisiti per partecipare, ma ci associamo alla Btp. Loro
hanno un fatturato da un milione di euro, ora dobbiamo fare le domande a cronologico ». A fine
mattinata dalla sua segreteria informano il direttore della Opere pubbliche spa che i lotti da
appaltare sono diventati otto.
CHIAMA VERDINI A cavallo di Ferragosto si entra nel vivo: « Le gare le fanno il 14 agosto,
ovviamente - dice Fusi a un suo socio - è tutto sotto controllo, non c'è nemmeno da presentare la
fideiussione ». In quelle stesse ore Piscicelli è al telefono con il suo collaboratore Di Nardo: « Sono
arrivate novità? - chiede - perché lui mi chiama spesso per sapere ». Chi è il lui? Secondo la procura
Denis Verdini. Questo perché Piscicelli, parlando di Fusi, si riferisce all'interlocutore aggiungendo «
no, novità da lui no. Però le novità sono che quei pezzi di carta sono usciti e io ho parlato con il suo
amico, quello di Firenze ».
LE DOMANDE Alle fine l'istanza viene presentata dall'associazione Btp-Opere pubbliche spa. Che
ha due soli concorrenti: la Pellegrini srl di Cagliari (gruppo De Pascale) e il Consorzio stabile
Centritalia, riferibile all'imprenditore romano Diego Anemone. Tre concorrenti (con un vincitore
forse già scritto) e una gara senza premio finale: la procedura viene annullata dal Ministero e l'affare
finisce a gambe per aria. In Sardegna, in quei giorni, montano le polemiche per lo “scippo” delle
risorse. A. MUR.

Pag. 2
Incarico per 15 milioni, in altre due occasioni preceduto da Anemone e da un impresario
cagliaritano
Arsenale, così De Pascale vinse la gara
Nel fascicolo agli atti dell'inchiesta fiorentina su G8 e Grandi eventi ci sono anche le pratiche per
l'assegnazione del secondo lotto di opere bandite sull'isola di La Maddalena. Quelle che sono state
eseguite con procedura speciale, sotto il controllo della Struttura di missione coordinata da Guido
Bertolaso e Angelo Balducci, preparatorie al vertice tra i Grandi del mondo che si sarebbe dovuto
svolgere in Sardegna nell'estate 2009 e che venne invece spostato a L'Aquila.
L'ARSENALE Dalle carte spunta anche la procedura seguita per assegnare i lavori di
ristrutturazione e adeguamento impiantistico di alcune zone della foresteria e di vari edifici
dell'Arsenale (per un totale di 15 milioni e 200 mila euro), assegnati all'impresa cagliaritana
Pellegrini srl. Quella di proprietà di Maurizio De Pascale, presidente dell'Ance regionale, è stata
l'unica azienda sarda a poter eseguire opere a La Maddalena.
E, va precisato, i riferimenti nell'inchiesta non sono legati a scorrettezze nell'aggiudicazione della
gara (che è stata vinta regolarmente dall'impresa cagliaritana) ma esclusivamente finalizzati a
descrivere il modus operandi dei funzionari statali.
L'APPALTO I carabinieri del Ros di Firenze ricostruiscono così la vicenda: il 28 marzo il soggetto
attuatore Angelo Balducci fissa in dieci giorni la scadenza dei termini delle domande per partecipare
all'appalto. A seguire la procedura sono i soliti Fabio De Santis e Maria Pia Forleo, che invitano
cinque imprese. Fra queste la Pellegrini di De Pascale.
L'AGGIUDICAZIONE Il 7 aprile, come previsto, nella sede della Struttura di missione della
Ferratella vengono aperte le buste: sono presenti De Santis, la Forleo, Francesco Santini, il
lussurgese Francesco Pintus e Roberto Di Mario. L'offerta migliore è quella dell'azienda sarda, che
propone un ribasso del 4,25 per cento, piazzandosi davanti alla società di Piscicelli, che si ferma al
3 per cento.
LA PELLEGRINI Di seguito, il rapporto dei carabinieri contiene una sorta di radiografia
dell'impresa cagliaritana: «La Costruzioni Pellegrini - scrivono i verbalizzanti - ha sede a Cagliari in
via Sauro 9 ed è stata costituita nel giugno 1987. Il suo capitale sociale è di 500 mila euro, così
ripartito: 450 mila della finanziaria Depafin srl (all'80 per cento di Maurizio De Pascale e al 20 della
moglie Raffaella Pellegrini), 40 mila di Maurizio De Pascale e 10 mila di Raffaella Pellegrini».
LE SCONFITTE Nelle gare per altri due lotti il presidente dell'Ance è costretto ad abbassare la
testa: in una viene preceduto dall'Ati Nuove Infrastrutture (di Diego Anemone), nell'altra dalla
Opere pubbliche spa (solo omonima di quella di Piscicelli), di proprietà della famiglia cagliaritana
dei Gariazzo (originaria di Carloforte), da tempo con interessi a Roma. Nella prima gara, quella
vinta da Anemone, De Pascale non si presentava da solo ma in associazione temporanea d'impresa
con la Tepor spa, di proprietà dell'imprenditore 74enne Antonio Sedda, originario di Paulilatino.
I MESSAGGI Il rapporto dei carabinieri non chiarisce quali siano i collegamenti con altri stralci
d'inchiesta già emersi. C'è, infatti, traccia di un contrasto tra Anemone (finito in cella con l'accusa di
essere il dominus degli cricca, insieme ad Angelo Balducci e Fabio De Santis) e De Pascale, proprio
sulla suddivisione della torta degli appalti: è il presidente dell'Ance a lamentarsi via sms, accusando
l'impresario romano di volersi limitare a concedergli un sub-appalto, ricordando che c'era un
impegno per «dividere alla pari». A quel punto l'interlocutore, per ritorsione, avrebbe cercato di
escluderlo dalla lista delle imprese da incaricare. Ma un ulteriore sms di De Pascale riportò il
sereno: « È una settimana che ti cerco. Fissami un incontro urgente. Non voglio rovinare
un'amicizia solo per un'incomprensione ».
A. MUR.

Pag. 20
Via Montecassino. Positivo l'incontro con la Regione: «Saremo noi i garanti»
Svolta nella vertenza di Vol 2 la Telecom verso il rinnovo
I lavoratori sperano di nuovo. Cappellacci: «Sì a società che diano garanzie per il futuro»
Enrica La Nasa
Svolta nella vertenza dei 500 dipendenti di Video online 2: la Telecom ha dato la disponibilità
alla Regione per mantenere la commessa in Sardegna. La notizia è stata data ai lavoratori, ieri
pomeriggio, dallo stesso presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che è andato nella sede di Vol
2 per incontrare i giovani, subito dopo l'incontro in viale Trento con i vertici della società di
telecomunicazioni. «La vostra professionalità è stata riconosciuta dalla Telecom - ha affermato il
capo dell'Esecutivo - e la Regione si porrà come garante istituzionale, affinchè qualunque società
si proponga offra adeguate rassicurazioni, non solo di continuità, ma anche di consolidamento
per il futuro, che sia quella attuale o un'altra». Il tavolo con Telecom, che ha manifestato perplessità
però sull'affidabilità della società Vol 2, resta aperto in attesa di vedere come si evolverà la
situazione. «A noi - ha proseguito Cappellacci - interessa che vengano salvaguardati i posti di
lavoro e non soltanto per il prossimo anno». Insomma, chiunque si presenti passerà “sotto i raggi x”
della Regione. «Ci sono anche delle criticità che la società attuale o una nuova dovranno dimostrare
di poter risolvere per evitare che la situazione si ripresenti: il problema della monocommessa
che non è sufficiente». In sostanza per garantire il posto a tutti i lavoratori la società che si
aggiudicherà la commessa Telecom dovrà anche essere in grado di portare altri lavori nel sito.
L'entrata unica di Telecom, seppur di circa 8 milioni di euro, infatti non è sufficiente a garantire
la sopravvivenza di Vol 2.
ESERCITEREMO anche il ruolo di facilitatori delle possibili soluzioni, mettendo a disposizione -
ha garantito il presidente Cappellacci, nell'incontro di ieri con la Telecom - tutti gli strumenti idonei
ad affrontare questa situazione ancora complessa, compresi quelli legati alla formazione
professionale, già sperimentati con successo in altre situazioni critiche». I ragazzi hanno gioito per
la disponibilità manifestata da Telecom di confermare la commessa, per loro vitale, ma
proseguiranno nella loro lotta, continuando però a garantire il servizio, fino a quando la situazione
non si risolverà.

Pag.24
La crisi in via Sant'Alenixedda
Bocciato al Senato l'emendamento Pd che stanziava 10 milioni di euro per il teatro. Dura la
reazione di Sanna: E' l'ennesimo schiaffo alle esigenze della Sardegna
Un'altra tegola sul Lirico
Ieri mattina in Senato il Governo e la maggioranza formata da Pdl e Lega, nell'ambito della
conversione in legge del Decreto recante “disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività
culturali”, hanno inferto l'ennesimo schiaffo alle esigenze che provengono dalla Sardegna. I senatori
del centrodestra hanno infatti bocciato l'emendamento del Pd, di cui ero primo firmatario, che
stanziava 10 milioni di euro per il 2011 e 2012 a favore del Teatro lirico di Cagliari». Lo afferma
Francesco Sanna del Pd. «L'importante istituzione culturale isolana - prosegue Sanna - attraversa,
infatti, una grave crisi economica dovuta oltre che, probabilmente, a una gestione poco oculata,
anche alla continua riduzione delle risorse a disposizione che negli ultimi anni ne ha limitato
l'attività e che mette a rischio la prosecuzione della stagione lirica. La chiusura del Teatro
cagliaritano rappresenterebbe un grave danno non solo per la perdita di numerosi posti di lavoro
e di alte professionalità che vi operano, ma anche per il panorama culturale della Sardegna.
Il Teatro lirico di Cagliari per l'importante ruolo culturale che esercita e che ha svolto sin dalla
sua istituzione in Sardegna, nella storia e nell'opera italiana, avrebbe meritato maggiore
considerazione da parte del Governo e dei rappresentanti istituzionali del centrodestra sardo».
Prosegue il senatore: «Evidentemente per certa politica anche le istituzioni culturali sono
interessanti soltanto quando sono funzionali alla spartizione di qualche poltrona di sottogoverno. I
senatori democratici attraverso il provvedimento legislativo puntavano a garantire la prosecuzione
dell'attività delle più significative istituzioni culturali italiane, al contrario i contenuti voluti dalla
maggioranza porteranno alla chiusura di questi istituti, in qualche caso, anche nel volgere di pochi
mesi: il ministro Bondi e il suo Governo si candidano a vincere il “premio Attila” per la
devastazione inferta alla cultura italiana» conclude Sanna.

Pag. 23
Niente contributi supplementari per la Fondazione del Lirico
CAGLIARI. «Stamane in Senato il Governo e la maggioranza Pdl-Lega, bocciando l’emendamento
del Pd, di cui ero primo firmatario, che stanziava dieci milioni di euro per gli anni 2011 e 2012 a
favore del Teatro lirico di Cagliari, hanno dato l’ennesimo schiaffo alle esigenze che provengono
dalla Sardegna»: l’ha dichiarato il senatore del partito Democratico Francesco Sanna.
«L’importante istituzione culturale isolana attraversa una grave crisi economica - ha detto ancora
Sanna - dovuta oltre che, probabilmente, a una gestione poco oculata, anche alla continua riduzione
delle risorse a disposizione che negli ultimi anni ne ha limitato l’attività e che mette a rischio la
prosecuzione della stagione lirica. La chiusura del teatro cagliaritano - ha detto ancora il
parlamentare del centrosinistra all’agenzia Italia - rappresenterebbe un grave danno non solo per la
perdita di numerosi posti di lavoro e di alte professionalità che vi operano, ma anche per il
panorama culturale della Sardegna. Il ministro Bondi e il suo governo - ha concluso Sanna - si
candidano a vincere il premio Attila per la devastazione inferta alla cultura italiana».

Pag. 24
Per il ricongiungimento familiare fissata una grandezza minima per le case degli
extracomunitari
Immigrati, il dramma degli alloggi
Dibattito in consiglio comunale. L’opposizione: modifichiamo le norme
La minoranza: «Non penalizziamo di nuovo chi è regolare»
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Gli immigrati senza pace: per ricongiungersi coi familiari, la loro abitazione dovrà
avere un numero minimo di metri quadrati, altrimenti niente permesso.
Del problema si è parlato nelle due ultime sedute del consiglio comunale durante il dibattito sul
regolamento di idoneità abitativa. Che tutti debbano avere una casa dignitosa in cui abitare,
dovrebbe far parte dei diritti della persona. «Ma diverso è porre dei vincoli obbligati (e alti) per chi,
immigrato con lavoro regolare, voglia ricongiungersi coi suoi familiari - spiega Ninni Depau, capo
gruppo del Pd - per questo proponiamo che ci si rifaccia al regolamento ministeriale». Moltissime
badanti, ad esempio, chiedono di poter fare il ricongiungimento per permettere ai propri figli di
andare a trovarle (visto che si tratta di una pratica meno ferraginosa che la richiesta di farli arrivare
in città per turismo). Altri, invece, una volta sistemati e con un lavoro, ipotizzano di far trasferire la
propria famiglia nel loro nuovo Paese: per riprendere un progetto di vita assieme. Tutto normale.
Solo che tra i tanti documenti che occorrono per permettere questo «ricongiungimento», ce n’è uno
che si chiama «idoneità alloggiativa». Una nuova norma, approvata con delibera di Giunta che
recepisce e traduce alcune indicazioni regionali legate all’accoglienza, ma «in modo
discriminatorio verso gli immigrati», precisa Depau. Per questo l’atto amministrativo era stato
«stoppato» sin dalla prima presentazione, ai primi mesi dello scorso anno. L’altro ieri è tornato in
Consiglio. La delibera fissa il limite minino di metri quadri che l’appartamento deve avere per
permettere il «ricongiungimento». Per una famigia di 1 o 2 persone l’alloggio non deve avere meno
di 45 metri quatrati, per 3-4 non meno di 60, per 5 non meno di 75 e per 6 non meno di 95. Che
tutti possano (e debbano) vivere in una abitazione adeguata è cosa che ognuno si augura, ma vi
sono tantissime famiglie che vivono in dimensioni minori di quelle accennate. Allora perchè
imporle agli immigrati?, fare questo non è, nei fatti, un atto discriminatorio? Da qui la richiesta
dell’opposizione di puntare sulle norme ministeriali «legate all’idoneità alloggiativa, senza fare
riferimento alle indicazioni regionali».

pag. 15
Movimentato episodio nella notte tra martedì e ieri all'interno del Cpa dove sono ospitati i
clandestini sbarcati nell'Isola
Elmas, fuga dal centro d'accoglienza
Due algerini si calano dalla finestra: uno cade nel vuoto
Uno dei fuggitivi è caduto dalla finestra e si è rotto una gamba. L'altro è stato rintracciato ieri
mattina vicino al porto.
Dentro il centro di prima accoglienza di Elmas, le lenzuola sono di carta. Per evitare che vengano
annodate e trasformate in un lasciapassare per la libertà. Invece i due algerini che nella notte tra
martedì e mercoledì hanno cercato di fuggire dall'ex caserma avieri, all'interno della base
dell'aeronautica militare, hanno usato le funi degli avvolgibili delle serrande per creare una corda. E
dopo aver deformato le sbarre installate alle finestre, si sono calati giù. Dal secondo piano a terra.
IL FUGGITIVO Poco dopo l'una il primo ragazzo algerino, ospite della struttura dalla fine di
maggio, è riuscito ad atterrare senza problemi ed è corso verso il secondo ostacolo: la barriera che
separa il Cpa dalla pista dell'aeroporto civile. Una rete metallica alta 4 metri coperta da lastre di
plexiglass, che la rendono liscia e quasi impossibile da scalare. Il nordafricano però ce l'ha fatta: si
è arrampicato sull'unica grondaia a disposizione e si è buttato oltre la recinzione.
LA CADUTA Nel frattempo il compagno di fuga, diciannovenne, anche lui algerino, si è calato
dalla finestra della vecchia caserma, ma la fune si è spezzata: il giovane è caduto a terra. Così è
scattato l'allarme: due agenti di polizia e due carabinieri - di guardia alla struttura, gestita da una
società privata - hanno soccorso il maghrebino e chiamato un'ambulanza, mentre l'altro ragazzo era
già scomparso nella notte di Elmas. Il diciannovenne è stato ricoverato al Brotzu, dove gli è stata
ricomposta una frattura alla gamba ed è stato sottoposto a diversi accertamenti per una sospetta
lesione spinale.
AEROPORTO CHIUSO Nella notte sono iniziate le ricerche del fuggitivo. L'Enac ha chiuso
l'aeroporto Mario Mameli dalle 2.30 fino alle 6.30, per consentire alle forze dell'ordine di cercare il
ragazzo. La pista è stata riaperta in tempo per far partire il primo volo di linea, alle 7. Il ragazzo è
stato ritrovato durante la mattinata vicino al porto di Cagliari ed è stato riportato al Cpa.
IL CENTRO Dove durante la notte sarebbe iniziata una piccola rivolta: gli animi degli algerini,
dopo la fuga dei due connazionali, si sarebbero scaldati al punto da far scattare una rissa con il
personale di guardia, sedato dagli agenti che vigilano sul centro. L'episodio però è stato smentito da
Questura e Prefettura. «Il Cpa non è un carcere, ma un luogo dove i clandestini vengono ospitati
per tempi brevi. L'episodio comunque non verrà sottovalutato e nei prossimi giorni decideremo se
aumentare i dispositivi di sicurezza», spiega Andrea Leo, vicecapo di Gabinetto della Prefettura.
Massimo Zucconi Martelli segretario nazionale del Siap, sottolinea il numero esiguo di forze
dell'ordine a guardia del centro: «Non si può controllare con quattro persone, di cui due agenti di
polizia che vengono sottratti ad organici già ristretti. In tutto abbiamo una carenza di almeno 100
unità. Se il centro continuerà a funzionare, il ministero dovrà inviare rinforzi». Il consigliere
comunale Maurizio Porcelli attacca: «L'ultimo episodio è la dimostrazione che il centro va chiuso,
perché rappresenta solo uno sperpero di denaro pubblico». È sicuro invece che nei prossimi giorni i
40 ospiti dell'ex caserma avieri verranno trasferiti in un centro di espulsione della Penisola, in una
città dove ha sede un consolato algerino, indispensabile per le pratiche di identificazione e
allontanamento.
MICHELE RUFFI

pag. 25
Sestu, nel consiglio conferme e new entry
SESTU. Molte new entry e la conferma dello zoccolo duro del centrosinistra. E’ la fotografia del
nuovo consiglio che si insedierà sin dalla prossima settimana nell’aula di via Scipione. Il trionfo del
sindaco Aldo Pili, riconfermato alla guida del palazzo civico, ha ridisegnato la geografia politica
cittadina. Tra le principali novità della legislatura che verrà la comparsa sulla scena del Partito
democratico che dopo la mancata ufficializzazione del gruppo consiliare nell’ultima assemblea è
riuscito a piazzare sei esponenti: la segretaria Michela Mura, l’ex assessore alla cultura Roberto
Bullita e Giancarlo Angioni (capogruppo uscente della Margherita). Ci sono poi le facce nuove:
Fabio Pisu, Valentina Ledda e Pierpaolo Meloni. Il pattuglione civico Sestu domani sarà
rappresentato dagli esordienti Francesco Serra ed Andrea Pitzanti, una riconferma invece per
Antonio Piras. Saggezza ed esperienza si coniugano per la lista Unità per la sinistra con l’ex
vicesindaco Sergio Cardia e Natalino Loi. Sbarca nell’assemblea civica anche Abrahamo Cara
(Rifondazione). La sconfitta costa inevitabilmente cara al centrodestra che avrà cinque esponenti:
ad affiancare lo sconfitto Antonio Mura ci saranno Alessandro Cossa, Maria Paola Secci ed Onofrio
Ottavio Farris per i Riformatori, Paolo Cau e Massimiliano Bullita (Pdl). A completare la pattuglia
di consiglieri per la minoranza ci saranno l’assessore uscente ai servizi sociali Eliseo Zanda
(Crescere insieme per Sestu) e l’ex consigliere provinciale di Forza Italia Ignazio Cino Perra (Sestu
libera). Esclusi nel centrodestra: il coordinatore cittadino Pdl Antonio Perra, l’ex consigliere dei
Riformatori Luciano Muscas ed il segretario Udc Gianluca Usai. Nel centrosinistra a terra
l’assessore all’ambiente Claudio Lai (Unità per la sinistra) ed il responsabile sport Maurizio Serci,
(Prc).(lp)
Il sindaco completa le nomine
Dolianova, nessun problema in giunta
DOLIANOVA. Il sindaco Rosanna Laconi ha sciolto le ultime riserve e ha deciso la composizione
del nuovo esecutivo. Pier Luigi Loi, riconfermato vicesindaco, ha ricevuto la delega per i lavori
pubblici, il bilancio e il personale. Gli altri assessori sono Sergio Zuddas, il consigliere più votato
della lista vincitrice “Nuova Dolia” (attività produttive, commercio e turismo), Renata Mura
(politiche sociali e salute), Fabrizio Rubiu (urbanistica e viabilità) e Elisabetta Cara (istruzione e
cultura). Il sindaco ha avocato l’ambiente e la protezione civile. Emanuele Cabboi è capogruppo di
maggioranza. La sua nomina sarà ufficializzata domani durante la seduta inaugurale del consiglio
alle 17,30.(jb)

pag. 25
Uta
Il sindaco Pibia sceglie gli assessori
Presentata la nuova Giunta. Enrico Fenu insieme alla carica di vicesindaco guiderà Servizi sociali,
Pubblica istruzione e Sanità mentre Angelino Piscedda i Lavori pubblici; Giulio Pitzanti alle
Attività produttive e Commercio, Sergio Collu all'Agricoltura, sport e ambiente mentre Francesco
Fenu si occuperà di Urbanistica, assetto del territorio, viabilità interna, bilancio e cultura. Subito
dopo la nomina si è iniziato con il lavoro vero e proprio. «Abbiamo fatto riprendere i lavori della
circonvallazione di Santa Lucia nell'ingresso del paese dalla via Ponte», annuncia il sindaco Pibia,
«e nei prossimi giorni ci incontreremo in Provincia per fare iniziare i lavori del cavalcavia
nell'ingresso di via Sant'Ambrogio». All'attenzione dei nuovi amministratori anche la piscina
comunale già completata ma non ancora aperta e la casa per l'Anziano.
«Per la piscina abbiamo già rielaborato il bando per la gestione» spiega il neo primo cittadino
«mentre per la casa dell'Anziano, nel prossimo Consiglio comunale, nomineremo il Consiglio di
amministrazione così da attivare quanto prima anche questa nuova struttura». (g.l.p.)
Ussana
Puddu e Sarais nella Giunta Loddo
«Grande soddisfazione ma anche la consapevolezza del lavoro che spetterà ai nuovi eletti». A
Ussana si spegne l'onda emozionale del verdetto delle amministrative che ha consegnato, dopo due
legislature, il Comune a un sindaco di centrosinistra, e gia si fanno i conti con i problemi da
affrontare. «Sono molto contento del lavoro svolto dal mio partito che vede finalmente i risultati
sperati, e ora insieme alla Giunta e alla maggioranza ci impegneremo da subito per restituire al
paese quel che merita dopo dieci anni di inattività», commenta il nuovo primo cittadino di Ussana,
Paolo Loddo. Non si tratta ancora delle dichiarazioni programmatiche, previste nelle prossime
sedute di Consiglio. «La vittoria elettorale è importante, ma siamo già immersi nei problemi da
affrontare e risolvere al più presto», dice il segretario del Pd Gino Argiolas, vicino al primo
cittadino, artefice della lista civica che, oltre al sindaco Loddo, piazza in Giunta gli assessori
Barbara Puddu (Servizi sociali) e Davide Sarais (Cultura e pubblica istruzione). La riscossa Pd a
Ussana porta anche il nome di Pierangelo Meloni, eletto capogruppo di maggioranza. (ig. pil.)