allegato 3 Relazione Previsionale e Programmatica del triennio ...

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02.06.2014 Views

guardanti la tutela delf infanzia e dellladolescenza. Altri serttizi rivolti alle categorie deboli all'interno dellafamiglia Accanto alle iniziative di cui soprq vanno evidenziate altre azioni, aventi come destinatari gli altri componenti dei nuclei familiari in difficolta. 9 Un discorso particolare merita il Registro degli Amministratori di Sostegno. Del Regisfo fanno parte coloro che hanno segurto un apposito corso di formazione ef[ettuato in stretta collaborazione con il Tribunale Ordinario e la Asl. Tale strumento si colloca nell'ambito di un più ampio Protocollo, stipulato con il Tribunale di Cagliari,finaliuato arealizzue un ampia collaborazione per I'istituzione di un apposito ufficio presso il Tribunale, con finalità di sostegno al Giudice nella costruzione del programma di aiuto alla persona in difficolta. L'esperienza del primo anno di collaborazione ha evidenziato la necessità. di intaprendere nuove aziom.In particolare, I'attuale distacco a tempo pieno di un dipendente provinciale presso il Íibunale, appare troppo gravoso. Dovranno pertanto essere studiate altre forme di collaborazione in regime di part time, sul modello di quello che si sta già utilizzando per l'Ufficio Interventi Civili. Inoltre le difficolta incontrate dai primi Amministratori di Sostegno scelti nell'ambito del Registro provinciale hanno determinato diverse defezioni, con la conseguente necessità dt organizzare un altro ciclo di formazione, mirato a evidenziare le problematiche incontrate sul campo e a individuare nuovi operatori. Un altro obiettivo da raggiungere, necessario per semplificare 1'operato degli Amministratori è quello di sensibilizzare Istituti come I'Inps, le Poste, le Banche, sul ruolo e i compiti degli Amministratori di sostegno. Ci si prefigge pertanto 1o scopo di stipulare un apposito Protocollo, per eliminare le difficolta burocratiche legate precipuamente a una scarsa conoscenza della figura e dei suoi poteri. Oltre alle linee di aÀone sopraesposte obiettivo generale da perseguire è quello di rafforzare la collaborazione con I'associazionismo, il terzo settore, gli oratori, per incrementare l'offerta di servizi sul territorio, soprattutto con finalità di prevenzione del disagio in tutti i suoi aspetti. A tal fine si prevede di partecipare, come parhrer o capofil4 anche a specifiche linee di finanziamento regionali, statali o comunitarie, soprattutto in collaborazione con il terzo settore. l0 Altro strumento attivo è il Protocollo d' Intesa per I'istituzione di un ooTavolo interistituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate ad aziom di contrasto alla violenza nei confronti delle donne",che ha lo scopo di definire le modalita collaborative tra diversi soggetti pubblici e privati per un Piano di Azione provinciale contro la violenza di genere. In particolare. tale piano individua" per osri problematica individuata n flp

delle linee doazione da attuare da parte degli Enti aderenti, ovvero, oltre a Prefettura e Questur4 anche numerose associazioni e soggetti del Terzo Settore. L'attività del 2011 sarà incentrata sulla sua realtzz,azrone. 11 Altro Protocollo attivo è quello stipulato con il Tribunale e la Procura per i Minorenni, il Comune di Cagliad e il Comune di Quarfir S.Elena finalizzato al mantenimento dell'Ufficio per la mediazione civile e penale, rcalizzato in collaborazione con I'Associazione Ri.Mediare. Pur riconoscendo I' indubbia utilita di tale intervento, su richiesta del Comune di Cagliari nel corso del 2011 si procederà a un riesame delle condizioni di partecipazione di tutti i parbrers, per migliorare i singoli apporti. 12 Si rawisa inoltre I'esigenza di awiare un processo di consultazione tra tutte le realtà che operano sul territorio per la tutela dei diritti della popolanone detenuta, con lo scopo di valorizzare iI lavoro di rete fra istituzioni ed Enti privati. Quanto sopra al fine di migliorare I'efficacia degli interventi in favore dei detenuti nelle carceri di Cagliari e provincia e delle loro famiglie, razionalîzzando le risorse economiche e le competenze professionali messe in campo. A tale scopo nell'anno 2011 si prevede di costituire una rete provinciale delle associazioni di volontariato operanti nel settore penitenziario. Progetti POR Ad Altiora Nell'ambito del Bando "Ad Altiora", l'Assessorato all'Igiene e Sanità della Regione Sardegna ha approvato due progetti. I primo, denominato RAP *Reinserimento e Azioni positive per i minori del circuito penale", prevede il coinvolgimento di minori inseriti nel circuito penale e seguiti dall'Ufficio Minori del Ministero di Grazia e Giustizia in specifici interventi fonnativi fnalizzatr al loro successivo inserimento lavorativo nel settore gastronomico o in altri settori in base a progetti personalizzati. I progetto è stata awiato alla fine del 2010 e dowà concludersi ento 18 mesi. Nel corso dell'annoo quindi, verranno svolte le attivita formative e di tutoraggio secondo il cronoprogftmma approvato dalla Regione. L'attivita di monitoraggio e l'assistenza tecnica previste per il progetto sono state affidate ad una Ditta esterna specializzata. Gli Uffici amministrativi del Settore dovranno seguire, comunque, i rapporti tra i parfirers e il rispetto del piano progettuale. Maggiori difficolta incontr4 invece, il secondo progetto frnanÀato, finalin-ato all'istituzione di un ICAM, owero un Centro di Custodia Attenuata per madri detenute con figli fino ai tre anni. Nel corso del passato esercizio si è infatti individuata una sede idonea dove dovranno essere comunque effettuati lavori di manutenzione straordinaria necessarie per adeguare I'immobile alla particolare destinazione d'uso. Deve però ancora essere formalizzato f irnpesno del Ministero di Ctrazia e Giustizia di

guardanti la tutela <strong>del</strong>f infanzia e <strong>del</strong>lladolescenza.<br />

Altri serttizi rivolti alle categorie deboli all'interno <strong>del</strong>lafamiglia<br />

Accanto alle iniziative di cui soprq vanno evidenziate altre azioni,<br />

aventi come destinatari gli altri componenti dei nuclei familiari in<br />

difficolta.<br />

9 Un discorso particolare merita il Registro degli Amministratori<br />

di Sostegno. Del Regisfo fanno parte coloro che hanno segurto<br />

un apposito corso di formazione ef[ettuato in stretta collaborazione<br />

con il Tribunale Ordinario e la Asl. Tale strumento si<br />

colloca nell'ambito di un più ampio Protocollo, stipulato con il<br />

Tribunale di Cagliari,finaliuato arealizzue un ampia collaborazione<br />

per I'istituzione di un apposito ufficio presso il Tribunale,<br />

con finalità di sostegno al Giudice nella costruzione <strong>del</strong><br />

programma di aiuto alla persona in difficolta.<br />

L'esperienza <strong>del</strong> primo anno di collaborazione ha evidenziato la<br />

necessità. di intaprendere nuove aziom.In particolare, I'attuale<br />

distacco a tempo pieno di un dipendente provinciale presso il<br />

Íibunale, appare troppo gravoso. Dovranno pertanto essere<br />

studiate altre forme di collaborazione in regime di part time,<br />

sul mo<strong>del</strong>lo di quello che si sta già utilizzando per l'Ufficio Interventi<br />

Civili. Inoltre le difficolta incontrate dai primi Amministratori<br />

di Sostegno scelti nell'ambito <strong>del</strong> Registro provinciale<br />

hanno determinato diverse defezioni, con la conseguente necessità<br />

dt organizzare un altro ciclo di formazione, mirato a<br />

evidenziare le problematiche incontrate sul campo e a individuare<br />

nuovi operatori.<br />

Un altro obiettivo da raggiungere, necessario per semplificare 1'operato<br />

degli Amministratori è quello di sensibilizzare Istituti<br />

come I'Inps, le Poste, le Banche, sul ruolo e i compiti degli<br />

Amministratori di sostegno. Ci si prefigge pertanto 1o scopo di<br />

stipulare un apposito Protocollo, per eliminare le difficolta burocratiche<br />

legate precipuamente a una scarsa conoscenza <strong>del</strong>la<br />

figura e dei suoi poteri.<br />

Oltre alle linee di aÀone sopraesposte obiettivo generale da perseguire<br />

è quello di rafforzare la collaborazione con I'associazionismo,<br />

il terzo settore, gli oratori, per incrementare l'offerta di<br />

servizi sul territorio, soprattutto con finalità di prevenzione <strong>del</strong><br />

disagio in tutti i suoi aspetti. A tal fine si prevede di partecipare,<br />

come parhrer o capofil4 anche a specifiche linee di finanziamento<br />

regionali, statali o comunitarie, soprattutto in collaborazione<br />

con il terzo settore.<br />

l0 Altro strumento attivo è il Protocollo d' Intesa per I'istituzione<br />

di un ooTavolo interistituzionale per la promozione di strategie<br />

condivise finalizzate ad aziom di contrasto alla violenza nei<br />

confronti <strong>del</strong>le donne",che ha lo scopo di definire le modalita<br />

collaborative tra diversi soggetti pubblici e privati per un Piano<br />

di Azione provinciale contro la violenza di genere. In particolare.<br />

tale piano individua" per osri problematica individuata<br />

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