chi è Giovanni Trevisan? - Pro Loco Binago
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CAFFÈ LETTERARIO<br />
Presenta<br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>Trevisan</strong><br />
mercoledì 6 giugno 2012 ore 21.00<br />
c/o Centro Anziani – ex asilo<br />
Chi fosse interessato a fare il cammino di Assisi può rivolgersi a <strong>Giovanni</strong> <strong>Trevisan</strong>, cell. 346‐9732999
L’autore:<br />
<strong>chi</strong> <strong>è</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>Trevisan</strong>?<br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>Trevisan</strong> <strong>è</strong> nato a Caldogno (VI) il 3 aprile 1939<br />
e si <strong>è</strong> trasferito a <strong>Binago</strong> (CO) all’età di sei mesi, dove <strong>è</strong><br />
cresciuto e dopo le elementari ha intrapreso la professione<br />
di calzolaio ortopedico.<br />
L’eremita di San Nicolàs 2003.<br />
Ai lati gli Ospitaleros.<br />
In centro: a sinistra <strong>Giovanni</strong> <strong>Trevisan</strong>, a destra Roberto.<br />
Premessa<br />
Fare questi cammini o pellegrinaggi ti porta a conoscere tanta gente, di tante nazionalità. Io ho<br />
avuto fortuna nel mio primo cammino: ho conosciuto Giordano Pic<strong>chi</strong>, l’ideatore e il promotore<br />
del Cammino di Assisi; nel cammino a Roma ho incontrato Cristian Jostmann, giornalista e scrittore<br />
di Monaco, che ha scritto un libro su questo cammino dal titolo A piedi a Roma. Ad Asti ho conosciuto<br />
il Vescovo, Monsignor Francesco Ravinale; a Lourdes ho incontrato il Cardinale Dionigi Tettamanzi;<br />
a Puente Fitero ho incontrato il Presidente del Centro Studi Compostellani, sig. Paolo<br />
Caucci von Sauken e la sua gentile signora, e tanti altri che troverete leggendo i diari.<br />
Il cammino da Monte Paolo in Romagna ad Assisi – Km. 320<br />
(27 maggio – 8 giugno 2007)<br />
Dove si cela questo forte ri<strong>chi</strong>amo?<br />
Eppure in questo tempo, intrappolato nel materialismo più smodato, esiste una massa di persone<br />
in continuo aumento che s’immerge in tale avventura. Chi ha già fatto l’esperienza, conosce le difficoltà<br />
del pellegrinaggio: trovare durante il cammino l’essenziale, come un tetto per dormire, acqua<br />
per dissetarsi ed infine qualcosa per cibarsi.<br />
A questo punto sorge spontanea una domanda: qual <strong>è</strong> lo stimolo che fa muovere verso<br />
quest’avventura?<br />
II ri<strong>chi</strong>amo verso il pellegrinaggio, in particolare nelle generazioni più giovani, non <strong>è</strong> spiegato con<br />
appelli religiosi di base formativa come avviene per le persone più mature, ma mostra la voglia di<br />
esplorare nuovi ambiti, svelando così di voler essere protagonisti sostanziali della propria metamorfosi<br />
interiore.<br />
Ancora non so se ho fugato i miei dubbi sulla fede. Forse dovrò ancora entrare di più nel mio profondo<br />
e cercare di capire cosa voglio. Di sicuro non voglio essere o diventare ateo!<br />
Io credo – non so se sia giusto – che quando una persona non ha più paura della morte, forse ha<br />
trovato la vera fede.